denari? -per simil. falsa promessa d' amore. garisendi, xxxviii-309: or
per tutto in cerca di uccelli, d' insetti e d'ogni altra sorta d'animali
in cerca di uccelli, d'insetti e d' ogni altra sorta d'animali e preparando
, d'insetti e d'ogni altra sorta d' animali e preparando con ammirabile perizia e
perizia e pazienza le sue collezioni. d' annunzio, i-1090: parmi dopo tanta /
nelle materie dure. pisani, 256: d' oro è la croce, e d'
d'oro è la croce, e d' oro / la perizia dell'arte / che
. v. calavria]: degli animali d' ogni specie, degli omini in ogni
, 3-136: aveva una universale perizia d' ogni cosa; e questo ufficio della predicazione
giustizia, quello ch'egli per merito d' umiltà non si era mai fatto a
... generavano in lui la credenza d' essere già un piccolo grand'uomo.
eseguito a forma della perizia e relazione d' anastasio anastagi, uno degl'ingegneri del
mi sarà possibile dei migliori nostrali ingegneri d' acque, sieno trattati, sieno relazioni o
, sieno relazioni o perizie concernenti regolamenti d' acque. ferd. martini, 1-i-42:
rettamente pronunziato il giudizio sopra la stima d' un fondo o altro oggetto, convien che
altresì del valore economico di un'opera d' arte. moravia, xiii-128: andò
, in partic., dal perito d' ufficio) per assolvere all'incarico affidatogli;
perito arbitrale. = nome d' agente da periziare-, voce registr. dal
contenere quest'acque. = nome d' azione da peritare. perispòma (
; vestiva di percallo carnicino con perizoma d' astracan. d'annunzio, 3-369:
percallo carnicino con perizoma d'astracan. d' annunzio, 3-369: altri [indigeni
: altri [indigeni] erano cinti d' un perizoma di scorza. monetti,
molluschi, per lo più bivalvi, d' acqua salata (pinna nobilis, mytilus,
nuovi testi fiorentini, 315: una mitra d' arcivescovo con oro e con perlle e
le perle sono pallide, perché sono d' aria e con l'aria hanno più propinquità
: purpurea seta la copria, che d' oro / e di gran perle avea compassi
: stempri perle stillate / la venere d' egitto / in crapole adulate. c.
, la quale vien portata dal mar d' inghilterra. magalotti, 1-385: ella [
cresta, / o che broccati! d' alberti [s. v. algiofra]
: s'ingioiavano [le donne] d' un vezzo con perle di numero.
sospesa / sopra tumide trezze una ghirlanda / d' oro e di gemme orientali accesa,
tirata, la camiscia molto scoperta, collana d' oro al collo o magliette di oro
e pur troppo vera antonomasia chiamano lacrime d' italia. -al plur. collana
parea. bandello, ii-1193: quai d' oriente perle / ben lucide e polite
rotolò su se stesso spargendo intorno gusci d' uovo, cenere e fiammiferi spenti, e
, / ch'ornano te quasi perle trapunto d' oro. caro, i-29: direte
celesti, di gazzera marina, giallo d' oro, granato, ametisto, zaffiro,
commercio. ojetti, i-346: le donne d' una casa [a venezia] s'
chiamerà parimente una persona urbana le labra d' una bella donna rubini e li denti perle
popini, v-647: nel volto, d' un pallore appena morato, brillano le
nere degli occhi. -goccia iridescente d' acqua piovana o di rugiada.
etiliche, stille azzurrine: opalescenti perle d' un contrabbandato pemod. -bollicina
, / di finissime perle. / perle d' aria beata, / soave profumata.
perla in perla. -acino d' uva. nigra, 4: brilla
dal sol propizia stella, / ti stai d' amor rubella, / per dar più
del monti]... e degna d' orazio e de'lirici greci e dell'
un'opera letteraria ritenuto notevole per vivezza d' ispirazione, intensità di
traversarono la nostra testa come un turbine d' oro. -espressione o parola ricercata,
ii-985: siamo sdrucciolati nel canoro recitativo d' annunziano, in quella prosa tutta carne,
di difetti (anche nelle espressioni perla d' uomo, di galantuomo). -con valore
gioia in una perla et il principio d' ogni maggior sorte in un principe fortunato?
il vostro / gianni è una perla d' uomo. ma chi sa! / gli
iii-2-75: tu ài per marito una perla d' uomo: t'adora, t'à
qui l'ingegnere... quella perla d' un ingegnere, buono di pianger soltanto
anonimi, xxxvi-274: nel lido già d' arbia cara perla si vidde d'apollo
già d'arbia cara perla si vidde d' apollo / vincere i santi lumi con la
békecsaba e presto diffusasi in varie parti d' europa e d'africa. -perla imperiale:
diffusasi in varie parti d'europa e d' africa. -perla imperiale: varietà di
lessona, suppl., 117: 'perle d' etere': capsule gelatinose piene d'etere
'perle d'etere': capsule gelatinose piene d' etere, che si adoperano come medicamento.
ho fatte foderare [le cassette] d' ermisino color di perla. tommaseo [
sorgere della notte, il cielo s'ammanta d' un bel colore di perla. pascoli
notava in un'alba di perla. d' annunzio, ii-575: laudata sii pel
] una perlòtta / in sull'andar d' una pera campana, / a quel mo'
i-32: noi bolognesi chiamiamo questa sorta d' insetti 'perle', i fiorentini 'cevettoni'
qui sotto, dopo il primo / temporale d' autunno / che spara sul perlaceo lago
di ogni autentico champagne fatto a regola d' arte. = adattamento del fr
vi si trova, dico, il balenare d' un candore, velato o piuttosto soppannato
un candore, velato o piuttosto soppannato d' un azzurro, dirò in lontananza,
con un certo cangiante di quel vermiglio d' aurora, onde risulta quel che gli spagnuoli
osserva su una superficie lucida. d' annunzio, iv-2-984: scorgeva tra le labbra
. nel sangue del cielo diventare barchette d' argento; poi, quando tutto passò
. tess. effetto perlante: quantità d' acqua trattenuta in superficie, sotto forma di
per l'appunto, ma sicuramente più d' un anno dopo. collodi, 32:
violenza del verno: perlaqualcòsa il duca d' angiò, ricevuti nuovi soccorsi,.
, sm. plur. entom. ordine d' insetti pterigoti; plecotteri.
trecento, lxxxiv-3: a l'ombra d' un perlaro / su la rivera d'un
d'un perlaro / su la rivera d' un corrente fiume / donna m'accese
bel parlare vive su la riva / d' un fium'a le cu'fronde /
gira sempre la testa come in tempo d' oriuolo non le impediscono il portar sottanini di
fiorami di colori allegri e gran merletti d' argento. salvini, 12-1: un vezzo
, 12-1: un vezzo periato e doppia d' auro / e di perle corona.
e fiammelle e tocchi di carmino, d' arancione, di pavonazzetto, di cremisi
snelle vengono le fate / su moventi nubi d' or. nencioni, 3-84: ineleganti
spiccan sul diafano / cielo periato. d' annunzio, 4-ii-51: un grappolo di
di polveri, abbarbagliava lo sguardo. d' annunzio, iv-1-240: gli ori pallidi e
fine, molli e setose, bianche d' ordinario o di colore periato. d'annunzio
bianche d'ordinario o di colore periato. d' annunzio, iv-1-696: le labbra si
: il suo viso sfuggente ora era candido d' un pallore periato. -sostant
martini, 1-i-10: dopo il tramonto cielo d' una meravigliosa trasparenza: presso il limite
[del petrarca] ha tutto l'incantesimo d' un miracolo della grazia vittrice che si
. targioni tozzetti, ii-69: col nome d' 'orzo di germania o periato'trovansi
primo istante essi ripugnano al gusto d' oggi. = deriv. da
orzo e di riso. = nome d' azione da perlare1. perlèggere, tr
, agg. letter. perlaceo. d' annunzio, i-27: sale ne 'l perleo
la lingua con quelle animelle che ha d' intorno e privisi del canaluccio, lavisi
cavisi e spoglisi di quella pelle che ha d' intorno. = dal lat. tardo
lessona, 1113: 'perfidi': tribù d' insetti neurotteri, che comprende poche specie
123: l'interno di questi gusci è d' un vivissimo margaritifero, mischio d'iride
è d'un vivissimo margaritifero, mischio d' iride verdeggiante ed un poco rosseggiante e
essi se vi fosse stata veruna perla. d' annunzio, ii-278: la tua bocca
perla1, n. 4). d' annunzio, iv-1-206: sorride dalla bocca che
offesa al testaceo non è la perdita d' un pezzetto, ma la sola apertura
un pezzetto, ma la sola apertura d' un buco, la riattazione non sarà più
la riattazione non sarà più l'addizione d' un pezzo, ma la spremitura, dirò
, ma la spremitura, dirò così, d' un globetto, ch'è quanto a
ch'è quanto a dire la formazione d' una perla. = deriv. da
da perla1, col suff. dei nomi d' azione dei comp. del lat.
file, / ne avevi quante la figlia d' un re. d'annunzio, iv-1-23
quante la figlia d'un re. d' annunzio, iv-1-23: aveva un abito nero
cui brillavano perline innumerevoli, nere e d' acciaio. pirandello, ii-1-307: i signori
della superficie di contatto di un organo d' interruzione elettrica, che si manifesta con
quarzo empirodosso, fatto di granelli d' ossidiana avvolti in strati ondeggianti. specie
. 2, col suff. dei nomi d' azione. perloché { per lo che
7-44: più gravi di questi peccatucci d' omissione sono i peccati d'opere,
questi peccatucci d'omissione sono i peccati d' opere, cioè i raddoppiamenti falsamente applicati:
nomi, ma se ne vedrebbe qualcuno d' illustre). = comp.
da cardinali, non punto maggiori d' una mano di bambino, gli
le risa che ve ne fu più d' una che si pisciò sotto. lalli,
: poter pisciar nel letto e dir d' esser sudato: di chi ha autorità di
]: 'pisciarèlla'...: vino d' un rosso molto pallido.
pisciarelli: or qual fortuna è la mia d' essermi imbattuto in un vino polputo e
) tta, sf. region. getto d' acqua, zampillo. fanfani, uso
50: 'pisciarotta': forte getto d' acqua da una fontana o da una
, viso di cazzo, / giunger d' una ranocchia una pisciata / la puzza
dei pisciatoi. -luogo abitualmente lordato d' orma. celimi, 2-98 (472
pisciatoi'da cani e continue starebbono piene d' ogni bruttura. -marin. disus
stufe pubbliche, nondimeno la piscina serviva d' un lavatoio freddo e caldo nelle case private
. 2. grande vasca piena d' acqua (ferma o corrente) usata
hanno avuto la calcina per dipelarle. d' uso a siena. 3.
di purificazione e di risanamento). d' annunzio, iv-2-919: egli rivedeva le chiostre
e di teste rase, il popolo d' iddii di dèmoni di mostri scolpito nelle
7-97: questo vangelio contiene la storia d' uno miracolo, il quale il nostro
era stato atratto trentotto anni a una pascina d' acqua, la quale l'angelo ad
. 6. ant. specchio d' acqua chiuso; bacino (naturale o
vigne e fatto orti e ho innestati alberi d' ogni generazione e ho ordinate piscine d'
d'ogni generazione e ho ordinate piscine d' acqua, acciocché bagnassero le selve delle
oracoli della cumana sibilla, il lago d' avemo e 'l teatro... e
desconca e vii fosina / tu fusi fabricà d' una pescina / la quale è tant
gittò una sera una conca di piscio e d' altro fastidio tristo a dosso a bindo
o pannacci fradici o letame o piscio d' animali. lippi, 9-17: le
: essere assai meno importante. intrichi d' amore [tasso], 140: queste
v.]: 'pisciolio': rumore come d' acqua che piscia. =
pìsciolo, sm. region. getto d' acqua piccolo e continuo. tozzi
piscioso coccio cittadino / con risucchio e gelo d' acque. cassola, 9-29: e
, 2-364: i piselli cotti con latte d' amandole sono di grande e buon nudrimento
con le poltrone e i divani coperti d' una stoffa verde pisello e con le
stoffa verde pisello e con le tende d' un colore giallino. calvino, 2-202:
da altra di piselli blu per mezzo d' una viottola larga quattro piedi.
i travertini pisolitici del messico, formati d' una copia sterminata di piselli calcarei,
, che hanno per nocciolo un ovo d' insetto.
. v.]: 'pisidio': nome d' un nuovo genere di conchiglie, desunto
ne, di alcune monete d' argento toscane del periodo lorenese (come
vicinanze di parigi, così chiamato da d' orbignì perché composto d'un calcare a
, così chiamato da d'orbignì perché composto d' un calcare a piccoli grani rotondi,
i travertini pisolitici del messico, formati d' una copia sterminata di piselli calcarei,
calcarei, che hanno per nocciolo un ovo d' insetto. = deriv. da
pisolo l'ore de l'afa. d' annunzio, iii-2-1090: -dove mi avete visto
usato per formar pavimenti, infissi e lavori d' ebanisteria. voce adattata in 'pispàino'o
del pascoli. = nome d' azione da pispigliare. pispigliati te
che stormisce lievemente, frusciante. d' annunzio, iv-2-24: per santa barbara protettrice
altro che affaticarsi attorno a ricalchi italiani d' opere galliche..., di
: la piccina timidamente / coglie primule d' oro, e poi pispiglia.
dei moscerini, tagliati dal colpo imperioso d' una mosca smeraldina, al pispilla
, l'acqua che scorre). d' annunzio, i-832: ozi d'arcadia.
. d'annunzio, i-832: ozi d' arcadia. pispigliano l'erbe d'intorno
ozi d'arcadia. pispigliano l'erbe d' intorno / con ondeggiare vasto a l'aure
ancor, sull'alba, / incantarsi d' oblìo e pispillare, / come de'passeri
a pispigliar fra loro che per bagatella d' un po'di formaggio non si dovrebbe
qualche palazzo mi toccava intendere il pispiglio d' un richiamo. 2. cinguettio
benedico / la luna e gli astri d' oro, / e gli augelli nell'aria
; squittio (di topi). d' annunzio, 2-34: ecco, e deste
indistinto ha echeggiato / e m'ha d' improvviso destato: / rintocco di qualche campana
una fonte: 'si deferar efferar'. d' annunzio, 2-89: freschi i venti mattutini
dietro sé un pispiglio, / ma non d' uccello, come un passo d'uomo
non d'uccello, come un passo d' uomo. bartolini, 1-89: me ne
anni, / di beltà piene e vote d' ogni affanni. idem, xliii-134:
. pispillìo, sm. cinguettio d' uccelli. pascoli, 124:
bimbi un pispillìo secreto, / come d' un nido che ti sogni in cuore
del resto, aveva una pispilloria capace d' imporre o per lo meno d'intontire.
capace d'imporre o per lo meno d' intontire. 4. figur.
'pispinare': per zampillare, è voce d' uso in qualche dia letto
né tumulto, quelle sole quattro dita d' argento ch'eran più delle trenta: ù
tordi ebbri di coccole di ginepro e d' olive, pettirossi, calenzuoli, pispole e
'pispola': dicesi anche un piccolo fischio d' ottone, col quale si rifà il canto
vanno ancora sulla sera i passerotti a pispolar d' amore. 3. fischiare per
quello della pispola. verso la metà d' ottobre son quasi tutti partiti e non ricompariscono
monsummano è una vasta tenuta; smaniavo d' andarvi a caccia dei pispoloni ('anthus
tordi ebbri di coccole di ginepro e d' olive, pettirossi, calenzuoli, pispole e
in un arboro et è della similitudine d' un piccolo cocomero. = dal fr
.]: 'pisseleo': rimedio composto d' olio e di pece, usato un tempo
era un medicamento composto di un miscuglio d' olio e di pece. =
concava. targioni tozzetti [d' alberti]: litomice pissidato.
sf. liturg. vaso sacro, d' oro o d'argento dorato internamente, che
. vaso sacro, d'oro o d' argento dorato internamente, che per lo
della chiesa e del prete e pregarlo d' aprirgli lo sportellin del ciborio, quanto sol
: conservano [i russi] in pissidi d' argento, che rassembrano colombe, il
. per indicare un'assoluta purezza. d' annunzio, iv-2-600: recava l'effigie di
quel rio malor meno gli noccia. d' annunzio, iii-2-134: che le sette sorelle
, iii-2-134: che le sette sorelle cinte d' oro / vèrsino dalle pissidi d'avorio
cinte d'oro / vèrsino dalle pissidi d' avorio / tutti gli aromi sopra l'
e i delicati arnesi di tartaruga e d' avorio, la toelette è l'altare dove
ignoto anatomista, 195: questo osso ha d' ogni parte una concavità o un forame
magalotti, 7-4: gli elefanti nascono d' un braccio e mezzo in circa d'
d'un braccio e mezzo in circa d' altezza e grossi a proporzione con la
, un pissi pissi, in atto / d' un che aspetta primiera in su buon
al festoso vocio seguì un mormorio pieno d' ansia, un pissi-pissi allarmato.
. v.]: 'pissode': genere d' insetti dell'ordine de'coleotteri, della
era stesa per miglia senza alcuna apparenza d' ordine su una pista nella foresta larga
credevo di seguirne i passi. / d' averlo quasi raggiunto. / inciampai.
con un urlìo rauco e un barbaglio d' acciaio, a tutta velocità sull'asfalto del
del rettifilo, lustro come l'asfalto d' una pista. montale, 2-18: udii
. sinisgalli, 2-28: a fine d' anno gli altri concorrenti [del concorso
: un bolide dalla pista di lancio d' una portaerei. 5. figur
da seguire o da evitare; indirizzo d' azione, linea di comportamento o criterio
molini, cartiere, fabbriche, polveri d' archibugi, piste di riso, ferriere.
di giudicare se dovesse appartenere alla classe d' idraulica o d'architettura la costruzione.
dovesse appartenere alla classe d'idraulica o d' architettura la costruzione... dei
la costruzione... dei molini d' ogni maniera per farine, oli,
delle piste da riso e degli altri opifìci d' industria rurale. cavour, iv-204:
pistacchino: 'corylus avellana semine rubro'. d' annunzio, iii-1-803: tonta e pitonta,
, di pistacchi, di uve passe, d' agro, di dolce, secondo i
: quanto al pistacchio, s'innesta d' ordinario sopra i terebinti, detti cornucopie
in file a distanza di 5 metri. d' annunzio, iv-1-1032: erano le confetture
orientali inviate da adolfo astorgi, composte d' una specie di pasta elastica dal color
una specie di pasta elastica dal color d' ambra o dal color di rosa, sparse
profumate che davano alla bocca l'illusione d' un fiore polputo e ricco di miele
a vivaci colori. mutandine d' un palmo, provocanti pigiama in tinte
71: il cielo simulava un mantecato d' avorio e fiordaliso punteggiato di pistacchio:
portava un abito elegantissimo: seta color d' albicocca con guarnizioni pistacchio. moravia,
suo seme si mangia da alcuni, d' onde il nome di pistacchio di montagna
mano, con le pistagne molto grandi d' intorno alle spalle. comoldi caminer,
panno pulce o verde, dai quali abiti d' ora in avanti dev'esser assolutamente e
un fantoccio. moretti, iii-77: d' improvviso, la porta, ch'era solo
un turbante di seta bianca con pestagne d' oro. buonarroti il giovane, 9-499:
-pistagnòla. inventario di alfonso ii d' este, 1007: alcuni pezzi di
, i 9 222 hit.): d' un vento pistilenzevole che fu in italia
della dicieria o della pistola, cioè d' una lettera dittata. maestro alberto, 3
sua giovanezza il libro della vita nova d' amore e poi quando fu in esilio
in esilio fece da venti canzoni morali e d' amore molto eccellenti e in tra l'
v-177: alcuni, i quali fan professione d' imitar demostene, s'appigliano a quel
essere languida come quella di un'infermo o d' un medico, né canora come quella
un medico, né canora come quella d' un trombetta che publica una grida o
un trombetta che publica una grida o d' un grammatico che detta la pistola. gemelli
bargagli, 124: altri non vorranno parlar d' altro che del loro studiare et entraranno
del loro studiare et entraranno a dire come d' undici anni facevano le pistole e udivano
). leonardo, 2-658: pistole d' ovidio. pistole del filelfo...
potesse dire andromache sopra il corpo morto d' ettore, dove non appare la persona del
iii-5-231: l'antico volgarizzamento delle pistole d' ovidio citato dalla crusca. 3
come l'amore de dio è fonte d' onni vertù, sì l'amore del mondo
vertù, sì l'amore del mondo è d' onni visio. pietro da bascapè,
quinta parte delle pandette, e non d' un solo trattato, il che è chiarissimo
. assarino, 69: armati d' archibugio a ruota e di pistòlla, s'
una pistola, il di cui cane più d' una volta aveva sperimentato fedele, piano
batteria, uscì di cliffa un giovane d' assai bella presenza con due pistole a'fianchi
presenza con due pistole a'fianchi gridando d' esser cristiano. siri, 1-vii-544: cinque
.. ci trovai tra molti arnesi d' ogni sorta due picciole pistolle di lavoro finissimo
la fortuna favorì il mio avversario. d' annunzio, vi-1-793: esaminò le pistole.
che ha in dotazione tale arma. d' annunzio, v-1-151: la compagnia di moschettieri
moschettieri si compone di tre drappelli, d' una triade di mitragliatrici, d'una
, d'una triade di mitragliatrici, d' una triade di pistole, d'una triade
, d'una triade di pistole, d' una triade di bombardette. -riproduzione
] sono mero oro, oro zecchino d' i'ttrecento. sognano di sognare una
, che si mesce con due terzi d' aria atmosferica, che rimangono nel vaso
, arma corta inventata a pistoia, d' onde ebbe il nome »; lessona,
sf. numism. denominazione dello scudo d' oro di giovanna la pazza e di carlo
in seguito designò quasi tutti gli scudi d' oro, soprattutto le doppie; scomparve a
colpo. pacichelli, 2-73: il luigi d' oro o la pistola, ch'è
tediosa con dolcissimo condimento di suggetto e d' incidenze. 2. che si riferisce
in quelle contrade, e sì di carestia d' acqua. -con valore iperb.
allegrezze; e disiderante d' essere annunziatrice della sua pistolenza, disse
in alto letargo sepolto, soffrire i mali d' una eresia detestabile, che diverse membra
uno coltello aguto e tagliente in mano d' un furioso. m. villani, ii-9-53
/ quel pantalon, ch'a modo d' adirato / si pon le mani a'fianchi
ne veggan fuori pistolesse dedicatorie, sonnettesse d' incerto nome. marino, i-255:
, 10-vii-67: il maresciallo fu colpito d' una pistolletata nella coscia. baretti,
, 7-76: uno dei postiglioni, temendo d' essere inseguito dai briganti, gli sparò
sotto la minaccia terribile, inowiabile, d' un nuovo colpo da un momento all'
e sui deschi domestici e nei sonni d' una pace, da cui la destò la
della loro fede? = nome d' agente da pistolettare. pistolettière,
: sono oggi questi terraiuoli una sorte d' uomini a cavallo, di nazione tedeschi,
essere più corta assai delle pistole ordinarie d' allora, venne distinta col diminutivo.
col vassallo di priasco per un passaggio d' acqua e si riscaldò tanto che gli sparò
che si faranno poi scoppiare. d' annunzio, vi-325: gli uomini minatori
centomila volte nella parete di carne armata d' ossa, lavoro metodico e noioso che non
, di pistola detta pure terzaruolo. d' annunzio, v-1-152: la triade di
di pistole ha tre graduati: un d' essi adatto a sostituire il comandante.
nera scorza, di dentro gialla, d' odore simile altaristolochie et al gusto amara
e però l'usano i tedeschi in vece d' aristolochia ritonda, per non nascer la
. v.]: 'pistolone': sorta d' archibuso corto; sorta di fucile corto
. si posavano attediati sopra l'indifferenza d' un obietto qual si fosse, un
, il calcio del moschetto, il pistolone d' ordinanza dell'appuntato. idem, 6-187
non aveva tuono per gorgheggiare. -lettera d' amore (anche nelle espressioni pistolotto amatorio
(anche nelle espressioni pistolotto amatorio, d' amore). n. martelli,
e da bene, perché ne'casi d' amore... è forza davanti al
, 12-i-225: come faremmo de'pistolotti d' amore? direte voi, che siete innamorato
credo io che operino più i ragionamenti d' amore che i pistolotti amorosi non fanno
.. il suo commento, irrispettoso d' un proto. calvino, 1-549: mi
avuto pel primo pistolotto la propria razione d' applausi, l'aw. geminardo toccò col
attori aggiungono di suo, in cerca d' applausi volgari, alla parte scritta dall'autore
mina). - anche: spostamento d' aria provocato dal movimento di gabbie nei
prestezza mirabile e livellatane una nella vita d' un soldato che già s'avanzava con
gridavano come suppliziati entro le loro camere d' acciaio, il vento fischiava tra le
: anima dannata del sanfedismo di borgo d' urbecco e della campagna fra imola e faenza
, sf. ant. spreg. gente d' infimo rango, plebaglia.
io vi dico che voi foste figliuolo d' uno pistore. giustino volgar., 480
, 1-85: gli osti e pistor più d' un prese a lodare. cesari,
pestava i cereali nel mortaio', nome d' agente dapinsére (v. pestare),
destinato a fare e vender pane. d' annunzio, vi-821: si vede un
balene / le ripe aveano a lei d' intorno piene. ariosto, 6-36: pistrici
e di vergine; il restante, / d' una pistrice immane, che simili /
sì anco perché tenessero più a mano quel d' altri, senza copelare tanto i sacchi
(40): ell'è lingua d' un mulino / se i mulini hanno lingua
.. s'aggira vanamente a guisa d' un cavallaccio da pistrino intorno a mille scempietà
= lat. pistura 'macinazione'nome d' azione da pinsére (v.
stessa arte sua a se medesima servisse d' un ben aperto pitaffio che più chiaramente
lettere maiuscole, il qual diceva 'macchia d' olio'; e riscontrando li conoscenti suoi
consiste,... ma ogni sorta d' eleganza, d'erudizione, di sapere
.. ma ogni sorta d'eleganza, d' erudizione, di sapere, che all'
platone pittagoreggiando volle, di numeri e d' armonia, in qualsivoglia modo convenga ed
, il perché egli apparteneva alla scuola d' italia. tommaseo [s. v.
epiteto e cadrebbe a tradurre il verso d' ennio, meglio che l'altro. piovene
intelligenza spersonalizzata dell'umanità totale; civiltà d' astrazione e di distacco, più matematica
menarò meco onorio, il quale si ricorda d' esser stato asino, e però è
il collegio de'pitagorici è un'aristocrazia d' impostori, l'antica società sussiste di
sussiste di diritto e di fatto. d' annunzio, v-2-673: ora nel convento
in queu'altro corpo, la quale serve d' oglio e di nutrimento al lume di
le antere. -silenzio pitagorico: prova d' ammissione a cui erano sottoposti gli iniziati
ai quali, a uno stadio avanzato d' iniziazione, ciò era concesso).
che v. s. illustrissima dice d' avergli scritto io non so neanche per immaginazione
propria tavola pitagorica, il proprio abecedario d' immagini, il cifrario, con i quali
di limare e calibrare, nel miraggio d' una compiutezza meticolosa e povera di suggestioni
frutta ed acqua. pignotti, i-192: d' erbe, di radici aspre e silvestri
stanzetta nuda e fresca come il viso d' una conversa. -che propone, difende
, parmigiano, pane grattugiato, rosso d' uovo, midollo di manzo, aromi
di manzo si legherà tutto, condito d' aromi, con gialli d'uova; e
tutto, condito d'aromi, con gialli d' uova; e poi se ne formeranno
tolse gli scrupoli sopra il pitagorismo. d' alberti [s. v.]:
. ricolmo di noci e con più d' un acciacco sulla bombatura smaltata, si
piccole statue di creta: pascoli, d' annunzio, croce, fogazzaro, salvadanai
6-283: colmo... e greve d' ogni più rasciutto dono di vertumno,
pitanga vermiglia che potrebbesi chiamare la ciliegia d' america e che nasce in tutte le spalliere
e che nasce in tutte le spalliere dei d' intorni di san salvador? =
un grande e precioso vaso a modo d' un pittaro, di tenuta d'una botte
modo d'un pittaro, di tenuta d' una botte, nel quale vi è il
come estratti da una melma marina, sorridenti d' un osceno sorriso, protendono le braccine
osceno sorriso, protendono le braccine cariche d' emblemi fallici nel loro universo di cristallo
. salviati, ii-i-219: innanzi a voci d' una sillaba sola o con l'altre
cade nella olimpiade 72 e 73, mida d' agrigento ottenne la palma della vittoria col
. babinski (1857-1932) come sinonimo d' isterismo, allo scopo di sottolineare l'
ulivo selvaggio ne'giuochi olimpici, o d' alloro ne'pitici, o di appio
, dalla quale s'esala il respiro d' una realtà primordiale, il fumacchio d'un
d'una realtà primordiale, il fumacchio d' un vapore pitico. = voce dotta
fusto, di rami, di fiondi, d' ombrella, di seme e di radice
di bimbi, di donniciattole o forse anche d' innamoratelli che per cose frivole piccine e
da nulla, come fanno i fanciulli. d' uso più comune a lucca che a
spregiativamente, come un'umiliante dimostrazione d' incapacità, d'inettitudine, di debolezza morale
come un'umiliante dimostrazione d'incapacità, d' inettitudine, di debolezza morale, ecc
aveva dato ad angela un paio d' orecchini discreti. = deriv.
? cattaneo, iv-3-467: sono tutte fortune d' apparenza, e in fondo pitoccherie.
: 'pitocchétto'o 'piattello': giuoco italiano d' azzardo, che si gioca in quattro;
men comune 'pidocchino': nome di gioco d' azzardo a carte: piattello e simili
folengo, i-141: io... d' orlandino canto poco / e molto piango
segreta, e, insospettito, gli dà d' un piè leggiermente, e quelli fingendo
le soglie dell'eccelsa casa / or d' odissèo dimenticò l'aedo / dai molti
. bocchelli, 1-ii-233: era sporco d' una sporcizia che serviva d'insegna alla sua
era sporco d'una sporcizia che serviva d' insegna alla sua pravità: argomento di
che fan tuttavia la coda ai gabinetti d' europa, come usa, o usava una
, / insaziato pitocco, / strazio d' orecchi, ciurmator convulso. pananti,
sacri, l'italia fosse più pitocca d' un 'bisogno'spagnolo. c. boito,
sono stati tenuti malvagi, pitocchi e d' animo vilissimo. boccalini, ii-285: in
... che vai tronfia d' orgoglio e non dài pane da sfamare!
popoli greci, quando implorarono l'aiuto d' apollo contro il pitone, profferirono il primo
martini, 2-2-249: il peano, sorta d' inno cantato in lode d'apolline,
, sorta d'inno cantato in lode d' apolline, per aver ucciso il drago pitone
checché siasene detto. in qualche parte d' africa si mangia la carne di questi serpenti
dei ferri e farla divenir gabbia. d' annunzio, iv-1-223: sul tavolo era un
coreano, giallastro e maculato come la pelle d' un pitone. gozzano, i-567:
in un inestricabile intreccio di spire e d' anelli. bacchelli, 14-50: ecco che
cavalca, 23-82: il quinto [modo d' indovinare] si fa per pitoni,
, i-46: pieno è oramai il mondo d' incantatori, auguri, aridi, aruspici
detti da pito figliuolo di delfo e nipote d' apollo delfico, nominati così dall'oracolo
lucini, 4-306: il poeta [d' annunzio] pitoneggia: « ho già
minime ombre dei terreni fino ai cespugli d' erba ». = denom. da
nel marmo il fabro scrisse, / d' indovini, stregoni e negromanti, /
, celebre pitonessa francese, mostrò perfino d' occuparsi eccezionalmente di letteratura, e fece
, goffo e pesante). d' annunzio, iii-1-803: tonta e pitonta,
, i-46: pieno è oramai il mondo d' incantatori, auguri, arioli, aruspici
chiamano le galline. -con valore d' inter. pitta m'ingolli!: come
di diciassette anni, il 'pittare', d' esercizio dilettoso che eragli stato, se
che un pesce dà intorno all'esca d' un amo, senza ancora abboccare completamente.
: la fascia linguistica intermedia fra lingua d' oifl e lingua d'oc di cui fanno
intermedia fra lingua d'oifl e lingua d' oc di cui fanno parte procedendo da
legata in parte ai fenomeni della lingua d' oil. 2. sm.
2. sm. numism. denaro d' argento di piccole dimensioni emesso dai conti
utile porre pitime al fegato con aqua d' indivia e rosata e aceto e sandali rossi
]: con far uso di clisteri d' acqua del tettuccio e di pittime della regione
per aver l'intento, / pillole d' oro e pittime d'argento. 2
intento, / pillole d'oro e pittime d' argento. 2. figur. persona
. baldini, 7-76: io sospetto d' averlo fatto annoiare a morte [l'
e non mi è riuscito spicciarmelo prima d' esser ito con lui a veder un
veniva a patti per levarsi quella pittima d' addosso. castelnuovo, 1-296: -che pittima
paolo fra sé. - ho paura d' aver commesso uno sproposito a farlo nominar
uomo importuno, che è difficile levarsi d' attomo. fracchia, 400: che cos'
. gozzi, 3-3-378: que'profondi pensieri d' ogni giorno,... i
misto di nero e ruggine, che d' inverno sbiadisce assumendo tonalità fra il grigio
/ precipitevolmente in furia e foco / corron d' amor, ch'è quello stesso in
stando pitto / di fiamme rogge e d' ardenti papiri / di terribil comete.
ragazzo ghiotto. 3. con valore d' inter. pitto m'ingolli!: come
. ivini, v-1-4-9: 'un pollo d' india'... in lombardia questi
modo che si presentassero come scene successive d' un racconto pittografico. pittogramma (
, iscultori, lagnaiuoli, e così d' ogni facultà: non atese ad altro e
facultà: non atese ad altro e quasi d' ogni arte, a fine di nobilitare
il pittore che ritrae per pratica e giudizio d' occhio sanza ragione è come lo specchio
a sé contra poste cose, sanza cognizione d' esse. tebaldeo, 1-51: qual
giotto pittore, la quale insino al dì d' oggi anco si scorge. bruno,
studi, o pittori e scultori, d' inviarli ad officine di meccanici, ma
inviarli ad officine di meccanici, ma d' introdurli a scuole di altissima sapienza civile.
biglietto italiano della mia pittrice da londra. d' annunzio, 8-142: simigliante a una
da legge, da ferma tradizione, d' essere, come dicono i loro statuti:
chi dà di bianco al muro, d' ordinario servono per disegno l'estremità della
da boti. documenti su margherita luisa d' orléans, 230: mi domandò se
di modesta qualità tecnica, di banalità d' ispirazione, ecc.).
pittore letterista o in quella disus. pittore d' insegne). tronconi, 3-206:
[picchiottino] pittore, sì, ma d' insegne. abitava in un borgo vicino
., procurando pertanto che le scene d' architettura non vadano mai ad uno o
naturale che dà luogo a effetti luminosi d' intensa suggestione cromatica. bonarelli, xxx-5-9
suoi vari colori, / vago pittor d' imaginati aspetti, / sì strane pompe.
, i-516: competenti proprio a giudicare d' un'arte sono, o ci sembrano,
squadriglie di pittorelli, di sarti, d' intagliatori, di manescalchi e tutt'altra
, di manescalchi e tutt'altra sorte d' artefici, che quanto mai guadagnano la settimana
. soffici, v-5-329: da ogni parte d' europa accorrevano in francia pittori, pittorelli
intendere altro, corrono dietro il parer d' altrui, come fa una pecora dietro l'
, che sono scimie di michelagnolo. d' azeglio, 1-260: un giorno vendette un
cecchi, 6-266: leoni dove la maniera d' un carducho o d'un murillo è
leoni dove la maniera d'un carducho o d' un murillo è ripresa alla peggio da
= lat. pictor -óris, nome d' agente da pingére (v. pinge
al malmantile, 6-52: intende torsi d' uomini che, pittorescamente parlan
un tono più attenuato della dura vita d' ogni giorno. -con vivace accostamento
: debbo altresì molto alla mia qualità d' italiano, che dal mio padrone mi fece
paesi e di figure fatte tutte di penne d' uccelli, d'una diligenza e d'
figure fatte tutte di penne d'uccelli, d' una diligenza e d'un gusto così
d'uccelli, d'una diligenza e d' un gusto così pittoreschi che è cosa da
le stampe, io non posso tralasciare d' ammirar un animo il quale deliberò, per
sono scempiagini che fanno stomaco in vece d' allettare. giordani, v-107: non si
tale accento di verità da farci sospettare d' essere ancora lontani dalla piena conoscenza delle
ha settantasette anni e il suo pittoresco d' affresco veneto raggiunge un grado estremo che fa
magonza formano una delle più pittoresche terre d' europa. foscolo, iv-210: l'
tassi e delle conifere, tutti alberi d' aspre tinte e di maestoso portamento. nievo
macina nulla. ungaretti, xi-241: d' un tratto, a metà strada davanti la
ecc.); sostanziato, tramato d' immagini (uno stile letterario), atto
parlando, consista più di pensieri che d' immagini, si compiaccia delle riflessioni egualmente
qua e là dalla « regìa ». d' annunzio, iv-1-174: ella aveva nel
discorso xi, pieno di maravigliosa varietà d' idee e adomo di pittoresche amplificazioni sparse
di quel pittoresco ed efficace vocabolario. d' annunzio, iv-2-19: le sue frasi
e dell'altro. non ricusavano, d' altronde, di ammettere la provocazione grave.
di sentimento, unito all'inevitabile 'pittoresco'd' uno che creava di fantasia e d'un
d'uno che creava di fantasia e d' un moderno. 6. che
balia in costume pittoresco, colle spalline d' oro, tutta ricami e gale di nastri
l'abito della festa, i pendenti d' oro, si acconciò in capo, con
il pittoresco di kipling è un pittoresco d' occasione e quasi direi d'accatto. savinio
un pittoresco d'occasione e quasi direi d' accatto. savinio, 12-355: io per
delle osterie di palmanova, con gruppi d' armati attorno a bicchieri colmi e con
facevano pensare a rievocazioni litografiche in cui d' una antica guerra, dimenticato il sangue
gioia al paesello, dopo averne passate d' ogni colore e tutte pittoresche.
b. croce, ii-5-49: i libri d' istituzioni letterarie, di rettorica, di
colonnello che grida parole di comando e d' incoraggiamento è pittoricamente vivo, è pittoricamente
pittoricamente vivo, è pittoricamente individuato. d' annunzio, iv-1-84: gli pareva d'
d'annunzio, iv-1-84: gli pareva d' avere, un tempo, pittoricamente o poeticamente
pittoricamente o poeticamente imaginata una simile avventura d' amore. r. longhi, 747
già teneva il diario, innamorata cotta d' un pittore spiantato... il colonnello
.. più veracemente ricca, sia d' umanità e sia di pittoricità.
2. nel linguaggio della critica d' arte, il prevalere degli aspetti luministici
quando si pensi che in questo tomo d' attività caravaggio fonde la pittoricità dei veneziani
intorno a essi; che ne fa oggetto d' indagine, di trattazione.
la sostanza pittorica di molti suoi ritratti d' obbligo sia sorda e porcellanosa. bocchelli,
è di colore, di luci, d' arie più che dal corpo degli edifici.
(con una delle impercettibili velature pittoriche d' andrea del sarto) sovra il suo
silenziosa. una macchia di rosso, d' azzurro, di giallastri luccicori d'orpelli
, d'azzurro, di giallastri luccicori d' orpelli. a poco a poco il gruppo
1864-1945) per la lettura dell'opera d' arte, l'apparenza indefinita delle cose,
: mentre un tempo nelle descrizioni del d' annunzio predominava, soverchiava, la facoltà
regolato concerto, ed il gonfiare / d' un pallone ondulante oltre la siepe / cimata
colori fin dove ella può arrivare, d' esprimer le passioni e di toccarci co'
e le cose che valgon parole. d' annunzio, v-2-369: non lontano dalla casa
vedono le mense, che li servono d' altare, spogliate, nude, prive d'
d'altare, spogliate, nude, prive d' ogni ornamento e decoro.
moderne ed arpe e liuti e stranienti d' ogni maniera potè raccogliere per le case.
quel diletto è sempre vago e indefinito. d' annunzio, iv-1-78: si unì ad
che... descrisse, coll'aiuto d' incisioni stupende, le pitture murali e
guittone] canzone per descrivervisi la pittura d' amor mortale. g. m.
estesa la pittura delli ministri, resta d' aggiongere li colori, che sono le massime
... non trovo pittura più schietta d' uomo che navighi solo di notte.
, a seconda che trattasi di tubolatura d' acqua dolce, da incendio, portavoce,
diversi colori e fra quelle la bianchezza d' alcuna, che ogni altra cosa vince
/ di trovar colla pittura / la maniera d' esser bella. bocchelli, 2-v-112:
, buccheri, porcellane e specchi che d' ogni intorno moltiplicano i leggiadri, ordinati
= dal lat. pictòra, nome d' azione da pingére (v.
, masticato mortadella, pitturato i labbri d' olévano,... vomitato l'olévano
salvaggio / agrestamente fatto e di tronconi / d' alberi grossi, e fu il suo
fiammeggia, ultima pitturata, la bandierina d' italia. 3. per simil
pitturato di ruggine e verderame, avvolto d' erbe e di steipi. pitturatóre
con la barba e la capigliatura corvina d' un ventenne?... e
sospetta l'inganno. = nome d' agente da pitturare. pitturazióne,
necessarie per tinteggiare una superficie a regola d' arte (applicazione di uno strato di
strati di copertura). = nome d' azione da pitturare. pitturazzo, sm
goccia di pituita nella gola o una puntura d' umor bilioso in qualche parte del corpo
leva via il seme per troppa veemenzia d' ardore: alcuni la chiamano pituitaria e
angiolieri, 406: già non posso innamorar d' altrui, / tanto mi strigne amor
, xliii-65: di più mi resto d' ire, / ché 'l saggio, quando
più, nei resoconti del viaggio di prova d' un nuovo 'zeppelin', fu che
giacomo da lentini, 24: uno disio d' amore sovente / mi ten la mente
(1-iv-3): essendo acceso stato d' altissimo e nobile amore, forse più assai
, ma molto più debbono e'capi d' una famiglia vegghiare e riguardare per tutto
lialmenti e rimiri, / omo aquistau d' amur gran beninanza, / digu avir
, quanto l'impratichirsi di questa specie d' abbreviatura. pascoli, 33: più ti
tu fissi: / ombra e mistero. d' annunzio, iii-1-1065 (tit.):
questa restata nelle sue viscere più ripiena d' aria e 'n conseguenza più galleggiante,
più peggiorando. tasso, 12-56: d' or in or più si mesce e più
ho, più disidero, e sodisfatto d' una cosa, ho appetito di un'altra
: più lo scacci e più ti ronza d' intorno. nievo, 584:
esemplo alle genti, che neuna miseria d' uomo potesse nel mondo più montare? chiaro
7-1: erminia infra l'ombrose piante / d' antica selva dal cavallo è scorta,
« eo m'era il falconello / d' un tempo: aveva il vento tra i
,... finse per certi dì d' essere gravemente ammalato. -indica
tutto e di più una terza parte d' esso, sì come tre a quattro ha
quello una volta tutto et un terzo d' esso più. bernardo, lii-13
lodi, xxxv-i-600: tufi son pieni d' ira e de furor / et è plui
et è plui nigri de corvi ni d' avoltor. elegia giudeo-italiana, xxxv-i-40:
xvii-107-13: io sono isventurato / più d' omo inamorato. leonardo del guallaca,
più che creatura, / termine fisso d' ettemo consiglio. niccolò del rosso, 1-19-8
/ tal che 'l ciel tutto asserenò d' intorno, / mosse sovra l'erbetta
l'erbetta e passi lenti / con atto d' amorosa grazia adorno. ariosto, 1-56
. bisso più sottile della secca membrana d' una cipolla. casti, i-1-325:
con ragione d' animo cioè con sapienzia, piùe agevolmente
: io non mi tengo così deboi d' animo ch'io non sappia resistere al
nostri piedi, quel ritegno / tanto d' impeto tolse a la caduta / ch'ella
predominare su le altre, non pareva d' avere patria. -riferito ai dimostrativi
'l sole / e più lucente, e d' altrettanta etade, / con famosa beltade
ragionamenti che nelle ore della sera accade d' avere insieme, cominciai ad avvedermi che troppo
credevan forse che dovesse avere i capelli proprio d' oro e le gote proprio di rosa
. mazzini, 59-109: la causa d' italia e realtà... tremenda,
/ e più e più si mostrano d' attomo / per troppa luce, le parvenze
, 2-417: quella parte dello obbietto oscuro d' uniforme grossezza si dimostrerà più sottile che
stesso. marino, 4-41: in reticella d' or la chioma involta, / più
perduto: / cotant'è maggio la pena d' amore, / ched io non averei
menti grandi che mi ascoltate piucché capaci d' ogni più che gran reflessione. chiari
che quelle de'canadesi benché al giorno d' oggi molto scemate di numero e tuttavia
italiana e europea piucché qualsiasi altra città d' uguale circuito. nievo, 63: il
i-iv183): voi vi potete vantare d' avere la più bella figliuola e la
in apparenza smorzato, in realtà dotato d' una penetrazione implacabile e profonda. -in
e non troverai ombra / degna più d' esser fitta in gelatina. boccaccio,
,... è... d' avvertire che da erbosi stagni, paludi o
s. v.]: altra ellissi d' esclamazione enfatica: « le più belle
ecc.: moltissimi). -più d' uno: numerosi. dante, inf
/ ciascun distinto di fulgore e d' arte. petrarca, 80-10: sperando
seguitorono con più de cento barchetti più d' una lega. baldi, 54: rù
una lega. baldi, 54: rù d' un vento al legno infesto / moverà
ben che vi sarebbe / più e più d' un ch'esclamerebbe: / « questo
di francia... signoreggiava più d' una città in lombardia. manzoni, pr
(43): ho visto io più d' uno ch'era più impicciato che un
di grande affare; al consiglio di più d' uno dei signori di romagna, e
giuliani, 1-439: mi rammento io d' un avaraccio, che andò a finir
un tratto sopra uno o più punti d' europa. -più d'uno:
più punti d'europa. -più d' uno: forma di reticenza per molti,
reticenza per molti, moltissimi. -più d' una volta: molte volte. alamanni
sarìa. landolfi, 2-92: rù d' una ragazza di fuori doveva arrossire e stringersi
occhi terribili, l'ho visto più d' una volta. -indica un qualsiasi
gente, / voglio al giudicio star d' ogni intendente. ariosto, 27-19: perch'
10-53: onore desiderare è una sollicitudine d' avere più onore che non si conviene.
cori a più pietanza, / veggendo d' aguaglianza il guiderdone / del danno e
, 8-8: avendo dinanzi uno processo d' una accusa contra a messer corso de'donati
de'suoi governatori, che nulla altra d' italia. firenzuola, 284: baciandolo con
conclusion che a te fia grata / forse d' udir in su questa partenza. boccaccio
correr, lii-4-205: monsignor il duca d' angiò ha un anno meno del re e
che grandi libri siano così: pieni dentro d' una virtù straordinaria che li rende simili
più nel primo essere che ci avviene d' incontrare. -in contesto negativo:
-i più: la maggioranza del gruppo d' individui considerato (e può indicare omogeneità
carducci, iii-15-242: fra gli associati d' italia, pochi in paragone (64
e di angelica kauffmann in roma. d' annunzio, iii-2-147: i più dei commensali
intingono le dita nella vivanda, bevono d' un fiato i calici novamente colmi. viani
ottimo, è conseguente che il governo d' un solo, fra l'uno ed i
spazia / il luminoso mutuo penetrarsi / d' angeliche entità spirituali / che includono ciascuna
numero] talora il numero del più d' uno e talvolta quel de'più e alcuna
l'addiettìvo: la prima... d' aggiugnersi al sustantivo...; la
alcuna evidente qualità; l'ultima, d' abbracciare indifferentemente ogni sesso... queste
continuo delli danari del suo 'cazna'd' aspri otto al dì per uno per il
dì per uno per il meno, e d' aspri cinquanta al più. segneri,
e col dito o con la punta d' una pezzuola, avrebbe potuto ripulirle le
formula di commiato da chi si prevede d' incontrare nuovamente nella stessa giornata.
8-1096: ci fu dapprima un po'd' imbarazzo; poi, a poco a poco
sua volta, era in compagnia, d' un suo fratello e tutti quattro tenemmo
che ha l'italia... d' impedire a tutto suo potere che questo vasto
ritrasse dall'assedio della terra per ispazio d' uno miglio e più. la spagna,
ti metta gesùe: / di persona e d' aver son più possente / quattro cotanti
ne la gola dui palmi e più d' una frezza e gomitano colore verde mischiato con
voi che a settanta e più milioni d' uomini si possa parlare a un tratto
da far presentire don abbondio: perché d' uomo che cominciava a dare suoi scritti
meno, / che 'l gusto suo d' oppenion sia pieno. de mori, 25
meno scongiurando... a compiacerlo d' una grazia. f. m. zanotti
ufficio a me viene interditto. intrichi d' amore [tasso], 186: orsù
. carducci, iii-3-8: volgon, fiume d' italia, ornai tropp'anni / che
vaqueiras, v-23-74: no t'entend plui d' un toesco, / o sardo o
, 12-316: zalda, agli amori d' ogni genere indifferente e incurante, non ci
e il più delle volte era vestito d' azzurro. m. cavalli, lii-1-228:
che nulla / il non cader per man d' una fanciulla. - più che
e più e più riguardandolo, estimando d' altra volta, non quivi ma in altra
pace e i prìncipi che saran amici d' essa, spronandolo a questo il proprio
questo scritto... è vecchio ormai d' un mezzo secolo... e vi
ha un altro senso, come quasi d' approssimazione. 'più o meno, il
grave differenza). anche a modo d' ellissi, sottintendendo il restante. nievo,
cui si parla, in vari gradi partecipano d' una qualità o fanno un atto.
:... di discorso o d' atto parlando, vale senz'altro, semplicemente
restar confuse, / e te innalzarci d' elicona in cima. goldoni, x-1079
si moltiplicano piucché mai ne'primi momenti d' una rivoluzione, offrendo questa un vasto
mirare tal fo la fermerà / qual d' aquilino de verace piugna, / cui guardo
avrà ben gittat, si lo paisces d' un ausel vio am tota la piuma.
. hanno gran quantità di pollini che d' ogni stagione dimorano tra le loro piume
e peli e pappi di vitalba. d' annunzio, iv-1-571: tutti i nidi erano
inarca la coda dell'occhiute piume. d' annunzio, i-486: lento il paone
, di leggerezza e apparenzia ma non d' anni muta l'età sua. tolomei,
aura assai men greve, / ma d' ogni cosa è più la donna lieve.
a che predicarci sodezza, se siamo d' ogni vetro più fragili? a che gravità
che gravità, se ci troviamo più d' ogni piuma leggieri? forteguerri, 23-73:
gli amorini s'arrampicavano lungo le membra d' un ercole... mentre onfale
teneva come una piuma, e rideva d' averlo vinto? bartolini, 15-45:
tu / ti spogli delle tue piume d' argento, / indossi una tua scorza popolare
fede. saluzzo roero, 1-i-76: d' aquila i'vo'le piume, / i'
la piuma, / che fé sentir d' ambrosia l'orezza. ugurgieri, lxxviii-ii-95:
l'aere di bei lampi adorno / d' ogni parte sgombrar tuoni e tempeste, /
piume / il volo affretta ai lidi d' occidente, / e con l'umido piè
occidente, / e con l'umido piè d' obblìo gl'inrora. -figur.
, 442: signor, chi per favor d' aure seconde / il vostro volo avvicinar
so che piume per remeggiare nell'aria d' accordo con l'intimo movimento del pensiero
, o divo lume, / ornamento d' italia a l'età nostra, / tanta
: i detti danari sono per lo costo d' una balla di piuma e d'una
costo d'una balla di piuma e d' una federa da coltrice. crescenzi volgar,
spuma asperso, / cinto di barde e d' acciarine lame / come dì scagli e
, un rimescolarsi di gran cappe, d' alte penne, di durlindane pendenti. [
alla mano, l'elmo coperto di piume d' ogni colore. ojetti, 183:
. barilli, 5-71: duchesse cariche d' anni, le piume di struzzo,
, / o re, che pria d' ogni virtù si vesta, / provata al
vedovetta], / vergognosa / e paurosa d' ogni mal costume; / or dorme
casa, 5-i-36: o piume / d' asprezza colme! o notti acerbe e dure
sozzi bordelli indegnamente / perire in sen d' una bagascia infame. sergardi, 1-341
sergardi, 1-341: al sozzo ardor d' impure fiamme è schivo / un grande
sol così che asperge / lieto la stanza d' improvviso lume / sorride da le piume
che senza gloria o pregio il crin d' argento. marchetti, 5-177: ciascun che
gentilezza di sangue, animo adorno / d' ogni più grazioso alto costume / che spargeva
, 1-100: la stanza rassettata era piena d' un odore modesto di colonia e di
le fredde piume; / di mesi e d' anni il giro / viver lungi da
ora le piume, ché le fila d' oro sono venute d'argento, il viso
, ché le fila d'oro sono venute d' argento, il viso delicato, increspato
co'suoi figli al bando e spogliato d' ogni bene, e spogliata seco anche la
, xxxv-i-589: me noia omo q'è d' esmanca / e no vai una piuma
i capi delle commissioni nominate per affari d' amministrazione o di governo, tenevan la
a ricciolo, nevosi e teneri come d' un papero infante, persistevano ad alto a
pei guancialini da depor le ova. d' annunzio, iv-2-914: ci sono oggi su
in casa dalla finestra certe delicate piumoline d' argento... son le piumoline dei
la piazza era un poggiuolo il qual serviva d' ornamento e di riparo e dava nome
piastra e coprendolo per tutte le parti d' un dito di cotone e stoppa, includerlo
piumaccétto è altresì mobile co 'l mezzo d' una vite di ferro di stretta impanatura,
: se s'appiccano [i semi d' anice] sopra il piumàcio, in modo
me mai tempo né loco / non fu d' aver l'amata donna in braccio,
sedie co'lor piumacci ed origlieri / d' oro, ch'ognuna valea quanto un
posti; bandiere della mittel-europa; fronde d' abete di plastica; cinquanta chellerine in
marino, 1-15-33: giacea su 'l piumacciuol d' un violeto / lungo un ruscel freschetto
dopo questo, poni sull'occhio tuorlo d' uovo et olio rosato con piumaciuoli di bambagia
piaga, inzuppati di due o tre parti d' acquavite ed una d'acido solforico,
o tre parti d'acquavite ed una d' acido solforico, ossia olio di vetriolo.
, quali battono colla destra col mezo d' una bachetta ritorta e sottile, acciò molleggi
, conforme al bisogno; tondi i forami d' essi; nel mezzo uno di questi
di barbe, come 10 stelo d' una piuma. = deriv.
rembrandt] pupilla, anche il piumaggio d' una 'natura morta'di fagiani e pavoni,
fagiani e pavoni, nei suoi anfratti d' ombra e di luce, grandeggia come
grandeggia come una squarciata miniera tutta squame d' argento e smeraldo. alvaro, 11-296
col tuo cruccio / e la tua frangia d' ali, messaggera accigliata! / se
/ al trapasso dei pochi tra orde d' uomini-capre, /... / il
fotografia di..., qui frangia d' ali, ma insomma anticipazione dell'incredibile
un cucchiaio di bicarbonato in un bicchiere d' acqua. 3. ornamento,
falsamente avere nome di vergine; quella d' essi che più valorosamente si diporta armano alla
rosso e di nero con piumaggi e gioie d' oro al collo e altre bagaglie,
gettano spesso la piumata, / son d' assai tedio e di poco piacere.
de'vermini nati nel ventre degli uccelli e d' alquanti modi di gittare la piumata.
1-239: come li troiani mangiavano, d' una montagna, che aveano sopra lo capo
augelli il dorso e l'ale / sparse d' oricrinite iridi e fregi / e fiammanti
sua voce di tromba: salute al re d' italia. pirandello, 6-173: entrò
piumati: sono festosi e come superbi d' una gloriosa impresa compiuta. tornasi di
letto in più secreto chiostro / piumato d' oro, incortinato d'ostro. n.
chiostro / piumato d'oro, incortinato d' ostro. n. villani, 1-294:
di fumo, appena visibile. d' annunzio, iv-2-1177: un'altra nave apparve
incontro diretta a levante verso la costa d' italia. e la vide sotto di
'piumino': così chiamano generalmente ogni penna d' ornamento la quale abbia folta e fine la
tali piume. inventario di alfonso ii d' este, 240: piumini n. 13
coltri cascanti, il piumino rivoltato. d' annunzio, vi-393: la stanza ha
i vasetti, le scatole di polvere d' ogni colore, i piumini, gli specchietti
metteva della cipria nei capelli biondi. d' annunzio, iii-2-1047: ella abbandona il viluppo
solo un'anima grossolana non è capace d' avvertire il disgusto che deve provare un magnifico
i seracchi / e fa la treccia d' oro alle cascate. calvino, 59:
, sm. trapunta imbottita di piumino d' oca o, anche, di materiale sintetico
bella fanciulla /... tessea d' erbe e fiori / fresche ghirlande: /
. ojetti, ii-171: i sonagli d' un carretto, rompendo l'incanto silenzioso,
inferiore i boschi nani, i pendìi d' erba secca e dorata che nell'autunno
piumosi della tua capigliatura io m'innebrio d' odore composto di catrame, muschio ed
queba grafia carezzosa e piumosa... d' improvviso s'inasprisce in aghi di pino
parole... dànno indizio più tosto d' animo inasprito e adirato che di scienza
un grosso buon senso che grande raffinatezza d' ingegno. comoldi caminer, 146: lessero
fedele, ordinata deba città di firenze. d' annunzio, iv-2-296: i mendicanti pativano
non tutti vogbono sabre tant'alto. d' annunzio, iii-2-1008: -che vuoi fare
te e peggio pensi di te che d' altrui. lorenzo de'medici, ii-211:
non toccassero, ne'loro discorsi. d' annunzio, iv-1-477: -ora chiudo -io
/ si dilegua da te, se d' oro e d'ostro / e d'arazzi
da te, se d'oro e d' ostro / e d'arazzi superbi orni il
se d'oro e d'ostro / e d' arazzi superbi orni il tuo letto,
distretto di firenze. = nome d' azione da piuvicare. piuvicare, tr
. l. salviati, 1-1-79: leggiamo d' alquanti ch'erano nelle mani molto gottosi
dovete vivere per legge romane avrete bisogno d' essere scomunicate e piuvicate in piazza.
e liberi sanza averci piuvicato alcuna cosa d' accenderci la nostra avarizia.
volgar., il-xxvi-11: non à bisongno d' essere confermato [il reggitore],
confermato [il reggitore], del tenpo d' elezzione di sé fatta e. ppiuvicata
delle bellezze delle donne. = nome d' agente da piuvicare. piuvicatura, sf
. soldi mi. = nome d' azione da piuvicare. piùvico (piùico
owero la piva dei pastori, dagli ossi d' alcuni uccelli owero di canne di palude
1513: essa è corcata al margine d' un rio, / e il saltellante
. locuz. -accordare le pive, essere d' accordo come pive: con riferimento al
-così v'è perdonato. -così sete d' accordo come belle pive, ma non
tutto ciò quest'ultimo era sì gonfio d' una ventosa superbiaccia e cotanto pieno di
il suo suono. 3. strumento d' osso o di metallo (detto anche
e bianca, con fregio per tutto d' oro, campo rosso, mezzo a rose
/ saioni e cape han fatto; e d' ogni croce, / manigli e anelle
di natale. inventario di alfonso ii d' este, 725: peviale di velluto
., andassero con mitra e piviali d' oro a far pubblica ufficiatura sopra altari ricchi
preti celebranti imbacuccati nei loro piviali ricamati d' oro che mandavano riflessi abbaglianti secondo che
apparve il vescovo mitrato agitante il pastorale d' argento con il piviale rutilante; egli
di verde setato sugli orli era incendiato d' oro. -figur. vegetazione verdeggiante.
: semitondo dinanzi il suol sostiene / d' erbette un pivial sull'erte schiene. govoni
con i monti azzurri / con i fiumi d' argento / con i prati smaltati di
. fortis, xxiii-481: in tempo d' inverno sovrappongono [i morlacchi] un piviale
europee e asiatiche, da cui emigrano d' inverno verso il sud; in italia si
, che è un piccolo uccelletto minore d' un colombo terraiuolo, ha gl'intestini ciechi
: il piviere maggiore è della grandezza d' un fagiano ed a quello cede poco in
savi, 1-465: verso la metà d' ottobre cominciano ad arrivare i pivieri.
trovano i prati umidi e gli stagni pieni d' acqua, si fermano e qua si
nude sabbie, stridendo i pivieri. d' annunzio, iii-2-1145: il sufolo fatto
; / sarieno i cerchi del piovier d' acone, / e forse in valdigrieve
cerchi] furono della contrada detta oggi piviere d' acone, la quale per lo castello
e le persone dela compangnia per lo sesto d' oltrarno e per lo pioviere di san
ceppo e principio, nominato per vigore d' alcun valsento o sustanzia, nel bel
- anche con uso aggett. d' annunzio, i-107: f. p.
al vincitore poche poma o un ramoscel d' oleastro? d'annunzio, iii-2-269:
poche poma o un ramoscel d'oleastro? d' annunzio, iii-2-269: si falsa il
pindaro lasciare posto alla romanza spagnola. d' annunzio, ii-756: tiranno fosti in gela
a cavallo e passa una pizolla costa d' uno monte e vite in la valle uno
erano anco certe pizze di maiz o d' altri frutti in luogo di pane. garzoni
, 1-188: andava mettendo insieme un fascio d' erbe dall'acuto profumo per farle seccare
, segno del non essersi ancora finita d' accertare o la tegnenza della pasta o la
. guarini, 1-i-12: il pizzicor d' amore: metafora della scabbia, di cui
-il segno sulla pelle di una morsicatura d' insetto che provoca prurito. rosmini
pizzarizzo, sm. region. fuoco d' artificio di forma conica, costruito con
), sf. puntura, morsicatura d' insetto. lapidario estense, 166:
quella valla alla pizatura del scorpione e d' i rangni e dei cani rabiosi.
e dei cani rabiosi. = nome d' azione da pizzare. pizzegamòrto,
salsicce e tra buona carne mescolava carne d' asino e di cavallo, e quelle
usato. tassoni, viii-2-29: in cambio d' una lumaca ritrasse una girella di salciccia
diversissime cose, come a dirsi salumi d' ogni sorta, pesce sott'olio,
il pollaiolo ti rifila dei pulcini gonfi d' acqua, il limonaio te li dà di
compartite le vendite per rate di quantità d' entrate. pasquinata, 43: l'altra
, occhi biechi, che figliuolo / fu d' un treccon fratei d'un contadino,
figliuolo / fu d'un treccon fratei d' un contadino, / che fece in roma
gadda, 6-30: pareva il garzone d' un pizzicarolo, co la parannanza tutta intorcinata
latino 'vespilones'e marziale ne fa menzione d' uno addimandato diaulo per nome, al
querele, ricircolate in questi termini, pizzicanti d' imprecazioni. pizzicapalle, sm. invar
di palparle a forza, di pizzicarle, d' oltraggiarle e di sbatterle contra i muri
aveva finito di sorseggiare un calice d' acquavite, uscì dalla bettola e pizzicò
c. malespini, ii-9-23: rinfrescatisi d' ottimi vini e confezioni, finalmente tutti
suo vicino. altri istrappavano le lenzuola d' addosso al compagno. altri si piccicavano
il battuto intorno, e così picicale d' intorno intorno colle mani, lasciando discoperto una
minuti e di fare sensaria di robbe d' altrui... o cangiar moneta falsa
f. frugoni, 3-ii-411: a'tempi d' oggidì chi pizzica ha pizzicata; chi
): comandoe pari che 'l corpo d' achille e d'antilogo fossero dati a pizzicare
pari che 'l corpo d'achille e d' antilogo fossero dati a pizzicare a'corbi ed
una mosca, la qual ci vola d' intorno, venga a pizzicarci il viso,
mezzogiorno, e il sole pizzica anco d' autunno. carducci, iii-27-137: cade giù
, ghiacciata, che pizzica come punte d' aghi. c. boito, 31:
si sentiva pizzicare le carni dalle correnti d' aria. -intr. e
caldo polveroso e ubertoso ch'è carico d' odore di vaccina e di campagna,
fleto. dotti, 1-230: candid'uma d' argento, io vo'che impari /
eh, sciocca, questo mal (d' amore] pizzica e non ammazza, ma
sì bene la necessità: il martello d' amore in una settimana passa, il bisogno
, tentarono, se ben inutilmente, d' aprirsi l'adito per gettare nella piazza
, 1-iii-235]: pizzicare la coda d' un esercito è quando alcuni pochi soldati
a pizzicarsi da lontano per non provare d' appresso qual più di loro vagli nella
che fa il cicisbeo a quella novità d' oltremonti. de sanctis, iii-287:
il leoncino di zante non degnava neppur d' uno sguardo codesta pulce che gli pizzicava
suonasi pizzicandone le corde con le dita d' ambe le mani, per lo più stando
di non aver letto mai un verso d' anacreonte, non che di pindaro. onufrio
potè a meno di sorridere. un convegno d' amore davanti a una mangiatoria di cavalli
, secondo che le brigate dicevano, d' eresia, ed era tenuto luterano.
anzi che no, posso oramai dire d' esser fatto la milza, perché mi pasco
fosse per altro assai buon giovine, immaginò d' ingannare la scaltra vecchia. dottori,
pizzicava di donna superiore, con aspirazioni d' arte tutte moderne, egli si era prefisso
ritrovare, la quale era una donna d' assai, cavalleresca, animosa e servente né
città indifferentemente era riverito con espressione tale d' amore che pizzicava d'adorazione. rosa,
con espressione tale d'amore che pizzicava d' adorazione. rosa, 1-73: qui a
devo prepor quest'altra cosa, / prima d' entrar nella materia oscura. algarotti,
il vero, se questa opera fosse d' altri, io la cominciarci a criticare fra
la cominciarci a criticare fra un quarto d' ora. -sul pizzicare del giorno
f. frugoni, 3-ii-411: a'tempi d' oggidì chi pizzica ha pizzicata; chi
. pidocchi. -rogna. d' alberti [s. v.]:
ricercare con dolci pizzicate, con risposte d' ambi le mani, con trilli etc.
mantello). inventario di alfonso ii d' este, 2072: un bornio di tabbì
di non veduta ghitarra pizzicata dalla falange d' uno spetro. -sm. tecnica
scrive alle parti che suonano coll'istromento d' arco, e significa che deposto l'
passi misteriosi di pulcinella che sale le scale d' un casamento dove ne succedono di tutti
a uno strumento a pizzico. d' annunzio, vl-1143: quei famosi mandolini.
che, sedutesi in circolo ad esempio d' un'academia, dovesse ogn'una di
e bizzarre. = nome d' azione da pizzicare. pizzichénte,
, ii-17: mi par, luchino, d' averti veduto uscir di quella pizzicarla:
264: il pranzo si avrà ben agio d' ordinario oralmente senza pericolo di macelli di
sf. tose. rogna. d' alberti [s. v.):
i peggiorini, sovrasta la voce d' un gioco sovrano. = dimin.
, che pe un pizzico ar mandolino d' una serva a piazza vittorio, c'
ne spicciò violento, mi rigò il petto d' una striscia vermiglia. -brivido
14-69: allora capirete che lo stesso gusto d' amarognolo è come un pizzico, un
persutto tagliato minuto e un buon piccico d' uva passa e un piccico di pevere
andromaco, / di forte stomaco / con d' esta polvere [di tabacco] /
] fatto mettere un pizzico nella terra d' un vaso, sono tutti nati.
i più dovevano contentarsi in un primo tempo d' un pizzico di via margutta, se
gli offerse un buon pizzico di monete d' oro, perché con esse se ne andasse
? baldini, 9-109: un pizzico d' anticlericalismo era d'obbligo in molta letteratura
9-109: un pizzico d'anticlericalismo era d' obbligo in molta letteratura fin-di-secolo. r
estetistica... si serviva dell'opera d' arte come di trampolino per una serie
, 1-75: siccome lei masticava un pizzico d' italiano, la conversazione era andata innanzi
non mi guarda. ha le palpebre gonfie d' un'anemica e un dispettoso nasino a
un piattino da caffè, entrovi un poco d' acqua, e sotto il piattino nel
, di continuvi tormenti di collo, d' enfiature di piedi, inverminati gli erano i
quanto il corpo suo si è pieno d' una rogna secca minuta e folta e
che mantenga sane / le vostre signorie d' ogni malore, / che non vi
medesimo iuova la stopa bagniata in olio d' uliva. crescenzi volgar., 11-48:
, l'ho creduto a principio effetto d' indigestione, ma ora mi sento pizzicore alla
s'è fatto molto denso e pieno d' esalazioni di zolfo, d'odore d'
denso e pieno d'esalazioni di zolfo, d' odore d'uova marce, quel pizzicore
d'esalazioni di zolfo, d'odore d' uova marce, quel pizzicore in gola,
con la spada di marte i torti d' amore. malatesti, 33: tu non
in noi, spesso anche senza commozione d' animo per accendimento e pizzicore della sola
a ciò che si compiano hanno bisogno d' alcuna materia di fuori, e così
della buccia che sentono cillicarsi dalle dolcezze d' amore e hanno il pizzicore, s'
maggiore / che 'n vecchie membra il pizzicor d' amore, / ché mal si può
opre in sodomia, / di madonna e d' ottavio già il clamore, / della
, / giovanni mio, che 'l pizzicor d' amore. lalli, 6-1 io:
l'ore / senton là dentro il pizzicor d' amore. ramazzini, 138: sento
cinelli in età ormai decrepita sentendo piccicor d' amore sia per accasarsi con una giovinetta
c. i. frugoni, i-14-73: d' anni grave il crin già bianco /
arrighi, 3-44: le era capitato d' improvviso, prima d'aveme avuto neanche il
le era capitato d'improvviso, prima d' aveme avuto neanche il sospetto, ma
fosse. 9. stato d' animo, condizione spirituale di sommessa angoscia
, 4-140: l'anima, per levarsi d' attomo quel molesto pizzicore, facilmente allora
temer che la mia bocca schiuda / d' amor parola o sospir che t'annoi,
ma in vita resterai col pizzicore / d' aver ucciso un che ti porta amore.
(oretta, buttando a caso una catinella d' acqua, immolla lo stozza).
prigione in francia e aveva qualche pizzicore d' eresia. -grattare il pizzicore:
, cioè che dicano loro cose che desiderano d' udire a diletto, non ad utilità
rauca, si spense in uno strido d' alcione ferito. viani, 10-303: un
delle manate nella nuca, domanda il permesso d' uscire per lavarsi il viso, si
dita egli ha fatti i ditali / d' intorno a innumerabili mortali. d. bartoli
nei ridotti, / il fermarsi all'odor d' ogni cammino / e dare alle fantesche
, facendo all'amore, non tralasciano d' usare a modo di carezze i pizzicotti
diede un gran pizzicotto e mi suggerì d' andar a vedere da vicino un monarca.
v.]: 'è un pizzicotto': d' una donna mingherlina. lo dirà anche
droga la quale sembra essere il frutto d' una specie d'alloro di sapore amaro aromatico
sembra essere il frutto d'una specie d' alloro di sapore amaro aromatico, di
. moretti, iii-752: poi finse d' interessarsi al paese e a quella barca
ala, / quel ricco agiato e d' ogni ben satollo. scaramuccia, 204:
., pizzi di fiandra, pizzi d' aria..., cuffie, ventagli
rose / gettava un oscillante / pizzo d' ombra su i morbidi viali. gozzano
specie di baldacchino da trono o cortinaggio d' alcova, scolpito in pietra con pizzi e
pizzo tre grossi pali di leccio o d' altro; poi attorno gli s'awolge
gli s'awolge la legna a mo'd' una grillanda; e si ricopre con
: la paziente pizzuga sopporta quella casa d' osso, che la natura gli ha collocata
estrema prova de'suoi dardi invitti? d' annunzio, iv-2574: rimembrava l'aura
forse questa / avrei sul crin traccia d' eterno lauro. -irriducibile. montano
, 1-12: la placabilità è una passion d' animo che lo intenerisce e raddolcisce l'
ordinare in tutta la compagnia per lo spazio d' un mese parecchi opere di placamento a
voce dotta, lat. placamentum, nome d' azione da placare (v. placare
pelli. inventario di alfonso ii d' este, 3618: casa grande con
, 207: da l'alta poppa d' oro / co 'l folgorar del maestoso ciglio
placava. bacchelli, 1-i-187: riconobbe d' aver infierito troppo e d'essersi messa
1-i-187: riconobbe d'aver infierito troppo e d' essersi messa dal torto, il che
donne son placate / per il retto parlar d' un dolce amante! serafino aquilano,
in quelli ancora accaniti animi entrò smania d' andare addosso a'nimici: vera purga
, si incominciavano a decifrare le testimonianze d' un culto ansioso di placare il tempo
, amata nice: / l'error d' un infelice / è degno di pietà.
le ire per questa tardata risposta. d' annunzio, iv-1-312: quella strana onda di
ira sua, venendo poi alla pietra d' oreb. s. caterina da siena,
ira celeste, i giuochi scenici. d' annunzio, i-44: forse i fulgidi scutati
trasportato... una botticella piena d' orzata, per placare la sete estiva.
efficaci parole di placare il tumulto e d' acquetare l'animo de'cittadini. saba,
: il non adirarsi giamai è perfezzione d' angeli; l'adirarsi per poco e poi
per poco e poi placarsi è passione d' uomini. a. casotti, 1-1-41:
pace, tranquillità, serenità interiore. d' annunzio, i-207: placasi nel suono continuo
achei scoppia a tai voci / grido d' alta esultanza: alfin placossi / di
, la sala, l'aere? d' un tratto cadrebbe si spegnerebbe, e quelle
libero, e similmente chi è acceso d' ira e colui che è placato e
finalmente riposata, quasi cresciuta nello sguardo d' un bove; e un albero placato
dall'alto, colle sue chiazze lucenti d' acque placate, colle sue nitide ville.
niente ragione, ma li videro pieni d' anni e di placato sapere, con la
i meriti di cristo gli dieno inverso d' alcuno il pregio di perfettissimo placatore, perfettissimo
perfettissimo mediatore. = nome d' agente da placare. piscatòrio, a
dotta, lat. placatio -ónis, nome d' azione da placare (v. placare
. b. nani, li-5-28: ventiquattro d' essi muli erano coperti di panno rosso
ventiquattro di velluto cremisino con ricamo ricchissimo d' oro e d'argento, con gli
velluto cremisino con ricamo ricchissimo d'oro e d' argento, con gli adornamenti ed apprestamenti
stanza sono, tra una infinità di placche d' argento, quattro grandissime dov'è rappresentato
poi sopra questo zegrì fare una placca d' oro massiccio traforata e bulinata a fogliami con
a fogliami con le sue fibbie parimente d' oro. documenti sulla torre dell'orologio
una canna di bambù / con placca d' oro e smalto bianco e blu. landolfi
suo cappello dalle falde arrotolate una placca d' ottone. 2. segno distintivo,
e il bovaro: hanno una placca d' ottone sul petto, col numero, come
placca del collare del cane. -insegna d' oro o d'argento portata alla sinistra
del cane. -insegna d'oro o d' argento portata alla sinistra del petto da
di un edificio, accanto alla porta d' ingresso, su cui è indicato il
vicino al cancelletto, con la placca d' ottone del campanello, si è rizzato di
alamaro. verga, i-436: prima d' arrivare a porta romana videro luccicare nel
cinture foderate di velluto verde con plache d' oro. bocchelli, 18-i-672: -i mongoli
altra scorza o della medesima pianta o d' altra congenere, facendo in modo che
.: tutto è rivestito, placcato d' oro vero. jahier, 2-51: non
spalancano a colpi così fieri bianchi ventagli d' ali anche se non è verso oceano -ma
uccelli, foglie, tutto è placcato d' oro. -sm. prodotto metallico
effettua un placcaggio. = nome d' agente da placcare1-, il signif. n
o di una cucitura. = nome d' azione da placcare1. placchè, sm
doppiatura che si fa applicando una lastra d' argento sopra una di rame, di
della sottigliezza che si vuole. le doppiature d' oro e di platino prendono anche lo
. più vistosa delle altre, una d' esse spiegava come avesse avuto origine quella
quella divozione: ch'era sito il giorno d' una delle ultime incursioni aeree su roma
su metallo, in rilievo. d' annunzio, v-3-823: in un pomeriggio piovoso
. longhi, 1-i-1-381: i nomi d' orafi lombardi che più ricorrono e meglio si
osservò la seconda volta che una parte d' esso utero s'era assai mutata da quel
v-2-830: la placenta è il nome d' una focaccia triticea cotta senza lievito con
e però mi pregava ch'io vedessi d' avere il placet da s. a.
gozzi, 1-936: sogna un villan talor d' esser monarca; / si desta,
la vita in una virtù senza lotte. d' annunzio, i-808: tu..
somigliante richiesta, placidamente rispose. tranquillo d' apecchio, lxii-2-iii-260: interrogò la donna
. contarini, lxxx-3-771: senza violenza d' arme, placidamente per via di donne e
arme, placidamente per via di donne e d' altri prosperi accidenti, si è ella
accidenti, si è ella [la casa d' austria] alzata in modo che l'
l'ottomana... seconda le resta d' imperio e forse, ben considerate,
riflettere. galileo, 3-3-222: penso d' essermi sincerato dell'inavvertenza placidamente impostami.
lunghe enumerazioni di cose, di parti d' immagini accozzate e messe una dopo l'
-con una luce uguale, costante. d' annunzio, 1-370: le lampade ardono placidamente
levando placidamente gli occhi dalla gazzetta. d' annunzio, iv-1-806: nell'aia contigua stava
. -con lenta caduta. d' annunzio, i-580: scende la neve su
placidamente. -ondeggiando appena. d' annunzio, i-378: l'alta erba mareggiava
placitare1. placidézza, sf. disposizione d' animo, innata o acquisita,
una certa risoluzione che caratterizza i pittori d' estro. c. boito, iv-128
: non fu sentita con molta sofferenza d' animo l'importunità dell'instanze de'diffidenti dalla
che con temperata e tepida placidezza ci consolerà d' ogni comodo. gemelli careri, i-fli-76
compassione ciò che ad altri è motivo d' estrema rabbia e disgusto. bersezio,
. bersezio, 4-71: il giovane vicino d' alfredo non se ne dava per inteso
, 5-270: quella placidità e dolcezza d' animo... la rendeva incapace d'
d'animo... la rendeva incapace d' ogni fiele e d'ogni desiderio smodato
la rendeva incapace d'ogni fiele e d' ogni desiderio smodato. pirandello, 8-839:
goethe, che per larghezza e placidità d' ingegno può essere in qualche parte raffrontato
-disse poi; -lavoro con la placidità d' un vecchio compilatore. d'annunzio, iii-1-100
la placidità d'un vecchio compilatore. d' annunzio, iii-1-100: da qualche tempo
: savio è colui che, pieno d' allegrezza, giocondo e placido et intrepido,
al suo gentile stato / era nel fior d' ogni virtù sovrano: / candido,
qualcosa che indicava una mestizia rassegnata. d' annunzio, iii-1-612: francesca seguita a
le fa vezzi e mille / dolci d' amor le porge atti e parole, /
il ragionare, e tanto più degna d' essere a fondo trattata, quanto ella più
cinto le coma / di mirti e d' ellere, / l'aratro lucido / lascia
: goderono sotto il loro governo i frutti d' un placidissimo principato. giannone, 1-iv-439
mitezza, pazienza, bontà, serenità d' animo; che muove da animo pacato,
-che deriva da tranquilla sicurezza e imperturbabilità d' animo. e. cecchi, 5-220
pacatezza, dolcezza di carattere, serenità d' animo (lo sguardo, il volto,
aspetto, / imbrunir il sereno / d' una placida fronte. b. corsini,
, e placida e soave / aria d' ingenuità dimostra in viso. carducci,
nitrito / per le piagge del ciel d' etho e piroo. saba, 319:
. ferrari, 500: genga che senso d' inestinto riso / svegliasti il dì,
questa risposta al duca, e benché d' animo per altro assai placido e mite
son di pugnar fatti incapaci / si fanno d' una placida natura. pirandello, 8-312
voce s'era poi unita, a finir d' estinguere il giovanile fervore del 'mago',
ti dico il vero che sento bisogno d' attività e mi par veramente d'essere caduto
bisogno d'attività e mi par veramente d' essere caduto in un placido sepolcro.
da tanti / secoli andati, o d' arduo lauro il crine / o di placido
placido ulivo o il petto adorni / d' inclito segno, troppo folta schiera, /
, trascorso con tranquillità, con serenità d' animo. -anche: che trascorre abitualmente
il sonetto, che lavoro / ier fu d' un breve e placido passeggio, /
343: sappia gentilmente intertenere ogni sorte d' omo con ragionamenti grati ed onesti..
tutte le sue azioni una pronta vivacità d' ingegno. imperiali, 4-377: qui tra
. canteo, 158: somno, d' ogni pensier placido oblio / e degli
stanchezze placido ristoro, / sollievo sacro d' ogni noia e duolo. giannone, ii-166
infonde, che suscita tranquillità, serenità d' animo; rasserenante, consolante; rassicurante
7-8: o padre, or che d' intorno / d'alto incendio di guerra arde
padre, or che d'intorno / d' alto incendio di guerra arde il paese,
e pelosi / di solitarie grotte e d' antri orrendi / o là ne'placidissimi mirteti
accendere le più svariate visioni, ecco: d' un bosco che nereggiava placido e misterioso
, 1-88: or seguo il verde margine d' un rio, / ora i viali
antico monumento, / ed ora il refettorio d' un convento. carducci, iii-3-109:
ondeggiamenti / entro vapori di viola e d' oro. 11. benigno (
lago); calmo (una distesa d' acqua); poco impetuoso (un corso