pensier, oh spemi bambe! d' annunzio, v-2-224: la mia « speme
tirate giù con vivacità sveltezza e color d' ingenuità graziosissimo. = deriv. da
di abbracciarvi tutti, quanto mi strugga d' avermi al petto il tuo caro bamboccio
.. non tei so dire. d' azeglio, 1-547: conobbi che il cielo
del marito, / stampò due bamboccioni d' importanza. tommaseo-rigatini, 536: se dirò
quasi una bambina vera, e più d' uno dei passanti si volgeva a guardarle
scarpe e calzini bianchi, il piede d' una bambina di circa due anni:
. bambolétta e bamboletto, possonsi pensare d' età men teneri e men delicati e
dire il ritorno in patria della pisana e d' enrico, con una
illusi. il fortunato, nella premura d' accendere, si bruciacchia i lunghi baffi
è quel movimento, quell'espressione. d' anima. bambolare, intr,
un fluire di cose silenziose a fior d' acqua. bamboleggiaménto, sm.
. il bamboleggiare; baloccamento. d' annunzio, iv-2-135: parlavano poco insieme e
, indugiando così in questi timidi bamboleggiamenti d' innocenza. gobetti, ii-184: senza
no, non sogna non bamboleggia un vecchio d' oltre ottant'anni. carducci, i-318
in venardì,... infirmità d' occhi, mortalità di bambuli, movimento
cascar di sonno / io veggo. d' annunzio, iii-1-1015: ieri t'aggrappavi
. ojelti, i-155: una volontà d' ordine e di durata per cui sembra giusto
gianni, ii-484: amor, infante povero d' etate, / per giovanezza sembri un
vedere con due occhi della fronte! d' annunzio, iv-2-262: imitando la voce
: persona adulta che dimostra pochi anni d' età, nel fisico e nel morale;
. negri, 1-833: ore notturne d' una calda estate / sulla terrazza..
, e di presentarsi inermi a loro d' ora innanzi ». bambusa,
alcune si coltivano nei giardini. d' annunzio, v-3-644: giace lontano -sotto una
4 abitare '. bàmmia (bàtnmia d' egitto, bàmia), sf. bot
7-124: poi le luci rosate si spensero d' improvviso, e la banale luce elettrica
palazzeschi, i-72: con certo tono d' importanza diceva cose che mi apparivano banali
banane, stendardi di cavoli tronfi, d' insalate riccioline. pea, 7-147:
da acireale a catania). d' annunzio, iii-1-1169: su le pareti sono
in cambio di montughi, o monte d' ugo; e la nostra plebe (che
de'sapienti »... alla barba d' una gran parte de'signori, che
; egli era brutto di corpo e bellissimo d' animo; oggi i nostri son begli
lippi, 4-17: se t'hai bisogno d' oro, io ti fo fede, /
: era... presidente del consiglio d' amministrazione della banca di credito, consigliere
banca, aveva commesso una cattiva azione. d' annunzio, v-1-620: separiamoci dall'occidente
banca e di mondo insieme, conoscitore d' uomini. brancoli, 4-64: nella sua
nel gioco delle carte, nei giochi d' azzardo). goldoni, i-665:
. banc. capacità o qualità d' esser bancabile. bancàccia, sf
banco, si usa in alcune provincie d' italia; ma è voce strana e inutile
cattaneo, ii-1-209: immaginatevi che oggidì d' un sol colpo si annullassero tutti i
valori o sopra merci: ogni sorta d' operazioni bancarie da ghetto, poiché l'esiguità
di quegli istituti con la formazione della banca d' italia... e col riordinamento
in buona fede... è d' uopo il dire però che se distinguevasi
commerciante, davano la bancata ed erano d' altro sangue. 3. marin
ojetti, ii-117: una bancarella carica d' arance d'oro, fiorita di biancospino,
ii-117: una bancarella carica d'arance d' oro, fiorita di biancospino, cinta da
è tale che capiscono solamente tavoletta d' appoggio (per il piede del rematore)
famiglia di lui il loro pranzo. d' annunzio, iii-2-144: quali le sue colpe
veramente fuggir l'indegno soprannome, e d' ignorante, e di mal creato,
vissero chiusi con le donne e i mucchi d' oro, sospettosi e scontenti, incapaci
: dipoi mi volsi a un piatto [d' insalata] che era quivi sur un
serviti furono tre: il primo fu d' insalate nobili, pesci in su la
mi sentivo. pascoli, 34: splendano d' aurea luce i lampadari, / fragri
la voce all'ostricaro. una serqua d' ostriche, durette e di mare redolenti
almeno sulle prime, banchetti e paradisi d' intelligenza. fracchia, 79: più
intelligenza. fracchia, 79: più d' una volta, avevo varcato d'un passo
più d'una volta, avevo varcato d' un passo la soglia dell'al di
chero bono / vetro alcun comprare libra d' argento. testi fiorentini, 12:
qua i banchieri, e fra essi ha d' uomini molto ricchi, e altri che
basalucchi quanti bastano a cambiare una moneta d' oro o d'argento, pigliandone l'aggio
a cambiare una moneta d'oro o d' argento, pigliandone l'aggio d'onde si
oro o d'argento, pigliandone l'aggio d' onde si sostentano. manni, 2-124
cuore di buonaparte per una lunga trafila d' amici, di cui il primo capo era
con champagne e brindisi e affettuosissime dimostrazioni d' onore: signore, signorine, bambini
tutti moderati: la sera fecero fuochi d' artifizio. cantoni, 119: la conclusione
per giunta, quando mi pagava. d' annunzio, v-1-865: ma noi sappiamo
banchieri... caldeggiavano la spoliazione d' italia fra citazioni di montesquieu e i
al papa e a tutti i preti d' italia. piovene, 5-648: si parlava
2. chi tiene banco al gioco d' azzardo. arila, 59: banchiere
i-300: avaro, ma d' accenti / col volgo degli sciocchi. /
nei giardini, nelle sale o luoghi d' aspetto, ecc.). a
finestrino. « la signora » continuò d' agata, dalla banchina, « divenne rossa
, donde irrorare di vitamine e rifornire d' idrati la città senza frutto. 4
avvicinarsi il più possibile alle persone care. d' annunzio, ii-878: le banchine /
approdi. idem, iii-1-187: mi ricordo d' una colonna di pietra corrosa e mozza
corrosa e mozza, rimasta su la banchina d' un vecchio porto interrito dove ancora appariva
porto interrito dove ancora appariva a fior d' acqua lo scheletro di una nave. barilli
fianco della nave, sopra uno spazio d' acqua che rassomiglia proprio al fossato che
e possono alzarsi a cumuli di 200 m d' altezza). quarantotti gambini
don giammaria buttava in fretta quattro colpi d' aspersorio sul cataletto, e mastro cirino
un grande ippocastano, si levò. d' annunzio, v-1-742: sul banco la
finissima, e quattro braccialetti o maniglie d' oro. tassoni, 11-16: a la
, 11-16: a la reina del mar d' adria, onore / del secol nostro
di berverley un vecchio per torgli un braccialetto d' oro che all'uso dei nortumbri portava
bocca ridente, braccia tintinnanti di braccialetti d' oro che le uscivano nude da un
s'ha a fare la legatura armato d' un braccialetto di cuoio, fortissimamente serrato
di pelle bianca, al polso un braccialettino d' oro; è il vero cocco d'
d'oro; è il vero cocco d' un papaemamma non più tanto giovani.
/ gettan carbone entro il ventre / d' un carro. pea, 3-195:
, il massaro mi mandava a tenerli d' occhio, che zappassero, che dessero
la riforma agraria va inquadrata nelle difficoltà d' una popolazione agricola, che aumenta in
vele rispetto al vento. d' annunzio, iii-2-9: issa artimone e borda
fratelli / portando rami striduli a bracciate. d' annunzio, v-1-441: io presi la
al petto bracciate di verghe scarlatte gemmate d' argento. bocchelli, 9-283: altri
sotto il braccio, sacche e valigie d' ogni forma alla mano o sul capo,
tratto compiuto con una spinta. d' annunzio, v-1-611: quando mi gettò nel
bracciate fin vicino alla rondine, sullo specchio d' acqua stagnante, e che tentava d'
d'acqua stagnante, e che tentava d' acchiapparla. 6. dial.
gioia, i-104: al pari d' un fabbricatore voi vedete, a cagione
un fabbricatore voi vedete, a cagione d' esempio, un piccolo nastro sulla cuffia delle
che camminare si strascicava con l'aiuto d' un bracciere. goldoni, i-1025: mio
ciò son bianchissime, con un poco d' ombra d'incarnato su'luoghi più rilevati,
bianchissime, con un poco d'ombra d' incarnato su'luoghi più rilevati, carnose
una certa dolcezza che non paian quelle d' èrcole quando stringe cacco, ma quelle
al pastore. hanno ad essere piene d' un naturai succo, il quale dia loro
le amazoni] una armatura di tela d' argento fatta a scaglie, a uso di
, né staccar sapea / le braccia d' alabastro a lui dal collo. monti,
cielo, quasi braccia di consternati o d' imprecanti. verga, 3-17: un po'
fosse uscito da un sonno profondo. d' annunzio, iv-1-432: dalla madre passarono
. tozzi, iii 48: finì d' empire la cesta. poi l'alzò per
. slataper, 1-21: ama il mare d' essere tagliato, battuto, disfatto da
(98): il destriere del conte d' universa cadde, col conte in un
al figliuolo sentiva che questi doveva rallentarlo. d' annunzio, iv-2-180: rosa ed emidio
titone antico / già s'imbiancava al balco d' oriente, / fuor delle braccia del
. / poi la svegliava, e d' esto core ardendo / lei paventosa umilmente
118: chi ebbe mai più grazia d' amore, d'avere nelle sue brace
chi ebbe mai più grazia d'amore, d' avere nelle sue brace sì preziosa e
con bone parole, poi con minacce cercò d' indurla a far i suoi piaceri.
pindemonte, 13-115: e allor, d' obblìo sparsa ogni cura, in braccio
sparsa ogni cura, in braccio / d' un sonno placidissimo giacea. monti, 16-10
2-12: una bimba di una diecina d' anni teneva in braccio la sorellina.
fummo a questi luoghi, lo re d' amore in prima entrò in questa via
. cattaneo, i-1-320: molti ricordano d' aver veduto nel 1848 un drappello di
acqua] a braccia da'pozzi. d' annunzio, ii-882: l'affusto trascinato a
, iii-410: s'ugnevano tutti o d' olio o di sevo, e quindi si
vivere, limitare l'attività, la libertà d' azione. -dare braccio: dare autorità
-dare braccio: dare autorità, libertà d' azione. ariosto, 256: e
come già al tris- sini quel convinto d' aver più volte adoperato l'omicron per
braccia: mancare il coraggio, perdersi d' animo. b. davanzali, ii-28
, cadranno a tutti le braccia prima d' averle alzate. verga, 4-366:
: senza lui [il molza] parmi d' esser senza un braccio: / ogni
vedersi fatto al par degli altri suggetto d' imputazioni e di cartelli, ne dié in
, in qualche maniera sommaria, che d' ottenerla in una maniera regolare, dalla prudenza
gambero,... facendo la vista d' avere paura di cadere, disteso l'
, privi di ventre e di testa. d' annunzio, v-1-294: scossa la salsedine
: mostronsi adorne le viti novelle / d' abiti vari e con diversa faccia:
: ove la vite / non chiamata d' alcun, selvaggie spanda / le braccia in
braccia dipinte come aste di bandiere. d' annunzio, ii-6: fioritene ogni albero
: un comodino, con sopra un braccio d' ottone, infisso alla parete, che
sul piano di bardiglio, una boccia d' acqua col bicchiere capovolto, un portacenere,
, 6-222: ha misurato gli spessori d' aria, i bracci d'aria, gl'
misurato gli spessori d'aria, i bracci d' aria, gl'inviluppi d'aria,
i bracci d'aria, gl'inviluppi d' aria, senza perdere neppure una particella.
per opposta direzione e riescire per mezzo d' un braccio addizionale sulla linea maestra. svevo
solo guardiano, per ciascun braccio, d' assicurarsi che nessuna cella s'apra all'interno
vico, 333: quello è degno d' osservazione: che 'n tutte le lingue la
le lingue la maggior parte dell'espressioni d' intorno a cose inanimate sono fatte con
perdendosi quasi anch'essi nell'orizzonte. d' annunzio, v-1-653: era un luogo
ondosi e solitari, recessi, gallerie d' acqua sciacquante, grotte azzurre e non azzurre
vivo. magalotti, 21-20: si pensò d' appender la palla a un fil doppio
e i guanti bianchi reca il calice d' argento che sfavilla al poco sole. moravia
de amicis, i-187: quel po'd' aria che spira agita e scompone i lucidi
, 683), usata in molte città d' italia prima del sistema metrico decimale.
mensa altiera, / sopra de un ziglio d' oro era il carbone, / che
infra due specchi piani, i quali abbino d' intervallo uno braccio, vedrai in ciascuno
intervallo uno braccio, vedrai in ciascuno d' essi specchi infiniti lumi e l'uno
40-25: dico che giù ne la città d' un salto / dal muro entrò,
bottega, tutte le lunghezze. f. d' ambra, xxi-n-42: -di'all'oste
, una banda di zendado cremisino fregiato d' oro, larga un palmo e lunga
plinio... che nelle parti meridiane d' india gli uomini hanno le piante lunghe
et dommaschi di diverse sorte et telette d' oro. baldinucci, 2-11: e'braccio
, e il sorriso de'parassiti. d' azeglio, 1-156: quest'idea mi si
che sia ritta o inclinata appena visibilmente. d' annunzio, iii-1-840: se tu mi
rosari e novene, sedute nell'ampia sala d' ingresso, accanto a un tavolino da
, 2-271: ci saranno state due braccia d' acqua nel canale, e il carretto
suolo, asciutta e quasi lignea, d' un verde chiaro e neutrale che non offenda
artificio. fagiuoli, 3-7-104: sopra d' una colonna è collocata [la statua
20-33 (ii-151): tanto è rancherà d' orlando maggiore / che non gli aggiugne
, e accusò un amico mio d' averla messa in contradizione col lunario.
si pone otto cento libbre d' uva sgrandinata, della migliore che si
altro bracciuolo di quella scala ebe paura d' uno famiglio. cicognani, 9-210:
. boccaccio, iii-7-99: l'aula grande d' alti cavalieri / tutta era piena e
boiardo, 2-14-57: cotale il saracin pien d' ardimento / tra'cavallieri a piedi se
in su la traccia. f. d' ambra, 4-31: andavomi / per questi
tutta la giornata, non si sazia d' accarezzarlo. casti, 10-71: ogni
fedeli. monti, 10-458: quai due d' aguzzo dente esperti bracchi / o lepre
o lepre o caprlol pel bosco incalzano. d' azeglio, 1-358: si trattava d'
d'azeglio, 1-358: si trattava d' un certo suo bracco famoso, il miglior
a vederli, un maestro rurale. d' annunzio, ii-742: seguitai l'orma esigua
c. gozzi, 4-40: gli amanti d' essa avevano spavento / e cercan contentarla
mai indurre a ritener peccato il bracconaggio d' acqua e d'aria, don sabino si
ritener peccato il bracconaggio d'acqua e d' aria, don sabino si ridusse a
cappa? tutto è bracia e fiamma d' ardente fuoco pen- nace, il quale
del sacerdote in esse / versi copia d' incenso ecco di bruno / pallor vestirsi
e gli spiedi allungò sulla brage. d' annunzio, ii-731: gli aghi dei
quattro punti l'avvenir s'annera. d' annunzio, iii-2-286: tu sai l'amore
brace: fortemente arrossati (e pieni d' ira, di minaccia). dante
a stento un movimento di sorpresa. d' annunzio, iv-2-27: volete che vi aiuti
gridò silvia su le brage, cercando d' interromperlo. -cadere dalla padella nella
141: i ricordi saranno dei grumi d' ombra / appiattati così come vecchia brace /
pancrazi, 1-211: il gonnellino nero d' orbace sulle brachesse bianche e larghe come
. tassoni, v-408: nel furore d' una giornata campale fermarsi due nel mezzo
bando, / che chi non mostra d' aver il brachieri / non possa tal usanza
inguinale, di cui si serve chi patisce d' ernia. c. gozzi, 4-144
angelin di bellanda è un cavaliere / privo d' un occhio in battaglia perduto; /
, orsi, lioni, / e bestie d' ogni clima e d'ogni guisa /
/ e bestie d'ogni clima e d' ogni guisa / traggono ad ascoltar le sue
giusti, i-134: mi rassegnerò, aspettando d' aver ragione quando avrò la parrucca e
pugnale tra seno e corazza, la fende d' un colpo solo dalla gorgiera al brachiere
. caro, i-267: aveva d' intorno per involgimenti e con
con trassegni un frontaletto tessuto d' oro, certi calzaretti indorati ed
indorati ed un paio di brachine d' imbroccato. cicognani, 6-18:
, nella piega dello scialle. d' annunzio, iv-2-140: ad intervalli, nei
braciere di carbonella, di nocchi d' ulivo, nella sala di lettura. soffici
gran sommissione, e fatta la funzione d' incensarlo con certi bracieretti che servivano pe'
: oh! per i meriti / d' una bracina / bastava l'abito / di
vanno le sfogliate, / i pasticci d' animelle, / e di tenere vitelle /
rosso di cremisi, ricamati e coperti d' oro, e calze di scarlatto, con
verso il profondo e tenebroso centro. d' annunzio, v-1-420: che è questo
, non domato come brado toro. d' annunzio, ii-743: prendo col laccio
che vive allo stato brado. d' annunzio, ii-892: salute, o terra
ch'è duro patire, alla divinità d' una giornata, incresciosa anche se reca sulle
, iv-443: eccoti una bragera, scintillante d' in- fiammati carboni. ponvi dentro la
tue carni: bada; non t'avvilire d' un gemito. nievo, 498:
un gemito. nievo, 498: d' intorno ad una bragièra alla spagnuola sedeva la
porci, che stanno nel brago. d' annunzio, iii-2-151: i dèmoni /
per donare comforto / e li mali d' amore covrire. proverbia super natura feminarum,
che dal servo de'servi / fu trasmutato d' arno in bacchigliene, / dove lasciò
di fieri lupi, igualmente temendo. cecco d' a scoli, 1683: distrugge il
, 1-10: non cupidigia in lui d' oro o d'impero, / ma d'
non cupidigia in lui d'oro o d' impero, / ma d'onor brame immoderate
d'oro o d'impero, / ma d' onor brame immoderate, ardenti. chiabrera
: perché turbarmi l'anima, / o d' oro, o d'onor brame
/ o d'oro, o d' onor brame, / se del mio viver
accademia avendo saputa questa mia smaniosa brama d' imparare a cavalcare, pensò di approfittarsene
noi tutti. idem, 1-469: molte d' intorno a lei venner le ancelle /
né la palma beata e la corona / d' emula brama il punse. cattaneo,
irrequieta brama, / rissano i bimbi. d' annunzio, iii-1-836: tu prendi /
, i-102: ma è tanta la brama d' accostarsi a lui, che -eccola -vede
sua scena! ojetti, ii-328: fedeli d' ogni razza approdati a queste rive,
viii-18: e se, tuttora fuoco d' avventura, / tornati gli attimi da angoscia
attimi da angoscia a brama, / d' itaca varco le fuggenti mura, / so
levato alla contemplazione panteistica del braminismo. d' annunzio, iv-1-691: c'era mister davis
2-45: quel mangiar soli, sarà d' un gusto bramanico, ma non mi piace
che sono forestieri in tutta questa terra d' india che si chiamano bramani i quali
n'abbia: perocché... presumono d' esser nati per divina generazione, e
esser nati per divina generazione, e d' avere anche oggidì schietta e pura quella
v'è laguna in questo / tratto d' istoria letteraria critica, / e di
superbi di forme, non vestiti che d' una zona alle reni, ma più
amo, / che pur bramo / d' incarnare infra l'amore. rustico, vi-1-195
e ora pòi veder la somma altezza / d' esta gran donna e la potenza sua
ora, lasso!, un gocciol d' acqua bramo. idem, purg.,
e vuol dirittamente e ama. cecco d' a scoli, 1874: là dove è
dì passati vennero doi al nolano da parte d' un regio scudiero, facendogli intendere qualmente
tutte l'altre materie consorti della cometa d' andare avidamente ad abbracciare il sole, ella
in nero inchiostro; / macchiar d' ebeno vòle / il suo fin oro il
, xv-377: mi fu offerta la cattedra d' alta elo quenza a pavia
. segni, 102: né era d' animo di rapir quello stato per me,
la speme? marino, 264: più d' una volta il doloroso loco / passò
loco / passò senza pensarvi. / più d' una volta ebbe a tornarvi, e
urlare (del cervo). d' annunzio, ii-729: e udii bramire il
col bramire dei cervi nella piova / d' amor l'arco del tuo ciglio s'è
cicli, fusi, razzi, frange / d' alberi scossi. tombari, 2-245:
la vita via che volò via. d' annunzio, iv-2-64: era un'allegra
dalla profonda oscurità un suono spaventevole come d' un respiro affannato insieme e minaccioso:
di lavoro e libertà di credenza. d' annunzio, ii-700: non odi cupi
mare, più strana e più formidabile d' ogni più spaventosa immaginazione, una voce
un singulto / di sangue: voci d' ira irrequiete: / ed ecco arde
arde il tumulto, / la guerra! d' annunzio, iii-2-107: l'arco che
l'arco che spezzasti / era già stanco d' opere: avea fatto / il silenzio
i-419: essendogli riuscito con un tranello d' avere in casa per l'appunto la
/ qui cede l'ira e bramosìa d' avere. giusti, 2-238: di gio-
di gio- cator, di prodighi e d' avari / oltre la borsa va la bramosia
in cuore un'acre bramosia di sangue. d' annunzio, iv-2-216: il chiarore illuminava
bramosa bocca / crede bagnar nel sangue d' una fèra / che fugge innanzi, e
ricettatori de peregrini, s'appresenta, bramoso d' essere nel consorzio vostro ascritto. garzoni
gelidi pesci] bramosi e vaghi / d' imprigionarsi entro l'aurate fila / de la
e la più dilettevol parte alla ricreazione d' un savio: come sarebbe, se alcun
nel solo raggio che di riflesso balza fuor d' uno specchio, nulla o sapendo o
ancora, / lascia il festino. d' annunzio, ii-133: e se un'
si profondava per gli occhi / bramosa d' attingerne l'imo. b. croce,
. boiardo, 1-5-70: avea crin d' oro e la faccia ridente / come donzella
ogni suo dente, / le braccia d' orso e branche di grifone, / e
suo talento / or di pelo e d' artiglio / veste le membra, arma le
membra, arma le branche, e d' orso, / di leon, di cinghiai
, ii-167: un tempo / uscìa d' averno con viperei crini, / con torbid'
/ tenaci branche un indomabil mostro. d' annunzio, iii-1-724: -quali erano i tuoi
8-24: tu se'fieramente nelle branche d' amore inviluppato. pulci, 17-33: diceva
il re prigione] le branche. d' annunzio, iii-1-892: non gli togliete
branca del falso / nemico che gira d' intorno! idem, iv-2-360: ah,
tentacoli (del polipo). cecco d' ascoli, 2590: [granchio] mostrale
: iddio... a ciascun d' essi [animali] ha data una come
pesci, e le partite di fuori d' esse sono guernite di forti aculei,
giù, si prende per l'ingresso d' un piano abitabile quello che non è altro
dietro. all'ingresso era la vetrinuccia d' un fotografo. e in cima a
arco branchi / ed uno strai cavò d' un suo turcasso, / avvelenato, e
la persona franca / del giovanetto degno d' ogni loda. / viensene il drago
], si legano in tanti mazzi d' una brancata; e condotti all'aia e
aia e minuzzativi quale è l'altezza d' un dito, si distendono così tagliuzzati al
di poi caligola, che gittava su d' alto al popolo brancate di monete rammescolate
decina di noci o per ogni bocca d' acquavite, e avrai cosa gratissima al
brancata di pazzi, di gesuiti e d' imbecilli, oh? tozzi, 2-182:
eguali su per l'appennino / opaco d' elei: o snelle, vi saluto,
snelle, vi saluto, / torri d' urbino! idem, 191: qual ne
fingendo di essere stomacata, borbottava. d' annunzio, ii-147: non prendemmo il grongo
molto numerose: sono acquatici (soprattutto d' acqua dolce). = voce dotta
quando quelle cose che fa loro bisogno d' usare, o ei si brigano d'avere
bisogno d'usare, o ei si brigano d' avere più largamente che gli altri,
vostro nume; / e s'avvisa d' intendervi nel fondo, / come bambino
in ischerzo, facendo ridere tutti. d' annunzio, iv-2-89: e i soldati,
: telemaco che non aveva mai sofferto d' indigestioni cominciò a soffrir quella della grammatica
pananti, ii-59: quando un branco [d' uccelli] vedrai molto lontano, /
egli già mira, egli già tira. d' annunzio, ii- 700: il
, ii- 700: il cervo d' unghia nera / si sèpara dal branco delle
ce ne serviamo per esprimere ancora quantità d' uomini. d. bartoli, 40-ii-445:
essendo io a tavola con un branco d' accademici,... cominciammo a
dai poeti e dai letterati una specie d' adorazione. un branco di raccoglitori petrarcheggianti
e suonarono senza misura né decoro. d' annunzio, iv-2-299: lasciò che su
a branco, / spinti ad offesa d' innocenti squadre / con cui meglio starieno
dal fumo e accecati dalle scintille. d' annunzio, iii-i- 1012: salisti a
2-57: tutto il bosco era pieno d' un odore / strano d'alberi ancora addormentati
era pieno d'un odore / strano d' alberi ancora addormentati: / brancolavano come
i romani... contrafanno le foglie d' acanto, detta branca orsina, con
, gr. tardo dpxorcósiov * piede d' orso brancóso, agg. ant
... scesi in istrada. d' annunzio, ii-903: ebbe stritolato il mento
nelle navi, per i marinai. d' annunzio, iv-2-237: gli altri portarono sotto
caffè con la branda. = voce d' area settentrionale: dell'inglese brandy, attraverso
. stor. ultralegittimista, reazionario. d' azeglio, 1-133: venivano in casa pochi
un'idea ai giovani, i loro codini d' ora sarebbero giudicati tanti marat da quei
sarebbero giudicati tanti marat da quei branda d' allora. = dal nome di
, uno specchietto piccolissimo con la cornice d' argento, una ciocca di capelli biondi
cascavano a brandelli certi calzoni flosci. d' annunzio, v-1-323: incontriamo un marinaio
in brandelli. pea, 7-167: d' intorno, il terreno è cosparso di
punteggiati / di zanzare dormivo nella stanza d' angolo. pavese, 4-81: la carne
e per tutto inzeppandovi brani e brandelli d' altri cementatori. sassetti, 29: ho
così, per non ammazzarmi lo spirito tutto d' un colpo, seguitai a stracciarlo,
al sole come una rete di fila d' argento, a grandi maglie irregolari,
statura militare mediocre, e convenevol foggia d' armi, più tosto utili e adatte
riso esultando, o i vani brandimenti d' arme. -figur. magalotti
che vogliono gastigare qualche delitto o vendicarsi d' alcuna ingiuria, sogliono brandire il dito
quando tante fulminee spade si videro loro d' ogn'intorno esser brandite. berni, 57-17
, qui di meraviglia esultante, là d' attonito spavento; e israello si slancian
al cuore / fervere sentendo la battaglia. d' annunzio, ii-267: la clava /
scricchiolìo, venire fuori il corpo voluminoso d' un'altra guardia. levi, 1-149
sulle navi da guerra) di portare sotto d' annunzio, iv-2-1060: s'interruppe, come
, incontanente che sentì il primo accento d' essa, spiccata una cavriuoletta in aria
tarlo, un brandir lieve di porta. d' annunzio, v-1-305: e la voce
. lippi, 9-31: il principe d' ugnano ed amostante / da toccatori fan
= fr. brandestoc, bran d' estoc, brindestoc (sec. xvi-
venne in suo soccorso, / branditor d' asta. brando1, sm.
divisione de la virtù, fra'quali menedemo d' eritrea... tolse via la
appese al brando, / la pudica d' altrui sposa a lui cara. cesarotti,
al fianco. monti, 21-235: d' achille, il folgorante / brando il prevenne
morte. foscolo, 1-412: e stellato d' argento, aspro di borchie, /
così qual fora in campo / cinto d' oste contraria, in sul più vivo /
italica virtute, onde alle valli / d' esperia verde, e al tiberino lido,
facci co'la vela rotta e i brani d' essa ventilando infra l'aria 1 in
ventilando infra l'aria 1 in compagnia d' alcuna corda rotta. bronzino,
si trovarono mal sepolti in castello; più d' una famiglia fu arsa viva; infilzati
lasciò cadere nel cortile i minuti brani d' un giornale lacerato e quelli si sparsero sul
e quelli si sparsero sul selciato. d' annunzio, v-1-781: sotto le foglie vidi
cucire, c'era da fare una storia d' una certezza e d'una chiarezza tale
da fare una storia d'una certezza e d' una chiarezza tale, da esserne pago
o schiacciati, s'armino di tanta dose d' egoismo quanta possano maggiore, acciocché la
manzoni, 330: se c'è bisogno d' altri argomenti, s'osservi che,
in cui respira tutta l'anima poetica d' un uomo fatto per la natura,
e che il destino rinchiude nel recinto d' una città tra le incudini e le
umano. palazzeschi, 7-92: brani d' opere delle più note, canzoni e canzonette
si vedeva vivo esser sepellito senza speme d' aita; e scoprendosi, era certissimo
brani a brani insieme ai muri. d' annunzio, iv-2-1086: di tratto in tratto
di tratto in tratto una bolla [d' acqua] vi si gonfiava smisuratamente, con
mi fece accelerare il cuore. credevo già d' averlo preso: se n'è andato
ferro o acciaio mediante ottone o lega d' argento. = voce di provenienza settentrionale
fondo, si può dire una varietà d' umido, e ciò apre la via ad
sf. saldatura mediante ottone o leghe d' argento. = deriv. da
semineremo le brasche: le qua'poi d' agosto traspianteremo in luogo irriguo d'acque
poi d'agosto traspianteremo in luogo irriguo d' acque. d'annunzio, ii-285: di
traspianteremo in luogo irriguo d'acque. d' annunzio, ii-285: di questo mese
, rosseggiante, e lungo a modo d' edera, e hanno al gusto del salso
di guada, bratta, cioè morchia d' olio. = cfr. genov.
2. archeol. lamina metallica (d' oro o d'argento) con decorazioni
archeol. lamina metallica (d'oro o d' argento) con decorazioni impresse: usata
dotta, lat. brattea (bractea) d' uso tecnico: 'lamina di metallo'
a un metallo vile di una laminetta d' oro o d'argento. targioni tozzetti
vile di una laminetta d'oro o d' argento. targioni tozzetti, 12-1-205:
coll'anima di rame e colla incamiciatura d' argento. = voce dotta,
brescia e verona con molte altre città d' italia contendono del pari in generar tal sorte
uniti per mostra e passione e sfogo d' indole efferata e disperata, anche più
, che ancor esso ha una lettura d' instituta si porta bravamente, ed a
rifiuta bravamente l'amore e gli scudi d' un vecchio bolognese. collodi, 306:
verga, ii-176: poi fu colta d' ammirazione pel berrettino da viaggio della signora
visetto ardito e al mento spiritoso. d' annunzio, iv-2-300: verso il tramonto
calcava bravamente con una punta il contorno d' ogni piega e fattezza, e se
il solco, netto come la cicatrice d' un taglio. cardarelli, 3-34:
30-1-465: mi fa ciò risovvenire di quel d' orazio bravante la fortuna, siccome qui
parole di lamone aveano tócco il core, d' un mal piglio guatandolo, lo fece
temerarie voci, / che tutto commovean d' ulisse il core. [sostituito da
far bravate, né ad accettare duelli. d' annunzio, iv-2-916: ti ricordi,
parte del nuti, apparisse la bravata d' entrarci. emanuelli, 1-83: il mio
: nel confessar procura / la salute d' ognun che ascolta e sente, /
molo, bobi - con questo - era d' un cuore stragrande. = deriv
, braveggia tra sé e nel consorzio d' amici suoi pari, e pretende che
che alessandro magno, sentendo che opinion d' un filosofo era che fussino infiniti mondi
lo scavalca, egli opera cosa degna d' applauso. manzoni, pr. sp.
pazza, tanto meglio se a sfregio d' ogni legge. -per simil.
que'famosi uomini, il fiore della braveria d' italia, quegli uomini senza paura e
: e'si volse vantare col governatore d' essere istato ancora lui nella sua giovanezza
bravo, / scendono i fiumi. d' annunzio, ii-877: marinai, marinai,
sapeva quello che io mi dicevo. d' annunzio, iv-2-300: verso il tramonto
; e può avere anche una sfumatura d' ironia). b. segni,
vino farlo un bravissimo intenditore dei versi d' omero. idem, 16-v-230: a
prigioni infi niti, che d' una barca escono tirati da certi soldati per
dolce ischia matura / in questa coppa d' or, vo'che tu spanda, /
; il male è che si pretende d' esser più buoni che bravi e qui sta
mettono innanzi, ha proprio tutta l'aria d' una brava persona come ce ne sono
e dalla sua afflizione, gli consigliò d' astenersi, per qualche giorno, dall'
perché il fare è il miglior modo d' imparare; e continuando così, in
dalle fessure dell'imposte intarlate, pieno d' impazienza e non privo d'inquietudine,
intarlate, pieno d'impazienza e non privo d' inquietudine, non solo per l'incertezza
compagni quattro brave zucche piene di pesci d' arno e un bravo cestellino di pesce marinato
160): questa suggerì a gertrude d' informar con una lettera il padre della
ho fatto la mia brava sentinella più d' una volta. settembrini, 1-319:
tommaseo-rigutini, 3465: in più dialetti d' italia e anche in toscana, si dice
dice da bravo! quasi a modo d' esclamazione, per dar animo ch'altri
massiccio, sgrossato tanto da dargli forma d' uomo, procedeva a bordate come si
, che dove prima bastava solamente dire d' uno, ch'egli era bravo, che
abbia paura de ma'visi. f. d' ambra, xxi-28: tu mi riesci
xxi-28: tu mi riesci il maggior bravo d' italia. cellini, 1-73 (173
bravi di mestiere, e i facinorosi d' ogni genere, usavan portare un lungo ciuffo
, come una visiera, all'atto d' affrontar qualcheduno, ne'casi in cui stimasser
3-742: da questa constemazione e perdimento d' animo si legge modernamente appresso al giovio essere
conosciuto non l'avesse s'averebbe creduto d' esser ne le mani del furibondo rodomonte
: alle dieci il primo fra i gridatori d' osterie, il più vivace, il
udivano quistioni, ammazzamenti, casi grandi d' ogni qualità. pananti, ii-64:
egli fa, con tanta bravura e d' omero e di platone, e degli
: un numero innumerabile di sentimenti e d' affetti... e di pensieri e
paiono voler pescare qui entro per bravura d' ingegno materia di disputa, sarebbe da
capi del presidio propose di arrenderla. d' azeglio, 1-53: la fedeltà ad
, alfieri, il quale narra aver preso d' assalto la grammatica greca, come avrebbe
, come avrebbe vinto una breccia quan- d' era soldato. nievo, 863: prima
vincolo di religione, che il naturai istinto d' umanità non siano per aprir maggior breccia
infallibile da far la breccia nell'animo d' ogni femmina a cui t'accosti,
poteva resistere freddamente a tutta quella giostra d' amore che torneava per lui. e chi
pasta pietrosa, come sono per cagion d' esempio le breccie antiche, quella di stazema
il nero di flumini maggiore, la breccia d' eglesia, il bianco zuccherino d'ozieri
breccia d'eglesia, il bianco zuccherino d' ozieri, di chirra, di teulada.
le brecce / de'monti intorno; d' avorio la cima; / scendono tacque come
disposti lungo la via, al filo d' ombra proiettata dai muri, dalla cui
cresta sporgevano le pale spinose dei fichi d' india, i fuggenti sedevano un poco
dei perticoni in terra per la costruzione d' un chiosco « riservato *.
sperimentali quanto un brefotrofio, un giardino d' infanzia, un collegio. palazzeschi, i-745
sporco del bregno come fra gli avanzi d' un'orgia. = cfr. tose
arrangiate come quelle brenne di ba- roccio d' ortolano o pentolaio, alle quali in estate
che appena si regge. per traslato, d' uomo o donna ch'abbia tal difetti
potessimo solo ben manufatturare la quantità d' un milione di brente, vedasi
la critica e la scienza? brente d' acqua che spengono il sacro fuoco del
noi menammo la vita di due fratelli d' armi, che hanno goduto la loro gioventù
l'uva vendemmiata. = voce d' area settentrionale, di probabile origine prelatina
figli di chialamberto, del piano d' usseglio, d'aia di stura che scendono
, del piano d'usseglio, d' aia di stura che scendono l'in
di avventure ardite e di tenere elegie d' amore, era il terzo ciclo, celtica
idem, iii-404: evandro fu re d' arcadia, la quale l'autore chiama qui
l'unità e l'uniformità non concedevano d' appiccare ad ogni legitimo vocabolo un'inutile
quindi discende all'ultime potenze / giù d' atto in atto, tanto divenendo, /
non fa che brevi contingenze. cecco d' ascoli, 4802: ché il cielo
, 16-ii-8: lunga è l'arte d' amor, la vita è breve. alfieri
un, ch'era più sagio / e d' ogne cosa magio, / mi disse
monsignor / ch'è capo e dio d' amore. bartolomeo da s. c.
men di cinque carte vi conterà presso d' un centinaio di volte ancora e anche
chi la plebe temesse, arbitro fora / d' essa giammai? temporeggiar nel primo,
abbandonando i lettori a mezzo un racconto d' amore. idem, iii-4-259: e il
lizza fatta, / di brevi legni d' ogn'intomo chiusa, / per giusto
asterio... fu stimato figliuolo d' anatte niente più di diece cubiti breve.
i-222: roberto venanzio scozzese, arcivescovo d' armacano in ibemia,... uomo
virtù, di correr alla posta meglio d' uomo del mondo. galileo, 173:
. marino, 217: breve cerchio d' or fin, che di splendore / con
, che le lunge e torte de'viaggi d' ulisse alla patria. vico, 245
in sì breve sponda, / segno d' immensa invidia / e di pietà profonda,
/ e di pietà profonda, / d' inestinguibil odio / e d'indomato amor.
, / d'inestinguibil odio / e d' indomato amor. leopardi, 14-14:
stelle. cattaneo, iii-1-188: eruzioni d' indole vulcanica... accumularono a
da pranzo e da scrittoio una lettera. d' annunzio, v-1-733: sono disteso nell'
e, germe, appena schietta idea, d' ira, / rifreme, avversa al
un soffio di fumo maligno, / talismani d' un mondo appena nato. pavese,
oceano, vi distesero la brieve idea d' ogni mare che fosse d'interminato prospetto
la brieve idea d'ogni mare che fosse d' interminato prospetto. 6.
: la signora potrà avere una cinquantina d' anni. ha l'aria preoccupata, parla
mie / itore. le parole enclitiche d' una sillaba o di due. esempi
, te lo. le parole proclitiche d' una sillaba. ciò sono: gli articoli
indicativi di qualche cosa futura, overo d' un effetto incognito al dormiente, o
, 1-423: egli indossa una bella divisa d' uffi- ziale di marina, e spera
iii-557: parimente sarò brieve in ragionare d' orazio fumaccini, pittore similmente bolognese.
l'antonella incinta e il marino sicuro d' ottenerla dal mercante. soffici, ii-144
, 1-38 (105): il principe d' orangio... fu portato a
dotato dalla natura di tutte quelle parti d' ingegno e giudizio, che necessarie sono all'
: ottenne che si sospendesse le ordinazioni d' orlians, con promessa che il papa in
pensieri e dubbi inseriti in un discorso d' un gentiluomo amico mio, il quale
le troie in breve / te mangeran fuor d' ogni umano aiuto / gli stessi cani
conduceva in breve a farsi seguaci e martiri d' una fede già da loro aborrita.
. raro. ordinanza, disposizione. d' annunzio, v-i-m: è concesso - con
breve che lo chiedeva, sotto pena d' interdizione, e dubitando egli ch'ella non
dove dovea trovarsi il giorno appresso / azio d' este figliol d'aldobrandino, / e
giorno appresso / azio d'este figliol d' aldobrandino, / e quivi esser da lui
(364): calandrino s'innamora d' una giovane al quale bruno fa un
in che avesse fede. f. d' ambra, xxi-37: ella ha certi suoi
fatto brevi da vendere alle donne. d' annunzio, iv-1-903: egli portava appesi
è questo mio vaso di fuori circondato d' ogn'intorno d'una ghirlanda di verde pimpinella
vaso di fuori circondato d'ogn'intorno d' una ghirlanda di verde pimpinella, ligata
« feci ». tasso, 5-74: d' incerto cor, di gelosia dan
paolo da certaldo, 275: fa d' avere in te quattro cose, e sarai
ho brievemente notate: li altri modi finali d' amore a te lasciamo- che ne cerchi
ncontro. castiglione, 381: dirò brevemente d' alcune [donne] che mi occorreno
avvenne de'due innocenti figliuoli del conte d' anguersa. idem, iii-12-62: e,
brevétto, sm. dir. brevetto d' invenzione: certificato concesso da un apposito
che attribuisce l'uso esclusivo del marchio d' impresa di un prodotto o di una
. leopardi, ii-1087: brevetti d' invenzione non ignoti alle antiche repubbliche.
boia di talento, / col brevetto d' invenzione. boccardo, i-387: il modo
prega di pubblicare come articolo la descrizione d' un qualche suo nuovo brevetto.
: amando il vero più che il brevetto d' invenzione, godo che altri l'abbia
, o in leggere in un breviare d' un prete ch'era in quella prigione,
breviari, il codice e il manualino d' udienza, e rideva divertendosi un mondo
, correzione e compilazione, e ciò che d' utile per- tenesse alle predette cose,
dei conti di fratta a portogruaro. d' annunzio, v-1-119: il consiglio degli
cattaneo, i-1-252: il primo pregio d' un nome nuovo deb- b'essere la
compongo di cui gustano la brevità. d' annunzio, v-1-878: a genova, nel
i-339: finalmente procediamo alle regole d' amore. gualtieri, le regole d'amore
regole d'amore. gualtieri, le regole d' amore sotto brevità mi sforzerò di
: qui hanno mandato per italia un antidoto d' un picciol foglio, dove in brevità
mattino e alla sera (ed è moto d' aria appartenente alla categoria dei venti periodici
/ e godasi la brezza, / d' aura si pasce ancor chi poetezza. lippi
verso osteno, in fondo al mare d' oriente tremavano luccicori nuovi, venivan liste
sul cappello, si muoveva nella brezza. d' annunzio, v-1-305: non sapevo di
già sul declivio del monte scuoteva la chioma d' un rampicante. jovine, 3-165:
, 2-215: [gli amanti] andranno d' inverno a teatro dal fuoco / con
salire dalla cantina / una bottiglia di brezza d' aprile. vittorini, 2-172: mi
una baldoria, una fiammata / in casa d' una bella contadina! manzoni, pr
/ lacero ferraiolo, / andrete a rischio d' ir per aria a volo. tommaseo-rigatini
familiarmente e come per celia dicono, d' ubriachezza leggiera e ciarliera, prodotta dal
strumento d' una vendetta divina. montale, 1-39:
po'di briachella; gli è effetto d' un po'di briachella. briàcee
de'lor baccanali. pindemonte, 18-414: d' uom briaco hai tu la mente,
e di grida di bimbi, che parevan d' una moltitudine dieci volte maggiore. di
. conosceva le insidie del vino. d' annunzio, iv-2-89: divoravano con gli
2-60: la rea ciurma briaca / d' ozio, imbestiata in leggiadrie bastarde,
tarme! che córrer briaco di topi! d' annunzio, iii-2-111: la plebe è
, tuo spregio e terror, / segnata d' infame color, / un dì sulla
ma non sorgeva certo dal cuore briaco d' ira e d'orgoglio, mi riscosse le
certo dal cuore briaco d'ira e d' orgoglio, mi riscosse le intime fibre
2-322: non fia male il dire ancora d' un'altra sua briaca censura ad un
. palazzeschi, i-667: un fiasco d' acqua, e uno di vino per quella
, / e van per bricche, e d' ogni luogo strano / sempre attraverso
. v.]: anco un'opera d' ingegno, di poca mole o importanza
codeste brìcciche, costui / la sacca d' un gioiello avea provvista, / che tra
marchi, 961: si ricordò d' aver promessa una goccia di caffè e
a baldacchino, mi portò un bricco d' acqua calda nascondendolo sotto il grembiule.
artiglierie continuamente lo combattesse. f. d' ambra, xxi-30: fa mestiere d'arme
. d'ambra, xxi-30: fa mestiere d' arme, di scale, di briccole
del bastimento nel restituirsi alla sua situazione d' equilibrio, dopo essersi sbandato. idem
dalla mattina alla sera, non si mettono d' accordo che per fare le bricconate.
non vi diss'io, che piero d' araona era un fellone briccone? andrea
e mecco, / fornicatore, uom pien d' ogni malizia, / ruffian, briccone
/ s'io t'avessi la ciera d' un briccone? monti, i-440: un
aver ottenuta la grazia di vedere e d' udire, è stato mandato in galera
, come ogni altro partito, gente d' ogni risma: ci ha gl'imbroglioni,
proverbia super natura feminarum, v-179-124: d' an- tipatol filosofo audisti una rasone,
tante bricconerie per ogni banda, che merita d' essere considerato quindinnanzi da tutta la gente
la gente onesta come un mascalzone degno d' essere scopato dal boia fuori della società
948: rinfacciare a rovani una mancanza d' italianità! quale follia! quale bricconeria
preda, la lascia cadere a piombo sopra d' un sasso e quivi fattala in brice
la darò; ma tu la chiederai più d' una volta; e poi te la
fra gidio, 1-236: disiderava d' esser satollo delle briciole e minuzzoli del
i vecchi una posata, un candeliere d' argento, un acquasantino. a chi considerava
ghiaccio in briciole, servendosi a ciò d' uno speciale mestolo-misurino di stagno. -figur
mio profitto alcuna briciola de'meriti lautissimi d' altri, ma per significare a mia
per significare a mia difesa alcuna comunione d' umanità con quelli e con altri.
sangue nasca, / da più bricioli d' or l'oro si generi. giusti,
cicognani, 1-186: gli venne a parlare d' una vera occasione: una ragazza matura
: una ragazza matura, illibata, d' ottima famiglia: senza un briciolo di
berchet, 64: se un briciolo d' apologia le potesse raddrizzare l'apparenza [
può dispensarsi chi aspira a un briciolino d' eternità. romani [in tommaseo-rigutini,
raro. marin. brigantino. d' azeglio, 1-257: un brik inglese era
: ché 'nanzi questo tutto [il fallo d' adamo] / facea la terra frutto
frutto / sanza nulla semente / o briga d' om vivente. dante, conv.
non conoscere l'uso del tempo. cecco d' a scoli, 4440: formando belle
che ciascun si procacci a suo potere / d' aver l'amor del grazioso giglio,
vivere quietamente e sanza briga! f. d' ambra, xxi-50: i pensieri e
: dovrà il diret tore d' una casa d'educazione veder tutto e tutto
diret tore d'una casa d' educazione veder tutto e tutto fare da
ma se tu hai saputa / la verità d' un fatto, / e poi per
/ non è sanza gran briga. cecco d' a scoli, 3253: a vincer
di casa sua, povero e meschino fu d' atene cacciato e dannato ad essilio perpetuo
resti la disconvenienza di questo fatto, spero d' aver a fare uscir voglia ad alcuno
in una volta, prendeva volentieri le parti d' un debole sopraffatto, si piccava di
si avvedevano costoro [i reggitori italiani] d' essere rimasi molto al disotto dell'ignoranza
da brighe letterarie, pure a me d' odio, non di disprezzo! rajberti,
rimorsi. pascoli, 995: i falchi d' eristallo e solim- burgo, / vedeano
uomini balzati da'trivi al trono hanno d' uopo di faziosi che poi non possono
surìa, / non empirìa la briga d' onore. 7. locuz.
loro, che sempre si danno di quelle d' altri. caro, 15-iii- 119
/ comperando i fastidi e le brighe / d' altrui quasi a danar contanti?
gli andò dando molta briga per più d' una balestrata, dicendogli: tu se'martire
quando a una mia penna di pollo d' india, quando a una mia penna d'
d'india, quando a una mia penna d' oca, di discorrere sopra i fogli
altri, attaccava brighe sopra brighe. d' annunzio, iv-i- 121: un
, che il marito gli fosse grato d' aver attaccato briga con l'amante della
]: si debbono essere ormai avvisti d' avere sposato una briga da non volerla volentieri
, il brigadiere, il semplice capitano d' infanteria, ma qual'è il caporaluccio
poco a poco dissociarsi dal nome del paese d' italia, al quale era stata congiunta
avrebbero ardito di attaccar la capitale. d' azeglio, 1-313: in allora erano in
e paliscarmi e schifi e barche / d' uomini e merce e varie cose carche.
primo grado e descendendo infino al padrone d' uno brigantino, dice iustizia e armi
. f. doni, ii-216: racconta d' aver trovato, in certo suo mare
di gibilterra, per la possente virtù d' una palla di cannone, che uscì
[quelli americani] dove il costruttore d' un orologio in mollica di pane,
ginocchia come un volo di rondini sulle sartie d' un brigantino in mezzo ai mari,
lei rendeva anche più noiosa ed ingrata d' un'esplicita calunnia: che si potesse
esplicita calunnia: che si potesse sospettarla d' abbassarsi a brigare e intrigare per farsi
cinque sensi mess'ò el pegno ciascun d' esser lo più breve; / la lor
): quelle cose che fa loro bisogno d' usare,... ei si brigano
,... ei si brigano d' avere più largamente che gli altri. s
la brigata in che disperse / caccia d' ascian la vigna e la gran fronda
quando rimembro con guido da prata / ugolin d' azzo, che vivette nosco, /
sua, vide passare per piazza una brigata d' uomini con torchietti in mano accesi,
. masuccio, io: essendo abundanti d' ogne carità, de continuo la comunicaranno
castiglione, 319: una gran brigata d' omini lo portarono di peso all'osteria,
cagnotti; e per averne una gran brigata d' attomo, si fanno stiavi di mille
con sì gran lena, / che d' ogn'intomo assordi le brigate, /.
malmantile, 1-7: brigata vale compagnia d' uomini, che si diano sollazzo, siccome
di maestro simone, che volea esser fatto d' una brigata. d. bartoli,
costoro... avean non so d' onde condotta a pechìn un'ambasceria,
brigata di giovanotti ragionavano di caccia. d' annunzio, iii-1-580: e te n'andrai
mercanti grassi / e di buffoni e d' uomini di corte. deledda, iii-359:
partiva, nelle luminose albe di primavera e d' autunno, in allegre brigate, per
mi prendono a mezzo, me fuori d' ogni umana brigata, come un vagabondo che
. machiavelli, i-1038: benché fussi d' una nobilissima famiglia, e di lui fussi
carabinieri. - ant.: gruppo d' armati (a piedi o a cavallo)
si chiamano brigate. le brigate sono membri d' armata. casti, 20-5: la
nella regia armata / il comando gli offrì d' una brigata. cuoco, 1-24:
brigate, / immobili, allineate. d' annunzio, v-1-758: questo morto rivuole
nidiata, / in un certo cespuglio, d' uccellini: / io te li serbo
bernardino da siena, 179: ebe code d' asini e d'ogni ragione peli che
, 179: ebe code d'asini e d' ogni ragione peli che egli potè avere
brigata andavano e vestivano per l'ordinario d' una medesima foggia. firenzuola,
brigata, di che sì gran desiderio d' esseme m'è venuto, che mai niun'
. sacchetti, 210-6: come è d' usanza, del mese di settembre,
non potersi ben definire se fossero rimasugli d' ima sollevazione non del tutto sedata, o
non del tutto sedata, o princìpi d' una nuova: uno sbucar di persone,
il sobborgo festante di brigatelle allegre. d' annunzio, v-1-696: il nostro divino
. casti, 4-23: i brigator d' impieghi e i pretendenti / venian i
/ un palco di brighelli e d' arlecchini. foscolo, xv-278: dio
sussurroni che mi siedono intorno e ciarlano d' arlec chino e di brighella
e si sentivano le voci polverose dei venditori d' arance, di brigidini e di nocciole
: adunque fate ragione, in luogo d' avere spogliate le briglie de'vostri cavalli,
: i destrier non men risplendono / d' aureo morso e d'aurea briglia.
non men risplendono / d'aureo morso e d' aurea briglia. tassoni, 2-29:
. marino, 349: i cavalli d' avemo, /... / torser
e per poco danaio presti a voglia d' ogni uomo; e il più usato è
. giusti, 2-294: il mondo d' oggi è un diavolo / di mondo sì
/ che mi pare 11 quissimile / d' un cavallo sboccato: / se lo mandate
di pelle lustra con fibbie e borchie d' ottone, due cameli e bianche agli orecchi
[del cavallo] è soltanto bello, d' una pienezza compiaciuta, un po'da
collo e la criniera scuoteva le briglie / d' oscuro colore di ferro. cassola,
il principe] né tanto si confidasse d' alcun suo ministro, che a quel
costui, che sapev'ir di trotto e d' ambio / corse per quella volta a
da porta nova a briglie abbandonate. d' annunzio, iii-1-508: gli altri in
a mio padre e a mia madre d' avermi lasciato così la briglia sul collo
lasciato così la briglia sul collo, d' aver permesso che mi tuffassi così liberamente
darà legge? avrà la briglia i d' ogni governo in mano? -con
questo modo sarete sì grossi di genti d' arme e di fanteria, che potrete
per vezzo. varchi, v-46: d' uno ch'è benestante, ciò è agiato
non di meno o per pigliarsi piacere d' altrui o per sua natura, pigola sempre
sm. ant. che ha le briglie d' oro. salvini, 28-406: odi
battista / vedi correr cavalli al drappo d' oro / tra 'l popol ch'è diviso
. letter. che ha la briglia d' oro. chiabrera, 257: or
briglioncino, filetto di ferro della grossezza d' un piccolo dito pieghevole in mezzo che
che io sostenni in piemonte per la pace d' italia sotto due brigosissime nunciature. pallavicino
nel diramare ai reparti dipendenti certo ordine d' operazioni, una certa sera, trascurò
di demandare alla compagnia genio del corpo d' armata il brillamento d'un certo ponte
genio del corpo d'armata il brillamento d' un certo ponte, sopra una certa forra
biondina, dormiente, esponeva graziose scarpette d' oro, tutte brillantate. -figur
voce: e tra 'l fragore / d' un peregrino d'eloquenza fiume,
e tra 'l fragore / d'un peregrino d' eloquenza fiume, / di bella
smorto colore di cenere, si era vestito d' un verde vivissimo, con la
, ii-16-95: penso ai tiepidi soli d' argiano quando ridevan tra i cipressi ai
ridevan tra i cipressi ai bicchieri brillanti d' aleatico e ai racconti di messer giovanni
borgese, 1-79: si vedeva al comando d' una batteria, con l'ordine di
sua bocca scura e piena di denti d' oro. idem, ii-435: nella
. gioia, i-225: questa facilità d' invenzione associandosi alla vanità, produce gli spiriti
anonimi... rilevavano lo sconcio d' un brillante ufficiale « che andava in
424: poi ho fatto un quartetto d' un tempo solo anche,...
me, stare ad ascoltare le chiacchiere d' un vecchio. 6. figur.
, i-537: lucide [le monete d' oro] di tutti i bagliori che darebbero
caro ora si pagava il povero lusso sfoggiato d' un paio di calze di seta,
un paio di calze di seta, d' una pelliccia di vero coniglio, d'un
, d'una pelliccia di vero coniglio, d' un brillante di vero bicchiere! brancoli
di tasca un involtino. nel velluto d' un piccolo astuccio c'era una spilla
lustra di brillantina e una impeccabile compitezza d' inchini. palazzeschi, 5-347: giunse
in pochi secondi tutto brillò in un bagliore d' incendio che si propagava con rapidità.
casti, 20-1: di moto militar, d' ardor guerriero / tutta fervea l'animalesca
mi disse, anche la speme; e d' altro / non brillin gli occhi tuoi
formavano scala, e brillavano dalla contentezza d' aver conquistato i primi posti. pascoli,
, e brilla / una speranza. d' annunzio, iv-2-495: -voi conoscete santa caterina
, il padre n. n. autor d' una rettorica, che vi brillava per
veneto che brillava per la sua abilità d' imitare la voce del can da pagliaio
lorenzo de'medici, ii-275: ardo d' amore, e convienimi cantare / per
nel petto / e gli spirti brillar d' alta allegria, / quando di. tanti
su mi si rechi vin de'regni d' arno: / ma che siccome l'
e come spuma. redi, 16-i-18: d' un canaiuol maturo / spremo un mosto
culmifere, i semi delle quali senza d' una qualche brillatura, non potevano deporre le
brillìo turchino / del mare che smiracola d' argento. bocchelli, 1-iii-478: le
che nasce a cespugli lungo i corsi d' acqua (e i rami vengono usati
gli italiani per quel medaglione o ciondolo, d' oro o d'altro, che le
quel medaglione o ciondolo, d'oro o d' altro, che le donne portano sul
, che gli dettero in una serata d' onore i suoi ammiratori. = adattamento
quale detta sua sirocchia, perché si genera d' una medesima materia, cioè di vapori
chiamano 'pruina a perurendo'. cecco d' a scoli, 3711: però nel freddo
. viani, 13-7: le foglie d' autunno / s'arrossano alla brina /
fuor del villaggio, a una fila d' alberi, erano legati cavalli, su un
... / in un mare d' odore di rosa e di giglio / ch'
: l'aria punge di brina e d' aromi. il sole la prima volta
singhiozzi, eran que'pianti / brine d' aurora ed armonie di cielo. comisso
b. corsini, 10-50: seco ha d' uomini illustri una dozzina / cui le
luci vergognose e chine / tenendo; d' onestà s'orna e colora; / sì
tremoli candori, / de l'incendio d' amor brine cocenti, / al par dolci
raginioli / cotti col rezzo in su d' una brinata. lorenzo de'medici, ii-37
/ l'anime generose stimolate / corrono d' ogni parte anco divisa / dall'onde variabili
diavoli, giacché son fatti di carne e d' ossa come il prossimo. tarchetti,
, con rosee fette di coccomeri spruzzate d' una dolce brinata bianca. baldini,
tua piaga, sotto / un grumo d' ala; il mio pesante volo / tenta
borro -sulla scarpata opposta, a fior d' aria, apparivano brinati di luce
, di bericoccole che erano brinate come d' inverno. 3. per simil
brinato ne'capelli. brinato, anco d' altri corpi sparsi qua e là di colore
viani, 13-40: - com'era d' aspetto il poeta? - chieggo.
, 1-43: l'aria bisognava che sapesse d' etere o di acido fenico perché la
collodi, 410: se aveste un brindello d' onore, terreste forse questo contegno?
fui costretto di dire un brindisi. d' annunzio, iv-2-289: egli amava il vino
ogni piazza fa un brindisi / al cielo d' italia / con il calice alzato /
/ di scrivere una predica ho pensato. d' annunzio, iv-2- 203: don
egli che la era piena di brio, d' ingegno e di sapere. fogazzaro,
ridente fremito, che suona / dolce d' uccelli da te sparsi a piena / gola
coòrdina la densa terra in ièna / d' umanità. bocchelli, 5-331: teneva incantati
secondo tomo del mondo sotterraneo, scriva d' aveme veduti de'così fatti [animaletti
ricci, 1-67: lodano il filosofo d' aver parlato acuta mente,
all'inizio si mette verso alessandria d' egitto. carducci, i-716: si aggira
la finisce forse su le rocce d' irlanda. e. cecchi, 3-28:
mura / al cielo e al tempo. d' annunzio, iv-1-262: questo heathfield,
con britoni / quei di francia, d' italia e d'inghilterra. =
quei di francia, d'italia e d' inghilterra. = cfr. bretone
gli fe'paventar de la lor sorte. d' annunzio, iv-1-683: ambedue provarono
carte: « e poi li dicono d' ingegno » esclamava al tavolo di alcuni artisti
vaglia che si ostinavano a briscola. d' annunzio, iv-2-130: quasi tutte le
ingegneri minerarii di padule. mangiasi d' inverno: polverizzata, vale per
quelle ore in mezzo al baccanale. d' annunzio, iii-1-1044: in quest'anno di
che le allunga; e quel brivido d' uggia diventò un brivido di piacere e d'
d'uggia diventò un brivido di piacere e d' impazienza. montale, 1-25: qui
aggiunge il suo brivido chimico al brivido d' un torso ignudo. ungaretti, viii-22:
. moretti, 120: malinconia d' un brivido che scruta / l'intime fibre
4-214: qualche lagrima, / voce d' ore lontane / e brivido / della primavera
1-99: ore perplesse, brividi / d' una vita che fugge / come acqua
844: ho sentito parlare... d' un uomo... il quale
vivissimi colori, e presentan l'aspetto d' una tappezzeria di stoffe chinesi trapunte di fili
una tappezzeria di stoffe chinesi trapunte di fili d' oro. d'annunzio, v-1-95:
chinesi trapunte di fili d'oro. d' annunzio, v-1-95: è un vecchio navigatore
del signor senator del rosso è la brizzolatura d' una lacca un tantino più accesa
e si vedevano le donne che fussino d' alcuna prosperità, con le mezzine, con
colla brocca / mescea, portando bella d' oro sopra / argenteo catino per lavarsi.
apre: il capocarceriere mi portava una brocca d' acqua. -questo è per bere;
in mezzo, con sopra una brocca d' acqua. collodi, 104: la brocca
armati di secchie, di brocche piene d' acqua. di giacomo, ii-149:
vino e un paio di scarpe. d' annunzio, v-1-204: balzo dal letto,
: era andato a prendere due brocche d' acqua alla fontanina dietro la casa.
un suono non ti renda / qual d' incrinata brocca / percossa!; io prego
anche lei nel salotto con una bastardella d' ova affrittellate. -non mancano che
/ facea brocche di càrpino e d' ontano. idem, 505: oh!
bocca dentata, fermato in cima d' una sottil pertica. serve a
forcina e forchetta: piccolo strumento d' argento o altro metallo con più
. fregiare un tessuto con fili d' oro o d'argento lavorati in
un tessuto con fili d'oro o d' argento lavorati in modo che formino
rasi e broccatelli che brocche- ranno d' oro. = deriv. da
riguardavano, apertamente trovato hanno la verga d' aron ben fogliuta, bene fiorita
arte della seta, 2-33: li drappi d' oro poveri con pelo e li broccatelli
paia di scarpe con lavori di nastro d' oro,... e non so
. ne accrescevano l'aria deserta. d' annunzio, iv-1-5: la luce entrava temperata
dalle tende di broccatello rosso a melagrane d' argento riccio, a foglie e a
broccatello che si tesse in firenze. d' annunzio, iv-1-83: le lanterne di
]: e tutti vestite ricche robe d' oro broccate. pallavicino, 3-440: l'
bianco, e gli altri di tela broccata d' oro. d'annunzio, v-1-287:
altri di tela broccata d'oro. d' annunzio, v-1-287: alastair vestito d'una
d'annunzio, v-1-287: alastair vestito d' una tunica azzurra broccata d'oro aveva
alastair vestito d'una tunica azzurra broccata d' oro aveva danzato le sue danze gotiche.
: tractose una rica vesta de brocato d' oro de dosso, quella cum una bellissima
borsa, dove avea posto ducento ducati d' oro, donò al buffone de lo
ricchissime sopraveste di drappi e di broccati d' oro. bandello, 1-2 (i-19
poi il cavallo una coperta di broccato d' oro riccio sovra riccio, che a torno
di broccato, cappe tutte fregiate di tela d' oro, cuffioni ricchissimi, collane,
l'arte entrar natura. / qual d' un bel riccio d'or tesse la foglia
natura. / qual d'un bel riccio d' or tesse la foglia, / ch'ai
riposava sotto un ricco padiglione di broccato d' oro ed era circondato da una numerosissima corte
684: tra quella pompa di broccati e d' òr, / ei pen- savan la
, lentamente si agitavano i ventagli. d' annunzio, v-1-396: nei damaschi nei
nero di corvo, il neroverde misto d' oro componevano accordi inauditi. papini,
passano, simili a piccole berline tutte d' oro, dalle cortine di broccato rosso.
, 1-4-81: che par che surghin fuor d' una peggio dei cani..
. lei mi capisce. non sperar d' averla in fretta; / ella ti chiede
erti gli stocchi / del granturco; ciel d' oro e verdi ne i brocchieri
brocchier vi brilla, / o pezetèri. d' annunzio, iii-i- t'acqua, fusticelli
. il brocchiere / percosso dal martello d' arme. -moncone di ramo rimasto dopo un'
ferisce sul brocchier di piume. d' erba che nascon tra esse, si saziano
(usato dalla metà dell'ottoin superficie d' un corpo, che lo rende ruvido.
del bersaglio. e liscio, fornito d' una striscia di stoffa elastica -dare nel brocco
. se non colla broccia metaforica. cercano d' investire i bersaglieri sparando colla carabina,
fatta, gli femina avvisare / d' assegnar a ciascun la sua giornata.
= deriv. da broccia2. broccati d' ariento da piccolo brocco, lire sette in
viso verde, giallo, maltinto, d' un colore di fumo di pan
(carne o verdura) e che rimane d' avanzo. -per simil.:
bernardino da siena, 179: ebe code d' asini e d'ogni ragione peli che
, 179: ebe code d'asini e d' ogni ragione peli che egli potè avere
riguardare intorno tutte quelle cose divenute vuote d' un tratto,... senza
-essere la stessa broda: andare perfettamente d' accordo, avere gli stessi gusti e le
se ti fai mercante, / all'uso d' oggidì tutt'è una broda. pananti
platone nel gorgia nomò la vita, d' uomini così fatti, vita del caradrio,
tutta gittata adosso a te! f. d' ambra, 35: tutta la broda
3-7 (329): mossa dalle parole d' un frate, il qual per certo
bencivenni [crusca]: brodetto d' uova con agresto. testi fiorentini,
bietola, borrana, atrebici e brodetto d' uova ad vergius. sacchetti, 190-149:
la cameriera, la quale parea che uscisse d' uno brodetto. cornaro, 91:
fresche, buoni brodetti, puddinghi eccellenti; d' indigestione, che tanto travaglia anche i
e più comunemente cordiale, è tuorlo d' uovo sbattuto e cotto in brodo,
e cotto in brodo, aggiuntavi qualche goccia d' agro di limone. baldini, i-451
fagiani corrono in bocca cotti al suon d' una tromba, che il ciel mandi per
come seconda pietanza. -brodo d' ossa: soluzione acquosa ottenuta dalla cottura
tassoni, 301: lucidi torrenti / d' orine e brodi fetidi e fetenti,
or diventa rosso / per la vergogna d' esser così fatto. 5.
somigliano i brogiotti ai piropi, perché sono d' una nerezza mischiata di rosso, con
salvini, 30-1-520: quegli che sono teneri d' alcuna lor cosa, come i vecchi
con questa vociaccia dicono in alcune parti d' italia quel 'quademuccio 'sul quale nelle
sì come per lo movemento estrinseco d' uno animale si estima lo vero
]: una balia... dolendosi d' una scesa, disse che gli brogliava
cotale formicamento, e quasi solleticamento come d' un bruco che vi stuzzicasse. 3
i-22: li suona il naso a guisa d' una brogna, / tosse, rugisce
volgare eburnea [bucina] * buccina d' avorio'. cfr. a. prati,
naso], si scontorce a guisa d' uncino alla man manca un cotal poco
di maglia, prese una spada d' una mano e mezza, e verso
., 16-30: e « se miseria d' esto loco sollo / rende in
onde dichiamo broilo l'uomo spogliato d' ogni bene. vellutello [inf.,
il capo, e cavane il midollo. d' an nunzio, ii-758:
che va ritirandosi assai lentamente, contenta d' insolentire con cerere, userà qualche indulgenza
facean brolo, / anzi di rose e d' altri fior vermigli. buti, 2-721
dell'assemblea, broletto. = voce d' area settentrionale: lat. mediev. broilum
assoluto o la paraldeide sciolta in acetato d' etile (e si usa in medicina,
racchiudono spesso nelle loro guaine spazi pieni d' acqua, dove albergano molti invertebrati.
cattaneo, i-1-254: per savio intendimento d' uniformità scientifica, si assunsero, senza
plinio], 23-25: bromo è seme d' erba che fa spiga; nasce tra
(di potassio, di sodio, d' ammonio) sono larga mente
prendere il bromuro. -bromuro d' argento: usato in fotografia per rendere
diventano interessanti, quasi piacevoli, personaggi d' un dramma che la luce sapientemente dosata
la luce sapientemente dosata e il bromuro d' argento... confinano in un'
ricevette grandi contraccolpi, tranne lo stabilizzarsi d' un'asma bronchiale. = deriv.
, che legger vuol tutta la notte. d' annunzio, iv-2- 963: [
colpo avuto nell'inverno decorso. d' annunzio, v-3-90: roco era e fioco
luogo sterpare del mese di settembre o d' ottobre, e si dee da tutti gl'
nasconde. parini, viii-66: ma d' ignari cultor turbe nemiche / con temerario
sotto i vecchi tronchi / nella foresta d' un convento oscura, / o presso l'
e bronchi, / lungo la mura. d' annunzio, iv-2-6: giunsero in fondo
e cespugli in fondo a una sorta d' imbuto. 2. ramificazione delle corna
/ così nasce dal ferro un secol d' oro. vasari, iii-43: aveva
vin robusto, che si vanta / d' esser nato in mezzo al chianti, /
broncorragla, sf. medie. emorragia d' origine bronchiale. = voce dotta
figur. dossi, 452: fumo d' incenso, voci bianche, brontolamento di
trasformarono mai in nuvole di paradiso imbottite d' inni di cherubino. barilli, 6-5:
: quando alcuno, non si contentando d' alcuna cosa, o avendo ricevuto alcun danno
noi però ci accorgemmo che aveva temuto d' esser burlata. carducci, 763:
sbarbaro, 1-203: all'apparirgli di fronte d' un canino compagno, entrò in brontolìi
/... il rumor cupo / d' un fiume, d'un torrente,
il rumor cupo / d'un fiume, d' un torrente, o che so io
che so io, / che giù scrosciando d' un alto dirupo / rintostasse de'tuoni
prolungato di artiglieria; il cadere tranquillo d' una giornata di guerra. de pisis
anima nel pipone / del tuo lungo sassofono d' argento / di vecchio brontolone / scontento
. palazzeschi, 203: però non andiamo d' accordo / io e il mare,
mio angelo custode, ma io sospetto d' averlo fatto annoiare a morte stando sempre
13-191: lo statuone bronzato mandava lampi d' oro, pareva dovesse fondersi sotto i
fredd'omero e lassi ivi morir. d' annunzio, v-1-581: l'italia avrà la
di brescia. panzini, ii-218: ecco d' un tratto su le fondamenta mi balza
. che pare scolpito nel bronzo. d' annunzio, ii-716: come in bronzea mèsse
negri, 1-618: platani bronzei / boccheggianti d' asfissia all'azzurro. stuparich, 5-461
/ la bronzea voce si frangea, d' achille. e. cecchi, 5-203:
: è un grande museo di opere d' arte antiche; ma è senza dubbio il
a poco, di dentro a quel sussurro d' ali metalliche e di bronzine, sentii
.. lo statuone bronzato mandava lampi d' oro. = deriv. da
l'antico didimo, se gli encomi d' un tal uomo non mi generassero una
generassero una dilettazione 4 morosa '. d' annunzio, iv-2-868: allora ella guardò
e non odora, l'aia tua, d' amomo. d'annunzio, ii-641:
l'aia tua, d'amomo. d' annunzio, ii-641: come il bronzo sepolcrale
/ non mancate al lieto dì. d' annunzio, v-1-401: i campanili non
riposano con la bocca in giù piena d' ombra. sinisgalli, 8-52: ci
strumento dell'altrui sventure, / esca divien d' am- bizion vorace. negri, 1-209
la chiesetta, già sonante in coro / d' umili donne al vespero d'aprile /
coro / d'umili donne al vespero d' aprile / le litanie. 8
molle sonno. -figur. d' annunzio, ii-417: or veniva al soccorso
4-25: illustrolla [la legge] prima d' ogni altro il sigonio, e se
sì belle. eccovene in prima le vestite d' uno schietto drappo: argentine, bianche
non vidi mai nei suoi occhi una scintilla d' alterezza, qualunque dimostrazione onorevole gli si
di frumento già maturo o bronzino. d' annunzio, ii-152: e certo la noce
viso bronzino ma con una \ lanugine d' oro. campana, 159: tu mi
, 159: tu mi portasti un po'd' alga marina / nei tuoi capelli,
corso di lontano e giunge grave / d' ardore, era nel tuo corpo bronzino.
marmo o di bronzo, anzi sia d' oro. leonardo, 1-247: lo scultore
guanti la ricetta sarà: barro fino d' estremoz del più odoroso, una dramma:
: vedrai! ti daranno la medaglia d' argento, stavolta, invece del bronzino
conoscendo uggieri fedelissimo, tolse un bacino d' ariento e uno bronzino pieno d'acqua
bacino d'ariento e uno bronzino pieno d' acqua, ed egli e morando lo bat-
cità è fato un celo reondo / d' acial e de ferro, d'andranego e
reondo / d'acial e de ferro, d' andranego e de bronzo / de sassi
/ de sassi e de monti tuta muraa d' entorno, / aciò che '1
artistico bronzo cesellato, erano schiuse. d' annunzio, ii-506: e ogni sera nel
caro, i-io: mirate al vincitore / d' augusto invitto, al glorioso errico,
sciallo o altra cosa simile. la moda d' oggidì chiamalo col nome francese 'broche
sventolandosi con un ventaglio sospeso a un laccio d' oro, dominando il gruppo dei maresca
* che fa l'aria locale nel punto d' incontro e d'incrocio della frizzante parlata
aria locale nel punto d'incontro e d' incrocio della frizzante parlata veneta e di
/ tutto quel chiasso ei non degnò d' un guardo / e a brucar serio e
brucano il palèo sotto i castagni. d' annunzio, ii-408: e guata fuggir l'
gravosa / e brucare ode la pecora d' intorno. viani, 14-181: branchi di
mentre brucavano tranquillamente / la vergine foresta d' una foglia. a ivaro, 1-90
: un cavallo spaventato sbucò tra un folto d' alberi, si fermò sull'argine d'
d'alberi, si fermò sull'argine d' un campo, si mise a brucare l'
il muschio delle vecchie pietre, sente d' alga e di sale come nessun altro mare
, che ogni senso / co li denti d' amor già mi manduca; / ciò
capiscono fino a quaranta e sessanta bigonce d' olive, e vi si ripone la brucatura
', anche 'clima brucente '. d' annunzio [acca demia]
, abbrustolire. - anche assol. d' annunzio iv-2-1075: teneva la fiaccola..
.. il fortunato, nella premura d' accendere, si bruciacchia i lunghi baffi rossi
, massime dalla parte del sole. d' annunzio, iv-2-13: tutta quella plebe di
l'erba bruciacchiata, le locuste saltano d' ogni parte. 3. per
né dantesca vernaccia / mi fecero salire d' una linea / la febbre della
baldelli, 4-112: era ogni cosa pieno d' occisione e di bruciamenti, e non
rimedio di là da un passato bruciante d' entusiasmi, di dolori, di follie,
invar. chi approfitta di una cosa d' altri senza dare il dovuto compenso.
. avverò, a bruciapelo: colpo d' arma da fuoco sparato vicinissimo all'obiettivo,
portò via fortunatamente altro che la falange d' un dito. abba, 1-57: in
sprovvista (soprattutto per una domanda rivolta d' improvviso, una proposta, un quesito,
dunque virgilio quando converte le navi d' enea in ninfe, acciò non se
poste alla distanza di un trar d' arco dal luogo dove egli avea
padre talor piange, bruciando / l'ossa d' un figlio che morì già sposo
una notte / di zagare di nascite, d' amori / appena cominciati, che l'
, de'fichi. govoni, 1-149: d' inverno al mio paese / la terra
insidia giovinezza, / quella il lacciolo d' erba del fanciullo. 5.
a testimonianza /... / d' una speranza che bruciò più lenta di un
là i reticolati / per la quarantena d' israele. cassola, 2-200: si
, 4-283: le chiese un bicchier d' acqua fresca perché bruciava dalla sete.
come brucia la carne, / vivi d' umida vita. 8. intr.
[s. v.]: bruciare d' una data cosa è modo comune,
, del mio cuore, / grido d' amore, grido di vergogna / del mio
bruciato il suo desiderio di vivere e d' amare. 10. intr.
: uccidere o uccidersi sparandosi un colpo d' arma da fuoco al capo.
i vascelli: impedirsi il ritorno. d' annunzio, iii-1-1172: questa volta non è
, perché a nunziata bruciavano i piedi d' arrivar subito alla concordia e gridarla anche
un crocicchio di strade, sotto l'ombrellone d' incerato verde che le copriva il barroccio
, 1-46: nel mezzo v'han dipinto d' invenzione / l'impresa lor, nella
. fagiuoli, 3-7-202: onde bisogna lor d' occhiali un paio, / acciò distinguan
. de amicis, ii-442: più d' una volta, nelle ore più bruciate delle
ore più bruciate delle giornate più ardenti d' agosto, quando il sole arroventava i muri
in quel silenzio morto m'arrivò la voce d' un disgraziato. nieri, 243:
sotto ombrello di trine una mimosa. d' annunzio, v-1-741: ti voglio riveder
corsi dal ribrezzo / di rane e d' orbettini, / senza paura mai che fosse
, mezzo bruciata, tracce di passaggio d' uomini. montale, 98:
1 sempreverdi / bruciati e le cavane avide d' acqua. idem, 1-51: portami
viso, bruciato e infocato come quello d' un piantatore, s'aprono due occhi celesti
baffi, meno biondi dei capelli, d' un colore bruciato, erano attaccati con le
spesso tra i poveri, cercavano di trarsi d' impaccio senza troppo guardare pel sottile.
cosa bruciata; scottatura, ustione. d' annunzio, iv-2-125: nel collo le si
e le si vedevano le arterie battere d' un palpito incessante. morante, 2-355:
, non sono una novità del solo giorno d' oggi. giusti, ii-258: ora
da bianche / montagne, da boschi d' abeti, / con l'ale, puoi
s'accenda, allora, il corsaletto d' intensi riflessi e di bagliori magici; i
di chiocciole tonde e quadre, e d' altre cose simili. soderini, ii-231:
brùciolo quelli che son composti ed intessuti d' un'erba nello modo che si fa colla
sm. agr. ant. varietà d' olivo. vettori [tommaseo]
tutte le carni è l'affare d' ogni giorno. carducci, ii-16-46: per
minac ciato di rattrappirsi. d' annunzio, v-1-682: io non avrei
salire alla gola il solito sbuffo d' aria nauseabonda, non ebbe altro effetto.
interiore, senso tormentoso e represso (d' ira, dispetto, vergogna);
bruciori amorosi di quarant'anni addietro. d' annunzio, v-1-627: dov'è un
morire, ci andò per il bruciore d' aver sentito dare di vigliacco a suo padre
: ho dentro me dei bruchi / d' oro, che fanno, come uva,
, come uva, la pigna. d' annunzio, v-1-335: i nidi innumerevoli filati
alludano al ricordo di vie segrete nella polpa d' un frutto. -per simil.
e ciò che la sera mangiomo. d' annunzio, iv-2-74: apparve all'uscio
. 2. figur. come simbolo d' imperfezione (a paragone della perfezione rappresentata
l'arpalista sbuchi: / venne coperto d' arme, e poi di seta / la
cerchi di sgabbellarsela / all'ombra d' un rescritto; / non c'è misericordia
annose querce ricoperte di ghiande gli stanno d' intorno, e il suolo è ripieno dovunque
una stridula risata / di fattucchiera. d' annunzio, v-2-924: la macchina su le
brùcus (docum. in una glossa d' origine celtica) da una radice celtica
con un bruire esile e schietto. d' annunzio, ii-575: dolci le mie
: le ciglia, e i nepitelli eran d' argento, / talora un'occhio cieco
tanto gradito: era un bru- licamento d' uomini, di donne, di fanciulli.
stende davanti a noi, a perdita d' occhi, brulicante di carrozze e nera di
, i-1099: il chiostro di san tommaso d' aquino... è un piccolo
e le case brulicanti di poveri e d' infelici. d'annunzio, v-1-741:
case brulicanti di poveri e d'infelici. d' annunzio, v-1-741: fra petraie e
nell'ombra una zona brulicante di corpuscoli d' oro. pirandello, 6-634: una via
tutto immobile fuorché in una striscia brulicante d' argento vivo e sulla quale la città stampava
sulla quale la città stampava in nero d' inchiostro i suoi comignoli, e talvolta una
fervida, incomposta, clamorosa. d' annunzio, iv-2-520: ella doveva avere i
, perché tutta la sua scrittura è brulicante d' ima- gini vive, fierissima di colorito
quei panorami brulicanti di episodi e particolari d' incubo, che sembravano rilevati contro una
manzini, 11-120: il mare era d' un azzurro sfacciato, a gara col
a mezzogiorno, il palazzo brulicava di signori d' ogni età e d'ogni sesso:
brulicava di signori d'ogni età e d' ogni sesso: era un girare, un