percotendo tre volte la fronte col martello d' argento; o dal rito delle antiche
cogliona e furente a freddo sopra una mascella d' asino: conducendosi per tal modo a
(a distendere) nella inane fattispecie d' un mito punitivo la sudicia tensione che
compenso, un quanto cioè un tanto d' energia cinetica a'dubbiosi, a'malsicuri:
di realtà. forse è il punto d' incontro tra realtà pragmaticamente vissuta e realtà
aveva confessato a scipione che il matrimonio d' orléans col sig. godard, temendo
di predecessori co niugali. d' annunzio, iv-1-617: quell'uomo, il
altri lo guardarono impauriti come un assalto d' ingegni guasti o sfrenati contro ogni
ogni tradizione letteraria, contro ogni sapienza d' avi e di leggi. b. croce
, prima 'e decessor -òris, nome d' agente da decedere (v. decedere1
di rilasciare per tempo preciso i luoghi d' otuberg e pfultz mediante una buona cauzione
loro influenze. = nome d' azione da predefinire. predefunto (
e la predella ignuda da cuscino. d' annunzio, iii-1-592: grandi candelieri di
t'hanno a noia. f. d' ambra, 15: se dio e santa
tappeto che copriva una bassa predella. d' azeglio, 5-i-85: il letto sorgeva su
et il papa gli cinse una ispada fornita d' oro, di poi gli dette nella
la testa a pregare insieme fervorosamente. d' annunzio, v-3-280: mi fu offerto un
ginocchio dentro le predelle quasi a fior d' acqua sciabordavano e cianciavano sotto grandi ombrelloni
predella ': asse che copre il marmo d' alcune latrine per poterci sedere.
di un polittico o di una pala d' altare e su cui sono dipinte scene attinenti
vergine e del figlio e dalla ghirlanda d' angioli musicanti si scende alle tre storie
m. cecchi, n: piacciavi / d' accettar queste nuove pellegrine, / alle
'l silenzio incominciato, / pensa d' avervi a sodisfar non meno / con
tempo gli facean predella / e mostravan d' aver la cacarella. -far ridere
, che sono usato di tacer sempre e d' udir solamente gli altri parlare, non
eccovi avolo, e in capo poi d' un anno / che non siete ancora
, il quale ha un ciborio rico tutto d' oro che risponde di dreto e dinanzi
, 9-77: coprirmi il capo io vo'd' un panno lino / e fingermi una
. pratesi, 5-176: un moro d' algeri, seduto di dietro sul predellino,
, come un acrobata sopra un trapezio. d' annunzio, iv-2-1231: ella era nella
marzo e il dottor ingravallo, a via d' azeglio, aveva già un piede sur
': due si pigliano pe'polsi d' ambedue le mani, l'uno coll'altro
molto volentieri, o giove, consentemmo d' effettuar quel tanto che tu hai proposto e
permesso... ad un sedizioso d' alzar la spada contro il suo principe e
ma di orazio invasato dalla divinità, d' un sacerdote delle muse, cui la infanzia
manifesti... ma della correzione d' alcum eziandio di questi cotali molto meno
cristiano senza particolare rivelazione non può sapere d' essere in grazia di dio, e per
, e per conseguente non può sapere d' essere predestinato. catzelu [guevara],
asinelio, gli semplici, gli poveri d' argumento, gli pargoletti, quelli ch'han
all'età degli eroi. nelle colonne d' èrcole, la giovane predestinata scoprì il
tristezza della grecia. -sostant. d' annunzio, v-1-14: fuoco d'amore,
. d'annunzio, v-1-14: fuoco d' amore, d'acerrimo amore, di
annunzio, v-1-14: fuoco d'amore, d' acerrimo amore, di indomabile amore,
v-1-333: anche fisicamente era bello: d' una bellezza dolce e ideale come io mi
quando salutasti.. era predestinato! d' annunzio, v-1-679: non avevo mai
armonia, come per quella imagi- nazione d' inferno, la perpetuità spirituale della patria,
1-131: la vicenda / di servitù, d' affanni e di vittorie / predestinata
publicata in un concilio sotto la presidenza d' ilario nella città di arles tanno quattrocentotrentadue
eletti con fatica vegnano e con prieghi meritino d' avere quello che tonnipotente iddio, anzi
aveano già sentita anche i trovadori provenzali. d' annunzio, iv-1-260: quando, la
egli ebbe una commozione inesprimibile, come d' innanzi al compiersi d'un fato meraviglioso,
inesprimibile, come d'innanzi al compiersi d' un fato meraviglioso, come se il
tristissimo della sua vita avvenisse per virtù d' una predestinazione ed ella gli fosse inviata
rimangono bugiardi, e i giovanetti, imperfetti d' età e d'arte, ne'sogni
i giovanetti, imperfetti d'età e d' arte, ne'sogni dicono il vero?
dotta, lat. praedestinatio -ànis, nome d' azione da praedestinàre (v. predestinare
alla nostra fragile natura non è possibile d' antivedere l'abisso e eterno consiglio del predestino
contingenze, in modo che il punto d' arrivo non è per lei predeterminato né predeterminabile
una ripruova infallibile della predeterminazione in essi d' assisterli a tutto potere nelle loro occorrenze
loro occorrenze. = nome d' azione da predeterminare-, cfr. fr.
impegnare alcuno insno ad tanto che alla età d' anni trenta compiuti pervenuti non sieno.
mole e figura molto simili ai fiorini d' oro, talché colla semplice indoratura di
facilmente ingannare e farli passare per fiorini d' oro. stampa periodica milanese, i-469:
figlio di elisabetta rosan- di, moglie d' antonio bastianello, bambino di quattro mesi
. marni, 4-234: il carattere d' ismaele, predetto dall'angelo, fu d'
d'ismaele, predetto dall'angelo, fu d' uomo feroce e bellicoso. cesari,
si chiamerà 'unità prediale ', sarà d' un terzo d'ettaro o metri
unità prediale ', sarà d'un terzo d' ettaro o metri quadri 3333.
i-498: l'imposta prediale negli stari d' italia che sono sotto 1 austria è ragguagliata
ancor netti in giornata / diecimila norini d' entrata. stampa periodica milanese, i-360
sia piu leggiadra che umile e non desideri d' essere lodato < f altrui, imperò
da poi che gli infedeli eretici la schifano d' udire. sermini, 332: ser
anch'essa, ma più affettuoso. d' annunzio, iv-2-88: eccitata dalla prima
giorno predicare a sua maestà nella predica d' ogni santi. -con riferimento a
fatta, ella mi ha dato in cambio d' uno scudo un bel quarteruolo perché io
pare che non siano senza qualche grano d' impertinenza. carrer, 2- 303
babbo ogni mese / cpn la predica d' uso mi manda, / son bastanti per
più in su in questa predica e confesso d' aver risposto molto prima ch'egli scrivesse
., come si suol dire, / d' ogni cosa una predica e un sermone
la predicuccia è insufficiente all'intento, d' argomenti leggiera, meschina di forma.
che gli fece un predicone di tre quarti d' ora. -predicòzza. s
vangelo eterno, dove dà grandissima notizia d' ogni virtù e la natura degli abominabili
analogie immaginose che, con l'aria d' infondere nelle anime amore e timore e
tralasciar, con molte altre eroiche virtù d' un tanto eroe, la sua predicabile
, si feciono legere a casa la loica d' aristotile che sono i predicamenti e predicabili
diffinizione si dovesse sopragiugnere a diece predicamenti d' aristotele cinque voci, le quali sono
bisogno non di cinque solamente, ma d' otto, le quali sieno queste: genere
., 1-64: giovanni alle parole d' invidia rispose predicamenti di vita. 2
bassezza di me intitolato il primo libro d' omero, odiarannomi più per cagion di cotanto
falli molto più gravi che richiedevano giudizio d' inquisizione. biondi, 1-ii-253: arrigo
: il cardinale,... sapeva d' esser in cattivo predicamento della maggior parte
savi e giudiziosi suoi pari non curano d' esser amati da'viziosi, anzi conoscono che
in buono predicamento de'tristi è argomento d' essere odiato da'buoni.
odiato da'buoni. = nome d' azione da predicaret. predicaménto3
feciono legere a casa la 'loica d' aristotile che sono i predicamenti e predicabili.
nella sua traduzione de'* predicamenti 'd' aristotile... dice che, essendo
era zodiacone, come son tutti coloro d' una facultà così erronea, perché se la
della nostra religione aspettan cardinalato in morte d' alcun de'nostri cardinali; e però quando
sono molti ma, per non veder d' onde escnino, non ne dirò altro.
tardo e mediev. praedicamentum, nome d' azione da praedicàre (v. predicare3)
riprensione di beatrice su i predicanti. d' annunzio, iv-2-87: la cristiana veniva
idem, xxiii-141: era in mezzo d' un amico e di un predicante e come
, 1-ii-137: 'pteroforo ': genere d' insetti, da geoffroy stabilito nell'ordine
, 1-ii-138: 'pteroglosso ': genere d' uccelli stabilito da illiger a spese dei
e così denominati dalla loro lingua munita d' una membrana a foggia di ala.
pteromalo, sm. entom. genere d' insetti imenotteri pteromàlidi, a cui appartiene
, 1-ii-138: 4 pteromaio ': genere d' insetti dell'ordine degl'imenotteri, della
, i-v-136: 4 teropo ': epiteto d' un animale quadrupede che ha la pelle
l'estremità delle dita, facendo l'officio d' ala. f. a. marchi
laterali. vivono tutti nel mare. sono d' ordinario di piccole dimensioni: gli uni
fallimento dei pterosauri, da milioni e milioni d' anni s'era persa ogni traccia d'
d'anni s'era persa ogni traccia d' animali con le ali. =
, 1-ii-139: 'pterostico ': genere d' insetti dell'ordine dei coleotteri, della
). ittiol. osso a forma d' ala che forma l'angolo posteriore laterale
l'amido in destrina e glucoso o zucchero d' uva. lessona, 1214: '
, 1-ii-694: 4 pticòttera ': genere d' insetti dell'ordine dei ditteri e della
: ^ pticopte- ra ': genere d' insetti dipteri, famiglia tipularì; le cui
, 1-ii-139: 4 ptilino ': genere d' insetti dell'ordine dei coleotteri, della
1214: 4 ptilino ': genere d' insetti coleotteri pentameri, della famiglia dei serricomi
'ptilonorhynchus holosericeus '): uccello cantatore d' australia, affine agli storni splendenti ed
, sm. plur. entom. famiglia d' insetti co leotteri bostricoidei,
divorano raccolte di piante secche, pelli d' insetti, ecc., mentre
, 1-ii-141: 'rosi ': impotenza d' alzar la palpebra superiore. lessona,
kicxnc. 'caduta ', nome d' azione da « urta » 'cado '
insipido, insignificante.. puah! d' annunzio, iv-1-552: perché rimaner qui a
, 2-2-399: con le pubbliche de'24 d' aprile, con le quali vi si
, lxxx-3-927: concluderò non saper io d' aver mai la medesima maestà...
la medesima maestà... ricercata d' alcun favore d'ispedizione di corrieri a costantinopoli
... ricercata d'alcun favore d' ispedizione di corrieri a costantinopoli col suo
roma mi voglion coronar di lauro o d' altra fogna; ed io, non avendo
, non avendo potuto aver la corona d' oro, avrei almen voluta la croce,
privatamente i suoi scmari con gli scritti d' anatomia e di fisiologia e dell'altre
203: mi disse in generale d' un giovane vostro amico e che dovevate
petto già avean più forza le relazioni d' uranio, per dar fede alla morte
che in fondo hanno l'assenso comune. d' annunzio, iv-i- 510: espugnare
iv-i- 510: espugnare la torre d' avorio, corrompere una donna publicamente vantata
. barbaro, lii-4-174: dopo la ritirata d' esso principe d'orléans avendo fatta il
: dopo la ritirata d'esso principe d' orléans avendo fatta il re l'entrata in
e speranza, publicamente fece loro intendere d' aver ricevuto avviso delli generali di francia
milanese e negasse al nunzio bonetti pur d' ascoltare proieti di lega col papa e
un bianco corsiero e con una mazza d' oro in mano, venirsene innanzi agli
mangiar del re porta- vono in vasi d' oro di finissimi pannilini coperti. g.
418: faeno..., abitatore d' atene, osservò le cose celesti,
giudicato opportuno... di ordinare che d' ora in poi i seguenti articoli.
animo di perdonarvi. = nome d' azione da pubblicare. pubblicana,
servito ed i quali ti sono tenuti d' ogni cosa, da loro tu chiedi
; e però per le taverne disidero d' andare. s. caterina da siena,
di pane e non logorando in condimento d' ogni suo cibo in tutto l'anno
tutto l'anno se non un poco d' olio; e brevemente sempre poco e
nemici: / sto male è demo d' esser publicao. cavalca, vii-
miracolo che l'omnipotente abbia voluto servirsi d' un uomo come son io per pubblicar le
legali: qui è la vita politica. d' annunzio, iv-1-244: -ecco in due
dove io m'ebbi a pubbricare / d' amar più che me stesso un sì bel
perciocché, partiti dalla dieta, pubblicarono d' aver provata la loro credenza, di
di aver convinti i dottori cattolici, d' aver confuso il cardinale di loreno e
aver confuso il cardinale di loreno e d' aver avuta dal re la licenza di
si trovano veramente se non tre vasselli d' esso duca. filangieri, ii-602: piteo
. mascardi, 2-431: quegli atti d' umiltà sì profonda, quelle sì nobili
scorta. serlio, 7-218: ricordandomi d' aver veduto in padova, in italia
chiari, 2-ii-246: il pubblicare il carteggio d' una donna che vi scrive in confidenza
travagliano per servirla et ella non ricusa d' essere vagheggiata. vasari, 1-3-170:
cominciò grandemente a minacciare di scomunicare e d' interdire non solamente pisa, ma la
gittasse via tanto tesoro per pubblicarsi d' essere stato vent'anni concubinario. groto,
... che qualunque facesse consiglio d' occupare lo regno fosse mazzato e sagrificato
. achillini, 1-113: la favilla d' un bacio accese il lampo / in
liburnio, 3-91: tu miri lo d' altrui bene poblicato, gli padrimoni rubbati
divulgatore. serdonati, 9-59: deliberarono d' ammazzare in ogni modo il pubblicatóre del
le cangiate tue vesti pregano a prò'd' un figlio. / sua vita è ne'
non potrei farmi pubblicatóre senza incontrare nota d' orgoglio. -con riferimento a un
ostinazione volendo mal di morte al pubblicatóre d' essa, impresero a divertirne il popolo
dotta, lat. pubblicator -òris, nome d' agente da publicare (v. pubblicare
: la lista della opere 'in mente d' annunzia- na ', opere annunziate con
gli spiaceva la pubblicazione, la divulgazione d' un segreto di bellezza. -pubblica
ragione vituperata che la canzone de'gigli d' oro non fece. g. gozzi,
malagevole riesce il far conoscere la pubblicazione d' un'opera qualunque in tutte le città d'
d'un'opera qualunque in tutte le città d' italia. leopardi, iii- 1115:
, o lontano o immediato colla pubblicazione d' un libro, e questi sono gli
. ojetti, i-605: lo supplicava d' indicargli tra i tanti manoscritti della laurenziana
tra i tanti manoscritti della laurenziana qualcosa d' inedito e d'aggraziato da stampare in una
manoscritti della laurenziana qualcosa d'inedito e d' aggraziato da stampare in una pubblicazione per
i-1142: le riviste, le pubblicazioni d' indole già esclusivamente letteraria sono penetrate,
dotta, lat. publicatio -ónis, nome d' azione da publicàre (v. pubblicare
e l'accigliamelo somministrano ai giovani aria d' importanza presso ai lor pari, e alle
paese ov'ella viaggia nella semplice condizione d' individuo privato, il diritto di assassinare
machiavelli è storico in quanto si sforza d' intendere il corso degli avvenimenti; è
diede una descrizione brillantissima nel « giornale d' italia » del 31 marzo il pubblicista
; che rientra nell'ambito delle pubblicazioni d' attualità. bacchelli, 2-xex-371: siamo
vedere al mondo dissenso tra noi. d' annunzio, iv-1-348: -lo conoscevi tu quel
mi aveva trabalzato già tardi, già vecchio d' ingegno e di cuore, nel mondo
della maggiore esattezza nel rappresentare i capi d' opera delle arti, quanto dal lato
le porcellane possono dare a questi capi d' opera, introducendoli in certo modo nell'
e che propriamente ha piuttosto in mira d' indicare un tale stato di cose in virtù
einaudi, 47: la vera ragion d' essere dei parlamenti sta nella discussione e
, sulla richiesta del ministero pubblico o d' ufficio, ordina che la discussione abbia luogo
le udienze nei dibattimenti davanti alla corte d' assise, ai tribunali ed ai pretori sono
o il pretore può tuttavia disporre anche d' ufficio con ordinanza che il di- battimento
argomento proporzionato... alla pubblicità d' un teatro? chiari, 2-i-27: dopo
si acquista che coi fatti manifesti. d' annunzio, iv-1-15: l'aveva incontrata la
rispetti. gioia, 1-ii-258: -le ricompense d' interesse non sono abbastanza pubbliche. -risposta
non creda alla chiaroveggenza della sonnambula anna d' amico ed al numero delle sue consultazioni
ché ne sarà convinto. il professor d' amico di sola pubblicità nei giornali spende
ricette, note di letture, appunti d' ospedale, memorie di colleghi, e quelli
tv bubare di kennedy di nixon e d' algeria, poi la musica del carosello
pubblicità e tanti strepiti: che al dì d' oggi quando hanno a fare la spola
pubblicitaria dovevano ottenere, applicandosi ad imprese d' industrie e commerci. ungaretti, xi-
mestiere. seguo i corsi della scuola d' arti decorative. imparo l'arte pubblicitaria »
e infine devastato da tanta relatività piena d' improntitudine e di frastuono e di intolleranza
», 19-v-iq59j, 3: il posto d' onore toccherà alla professione dei pubblicitario:
versi rozzi ma efficaci. a. d' angelo [« avanti! », 29-i-1065
massa non aspettassero che quel suo momento d' incertezza per riafferrarlo in loro balìa.
adottate a tale scopo. = nome d' azione da 'pubblicizzare. pùbblico1 (
quelle nelle quali si tratta il convenentre d' alcuna spiciale persona. lorenzo de'medici,
2-26: archita si doleva con platone d' esser tanto da'negozi publici travagliato che
probabilmente: -noi eravamo stamattina nella ciotola d' un fornaio, o nelle tasche di qualche
signoria pubblica, a cagion della tirannia d' alcuni de'loro re, i quali se
era il gagliardetto del fascio con la guardia d' onore in uniforme e quello del pubblico
salute di allemagna, chiusi i confini d' italia dalla publica solerzia per mantenere nel proprio
la prima volta il mio nome su d' un giornale. de sanctis, ii-13-4:
. de luca, 25: la volontà d' ogni uomo, così pubblico come privato
non vera, di quel che meriti d' essere gastigato un privato, il quale faccia
de la lana de la città. tavola d' amalfi, 1-262: ogni navilio che
nacque el piovano di giovanni mainardi già d' uno ser matteo notaio publico fiorentino e cittadino
loro rispettive questioni, unissero anche quella d' inquirere sugli autori di questi delitti.
(i-iv-12): essendo gli stracci d' un povero uomo da tale infermità morto gittati
gli ha pronunciata sentenza di morte, d' eseguirsi questa mattina in pubblica piazza.
camerlenghi o vero ad alcuno di loro, d' alcuno fideiussore e promettitore per alcuno d'
d'alcuno fideiussore e promettitore per alcuno d' alcuno debito e contratto inito e fatto
, 106: fare pubrica carta. tavola d' amalfi, 1-262: la sua scrittura
de luca, 1-2-80: questa regalia meriterebbe d' esser annoverata tra le gabelle e li
. amari, 1-2-327: uomo [giacomo d' auria] d'alto affare nella repubblica
1-2-327: uomo [giacomo d'auria] d' alto affare nella repubblica, per carico
per raffrenare con quel terrore l'audacia d' i malfattori che ogni dì cresceva. p
il regolamento delle pubbliche rendite è cosa d' importanza tale che conviensi più tosto alla
dei comuni dotati di publiche scuole o d' esse mancanti. stampa periodica milanese,
1-i-137: chi esaminerà bene il ne d' essi [tumulti], non troverà ch'
è cosa magnifica ancora l'essere possessore d' una bella casa da se stesso edificata,
: in qualche altra insigne biblioteca pubblica d' italia, i libri non eran nemmen visibili
spettacolo a sé. o alla fine d' una cerimonia pubblica, in qualche ricorrenza solenne
per la città se ne parlava, e d' altro nei circoli publici e privati non
e si delibererà al miglior offerente. d' annunzio, iv-1-19: si ricordava di
far un publico giuramento non in mano d' inquisitori, ma a dio, di
così scarsa nel mantenere dovevamo pubblico ringraziamento d' averci fatto imbattere in quest'uomo. c
inganni del fato, tra le miserie d' una carcere ad attendere per sollievo delle sue
sollievo delle sue infelicità i rigori miserabili d' una publica ed infame morte. delfico,
182: or l'infinito ardore / d' imperio, or le private inimicizie / han
ruccio, che lo tenne impedito più d' un mese. gambara, 1-449
invidia oltraggi e danni: / mercé d' ingrati prìncipi che in bando / post'
/ post'hanno ogni virtute, e sol d' inganni / e di brutta avarizia han
, per la scarsezza che si provava d' uomini idonei nell'ordine patrizio au'ambascierie
.. con publico consentimento di frondi d' alloro li poeti dopo la vittoria delle
: le parole degli uomini, e massimamente d' icilio, erano tutte e della podestà
cinico ai liberti naggio, d' ignoranza e d'impostura e lo mise a
naggio, d'ignoranza e d' impostura e lo mise a silenzio e a
sapea dell'autore di quelle 'conversazioni d' éliseo 'che, come è conveniente trattandosi
morti, puzzano tanto di sepolcro e d' obblio, per cagion delle quali veggo
roma esposta alla pubblica luce una tavola d' impareggiabil valore. -pubbliche relazioni: insieme
dechiarava tutti quei prigioni esser incorsi in delitto d' offesa maestà, e come tali dover
magazzini. -sostant. f. d' ambra, 55: -di grazia / state
[fiorentini] ancora si se- gnorono d' una croce rossa, per essere presti con
pubblico. sansovino, 2-124: attendono molti d' essi alle latine lettere, e però
, cioè che sieno del pubblico overamente d' alcuni particolari per concessione del principe. a
fece aprire una scuola di decotti e d' impiastri pagata a conto del pubblico.
. betteioni, iii-307: il « giornale d' italia » diede uno squillo di tromba
soffici, v-5-128: gli stessi mercati d' arte più accreditati, e fra essi quello
birago, 7: avendo avuto sorte d' essere arrivate alle mie mani informazioni bastevoli
mi sono abbozzato in mente il piano d' un'opera, di cui per ora
parlando con pochi individui, la vista d' un pubblico ignoto mi fa sudare, avere
punto, fu come quando, nel mezzo d' un'opera seria, s'alza,
, e che una svergognata compagnia drammatica d' italia osò rappresentare sur un teatro d'italia
d'italia osò rappresentare sur un teatro d' italia e che un più svergognato volgo
borgese, 1-16: c'è un po'd' impazienza nel pubblico di lubbione quando il
tirarne dal proprio fonte varie altre qualità d' acque minerali. leoni, 587: fu
descritte annoteremo ora alcuni ritratti di mano d' alessandro, che sono in pubblico.
in pubblico » egli confessò, « soffrii d' uno strano malessere ». -con
e virtuosa opera né di mano né d' ingegno si puote immaginare, alla quale
navagiero mancato di rappresentare in publico e d' inculcare al generale più volte 1 bisogni
che uno bono pittore figuri il furore d' una battaglia e che 'l poeta ne
di seguito interrotti da spezzoni di film d' autore), i siglivori sono i fan
si vuole evacuare overo provocare l'uscita d' alcuna materia ritenuta, sogliono queste ventose
l. bellini, 5-1-163: quest'osso d' avanti e di questa larghezza si chiama
di pura acqua calda o di decozioni d' erbe emollienti e mucillaginose ed i fomenti
) della campana di tre chiese. d' annunzio, iv-1-612: un giorno, vincendo
si rizzavano sulla sponda, come pelurie d' un pube. c. e. gadda
per loro obbligazioni, alcune per cagione d' etade, siccome infanti e maggiori d'
d'etade, siccome infanti e maggiori d' infanti e prossimano alla pubertade e pubero.
allora crederò io che i primi abitatori d' italia ci sono venuti dal settentrione.
italia ci sono venuti dal settentrione. d' annunzio, ii-280: il mio sguardo sgomento
determinazione dei diritti competenti ai minori. d' annunzio, v-2-320: il rigoglio dell'
. filamentoso (una nube). d' annunzio, v-2-914: m'insegnava a riconoscere
, e più tosto natura le concede atti d' amore che al maschio. bibbia volgar
l'appio verde del bosco nemèo. d' annunzio, i-265: o sogno di
a portare i segni della pubertà. d' annunzio, iv-2-64: era un'allegra pugna
ossidrili, un carbossile e un atomo d' ossigeno; è prodotto dal me
ne'miei pensieri, vi trassi. d' annunzio, v-2-262: i miei quaderni di
, nana si accorse senza grande meraviglia d' essere già
al vecchio libertino di sessant'anni. d' annunzio, iii-2-307: -è giovinetta? -appena
me. -sostant. d' annunzio, ii-148: ben so che i
-con riferimento al pube. d' annunzio, v-3-160: lo vide morto,
di peli in su di una parte qualunque d' un corpo organizzato. 3
dire che 'puca 'in alcuni luoghi d' italia significa 'marza '.
il marini chiama 'puche 'le setole d' un cignale. -aculeo.
il quale dalla natura era stato dotato d' eloquenza e di sapienza più che altro.
io: la loro carne doveva essere intrisa d' antimonio e tarmolata dalle pucecchie.
. federici, lxii-4-10: grandissima quantità d' endighi, zenzari secchi e conditi, mirabolani
280: 'pudinga 'o 'ciottolo d' inghilterra 'è la pietra che gl'
poudingt stoone '. ell'è composta d' un miscuglio di piccioli ciottoli, comunemente
tipo di queste pietre è la celebre puddinga d' inghilterra, bellissima roccia, usata come
, per una matrona di queste nostre qua d' un quintale conglomerate e impolpettate nella puddinga
ecco un pezzo di pudding di farina d' orzo e un piattello di latte rappreso
, 6-ii-17: si parlava... d' una specie di pasticcio di nuova invenzione
, 'pudellàggio '. = nome d' azione da pudellare-, cfr. fr.
.: pudellatóre. = nome d' agente da pudellare. pudellatura (
dellaggio '. = nome d' azione da pudellare. pudendagra,
dal manto, su'fianchi cinto di ramo d' ellera che con una foglia gli ricopriva
, che riguarda puden- zio, nome d' arte del poeta giambattista giroldi.
caso salti / leggiadramente ed hai plauso d' uom destro. guerrazzi, ii-220: ludovico
il suo inglesissimo giornale pudibondo: « d' annunzio ha trattato il tema in modo brutale
. berchet, 339: fa'che risplenda d' eleganti ancelle / la tua magione:
gioie nascoste, di pudibondi sogni. d' annunzio, 8-17: il cavalier sa-
un concetto singolarissimo, era rimasto attonito d' innanzi a certe libertà di linguaggio cortese
una porta, tutti assistevano con gusto d' indiscrezione ai suoi sforzi pudibondi per districarsi
lunghe ciglia di una vergine cui si parli d' amore. pascoli, i-439: egli
alberto, 55: vive la moglie tua d' ingegno modesta e d'onestade di pudicizia
la moglie tua d'ingegno modesta e d' onestade di pudicizia splendiente. allertano volpar.
, / empiendo fi ciel di stridi e d' ululati. s. maffei, 6-346
, 6-346: il bel sesso per cagion d' esempio e pudicizia sotto nome d'onore
cagion d'esempio e pudicizia sotto nome d' onore viene per l'educazione condotto: che
il buon costume, si fosse vantato d' un'inclinazione che, secondo l'opinion
non dirò di colpa, ma soltanto d' approssimazione e sospetto. batacchi, 3-29
onestade / viveva il mondo, or pien d' ogni bruttura. bruno, 3-770:
mat. [1763], 297: d' altra parte il marito ahi quanto spiace
violata? nel tuo letto è orma d' altro uomo che di te. s.
che i fiori parteci pano d' alcune sensazioni de'viventi: aman la luce
, / dal troiano edificata, / d' ogni bene fosti vacua, /..
.. de richezze e pudicizia; / d' adulterio e di nequizia / fosti piena
ai voi servir gusti avarizia. / quanto d' amor discesti con valore, / trattando
. -ritegno, giusta misura. d' annunzio, v-1-145: simili altri suoi parenti
. petrarca, 254-6: questa più d' altra è bella e più pudica. boccaccio
debbe nome di moglie, e non d' amica. castiglione, 343: si faccia
esista e di pudica co 'l godimento d' un solo amante, con la fruizzione d'
d'un solo amante, con la fruizzione d' un solo amore. lemene, i-152
allor che te non vede / la pudica d' altrui sposa a te cara.
de'padri o amici loro, / poiché d' altre pudiche il maritaggio / macchiano o
non sa come pudica verginella, / d' un garzone invaghita, in prima gli
gozzi, i-8-228: quelle, che d' esser verginette e pure / avean promesso
bessie vi mettesse gli occhi; era d' indole riservata, ma per niente pudica.
/ il fiore, alle prim'ore / d' alba colto in stagione / chiara,
marte, / ma in baia d' una donna onesta e 'ntera. c.
il mio pensiero, / ché tu, d' accompagnar quelle pudiche / degno, in
pudica e bella / italica favella / d' altero fosti libero intelletto. s
mi dava, qualora i pudici / occhi d' emilia vedeva e l'aspetto? iacopo
1-5-24: se alcuni due simili e pari d' uno affetto nel corpo e nell'animo
corpo e nell'animo veggano la bellezza d' uno medesimo corpo, e l'uno
attinenze: onde, propostagli una pulceda d' illustre sangue e di singolari bellezze..
il pudico letto, / ministro soavissimo d' amore, / deliba in esso della
e 'l non frenato pianto / vide d' ipazia, e l'arrossir pudico.
quasi credere vera per non turbare la pace d' una famiglia da lei stessa si può
. cocchi, 4-1-62: insalata, torte d' erbe o di zucca e di mele
o di zucca e di mele o d' altro frutto, pudini all'inglese. algarotti
.. meriterebbe venti nomi propri invece d' un solo generico, sospetto in bene o
ch'è alquanto strana a tale grado d' altitudine. bome, iv- 19
, iv-xxv-7: lo pudore è uno ritraimento d' animo da laide cose, con paura
faceva uso dell'infame vicario come direbbe d' elei. deamicis, xii-142: un
, di sensualità, di naturalezza, d' affettazione e d'ingenuità bambinesca, da
sensualità, di naturalezza, d'affettazione e d' ingenuità bambinesca, da far cadere la
, il pudore sociale e non essendo d' altronde subentrata una sincera capacità di godere,
, se mai il caso ti favorisce d' intopparti in loro, un certo non so
trasse li occhi, perché la vergogna d' entro non paresse di fuori, sì come
il pudor de le sue gote. d' annunzio, i-484: o del signore
chioma / simile ad una gran face d' aroma. c. e. gadda,
pudore. montale, 15-406: striggio d' incerta patria, beccatore / di notizie e
stessa e in tutti gli uomini una religione d' istinto. deamicis, i-459: egli
da ogni moto disordinato di risentimento o d' impazienza, come da ogni altra manifestazione
di quello che può essere la spudorata fantasia d' un uomo. vittorini, 5-25:
, dagli occhi azzurri, dai capelli d' oro antico, dal sorriso puro, dagli
da un'unica ampia costruzione di mattoni d' argilla con piani rientranti sovrapposti, situata
del nord: abitazione costruita in mattoni d' argilla seccata al sole ('adobe
pulchi, puèlsci, pulsci: nazione d' indiani sparsi tra il buenos-ayres, la patagonia
/ sopra de'troni pulita / fuor d' ogni colpa fu quella puella. antonio di
parturisti qui nostra salute, / col poter d' altri e con la tua virtute,
con occhi negri et crini flavi e d' oro / mi vexa, che tal volta
per non isviarsi con loro non permise d' essere posto alla scuola. bibbia volgar.
primo stato, / con le sue chiome d' oro / e col viso lucente più
volontario o per imperfezione dell'organo. d' annunzio, v-1-297: la danzatrice /
di dante e beatrice, morivano tommaso d' aquino e bonaventura di bagnorea.
e fizzioni della nostra mortalità avida e cupida d' essere immortale. pulci, vi-24:
veramente puerile, e quando non fusse d' altri che del sacrobosco, facilmente glie
: i puerili, infiniti e ridicoli spropositi d' eustace in quasi ogni pagina del suo
fossero effetto dell'ignoranza o della sbadataggine d' uno scrittore, sarebbe un lavoro inconcludente,
le dita d ^ inchiostro co''l pretesto d' illuminare o divertire il mondo, scriva
portano su le spalle, così ragionavano d' aver perso il core o d'aver gli
ragionavano d'aver perso il core o d' aver gli spiriti ad amor dati
, senza fondamento e senza valore. d' annunzio, iii-1-1182: sollevavo la mano
quattro spanne di mare e di guadagno d' un pomo e di pochissimo valore e
: questo libro,... pieno d' un'impo- stura spesso imbecille, ai
e interessanti suoi studi colla insipida lettura d' una puerilità elementare condita dalla critica maligna
una puerilità elementare condita dalla critica maligna d' un meschino umanista. monti, v-345:
inezia..., divenne poi lusinga d' orecchio e salsa e condimento di tutte
senza mai pungere: solo / mostra d' udire e credere, seguace / alla parola
prof. zumbini trasse argomenti a incolparmi d' infedele e d'incoerente ai princìpi di
trasse argomenti a incolparmi d'infedele e d' incoerente ai princìpi di critica da me altrove
, 414: il cavalier dolfin fu ritrovatore d' un sì decisivo consiglio. il procuratore
partic. di un vecchio. d' annunzio, iv-2-995: una sorda irritazione si
brutto: non so se sia cattiveria d' uomo vecchio o puerilità, smorfia o commedia
nudità scandalosa che trastullavansi puerilmente a piè d' un albero vagamente fiorito. rajberti, 2-234
mano: puerilmente malizioso, non più. d' annunzio, iv-i- 761: che
, chiusa dentro la poltrona senza via d' uscita: non seppe, per difendersi,
pirandello, 5-422: le doleva forse d' assistere allo spettacolo miserevole del padre puerilmente
, ll-proem.: io non mi vergognerò d' aprirvi con qual forza nel tenebroso intelletto
sarà chi le guidi da dittatore. d' annunzio, v-3-806: egli è a mensa
nella sua puerizia ispechio di costumi e d' onestà. luca pulci, iv-92: ora
non hanno altro per scopo se non d' acquistare la monarchia spirituale e temporale di tutto
sono associate le memorie di quegli anni. d' azeglio, 1-131: così accadde alla
per la prima volta, la sera d' un giorno di battaglia, sotto una tenda
una tenda purpurea, al lume velato d' una lampada, si vedevano comparire davanti uno
inebbriati dalla vittoria e dal sangue? d' annunzio, iii-2-334: -o spurio dell'egìde
. de pisis, 1-06: credo d' essere un bel giovane, fiorente di puerizia
canna isnella. 6. semplicità d' animo, mancanza di avvedutezza di un
le quali è puerizia, non dico d' etate ma d'animo. cavalca, 20-48
puerizia, non dico d'etate ma d' animo. cavalca, 20-48: non procedea
non procedea niente da levità o puerizia d' ilarione che così spesso volea fuggire,
., 206: benedetto il signore dio d' i- srael, il quale à visitato
e fregandosi le mani, alle congratulazioni d' ognuno; lodò la puerpera. de roberto
e nato il 'reuzzo '! d' annunzio, iv-1-581: la corrente continua di
si scorpora: / e perche vesta d' or, di bisso e porpora, /
v.]: carlo v era figlio d' una donna affetta da pazzia puerperale.
proprio di una puerpera (uno stato d' animo). d'annunzio, iv-1-178
uno stato d'animo). d' annunzio, iv-1-178: c'è qualche cosa
già troppo turgide. casti, ii-8-127: d' ogni incomodo allor libera e sciolta,
sercambi, 326: avendo lo dio d' amore infiammato l'uno e l'
mangiare non volea e venendo alquanto crescendo d' età d'anni sette, a una
volea e venendo alquanto crescendo d'età d' anni sette, a una scuola di pari
ha inventato la pressione: quel manicotto d' elastico qui al braccio, e la peretta
le signore ampliavano, secondo la moda d' anni fa, certe parti notevoli del
abita ne'mari settentrionali e si ciba d' alga e di chiocciole marine. dicesi
e, dimenticati i libri, mi ricordai d' una fotografia di lui in brache e
di pugilato, sapesse tirar pugni a regola d' arte. -in senso concreto:
/ cascando, i crin gagliardi. d' annunzio, iv-2-1147: si ricordava del
assistito, in sidney, dai gradi d' un immenso stadio capace di ventimila spettatori
pugilati tra due avverse volontà che cercano d' accopparsi a vicenda, colpendo, parando,
il domatore di cavalli e il pugilatóre. d' annunzio, iii-2- 265: il modo
del pugilato. f f d' annunzio, iv-2-912: sai? -disse giulio
/ cesti allacciati intorno ai pugni gravi. d' annunzio, ii-77: perpetuavasi il ritmo
pugile caparbio, nociuto come un cespo d' ellera. -atleta dilettante o professionista
seguire il loro combattimento con una lente d' ingrandimento, come usa nei combattimenti di
, 248: uno de'più famosi pugillisti d' inghilterra... a pugni e
re, la prima su duelli d' armi, la seconda su duelli a brac
cioè tavole di cera o di legno o d' altra materia, nelle quali con uno
: tagliate sottili tre o quattro cipolle d' ivrea e mettetele in una casseruola con butiro
, che volgerete fin che sia di color d' oro. guerrazzi, ii-324: per
pùglia1, sf. posta in un gioco d' azzardo. - in partic.:
, 1-142: come quando a un tavolino d' hombre, dopo molte reposizioni, è
. giordani, ii-1-283: i vocaboli d' arti son segni materiali di cose morte
. pulla), con riferimento al gioco d' azzardo detto jeu de la poule e
di tale regione e dell'intero meridione d' italia, a cui tale denominazione era spesso
tresanti... e in segno d' amorevolezza e d'amistà, alla guisa
.. e in segno d'amorevolezza e d' amistà, alla guisa pugliese, noi
trezza. -che ha il porto d' origine in puglia (una nave).
pugliese: razza bovina diffusa nel meridione d' italia e nel veneto, comprendente diverse
tutte per esser la piu difficile, tento d' ucciderlo. goldoni, xi-38: presto
oscurità scintille / ba lenar d' elmi e di cozzanti brandi, / fumar
le pire igneo vapor, corrusche / d' armi ferree vedea larve guerriere / cercar
miei amici vedranmi sorriaere l'ultimo sorriso d' orgoglio, esso sarà ricordando. leoni,
de la pugna orrendi / e flutti d' aste e fulminose spade / nel vasto sangue
presa del re francesco, la vittoria d' alemagna, l'impresa delle terzere e la
monti, ii-193: dopo il fatto d' orazio nella pugna farsalica tutti i poeti sono
le pretensioni de'due partiti all'esito d' una singoiar pugna tra paride e menelao.
in età che non abbino più bisogno d' esser cibati, cominciano a combattere col
non si ponno usurpare per ispie- gatura d' altra cosa. batacchi, i-112: dopo
il vedere ne'suoi figliuoli una amorosa pugna d' affetti. pindemonte, ii-189: tu
successi della guerra dubbiosi, si risolveva d' astenersi con tutti i modi di venire
, lassa et obsta a questo primo rudimento d' a more.
croate sultisonzo, chiudere le alpi. d' annunzio, i-273: principe un tempo
donne possenti in un paese / ricco d' antiche selve circomprese / da meandri cu fiumi
ne le mie contese; / e più d' un rogo la mia mano accese /
gente guerriera. tommaseo, i-62: d' amalfi a milan, d'adria a tortona
, i-62: d'amalfi a milan, d' adria a tortona, / fitte,
emulo audace / e di corso e d' ardir con gli stalloni? / o scampar
: ahi, le pupille che nel sen d' omero / arser di poesia cotanta face
in rostro guerriero, / sparsa gli occhi d' ardor, l'alata insegna: /
suon dell'arme ai rei furori / d' altra stagion pugnace. 5.
mai interrotto alle sentenze degli avversari egli è d' uomo pugnace e che voglia piuttosto opprimere
felice irritazione. aiucce quali potrebbero essere d' un pugnace amorino. bacchetti, 13-230
sono i governi: / io sotto signorie d' imperi alterni / a precipizio oscuro apro
la bellezza pugnace e spregiudicata di isabella d' alessio non trascurò di aggredire.
palpava... la meravigliosa capigliatura d' oro che ketty n.. si recise
già ricevuta al braccio sinistro una pugnalata d' un bravo e una sgraffiatura leggera in una
a opera di un altro stato che d' improvviso si dichiara nemico. malafarte,
manganellatore e pugnalatóre. = nome d' agente da pugnalare. pugnale'(
, 50: dui ambasciatori avea un d' ogni lato / disse un de'dua non
/ tutto nascose, e si levò d' impaccio. bandello, 1-20 (i-240)
scuole ai fanciulli ad ammirare il pugnale d' armodio o il pugnale di bruto e
marat vede ne l'aria oscure torme / d' uomini con pugnali erti passando, /
che il fero allobrogo / note piene d' affanni / incise col terribile / odiator dey
scuola, io raccoglierei con un singhiozzo d' angoscia, e non potrei amarti mai più
... - m'avete dato d' un pugnale nel cuore. 3.
arma. misasi, 27: d' allora i giovani che le ronzavano d'at-
: d'allora i giovani che le ronzavano d' at- tomo si allontanarono, non volendo
di cracovia dall'oppressione di alcune centinaia d' avventurieri che volevano governare col pugnale alla
manico sì come la lama del pugniate. d' annunzio, iv-2-1122: rimasta sola,
chiuse te porte. trasse il pugnaletto d' andronica; lo sguainò, lo mirò,
cui andando rechi la dolcissima / brama. d' annunzio, i- 36: talor
e repugnanti, non si fa menzione d' alcun angelo segnalato per la parte di dio
derivato da impulsi contraddittori (uno stato d' animo). d'annunzio, iv-1-1045
(uno stato d'animo). d' annunzio, iv-1-1045: la sua vita interiore
mondo, che te appar costituito fuor d' ogni personale speranza e pugnante sotto la
intorno la nave fornita di ponti. d' annunzio, i-35: ne'campi sigei pugnavano
nassica pugnò con un serpente nei monti d' egitto, ch'avendo ucciso, fu la
contenenza / ché 'l non è grande d' animo colm / che contra i minor
: venga in prova pur, che d' ogn'oltraggio / gli offero campo libero e
il compì, dell'oggetto interno. d' annunzio, i-267: chi celebrerà la pugna
di pugnarle incontra / ha possanza e d' ostarle. pratesi, 5-129: nel
14-18: quelli il quale s'arma sìe d' elo- quenzia che non possa guerriare contra
, 1-535: fu carcerato valeriano vescovo d' abensa in africa da gensenico re de'vandali
italia. -resistere con grande forza d' animo a tormenti morali o spirituali.
i'fossi costretto di pigliare / tra d' essere 'n inferno o 'nnamorato, / sed
oltraggio; / si tenzona la fama d' italia, / non v'ha fumo che
(65): quando questa battaglia d' amore mi pugnava così, io mi movea
giunse a pagare dieci soldi una brocca d' acqua potabile. 3. numero ristretto
una punta di ferro fitta nel capo d' un bastone. fiori, 1-76: or
so che pugnetti di foglie di fior d' arancio, secche all'ombra l'anno innanzi
, nei secoli / per una sacra virtù d' imperio / per tante pugnate fortune.
. antonio di meglio, lxxxviii-ii-125: d' ogni ben si sconfida e 'l mal
dotta, lat. pugnator -dris, nome d' agente da pugnare (v. pugnare
. villani [crusca]: tra quelli d' entro e quelli di fuori ebbe molti
mi strascinassi, non mi risentirei finché d' una ora il sonno non ha fatto
modo in un pu- gnello di polvere d' artiglieria, fredda e nera, si conten-
anello, una chiave, un bicchier d' acqua. / questo, un pugnel di
proenzali e con altri di linguadoca, leggieri d' arme, con balestra e con loro
mostrano i pugni da lontano, tenendo d' occhio il bastone dei soldati. misasi
. cavalca, 20-82: udendo poi d' un altro che non mangiava se non una
non vi mettendo olio e né punto d' incenso, perciò che per lo peccato
arresta, / ma va come saetta d' arco spinta, / chinando l'aste alla
, x-206: l'altra di squamine d' oro un manto vesta / di riccami barbarici
e di fasci odoriferi e soavi / d' aromatiche piante il pugno aggravi. f.
nel vaso, tenendo in pugno un pezzuol d' ambra alla della più nobile. monti
che aveva prese, per una rabbia d' istinto. carducci, iii-4-185: oggi ti
/ al cristian petto, italo amleto. d' annunzio, i-383: ella, dritta
boccaccio, 1-ii-158: troiolo in guisa d' una cortesia / con più compagni montò
che si recò a noia / forse d' esser nomato sì oscuro, / col pugno
al capitano e guida dell'ima il nome d' alessandro e a quel dell'altra il
-come gesto per esprimere un particolare stato d' animo (ira, rabbia, ilarità,
era costituito il regno, il punto d' onore, la vendetta, il farsi giustizia
si mordeva i pugni per la smania d' entrarci e il furore del divieto che lo
nell'impugnare l'arma nella scherma. d' annunzio, iv-1-126: -ottimo pugno -disse il
ghignava dalla larga fauce piena di denti d' oro, e senza pietà scagliava contro la
, i pugni di siena, l'aita d' urbino, giostre, barriere e tornei
mascalcie [crusca]: togli una libbra d' olio e un pugno di salnitro e
dal fuoco e poneteci aentro due rossi d' uova e due bianchi, due pugni
nel giorno déil'ascensione; aveva asperso d' acqua santa i cardini delle im-
chinai, strappai da terra un pugno d' erba e lo diedi a gloria dicendole:
un pugno di farina e quattro gocciole d' oglio nel tempo di quell'estrema carestia
. sin, vi-452: in vece d' un gagliardo rinforzo [i turchi]
iii re di svezia con un pugno d' uomini fece impallidire nel suo imperiai palazzo la
stupore del mondo, il vedere un pugno d' insolenti sofisti combattere, strapazzare, svillaneggiare
. pananti, iii-73: un pugno d' avventurieri turchi e pirati avendo trionfato d'
d'avventurieri turchi e pirati avendo trionfato d' una nazione pacifica e stabiliti i governi
nazione pacifica e stabiliti i governi barbari d' algeri, tripoli e tunisi, le tenebre
guerra, soggiogò più milioni d' americani che ne erano privi. breme,
un voltar di strada spunta un pugno d' uomini della finanza. cipriani, ii-1-200:
dannunzio, v-1-79: siamo un pugno d' uomini su tre scafi. più dei
pugno di straccioni, il residuo miserabile d' una mandria, il campionario d'un'u-
residuo miserabile d'una mandria, il campionario d' un'u- manità sterile. tornasi di
di case sulla strada che discende nella val d' era. arbasino, 204: ci
quadrato e ben formato; e perché teme d' ingrassare (sì come si conosce dal
potè giungere a mettere il capo nella corona d' italia e farsene interamente reina; poi
. si vantavano per li padiglioni superbamente d' aver fatto stare i quattordicesimani: tolto
sol colpo aver abbattuta e annullata. d' annunzio, iv-i- 128: roma
il comando dell'attacco. gli pareva d' aver nel pugno il colpo decisivo, la
sapeva [il depretis] o sentiva d' averla in pugno, il resto non
si mordeva i pugni per la smania d' entrarci e il furore del divieto che
vertù la quale gli avesse fatti degni d' esser nomati uomini. pallavictno, ii-121:
è necessaria ad aver buona raccolta: 'd' aprile col barile, di maggio col
uno staio di passo, cioè vino d' uve passe, e due pugnuoli di cenere
suoi calici nascono. quindi alcune sorta d' erbe nascon dove la pula si mette.
il mare / butta tritata tanta pula d' alghe / e pigiata vinaccia / da fame
mezzo / due ciocchi soli col pulàcchio d' anno; / poi tutto v'entrerò
dal rangi- fero sopra la neve dentro d' un instrumento di legno detto 'pulca
prendere / forma, s'io voglio, d' un cane dimestico / o d'una
, d'un cane dimestico / o d' una gatta. or che dirai, vedendoti
aconciai i panni tra le gambe e d' intorno così stretti che non vi sarebbero entrati
compendio, tanto me la trovai piena d' ogni banda di poggi e di colli
tenne desto neanche una miriade di pulci d' osteria. savinio, 22-46: le pulci
delle grosse pulci affamate, in cerca d' albergo. -pidocchio pollino.
con le protezioni o trovar qualche modo d' attaccarlo noi in criminale e mettergli una
mastro simone nell'orecchio, non lasciava d' un passo la moglie, quasi l'aria
di dio, che è uscito il re d' israel a cercare una pulice, sì
pestifero. p. zool. pulce d' acqua: nome di piccoli crostacei dell'
scoperto dalla bassa marea, tutta grondante d' un'alghetta marrone e crespa, coi granchiolini
, cii-iii-506: questo anzolino, mostrando d' aver pulici nelle mutande, le fece di
a scorticar i suoi / popoli e fan d' un pulice un cavallo. p.
p. e. gherardi, cxiv-20-504: d' una pulce s'è fatto un elefante
ogn'un da dosso, / ne fece d' allegrezza un carnevale. -valere
il morso delle pulci: chi è d' animo forte e grande non cura le piccole
. e iron.). cielo d' alcamo, 2: rosa fresca aulentissima,
le pulzelle si dice avere potenza nelli occhi d' attrarre a sé l'amore delli omini
di tante altre sue pari, quanto capace d' imparar le arti buone, tanto più
ho in cor fermato / il braccio adoperar d' una pulcella. foscolo, xxi-95:
mani, e i gomiti sull'aia. d' annunzio, iv-2-89: urgeva nell'aria
ragazza..., in un atto d' insofferenza quasi male abbordata pulzella torcendo il
intorno, / come fa l'unicorno / d' una pulzella vergine dorata, / ch'
fertilità recò all'universo il pronubo fiore d' una pulcella sagrata che sterilisce di frutto fatale
3. per anton. giovanna d' arco (designata dai francesi come la
(designata dai francesi come la pucelle d' orléans o, semplice- mente, la
gro- zio... è autore d' un epigramma in lode della famosa giovanna
un epigramma in lode della famosa giovanna d' arc, detta comunemente la pulzella d'orléans
d'arc, detta comunemente la pulzella d' orléans, che morì condannata al fuoco
la ragazza... è la giovanna d' arco dell'ultimo film di bresson non
suoi giudici. -la pulcella d' orléans: titolo della traduzione poetica in
traduzione poetica in ottave della 'pucelle d' orléans 'di voltaire, compiuta da
monti, % -tit.: la pulcella d' orléans del signor di voltaire. carducci
di voltaire. carducci, iii-18-146: d' inedito nulla può rimanere che importi,
non fosse la versione intiera della 'pulcella d' orléans '. 4. con
questa citta pulcella... andava fastosa d' aver sostentato quattro assedi. -proprio
la bocca e ne le guance: / d' amor e di goder vi si ragioni
e così la chiara ci abbandonò lietissima d' abbandonarci, come era stata lietissima di vi
alagia, che porta sul petto la rosa d' oro del suo pulzellàggió. savinio,
. primo accoppiamento; iniziazione sessuale. d' annunzio, v-2-383: pagai pedaggio e pulzellàggió
, 1-275: non c'era tanta premura d' andar a marito, aggiunge una pulzellóna
; e che gli eletti e adepti d' ogni paese si bisbigliano e trasmettono misteriosamente,
e trasmettono misteriosamente, come gelosissimi segreti d' onore o di casta, mentre non
questo, appena andato via, una filza d' im- properie e d'ingiurie: -stupido
, una filza d'im- properie e d' ingiurie: -stupido! imbecille! pulcinella!
nelle regioni settentrionali tanto dell'europa, quanto d' a merica. fuor del
dal manioco, dal banano, dalla polpa d' alcune mimose ma coltivavasi apposta una pianta
ungaretti, xi-95: quell'albero, che d' estate diventa come un globo di fiamme
vago e come dipinti su uno smalto d' un candore perfetto, non s'affacciano
le servette argute / in questa scena d' uomini e di dei? / coloro
coi lazzi di pulcinella sulle nere. d' annunzio, iv-2-198: il giovedì grasso
che non lo sappia che la regalia d' un paio di maledetti pollastrini che portate
al cicaleccio. nuovo giornale letterario d' italia, xl-651: le fiabe dei gozzi
gli faceva da usbergo, che il moto d' orgasmica stupefazione si spegneva, come avvenne
. alvaro, 8-250: nei tetri banchetti d' ombre del magnasco, nell'epica pulcinellesca
passati i ventun dì, allo scorcio d' essi abbisi l'occhio et awertiscasi che nel-
pulcino, becchi pur, non raspa. d' annunzio, v-3-356: nelle pitture di
: / né alla serpe dubitar bisogna / d' esser esca a'pulcin della cicogna.
loro sole intendono. in un fuoco d' artifizio di tenerezza, la madre la chiama
tenerezza, la madre la chiama con nomi d' animali: pulcino, ranocchia, maomao
ai 15 anni (e il termine ufficiale d' uso è 'giovanissimi ').
o sprowe- duta, incapace di trarsi d' impaccio. carducci, ii-6-57: non
solito, pulcino, in un dito d' acqua. verga, 8-306: lasciate fare
di un pulcino: inzuppato, fradicio d' acqua o di sudore. massaia,
: esser come un pulcino nella stoppa: d' uomo impacciato e che non sappia risolversi
genitori. monosini, 215: d' uovo bianco spesso pulcin nero.
pulcinèllo cn'è dentro da l'ovo / d' uscir 'nnanzi ched el su'tempo sia
ci si mette tutta e si ricorda d' esser donna solo per comandare. anche
12: camillo mio, pienissimo inventario / d' ogni egregia e notabil pulcritudine, /
, e forse svelarono all'artista migliaia d' immagini rispondenti nella pulcritudine ideale. b
bella... veniva su la marchesina d' isolagior- dana e vaga e formosa e
e crespe, / per cui tinto d' invidia apollo geme, / furon ministri
e bel commento / al carme del salterio d' aquino. = voce dotta,
ed il puledro fu notricato a latte d' asina. nuccoli, vii-788 (10-77)
una poleidra de stima de tre fiorini d' oro. documenti dell'amiatino trequattorcentesco,
: raspi e nulla tema, / e d' esser saltator mostri aver arte. sanudo
nov'anni, / ch'ha la bocca d' acciar, l'unghie di vetro.
un utero con le ovaie e trombe d' una puledra di tre anni in circa,
, agili e ratte / come penna d' augello. foscolo, gr., ii-511
grande prato ch'era dopo il ponte. d' annunzio, i-103: pascon qua e
ch'io avessi cura di costei come d' una bella polledra e ch'io non le
io non le levassi mai gli occhi d' attomo. tassoni, 1-3: l'italiche
scorra come poliedro indomito tutte le strade d' iniquità, vi vuol forse altro che
: né qual poliedro sfrenato si scosse d' addosso la buona educazione avuta collo scorrere
un giovine poliedro intollerante delle pastoie. d' annunzio, iv-2-20: correva pei campi
una puledra che imbizzarrisca a ogni alito d' aria e salti e corra felice,
a cavallo. letter. popolo insofferente d' autorità, e di carducci,
preposto a monsignor me- moransi, signore d' ingegno ameno e piacevole e però grandemente
firenzuola, 2-130: il domine saltava d' allegreza, che pareva un puledruccio di
: l'antenne si hanno a far d' abeto,... la poppa,
fili e di stamperie si pavonano panciutamente d' aver intinto per sempre il dito nell'
più desiderata. lo poléggio appo quelli d' india è più caro che 'l pepe
tale riscaldati e sopraposti, o cocole d' aloro con poco mele riscaldate e sopraposte,
pulegio con mele et olibano o cocole d' aloro. crescenzi volgar., 6-
donne, 1-16: puleggio, foglie d' alloro, persicaria. e poich'è fatto
/ odoroso puleggio e di farina / d' acqua commisti una bevanda chiese, / grata
deledda, i-210: era un pomeriggio d' aprile. in fondo alla valle già coperta
aprile. in fondo alla valle già coperta d' erbe e di fion una striscia violacea
alla credenza che il puleggio secco rifiorisse d' inverno). tesauro, 2-298:
sabbie ferrifere sono per lo più composte d' arena quarzosa con abbondanza di pa- gliuole
sul lido di wo-marina, all'isola d' elba). = dimin.
linea] '[linea] della lunghezza d' un pollice ', de- nv.
parlava molto bene; ed era figliuolo d' uno cane e d'una cristiana, la
; ed era figliuolo d'uno cane e d' una cristiana, la quale fu gentile
gentile donna. e fu signora sua madre d' una città d'er- minia, chiamata
e fu signora sua madre d'una città d' er- minia, chiamata capodozia; e
'l suo vigore. / copia ci è d' animai qui pel paese, / ch'
quali penso io che per novi mescolamenti d' altri animali siano stati causati, come si
dei centauri in omero e in * buovo d' an- tona 'di pulicane. grazzini
legacci, di cui recai un esempio d' ecloga rusticale, è un 'pulicane '
2-312: 'silio ': sorta d' erba medicinale, dal seme della quale si
pùliga (pùlica), sf. bollicina d' aria che si può riscontrare ah'intemo
vessichette friabili che mostrano di essere pulighe d' aria che non ha avuto tempo di liberarsi
imperfettamente fusi sono corpetti amorfi, e d' ordinario pezzettini di quarzo. de amtcis,
son tutte sfiatate. -bolla d' aria. documenti delle scienze fisiche in
lavoro di getto, prodotto da bolle d' aria che non potè bene sfiatare.
paolieri, 35: per il gusto d' un infame, tutta la mia famiglia
le fratti, susciti un suono come d' acqua corrente che ti muove quelle stagnanti
di legno. = nome d' agente da pulimentare', voce registi-, dal
sf. pulimentazione. = nome d' azione da pulimentare. pulimentazióne,
tecnol.). = nome d' azione da pulimentare. puliménto1,
temente con microscopio, offrì solo una massa d' aghi cri stallini che indussero
pulimento,... e un capolavoro d' arte. 2. operazione che
ogni efficacia plastica e cu ogni pulimento d' arte. savinio, 12-202: dopo queste
svisceratissimo, che, dotato dalla natura d' una mente tirata a tutto pulimento e d'
d'una mente tirata a tutto pulimento e d' un cuore come ce ne sono pochi
bene ». = nome d' azione da pulire1. puliménto2,
puni- mento. = nome d' azione da pulire2. pillino,
pulificato n'ò loro affatto / de'mai d' amor, ch'io son que'che
padre per ispediente di condurlo a genova e d' appoggiarlo a tommaso orsolino scultore e cognato
da tralasciarsi a tal proposito l'azione d' un reo che, dovendo esser decapitato,
trementina. ibidem, i-465: il vasellame d' argento, tanto difficile a pulire come
, e piegando un fascio di fili d' erba si pulì la punta delle scarpe.
più sterili e del più stagionato, dopo d' averlo ben vagliato e pulito,
e sottil cura / dèe l'uom d' intorno e dentro e lungi e presso /
si riavvicinavano nella chiarezza dell'aria saporosa d' acqua piovana. 5. rifinire
vai ti pulisca, e tolla / via d' ongni solla: / puro ne faccia
ferrara, 61: io scrissi già d' amor più volte rime, / quanto più
leggiadria dello stile e la bella maniera d' esporre i sentimenti e le ragioni con
pulirà egli. fra giordano, 1-209: d' ogne opera oziosa renderemo ragione,
ogne opera oziosa renderemo ragione, d' uno sedere ozioso, di tutto ci
di crocchia che pareva si fossero dimenticati d' imbiancare, una acconciatura nera simile a
era in lei qualcosa di pigro, d' inerte, di stanco che si rivelava dalla
dire. 5. cattaneo, 10-88: d' ogni cosa trattati fummo e pulitamente e
perizia, maestria. -anche: a regola d' arte, in modo perfetto (talvolta
] il medesimo di scultura una figura d' un san bastiano di marmo tutto tondo di
le aveva suggerito subito l'unica via d' uscita per venirne fuori pulitamente.
a piedi, e lodatolo della ulitezza d' ogni suo arredo, gli disse: -david
della spagna paresse che l'avanzassero per onor d' età, per ricchezze e per onorati
del mondo siano rinchiuse negli angusti termini d' italia. bettinelli, 1-ii-38: l'
: una dama che facevagli l'onore d' inalberare i suoi colori, come le
ditta opera e investita in una basa d' ebano nero: era di una certa accomodata
nella quale io avevo compartito quattro figure d' oro, fatte di più che mezzo rilievo
secondo via di ragione per passi d' alcuna similitudine da uno opposito ad
questa edifi cata / tutta d' acciaio splendido e pulio. bibbia volgar.
hanno pulita. bandello, ii-1193: quai d' oriente perle / ben lucide e polite
le mani regge lo specchio riccamente fregiato d' oro intorno, a cui bersabea si
2-4-rifl.: chi può descrivere la beltà d' un cuor puro? uno specchio a
baldi, 410: la scopa si gloriava d' esser quella che tenesse e
fa miglia, i chicchi d' oro dal palco; / esci all'aperto
penne altrui già rivestiti, / sono d' ingegno e di cervel puliti. -spogliato
domo vi fu similemente, / figliuolo d' oemonia pulita, / con quello sforzo
ii-50: o crini, o capei d' oro, o crespe chiome, /.
., 3-188: filosofia non rifiuta sottilità d' inge io, ma ella
tenero, che s'usa in fiandra, d' un rilievo pulito e diligente.
passione per l'arte, tutto d' un liscio prosaico, ma d'una eccellente
tutto d'un liscio prosaico, ma d' una eccellente prosa, pu
lita, utilitaria, piena d' equità e di verità. -sf
al parlare sono molteplici e varie. d' annunzio, iii-1-1077: ha veduto aggiudicare,
sue lettere co 'l portarmi avanti l'amicizia d' un pulitissimo letterato, qual è vostra
era in lui la gravità dell'arte d' apelle. 8. che ha (
il rapire l'altrui, né peccato d' avarizia né ai lussuria non cognosceano. sacchetti
e riferisse, ma dentro ai limiti d' una visita pulita e mostrando soltanto d'esservi
d'una visita pulita e mostrando soltanto d' esservi andato per dare un'occhiata di
, 90: nel mugello ha gran quantità d' uomini e, secondo contadini, sono
core. 11. compiuto a regola d' arte (un lavoro); ben
la sutileza loro in una picola scatoleta d' argento tutta anie- lata et affigurata si
che colla fine dell'anno 1878 sarete pulita d' ogni debito. 14.
pare... che voi siate tutti d' accordo in questo affare poco pulito.
ho visto mille cose che da secoli sono d' intorno senza che... io
e vi è un non so che d' ateismo; e che sia il vero,
fanfani, 39: questo è un napoleone d' oro: dammi al tal di tale
/ e più lordo e più unto d' un panello, / lavatolo e rimessogli il
un puzzore li ammortisce; fa peggio d' un veleno. -di piante:
due lanterne, il serpente ad anelli d' un pulitore ad aria compressa. volponi
dirizzano la vita. = nome d' agente da pulire1. pulitorista, sf
risultato ottenuto con tale operazione. d' annunzio, iv-1-81: il tritone non gittava
non gittava acqua, forse per causa d' un restauro o d'una pulitura. sbarbaro
forse per causa d'un restauro o d' una pulitura. sbarbaro, 4-83:
. sbarbaro, 4-83: in previsione d' una rivista alle armi, verificava la
.; ma, in una tesi d' italiano, non è da fame conto.
la iuta, ecc. = nome d' azione da pulire1. pulizìa1 (disus
a. cocchi, 6-60: le abilità d' una signora sono alle volte capaci di
del corpo, si pratica la norma d' avvicendare gli ammaestramenti coi giuochi ginnastici.
neri, 6-26: son dipinte le logge d' ogni intorno / con una pulizia dentro
decidermi a fare l'operaia: moglie d' un fresatore, era quella la mia strada
morte più pallida / e il desio far d' ogni sperancia voto, / cum
ch'una bollente acqua. -zampillo d' acqua sorgiva. leonardo, 2-304:
2-304: pollulamenti e surgimenti sono nascimenti d' acque, ma l'uno vien di sotto
uomini che allo studente barbaricino parevano d' una razza diversa e inferiore alla sua.
inferiore alla sua. = nome d' azione da pullulare. pullulante (
fondo, tiepide alcune, alcune fredde. d' annunzio, iv-2- 856: nei
. siri, ii-52: il vescovo d' elna... per rimediare alla pullulante
abbracciano la terra / nell'amplesso: bontà d' un uomo solo, / con tutte
notte era una camera con strane / figure d' ombra pullulanti in giro / alle pareti
abbattersi dinanzi i governi di francia, d' inghilterra, d'italia e degli stati
i governi di francia, d'inghilterra, d' italia e degli stati uniti, pullulanti
govoni, 435: sorge da un luccichio d' aauitrini / pullulante di rondini pomposa,
pullulante di rondini pomposa, / miraggio d' iriaati lumachini / tra un lato veleggiar
qua e là pullulante di ghiaccioli, è d' un azzurro così freddo e insensibile che
e altrettante spighe, sottili e percosse d' aridezza, nascevano, divorando ogni bellezza
1-29: io scolpirei non solo un atto d' elio, / ma in un momento
: i fiori pullulano da ogni filo d' erba. -coprirsi di vegetazione (
di liete erbe, bei fior, d' arabe fronde. -con riferimento all'
[o perla], pullulando fuor d' alma natura, / non prendi qualità di
leva da quella una pellicola come tela d' aragno, e poscia comincia a pullular
provocato dal salire alla superficie di bolle d' aria o di vene sotterranee).
dentro il mio core così dolcemente. d' annunzio, iv-2-1019: la fonte pullulava
che un girino / la sfiori, ma d' un brivido silente. luzi, 11-73
: pullula la sorgente, che può fare d' altro? / la vita - esulta
miro saliente vena: / trema, e d' un lieve pullular lo specchio / segna
che 'l seguiva, sceso a piè d' un albero a cui legava il destrierio,
avrebbono impietosito le tigri più feroci. d' annunzio, 4-ii-134: la parlatura sua soave
tra tabondanza del biondo, in guisa d' una vena che sorga lucida e trepida a
: dal cielo roseo pullula una stella. d' annunzio, v-3-774: qualche stella pullula
cicerone... quattro veneri, d' onde poi pullulò quel numero di veneri con
cascina, 207: li sette arbuscelli verdi d' intorno sono le suoe potensiale parte,
immortali, / dritto fia ben che d' ogni gioia colmo / stringa sì bella vite
la risoluzione, che no presa, d' ammogliarmi m'ha fatto cadere dal cielo in
, che pullulava da questi discorsi, d' aver ingiustamente maltrattato il suo caro.
dalla croce, che dev'essere simbolo d' umiltà. giordani, iv-80: non più
sanctis, ii-6-186: come nel sogno, d' immagine pullula immagine, di fantasia qui
petrarca la snellezza metrica accompagna questo pullulare d' una visione di beatitudine. soffici, v-i-
pullulando nella putrefazione della vostra bella lingua d' un tempo, debbano esser intesi da
che accade, di un'idea o d' un desiderio quando pullulano nel cervello o nel
sul viso (un'espressione). d' annunzio, 8-23: la contessa volse la
, mentre ch'io sogno! ah, d' improvviso, / se ombra di pensier
, / come soave è il pollular d' un nso / vostro che nel pallor roseo
servi umilissimi / quanto di porco, d' infimo e dfottuso / pullula negli stati felicissimi
carrà, 308: ovunque pullulano critici d' arte improvvisati ai quali difetta persino la
dopo la di lor mancanza un seminario d' operazioni egregie, dal quale s'è veduto
-sostant. moltitudine, fioritura. d' annunzio, v-3-379: quel discorso mi sembra
: quel discorso mi sembra, meglio d' ogni altra sua prosa, rappresentativo del suo
oggi i ricconi pullulano, il libro d' oro è un elenco di illustri ignoti.
agile e un che di nuovo, d' aperto, di giovane. -di
1-140: ciascheduno di noi si ricorda forse d' aver sentito da giovine alcune maniere di
i-315: pullula il mio cervello / d' un popolo di larve. barilli,
inselvatichita, quale m'ero ridotto, sperare d' es- ser ricevuto in una casa remota
6-124: le pareti dell'anfiteatro pullulavano d' acqua silenziosa. p. levi,
canne che gettano e pullulano certe mazzocche d' un palmo. soderini, 1-35°:
pregiatissima pianta [la vite], più d' ogni altra feconda e fruttìfera, dal
pers, 3-157: quelle piagge beate / d' ignoto aprile ai tepidi favori / san
xiii-176: si chiamano nocchi queste specie d' osserelli dei frutti, che è lo stesso
dotta, lat. pullulatio -dnis, nome d' azione da pullulare (v. pullulare
, dalle zolle / alte, quel pullulìo d' angoli esatti, / che l'inverno
: ivi ha radici il pullulìo gemmante / d' ogni anima, che crea tutte le
libra sull'ali il pullulìo gioioso / d' essere accolta al mistico richiamo.
beffare... il pulpaménto povero d' anacarsi scita, la carne cruda di
verso di me, minacciava le fiamme d' inferno ai perversi. jahier, 36:
in una tribuna. -predica. d' annunzio, iii-2-1067: -ti proibisco..
e che... ha disposto d' esso pulpito nella suddetta maniera con aver mostrato
essi ancora, ma con minor numero d' ambasciatori, vestiti onoratamente di scartato, e
su'pulpiti delle sue scuole con intenzione d' insegnar l'utile e il vero.
quale propugnò (da solo) la causa d' una farsa, proibita al 'milanese
respiro (il petto). d' annunzio, i-784: bei capelli effusi in
stesse). e e d' annunzio, i-117: vogliamo le tempia pulsanti
di piuma il cuore / nell'incantevole rombo d' amore / delle tue vene pulsanti.
che preme (un impulso). d' annunzio, iv-2-992: sentiva il gran battito
e fatta schiava / ubbriaca di colon d' anilina. c. e. gadda,
percussore di una torpedine. d' annunzio, v-1-313: abbiamo levato i turaccioli
aguzzo pulsante di corno nero del campanello d' ingresso. cassola, 3-182: una domenica
mi pulsava alle tempia con la violenza d' un maglio. nel silenzio udivo il battito
del mio piccolo cuore accordarsi col rodio d' un tarlo, col tic-tac del grande
sul letto / del mare che pare d' argento; / nel silenzio del mondo,
pulsa in tutte le fibre della gioventù. d' annunzio, i-51: il cor batteami
ampio e profondo / come il petto d' un dio. guglielmotti, 3-38: a
. comisso, 1-32: un estro d' inni mi pulsava nella mente. gadda conti
sant'agostino... ci raccomanda d' essere curiosi per sapere chi è in più
da herasistrato me dico elio d' amore languire della noverca. 3
me che anelo l'émpito profondo / d' un ritmo innumerevole e pulsatile / come l'
dello strumento è di metallo, qualunque, d' altra parte, ne sia la forma
canuto di sottilissimi capelli, della grossezza d' una noce. produce la radice per il
, 4-108: immaginiamoci una sfera ripiena d' acqua, di cui ogni goccia contenga una
un membro muscoloso e nervoso, composto d' assai legamenti, pieno di vene e arterie
rosato e violato con poco aceto e sugo d' agresto. rajberti, 3-37: il
miei discipuli ediscevano / i temi senza errar d' una litte- rula, / alioquin acuta
-percosso (un cembalo). d' annunzio, v-2-555: un fonditore pistoiese.
da pulsare, col suff. dei nomi d' agente. pulsatòrio, agg. che
mia contò sessantacinque pulsazioni in un minuto d' ora, alcune delle quali aveano qualche ineguaglianza
successivo di pulsazioni cagionato dal cuore. d' annunzio, v-1-369: era sauro affocato
passando dall'ombra al sole sembrava fuso d' un caldo bronzo abbondante di rame.
in un mese di tempo, pure d' una pulsazione di polso. -con
costituita dall'impulso dell'aorta addominale. d' annunzio, v-1-204: il capo mi
: moto regolare di acque correnti. d' annunzio, iii-1-1107: quando io freno un
nell'ovest crepuscolare / febbrili pulsazioni / d' uno sparviero caproni. -rintocco.
della misura sua, sanza alcuna pulsazione d' invidia. = voce dotta, lat
dotta, lat. pulsatio -ànis, nome d' azione da pulsare (v. pulsare
a retta via e non riescono perciò d' impedimento all'altre? o succede qualche vera
. 'lo scacciare ', nome d' azione dal class, pulsare (v.
toro / da quel che yì vello d' oro / aguadagnò per virtù de'suoi
giù nel prato nero, i fuochi d' artificio che volan via tra le stelle
..., che si rivelano d' una densità di significato estremamente concentrata.
3-28: nigricante petra... scintilla d' oro e mice argentee copiosamente quale pulviscolo
com'è nei raggi che discendono dai finestroni d' una cattedrale, nel sole danzava un
cattedrale, nel sole danzava un pulviscolo d' argento. moretti, 15-202: un
luce entra dalla finestra con un pulviscolo d' oro che danza nell'aria come un fitto
danza nell'aria come un fitto sciamare d' insetti nel riflesso del sole. del giudice
-per simil. insieme di goccioline d' acqua vaporizzate, di minuti fiocchi di
(in partic. nelle espressioni pulviscolo d' oro, dorato). carducci,
cielo, co 'l nuvolo di pulviscoli d' oro che lo splendor del tramonto raccoglie
curva del ponente e una lunga striscia d' oro rutilava sull'azzurro del mare giungendo
pareva una lama di ferro arroventato. d' annunzio, i-836: ralpitan ne'pulviscoli /
: dalla porta spalancata su uno sfondo d' azzurro abbagliante penetrava un torrente di luce che
è oro, oro, tutto un pulviscolo d' oro che inonda, e la gente
la gente si muove in mezzo al pulviscolo d' oro. montale, 1-47: ci
patina dell'adolescenza che è come un pulviscolo d' oro e di luna cosparso sulle sembianze
imitativa del rumore provocato da uno sparo d' arma da fuoco (e può essere
forze, e non gli riesce nemmeno d' ammalarsi o di svenire. allora plotone d'
d'ammalarsi o di svenire. allora plotone d' esecuzione, e pum! manzini,
considerare (dai nostri più austeri docenti) d' an- nunzio come un guitto megalomane,
epoca [le 'laudi 'di d' annunzio] vantata come un effettivo poema.
), detto anche coguaro o leone d' america, che vive esclusivamente nel continente
leone del perù, più picciolo di quello d' africa. lessona, 1217: '
detto anche coguaro, leone argentato, leone d' america ('puma concolor ')
quella di ottone, calda e pacata, d' una gran sanità umana, filiale e
umbria,... la pumula d' amitemo. domenichi [plinio], 14-3
. -in partic.: pena d' amore. fr. colonna, 3-133
3-133: excessivamente il mio tenero core d' amorose punctiture percosso, non intendo si io
. dei verbi frequent. e dei nomi d' azione. puncto, v.
eglino v'enterrebbono overo vincierebbono la punga d' entrare dentro a questa città. a
pungellato dalle diffamazioni polemiche, si armò d' erudizione critica e storica in fatto ai onde
ribelli: / achitòfel non fé più d' absalone / e di david coi malvagi
al petto con tanta prestezza e sicurtà d' animo che nessuno delli detti rimediar non
gelosia / di sé la rosa armata / d' aghi pungenti sia, / pur se
varano, 1-149: io tardi penetrai d' erti pungenti / cedri in opaca selva,
, i-122: un verde giro / d' argine rustica! cinge la vasta /
monte / che di pungenti vepri e d' alti e densi / rovi tra lor confusamente
attorti / ispidi ha i lati e d' ogni parte il varco / impenetrabil fa.
che spuntavano fuora a guisa di quei d' una leona, ma pungenti (mi
: pungenti sono le foglie deltortica. d' annunzio, iv-1-718: ella gridava rideva,
e più pungente / che se fosse d' urtica se lo sente. montale,
le sue armi proprie stuzzica per una fessura d' una cassetta un same d'api e
una fessura d'una cassetta un same d' api e esse, invenenite, aguzzando contro
/ che stridea lacerata in modo atroce / d' alto dolor da più pungente lima.
ponendone cinque o sei manate in unbarile d' aceto buono, così sparse per esso,
pungente della marina, non mi consentono d' allungar questa lettera. papi, 4-113
: l'umidità antica del di là d' arno. e. cecchi, 203:
: talvolta sembrava che l'aria rabbrividisse d' un gelo repentino. correvano sulle acque aliti
marini, io: giunse sull'erto d' un monticello, cui d'intorno numerosa
giunse sull'erto d'un monticello, cui d' intorno numerosa schiera di folti pini facea
di folti pini facea ghirlanda e ciascun d' essi serviva di scudo impenetrabile contro i pungenti
col fare un viaggio o colla conversazione d' ingegnosi amici o in altra guisa di condurre
anima raccolta / sente morir la fragranza d' un fiore / tra una pungente nostalgia d'
d'un fiore / tra una pungente nostalgia d' amore. baldini, i-283: trova
pungente e saldo, / così vestisse d' un color conforme. / forse tal
si vede o si sente un peccato d' un religioso. a. cocchi, 5-2-186
le gravi conseguenze che seco porta la marca d' un simil colpo. marchetti, 5-95
innamoramento); che fomenta la passione d' amore; intenso, acuto (il sentimento
(i-iv-451): colle pugnenti sollecitudini d' amore da insensato animale, sì come io
sono le vere e più pungenti saette d' amore. crudeli, 1-16: a'tuoi
anima] dolor po- gnente. frottole d' incerta attribuzione, xlvti-274: o pungente
ho portato l'animo scontento e pieno d' un pungentissimo rimorso. s. carlo borromeo
'l velen che gli dei dànno / più d' altro amaro ai miseri mortali? /
ardenti strali, / i pungenti desir d' eterno danno, / ira, sdegni
o filippo, la pungente ingorda / voglia d' onor te lieto incontro invia / al
): il desiderio che gertrude sentiva d' uscir dall'unghie di colei...
può causare gravi danni (un mezzo d' offesa). sagredo, li-8-373:
] potuto reprovare ogni uomo senza impressione d' offesa dia propria bontà,...
a fatti eroici, a opere memorabili e d' immortalità degne, non si può sprone
degli eroi nell'altrui menti / son pungenti d' onore accesi strali / e sproni al
sbandarsi da ogni parte, si rifiutava d' accostarsi, toccava e subito se ne distaccava
: letterato e critico, specialmente critico d' arte, soffici lo era, di qualità
, di qualità alta, espressione immediata d' una sua naturale, pungente sensibilità percettiva.
egli a dir alcune piacevolezze, ma miste d' alcune parole pungenti e maliziose. catzelu
pungenti. pellico, 2-421: mi convenne d' udire dalla commissione certe rincrescevoli e pungenti
goldoni, xiii-34: sotto la protezione d' astri così benigni spero non patirà ella
albizzi, ii-493: gli ambasciatori del re d' inghilterra hanno esposta in publica audienza loro
. g. bentivoglio, 4-1256: parevagli d' essere come sgridato pungentissimamente in se stesso
purganti per l'uomo, cioè capaci d' irritare colla pungènza de'loro sughi il canale
il piè divino. gnoli, 1-258: d' ettore, / motteggiando, coll'aste
? ». « la puntura ». d' annunzio, iv-1-427: non ancóra pettinati
mosconi de le patrie arene / vi fan d' intorno festa. verga, 8-278:
inguantata il ciuffo a sommo / coglieste d' un'ortica e mi premeste / sulla gota
incrudelisce e inaspra la battaglia, / d' orrore in vista e di spavento piena,
. quando l'insetto punge si serve d' un dardo collocato nella parte superiore dell'
rivali, / e concede alla sfinge d' aggirarsi / per favi, saziandosi di miele
lento / giro de'pazienti occhi rispondi. d' annunzio, ii-600: i..
). -anche: intossicare. cecco d' ascoli, 2469: il grifo assai è
ariosto, 1-25: con un gran ramo d' albero rimondo, / di ch'avea
/ l'oppinion » mi disse « d' i mortali, / dove chiave di senso
certo non ti dovrien punger li strali / d' ammirazione ornai ». passavanti, 49
, ci spronano e quasi ci costringono d' andare a dio. boccaccio, vti-87
mi punge e più mi preme: / d' altri parenti e d'altri amici poi
mi preme: / d'altri parenti e d' altri amici poi. a. f
tai pensamenti l'animo / mi van pungendo d' un pa- vor lugùbre. botta,
, / come si schiaccia un insetto. d' annunzio, i-295: ancóra de l'
di giacomo, i-576: a volte d' un subito l'aria si appesantiva;
. montale, 15-192: punge il suono d' una / giga crudele, l'avversario
volgar., i-369: qual di coltello d' amore è punto, di pensare dello
: certo te mai non punsero / d' amor l'aspre saette, / e insultatrice
il cuore / farti pungere dal male d' amore. -assol. della
... che lo novo peregrin d' amore / punge, se ode squilla di
, ch'io non so che sia? d' annunzio, iv-1-6: l'ansia dell'
tardi. calvino, 1-445: la vista d' un paese ch'era il suo,
auaeso ', gl'improperi acerrimi / d' un recente tiron de'catecumeni: / egli
di tacere piuttosto cne pungere, quan- d' anco mi potesse venir fatto a proposito.
atemine. -con uso recipr. d' azeglio, 6-561: cominciarono a pungersi a
noi... udivam tutto. d' annunzio, iv-1-662: ciascuno dei due
al- tre, puote in parte molto d' amaritudine e di paura porgere a'consideranti
abduani e dal ticino / lo fan d' ozi beato e di vivande. giuliani,
cesarotti, i-ix-79: impaziente / cerca priamo d' ettor, coi cupid'occhi / già
deserta. / par ch'essa punga d' un suo muto e fine / sdegno
, e non senza frutto, pugnesse d' un ricchissimo mercatante la cupidigia. antonio aa
, si ungono graziosamente i vizi d' altri. roberti, vm-2-118: gul
cui si punge il malvezzo che, d' usar francesismi, nel discorso italiano s'era
la compunge / e sforza malamente / d' aver presentemente / la cosa disiata.
brami, / o còr solo una fronde d' esti rami ». castiglione, 3-i-1-11
: la maggior necessità è di svegliare, d' incoragpunge a correre / l'azzurre vie
15. eccitare un desiderio, uno stato d' animo, i sensi, la fantasia
voglia di tassar sua maestà di parziale, d' ignorante. serdonati, 9-122: erano
in italia pungevano la cupidigia del cardinale d' este. panni, mez. [
amanti le smanie derido; / anco d' argo i cent'occhi disfido / se