lucenti, facendole balenare come se fossero d' acciaio. gozzano, 370:
un tuo collare, / ma d' altra tinta, sì, piegava in vetta
, 2-71: le balenò alla mente d' essersi trovata un'altra volta sul lago
per portarlo al grado della follia? d' annunzio, iv-2-345: perché ginevra in
balena sconvolta come quella riflessa nello specchio d' un'acqua in tempesta. palazzeschi,
parlare con me che mi balenò il sospetto d' avere a che fare con una donna
della mia vanità, mi balenò più d' una volta l'idea di anticipare la
come lo sentì, che così avea d' usanza, benché fosse di notte, subito
par ebro, egli è, ma non d' aceto. caro, 2-1023: in
2-1023: in quella guisa / che d' alto monte in precipizio cade / un
piedi, di chi è in istato d' ubriachezza. e anche di chi ebbe
ad atterrarsi; / in sul fiorir d' ogni speranza, e molto / prima che
lùgubri suoi lampi il ver baleni. d' annunzio, iv-2-108: le parve un istante
parve un istante di vedere la colomba d' oro balenarle un lampo di assentimento.
fu'io de'begli occhi lucenti / e d' un dolce saluto inseme aggiunto. boccaccio
/ quel dì che arcita si partì d' attene, / dal termine costretto dell'andare
e bruna, / eh'un girar d' occhi, un balenar di riso / scopre
di solitari sovrani, sotto il governo d' un ottimo massimo, ch'essi stessi
l'ampia oscurità scintille, / balenar d' elmi e di cozzanti brandi. tommaseo
rotti da sussulti che rispondevano al balenar d' immagini, dio sa di quali immagini
del giovane furono attratti da un balenar d' oro e d'azzurro sul soffitto. negri
attratti da un balenar d'oro e d' azzurro sul soffitto. negri, 1-542:
/... / il balenare avea d' una saetta, / la maestà superba
saetta, / la maestà superba avea d' un nume. barilli, 2-135:
in un attimo, in un batter d' occhio. dante, inf.,
paliscarmi e schifi e barche, / d' uomini e merce e varie cose carche
: la costa atlantica era allora base d' operazioni alle flotte baleniere. balenino
quel balenio di stelle successe una cecità d' alcuni secondi. de amicis, i-160:
come un torrente nero coperto di pagliuole d' argento. pascoli, 1128: nella foresta
breve nel buio balenìo di luci. d' annunzio, iv-2-168: dieci, dodici,
] sopra il capo folgorava con balenìi d' oro. deledda, ii-638: abbassò la
balenìo fragoroso di vicende sopra vicende. d' annunzio, iii-1-203: egli trema
soffiava luce di baleni / silenziosi. d' annunzio, iv-1-872: verso il vasto d'
d'annunzio, iv-1-872: verso il vasto d' ai- mone il cielo balenava frequente;
. tasso, 6-ii-22: 'n guisa d' un baleno, / tra nuvolette aurate
con certi ghigni e baleni nello sguardo. d' annunzio, iii-1-62: i marinai dalle
e, quando passano vicine alla nostra ala d' alluminio splendente, si accendono in un
arrivano litri da ogni parte, baleni d' oro che spariscono in breve. alvaro
una luce intensa, appena vinta dal baleno d' un sorriso che di attimo in attimo
. tasso, 8-43: e in guisa d' un baleno il signor vostro / s'
altro, e tutto inondandolo un diluvio d' oro, quanto glie ne capiva in
tornielli, 501: lo paradiso in men d' un baleno / fu tappezzato d'un
men d'un baleno / fu tappezzato d' un drappo sereno. pindemonte, 22-125:
di studi l'anima travede i confusi orizzonti d' una vita futura. verga, 1-103
35: quel mio sogno al raggio d' un'aurora / nuova m'apparve e sparve
apparve e sparve in un baleno. d' annunzio iv-2-385: per la scala i lumi
« trovar fatta la cosa, prima d' averne avuto notizia o sentore » (
quella delle balene, de'balenotti e d' un certo cane acquatico chiamato kob.
un certo cane acquatico chiamato kob. d' annunzio, v-1-93: ancóra s'ode il
: di fango brutto, e molle d' acqua vanne / tra il foco e i
quell'istrumento. idem, ii-465: uscito d' una stanza tutto infuriato con una balestra
'l destrier gli uccise, / tirò d' una balestra da bolzone, / e con
scagliano frecce con le gran balestre. d' annunzio, iii1- 538: ognun di
. 2. per simil. d' annunzio, iii-1-67: ma a un tratto
i-451: chi di loro ha prima d' entrare concesso uno sguardo alla bruna villa
, 6-38: e grida: ah feccia d' uomini codardi, / sì vilmente morir
balestra: gli spifferi, le correnti d' aria sono nocive alla salute.
costituita da un fascio di sbarre piatte d' acciaio (dette 4 foglie') strette
appoggiato a un rottame, come un piatto d' argento. balestràio [balestrar0),
balestrarono com'altra volta aveano fatto quadrella d' ariento. sacchetti, 119-24: e gittansi
la gente incominciarono a combattere lo castello d' ogni intorno. tasso, torrismondo,
sublime; e 'n alto segno, / d' una girevole asta in cima affisso /
augelli. marino, 7-138: palemon d' un delfino il curvo tergo / preme
, non altramente il fuoco se stesso d' una parte in un'altra balestra,
avea, calci mortali, / la pelle d' un diamante era più soda; /
; / e sempre che ferir potea d' appresso, / balestrava col cui pallotte
di scolari, che gli s'affollarono d' intorno. aleardi, viii-155: al fianco
cinsero una spada, / e ricoverto d' una bianca assisa / l'àn balestrato
ripa con una torre di braccia sessanta d' altezza, la cui vetta era iguale colla
, e, per conseguenza, divino. d' annunzio, iii1- 718: stanco /
: però nel cerchio de la sua [d' amore] palestra / liber arbitrio già
, gli andò dando molta briga per più d' una balestrata, dicendogli: tu se'
assai forte, che camminando per spazio d' una balestrata si distende insino in su l'
, 59: lodàvami, a mo'd' esempio, il maestro? trac..
donde ne viene il dire balestrato, d' uno che sia avvilito e che abbia perduto
saettare, deve aver saette biforcate. d' annunzio, iii-1-717: non vale quadrello d'
d'annunzio, iii-1-717: non vale quadrello d' ariento / a far il buon balestratóre
: perché è balestradore / di saetta d' amore, / questo così gran savio /
per dir così) ne la grossezza d' esso ricinto, stabilite fessure, da le
veglia alla posta da mattina a sera. d' annunzio, iii-1-537: un breve andito
pertugiate dalle balestriere, mette alla piazza d' una torre rotonda. 2
quando si combatte, sono le balestriere. d' annunzio, ii-873: e lungo la
è molto tempo che s'usava nelle guerre d' italia, ma oggidì in qualche luogo
ognuno de'quali stavano tre balestrieri. d' annunzio, ii-880: ma il balestriere
val di chiese e sui balestrieri d' uguccion della faggiola in val di nievole.
, prese un grosso balestro, e d' un superbo legno e traente quello caricato,
superbo legno e traente quello caricato, e d' uno acciaroso passatoio percosse il fiero giovannone
, 4-31: parve il randello uscissi d' un balestro. / rinaldo menò il
lei per segno al suo balestro pose. d' annunzio, iii-1-546: in cima delle
. 2. ant. altrar d' un balestro: a un tiro di balestra
/ vólti a sinistra; e al trar d' un balestro / trovammo l'altro assai
. lippi, 7-54: ha il ceffo d' orso e il collo di cicogna,
difesa delle mura (munita di un arco d' acciaio lungo fino a 6 m)
a mano, ma con un robustissimo arco d' acciaio d'un balestróne caricato con martinelli
ma con un robustissimo arco d'acciaio d' un balestróne caricato con martinelli e leve,
perciò gode di protezione), nidifica d' estate (anche in italia, dove è
gettan ombre di pii segni di croce. d' annunzio, ii-821: io vidi nella
, ii-821: io vidi nella loggia d' un palagio / nidi di balestrucci appesi
becco, empiono a tratti la caverna d' echi. bcltramelli, i-535: alzò
, i-436: scrive che un figliuolo d' un drago, ucciso, fu ritornato in
ho nominato a vitupero che alcuni principi d' italia, il canosa e il bali samminiatelli
scherzoso). giusti, 2-73: d' un bali, che di corte è l'
ultimamente a dannare la insania de'guelfi d' italia, i quali s'opposero ad arrigo
.; sì che per ora cerchiamo d' una balia qui presso a firenze: che
leonardo, 1-186: ritornerà il tempo d' erode, perché l'innocenti figlioli saranno tolti
. garzoni, 1-821: ma le balie d' oggidì per il più peccano in questo
bambini al petto; alcune in tal atto d' amore, da far nascere dubbio nel
giusti, 2-128: a noi, larve d' italia, / mummie dalla matrice,
un tempo pei suoi proprii figli. d' annunzio, v-1-93: ha l'aria
le braccine dalle trine e dai nastri d' una carrozzina col soffietto di pelle e le
milanesi portavano ancora la raggiera a spilloni d' argento (delle donne brianzuole) descritta dal
le balie toccheranno con mano la integrità d' alcuna vergine. vasari, iii-136:
, acciocché niuno riserbo di misericordia o d' onestà dalla crudeltà non lo ritraesse.
è dentro da l'ovo, / d' uscir 'nanzi che del su'tempo sia.
temerarietà? ariosto, 46-66: ella riman d' ogni vigor sì vòta, / che
'n bailia lo meo core. cielo d' alcamo, 140: quisso t'adimprometto sanza
m'ha in balia / e m'ha d' amore conquiso / vo pensoso nott'e
per la morte mia, / piena d' amare lagrime e di pene / presa
che un sasso gravissimo o una palla d' artiglieria, che da alto venga a
la tua diletta europa / in balìa d' un rapace / tauro crudele, e suo
, xxiv-972: per darsi alle zanne d' una lupa in balìa, perduto ha se
, 2798]: darsi in balia d' alcuno, è un abbandonarsegli con danno
; ma questa le si veniva viziando fin d' allora fra le frivolezze e le vanità
i-751: quell'essere in assoluta balia d' una forza prodigiosa che non mi lasciasse
il pensiero, mi dava un senso d' avvilimento. pascoli, 311: giace
/ videro alzarsi immobile le genti. d' annunzio, v-1-428: quando le insistenze della
da esse e le abbandonano in balìa d' un castaido qualsiasi. barilli, 2-116:
leggero di quell'uomo sembrava dormire in balìa d' un vaghissimo sonno. saba, 18
diversa dalla nostra. ho la certezza d' essere in loro balìa, di non
magalotti, v-83: la natura per mercede d' un puro baliatico prestato al primo,
al primo, ne ha ricavato la gloria d' esser diventata madre di tutti gli altri
. è bello vedere, alla fine d' ogni mese, la processione dei panciuti
balia. baldini, 5-131: siam d' accordo: rilievo di contenuto, vorremmo
mai né d'essere inteso, né d' esser creduto, né d'esser curato.
, né d'esser creduto, né d' esser curato. baldini, i-151:
che la colonna si fa di sette teste d' altezza ed il suo zoccolo ha da
il suo zoccolo ha da essere poco manco d' un quadro e mezzo di altezza,
altea (a napoli). -bastone d' oro: denominazione regionale della violacciocca (
addosso ad aldighieri: / volle menargli d' un suo bastonaccio; / ma e'prese
larga, a bastorovescio, tutta sonora d' acque scorrenti nel mezzo.
, i-493: è una miriade di aneddoti d' ogni genere, dal batacchiano più crudo
si dispiana. / quivi toccò più d' una batacchiata, / ché 'l baston suona
maniglia, un battacchio, una campana d' allarme che segnali ai guardiani la mia
, l'una sull'altra. d' azeglio, 1-448: intanto è notte,
, 412: fino a cento talenti d' argento, e fino a cento cori di
di vino, e fino a cento bati d' olio. d'annunzio, v-2-96:
fino a cento bati d'olio. d' annunzio, v-2-96: venivano i debitori del
venivano i debitori del padre portando bati d' olio, cori di frumento, in gran
g. villani, 12-4: mutazione d' abito, che ci recarono di nuovo
i franceschi, quando venne il duca [d' atene] in firenze...
m'incontrai a veder un certo lastrico d' antico batolo, quasi due braccia più basso
ostentato di credere che, nella guerra d' estremo oriente, malgrado il moltiplicarsi delle
e la pigrizia sotto forma di dubbi, d' indecisioni, di scoramenti, si die'
con un brivido a tutto quel cosmo d' incubi e di larve che la demonologia
giganteschi battaci, presso immense padelle piene d' olio bollente e sfrigolante, si vendevano
que les anciens croyaient formée dans le corps d' un crapaud »).
accludeva una copia della 4 batracomiomachia 'd' omero tradotta, con molte correzioni e
gli stava, e, pieno il cor d' alta vendetta, / tidéo. monti
onta del dominio olandese contava sei milioni d' abitanti. la nuova signoria fu più benigna
, mie sole ali, / un filo d' aria polare, / l'occhio del
cavaliere, quando il diavolo lo dimandòe d' avere a singoiar battaglia. ariosto,
i venti. chiabrera, 54: schiera d' aspri martiri / dà battaglia di morte
(65): quando questa battaglia d' amore mi pugnava così, io mi movea
., non possendone a le battaglie d' amore resistere, mandano a rechieder gli gioveni
pur ancora quelle che resistono alle battaglie d' amore, tutte sono miracolose. tasso,
da quella donna decrepita di cui parmi d' averti narrato una volta. la sconsolata
mente il dì che la battaglia / d' amor sentii la prima volta, e dissi
« spirito matematico » introdotto nelle cose d' arte e di sentimento, si battagliava ancora
comunità per produrre autarchicamente il fabbisogno d' un prodotto (battaglia del grano, battaglia
xxix-1-132: non prima svelò l'imagine d' un soldato in arme, esposta a
, per tempo que'cavalieri della ripa d' arno diedono la battaglia a'fiesolani.
, e tien gli audaci a freno. d' annunzio, ii-913: conficcate le prue
-figur.: impegnarsi con forza d' argomenti in una discussione, o con
: strepito ascolta e spaventevol suono / d' arme percosse insieme, onde s'affretta /
ii-168: rapiscono in passando gli alloggiamenti d' una banda di cavalli in asciburgo sì fulminanti
e nel luogo del palco una battaglia d' alcune barchette in acqua, che facevano stupire
quella gran sala tutti gli udienti. d' annunzio, i-749: non il letto
ei furono ributtati indietro. -battaglia d' incontro: scontro che si verifica
colpevole idolatria di un affetto, o d' un interesse privato. carducci, ii-10-186:
come lor vezzeggiati: / gran sacca d' orzo e gran fasci di fieno. /
, i-1-99: in questi vari tentativi d' alfieri che rivuole i suoi romani, di
casti, 10-51: avria potuto / d' ogni altra bestia al par più ardita e
fin nell'abbarruffarmi, amai; ma d' amore ombroso, immite: battagliai, il
battagliata nell'orazione, è un esercizio d' umiltà il più perfetto. 3
, 3-2-123: ben so che se'battagliato d' andar- tene con questa gente d'arme
battagliato d'andar- tene con questa gente d' arme che passa. battagliatóre, agg
, non tanto di popolo, quanto d' uomo uso e inclinato a battaglia.
suppini: / di tutti, e d' anni e di persona manco, / egli
l'amante è tale al quale si convegna d' essere battagliere, dee istudiare che la
di lorica... a guisa d' uno gigante, e armossi delle sue battaglieresche
battagliereschi, per fare vendetta de'figliuoli d' israel. guido delle colonne volgar.
inghilterra non abbiano potuto avere ciascuna più d' un poeta epico. battaglièro,
calma divina di san giorgio compresi un lampo d' ira. 2. combattivo;
palvese in braccio, e con uno battaglio d' una sua campana in collo, il
l'osso: / parmi mill'anni or d' essere al berzaglio. leonardo, 1-131
esposto al popolo, / ai tocchi d' un battaglio, / l'abito nobilissimo /
, facendolo dondolare violentemente come il battaglio d' una campana che suona a festa.
una campana che suona a festa. d' annunzio, v-1-915: il battaglio oggi
e muto, ma in compenso armato d' un colossale battaglio di campana col quale avrebbe
portiere, andavano a scuotere i battagli d' una diecina di campane, appese alla ringhiera
chiamati 'candelieri delle battagliole '. d' annunzio, ii- 865: sul
. montecuccoli, 1-78: de'reggimenti d' infanteria si formano i battaglioni, che
vidi il cadavere ancora spirante d' un soldato, che un giovane, balzando
arme stessa ucciso, sotto li occhi d' un intero battaglione. giusti, 3-164:
nelle fide alleanze e nei forti battaglioni. d' annunzio, ii-885: severo dal suo
alba la ronda del bosco, armato d' una cinghia da pantaloni, si chinava
da pantaloni, si chinava alla bocca d' ogni ricovero a dire « zittiii »,
a bersagliarmi a colpi di citazioni e d' autorità. barilli, 2-251: i
portoghese, cavalier di gran zelo, ma d' un zelo concordevole, ma battaglioso.
= deriv. da battello-, è d' uso nelle lagune di venezia e di
remar con l'arco della schiena. d' annunzio, ii-971: due altri sardi,
. 12. idraul. altezza d' acqua che intercorre tra il centro di
nica notte disciplina nella cappella d' un oratorio di com pagnia
, che il diavolo in forma d' un saracino nero lo tirava per
tutto il giorno su e giù. d' annunzio, v-1-374: i loro [
o battello sottomarino: sottomarino. d' annunzio, iv-2-908: la loro fraternità.
bartoli, 40-ii-191: dietrole una comitiva d' altre [navi] per seguito e
castello. battènte2, sm. imposta d' uscio o di finestra; sportello;
di una cassa assicurato a un lato d' essa. manzoni, pr.
fissi gli occhi negli occhi di lui. d' annunzio, iii-1-1192: per soffocare l'
/ quando in cerca di pane e d' altra luce emigrai. piovene, 5-597
battono il suolo col piede e rami d' oro crescono fra l'erbe. -battere
boiardo, 2-5-8: grosse son [pome d' oro] quanto uno omo abbia la
io al signor omero tortora che le palle d' artiglieria, per essere state incamiciate di
egli scendeva dai colli a combattere. d' annunzio, v-1-750: con le mitragliatrici,
, 1-79: si vedeva al comando d' una batteria, con l'ordine di battere
uno strumento solo, c'era più d' un cannone a battere e a frugare il
lo giorno / e 'l mar batte d' intorno / san faglia si convene.
ruscello, / battendo il ramo che d' umor sia privo. cellini, 1-47 (
): quel bertino toccò certe ferite d' importanza, le quali lo batterno per terra
petto / diffonde in un co'capei d' oro ai venti /... vani
per dispetto o per gelosia? d' annunzio, iv-1-120: altre gli domandarono,
ariosto, 1-25: con un gran ramo d' albero rimondo, / di ch'avea
aprire a ciascuno che batte alla porta d' amore. sicché studierò di conoscere qual sia
sicché studierò di conoscere qual sia degno d' entrare, ed esaminata e conosciuta la verità
/ lèvati, bella, ch'è tempo d' amare. /... / batte
trovò ritto presso al rastrello in atto d' uscire, e col capo rivolto attentissimo
frasca, o stendeva una tenda. d' annunzio, iv-2-373: mi ricordo: era
torvo pelago salendo / con un rimbrotto d' anime crucciose / battono tonde. panzacchi,
sangue, un giovine schietto e nemico d' ogni insidia; ma, in que'momenti
a fermo teneri e soavi, / battere d' ali e battere di cuori! d'
d'ali e battere di cuori! d' annunzio, v-1-549: ritremo. la mascella
[la nave] riscuotere dalla violenza d' un di que'corsi d'acqua, batté
dalla violenza d'un di que'corsi d' acqua, batté a uno scoglio sott'
a me di seccarti, che a te d' essere seccato; e tu sai che
mia natura e al mio costume. d' azeglio, 1-172: intanto l'amico
varchi, v-55: dicendo l'opinione sua d' alcuna cosa, allegarne ragioni almeno probabili
, / o sciocchissimi mortali, / se d' amor non è condita, / è
preparate le vie... al genio d' italia, grande, libero, giusto
fermo teneri e soavi, / battere d' ali e battere di cuori. de pisis
, 215: grigio colombo nell'alba d' oro / lento rivoli, con la tua
facile, morire / al primo batter d' ale, al primo incontro / col
... a corti e affannosi batter d' ali era arrivato a toccar terra.
gioco delle carte e ad altro gioco d' azzardo). cfr. banco1.
ne hanno scelto uno che ha l'aria d' un vecchio veliero e che reca un
e non quegli altri che battono bandiera d' ogni parte del mondo ricco.
piene di malinconia battevano la canapa. d' annunzio, iv-1-1044: « battono il lino
non vedere alcuna probabilità, alcuna via d' uscita, pur tentando tutte le vie.
43): ho visto io più d' uno ch'era più impicciato che un pulcin
, ii-173: a certuni pare invece d' essere al tempo delle lucciole, e non
che non vi sia marito più geloso d' uno che abbia battuto la cavallina del libertino
nessuno se ne accorga). d' annunzio, iv-2-453: i suoi occhi in
le calcagna di qua dovrete -in un batter d' occhio: in un momento, in
batter di palpebre; in un batter d' ali. petrarca, 319-3: i
vider più bene / ch'un batter d' occhio e poche ore serene / ch'amare
infermità, non può in uno battere d' occhio ricevere e possedere sanità. bandello,
piazza, e sarem qui in un batter d' occhio. a. f. doni,
, spedito, volare in un batter d' occhio dove io voleva, e tanto quanto
crudelmente aveva travagliato, con gran meraviglia d' ognuno in un batter d'occhio divenne quieta
gran meraviglia d'ognuno in un batter d' occhio divenne quieta e pacifica. f
xxiv-946: il vizio ad un batter d' occhio si apprende. algarotti, 3-224:
sa fare così eccellentemente e in un batter d' occhio, mercé di quelle sue tanto
e di verità, che in un batter d' occhio sbaragliò tutti i miei sistematici sillogismi
(285): fu in un batter d' occhio, vi dico: piglia piglia;
ii-1085: questa esperienza, in un batter d' occhio, gli dà l'idea della
rapidità della luce scorrono in un batter d' occhio tutta la massa del globo. giusti
da farlo piovere qua in un batter d' occhio, manda truppe a pezzi e bocconi
pericolo di vedervela sfumare in un batter d' occhio, così... -e
.. -e la spazzò via tutta d' un colpo, soffiando sul palmo della
ii-752: vi arrivò in un batter d' ali, s'affacciò all'uscio di uno
569: ma, in un bàtter d' occhio, prima ch'io possa riavermi dalla
, 375: e in un batter d' occhio sono tutti grandicelli [i figli]
2-93: la donna in un batter d' occhio, portò giù la tavola della pasta
accende una luminaria, in un batter d' occhio la tavola ne fu imbandita.
voce ai cani e in un batter d' occhio il gregge si restrinse e allungò
del denaro gliene davo senza batter ciglio. d' annunzio, iv-1-897: gli ascoltanti intorno
luci benedette, / pur come batter d' occhi si concorda, / con le parole
, 4-17: e fatto avea a più d' uno batter le ciglia. leopardi,
giù il pianto ch'era sul punto d' uscire. palazzeschi, 6-52: al
per la neve una carola trita al suon d' un batter di denti, che egli
, la sentiva battere i denti. d' annunzio, v-1-761: e l'attesa
di giove. galileo, 290: d' un ferro che si lima, gran parte
, mentre è caldo *. f. d' ambra, xxi-n-23: e però si
è quello di operare senza dilazione e d' insistere approfittando delle disposizioni favorevoli. moravia
in ogni momento che eravamo dei mostri d' ingratitudine a battere così la fiaccona.
ginocchio, il piede: in segno d' intesa. goldoni, vi-455: talvolta
spalla, sulla guancia: in segno d' affetto, di protezione, di condiscendenza.
brivilegiò i lucchesi che potessero battere moneta d' oro. machiavelli, 426: in
.. battemmo il fiorin dell'oro d' una dramma tutto fine, tanto piaciuto al
d. bartoli, 25-8: principi d' assoluto dominio che possono batter moneta.
, nonché spopolarle con esiziale governo. d' annunzio, v-1-230: presso il capezzale,
non si contentava di quelle poche migliaia d' onze, voleva arricchire per davvero, studiava
del tamesi superbo, per l'onor d' eveno e tiberino, per quali son nomati
ch'io mi trovava da poco più d' un'ora in calais. colletta,
in quel vasto silenzio rimbombare i tocchi d' un orologio: m'immagino che dovesse
ii-1-116: è vero che qui si tratta d' una strada che conduca velocemente da milano
velocemente da milano a venezia e non d' una strada che vada a battere alle porte
il pugno, i pugni: in segno d' ira, di minaccia. manzoni
i remi, e pur li batte tutti d' accordo insieme, che come è il
fare l'attore drammatico o il cantante d' opera. tesauro, xxiv-14: quella
misero, / che disse quattro pria d' averla in saccolo; / e trovando
due t, avrem noi a valerci d' un sol z, o di due?
. bartoli, 40-ii-230: sol dopo meglio d' un mese di continuata scuola battevano una
cerebro incallito e duro per settanta anni d' età. -battere la spada: nella
fa nido, batte tutta la riviera d' attomo. chiabrera, 211: così folle
brianza, egli preparava quella del paradiso. d' annunzio, iv-1-846: ella aveva,
: ella aveva, con qualche intervallo d' indolenza sonnolenta, un desiderio smanioso di uscire
il voto della nazione non va molto d' accordo colla politica, e temo di
iii-4-21: il governo già si avvedeva d' aver battuto una falsa via con noi
/ forte battendo, logorar le cuoia / d' aspri tamburi. marino, 304:
.. due balie! ». d' annunzio, ii-509: la croce greca l'
, l'ebbrezza della canzone tutta motivi d' amore gli ravvivava il povero cuore. pratolini
di camoens cessò di battere sul letto d' un ospitale. -senza battere becco
. e... s'offerse d' accompagnare il principe, non parendogli vero
autotrainata, autotrasportata; da campagna, d' assedio, contraerea, controcarro, ecc
a maraviglia forte e durevole al contrasto d' ogni batteria ed assalto. algarotti,
, e due altre batterie a fior d' acqua che assicurano da'nemici la bocca
789: prego lei, allora, d' ordinare che l'artiglieria apra il fuoco.
dia l'ordine alla batteria da montagna. d' annunzio, ii-889: i mozzi,
a bersagliare le punte che ci stavano d' intorno, e un vero diluvio d'
d'intorno, e un vero diluvio d' acqua e di grandine si scaricò su le
le batterie di guerra, nella speranza d' intimorire col rumore quelli che non poteva
altre nuove inalzate, e meglio munito d' armi e d'uomini il porto.
inalzate, e meglio munito d'armi e d' uomini il porto. cattaneo, iii-4-102
. 5. complesso di fuochi d' artifìzio. ojetti, ii-696: in
trezziola », una batteria di fuochi d' artificio. 6. meccanismo dell'
benché poste alla distanza di un trar d' arco dal luogo dove egli avea dirizzata
; il risotto di anguilla; l'intingolo d' anguilla; non dimenticherà la batteria implacabile
ognuna, aghi si annidano con l'innocenza d' una peluria. baldini, i-763:
spalliera del letto scopri tutta una batteria d' immagini, acquasantiere, coroncine appese,
appese, trecce di palma, rametti d' ulivo. bocchelli, ii-205: su
docum. nel sec. xiii come termine d' artiglieria, e successivamente nei vari significati
studioso, specialista di batteriologia. d' annunzio, iv-1-691: un altro botanico,
, 40-ii-298: più volte gli avvenne d' esser quivi cerco e condotto or da'fedeli
giusti, 2-128: a noi, larve d' italia, / mummie dalla matrice,
sciupa il priore / l'acqua battesimale. d' annunzio, ii-472: però che la
214: sdegnosi di vesti e d' orpelli,... con non altro
lo battesimo: perocché semo tutti nati d' una madre, cioè dell'acqua del battesimo
rota, / dinanzi al battezzar più d' un) millesmo. idem, par.
, il quale ha preso una tazza d' acqua per battezzarlo. ricchi, xxv-1-181
, la quale ne uscì col battesimo d' italiana. bacchetti, ii-142: e anche
ha messa su la sua impronta. d' annunzio, v-1-565: dopo il battesimo del
alfredo gli fu padre al fonte. d' annunzio, iv-1-607: mia madre tolse
rota, / dinanzi al battezzar più d' un millesmo. cavalca, 9-143: s
numero a battezzare eziandio gravissimi mandarini. d' annunzio, v-1-644: hanno arso i duomi
b'esser benissimo che quella caterina avesse parlato d' una penna da lei vista davvero in
, i-426: non era più il polo d' una provincia, era l'italia intera
nel latte (per frode). d' azeglio, 1-338: sono accusati, è
. ma chi non mette un po'd' acqua nel suo vino a questo mondo?
che tutti i non battezzati subissero la confisca d' ogni bene mobile e immobile e fossero
poi faccia un'offerta, rammentandosi sempre d' esser battezzato. d'annunzio, v-1-714
, rammentandosi sempre d'esser battezzato. d' annunzio, v-1-714: ci sono martiri in
piena la pietra livida di fóri, / d' un largo tutti e ciascun era tondo
deserto andava gridando -preparate le vie. d' annunzio, v-1-590: il profeta del
? signor rettore, per una ramaiola d' acqua che le versai sulla testa?
e il bollire che vi fa, d' inverno, la tenace pece. idem,
, che veniva, di su, d' addosso le lamiere delle torri. =
de roberto, 613: un ronzio come d' alveare si levava tutt'intorno: chiacchiere
acre, tra due o più. come d' uccelli stizziti ». battibèrta,
un lato di ampia tavola, o appiè d' un muro; l'altro regolo,
da lui invitati a pranzo seco. d' azeglio, 1-143: il povero prete m'
attaccata all'estremità della corazza dell'uomo d' arme, che gli copriva e gli difendeva
mezzo di paranchi per avviare il movimento d' una nave che si vara.
. caro, i-150: dunque, parlandosi d' un gufo, e per ischerno e
i-277: avete voi dipoi mai sognato d' essere stato in qualche abatti- mento,
qua e là, collo spavento nell'anima d' essere scoperto, col batticuore, insomma
le labbra sottili tremavano e un poco d' affanno denunziava il batticòre. govoni,
; sono così stravolta; e temo d' essere sorpresa. morante, 2-262:
e sì forte combatterò che per forza d' arme colle spade in mano entrarono dentro
. battifóndo, sm. gioco d' azzardo col biliardo: il nome deriva
vedetta (durante il medioevo); macchina d' assedio, simile all'ariete degli antichi
gli ricorda ch'è vie più lontano. d' annunzio, ii-855: quei che fece
mie sole ali, / un filo d' aria polare, / l'occhio del capoguardia
foggia di scarsella, / la man d' un battifuoco il valigino, / e cinque
45: è disposto che li fattori d' arte di lana tenghino nelle loro botteghe
. vasari, ii-89: levatosi di età d' anni venti dal battiloro, dove infino
. viani, 19-361: uno scenario d' alberi bronzato dilungava lontano, le barche
forme fatticce e svelte, e d' occhio vivo... la folla li
stre pitosa di battimani e d' evviva. de roberto, 263: s'
e i battimani e le bucce d' arance gettate dalle finestre e pareva
cfr. littré, i-930: « mouvement d' une jambe élevée en l'air
depositi; seminateli per tutte le città d' italia: e con questi sì pericolosi battimenti
, dopo la fatica del predetto battimento d' alie. idem, 1-136: e la
la polvere sa mettere tra le pieghe d' una vecchia palandrana in questo mondo di sore
in un cantiere; certi suoni parevano d' un battirame che non finisse di bullonare una
a metà, c'erano gli avanzi d' un desinare a battiscarpa. =
quale egli entri in sospetto o in timore d' alcuno danno o vergogna. l
xiii; la forma batista è ormai d' uso letterario. battistèro (ant
primo [vescovo], non parla d' altro appunto, che d'ordinazioni e di
non parla d'altro appunto, che d' ordinazioni e di cresime, di chiese
, di chiese e di battisteri. d' annunzio, ii-857: odimi,.
nel battistero, il più bel battistero romanico d' italia anche per l'architettura.
faceva con l'immersione). d' annunzio, iv-2-158: d'un tratto,
). d'annunzio, iv-2-158: d' un tratto, l'inferma balzava in
, restando nell'atteggiamento mistico delle cariatidi d' un battistero. ojetti, ii-475:
,... fa passare guizzi d' onda sopra il genietto pagano che cavalca un
, anch'esso della famiglia topesca, era d' una bella tinta grigio-perla. dossi,
e saporava a battisuòla per dei quarti d' ora filati, mentre una salivazione copiosa
suo battito ad irrorare le vene. d' annunzio, v-1-554: il mio stesso
del mio piccolo cuore accordarsi col rodio d' un tarlo, col tic-tac del grande
battito / di fibra, un voi d' insetto, / invian del mondo ai termini
un immenso battito, un ronzio. d' annunzio, ii-139: o soffio etèsio,
bàttito chioccante / della vela, balzi d' un cuore / che un flutto di sangue
aere / lievi, invisibili / battiti d' ale, / soffii, bisbigli. viani
anni passati dal quel giorno fossero sfumati d' un tratto: il battito dell'orològio antico
secco che ferma il tempo sullo stupore d' una misteriosa tragedia. c. e.
pioggia su una lamiera, il ticchettio d' una macchina da scrivere. idem, 9-194
ecc.; il n. 4 è d' uso pisano. battitóia, sf.
, all'uso dei paduli e fossi d' olanda. -figur. con significato
ma come il teatro italiano è pieno pienissimo d' abbonati, i battitori non hanno potuto
effetto di marin faliero fu mediocre. d' annunzio, v-1-337: la fiamma fustigata
pingue... / i colpi rintronarono d' intorno / sordi, in cadenza,
/ sordi, in cadenza, e d' intermessi cori / rendea men lungo il
il maglio); lavorante che spalmava d' inchiostro le forme nella tipografia.
racconciare con percosse di battiture, e d' improperi. simintendi, 3-194: salia
a starsi in veduta e allo scherno d' ogni uomo su la porta del suo palagio
barella con entro cadaveri di uccisi. d' annunzio, iv-2-94: l'ultima fiammella finalmente
levò dal collo, / poi che d' innumerabil battiture, / si vide il manigoldo
abbia a star in un perpetuo tormento d' inflettersi in due diverse maniere per acconsentire
ed ubbidire alle sempre discordi battiture. d' annunzio, v-1-242: vengono innanzi..
della città: grida canti e rumori d' ogni sorta ti giungono frammisti al suono dei
., 3-15: serbasi insin del mese d' agosto, tanto che compiuto sia la
grano nella battitura che in un pulviscolo d' oro veniva eseguita a braccia sull'aia
leggi longobardiche si troverebbe un altro esempio d' una così strana battologia. =
: nel roder le frecce e le palle d' artiglieria basterebbe ch'elle durassero ad andar
con la battuta de'remi rispondevano. d' annunzio, iii-2-31: sta / per
della voga. 5. colpo d' ala (nel volo degli uccelli).
per battuta alcune composizioni del bach. d' annunzio, iv-1-169: come quando una
tempo nel senso ampio e divino, d' un fiume di millenni che scorre sotto
in preghiera, è la giusta battuta d' amore / che accompagna il motivo dei
per l'orchestrazione dell'imminente nostra notte d' amore: un grande preludio. era
era maestria il prolungarlo. -battuta d' aspetto: tempo equivalente a una battuta
che vuol far guadagnare tempo (battuta d' attesa, temporeggiamento). panzini,
battuta. menzini, ii-218: né sembrerà d' uom che a battuta canti / l'
e camminando a battuta, fanno atteggiamenti d' ogni maniera, ora di battaglia, ora
quando i poeti leggono lettere che credono d' uomini assennati devono anche credere che non
9. breve commento spiritoso, motto d' arguzia; risposta pronta e piena d'
d'arguzia; risposta pronta e piena d' umore. pea, 7 * 461
battuta ai camosci e già avevano il sospetto d' esser lasciati in casa alla catena.
: costui appresso agli altri in istima d' ingegno inferiore a molti, ma nel-
l'opinion sua superiore a tutti, vergognandosi d' andar dietro al maestro della cina confucio
.. par che derivi l'ultima rappresentazione d' amore, vinto e battuto dalle gloriose
fu interrotto da un colpo battuto alla porta d' ingresso. 2. rassodato (detto
terra battuta, li entusiasmava. d' annunzio, iv-1-129: il terreno scelto
. villani, 3-63: con l'arme d' argento battuto de gli acciaiuoli. sannazaro
alla francese di damasco infino a'piedi d' oro battuto, e borichi. galileo,
una sottilissima carta, sino a una foglia d' oro battuto. castelli, i-252:
distesa tanto sottile che un boccale solo d' acqua venga sparso sopra a diecimila braccia
che sia molto minore di una sfoglia d' oro battuto, ed anco minore di quel
, ed anco minore di quel velo d' acqua, che circonda le bollicine della stessa
circonda le bollicine della stessa acqua. d' annunzio, ii-59: oh effigie di gloria
coniato. boccalini, iii-181: monete d' argento battute alla zecca. d.
indeficiente per natura, sono le miniere d' argento di freyberg... sono le
goldoni, iv-1001: dopo un anno d' assedio battuta set- tantacinque giorni la piazza
destino dell'armi a favore di mustafà. d' annunzio, v-1-524: t'ho visto
, 43: venne a zeusi capriccio d' uscir dipignendo della strada battuta. malpighi
natura si serve del follicolo membranoso come d' organo, e che questa sia una
via battuta. rajberti, 2-150: d' ordinario se ne vede uno a ogni
e la facevano sembrare più grande. d' annunzio, v-1-279: era accorso,
i rari veicoli, in quella strada d' un quartiere poco battuto e meno ricercato?
molfetta, sette miglia lontano, che recava d' uno sbarco che si tentava colà.
dio perdoni, una parola grossa. d' annunzio, iii-1-536: due scale laterali
, tenerissima, abbrividente a ogni soffio d' aria, riprendersi tutto il battuto delle
ti accorgesti dal passo tuo zoppo / d' avere lasciato un tacco. bacchetti, ii-310
, e l'altro le tre palle d' oro. lippi, 11-25: e ben
dovendosi il cappuccio ad un battuto. d' azeglio, i- 172: accaduta la
all'incirca l'importanza ed il diletto d' una confraternita di battuti.
, donde sfuggiva un sordo lamento. d' annunzio, v-1-282: prende un batuffolo
terreno era cosparso di batuffoli di bambagia d' un bianco giallognolo. non ignoravo ch'erano
era un giovanottone che con l'aria d' essere di casa prendeva dalle mani dei
de'quali non aveva forse mai visto più d' uno per volta, e anche di
quel loro bau bau, ci fecer parer d' aver le budella in un catino.
, 172: suona un nitrito tremulo d' uccello, / come starnuto, suona un
terreno coltivato (secondo il sistema d' aratura, che tende ad ammassare
testata, per comodo di trasportarlo. d' azeglio, 1-396: quando meno me
si presentò seguito dal sinistro baule, segno d' un lungo soggiorno. leopardi, iii-666
, i-357: s'aggiustava con la palma d' una mano, sulla fronte a baule
non gli piacque nulla: nessuna grandezza d' uomo, nessuna bellezza di città gli
facilmente si possa adattare in su la groppa d' un cavallo mentre si viaggia. viene
baulino il velo e le ciocche de'fiori d' arancio. e. cecchi,
voler far paura ai bambini, comparendo d' improvviso; anche per divertirli: e
e misterioso sì da mettere i brividi. d' annunzio, iv-2-198: la ciccarina,
un bel fiore di carne, rideva d' un riso luminosissimo. palazzeschi, 1-603:
pranzo domenicale fu lieto, nella luce d' un maraviglioso pomeriggio, rimasti al marciapiede i
1389: ecco, di non so d' onde, un lupo sbuca, / grande
l'arene. gazola, i-673: farebbe d' uopo sapersi con quali sughi d'erbe
farebbe d'uopo sapersi con quali sughi d' erbe malsane, con quali bave di venefici
di venefici insetti, con quai mestrui d' arsenicali rugiade si preparino e si manipolino
serpenti, di bava e di materia d' appestati. verga, 4-228: la baronessa
trascinato via dalla moglie e dal servo. d' annunzio, ii-730: furente il cervo
, l'accusava di essere una lingua d' inferno, di quelle che lasciavano la bava
brilla in rosa la sua bava. d' annunzio, ii-597: s'affrettò alla spiaggia
nel silenzio greve dell'alta notte? d' annunzio, ii-647: odor di lunge
una lieve bava di vento aveva permesso d' issare una piccola vela di tarchio.
/ che a muoverla bastava una bava d' aria. bacchetti, 2-133: a ogni
calvino, 1-359: tirava appena una bava d' aria, dal mare.
detta anche sbavatura, e che è d' uopo nettare. in questo senso non
bavicciuòla: lieve bava di vento. d' annunzio, v-1-85: s'è levata la
non può né gridare, né favellare. d' annunzio, ii-263: e ogni lagno
fratta (o forse è un biancor d' ale?) / un corredino ride in
le scarpette: avete pensato a tutto! d' annunzio, iv-1-606: non piangeva;
; moveva di continuo la bocca piena d' una bava liquida che gli colava pel mento
. tommaseo, ii-187: dopo cinquant'anni d' ansietà e di discordie, approda
innalzare, come per trastullo, sulle rovine d' atene il suo soglio.
latte caldo e cioccolata con rossi d' uovo e un liquore: si
dicono une bavaroise au lait; e grand d' aussy dice che fu così nominata perché
: e invidiai lo strascico / d' un abito talare, / l'argentee fibbie
pagarebbono gravezze né contribuzioni contra turchi. d' annunzio, iv-2-468: nelle parole del vecchio
orlo di sudor indurito talmente che pareva d' osso. firenzuola, 533: interviene
e bavari foderati di varo. f. d' ambra, 28: ha indosso uno
... per tutto intorno girata d' una fascia, larga meglio di mezzo
, 5-148: quel soprabito invece era d' un bel rosso dalia con bavero, risvolti
altro fare contro costoro, tempestavamo di schizzi d' inchiostro le loro teste ben pettinate e
incollata e cartone, e ripieno di stecche d' osso di balena. -alzare il
, i-54: portava un baveretto di tela d' argento, appuntato gentilmente in su la
ad appisolarsi in serpa dentro un baveróne d' un tabarro. = deriv. da
vista, che para la fronte. d' annunzio, iv-2-996: l'eroe solo,
bruno, con la sua tunica azzurra d' artiere su la cinta di salvamento, col
un vecchio aristocratico bavoso e slombato. d' annunzio, iv-2-118: un borbottìo bavoso gli
govoni, 2-249: ma dalle crune d' osso / dei vostri occhi sbarrati,
. carletti, 73: piena dentro d' umore appiccicante e bavoso come l'aloè
19-1-70: non lungi dalla città [d' ormuz] era un celebre luogo, dove
, dove convenivano tutti i capi ameni d' ogni età, lingua e d'ogni
ameni d'ogni età, lingua e d' ogni religione. arila, 62: bazar
; al bazar ci dovete tornare. d' annunzio, v-1-617: già i vecchi moschetti
subito ci accorgemmo che il colore stanco d' una vasca, in cui una foglia caduta
e varia suppellettile non provenissero dalle lontananze d' ancor altre civiltà: nel complesso, un
vispe di cre- staìna e servetta! d' annunzio, v-1-77: « questo è sicuro
bazza spunzosa come carne di pollo spennato d' ora. jahier, 30: la donnina
di tenerezza producono l'effetto della ditata d' un artista sopra l'abbozzo pastoso,
l'abbozzo pastoso, la quale trasforma d' un colpo un mento sgradevole in una
. indovinate un poco: un pane d' ott'once, per un soldo *.
n'esca [o libro] / d' esser adorno d'ottimo lavoro, / o
[o libro] / d'esser adorno d' ottimo lavoro, / o legato in
circonvicino venivano a loro con certi pezzi d' oro, dandosi ad intendere d'ingan-
certi pezzi d'oro, dandosi ad intendere d' ingan- nargli a bazzarrarlo col vetro.
il giovane, 9-434: colla paniera piena d' altre dieci / baz zecole
i-424: l'arte de'poeti d' adesso deve imitare le inclinazioni del
messo a parlar di rodrigo come si farebbe d' un mascal zone. leopardi
acuta: ma a giorni ardenza d' amante, cordialità di marito.
dannato in contumacia dalla corte d' assise di brescia per mancato servizio
guadagnò l'animo del viceré cardinale d' althann e divenne ben presto un
un reverendo che lì bazzicava in forza d' un asterisco che nelle guide raccomandava l'
che io aveva sentito dime, e d' ogni male. lippi, 6-80: ma
in mezzo. = voce d' area toscana e settentrionale: di etimo
, 270: avendo rotto la porta d' una casetta d'una addormentata vecchiarella, ed
avendo rotto la porta d'una casetta d' una addormentata vecchiarella, ed essendo già
allora dovendola strangolare, prima volse gittare d' una finestra tutte le sue bazzicature, a
meglio che stare reinchiusa e non avere bazico d' uomini e anco di donne: vedere
i-104: il bdellio è un liquore d' uno albero saracinesco. lodasi quello che al
come seme di coriandri, fatta nel colore d' una gumma lucida, la quale si
. (plur. -i). animale d' acqua appartenente alla famiglia ciclostomi (una
dell'alfabeto (v. bi): d' uso regionale e antiquato.
amesurare sì fa lamentanza. f. d' ambra, xxi-n-48: or be', mario
irrigazione. = voce piemontese, d' etimo incerto. beante1 (part
far beato, rendere felice; colmare d' immensa letizia; deliziare. petrarca,
. ariosto, 42-91: beatrice [d' este] appresso a questo alza la fronte
bella / dama improvviso adombrerà la fronte / d' un nuvoletto di verace sdegno / o
colavano le invenzioni che lo beavano. d' annunzio, ii-61: ma non degnava ella
; e vuol dire che quell'immensità d' amore la aveva pervasa, beandola,
il mento, [il vino] / d' allegria bearmi sento, / se si
ed eccelso canto nella sua ingenuità. d' annunzio, iii-1-246: e io ero
lontano, inconsapevole di tutto, a bearmi d' ozio in una barca sul nilo!
sono, in pace stavo, / e d' intraviste beltà mi beavo. campana,
diverso giro mentale, a un'altra consuetudine d' emozioni. -figur. baldini,
incommodare il rozzo tamburo dei timpani. d' annunzio, v-1-206: vado a guardare
dalla visione beatifica alle tenebre cimmerie. d' annunzio, iv-2-152: quell'aria calda.
anima intelligente, secondo il falso imaginare d' una sì gran parte, eziandio de'
, oltre la terra, nel cielo. d' annunzio, iv2- 495: non prendete
, la qual né appo gli equali d' animo perpetua dura, né tutta agli angosciosi
. la beatitudine vera è il retaggio d' un mondo migliore; qualche stilla l'uom
pio ne gusta anche in questa vita d' umiliazioni, di privazioni, di perdite
cui si baloccavano miti colori riposanti. d' annunzio, v-1-573: uomini siamo;
e in pari tempo dolcissima, volubile d' uno in altro canto, con una
beatitudine? sbarbaro, 1-189: centro d' occhi innamorati è... la
e rende placido il mio cuore: tira d' ogni giorno si disgombra: non oso
. così diciamo: vivere senza necessità d' annoiare, senza il dovere d'essere annoiati
senza necessità d'annoiare, senza il dovere d' essere annoiati, è beatitudine; così
annoiati, è beatitudine; così, d' uomo orgoglioso, diciamo ch'egli nuota
illustrissima a farlo in mio nome. d' annunzio, iii-2-46: il metropolitano di galona
beatitudo, che contenta / pareva prima d' ingigliarsi all'emme, / con poco moto
virtù e tratto dal santo grifone. d' annunzio, v-1-712: ogni volta mi
esse de'beati / màrtiri tossa. d' annunzio, v-1-83: non ci fu un
« prometti » mi disse « prometti d' essere puro, puro di corpo e di
felicità, spensieratezza, sensi di pace e d' imperturbabilità. mazzeo di ricco, ii-193
sono accorto, che chi a servitudine d' amore è legato, altro non può
conduce. flaminio, 79: persuadendoci d' esser ricchi e beati, saremo poveri,
speranze, colle quali il vedemmo mezzo beato d' allegrezza accingersi a quel penoso viaggio.
antri abduàni e dal ticino / lo fan d' ozi beato e di vivande. idem
cara e beata e benedetta toscana, patria d' ogni eleganza e d'ogni bel costume
toscana, patria d'ogni eleganza e d' ogni bel costume, e sede eterna di
norme del canonicissimo pestalozza e compagni. d' annunzio, v-1-66: chi stanotte ha veduto
8-51: il volto era tutto soffuso d' un beato sorriso. soffici, ii-211:
la carne. saba, 14: d' un pino al tronco m'appoggiai beato,
, più che l'astratto beatitudine, d' essere applicato alle contentezze terrene; ond'
d' interessi mondani venisse a turbarlo! nievo,
nievo, 683: così vissi spensierato d' ogni cosa e beatissimo fino alla primavera.
favorevole evento). f. d' ambra, 20: pur beato, che
quaggiù, con- viengli esser composto / d' una sola materia in ogni lato.
sì bella veggio, / che piacer d' altra vista non m'allice. alamanni,
, dov'è l'uom, felice. d' annunzio, ii-501: non alla solitudine
forma femminile di beatore (il maschile è d' uso assai raro). beazze
forma di lamelle, che si producono d' inverno nel basso corso dell'adige.
jahier, 50: era un bebe -boccole d' oro - / gran bisticci a portarselo
) usano le donne perché è moda d' america, e perché sembrano bambine.
era la signorina clorinda, con riccioli d' oro. era in pigiama, giacca di
ingl. baby 'bimbo '(d' uso familiare). bebé2, sm
/ che sia più saggia che un bebù d' armento. menzini, i-304: non
incerto. bécca2, sf. cocca d' un fazzoletto. 2. piccola
/ andando in cipri pel perdon d' ascesi, / e lo iddio marte
più lungo. si nutrica di vermi, d' insetti, ed anche di grano e
solea, gir per paludi / spesso d' acceggia o beccaccino a caccia. nievo,
io tomo a cantare in mio latino. d' annunzio, iii-2- 1145: talora il
beccafi- cata, si contentò del vocabolo d' allora, sino a'nostri tempi tramandato
i-248: possiamo poi tendere un paio d' archetti per pigliar ne'bisogni nostri quattro
. palazzeschi, i-132: un ramo d' albero sul quale puoi ammirare il delizioso
sul quale puoi ammirare il delizioso campionario d' uccelli di piccolo calibro, dal tordo
bassa marea;... dei beccafichi d' agosto; del boia alle prime armi
di quella sorte, / com'ogni uccel d' agosto è beccafico. buonarroti il giovane
purg., 20-52: figliuol fu'io d' un beccaio di parigi. g.
nostro ferro? il ferro a voi fa d' uopo / per ganci e graffi e
, ecco le micidiali donne che mai d' un buon viso non gli furono cortesi
buon viso non gli furono cortesi né d' una piacevole parola. aretino, 1-15:
78-51: sempre stanno beccamorti alla bottega d' uno speziale. compagnia del mantellaccio,
. fece gran danno per una setta d' alcune persone maligne, fra le quali erano
cena / gozzovigliar faranno i beccamorti? d' azeglio, 1-136: quanti poveretti, adolescenti
beccamorti di parnaso » che di « cigni d' ippo- crene ». de sanctis,
bartolini, 1-159: disse che questa sorta d' animali [gli aironi] capitano qualche
tutti i nostri dedicanti beccapiedi sogliono tutti d' accordo toccare nelle loro dedicatorie.
ci sia qual- ch'altra felicità. d' annunzio, iv-2-58: una gallina bianca,
[piccioni] beccavano stizzosamente la tèsta d' un santo. 2. per estens
vi-132: passando a queste sere dal barbiere d' in (lunghezza totale 42 cm
poi tutta roma correrà a vederti coronato d' olivo, ch'è una bella cosa
beccarti in sì pochi giorni in parigi? d' azeglio, 1-84: vedo le finestre
, che prò ti fece, pataccaro d' un mattacchione. tombari, 1-244:
5. pungere, pinzare (detto d' insetti, di zanzare); mordere
a far insulto e beccare le carni d' uno particolare, circuendolo attorno attorno come
men dura, che dicesi becco, d' onde si fa beccare; sicché la proprietà
, 6-414: il signorino renzo andava d' accordo coi fratelli? -viveva da sé,
ii-806: se non mi tiri questo pezzo d' arsenale, statene pur sicuri, voi
farsetto che, pien di freddo, d' ova fresche e di malvagia avesse più bisogno
lasciar stare. varchi, v-61: d' uno che fa castellucci in aria, egli
a lambiccarsi il cervello, si risolvette d' aprirsi col dottor azzeccagarbugli, quanto era necessario
, colpevoli... l'uomo d' ingegno arguto, diligente, tenace,
si stilla volentieri il cervello; l'uomo d' ingegno accorto, tortuoso, frugatore,
, se lo lambicca; l'uomo d' ingegno gretto, impotente, invido se lo
/ di barbagianni, di gufi, e d' alocchi, / che le prime beccate
2. punzecchiatura, pinzatura, puntura (d' insetto). iacopone, 24-146:
con la coda fra le gambe. d' annunzio, iii-1-643: tomo tomo sono distribuiti
sono appesi budrieri corregge turcassi, pezzi d' armature diversi. cicognani, 9-165:
: era ancora a letto per riguardarsi d' una infreddatura beccata tre giorni prima.
che colpisce. 2. puntura d' insetto. 3. figur. critica
come se avesse cercato l'aria prima d' inabissarsi. beccheggiare1, intr. (
tagliati e se è molto lunga. d' annunzio, iv-2-934: tutta quell'umana angoscia
un baleno la speranza della salvezza, poi d' improvviso
lunga la chioma al vento si distende. d' annunzio, iv-2-280: passò in corsa
una schiera di monelli, dietro il volo d' un aquilone che prendeva vento beccheggiando.
beccheggiare e inoltrarsi pericolosamente fra la tempesta d' acqua e di fulmini. cardarelli, 3-115
che era sabato, andando, com'è d' usanza, benci e noddo a vedere
, di teste, di lingue, d' occhi, e di quarti di busti.
luogo a firenze, ove vendonsi carni d' animali minuti, ha tuttavia nome le
coda miserabile, obesi, ricchi soltanto d' una gorgiera spiovente, [i capponi]
becchettavano e si facevan tante dimo- strazioncine d' amore. palazzeschi, 4-170: quello schiz-
/ sui monti, che cinque stelline d' oro. / e, come bruscinar di
di pania e sacchi di panico e d' altri becchimi. de pisis, 7:
, 2-128: a noi, larve d' italia, / mummie dalla matrice, /
/ raspa raspa il giorno intiero. d' annunzio, v-1-781: entrai nel cimitero
, 1-54: per la riva deserta d' un canale / sbucò (ma donde?
casti, 22-78: il cor riempì d' alto spavento / a quei funerei ambasciador
, 4-168: il custode vestito a guisa d' un becchino gira intorno alla balaustrata.
grifon, che non discindi / col becco d' esto legno dolce al gusto. idem
nobile cavaliero romano, che fece vendetta d' ingiuria uova o pippioni. idem, 9-692
l'ora, / ch'e'si tratta d' averla a 5-99: né di
pappagallo. g. raiin un affar d' onore c'è di mezzo il signor me
volatile). gustare il cibo. d' annunzio, v-1-788: vedo il figliuolo,
saccente e il satrapo, e ragionando d' ogni cosa farne il calvo,
come nella locuz. non avere il becco d' un quatall'oca firmò anche il suo
anche gergali) perché non hanno un becco d' un quattrino. note al malcome aprire
mantile, 1-107: non hanno un becco d' un quattrino, chiuso: parlare,
; mettere il becco in un discorso, d' un quattrino. saccenti, 1-1-41: crescono
cento, / e non vedere un becco d' un quattrino, / gli la sua
, birba, quel capresto / d' amor mi dona un becco d'un
capresto / d'amor mi dona un becco d' un esserne a parte; avere per
, e dove non ebbi più il becco d' un quattrino. svevo, 5-185:
à in piedi e non à un becco d' un quattrino. palazzeschi, 4-357:
119: la virtù, senza il becco d' un quattrino, è pur veneranda cosa
testa, tré penne, tutt'e tré d' oca, dòndolano e strìdono a un
sguardo di maliziosa miopìa a un personaggio. d' annunzio, iv-2-1019: egli scese alla
detto di una nave). d' annunzio, iv-2-908: ben quivi entrambi avevan
. 8. aeron. bordo d' attacco dell'ala. 9. anat
tiene ad esso unita la tovaglia, sono d' argento. 11. bot.
prolungamento (a foggia di becco d' uccello) che si trova in alcuni organi
lume. è un cannello per lo più d' ottone, variamente ornato, che
la tavola ed accesi i tre becchi d' una lucerna. negri, 1-431
. strumento chirurgico o esplorativo { becco d' anitra) ', speciale pinza per l'
/ sui margini, l'obliqua aura d' un nume / con sé recando, in
in un pozzo, non trovava la via d' u- scirne. intanto un becco che
mecco, / fornicatore, uom pien d' ogni malizia, / ruffian, briccone e
dolore. ma del primo ne sarai tu d' accordo seco, ché, per uno
la moglie col ganzo l'avevano finito d' abbrutire; per alcuni invece era un
sec. xvi). bécco d' àquila, sm. ornit. dial.
, di grano, ed è ghiotto d' uva: detto anche ampelis (dal
con uno squisito servizio di due ampolle d' argento a forma di disco con un
lei lo sapeva, e quell'omaccione tutto d' un pezzo, becero e sentimentale,
carte, è come decadere dalla canzone d' orlando o dal furioso, al pulci,
con una faccia losca da sornione prepotente e d' animo basso e malvagio. palazzeschi
bedale, sm. dial. fosso d' acqua corrente. = voce dell'
nel piemonte e in lombardia), d' origine celtica: cfr. provenz. bezal
traverse e i montanti di un telaio d' infisso). = deriv.
'anatra ', inteso come bec d' asne, perciò l'accento circonflesso).
. ant. sopravveste. = voce d' orig. portogh. bedem 'mantello di
svelte e brune come beduine. d' annunzio, ii-890: ulula per i campi
vede ai confini del deserto i miraggi d' oro di un mondo fantastico.
(dolci, giocattoli, anche oggetti d' uso personale, lasciati entro le scarpe
altramente che un uomo di carne e d' ossa, e uno di stoppa
inconseguenza ch'io, vedutale al barlume d' una fuliginosa lucerna, poiché la sera
.. quando fa buio, a cavallo d' una scopa; come le vere streghe
cecchi, 4-5: perch'io disegno / d' adoperarvi in questa befania...
bianca e stentata. = voce d' uso in toscana nel secolo scorso.
cupidità regna. boiardo, 1-22-10: d' ognor che senti racontare / de alcun vecchio
, e toltosi, / credo, piacer d' averlo fatto correre. della casa,
; può esserci dispregio misto con qualcosa d' odio. la burla è meno acerba.
terra ch'era dio nei cieli. d' annunzio, v-1-585: queste parole..
: « san martino! »]. d' annunzio, iv-2-253: don donato brandimarte
iddio, quando non desidera, né spera d' impetrare qualche grazia che dimanda; sicché
alienissimi non solamente dalla religione, ma d' ogni bon costume; e quando la lor
! fattene beffe; e'sono pur tutti d' un pelame. berni, 7-41 (
uno sberleffe. monti, 5-524: d' ogni nefario fatto si fea beffe. manzoni
con ogni specie di scherzi villani e d' insolenze vigliacche. panzini, iii-440:
le beffe, e fu necessario che d' altri vestimenti si provedessero, perché quelli
di una espressione precocemente ferma, quasi d' un uomo, e leggermente beffarda. d'
d'un uomo, e leggermente beffarda. d' annunzio, iv-1-333: ella aveva la
nera la voce scaturiva un po'rauca, d' intonazione beffarda. pasolini, 1-19:
, perché da lei beffato / fu d' una vecchia che portava in groppa,
per vilipendere, 0 pigliare giuoco ridendosi d' alcuno, s'usa dire 'beffare e
, e non si reca ad onta d' esser beffato e schernito e di farsi quasi
gliene facevano di tutti i colori. d' annunzio, iv-2-257: parlava continuamente,
, i-1-370 gli amici gli fecero ressa d' intorno, beffandosi del suo puritanismo in
in aria di beffarsi della moglie. d' annunzio, v-1-79: e un buon
partissi beffato. petrarca, i-2-187: e d' un pomo beffata alfin cidippe. boccaccio
io intendo di farvi avere alquanta compassione d' una giusta retribuzione ad una nostra cittadina
santo e noi, qui a guisa d' attratto è venuto. sacchetti, 187-2
lo chiamano, un empio beffatore? d' annunzio, iv-2-913: un beffatore invisibile
beghe locali, come se tutto il rimanente d' italia non contasse un fico secco.
/ la tumultuante giovane impazzita / d' amore, / sono tutte creature
= cfr. bega: è d' uso settentrionale. begétto, sm
con impertinenza gli occhi in alto. d' annunzio, iv-2-498: due serventi vestite di
farla accorta che non istà bene il mormorare d' un soggetto qualificato, senza minacciarla di
sacerdotessa. intelligenza, 285: e d' eneasse nacquero i romani, /
i romani, / remùs romolùs d' una beghina. = lat.
collodi, 779: a furia d' illuminazione, la religione è sparita
bigotto, bacchettone, picchiapetto (d' uso assai più raro rispetto al femm
, che mi rendeva aria di un'insalata d' indivia sparsa di nasturci e begliòmini,
, in cui si scorrèvano lìmpidi ramicelli d' aqua. slataper, 1-38: coltiva nel
adorne di macchie, di zone d' un bianco argentino lucente spesso di due colori
. v.]: beh, modo d' interrogare, come se si dicesse
corsini, 1-22: la strage che ognun d' essi oggi qui fa / delle cose
giamboni, 4-319: gli animali d' ogni generazione,...
badate che questi pecorini lisciati e belanti d' amore, non abbiano a riuscire di più
sul prato, era legata. / sazia d' erba, bagnata / dalla pioggia belava
bela lamentosamente da un recinto di fichi d' india. -tr. chiamare con
se si fosse messo anche lui a belare d' amore, allora sì che la cura
/ e sufolare a pecore sbandate. d' annunzio, iv-1-816: un agnello dal
istava in quello tempo il popolo d' israel in setim; e peccarono colle figliuole
che il mio furore si lievi d' israel. -disse alti giudici d'israel moisè
d'israel. -disse alti giudici d' israel moisè: -vada ognuno,
25 agosto diè luogo dapprima a negoziati d' accordi. = voce dotta, lat
fanciulle, tutto il fiore delle belle d' alessandria. alamanni, 4-1-78: deh!
un regalo fatto da lui a lei d' un anello. casti, 12-109: ei
per le più belle di tutte le capitali d' italia. leopardi, 17-35: impallidia
totale, pur che la lingua permetta d' usarlo sostantivamente; ma non sarebbe il
gli scapigliati e le belle a tariffa. d' annunzio, v-1-405: il soldano era
in tralice: recidendo con lo sguardo d' un attimo la continuità dell'ora festosa
alla fiera], sempre in compagnia d' amici o con la bella. 2
con la bella. 2. vocativo d' affetto (anche ironicamente): bella
delle foglie di belladonna. bèlla d' ùndici óre, sf. bot. nome
e siano qualche volta esse stesse lavori d' arte, in quanto rappresentano bellamente le
è scordato, fosse pure il regno d' eldorado. comisso, 7-6: certi deputati
astron. stella di grandezza della costellazione d' orione. = voce dotta, lat
significa belletta: e belletta è posatura d' acqua torbida; ma perché l'umore
berni, 10-58 (i-278): d' un alto monte scende un fiume in
per azzuffarsi, / come due verri d' ira e d'odio ardenti / corron ne
/ come due verri d'ira e d' odio ardenti / corron ne la belletta
i-407: ogni volta che il suolo fangoso d' un fiume o stagno sia grattato,
, 3-137: anche quel vastissimo recipiente d' acque il caspio per la quantità dei
belletta talvolta, anche quel leggiero strato d' umidità motosa che copre e le lastre delle
attaccaticcia delle strade, appena spiovuto. d' annunzio, ii-745: nella belletta i
da sé; non le è bisogno sguardo d' artista. abbel limenti,
, 9-564: queste nostre conserve / d' acque, unguenti e belletti, / a
, / cert'altre di pezzette e d' orichicco. note al malmantile, 2-713:
belletto, che da lontano seduce. d' annunzio, v-1-244: c'è l'
fradicio di pioggia, è tutto pregno d' acqua di nubi. più odora all'apice
traccia di belletto, le labbra naturali d' un pallido corallo. alvaro, 12-53:
perfezione, e s'accompagna a sensi d' intimo godimento (di soddisfazione fisica o
mente mia / venute sono a ragionar d' amore: / l'una ha in sé
vera e laudabile bellezza: cioè bellezza d' animo, di corpo e di voce.
che di proporzione e di convenenza nasce e d' armonia nelle cose, la quale quanto
muse ed apollo, con tanta bellezza d' arie e divinità nelle figure, che
animo mio, che gli altri par loro d' esser migliorati. tasso, aminta,
produce / a chi vi mira stimoli d' amore. tesauro, xxiv-15: la bellezza
i musicali accordi, / ch'alto mistero d' ignorati elisi / paion sovente rivelar.
belli occhi strani della bellezza ancora / d' un fiore che disfiora e non avrà domani
cui bellezza emblematica siamo condotti alle soglie d' un mondo preumano. ungaretti, viii-19
funerarie, auree cornici / all'agonia d' ogni essere. si- ione, 5-180
i-17: un giovane sui trent'anni, d' una bellezza alquanto meridionale: capelli neri
fisica propria della gioventù (senza luce d' intelligenza), ma priva di quella grazia
qualcuno: con valore di complimento (d' uso popolare e scherzoso), bevendo
per esser questo messer teodoro / figliuol d' un gran mercante, e ben vestito)
bellezza, cioè fece scialo e profusione d' ogni bene. -dial. le
di dio candida figlia, / prima d' amor germana, e di natura / amabile
che varca pellegrino errante / questa valle d' esilio e di sciagura; / vuoi
dicono questi scandarbecchi di qua del conte d' urbino e del magnifico ruberto, et a
risiede in mezzo il paretaio del nemi / d' un pergolato, il quale a ogni
frutta che sono una bellezza di questa stagione d' inverno. brancati, 4-95: un
/ più che altro di prugne, e d' amarasche! -a bellezza: in
rimasta presso che disertata, non dico d' abitatori, ma delle antiche bellezze. goldoni
ed al quale il nostro tasso non isdegnò d' andar debitore di molte bellezze. leopardi
non avea scorta più fida, / d' ogni bellica frode era inventore. battista,
menesteo li reggea, bellico ingegno. d' annunzio, iv2- 300: era il
di cuoio e in testa portava un berretto d' incerata. sia la giubba che il
impiastro della polvere sua, e di sugo d' assenzio al bellico per li vermini.
: un san giulian dipinto / uscir d' un pozzo fuor fino al bellico, /
un pozzo fuor fino al bellico, / d' aspidi sordi e d'altre serpi cinto
bellico, / d'aspidi sordi e d' altre serpi cinto. vasari, ii-764:
tuffava sotto, e tosto che conobbe d' esser stata veduta, non comparse più.
bellico a'numi si sconficca, / d' amor ridendo, che l'aratro muove /
la semenza per le zolle ficca. d' annunzio, iii-1-596: ungergli il becco
, / stelle, ricci, e d' ortiche ogni semenza. 4. centro
barbaro scudo...: / d' oro ha il bellico, il circolo d'
d'oro ha il bellico, il circolo d' argento. = dal lat. umbilicus
tanti regni bellicosi, accaddero tanti fatti d' ogni genere, che davvero non c'
, che davvero non c'è verso d' attaccar l'una all'altra. cattaneo,
che sono / ora alle strette. d' annunzio, v-1-632: lasciate nitrire nel
rinfacciare a certi bellicosi di sua conoscenza d' aver predicata la guerra e d'esser-
sua conoscenza d'aver predicata la guerra e d' esser- sene tenuti lontani.
tratta di due re belligeranti, / e d' una zuffa seguita in polonia. manzoni
giuridico, che comporta diritti e obblighi d' ordine internazionale); situazione del belligerante.
aurea pace / e nella docile guerra d' amore / cangia i belligeri fieri costumi
guardar come sua questa qualunque / gloria d' un suo concittadin. leopardi, i-461
che, passeggiando sul corso, fareste d' uno de'vostri bellimbusti, il quale
di corte; vide dalla più fertile terra d' europa riedere scarni e famelici i battaglioni
. nievo, 640: la trivialità d' un bravo e dabben soldataccio non va
non va guari confusa colle oscene allusioni d' un bellimbusto sboccato. giocosa, 75
di legno un palmo di melma e d' altro, che discorreva poco e di cose
altra volta brutto, veramente agli occhi d' alcuno riesce bello agli occhi d'un
agli occhi d'alcuno riesce bello agli occhi d' un altro riesce brutto. bembo,
son risoluto, giusta mia possa, d' aver costei per molte cagioni; e per
e, germe, appena schietta idea, d' ira, / rifreme, avversa al
/ brutto il cavallo senza il velo d' una bionda criniera / sul collo; gli
1 (8): facciamo qui memoria d' alquanti fiori di parlare, di belle
parlatore, adorno di belli costumi, sottile d' ingegno, coll'animo sempre intento a
/ riveste i prati di fioretti e d' erba: / così bella la veggio e
ma formoso e bello. f. d' ambra, xxi-ii-17: è ella quella bella
e mi accorgo che i pensieri, prima d' andar su l'ali deirimmaginazione, sono
di antica dignità all'orazione con l'uso d' antichi vocaboli di cui non si trovano
alla terra non fecondi questa / bella d' erbe famiglia e d'animali. manzoni
fecondi questa / bella d'erbe famiglia e d' animali. manzoni, pr. sp
eroe del tasso o dell'ariosto. d' annunzio, iv-2-304: apparve su una loggia
, iv-2-304: apparve su una loggia, d' improvviso, la ciccarina, la bella
il pittore a lodarla. a dirle parole d' amore e a ripeterle che era bella
belli occhi strani della bellezza ancora / d' un fiore che disfiora e non avrà
era un montanaro... bello d' una bellezza datagli dall'agilità a muoversi,
doglio talor ch'invan io tento / d' alzar verso le stelle un bel desio.
fu quello di figurare la finta pazzia d' ulisse... bel capriccio altresì
e frizzi di spirito, indizi sempre d' animo nato maligno. idem, vii-160:
scritte; e fior di roba. d' azeglio, 1-40: l'italia è uno
, i-212: riprovo quel vivo senso d' ammirazione e di gratitudine che mi si destava
si destava in quei giorni alla notizia d' ogni nuovo suo atto di carità e
f. doni, i-28: alla barba d' una gran parte de'signori, che
creso] era brutto di corpo e bellissimo d' animo; oggi i nostri son begli
quali già tempo notavano ogni mio scritto d' ostentate profetiche tenebre, darà oggi noia
di ripetizioni e di frasi, quasi d' uomo in cui predomini la passione.
cultura. bocchelli, 6-150: era figlia d' un medico di valore e uomo di
amico, e godi della beffa stagione. d' annunzio, iv-2-250: le comari si
cecchi, 256: erano / in mano d' un banchier da dieci o dodici /
che si dice « un bel pezzo d' uomo », alto, col petto che
. algarotti, 3-328: non prima d' ora mi è riuscito di aver beffe e
miei occhi, una grida con tanto d' arme in cima, ed era stata fatta
tre di quelli che possono, che d' ognuno c'era sotto il suo nome
avete bisogno, portate qui una scodella d' acqua e aceto; vi butto dentro
bell'e affibbiato il soprannome: « moscon d' oro ». pea, 5-148:
): le portò cinquecento be'fiorini d' oro. bandello, 2-10 (i-772)
onta del dominio olandese contava sei milioni d' abitanti. la nuova signoria fu più
de sanctis, i-52: così un pazzo d' imperatore si tenne un bel dì alessandro
promessa. barilli, 3-65: li misurava d' una sbirciata gonfia di stupore senza raccapezzarsi
.., tratto dalla cupidità inimica d' ogni onestà, detto fatto li pose le
sorbirsi a bell'agio una buona parte d' un ben studiato ringraziamento. leopardi,
penetrar le difficultà che favoriscono le opinioni d' aristotile, che le soluzioni! ma
belle lettere, rendesse celebri le opere d' omero, l'architettura, la scultura e
della sua vita,... o d' illustri personaggi da lei conosciuti ai suoi
davo di pigro, di spensierato, d' asino e anco di porco a tutto
tu fai la santocchia, ma muori d' invidia per la bella vita che ho
-mi rispondeva celiando - bella guida quella d' un cieco! dossi, 575: gli
): lucia disse che bisognava veder d' aiutarsi in tutte le maniere; che il
un giovane di belle speranze, delegato d' ufficio dal presidente a quella difesa senza compenso
anime fortunate tutte quante. / quasi obliando d' ire a farsi belle. idem,
l'altro con la mazza. f. d' ambra, 25: va'pur là
casa », pensò questi senz'ombra d' ira, « eccone una bella..
svigna, e vanne affa rifrusta / d' un luogo da salvarsi da tal mischia.
bel beffo / per prendere un po'd' aria. foscolo, v-134: mi
stava per svignarsela bel beffo, col pretesto d' andare a caccia. nieri, 417
ho spippolato oggi; il poverino avrebbe voglia d' essere beliuccio, ma non se la
. sarebbe questo un modo assai superficiale d' intendere il procedere dell'artista, il quale
un paesaggio riflesso od espresso un proprio stato d' animo. piovene, 5-532: questo
ascoltava fumando. 5. vocativo d' affetto (anche ironicamente): bello
bello è (e qui con valore d' ironia e di antifrasi). -aver
il bello di un poeta è / d' essere sconosciuto. pavese, 1-26: il
è giovin om semplice e retto / d' onne laidezza netto; / e bello
di bello: agire onestamente, andare d' accordo. firenzuola, 724: bella
bello si venisse a scoprire come qualcosa d' importante o d'essenziale mancava all'effetto
a scoprire come qualcosa d'importante o d' essenziale mancava all'effetto. pavese,
una grossa difficoltà o contrarietà. d' annunzio, v-1-802: ieri, davanti al
. tommaseo-rigutini, 596: di bellezza d' uomo e non di femmina, e
e non di femmina, e segnatamente d' uomo grosso e che più tiene del
e per celia, ripetendo a mo'd' esclamazione: 'bellone bellone'. soffici, i-io2
prima che l'altro avesse il tempo d' impedirglielo, si mise a chiamarla:
ancella, / di bellor tutto e d' onor denudata. idem, i-129-60: in
domòni. e poi li domandaro quale d' esse [cose] li fosse più graziosa
è tirannia e bellore di donna! detto d' amore, 394: e chi di
sì vuol ch'e'sia appreso / d' ogne bell'ordinanza / che 'l su'bellor
bianchezza di sua bella gola. trattato d' amore, 16-6: esser solea vostra
; e a cui gran copia / d' erudita efemeride distilla / volatile scienza entro
volatile scienza entro a la mente. d' annunzio, iv-1-60: la notizia della
si spargeva rapidamente; prendeva le proporzioni d' un avvenimento mondano; occupava tutti i
: si diverte a leggere 11 libro d' un bello spirito. un « bello spirito
le disamine con tale belluina eloquenza. d' annunzio, iii-2- 296: un'
296: un'onda / gonfia d' un'ira belluina, avversa / all'uomo
tommaseo-rigutini, 594: belluria, bellezza d' apparenza, più d'ornamento che di
belluria, bellezza d'apparenza, più d' ornamento che di sostanza: * son fiori
piove fiammelle di foco, / animate d' un spirito gentile / ch'è creatore
un spirito gentile / ch'è creatore d' ogni pensier bono. idem, conv.
non ebbe eguale / il mondo, che d' aver lei non fu degno. boccaccio
per alcuno operare nel mondo, se d' amore suo cominciamento non prende, vedere noi
e di costumi tanta prodezza perché ricusa d' andare per via d'amore e di provare
prodezza perché ricusa d'andare per via d' amore e di provare le venture di
primavera. tassoni, 3-4: quivi d' una donzella acceso il core / ti fia
questa etade; / che sì t'infiammerà d' occulto ardore, / che ti farà
qualunque sia fin trapunto di seta e d' oro, che in preziosità, in vaghezza
la poppa è tutta avorio, / d' oro contesta e d'ebano, / dentro
tutta avorio, / d'oro contesta e d' ebano, / dentro la
pensieri, e colla immagin cara / d' ogni beltà, d'ogni virtù: mi
colla immagin cara / d'ogni beltà, d' ogni virtù: mi è grato /
. manzoni, 3: concorron teucri d' ogni parte e siculi: / niso ed
pensiero. carducci, 1054: ombra d' un fiore è la beltà, su cui
623: piangi il morto atleta: beltà d' atleta / muore con lui. panzini
, 2-203: improvvisamente dietro la curva d' un'onda, confusa nella pioggia, si
questa prigione consisteva in una stanzetta piena d' aria e di luce, una specie di
, 97: in queste ultime sere / d' estate, quando tutte sono aperte /
bocchelli, i-463: le piaceva la costa d' ulivi, i pini che sembran tessuti
; ha molti rami, foglie strette d' un verde chiaro che in autunno si colorano
ma per suono è noto, / d' un ruscelletto che quivi discende / per
che quivi discende / per la buca d' un sasso. bibbia volgar., ix-366
ed era iesù che cacciò uno demonio d' adosso a uno che era muto.
e in quel terrore, e l'idea d' un simile buratto, misero più d'
d'un simile buratto, misero più d' uno a disagio. = lat
virtù si spogliasse il più fino bezzoarre d' oriente, e il più eccellente alicorno
oriente, e il più eccellente alicorno d' africa, nulla più si cercherebbono. baretti
, com'io pensava. f. d' ambra, 4-41: bembè, io non
] costringendo... l'uomo d' affari a sorvolare con occhi irosi sulle strofe
a sorvolare con occhi irosi sulle strofe d' un lungo poema prima di raggiungere il beneamato
un mese, un mese e mezzo. d' annunzio, iii-2-11: io so tagliar
uno ch'era a'nostri stipendii consenta d' andarsene. benandato, sm.
è si ammodata che i maligni denti d' invidia possa schifare. albertano volgar.,
tutti i tuoi fatti... d' avere a fare con uomini beneavventurati e che
peccati de'suoi eletti. f. d' ambra, xxi-11-51: benché questa cosa
da te faccia dimora, / fin d' ogni mio desiro, / leucippe, io
benché forte e di gran corpo e d' alto / ardir, diè volta, e
ungaretti, 1-110: stanotte, benché sia d' aprile, nevica sulla città. baldini
: 11 tramonto scivolò con piastre / d' oro, rifulse in liquidi sentieri.
. tuttavia, ciononostante. f. d' ambra, xxi-n-24: aveva dodici anni,
elezione del nuovo, a qualche persona d' integrità, che ne tenesse la debita
perfetto per cui non poteva sfuggirle, d' ogni suo ospite, il benché minimo movimento
mostra fa del nudo collo, prende / d' intorno al capo attorcigliate bende. monti
voi / la morte dimane discende. d' annunzio, iii-2-220: t'offro le
sugli occhi annodata stretta dietro la chioma d' oro. quasimodo, 2-37: a
teneva al collo il braccio sinistro. d' annunzio, v-1-726: la fronte è nascosta
lo scudo di blaia ha con sé. d' annunzio, v-1-505: sieno bende sacerdotali
e mirra, ad avvolgerla di bende e d' aromi, per tramandarla con le sue
sopracciglia. ojetti, i-265: un anello d' ambra col ritrattino d'una bionda che
: un anello d'ambra col ritrattino d' una bionda che tra le due bende della
. si divide in sette parti: d' una si fa la tenia, overo benda
, dove sua nipote era stata impiegata d' amministrazione, l'avessero candidata « reginetta
aspettare che gli si bendassero gli occhi. d' annunzio, v-1-613: portatemi i due
ferita, una parte malata). d' annunzio, v-1-748: affidai a due di
bendato, perché lo accompagnaste a un carro d' ambulanza. 3. avvolto
le bendate vergini / di francia e d' alemagna, / turbò parecchie celle.
a bendoni, / e 'n sul carro d' astolfo farlo andare / per tutta la
vago ricamo, da'quali pendevano nappon d' oro. = acer, di benda
colla de'benducci / per risaldar le piaghe d' oriente. poliziano, 188: costor
vento ch'una palla: / pien d' inchini e di sergeri / stanno in