d'ordine del ministro). -impiegato d' ordine: v. impiegato2, n.
. impiegato2, n. 1. -alunno d' ordine: in alcuni settori dell'amministrazione
alcuni settori dell'amministrazione statale del regno d' italia, l'impiegato inquadrato nel grado
doti necessarie per essere un buon impiegato d' ordine. pratolini, 1-6: ci
delle non lontane officine, all'impiegato d' ordine. 33. insieme di
tommaseo, 20-52: ordine è disposizione d' oggetti uguali e inuguali, ciascuno nel
, avvenimenti e svolgimenti della mia vita d' artista, non posso fare a meno di
conv., iv-viii-i: conoscere l'ordine d' una cosa ad altra è proprio atto
dottrine filosofiche vanno salendo a sommi gradi d' onore... e così viceversa
intermedia, raccolta legislativa, testo normativo d' origine compilativa. - in partic.
anche nell'espressione uscire dall'ordine, d' ordine', abbandonarsi a una condotta sregolata
. cavalca, vii-73: si dice d' un santo padre che, essendogli detto
: se alcuno ti richiedesse aiuto per uscire d' ordine o far cosa sia contra
queste genti, come si può dire d' altre oltramontane, non vengano sotto l'
quelli che hanno officio di comprare e d' aparecchiare, sonare e cantare e ballare:
di tal pietra si tenga l'ordine d' una volta piana. s. maffei
mercato, lo lasciasse in una stalla d' un vicino amico suo. f. d'
d'un vicino amico suo. f. d' ambra, 4-24: il possibile /
vorria per moglie la figliuola del re d' inghilterra, madama maria figliuola di madama
acquistar le scienze e le discipline, d' incominciarsi e procedere sempre da quel che
combinazione degli elementi formali di un'opera d' arte (secondo criteri di armonia,
la disposizione degli elementi in un'opera d' arte o gli argomenti in un enunciato
fare un bellissimo palazzo ha disegnato, d' aver insieme raccolto gran quantità di peregrini
se non saprà, con regolato ordine d' architettura, a'suoi luoghi disporla.
quale guscio [del palazzo] è d' ordine rustico e graduato. baldi, 553
le colonne sono di trevertino, tutte d' un pezzo, benissimo tornite e fusellate
. baldinucci, 113: l'ordine d' architettura è un concerto o componimento di
legge. statuto della società del padule d' orgia, 142: ne la quale
', rito, procedura. -questione d' or dine', procedurale. -per estens
formalità del processo. - * questione d' ordine ': che non tocca i principi
corrispondenza ufficiale e per ogn'altro oggetto d' ufficio. 60. apparato (
-uomo dell'ordine'. gendarme. -servizio d' ordine: v. servizio. marsilio
bene stabilito nello stato e una conformità d' animi e di voleri. segneri,
un atto o un modo di esistere d' una capacità di ragione privata e volontaria
padronanza coll'ordine della miglior convivenza. d' azeglio, 4-ii-167: il popolo vuol
partito dell'ordine. -uomo, persona d' ordine; gente d'ordine, dell'ordine'
-uomo, persona d'ordine; gente d' ordine, dell'ordine'. amante della
[s. v.]: uomo d' ordine: che lo segue, lo
segue, lo vuole e spesso dice d' amarlo, ma più che in sé l'
; ma io, anche per ragioni d' affari, sono uomo di ordine. b
moravia, xi-505: sono un uomo d' ordine, mi piacciono il silenzio,
, 178: intendiamoci, sono uomo d' ordine e ordinato. ho sempre organizzato
teatri chi, restringendosi in un fatticello d' un borgo, si studia a forza di
dtjpsalia, di gotteburg, di norkoping, d' abò e di viburg, i quali
altre figure nervose e compendiose, ma d' ordine volgare. solaro della margarita,
non furono mai molto letti per incagli d' ordine editoriale. 73. geol
, ecc.). -relazione d' ordine: v. relazione. 75
anni che corsero dal 1849, pieni d' umiliazioni e di fremiti, fossersi tutti spesi
il diritto altamente umano di conoscere e d' istruirsi forse che è solamente per noi
riconoscimento o legittimazione pubblica o per imposizione d' autorità, detengono un particolare potere o
, 2-4-561: sette volumi delle vite d' altrettanti diversi ordini di santi: apostoli
delinquenti. perché in questi due ordini d' esseri umani le trova, anzi, ella
, viii-2-29: la dimora sua [d' orazio]... fu il più
, dove venuto, meritò la grazia d' ottaviano cesare, e fugli conceduto d'essere
grazia d'ottaviano cesare, e fugli conceduto d' essere dell'ordine equestre, il quale
uva, n7: quasi in un batter d' occhio in tutt'egitto / palese fé
e mercantile famiglia degli acciaiuoli, fu d' ordine militare, ma d'animo reale
acciaiuoli, fu d'ordine militare, ma d' animo reale e grande. gir.
comunemente di tre ordini di persone, cioè d' ecclesiastico, di nobili più qualificati e
, iii-8-138: figliuolo [guido] d' un guinicello, dell'ordine de'grandi,
, organo o autorità collegiale. -ordine d' arbitrato: nel comune di firenze,
cominciatore il beato francesco nato della città d' ascesi. sacchetti, 72-2: un
54): i cappuccini, forse più d' ogni altr'ordine, eran oggetto de'
abolite, come l'ordine del toson d' oro in francia o progressivamente trasformate negli
di calatrava e l'altro è quello d' alcantara. lud. guicciardini [rezasco
di difender le vedove e pupilli, d' entromettersi a far paci tra nemici.
mila scudi, lo [il duca d' orliens] cavò d'inghilterra...
[il duca d'orliens] cavò d' inghilterra... e lo condusse a
mer dove, avendo giurato la pace d' arras, gli diede la moglie promessa
... goethe ricevendo la legion d' onore, l'ordine di san- t'
l'ordine de gli arconti solamente composto d' uomini dottissimi, degni e innamorati sì
spagna, invece di quello della legion d' onore spedito a quelle corone. carducci
nomina a commendatore dell'ordine della corona d' italia. tarchetti, 6-i-207: io
, 3-3-242: odoardo, quarto re d' inghilterra,... gli mandò con
degli animali: tendenza sociale, capacità d' educazione, facoltà di progresso.
oggetto della prescrizione (anche nelle espressioni d' uso questi sono gli ordini, gli ordini
un'espressione dei desiderio, anco senza autorità d' ordinare: sempre pronto a'suoi ordini
il potere sollecitò gli aiuti di gente d' ogni risma, non seppe, dopo averla
iii-55: « fammi la piada » disse d' improvviso alla serva come se le desse
di scrittura un tamburo). -foglio d' ordine: v. foglio, n.
n. 1. - parola d' ordine: v. parola, n.
chiari, 2-ii-116: ricevuto l'avviso d' esser egli entrato in casa di madama
avea contro di lui ottenuto l'ordine d' un arresto. codice di procedura penale,
393: 'ordini di cattura, d' accompagnamento e di comparizione emessi dal pubblico
elenco, come documento scritto. -mozione d' ordine: quella che, nel corso di
del giorno: esservi citato con menzione d' onore per meriti acquisiti in battaglia,
era stata come sepolta sotto un cumulo d' immagini estranee, di paradigmi convenzionali,
estranee, di paradigmi convenzionali, di pregiudizi d' o- gni sorta. soffici, v-5-65
: schema critico-interpretativo di un'opera d' arte, di una corrente letteraria, di
nulla a restituire a un qualunque violento d' oggi il vigore altamente raffigurativo dei tratti
erotici: un vero paradigma dei casi d' amore. -schema teorico che esprime un
, destinato ad essere l'elementare paradigma d' una nuova fisica che avrebbe scardinato il
': figura che consiste nell'esposizione d' un detto o d'un fatto altrui che
consiste nell'esposizione d'un detto o d' un fatto altrui che torni al proposito
impancarsi le intere notti in que'paradisetti d' armida sotto le pro- curatie..
è scritto nel genesi, capitolo iii. d' annunzio, iv-2-155: odori paradisiaci la
. sacra, sublime, ineffabile. d' annunzio, iv-2-500: puoi tu, o
quel paradiso occidentale per rapirvi i frutti d' oro, rinunziò a trar seco le
a una aperta finestra in certe sere d' estate paradisiache. d'annunzio, 4-ii-60:
in certe sere d'estate paradisiache. d' annunzio, 4-ii-60: ella era così
, 122: mi lavo di sensi e d' idee / al vostro gran sputo bianco
un cibo, un sapore). d' annunzio, vi-272: credevano di trovare il
. carducci, ii-7-277: ai mangiatori d' oppio, quando si risvegliano dal loro
. 6. che rivela purezza d' animo, castità, soavità, perfezione
delle sue creazioni la più popolare. d' annunzio, 8-27: li uomini, anche
i ginocchi. tutti i desideri paiono cadere d' innanzi a quella pura freddezza paradisiaca.
del genere musa, altrimenti 'fico d' adamo ', così detta metaforicamente dalla squisitezza
e dalla magnificenza del suo fogliame. d' annunzio, iv-1-286: un gran buddha dorato
raccolta di liriche composte da g. d' annunzio fra il 1891 e il 1893
er lui udita infino a qui. d' annunzio, v-2-747: questo anto
proce dendo intende di trattare d' essa celestiale corte e de'suoi
. v.]: 'paradisino': titolo d' albergo o caffè in luogo ameno o
! de pisis, 1-483: atmosfera d' arcadia e paradisino in terra.
etsi 'la grazia / del sommo ben d' un modo non vi piove. idem
rappresentano all'uomo in visione terrestre. d' annunzio, 8-32: ho fatto un
ho fatto un bel sogno. mi pareva d' essere nel paradiso. io vedeva le
): tanta fu la sua letizia che d' inferno gli parve saltare in paradiso.
ironicamente, di qualche morto uggioso. d' annunzio, 8-128: cingeva con le
! paradiso santo! ': esclamazione d' accoramento e di sconforto. pea,
prendavi pietade /... / d' uom che pur dianzi ardiva mirar fiso,
del paradiso ritenuti sotto buona custodia. d' annunzio, iv-2-571: il doge parlava
età fiorita e giovinetta, / idolo d' una dea dal cui bel viso / impara
si cambiano in altrettante donzelle bellissime e d' immortale virginità, dette uris. panzini
san benedetto e san germano 'l destinòe d' esser sovrano / de tutto regno cristiano
non vi fosse alcuno che avesse ardire d' andar a mangiare dell'albore della vita.
dall'unno e dallo scita / desolato d' italia il paradiso. tarchetti, 6-1-
è un paradiso. sembra il fondo d' un mare. 5. spettacolo,
1-41: oh mente santa, paradiso d' allegrezza, ornata di fiori e di tutte
2-39: quelli eran di virtù - d' ornati e cinti, / quella terra pareva
, torcia, frusta, / freccia d' amore in terra / che solo i nostri
. levi, 6-66: un filo d' acqua esce da un tubo arru- ginito
1045: sono tutti gli occhi / pieni d' una lontana visione. / è il
in un paradiso di progresso indefinito, d' incessante gioia senza dolore. 8.
dolcemente e trista lei si truova, / d' oro è l'età, paradiso terrestre
il disperato rimorso del paese natio: d' un paradiso nel quale ella non sarebbe
iii-88: gustai allora tutto il paradiso d' artista. tèrèscùi, 1-163: ecco
. loredano, 1-58: che la bellezza d' un volto, stimata dall'opinione dei
degli occhi, fosse il vero oggetto d' amore riputai massima infallibile. moretti,
... montate sode quattro chiare d' uovo, incorporateci dentro i rossi, poi
, 3-1: presi ardire a l'ultimo d' intrare alla lettura e scrittura della terza
/ cappello grondante in pioggia / piume d' uccel paradiso. -con sineddoche
« eo son lucia, ma detta fior d' uliva, /... sciava
giustizia tostamente risplenderà e fia siccome fonte d' acqua che non viene meno e siccome paradiso
tutte le cose piacevoli e dilettevoli, d' arbori, di pomi, di fiori,
, acque vive e correnti, canti d' uccelli, ea in effetto di tutte
si mesce e gareggia colla natura. d' annunzio, i-625: splendon ne la memoria
ricco di una vegetazione lussureggiante. d' annunzio, 3-350: il paradiso del delta
: il paradiso del delta, pingue d' alluvioni, in mezzo prosperava di piante e
era un verziere, / in figura d' un sistro, ismisurante. / il verde
ch'è sì tristo / e far d' altro essercizio nudrimento, / se far tu
e ha valore eufemistico). cronichetta d' incerto, 271: in calen di settembre
andò in paradiso domenica, addì 29 d' aprile. p. leopardi, 161:
paradiso '... familiarmente anche d' adulto morto: 'andò in paradiso
tutta lasciva percotendola, or la rimoveva d' in su le delicate carni, ora accostandovela
sensazione, una condizione, uno stato d' animo). fagiuoli, 1-5-250:
/ bianca, ben fatta, giovine, d' un viso, / d'un occhio
giovine, d'un viso, / d' un occhio, d'un guardar di paradiso
viso, / d'un occhio, d' un guardar di paradiso. ghislanzoni, 17-
nievo, 1-395: passarono cinque anni d' una vita di paradiso. bontempelli
amiamoci; e una povera soffitta nuda d' ogni ornamento, esposta alle intemperie delle
del mie core / amor ha posto d' ogni donna 'l fiore, / l'angelica
un nuovo paradiso / con lo splendor d' un ciel di nove stelle. ghislanzoni,
, xlvii-164: i'solea spesso ragionar d' amore / e talvolta cantar del vago viso
/ e finalmente in se stesso è d' avviso / che un velen l'abbia
viso, /... / che d' altro paradiso / non saria mai voglioso
gentil,... / quell'età d' oro, o vera o fabulosa,
poi che m'hai fatto degno / d' un sì beato riso / che 'n paradiso
usualmente distinto in paradiso comune o d' orléans e paradiso giallo o di metz,
color ruggine, e che sa di fior d' arancio,... io imparai
che va dalla porta al pratello / d' uve sancolombane e paradise / era coperta
dà poco sugo, ma è un liquore d' una squisitezza, da perderci l'ugola
pigne lunghe e chiare, / e tutti d' oro sono i chicchi, e hanno
guardiani in mare. = nome d' agente di parare1, n. 7,
, non è raro che celebrino i fuochi d' artifizio in pieno sole...
cuore li detestava,... e d' altra parte fu sempre obbligato a servirli
paradossale, costui si lasci pur cader fin d' ora lo scritto dalle mani giacché di
paradossale, non fu che un saggio d' interpretazione della nostra storia come urto e
che da una parte hanno l'aria d' una verità triviale e dall'altra di
,... per smania, d' apparire paradossale e brillante ma anche per un
di verità, ad amici sposati, scontenti d' essersi sposati, aveva fatto lui,
: quando fosse una donna ben parlante già d' età e che si avesse qualche autorità
e che essendo paradossica non resta però d' esser vera. f. f. frugoni
la verità o per dir cose fuora d' oppenione. musso, 103: vengano pure
fu inventore, come narra pappo, d' una linea, detta paradossa, del genere
: questo paradosso, cioè cosa fuori d' oppenione e degna di maraviglia e da non
passati vennero doi al nolano da parte d' un regio scudiero, facendogl'intendere qualmente
15-176: se il re spendeva cinque milioni d' oro l'anno, essi ne avanzavano
legislazioni, col quale malgrado la scoperta d' un falso giuramento non si rescinde la
al quale autore e lettore devon chiedere d' apparir vero in quanto è più propriamente
uomo della nostra carnagione s'innamori improvvisamente d' una fanciulla mora. -contraddizione dj termini
lucini, 4-137: vuole [d' annunzio] meravigliare e piacere coll'arte
e questa non saranno altro che favole d' esopo e paradossi. = voce dotta
di piccoli mammiferi, di uccelli, d' uova, d'insetti, di frutta,
mammiferi, di uccelli, d'uova, d' insetti, di frutta, si arrampicano
pioggia. inventario di alfonso ii d' este, 2952: otto pezzi di parafanghi
sbieco e inonda il grembo ai viaggiatori. d' annunzio, v-2-855: in una carrozzuccia
de rosa, 236: dietro il 'popolo d' italia 'tutta la stampa parafascista inveì
scrizione mediante parafo. = nome d' azione da parafare. parafemìa, sf
donazione o eredità, dalla propria famiglia d' origine) non costituiti in dote né
, se troppo peloso. = nome d' agente da paraffinare; voce registi-, dal
fusti o filati. = nome d' azione da paraffinare. paraffinico, agg
, che fornisce carburanti a basso numero d' ottano, oli poco detergenti e gasoli
vengono disposte in corrispondenza dei punti d' angolo della linea perché il filo, se
sulle pàgine della rèduce copia una ragnaia d' interpretazioni. bernari, 7-153: se
gr. biz. roapacptoviax-fy;, nome d' agente di roapacpcovéto propr. 'parlare
: vari modi si truovano in uso d' osservare e di seguire (scrivendo) un
stile. -anche: prendere a modello d' ispirazione, traendone spunti e motivi o utilizzandone
. foscolo, ix-1-426: gli apponevano d' avere parafrasato le storie di rolandino.
come molti hanno fatto, quel capo d' opera di filosofica poesia [il '
costretti a diventare. = nome d' agente da parafrasare. paràfrasi (
scopo di rendere più accessibile il contenuto d' idee dell'originale a una nuova e
fuori una traduzione della 'poetica 'd' orazio, quasi in forma di parafrasi,
nella mia parafrase del terzo libro della retorica d' a- ristotele. tesauro, 2-434:
questa una. al muratori non rincresceva d' accoglierla; ma la rafferma solamente con
spero non mi rimprovererete in cuor vostro d' abuso. -maniera diversa di esprimere
-modo di esprimere indirettamente uno stato d' animo, un sentimento, una sensazione.
dal gr. 7rapàcppaat <, nome d' azione da 7rapa9p࣠« 'dico con altre
. salvini, 30-2-241: ama meglio d' essere fido interpetre che parafraste leggiadro.
gr. 7rapa- 9paarfy;, nome d' agente di 7capa9pa£ 200: stamattina ho parafrasticato un pezzo d' un coro del 'prometeo 'di eschilo
v-551: la tavola caldeggiava, fumante d' allegazioni, di consulti, di paragrafi
di trinchetto... è fatto pure d' una lamiera girevole... non
, i-233: farai un paravento in foggia d' un paragatto o parafuoco che stia sopra
dice di cicerone, di virgilio, d' orazio e degli altri principali poeti latini.
libri inglesi e con me qualche libro d' istruzione. d'annunzio, 4-i-65: nel
con me qualche libro d'istruzione. d' annunzio, 4-i-65: nel nido, segreto
il parafoco: titolo di alcune poesie d' intonazione scherzosa scritte prima del 1769 da
tiratori. o. area o corridoio d' isolamento più o meno estesi, creati
, carboni o mozziconi accesi provochino focolai d' incendio. -anche con valore di apposizione
un corridoio parafuoco, diventa sicura miccia d' innesco. 7. figur.
, i-233: farai un paravento in foggia d' un paragatto o parafuoco. =
di questo [mare] un piloto d' una nave, nella quale io mi trovai
. nievo, 729: nei paraggi d' ancona cominciò lo scirocco a darci noia
darci noia ed attraversarci il cammino. d' annunzio, ii-979: i quattro legni
. figur. fase della vita d' un uomo, età. anzini
casato, stirpe, ceto. rinaldo d' aquino, 101: né ò temenza /
, i-648: due cavalier valenti, d' un paragio, / aman di core una
egual paraggio, provvidi e cortesi / d' una donna gentile insieme accesi. pascoli,
commesso l'errore di scegliersi la moglie d' un paraggio superiore al suo, ch'
gente e ricca: ine non avevano luogo d' alto paraggio che la possanza dell'arme
tanto este abassato, / ch'eri d' alto paraggio. cantari antichi, lxxxv-146
. intelligenza, 2: donzelli e cavalier'd' alto parafo / cantan d'amor novelle
e cavalier'd'alto parafo / cantan d' amor novelle canzonette. ibidem, 14:
laudar lei non poria, / tant'è d' altero e nobile paraggio. girone il
dentro a un sasso o nel troncon d' un faggio. 2. prova
/ tutti i santi di francia e d' inghilterra. 3. confronto,
insieme si può non pure a quella d' aristotile porre al paraggio, ma ancora
rova? marino, 1-2-173: sì ben d' ogni bellezza in quel el volto /
il paraggio delle sue fortune a quelle d' un ciurmatore, d'un musico,
fortune a quelle d'un ciurmatore, d' un musico, d'un pazzo e talor
un ciurmatore, d'un musico, d' un pazzo e talor anche d'una simia
musico, d'un pazzo e talor anche d' una simia o d'un cane!
e talor anche d'una simia o d' un cane! redi, 16-i-18: quando
, 16-i-18: quando in bel paraggio / d' ogni altro vin lo [il canaiuolo
, che giustamente esser si vanta / d' ogn'altra esempio che tra noi s'appella
sia, s'anche al paraggio / d' ibla il favo vincesse, io non lo
presente offerisse... loro la casa d' austria non potesse andare a paraggio di
importantissimi che loro si cedevano col trattato d' imperio. -avere paraggio di qualcosa
puote aspirando sprona e tace, / lieto d' aver sì ebile paraggio / della nostra
doti. -con, di, d' un paraggio: in pari maniera o
anonimo, i-648: due cavalieri valenti d' un paraggio / aman di core una
/ non vi vedean, ma eran d' un paraggio. cicerone volgar., 1-380
, ded., null'altra munificenzia vantisi d' entrare in paraggio colla liberalità de'suoi
colla liberalità de'suoi inchiostri. giornale d' italia, xl-142: le manifatture potrebbero
sapienza più soda c'hanno scozzonata più d' una cattedra e cavalcato più d'un pergamo
più d'una cattedra e cavalcato più d' un pergamo. g. p. zanotti
l'alma fronte, ove risiede / maestà d' alto legnaggio, / a cui solo
e pura. fagiuoli, iii-168: d' accortezza ella diè sempre tal saggio,
di nobile affare / qual è fornito d' ogni buon paraggio. = deriv
sperone di circostanza che si fissa sul davanti d' una nave all'ancora, con forti
e sarago maggiore; pagro. d' alberti [s. v.]:
quasi paragonabile a una conversazione francese. d' annunzio, iv-2-432: sembrava che soffiasse
lacopone, 92-68: spogliare se voi tom d' onnecovelle, / cioè en questo stato
si paragonasse il numero assoluto dei buoni d' ora e d'allora, lasciando la
numero assoluto dei buoni d'ora e d' allora, lasciando la proporzione tra i
: i prencipi sono incostanti e godono d' esser paragonati al sole, perché veggono
; il quale fin dalla cacciata del duca d' atene aveva cominciato a numerarsi e a
durezza, anche nella costruzione di opere d' arte, oggetti ornamentali, ecc. (
commercio dei peruzzi, 13: tocche d' oro e paraoni ch'avemo in firenze.
de oro, essi tengono di carati d' oro corno noi et hanno el parandone
due sorti, nero e di color d' oro. il nero è adoperato per
tesser nera, chiedeva in grazia d' esser fatta bianca. concessale la grazia
, doventò inutile. inventario di alfonso ii d' este, 1259: preda di parangone
tavolino di paragone e aperto uno scrigneto d' avorio, ne trasse fuori buona quantità
volto, cinto da'raggi della chioma d' oro, pareva un sole che per ischerzo
uomini da bene, di buona mente, d' età ragionevole ed intendenti del detto esercizio
calzaiuolo, lxxxviii-1-163: un paragone / d' un or ch'è ventiquattro o più carati
duso: / così forte m'incarna / d' albore senza rama. an
: i vari paragoni delle varie qualità d' ombre e lumi fanno spesse volte ambiguo e
10 posso senza nota di falsa modestia o d' orgoglio dare un suffragio sommario nella mia
oggetti ovvero sopra due o più parti d' un oggetto, si sforza di conoscere
né è lecito istituire paragoni tra opere d' arte diverse. -l'effetto,
/ diceva la madonna: or vederai / d' il tempio e la cittate il parangone
con cui sicuramente s'esamina il valore d' ogn'uno. muratori, 6-239: le
presso i princi ali popoli d' europa. carducci, iii-14-329: il conte
alepio in un suo paragone della poesia tragica d' italia con quella di francia.
, lxlii-86: sete paragon di sagioj e d' ogni caonoscenza fina giunta. maestro francesco
non dir, eh'anzi è lo paragon d' amante, / ché 'l sagia,
. zuccolo, 216: ben merita toro d' es- ser chiamato paragone col quale si
b. tasso, i-257: o d' eterna beltà bel paragone. c. bini
, se l'uomo non temesse d' apparire in paragone poco meno che femina
in paragone poco meno che femina. d' annunzio, i-951: scossi li oleandri,
nuda perché tu vegga che in paragon d' arianna anche le veneri perdono di bellezza.
loredano, 2-i-44: per la bellezza d' un volto, che a paragone del
se tu miri ben tuo gabbia d' oro / e poi nel loco dove fai
/ gra dito a paragon d' un gran tesoro. d. borghesi,
ella, che ornato il crin d' eterno alloro / riluce intorno al
, si viddero tutti negletti in paragone d' un tal fagone, non per altro idolatrato
senza paragone... nel giocar d' armi e nel torneare. g. grimani
romano imperio, si può dire al dì d' oggi pren- cipe di testa senza paragone
berchet, 222: si struggea pur d' arrivarti, / di star teco al
/ non v'è chi mi trappassi d' un cedrone. f. m. zanotti
), io non ho sugge- zione d' un giovane (posso stargli al paragone)
o contratti di cessione di terreni, o d' ipoteche,... o atti
paragrafìca. paràgrafo, sm. segno d' interpunzione, proprio dei papiri greci di
, vii-62: vi saranno due paragrafi d' una stessa legge, per un dei quali
. contile, i-37: ardite forse d' equiparare i vostri recipi con i miei
apposta per ispiegare il senso uni- versal d' una voce, e che gli esempi che
: v'è un paragrafo del galateo d' oltreoceano che vieta il discorso e le
fagiuoli, 1-6-388: io son seguace d' astrea e non di marte, e
-siamo -diceva cecilia con fierezza mista d' amaro - il paraguai del co di
per far l'infusione per due libbre d' acqua comune... si mette in
. si mette in un ciccolat- tiere d' argento, o in altro vaso appropriato,
in altro vaso appropriato, sufficiente quantità d' acqua e si pone al fuoco a bollire
gr. rcapàxeuj / u;, nome d' azione da rcapa- xelrcw 'tralascio,
letter. costiero, litoraneo. d' annunzio, ii-191: o bei fiori paràlii
feste in onore di apollo). d' annunzio, ii-937: non era solenne la
funebre vascello / che radduceva il giovine d' italia. 3. sm.
e vorrei pur finir degnamente, non d' asma o paralisi in terreno straniero.
-paralisi temporanea: è la meningite. d' annunzio, iv- 1-329: il suo
un po'saltellante e malsicuro, come d' un uomo che abbia in sé un principio
, non gli restava che un barlume d' intelligenza. pirandello, 8-479: fece
doppio, fiori gialli di farfalla, fiori d' erba paralisis o primulaveris di fior turchino
malattìe paralitiche universali o quasi universali. d' annunzio, iv-1-331: le mani odiose gestivano
, mentre i gomiti rimanevano rigidi, d' una rigidezza paralitica. palazzeschi, ii-257:
paralitica non poteva muoversi né parlare. d' annunzio, iv-1-903: dentro una specie
rachitico / sacrificar vorreste / quell'angelo d' amor! lucini, 4-288: versi francesi
. bartolini, 17-30: le esposizioni d' arte non sono più frequentate. le frequentano
onde gira sempre la testa come in tempo d' oriuolo non le impediscono il portar sottanini
fiorami di colori allegri e gran merletti d' argento. viani, 19-289: su
rajberti, 3-26: devono incolpare se stessi d' aver paralizzato le risorse della medicina.
la gamba paralizzata ha spesse contrazioni. d' annunzio, iv-1-558: so paralizzato dalla
, 5-12: ogni volta si davano casi d' idioti portati a votare, o vecchie
2-109: è grassa e la sua sensibilità d' una volta è tutta spuntata e paralizzata
of chance house ', nelle lunghe sere d' inverno, per scuotere la loro anima
una manovra paralizzatrice. = nome d' agente da paralizzarei. parali?
di avversità meteorologiche. = nome d' azione da paralizzare1. paràllage,
dotta, gr. toxpaxxayt), nome d' azione da notpaxxàoao (v. parallasse
cassola, 147: si hanno osservazioni d' altre fisse che s'appressano al nostro
: 'parallasse ': spostamento apparente d' un oggetto, rapporto a quelli che gli
gr. 7rapàxxoe- £i <, nome d' azione da 7rapaxxàaaw 'scambio, traspongo '
, 9-29: supponendo che il pezzo d' arco solido hbvxpar... discenda perpendicolarmente
che penetri per una delle piccole basi d' un tal parallelipipedo, esce dall'altra dotato
emularli con un parallelismo di gesta! d' annunzio, iv-1-402: due processi di
con cui si ragguagliavano tutte le opere d' arte. carducci, iii-23-336: fin tra
un solo nastro. = nome d' agente da parallelizzare. paralleli?
una linea data. = nome d' azione da parallelizzare. parallèlo (
: l'avere a dormire in due letti d' una medesima stanza bastava ad angosciare l'
con dolce declivio fino al mare. d' annunzio, iv-2-1070: segnò con lo
parallela al * metter radice '. d' annunzio, v-1-128: l'insegnamento primario è
e paralleli appella / l'astronomo inventor d' estranie voci. idem, 193 not
nome perch'è destinato a seguire il parallelo d' un astro e il di lui moto
un astro e il di lui moto d' oriente in occidente. 6. filol
col metodo del triangolo e delle paralelle. d' annunzio, iv-1-803: ortona biancheggiava come
parallele di plutarco, dove a quella d' un greco segue la vita d'un romano
a quella d'un greco segue la vita d' un romano e raffrontansi.
: linea che passa per tutti quei punti d' un emisfero terrestre, nei quali l'
de'2 lati del volto le stremità d' esse linie, guarda se da destra e
2-xxiii-152: egli abbozzò in alcune parole d' occasione un parallelo fra il pubblico àpata in
carteggiare e agli ingegneri per disegnare. d' annunzio, v-1-311: l'ufficiale di
ristretto da angusto giro, gloriavasi maggiore d' alessandro, non contento dell'ampiezza del mondo
di abulpharagio, algiuzi di alsanna o d' altro orator musul- manno con le omelie
, 7-21: per la 43 del primo d' euclide i supplimenti di ciascun parallelogrammo sono
il quadrilatero si chiama un parallelogrammo. d' annunzio, iv-2-506: -ecco una bella
appoggiandosi al riparo fatto di pali in forma d' un parallelogrammo. soffici, v-1-321:
paese / e stringer si poteano in poco d' ora / raddoppiando le file, onde
raddoppiando le file, onde formato / d' un parallelogramma era un quadrato.
. l: 'paralo ': nave sacra d' atene, ch'era oggetto di singolare
verità che in effetto dimostrano, prima d' arrivare al sillogismo difettuoso. milizia,
è buon architetto. da'suoi disegni d' architettura si tocca colle mani che il
fare quel fatale paralogismo che molti milioni d' uomini fossero destinati alla felicità di un
voce dotta, gr. trapaxoyiarfe, nome d' agente da 7rapaxoyl ^ o (jiai
': pezzo piano di latta o d' altra materia per lo più opaca che,
pesante paralume di carta verde arricciata. d' annunzio, iv-1-170: nella sala la
rovani, i-60: stava seduto su d' un sasso cui facevano spalliera foltissimi carpini
attacati dall'uno e dall'altro polo d' una gagliarda calamita, mentre chiamò diamagnetici
cristallizzazione e per l'insolubilità di quello d' argento. = deriv. da
, e si scioglie in 200 parti d' acqua soltanto. si ottiene artificialmente scaldando
lessona, 1077: 'paramecio ': genere d' infusori cigliati comunissimo nelle infusioni vegetali.
ramentate de nobilissimi panni de raxo intexuti d' oro e di seta 'cum '
molti paramenti alla detta chiesa di broccato d' oro riccio. segneri, 5-85: piglio
. segneri, 5-85: piglio ardire d' incomodare v. a. s. perché
della valle per l'esposizione del santissimo. d' annunzio, iv-1-127: dall'architrave barocco
annunzio, iv-1-127: dall'architrave barocco d' una chiesa di travertino pendevano i paramenti
paramento. tutti damaschi rossi a strisce d' oro. -in partic.: ciascuna
, alcun paramento sacerdotale molto fino. d' annunzio, iv-2-140: don pasquale carabba
mitria. caro, 2-1238: qui d' ogni parte le troiane spoglie / fin da
cavallo, tutti sforzati di coverte e d' altri paramenti e d'avvistate sopravveste.
di coverte e d'altri paramenti e d' avvistate sopravveste. boccaccio, 1-i-451:
fare le paramenta, io non dico d' altare, ma quelle ornamenta a le quali
/ l'altro di paramenti ricamati / d' oro netto con nobil maestria.
: arazzo (anche nell'espressione paramento d' arazzo). bencivenni, 4-93:
: per stanze reali un paramento / d' oro e di seta in fiandra lavorato.
di spalliere. inventario di alfonso ii d' este, 1192: paramento della barca detta
', opera molto ricca fatto di ricamo d' oro, argento e seda e di
iv-2-536: 11 proveditore valier fu regalato d' un paramento d'arazzi per una camera
11 proveditore valier fu regalato d'un paramento d' arazzi per una camera del valore di
... ella di ricche vestimenta, d' oro e trapunti fregiate, vestiva nel
: paramenti ricchissimi di velluto con frange d' argento, a padiglione, e veli e
[al castello] addosso tali paramenti d' arabeschi e festoni che non si discerneva
mezzo di parametri. = nome d' azione da parametrizzare. paràmetro, sm
faccia crede di tal paramósche, / qual d' ogni banda fa sventolamento.
deboli bozzelli e un sol cavo. d' annunzio, iv-2-1143: di sotto alle
.. / la sua grandezza è simile d' un bue / e tal quel cervo
del pittore furono un fuordopera di quelle d' alessandro. il re gli fece da paraninfo
negozi. fagiuoli, 1-1-102: goderò d' essere il paraninfo di queste nozze.
e patteggiando spesso / de le compre d' amor tratta i mercati. stigliani, 1-181
virtute, / di grazia piena e d' ogni eccelso dono / eh'a ricontarle son
spirto in dolce fede, / paraninfa d' amore altri la crede, / che con
paraninfa, per così dire, e conciliatrice d' amore. tommaseo, i-251: può
: può anche il commercio essere paraninfo d' amore. albertazzi, 693: dell'agnello
: paraninfa amorosa [la primavera] à d' odorati imenei, / che con face
impollinazione di una specie vegetale. d' annunzio, 8-54: i colibrì multicolori dalle
plinio], 802: un'altra spezie d' ametisto pende nel giacinto...
, 297: la terza spezie [d' ametista]... è chiamato sapino
fisiche, o comunque irriducibili ai metodi d' indagine scientifica della psicologia e della psichiatria
usa nell'adriatico; negli altri luoghi d' italia chiamansi paranze alcune grosse barche a
luce verso l'ostro. là su d' una paranza sono imbarcate le provviste della
alla paranza di padron fortunato cipolla. d' annunzio, vii-192: la spiaggia bassa
, dandogli per un momento l'impressione d' essere anche lui persona di casa,
in quel momento codificate nelle * regole d' onore 'della camorra. un codice rigidissimo
dondolano sul mar liscio di lacca. d' annunzio, i-842: le paranzelle vermiglie
i-842: le paranzelle vermiglie, fiammanti d' arancio / bianche, fuggiasche per il
compagnia di sonatori, banda musicale. d' annunzio, iv-2-288: oh gloriosa paranzella di
, 7-158: non è uno stato d' incoscienza quello in cui vivono tanti scrittori
le natività degli uomini, come tavole d' astrolabio, oroscopi e altre simili cose
spiaggia, ha un quasi continuo parapetto d' isolette, scogli ciechi, schienali di rena
dell'elettore di treveri, per premunirla d' un fortissimo parapetto. -figur.
giuglaris, 170: contro le batterie d' una mala lingua non vi vuol altro
strapiombo, una cavità o uno specchio d' acqua, allo scopo di evitare le cadute
di sotto imbeccatellato con parapetti straforati e d' altezza di braccia 2 in circa,
che da un semplice parapetto dalla camera d' una vedovella, sua pigionale, donna
... che il porto sia guardato d' ogni traversìa o restìa. bellori
davanti del castello, la quale serve d' appoggio al petto dell'arrotino, lo
molto impedimento all'inimico quando si sforzi d' entrar nelle galee. guerrazzi, 2-224:
: -o madre! o madre mia! d' annunzio, ii-934: ferìan la notte
la guardia un parapiglia, / un calar d' aste, un suon confuso e vario
che menan tutti due bene le mani. d' azeglio, 6-24: v'era stato
avvenuti tutti quei formidabili e storici parapiglia d' invasioni e di controinva- sioni che le
sul giudizio universale 'è un parapiglia d' immagini volgari ed agevoli. 7
6-ii-655: tornai a casa tutto inzuppato d' acqua mentre la pioggia diluviava, rendendo
8-221: nelle paraplegie ove più parti d' ambedue i lati restano offese. =
polvere. inventario di alfonso ii d' este, 2954: due para polvere
: qualsiasi opera idraulica o corso d' acqua naturale che abbia per scopo lo
, 4-167: alla vista di quella colonna d' acqua, moneta riattaccò a urlare scomposto
il fenomeno ha richiamato sul posto spedizioni d' antropologi e parapsicologi: è stato appurato
all'ora della scuola, papà mutava d' abito, parava la tavola col tappeto
.. distesi / allo sguardo sul fianco d' un declivo / si parano di gale
quei morti che una consuetudine americana para d' un postremo e fallace incarnato.
magalotti, 19-55: i rami / d' ogni pianta gentil di nuovi fiori /
tutti. carducci, iii-4-124: molli d' auree ginestre si paravano i colli.
con quanta avidità vi accorra subito il popolo d' o- gn'intorno e come ogn'uno
fui sollecito a ritirarmi senza parare. d' annunzio, iv-1- 130: parava
] di due mazze col pomo più grosso d' un pugno: l'una per parare
estens. rendere inefficace (un colpo d' arma da fuoco); evitare (un
: è tanto comodo parar gli appunti d' ignoranza o di mala destrezza, dicendo di
manzoni, vi-1-375: prima d' entrare in materia, dobbiamo anche non
che del sol parava il raggio. d' annunzio, iv-2-43: torà guardava senza pararsi
le tenebre, che ci parano la vista d' iddio, non sieno in lui,
già nell'acqua, il tonfo pesante d' un corpo morto. ma non si vede
. landolfi, 2-150: un tronco d' albero dietro cui pararsi o contro cui
genio con tutte le fattezze e i segni d' un pecoraio direbbero che la madre sua
strussono grande parte di roma e la provincia d' in torno, ardendo e
su i pavimenti, o abbracciare fuor d' ogni senso qualunque cosa si parava loro
tempo che traiano imperadore s'affrettava molto d' andare a una battaglia, una vedova gli
che tu debbi fare vendetta del sangue d' uno mio figliuolo ch'è morto sanza
così perfette che fu cosa veramente fuori d' ogni credere di girupeno. magalotti,
nero e rosa. -figur. essere d' ostacolo, presentarsi come ostacolo a un
i-i ^ -alleg. '. la caduta d' orgonte ci dinota il fine dove va
, la qual quanto più arrogantemente presume d' opprimere altrui, tanto più profondamente viene
voi / avete fatto e fate tuttavia / d' esservi prima imbarcato, e da poi
sporgono considerabilmente, per procurare de'punti d' appoggio a tutte le sartie. de amicis
un pezzo e l'altro di una batteria d' artiglieria per proteggere i serventi dal tiro
la paraselene della luna, se dalle bande d' ostro o d'aquilone apparirà,
se dalle bande d'ostro o d' aquilone apparirà, da quella parte manderà vento
siluri (per lo più una rete d' acciaio subacquea). -anche nell'espressione
un parasole di velluto chermisino di frangie d' oro. massaia, vii-147: il
: parasoli sono tendaletti di cottonina o d' altra materia che si mettono alla poppa
). 3. aeron. ala d' aeroplano posta al di sopra della fusoliera
taglia lo scioccon di fannio / parassita d' ermogene tigellio? d'annunzio, iv-2-203
fannio / parassita d'ermogene tigellio? d' annunzio, iv-2-203: don giovanni amava
uterina, gian giacomo non si stanca d' insistervi, l'infante è tuttavia parasita
d' industria nel saziare i parasiti ed i ghiottoni
., i-487: l'indolente parassito d' una cieca pietà di tanti conventi sotto la
nuvolo dei parassiti ambulanti che ci ronzavano d' intorno, pigolando vigliaccamente l'eterno soldo
soldo, era anche troppo nauseante. d' annunzio, iv-1-895: la suprema schiuma
talora fatto prezzo di vilissimi adulatori, d' ingordissimi parasiti e di mezzani. garibaldi,
lucini, 4-245: si nutre [d' annunzio] da parassita: vendendo ciò che
, 2-i-412: gli romori e schiamazzi d' alcuni frati parasiti e ghiottoni. a.
anacreonte parasita de'prosciutti farne- siani. d' annunzio, v-1-113: saranno privi dei diritti
, anzi il primo della letteratura parassita d' italia. 12. che trae
granchi parassiti si ricovrono in cento chiocciole d' ogni forma, d'ogni età,
ricovrono in cento chiocciole d'ogni forma, d' ogni età, spesso logore e rotte
3-213: le rose rampicanti e quelle d' ogni mese, mescolate a fiori campestri
vive spiritualmente e fisica- mente a carico d' altri. l. pavera [«
ci mettono del suo un poca più d' intelligenza e di studio. 17
piovene, 6-113: una grossa pianta d' acqua parassita- ria, con foglie
azione di un organismo parassita. d' annunzio, iv-2-243: la malattia che ha
una causa ereditaria o parassitarla, è d' indole progressiva. e. cecchi,
sfio- rator diligente dei buon bocconi, d' altro non trattava che bucolica, sempre
che bucolica, sempre applicato con tanto d' occhio alla gastrimargia più sudata et alla
-arte sì; ed io l'esercito. d' annunzio, iv-2-260: egli, in
e lo zio gigio di quella pioggia d' oro che mi ha portata la sua
= voce dotta, gr. nome d' azione da not- ploty) (ju
. croce, iv-11-325: il licenziamento d' impiegati dei ministeri e delle amministrazioni locali
comma 20: controversie relative a rapporti d' impiego di dipendenti da enti pubblici e
frizione degli autoveicoli e di diversi motori d' aviazione, costituito da una serie di
. bartoli, 1-6-7: si chiusero d' argini e di trincee, e intorno a
o mantelletti che si alzano neh'interno d' un'opera di fortificazione dietro ai difensori
una parata di rotella ed un riverso d' alto. docciolini, 54: voi venite
tommaso... andò anche più d' ogni altro alla parata di quella durezza che
mezza persona, un nastro di seta, d' ordinario rosso. giunto il corteo nuziale
solenne sfilata di soldati schierati con divisa d' ordinanza e di mezzi militari, in occasione
sergente maggiore guiderà la gente alla piazza d' arme dove farà la sua parata. leoni
che vent'anni prima, nel corso d' una parata storica di carnevale, mascherato da
: pel cinematografo... egli [d' annunzio] si farà compositore di balletti
. dessi, 10-33: il re d' aragona sbarcherà tranquillo con un esercito da
il letto di parada coperto di tela d' argento. scaramuccia, 156: si diedero
un leone di metallo dorato di questi d' alemagna, che allora si tenevano per
visita va a finire in qualche alzata d' ingegno. -restare, stare in
ciascuna delle pareti metalliche a tenuta d' acqua, rinforzate da montanti e traverse
simili arredi e per comodo dei marinai. d' annunzio, iv-2-1355: si avvicina alla
. diga costruita per deviare un corso d' acqua o parte di esso. bacchetti
il pigro mincio si lascia prendere fosse d' acqua, per recarle alle pale dei
paratici, voglio dire dalle sessanta badie d' artefici e negozianti.
.. l'intrusa non dà maggior garanzia d' esser vera dell'arancia sul comò.
di carta colorata cadevano dall'alto. d' annunzio, iv-2-122: la chiesa era tutta
di drappi rossi e di fogliami d' oro. govoni, 77: l'oratorio
facciate] andar parate o di panni d' arazzo o d'altro. g. m
parate o di panni d'arazzo o d' altro. g. m. cecchi,
: una cameretta di pochi mattoni parata d' una carta lilla. -ant.
percossa di palmata da chiunque sia. d' annunzio, iii-2-165: a stròbilo, alla
parato di mussolina per una persona. d' annunzio, iv-1-642: la culla era nel
meglio, lxxxviii-n-145: elle so'tutte d' accordo, / la madr'e le figliolette
su la porta di parigi co 'l bacile d' oro in mano / a l'omaggio
punto / sì ch'ai sibilo sol d' uno di noi / sian tutti pronti a
: acciò corrisponda il parato da basso d' arazzi con le pitture di sopra. boterò
di velluto rosso con fregio di teletta d' oro. guerrazzi, 16-36: mi
vecchio / parato della casa illustre. d' annunzio, iv-1-699: 1 fiorami su
di marmo in cima al ravaneto, d' onde lo fan calare nel ca- ricatoio
lo fan calare nel ca- ricatoio. d' annunzio, vi-322: la * lizza '
cosa cavar la scena del di là d' arno e farla ne la più frequentata parte
a regolare la portata di un corso d' acqua (e a seconda della tecnica costruttiva
netta / di fresca mortelletta: / tagliò d' intorno tutti i paratoi / del paretaio
o di imbuto, posta sui cavi d' ormeggio e sulle catene d'ancoraggio delle
posta sui cavi d'ormeggio e sulle catene d' ancoraggio delle navi per impedire l'ingresso
. diga destinata a deviare un corso d' acqua. ann. romei, 3-502
uccelli verso i cacciatori. = nome d' agente da pararei signif. n. 3
mezzo alla pianura, / io aitar d' oro esser vorrei di quella / e starvi
dotta, lat. tardo paratura, nome d' azione da parare (v. parare1
e dei gamberi nella laguna, formato d' una rete a maglie fitte a modo di
modo di sacco, fornita all'imboccatura d' un triangolo di legno con un manico
entro una stanza come riparo da correnti d' aria o come tramezza divisoria.
sortire fuori con evidenza si veggono. d' annunzio, 8-15: un paravento dove su
, 1-173: non s'aveva paura d' esporre i nostri dipinti dentro la stessa
rovani, 1-60: stava seduto su d' un sasso cui facevano spalliera foltissimi carpini
a noi, si alzava un paravento d' alberi. 3. pannello con
usato per riparare una stanza dalle correnti d' aria. carena, 2-116: 'usciale
è tipico del resto anche di molti gruppi d' avanguardia, a fare da paravento a
l'asino. basile, i-153: d' ampia voragine tonante / fervido vedi uscir parto
fra tanti ardori, / bella parca d' amor, filava insieme / ricche spoglie a
ultimo prato in declivio stavano a guardia d' alcuni giovenchi due brutte vecchie rugose e
avevamo lasciati gli oliveti di massa. d' annunzio, vi-45: sul pianerottolo nel
. è una vecchia parca, coronata d' una grande criniera bianca. 3.
adoperata, chieggo pe'frammenti che recherò d' ora innanzi. soffici, v-2-421: un
in modo da formare parco. d' antoni [in dizionario militare italiano (1833
disporsi in modo da formare parco. d' antoni [in dizionario militare italiano (1833
), i-m169]: le brigate d' artiglieria s'incamminano..., marciando
. 2, col suff. dei nomi d' azione. parcellare (disus.
. 2, col suff. dei nomi d' azione. parcellizzare, tr.
= dal fr. parcellisation, nome d' azione da parcelliser (v.
, i-90: li giovani veggendo / d' intorno a te, parlerai di sollazi,
ella [s. margherita] fu figlia d' uno pagano, / d'un gentilissimo
fu figlia d'uno pagano, / d' un gentilissimo patriarca; / egli e mestieri
del radiotelefono). = nome d' agente da parcheggiare. parehéggio,
. da parchetto3, col sufl dei nomi d' azione. parchettista, sm. (
a credere che quella parcità e desiderio d' avere dipenda dal suo bisogno.
fugge le spese soverchie come uno che sia d' animo vile e povero. lottini,
ancor relucie, / di valore e d' ardir par esser parco. refrigerio, xxxviii-
, ammirabili e parchi poeti amendue. d' annunzio, v-3-629: son parco di parole
e sé ciascuna ha un arco: / d' ampiezza pari son, ma varia foggia
pari son, ma varia foggia / fé d' ornamenti il mastro lor non parco.
/ non amor del re bano o d' altri suoi, / del quale or vi
che tutta io senta / la facondia d' amor chiusa in un guardo.
santo coro / segue la 'nsegna, d' onorar non parco. ariosto, 23-82:
lo 'n- carco / de la carne d' adamo onde si veste, / al montar
, / perché la vita mia, d' affanni carca, / non fu presta a
carca, / non fu presta a trar d' ira e di tormenti. pisani,
di tormenti. pisani, 179: d' aver mi basta / ciò che parca
parca / sanza avarizia o molta industria d' arte. bisticci', 1-i-278: la vita
e parca e dura, / ma piena d' onestà. scalvini, 1-78: mio
esprimere compiutamente un concetto, uno stato d' animo. g. stampa, 23
propriamente si chiama teda, più abondante d' umore che tutte l'altre, più
vantaggio / ti porto tesser... d' onde sì parco. varano, i-iio
ha un parco serrato da mura pieno d' animali, che volge cinque miglia. magalotti
rinchiudono e sorvegliano gli animali selvatici. d' annunzio, i-679: il bel parco,
spianate tenute a prato, da specchi d' acqua, da cascate, da viali,
cinto di mura, ove sono ruscelli d' acque correnti per irrigar or qua ed
del parco udiva un ultimo fringuello. d' annunzio, iv-1-io io: il brivido del
, iii-25- 158: il giardino d' armida... era, per dichiarazione
, 5-33: arcinazzo era tutta un parco d' auto mobili, muli e
a bordo di una nave. -parco d' incendio: in un arsenale, ciò
ciò che occorre per l'intervento in caso d' incendio. -parco dei legnami: settore
parco di bestiame...; parco d' incendio...; parco dei
del genio e della motorizzazione. d' antoni [in dizionario militare italiano (1833
rano. balbo, ii-228: in men d' un mese l'esercito fu portato da
pezzi a centododici, oltre del parco d' assedio. pisacane, iv-102: quantunque vi
', ed oltre a questo ogni corpo d' esercito, ne avesse uno particolarmente per
che chiamasi volgarmente 'parco del corpo d' esercito ', pure le batterie debbono
le macchine, gli attrezzi da guerra d' un esercito. chiamasi pure parco il luogo
con due buoi pel nostro vitto. d' annunzio, vi-910: il parco dei buoi
, ir. pare aux cerfs, pare d' aèrostation, pare d'artillerie e pare
cerfs, pare d'aèrostation, pare d' artillerie e pare aux munitions.
, cosparsa di macchie nerastre. d' alberti [s. v.]:
invece della pelle di daino. d' annunzio, iii-2-277: quasi al li
. v.]: 'pardaloto': genere d' uccelli dell'ordine degl'insettivori, stabilito
, pardani). ant. moneta d' oro o d'argento delle indie portoghesi
. ant. moneta d'oro o d' argento delle indie portoghesi, coniata in
moglie e pagò di pena cento oncie d' oro, ch'erano mille pardai, cioè
pardan che vale un ducato d' oro luna e così mezi pardani
, moneta allora alquanto più corta d' uno scudo d'argento. gemelli careri,
alquanto più corta d'uno scudo d' argento. gemelli careri, 1-iii-229: vi
coniano monete come 'pardaos 'd' argento... e 'par-
. e 'par- daos 'd' oro... si fanno in goa
sero nel suo letto, di cui d' ebano le tavole, di piume i
.. tempestate come 'l capo ma d' azzurro più acceso; tuttavia l'estremo
azzurro più acceso; tuttavia l'estremo d' esse tende a bigio scuro o sia pardiglio
la magica / circe col suo corteo / d' alci e di pardi. quaglino,
un destrier feroce come un pardo. d' annunzio, ii-313: la bellezza dei grandi
ardenti umidi occhi inumani / del corsiere d' arabia / che parea sangue di pardo
pardi, / che sopraposti son tutti d' or fino. ariosto, 15-75: essi
armi e ne la sopraveste / un pardo d' oro e 'l campo avea celeste.
. 4. cinem. pardo d' oro: denominazione del premio che viene
del film di locamo per il 'pardo d' oro 'con il 'quartetto basileus '
né bianchi né negri, ma di colore d' oliva: e questi sono bastardi degli
poter provedersi. = nome d' azione da parecchiare. parecchiare (
mi fan voltar lo stomaco i cibi d' osteria. manzoni, fermo e lucia,
di fanciulli, acciocché tre o quattro d' essi riescano celebri sulle scene d'europa,
o quattro d'essi riescano celebri sulle scene d' europa, cantino salmi a dio in
la voce di giovani attrici sarebbe tentatrice d' amore. carducci, ii-13-46: se
i giorni tristi e neri, / carco d' anni e di pensieri, / perché
acciò eh'una pirra parecchia / alla stata d' ofelte possan fare. leandreide, lxxviii-11-297
fatti di giudizi di lingua di grammatica d' ortografia. graf, 5-979: ogn'ora
; e scoprendo fonti di qualche opera d' arte, noi diciamo o intendiamo o facciamo
diciamo o intendiamo o facciamo involontariamente credere d' aver tolto qualche fronda alla corona di
tendenza continua al pareggiamento della quota parte d' utilità. -condizione di equilibrio,
il colera ci infuria, a principio d' anno nuovo, quando il mancamento d'
d'anno nuovo, quando il mancamento d' un professore potrebbe impedire il desiderato pareggiamento
nel paese medesimo. = nome d' azione da pareggiare. pareggiarne (part
: occupa questa provincia la terza parte d' asia e la moltitudine de'giovani pareggiava gli
, iii- 479: la vite d' ogni intorno è d'uve ornata, /
479: la vite d'ogni intorno è d' uve ornata, / eh'altra l'
il condotto. goldoni, xiii-588: d' acque sonanti un mormorio si sente: /
dall'alto impinguar veggo un torrente / d' acque rinchiuse e pareggiarle al suolo.
giov. cavalcanti, 123: la crudeltà d' agnolo fece tanti villani in quel fosso
quanto bastasse a pareggiar li declivi. d' annunzio, vii-104: l'arno..
, 820: il dissesto... d' ogni loro fortuna non era pareggiato che
. ariosto, 15-25: del sangue d' austria e d'aragon io veggio / nascer
15-25: del sangue d'austria e d' aragon io veggio / nascer sul reno
vollero assimilare interamente ai loro dei quelli d' egitto. pareggiarono il dio amun o
de'nostri desideri, ci fa bisogno d' aver in favor nostro i suffragi degli
e i fatti per qualche suo fine d' arte e di dottrina. piovene, 14-175
in questi ultimi giorni il titolo di prencipe d' imperio, non volendo sua maestà pareggiarlo
più con altra moneta che con quella d' oro e d'argento. -contraccambiare
moneta che con quella d'oro e d' argento. -contraccambiare i favori ricevuti
23-260: perché hai tu per male d' essermi ubbligato? per qual cagione solleciti
] in ingegno e dirittura di testa e d' animo. -di animali.
restò derubato di un pezzo di catena d' oro, ma... gli
veduto gli tornò a mente la favola d' esopo della rana e del sorcio,.
: quel re, ch'era usato d' aver pontefici vassalli et inferiori, si
papa. reina, ii-28: mi sdegno d' essermi cotanto avvilito e d'essermi paregiato
mi sdegno d'essermi cotanto avvilito e d' essermi paregiato alle creature insensate. chiari
... col braccio al collo d' efestione, che pareggiava seco nell'età.
a tenersi pareggiata / la barba e d' una lancia ha fatto un fuso.
della contrada, accioché li cavalli potessero d' ogni banda scorrere. di castro,
.. gloriarsi la republica di lucca d' essere pareggiata in questi, ben che poco
segni, 11-250: tre sorte si dànno d' amicizie pareggiate con gli oggetti amabili,
nelle scuole normali o storia nella tecnica d' essa città. 11. sport
impilarsi i fogli). = nome d' agente da pareggiare. pareggiatura,
qui luogo spianato. = nome d' azione da pareggiare. paréggio1, sm
. ognuno sarà vittima nel taglio / d' un pareggio infinito. 2.
. venuti, lxxxviii-n-704: como esce d' occeàno el gran pianeta / dietro a
, lxii-4-9: e questo un pareggio d' intorno a cento e ottanta miglia di
spagna e i pirenei e le alpi d' italia sono come cose ordinarie rispetto alle torri
lieti, ché morte / è fin d' una prigion orrida e forte.
e de l'agua chiarore / e lume d' o- gni spera / quella che m'
pannuccio del bagno, 2-5: tutto d' esser non sian gli omin paregli,
paraselene della luna, se dalle bande d' ostro o d'aquilone apparirà, da
luna, se dalle bande d'ostro o d' aquilone apparirà, da quella parte manderà
gr. 7rape (jtpoxr), nome d' azione da 7roe- pepipàxxw 'inserisco,
ricche di mu- cillagine capace di intridersi d' acqua che viene trattenuta come riserva idrica
dal gr. mxpalveou;, nome d' azione da rocpaivéto 'esorto, consiglio
ma per mezzo di parentadi coi principi d' austria. pioverle, 8-106:
. g. villani, 8-33: alberto d' osterich, re de'romani, fece
. ariosto, 1-iv-307: indugiatomi / son d' anno in anno, pur con desiderio
velluti, 49: innamorato... d' un'altra, fu contento rompere il
dovea avere di dota. f. d' ambra, 4-116: vuol rompere /
l'appoggio del parentado, capisci? d' annunzio, iv-1-870: le donne del
donna, di nobile parentado e moglie d' un ricchissimo cittadino. vita dei santi
, 7: crescenzio fu fiorentino, d' onesto e cattolico parentado. bandello,
nasceva... salvator rosa, d' un parentado cui fu patrimonio ereditario la
ispezie di parentado, occupa il cuore d' amore disordinato, avvegnaché paia lecito.
, tristizia e accidia sono legati insieme d' uno cotale parentado. seneca volgar.,
, non di caso,... d' incontrarsi corrispondenza fra due essenze, le
create da due autori nulla fra sé parenti d' origine. -origine, successivo possesso
ricoglierà il valsente di centinaia di bisanti d' oro. -in parentado', fra
altri / nostri, che sono morti d' anno in anno, / l'usate cerimonie
pasquino... non ha potuto restar d' intervenire alle esequie e con brevi parole
parentatio -ónis (tertulliano), nome d' azione da parentare (v. parentare2)
legalmente di affinità e socialmente di parentela d' acquisto, fra un coniuge e i
legittimo, naturale, di sangue, d' acquisto, acquisito, acquistato, alla
inutile essere lo stranio parentado. cielo d' alcamo, 17: ke '1 nostro
dimanda; / non di parenti né d' altro più brutto. cavalca, vii-149:
albizi... ebbe nuove della morte d' un fratei di suo madre, il
grecia nudo e nudo in roma, / d' un velo candidissimo adornando, / rendea
, li indica entrambi). cielo d' alcamo, 21: se i tuoi parenti
aver salute, / solamente la fede d' i parenti. petrarca, 128-86: non
egli fosse nato sotto altro cielo e d' altri parenti. daniele dolfin, lxxx-4-923:
lxxx-4-923: il barone spielman, benché d' oscurissimi parenti, è fiunto in grazia
è lo padre; e così questo processo d' una condizione è venuto infino dal primo
trasseci l'ombra del primo parente, / d' abèl suo figlio e quella di noè
: facendo s. m. professione d' esser la colonna della religione cattolica, e
religione cattolica, e questi se- riffi d' esser inimici de'cristiani, parenti di maometto
. bambagiuoli, xxxvii-30: omo che d' umil loco è discendente, / il
quel che smonta / per sua sola viltà d' alto parente. 5.
era mai arrischiato. -luogo d' origine di una civiltà, fonte.
sapere i baci, i baci atroci d' un incesto ideale. -in forma
legalmente di affinità e socialmente di parentela d' acquisto, fra un coniuge e i
10-182: era già consuetudine nella città d' atene et in altre ancor città d'
d'atene et in altre ancor città d' adunarsi in alcune occasioni alle volte più persone
alcune occasioni alle volte più persone insieme d' una stessa professione o parentela o compagnia
della parentela, se non è vincolo d' amore, altro non è che un nome
nella casella della lettera u. scrivi d' ora in avanti prima la parentela e
delinquenti. perché in questi due ordini d' esseri umani le trova, anzi,
: i nuovi teorici, come il d' ors,... affermano la parentela
. insieme di elementi naturali simili. d' annunzio, il-noo: abbiam cherso per mezzana
compagna era per copula di matrimonio o d' altra parenteria o spirituale amistade.
. foscolo, x-358: le intarsiature d' incisi e parentesi che frastagliano il discorso
: se devo l'invito alla mia professione d' aver idee piuttosto che partito, sia
stuparich, 4-101: fu una storia d' amore così gioiosa, così primaverile, quella
primaverile, quella che aprì una parentesi d' ebbrezza nella sua vita! cassola, 2-151
che io del resto mi fo lecito d' interrompere in desiderio con molte parentesi di baci
a scosse di passi sgangherati, tutto d' un pezzo, le braccia in parentesi,
trocpévdxau; 'inserzione ', nome d' azione da 7tapevt{l>7) [ri 'inserisco
la gentilità a giove... d' ospitale, d'amichevole, di parentevole o
a giove... d'ospitale, d' amichevole, di parentevole o protettore dei
e in ciò non si guardi parentezza d' alcuna di loro. latini, 3-34
, io piglierò tutte l'universe parentezze d' aquilone, dice iddio. ibidem, vii-
levando sua bassezza / a. ddegnità d' onore.
. gioberti, 6-i-193: le fazioni d' oggi si collegano in parte per successione
: / non poteste aver l'onore / d' esser posto nel sagrato. =
. intelligenza, 55: ome nocciol d' auliva è sua parenza. tesauro, 3-50
riputate, signore mie. figuratevi apparizioni d' arcangeli, risurrezioni di morti, parenze
bel viso pare tralucente / la stella d' oriente o'io mi smiro, /
certaldo, 79: sempre ti sforza d' essere tale in te chente tu vuoli
ch'è di grande cuore ama più d' essere prenze che parere. sercambi,
/ mi parghi un mazzettino di viole. d' annunzio, iv-1-8: nella campagna la
veneziani, benché quegli non volessero parere d' implicarsi nella guerra, ottennono da loro
ponte erano e pratora dilettevoli, adornati d' odoriferi e d'erbe, ne'quali
e pratora dilettevoli, adornati d'odoriferi e d' erbe, ne'quali parea che avesse
, ne'quali parea che avesse raunanze d' uomini imbiaccati, de i quali fiori
: peccati che si commettono per appetito d' onore e di laude e di ben parere
però ch'io son blasmato / plus-or forte d' amore / parendomi ingannato.
quante sembianze / o di natura e d' arte / eran parute morte all'alma ottusa
sentimenti, le disposizioni o gli stati d' animo, i pensieri, le idee,
si trasse li occhi, perché la vergogna d' entro non paresse di fuori. idem
. carducci, iii-2-131: come cre- d' io che al ciglio lacrimoso / e a
battaglie di signore / venga ciascun cui d' amor chieriraggio / che d'amor dica s'
ciascun cui d'amor chieriraggio / che d' amor dica s'ha bene o dolore
pasqua, giungendo alle pene. gambino d' arezzo, 113: tempo parimi ornai
, 1-36: quivi parendo a lei d' esser sicura / e lontana a rinaldo
, xiv-1-123: il padre è uomo d' ingegno e mi pare che avrà ben
certa ansia nella voce del vecchio. d' annunzio, iv-1- 312: pareva
inanto / non le par grave né sape d' oltraggio, / tant'è di vano
il desiderio di divenir tale fa parergli d' andar la notte per aria alla noce di
giorno germogliò rapace, / e nappo d' un miele, non più gustato /
in generale. la signora dice: manchiamo d' uomini. le pare poco? li
coteste, senza il commodo / c'hai d' essermi vicina. casti, vi-475:
so gnando che uno pane d' orzo fatto sotto la cenere scen- dea
65: in quel punto parvej che d' ogn'intorno il ciel si serenasse.
in un prato adorno di mille varietà d' erbe e di fiori. foscolo,
dentro a la quale io discernea una figura d' uno segnore di pauroso aspetto a chi
purg., 29-44: sette alberi d' oro / falsava nel parere il lungo
/ ne l'alba parean l'alpi. d' annunzio, iv-2- 754: il
parea s'era laico o cherco. d' annunzio, iv-1-47: merletti antichi di burano
iv-1-47: merletti antichi di burano bianchi d' un bianco indefinibile, pendente un poco nel
pareva. -essere percettibile. d' annunzio, iv-1-166: nella sua bocca socchiusa
incorruttibile; quando scompare, ha cessato d' esistere. -con uso impersonale.
che par che si convegna / di darle d' ogni ben gran compagnia. boccaccio,
è, come vid'apparire / una forma d' aspetto assai dottoso: / femina scapigliata
settimana in settimana, è offesa / d' imperativi -l'essere e il parere, /
; / né dissimile essendo anch'io d' aspetto / né di persona da ginevra
sempre l'anima mia è stata 'nvolta / d' angoscia, di dolor e di tormento
gli [al lussurioso] par male d' avere una infermità o di diventare povero
o di diventare povero, e più d' invecchiare. -parere mille anni, parere
per diletto. varchi, v-60: d' uno il quale non s'intenda o non
non s'intenda o non voglia impacciarsi d' alcuna faccenda, intervenendovi solo per bel
da mona margherita aute avea dua coppie d' uova fresche per portarle alli sposi;
in frasi incidentali). rugieri d' amici, 62: quella ched è flore
pericolo egli è a venire al giudizio d' uno popolo, dove sono vari pareri.
/ gli oratori non son qui, come d' uso, / a parlare, ad
quale cosa essendo stati esaminati molti pareri d' uomini militari e di persone perite de'
nondimeno deve giudicare col voto o parere d' un perito nelle leggi. temanza,
il terzo giorno furon di parere / d' ammazzare un cavallo il men valente, /
birago, 259: uditi li pareri d' ogn'uno (che tutti furono di
: ha messo la vita nel parere d' un piloto pazzo e d'un vento contrario
nel parere d'un piloto pazzo e d' un vento contrario. 8.
), cioè, per lo vano d' una finestra o per qualunque altra apertura di
. 7tàpeau; * rilasciamento ', nome d' azione da 7raplr) { jtt.
, qualunque ne sia la causa. d' annunzio, iv-2-351: io ho vissuto fino
risiede in mezzo il paretaio del nemi / d' un pergolato, il quale a ogni
curioso e comico il pensiero di plauto d' un paretaio ove s'uccella agli amanti
tolto. monti, xii-6-416: i richiami d' amore, delle passioni diverse e di
di un merlo volgare, quella mattina d' ottobre, doveva esser preso al vischio
ottobre, doveva esser preso al vischio d' amore il sottoscritto. 4. l'
giusto un paretaio, / perché più d' un nella tua rete incappe. guadatoli,
centinaia di mila a quel gran paretaio. d' annunzio, v-3-9: in quel suo
, / io scorgo già allestirsi più d' un paio / a far, per biasimarla
, stese un paretaio da chiappare donazioni d' ogni maniera: lo stato della contessa matilde
la parete e 'l tetto sono parti d' una casa sì che la fanno essere,
dire cosa lungo via o lungo parete d' assi o di sottile muro, che tu
santuario, il quale ha tutte le parete d' intorno d'uno pezzo, cioè che
il quale ha tutte le parete d'intorno d' uno pezzo, cioè che tutto il
pezzo, cioè che tutto il cavato d' una pietra sola di pare altezza e
altezza e longitudine. ariosto, 12-10: d' oro e di seta i letti ornati
artale, 63: folle man, d' un pariete ha fatto un foglio. forteguerri
i montanari]? perché sono i d' incà: primi che si sian chiusi tra
prigioniero volontario, fra le quattro pareti d' una stanzuccia. ferd. martini,
sopra le stadere i'mezzo la tromba d' uno pozzo; fa'di poi che questo
l'opalescenza dell'acqua e la spalmatura d' ocra alle pareti del vaso. giuliani
che in parieti rappresentando al naturale marmi d' ogni varietà. poerio, •
o parete si colora e splende. d' annunzio, iii-1-729: parisina malatesta appare
, 6-392: inquadrate fra nere trincee d' ossidiana e con le cime tagliate dal sole
fan parete. 7. massa d' acqua verticale. bacchetti, 2-i-409:
rosmini, 2-328: la gioia improvvisa d' un lieto avvenimento può aumentare momentaneamente l'
altrimenti a parete uccelletto, / sentendo d' altri uccelli e dolci versi, /
vasari, iv-54: ha preso molte gabbie d' uccelli: vedete che uccella alle pareti
una quantità immensa [di uccelli] d' ogni specie. essa ha nome dalle
a essa; disposto lungo essa. d' annunzio, i-30: arde fioca la lampada
: arde fioca la lampada oscillante / d' una luce rossastra, e a le pareti
in balli fantastici uno strano / popolo d' ombre. moretti, 47: poi ci
tele, rete e leopardi e modo d' andare alla struzza, a can da rete
et al- l'aiuole in molti lati d' italia. bergantini, i-2-180: questi
e lungagnole e sottili / rezze. d' annunzio, iii-1-328: una sera, una
2. figur. trama ingannevole. d' annunzio, v-3-9: gli uccelletti allettati cascano
elli impièo di cenere uno luogo intornato d' alti paretìi. ottimo, iii-455:
il modo di esprimersi dei fanciulli. d' annunzio, iv-2-241: le commiserazioni delle fanciulle
si vede per ordinario dalla natura provista d' altro che di lagrime. -formato
. marino, 1-13-193: pargoleggianti esserciti d' amori / fan mille scherni al bellicoso
la diedero a vedere sollevata sopra regole d' ordinate misure. carducci, iii-1-41:
/ la trista italia e per mancar d' obietto / pargoleggiante il gran vigor natio,
in disio / alma italia novella / una d' armi di leggi e di favella.
da dio semplice, cioè non composta d' altra cosa, ed astratta da ogni
acquisto, / anzi al partir, d' un pargoletto enea: /...
tesauro, 4-514: tutti [godono] d' invecchiar dove pargoleggiarono e di morir dove
talora / t'abbian fra sé. d' annunzio, iv-2-186: -voglio violetta!
, 1-167: sospira pensando alla consolazione d' un padre nel recarsi sulle ginocchia i suoi
poi dimmi: il pensiero ha vigor d' ali, / o pargoleggia l'anima fanciulla
la gloria di cesare, quando quella d' alessandro giunta al termine già di suprema
che pargoleggia infante, / cui diè cuna d' argento il ghiaccio alpino, / nel
faldella, 1-98: non è una novità d' arcadia rimbambita il pargoleggiare coi colleggiali.
amori / ch'a lei scherzando gite d' ogn'intorno. marino, 1-13-181: là
mai sanza paura / ne li occhi d' esta bella pargoletta? idem, purg
: dante nella sua pargoletta età fatto d' amore ferventissimo servidore. lemene, i-361:
e pargoletta anima tragga / a'pensieri d' amore. -per estens. appena
schiera / ben composta e sincera / d' eguali, bianchi e pargoletti denti. giovio
e di lunghezza esigue (un corso d' acqua). tansillo, 105:
in roma oltre a cinquecento piatti d' argento. giannone, 2-ii-333: la chiesa
-pargolo gesù: gesù bambino. d' annunzio, iv-2-127: da prima scelse ella
anton. pargolo armato'. cupido. d' annunzio, i-187: non io son ovidio
anche, che dimostra ingenuità e semplicità d' animo. fatti di cesare, i-94
vostr'amore ha diviso: / non d' amar è restato / voi, cui no
/ di valor e di viso / e d' avenir'e stato / alcuna donna pari
scriptori trovarsi, e quali o per grandezza d' eloquanzia o per divinità di sapienzia
per me pari sono / a quant'altre d' intorno mi vedo; / del mio
la grazia eterna è incorporata possa / d' umanità, ch'amplia se stessa in
ch'amplia se stessa in cerchia / d' amore anche al di là delle sue
luogo passi, ijon si in- frametta d' alcun salutare, ma cortese e soave,
12-6): tant'è 'l desio amoroso d' amare, / donna, voi senza
la rapina, / da paris fatta, d' elena reina. guicciardini, 2-1-330:
, / di queste dive allor sacerdotessa. d' annunzio, iv-1-112: il vecchio amore
su cui si punta in un gioco d' azzardo). dante, conv.
: apriva il libro. se alle pagine d' apertura le decine erano dispari, sì
l'elemento di una serie). d' annunzio, iii-2-277: al telaio è la
al valore di un fatto). d' osma, lxv-262: oh chi fia che
neppure allora in quella d ^ accusar d' oscurità quel ch'io non ero pari
, 95: se tu vuoi mostrar d' esser quel giove che si dice e che
mus. che è all'unisono. d' annunzio, 3-362: i marinari, come
ecc., e spesso con una sfumatura d' orgoglio o una connotazione iron. o
di una determinata condizione). rinaldo d' aquino, in: sovrana fior di messina
pare che donna sia / vostra para d' adorneze. gallo da pisa, 326
del corpo loro, mai non desiderano d' abbracciarsi con alcuno che sia migliore del
pari (pari, dico, in grado d' eccellenzia, di dignità o di rispetto
, 1-5: ugo capetto, figliuolo d' ugo il grande, maestro di palazzo,
servigi fu creato pari del regno [d' inghilterra]. galanti, 1-i-65: i
, e con una camera dei comuni. d' annunzio, 8-96: a londra si
4-46: nell'uso de'cambi è d' aver presente nell'animo questa distinzione di
prezzo del cambio] è quando col peso d' un buon metallo, che è nelle
parversità crebbe l'insania]. d' annunzio, i-784: bianche le braccia al
braccia al pari de la foglia / d' un albente ligustro, gli occhi neri /
ariosto, 26-34: poi si vedea d' imperiale alloro / cinto le chiome un
giovini a par, che i gigli d' oro / tessuti avean nel lor reai vestire
più allora di vederlo tornare al seguito d' una lettiga chiusa, a paro d'un
seguito d'una lettiga chiusa, a paro d' un prete, con quelle cavalcature sconosciute
flauti, nei clarinetti, nelle trombe. d' annunzio, i-498: sotto i propiziati
del rosaio una canna in terra. d' annunzio, vi-324: per caricare una
ozio. fagiuoli, v-72: fan d' ogni tempo carnevale: / e stando come
ma ostinato e poco tollerante, il d' apice non riusciva a trattare alla pari
, 35: quando ne venisse talento d' andare al pari con altre maggiori. trissino
bandello, ii-1148: di pindaro e d' alceo le molli carte / van con
/ spirto che, asceso al colle d' elicona, / può gir con quell'alma
guise eccelso e raro, / qual vena d' eloquenzia petto serra / che possa gir
, 5-122: simili chiamo coloro che sono d' una nazione, d'una città,
coloro che sono d'una nazione, d' una città, d'una età, d'
una nazione, d'una città, d' una età, d'un parentato et universalmente
d'una città, d'una età, d' un parentato et universalmente che vanno del
a paro a paro / col fido amico d' ascoltar bramoso / io cominciai. pascoli
suo cantore / a paro a paro. d' annunzio, ii-1098: siamo trenta su
a paro fino a qualche innocente colonia d' arcadia. -da vicino, da
suo pare. documenti su margherita luisa d' orléans, 252: se scriverà potrà,
venezia e pavia, e la casa d' austria più ch'altri, cercando tutta l'
di sotto come di sopra quasi tutte d' un pari. ariosto, 37-8: ce
passar nell'orto a cogliervi quattro foglie d' erba luisa e qualche geranio.
ed appresso veniva chiarione, / tutti d' un pari. gemelli careri, 1-vi-234:
: vedi là il balzo che 'l chiude d' intorno, cioè l'altezza talliata
pari intorno del monte che 'l chiude d' intorno. -con esatta corrispondenza.
la lingua, egli ha il pugnale. d' annunzio, iii-2-161: o dèspoto,
. bernari, 7-416: un po'd' esperienza della vita... fa a
alla sorte, al destino. frottole d' incerta attribuzione, xlvii-278: ha zara
labbri per ipocrisia, per nasconder qualche atto d' invidia, dispiacere o simili. e
cui giungere al paro / alcun non può d' eccelsi fatti amico. -• in
, non già che fosse un portento d' umiltà. n'aveva quanta ne bisognava
irati quando mi crearo, / ché transformomi d' o- gni creatura: / però
buon figliolo del cappellano che lo scongiura d' aver pazienza, di mettersi in pari.
stelle. caviceo, 1-230: quello che d' ogni saf f ùenzia il pare
de'bardi, xcii-1-136: fatta nel mezzo d' una piazza una linea chiamata sciro e
apoia, / ma sola, sanza para d' adornezze, / d'ogni valore orato
sola, sanza para d'adornezze, / d' ogni valore orato e di bellezze.
12-6): tant'è 'l desio amoroso d' amare, / donna, voi senza
paria non poteva comparire nel campo visivo d' un bramino o costui aveva facoltà di ucciderlo
, v-2-84: modesto e paterno, d' un'amorosità pronta ad accogliere, a
de bovi. = voce d' area merid. (cfr. sicil.
mena bene insieme e schiuma l'albume d' uovo con sugo di paritaria. crescerei
la porta visiva. = nome d' azione da parificare. parificante (part
alla parificazione. = nome d' azione da parificare. parifórme, agg
avea costei, dalla sua destra mano, d' una a sé pari- forme grandezza,
di carne bianca, legata con tuorli d' uovo. -alla parigina (con valore
sia intellettuali sia della sola vita comoda d' un pariginismo tornato a poco a poco,
far miracoli, anco contro la natura. d' annunzio, 8-59: è una pianta
una pianta di bellezza singolare, degna d' esser dipinta a mano volante dal pennello di
ariosto, 14-26: non avea il campo d' africa più forte, / né saracin
i gridi dei fruttaioli e dei pescivendoli d' un quartiere parigino. pioverle, 14-13
gozzano, i-259: svesti la gonna d' oggi che assottiglia / la tua persona
una gonnella a la giovanna sua filliuola d' uno parisscino pionbato. 10.
.. tolse [al re riccardo d' inghilterra], tornato lui in francia,
a pregio di tanti tari di gigliati d' argento la libbra di tornesi piccioli, ovvero
365: sono per fior. 611 d' oro s. 6 d. 6 parigini
30 d. 8 a fior per fiorino d' oro. = deriv. da parigi
, una carrozza o anche un pezzo d' artiglieria. f. corsini, 2-105
comperato una magnifica pariglia di purosangue. d' annunzio, v-1-143: giova instituire premi
-in pariglia: in coppia. d' azeglio, 1-159: incontrai...
3-75: gli rende, secondo il favellare d' oggi, contraccambio ovvero la pariglia:
. biondi, 1-ii-136: il tentativo d' ardre essere stato alla pariglia di quello
arimenti chiunque ripiglia la scettro per forza d' armi straniere non sarà mai temuto da
che o parimente ella non venga presa d' amore o che ella non si resti almeno
-in unione con ancora, cosi, d' accordo, in altrettanto tempo, insieme
viaggio un gran sacchetto pieno di verghe d' oro e parimente d'accordo lo ricolsero.
pieno di verghe d'oro e parimente d' accordo lo ricolsero. m. adriani
. trovò che l'aspettava parimente disiderosa d' udire buone novelle del marito e di
pensieri vani ed atti carnali, pieni d' allegrezza e d'amore. questi così fatti
atti carnali, pieni d'allegrezza e d' amore. questi così fatti toccamenti,
: parecchi [volontari] ve n'erano d' altre parti della toscana, ma tutti
sia, al mio parimento, / d' agri innni in messina, / cioè
passioncelle: ben credo che si fidano d' un parinésco corrispondente. parinianaménte, avv
sono un po'riscaldato, un sonetto d' un poeta pariniano del primo ottocento.
tu gli hai construtto un immortai sacrario / d' un bianco marmo pario. b.
la cella sepolcrale di san petronio. d' annunzio, iv-1-90: santa sabina su le
di candor pario ne l'occaso roseo. d' annunzio, i-51: in candor pario
/ serico onor di gemme ornate e d' oro. romagnesi, i-176: d'
d'oro. romagnesi, i-176: d' urna paria o corintia son nemico. carducci
adattamento del fr. parisien (a. d' orbigny) 'parigino '.
insieme, erano pari di lingua, d' ordine e d'armi. patrizi, 2-122
pari di lingua, d'ordine e d' armi. patrizi, 2-122: né è
: paritade ne li viziosi è cagione d' invidia, e invidia è cagione di mal
ogni volta che esso ancor non ricusi d' ubbidire alla legge. loredano, 3-183:
conv., i-xi-16: intra li uomini d' una lingua è la paritade del volgare
l'amore e l'imeneo amano parità d' anni. -in partic.:
periodo. ammirato, i-233: èssi d' avvertire che questa figura o modo di
come sta. forteguerri, 22-88: adorne d' edera le teste, / sembraro il
paesi diversi confrontate con un'identica quantità d' oro o con la moneta di un