che l'epodo oraziano è modello insuperato d' articolo polemico e stroncatura con tutti i
antico fra le mie odi oraziane. d' annunzio, iv-1-36: nel 1756 un carlo
. ant. oraziano. gambino d' arezzo, lxxxviii-11-736: tu [comedio]
questa raccoglienza con dio sì hae virtù d' impetrare ogni tua orazione. -atto
chi [dei ciechi] canta a piè d' un uscio un'orazione, / e
orazione di scipione piena di sapienza e d' ardire con che risponde a fabio massimo
che sconfortava i romani da quella impresa. d' annunzio, v-1-968: è la migliore
conferenziere somministri gli estratti della sua orazione d' iersera, arrotondandoli con la cronaca degli applausi
ragione, sono ornati di orazione, sono d' animi immortali. 7. gramm.
, vedrà essere piene di dolcissima e d' amabilissima bellezza. boccaccio, dee.,
dicendoli che a postutto voleva far vendetta d' un frate che gli avea fatto ingiuria
rinaldo stava più che in orazione / d' appiccar con orlando la battaglia.
e si scioglie con uattro parole d' un'orazioncina. martello, 408: levossi
dotta, lat. oratio -ònis, nome d' azione da orare 'parlare; pregare
pietro ispano volgar., 2-47: orbacche d' alloro, terra sigillata ana, confetta
: prendasi polvere di cornino e orbacche d' alloro, e insieme si metta in
guarendo a pieno, / tolga dimoiti noccioli d' orbache / e friggale nel grasso di
4-42: il vino... d' ottimo odore si farà in pochi dì,
veder passare un bel tipo alto. d' annunzio, ii-897: le sorelle /
/ cuciono in sogno il suo gabban d' orbace. deledda, i-519: un
saliva lentamente, tutto ricoperto da un gabbano d' orbace foderato di scarlatto. pancrazi,
ma... il gonnellino nero d' orbace sulle brachesse bianche e larghe come
ojetti, iii-426: arrivano nel salone d' aspetto, con starace, i membri
in camicia nera di lana e pantaloni d' orbace. tobino, 5-159: sul palco
di lau- rento era uno bello albero d' orbaco, lo quale in latino si
vestiva di bianco e mettevaseli una corona d' orbaco in capo. pietro ispano volgar
dorè, entrando / con un ramo d' alloro umido in mano. 2
13-128: sotto un folto di lauri, d' orbaco, di mortella, di corbezzi
: non voglio orbar si- mona / d' un suddito sì fido. alfieri, xv-33
, xv-33: orbato / m'ha d' una figlia il cielo. tommaseo, 10-i-179
: anco l'orbare di figlio o d' altra persona diletta può dirsi un accecare
superbia del cor: / ma dio d' ogni onore l'orbo. praga,
mesto tetto / che orbò la morte d' ogni tuo diletto. 2.
del lume e orbare alesso, gentiluomo d' armenia. moravia, i-415: a tale
amizocco, essendo rimasto in un fatto d' arme l'amico prigione, per liberarlo,
ben diviene il giorno / a chi riman d' ogni speranza orbato. zendrini, iii-109
piè del cavalier trafitto / altri giacea d' ambo gli orecchi orbato, / d'ambe
giacea d'ambo gli orecchi orbato, / d' ambe le membra onde si gusta il
, lxxxviii-1-596: canzon, se sei d' ingegno o stile orbata, / pur stimo
patrizio e senatore, remase quasi alora d' ogni piacere orbato. f. m.
e pregion loro, e vole prima d' essi esser servo che cavalieri de madonna
dotta, lat. orbatio -ònis, nome d' azione da orbare (v. orbare
/ obliquo il sol dall'orizzonte splende. d' annunzio, iii-2-245: la scorge ella
e squassata vacilla, / sotto una nube d' ira, / tra la colpa e
umore / e solo il lasci. d' annunzio, iv-2-848: egli scòrse tra le
ciglia il luccichio repentino, qualche cosa d' argenteo e di tenero, una umidità
-cupola, ombrello delle meduse. d' annunzio, iii-2-1160: il suo viso è
velocità minore di quella della terra. d' annunzio, ii-377: aurea roma, sia
ella fu donna, senza alcuna resistenza d' opposizione o d'aspetto o di congiunzione corporale
, senza alcuna resistenza d'opposizione o d' aspetto o di congiunzione corporale o per
di congiunzione corporale o per l'orbe d' altro pianeta, dell'ascendente della loro
non ammettiamo quella sin qui ricevuta moltiplicità d' orbi solidi. algarotti, 1-ix-223: seppe
. parini, giorno, i-294: d' altra parte il marito ahi quanto spiace
: chiamasi così da'coiai una piastra d' acciaio o di vetro incassata in manico
e serve a spianare le cuoia. d' annunzio, ii-800: [pelle di
cucita fui bel bello / con fil d' accia da femmina saputa. =
l'affetto, le cure, l'esempio d' una condotta illibata. 2.
nelle nostre regioni, fino a 2000 m d' altitudine; si ciba di lombrichi,
dell'amico era quello di essere stoffa d' orbetto di prima qualità: orbetto vero
amare e seguir altra donna fusse orbezza d' altrui giudizio. = deriv.
materia solare diffusa e rarefatta a modo d' immensa atmosfera, onde sieno usciti a
occorre e, tranne qualche breve esercizio d' ornamento, bisogna lasciar le antologie ai più
mischiati. baldinucci, 114: ornamenti d' architettura: nome generale sotto di cui si
è cosa magnifica ancora l'essere possessore d' una bella casa da se stesso edificata,
suppellettili o, anche, delle opere d' arte usate per l'addobbo di un
: la chiesa era ornatissima e piena d' ornamenti e di panni e d'altre cose
piena d'ornamenti e di panni e d' altre cose usitate a una simile solennità
in assai bella forma, con molti ornamenti d' oro e di pietre fine di dentro
, 1037: qui le sale erano stracariche d' oro e d'ornamenti. palazzeschi,
qui le sale erano stracariche d'oro e d' ornamenti. palazzeschi, 1-134: una
al re francesco di francia una saliera d' oro, in forma ovata,..
serto di tralci, di pampini e d' uve. baldinucci, 9-viii-185: nelle lunette
di corna, coperta di vacchetta. d' annunzio, iv-1-98: gli ornamenti della base
dell'orlo [del vaso] erano d' una rara leggiadria. -segno grafico
poi l'occhio scopre sotto il sudicio d' una di queste insegne la fatica minuziosa degli
intorno a una camera molti quadri, chiusi d' ornamenti di noce, con molte figure
..., venuto prima alle mani d' un ben pratico doratore, forse per
cornandogli che andasse a benedetto e mostrasseli d' es- sare lo re totila. boccaccio
già nella chiesa di san piero in ciel d' oro di pavia... stato
e ornamenti. bellincioni, ii-172: drappi d' oro e 'ricchi diamanti / e
e molto sucida e che le abilità d' una signora sono alle volte capaci di restar
delle nozze, lucia aveva quello quotidiano d' una modesta bellezza. d'annunzio, iii-1-137
quello quotidiano d'una modesta bellezza. d' annunzio, iii-1-137: voi portate nei
, 2-397: unico ornamento una collana d' ambra, come usavano le popolane nel
flavio che alcuni gentiluomini deposero gli anelli d' oro e gli ornamenti de'cavalli.
sue parole non vengono né da smania d' ornamenti rettorici né da ambizione di setta né
guisa che, per opera mio spogliatala d' ogni ornamento forestiero e di tutto ciò che
si vestono porpora e bisso e adornansi d' oro e di margherite, è segno
ii-93: tanto vostra altezza è ricca d' ogni ornamento quanto io povero di ogni
figliuola del satrapo, detta rossane, d' eccellente bellezza di corpo e d'ornamento
, d'eccellente bellezza di corpo e d' ornamento raro. -apparenza,
, iii-120: -ti vorre'cavar la voglia d' esser musico. -ma questo è
conte baldassarre da castiglione, nobile ornamento d' italia, così da gli altri pregato sciolse
] nostra vita, e scossa / d' ogni ornamento, e del sovran suo
ornamento del mondo, lume e decoro d' ogni nobile studio, per raro dono del
gli occhi e muta la lingua. d' annunzio, iv-2-624: questi artefici creano
le cose che degne mi sono parse d' essere scritte. tasso, ii-551: vi
fieri,... senz'ornamento d' armi o di cavalli. g. ramusio
, le distinzioni di dignità o contrassegni d' onore, i sostegni, la cordelliera
l'ornamento delle piazze, l'organizzazione d' un treno d'artiglieria, l'appello
piazze, l'organizzazione d'un treno d' artiglieria, l'appello delle milizie e
le cantilene più semplici, naturali e d' ornamento prive producano effetti più nobili di
quelli che dalle cantilene più artificiose e d' ornamenti abbellite ci possiam ripromettere. michelstaedter
: diremo ora brevemente qualcosa delli stromenti d' ornamento. 20. locuz.
medaglia poi la fine con un ornamentino d' oro pieno di fronde, di fiori,
e'begli adornamenti, / in vasi d' oro a fini pietre ornate. ibidem,
230: ed évi il ricco letto d' avoria, / co'politi di seta e
avoria, / co'politi di seta e d' auro ornanti. 2. retor
, 10-38: la fede non si cura d' ornare la persona. dante,
altro a fare che ornare l'opera d' altrui e abbandonare la propria. gherardi,
e le donzelle / di vesti e d' armi arabescate d'ori / ornàr con diligenza
/ di vesti e d'armi arabescate d' ori / ornàr con diligenza e questi
artù vide la corte / le infiammate d' amor donzelle ardite / ornar di
, /... / e d' un aureo monile orna la gola.
, misesi un vestimento a porpora tessuto d' oro. m. palmieri, 2-28-27:
. frugoni, i-3-265: non ti curar d' ornarti: / amor bella ti fé
1-163: non spero ornar le tempie mie d' alloro. guidiccioni, 5-63: le
di qui si è emonide, sacerdote d' appollo e di diana, al quale ornava
luci vergognose e chine / tenendo, d' onestà s'orna e colora. g.
. marchetti, 5-5: tutta / d' animai d'ogni specie orni la terra
marchetti, 5-5: tutta / d'animai d' ogni specie orni la terra, /
gli uccelli] si dicono ch'è ora d' alzarsi, di incominciare a ornare il
voi la pargoletta / età s'ornava d' innocente gioia, / e credea semplicetta /
petrarca, i-4-71: o qual coppia d' amici! che né 'n rima / poria
di tutte le lode di fortezza e d' industria ornato. di costanzo, 82:
pianto orno e celebro / di vaghezza e d' amor confuso ed ebro, / non
.. partissi con uno leggieri battere d' ali e vergognato. leopardi, iii-70:
d' italia eransi resi fondi fruttiferi ed ubertosi,
regi di onorate fasce, / presto sarà d' ingordi vermi 'l pasto. -rifi
, i-130: sarà necessario a chi curi d' ornarsi di laude e fama fuggire e
e che molto cura avevano delle cose d' iddio. veramente coloro ornavano li templi
gotica, dato a quella cattiva maniera d' ornar gli edifizi solamente nelle prossime età,
piace bearti * / invitto re, d' altro spettacol caro, / posso i lidi
latini ed ebraici, quali tutti ornò d' oro e d'argento. -rendere
ebraici, quali tutti ornò d'oro e d' argento. -rendere artisticamente e,
particella pronom. ricevere ornamento. d' annunzio, i-133: s'addice a te
e dai cordami, le piroghe s'ornavano d' aguzze bandierine d'ogni colore.
le piroghe s'ornavano d'aguzze bandierine d' ogni colore. 7. mus
colti in italia, / nel giardino d' europa, ornerò l'inno. settembrini [
tavole scaligere milanesi. -chiosare. d' annunzio, i-595: tesser vorrem di be'
vedrai / sul simulato viso / vestito d' innocenza un reo sorriso. / se sarà
innocenza un reo sorriso. / se sarà d' uopo, pregherà sommesso, / cento
. mazzini, i-69: la sproporzione d' età... raffredda in essi il
consiglio e sottil cura / dee l'uom d' intorno, dentro, lungi e presso
., 50: fedelmente s'affatica d' ornare così coll'orazione dentro come con lo
serdonati, 12-656: ornò quel regno d' ottimi ordinamenti e giustissime leggi.
la pace] / e piove ornando d' ogni ben la vita. bellincioni,
1-210: dovea / l'alto fattor d' ogni suo don perfetto / ornar il
piccola avversità di fortuna non gli sara d' alcun momento alla vita, ma.
, anima vile, / degne pur d' altra mitra e d'altro alloro, /
, / degne pur d'altra mitra e d' altro alloro, / che non veston
veston le tempie di coloro / ch'ornan d' apollo e di giesù l'ovile.
che desiderate porre nel campo del breve d' oro che vi dee ornar la beretta,
, lvi-351: sagrata pianta, ch'hai d' ornare il vanto / l'alta regina
specioso l'ulivo, e sempre degno d' ornare i trionfi e d'annunziare la
e sempre degno d'ornare i trionfi e d' annunziare la letizia d'ogni bene e
i trionfi e d'annunziare la letizia d' ogni bene e la pace. -far
vuol vendere (delle donne e anche d' altri. ogni cura soverchia di piacere è
, co'dindoli, piene le dita d' anella. buonaccorso da montemagno il giovane
. fioretti, 2-4-178: la locuzione fregiata d' insolite figure e arricchita di voci squisite
decorativi e ornamentali (in un'opera d' arte). r. longhi
-che serve da elemento ornamentale. d' annunzio, vii-65: la donna ricca tiene
-addetto al compimento degli ornati. d' annunzio, v-1-470: 1 marmorarii, i
veneziani e nei moderni, in funzione d' architettura e volume. * 3
verona, xxxv-1-629: de margarite e d' or ornae è le soe volte * /
sì si missi in capo una corona d' oro ornata di pietre preciose. molza,
.. lasciò una bellissima libraria ornata d' un gran numero di volumi greci, latini
colonna e la base un rocchio ornato d' intorno d'alcuni festoncini e frutta assai
e la base un rocchio ornato d'intorno d' alcuni festoncini e frutta assai graziosamente scolpiti
sopra una sassosa strada, in compagnia d' erbette, di vari fiori di diversi
/ di rai di gloria ornato il legno d' argo. -in un costrutto analogo al
gran dignità fu ricevuto e con rami d' ulivo e cavalieri con bandiere e stendardo
contadina] essere ornata con un frenello d' occhi di pesce o osso d'ostrica che
frenello d'occhi di pesce o osso d' ostrica che si chiama madre perla,
noi siam vedove pulzelle, / d' alto sangue e ben dotate, / di
santi: ornata di barbariche gemme, d' oro e di perle, che tiene in
, in partic., la corona d' alloro, segno di acquisita gloria militare,
: -oh che trecce e bene ornate d' un scuffiotto d'oro! oh che
trecce e bene ornate d'un scuffiotto d' oro! oh che candido collo sotto alle
! oh che candido collo sotto alle collane d' oro! dell'uva, 91:
ardo di saettar sul lito eoo / d' apollinea faretra inni immortali. mascheroni,
spiega al ciel l'ornata fronte / piena d' alberi fior frutti erbe e fronde.
, 3-iii-132: sono le mura ornate d' alcune torri che fiancheggiano il borgo.
foscolo, gr., 178: leggiadramente d' un ornato ostello /...
ostello /... a lei d' arno futura abitatrice / i pennelli posando
pennelli posando edificava / il bel fabbro d' urbino. d'annunzio, iv- 1-127
edificava / il bel fabbro d'urbino. d' annunzio, iv- 1-127: il portone
annunzio, iv- 1-127: il portone d' un palazzo mostrava il fondo d'un
il portone d'un palazzo mostrava il fondo d' un cortile ornato di portici e di
, prezioso. canteo, 404: d' ogni splendore un libro ornato, / ricco
e de leggiadre note / de minio e d' oro dentro illuminato, / in cui
scritti] sommamente ornata e magnifica. d' annunzio, iv-1-159: due mattine dopo
dopo, egli offerì in compenso alla marchesa d' ateleta un sonetto curiosamente foggiato all'antica
gusto di quelli che ridono nei messali d' attavante e di liberale da verona.
i-121: a ciascuna era apparecchiata sedia d' ornatissimo letto. bisticci, 3-9:
bellissimo palagio, il quale era ornato d' un'ampia sala e di polite camere
sede / fra i marmi e i cedri d' un ornato albergo. e. cecchi
di trovarsi in un luogo visibilmente ornato d' una fedeltà, d'un paziente decoro
luogo visibilmente ornato d'una fedeltà, d' un paziente decoro, d'una consapevolezza innocente
fedeltà, d'un paziente decoro, d' una consapevolezza innocente.
fiorito, alberato; insigne per opere d' arte, monumenti, fiorente, popoloso
di grandeze, / di senno e d' adorneze sete ornata, / e nata d'
d'adorneze sete ornata, / e nata d' afinata gentileze. bondie dietaiuti, 290
di bellezze ornati / e la mente d' amor vinta e pensosa. cavalca, 20-90
che vogliate seguir si aspro ludo / d' uccidermi e guastare e'membri ornati?
che amano essere sola al mondo ornata d' ogni eccellente virtù e senza diffetto alcuno
, xi-1-144: guido fu descritto ornato d' ogni grande qualità di cuore e di
carducci, iii-n-317: in quelle corti d' amore napoli- tane... il
. il certaldese, bello, elegante, d' ornatissimo ingegno, aveva aperte innanzi le
e ricorda i buoni affari e l'agiatezza d' un secolo ornato e intraprendente.
ornata di uomini buoni e virtuosi. d' annunzio, iv-1-53: la leggera eccitazione
, che prende gli spiriti al termine d' un pranzo ornato di donne e di fiori
sostener e continuar l'imperio nella casa d' austria. -costituito di persone eccellenti
: vedea visi a carità suadi, / d' altrui lume fregiati e di suo riso
dolcezza diffusa nell'aria, un sole d' oro sulla ghiaia..., una
bella e ornata compagnia / vien calpestando d' orlean la via. idem, i-313
stanze non fossero assolutamente buone e ornate d' ogni sorte di leggiadria, veramente avrebbe il
del chiarirlo, per consistere la natura d' esso ne l'oppinion di chi l'ode
può di quivi trarre la diffi- nizion d' esso. certo è che 'l filosofo intende
l'ornato abbia un non so che d' umile e di gentile. muratori, 8-ii-
ornato parlare dello amante suole commuovere punture d' amore e fa prosumere della bontà dello
/ a roan persuase la venuta / d' italia. patrizi, 622: -la
lode. giulio strozzi, 4-14: son d' aetio i comandi ornate scuse.
ogni purgato stile / spiegando in carte d' alta rima ornate / la beltà vostra
fanno i più ornati e pomposi poeti. d' annunzio, ii-633: chi loderà il
pulimento che o si soprappone al vivo d' una fabbrica o si pone in vece di
il bronzo, / quasi foglia pieghevole d' acanto, / ghirlandò le colonne;
costruzione di marmo bianco con sopra ornati d' oro elegantissimi. moretti, vii-94: in
giorno la facciata del tempio, così ricca d' ornati e di marmi, era infinitamente
figurativo che compone tali motivi. d' annunzio, iv-1-883: dai rombi, dalle
non può dar fuori quinternetti così nudi d' ogni ornato. de amicis, 43:
intagliata a grandi e straricchi arabeschi. d' annunzio, 1-94: un vaso magnifico
che non capiscono bellezza se non bellezza d' ornato. 2. ciò che
vari tipi di elementi decorativi. -disegno d' ornato: quello che ne rappresenta le
cose disposte con vaghezza e armonia. d' annunzio, v-1-128: l'insegnamento dell'ornato
il primo luogo. -disegnatore d' ornato: specializzato in fregi ornamentali.
di riga è adoperata da alcuni disegnatori d' ornato. -scuola di ornato (
edilizia e urbanistica. -commissione o giunta d' ornato', organo collegiale pubblico operante a
mantenimento e all'ornato delle sacre abitazioni d' esso dio. cattaneo, ii-1-296:
costituite vi è una magistratura detta commission d' ornato, la quale ha per suo
': è necessario che la 'commissione d' ornato 'non ne abbia a ridire
-per estens.: commissione o giunta d' ornato. documenti per la storia
. v.]: ufficiali dell'ornato d' una città: che presiedono alle fabbriche
so vedere che cosa lusinghevole e piena d' inganno mi porge, non cosa civile
di profondità e di sapienzia e ornato d' eloquenzia vincto tutti gli scriptori d'ogni
ornato d'eloquenzia vincto tutti gli scriptori d' ogni altra religione. guicciardini, i-67
quelle donne che non rendono per ragioni d' ornato troppo angusta la cavità del loro basso
perché la vostra giovinezza si compiace ancora d' ornati. -foggia.
sopraveste ricchissimamente riccamata con perle e fila d' oro e di argento sopra un superbissimo cavallo
, ma più veri- similmente erano foglie d' alberi che i marmorai o per ornato
morali, disposti anche a riconoscere valor d' ornato nella vita delle corti alla poesia adulatoria
ornatore sfoggiato, spiritoso nelle attitudini. d' annunzio, v-1-386: i collegi dei
.. tu portator di bene e d' allegrezza;... tu ornator.
, lat. tardo ornator -òris, nome d' agente da ornare (v. ornare
idem, 213: sta bene a donna d' aver bella vesta / e anco tutta
.. usare veste di porpore et ornature d' oro. marino, 1-2-124: restò
un 'torque', come vedesi nell'ornatura d' elena rappresentata in uno specchio etrusco dato dal
in bella pompa armato, / ferrato d' oro, e da gli arcioni a terra
e da gli arcioni a terra / d' ornatura barbarica bardato. -ciò che
intarsiate di gemme e messe a fregi d' oro come gli schietti e di niuna ornatura
dotta, lat. tardo ornatura, nome d' azione da ornare (v. ornare
, alta e oblunga come il portale d' un tempio, s'apriva lassù nel ceppo
nel ceppo a perpendicolo di quelle rocce d' orniblenda e di selenite. = dal
3-156: qui presso a roma e d' attorno in più luoghi e terre v'ha
luoghi e terre v'ha una specie d' albero cui chiamano ornello. santi, ii-254
erba intatta, all'ombra deltornello. d' annunzio, iii-2-259: -sei fragile..
la macchia sotti i venti anni che d' ordinario non supera i sette-otto metri di
guerreggiano di su carri / hmciando aste d' ornello con la punta di bronzo.
corna; e un ragazzo con una frasca d' ornello allontanava da lui le mosche e
l: 'orneode':... genere d' insetti dell'ordine de'lepidotteri, della
ali coperte di scaglioline e coi bordi guerniti d' unà frangia di peli imitanti le piume
'. ornitòcolo, sm. pellicano d' ornitocolo: pellicano, onocrotalo [pelecanus
, come l'alcione e il pellicano d' ornitocolo, detto anche piati- rinco,
ornitofìlia, sf. bot. particolare tipo d' impollinazione operata da uccelli minutissimi (come
: lo ornitogalo è un germine d' un piè e mezzo, tenero, bianco
quali escon fuori i fiori di color d' erba. citolini, 195: alcune
. sostanze fossili da taluni credute avanzi d' uccelli pietrificati. = voce dotta
c. bini, 1-93: una specie d' uccello che avrà che fare coll'ornitologia
di tutti gli altri propri al rimanente d' italia. ferd. martini, 4-25:
decorazione di uccelli finti o di piume d' uccello posta sui cappelli femminili. e
di 'gyps 'qui sopra descritti. d' annunzio, iv-2-910: era un ornitologo
tra i numerosi reperti trovò un posto d' onore appunto quel l'uccello
l'incarico di definire che razza d' uccello fosse. saba, 4-19: raccolse
), secondo un sistema compiutamente organizzato d' interpretazione (e fu forma di pronostico
culto dell'antica roma). d' alberti [s. v.]:
'ornitomia ':... genere d' insetti dell'ordine de'ditteri, della
ricurvi in fuori offron quella del piede d' un uccello; hanno il calice con
scava tane lungo le rive dei corsi d' acqua, ha costumi acquatici, si nutre
come quello dell'oricteropo; i piedi d' avanti hanno una membrana che non solamente
gruppo delle tetracicline, a largo spettro d' azione. = voce dotta, deriv
o ali battenti; ortottero. d' annunzio, iv-2-912: -hai veduto l'ornitoptero
come la selva è muta, / folta d' abeti e d'orni!
muta, / folta d'abeti e d' orni! 2. il legno
, / ma in guisa pur dyabete o d' orno leve / l'uom vi sornuota
mia reda dia a cassandra cento vaselli d' oro e quali esso vorrà. giamboni
ne le loro magioni faceano magnifici lavori d' oro e di pietre e d'artificio
lavori d'oro e di pietre e d' artificio. idem, purg., 20-117
tagliata la borsa con ben cento fiorin d' oro. storia di tobia e tobiolo,
nutrimento, si pentì e si dolse d' aver domandato e conseguito così nociva grazia
ch'è assai sminuito il prezzo deltoro. d' annunzio, i-214: l'oro dei
i-478: le orecchie adorne di anelli d' oro massiccio. -in espressioni comparative
dir, c'anzi è lo paragon d' amante, / ché 'l sagia, come
la voce e l'accento di gabriele d' annunzio... è una delle
altra forma, potesse fare innamorare didone d' enea col saettarla con la saetta deltoro
nelle espressioni lumeggiare, miniare, toccare d' oro). dante, purg
azzurri che si trovassero e le toccassino d' oro. redi, viii-30: questi manoscritti
formatella antica, benissimo conservati e miniati d' oro con gran lustro e gentilezza. jahier
superfici vibranti, mosse. -colore d' oro: colore giallo lucente. dante
giacque ogne malizia morta, / di color d' oro in che raggio traluce / vid'
febbre, n. 7. -medaglia d' oro: v. medaglia, n.
medaglia, n. 3. -rosa d' oro: costituita di tale metallo e contenente
disperazione. montale, 18-293: sebbene d' annunzio, incassate le sue venticinquemila lire oro
prezioso (una stoffa). -vestirsi d' oro: con abiti formati di stoffe trapunte
: che in alcuna sorte di drappi d' oro o di seta non si
riccamente / di seta bianca lavorata e d' oro. bandello, 1-2 (i-31)
finissimi drappi di seta e di broccato d' oro, quello... fece condurre
, e non solo di seta, ma d' oro e d'argento, usando fodere
di seta, ma d'oro e d' argento, usando fodere di pelli preziose.
e retrocamera, tutto tappezzato di tappezzerie d' oro e di seta, con un
seta, con un letto tanto ricco d' oro e così eccellentemente ricamato che è
si appiccò il fuoco ad un abito d' oro che le rimase in un luogo arso
era moneta realissima ed esistente ed era d' oro puro, quale sempre si è
poi nella nostra zecca si battesse moneta d' oro di venti- quattro carati, o
a venezia sul mare, ma ancora zeppe d' oro di zecchino e di dobloni dell'
di queste due ambizioni si vuole procurar d' avere alcuna pietra, la quale come
cennini, 3-157: taglia un mezzo pezzo d' oro fino o d'oro di metà
un mezzo pezzo d'oro fino o d' oro di metà o d'ariento. breve
fino o d'oro di metà o d' ariento. breve dell'arte dei pittori senesi
.: è in tondo tutto di fil d' oro tirato e lavorato in modo e
se queste 'tesserae 'fossero quadretti d' oro sodo. 3. per estens
e farina di fava ch'aveva più similitudine d' ottone e d'oro canterino che d'
ch'aveva più similitudine d'ottone e d' oro canterino che d'oro vero e reale
d'ottone e d'oro canterino che d' oro vero e reale. giusti, 4-i-293
si vestono porpora e bisso e adornansi d' oro e di margherite, è segno ch'
accettato da lui procura per la collezione d' ori egizi. e. cecchi, 5-29
1500 il forzo, giovani benissimo vestiti d' oro, di seta e scarlatto. fausto
quello che raffigurai perfettamente fu a capo d' un drappello francese sandro, il mio amico
chiese pure. zena, 2-172: pieno d' espressione maligna è quel tipo di zingara
2-272: il panciotto sgargiava di colore e d' ori pendenti dai taschini. -con
corrompere, grandissima quan tità d' oro per carità de la patria rifiutare.
bene ordinate republiche nelle vittorie loro riempire d' oro e d'ariento lo erario.
nelle vittorie loro riempire d'oro e d' ariento lo erario. dell'uva,
, 7-16: se di gemme e d' or, che '1 vulgo adora / sì
, 19-112: fatto v'avete dio d' oro e d'argento; / e che
fatto v'avete dio d'oro e d' argento; / e che altro è da
tolto / per offerire altrui più somma d' oro. fiamma, 1-474: le donne
m'è rimasto nel portamonete un po'd' oro che mi diedero a bologna. d'
d'oro che mi diedero a bologna. d' annunzio, iii-1-60: tutto il mio
dell'oro-carta parmi invenzione che attesta fuor d' ogni dubbio i progressi della mente umana
cleto, / per essere ad acquisto d' oro usata. tasso, 9-57: quella
disperde e volve. vai, 28: d' ignorar dissimuli / che l'oro e
t'agulia in su porta / ha d' oro que'c'ha aperta già la porta
ancor dipinte lascia / di croco e d' or, di rose e di viole /
/ col verdolino nuovo dei tralci. d' annunzio, ii-740: un'ansia repentina il
città, in fondo, si tingeva d' oro, contro un cielo pallidissimo sul
innamorata intorno. chiabrera, 1-ii-313: d' odorate viole e di ligustri / gemme
, 6-91: guardo la coppa / d' oro, e non bevo; / e
ed armoniosi, ma insieme con toro d' accio, d'ennio, di pacuvio e
ma insieme con toro d'accio, d' ennio, di pacuvio e di lucilio,
dire di rame, ma senza dubio d' uno oro non in tutto purgato. filicaia
fede. 15. arald. libro d' oro: v. libro1, n.
14. io. bue, vitello d' oro: idolo zoomorfo che gli ebrei
: feciono [gli ebrei] uno vitello d' oro conflattile e feciorgli sacrificio e ballarongli
, 2-xiii-18: nel deserto il vitello d' oro e l'arca degli ornamenti delle donne
cotesto villan rifatto, sgonfiare cotesto bue d' oro, era non soltanto giustizia,
dato dagli alchimisti alla soluzione di cloruro d' oro, usata in medicina. -oro
. alberti, lxxxviii-1-95: questi ha fatto d' ogni arte professione, / come il
del vino, animata con la tintura d' oro et altri preziosi ingredienti, per
potersi ridurre toro in liquore potabile per mezzo d' un solvente appropriato, ma ciò è
addoman- dano oro potabile. -sali d' oro: quelli usati nella cura dei reumatismi
nella terapia della tubercolosi. -spuma d' oro: scoria costituita da mercurio dalla
. 18. cronol. numero d' oro: numero aureo (v.
). 19. letter. ramo d' oro \ secondo la narrazione del vi
questa sarà un arboro con un ramo d' oro, il quale è quello del qual
forgoni solari coprirassi la imagine del ramo d' oro, e questa ci significherà l'intelletto
. un lento ramo / con foglie d' oro, il cui tronco è sacrato /
. età dell'oro; regno, secolo d' oro: periodo ideale della storia dell'
... la prima etade appellata d' oro, pura senza mistura di vizi.
, i quali chiamavano ancora i regni d' oro. fausto da longiano, iv-3:
per altro nome si chiama il secol d' oro) fu certamente molto stimato da quei
et è da sapere che non fu d' oro per savi che l'indorassero, ma
l'indorassero, ma perché si mancava d' uomini cattivi che lo disdorassero. tasso,
quell'idolo d ^ errori, idol d' inganno, / quel che dal volgo insano
dalle antiche radici. / nell'età d' oro florida sulle sponde felici / anche un
di cian. -filo, fuso d' oro: mitici attributi delle parche.
traessimi fuor di tante pene! -pomo d' oro \ frutto simbolico da assegnare alla
dell'eleganza convenga in aggiudicare il pomo d' oro. -vello d'oro:
il pomo d'oro. -vello d' oro: secondo l'antica leggenda greca,
. 22. relig. regola d' oro: massima evangelica che invita a
23. stor. leg * a d' oro: associazione formata dai cantoni cattolici
iniziali dorate dell'atto costituente. -sabato d' oro: in germania, anticamente, i
madonna. 24. zool. mosca d' oro: v. mosca, n.
mosca, n. 1. -moscon d' oro \ v. moscondoro. -pesce
oro \ v. moscondoro. -pesce d' oro: carassio dorato. redi,
per di fuora tinti di un color d' oro seminato di macchie rosse, gli
di macchie rosse, gli chiamavano pesci d' oro. 25. locuz.
. 25. locuz. -andare d' oro in oro: trovare sempre nuovi
colà nostro più beato. questo è andar d' oro in oro. vedi come eziandio
bellissima poesia! -a peso d' oro \ a prezzo altissimo. fatti
, 134: lo pane valeva a peso d' oro. alberti, 210: lo
genti si compra dalla fortuna a peso d' oro e di sangue. gelli, ii-116
si fanno pagare le sepolture a peso d' oro. r. borghini, 3-40:
procuratori attendono a vender parole a peso d' oro. guadagnali, 1-ii-185: né
1-ii-185: né a pagarla a peso d' oro, / troverassi più una spia
più una spia. -avere corona d' oro \ essere capitale di un regno
, tutte città superbe, / c'hanno d' altre città tutte corona, / corona
altre città tutte corona, / corona d' oro, e non di fronde o d'
d'oro, e non di fronde o d' erbe. -avere l'oro in
per lanterne. -coprire, ricoprire d' oro: retribuire con un lauto compenso
. nelli, i-59: se mi ricoprissero d' oro, non ci starei un'ora
-ed io: / se mi copriste d' òr non ci starei. tarchetti,
dava fastidio? se ci avrebbero coperti d' oro per comprare la nostra neutralità.
comprare la nostra neutralità. -cuor d' oro: v. cuore, n.
-dare l'oro; mettere a oro, d' oro: rivestire con una lamina di
che gli antichi non usavano di mettere d' oro in tavola altro che con questo verde
12-8: corse dentro alla porta messa d' oro / con la donzella in braccio il
/ quale a raggio di sole specchio d' oro. febus el forte, 1-49:
in mutandine cortissime, reggipetto e sandali d' oro. -che ha colore dorato
/ un'aguglia nel ciel con penne d' oro. idem, purg., 29-113
che non eran viste; / le membra d' oro avea quant'era uccello, /
al sole, / dove le spoglie d' oro abbella e liscia. soderini,
, i-551: le uve che chiaman d' oro se ne truovano assai nel bolognese
ondeggiamenti / entro vapori di viola e d' oro. alvaro, 8-265: la terra
. alvaro, 8-265: la terra è d' oro, e si ferma sulla strada
ombrello del salice * / al turbine d' aprile / s'è impigliato nell'orto
s'è impigliato nell'orto il vello d' oro / che nasconde i miei morti.
petrarca, 90-1: erano i capei d' oro a l'aura sparsi, /
un verde ramiceli© / ch'i capei d' or cingea. poliziano, orfeo, 107
e rose ha il volto, e d' ór la testa, / tutta soletta,
/ che mai spiegasse al vento chioma d' oro. giov. croce, in:
con occhi azzurri e con le treccie d' oro. saba, 308: questa che
ama su tutto / ha bei capelli d' oro. -di animali.
: riaffiora a mezza luce / la volpe d' oro / uccisa a una sorgiva.
. ber ni, 79: chiome d' argento fino, irte e attorte / senz'
senz'arte intorno ad un bel viso d' oro. -luminoso, splendente,
ridente venere dall'etra / co'raggi d' oro ferirà la curva / luna. graf
/ luna. graf, 5-644: nubi d' oro... / pendon sull'
pendon sull'acque chiare; / è tutto d' oro il mare. de pisis,
, l'arabia felice, illuminata dal sole d' oro e con le palme piene di
. montale, 5-22: la scaglia d' oro che si spicca / dal fondo oscuro
a lo ver dire, / fiorini d' oro venuto / d'amor, cui son
, / fiorini d'oro venuto / d' amor, cui son servente; / pren-
. bartoli, 1-7-199: quelle tante migliaia d' infedeli che, ne'tre anni d'
d'infedeli che, ne'tre anni d' oro che don costantino di braganza ebbe
: a sì sublime coppia / giorni d' oro tessete, / voi, destini,
tuo gusto / e del ponteficato nostro d' oro. faldella, i-4-112: la
. fu l'epoca classica, il mese d' oro della dissidenza. gozzano, i-iioi
: è l'ottobre; il mese d' oro per le caccie d'altri tempi.
il mese d'oro per le caccie d' altri tempi. cassola, 2-196: il
diego, dicendo ch'era un affare d' oro quel matrimonio, una fortuna per
il negozio di don antonino facesse affari d' oro. monelli, i-224: un orologio
barattato per mezza pagnotta pare un affare d' oro. -cospicuo, ingente,
gli effetti di trascinamento indotti dagli stipendi d' oro dei medici di famiglia. -bellissimo
di convento, che fa un sogno d' oro, ama e ottiene di veder mutato
sarà ancora l'invito / di voci d' oro, di lusinghe audaci.
forteguerri, ii-240: dei lor detti d' oro / tesoro eterno entro di me
si tene. baldini, 9-223: parole d' oro. si sente che l'intenzione
sente che l'intenzione è sincera, ma d' altronde si sa che nella pratica egli
allora una regola infallibile, una regola d' oro, per distinguere la parola malata da
dati, 8-29: plutarco in quel libretto d' oro... insegna alcune formule
, lesse una vostra lettera latina tutta d' oro. manzoni, pr. sp.
): quel libro piccino, ma tutto d' oro; in una parola, lo
lei veramente graditissime le sue prose tutte d' oro. -giunto al massimo grado di
sciamò il linguaggio di cicerone essere stato d' oro ed il loro di ottone.
prìncipi non amavano più il bel latino d' oro. -che ha grandi qualità
che avete tanti di voi un'anima d' oro per l'eccellente disposizione della natura
nelli, i-186: gli è un figliuolo d' oro, il poveretto. manzoni,
protettori, i protetti, insomma i vittoriosi d' ogni genere, erano per lui uomini
ogni genere, erano per lui uomini d' oro e ne parlava sempre col mele
venezia, perché là conoscevo una famiglia d' oro a cui affidarla. bernari, 3-100
, 3-100: anna è una ragazza d' oro, pensa a tutto nella casa,
1-135: non vi par, fratellino mio d' oro? moravia, 21-55: sì
tanti bei vestitini per la sua figlia d' oro. -abilissimo nel lavoro.
. pascoli, 76: o mani d' oro, le cui tenui dita / menano
x. m. fiorini de moneta papale d' oro in oro. michelangelo, i-i-iii
pagare da bonifazio fazi quatro cento cinquanta d' oro in oro. cellini, 2-96
'l duca mi desse tremila cinquecento scudi d' oro innoro, i quali bastassino non
.. settecento mila lire in doppie d' oro in oro. -con valore aggett
già partito / con quella bella lancia d' oro in oro. -perfetto,
quando ella [la peste] di quella d' oro in oro, / non vale
non cadessero in coro / quelle sue figuracce d' oro in oro. g. m
ma in fatto egli è un dappoco / d' oro in oro. -essere d'oro
/ d'oro in oro. -essere d' oro, oro, oro colato, tutto
miccinin la mano, / mi parre'd' esser d'oro a mano a mano.
la mano, / mi parre'd'esser d' oro a mano a mano.
augusto], scortolo [tiberio] d' animo arrogante e crudele, a petto a
scritti del trecento. -fare vita d' oro: vivere nell'abbondanza di cibo
ghiande], e i maiali facean vita d' oro. -farsi d'oro:
facean vita d'oro. -farsi d' oro: arricchirsi. d. bartoli
. bartoli, 9-23-250: si erano fatti d' oro con le inestimabili spoglie delle città
e de'regni che per le vittorie d' alessandro avean saccheggiati. redi, 16-vi-348:
rido. questi villani che son pieni d' ubbie non ci bazzicherebbero in nessuna notte
/ ad oro, per il mezzo d' una vecchia, / ella sì se l'
, segnare, imprimere qualcosa a lettere d' oro: v. lettera, n.
lettera, n. 19. -sonnellino d' oro: breve sonno particolarmente riposante e
affina. monosini, 241: la chiave d' oro apre ogni porta. magazzini,
un'oncia di reputazione che mille libbre d' oro. ibidem, 74: dono di
: dono di consiglio più vale che d' oro. ibidem, 77: chi non
donna che regge all'oro vai più d' un gran tesoro. ibidem, 121:
. ibidem, 121: in guaina d' oro, coltello di piombo (d'un
d'oro, coltello di piombo (d' un fiacco nobilmente armato, d'un
(d'un fiacco nobilmente armato, d' un magnifico sputasentenze nel quale sia poca
. ibidem, 318: il freno d' oro non fa il cavai migliore. ibidem
-a nemico che fugge, ponti d' oro: v. nemico2, n
9. -la guerra ha i nervi d' oro: v. nervo, n.
ba- billoni, dicendo, in cambio d' oro, oruccio... e di
: orobanche... è un germine d' un piè e mezo, rossi- gno
firenze [tommaseo]: anche togli farina d' o- rabi, che molti chiamano veggi
gigli, dette irios, la farina d' orobi, l'olibano, l'aristolochia,
. i poveri contadini hanno mangiata quantità d' orobo, detto 'ervum 'da'
plur. orifilati). filo sottilissimo d' oro usato un tempo per tessere stoffe
essendo agli estremi il commercio de'galoni d' oro ed ori filati. giuliani,
-con metonimia: chioma d' oro. michelangelo, i-4: quel
. agg. letter. intessuto di fili d' oro. bar uff aldi, i-137
la lucentezza, la morbidezza dei fili d' oro (la chioma). baruffaldi
mi dice della marsica e dell'orogenesi d' abruzzo come l'anatomista può descrivere i
come l'anatomista può descrivere i fasci d' un volto. = voce dotta,
appoggiava colle due lunghe stanghe alla schiena d' una magra cavalla, che pareva un
, incastonato o circondato da una montatura d' oro. c. e.
pace orolegata e tenuta da una staffa d' oro, sì da poter altalenare e anzi
. idem, ii-166: il mare è d' un cupo turchino notturno, e un
cupo turchino notturno, e un congegno d' orologeria... fa lampeggiare bianchi
del finimento, vuoi della ricolma bellezza d' un seno, come anche del maschio
* / che 'l ben disposto spirto d' amor turge. alberti, iii-146: con
, detta da 'cono ', forma d' orelogio, detto da la sempianza della
in quel vasto silenzio rimbombare i tocchi d' un orologio: m'immagino che dovesse
: segnava le dieci e mezzo. d' annunzio, v-i- 249: odo
orecchio, ora lontano come il tremito d' una stella. montale, 2-26: è
, tintinni, campanelle e romore quasi d' orologi da corda. carena, 1-124:
forza motrice e prodotta da una molla d' acciaio, la quale per mezzo della
faceva girar con un dito le aste d' un grande e vecchio orologio a pendolo
e carica così la macchina senza bisogno d' altra corda. -orologio elettronico:
.. ciò che dice l'autore d' un orologio idraulico. zilioli, i-71
nuova invenzione e nel quale a forza d' acqua e con una sola ruota senza
pia nepote / di roma, onor d' italia e gran sostegno, / de'
al vicinato; / al qual serve d' orologio: / e di sveglia serve
generatrice coincidente con una delle due rette d' intersezione del precedente piano col paraboloide.
2. astron. luogo dei punti d' incontro dei raggi corrispondenti e incidenti di
a quella che viene tirata dal centro d' un occhio a quello dell'altro. in
luce del giorno i rai mi aperse. d' annunzio, iv-2- 581: non
. correr, li-4-340: del duca d' angiò secondogenito di sua maestà pure gli
oroscopo. zena, 2-172: pieno d' espressione maligna è quel tipo di zingara
, agg. letter. intessuto con fili d' oro. baruffaldi, i-141:
aureo fiore / della diva già madre d' amore. = comp. da
/ ben commessi / su due stole d' un color / che di fuore /
orpellaio: quegli che fa i cuoi d' oro, detto così dal mettere a oro
: nascondere una somma lode nell'orpellamento d' un biasimo severissimo e dispettoso. f
arabesco e dell'ebraico. = nome d' azione da orpellare. orpellare (
. guazzo, 1-128: questo vizio d' orpellare e di mascherare il cognome e la
verisimile che i mantovani sian per desiderare d' andare orpellando tutto il fatto, con
: conoscersi da'luterani questa medesima impossibilità d' unione per opera di concili la cui autorità
perciò non chiederlo essi ad altro fine che d' orpellare fratanto la contumacia. siri,
di fronzoli, di ornamenti. gambino d' arezzo, 160: chi d'orpellati panni
gambino d'arezzo, 160: chi d' orpellati panni voi coprirsi / via più
medesimo posto, orpellato con questo titolo d' onore. 5. presentato diverso
così sfacciato che conquistò subito la certezza d' un immediato trionfo. 3.
gigli, 5-17: vo'siete sospettoso peggio d' un turco fra 'cristiani: compatitemi
delle di lui narrative. = nome d' azione da orpellare. orpèllo [
]: fiorini 2 larghi, per ispese d' orr; llo e ottone e altro
. pulci, iv-98: di carta e d' orpello la corazza. biringuccio,
di ver- zura, ricinti per tutto d' orpello. cantini, 1-14-221: si
proibisca tale orpello tagliato e filato ad uso d' oro, acciò non se ne possino
: li tavolini saranno inargentati o dorati d' orpello, lavorati a rabeschi overo coperti di
s. maffei, 10-iii-169: ponendo fogliette d' orpello su la tavoletta, il girare
carte di registri ricoperte di un fogliolino d' orpello raschiato dai fregi di qualche comparsa
arditissimi tra i capelli appuntati, delle collane d' orpello scendenti sui seni.
autori vollero caricar una cosa sì semplice d' ornamenti stranieri, a guisa di coloro che
.., spunti / con un bagliore d' orpello. -per metonimia: oggetto
assumono, come le foglie degli alberi d' autunno); alone dorato. térésah
ponesti sul- l'orpelli una casacca azzurra d' operaio. 3. bene apparentemente
ha propagato e promosso fino al dì d' oggi e tuttora non lascia di mantenerlo
quanti son quei che gli va mettendo d' intorno? solaro della margarita, 151:
sovraccarica di oneri, di riguardi, d' un orpello di dignitosa esteriorità. guglielminetti,
, 5-106: spogliando io... d' ogni orpello il tuo dire. botta
, le passioni sono analizzate collo scrupolo d' un fisiologo, gli episodi brillano mercé
, lo stile è robusto, spoglio d' ogni orpello, incisivo. b. croce
gran passione, perché tardi s'accorse d' aver creduto oro l'orpello.
waitzen andavano a passarvi la loro settimana d' orpello. -ingannevole, falso.
aurea pellis, auri pellis 'pelle d' oro '. orpiménto (òro
in cina viene lavorato per ricavarne oggetti d' ornamento); in natura si trova
togliete calcina viva quattro parti e due parti d' orpimento, e incorporate insieme. sercambi
vene di orpimento, dicendo esser vena d' oro. trattato delle mascalcie, 1-288:
questo tal colore è artificiato e fatto d' archimia, ed è propio tosco, ed
affumicato, e poi abbiate un quarto d' oncia di oro pimento et un quarto di
adunque quello che risplende, di color d' oro, che è minuto di scaglie,
, i-178: meccia colma di gale e d' orpimenti, / con cui la grinza
dilettami sommamente che tu non abbia uopo d' adoperare unguenti e lisci per il viso,
. e letter. condizione particolare d' onore. -anche: distinzione, segno
onore. -anche: distinzione, segno d' onore tributato a una determinata persona.
v'è prode ed orranza- / fedel son d' ubidir vostro comando. dante, vita
ed è a grato, / on- d' io orato -più d'altro mi tengno.
, / on- d'io orato -più d' altro mi tengno. chiaro davanzati,
li avanza. monachi, 63: d' antica loda il sito ch'è più degno
nome / cavalli, cani, uccei d' ogni maniera / e servi.
ferendo me tuba 'n oregli / d' orrato ch'ognor in te pregio regna,
molte fiate l'omo ingombra / si che d' onrata impresa lo rivolve. 4
di stringhe / salde, e fuor d' ogni intorno era guernita / a doppi bianchi
, parato di seta scarlatta a frangie d' oro, giaceva il cadavere di marco orrendamente
ungaretti, xi-272: dalle strade solitarie d' o- stenda alla marine, a quei
cariteo, 357: monstri d' inferno, orrendi simulacri, / di
antiche, orrende, j che spargon d' ogni intorno ombra funesta. b.
morto e vivo / stanotte sognav'io d' esser legato / in su la croce del
ladron cattivo, / e che, d' orrendo maglio il boia armato, / con
brusoni, 615: aveva l'orecchie d' asino e per la testa principale faceva
fulminee bombe. il curvo grembo / d' incendio piene, che le vie negate
tutte le fibre m'arse, avvampò. d' annunzio, i-346: era un silenzio
orrendi ciclopi, ivi trovai / più d' empi listrigoni uomini atroci. forteguerri,
marzo? fu il caso tanto orrendo d' udire che con i miei occhi quelli
l'orrenda figlia, / noia, d' avvilimento, e non vi guasta / quell'
male capriccioso. perciò si soffre anche d' essere salvi. -con valore iperb
sanguinolente azzioni e di fatti atroci e d' orrendo aspetto, come sono uccisioni,
resti bruttavano la pietra: erano metà d' un pipistrello e metà d'una medusa,
erano metà d'un pipistrello e metà d' una medusa, l'una stillante nero
naturale). caro, 3-869: d' etna il monte vedemmo, e lunge
, si accorgesse su 'l fare del dì d' avere camminato continuamente sull'orlo di un
ii-38: i lampi / se- gnavan d' orma orrenda il denso velo.
straziato... dall'orrendo rimbombo d' obici e di mortai. -alterato
grido subito ed orrendo * / che d' ognintorno n'ha l'aria ripiena, /
5-22: l'oligarchia un male orrendo. d' annunzio, iii-i- 219: tu
pananti, iii-194: un governo spogliato d' ogni leggiadra forma e composto d'uomini
spogliato d'ogni leggiadra forma e composto d' uomini senza cultura, senza compassione,
un canchero orrendo, benedisse un poco d' acqua e spruzzò quelle piaghe con tal
. adimari, 1-18: fatto nobil preparamento d' orrendissimo ciliccio e di catene spaventose si
dopo lunghi sforzi, finalmente s'accorga d' esser nato colla sacra e indelebile maledizione
sacra e indelebile maledizione del destino. d' annunzio, i-689: ritroverai nell'ombra
-ripugnante (una malattia). d' annunzio, iv-1-383: uguagliate alle femmine brute
. salvini, 41-265: mi sovviene d' un orrendo contagio che al tempo de'
smascherator di storia, / un creator d' orrende / romantiche leggende / o del poema
del poema nero / di faust o d' assuero. b. croce, ii-5-124:
indomiti e pelosi / di solitarie grotte e d' antri orrendi. lemene, i-59:
orrenda riva / noi tutti aspetta il gondolier d' a- bisso, / per tragittarci
testi, i-235: bavose torme / d' irti cinghiali affronti, e i
, e i teschi orrendi / d' adunche zanne al patrio albergo ap
aborrire. giacomo da lentini o rinaldo d' aquino, 402: se non è
su- stanzia, arra gli dava) d' esser d'un pregio insignito pel quale
stanzia, arra gli dava) d'esser d' un pregio insignito pel quale brigan gli
fu una bellissima giovane chiamata gostanza, d' assai orrevoli genti dell'isola nata.
90: nel mugello ha gran quantità d' uomini e, secondo contadini, sono orrevoli
vestirsi di panni novi. f. d' ambra, 57: la spinetta chiedevi /
orrevole, splendido il mediocre si contenta d' essere 'chiaro, efficace, breve
di terra in pregio e merto lavoro d' auro trapassa, ché terra lavorare degno,
in arnesi più orrevoli che alla fortuna d' un che in abbandono fosse gittato non si
munistero che sarebbe orrevole nelle principali terre d' italia, istanovi venticinque o trenta fratri.
-ben fatto, costruito a regola d' arte. brevio, 31: trovarono
come architetto o come idraulico o come scrittore d' opere attenenti ad ambe le scienze,
prestigio. achillini, ii-125: speriamo d' aver del tutto conseguito quel fine che
! / gentile orrevolezza! / anzi d' ingrato bella discrezione, / giuntare a
quali cose non sogliono altrui accrescer punto d' orrevolezza. s. bernardino da siena,
fu ricevuto orrevolmente da'popoli del giudicato d' alborea. -con adeguate cerimonie funebri
lier, sanza fallirei / tutti a spron d' oro, e poi simile- mente /
: questi si partì da questo mercatante d' egitto, e menonne questa sua donna
nullo il valore per vizio di surrezione e d' orre- zione, com'essi parlano?
dispute intorno l'invalidità per il vizio d' obrezione o della sobre- zione. giannone
, lat. tardo ohreptio -ònis, nome d' azione da obrepère (v. orrettizio
fiandra. ariosto, 8-83: ecco d' altronde ode da un'altra voce: /
loro salma immortai vedean coprirsi / già d' orribili scaglie, e in feda serpe /
veglia nelle stalle, le sere lunghe d' inverno, le fantasie scialavano in macabro
/ aguzzo, gli occhi avvolti come d' una / rossastra fotosfera, al dosso
ugurgieri, 82: poniamo le mense chiusi d' arbori intorno e d'ombre orribili in
le mense chiusi d'arbori intorno e d' ombre orribili in luogo secreto. poesie musicali
nemica acerba della castitade, / e d' ogni cittadin fassi mogliera. da ponte,
ai maligni che lo faccia per fini d' interesse. -che rende deforme (
rombo dell'orchestrina facevano una violenza orribile d' indegno stordimento alla tragica, sconsolata solitudine
aere disperso / l'orribil puzzo che d' inferno esala. d'annunzio, v-1-248:
orribil puzzo che d'inferno esala. d' annunzio, v-1-248: ripenso a quel
terrore di diventar preda de'monatti, d' esser portato, buttato al lazzeretto.
al lazzeretto. e cercando la maniera d' evitare quest'orribile sorte, sentiva,
e corni un orrendo schiamazzo / che d' ognintorno ne risuona il lito.
angoscia. dottori, 3-123: o d' agrigento orribili muggiti, / che penilo
dominio della chiesa in tutte le parti d' italia. segneri, ii-255: da
di positivismo politico! pare la contrazione d' un viso di cadavere in putrefazione.
contro di quei novelli erostrati, marchiar d' un ferro caldo il delitto, schiacciar gli
di migliaia di miserabili, non cessano d' insultare i popoli che li abboniscono ed
restano di cicalarti torno all'orecchie, quali d' ora in ora seguono stridendo e mugghiando
, iii-2-155: due faccie: una d' uomo tutta amabile e mansueta..
che se ne cava una canoa tutta d' un pezzo. forteguerri, 4-51:
alla donzella in seno / avventa fiamma d' acheronte. = voce dotta,
alla prontezza, alla crudeltà e desolazion d' una peste. tarchetti, 6-ii-203:
nel calepino atte ad esprimere l'orribilità d' un tanto male. gioberti, 1-ii-534
suoi peccati per la moltitudine o orribilità d' essi. guiniforto, 5: questa è
mondo occùpa / e fallo star diviso d' ogni lato. b. davanzati,
e crudelmente tormentavano, cercando a forza d' orribilità di dar credito alle loro menzogne
/ il volto oltre l'usato infiamma d' ira / e per le schiere sue,
sale / da la fatai novara. d' annunzio, iii-1-652: il prigioniero, /
rivedere 75 testi) per barbera. d' annunzio, 1-420: sono orribilmente stanca
cittadi scemò orribilmente: moltissime rimasero vote d' abitatori. 2. con nefanda
onde orribilmente / squassato, allor che d' acque in ampio e vasto / lago
torbide onde * / ch'io vo d' amor solcando, il fido segno / del
carcere in carcere, orribilmente trascinati. d' annunzio, i-30: la febbre mi
medesimo progresso intellettuale svolgersi in quelle parti d' italia (gli stati pontifici, il
è fatta dopo il 1820, nella marca d' ancona. arbasino, 248: andrea
. buonarroti il giovane, 1-219: d' alte nevi orridamente involto / non può
non può farvi veder di fiori o d' oro / l'alma terra adornarsi il
/ forze s'ostenteria braccio robusto / d' euganeo cesto orridamente onusto. varano,
morte, dipinto con troppo vili colori d' orridezza nell'immaginativa di quei tali,
bella nella sua orridezza, ha qualcosa d' imponente. papini, iv-198: la sorga
tenermi là entro fino a migliore occasione d' uscirne, proccurai d'internarmi nella spelonca
fino a migliore occasione d'uscirne, proccurai d' internarmi nella spelonca quanto potevo, senza
sull'anima / vostra diciate, se d' un occhio privo / è questo volto
scofacciato il viso, / e alfin se d' orridezza è difformato / sì ch'ogn'
mostrava adesso in tutta la sua orridezza. d' annunzio, iv-2-278: fremeva tutta [
dissipata l'aura medioevale, quella specie d' orridezza devota così profondamente caratteristica.
cotal proprio genere, dirò così, d' orridezza il lor bello. c. dati
, parlando delle prerogative e della natura d' alcune lingue, affermò che la lingua
non è questo, il tempo / d' armarci di virtù, di svestir tutti /
svestir tutti / gli umani affetti e d' avvezzar lo sguardo / all'orridezza de'
con raggianti bandiere ed orrid'armi / d' ardenti serafini un folto stuolo. cattaneo,
come in egitto e in assiria miste d' uomo e di belva. calandra, 379
vario atteggiamento,... immobili d' orrida immobilità. -sostant.
la scena cangia e rappresenta l'orrido d' una città smantellata e mezzo involta nelle
il centauro colla destra appare / armato d' arco, e dietro lui s'affretta /
, non ci era chi più ardisse d' articolar parola in questa materia.
cammino orrido e foresto, / abitato d' alberghi tristi e rari. tebaldeo,
veduti da questa che dall'altra parte d' onde venimmo. piovene, 14-79: gli
alpestre orrido monte * / che malgrado d' italia andò rompendo / l'aceto e
rompendo / l'aceto e 'l fuoco d' anibài tremendo, / piaccia al pianeta
qua dalla nahe sporgono fieramente da più d' un lato nudi orridi sassi. niccolini,
; / e ingegnosi strumenti / veggio d' atroci pene / là per uegli antri
là per uegli antri oscuri / cinti d' orridi muri? batacchi, 2-154:
miscuglio, disgustevole a ogni delicato spirito d' artista non meno che a ogni serio
: quest'orrida befana * / che già d' un tozzo aveva carestia, /.
barbara mora, orrida in vista e d' alma / brutale e iniqua, a
irate. parini, giorno, i-548: d' orridi muggiti / commosse rimbombar le arcate
che dianzi rutilante e puro / cinto d' aurati raggi uscia del gange, / or
e scuro / mesto si mira in guisa d' uom che s'ange. lemene,
caro, 9-1048: orrido e torbo e d' austri cinto / e 'n grandine converso
'n grandine converso irato giove, / d' alto precipitando, si devolve / sopra
trebbia / l'acqua i miei vetri. d' annunzio, i-382: cadde una notte
castelli, i signori orridi di ferro e d' orgoglio? -barbaro, selvaggio.
dipinto [il conte duca] austero d' aspetto, di costumi orridi e severi
soldati... i quali, d' aspetto terribile, parlare orrido, si ridevan
affrica infelice, / di re feroci e d' orridi ser penti / calda
515: l'orrida corda / fremer farò d' alceo. 12. che
dello zio ippolito furono pieni per silvia d' una dura, ottusa, orrida tetraggine.
è duce * / spargendo empio veleno / d' invidia orrido mostro. muratori, 6-42
! io veggio / l'inespiata ira d' iddio chiamarvi / a scontar con novelle
più frequenti. fantoni, ii-105: d' argo obliò le infami orride cene.
era la selva un'ampia / macchia d' elei e di pruni orrida e folta
tortuosi, foreste orride e taciturne e suoni d' acque cadenti imitavano la solitudine di sapey
torrida boscaglia / entro fatate ambagi / d' aurei palagi. -incolto, rinselvatichito,
aurelia, che per lo essere io d' un simile arbore [l'alloro] indegnio
orsa rovescia / sulla scitica terra, orrida d' alte / nevi e sangue e d'
d'alte / nevi e sangue e d' armate ombre insepolte. 15.
/ torride zampe e i grossi capi d' orsi. molza, 1-290: altri,
leon fiero nemeo, / or è d' ila fanciul preda e trofeo. salvini,
. / numeroso, gagliardo, orrido d' aste. 16. ruvido.
mosa errante! oh tepidi / lavacri d' aquisgrano! / ove, deposta torrida /
nudo. mahona, lxv-162: se d' oro o gemme, ornate le mie
volgari linguaggi, che le più belle parti d' europa già da'romani possedute abbracciavano,
orrido e per un tale quale squallore d' antico, negletti. 19.
scavata in rocce resistenti da un corso d' acqua che vi si precipita fragorosamente;
non più verde, non più riso d' acque: immani fauci di pietra vi si
la vera e pura forma della lingua d' atene, benché a cicerone, dedito
le forme orrifiche da me vedute circonvagare d' intorno a quest'ossa m'hanno incusso
tanto di timore che ho dubitato caricarmi d' una centuria di mali spiriti. soffici,
v-2-2io: evitavo quanto m'era possibile d' incontrare la mia immagine riflessa in uno specchio
tuo cadavere torna a indossare indumenti d' acciaio e rivisita il nostro mondo sublu
, lat. tardo horripilatio -ònis, nome d' azione da horripilàre (v. orripilare
[var.]: io ch'avea d' orror la testa cinta, / dissi
4-i- 162: era spettacolo veramente d' orrore e di compassione il vedere quelli
. i. frugoni, i-15-23: io d' orror mi raccapriccio / la vecchiezza in
in contemplar. monti, x-1-120: fremè d' orror, di doglia generosa, /
fero e miserando, / la conversa d' ugon alma sdegnosa. manzoni, pr.
che aveva tante volte provato al racconto d' un omicidio. e. cecchi, 5-92
. cecchi, 5-92: il racconto d' un assassinio complicatissimo culminava d'orrore nell'
il racconto d'un assassinio complicatissimo culminava d' orrore nell'apparizione della vedova dell'ucciso,
serve. bembo, iii-481: così tutto d' orrore e di riverenza pieno, come
badi », soggiunse, / « figlio d' anchise? » se non di',
: alza lo scudo [il fantasma d' annibale], / e forte percotendo,
forte percotendo, empie la valle / d' alti rimbombi e di paure...
/ all'immenso fracasso il viandente / d' orror sacro compreso il piè ritira.
: io tutta sento / la presenza d' un dio: tremando abbraccio / il sacro
: la dea / roma qui dorme. d' annunzio, i-260: lo spavento /
quel candore / mortale che parea cingerla d' un orrore / mistico. tecchi,
padre e l'altra sua famiglia / d' orror ciascuno e capriccio tremava. ariosto,
x-4-71: in petto / ti sentirai d' orror fredde le vene. leopardi, 7-89
foglie dell'albero, tra le grida d' orrore di tutta la gente, sorgere a
l'aqua saliva entro i tubi vuoti d' aria, non sospettarono [i greci]
, ché non se'più degna / d' esser chiamata fior sopra ogni fiore!
teco non regna, / se'fatta albergo d' infinito orrore. fiamma, i-m:
libro] a rendermi delizioso l'orrore d' una villeggiatura fatta a'giorni passati in un
e 'n tenebroso orrore / cerco parlando d' allentar mia pena. marescotti, xxxix-i-28
pavese, 8-97: malgrado questi mesi d' orrore,... voglio bene non
d' orror cinto. b. fioretti, 2-3-281
alt e città superbamente, / cinte d' orrore. montano, 292: una voce
si mostrano [le alpi] tutte vestite d' erbe. magalotti, 7-64: capitato
, 7-64: capitato un giorno in occasione d' una caccia su questo monte, resto
drudo, e varia insieme / rigor d' alpe scoscesa, orror di valle.
pindemonte, ii-35: si fece / sedil d' un sasso, di rincontro a balze
/ giunsero al fiume, al passo pien d' orrore. giuglaris, 258: più
o gli orrori delle tragedie greche? d' annunzio, iv-1-902: i labbri leporini
capello... che orrore! d' annunzio, iv-1-267: egli vedeva quelle mani
: mandandogli [dio] fra l'oscurità d' o- gni grave colpa tanta vivacità di
noto che l'ale acquose scuote ingombro d' orror l'oscuro ciglio. saraceni,
un silenzio, un solitario orrore / d' ombrosa selva mai tanto mi piacque. bembo
rifrange, / ahi! tutti gli vedrai d' orrore avvolti / qual nero ammanto.
questo monte pieno di rupi scoscese e d' orrori era il tempio d'apollo delfico.
scoscese e d'orrori era il tempio d' apollo delfico. marchetti, 5-5:
. marchetti, 5-5: tutta / d' animai d'ogni specie orni la terra,
, 5-5: tutta / d'animai d' ogni specie orni la terra, / che
pindemonte, ii-335: coraggiosa amante / d' ogni bellezza naturai, vagheggia / sublimi
gli orrori sublimi de'monti deltalvernia. d' annunzio, i-io: ne gli orrori de
, 5-21: non spese per questo più d' una trentina di lire, e gli
trentina di lire, e gli parve d' aver speso un orrore. 16
l'avviso che la città venisse minacciata d' invasione. 2. che è
19-35: sentiva di sé una sorta d' orroroso fastidio che dava un rimorso morto
sono queste sette stelle poste nella figura d' uno animale, il quale gli antichi tra
'orsa maggiore ', a differenza d' un'altra orsa, la quale è
. pascoli, 785: la mia piccozza d' acciar ceruleo, /...
altre fiere, / qual più animosa un d' età verde orsacchio. tasso, 8-6-436
/ timoroso appiattarsi in quelle spine. d' azeglio, 6-571: le sue ricchezze
6-x-45: anco gli uomini vestian pelliccioni d' orso... ch'era un bel
il cappello da bersagliere, l'elmo d' oro del lanciere, il pallone,
e goffo o molto selvatico. d' annunzio, iv-2-30: era una specie d'
d'annunzio, iv-2-30: era una specie d' orsacchiotto, forse disceso giù al piano
. molatore di pavimenti. = nome d' agente da orsare; voce registr. dal
professioni. orsatto, sm. cucciolo d' orso. luca pulci, 1-26:
cavo / fui per cavare una coppia d' orsatti, / ove appiccando con le
broccato, onde coprirlo, la vellosa pelle d' un orsatto di libia? martello,
tagliate a fettine del formaggio dolce o d' orsera della grandezza e grossezza della polenta
grandezza e grossezza della polenta, indorate d' uova sbattute la polenta, e ponete
, 161: perché sono più negri che d' altro colore, non se cognose se
ricordi nell'aspetto l'orso. -orsetto d' america: nasua, coati. -
la orsina goffaggine della propaganda socialistica. d' annunzio, 1-533: i cavalli dei
amici e parenti, al primo incontro d' una trappola vi caddi per entro. carducci
mata avanti e dietro. d' annunzio, v-1-786: trevignano su la
mole gigantesca, superava i 3 m d' altezza; aveva arcate frontali molto sporgenti
chiaro davanzati, xvii-552-9: s'io avesse d' orso la natura / porla campar,
vengiò con li orsi / vide 'l carro d' elia al dipartirei / quando i cavalli
quivi udì enea rumore di leoni e d' ursi e di lupi e di diversi
uccidon gli orsi bianchi ed i castori. d' annunzio, iv-1-313: una pelle d'
d'annunzio, iv-1-313: una pelle d' orso bianco teneva calde le ginocchia.
belle cose. monelli, 3-163: arrivano d' inverno, imbarcate su lastroni galleggianti,
imbarcate su lastroni galleggianti, coppie smarrite d' orsi bianchi e branchi di renne.
5-9: la mia vita è di natura d' orso: / quando om lo batte
iii-24-134: l'uomo ha anche bisogno d' imparare da certi quadrupedi, di essere cioè
o formigaro: formichiere gigante. -orso d' australia o orso marsupiale: koala.
l'orso formigaro è quasi ai maniera d' orso nel pelo e non ha coda.
mi paresse strana, eccetto un orso d' un vecchiaccio medico dello spedale. monti
fare un discorso / e finge d' esser distratto. tornasi di lam
cameroni, 116: dossi (più orso d' atta troll, nella sua selvatica avversione
branca * / tu non hai forma d' orso ma d'agnello * / tu
/ tu non hai forma d'orso ma d' agnello * / tu rafforzi mia lena
carducci, ii-15-143: io non desidero d' aver l'onore di esser promosso al
esser promosso al grado di prima donna o d' orso danzante. -cuore d'
d'orso danzante. -cuore d' orso: animo duro, freddo, poco
come luce / ridir potessi, accenderei d' amore, / non dirò d'uom,
, accenderei d'amore, / non dirò d' uom, un cor di tigre o
uom, un cor di tigre o d' orso. giusto de'conti, i-87:
/ costei che in vista umana ha cuor d' un orso. venuti, lxxxviii-n-698:
lxxxviii-n-698: quai cor de leon fer, d' orsi o de tigri / non seguirren
? 4. bot. orecchia d' orso: v. orecchia, n.
orecchia, n. 8. -orecchio d' orso: v. orecchio, n.
pensan vender la pelle dell'orso / prima d' averlo morto e sottomesso. b.
sua parte intiera. -a carne d' orso zanne di lupo: violenti e prepotenti
, tal coltello... a carne d' orso zanne di lupo. a carne
. boldoni, 5-69: ivi un nido d' or- sacci in parte ascosa / vede
zabaglia, 6-4: orso di peperino o d' altra pietra ruvida, nell'incavo di
. v.]: orsodagna: genere d' insetti dell'ordine de'coleotteri, della
su dianla pe'viottoli / a cercar d' un'altra dama. bembo, 10-vi-260:
renzo, non andate in collera ». d' annunzio, i-549: -orsù, voi
per aver rami da ramar legumi. d' annunzio, iv-2-677: il ponte di rialto
... accompagnato da un gettito d' ortaggi e frutta contro l'oratore.
5-275: compravano da lui quel po'd' ortaggio, per rivenderlo in piazza.
. citolini, 197: erbe d' orto, dove troverete sotto un generale
il testa pesanti canestre ricolme di ortaglie. d' annunzio, iv-2-1297: i fiori a
a goro si vive di pesce e d' ortaglie. 2. con metonimia
dal seno della vergine luna cade virtù d' essiccare o sempiternar le sorgenti e i
ortaggi. carletti, 49: d' ogn'altra sorte d'ortalizza vi è abbondanza
carletti, 49: d'ogn'altra sorte d' ortalizza vi è abbondanza, spezialmente lattughe
o fatica in descrivere diverse minestre d' ortami o legumi. ghirardacci, 3-75
: cusl bisognò fosse ricomperato m fiorini d' oro la sua persona tucti li altri perdettero
dotta, lat. hortator -óris, nome d' agente da hortàri (v. ortare1
di tanti anni sono fra noi accaduti d' esser stati prima con ortatorie, poi
dotta, lat. hortatìo -ónis, nome d' azione da hortàri (v. ortare1
fior di rosolia e più rosoni / d' ortefica, vaiuolo e pedignoni. note al
di delizie ortensi / v'era più d' un panier, più d'un bacino.
v'era più d'un panier, più d' un bacino. roberti, i-57:
quando tornate da messa pel vialetto fiorente d' ortensie..., pensate anco a
., pensate anco a me. d' annunzio, iv-2-1349: mi volgo, e
portando il tre fasci di rose, d' ortensie e di garofani. borgese, 6-133
, iv-32: tornano al lustro labile d' un orcio / gonfie ortensie dall'aiuola
fel e de veneri mesclae, / d' ortighe e de spine tute circundae. boccaccio
ve n'avea presso, parecchi gambi d' ortica. landino [plinio], 489
l'urtiche, / facea da cerri e d' altre piante antiche. aretino, vi-206
sera poi facciam colazione: dieci foglie d' ortica per insalata, una pagnottina,
33 (579): era una marmaglia d' ortiche, di felci, di logli
ancora a biancheggiar tra folti / cesti d' ortica. d'annunzio, iv-1-718: ella
tra folti / cesti d'ortica. d' annunzio, iv-1-718: ella gridava rideva,
a metà nascosti da un gran groviglio d' ortiche che qui crescono alte come arboscelli.
inguantata il ciuffo a sommo / coglieste d' un'ortica e mi premeste / sulla gota
211: pagnotta rafferma frittata di punte d' ortica al fornello da campo. c
. gadda, 10-134: dietro l'orto d' un villone de'più rugginosi, e
villone de'più rugginosi, e pien d' urtiche e lucertole. -con riferimento
, i-9-74: dura sferza stringere / d' ortiche pungentissime, / le quai contra libidine
, i-1-376: don grazia per via d' ortiche e pruni / dalle tentazion sé illeso
bandello, ii-909: ratto s'accorge d' ogni inganno e frode, / com'il
, ha le frondi e i fusti d' ortica, ma non pungenti, con fiori
(in partic. nell'espressione ortica d' amore o dolce ortica: le pene
amore o dolce ortica: le pene d' amore). maestro francesco, 304
, i-67: non mi ponge più d' amor l'ortica / ch'assembr'a
poco pur la pungesse l'ortica / d' amor, com'ella me trafigge e screa
, contrarietà (anche nell'espressione corona d' ortiche). boccaccio, iv-31
: con più pungente ortica s'ingegnò d' affliggere l'anima mia. antonio da ferrara
anno..., e poi pagarmi d' ingratitudine; basta le mi son corone
basta le mi son corone - (d' ortica e di pugnitopi). -situazione
parola, e'uscirà fuori, / egli d' impaccio e il cornacchion d'ortica.
/ egli d'impaccio e il cornacchion d' ortica. -causa di fastìdio; impiccio
oliva, 160: chi, più abbietto d' un cavallo, goduto dio, si
congresso era... che la guerra d' indipendenza del vietnam e quella dei paesi
: a fé che merti coronato / esser d' ortica, pazzo che tu sei.
il teatro è una fatica / che d' un atlante ci vorrebbe l'omero: /
di siena, 1-127: un fazzoletto d' orticaccio, lavorato tutto di seta gialla
pur del vero) alquanto vosco / e d' orti- carvi almen sopra 'l mantello.
da ortica, col suff. dei nomi d' azione. orticèllo, sm. (
konpe- rato da gherarduccio f. bentivengna d' aglana e da donna beninkasa la vingna
in quello poco terreno avea posto quasi d' ogni frutto e spezialmente di fichi. 5
a cavar acqua dal pozzo, affine d' inaffiare le piante del mio orticello.
): coltivava, anzi dissodava l'orticello d' agnese, trasandato affatto nell'assenza di
poesia. tommaseo, lxxix-i-79: deserti d' astrea mal s'affanno agli orticei delle
il marito od il drudo si invogliasse d' annaffiar l'orticello della pellegrina.
stefano]... parecchi gimbi d' ortica... e va verso la
gozzi, 1-316: né mi ricordo mai d' avere assalito chicchessia con altro che non
che non berte e baie, e so d' aver solo orticheggiato, ma non percosso
o di bambace filato o di lana o d' ortichino. = deriv. da
retta, a cui appartengono i punti d' incontro dei prolunga- menti dei lati del
cattaneo, vi-3-105: vi sono rami d' agricultura pratica, i quali potrebbero avere un
concio metti tra la pelle spiccata un sommesso d' in torno alla piaga e
; si nutre di semi, d' insetti e di vermicciuoli. =
1-20: l'arco cm o cn d' orizzonte in sfera obbliqua o retta, compreso
occidentale e la sezione m o n d' un parallelo... coll'orizzonte,
di quelle de'libri de'santi e d' alquanti savi, quali, come degli
alla loro istanchezza, fece un poco d' orto per potere avere dell'erbe per i
e fatto ortora et ho innestati albori d' ogni generazione. boccaccio, dee.
aveva niente di particolare, all'infuori d' un magnifico filare di salici piangenti che
, che è già nella botte. d' annunzio, iv-1-740: l'orto giaceva metà
e assorto / presso un rovente muro d' orto. moravia, xi-206: entrammo nell'
, 303: vi nascono tutte le sorti d' erbe di orto. romoli, 270
romoli, 270: sono di due sorti d' indivia, una è la salvatica,
che mi fa altero sopra quanti vocaboli d' erbe scritti sopra un pezzuolo di legno
di buon terreno si posson fare spalliere d' agrumi, e nel mezzo ordinare l'
la piazza della nonciata è una spezie d' ovato...: cinque vie drittissime
rendean l'aure più fresche a lor d' intorno / vaghi amorin col ventilar dell'ale-
/ e facean quell'ameno almo soggiorno / d' ama- tunta e di cipro agli orti
conduce amore / della perduta madre. d' annunzio, iv-2-754: con le sue
, giglio de l'orto. cielo d' alcamo, 13: quando ci passo e
t'ama, e fresco più che giglio d' orto. boiardo, 1-1-21: essa
essa sembrava matutina stella / e giglio d' orto e rosa de verzieri.
ii-129: fece... un quadretto d' un cristo che ora nell'orto,
rucellai una certa scuola di giovani letterati e d' elevato ingegno... infra '
, sorgeva un albero che portava mele d' oro (e la conquista di tali frutti
apra / l'uscio degli orti esperidi o d' alcinoo. marchetti, 5-190: il
eri di ciascun delizia, / arca d' onni divizia, / sovrapiena arna di
di mel terren tutto, / orto d' onne disdutto, / zambra di poso
dove si svolgono i più raffinati riti d' amore. d'annunzio, i-627:
i più raffinati riti d'amore. d' annunzio, i-627: di sovrumani amori visioni
, iv-2- 736: la chioma d' un alto pino risonava tutta di quel cigolìo
sì dolci ore / e begli orti d' amore, / girimi in grembo al
più che dell'anima, nascerebbe, invece d' un giardino paradisiaco, l'orto di
cagione, / e crede amor fuor d' orto di ragione. tommaseo, n-152:
moneti, 124: sono di penitenza e d' orazioni / i monasteri vostri orti vivaci
: la vecchia s'era data l'aria d' aver faccende nell'orticolo. -ortino
né occaso mai seppe né orto / né d' altra nebbia che di colpa velo.
che risulta dall'addizione di una molecola d' acqua a un gruppo carbossilico (ed
ortocéntro1, sm. geom. punto d' incontro delle altezze relative ai tre lati
o leggermente arcuata con una vasta camera d' abitazione, e da un sifone posto
': nome dato talvolta ai corni d' ammone diritti e non fatti a spirale.
. v.]: 'ortocero nuovo genere d' insetti, della seconda sezione dell'ordine
v.]: 'ortochilo ': genere d' insetti dell'ordine de'ditteri, della
aggiunta alla soluzione di gelatina al bromuro d' argento di sostanze, come la cianina,
vero nelle epoche di letteratura convenzionale e d' imitazione -nelle epoche di classica ortodossia,
: questo progresso tecnico servirà di punto d' appoggio a una dottrina ufficiale obbligatoria,
v. borghini, 16-iv-464: si provedde d' opportuni rimedi che [gli eretici]
: più grave effetto era su l'animo d' ogni uom romano il terrore di quegli
cristiana. siri, 1-ii-249: i deputati d' iber- nia... presentarono al
foscolo, ix-1-403: questa non è dottrina d' oggi, né ortodossa; ben è
0 quattro produzioni 'ortodosse ', prima d' aver suffragi abbastanza per osar tentare innovazioni
: pochi furono i passanti che si rifiutarono d' accettare quell'opuscolo dal titolo così ortodosso
di giuoco disposti a correre il rischio d' una partita non sempre ortodossa.
una chiesa visibile, munita del potere d' insegnare e di fare leggi, la cui
termine per un gruppo di chiese cristiane d' o- riente, che hanno in linea
tali chiese. - anche sostant. d' annunzio, v-2-314: imperterrito continuai a rispondere
giovio, ii-208: ho preso piacere d' intendere che quelli miei signori si sieno
ruina de l'ortodossa con un puntello d' una sillaba. = voce dotta
. v.]: 'ortodossografo': scrittore d' opere circa i dogmi della religione cattolica
, questa potrebbe suonare trattato o scienza d' una rettitudine; in
o scritti. ortologia, men proprio d' ortofonia, pare inutile. carducci,
importa ch'ei muti tecnologia e sistema d' ortografìa e d'ortoepia a ogni legger che
muti tecnologia e sistema d'ortografìa e d' ortoepia a ogni legger che fa alcun libro
nessuno ci senta -se le belle spalle d' una donna non hanno bisogno d'ortografìa,
belle spalle d'una donna non hanno bisogno d' ortografìa, ti pare che l'amore
ti pare che l'amore abbia bisogno d' ortoepia? = voce dotta, gr
da ortogonale, col suff. dei nomi d' azione dei verbi frequent. ortogonalménte
retto uso dei segni grafici e d' interpunzione. - ortografia diacritica: quella
: il detto maestro gl'insegna qualche poco d' ortografia. muzio, 1-18: per
l'ortografia toscana che leverà molti scrupoli d' alcuni tisicuzzi pedantelli che fanno gran negozio so
bada all'ortografia. -dettato d' ortografia', dettato ortografico (v.
: farsi da se medesimo un dettato d' ortografia secondo il saviamente paratogli più convenevole
'amare ', distesamente all'usanza d' alcuni vecchi testi a penna e di
, riformatori de dialettiche, in- stauratori d' ortografie. tommaseo [s. v.