i beni perfettamente raunati. t. d' aragona, xliv-238: dio ama non
arte trae che quello che per artificio d' altri la imprende? fracastoro, xxx-2-95:
formaron, donna, il vostro viso / d' ogni beltà perfettamente adorno. castelvetro,
tedesca perfettamente, non gli sarebbe difficile d' impararla nel medesimo noviziato. foscolo,
da principio il senso di disorientamento e d' imbarazzo del vecchio brandi.
-correttamente. muratori, 8-ii-255: proprio d' essi è il fare che l'uomo
... nella 'storia del popolo d' israele'notava come il gehova di quella tribù
... mostrano per alcuna apparenza d' avere questo mondo, e non hanno
. gherardi, 1-ii-385: comincia il trattato d' una angelica
undici anni elio aveva affermato per sagramento d' essere perpetuale nimico de'romani. anonimo
non si trova se non quattro perfezioni d' amicizie. = deriv. da perpetuale
e di tenere perpetuamente i franzesi fuora d' italia. caro, i-55: credete voi
un cavaliere, lavorando sollicitamente per amore d' una donna e non avendo copia di
e caste monache, dentro a'confini d' altissime mura dei sacri chiostri chiuse e
più spagnuoli veterani e in mille lancie d' uomini d'arme del paese, che sono
veterani e in mille lancie d'uomini d' arme del paese, che sono perpetuamente
perpetuamente a dio la sua verginità. intrichi d' amore [tasso], 253:
dichiarava per ingannatore e per indegno perpetuamente d' ogni favore del re cattolico. casalicchio
noi sentiamo) gira perpetuamente l'aere d' intorno a l'acqua et a la terra
i-95: perpetuamente tenevano travagliato l'animo d' apollo i giusti richiami de'prencipi.
. goldoni, xiii-342: io, d' ognun più vizioso, gioco perpetuamente /
iv-357: i discendenti di caino e d' abele, quantunque imitino i lor primitivi parenti
passo malfermo dell'uomo perpetuamente alcoolizzato. d' annunzio, 4-ii-130: si levavano d'intorno
. d'annunzio, 4-ii-130: si levavano d' intorno, a grande altezza, siepi
alla berlina, perché non vivevano più d' altro ormai che di quel cardellino, e
generale storicamente positivo. = nome d' azione da perpetuare. perpetuanza, sf
eccellenza dell'orazione, ma non sentivamo d' avere ancora compreso al tutto per quelle
dell'orazione, per la quale è d' acquistare e da tenere la sua perpetuanza
gli otto della guerra furono molto bene d' accordo a nutrire la guerra contro alla
per l'innanti avea ricevuto accoglienze degne d' obbligarlo a perpetuare l'amicizie contratte.
il cuore, di perpetuare la vita d' un nostro attimo: ecco dove cerca
perpetuò immutabilmente nelle famiglie le condizioni. d' annunzio, iii-1-371: e voi, corenzio
era apparso col gesto largo e la borsa d' oro sul canto della via, se
, 598: memorabile giornata, degna d' essere perpetuata nella memoria de'posteri,
suo dito ermetico / tiene un anello d' argento, testardo / testimone d'una
anello d'argento, testardo / testimone d' una felicità / seppellita da chissà mai quanto
che questo sol te faccian degno / d' esser signore, et ogni dì inalbare /
tende a perpetuarsi in virtù della forza d' inerzia. vittorini, 5-129: d
del giuocare ogni cosa del mondo. d' annunzio, ii-753: alpe di luni
, iv-40: tutte le cose desiderano d' essere, e però è che vedendosi l'
almanco in parte, vano l'ordine d' essa natura: e chi si è dato
tende a perpetuarsi ed a moltiplicare. d' annunzio, iv-1-829: tutta la parte posteriore
sarpi, vi-2-116: in caso che d' alcun fondo, sopra quale la chiesa
i cinesi dalle bocche laide, perpetuati d' itterizia,... si sbarbavano sugli
de'nobili esempi. = nome d' agente da perpetuare. perpetuazióne (
che l'abbia il re della sua d' austria, avendo tanto da lasciare. d'
d'austria, avendo tanto da lasciare. d' annunzio, iv-1-942: non era l'
di perpetuazione il motivo unico e vero d' ogni amor sessuale? buzzati, 6-151:
alcuno ci dà. = nome d' azione da perpetuare. perpètue,
, iii-136: sono perpetue verdi le siepi d' agrifoglio. = dall'aw. lat
, ruvida. tariffa de'dazi d' entrata ed uscita (1803) [in
giacea, steccioni, stoppioni, fior d' aliso rosso, fiori secchi de'campi,
vero argento affinato, non avendo bisogno d' alcuna purgazione penosa, li mandi a
la perpetuità della vita di un popolo. d' annunzio, iv-1-232: la mia anima
anima... è sedotta dalla perpetuità d' un dolore unico, dalla uniformità,
matrimonio, e massimamente alla perpetuità d' esso. delfico, iii-135: se
della fama di coloro che di coronarsi d' esso si fanno degni. b. tasso
. è un atto di fede del professor d' ovidio da rispettare, ma non da
amici uguali a loro di condizione e d' ingegno, non so quanto bisogni che si
che dodici volumi di scherzi, cioè d' inezie e d'inutilità, sono troppi
volumi di scherzi, cioè d'inezie e d' inutilità, sono troppi.
l'altra vena, / che piovesti d' amor sì largo fiume. savonarola,
figlio / in carne ed ossa come nato d' uomo, /... /
giustizia è perpetua e ferma volontade d' animo che dàe a ciascuno sua ragione
di perpetua laude,... fu d' atene cacciato. bibbia volgar.,
sempiterno è intra me e li figliuoli d' israel, in segno perpetuo. s.
a pregarlo che non volesse macchiare tutti d' una nota perpetua d'infamia. p.
volesse macchiare tutti d'una nota perpetua d' infamia. p. tiepolo, lii-5-46
dio disperda i partiti, perpetua rovina d' italia! g. bassani, 5-211:
tendevano ora a trasformare in perpetuo marchio d' infamia -diventasse insieme col resto niente altro
desiderosi processi, veramente se gl'infingimenti d' ettore e li conforti d'eleno e
gl'infingimenti d'ettore e li conforti d' eleno e gli ammonimenti di cassandra e le
jacopo boncompagni, duca di sora e d' arce, nel quale si sforza di
e i testicoli perché non sperasse più d' aver figliuoli, fu condannato a perpetua
o tenendo alla bocca un fazzoletto inzuppato d' aceto per non respirare l'aria infuocata,
di iuspatronato perpetuo a favore di casa d' este sopra la badia di pomposa e la
rocca di valdorcia pagano ogn'anno perpetua d' un molino lire quaranta. biscioni [s
perpetua, non ostante il manifesto pericolo d' esser talora mal governati.
modo costante (un sentimento, uno stato d' animo, un rapporto d'amore o
uno stato d'animo, un rapporto d' amore o di amicizia, un comportamento,
presente vita e desiderano per santa intenzione d' aver perpetua fermezza della mente. s
non accorcia ferocemente la vita, la sparge d' una perpetua malinconia. leopardi, 21-9
più favorita delle sue damigelle una carierà d' ambra per assegnargli poi in quartiere perpetuo
dopo le spalle / il galoppo sentir d' un palafreno / che perpetuo il seguisse a
, 5-281: primieramente confessar t'è d' uopo /... /.
vi stagna il tanfo di vecchio e d' appassito dei decrepiti mobili d'ogni foggia
di vecchio e d'appassito dei decrepiti mobili d' ogni foggia. -perenne (
gennaio, di febbraio e di marzo e d' aprile e desidera tal terreno qual desiderano
cedri. aleardi, 1-47: maraviglia d' isole dipinte / da lo smeraldo di perpetui
più stabile, al sicuro sulla riva d' un perpetuo invisibile fiume, il cui
e perpetue satire sue acquistò i nomi d' 'ingegno maligno', di 'bocca maledicentissima',
, iii-190: per cotesto lavorio perpetuo d' indagine parecchi fatti entran nuovi nel dominio
falsi o per insussistenza di documenti. d' annunzio, v-1-129: ricorrono sulle pareti le
. onofri, 28: sagra terrestre d' una stagione eterna è primavera! / e
: figli, amici, nemici, d' essere un branco d'inutili infingardi.
, nemici, d'essere un branco d' inutili infingardi. -in partic.:
con grandissima spesa e fatica fé circondarlo d' una perpetua fossa larga trenta piedi e
verso la sua foce / un abbaglio d' oceano, le scale / perpetue d'una
abbaglio d'oceano, le scale / perpetue d' una svolta. -corda perpetua:
il rocchello della corda ha la figura d' un cono troncato, o piuttosto d'una
figura d'un cono troncato, o piuttosto d' una campana... egli è
se tomo in peipetuo stesse vivo, / d' onni prosperità pieno e iocondo, /
che comperamo da. llui per ragione d' in perpetovo libbre mi soldi v. a
che in perpetua i fiorentini non dovessero d' alcuna mercatanzia che per mare o per
rodri go vincono le cene d' eliogabalo; e che la carestia è
fio, / generalmente, i perilgli d' amore! boccaccio, viii-1-16: alla
: alla pudicizia delle donne non bisogna d' essere presa più che una volta a
dono che in perpetuo se ne ricorderà. d' annunzio, iii-2-1136: tutto ancor sanguinante
(493): per le parole d' enea deliberarono li troiani con solenne consiglio che
di cinque falconi bellissimi e domesticati, d' una pezza di panno perpignà, diversi
segno di una certa dubbiezza e sospension d' animo chiamata da'latini 'perplessióne', che
disordini si lasci prender piede, in vece d' esser svelta e recisa, per la
madre sempre con gran perplessióne e travaglio d' animo che dopo il ritorno a parigi
dopo il ritorno a parigi del duca d' orléans non le avesse mai mosso fiato
.. con quanta circospezzione e perplessità d' animo procedea lo spinola circa l'attaccar
1-16: e vero che la perplessità d' un momento impedisce talora segnalate vittorie,
talora segnalate vittorie, ma la temerità d' un momento è anche spesso d'infinita
temerità d'un momento è anche spesso d' infinita mina. g. gozzi, 1-431
confusione di pensieri era che una parte d' essi mi persuadeva che troverrei la donna
persuadeva che troverrei la donna mia piena d' amore..., un'altra parte
non poca perplessità e turbazione gli animi d' ogn'uno, credendosi dover essere quel giorno
traversato, dove, oltre le botteghe d' ogni sorte merci, nel mezzo è
vecchio ponte posava sopra i fondamenti d' un altro ancor più antico.
sotto ardue rupi, sopra aerei ponti. d' annunzio, v-1-221: le barche sono
, xi-221: ora si sente il lezzo d' un canale, con i suoi ponti
allargato. calvino, 10-97: ti compiaci d' osservare quanti ponti diversi uno dall'altro
attraversano i canali: ponti a schiena d' asino, coperti, su pilastri, su
i-336: e'più trieman di te che d' un dragone, / veggendo la tua
felice victoria di quel signore dello stato d' urbino, benché lo avamo inteso di
senza alcuno impedimento alli 22 del mese d' ottobre al ponte schiarantone, due picciole
il ponte vecchio a vedere i fuochi d' artifizio. pratesi, 5-256: di là
che fuggir gli altri vede, / d' esser salvo egli ancor piglia partito: /
se gridavano, quelle lasciarono sotto cura d' alcuni loro compagni, che anco guardassero
che consente l'attraversamento di un corso d' acqua, di un braccio di mare
militare usato per il superamento di corsi d' acqua, scomponibile in elementi che possono
botti e barche e di utri e d' altri modelli,... se hanno
e danubio, passammo ad amhem. d' antonj [in dizionario militare italiano (1833
cavalletti si fanno sopra i gran canali d' acqua... l'altezza del cavalletto
scoperta. -passerella. d' annunzio, iv-1-963: una specie di scalèa
per il primo tratto il ponte era formato d' una sola tavola, strettissima, sostenuta
collo. bocchelli, 1-ii-581: centinaia d' operai, sui ponti di servizio,
l'ottava ripa. -strato solidificato d' acqua. piovano arlotto, 278:
delle erbe, prigione della terra, ponte d' acqua. -formazione nuvolosa.
. -ponte di erofilo: punto d' incontro dei nervi della dura madre situati
parte terminano alla corteccia del cervello, d' onde nascono le prime radici de'nervi
fini, dove è il famoso ponte d' erofilo, così avremo anco da galeno il
su cui le turbe devono passare. d' annunzio, vi-295: ancora troppi legami civili
pattuglia toscana, il vero ponte o punto d' unione fra essa e il nicotera.
tenta le sue vittorie co 'l solo strepito d' un prezioso metallo; talora fabbrica i
uno, innanzi che egli ti favelli d' una cosa ch'egli vuol dirti, fa
ruppe, per lo peccato e disobedienzia d' adam, per sì facto modo che neuno
del paradiso il vivo ponte / e d' ogni gloria nostra eterna guida. panigarola
, che sovrasta per lo più corsi d' acqua, formatasi per l'azione dilavante
scrigni, le sessole, le trombe d' acqua, il ponte. garzoni, 1-871
di larese... le chiave d' albeo, i ponti d'albeo. strafico
le chiave d'albeo, i ponti d' albeo. strafico, 1-i-357: il ponte
marinari tutti / irruppero sul ponte. d' annunzio, i-749: dio salvi l'ammiraglio
appoggiando una delle sue estremità a bordo d' una lancia e l'altra a terra serve
dentro. guglielmotti, 673: 'ponte d' arrembo': corvo. -ponte di
e ad alquanti piedi sopra la linea d' acqua: porta la più grossa artiglieria,
: porta la più grossa artiglieria, che d' ordinario in francia è del calibro di
calafatati bene, per aumentare lo spostamento d' acqua, e coperto da tavole inchiodate
ponte: avamposto, oltre un corso d' acqua, di reparti di truppe, allo
ingegneri moderni un'opera fortificata a difesa d' un ponte, la gola della quale
, e si dovea fare ai 5 d' aprile. carducci, ii-16-219: mandami,
praticabile su cui vengono posti gli apparecchi d' illuminazione per gli interni. -ponte trasversale:
di macchinisti e la collocazione di apparecchi d' illuminazione per gli interni. -ponte di
per gli interni. -ponte di bocca d' opera: passerella posta nei pressi dell'arco
catterina si farà largo quanta è la larghezza d' un dito, con un forame tondo
, n. 4. -augurare ponti d' oro a qualcuno: auspicare il rapido
era squagliato a tempo e gli augurava ponti d' oro. -bruciare i ponti dietro
. -fare, formare il ponte d' oro, indorare il ponte al nemico
/ ma gli devrebbe fare fi ponte d' oro, / perché potesse a grand'agio
all'inimico che si ritira fare fi ponte d' oro. buonarroti il giovane, 9-79
cede / è dover che si formi d' oro il ponte. -incoraggiare qualcuno
come si suole dire, fi ponte d' oro, per farlo restare soddisfatto. fagiuoli
, 1-6-106: gli fo fi ponte d' oro per vedere di stradar bene questo
.. fanno ponte, da un filo d' erba all'altro, delle loro gambucce
di qualcosa: non parlarnepiù. cielo d' alcamo, 172: di ciò che dici
so io che, contro questa ragion d' anni e di ore da me fatta e
3-46: lo tenne in ponte più d' un anno. del casto, 1-172:
, 4-i-344: accennò roba, parlò d' un portento, / la prese larga,
. -a nemico che fugge ponti d' oro 0 d'argento: v.
-a nemico che fugge ponti d'oro 0 d' argento: v. nemico2,
terreno, una strada, un corso d' acqua, ecc. -anche: botte
6: aprendoli [a ciascun corso d' acqua] patenti strade sotto il letto del
rinaldo nelle larghe profferte che da parte d' eugenio messer giovanni vitelleschi gli aveva fatte
pratesi, 5-249: l'italia andava superba d' esser tornata a servire da sgabello al
e ribelli pontefici. -pontefice d' oriente: il patriarca ortodosso di costantinopoli
subordinazione al patriarca costantinopolitano come loro pontefice d' oriente, ammettono la podestà patriarcale del
con migliaia di bonzi e di monaci d' ambo i sessi; e vien creduto una
/ ognun si maraviglia: / sicché d' accordo tutti siam rimasi / ch'egli è
in questo genere, è il ponte d' avignone, sul rodano, costruito nel 1178
, lxxxvtii-ii-22: un prato era fiorito d' ampio spazio /... / ed
fa mura / con un vii ponticel d' un legno solo, / che l'onda
, 35-47: sorrise alquanto, ma d' un riso acerbo / che fece d'ira
ma d'un riso acerbo / che fece d' ira più che d'altro segno,
/ che fece d'ira più che d' altro segno, / la donna né rispose
spronò il cavallo e con la lancia d' oro / venne a trovar quell'orgoglioso
avendo circundata la camera nella qual dormia, d' una larghissima fossa e sopra quella fatto
carradori, ec.: specie d' arco fermato con due viti sulla stanga
, i-95: per ritrovare la distanza d' ogni minimo intervallo... fé fare
di essa lunghezza pose un ponticello immobile d' altezza un dito, e sopra il detto
b. martini, 2-3-222: per mezzo d' un ponticello amovibile siamo obbligati, per
. j: 'ponticello': negli strumenti d' arco, tavoletta d'acero che si mette
: negli strumenti d'arco, tavoletta d' acero che si mette sotto alle corde per
porcacchi, i-246: i fiumi d' asia quasi tutti, altri corrono al
da giovenale quello che custodiva il vello d' oro in quella regione. -che
plinio], 586: sono più spezie d' assenzio: cantonico è chiamato da una
conciar così: fa'bollire una libbra d' assenzio pontico in quattro sestieri di mosto,
molto strana: / alcuna in color d' oro, chiara e bella, / e
quelli ingegneri come la schiuma de'giovinastri d' ogni paese. monelli, 3-88: la
la prima messa in italia, venuto d' antiochia, l'anno di cristo 56,
giunse allor di battù-kano / in qualità d' ambasciator papale / fra giovan pian-carpino france
serdonati, 9-160: questo [tristano d' acuna] portò a donare al papa molte
il quale fu di grandezza quanto una mana d' un fanciullo di 12 anni. pratesi
pascoli, i-5: dipinse nel pontificai palazzo d' ordine del pontefice una cappelleria e nell'
abito pontificale e misesi indosso una cappa d' uno frate. manzoni, pr. sp
papa parato in pontificale riccamente colla mitera d' oro e di gemme in capo,
arcivescovo in pontificale la palma che solevasi d' antico offerire l'8 settembre al re
la moglie compri i zibellini col capo d' oro tempestati di gioie ed i monili di
sui seguaci un tale influsso / che d' infinito popolo attirava / su babilonia un
relig. nell'antica roma, cerimonia d' insediamento del pontefice massimo. tommaseo [
carducci, iii-4-204: da le spalle d' ampelo e l'altare / traversando fu
treni, e la giovane schiera prese d' assalto le carrozze, agitando in aria i
zio pietro continuava a pontificare al posto d' onore. gozzano, i-1040: ti prego
spugnoso nasone, che gli dava l'apparenza d' un cyrano da contado.
del 1871: quella dei rapporti del regno d' italia col pontificato romano.
1-ii-5: quivi stetti tutto quel secol d' oro del pontificato di leone massimo,
niun ponteficato fu del suo più carico d' inondazioni e di fiumi e di barbari
gusto, / e del ponteficato nostro d' oro. silone, 8-1 io: -quella
. -scherz. età remota. d' annunzio, 1-361: il suo soprabito,
albanzani, ii-13: perduta la speranza d' egitto, elio [cesare] domandò il
o patrocinato da un papa. d' annunzio, v-1-653: entrai nell'aula della
, o pontificie some, / a'sassi d' un sepolcro: o mondi, o
altro che speziale del palazzo pontificio. d' este, 127: proseguendo cotal metodo
fu anche nociva perché ritardò l'arrivo d' un corpo considerevole di volontari. leoni
si protende dalla riva di uno specchio d' acqua verso fondali profondi, per consentire
materiali). - anche: pontile d' attracco o d'approdo. carena
- anche: pontile d'attracco o d' approdo. carena, iii-64:
la carta in mano al pontile. d' annunzio, v-1-83: il comandante costanzo ciano
a capofitto dal pontile: tre metri d' altezza. barilli, 5-238: non c'
barilli, 5-238: non c'è pontile d' approdo. stuparich, i-38: dietro
e me la fumo sdraiato sul pontile d' attracco. -pontile di carico:
disseccazione delle paludi pontine, opera degna d' un gran principe e d'un padre di
, opera degna d'un gran principe e d' un padre di popoli, era superiore
pontio di setole, con un poco d' ocria senza tempera, liguida come acqua
natura ha saputo producere e cum pontiture d' oro bellissimamente in coaequamento ad libella tersissimo
piume / per dare al ponto nome. d' annunzio, ii-380: sedeva la
ii-783: passai per entro al grembo d' una nuvola: / un tepore un odore
, quasi l'alito di nèfele / madre d' elle che diede il nome al ponto
a dar di fianco sopra gli scheggioni d' appennino. = voce dotta,
in vasto ed assai commodo porto. d' annunzio, iv-2-1189: questo mi fu
le quali si usano in più luoghi d' italia a passare i fiumi grossi, congiunti
espressione pontone armato). d' annunzio, v-1-322: i cannoni sono roventi
barcone che per mezzo di ruote e d' argani mossi a braccia lavorava sul fondo
o 'pontoniere', come si diceva nel corpo d' armata del regno italico.
vera prosa italiana. = nome d' azione da ponzare. ponzante (
e posta la città di saminiato / sopra d' un colle faticoso ed erto, /
ecco arriva ponzando il cameriere / carico d' arme come un ferravecchio. pananti,
rosini, che con quel romanzo credeva d' aver ammazzato 'i promessi sposi'. faldella,
o esitando. varchi, 3-72: d' uno il quale non possa o non voglia
98: l'orologio ponza dieci uova d' ore nel suo nido. 5
ponzare una novelletta da padre cesari? d' annunzio, i-793: per lui ragli un
non vengano a dirci, in nome d' iddio, che ponzando le loro note
e di ponzator metafìsico. = nome d' agente da ponzare. ponzatrice,
dormiveglia di ponzatrice. = nome d' agente femm. da ponzare, n.
ponzature come ponzature. = nome d' azione da ponzare. ponzèla e
. v.]: 'ponzinato': nome d' una specie di limoni. dicesi anche
ponsino, massime di napoli, spezie d' agrume delicato, fa i frutti grossi quanto
. v.]: 'ponzie': gruppo d' isole del mar tirreno, nel regno
poplite carnoso / incise a palmo. d' annunzio, ii-268: ti gonfia il
/ trenta annetti intorno stanno, / che d' un peso insopportabile / ai tuoi popliti
(1561-1596), i-196: la gente d' arme s'intrattiene lontano di qua una
: il popolaccino va così facendo provvisione d' armi mal sodisfatto. = dimin.
minori; il popolaccio gavazzava neu'abbondanza d' ogni ben di dio, e le
con questi unirsi ancor esso un popolaccio d' eretici innumerabifi. -branco di animali.
signore, che pensiero balordo fusse quello d' alcuni popolacci, appresso gli antiqui,
e cornelia molte paure di roma e d' italia erano finite, la popolaglia romana non
colonie agricole in palestina, in procinto d' attuare un piano di canalizzazione nella valle
grado di sostentare. = nome d' azione da popolare2. popolanaménte,
.. incontra don michele viscusi su d' un carro, vestito alla popolana tra dodici
entrò, salutando con popolana franchezza. d' annunzio, iv-2-679: il gesto, il
popolare col letterario madrigale parrà a più d' uno una supposizione ingiuriosa al sangue azzurro
.. è divenuto il libro più popolano d' italia ai dì nostri. 6
arrighi, 1-200: a destra dell'uscio d' ingresso cinque popolani stretti in circolo intorno
sorridevano, la baciucchiavano sulle gote. d' annunzio, i-103: ecco per le scale
una casa di popolani pareva una lezione d' anatomia rudimentale, giacché non si trattava
facto un corpo potente di varie generazione d' uomini, concorrendovi, oltre a'grandi e
questa fu un'epoca seconda nelle rivoluzioni d' italia, in cui uomini prudenti per
signore popolaresco del quattrocento scrissero ambidue versi d' amore avanti e dopo il matrimonio,
30: tutta la gente della colchide o d' odisci... vien divisa in
. sigoli, 175: ciascun prete d' ogni popolo va la notte tre volte
su, scrivendo i nomi e pronomi d' essi. mannelli, 68: pisistrato filosafo
68: pisistrato filosafo fu antico popolano d' attena et ebbe sì dolci parole e sì
senno e al dire suo tutto lo popolo d' attena. domenichi, 5-71: da
segni avverati per popolare esperienza di mutazione d' aria, di mosse di venti, di
spirituali antiche, 5: più difficilmente manchiamo d' arroganzia che d'oro e di gemme
: più difficilmente manchiamo d'arroganzia che d' oro e di gemme, ché, gittate
popolare, tuttavia per essere illegittimo nato d' una ebrea ne rimase escluso. rosa
popolo (un sentimento, uno stato d' animo). c. campana,
fu chiamato meuccio di tura. cronichetta d' incerto, 280: i fiorentini elessono
consuetudine il popolo francese, capace sempre d' una medesima libertà, e nel quale
ammaestrò l'evangelica perfetta povertade. cronica d' orvieto, 647: in questo medesimo
; e per questo i signori mancavano d' esso piacere. sanudo, xi-370: lui
si colloca all'interno del ceto suddetto d' origine di una persona). de
popolari c'è sempre un certo numero d' uomini che, o per un riscaldamento di
disposto quella loro superbia e fossero diventati d' animo popolare e sopportabili da qualunque ancora
fra coloro che difendono il nostro patrimonio d' arte dell'eccessiva praticità dei cosidetti popolari
manda dal cielo un messaggier giocondo / che d' astrea la bilancia in terra porte,
vidi la bocca del bimbo rossa, d' un rosso popolare, spalancarsi e mostrare
, come era quella di gorgia e d' altri sofisti del suo tempo. sarpi,
mi vien detto che voi vi occupate d' un progetto di giornale a livorno. sarebbe
e dai romanzi a buon mercato che parlava d' amore al vittoni, non la sua
certo tempo in poi nacque la pretesa d' uno scrivere che taluni chiamano 'popolare';
meno parlato; tanto più era spogliato d' ogni sembianza popolare e municipale, e
create di pianta o trovate per mezzo d' antiche e nuove frasi e parole ringiovinite,
il dittongo vi assicura, se ne fosse d' uopo, che essa è uno dei
furono considerate, in contrapposizione a quelle d' arte, in quanto espressione di un sentimento
fuora opere materialmente immobili come la poesia d' arte; non le raccomanda, come
incontrano talvolta poesie popolari di qualità e d' intonazione. gozzano, ii-356 { tu.
ritornello popolare, dove la desolata mestizia d' amore s'incupisce delle notti bolognesi.
a nascondere nel quartiere popolare la conseguenza d' un amore che doveva restare dov'è nato
, per lasciare al più la traccia d' una cifra nel libro delle spese personali
. sbarbaro, 4-21: lo tenevo d' occhio [ravà] e quando franava
] e quando franava lo imboccavo sollecito d' una 'popolare'... solo il
: il comitato di difesa incaricherà fin d' ora in ogni comune una persona proba e
ogni comune una persona proba e popolare d' assistere le famiglie a fare quest'operazione [
qualche brutta qualifica! in nessun luogo d' italia, e tanto meno qui in emilia
strepito e più romore, hanno più d' apparenza e più novità, della quale l'
male, è tuttavia popolare ne'dialetti d' italia. de sanctis, ii-9-499:
supemate vengono da'sabini; le popolari d' ogni luogo. bacchi della lega, 162
un unico collegio giudicante (in corte d' assise: cfr. anche giuria, n
suoi inghilesi e fomilla di vittuaglia e d' arme. ottimo, i-290: la città
ottenesse con vittoria qualche città per forza d' arme, la potrebbe popolare di questi simili
di forestieri. vico, 4-i-772: fuori d' ogni dubbio, dall'oriente uscirono e
popolato da generazioni d' esseri umani che per noi sarebbero stati
padroni: l'italia vive nei milioni d' uomini che la popolano e la fecondano.
paradiso cristiano, s'era sempre trattato d' opporre un limite, un baluardo di
del proprio sentimento o del proprio stato d' animo. pananti, ii-400: la
foschi dal lusso che li circondava. d' annunzio, i-170: addio, di
inorridite, di una gran folla curiosa. d' annunzio, iv-i58: i saloni si
pareti e abbracciar del suo amore e d' una benedizione l'intera chiesa e,
la chiesa, rivestendola di marmi, popolandola d' immagini. 5. occupare
rovine di quell'edificio, mi sovvenni d' un fatto commovente che vi aveva avuto
la via di saint-honoré a parigi. d' annunzio, iv-1-1024: ambedue guardarono la
, 3-528: il mar così si popolò d' antenne / che mai non furo più
non popolarono... le opere loro d' enti morali, i quali sono
balenavano alla mente con quei grandi fantasmi d' umanità, di religione, di sacrifizio
] il campo semplice del tutto / d' opposte leggi e d'infiniti errori.
del tutto / d'opposte leggi e d' infiniti errori. -intr. con
fantasmi popolavasi / tanta di cieli e d' acque serenità infinita, / tu mi
, / se a popolar le tombe d' alemagna / vi corrono a morir gente
che è a pensare che egli sia innamorato d' una romana popolaresca femina, non conosciuta
, uomo di generazione popolaresco, ma d' animo uomo patrizio, acciò che la sua
signore popolaresco del quattrocento scrissero ambidue versi d' amore avanti e dopo il matrimonio, e
sempre è formata di persone basse e d' affari popolareschi. -composto, costituito
, se alcuno tumulto popularésco contro d' essi si levasse. -che avviene
. caro, 5-208: le composizioni d' alcidamante paiono fredde, perché si serve
, alle sue esigenze (una forma d' arte, uno stile o, anche,
: in lombardia e in altre provincie d' italia si pensa e suda all'istituzione
pubblico scorgerà più chiaramente le due faccie d' un tipo o d'una 'macchietta'come il
le due faccie d'un tipo o d' una 'macchietta'come il sor capanna o
er bullo o la canzonettista alla moda, d' una parodia come l'amleto o l'
e sembra a tutti incrollabile al par d' un dogma: non v'è rosa
avanguardia, contraffaceva il repertorio dell'ironia d' alta scuola anglo-francese, fu sostituita,
(605): una canzone contadinesca d' amore gaio e scherzevole, di quelle che
(608): una canzone popolaresca d' amore gaio e scherzevole, di quelle che
borghese): i° canzoni a ballo d' amore, serie... 30 ballatette
conosciuto. baretti, 1-312: fa d' uopo che un critico... si
grandi..., e d' allora innanzi... s'intendano privati
, 7-12: è innegabile che in d' annunzio sono sempre esistiti alcuni elementi di 'popolarismo'
[a ferrer] probabilmente la coscienza d' esser co'suoi spropositi e con la sua
quella sommossa, veniva ora a cercar d' acquietarla e d'impedime almeno il più
veniva ora a cercar d'acquietarla e d' impedime almeno il più terribile e irreparabile
altezza delle idee e di se medesimi. d' annunzio, v-i-611: io non amo
, non conosce nemmeno uno dei versi d' amore del petrarca,... oggi
di là, essa prende il carattere d' una popolarità trita e dimessa.
né è lecito istituire paragoni tra opere d' arte diverse, né assumere a criterio
dello stigliani, il quale va predicando d' avere scritto in istile popolare. tesauro
agl'ingegni dopo alcun reflesso senz'uopo d' interprete, aiutandole co'motti arguti che
sublime è quella popolarità che ha per iscopo d' istruire il popolo, cioè di far
libertà, si satisfà a quelli che sono d' essa desiderosi. b. cavalcanti,
persone così rozze, e la frequenza d' alcuni termini scientifici che avrei voluto più
beni morali ideali? = nome d' agente da popolarizzare. popolarizzazione,
sf. divulgazione. = nome d' azione da popolarizzare. popolarménte (
aveano ucciso in rissa il * figliuolo d' un nobile citta dino, onde furono
, popolarmente era chiamato il poeta. d' annunzio, iv-2-248: erano presenti,
da'turchi, rimase in tanta scarsezza d' abitatori che chi poscia a due anni
è senza dubbio la più popolata parte d' italia, la più ricca, la più
. -in relazione con un compì, d' agente, per indicare (anche con
in questi tempi avendo la città carestia d' uomini virtuosi e copiosamente popolata d'uomini
carestia d'uomini virtuosi e copiosamente popolata d' uomini pieni d'invidia e di superbia
virtuosi e copiosamente popolata d'uomini pieni d' invidia e di superbia e d'altri abbominevoli
pieni d'invidia e di superbia e d' altri abbominevoli vizi, trovossi in firenze
suportazione, pochi uomini ho veduti ritornar d' italia, che non vengano dissoluti:
, popolata di spie, di carnefici, d' inquisitori, di schiavi e di frementi
altrui, è la più commendabile qualità d' un'alma ben rara. l. pascoli
casa di cincinnato tuo padre si vedeva d' ogni sorte d'armi e non de'fardelli
tuo padre si vedeva d'ogni sorte d' armi e non de'fardelli, i
caro, i-265: nella terra son d' ambe le sponde edifici bellissimi, e
nel sole mattutino / scende l'epos d' omero, che va fiume divino / popolato
i sentieri erbosi, perché più popolati d' insetti. alvaro, 2-91: nelle vigne
/ fuma et arde il legume a te d' aleppo / giunto, e da moca
convalli, / popolate di case e d' oliveti, / mille di fiori al ciel
turacciolo rotto, di uno strofinacciolo e d' una boccetta vuota di inchiostro. dannunzio
scala popolata di putti, pareva un duomo d' oro. cassola, 2-123: -se
il ghiacciaio che è in scena, popolata d' accordi di un 'colore'assolutamente insolito
restava nel cervello, dopo il sonno popolato d' immagini stracche, né più né meno
e poi s'era rassodato in un giudizio d' intelletto, gli diveniva sensuale mentre il
spalla dell'appennino notturno, florida come quella d' una divinità seminuda. moravia, 12-421
e preso, / e populato inerme e d' improviso, / questo, interrito,
/ questo, interrito, acceso / d' un'ardente vertute e voler pronto,
che di la su vi guarderebbono sempre d' ogni pericolo. -popolatore delle sepolture
populatori di sepolture. = nome d' agente da popolare2. popolazióne (
sessi e un'equa ripartizione per classi d' età). -popolazione attiva: quella
. saziar di così bello aspetto / d' una popolazion tanto copiosa. campanella,
importanti, viveranno in comune, legeranno d' arte militare e navigatoria alli popoli e
arrighi di ghibelinga, e de'guelfi d' altdorfio, e in tali contingenze le popolazioni
. e. cecchi, 5-225: d' anno in anno, sormontante dall'alfa
da bambini, quasi creandoci un senso d' amicizie e parentele, nel brulichìo di quella
stato, di guerra, di castiglia, d' inquisizione, di camera, di contadoria
di camera, di contadoria maggiore, d' azienda, di popolazioni, d'ordini
, d'azienda, di popolazioni, d' ordini, d'indie, d'aragona,
, di popolazioni, d'ordini, d' indie, d'aragona, d'italia e
, d'ordini, d'indie, d' aragona, d'italia e di fiandra.
ordini, d'indie, d'aragona, d' italia e di fiandra. 2
. mazzini, 24-220: le cause d' una rivoluzione inglese crescono ogni giorno più
nostra, cancellerà l'austria dalla carta d' europa. garibaldi, 3-68: col scirocco
per opera dei nostri progenitori fu abbondevole d' acque e di messi, e verdeggiante
acque e di messi, e verdeggiante d' alberi e giardini; e ora, da
è per gran parte un deserto. d' annunzio, iv-1-863: -no, signore,
monocolo con un linguaggio caldo e colorito d' imagini vive, raccontò la nuova leggenda
argomento, ch'io credo... d' una terribile conseguenza sulle popolazioni.
le popolazioni dei fedeli si sieno accorte d' aver in cielo un altro intercessore e
mangiare e di vero amore e significa opera d' umidità e di lavorio di terra et
popolo (nel comune medievale). d' annunzio, v-3-150: stefano colonna il vecchio
popolo (nel comune medievale). d' annunzio, v-3-155: la ròcca resisteva;
donnesco, / per lo quale apparien d' esserti vili / ogni appetito ed oprar
padre mio, non di sangue né d' animo popolesco, ma di mestiere. guerrazzi
beatifica. bocchelli, 16-186: nei mesi d' estate, si faceva più cauta e
..., affettava cert'aria d' orgoglio popolesco. -accessibile al gusto
. questa dismenticanza, la quale quelli d' atene chiamavano amnestia, ritrasse il discorrevole
(una parte del corpo). d' annunzio, v-2-547: la nobile nervosità delle
altre membra, che componevano un misto d' impaccio e di potenza, di violenza
, uomo di generazione popolesco, ma d' animo uomo patrizio. -giochi popoleschi
buon umore popolino, il popolo pare d' accordo. capuana, 1-ii-146: scorgeva
, di figli di famiglia, di puntatori d' occasione. imbriani, 6-59: chi
statura. nieri, 2-61: il popolino d' ogni paese canzona andantemente le pronunzie e
e le intonazioni dei paesi circonvicini. d' annunzio, iv-2-21: io lo vidi
. -in partic.: moneta fiorentina d' argento dei secoli xiii e xtv, del
, molto simile nei tipi al fiorino d' oro. boccaccio, dee.
lui compose di dovergli dare cinquecento fiorin d' oro, e egli una notte con la
giacere; per che, fatti dorare popolini d' ariento, che allora si spendevano,
potuto colui, indorando que'500 popolini d' argento, dargli a quel buon uomo per
, dargli a quel buon uomo per fiorini d' oro, se non fusse stata una
..., vi ha un fiorino d' argento popolino. p. neri,
1252 la purità delle nostre monete d' argento comincia a decadere e si trova
ogni brigata di moltitudine, ma compagnia d' uomini accompagnati e congiunti per consentimento di
qualche difficoltà che mandasse sossopra la quiete d' italia. vico, 4-i-769: quando
di quelle condizioni che ad una moltitudine d' uomini dànno il 'carattere'e lo
chiamar setta noi: noi, 25 milioni d' uomini, noi nazione italiana, noi
di mar commosso, un fiato / d' aura maligna, un sotterraneo crollo / distrugge
che, ne l'uscita del popolo d' israel d'egitto, giudea è fatta santa
ne l'uscita del popolo d'israel d' egitto, giudea è fatta santa e ubera
questa misera mina / del popolo infehce d' oriente / vittoria t'empromette, / ma
di francia, aiuta, aiuta! d' annunzio, ii-1047: popolo d'italia,
aiuta! d'annunzio, ii-1047: popolo d' italia, sii schiera / appuntata a
che il soria, rinforzato da'castelli d' altri ducente moschettieri, soldati veterani,
] così a povelo infino a dì 1 d' aprile 1436. cobelli, 160:
, 10-x-117: ebbero ardimento molte città d' italia, scosso il gioco della tirannia e
diede principio di mutare la repubblica e d' instituire il popolo, e chiamarono popolo
popolo della terra, cioè i figliuoli d' et. -a, di popolo
... e chiamassersi populo. cronica d' orvieto, 647: in questo
fatti cavalieri di popolo, si beneficiarono d' arme.
comune, ordinarono che si facesse moneta d' oro. g. villani, 6-76:
reggimento... a dì 22 d' agosto, com'era ordinato, cioè tre
bravo, / scendono i fiumi. d' annunzio, i-1039: popolo di bologna,
cantar le messe / ordina tagli che d' esse / del correr già non sieno
ceppo e principio, nominato per vigore d' alcun valsento o sustanzia, nel bel paese
di maggio 1482 io diedi la chiave d' una mia casa, posta nel popolo di
correvano, in tutto di ducati dumila d' oro larghi. v. borghini, 6-iv-238
suo populo, disse: lo populo d' isdrael è bonamente più forte di noi;
bonamente più forte di noi; brigate d' opprimerlo saviamente, acciocché non multiplichi,
fu la battaglia e 'l gran flagello / d' un re pagan, che carlo imperadore
, che, quantunque nel comun modo d' esprimerci e di parlare, sogliam dire
nella repubblica romana, che era mista d' aristocrazia e di democrazia, cioè dell'
'de so'de lo puopolo assai. cronichetta d' incerto, 264: il populo
perché lor mancheriano le vittuarie che vengon d' alemagna sansovino, 2-35: esso è persona
e molti più ne spende nella narrazione d' armare achille, particolareggiando e distinguendo ogni
la novità degli obblighi civili e militari d' uno stato moderno. tecchi, 11-108
., ne fu pubblicato a suon d' arringo il decreto, cosa che veramente
artisti, che in mezzo ai soldati stranieri d' ogni parte irrompenti seguita accorato e sicuro
d. martelli, 189: il palazzo d' or san michele, come s.
sovrano che voleva fuori l'autore. d' annunzio, iv-2-803: il popolo s'agitava
giudeo-italiana, xxxv-i-38: altri ne vinnero d' onne canto, / tutti ^ en ^
cui popolo usurpa, / per colpa d' i pastor, vostra giustizia. idem,
nostra intenzion ch'a destra mano / d' i nostri successor parte sedesse, /
: / siant el povel de deo fora d' egipto, / el fo un che
popolo predestinato, diventeranno, per contagio d' esempio, migliaia di migliaia.
ingordo, / s'affretta a gara d' occupar la stanza: / né basta a
): « quanto popolo! ». d' annunzio, 8-41: intanto la signora
ai saluti... la signora d' aloè resta impassibile. felice incontro! ecco
foglie dell'albero, tra le grida d' orrore di tutta la gente, sorgere a
dentro un popolo d' uomini per soprasoma d'un mondo di
dentro un popolo d'uomini per soprasoma d' un mondo di mercatante. patini,
ognun sa, prendesi ancora per moltitudine d' altro che d'uomini, sì come i
prendesi ancora per moltitudine d'altro che d' uomini, sì come i popoli delle
insetti. leopardi, 34-205: come d' arbor cadendo un picciol pomo, /
maturità senz'altra forza atterra, / d' un popol di formiche i dolci alberghi,
un breve cammino, giunse sull'orlo d' una riva selvatica e ineguale, e
acqua, i vertici nell'aria. d' annunzio, iv-2-4: uno stormire ampio,
magalotti, 2-108: quasi in atto d' adorare, / un gran popolo di
vi rimiro. filicaia, 2-2-199: d' orologio, che non parla e gira,
gira, / le ingegnose talor viscere d' oro / siccome dentro io veggio e quel
uliveto e sassari attorno a noi, d' ogni lato, coi suoi popoli di lumi
veramente, anzi stravagante e strana l'invenzione d' omero nell'* odissea', che introduce
sogni / che son fratelli de'desir d' ognuno / il color bruno / cangia,
rosa, 236: dietro il « popolo d' italia » tutta la stampa parafascista inveì
di cavour e il programma di unificazione d' italia; in seguito il giornale fu oppositore
liberazione, assunse il titolo di « gazzetta d' italia » per ritornare poi a quello
b. mussolini [« il popolo d' italia », 8-v-1928], 1:
a popolo, e in gran moltitudine d' uomini e di donne si fecero incontro a
era sconfitta che i partigiani di casa d' austria (i quali in italia facevano popolo
, 487: quando parve a costoro d' aver fatto popolo a bastanza, andarono alla
: quelle donne che, non contente d' andar esse all'inferno, fanno popolo di
509: a popol pazzo prete spiritato: d' uno che faccia al peggio che può
. bacchelli, 2-xxiv-743: al tempo d' alessandro c'era in un angolo della fenicia
: tutt'altra, invece, e d' un diverso vivere e di più folto popolo
più folto popolo e popolùccio gremita, d' altri topònimi inscritta, d'altri nomi
popolùccio gremita, d'altri topònimi inscritta, d' altri nomi insigne. -acer
corteccia del popolo bianco bevuta al peso d' una oncia, giova alle sciatiche e
mal caduco. dicesi che il liquore d' amendue i popoli appresso al fiume del
popolo bianco e nero... sono d' una medesima forma ambedue diritte di natura
albero di sua natura campestre e bramoso d' acqua; ha il tronco erto e diritto
faldella, 2-20: a destra un canale d' acqua grigia tra il colore del caffè
. leggenda di s. elisabetta d' ungheria, 35: edificò un grande
per posizione, navigli ed armi, d' italia. pascoli, i-566: la grande
nascondono in quegli immensi formicai umani. d' annunzio, iv-1-5: tutte le vie erano
platani popolosi, sui quali migliaia d' uccelli, addormentandosi, si raccontano le
/ v'era ben sei barlette / d' acqua di limoncini, / cocomeri e poponcini
, di cavoli, di porri, d' agli o vero di simigliante cose, di
statuto della gabella di siena, 30: d' ogne soma di poponi, xn denari
947: io mi rifò talor d' un'insalata, / d'un po'di
mi rifò talor d'un'insalata, / d' un po'di cacio e d'un
/ d'un po'di cacio e d' un mezzo popone. a. f.
e fagiuoli. marino, 332: d' un gran popone è fabricato a spicchi
che era guardia di pubblica sicurezza. d' annunzio, 8-60: attraversano la sala delle
la testa d' un bove. bocchelli, 9-262: l'
. scudo del popone: moneta francese d' argento del sec. xviii, con l'
oro ed argento. 6. popone d' acqua: cocomero, anguria. baretti
de'cocomeri, da essi chiamati poponi d' acqua, non ne ho visti che alcuni
gli abitanti sono dissetati con dei poponi d' acqua che vengono coltivati su larga scala.
da chioggia che si dice / che d' una buccia lor son tutti quanti, /
: tutti son popon da chioggia, / d' una buccia e d'un sapore.
chioggia, / d'una buccia e d' un sapore. firenzuola, 707: come
sono come i popon da chioggia: tutti d' una buccia e d'un sapore
: tutti d'una buccia e d' un sapore. f. f. frugoni
moltissimi, come quelli di chioggia tutti d' una buccia e di un sapore. i
son come i popon da chioggia, tutti d' un sapore e d'una buccia,
chioggia, tutti d'un sapore e d' una buccia, o. prov
e popone vuol la sua stagione. d' annunzio, v-2-308: eh, cice,
poponelle, finocchio dolce, cetriutoli. d' annunzio, iv-2 264:
pendevano dalla volta lunghe corone di poponelle d' acqua verdegialle. 2. figur.
giamboni, 4-50: giacquero con gente d' altro paiese, e quelli che nascieno
: cleopatra per non venire alle mani d' ottavi ano si puose aspidi alle puppe et
poppe ritonde e sode che parevano formate d' alabastro, se non che, tremando ella
, bramoso trovar alloggio fra le poppe d' una bella. g. del papa,
: berta, non sazia per chiavar d' amanti, / ha l'occhio acceso che
viii-1-155: allevò questa sua figliuola alle poppe d' una cavalla. crescenzi volgar.,
grotte / sol co 'l latte nudria d' una cavalla, / premendo con le
,... perché dànno indizio d' avere a essere più feconde, e tanto
poppe a ciascuna il suo redo. d' annunzio, ii-429: d redo..
ridente, là, con un cappello d' ortolano sul provolone, là, là,
più ch'altrove troppa, / e d' una parte e d'altra, con grand'
, / e d'una parte e d' altra, con grand'urli, / voltando
rappacificato, se egli pende a modo d' una poppa, sappi che tra loro è
la chiazzava in punta. -grappolo d' uva. d'annunzio, iv-1-961:
. -grappolo d'uva. d' annunzio, iv-1-961: o mia anima!
scrofa dà la poppa a una nidiata d' ingordi maialini. -di, da
mal domo cavai saltano in groppa. d' annunzio, iv-1-619: avevo dentro di me
con un accettino certe poppoline in forma d' uova (indi si chiaman ovoli) e
sode e dilicate, non altramenti che se d' avorio fossono state, le quali egli
tra per questo e per la calda stagione d' un drappo schietto e sottilissimo vestita,
mostran che questa nuova polissena / sin d' undici anni appigionò le cosce. conti
salito suso il castel de la poppa d' uno dei suoi legni che era vicino a
, finse..., xanto cavallo d' achille parlare i versi intieri in mezo
navi. e c'era a poppa / d' una un gran vecchio, che libava
vogava sulla grossa buria a poppa. d' annunzio, tv-2-67: -voga, voga,
fagiuoli, iv-63: così diceva a più d' uno e di dua, / quando
o 'poppaioni'e che cagionano un dissipamento d' umori. c. ridolfi, 2-12:
insegna loro, le fa dolere. d' annunzio, v-3-356: nelle pitture di
coda e il poppante al collo. d' annunzio, iv-1-611: rimanevo là, talvolta
che l'alma tenerella non si stroppi / d' un vizio o d'altro reo che
si stroppi / d'un vizio o d' altro reo che seco porti / il seno
sugga e poppi! marino, 5-49: d' una capra [il cervo] poppò
quando egli poppa della madre sua. cronichetta d' incerto, 288: uccisono più di
finito di poppare. -sostant. d' annunzio, ii-429: senza indugio il pastore
girar trottola, / o farsi lieto d' una bella frottola, / di far cantar
'l muscia strega, ch'è fatto, d' om, gatta, / e va
'l seno / tuffossi sotto in manco d' un baleno. 6. letter.
: né già è fuor di natura che d' armonia più s'abbia / tal cui
move le labbra e la lingua in atto d' ira compressa, dicono i toscani popparsi
raccoglimento, alternando le poppate con sorsi d' acqua, rinfrescano l'estate.
poppata da due figliuoletti et iscolpita nell'elmo d' enea, forse non ne fa rappresentazione
per il redivivo questo saper un poco d' inglese poppato lassù. poppatola,
, smugnitori delle provincie. = nome d' agente da poppare. poppàttola,
robaccia. ideucce iccine più delle poppine d' una cianina di 12 mesi. fondimeno
da sapere che detta ghiara maggior quantità d' acqua che nissun altro tiene...
di fronde populea, e risplendono unti d' olio gli omeri nudati. bibbia volgar
populea sponda / m'awidi il pien d' orror nembo appressarse / per lo increspar
/ me conobbero vate le diffuse / d' arno populee rive. de marchi,
alcuno, si stropicci con panno lino bagnato d' aceto, ovvero che il luogo enfiato
depositario di sane e autentiche virtù e d' una totale positività di vita e di comportamento
racconti e i romanzi e i drammi d' intonazione proletaria e populista. montale,
diciamo così, di porare all'usanza d' un odoroso per modo che la luce nel
campo ha l'inconveniente di provocare ristagni d' acqua, di sottrarre spazio e di
aiette, cioè porche larghe, purgandole d' ogni erba e barbucce. piero da
seminare o piantare cipolline o altri semi d' erbaggi. cacherano di bricherasio, 1-267
come un velluto verdicava il grano. d' annunzio, iv-603: il grano involandosi dal
pugno brillava talvolta nell'aria come faville d' oro e cadeva su le porche umide
/ la vite feconda / non sentirà d' africo / il soffio pestifero. m.
stigliai, 2-213: o de'servi d' amore / mercenaria sentina, / che perpetuo
balla, / qual su le terga d' una orribil porca; / questi da un
la porcaccia, / ch'è una specie d' atrepice, spinosi / luogi prossimi al
che no, volentieri mangiava a casa d' altri et era per ispasso molto spesso
diciannovesimo secolo non aveva neppure il merito d' esser nuova. = deriv.
ène carta per ser pericetto, in termine d' uno anno, e sono al termine
to bastò da solo al ricupero d' ogni perdita in altri generi e
tavolette di castagno, soprapposte a guisa d' embrici. = dal lat. tardo
e si mettono da parte. libro d' amministrazione delle terre dei marchesi di civitella
io nettai e scarnai bene le budella d' un porcastro giovane e l'ho fatto
e circa un anno. libro d' amministrazione delle terre dei marchesi di civitella,
200: retollemmo in porcastroni de più d' uno anno, extimati per gionta xv
aveva solo rallentato a dire, concludeva d' aver fatto smettere quella 'porcata'; ma,
dei signori critici. meglio allora le porcate d' un maccari o cassioli ed altrettali che
fare i figliuoli suoi, istava al meriggio d' uno albore, sì come affannata di
se si esamina attentamente il nicchio d' una porcellana, si scopre che
era piena di vasi di porcellana o d' altri ornatissimi vasi. ramusio, cii-ii-216
farachi in una zara de porzalana over d' argento. tassoni, iv-2-138: pompeo magno
vasi di murrina; non fu invenzione d' utile, ma di lusso; e non
coperta'la porcellana il rivestimento di questa d' un intonaco fusibile e vetrificabile, che
ad imitare perfettamente la porcellana orientale, d' onde i nomi al prodotto di porcellana di
, arabi o tunisini, ma certo d' un'orientale e nera magìa. pirandello,
scomparsa, non ebbero più occhi, d' ora in poi, che per quel suo
si chiama lequia: terra molto ricca d' oro e di argento, seta sciolta
] tiene il gran-signore tutti i vasi d' oro e d'argento, sì schietti
gran-signore tutti i vasi d'oro e d' argento, sì schietti come lavorati di
purissimi cristalli coi bei disegni e orlati d' oro e le ben lavorate porcellane mandateci
era una miseria immensa per noi. d' annunzio, iv-1-23: incominciò la sua
, e mise nella porcellana una quantità misurata d' aroma; poi preparò due tazze.
/... m'indirizzo. d' annunzio, iv-1-838: ella con un'aria
vegnente il caldo e spezialmente del mese d' aprile, di maggio e di giugno.
assai a questi rusticani, / che d' ogni cosa mangion come cani / e
toscana 'procacchia'e in altri luoghi d' italia 'porcellana'. montigiano, 101:
e per questo è buona colla farinata d' orzo non ben secco alle doglie del capo
che quest'orrida befana, / che già d' un tozzo aveva carestia / e stava
dogana. salvini, v-4-1-11: si dice d' uno che non sia promosso né alzato
un'aiuola tutta fiorita, con i petali d' un tenero rosa porcellanato dritti e appuntiti
più da screpoli, per metà vetrificata, d' un aspetto smaltato; grigia, bruna
porcellette fritte, poi stufate in piatto d' argento, con oglio, sugo di limone
/ v'eran ben sei barlette / d' acqua di limoncini. ramusio, iii-234:
e da ciascuna collana pendevano otto gambali d' oro di maravigliosa perfezzione. ricettario fiorentino
di terra che nella cina ed altri regni d' asia si fanno, ma quelle conchiglie
della medesima. 2. porcelletto d' india: cavia. vallisneri, ii-164
, delle porche nostrane, de'porcelletti d' india, che non mi paiono che una
dar loro del siero caldo con entro farina d' orzo e di gran turco. graf
-oh il mio tesorone! la mia fontana d' oro! mi vuoi bene ora perché
di mozziconi di sigarette. porcellino d' india: cavia (cavia cobaya).
. redi, 16-iv-17: un porcellino d' india, anch'esso ferito da uno
bovi, bufali..., porcellini d' india. manzoni, pr. sp
al coperto un suo gregge di porcellini d' india, che aveva lasciati scorrer liberi u
u giorno, in un giardinetto. d' annunzio, iv-2-243: trotterellando con la
, iv-2-243: trotterellando con la grazia d' un porcellino d'india in mezzo all'erbe
trotterellando con la grazia d'un porcellino d' india in mezzo all'erbe primaverili.
, 167: il chiarini in un accesso d' ira generosa passò ogni confine di moderazione
, 3-57: taddeo sertorio, di castel d' aiano / conte e fratei di monaca
o due stille di vino o il sangue d' un bue rifinito che sta per morire
lacere, paglia, cenci, rottami d' ogni sorte, a mucchi o seminati per
di paglia pesta, trita e mista d' immondo ciarpume. e una tal porcheria
però sempre la peggiore delle opere del d' annunzio, non ti ci par vedere
, di lieto umore. m'ha consigliato d' andare, prima di partire da pisa
sì fatte porcherie di stile: / ruotoli d' olmo o pur di leccio o sorbo
commessa un'altra porcheria, ed è d' aver dissuaso marescalchi ad accettare la carica
: inferno veramente di miseria e tenebre d' errore dove si son nascoste le sfacciate femine
lantosca, 2-54: tra un par d' avemmarie / le caute porcherie / d stanno
si fa spiritosa, svelta, tiranna d' uomini, curiosa di segrete porcherie,
veristi'cadde mai in mente che la parola d' ordine dell'arte nuova fosse il rimar
beccheria di lupi e di femmine nude e d' altre simiglianti porcherie. -licenziosità
carducci, ii-14-174: quanto alla porcheria del d' annunzio, il vero è che è
roba porca, come esecuzione e lavoro d' arte. -insulto triviale e pesante
ghislanzoni, 16-125: creppa! rispondono quei d' abbasso, e poi una salva di
donne nude, di facce di donne e d' altre cose che non dico: le
garzoni, 7-461: io penso che d' ognora bisognerebbe attuffarsi in po come i
mandava a regalare per miracolo un paniere d' uva voleva restituito il paniere. de
venuta la sera l'ho messo nelle mani d' uno dei miei amici fanatici, questo
regalando s. e. e sua comitiva d' un pranzo apprestato alla turchesca, detto
o in fase di crescita. libro d' amministrazione delle terre dei marchesi di civitella,
. e le porchette piccoline son buone d' agosto come le domestiche, per rispetto
: la donnola salvatica o il fegato d' essa mangiato medica i dolori del fegato,
come gli spazzacammini ed è in fregola più d' una gatta di gennaio.
da poco o che ha pochi mesi d' età. iacopone, 55-24:
tera un porchétto; / ecco vita d' om destretto, novo santo barione
di che segnale sien nati, affinché niuno d' essi sia da altra troia allattato
che coteste vostre labra di zuccaro cremesino, d' onde scappano parole tanto trasparenti e
146-7: ebbe una volta tanta sicurtà d' andare a imbolare un porco di notte
muro, fi quale già fu a servizio d' un porcile. pulci, 14-7:
calarsi / molte stridenti gru, che d' un porcile / venivano a le secchie a
mette un po'di gallone sull'abito d' uno d'essi, bisogna...
un po'di gallone sull'abito d'uno d' essi, bisogna... che se
che se n'esca all'occorrenza sino d' un porcile di elvas perché colui possa
preferenza intanarsi! di quel porcile fu d' uopo contentarci, e fattogli fare un pavimento
puer se'sol pratico, / amico d' ozio e d'ogni cosa vile, /
sol pratico, / amico d'ozio e d' ogni cosa vile, / non vicar
creanza e senza onore / merta ben d' esser detto anima vile. buonarroti il
bene: alcuni il chiamano il laberinto d' amore, altri la valle incantata; e
-gruppo, banda di turpi individui. d' annunzio, v-1-1057: laggiù, a roma
cacciano la fanteria al sole a forza d' unghie. o vita porcile, vatti
vi porrai sterco porcino mischiato con orina d' asino, resisterà a'predetti vermini.
volgar., 1-1-103: prende merda d' oca, merda pecorina (ed altri dice
, e quella prospettiva di una settimana d' assedio con un simile regime non gli
non possino né debbino, dal mese d' agosto mcccclxviiii prossimo che viene, per alcuno
di color nero, è molto suscettiva d' impinguamento e perciò portata sovente in inghilterra
'parmense'è considerata una fra le migliori d' italia, e superiore anche alla napoletana.
, nerastre simili a quelle della moglie d' un venditore di carbone, i capelli
piccolissimi ma splendenti, di un azzurro d' anguilla. -di animali.
siano in maggior pregio al mondo come d' animo virile... quei che
almeno invanisco no nelle leggerezze d' amore, comuni ad ogni animo ple
vita). papini, 27-1195: d' una cosa sola penso di potermi vantare
cosa sola penso di potermi vantare: d' aver messo sotto il grifo dei miei contemporanei
, amico mio, farmi una coratella d' agnello in umido, con funghi porcini
basti sapere i principali nomi delle pere d' italia che sono i seguenti: la
/ ai fòri antichi le grugnenti greggi. d' annunzio, iv-2-3: il branco de'
: il signor lavaccara mi volle parlare d' un suo porco per convincermi ch'era
sì come quegli che, per viltà d' animo..., si rifuggono dove
i porci di cristo ma che si pascevano d' altro che di ghiande. vico,
di beccafichi e di tordi arrosto e d' ostriche e d'altri bocconi saporiti e
e di tordi arrosto e d'ostriche e d' altri bocconi saporiti e dilicati, e
fallo lo porco salvatico avanza l'uomo d' udire e 'l lupo cerviere del vedere.
: adrasto... vide tideo coverto d' un cuoio di porco selvatico. idem
inf., 13-113: noi fummo d' un romor sorpresi, / similemente a colui
le pianti, / tant'era pien d' ardire e di superba. / due denti
non farei chiesto uccelli di coleo, d' ortigia, non fagiani o stame,
., iii-3-2: non è meno d' ardimento in uccidere un porco salvatico ched
dize, / salvatico e fiero, pieno d' ira e di tosco. de rosa,
, più degni di galle / che d' altro cibo fatto in uman uso, /
ricche spoglie, / non sei degno d' aver sì bella moglie. -sporco
mai nella porca plebe a cui vanto d' appartenere. -che vale poco o
risponde mettendo la mano allo sciabolino. d' annunzio, ii-1035: sovvienti? diceano i
bicchiere di vino / e per un lacchezzo d' agnello! ». pavese, 7-58
finito il genepì, finita anche la porca d' una vacca d'una miseria porca.
finita anche la porca d'una vacca d' una miseria porca. buzzati, 6-162:
del cavallo, distanziate e pendenti. d' alberti [s. v. orecchio]
. giamboni, 8-1-198: porco è d' una ragione pesce che cava la terra
la terra di sotto l'acqua per cercare d' ond'egli viva così come i nostri
quando si frigge manda fuori gran quantità d' oglio. redi, 1-23: il gattuccio
13. zool. porco acquatico, d' acqua, di fiume: idrochero.
alberi stessi scavando. -porco d' india: porcellino d'india, cavia.
. -porco d'india: porcellino d' india, cavia. gioia, iii-76
. gioia, iii-76: il porco d' india... produce figli 7,
ah! ah! se si tratta d' una commedia nuova., secondo l'
. 15. prov. frottole d' incerta attribuzione, xlvii-267: chi ha a
gran corpo. idem, 386: porco d' un mese e oca di tre /
sentimo che le picche del signor duca d' alva deveno essere con le punte arrivate a
era raro... ù caso d' imbatterci in qualche porcospino ispido e minaccioso
scarfoglio, 1-109: femmine fresche, prescelte d' ogni stirpe secondo il capriccio del padrone
dovunque lo scortichino abbia lasciato il carcame d' un asino o il pastore una pecora
a far li capelli biondi come fili d' oro. abbiate de la liscia dolce e
due nobili spoglie: cioè le porte d' un tempio molto ornate e due colonne di
surge un monumento di porfido con figure d' uomini e d'animali. collodi, 455
di porfido con figure d'uomini e d' animali. collodi, 455: traversando un
estens. massa rocciosa, montagna. d' annunzio, iv-2-853: fissarono le punte aguzze
stagno], macinalo con acqua in pila d' orciuolai; o tu 'l macina in
'cuore di porfido': duro agli affetti d' amore e di pietà... più
l'argentato suo scudo, fabbricato / d' immortal tempra di porfireo smalto, / pur
sirici / vestano el corpo bel, d' apollo erede. = voce dotta
faceva nell'isole baleari, grande al pari d' una gallina ma alquanto più alto di
perfidioso di resistere al ferro per essere d' ogn'altra pietra più duro. dolce,
= dal fr. porphyrisation, nome d' azione da porphyriser (v.
. idem, i-381: oh fontana d' elai, per molti getti / ricadente ne
14-90: or qual sare'quel cor qui d' adamante, / di porfiro o diaspro
. v.]: 'porfiro': nome d' una specie di rettile del genere 'ascalabotes'
2-i-216: le novelle degli altri imperadori d' oriente, di basilio il macedone, di
.., non ebbero nelle provincie d' occidente alcun vigore. tramater [s
figlio di leone imperatore di costantinopoli e d' irene; così detto o dall'esser
. guarini, 222: porgimi il vasel d' oro, / nicandro, ov'è
, madre. / -questo bel pome d' or... /...
d. bartoli, 1-1-149: trattasi d' intorno al collo la corona di nostra
ebe, deh, porgimi un cratere d' oro / colmo del nèttare divino! loria
chiostri, vide stretto sentiero all'altezza d' un uomo continuarsi per diritto quanto potea
ecco un serto immortal. ma in breve d' ora / quanti ne veggio? e
quale posa la mano su la spalla d' un vitellino rosso e con l'altra gli
bere a gesù cristo con una verga d' isopo, convien dire che non fosse molto
sonno mi riscuoto e salgo / subitamente d' un terrazzo in cima / e porgo
fece simone... un coro d' angeli che cantano e suonano tanto vivamente
ne tumido / monte s'interna. d' annunzio, i-31: o sirena gentile
voglio perdermi / in sogni azzurri e d' oro su 'l tuo florido / petto
so. so che indiscreto / fui d' appressarmi e porgerti la mano. e.
superna parte, / quando li apparve d' angeli sì carca. landò, 3-157:
sopra un bel lito, che l'arena d' oro / per ampia sponda a largo
porger non puote argento od oro / o d' estremo valor perfette gemme, / con
le spoglie che egli dicea, se d' illustre e gloriosa fortuna indizio le porgessero.
il lasciar impunite le parole porga materia d' ingiuriar di fatti. chiabrera, 1-ii-114
. lambruschini, 4-205: quelle parti d' intercessione... porgono all'autorità
dividere i profitti del loro lavoro, invece d' una mercede insufficiente. -proporre
e, tra gli altri, un milfione d' oro da far guerra contro i veneziani
.. tutti l'avrebbero giurato. e d' altra parte non era ammissibile che facessero
annibaie... si truova nelle terre d' altri e nimiche...,
quanto io veggio che ricevano de la grazia d' iddio e che iddio porga loro della
eletto, / tanto di sofferenza o pur d' oblio / che 'l mio pianto non
48-23: sempre essendo / ne'centri marte d' elmo vario armato, / l'azion
a una costruzione, a un corso d' acqua o alla conformazione fìsica di una
porta copra / ch'a la stanza d' amor ne porge il varco. caporali,
movimento; comunicare un discorso. d' eredia, 13: egli intanto espor come
/ e i minor divi a le gran d' opre tira. 9. produrre
dee credere che, per la vicinanza d' essi, quivi porgano abominevole fetore.
[battista degli alberti] due libri d' amore... nel primo porge rimedi
... nel primo porge rimedi d' amore. b. segni, 11-185:
la rosa, per la poco durevolezza d' amendue, scrisse. segneri, iv-201
quegli uomini che porsero una tale lezione d' immortalità al loro paese! calandra,
, poiché, oltre ad una specie d' esercizio militare, essa porge un insegnamento
la bassezza del loro stile versino nel centro d' ogni infima e vii rozezza, non
abbiano a parere rilevati alquanto nel decoro d' un giusto segno. muratori, 5-i-21:
due odi che mi son parute degne d' esser porte ai letterati. g. ferrari
, 1-153: pronubo santo amor, scarsi d' onore / quest'inni offriam a te
che tante vomitò parole / vane, d' intollerabile fetore, / porse il saluto al
. pavese, 11-i-223: in attesa d' incontrarli, bacio la mano alla contessa
trattàro col duca di darli mille libbre d' oro. ser giovanni, 3-172: egli
arrecare, determinare, procurare uno stato d' animo o una sensazione fisica. -anche,
l'altre, puote in parte molto d' amaritudine e di paura porgere a'consideranti,
non ha con che contracambiare il dono d' apollo se non colla lira. l'
tu credi che qui sia 'l duca d' atene, / che sù nel mondo la
entrar per terzo fra sì bella coppia d' amici che maraviglia apportava a chi considerava l'
loro. chiabrera, 1-iii-22: come d' amar porga consiglio / l'onda d'
d'amar porga consiglio / l'onda d' amor, d'amor mormora l'aura,
consiglio / l'onda d'amor, d' amor mormora l'aura, / in sì
vel rancio e vermiglio, / fea biancheggiar d' incerta luce i colli / quand'io
.. nelle vostre contrade dui cittadini d' alto legnaggio... i quali non
. pervenne ad han il decimo giorno d' agosto, ed avendo alloggiato su la
nome, ci giunge, con preghiera d' inserzione, il seguente scritto che tocca una
nel buratto, che gira per mezzo d' una cinghia raccomandata al rotone.
par., 15-25: pia l'ombra d' anchise si porse, / se fede
in mare, quivi campò dal pericolo d' annegare. linati, 16-62: i suoi
agli occhi. io vidi e'serafini d' amore immenso ardenti. poerio, 3-318:
porgerà quasi così familiarmente ad ogni maniera d' uomini. -trasmettersi, diffondersi.
porgiménto fatto nel diritto. = nome d' azione da porgere. porgióne,
che provoca una condizione, uno stato d' animo; dispensatore, fornitore.
e giovine e di cuore, direttore d' un giornale in paese veneto a mano degli
v.]: 'un bel porgitore': d' oratore. brignetti, 3-21: porgitori
, muovevano in tondo. = nome d' agente da porgere-, in signif. di
più tumoretti encistici formati dalla concrezione d' una materia terrea che, per la sua
alla pronuncia giapponese), all'odore d' anguilla cruda o fritta nell'olio di
i 'pachinko's'aprono come metallici giardini d' una assorta concentrazione individuale. la stampa
un oggetto, non trovasse il modo d' appropriare quell'erudita parola con soddisfazione sua
moravia, xii-79: era evidente, d' altra parte, che erano tutti quadri perfetti
dell'assurdità; lo sfruttamento commerciale spregiudicato d' una filosofìa di disperazione; una pornografia
graziose e libere, alcuni l'accusavano d' immoralismo o di pornografia.
del popolo che meditava sul disegno pomografico d' una scatola di fiammiferi, la signora
: si tirò fuori perfino il santone d' annunzio, che i novecentisti avevano lasciato
. cameroni, 230: non contento d' aver condannato come pornografo il 'quo vadis'
le vene e i pori. cecco d' ascoli, 3433: perché lo sole scalda
, 3433: perché lo sole scalda / d' ogni animale aprendo li suoi pori,
rende, siccome impedita e turata è cagione d' infermità e di morte, così tenuta
in tutta la tessitura dell'individuo. d' annunzio, iv-1-86: volgeva la mano,
quel caldo polveroso e ubertoso ch'è carico d' odore di vaccina e di campagna e
ogni poro, nei più minuti incidenti d' attaccatura delle ciglia, nel lieve dilatarsi del
pietra soffice, empiva la breve caletta d' irradazioni potenti. stuparich, 3-97:
montanari, i-496: egli è fuori d' ogni controversia che l'erbe e le piante
la quale dalle dette estremità e non d' altrove tira il nutrimento; 'pori corticali'
non si è mai veduta una 'susanna d' ange'più finamente sarcastica, più sprezzante
vacuità anzi nullità di pensiero stomachevole. d' annunzio, i-303: seminude rustiche baccanti
e incorporata in una massa in corso d' indurimento). = voce dotta
v.]: 'poroma': gonfiezza spongiosa d' una parte del corpo la quale direbbesi
, 1-36: io stimo che sia d' un gran vantaggio, ancorché sieno in
sopra alla superficie delle medesime una conglutinazione d' umori che in breve s'unisce e
rilievo di porosità della pelle a una lente d' ingrandimento. -ant. dotto
sodo. galileo, 4-2-32: ciò accade d' alcuni legni porosi li quali, mentre
li quali, mentre hanno le porosità ripiene d' aria o d'altra materia men grave
mentre hanno le porosità ripiene d'aria o d' altra materia men grave dell'acqua,
poste sopra una piana tavola e fregata d' aceto o di sugo di limone,
, iii-34: gli ulivi vogliono campo d' argilla e biancheggiante, purché sia fertile
è di sostanza / porosa e cinge d' ogn'intomo il mare / indissolubilmente a
civile o religiosa). cielo d' alcamo, xxxv-i-183: di tanno 'namoràstiti,
isbanditi, cartalone suo figliuolo, prete d' èrcole, perché essendo fatto doge da
repudiato ottavia, sua moglie e sirocchia d' ottaviano, e presa per moglie cleopatra
[zibaldone], 5-9: una seggiola d' avorio, uno scettro con un'aquila
e lo spogliarono, rivestendolo per beffa d' una sopraveste di porpora. tassoni,
: con due cocchi venia la dea d' amore: / nel primo er'ella e
il re sul regio letto, / d' oro, di bisso e porpora / è
rotondo, / di tenebrosa porpora coverto. d' annunzio, iv-1 157:
faceva pensare alla celebrata magnificenza delle porpore d' elisa e di tiro. palazzeschi, 1-440
un grande drappo di porpora a frange d' oro, e dietro un cristallo spesso appare
. iacopo del pecora, lxxviii-iii-70: d' una porpora azzurra a gigli d'oro
: d'una porpora azzurra a gigli d' oro / era coperto [il carro trionfale
carro trionfale] fuor, drento e d' intorno. meditazione sopra l'albero della croce
all'intorno, li fissava alla parte d' un monte, dove la luce del
parole, / canti mistici, / inni d' oro, argentei distici / tolti al
, partì zul-kamein, nel fuoco / d' un vespro: per il monte erano
/ porpore cupe a margini di croco. d' annunzio, iv-2-499: ai raggi obliqui
culmini delle rocce come su'più alti gradi d' un anfiteatro, con attitudini feminee,
2. veste o altro capo d' abbigliamento confezionato con tale tessuto. -anche
mano diritta e la poma ovvero mela d' oro nella manca, siccome imperadore.
, 3-151: volendo vestire nostra donna d' una porpora, fa'il vestire bianco,
, fa'il vestire bianco, aombrato d' un poco di biffo chiaro chiaro, che
che poco svari da bianco. drappeggiallo d' oro fine, e poi el va'ritoccando
e ritrovando le pieghe sopra all'oro d' un poco di biffo più scuro:
compagnia di femmine e di spadoni carichi d' oro e di porpora. s. agostino
porcaccio vestir porpora e bisso / vidi. d' annunzio, i-201: a te la
porpore vestite, dietro al modo / d' una di lor ch'avea tre occhi in
della passata povertà, incontinente si stima d' esser imperator di roma. g. paleotti
mandandogli a donare la purpura e la corona d' oro, concedette che et egli et
le sue menbra avesse, / vestite d' una porpora che il mio metro /
aggetti): splendido, sublime. d' annunzio, iv-2-885: paolo desiderò di scomparire
... vanta una lunga serie d' ordini insigni, di sacre porpore, d'
d'ordini insigni, di sacre porpore, d' uomini illustri. c. gozzi,
fa già creditor l'alta magione / d' una celeste porpora immortale, / però
/ color di porro, e son d' oro gottati. / di dir le sue
/ di porpora vestita e 'l capo d' oro, / vedendo per la selva
lampi e saette, non lo incendio d' una città, non il nascere dell'
di color di rose, con quei raggi d' oro e di porpora. erbolario volgare
porpora. nigra, 63: il sol d' autunno... in porpora /
di seta gocciolanti azzurrine lacrime intorno. d' annunzio, iv-i 226:
a guisa di fanciullo, lo vestissero d' una veste porpora e glie lo menassero
presenza. bresciani, 6-x-34: drappi d' una sola tinta incarnata, rosata, paglierina
orlando, s'una verde riva / d' odoriferi fior tutta dipinta, / mirare il
porpora che avevo visto salire alle guance d' una bella signorina. c. e.
quel fiore che, come fu degno d' esser tinto delle porpore preziose della madre
sangue. montale, 5-78: cuore d' altri non è simile al tuo, /
la guancia, per sé pallida, d' ostri vivaci. -con riferimento a
violetto. -in partic.: porpora d' anilina: di colore viola; porpora
cassio, minerale: cassio; porpora d' indaco: derivata dall'indaco per solfonazione;
o 'del cassio':... ossido d' oro per mezzo dello stagno: preparazione
tintoria si dà il nome di 'porpora d' anilina'ad alcuni violetti di anilina,
. 'porpora di cassio'è un composto d' oro, di stagno, d'ossigeno
un composto d'oro, di stagno, d' ossigeno e d'idrogeno, così chiamato
, di stagno, d'ossigeno e d' idrogeno, così chiamato pel suo colore e
si prepara fondendo una soluzione di sesquicloruro d' oro ad una miscela di protocloruro e di
ma le tante differenze di conchiglie e d' altri pesci. giuseppe di santa maria
, mi diede tempo da considerare molto d' appresso cerigo, anticamente detta porfirusa e
che filetti di porpora con le testate d' argento: non vi par egli una
una galanteria da star bene sul giro d' ogni più gentil polso d'ogni più
sul giro d'ogni più gentil polso d' ogni più scherzosetta fanciulla? oh bel maniglio
, un filetto di porpora con le testate d' argento! 11. dimin. porporétta
i purpurati eroi, / potrai seder d' alta corona adorno / e vestir d'
d'alta corona adorno / e vestir d' aureo ammanto i membri tuoi? battista,
: fra poco in questa / aula, d' europa ad agitar le sorti / verranno
per la renitenza de'nepoti all'elezione d' alcune creature desiderate del zio e per
1-289: nella sua vita avea più d' una oscura / pagina. alcuni lo
alcuni lo volevan nato / dai clandestini amor d' un porporato, / in roma santa
roma santa e in loco di clausura. d' annunzio, iv-2-1261: rivedo la volta
di sangue (la terra). d' annunzio, 5-470: la terra dolorosa tace
spallanzani, 4-iv-139: proposto essendomi allora d' indagare i moltiplici ed involuti fenomeni del
somiglianti fenomeni. cesarotti, 1-vui-35: d' alti eventi foriera alfin l'aurora /
scrivansi da cassandra ne'fasti a lettre d' oro; / onde porporeggianti sorgano in
lito da carrara, xxxix-ii-33: d' ira el ciel porporegiava im parte.
onor verso il meriggio e accesa / d' ostro immortai porporeggiar sua luce. bergantini,
radice lunga, porporegna, di grossezza d' un dito. s. ferrari, 405
adoperebbe; ma guariti come dal fuoco d' adoperarlo. di questo colore, el
, non s'awicinasse a nessuno campo d' oro: ch'io t'awiso che,
e quanto mezzo grano di panico fusse d' ariento vivo e toccasse questo campo d'
d'ariento vivo e toccasse questo campo d' oro, è sofficiente a guastarlo tutto.
rossi, 2-7: due figurette che parean d' oro, tutte lumeggiate di porporina.
colore rosso bellissimo ma poco adoperato, fatto d' argento vivo, stagno in foglia,
di fuoco, in un sol corpo. d' annunzio, i-237: io non accuso
i pacchetti di porporina. -porporina d' argento: analoga sostanza a base d'
d'argento: analoga sostanza a base d' alluminio, usata per inargentare oggetti o superfici
olio di bianco o di porporina d' argento. -tintura per imbiondire i capelli
di porporina ad una varietà di violetto d' anilina, preparato quasi nello stesso modo
color rosso vivo. varietà di violetto d' anilina. -colore dorato che tende
g. villani, 12-112: lo re d' ungheria in quello medesimo dì, a
, 2-4-50: la piuma al collo ha d' oro e purpurina, / ma
penne maggiore / vaghe e dipente son d' ogni colore. sannazaro, iv-26: altre
all'amaro ruscel tingono l'onda. d' annunzio, ii-732: entrambi inalberati, l'
e ora ella aveva la faccia ardente d' un'amazzone, con le labbra porporine.
l'ebbero [cristo], vestirlo d' ima gonnella porporina. m. adriani,
e riprendono [le donne] più d' una volta ambrogio, girolamo, cipriano e
e mescugli, co'quali non meno d' oggidì le donne s'imbrattavano la faccia.
, i-745: allora due resplendienti veste d' oro e di porpori tolse enea, le
, 1-24: molto l'onorarono [carlo d' angiò] i lucchesi, donandogli assai
, 1-88: li colonni soi fece d' ariento,... la carozza soa
torri e bertesche di legname, ma era d' uno grande giro e porpreso.
g. visconti, i-1-70: qui d' altro che de porre e de cipolle
estratta dai così detti 'porrazzi'. d' annunzio, vi-157: ovunque, per le
di porri, che sono una spezie d' agrumi che ne fa menzione il boccaccio
si vede uno che mostra di non curarsi d' una cosa che o gli importa o
non ti far beffe della porrata. sentenza d' averla sempre innanzi agli occhi a lettere
averla sempre innanzi agli occhi a lettere d' oro massiccio,... perciocché
, e v'infilava il braccio. d' annunzio, i-664: la mia mano viole
leggi sete? stigliani, i-4: splendea d' alta finestra il viso adorno / in
/ posela in mano a lo re d' oriente. -irradiare, diffondere calore,
croce; e, quasi al passaggio d' oltremare andar dovesse, per far più bella
della gabella di siena, 25: d' ogne soma di gruogo da ponare,
monosini, 377: chi pone il cavol d' aprile, / tutto l'anno se
uova e maggiori [le galline pasciute d' orzo]. -per estens.
da un lato v'erano pure le rovine d' un tempio pagano, sulla cui sommità
ant. sfociare, defluire (un corso d' ac- qua). erasmo da
era pur troppo bel presente la catena d' oro che qui mi poneste al collo
lavato e unto con olio e postogli d' intorno il bel pallio e la tonaca,
io parto fra voi quella foresta / d' abeti e pini ove al confin nereggia.
, / che ne porrà nel fondo d' ogne reo. idem, inf.,