una piccola noce, ma col guscio tutto d' un pezzo, globoso e liscio,
dividere in due parti uguali, coperta d' una roccia da non potersi agevolmente levare
scarafaggi schiacciativi e sberleffi di roccia e d' altre porcherie. pirandello, 7-1274:
vampante di caldura sulle alte rocciaie deserte d' un'isola vicina. = deriv
da roccia, col suff. dei nomi d' agente. ròccio1, agg.
cantata a duemila metri sopra i roccioni d' andalusia e d'estremadura. montale, 3-31
metri sopra i roccioni d'andalusia e d' estremadura. montale, 3-31: 'il
giovanni bellini] colle larghe distese pittoriche d' acqua e di cielo. 2.
egli andava verso la sua isola rocciosa. d' annunzio, i-289: su 'l confin
capo che teneva appoggiato a una bardella d' asino e, posandosi le grosse mani
7-53: gli 'afrikaner'..., d' origine olandese, si direbbe che a
ho fatta a talino che ci tien d' occhio tutti due; l'ho fatta a
rossi- gno, stavano come tre fili d' erba sul collo della profuga.
ingiro del quale stanno due filari paralleli d' alberi. d'annunzio, v-3- 821
quale stanno due filari paralleli d'alberi. d' annunzio, v-3- 821: quanti ricordi
sa quanti tordi prende in queste mattine d' argento l'uccellaio! bacchetti, 10-207
. ant. aspergere con gocce d' acqua. cravaliz [gómara],
piccolomini, 10-19: sogliam dire anche d' alcuno, che non abbia voce per non
gnora.. ho da parlarvi ». d' annunzio, iv-1-28: « perché dunque
dai stigi lochi, / gran ciurmatori d' annunzio, i-30: ne la strada a
mormorar di lucide onde / s'ode d' una fiorita e fresca riva. landino [
mormorar di lucid'onde / s'ode d' una fiorita e fresca riva. campailla,
/ il tramontano con brontolio roco. d' annunzio, iv-1-124: la barcaccia metteva
verrà tra poco il re: già d' udir parmi, / nunzia del suo venir
lauro alzarmi. passeroni, 2-25: d' accordarmi il tuo favore, / quando tu
col mio carme inculto e roco / d' augel palustre... /..
.. / tacerò dunque e velerò d' oblio, / a la futura etate,
ch'a scriver m'apparecchi / vago d' onor. tasso, 13-iv-391: voi,
-insensato, irrilevante, trascurabile. d' annunzio, 1-596: costui,..
... seppero adescare i suffragi d' un intero secolo... e sotto
i-800: dovevi conoscere l'altro architettone d' allora, l'architetto emilio allemagna,
/ tappezzato a tabarri ed a 'paltò'. d' annunzio, iv-2- 86: scese
di quelli specchi 'rococò'a cornice d' oro appannati di macchie verdi. gozzano
: 'il rodaggio'contraddistingue il primo periodo d' uso di una autovettura nuova di fabbrica.
cosiddetta ebbrezza della velocità. = nome d' agente da rodare. rodatura,
disus. rodaggio. = nome d' azione da rodare. ròdda,
dritte, dal nome di rodeina, moglie d' un celebre armaiuolo di balirein.
, una larva). d' annunzio, i-819: quel cor che un
vita / col dente / rodente / d' ogni suo acuto e subitaneo istante.
. saluzzo roero, 2-ii-96: speme d' etemitate, immensa fiamma, / tutto
ohimè! le gemme e dalle putrì / d' un tremendo vaiuol bolle rodenti / la
più in modo continuato (uno stato d' animo, un pensiero, una situazione,
alle anche, i denti faringei ordinati d' ambo i lati per cinque in semplice
uno sterpo, non ha un filo d' erba. ma ciò avviene, perché
casa da rodere ai buoi. f. d' ambra, xxv-364: le bestie /
to pan roa / chi aia nome d' asaxin; / ni se l'a lo
, 2-92: ho dato un po'd' aria alla camera del malato, mentre egli
nella sua zimarra se ne stette un paio d' ore nella stanza vicina a sorbire un
in questo stallo / io mi ritruovo sì d' angoscia pieno / e sdegno che non
notaio, del giudice e dei testimoni e d' ogni altro parente, spuntò don blasco
spuntò don blasco, rodendosi le unghie. d' annunzio, iii-2-261: io vidi con
. -digrignare i denti (come manifestazione d' ira, di rabbia).
34-131: per suono è noto / d' un ruscelletto che quivi discende / per la
ruscelletto che quivi discende / per la buca d' un sasso, ch'egli ha roso
'l caldo ha róse / le temperanze d' i vapori spessi, / per più letizia
basso rodono e smuovono il terreno e d' una superficie piana ne formano una solcata e
petrarca, 208-2: rapido fiume, che d' alpestre vena / rodendo intorno, onde
tramontano ch'urta, / il succedersi d' anni, il fuggir via di tempo,
il quale buco proveggasi che stia sempre pieno d' oglio, acciò il ferro e il
del tempo. anguillara, 2-24: d' acciaio ha i denti [il vecchio]
e di sì dure tempre, / d' ogni spurcizia, ogni durezza rode: /
si nutrichi / di statue rotte e d' edifici antichi. /... ben
eccesso, disvenne e mancò per via. d' annunzio, iii-1-72: -ho tutta
incessantemente o a lungo (uno stato d' animo, un pensiero, un vizio
, 356-8: di dì in dì, d' ora in ora amor m'ha roso
sol poria far sana / l'alta piaga d' amor, che il cor mi rose
. che il diavol si ponesse / d' una cavalla sua sotto la coda / e
3-76: noi c'ingegniamo di roderci, d' ingan- narci, di deriderci, di
con- fondean ruggenti / le bufere. d' annunzio, ii-13: o vita,
lo sterco indigesto e liquido a modo d' acqua. = nome d'azione
modo d'acqua. = nome d' azione da rugghiare1. rugghiarne (parti
spade, / e il canto, ala d' incendio, divora i boschi e va.
,... ragghiando come uno spirito d' abisso. calandra, 337: massimo
, lo strascinò fuor della stanza. d' annunzio, iii-1-794: feroce è il tuo
volgar., 8-1 (187): d' ogni luogo rag ghiarono i
squarciato / insorge il mar ragghiando. d' annunzio, iii-2-363: s'ode nella
1-i-324: costei sull'imbrunir e fingerà d' andare giù in cucina per sue faccenduzze
. brunelleschi, lxxxvtii-i-660: quella fantasia d' un senza scola, / ogni falso
sonno. carducci, iii-2-353: voce d' umani pianti / e sibilo di tibie e
, i33: quando lo si rampognava d' alcun che, egli non rispondeva quasi
piena conflagrazione udito nei suoi rugghi. d' annunzio, iii-2-271: l'ardore d'una
. d'annunzio, iii-2-271: l'ardore d' una smisurata fucina sembra soffiare nel palagio
con rugghio di turbine, vola. d' annunzio, vl-808: il rugghio del proiettile
dei martelli, il luccichio dei trucioli d' acciaio e di rame che s'attorcono e
stessino al pasco. = nome d' azione da ruggire. rugghiare,
essa antica stia la sua sciabola. d' annunzio, v-2-208: la chiesa è abbandonata
inaspettata e memora- ile fra queste miniere d' oro. forni, crogiuoli, binari,
pitturato di raggine e verderame, avvolto d' erbe e di sterpi. luzi,
curino, intridendolo di pece liquida e d' allume e zolfo ed aceto mischiati e
ozio in italia', si elevano i nemici d' ogni novità liberale. -difficoltà nel
gali- leino. inventario di alfonso ii d' este, 123: sparavieri di renso
o mio padre, di sangue! d' annunzio, iv-2-169: la lotta a coipo
raggine dorata della stoppia / accumulava ombre d' autunno. baldini, i-19: bisognava
di stelle, / ora scritte di ruggine d' inferno, / assai più del verace
là dal laghetto, sporgono i rami nudi d' un unico albero che ha perduto le
abbia tolta dalla mia penna l'elasticità d' una volta. slataper, 2-249:
fare tutte nettamente e senza alcuna ruggine d' animo: e chiunque altramenti fa,
ruggine poltronesca. -fiacchezza, mancanza d' ispirazione poetica. moniglia, lvii-133:
ruggine di peccato, sgombra ogni nuvola d' errore, accesa ogni tepidità d'affezzione.
nuvola d'errore, accesa ogni tepidità d' affezzione. g. bragaccia, 1-231
oro ascondere molta ruggine, sotto colore d' una verità trattare mille bugie. oliva
animo. redi, 16-ii-155: tutto imbrattato d' amorosa ruggine, / con novelli amorazzi
fabbrica del ponte ei manifestò una ruggine d' avarizia da cuia gli architetti debbono guardarsi più
fra le lingue altre abbiano qualche peccato d' origine, altre il privilegio speciale della
barbare, grossolane, disarmoniche, incapaci d' essere abbastanza civilizzate o purgate dalla loro
poeta [petrarca] o rattenuti dalla paura d' imbrattarsi della ruggine di certe frasi,
dovizie. baldini, 12-202: serietà d' impegno e smaglianza di colore ha nei suoi
smaglianza di colore ha nei suoi momenti d' incanto l'ottava del boiardo, cui pur
tre saggi... di critica d' arte dove si sentiva di già, sotto
si sentiva di già, sotto la ruggine d' ideologie presto abbandonate, il vigoroso apostolo
continuata... anche attraverso certi tentativi d' affresco sociale con una tecnica 'a livello
, avendo il mantello foderato con regine d' ignoranza, voglionsi fare giudicatori dell'altrui
ingegnosi e sottili, levando loro continuamente d' attomo quel poco di ruggine e grossezza
, con l'emulazione e coi precetti che d' ogni tempo porgono i buoni artefici.
rugine, nata in lui da certa presunzione d' essere progenerato dalle più antiche famiglie di
fervido, / qual fosca reggine / d' obblio può rodere / l'alta memoria /
lmati, 9-90: tale, a dir d' al- cuni, l'avevan ridotto la
ruggine in corpo dentro un sogno dalle pareti d' argento. 13. letter
a poco da fuori una certa ruggine d' abitudine che ce la ricopre o ce ne
1-106: con una impagliata inammissibile voce d' uccello piena di ruggine e di dolore,
arroventate da un intimo fuoco, prima d' essere mature. -peronospora della vite
di milano, ili-io: gli acini [d' uva] immaturi, i secchi o
quindi, inservibile). f. d' ambra, 64: la chiave è tutta
pace, tanto che beria si lamentava d' aver fatta la raggine, e incolpava
ruggine: trascurare, lasciare in stato d' abbandono (un'opera letteraria non pubblicata
padroni lo posero a servizio in casa d' un pittore. e noi sa il proverbio
dunque anco a lui gli venne bramosia d' impistricciare i quadri. 22.
, 3-7 (1-iv-307): questa liberalità d' aldobrandino piacque molto a'fratelli di tedaldo
rugginuzza, che fosse nata nelle menti d' alcuni dalle parole state, per questo si
ragginuzza che può nascere ne le menti d' alcuni si potesse togliere facilmente, sperarei
: egli è roso da un pochino d' invidia e ha un po'di ragginuzza
/ non pettinati crin, non ornamenti / d' oro o di pietre aveva, ma
di pietre aveva, ma legato / d' orso un velluto cuoio con rilucenti /
, vide sé essere fatto a similitudine d' una raginente sega. gir. priuli,
). anonimo genovese, 1-1-251: d' aotte gente odo assai / chi tuto
., 3-41: questa bruta fecia d' i cristian d'anco, chi è romasa
: questa bruta fecia d'i cristian d' anco, chi è romasa dedre in fondo
di berillo e le vecchie comici polverose d' oro fine. = deriv. da
con un paio di forbici i capelli d' oro, de'quali hanno infinita gloria le
e i cosciali, coprendo quel petto d' avorio con armi rugginose. 2
g. bargagli, 1-81: alla fine d' esser beffato si accorge e fra se
novellino, 96 (156): riscaldato d' ira, la mattina per tempo si
depon clorinda le sue spoglie inteste / d' argento e l'elmo adorno e l'arme
l'uscita. / l'una di luci d' or, l'altra si vede / di
e s'era rotta nella toppa. d' annunzio, iii-1-952: io laggiù, in
nero fabro entro la grotta. / più d' un callo ha la man forte e
/ che corre primo in su l'entrar d' a- vemo, / ell'ebbe incontro
acqua acidula... depone molta quantità d' ocra marziale, mista di sostanza tartarosa
casette, che il tempo aveva vestite d' una sua particolar patina rugginosa, aprivano
schiodava dall'alto impetuoso / un nembo d' aria diaccia, diluviava / sul nido
f. cetti, 1-ii-201: il colore d' amendue [gli uccelli] è una
invano e si dorrà fino a morte d' aver perduto di solazzarsi con molti per
perduto di solazzarsi con molti per goder d' un solo. idem, 2-126: ad
affaticarono [gli intelletti]... d' impa- rame molte altre [scienze]
4-24: johnny pensò alla disperata tristezza d' esser vecchi, come suo padre e bonardi
faticosa / fortemente arrotati, / scevri d' ogni negghienza rugginosa / voi chiamo. fenoglio
mio / nemico di virtù, servo d' affetto, / dell'ozio pigro e rugginoso
ozio pigro e rugginoso mostro, / d' ogni opera gentile / empio distruggitor, l'
faceva camminar la società non siasi prima d' oggi sfasciato e miserabilmente fatto in pezzi.
spade contro spade, / il martellar d' una fucina immensa, / e il rugginoso
i-591: la voce era rugginosa, d' un tono solo, dyun colore, avresti
argoli, 606: dico ch'imita lei d' indica pietra, / in amar me
altro stile squallido, rugginoso e fuora d' ogm politezza latina, rispose a quegli ch'
l'asino e la capra, argutamente intendendo d' apuleio e di marziano capella. groto
di fra jacopone, di guittone e d' altri siffatti, ciò non s'intende.
sotto pena di peccato irremissibile a valersi d' un termine anche oscuro, rugginoso,
senso felice, per la sola colpa d' essere, dio ce ne scampi, francese
francese? periodici popolari, ii-85: d' altra vena paiono le canzoni dell'italia
più di dugento zimbellate, tocco / più d' altre tanti ragio- loni.
: ruggiva lo leone, dando vista d' andargli addosso. ugurgieri, 219: s'
al bosco, / né quel ruggito è d' ira: / così d'amor sospira
ruggito è d'ira: / così d' amor sospira. tasso, 1-12-90: più
gli rimira e rugge, / e d' ampia bocca apre caverne orrende, / onde
li volge il gange tra l'arene d' oro. pratesi, 5-317: il domatore
ch'el lo voi lassar lo ragir bestiai d' i porci cengiar. poliziano, st
sempre a la pioggia e al sereno. d' annunzio, iv-1-903: altri uomini di
fasce, che non poteva avere più d' otto giorni e ragiva di dolore sì
pietà. bresciani, 6-x-81: il conte d' al- mavilla già la faceva morta e
ruggendo sordamente. -sostant. d' annunzio, i-283: le femmine, che
vetusto / stretta raggia la calca e d' un sol passo / non pro- cedea
di quest'arte sta in quel tanto d' incerto che è proprio dell'invenzione di un'
e non fa la scelerata / fame d' oro e d'argento? / ella ognor
la scelerata / fame d'oro e d' argento? / ella ognor men satolla e
sufficiente smercio di vin di broglio. d' annunzio, i-549: ecco, prende
rappresentato con notevole efficacia in un'opera d' arte. bettini, 1-95: la
scenda di masso in masso / ruggendo d' ira il liquefatto verno. dotti, 1-395
eroi di libertade entro le case / d' offredo. manzoni, ii-22: a te
faggi nelle foreste ruggivano e scote- vano d' ogni lato le chiome. -esplodere
, 6-ii-631: a tai saette vuoisi più d' una testa. / ve', scoccan
il salotto di vita e di calore. d' annunzio, iv-2-222: disparve per sempre
tutto il trambusto che precede la partenza d' un legno di mare. la caldaia
portò fuori; diede un colpo al pedale d' avviamento, e il motore cominciò a
mugghiando e ruggendo, come la canna d' un organo. manifesti del futurismo, io
da un registro aspro e ruggirà d' intorno a te. tommaseo, 3-i-381:
arte. hanno una poesia che rugge piena d' echi, i più lontani.
qualche difetto e teme de''udiri d' iddio. lauro, 2-73: quella virtù
nel primigenio fango animandolo / la forza d' insano leone: / l'uomo levandosi ruggì
al bosco, / né quel ruggito è d' ira: / così d'amor sospira
quel ruggito è d'ira: / così d' amor sospira. testi, ii-11:
amor sospira. testi, ii-11: d' amorosi raggiti / fremean le tigri.
1-93: 1 giodecretò la caduta d' un tiranno. montanelli, 72: so
patti. marradi, 408: un urlo d' esecrazione, / „..
molte miglia rimbom- bonne il lito. d' annunzio, i-218: egli ripensa il mostro
e quei tappeta ricchi dovevano soffocare dei ruggiti d' odio e delle grida disperate. misasi
gr., 169: i vincitori / d' umane carni s'imban- dian convito.
. un 'patois'tedesco, e ruggiti d' orsi. -urlo di dolore.
, di minaccia, di biasimo, d' ira, di sdegno, pronunciata con voce
se con morbidezza di affetto e senza impeto d' avversioni ascolterete le colpe: e quanto
ridesti il leon di castiglia / e d' iberia ogni monte, ogni lito /
della città, frastuoni di trombe e d' applausi e un vocìo come di baccanale,
empire le valli de'miei ruggiti. d' annunzio, v-3-358: i quattro volumi del-
che io del resto mi fo lecito d' interrompere in desiderio con molte parentesi di baci
vie deserte o spaventate fin in piazza d' àrmi. linati, 17-46: ma ecco
/ ché non semino ardori al mar d' abido. cammarano, xc-125: l'
, in quell'istante, / mi sembrò d' amor vestito.. / fin del
turbine il ruggito / voce parve a me d' amor! jovine, 92: intorno
venti, e con tremendo / murmure d' ogn'intomo ivi racchiusi / fremono, e
o poi, la grazia la farà. d' annunzio, iv-2-220: udendo quel singolare
, iv-42: accanito, ronzante / ruggito d' un sole ignudo. ruggito
59: scoppiò in un altro ruggito d' ilarità. 13. enfasi oratoria
somigliava una stilettata. = nome d' agente da ruggire \ rughétta,
ricciutelli, / e gli occhi pien'd' amor, cera rosata; / con sua
quali io gli vidi a l'ombra d' un bel velo. cassiano volgar.,
qual fece lui cingere e lavare / d' un giunco schedo e de pura rogiata
pura rogiata, / per far soi viste d' ogni nebbia necte. boiardo, 3-4
erbe, o ben nutriti fiori / d' aure suavi e liquide rogiade. luna [
, 193: senti un odore d' ombra e d'umidore, / di foglie
193: senti un odore d'ombra e d' umidore, / di foglie di corteccia
non sorge fiore, ove non sia d' umane / lodi onorato e d'amoroso
non sia d'umane / lodi onorato e d' amoroso pianto. sbarbaro, 1-114:
la notte, non acque o fil d' erba la terra. -con metonimia
detta rena e sopra li quali pioveva rugiada d' asprissimo fuoco. mattioli [dioscoride]
su le pietre e parimente in terra. d' annunzio, iv-2-134: ella imaginava gli
615: le avea dedicati con atti d' amore e di gratitudine tutti gli ossequi
amore e di gratitudine tutti gli ossequi d' un animo grato, tutti gli affetti d'
d'un animo grato, tutti gli affetti d' un cuore amico, onde non poteva
al molle invito fatte / di rugiada d' amor gravide e piene / ha due porpore
/ della regai tua spada / s'abbia d' ostil rugiada / italia a imporporar.
rugiada della grazia e della benedizione. d' annunzio, v-i- 957: quella era
ha più tosto voluto il contante. d' azeglio, 7-i-56: mi rallegro del felice
sotto i raggi del sole risplende in guisa d' una lucidissima stella, fu così chiamata
bello scempio se volessi, a guisa d' uomo selvaggio, stare tutta notte alla
musso, iii-90: è come una pioggia d' aprile, che passa in un tratto
ant. spruzzare, aspergere con gocce d' acqua. gherardi, 2-ii-132: dì
i raggi del sole risplende in guisa d' una lucidissima stella, fu così chiamata dalla
, sf. ant. l'essere impregnato d' acqua, bagnato, madido.
nasce e si mantiene viva e piena d' umore senza toccar terra e non ha barbe
liquida e serena / vien la stella d' amore avanti al giorno, i
. chidbrera, 1-ii-14: il rivo era d' argento / e l'erbe rugiadose
o luna, / ha un palpito d' arnor fin la laguna. -con riferimento
, / serenissimi i maggi, i giugni d' oro. bruni, 79: aure
mandar si miri, / pinta poi d' un color d'oliva e rosa, /
miri, / pinta poi d'un color d' oliva e rosa, / nel sen
animali alcuni, né fonti o altra sorte d' acque. solo la notte vi piove
tre volte rivolti in ver le stelle / d' umidi sprazzi e di salata schiuma /
salvini, 39-iv-90: lo stesso padre d' ogni sapere socrate amava certi suoi piccoli e
-che ha la pelle, il corpo gocciolante d' acqua o di sudore (una persona
spietata corte sottomarina, ma anche fuori d' acqua, tanto che le fattezze complete della
ricinge, / come brillanti gemme opra d' intaglio, / quanti oggetti appresenta. fantoni
-bagnato, irrigato da molti corsi d' acqua. ugurgieri, 246: abitano
tutto ri si ritrova, ci è d' ogni bene, rugiadosa frutta, pollami
, pollami, pesci, novellizie e ghiottomie d' ogni ragione. -che cola
ii-260: giovinetta fresca e bella, / d' ogni fior cinta d'intorno, /
e bella, / d'ogni fior cinta d' intorno, / rugiadosa comparì. foscolo
animato da entusiasmo giovanile, da genuinità d' intenti e d'ideali (una persona)
giovanile, da genuinità d'intenti e d' ideali (una persona). carducci
egli entrò fiorente di forza, rugiadoso d' ideale, nella primavera sacra del 1848,
si mostrò più servizievole e rugiadoso, copioso d' encomi, barzellette ed offerte. de
disposto quinto fabio massimo de lo officio d' essere dittatore e gaio flaminio d'essere
lo officio d'essere dittatore e gaio flaminio d' essere maestro de'militi.
sorbettari ed acquaioli. = nome d' azione da rugliare. bugliante (
? »: e papà gli fu addosso d' un altro passo. « chi è
. v.]: 'non ne voglio d' acqua', dirà chi ama molto il
il mare in tempesta, un corso d' acqua in piena, ecc.);
naturale. landolfi, 16-26: fuoco d' astri maligni, fiato adusto / d'
d'astri maligni, fiato adusto / d' arene, d'alte fiamme raglio roco /
, fiato adusto / d'arene, d' alte fiamme raglio roco / o monte dalle
a quel popolazzo, che gli sta d' intorno, che s'intende di comedie,
610: un can, / defensor d' altre bestie de più sorte, / che
il sole ci traguardava presso il mormorare d' un rio o rugo come dicono qui [
o rugo come dicono qui [a piano d' arta], perché qui i ruscelli
ch'in vita ebbe del do', d' allocco e gatto. = etimo
. cantù, 3-311: gran massi d' acciaio fuso son divisi in lastre lunghe
. machiavelli, 1-viii-345: l'immagin d' una donna vecchia prese, / con
. dottori, 1-275: una testa d' uom rasa e rugosa. nomi, 6-64
. sergardi, 1-367: donna chvabbia d' affetto il cor ripieno / non teme
appannati, nel viso smorto e rugoso. d' annunzio, 1-317: gli orecchi rugosi
gli orecchi rugosi e membrosi come tegumenti d' una testuggine cotta nell'acqua. soldati,
e a te stesso, / giovine d' anni e rugoso in sembiante, / chè
le si avrebbe dato agevolmente una settantina d' anni. d'annunzio, iv-1-361:
avrebbe dato agevolmente una settantina d'anni. d' annunzio, iv-1-361: il venditore,
corvaja con le bambine, una vecchia zia d' agata, curva, corpacciuta, gialla
nel cor scritto tenea, / per man d' amore il misero selvaggio / col proprio
misero selvaggio / col proprio dardo suo d' amico faggio / la mgosa corteccia impressa
. rezzonico, xxii-522: perché d' isotta scherzino / sul colmo sen nevoso,
colmo sen nevoso, / le luci d' ombre [i pioppi] stillano / dal
la statua del mio maestro sarà un'opera d' arte che rotesti energicamente contro l'invasione
mele dalla pelle rugosa e ferrigna. d' annunzio, iv-1-200: certi altri disegni dai
sentimento dentro dell'amma. = nome d' azione da rugumare. rugumante (
giamboni, 8-i-198: porco è d' una ragione pesce che cava la terra
e pesci dicono che mguma e pascesi d' erba e non di pesci. aretino,
più che io non dovea: e pensando d' esca tutto il dì rogu- mava vivande
dimenar lungamente alcun cibo per bocca. d' annunzio, ii-387: quando tomi dall'isola
mgumare qualche cosa di dio. f. d' ambra, 4-27: ho sempre l'
rifletteva su, per disprezzare quelle velleità d' otello e m- gumava quanta dolcezza vi
vecchio era vietato che non si mangiasse d' animale che non ragumasse ed avesse l'
i pedanti] quando veggono una opra d' altri, discorrendola con un rugmar di
di scarpe e a'capidivisione tante paia d' orecchi per diventar professori torcesse il grifo
weimar lo schiller e il goethe? d' annunzio, v-2-235: egli s'impamassiva
. bacchetti, ii-47: a volte d' estate rotola il tuono in cielo
per la nuova medicina. = nome d' azione da rugumaré. ruiare, tr
voi sacre mine, / di tante spoglie d' anime divine / celebre, onesta e
di triste e di solenne nelle mine d' un edificio che ha veduto succedersi tante
edificio che ha veduto succedersi tante generazioni d' uomini. soffici, v-5- 650:
soffici, v-5- 650: sullo zoccolo d' una vasca prosciugata e in mina lessi
causa della mina remota dal perpendicu- lare d' essa fessura. piccolomini, 10-408: questa
di presso a 40 persone e con mina d' alquante case, si permette d'atterrar
mina d'alquante case, si permette d' atterrar preventivamente e disfare quegli edilìzi publici
fati- scenza di una costruzione. d' este, 127: proseguendo cotal metodo franco
inglese principalmente è rosso di sangue e seminato d' oppressioni, d'ingiustizie, di mine
di sangue e seminato d'oppressioni, d' ingiustizie, di mine. -con
elenus e la moglie e 'l figliuolo d' ettor, e dopo la dolorosa accolienza
gola [il dragone] / più d' un braccio la trasse fuori, / e
niccolò da poggibonsi, cxxxi-113: di fuori d' allesan- dria per mezzo miglio si è
con tanta roina / che a sé d' intorno fié tremar la terra. sannazaro,
lor muri, di rimando / scagliano d' ogni fatta arme su loro, /
loro, /... / d' immane pondo gran'macigni ancora / devolvono,
a baiardo. caro, 2-1027: d' alto monte in precipizio cade / un omo
: quel porge lo scudo, ch'era d' osso, / con la piastra d'
d'osso, / con la piastra d' acciar temprata e buona. i..
, coll'impeto delle sue parole. d' annunzio, i-475: odono i boschi
straripò, come una ruina investì l'uomo d' altri tempi seduto nel suo angolo appartato
lacera, corsa, et avessi sopportato d' ogni sorte di ruina. giovio, ii-103
eterno! allora anco immatura / la ruina d' italia, anco sdegnosi / eravam d'
d'italia, anco sdegnosi / eravam d' ozio turpe, e l'aura a volo
... e solo in queste / d' utica anguste mura, / mal sicuro
più... è tutta una ruina d' attomo a me: non si crede
'de penitentia', nomina la penitenza medicina d' errori, liberazione di captività, speranza
captività, speranza di salute, ruina d' ignoranza, coltello contra il peccato,
imbarbarimento della cultura o di una forma d' arte. cesarotti, 1-i-297: quest'
quell'anarchia senza limiti ch'io tento d' introaur nella lingua: questi i princìpi di
vide nel cor le cicatrici impresse? d' annunzio, iii-1-303: infine lo ha
più che s'ella facesse pubblica professione d' impudicizia. 7. dissesto economico
o none antiveduto potrà guastare lo stato d' essa. lo stato dell'uomo nigligente
, rapacissimo ed insaziabile divoratore, pieno d' ingegno e d'avvedimento nel male adoperare
insaziabile divoratore, pieno d'ingegno e d' avvedimento nel male adoperare, ne minaccia e
ruina. panigarola, 1-54: ruina d' ogni cosa nell'arte militare è il solo
il pericolo stringe: e l'indugio d' un'ora può essere ruina.
mentre con queste invenzioni procurava il borri d' acquistar credito per fabricare la mina deltanime
. venne a morire per la redenzione d' ogni uomo, avvegnaché molti per loro
vii-445: io giudicherò ciascuno della casa d' israel secondo le sue vie, dice lo
non prezza. -ossessivamente. d' annunzio, iii-1-646: m'awolgi d'improvviso
d'annunzio, iii-1-646: m'awolgi d' improvviso / come il nembo, a
di freddo e di vento, crollamento d' alberi, ruinaménto di pietre e di
campane. -cascata di un corso d' acqua dotata di grande forza d'urto
corso d'acqua dotata di grande forza d' urto. leonardo, 2-304: principio
ritornare alla certissima via. = nome d' azione da minare.
èe in grecia, lo quale chiude d' ogne parte una alta selva. li uomeni
annibai diro. / deh come rise d' alma luce il sole 7 per questa
grande velocità (un veicolo). d' annunzio, iv-2-935: i veicoli fragorosi,
-che fluisce con una grande forza d' urto, tale da travolgere ogni ostacolo
usato la racogli e porti al albergo d' amore, non lo trovando, mina
quali accolgono quella valanga con uno scoppio d' imprecazioni. -per estens. digradare
piedi ed apparir la riva / squallida d' acheronte. -per estens. perdersi
sorgeva, quella / minandosi e quel d' alto minante. -ruini il mondo
ben noi. bisogna risolversi, o d' essere tristo affatto o di non iim
scendere, scorrere impetuosamente (un corso d' acqua); precipitare a valle (una
scenda di masso in masso / mggendo d' ira il liquefatto verno. fiacchi, 241
verno. fiacchi, 241: figlio d' alpestre dimpato monte / tra i macigni mina
non via propriamente, ma etto arido d' uno di quei tanti torrentacci che s'aprono
aprono e minano tra que'monti. d' annunzio, i-135: siccome un fiume
ho scoperto tante volte terrore ove credevo d' aver appresa la verità. 8
se stesso il disegno del duca di guisa d' ottenere da lui, come da prigione
prigione, le condizioni che pretendeva. d' annunzio, iv-1-112: quando abbassò il binocolo
miei padri, e sul giocondo / grembo d' e- lisa gli angeletti miei, /
. niccolini, i-lxvni: nel coro d' una tragedia, l'appassionato canto mina
poterono venir in mano, dimandando alli grandi d' ungheria che minassero le altre. panigarola
proveder a dare alzamento a le zente d' arme, altramente che minerano tutto il
, 20-51: nobil pianta giovinetta / cinge d' intorno il villanel di spine, /
e poscia un'altra edificandovisene che e d' altezza e di stanze e di pietre
l'apennin robusta pianta / che sprezzò d' euro e d'aquilon la guerra, /
pianta / che sprezzò d'euro e d' aquilon la guerra, / se turbo inusitato
cieco, 18-11: astolfo si dispose d' ammazzarlo; / e con pomella forte
presto ebbe dette le parole / che d' un fenile uscì ben venti armati. /
né fia difficile il minarlo con la macchina d' alcuna facilissima ragione. -sospendere
e più veneranda più che l'altre città d' italia, gioveni e forti: un
questo rifugio che lo ristorò in termine d' un mese. -gravemente o mortalmente ferito
? non sono ancora io di carne e d' ossa? 5. irreparabilmente compromesso
buonafede, i-136: i nostri fabbricatori d' almanacchi e i tiratori d'oroscopi si
nostri fabbricatori d'almanacchi e i tiratori d' oroscopi si guarderebbero bene di azzardare cosifatte
è minatore e distruggitore. = nome d' agente da ruinare. ruinazióne,
pentere meritasse perdono. = nome d' azione da ruinare. ruinazzo (roinazo
sopra una torre. = voce d' area ven., deriva da ruina:
o qualunche disastro 0 fier ruino / d' acqua, di foco o di gente alpesta
. -che scorre impetuoso, gonfio d' acqua, trascinando detriti ed erodendo le
alpe silente. -instabile, privo d' equilibrio (un'andatura). algarotti
roma, ruinosa e cadente sotto il peso d' innumera- bili secoli, resta pur vecchia
. possa essere paragonata alla famosa casa d' oro di nerone, la facciata nondimeno
era questo: di dar una voce d' allarme alla guarnigione del convento e di
leopardi, 7-26: arcane danze / d' immortal piede i ramosi gioghi / scossero
chi corre travolgendo ogni ostacolo. d' annunzio, iv-2-69: all'argine sinistro,
traverso canneti, un crepitìo ruinoso propagavasi d' improvviso come se una fiera vi si
mente (una situazione, uno stato d' animo). assarino, 2-ii-641:
non erano da sperarsi da tanta discrepanza d' umori, di fini e di volontà,
in italia, e correvano bei napoleoni d' oro. in quel teatrino recitò elisa buonaparte
l'avrà pronta per la vostra villeggiatura d' ottobre. 3. linea cicloide
una corrente rulettistica e montecarliana di gioco d' azzardo al cioccolato. = deriv
stinchi, nel petto e nella faccia. d' alberti [s. v.]:
, xx-x-270: non c'è nulla / d' opporgli per invidia, tien'a mente
, 10-i-179: più veramente posso affermare d' aver fatto questo viaggio intellettuale in sedia rullante
maritate che, aprendo il pianoforte un quarto d' ora al giorno, vi rullano sopra
alto. la spama, 13-33: d' in sul palagio un gran sasso venia,
rullar sul capo non so che cosa d' ispido, che mi fece saltar su la
aquile imperiali e le insegne del regno d' italia; i tamburi rullarono, mentre le
. 3, col suff. dei nomi d' agente. -con riferimento a una
cilindro di legno, grosso circa d' acciaio / al trabalzante stridere dei freni.
, 1-77: 'rullatóre': lavorante che spalma d' inchiostro le forme co'rulli, quando
del treno di laminazione. = nome d' agente da rullare1. rullatrice {
filettature tramite rulli filettati. = nome d' azione da rullare1. rulleggiare,
[i pupi], con passi d' arme, gesti violenti di duello accompagnati
un rullìo indiavolato. -frullo d' ali. onofri, 13-174: un
. onofri, 13-174: un rullio d' ali stringe e circoscrive / l'ultime
dovunque altrove nella casa, ossia alcuni mobili d' uso comune o personale, usati anzi
birilli sono cinque piccoli rulli, generalmente d' avorio, fatti al tornio.
noè per la quantità e la qualità d' uomini e di bestie che stavano imbarcati
l'appello; metà dei soldati mancavano. d' annunzio, iv-2- 146: si
dorme. -rumore di lontani colpi d' artiglieria. grafi 5-463: ah,
/ empie la cerchia dell'orizzonte / d' un rullo immenso. -serie di
. -serie di scoppi di fuochi d' artificio. ungaretti, xi-194: se
mostra le coppe e le bi- lancie d' oro: / splendono ancora d'or publiche
lancie d'oro: / splendono ancora d' or publiche tasse / e fu per
uscir fuora dell'incavatura, per forza d' un torcolo, composto di due cilindri
poi sulle pagine, si spalmano esse d' inchiostro. arneudo [s. v.
ha l'ufficio di regolar meglio lo strato d' inchiostro che distende sulla superficie dei distributori
altri popoli musulmani ai sudditi delltmpero romano d' o- riente. -anche: nome delle
, 1-iii-490: leggiamo negli annali musulmani d' occidente, che il cinquecencinquattotto..
una gente bianca, che sono parte d' essi dell'armenia maggiore e minore,
e a lungo, biascicare. d' annunzio, ii-752: sceglie [il tritone
pensiero, un sentimento, uno stato d' animo. leggenda di s. ieronimo
sterpaglia, stipa trascinata da un corso d' acqua. tommaso di silvestro, 227
ojetti, iii-419: 1 giovani d' oggi, quando avranno sessan- t'
di quei forti, la quale si compone d' idriotti, di spezziotti e d'ipsariotti
compone d'idriotti, di spezziotti e d' ipsariotti... il generale griva ed
dissenso con voci ostili. cronica d' orvieto, 657: per questo la gente
senno, che molte fiate si pensa d' esser diventata un vermicello da seta,
da ogn'uomo, tuo serai piuè savio d' ogn'uomo; e così è da
dotta, lat. rumigatio -ònis, nome d' azione da rumigàre (v. rumigàre
ruminale, venerevole e pietosa ricordanza! d' annunzio, ii-430: esausto è il latte
cervellini mascolini e femminini assorbono tanto materiale d' importazione francese e con poca fatica di
della stalla. -sostant. d' annunzio, i-707: il fanciul..
all'alpi, sobrio nel vestito grigio-perla d' ottimo gusto, vispo e allegro e garbatissimo
, e si conosceva m lui una specie d' in- qmetudine ruminante, che formavasi dalle
mine di antichi monumenti ruminando sonnacchiosi. d' annunzio, ii-262: simile al bove che
disse parola. quando volle mezza bottiglia d' acqua minerale, fece un cenno con
represso, fatto di mille incrinature, d' acque segrete, di segreti crolli.
e la collata iniuria, / ascendo d' ogni mal, lasso, il cacumine.
fantasie e dominato da una terribile forza d' inerzia e di malinconia. manzoni,
operosa tua mente in sé ritrova / d' un inesausto ruminar frequente / ampio soggetto
ii-195: allattati così questi giovani cittadini d' idee democratiche, chi oserebbe più ruminar
foscolo, xiii-2-152: gazzettieri che ruminano d' accusarmi d'intenzioni. c. e
xiii-2-152: gazzettieri che ruminano d'accusarmi d' intenzioni. c. e. gadda,
sì scaltro accorgimento e con la felicità d' industrioso silenzio diedero gli svedesi perfezzione al
gli svedesi perfezzione al disegno da loro ruminato d' invadere gli stati del re di danimarca
petto di questo prode. = nome d' agente da ruminare. ruminazione,
, iv-1-47q: risorgendo la fortuna di casa d' austria, non potessero fare resistenza a'
gastriche ed esofagee. = nome d' azione da ruminare-, cfr. anche lat
359: noi..., doppo d' avere scoperta l'isola su- detta dell'
i... 1 quando noi fummo d' un romor soipresi, / simi- lemente
prora. b. corsini, 6-54: d' intorno a pellegrina sposa, / ch'
aprì leggermente: agata apparve sul limitare. d' annunzio, i-533: 1 tuoi
tanto spavento in petto che al romore d' una foglia cadente fuggirete come da un'
a giovancarlo... era parso d' udire dietro di sé un rumor di passi
: finalmente sentì il romore del fiume. d' annunzio, v-1-345: la fontana /
forteguerri, 24-8: questi eran pieni d' una nera polvere / che per favilla subito
e'pareva a punto che gli uscissero d' una sepultura. grazzini, 173: queste
. giova assai alla sordità e romore d' orecchie. romoli, 295: l'
voce che dimanda aiuto / e il rotolar d' un gran peso che cala / di
bestie, che rintronava tutto quel paese d' un pazzo suono. de'mori,
, di trombe, di tamburi e d' artiglierie. tasso, 4-3: chiama gli
strada e gioia / del pieno giorno. d' annunzio, 8-19: allora, a
e quivi udì enea rumore di leoni e d' ursi e di lupi e di diversi
. poliziano, st., 1-27: d' abbaiar cresce il romore, / di
: « or credi tu non mai sentir d' amore » / tommasa dolcemente vien cantando
scurrili e tutto / il turpiloquio dei modi d' esistere. -con uso attenuato: voce
valore attenuato, reiterata e insistente) d' ira, di furore, di dissidio,
: che direste voi... d' una gran casa, quando d'una guastadetta
. d'una gran casa, quando d' una guastadetta d'acqua versata fate sì
una gran casa, quando d'una guastadetta d' acqua versata fate sì gran romore?
nella terra di vezza, feudo della chiesa d' asti; né per que sto il
al padre caccini di farli una carità d' invenzione, e ne prese la caparra
essi conoscono quanti meno sono i possessori d' una gran ricchezza tanto più stanno a
i-2146: ancor non ti caglia / d' oste né di battaglia; / né non
nel romore del novantatré avessono ricevuto torto d' essere suri ischifati nel reggimento per cagione
cagione di sospetto o di malavoglienza o d' altra non giusta cagione, i quai
serra, / se tu non cedi d' esser lor signore. testi non toscani del
, si fé nell'occhio destro apostrofare d' una sassata e cadde mezzo morto. botta
essere a posta sua il moderatore. d' azeglio, 6-21: s'era trovato al
v'erano stati rumori e un principio d' insurrezione contro il permesso distrarre i grani
più al plur. e nelle espressioni rumori d' armi, di guerra). -
e ciò loro donò alquanto giusta cagione d' i loro nimici asallire. g. villani
. adriani, 1-ii-44: questi romori d' armi, che parte si vedevano e parte
pifferi, perché pare che questi rumori d' armi siano per finire in nozze. boterò
uccidersi. -per estens. rumore d' armi, di guerra (anche soltanto
che la piazza è piena di tedeschi e d' altra gente armata, la quale il
di pietre..., ad tempo d' alcuno romore che si suscitasse per cagione
soldi venti. statuti di cintoia di val d' ema (1392) [in rezasco
(i-564): avete forse ancor inteso d' un gran buffettone che il cavalier soardo
. gozzi, 7: dappoiché sono così d' accordo tra loro cotesti grandi uomini,
aver poco con segrega et amore / d' aver piena la casa con plaid e con
« ecco clrio voglio andare al palagio d' erode innanzi ch'io sia conosciuto »
viii-1-215: è la fama un romore generale d' alcuna cosa, la qual sia stata
ria che la fama esce / fuor d' una bocca, in infinito cresce.
che la figlia di giove, al pastor d' ida / abbandonando coll'onor la fede
, 1-i-1271: su la fede / d' un incerto romor tu noi condanni?
partirmi e bandito, e peggio. d' annunzio, ii-381: offendeva lei casta
/ in dir che se'in sengnoria d' amore, / e di ciò fai gran
dati, 272: il quale accopiamento d' emionia e di nausicaa fa un gran
. parini, 403: i nemici d' ogni lode, / i maligni saltan su
dottore chi egli era tutti gli altri stesser d' a- vanti sì come né pur fossero
, ffl-251: nel teatro di gabriele d' annunzio c'è ben di peggio, di
:... eccetto la saetta d' amore, della quale prima si sente il
il colpo dove ferisce che il rumore d' onde viene. mazzini, 66-321:
cominciata a fare, sentiva il rumore d' una marea lontana. 19.
della tosa, 239: fu il duca d' atene il meno grazioso segnore del mondo
. salviati, 20-70: non mancar tu d' andare infino alla spigolistra, com'io
con parole e grida il proprio stato d' animo; urlando. bibbia volgar.
disse a la presenza de le donne e d' un servidor di casa: « moglie
la cagione del cruccio furono le parole d' un maladetto frate dal quale io una
vicinanza, accio che possa, con potenzia d' alcuno tiranno, furare e sforzare quello
terra a romore che tarquinio fue constretto d' essere isbandito di roma. anonimo [in
libertà, che in seno / era d' ognuno, anche ispirò il tuo canto
/ levavasi a romore il popol pieno / d' entusiasmo fremebondo. -rumoreggiare in
: abbattutosi a ritrovarsi insieme nel mortoro d' una donna de'frescobaldi corso donati e seguaci
-ribellarsi, sollevarsi, tumultuare. d' azeglio, 4-ii-109: a livorno il popolo
popolo contra teofilo, sì che isforzavano d' ucciderlo. -avanzargli contro violente critiche
ischerzo il pope; ma le furon pazzie d' una società mistica, che nel declinante
successo; destare interesse, scalpore. d' este, 59: non si niega che
francesco da barberino, 14: se d' alcun sollazzo ridere le convenga [la
la padrona fusse andata a dormire. d' annunzio, iii-1-201: d'un tratto [
dormire. d'annunzio, iii-1-201: d' un tratto [bianca maria] si lascia
alcun rumore, con la leggerezza tacita d' un velo che si ripieghi.
gran vergogna, con una sola parola d' amonirlo... gli piacque. idem
di valenza, nobile e saputo, / d' un rico vestimento era avisato; /
/ ancora avea per più aparechiato, / d' uomin saputi era sì proveduto; /
-in segreto. rinaldo d' aquino, 117: quelli c'à intendimento
lor disonestà. -venire a rumore d' armi: giungere a un'aperta guerra
si venga a moto o a romore d' arme. 29. prov.
pananti, i-402: « o sberci d' una capra, e voci d'orco,
o sberci d'una capra, e voci d' orco, / godetevi pur l'opera
parso e non m'è parso / d' avere un certo rumorétto udito, / come
avere un certo rumorétto udito, / come d' uscio che s'apra. roberti,
su'cor- ridor ferali; / qual d' acque molte rumoreggiamento / era il suono
suono de l'ali. = nome d' azione da rumoreggiare. rumoreggiante (
produce rumore, strepito (un corso d' acqua, un oggetto); che si
voleva lo spettacolo e capace non era d' intendere né recitar bene la sua parte.
vicino e il borghe- succio che fantastica d' un palazzo in città grande e rumoreggiante
prolungato (un oggetto percosso, un corso d' acqua, ecc.) -anche:
luoghi umidi e stagnanti risuona a guisa d' onda e romoreggia contra le cose sode
al basso, verdastre e vorticose. d' annunzio, vt-81: il mare grigio
a la sua vetta intorno / venne d' api una nugola a posarsi.
poi, già romoreggiando le armi loro d' ogn'intomo e prevenendo la dedizione,
si era per sua sicurezza ritirato sulle terre d' austria. -svolgersi con rumorosa
dal baccanale che rumoreggiava sul corso. d' annunzio, 1-235: c'è anche per
per le valli / romoreggiava il ciel d' armi e cavalli. a. verri,
romoreggia alle porte spaventoso. già venuto d' egitto, fa strage ad ancona, ove
reai torino, il governo non si perdeva d' animo. 5. fare strepito
grazzini, 4-178: romoreggiando fate segno d' allegrezza. giorgio dati, 1-173: la
ogni giorno all'occhio de'cittadini. d' annunzio, v-2-73: gesù è forse
ragazze,... lo stato d' animo della vauy era molto complicato e
guicciardini, 11-257: lucca al principio d' aprile 1434 ro- moreggiò e gridò viva
che la mutazione del principe mostrava licenza d' ingarbugliare e la guerra civile speranza di
machiavelli, 1-iii-818: destramente mi sforzai d' entrare a ricercarlo se egli avesse niente
. udì anche lo stesso romorio d' acqua del quale tanto pia- cevasi da
. gozzi, 4-246: rugger sprona d' altri, né sapeva egli stesso che farsi
quello stato degli uomini penda dal romorietto d' un'aura vol che s'
ottenersi anche dalle orchestre tradizionali = nome d' agente da rumoreggiare. spinte agli estremi delle
sciolse e piovve rumorosamente nell'aula. d' annunzio, 4ii- 35: una volta
. nievo, 9: più rumorosamente d' ogni altro respirava il cancelliere, se
, un fenomeno naturale, un corso d' acqua). guido delle colonne
volgar., 8-1 (187): d' ogni luogo rugghiarono i romorosi truoni con
la persona è più di moda, e d' un tuono impertinente. bacchetti, 1-i-527
loro un timido desiderio di muoversi, d' entrare nel grande strepito, di parteciparvi.
botta, 4-258: la romorosa riforma d' alemagna e quella che... si
concilio di trento, mentre si ragionò d' ogni minimo particolare intorno ai dogmi,
o ritegno (un desiderio, uno stato d' animo, un comportamento).
noi una gioia rumorosa, una gioia mondana d' avere scansata quella morte, con la
cui ell'era capace ne'suoi momenti d' entusiasmo. fogazzaro, 11-154: elena gli
ennio citato da festo era una specie d' arma. gli antichi danesi chiamavano rune
tempi, croniche di sassone grammatico, d' enrico d'upsala. 2.
croniche di sassone grammatico, d'enrico d' upsala. 2. per estens
spada, / e, più securo d' ogni spada, il core. mamiani,
di dosso la carretta e andarsene nel fondo d' una campagna... avivere senza
e della cortecia de l'arbusto tamarindi e d' una erba che si trova nell'aqua
et de techio romaxo senga parenti nuo d' ogni cossa in canbio del palaxio aveva
ventù padovana e gli studenti aperto un ruolo d' iscrizione per la crociata, in
, dove è anche indicata a principio d' anno la somma di tributo dovuta dal
] di pnm'ordine per essere inscritto d' ufficio nei ruoli di quei magnifici scrittori un
sacciuti, che son 1'arsenale / d' ogni virtù, che fan di tutte
, / son pari a quei che d' abiti strapazzo / fanno sfoggiando, onde del
, eccellenza, io mi consolo / d' aver nome e campagna infra i pastori,
e campagna infra i pastori, / e d' esser scritto de'poeti al ruolo.
, 6-386: mancano forse dentro e fuori d' italia bei costumi e virtù da imitare
medesimo marsili e il dottore carlo rinaldini d' ancona. c. dati,
i posti di ispettori, i generali d' arco ferrari o chiesi, furono posti
qualunque altra causa, il predetto consiglio d' amministrazione ne avvisa il prefetto del dipartimento
per il minimo di lavoro stagionale o d' altro genere, e quindi la formazione
docenti universitari che abbiano raggiunto il limite d' età fissato dalla legge, cioè 65
cause trattate in ciascuna udienza. -ruolo d' udienza: estratto del ruolo delle udienze
che risulterà poi da un successivo ruolo d' udienza). cicognani, v-2-114:
. cicognani, v-2-114: era giorno d' udienza alla corte d'appello e io
: era giorno d'udienza alla corte d' appello e io avevo a ruolo, come
causa a ruolo e formazione del fascicolo d' ufficio'. all'atto della costituzione dell'
del convenuto, su presentazione della nota d' iscrizione a ruolo, il cancelliere iscrive la
. contemporaneamente il cancelliere forma il fascicolo d' ufficio nel quale inserisce la nota d'
d'ufficio nel quale inserisce la nota d' iscrizione a ruolo, copia dell'atto di
e, successivamente, i processi verbali d' udienza, i provvedimenti del giudice,
. codice dei podestà e sindaci del regno d' italia (1811), 847:
, 847: incumbe all'amministrazione municipale d' ogni comune l'obbligo di formare annualmente
, il domicilio fiscale, il periodo d' imposta, l'imponibile e l'ammontare delle
lire fra indennità per legna, ruolo d' adacquaggio, gratificazione della congregazione di carità
gratificazione della congregazione di carità, incerti d' ufficio, alloggio, cadastri, ecc
la patente di navigazione, il rollo d' equipaggio, l'istrumento della compra o
. stratico, 1-i-401: 'ruolo d' equipaggio': è la lista generale degli ufficiali
nel ruolo. codice napoleonico [regno d' italia], 4: arrivando il bastimento
un cipiglio come se leggesse un atto d' accusa, diede lettura dell'atto di nascita
dell'atto di nascita scritto sul ruolo d' equipaggio: -ruolo di guardia:
sotto che capitano e con qual sorte d' arme hanno da servire. bisaccioni,
altro modo che coll'essere inscritto nei moli d' un reggimento. -a ruolo:
render conto bisognando. -ruolo d' onore: lista degli ufficiali e dei sottufficiali
secondario. moretti, ii-133: questo d' amleto era, a quel tempo, più
destino dell'uomo non è già quello d' un agente puramente materiale, ma il
vorrebbero richiamarci queste temute feste del solstizio d' inverno. 13. locuz. essere
di bisogno; e manco male / se d' ogn'altro martìr non fosse a rollo
le ruote a raggi, costruiti con filo d' acciaio, le ruote a razze)
da pisa, 1-155: c'era carri d' oro con rote d'oro e cavalli
: c'era carri d'oro con rote d' oro e cavalli d'oro ed altri
oro con rote d'oro e cavalli d' oro ed altri doni inauditi. livio volgar
pareggiar le cime: / torre che grave d' uomini ed armata, / mobile è
la mano, e sospirai. d' annunzio, i-794: lunghesso i muri,
/ la macchina il fruscio ebbe d' un piede scalzo, / d'un
fruscio ebbe d'un piede scalzo, / d' un batter d'ali ignote,
scalzo, / d'un batter d' ali ignote, come seguita a lato /
/ da un non so che d' alato volgente con le rote. montale,
, triunfale, / ch'ai collo d' un grifon tirato venne. idem, purg
tenendosi legate fra loro come le pietre d' una volta. -ruota cingolata:
sue più belle / a forza d' ambra e di profumi eletti / rammor
verso il mezzo del ciel, d' ambe le parti / usciano i colpi con
basso stato e perilglioso punto: / d' ongni tempesta alargat'à la soga!
! serdini, xxxix-i-56: costei io matte d' ogni gen- tilegga / nel colmo della
dir la cosa con l'ima- gine d' un poeta a lui caro, tolto di
sono molti giorni ch'io mi credeva d' esser stata posta dalla fortuna nel più basso
-nelle antiche armi da fuoco, dischetto d' acciaio azionato da un mollone che,
all'osteria dove noi alloggiammo un uomo d' anni trenta a cavallo e bene armato
nei secoli xvl e xvii una maniera d' archibugio guarnita al fondo della canna e
dalla parte diritta della cassa di una ruota d' acciaio, la quale si caricava con
trasferire il moto alle macine col mezzo d' una ruota dentata, incastrata in una
e lo scomparire continuo dei loro rettangoletti d' acciaio, e la furia di un
ruota può allora ingranare con le cavicchie d' un rocchetto. -ruota a o
vite si fa di ferro di diametro d' un piede poco manco. guglielmotti, 762
nuova invenzione e nel quale a forza d' acqua e con una sola ruota senza
piramide'o 'ruota prima': disco dentato d' ottone, infisso nell'asse della piramide,
, 1-126: 'ruota di scambio': mota d' ottone che riceve il moto dalla
, o chi tenesse o conducesse mote d' arrotatore. moleti, 60: pel
lavori manuali piu gravosi della bottega. d' annunzio, iv-2-15: solo giungeva monotono
titolo era degli ottusi, titolo espressivo d' imperfezzione dell'intelletto; e per impresa
, 10-54: maurizio ancor che sia primo d' ogni altro / in forza, il
.... di rota': arrotati d' allora. viani, 19-613: il naso
. celimi, 552: la mota d' acciaio, dove i detti diamanti si finiscono
quanto apre una mana, et è d' acciaio finissimo e fatto a tutta tempera.
secchio dell'acqua, aspergeva il pane d' argilla sulla mota. -il disco situato
fatto e formato quasi per le mani d' altmi, come vasello dal suo vasellaio
eragli ancora certe mote che per forza d' acqua tiravano su le mercanzie per mettere nelle
essa girare a forza di braccia o d' animali o anche della corrente stessa ove
corrente stessa ove prende l'acqua. d' annunzio, iii-1-1107: quando io freno
radialmente, dai quali fuoriesce un getto d' acqua che provoca la rotazione del congegno
numero di tubi disposti orizzontalmente sui raggi d' un cerchio, al centro del quale sorge
liberamente, e l'ultimo mantiensi pieno d' acqua; il tutto gira intorno a
tubo orizzontale è forato verso la cima d' un'apertura laterale per cui scorre l'
viene posto in rotazione orizzontale dalla forza d' urto, opportunamente orientata, di un
, opportunamente orientata, di un flusso d' acqua. tramater [s. v
girano orizzontalmente per l'urto della corrente d' acqua che entra per un'apertura del
diaframmi inclinati, posti di contro agli orifizi d' uscita. -ruota di fianco:
sarei mostrato a dito, / ma d' amorosa goia fian mie dote /..
/... / sì che d' amor sarai sopra le rote. leandreide,
g. coppi, lxxxviii-ii-748: -io so'd' amor tanto sommerso / ch'io già
fra queste tanaglie e queste ruote / d' un penar tanto duro e tanto forte /
chiuse per tempo le ruote del conclave affine d' impedire ogni comunicazione cogli esterni. c
e le strade di monelli affamati. d' annunzio, iv-2-150: rianimata dal buon sorriso
aveva lasciato 'alla ruota'. -porta d' ingresso costituita da uno o più battenti
l'ornata cetra? / io veggo fissa d' is- sion la rota, / sisifo
. per avere avuto ardire di richiedere d' amore giunone, fu conficcato in una rota
in dite traggittimi il pilota, / d' ision riposante travolgermi la rota!
, cui fu martirizzata s. caterina d' alessandria (e che è costituita
dove, se ad esse fa bisogno d' alcuna cosa, lor viene in quel modo
quel modo data. pal barili d' olio, ruote di parmigiano.
non può tuttavia l'occhio, se d' aquila non è, fissarsi nella ruota solare
di sé due segni in cielo. cecco d' ascoli, 43: d'amor la
cielo. cecco d'ascoli, 43: d' amor la stella ne la terza rota
volger già mai rota superna / né pensasse d' altrui né di me stesso. boccaccio
fare la ruota). cecco d' ascoli, 2491: gode [il pavone
, di mettersi in evidenza. d' annunzio, iv-2-896: ella sembrava emanare da
sembrava emanare da sé quella stellante ricchezza d' azzurro e d'oro come il pavone
sé quella stellante ricchezza d'azzurro e d' oro come il pavone apre la sua
e sospeso da certa melancolia con desiderio d' intendere..., e cosi
fiore di bugia / come una ruota d' angeli e di santi. -per
serpendo orribile e diversa. / inalza d' oro squallido squamose / le creste e
pigrizia. -l'ampliarsi della sfera d' indagine di uno stuebbene, lei ha
reso potente coll'amore e colle benecanne d' acciaio più precise. / saettai con la
scherma. marinetti, 142: ruota veloce d' olanda, di credito per il talento,
. » « impossibile! tu t'inganni d' altronde sui montando a guisa d'
d'altronde sui montando a guisa d' una vite dintorno, tanto che compia
imperiali, 4-168: larga vena d' ondeggiante fiume, / testiamo: contro gli
. ferrari, 495: il libertinaggio serve d' oglio nelle mote del carro dello stato
emiliani-giudici, 1-299: in certi momenti d' inenarrabili angosce, quando la esistenza pare che
la natura si serve delle lacrime come d' olio per ungere le mote che fanno muovere
scortese! mi voglio un male infinito d' essermi lasciato strascinare dalla ruota delle occupazioni
delle occupazioni, senza fermarla un mezzo quarto d' ora. e e
, in capo a un certo numero d' anni, la stessa pianta, a sua
dei quali ciascuno degli utenti di un corso d' acqua si avvicenda nel deviare l'acqua
. v.]: 'ruota': parlandosi d' irrigazione, è il giro, periodo
iddio un altr'osso per la parte d' avanti, che scudo o mota s'appella
del ginocchio detto altrimenti 'scudo'o 'rotella'. d' annunzio, i-1087: l'una man
mota, e quindi camminavano più lentamente d' oggidì. montale, 2-20: sotto lo
cui appariva un piroscafo a mota, d' antico modello, poggiato su batuffoli di
. prua': legno in forma d' arco, che è come un prolunga
lago che è sotto il palazzo ducale d' ambra, la quale... farà
a ruote, ed è la ruota d' acqua quella quantità che viene tramandata da
che viene tramandata da una cateratta quadra d' un piede di lato. romagnosi, 4-830
, 4-830: nel 1356 una concessione d' acqua della roggia, ossia 'bealera',
e ragionare così: porta 100 ruote d' acqua, son sicuro di trovare sulla sinistra
consorzio il quale mi comprerà queste 100 ruote d' acqua al prezzo di 6 o 7
rotolar giù dal parapetto o dalla breccia d' una muraglia per tenerne lontani gli assalitori
giù del parapetto o della breccia d' una muraglia, per tenerne lontani gli assalitori
scorrere l'orlo circolare, su foglie d' oro soprapposte al libro da ornare.
, a ruota, sotto la sorveglianza d' un guardiano. -a turno,
i-5-275: dopo che i villici più maravigliosi d' italia visitarono il colosseo e lo trovarono
dut'è la carne e la danza d' entomo: / noi me pensava quann'
. v.]: a colle val d' elsa per significare un uomo rozzo e
necessaria all'andamento di una cosa, d' una famiglia, d'una società.
una cosa, d'una famiglia, d' una società. -essere la quinta ruota
loro [alle donne delle cascine] d' occhietto, facevano la mota come tanti
, facevano la mota come tanti galli d' india. gnoli, 1-131: le donne
a più bande e nello scherzarli quasi d' intorno con infiniti moti e ritrosi, gli
modo che aiutava assai il voltare d' essa torre. = dimin.
i precipizi e mpi che vi sono d' intorno. tassoni, 274: lo spirto
perpendicolo per circa duecento cinquanta metri. d' annunzio, v-1-81: vedo lo sfondo
v-1-81: vedo lo sfondo della val d' orcia mutola e severa, con le sue
, 1-481: immaginatevi il ripido fianco d' una montagna, irto di mpi
una montagna, irto di mpi d' acciaio tagliente. d'annunzio, i-779:
di mpi d'acciaio tagliente. d' annunzio, i-779: qual terrore le
-in espressioni enfatiche, per indicare durezza d' animo, crudeltà. segneri, ii-325
spiaggia, ha un quasi continuo parapetto d' isolette, scogli ciechi, schienali di rena
alla foce invisibile dell'arno. d' annunzio, iii-2-357: le faville del fuoco
un monte; scavato nella roccia. d' annunzio, ii-600: quivi ancor regna nel
che l'ascesi e la mistica dei monaci d' oriente appiccarono alle pareti e sulle vette
, caratterizzata da concrezioni a guscio d' ostrica. = voce dotta, lat
monetaria dell'india inglese; è moneta d' argento. gozzano, i-434: molte panche
si gettano, e come se uscissero d' un mangano, si veggono per aria rotare
nord-est del brasile, attraversate da corsi d' acqua. = voce dotta,
, la ruppia marittima, è indigena d' europa. = voce dotta,
rurali hanno lo sguardo fisso neltawenire. d' annunzio, ii-201: maratona, maratona
sul fronte / degli opliti a fianco d' echètlo, / dell'eroe rurale che uccise
turbe di medi col suo / mànico d' aratro e poi sparve. barilli,
-sm. contadino, agricoltore. d' annunzio, iii-1-411: è scoppiata una rissa
dei bar di via veneto, si mettono d' un tratto a non voler che pane
le ganasce, fan saliscendi col pomo d' adamo, si danno delle arie da
me sembran tali / che bisogno han d' essere corretti. / ma voi sarete fra
case rurali largamente distanti fra loro. d' annunzio, iv-2-259: possedeva egli su
e l'edilizia rurale statunitense non temono d' apparire vecchie, a volte povere, e
del curato e dei contadini altrettanti mostri d' inferno. govoni, 593:
codice di procedura civile, il codice d' istruzione criminale, il codice penale,
secondo la loro natura le diverse specie d' ingrassi..., potrebbero anche
comitati anche minori degli antichi, comitati d' ogni città od anche comitati 'rurali'di semplici
essi conoscevano molto vagamente. il progresso d' italia [9-vi- 1946], 4
agricoltori e contadini odora più di latte-latticini che d' incenso. = denom.
dei 'fedeli della terra'. = nome d' azione da ruralizzare. rurare,
dotta, lat. ruratìo -dnis, nome d' azione da ruràre, denom. da
altri uomini in scienze chiari cosa alcuna d' agricoltura composto non avereb- beno. scroffa
per ruscellamento: in agricoltura, tecnica d' irrigazione per scorrimento. cicognam, 9-149
disciol- gono e precipitano, il ruscellamento d' infiniti zaffiri, la portentosa festa
infiniti zaffiri, la portentosa festa d' un fulgore pulviscolare. 3.
poetici da sbalordire. = nome d' azione da ruscellare. ruscellante (pari
i miei occhi alla luce e rivedere d' un tratto la chiglia di 'fortunata',
abbagli detonanti dei lampi [dei fuochi d' artificio]..., l'aprirsi
stanza. -essere percorso da ruscelli d' acqua. sacchetti, lxxxviii-i-650: questi
sbanditi venissero in firenze e saranno tratti d' ogni bando, oh come correrebbono, come
, inf, 30-64: li ruscelletti che d' i verdi colli / del casentin discendon
vista, ma per suono è noto / d' un ruscelletto che quivi discende / per
che quivi discende / per la buca d' un sasso, ch'elli ha roso /
santo loco ch'io trovai / arder d' amore, ov'io nel dolce rezzo
i santi mai. filarete, 1-i-345: d' essa si dirivava uno certo rucillétto che
nello stagno. alamanni, 5-1-277: toman d' argento i ruscelletti e i fiumi.
questo riposto bel vago boschetto / d' ombrosi mirti e d'indorati allori /.
vago boschetto / d'ombrosi mirti e d' indorati allori /... /
su l'omero disciolti / qual ruscelletto d' oro / forma attendon novella / d'artificiose
d'oro / forma attendon novella / d' artificiose anella. 3. figur
i-iv-728): non rimproverare al mare d' averlo fatto crescere il piccolo ruscelletto.
ter. anche ruscèi). corso d' acqua di piccola o media portata e
più la trovavano aspra e più ingombrata d' alte montagne, ne'ruscei delle quali
. tasso, 18-18: vi sente d' un ruscello il roco pianto / e 'l
cecchi, 7-35: lungo le strade d' ocra rossa, inzuppa dell'umidità del
, torcia, frusta, / freccia d' amore in terra / che solo i
-per estens. corrente marina o scia d' acqua. d'annunzio, iv-1-144:
corrente marina o scia d'acqua. d' annunzio, iv-1-144: il mare pareva attraversato
vene che formavano come il mobile intrico d' un labirinto liquido. -zampillo d'
d'un labirinto liquido. -zampillo d' acqua. tarchetti, 6-ii-118: bastava
smalto / correa di sangue ognor piu d' un ruscello. lupis, 3-57: nelle
pende dalla soave amabil bocca. d' annunzio, i-438: bevere giova con aperta
sì corale, / che passa quel d' ogn'altro sciagurato, / ché per segarmi
riferisce, che è proprio del critico d' arte e utopista john ru- skin (
arte; e non ha più trattato d' arte che in termini d'esperienza religiosa.
più trattato d'arte che in termini d' esperienza religiosa. bacchetti, 5-100:
. camerom, 230: coi diritti d' autore dei suoi romanzi e del suo
fiore ancor chiuso, gambucci di vitalba, d' asparago, rusco, tanno, digitello
/ il molle nido pieno di musco! d' annunzio, iii-1-708: tu mi nascesti
così nera di tutti i rifiuti marini, d' un rusco folto e strano di dopo
cinelli, 2-83: « parola sacrosanta d' onore, da tre giorni non s'
. dai gallinacei. segnen [d' alberti]: lo sparviere ammaestra i suoi
, 228: in questi desinari e cene d' ogni giorno si trova poca ruspa,
savio, che dà retta, ch'è d' aiuto; / ch'ha il grembialino,
dolorosamente, sembrano resistere, poi, d' un tratto, piombano al suolo con
in opera, onde ne tengono più d' una; l'imboccatura e armata di lamiera
] a firenze, non ottenne che d' esser posto nel ruolo de'ruspanti, che
per firenze chiamavansi i 'ruspanti'dal ruspone d' oro che avevano per salario fisso ogni
baruffaldi, iii-101: deriva, cre- d' io, questo nome da scarafaggio poiché è
istruire chi è già esperto. intrichi d' amore [tasso], 153: volete
citazioni da riviste tedesche. = nome d' agente da ruspare. ruspézza,
a questo loco conveniva una gran moltitudine d' uccelli vernarecci, non trovando per terra da
né per gli alberi di coccole, né d' altro cibo d'altronde.
alberi di coccole, né d'altro cibo d' altronde. 2. per
col testone con la permanente ruspa tutta d' un pezzo. 2. nuovo
componimentucci di certuni... pretendono d' emular nei loro concetti zecchini ruspi, e
v-4-4-12: in inghilterra alla moneta piccola d' argento son messe intorno intorno certe tacche
ancora qui in firenze nella nostra moneta d' oro detta ruspo, cioè aspro,
? muratori, 7-ii-277: la sesta d' oro... è un fiorino dei
uno all'altro vicino / un ruspo d' oro splendido / e un misero quattrino.
de'quali non aveva forse mai visto più d' uno per volta, e anche di
casa l'avrò; già quasi lo so d' altra parte, ma ci sarà qualche
. ruspóne, sm. moneta d' oro fiorentina del valore di tre zecchini
e della faringe. = nome d' azione da russare1. russante (
: simulando un profondo sonno russante eludo d' un balzo la sua speranziella di mordermi il
dormiva orlando, anzi russava forte, / d' ogni fastidio scarico e leggiero. grazzini
iterassero a gara il loro lieve ronzio. d' annunzio, iv-2-3: era un mucchio
contrabbassi abbandonati fra le braccia dei professori d' orchestra sembrano russare 'à la belle étoile'
-risonare in modo monotono. d' annunzio, i-5: goda altri de 'l
simulata la gara, la corsa perdeva alquanto d' interesse: ma non si potevano immolare
: gli altri..., scevri d' ubbie, pretendevano di fare un sonno
da quella accanto. = nome d' agente da russare'. russeggiante, agg
armata russiana, fiancheggiata da un coipo d' imperiali..., compirebbe
in concordia: / non cercare or d' italia la discordia. castiglione, iii-141
ricattabili fra i baltici. = nome d' azione da russificare. russino,
russino, sm. numism. grosso d' argento coniato da teodoro i paleologo marchese
e cogli ottentotti ma con le scimmie. d' annunzio, 8-48: sta dalla mattina
ecco le fiede / l'orecchie, e d' un cespuglio il russo parte. buonarroti
o odo pur russo o respiro / d' uom che dorma. radula, vii-503:
di una persona che non vedeva. d' annunzio, i-846: a bordo giungevano
autocratismo e il russofilismo contro ogni contagio d' idee occidentali. = deriv.
negoziati, le intimidazioni e le richieste d' aiuto della popolazione russofona, la russia
di pregio e valore di fiorini secento d' oro. l. alberti [g.
, i-tit.: dizionario ragionato universale d' istoria naturale contenente la storia degli animali
traduzione dal francese in lingua toscana. d' annunzio, i-571: guarda da l'alto
di quel drappello adorno / vernano armati d' arme rusticale, / chi parancole porta
famiglia per tornarmi alle sconciature cittadinesche. d' annunzio, 1-303: un cuciniere un
2-170: la fame è un segno manifesto d' aver voglia di mangiare, tanto più
papi, i-122: un verde giro / d' argine rustical cinge la vasta / pianura
l. dati, lxxxviii-i-405: come d' entrarvi il piede dentro rizzo, /
. zendrini, iii-103: o profumo d' occulte anime umane, / rusticali armonie
: questa è una commedia rusticale / d' un certo stil che non va molto all'
me sembran tali / che bisogno han d' essere corretti. / ma voi sarete fra
fronde de bussio, de lauro e d' osmarino legiadramente ornate. 2.
per clorinda, fuggissi e ricoverossi presso d' un pastore sulle rive del giordano,
, accorsero alla lingua dell'acqua pretendendo d' impedire lo sbarco a tanta gente così bene
dante, conv., i-ii-3: parlare d' alcuno non si può che il parladore
serlio, 3-70: la parte di fuori d' esso anfiteatro, il quale è tutto
quegli che vivono nelle città e che d' ingegno son più adornati, ma anche nelle
assai a questi rusticani, / che d' ogni cosa mangion come cani. landino
virtù participante s'acquista dottrina, non che d' altro, ma delli proverbi rusticani si
l'alto rumor ne le propinque ville / d' urli e di corni, rusticane trombe
rusticane trombe, / e piu spesso che d' altro, il suon di squille.
, a pena hanno un fascio ristretto d' erba in prebenda. caraccio, 16-14:
3-264: li uomini di questo paese d' artois... parlano comunemente il linguaggio
. ora la barca scivola pei rivi tortuosi d' una venezia rusticana. li fiancheggiano verande
e, in partic., le vertenze d' onore. -titolo di una novella (
per li alloggiamenti de'soldati, mangiando d' ogni lor cibo, ancor che grosso e
/ e rusticana, non ti ritenere / d' andare a palesarti a tutti amanti.
trarre innanzi la vita come e meglio d' ora, cambierei l'arte mia volentieri,
nostri savi si si ritiravano a'quartieri d' estate e non andavano in compagnia delle
dotta, lat. rusticatio -dnis, nome d' azione da rusticàri (v. rusticaré
chiara che non è preceduto da mancamento d' amore. né credo che m'abbiate per
non posso senza nota di rustichezza e d' ingratitudine non riconoscer la cortesia e l'
inghirlandato / come una chiesa e brillerà d' amor. tecchi, 2-148: la donna
non si laida, ma di bellezza d' animo il corpo s'adoma. leggenda di
allegra di rustichezza e di sozzura e d' ampiezza di deserti ove non si possa
, era una caricatura ridicola la serietà d' un uomo di cinquant'anni. parini,
: si sforzava fino ad un certo segno d' esser garbato, ma da quegli sforzi
, 1-428: mostreria rozzezza e rusticità d' animo, quasi non sapesse conoscere quanto
fame, le non mi sono riuscite. d' annunzio, v-3-216: da prima egli
coloro tengono per santità, affermando sì d' essere discepoli de'pescatori. 2.
g. visconti, 2-6: questo idio d' ogni rusticità nemico e padre d'ogni
idio d'ogni rusticità nemico e padre d' ogni mondizia e d'ogni eleganza si trova
nemico e padre d'ogni mondizia e d' ogni eleganza si trova. della porta
contendere a forza di ragioni, non d' ingiurie, concios- siaché ogn'ingiuria e
quali mandate, sono superflui e fuori d' ogni nostri desiderio, però, non
rusticità ricusare l'onore da voi offertomi d' indi rizzarmi il vostro libro; ma
quattro fette di pane sopra i vivi carboni d' un picciol fuoco, si ride dei
bar di via veneto, si mettono d' un tratto a non voler che pane casareccio
dimenano le ganasce, fan saliscendi col pomo d' adamo, si dànno delle arie da
dato briga di approfondire e consolidare. d' annunzio, i-376: l'ebro clamor
], / ch'hai cura d' i toi servi / porgendo a questi il
furtiva / tinger la gota viva / d' un giovine pastor. goldoni, x-ioii:
/ bel veder le piaggie apriche / d' uve sparse rosseggiar. mascheroni, 8-320:
c. carrà, 611: certe serate d' estate trascorse al chiaro di luna sull'
chiaro di luna sull'aia, e d' inverno nelle stalle al lume delle lucerne
dalla tasca che gli pendeva dal fianco. d' annunzio, quale, però che
dall'indie l'inclito gelso, / che d' argento e tezza la merenda.
tezza la merenda. d' oro empie mille mani, / guarda,
cecchi, 9-79: un rustico panno d' arazzo, trapunto di fronde con fagiani
caro, 5-60: di dardi armato e d' irta pelle cinto / di rastigui e orchi
più ingiuste massime e più capo d' allocco o di frusone / rustico con sì
i donati andò, per lo conforto d' una donna, a sposare una bellissima giovane
opra mia / ed a minerva ancor. d' annunzio, i-303: seminude rustiche baccanti
un'ottava dopo l'altra, nell'intento d' ingentilire i costumi della rustica ragazza.
vita rustica. fantoni, i-16: d' affanni in traccia fra l'armi sudino
in traccia fra l'armi sudino / d' oro e di gloria superbi ed avidi,
/ così morrai da saggio, / d' oro e rimorsi povero. faldella,
. rini, giorno, ii-1109: ogni d' amore / stratagemma fi nissimo
f f edia rustica d' argomento abruzzese, spiratagli dal cele
9-18: chi sarà colui sì trascurato che d' essere povero si vergogni, riguardando.
alcune chiese, povere di materia e rustiche d' artificio, ma nutrito / da
voglie / e in angelico petto un cor d' inferno. fracchia, 525:
. bonarelli, xxxii-381: -parliam d' altro, nerea; parliam di niso:
resto fuor, do chiaro indizio / d' una creanza discortese e mstica. cavazzi,
, se ti pare, tu dia ordine d' averla: qualche tartera di nazione che
rosso, 368-3: s'eo voyo dir d' amor per trayedìa, / el èe
tali rustiche imposture: era il secolo d' alessandro, vale a dire quello in cui
stico o toscano': uno de'cinque ordini d' architettura, più -adatto ad ambienti
nel vivo dell'imol'anima / o d' oro o d'onor brame, / se
imol'anima / o d'oro o d' onor brame, / se del mio viver
da capriglia, 3: sotto questo orologio d' ordine di esso, un elemento
con somma dili- questi orologi minor d' un palmo romano. genzia.
zootecn. che si adatta a condizionidue libri d' architettura, dove son fra l'altre cose
; i fiori ora rossi, ora d' un giallo pallido, peduncolati, in
vasari, i-107: de'cinque ordini d' architettura: rustico, dorico, ionico,
muri che si dicono alla rustica. d' annunzio, iv-1-460: come in un
iv-1-460: come in un sogno stava d' innanzi a noi la casa. su la
tale stile (le bugne). d' annunzio, 8-86: una gran villa toscana
i-118: come di tartari e di colature d' acqua si conducono le fontane rustiche,
affettandovi del pan rustico, la metà d' un ovo fatto comperare al paese.
il rustico piemontese e in versi corti d' otto o nove sillabe. cicognani, vi-209
, e alquanti uomini rozzi e idioti d' egitto hanno tante virtudi? noi perché
non abbiamo virtudi, ma questi rustici d' egitto con poche fatiche hanno acquistate le
quivi alcuno monaco, cioè un vecchio d' egitto, il quale si chiamava davit.
grano (così hanno que'monaci uso d' andare a guadagnare a prezzo) e
noi. fucini, 080: a ridosso d' un muro uno scarso gruppo di gente
[guevara], ii-254: la colpa d' un rustico finisce in lui solo,
finisce in lui solo, ma quella d' un gentil uomo resta in tutto il
spunta tutti i sui strali il dio d' amor del popolo villano. d
per scrittore di cose rustiche, cioè d' agricoltura o attinenti all'agricoltura. gli 'scriptores
34. sf. argano. guittone d' arezzo, xxxvii-26: tu, maestro s
come siete. se a voi pare d' esser (secondo che dite) alquanto rusti-
... che non si curano punto d' esser stimati sordidi purché non abbian impegno
senape, di menta, di bassilico, d' agli e di porri e di tutte
7-261: sono cotali arbuscelli a. mmodo d' avillani, e hanno le foglia a
foglia a. mmodo di ruta. cecco d' ascoli, 2641: la donnola,
si troverrebbe molta della fridida ruta e d' alta senape, del naso nimica e
, verginella e sacra ruta / tempo è d' apparecchiar, che in seme e 'n
, hanno vasi, vasetti, vasoni d' ogni fiore:... né manca
nel vento, e pareva un odore d' incenso, l'odore delle mille chiese di
copertura di loto rasente terra, e d' odor più soave diverrà e meno acuta.
, fermo e lucia, 610: prima d' uscire avevan mangiata una noce, due
quella che in cappadocia et in galazia d' asia si chiama moli. è pianta che
.. nasce in cappadocia e in galazia d' asia, nei colli e luoghi aprici
142: pien la bocca di ruta e d' assenzio, / mugnone, amo e
della ruta': di chi è minacciato d' un grave danno o pericolo. -ingozzare
salvini, 21-80: seme che si sparge d' agno bianco fiorito e nereide e rutetta
piante] che sfida il gelo e cresce d' inverno, della quale io son partigiano
'rutaceo': di ruta, detto particolarmente d' odore. = voce dotta, lat
debbe ugner subito con olio rutato. d' alberti [s. v.]:
. v.]: 'rutela': genere d' insetti dell'ordine de'coleotteri, della
le rutene / squallide piagge, ahi d' altra morte degni, / gl'itali prodi
o transcarpazia, regione dell'ex repubblica d' ucraina). ramusio, cii-iii-648:
sciatteria giornalistica. = nome d' azione da rutilare. rutilante (pari
/ sono vestiti coi colori / dei fuochi d' artifizio, / con scampoli d'arcobaleno
fuochi d'artifizio, / con scampoli d' arcobaleno. / anche il signore / ha
le sue mani dalle lunghe dita uncinate. d' annunzio, iv-2-278: in cima ai
/ come di tromba e far concitamento / d' esercito a battaglia, a uscir fore
sacro concistoro e ornati de rutilante cingolo d' oro. musso, i-221: chi.
dinanzi inargentate e dietro rutilanti di color d' oro, perché io possa salir tanto alto
, ingenui, sereni, si accesero d' uno splendore strano, come di gemme
strano, come di gemme rutilanti. d' annunzio, ii-498: ravenna, glauca
ii-498: ravenna, glauca notte rutilante d' oro, / sepolcro di violenti custodito /
scimitarre, pugnali, cotte e corazze d' acciaio, d'argento, di latta
pugnali, cotte e corazze d'acciaio, d' argento, di latta, d'oro
, d'argento, di latta, d' oro e di similoro. slataper, 1-126
gambini, 10-248: nella cattedrale abbagliante d' oro e quasi rutilante nelle innumerevoli icone
1-10: pendici di montagne erbose, pregne d' acqua, nel piacere di accrescere,
l'erba i rutilanti rai / girti d' intorno, ché ti stavi in mezzo.
, 1-227: appare una montagna celeste d' un celeste lattiginoso e gentile. sono
lattiginoso e gentile. sono fili rutilanti d' oro di sole tra le nuvole dense
anime beate in quella spera in forma d' una croce sfavillata di splendori tanto rutilanti