maggior cautela in un buio perfetto. d' annunzio, iii-i 171:
21 (363): lucia s'addormentò d' un sonno perfetto e continuo.
adempimento di quei doveri che si chiamano d' 'obbligazione perfetta'. -numero perfetto
, 1-14-2-18: senza quella in caso d' incapacità per defetto di consenso perfetto,
monti, xii-6-287: di questo verbo merita d' esser notata, per comodo della rima
. agnesi, 1-2-463: il differenziale d' una qualunque potestà perfetta o imperfetta,
essendo il cantore libero o in compagnia d' instrumenti liberi, e non ristretti a'
toma / l'altro dì non perfette. d' annunzio, v-1-468: il fonditore.
natura ogni opra sua, quantunque / d' alto artificio a contemplar, non prima
aggiongere: però la volontà non è capace d' altro appetito, quando fìagli presente quello
a cristo quanto possono, si studiano d' umiliarli fuggendo ogni onore ed abbracciando le
gloria è nel regno degli eletti / d' un spirito converso e più s'estima,
che venia a prenderlo, fuggì. detto d' amore, 469: ma,
alcuna cosa de gl'inventori e perfettori d' essa pittura. salvini, 13-380:
femm. di perfector -bris, nome d' agente da -perficere (v. perficere)
, cercavano di compensare, a forza d' ingegnosi perfezionamenti, di piccoli ritocchi e
delle parti contraenti. = nome d' azione da perfezionare. perfezionante (
a perfezzionare in lui il possesso intiero d' ambidue le sicilie antiche. chiari,
gadda, 11-160: erano muniti ognuno d' un taccuino, d'un blocchetto di
: erano muniti ognuno d'un taccuino, d' un blocchetto di fogli a strappo:
blocchetto di fogli a strappo: e d' una corta matita. alcuno poi con
sia necessità de'tempi, e sventura d' esser nati dopo, nulla rimanendo a
/ perfezionarono, / che han nome d' uomini, ci prepararono / larga pastura.
mantenermi in altro luogo dove la società d' uomini di lettere e il soccorso de'
collo studio dell'eloquenza, che più d' ogn'altro in quei tempi apriva l'
ritoccare per migliorare o completare un'opera d' arte, conferendole maggiore vigore concettuale e
esso vien dedicato a v. e. d' este, 100: contento il canova
'perfezionare'il modello, quest''opera d' arte naturale'. -rendere perfetto (
abile a distinguer e perfezzionare nobili concetti d' intelletto è quella lingua che più assai
s. maffei, 4-74: modo d' accomodar la carta, perfezionata che era
del medesimo capissero moltitudini di cifre d' abbaco invisibili ad occhio nudo. garibaldi,
dopo aver messo in uso la macchina perfezionata d' arkwrigt, colla quale una bambina può
tecniche e metodi di lavorazione moderni e d' avanguardia. pratolini, 10-107: e
è un po'invecchiata, avrebbe bisogno d' una nuova strutturazione. perfezionatóre (
e delle arti. = nome d' agente da perfezionare. perfezióne (
molte adomezze,... pensò d' addimandare alla volpe, a compimento di sua
nel parlar comune chiamasi bene e perfezion d' una cosa non ciò che giova al
quell'artefice il quale vi ha lavorato d' intorno, cioè al beneficio, per cui
gemelli careri, 1-i-160: tutte le frutte d' europa ivi sono in maggior perfezione per
: discendendo da iddio sommo, padre d' ogni perfezione, a la materia imperfettissima
, a la materia imperfettissima, madre d' ogni imperfezione, vedrete la nobiltà per
.. e in lui è perfezione d' ogni cosa. giuglaris, 271: dio
1-vi-82: si portano poscia le plancie d' argento puro... a fame il
panno di seta tutto lavorato di filo d' oro, con foglie di lavoro di tutta
. segni, 7-191: le perfezzioni d' una cosa dovendo essere proporzionate a'perfettibili,
vuole esprimere tutto ciò che s'aggiunge d' entità alla pura esistenza di un ente
uomini... quelli che son d' ingegno più debile, e manco conoscimento
dalla grazia a non poter essere beato d' altro che della perfezione di sua ragione.
nel mondo che possa portar 'l vanto d' inespugnabile, essendo ridotta a tal perfezione
stato sei condizioni si ricercano: salubrità d' aria, copia d'acque, agricoltura
ricercano: salubrità d'aria, copia d' acque, agricoltura, mercatantia, sicurezza e
mercatantia, sicurezza e sopra tutto frequenza d' abitanti. vico, 4-i-763: tale stato
natura la quale non importa perfezzione, o d' imperfezzione propria all'accademia. vico,
che lo rende raggiungibile); sublimità d' arte e di stile; estrema ricercatezza
(e il valore estetico o il risultato d' armonia che ne deriva, anche per
ogni alta materia imprendere, per dovere d' essa in sublime stilo trattare; e
col bene adoperare degno, non dubitò d' imprenderla e di proseguirla e recarla a perfezione
ogni pila, ogni carbone, / e d' onde venga la perfezione, / dove
[il boccaccio] una miniera inesausta d' ogni bellezza, d'ogni bontà e d'
una miniera inesausta d'ogni bellezza, d' ogni bontà e d'ogni perfetta più perfetta
d'ogni bellezza, d'ogni bontà e d' ogni perfetta più perfetta e perfettissima perfezione
fossero persuase tutte le altre nazioni. d' annunzio, 8-119: o forse il
stata. fra giordano, 1-181: d' ogni altra perfezione [cristo] diede
propri, non abbia da vivere dei beni d' essa chiesa, è tenuto dai più
[il duca] cominciare il duomo d' urbino.... e perché restava
alla libera, perché io non resterò d' essere intorno al gran duca, perché sua
, o senza contrasto o con contrasto d' altre tragedie del fine lieto, paiono avere
perfezione. leti, 5-i-51: posso dire d' aver conosciuto ambasciatori che possedevano a piena
, veggo in questo centinaio o poco più d' anni gio. pico dalla mirandola,
1-231: salvo la signora faggi, figlia d' un ricco agente di cambio e moglie
bemari, 5-275: tutti e due sostenevano d' aver votato a perfezione.
bellimbusto... è un giovane d' anni ventidue in circa, che stimasi
dotta, lat. perfectio -ónis, nome d' azione da perficére (v. perficere
foscolo, gr., iii-276: come d' erato al canto ebbe perfetti / flora
celesti orti raccolse. lucini, 4-50: d' annunzio... cadde...
del vostro innesto. = nome d' agente da perficère. perfìdaménte,
crudele; con malvagia e acrimoniosa disposizione d' animo, con perversa soddisfazione; con l'
dalla collera di lui e in vena d' audacia. gli rispose perfidamente, mezzo canticchiando
era crudele sopra tutti gli altri uomini e d' una perfidia più che cartaginese. savonarola
iii-281: la freddezza e l'egoismo d' oggidì, l'ambizione, l'interesse
della viziosa perfidia. -cattiva disposizione d' animo, odio nutrito nei confronti di
di bordeos, non tralasciavano però punto d' invigilare all'azioni d'alcuni che,
tralasciavano però punto d'invigilare all'azioni d' alcuni che, ripieni di perfidia all'armonia
vista di quell'isola, dove la nobiltà d' europa si raduna per far pompa delle
perfidia / penar di gelosia, morir d' invidia. carducci, ii-10-95: non
, / possa... / negar d' essergli sposa e d'altro amante /
. / negar d'essergli sposa e d' altro amante / onestamente provvedersi.
gioco, la contessa non mancava mai d' invitar il partistagno a fermarsi a fratta
oscurità e la lunghezza della strada. d' annunzio, iv-1-512: cupo, luccicante,
una piccola città dove i patriarchi antichissimi d' aquileia avevano un palazzo, del quale
codice in fuori -'che serba fama d' antica patriarcal pertinenza'. breme, conc
.. era questa tutta la pertinenza d' un mise ruzzo per nome belpeo a cui
come a una distanza di secoli, d' una certa casa di pertinenza d'un
secoli, d'una certa casa di pertinenza d' un certo tal moscarda vitangelo.
la maggiore o minor pertinenza dell'esercizio d' una stessa giurisdizione abituale overo sopra la
overo sopra la maggiore o minor competenza d' un istesso foro laicale. filangieri, ii-469
che, scienti o sospettanti l'esistenza d' una setta o la pertinenza d'un
esistenza d'una setta o la pertinenza d' un individuo ad una setta, non se
carducci, iii-9-172: conchiude il messaggio d' amore alla altrui sposa carezzante due amanti
di tutta pertinenza alle beatrici de'comuni d' italia dopo san bonaventura.
l'altra parte), per casone d' uno bosco, lo quale cadauna de quele
, nel decorso si distinguono un periodo d' incubazione di una o due settimane,
, ii-267: il valore infinito e grazioso d' iddio illumina l'anime che sono in
fa'lievi tutti / agrumi di mangiare e d' ogni unguento / rimosso el puzzo
in cui si chiamavano i potentati principali d' europa a guarentire l'esecuzione e il
siam sempre all'errore primo, frutto d' insana e ostinata politica pertrattata in tempi in
. michelstaedter, 249: due categorie d' entimemi per esaurire la pertrattazióne della terza
dotta, lat. pertractatio -ónis, nome d' azione da pertractàre (v. pertrattare
avanti nella vita. = nome d' azione da pertrarre. pertròppo,
un luogo il quale trovò due statue d' oro, ch'erano grandi gomita 12
avrebbeno acconsentito, tanto pertugiò e aperse d' un muro, dove la casa metteva
doppo essere stata pertuggiata da più colpi d' alabarda, abbruggiarono con atto veramente barbaro
-figur. tormentare, assillare. intrichi d' amore [tasso], 68: amore
aletto. siri, iv-2-279: con armi d' asta e con le taglienti loro scimmitarre
di scalpello dei larghi fori nella carena d' una nave per farvi penetrare l'acqua a
e poi la espose ad una corrente d' un fiume. mattioli [dioscoride],
mai non parta dal tuo lato. d' annunzio, iii-1-537: un arco..
pertugiate dalle balestriere, mette alla piazza d' una torre rotonda. 3.
e discende un contrafforte forato a guisa d' arcata. le arcate sono due.
, iii-1-206: cesserà egli una volta d' essere come un cofano pertugiato, nel quale
farebbe sopra il pertuggiatóre. = nome d' agente da pertugiare. pertùgio (
, piena di buchi e pertugi tutti d' un largo, tutti d'una larghezza,
e pertugi tutti d'un largo, tutti d' una larghezza, e ciascuno di loro
, lvi-3: io sto a la signoria d' un tal zitello, / che si
pian piano e fatto con una punta d' un coltello un pertugio in una certa
croazia nella grande foresta di roveri. d' inverno tutto era bianco di neve, la
erba il gran pertugio occupa / e fa d' orrenda e formidabil voce / la voragin
13-272: il poeta doveva accendere la miccia d' una grande mina: alcuni quintali di
scialbato, pieno dentro di puzza e d' immondizie. 1randello, 4-17 (é-744
viene a noia, / né mai d' uscir di qui s'apre pertugio, /
spagna sul ferro, di là dal pertugio d' antiochia, numerosa di 17 vaselli da
aretino, 22-285: non vogliate per grado d' un zelo infiammato di superbia correggere chi
di superbia correggere chi non ha caro d' essere corretto, peroché, dove la
[s. v.]: perturbamento d' elettricità. = nome d'azione
perturbamento d'elettricità. = nome d' azione da perturbare. perturbante (
digià anche per lei tanti 'perché', d' un così perturbante mistero!
, ancorché non fossero conforme li precetti d' aristotele. imbriani, 4-374: a
ecco la turba / de'marinari o d' altri che l'aprica / terra cercando il
gli sponsalizi de'tuoi parenti, facesti d' acqua vino, e io, ingannato dagli
della mia quiete, gusto amarissima acqua d' infiniti travagli noiosissimi. delfino, 1-308
caterina ii manifestò bentosto quella sua smania d' intrigarsi nelle faccende altrui e perturbarle a
quale ha da ricevere il suo moderamento d' alcuna virtù. b. croce, ii-5-12
sollevano ne l'aria cangiar l'aspetto d' alcuna stella. galileo, 1-1-169:
impediscono. muratori, 9-1: cagione d' infelicità son le tante e varie malattie,
provocano, frenano e perturbano il vigore d' azione e di volontà in tutti i viventi
perturba / tosto la spegne [la favilla d' amore], ond'ogni vertù more
con pluvia, / con tristi auguri d' incendi e vapori. davila, 253:
. davila, 253: questa varietà d' interessi, benché avesse allungato fi tratto delle
bernardo... dice in persona d' uno peccatore: io ho fatto uno
il gonfaloniere, conoscendo con quanto dispiacere d' animo e sdegno le sue parole erano
state ricevute, tutto perturbato e perduto d' animo si ripose a sedere. tasso,
errico, i1-2-1: l'università delli poeti d' italia è molto perturbata e confusa per
di bocca disordinate, ch'erano segno d' animo infuriato e perturbato. marchetti,
/ ha possuto privare un core stolto / d' ogni speranza e d'ogni cieco errore
core stolto / d'ogni speranza e d' ogni cieco errore. -sm.
tasso, 11-iii-1096: vitello marino, animale d' incerta natura, perché abita nel mare
invece di anticipazioni, riprese o digressioni d' ordine di una narrazione).
convulsioni la circolazione si rendeva perturbatissima. d' annunzio, iv-1-500: rimasi qualche minuto
avvicinarsi. 10. compromesso gravemente d' amicizia). ghirardacci, 3-186:
, ii-160: egli non dissimula più d' avere illimitati poteri per reprimere i perturbatori ed
producevan qualche effetto immediato, era principalmente d' aggiunger molte vessazioni a quelle che i
i deboli già soffrivano da'perturbatori, e d' accrescer le violenze e l'astuzia di
, 75-108: contro questa minoranza perturbatrice d' una illusione fatta abitudine, il governo s'
la cavalleria, nella sua prima forma d' instituzione propriamente detta, fu un tentativo del
-óris (perturbatine -icis), nome d' agente da perturbare (v. perturbare)
, nel cuore nascono tutte le perturbazioni d' allegrezza, di dolore, d'ira,
perturbazioni d'allegrezza, di dolore, d' ira, di speranza e di timore,
: l'uomo deve andar a letto spogliato d' ogni passione, senza quegli affetti che
tempo io ho coperta la sua divina bellezza d' un velo nero; e che se
irresoluto innanzi alla pubblicazione. -turbamento d' amore; eccitazione erotica. marsilio ficino
io non ho sentito alcuna perturbazione. d' annunzio, iv-1-919: l'imagine che si
dell'animo turbato e ansioso; alterazione d' animo.
, 1-i-76: egli era in tanta perturbazione d' animo che, se l'onestà lo
, non resta altro se non perturbazione d' animo e stimolo di conscienzia. caro,
mostrò segno sua altezza di molta perturbazione d' animo per la sua natura molto sensitiva
e sereno, che non dava segno d' alcuna interna perturbazione, apparecchiava le più
noi non vorremmo, e pur fa d' uopo patire. a. verri, i-39
perturbazione è una azione dolorosa e piena d' affanno: come sono le morti,
oppressata dalla guerra e perturbazione di gente d' arme, levossi via tutti questi iscandoli
manca mai insieme un aumento, e d' ordinario ben più generale, di perversità.
, concordi a se medesme e vacue d' ogni perturbazione le scritture. martello,
tumore alle volte nei piedi, perturbazioni d' intestini.. tempesta, burrasca
. cassola, 169: chi senza forza d' attrazione potrebbe spiegar sì bene le strane
il sistema copernicano mette perturbazione nell'universo d' aristotile. = voce dotta, lat
dotta, lat. perturbano -ònis, nome d' azione da perturbare (v. perturbare
lauro, 2-123: se il luoco d' intorno è rassodato e non porroso,
altra parte un uomo che traeva acqua d' un lago e mettevala in una cisterna pertusciata
enfernal foxina. = nome d' agente da pertusare. pertusgiato,
. crescenzio, 2-2-277: nel centro d' ogni una di queste stelle sette dell'istromento
buonarroti il giovane, 9-348: chiusa fiamma d' amor sorda lavora; / e se
dì gli fu venuta / tal voglia d' uscir fuor di quel pertuso / che non
notte per tutto. ariosto, 40-33: d' uomini morti pieno era per tutto.
cardinale salviati alla medesima voglia, ardendo d' ira contro a que'cittadini che sì poco
marino, 1-12-80: un nume tutelar d' ogni arte instrutto / invisibil custode avrai
giugner quantoprima al fin dell'opra. / d' indu gio impaziente non osserva
5-18: il padrone ridendo soleva dire d' aver trovato un maestro di casa che valeva
. pulci, 18-194: fece uno schidon d' un gran peruggine. firenzuola, 756
per accogliere tutte loro amistà nel sesto d' oltrarno; nel quale ordinorono tenere sanesi
della sua tradizione culturale. libro d' amministrazione delle terre dei marchesi di civitella,
di arsenico; acqua tofana. d' annunzio, iii-2-1011: si lava le mani
di viviano corsellini, lxxxviii-ii-762: fichi d' ogni maniera più sobrana: /..
; quivi dentro si pone ottocento libbre d' uva sgrandinata...; se ha
, emperciò ch'ell'è en modo d' una via la quale fosse arsa. anonimo
odore gradevole, solubile in piccola quantità d' acqua, miscibile coll'alcool.
lubrano, 3-51: che bel genio d' un verme! in grembo asconde /
pellegrinaro qui l'indie remote / con voti d' or fin dai penivi mari, /
27-268: ancor fanciulletto saltai nell'orto d' un prete per coglier due peruzze acerbe.
e pervaso il suo maggior poema. d' annunzio, iv-2-816: il fuoco l'
odore. marradi, 390: d' intorno gli fiorivano, pervasi / d'effusa
: d'intorno gli fiorivano, pervasi / d' effusa luce, scogli verdeggianti. comisso
altro tempo, l'arte è pervasa d' un unico respiro. è l'atto d'
d'un unico respiro. è l'atto d' un'unica divozione: alla città e
, ii-127: ben più profondamente pervasi d' erudizione e di ricordi classici sono i tre
dio ed efficace, e più trapassevole d' ogni coltello acuto e perveniente insino alla
lettere, le quali farebbegli consegnare dal vescovo d' arras per assicurarne il pervenimento.
di balduccto, 49: di ciascuno d' essi, l'uso, l'abitazione,
tutto s'aspettino ed appartengasi per ragione d' utile signoria alla soprascritta monna caterina sua
sua moglie predetta. = nome d' azione da pervenire. pervenire (
stranieri, ed il giorno vigesimo sesto d' agosto pervenne a'confini del ducato.
asia ed ora dell'europa e quando d' africa surgendo, hanno italia ed il
pascoli, 204: l'urlo d' un cane alla catena, e il canto
, e il canto / più lontano d' un rauco vagabondo, / nell'alta notte
vico, 4-i-818: con queste regole d' interpetrazione delle leggi anche fresche e de'
è lungamente taciuto, e dicerà tanto d' essa prima parte, cioè di pratica
alcuno insino ad tanto che alla età d' anni trenta compiuti pervenuti non sieno.
e a divenire ostinati contro le leggi d' essa ragione. pasinato, xl-512:
: in quella foggia... d' agosto e di settembre per ciaschedun comizio
della corte era uno messer benedetto guatani d' alagna molto savio di scrittura e delle
sempre... due camarlinghi, ricevitori d' ogni moneta e beni che perverrae e
, 17-5: volemo considerare il principio d' eloquenzia la quale sia pervenuta in uomo per
. savonarola, 8-i-330: quel peccato d' adam si dice essere a noi pervenuto
noi pervenuto in quanto che la volontà d' adam era in noi congiunta, e
diete previegna a la dieta scola e compagnia d' i becari e l'altra mità previegna
se l'animo nostro non è spogliato d' ogni amore proprio e piacere di sé e
quantunque l'uomo sia pervenuto a somma d' ogni male, pur se vuole partirsene e
essere avvocato ed ottenere la laurea. d' annunzio, iv-2-798: era pervenuta al
operazione, non pervengono mai all'acquisto d' una virtù perfetta. milizia, ii-178:
presso alla giovane,... d' una parola in un'altra procedendo, a
pervengono, con varietà e novità gradevole d' episodi, a termine felice. -in
nespoli vogliono e'luoghi caldi ed irrigui d' acqua e pervegnono ancor ne'freddi. crescenzi
sta a guardare / el bel boschetto d' arbor circondato. consolato del mare, 158
. per ventura ci veniranno navili armati d' inimici, o verrà nuova certa che
da persone vadi / che non ti paian d' essa bene accorte, / allor ti
1-59: -mi pare di vedere schiere d' armati che vengono verso noi. -
dannunzio, iv-1-366: tremava al pensiero d' essere scoperto... per ventura,
fecesi ancora l'imperacore obbligato il duca d' urbino, generale de'viniziani, con avergli
donne, s'è aggrandita [la casa d' austria] quanto si vede al presente
insolente e dominatrice, prendono un'aria d' importanza, si dànno il titolo di effendi
foscolo, x-358: le intarsiature d' incisi e parentesi... furono
alle orecchie del vecchio che, iracondo d' indole, entrava sulle furie e s'
: / ché se tu bene avessi d' argo gli occhi, / tanto perversa,
contamina e sozza. = nome d' azione da perversare. perversibilità,
de'costumi e conservazione di difetto. d' annunzio, v-1-692: quanta sia la
studi il più efficace tra i metodi d' indagine. b. croce, ii-1-295:
ottimo, i-206: questa perversione e corruzione d' appetito è chiamata incontinenza. capuana,
: s'incontravano donne sfolgoranti, maestre d' ogni squisitezza e perversione, che non avevano
di scoprirne tutti i segreti). d' annunzio, v-1-464: essendomi immerso nello smisurato
v-1-464: essendomi immerso nello smisurato flutto d' idee, d'imagini, di aspirazioni,
immerso nello smisurato flutto d'idee, d' imagini, di aspirazioni, di divinazioni,
sessuale anomalo o devi ante. d' annunzio, iv-1-393: perché un germe della
(come termine grammaticale), nome d' azione da pervertère (v.
ed è lieto del male e dolente d' ogni bene altrui. ottimo, i-207:
siena, i-34: oh, perversità d' amore, quanto sei dannosa a signori temporali
: e... le piace più d' attribuire i mali a una perversità umana
: la bontà sua sa vincere perversitadi d' altra importanza che questa. cellini,
pare di essere con maggior mio contento d' animo e di sanità di corpo che
sì per qualche isperienza come per lettura d' antiqui auttori conosco quanta sia la perversità
, viii-1-4: non senza grandissima afflizione d' animo possiamo vedere li malvagi e perversi uomini
angioli perversi. -come attributo d' amore, in quanto causa di pene
nasconde i mali che seguitano e schiva d' antivedere le cose future le quali gli
uno ha senza sua colpa, come d' essere vecchio, brutto, zoppo, gobbo
superbia è appetito di perversa eccellenza. d' annunzio, iii-2-1100: avete pesato sopra
perversi tempi ch'essendo posto l'ordine d' andarvi, non vi vada. brusoni
, 4-ii-200: disegnava il capitan generale d' impadronirsi delle provigioni sbarcate da'turchi a
ardire di gemmare pur sotto la pioggia d' un tempaccio tanto perverso. -violento
vento); impetuoso (un corso d' acqua). ciro di pers,
. sassetti, 354: in pochissima d' otta [le pietre] empiono la
[le pietre] empiono la bocca d' uno amaro così potente e perverso che altri
che ci vuole / per levarmi un dì d' intorno / questa piva e questo corno
: dopo un tal vostro sproposito / d' offrir carmi sì perversi / fatto ho voto
, dove è l'aria pura d' ogni miasma e d'ogni perverso fermento.
aria pura d'ogni miasma e d' ogni perverso fermento. 12.
delle convenzioni e della norma. d' annunzio, iv-1-393: io pensai, curioso
proprio, seduttori della gioventù, e d' ogni umana e divina legge iniquissimi perversori
e crist. perversor -óris, nome d' agente da pervertire (v. perverte re
èno vegnude de le contrade de grecia d' una cussi facta gente malvaxe e pessima,
della morale e produrre in conseguenza princìpi d' azione malefìci e viziosi. -allontanamento
-che ne sappiamo? -. d' annunzio, iv-1-109: il pervertimento
che in semplicità liberasse tutta la provincia d' egitto dal naufragio di tanto errore,
. tasso, n-ii-384: quella maniera d' acquisti... che naturale non è
scolare del buommattei. = nome d' azione da pervertire. pervertire,
uman fallir tutto ha perverso / e d' ombra e morte ogni beltade asperso.
puotero con tutto ciò pervertirsi i pensieri d' irlando che, di soverchio gloriosi, applaudevano
le rassioni si pervertirono o tacquero. d' annunzio, iv-1-147: suoi sensi
, 10-ii-635: la temperatura e i climi d' ogni regione del globo mutarono e si
; ma la verità finalmente trionfa. d' annunzio, iv-2-350: voi non potete
rivelazione della propria bontà nascosta, la scoperta d' una vena di tenerezza nell'intimo della
faziosi come lui a strumento e sfogo d' ingiuria e d'odio, aggiungevanò un che
a strumento e sfogo d'ingiuria e d' odio, aggiungevanò un che di torbido
falsa e perverti trice. = nome d' agente da pervertire. pervezére, tr
allineamento di nick carter, sullo zoccolo d' una chiesa dimenticata. 2.
trionfanti condottieri, di pervicaci squadroni. d' annunzio, iv-1-963: tanto pervicace era
suo fogliame appariva in rigoglio come quel d' un giovine lecceto maremmano sul cocuzzolo d'un
d'un giovine lecceto maremmano sul cocuzzolo d' un poggio. banti, 8-104:
e custoditi da uno pervigile dracone. d' annunzio, ii-448: il genio della stirpe
sarcastico pervigile / e il canto secco pieno d' echi. = voce dotta,
onore di cerere, di venere, d' apollo e della fortuna, nelle quali
: con un abitino nuovo ti vestirà, d' un colore che ti stia bene,
un colore che ti stia bene, d' accordo con questi tuoi capellucci rossi,
insieme con pezzi scompagnati, è completa d' ogni ammennicolo e tutta d'un colore
è completa d'ogni ammennicolo e tutta d' un colore dall'elmo ai cosciali:
grazia e di freschezza). d' annunzio, iv-2-24: negli occhi ci aveva
italia in servigio del mio principe più d' otto, più di dieci volte?
... grave quella è che d' ornata composizion di parole gravi, alte,
fronte. leggenda di s. elisabetta d' ungheria [tommaseo]: lo mio
dicti boy libre xlij e àvene de perzea d' i dicti boy da ser nardo libre
dam è cosa non meno maravigliosa che d' incredibil rendita al publico. moretti, 15-145
. 2. igrometro. d' alberti [s. v.]:
preso pesamento. = nome d' azione da pesare. pesamóndo (pesamóndi
ferro che rintronò per tutta la casa. d' annunzio, iv-1-6: ella aveva molt'
e umida, sì è di natura d' acqua e di verno, conviene che quel
dormire. sansovino, 2-28: le genti d' arme tedesche sono assai ben montate di
corpulento, tardo, pesante, bisognoso d' urti gagliardi..., dritto è
di esercitarla. 6. intriso d' acqua, molle, fangoso (un terreno
nell'ippica, dei cavalli). d' annunzio. tv t ttr-''rnimmh'p
di finezza, di grazia (un'opera d' arte, uno stile o anche l'
5-215: dormì, quella notte, d' un sonno pesante. pavese, 3-50:
quel colpo andate a terra tutte le speranze d' amalte. rajberti, 1-62: il
a provocare le carezze ruvide e pesanti d' uno sconosciuto che abbia ciera da galantuomo
fenomeno atmosferico. marchetti, 5-260: d' uopo è che sempre agilità maggiore /
insidia e allora siamo enormemente traditi. d' annunzio, v-1-185: mi stupisco udendo
danza è anche pesante, e più d' un salto indecente, ed è troppo
giù nell'acqua, il tonfo pesante d' un corpo morto. ma non si vede
2-8: nell'aria c'era odore pesante d' avanzi di lavatura di piatti e d'
d'avanzi di lavatura di piatti e d' insetti domestici. pavese, 10-128:
pretore incoraggiato dal mio silenzio mormorò parole d' amore con l'alito pesante.
quali erano qui, dopo tanti abusi d' ingerenza governativa, sentivano il bisogno di sciogliersi
potessi farti un'idea della mia vita d' impiegato, bramerei che tu sapessi che ho
ho otto ore al giorno di lavori d' ufficio pesantissimi. slataper, 1-96:
ogni tormento agresto, / ché 'l mal d' amor non è pesante il sesto /
il tempo gli s'affacciò davanti voto d' ogni intento, d'ogni occupazione, d'
affacciò davanti voto d'ogni intento, d' ogni occupazione, d'ogni volere,
d'ogni intento, d'ogni occupazione, d' ogni volere, pieno soltanto di memorie
: ove discorre la storia generale d' italia o d'europa [il varchi
ove discorre la storia generale d'italia o d' europa [il varchi] è involuto
, 41-113: male altri si può dispogliare d' una certa aria tenebrosa e pesante,
all'alpi, sobrio nel vestito grigio-perla d' ottimo gusto, vispo e allegro e garbatissimo
signorina betty coulange de mitter, figlia d' un pesante azionista de 'la voce libera'
correva. saba, 357: io so d' un uomo che quando nel fiore /
a sentire tutti con un lieve sorriso d' assenso e intanto ha già deciso per conto
piombo. -numism. scudo d' oro. consolato del mare, 28
almeno di venti pesanti o dieci ducati d' oro, cioè venti scudi d'oro
dieci ducati d'oro, cioè venti scudi d' oro per la nave che va in
ginocchio innanzi il capezzale di sua madre. d' annunzio, vii-286: le castagne cadono
, imbarcazioni, ecc.). d' annunzio, iv-1-11: l'ostessa, una
-con violenta e aggressiva sensualità. d' annunzio, iii-2-327: tenendogli tuttavia tra le
misura (con riferimento a un'opera d' arte, a uno stile).
proprie delle recenti scuole lombarde e venete. d' annunzio, 4-i-182: li enormi pilastri
pesantezza, fra le sue braccia. d' annunzio, iv-1-80: dava una sovrana
, la pancia, la dappocaggine, d' alcun altro l'umor ciarliero.
. -rozzezza, goffaggine. d' annunzio, iv-1-766: così parlando, con
delle malattie [crusca]: querelandosi d' una dolorosa pesantezza in tutto il ventre inferiore
pesantezza in tutto il ventre inferiore. d' annunzio, iv-2-85: orsola s'infastidì.
di sensazioni. ho dormito con la pesantezza d' una pietra. -mancanza di
come di tanta noia / lo spirito d' amor d'amar m'invita? dante,
tanta noia / lo spirito d'amor d' amar m'invita? dante, xv-14:
l'altrui fallimento, / di mal dire d' altrui avria dottanza, / per la
s'adire de niente. galliziani o rugieri d' amict o giacomo da lentini, 441
più per suo servire, / che già d' altro volire -non talento, / ca
el mezzo, ma più el fine / d' onne cosa che adopri. galateo,
la naturale inclinazione e disposizione, prima d' imprender poema. baretti, 1-249:
, non siamo: / tempo è d' ardir, non di pesare.
parole pesan che 'fatti e più d' apparer s'ingegnan che d'esser buone
fatti e più d'apparer s'ingegnan che d' esser buone. varchi, v-57:
, non però si scemerebbe quel libricciuolo d' un solo vocabolo. manzoni, pr.
colle bilancette dell'oro il giusto valore d' ogni parola. mazzini, 23-55:
corpo una pietra grossa come un uovo d' oca, che pesò once diciotto. boiardo
, 4-4-332: la gravità in aria d' una mole d'acqua d è eguale alla
la gravità in aria d'una mole d' acqua d è eguale alla leggerezza d'altrettanta
mole d'acqua d è eguale alla leggerezza d' altrettanta mole d'aria in acqua;
è eguale alla leggerezza d'altrettanta mole d' aria in acqua; adunque la gravità del
acqua è eguale alla leggerezza della mole d' aria d in acqua: adunque il
. giuliani, ii-13: una covata d' ovoli ho preso che pesavano tre libbre
decisione intorno ai fatti e all'ordinamento d' una provincia o d'una sola
fatti e all'ordinamento d'una provincia o d' una sola città d'italia pesa
provincia o d'una sola città d' italia pesa sui fatti dell'intera nazione.
pesano assai, / che ho bisogno d' un poco di sostegno. guerrazzi,
: mi credete in tanta miseria da pesarmi d' aspettare quindici marenghi? 13.
finiscono poi col pesar sopra tutti. d' annunzio, iv-2-814: il timore di
, 8-50: in compenso della condanna d' esser privata d'ogni libertà di comparire davanti
in compenso della condanna d'esser privata d' ogni libertà di comparire davanti agli altri
davanti agli altri, aveva ottenuto almeno d' essersi liberata di lui, pur seguitando
pesa su me l'irrevocabile / odio d' iddio. tarchetti, 6-ii
6-ii 54: quella passione d' amore che pareva legarmi alla signora del
a. casotti, 1-6-53: se d' aveme un vaso siete vaga, / con
(eminarum, xxxv-i-523: lo tesauro d' india, quanto ch'à preste cano,
. 17. prov. frottole d' incerta attribuzione, xlvii-268: tutti a la
. malagoli, 289: 'pesaróne': nome d' un'erba che nasce fra il grano
fidare. frachetta, 379: capitano d' essercito che nella guerra procede pesatamente vede
affrontarono insieme, dieder luogo ad fischilo d' imitare omero. -soppesato. calandra
battaglia; e già non si diletta d' altro che di combattere per la verità.
. pirandello, 7-100: s'era messo d' accordo, l'infame, con l'
con l'ingegnere direttore della zolfara, d' accordo coi capimas tri, coi pesatori
successive fasi di lavorazione. = nome d' agente da pesare-, il n. 3
pepe]. = nome d' azione da pesare. pesavènto,
che vivono in acque dolci (pesca d' acqua dolce o in acque interne) o
le reti per la pesca del domani. d' annunzio, iv-1 984:
zattere di canne insieme congiunte in forma d' un sistro, che giacevano su la
[s. v.]: 'pesca d' alto mare'o 'alturiera'o 'di
in quella guisa che marino augello / d' un'alta ripa a nuova pesca inteso /
iv-686: chi ha pigliato l'appalto d' una pesca del principe bisogna o che
più non vi mancheranno / sciocche carte d' inutili cianciumi / da involger i salumi.
acque al luogo detto di cappiano. d' annunzio, iv-2-16: le barche si avanzavano
un 'festival'... con gare d' improvvisazione poetica, lotterie, albero di
scaltrito zoccolante, / umile e pien d' ipocrisia fratesca, / col collo torto e
di fere umane (se non pur d' uomini efferati), s'imbatté in un'
di terra, fatta dai ministri unghiuti d' un altro magistrato che sovrastava agli adulteri
s'andava intorbidando; e s'ingegnavano d' intorbidarla di più,... e
esclusivo la pesca in un determinato specchio d' acqua pubblica detto peschiera (e si tratta
tratti di mare, sia in specchi d' acqua su cui sia stabilita a favore dello
perdo la mattina a colmare un canestro d' uva e di pesche, ch'io copro
quali pesterete finissime in un mortaio. d' annunzio, iv-1-1031: ella mise la mano
su le pèsche umide che le stavano d' innanzi. erano magnifiche, tutte vermiglie
lxxxviiiii- 763: anco vi dono pesche d' un bell'orto, / partitole,
e latte, le guance di pesca d' un rosa violento, gli occhi neri dalle
, che vi offre una bottiglia enorme d' un liquore miracoloso. e. cecchi,
. cicognani, iii-2-116: in men d' un mese, pierino era diventato secco
, iv-2-304: apparve su una loggia, d' improvviso, la ciccarina, la bella
stata messa in un punto così giusto d' altezza e posizione e pescaggio che invece
altezza e posizione e pescaggio che invece d' aggravare sembra che sia lei a reggere il
dell'epoca come furiosamente portati alle cose d' amore. cotesto, e la necessità
la necessità di popolare, per aver mano d' opera alla pescagione ed ai dissodamenti,
[i nemici] occupati nella pescaggióne d' altri spagnoli,... con quanta
ne'ribelli della croce chi, prima d' intromettersi nella pescagione delle anime, non raffina
farle più ami prensili / a pescagione d' amore. 6. rapporto sessuale
, lat. tardo piscatio -ónis, nome d' azione da piscàri (v. pescare
pescàia, sf. sbarramento di un corso d' acqua fatto con opere più o meno
per regolare la portata di un corso d' acqua, per deviare una parte delle
monte onde rendere più efficace la caduta d' acqua per il lavoro dei mulini.
, cadesse a far voltare due ruote d' un gran mulino. lami, 1-2-398:
di un torrente o rivo naturale verso d' una data bocca. d'annunzio, vi-467
naturale verso d'una data bocca. d' annunzio, vi-467: nell'amo la
sbarramento. -con riferimento al flusso d' acqua che vi passa sopra, al
pigli, lxxxviii-ii-273: mettavi il romor d' una pescaia. soderini, iv-234:
di diversi anima li. d' annunzio, iv-2-1258: su dall'amo veniva
.]: 'pescanti': dicesi ancora d' una macchina de'bastimenti olandesi per levare
voci e di tamburi e di tirare d' archibusi. il che molto giova al pescare
. redi, 16-iv-121: nella provincia d' onan scorre un certo fiume in cui
o anche perlustrare dalla riva uno specchio d' acqua in cerca di pesci.
mar de tiberia / che in la galea d' un catelan se intoppa / e presa
pesca / in iscodella od in altro d' attomo / che con cucchiaio vi si
affronti, a'vilipendi, aue punture d' ago e alle pugnalate? calandra,
non mi ci pescate più, parola d' onore! -scegliere una o più
sovente l'orator divino, / che d' uomin pescator fu già chiamato, / mostra
sotto, si davano convegno donne in cerca d' avventura, così almeno gli era stato
detto; e volle vedere se anche d' estate gli sarebbe stato possibile pescarci una compagna
incatenare il crine, / scoperte son d' amor l'usate frodi: / ma se
vari modi, / pesca con rete d' or l'altrui rovine. 7.
fuoco lo hanno pescato con l'aiuto d' un delatore. cassola, 4-174: in
. -cogliere fastidiosamente (uno stato d' animo, una condizione meteorologica).
ora (o la memoria m'inganna) d' aver letto nell'ossian un'espressione consimile
a pensar diversamente, se gli accadea d' osservare che il nome d'una città
se gli accadea d'osservare che il nome d' una città etnisca era 'adamaam'.
2-76: noi andavamo pescando la ragione d' un effetto che nelle più antiche notizie degli
un contenuto di pensiero in un'opera d' arte o letteraria. -in partic.
una riga equivoca, e farsene un pegno d' obbrobrio contro l'uomo grande. de
di pittori che non peschino nelle maniere d' oltre monti. fanfani, 3-259: se
frasca da una casuccia solitaria, fuori d' un paesello. settembrini, iv
bolognese, oppure pescava nei suoi ricordi d' infanzia. -trovare in seguito a
pescando i propri danni / in un pelago d' affanni / che non ha né fin
cosa ti peschi, / che razza fai d' imbrogli e di pasticci? carducci,
di vento e tutto insieme una carica d' onde a traverso, sì veemente che
di suolo, andò per tre quarti d' ora a ogni momento sul perdersi.
.. / disse, leggendo buovo d' agrismonte: / questi son gli occhi della
la testa. -pescare a fior d' acqua: comportarsi con eccessiva leggerezza e
v.]: gli uomini della giornata d' oggi, diceva un vecchio assennato,
diceva un vecchio assennato, pescano a fior d' acqua, per significare che pensano e
del negozio, del continuo supplicava la regina d' interporre gli offici convenienti a roma,
22. prov. frottole d' incerta attribuzione, xlvii-265: chi sotto
infondere una maggiore efficacia al dialogo il d' annunzio si serve (e pare una straordinaria
di pescara. - anche sostanti d' annunzio, iv-2-204: nella grave quiete quaresimale
letto, coi lunghi bracci come quelli d' un octopus, un lampadario fiorito di
pescata negli avvisi economici della sesta pagina d' un giornale. g. bassani,
di sicurezza... in compagnia d' altre nereidi pescate ad oceano dal pattuglione.
donna delle frittelle, lanciandole un turchese d' oro. pescata all'improvviso, la donna
rimbombare assiduo / nel cervello posticcio / d' un gobbetto rossiccio. pescato2, sm
di pisa. ariosto, 40-45: d' abitazioni è l'isoletta vòta /..
. pacichelli, 5-11: abitan là d' intorno pescadori, marinari ed artisti di
una voce leggiera leggiera al pescatore. d' annunzio, i-915: de le aduste pescatrici
, 1-62: le fierezze usate dal duca d' alva posero in disperazione quei poveri pescatori
fiamma, 1-26: dio con la lingua d' un pescator pietro ha tolto l'imperio
pianto, e ancella fia che vada / d' un pescator l'ambizion di roma.
(per lo più nelle espressioni pescatore d' uomini, d'anime o anche della
più nelle espressioni pescatore d'uomini, d' anime o anche della santa chiesa o religioso
di po'me, e farowi pescatori d' uomini. sacchetti, v-219: questi nostri
.: -io voglio voi fare piscatori d' uomini. leggenda aurea volgar., 1040
ogni altro che glie ne riuscirono pescatori d' anime molto destri e felici. f
, 4-224: la signora mamma fingeva d' ignorarlo pel bene delle figliuole, che
'mallenses'certe persone, le quali gustano d' inquietar sé e gli altri con liti
tal modo pescatore dell'eredità e delle robbe d' altri per via di forza e di
di forza e di violenza overo per via d' inganni e di false o dolose suggestioni
e molluschi marini, a uno stile d' abbigliamento o a un determinato indumento o
= lati piscàtor -óris, nome d' agente da piscdri (v. pescare
, quali animali ornamentali. cielo d' alcamo, 135: ancora tu no.
sì all'uomo che non si puote intendere d' altro, né di bestia, né
altro, né di bestia, né d' uccelli, né di pescie, però che
coltel di scardova le scaglie / o d' altro pesce che più larghe l'abbia.
che lo stimin lor pastura. cecco d' ascoli, 2214: il pesce fuor dell'
maglie; e morire luccicando al sole. d' annunzio, i-291: i pesci empiono
: sotto al vetro scorrono le acque d' una piscina, grande come la sala;
sala; e nelle acque guizzano pesci d' ogni colore. -cane pesce:
figura cilindrica. -pesce argentino o d' argento: salmonide (argentina sphyraena)
cosparse di vino e di rosmarino e d' altri ingredienti, e ai pesci corvi.
lor grado una maggiore o minore quantità d' elettricità. -pesce falcone: pesce
di detti pesci gobbi, ogni villano d' eupili ama più tosto pescar carote di
suo corpo impalpabile / tutte le gocciole d' oro / sulla squammata nerognola del mare.
rospo. -pesce rosso o dorato, d' oro o d'argento: denominazione comune
-pesce rosso o dorato, d'oro o d' argento: denominazione comune del carassio.
: restava solo la vaschetta del pesce d' oro che non entrava, purtroppo, in
[s. v.]: 'pesce d' argento': pesce dorato della cina,
quelle loro reti che restano sospese a fior d' acqua per captare i pesci volanti,
. carducci, iii-21-165: furono d' accordo nel riconoscere una basilica cristiana:
pesci... di paduli e d' acque morte o non limpide, si dovranno
, come l'anguille, carpe ec. d' annunzio, i-95: un odor fresco
. moretti, iii-694: le spiace d' essere presa per una forestiera e che
o affettiva, che non presenta vie d' uscita 0 anche uno stato d'angoscia
vie d'uscita 0 anche uno stato d' angoscia, di emozione particolarmente intensa (
lavarci lo sguardo: ce n'era d' argento, / di vermigli, di verdi
della sorra, e appresso del pesce d' arno fritto. m. savonarola, 13
sono in babilonia le quali non vivono d' altro che di pescie. seccano quegli al
[guevara], i-53: per grazia d' iddio non ci è mancato di buon
simili commestibili, il digiuno riesce pesantissimo. d' annunzio, iv-2-78: l'odore acuto
prescritta dal rito cattolico. -pesce d' uovo: v. pesceduovo. -pesce
piazza; e giugnendo a uno desco d' uno che avea nome giano, che
gli ha dato un trattato della vita d' alexandro. f. d'ambra, 51
trattato della vita d'alexandro. f. d' ambra, 51: la lettera viene
, 3-1-109: allora che si parava loro d' avanti qualche nuovo pesce e alcuno che
ne convertivano, come fanno al dì d' oggi, ché pochi se ne convertono di
, 1-335: avendo a fare la 'mpresa d' uno di voi, più tosto la
stare ». 7. pesce d' aprile (anche semplicemente pesce):
il primo o talora l'ultimo giorno d' aprile; sono incerte le origini di tale
carducci, ii-14-269: non è un pesce d' aprile. abbiamo giuocato alla scopa.
come un'edizione fuori stagione del pesce d' aprile tentata da qualche compagno e pensai
. e pare in verità un pesce d' aprile questo telegramma. fucini,
1874, ferveva la smania dei pesci d' aprile. borgese, 1-236: non ci
del venti per cento. buon pesce d' aprile. 8. astron. (
360 gradi; è designato come segno d' acqua, mobile, femminile-negativo; esercita
, alla quale è attaccato il mezzanino d' una tenda. 11. miner
. corsini, 12-io: ha il mezzetta d' un braccio offeso il pesce. g
civette e pipistrelli e tal ragione / d' uccelli, c'hanno più del nuovo pesce
discussione scaturisca la verità è una massima d' ingenuità primitiva o un boccone da gittare
modum taciturno: 'egli è più muto d' un pesce'. g. gozzi, 1-7-146
come un pesce. -essere un pesce d' acqua dolce: una persona ingenua,
accetta serenamente siffatte condizioni è un pesce d' acqua dolce, e non cerchi di
-essere, sentirsi, trovarsi un pesce fuor d' acqua, come un pesce fuor d'
d'acqua, come un pesce fuor d' acqua: essere molto a disagio in
dirvela, in questa casa mi par d' essere un pesce fuori dell'acqua.
: nelle maggioranze sono un pesce fuor d' acqua. comisso, 17-85: i vecchi
grassi nel caldo sono come pesci fuor d' acqua. -fare il pesce in
fatta. lisi, 2-31: sembrò, d' allora, che il lago di pesciotti
que'pesciuoli chiamati psette, che divisi d' uno se ne fan due.
il baccalà, sporgeva da due dita d' acqua il 'lobster', vulgo astice..
gentilezza, come la vecchia duchessa parlerebbe d' una pescecanina tanto elegante ed intelligente,
elegante ed intelligente, conosciuta in montagna d' agosto. la capria, 1-176: a
darsi che sia quello di farla morire d' aneurisma e d'ingorgo. =
quello di farla morire d'aneurisma e d' ingorgo. = deriv. da
de le dee marine, / dal tergo d' un leggier pescecavallo / su l'asciutto
pesceduòvo (pescedòvo, pesceduòva, pésce d' uòvo, pescieduòvó), sm.
plur. pesceduòvi, pesciduòvi e pésci d' uòva). gastron. region. frittata
lunedì sera cenai uno cavolo e uno pesce d' uovo. grazzini, 417: ècci
. sia una corruzzione e un pesce d' uovo fatto di mille albumi, essendo nata
andiamo adagio, perché, in questo pesce d' uovo di tanti albumi, furono ancora
e per altro modo si chiama pesce d' uovo rivolto, presa la similitudine dalle
barletti, / ché se'bel pesce d' uovo,... / perché ti
valori espressivi, quell'unione di vetro e d' uovo mi ricorda i grappoli d'uova
e d'uovo mi ricorda i grappoli d' uova del pescegatto visti all'acquario:
in una gelatina trasparente, a vista d' occhio la materia giallastra si trasforma e
osso in fronte lungo 4 palmi in forma d' una spada. galanti, 1-ii-149:
, 3-1-206: siavi anco un gran vaso d' acqua e dentrovi de'pescetti. tanara
. galilei, 8-xiii-126: desiderosa oltre modo d' aver nuove di v. s.
piratesca, aveva noleggiato, a porto d' ischia, un grosso peschereccio. g.
gli asciutti, / che ci son d' ogn'intomo a venti miglia, / mi
le calinne le frondose cime, / d' astipalea le pescarecce arene / varca [
. baldini, i-340: 1 versi d' un poema georgico e peschereccio.
alle volte grandeggia, sfoggia anelli e catene d' oro. 2. quantità di
sì era una peschiera, la quale aveva d' ogni maniera pesci che menzonare si potessono
70: cesare, quel grand'imperadore / d' animo invitto e core, / in
ii-146: vostra eccellenza tirerà ad uso d' uno ippodromo quella leggiadra corsa da la
grandi e molto capaci ed assai profonde d' acqua, acciò che nel verno elle non
peschiere sino ai margini dell'isola -ugo d' este... si esercita al
riconfondono schiamazzando come le rondini nel cielo d' estate. montale, 5-29: la veste
, scorso in tal mattiera / che d' ogni sacco al tutto tu se'sperso,
di un vivo colore rosso, nativo d' astracan e della tartaria e non della
dei chiavari], andando a casa d' alcuna persona per conficcare o sconficcare
la cosa tolta o de la stima d' essa. g. m. cecchi,
, sf. letter. cappuccio di pelo d' agnello. tramater [s. v
]: 'pescia': cappuccio fatto di pelli d' agnello. viani [in « lingua
'pescia': cappuccio fatto di pelo d' agnello. = voce dotta, lat
due pinne così grandi che gli servono d' ali... per fuggire dal
marinari che arrivano di notte alla costa d' alessandria, per conoscere il loco ove si
di pesci e di altri piccoli animali d' acqua e nidifica nei cavi degli alberi
è rimasta, almeno esteriormente, quella d' allora. -agric. ulivo pesciatino
giusti son pochi, e troppo inferiori d' ingegno all'arguto pesciatino. -sm
. serpetro, 363: dagli ovi coperti d' arena nascono nella primavera i pescicoh.
eritrea / tirata inalza un bel sedil d' elettro. = comp. da
pesciètta, sf. ant. piccolo pesce d' acqua dolce. citolini,
pescino. e. cecchi, 5-453: d' attimo in attimo la luce dei riflettori
a modo di 2 candele, gran quantità d' acqua? gigli, 4-116: 'pescio'
calda, olio di pescio, chiare d' ova, giagra o zuccaro di palme
, verso il lato superiore ed inferiore d' una vela, per dare alla sua superficie
cuscire la vela si faranno i pescitelli d' alto, lunghi palmi due e mezo e
diafani con grandi occhi tripudiavano come sciami d' angioli sovra un presepe. jahier,
si ricoverano sotto il masso a fior d' acqua e se ci si picchia sopra con
e si sviluppa. 2. pesciolino d' argento: lepisma. 3. figur
, sprovveduta (anche nell'espressione pesciolino d' acqua dolce). ghislanzoni, 12-11
di volere, anzi vi erano de'pescioni d' un fiorino l'uno. storia di
lo gran pesone e cusì el fa d' ogn'ore. roberti, x-77: li
che ne voi la rascione? libro d' amministrazione delle terre dei marchesi di civitella
impaniatoli frodolenti / e arcieri fa e nodritor d' uccelli. = deriv. da
8-224: volse il viceré regalare masaniello d' una collana ingioiellata di valore di tre
(1-vi-589): dissele che a piè d' un pesco, che era allato a
breve tempo e questi vivono molte centinaia d' anni. g. gozzi, 1-110
137: eppure, in un bel dì d' aprile, / sopra quel nero vidi,
in quel momento dalla scatola. era d' un velo spesso, stretto alla vita
la chiave e caddéo in una pescòglia d' acqua di fuora per lo mal tempo che
un tratto di mare, un corso d' acqua, un lago). -come attributo
ai pescosi stagni e ai laghi / stansi d' intorno. c. i. frugoni
tracia tana / di ponente sorgiunge e d' aquilone / l'impetuoso soffio. cattaneo
, si può dire, pescatori. d' annunzio, i-159: tutta freme la
, 11-739: qual è se spaventata esce d' un bosco / torma di rochi augelli
nuovi / di compagnia ad ogne mover d' anca. g. brancati [plinio]
lento / del ricco peso di bei pomi d' oro / con diletto a parlar teco
1-92: l'acqua è un composto d' idrogene e di ossigene nella proporzione di
e di 89 circa nel secondo. d' annunzio, i-202: dolce godere e l'
cui a ciascuno, dopo il baccano d' un attimo prima, parve di posare con
i-188: il peso grigio della stagione e d' una ragionevole ansietà gravava sui luoghi e
stitichezza e quell'eccessivo dolore nell'atto d' andare di corpo. varano, 1-109
già le sceme del cor forze natie / d' ingrato mi vestian peso e torpore.
, un'oppressione alle regioni epigastriche. d' annunzio, iv-1-499: un peso enorme mi
in alexandria e li pesi come tornano d' una terra add un'altra. dante
'l punto / al qual si traggon d' ogne parte i pesi. cavalca, 20-77
/ dal mar di francia a quel d' alessandretta. foscolo, vi-91: per rendersi
tal che quel povero uomo alla fine d' esser beffato si accorge e fra se stesso
e calcando un sacchetto di cuoio pieno d' aria, nel suo calare ti potrà
, tutto peso, peso ritto. d' annunzio, v-1-311: l'ufficiale di rotta
il campo cavando la terra, peso d' oro truovi nascosto, questo per caso fortuito
fosca de'grevi magli il peso. d' annunzio, 1-iv-165: - dio mio
: cavalca [il governatore) spesse fiate d' intorno la città per vedere il pane
francese decretò la soppressione e la creazione d' un sistema più conforme allo stato della
i-32): aveva il re una figliuola d' età d'anni venti in vent'uno
: aveva il re una figliuola d'età d' anni venti in vent'uno, molto
di farsi da lui un gran leon d' oro fabricare. onde alla presenza sua chiamatolo
presenza sua chiamatolo, avendogli diecimila pesi d' oro di quel paese consignati, che
, che di quello uno bellissimo leone d' oro gli avesse a fare gli impose
di saggio, di mez'onza, d' un'onza, di due onze fino a
due onze fino a dodeci onze, d' una libra, di due libre sino a
: la sacra pisside è di quattordici pesi d' argento e non si move ch'il
un'oncia di fama che un peso d' oro. castiglione, 2-i-51:
o quattro canove per sesto di peso d' once sei il pane mischiato per danari
almeno. boiardo, 1-4: sei patere d' oro di peso di trenta talenti.
. gioia, 2-i-88: il servigio d' un canale, rappresentato dal prodotto della
. indovinate un poco: un pane d' ott'once, per un soldo. [
: dite un po': il pane d' un soldo, otto once di peso]
falconeria volgar., i-1-99: prendi d' orpimento due denari peso bene minuto e
spetta tale accertamento). - peso d' origine: quello della merce, rilevato nella
fece fare in vignone una nuova moneta d' oro fatta del peso e lega e
peso e lega e conio del fiorino d' oro di firenze. balducci pegolotti,
balducci pegolotti, i-200: di fiorini d' oro nuovi o vecchi o a peso
parte, denari 6 per cento fiorini d' oro. sacchetti, v-2: la.
e che sia di buona materia, cioè d' oro puro e fine. bemi,
): scudo si chiamava allora quella moneta d' oro che rimanendo sempre dello stesso peso
, tormento, dolore; angosciosa sospensione d' animo, preoccupazione, ansia. -anche
vedere a dietro / e lieve mi rendea d' amor lo peso, / spezzat'hai
29-75: nel predett'anno del mese d' agosto, / guelfi usciti di chiusi avendo
inane pietà, e sopratutto che senso d' impossibilità a penetrare quelle vite, a
e. cecchi, 8-199: servendosi d' una plastica di riempimento, più che
di pigliare quelli pesi e quelle sollecitudini d' altrui che non fa loro bisogno. petrarca
quante grazie ti dovrà referire la città d' atene, quando avrà la sua libertade
1-356: al magnifico senato incombe il peso d' udire e spedire tutte le cause importanti
ed al quale s'era dato il peso d' incominciare, così prese lietamente a dire
e la novità degli obblighi civili e militari d' uno stato moderno. -funzione
feudale di devoluzione e rinovazione e proibizione d' alienare. b. croce, iii-27-193:
g. stampa, 118: zelo d' ardente caritate acceso / esser conviene eguale
, proprietà, contratto di mutuo o d' altro genere, matrimonio, gestione di un
s. filippo negri di firenze col peso d' una cappellania perpetua. g. r
si risenta ugualmente, mandando li comandamenti d' anno in anno non nelli luoghi dell'anno
metà del xv secolo, il peso fiscale d' una famiglia del nostro regno era di
zitelle delle nostre comuni presero il costume d' ingrassare una vitella e donarla alla nuova
esigenze imponevano spese militari enormi nelle condizioni d' un paese angariato dalla povertà, dal
3-i-15: le provincie, dalle gravezze d' una lunga guerra oppresse, più inclinate
più ardita rissoluzione per approfittarsi della congiontura d' un ingresso di minorità, i popoli animati
. il suddito schiacciato sotto il peso d' un'autorità arbitraria, tutti con una eguale
. era come il crescere e crescere d' un peso già incomodo. linati, xvt-226
. tasso, i-no: ivi depor potran d' infamia il peso / di non aver
idee di misericordia, di perdono e d' amore; poi ricadeva sotto il peso
chi piglia la strana moglie va carco d' un grave peso, dal qual sola morte
con gli atti e con le parole piacevoli d' un giovinetto di non maggior peso di
s'ha, se l'uomo è d' assai o da poco. battista, iv-80
dopo tanti anni così presente alla reminiscenza d' un amico del vostro peso, la
, 24-84: assai bene è trascorsa / d' esta moneta già la lega e 'l
, 3-658: 'assai ben è trascorsa / d' esta moneta': cioè della fede,
, 10-24: quello che dice parole d' ammaestramento per correggere il giusto si può
cose umane..., più leggieri d' un pizzico di polvere. siri,
ciò fosse messo in tavola col peso d' un argomento pratico,... sarebbero
parola. filicaia, 2-1-123: qui d' ogni voce il peso, il senso,
un tempo la massa dell'atomo d' idrogeno, successi vamente 1
si sostituiscono nelle combinazioni a suddetto peso d' idrogeno, furono pure risguardate come corrispondenti
ad un altro tipo di frumento, d' inverno o di primavera, duro o tenero
di manzo come di vitello e castrato e d' ogni altra sorte; non le vendono
, 41: s'alcuno, trovandosi debitore d' una somma di danari così d'oro
debitore d'una somma di danari così d' oro come d'argento, vorrà pagare a
somma di danari così d'oro come d' argento, vorrà pagare a numero,
, e le pagherà in tante monete d' argento di lega di once io, delle
saggio, / parla di sconti e d' aggio / e di cartelle a peso.
con precisione. loredano, 5-277: d' oro perfetto tutto di miniera / era di
fuori di misura. -a peso d' oro: v. oro, n.
defunti, / siamo noi la fiumana d' ombre, / sono esse il grano che
peso ai nomi. -dare peso d' argento allo stagno: far apparire qualcosa
allo stagno s'è dato peso e suono d' argento. -di peso,
.. appesi nel tempio due vasi d' oro di gran peso, ornati amendue di
, buoni in salsa di prezzemolo e d' aceto. -quantitativamente e qualitativamente ingente
. leopardi, 1018: ciascuno è d' opinione che sia stato più o
ch'i'te miteri e scopi / d' altre vergogne tue di maggior peso.
citolini, 2-19: lascierò di dirvi d' infinite minutezze di questa favella, che sono
: sieno rese a voi mille grazie d' avermi partecipato un giudizio di tanto peso
gli altri abbiano seguito la stessa forma d' eloquenza. dico la greca e latina che
quei poverelli a forza di sudori e d' affanni trasportavano negli scritti loro così a
veggo acceso / ed io ti son forse d' affanno e peso. bandini, 2-1-188
. barilli, i-62: ventri pieni d' un impeto irresponsabile, bicipiti e mascelle
piuma dell'arte vocale. -fare d' ogni lana un peso: v. lana
, ii-169: il libro si direbbe opera d' un massaio anziché d'uomo a cui
si direbbe opera d'un massaio anziché d' uomo a cui fa peso l'erudizione ed
, 4-12: non vedi ch'egli [d' annunzio] fa peso nelle questioni intemazionali
la prima equalità v'apparse, / d' un peso per ciascun di voi si
peso di dramma. -peso d' oro: un prezzo elevatissimo. carducci
se tu lo tieni preso, / peso d' oro te 'n vo'dar: /
il non sollevare dal peso dell'orologio d' oro un cittadino addormentato in luogo aperto
peso dal cuore, dallo stomaco, d' addosso: liberare da un grave problema,
, come se le avesser levato un peso d' addosso; e agnese disse: «
di perder tutto, un gran peso d' addosso. boine, ii-140: mi tolgono
. cicognani, 2-178: tre paia d' orecchini pesi una libbra l'una. tozzi
20-113: era un giorno qualunque; e d' improvviso / qualcosa spalancò le storiate,
neppur morto, non di carne e d' ossa per quanto peso e parlante, col
v-5-621: infreddatissimo, con la testa pesa d' umori, il naso e gli occhi
; imbarazzante, opprimente (uno stato d' animo, un pensiero, un ricordo)
, involuto (un testo, un'opera d' arte, uno stile o anche uno
leggieri. peso lo stile che manca d' agilità; pesa la maniera di scultore o
scultore o pittore; pesa l'architettura d' un edifizio. peso lo stesso scrittore
tutta la poesia che non abbia un segno d' interpunzione - risulta piena e pesa.
v.]: 'scrive peso': anco d' opera manuale, dello scrivere copiando,
libbre de ferro: un peso è circa d' uno ducato e mezzo. ramusio,
iii-128: un castigliano e un peso d' oro valeno al medesimo i quali pesano otto
2. librato nel vuoto, senza punto d' appoggio. campanella, i-216: la
molti la medicano così: con suco d' uve agreste e con bastallu due, con
volgar., 2-38: fa'uno pessàrio d' elleboro nero, nigella, diagridio,
2-39: pessarizza fimo di porco e d' asino fresco con succo di sanguinaria.
davvero esistito? se mi guardo / d' attomo non ne è traccia.
natura umana caduta con adamo nel peccato d' origine e, in quanto resa insufficiente
: la concreta espressione di tale disposizione d' animo. pascarella, 1-355: fra
è stato un bene: sono guarito d' ogni pessimismo), attendo lentissimamente ad
golosità, gli spergiuri, i saramenti d' ogni pessimità. leggenda di s.
, 18-87: peccato pessimo è godere d' avere compiute l'empie iniquitadi e vantarsene
non aveva mai avuta altra mira che d' istruirsi e di conoscere a fondo le pessime
e intenzioni conformi ai voti dei patrioti d' allora. bartolini, 20-196: temo
cose inique da'pessimi si veggiono, d' odio de'colpevoli ardendo, reddirono al
vendette, sparse molto sangue di pessimi e d' innocenti. -che è segno
la plebe portoghese è la più pessima d' europa. -superi, improprio:
malevolo, implacabilmente avverso (la disposizione d' animo, le intenzioni verso qualcuno);
giù discese al piano, / apresso d' un'arcata sanza fallo, / dov'
: egli solo [giove] prima d' ogni altro ne diede a vedere la donnesca
umore); tetro, depresso. d' annunzio, iv-1-71: la marchesa d'ateleta
d'annunzio, iv-1-71: la marchesa d' ateleta rideva, ma la ferentino pareva
tutte le nazioni, il vero responsabile d' ogni delitto che i vari individui commettono.
politiche. leopardi, iii-25: ella scrive d' aver ricevute delle mie traduzioni, le
i-48: loreto impagliato e il busto d' alfieri, di napoleone, / i fiori
su questa cartaccia, buonissima per manoscritti d' articoli, etc., ma pessima
de'nostri giuochi pessimi, che fuor d' ogni pensamento si dirizza a vincerne un
, incomincia la scuola degli economisti. d' annunzio, 8-68: ella è forte ed
1-16: l'àncora ritorna, mesta / d' aver fenduto l'ombre vane, /
, / di cavalli e un rumor d' armi e di gente / che ognor più
alto e sereno. / non ombra d' uomo, non rumor di péste. d'
d'uomo, non rumor di péste. d' annunzio, iv-2-780: una barca nera
senza timor di fasce, impiastri o d' uova; / vi va la plebe
cui però a poco a poco, d' autunno in autunno, s'erano fatte
sulle peste di un altro, un'opera d' arte se raggiunge una sua perfezione è
di avervi un buon numero di maestri d' accia con i loro strumenti così per
mulini, cartiere, fabbriche, polveri d' archibusi, peste di riso, ferriere ecc
piana e che alle volte non si dilettino d' andar talora, quasi a guisa de'
la schiena saltellando fuor della pesta. d' annunzio, iii-2-361: -io era sul
... hanno fino al dì d' oggi o postillate o comentate o fatte
suo grande avo, che fu il chirone d' un altro achille, su le cui
quegli applausi... al parlar d' alessandro furono fatti dai pestacolori d'apelle
parlar d'alessandro furono fatti dai pestacolori d' apelle. = comp. dall'
ci tocchino), / gli allunamenti, d' interesse sempre / decrescente, i.
impresa hai tu albagia / tu solo d' insultare, o pestaloto, / con versi
ora ho finito. = nome d' azione da pestare. pestano,
; che ne è originario. d' annunzio, ii-334: le pestàne / rose
. scannelli, 123: si vede parimente d' esso maestro meza figura esposta in publico
quei tempi, il quale espresso in atto d' alzare il pesante ferro dimostra il proprio
blo e de folge de persegiez e d' encenso... e volgionse pistar
sydrac, 482: e un'erba lunga d' uno braccio o di meno, con
bene e mescolasse con cera per tre cotanti d' olio d'uliva e fare queste cose
mescolasse con cera per tre cotanti d'olio d' uliva e fare queste cose tanto bollire
. baldelli, 5-3-140: il fratello d' esso pilunno fu quelli che ritrovò l'
facendo effetto di pestar il grano dentro d' una pila di pietra. -tose
medicina e polla su nel cuore tuo pieno d' ira. aretino, 1-204: i
, stringendo una bella mazza col pomo d' argento, di volermi pistare il capo con
monti, 5-97: una boccetta allor d' acqua odorosa / trasse, tremante ne
toccare lievemente col piede (come gesto d' intesa confidenziale o per avvertire dissimulatamente).
, / in mezzo a squadra d' elmi e sciable armata, / che pestando
, 8-60: tra smanie violente e lagrime d' esasperazione, pestando i piedi, mordendosi
alleato del corticelli, che debba spaurarmi d' un idiotismo veneziano per tema di pestargli
bonsanti, 3-iii-22: nessuno potrebbe mai vantarsi d' averla presa per fame, lei almeno
piede sul piede altrui, come segno d' intesa o avvertimento dissimulato. faldella
.. di poi aveva l'aria d' implorare da tutti, guaiolando, come
soltanto ballavano in giro sopra uno strato d' uva bianca di gesso. 3
e non più. = nome d' agente da pestare. pestatura,
pestatura, procede striminzita. = nome d' azione da pestare. pestazzare (pistazzare
tempo che essa dura. cecco d' ascoli, 371: se verso l'oriente
del velo uman la spoglia e veste / d' un brutto corpo, ma per sua
/ l'egro lo scialbo lo ventre d' indigesti / cibi infarcito giù nel bagno affonda
un bosco, / ch'ha sol d' infauste piante ombre nocenti: / ogni erba
dalla peste dei romanzi di francia e d' inghilterra. tommaseo, 15-10: il
cose e al mondo, nelle opere d' arte nasce da un equivoco.
marito e la mogliera / sempre garrir d' ingiuriosi detti, / stracciar la faccia
nella peste de l'invidia con gelosia d' altri e farà ridere solimano. b.
le pesti de'vizi. -passione d' amore violenta, sconvolgente, tormentosa.
acuto scorge: / sì bel titol d' amore ha dato il mondo / a una
. epicuro, 93: questa peste d' amor quanti n'infetta!...
della infame repubblica e purgare quella parte d' italia della peste desolatrice di democrazia.
pioggia o una peste di awisetti, d' awisoni, d'awisacci. 10
una peste di awisetti, d'awisoni, d' awisacci. 10. persona malvagia
contra publica peste, publico risentimento. intrichi d' amore [tasso], 109:
. gozzi, 1-469: va', peste d' inferno, / castigo de'mortali:
conosciuto da bevio massa, uno de'procuratori d' affrica, peste fin allora di tutti
. doni, i-28: tutta cotesta peste d' uomini abita nella maggior parte delle corti
non meritasse uno che sapesse trovar modo d' estinguere dal mondo questa peste de'falsari o
teutone e di odino o di ossian o d' altra simil peste. -schiera
/ in ogni tempo, sì che d' ogni lato / n'usciron d'improvviso.
che d'ogni lato / n'usciron d' improvviso. monti, 16-m: va',
quando le soggette regioni erano da gente d' arme, saccomanni e simili pesti inondate
. 13. bot. peste d' acqua: elodea. -peste dei campi
11 vostro paradiso? sta tutto nel ronzio d' una mosca? oh fateci dunque il
carena, 2-59: 'pestellino': pezzo d' avorio, di corallo, di pietra
se ci metti dentro un po'troppo d' olive, intralciasi. 6.
una brace. soldati, v-163: d' un tratto, vide diana gettare la
, 27-806: io non fui il capo d' una banda di predoni sibbene il capitano
predoni sibbene il capitano di un esercito d' infelici... che erano stanchi
infelici... che erano stanchi d' esser pressurati e affamati e pesticciati dai
. cecchi, 2-209: fra le sbarre d' un cancelletto, un picciol verziere dalle
pochi anni soltanto ha trovato un po'd' amorosa giustizia. pesticciatóre, sm
famiglia sua ». = nome d' agente da pesticciare. pesticcio { pistìccio
cinelli, 2-307: con un senso d' infinita gratitudine, sentì diffondersi la luce
naturale o per fisica o per arte d' astrologia non ebbino argomento né vera cura
presero a mormoreggiare e ad accrescergli paura d' alcun morbo pestifero. busca, 2-153
nello scorso mese cedere all'assalto improvviso d' un pestifero vaiuolo che l'ha irremissibilmente
bocca sua sempre spirante / un alito pestifero d' avello / attossicar gli affetti ad ogn'
: non vi fosse poi alcuna ventilazione d' aria e vi si dovesse respirare perciò
finestra, un bicchiere a metà pieno d' una mistura verdastra, esalante un pestifero
regione sono alcuni seipenti di terra e d' acqua, che ànno l'alito tanto pestifero
: era il miser piagato in più d' un loco, / il che scorgendo e
: canta, o dea, l'ira d' achille, figlio di peleo, ira
fastidioso, molesto, seccante. d' annunzio, xciii-no: questo piccolo pezzo d'
d'annunzio, xciii-no: questo piccolo pezzo d' avorio ha la grazia viva d'una
pezzo d'avorio ha la grazia viva d' una donna mutevole. l'ho tenuto su
dagl'istituti di mosè il quale prima d' ogn'altr'uomo avea per legge fermato che
spiegò la pestifera bottega. quivi era d' ogni ragione spezierie, piastre di metallo piene
e altri mostri pieni di spavento e d' orrore, ma io non so se
che mai vezzoso e vago / benché d' ogni pestifer empio drago / di velen,
ogni pestifer empio drago / di velen, d' orridezza il segno io sia; /
zizzania degli avvocatine non basterebbero le pagine d' un gran libro. panzini, i-490
. l. donato, lii-6-442: d' ogni parte sono intorniati da luterani,
smorzi e consumi / un noioso fetor d' aliti pravi. manzoni, pr. sp
fuor di modo del vino e delle frutte d' ogni sorte..., un
confinati ne'più strani e pestilenti luoghi d' europa. magi, 3:
lo teneva allora inchiodato sul letto pestilente d' uno spedale. de roberto, 220:
, preso a un tratto dalla smania d' imbalsamare animali. d'annunzio, ii-325
tratto dalla smania d'imbalsamare animali. d' annunzio, ii-325: parole, corrotte da
parole, corrotte da labbra / pestilenti d' ulceri tetre. 4. velenoso
molte croste e ulcere sopra il capo d' un predicante. botta, 4-632:
uom, che schermo / non fa d' alti pensieri! -che rende propenso
che v. s. illustrissima si contenta d' udirgli, a promuover i suoi astuti
di quell'oggetto sarà confessato da milioni d' altri uomini, né alcuno ne dubiterà se
. sm. letter. appestato. d' annunzio, iv-2-1339: i cerchi di luce
, avendo per pestilenza di corrompimento d' aere quasi tutto lo popolo perduto, esso
. iii-8 (6): la citae d' aquin fu sì guasta e destruta,
non passavano in tutto quiete le cose d' italia, poiché, oltre la pestilenza entrata
brutte e terribili marche della pestilenza. d' annunzio, iv-1-907: erano quasi tutti
peste sopra le gran moltiplicazioni e congregazioni d' animali e massime sopra li omini.
studio di conoscimento non incorra in pestilenzia d' alcuno errore per la infermitade della umana
dai medesimi protestanti più bisognosi che noi d' antidoti contro la pestilenza degli ateisti e
l'avarizia e le preghiere. relazione d' inghilterra (1685-1686), li-8-476: l'
collo una boccetta con dentro un po'd' argento vivo, persuasi che avesse la virtù
vivo, persuasi che avesse la virtù d' assorbire e di ritenere ogni esalazione pestilenziale.
cagione il gran caldo di questo mese d' agosto passato. 2. per
pestilenziale, e presi le febbri. d' annunzio, ii-975: le esalazioni pestilenziali del
prigione dove fui messo era più pestilenziale d' una stalla. moravia, xi-389: provai
. di giacomo, ii-850: un buffo d' aria calda, pestilenziale, ci colpì
delli quali è gran copia nel golfo d' uraba. spallanzani, xxiii-438: la colonna
stesso, ma tradisce / e vende carne d' altri, afferra il mestolo / anzi
d. battoli, 15-2-87: caddi malato d' una fortissima febbre maligna con petecchie pestilenziose
bargagli, 1-67: adiviene spesse volte che d' ingrate sia data la voce..
. alberti, ii-71: numero infinito d' uomini pestilenziosi ne assediano con animo inimicissimo
/ lascia le bionde paglie il gran d' argento, / un picciolo destrier rinserra in
i-104: farete un recettaculo, a modo d' un cenneraccio, di terra d'arzilla
modo d'un cenneraccio, di terra d' arzilla, cennere e cinige, grande a
v. cartapesta. -spremuto. d' annunzio, iv-2-480: le mani sublimi di
: la povera donna tutta pesta e d' altro che di zibetto impastata non osava gridare
, che livida e pista dolentemente infestavala d' incaminarsi contr'acqua, ver quella parte.
batacchi, i-126: al fioco lume che d' intorno splende / vede taddeo che a
. -spappolato da un colpo. d' annunzio, v-1-740: per un attimo sollevi
). alberti, 357: domandai d' una mia vicina, la quale..
leggermente dal piede altrui, come gesto d' intesa confidenziale o per avvertimento dissimulato (
ove scendemo, i liti pesti / d' alcun sentier, né intorno albergo appare.
di paglia pesta, trita e mista d' immondo ciarpume. c. botto, 119
ojetti, ni-477: ha scarpe vecchie, d' un cuoio giallo chiaro e leggero,
botta, 4-25: s'appropinquavano le calamità d' italia, tante volte pesta per gli
di pasta con l'acciugata e pesto d' aglio e peperone e basilico con cacio
il pesto e spargerlo bene, tutto d' un modo coll'acqua. 9.
uomo, si è persuaso in virtù d' una sua macchina moltiplicar tanto la forza
voto, segretamente, scrivendo su foglie d' olivo. bocalosi, ii-25:
1-ii-486: si trova l'ostracismo nella storia d' argo, mileto, megara ed
scri vevasi sopra una foglia d' ulivo. = voce dotta,
dei pascoli, fiore / di croco! d' annunzio, tv-1-157: alcune [rose
facendo esplodere un petardo; prendere d' assalto abbattendo porte, muraglie o altri
la carica di lancio di un proiettile d' artiglieria allo scopo di meglio propagare l'
altri esplosivi (anche nell'espressione petardetto d' innescamento). = dimin.
: 'petardo'...: una sorte d' artiglieria concava, in forma di picciol
voglia atterrare, dandole fuoco per via d' uno stoppino che le esce dalla culatta
dalla culatta. 2. fuoco d' artificio; castagnola, mortaretto. leoni
capitano dei carabinieri, che si trattava d' un innocente petardo. gramsci, 11-56:
nuovi tumulti e splendori, forse i carri d' oro dei pompieri portati al galoppo dal
dei treni. -figur. esplosione d' ira. c. e. gadda
preso dal petaso di cui ha egli d' ordinario coperto il capo, siccome dio
580: il petasite è un gamboncello maggiore d' un gombito, grosso un pollice,
una fronde molto grande, dell'ampiezza d' un cappello, attaccata a modo d'
d'un cappello, attaccata a modo d' un fongo. tramater [s. v
/ su la terra e sul mare. d' annunzio, ii-105: amico degli uomini
, dal gr. tretaupwnfc, nome d' agente da 7ie-: aupi£o [aai
pettinatoio. inventario di alfonso ii d' este, 1051: petenaduro di renso
boterò, 1-5-76: bevevano il sugo d' un'erba che i brasili chiamano
il suo pitito, / però che d' ogni cosa i'son fornito.
dotta, lat. petxtor -óris, nome d' agente da petére (v. petere
guazzo, 1-72: a me più d' una volta è occorso vedere il gran palazzo
, era segnata da tre m àoni d' individui: ciò che non impedì il
vettorale a sua petisióne a die xm d' otobre cascio bianco fila vi. statuto
3-88: ebe a essere preso a pitigióne d' antonio di ser bartolomeo per uno mercato
accolse con molta umanità, facendoci regalare d' alcune bevande secondo il loro costume,
petizione di gloria, la sua speranza d' immortalità. 2. disus.
.. e che egli s'innamorasse d' una fiorentina per nome lucia, da
, 21-134: giovanni batista, a petizione d' un'adultera, fu perseguitato, incarcerato
sette savi, 18: a voi pare d' uccidere vostro figliuolo a petizione d'una
pare d'uccidere vostro figliuolo a petizione d' una femina ingiustamente. a. pucci,
andò in persona / e fèllo a petizion d' una bagascia. caro, 3-3-165:
-ordinazione, commissione (di un'opera d' arte). fiore dei liberi,
pucci, cent., 51-31: que'd' anchiano per simil cagione / da'fiorentini
come femmine sfacciate / laggiuso a petizion d' ogni assassino? -in formule
parere più importuno, anzi più prosontuoso d' un frate, il quale, avendo
il quale, avendo cariche le spalle d' un paio di valigioni colmi di pane,
valigioni colmi di pane, a petizione d' un'altra pagnota di più, piantava gli
più, piantava gli zoccoli a piè d' un uscio. -a petizione di
per l'altra, e del giudice d' invenire la verità e di giudicare.
pagatori. e providdenola a dì xvm d' aprile 1370. a. pucci, cent
balio diero una pitizione / e domandaron d' esser dirizzati. testi sangimignanesi, 126:
, / « per ritrovare un capo d' un gomitolo », / disse il burchiel
la petizione della naturalizzazione senza tali clausole d' inabilitazione. monti, ii-192: ti confronti
, 57: ognuno che sia maggiore d' età ha il diritto di mandare petizioni alle
negli uffizi per gli opportuni riguardi. d' annunzio, v-130: tutti i cittadini
lovere, petizione pel concorso alla cattedra d' estetica di pavia, non è giunta
dotta, lat. petitio -ónis, nome d' azione da petire (v.
, 6-x-270: i signori diedero a ciasceduna d' esse ima 'petizza', ch'è moneta
: pigliate voi ammirazione sì grande d' uno peto abbi fatto. burchiello,
6-100: ei fa i peti e pute d' olio e d'aglio. martello, 31
fa i peti e pute d'olio e d' aglio. martello, 31:
assai conforta / oppresso cor l'espression d' un peto. g. gozzi
in alpestre rocca / farebbe un peto d' una vecchia cucca. borsi, 1-99:
cucca. borsi, 1-99: pretender d' imitarvi è impresa matta / più che cavar
5. bot. region. -peto d' asino: denominazione di alcune piante quali
, 235: d tabacco... d' altro nome si chiama nicotina, erba
). bot. luffa d' arabia (. luffa aegyptiaca).
il mondo. cini, 97: giudizio d' asino! / vedela in tanta fretta
ciarlato ch'io vivo di desiderio e d' impazienza cinque giorni almeno per settimana;
quando posso starle vicino mi pasco petrarchescamente d' occhiate. = comp. di
sonetto o una canzone alla petrarchesca. d' annunzio, v-1-628: dai versetti maomettani ai
: quei suoi versi gli direste opera d' un pastorello d'arcadia, che avesse voluto
versi gli direste opera d'un pastorello d' arcadia, che avesse voluto verseggiar petrarchesco
caldo del suo agosto fa bollire la nona d' oggi che quella di ieri. caro
vi protesto che non voglio esser tenuto d' usare né la bocaccevole né la petrarchevole
ma solamente la pura e pretta toscana d' oggidì. a. f. doni,
suoi dar posa. nuovo giornale letterario d' italia, xl-630: in un'età
frontespicio nella piazza di quel vostro viso d' autunno campeggia petrarchevolmente? 2
. -in partic.: la poesia d' amore diffusa in europa nei sec. xv
, in cui fu limitato dalla ricerca d' altri e più peregrini modelli, rifiorì
bettinelli, i-37: altrove un nuvolo d' altri [poeti], che settecentisti
che settecentisti dicevansi e vanto si davano d' aver risuscitato il petrarchismo dall'obblivione dopo
il petrarchismo dall'obblivione dopo un secolo d' inondazione barbarica e rovinosa. de sanctis
puro, del petrarchismo per eccellenza. d' annunzio, iv-2-791: dolce e terribile sorte
.. ma sta'tranquillo sul conto d' esser io la vittima della seduzione,
solo petrarca. -con uso aggetti d' annunzio, iv-2-830: amico di bernardo cappello
bernardo cappello, di jacopo zane e d' altri patrizi petrarchisti. 2.