più comunemente usiamo acquietarsi, quando trattasi d' indicare rassegnazione, docilità, moderazione, ritegno
, ii-419: anche la piccola madre d' un tratto s'acchetò. sapeva cosa pensare
di guisa raccontava, per barzelletta, d' avere veduto uno schiavo sulle galere di
da colle, vi-1-226 (1-5): d' este parole eo so ch'io t'
uncino, la bocca recisa, gli occhi d' aquila reale, i capelli bianchi tirenti
acchitato. 2. avv. d' acchito; di primo acchito: a bella
bella prima; al primo colpo, d' improvviso, subito; con immediatezza.
seria. boriili, 2-177: impressioni d' acchito, giudizi superficiali. baldini, i-581
proprietà. pancrazi, 2-28: meglio d' impeto e d'acchito, che per istudio
, 2-28: meglio d'impeto e d' acchito, che per istudio. manzini
: io vi adatto me stessa, trovando d' acchito rispondenti misure e pause e scatti
di una donna; tommaso la riconobbe d' acchitto, a causa del suo paltoncino
lini, di robe in acia foderate d' agnellino. boccaccio, i-341: chi fu
i-341: chi fu più valoroso uomo d' èrcole, il quale innamorato mise le sue
fuso, e terminato il giorno. d' annunzio, ii-800: per sorte un dì
cucito fui bel bello / con fil d' accia da femmina saputa. negri,
[crusca \: erano tutti armati d' acce e di cappelline. giov. cavalcanti
la maniera irriverente di celebrare in più d' uno, non debba nel tribunale divino
acciaccamenti, spinte, gomitate, scambio d' ingiurie e frizzi. acciaccare,
della vecchiaia, e gli diedero la custodia d' altri condannati. rajberti, 2-117:
peso dei vecchi acciacchi, nel tedio d' una vita sconsolata. tombari, 2-152
e per conseguenza acciaccoso e svogliato oggimai d' ogni cosa. de amicis, ii-687
ferro o il sapore metallico. d' annunzio, v-1-329: mi vietano di bere
1936); i patti acciaiati (o d' acciaio, 1939). 2
. medie. infondere limatura di ferro o d' acciaio nei medicamenti (o in certe
in acciaio; mescolato con limatura d' acciaio. bencivenni [crusca]
metallo in acciaio; rafforzamento con lamine d' acciaio. ghirlanda d'alloro.
lamine d'acciaio. ghirlanda d' alloro. balducci pegolotti, 124: acciaio
[il colpo] sopra il chiaro cappello d' acciaio tagliandolo, il fendè quasi infina
, iii7- 32: edificata / tutta d' acciaio splendido e pulio. ariosto,
tratti e sacri carmi, / tutto d' acciaio avean cinto il bel loco, /
leghe / in più guise si fan d' ogni metallo. tasso, 8-22: tempra
, ancor che fina / fosse e d' acciaio no, ma di diamante,
sembrano rugginose: al contrario certi come d' acciaio forbito. carducci, 325:
età nostra. / egli ha i piè d' acciaro a smalto, / ha le
smalto, / ha le corna tutte d' or. verga, 1-306: la guardai
scintillante di collera, come una lama d' acciaio. pascoli, 784: da me
/ con la picozza (tacciar ceruleo. d' annunzio, i-742: naviglio d'acciaio
. d'annunzio, i-742: naviglio d' acciaio, diritto veloce guizzante / bello come
equipaggio s'è coricato silenziosamente nella bara d' acciaio. panzini, ii-422: dalla mano
di miss edith pendevano i lucidi pattini d' acciaio. deledda, ii-99: un
dagli occhi grigiazzurri dietro le lenti cerchiate d' acciaio, quasi mai sorrideva. borgese
lamine sottili di acciaio in un corpo vergato d' impronte regolari, sul quale talvolta si
damasco '. 2. colore d' acciàio: colore grigio intenso, metallico.
verga, 2-114: il lago sembrava color d' acciaio, solcato qua e là da
qua e là da bianche strisce luminose. d' annunzio, iv-2-24: dinanzi, il
dinanzi, il mare come una striscia d' acciaio luccicante, con qualche vela scura
crude giornate invernali, quando il mare è d' acciaio freddissimo. idem, 14-480:
e. cecchi, 5-115: aveva occhi d' un consistente nel ricoprire con strato di
produzione e la lavorazione dell'acciaio. d' annunzio, v-1-41: il fuoco di vesta
. acciaino, sin. strumento d' acciaio per affi lare ferri
. 2. pallino forato, d' acciaio, attraverso il quale le ricamatrici
acciaio forbito a spada, fatta a forma d' una grigio acciaio. stuparich, 2-355
occhi che si aprivano tra le grinze, d' un color grigio acciaio, dallo sguardo
, dallo sguardo mobilissimo. -occhi d' acciàio, sguardo d'acciàio: freddo,
. -occhi d'acciàio, sguardo d' acciàio: freddo, acuto, penetrante
suo volto roseo, i suoi occhi d' acciaio. borgese, 1-130: quello
. borgese, 1-130: quello sguardo d' acciaio freddo che non tollerava resistenze. manzini
, 10-212: « i tuoi occhi d' acciaio » gli diceva sua moglie,
indolenza. 3. figur. d' acciàio: duro, forte, resistente,
: turni trafiggi, ed io non son d' acciaio. machiavelli, 682: ben
, io ho le mascelle che paiono d' acciaio. carducci, 774: il
che al mestiere / fece i muscoli d' acciaio. d'annunzio, iv-1-109: la
/ fece i muscoli d'acciaio. d' annunzio, iv-1-109: la dama..
nella fragilità delle sue forme chiudeva nervi d' acciaio per il piacere. idem,
tutto me con la mia volontà d' acciaio. 4. armatura (
acciaio. 4. armatura (d' acciaio). tasso, 5-44:
fuoco percossi che sieno coll'acciaio. d' annunzio, iv-2-604: e la sua
debbe fare tale esercizio sopra le piastre d' acciaio temprato, col macinta- toio d'
d'acciaio temprato, col macinta- toio d' acciaio, e poi metterlo nell'acqua forte
acciaiòla, sf. disus. penna d' acciaio per scrivere. = deriv.
ornamento femminile, fatto di piccoli dischi d' acciaio. = deriv. da
carena, ii-530: acciainolo, asticciuola d' acciaio, tonda, 0 leggermente conica
acciarino, acciainolo, focile, pezzo d' acciaio, con cui perco- tendo la
cecchi, 6-260: sotto alle bocche d' incendio erano acciambellati tubi da pompe.
pompe. manzini, 12-49: al pari d' un serpente acciambellato, il suo cervello
acciambellato, il suo cervello era grave d' una conoscenza seppellita dentro, sonnacchiosa.
. acciarino1, agg. ant. d' acciaio. caro, 11-1225:
caro, 11-1225: cinto di barde e d' acciarine lame. = deriv.
. acciarino2, sm. arnese d' acciaio che, bat tendo
: l'acciarino non può non essere d' acciaio o almeno di metallo. settembrini,
dei moschetti, che aggiustata alla cassa d' ogni arma da fuoco portatile, accanto al
della canna, serve ad accendere la polvere d' inesca- tura, per dar fuoco alla
contro l'obiettivo. 4. bietta d' acciaio, infilata ai due capi della
. acciaiato, trasformato in acciaio; d' acciaio. - anche al figur.
acciariti, di quattro differenti lunghezze. d' annunzio, v-1-316: nell'occhio acciarito
acciaróso, agg. ant. fatto d' acciaio. giov. cavalcanti,
giov. cavalcanti, 79: d' uno acciaroso passatoio percosse il fiero
bencivenni [crusca \ \ mostrano d' esser medici diligenti, oculati, e
.]: * acciarpatorelli ': scrittoruzzi d' eleganza mendicata da'libri, che vengono
che comunemente se l'è data, d' averli insieme congiunti: similmente la natura
, i-x-13: chi vuole ben giudicare d' una donna, guardi quella quando solo
, ma è accidentale effetto. cecco d' ascoli, 1775: è l'invidia
obrigate alla natura, perché sono sol d' accidental vestiti, e sanza il quale potrei
. in luogo di spiegare gli uffizi intrinseci d' un capo della religione, non si
del tumulto, è un miscuglio accidentale d' uomini. idem, 787: viene,
un fatto di due secoli, e d' un'intera popolazione, e del quale dovrebbero
non dal testimonio, ma dall'interpretazione d' alcune parole. leopardi, ii-192: ciascuno
idem, 11-668: di tutte le specie d' animali... l'umana è
. accidentato, agg. colpito d' apoplessia o paralisi. tommaseo-rigutini,
variato: di forma declinante, sporgente. d' annunzio, iv-i-ii: la campagna accidentata
accidente che ha dato occasione a una guerra d' ingegni così graziosa. leopardi, 13-33
sciagura; caso doloroso. cecco d' ascoli, 1381: questa virtute fa crescer
, divenne una risoluzione, a causa d' un accidente, il più serio che gli
; colpo apoplettico, paralisi. cecco d' ascoli, 457: per questo fiato geme
una curiosità. tuo padre è morto d' accidente? verga, 4-38: se
è il macello, c'è da morire d' un accidente. -locuz.
accidente!: forme di imprecazione. d' azeglio, 1-197: il postiglione..
accidenti, le maledizioni e le bestemmie d' uso onde ottenere un grosso di mancia
... -non mi leverò mai d' addosso quest'accidente! idem, 4-381
, 3-244: eliseo, un pezzo d' accidente grosso e rosso, si vestiva da
, perch'io voglio dire / d' un accidente,... /.
, 39-11 (158): fedel son d' ubidir vostro comando: / tal fede
reame. capitoli della compagnia della madonna d' orsanmichele, 2-10: acciocché dio mantenga la
. bembo, 2-76: in luogo d' avacciare, che ad uopo gli veniva,
maggiore, non guari dal sentimento d' avacciare scostandola; con ciò sia cosa che
indiscrete. tombari, 1-38: chi diceva d' averlo scorto correre pei campi come forsennato
un luogo dilettevole... e d' alberi chiuso, ripostisi, a prender amoroso
da'compagni allontanato, / né pur d' un passo ancor la preda avanza.
pistoia, pistoia, che non stanzi / d' incenerarti sì che più non duri,
glianza / al suo germano, e fior d' ogni altra bella, / perché esso
machiavelli, 60: per generosità, grandezza d' animo, ricchezza e nobiltà, avanzavano
ariosto, 41-78: che 'l pagan d' arme e di spada l'avanza / e
l'ali spiegando / il volo ratto d' ogni uccello avanza, / il gran successo
, conobbero per ciò quanto giotto avanzasse d' eccellenzia tutti gli altri pittori del suo
uno / che tutti avanza in vigorìa d' etade. manzoni, 43:
era che l'insegnamento era liberissimo. d' annunzio, iv-2-893: era tanto bello,
vecchia sgrignuta che m'avanza di più d' otto anni. carletti, 132:
i tramezzi] sopra avanzano l'altezza d' un uomo. panzini, i-37: un
avanzare2, intr. essere d' avanzo, in sovrabbondanza; sovrabbondare.
la dissenteria e a fortificare i membri d' entro. cantari, 50: se tu
restare, rimanere, sopravanzare; risultare d' avanzo (di cose che si consumano,
e veramente son color tapini / che d' agrandirla sempre non han cura. savonarola,
forza che gli avanza non è che forza d' inerzia. giusti, iv-62: ha
me, mi basta e me n'avanza d' un bel cavallo. -poco avanza
reliquia, ch'alia fame avanza / d' ingorda morte, ed al gran dì
di marcia avrei attraversato le linee; d' altra parte il timore, a gennaio e
qualche poesia, non mancherò a suo tempo d' obbedire. g. del papa
): troviamo bensì nelle relazioni di più d' uno storico... il ritratto
: immobilità, tranne qualche lieve oscillazione d' elmetto lucido di pioggia, nei posti avanzati
. bocchelli, i-163: accidiose richieste d' indennità per danni campestri, avanzate presso
v.]: avanzatétto, dim. d' avanzato in età; ma ha qualcosa
. rimasto, restato; ch'è d' avanzo, in sovrabbondanza.
ho nel cuore, i sussulti, / d' un pianto sognato: parole, /
profitto sì e no da un po'd' amore, che loro ci richiedono..
delle colonne volgar., 1-66: veggendosi d' intorno fornito di tanto potente popolo,
: tanti buoni giorni gli erano restati d' avanzo. alberti, 72: lodo
iii-136: hammi testé mostro l'avanzo d' un carlino papale, che il padre ismezzò
s'è di te il rigoglio! d' annunzio, iv-1-805: una donna esciva
resta. gaudiosi, iii-457: mucchio d' ossa spolpate a terra sparte: /
che all'ellesponto accompagnò gli avanzi / d' achille, ove gli alzò tomba e trofeo
è una caverna tutta fuori della siracusa d' oggidì; incavata a punta di scarpello
punta di scarpello dentro il sasso vivo d' una rupe, delle cui rovine,
.. vale a dire le rovine d' una grandiosa rocca, i di cui avanzi
in aria a quattrocento piedi dal precipizio. d' annunzio, iv-1-312: si dileguano i
: sto in orecchi, se dalle feritoie d' un avanzo di torre mi giunga la
avanzo di torre mi giunga la voce d' una fata con la parola d'ordine
la voce d'una fata con la parola d' ordine per passare. paolieri, 2-183
una lingua e un popolo asiatico. d' annunzio, iv-2-699: che vedesti tu
, confuso agli avanzi e alle rovine d' epoche condannate. 4. risparmio
in accostata. ioc locuz. - d' avanzo, in avanzo: a sufficienza,
sufficienza, più del bisogno. -averne d' avanzo: a sazietà. -esserne
avanzo: a sazietà. -esserne d' avanzo: esser più che sufficiente.
192-48: e io ho di molto vino d' avanzo! ché n'ho un poco
e non punto istretta, ma camere d' avanzo. firenzuola, 659: e'
firenzuola, 659: e'sarà ver d' avanzo: voce di popol, voce del
: bene agiati, o che abbian d' avanzo d'ogni cosa. s. caterina
agiati, o che abbian d'avanzo d' ogni cosa. s. caterina de'ricci
ne date più briga, che è d' avanzo questo. b. davanzali, i-180
. davanzali, i-180: gli sarà d' avanzo aver terminato la vita al servigio d'
d'avanzo aver terminato la vita al servigio d' un tanto principe. panciatichi, 46
46: taluno pensa avere del cervello d' avanzo, ed ha più del granello.
uno per volta, quando non è d' avanzo. leopardi, iii-120: stimando pochissimi
contare colle dita, una rnano sarebbe d' avanzo. rajberti, 2-193: senza un
durerebbero, credo, e ce ne sarebbe d' avanzo: tanto son forti. panzini
, i-603: il signore ne aveva d' avanzo dell'avventura. palazzeschi, 4-137:
, giugno... ce n'è d' avanzo ». sbarbaro, 1-96: la
, 1-96: la sua faccia diceva d' avanzo ch'egli non professava idee di
immagino ti basti e tu ne abbia d' avanzo del tuo signor marito. -mettere
, 148: ceffi da galea, schiuma d' ergasti, / avanzumi di chiasso e
i premi / a chi per via d' onor travaglia e suda? 2
se il tempo gli si volge a scherzi d' orsa: / ché non si trova
l'avaria, e immediatamente si ricordò d' essere partito col serbatoio semivuoto. fracchia
, 2-90: mise su una fabbrica d' alcole, nella quale ricavava lo spirito
, 26-1-8: l'avarizia né per frutto d' avere è benavventurosa, e per cupidità
avere è benavventurosa, e per cupidità d' acquistare è miserissima. idem, 26-2-11
dee., 1-8 (in): d' avarizia e di miseria ogni altro misero
acqua si convertisse in oro, l'avarizia d' una femmina saziare non potrebbe. scala
, iv-385: la avarizia è instrumento d' ogni male, e però gli uomini
esecrabile avarizia, o ingorda / fame d' avere, io non mi maraviglio / ch'
mi maraviglio / ch'ad alma vile e d' altre macchie lorda, / sì facilmente
tentato da'legati a novità, come d' avarizia e libidine sozo, non acconsentisse.
sono le due principali coma del diavolo. d' annunzio, iv-1-899: gli indicibili stenti
: la diffidenza e anche un po'd' avarizia spirituale lo aiutavano. baldini,
muore. petrarca, 51-11: o d' un diaspro, / pregiato poi dal vulgo
ad essere avaro, prendendo superchia solficitudine d' acquistare; ma da poi che avrà
], 1-24-4: i superbi saranno ricolmi d' ogni vergogna, e gli avari stretti
. tasso, 4-58: ch'avara fame d' oro e sete insieme / del mio
? nievo, 4: l'attività privata d' un uomo che non fu né tanto
: la natura è avara alle volte d' alcuna difesa all'uomo; ma l'uomo
è sempre stata avara col pubblico. d' annunzio, ii-626: e quivi era
di sangue avaro, / che crasso d' oro. ariosto, 168: obizzo,
: obizzo, de l'onor d' italia avaro / e del suo proprio.
proprio. alamanni, 6-5-97: e d' altra mai mercede / non mi vedrete,
/ ansioso travaglia / perché s'empiano d' oro ingorde parche. delfino, 1-372:
foglio di carta gli pare una lastra d' oro, quando si tratta di spedirlo a
lorenzino, 107: ve's'ei niega d' aver danari, l'avarone. segneri
che vede ciò, giudicate se muor d' invidia. deledda, ii-221: ella ha
il nome dato nell'india all'incarnazione d' un dio. si dice nel senso di
chiave / del cielo e dell'abisso e d' ogni cosa, / quel dì che
, / dalla sorrisa paroletta alata. d' annunzio, iv-1-105: erano rimasti celebri due
-in un'ave, in men d' un'ave: in un attimo.
, 84-97: quindici n'affogaro in men d' un'ave, / gli altri campar
ave e tre gloria prima di arrivarvi. d' annunzio, iii-1-823: cércati lo scapolare
come gli ave a grano a grano / d' una corona. =
della cura delle malattie, 1-3: gusci d' avillane arsi, bene pesti e polverizzati
avellane, e brilla nel cadere. d' annunzio, ii-563: eri...
, 2- 69: si figurava d' abitare in cima alle grandi avellane, con
alle grandi avellane, con la scorza d' argento, lisce dove nessun altro potesse arrampicarsi
... /... occulto d' acque / improvviso tesor scoprir ne faccia
/ improvviso tesor scoprir ne faccia. d' annunzio, ii-815: rinnovato hanno verga
annunzio, ii-815: rinnovato hanno verga d' avellano. / e vanno pel tratturo antico
fetida e nera / la pietra avea d' un tenebroso avello. salvini, ii-2-376
tardi passi il marmo degli avelli. d' annunzio, iv-2-1006: tumuli...
71: ella prega: un lungo alito d' ave- / marie con un murmurc lene
tassoni, 1-61: e perché ognun moriva d' appetito, / in un'avemaria fu
vii-675: veniva insieme anche qualche tocco d' avemaria di una parrocchia rurale lontana lontana,
/ le squille delle avemarie lontane. d' annunzio, iv-2-5: era silenzio; ma
il foraggio dei cavalli, la farina d' avena, i fiocchi d'avena,
la farina d'avena, i fiocchi d' avena, la pappa d'avena (con
i fiocchi d'avena, la pappa d' avena (con largo impiego, specie
crusca]: usi a pasto la bollitura d' avena. ariosto, 27-119: e
lo ricrei / di nuove forze. d' annunzio, iv-2-1077: tra l'ondeggiare degli
le braccia le venivano fuori nude, d' un bianco come l'avena tenera,
avene, gli steli, i fili d' erba rialzavano lentamente le testine leggiadre. borgese
a un tratto da un ultimo campo d' avena s'alza, bello, un volo
/ per la verde foresta a suon d' avena. g. rucellai, 372:
armonica cetra, e poscia s'ode / d' angioli il canto in su le sacre
antica urna commossa / di cetere e d' avene un'armonia. idem, 1023
dai bugni, / tapi con suon d' avene e di campestri / buccine e franto
su l'alba ancora scialba ma serena. d' annunzio, ii-9: canterò l'uomo
sì ha formato / un corpo d' una iovine avvenante; / e puoi che
gioiose / che stanno insieme a ragionar d' amore. mare amoroso, 132: le
, 132: le mani più belle d' erba palmacristo, / l'unghie sottili dritte
in mano aventi uno stocco affilato. d' annunzio, iv-2-260: i capelli biondastri,
che non have altro difetto / che d' aver lei, al suo signor la chiede
ripreso il cane, costui mi rese d' oro e di argento e di anelletti
delle nozze, lucia aveva quello quotidiano d' una modesta bellezza, rilevata allora e
, ch'ha riperso il bianco. d' annunzio, iv-1-77: la sua bellezza aveva
— 987: non pensò più neanche d' aver una gamba zoppicante. non gli
mi fermo talvolta sul corso e mi guardo d' at- tomo e mi chiedo se ho
cara, / qual aggian qualità. d' annunzio, ii-774: sotto, il fragor
, terminata in una gran nappa. d' annunzio, iv-1-22: aveva un abito nero
cui brillavano perline innumerevoli, nere e d' acciaio. pavese, i-114: fortuna che
saprete. capitoli della compagnia della madonna d' orsanmichele, 2-11: debbiano scrivere [
.. e ordinò che cosimo facesse d' averlo; e così fece. documenti della
gli donò in un fazzoletto cento scudi d' oro di camera, e disse:
felice, o fortunato a pieno / d' augusto genitore augusto figlio, / ch'
a 'vermi. 10. possedere d' amore; conquistarsi l'amore della persona
amore della persona amata. rinaldo d' aquino, ii-145: tanto m'este a
: tanto m'este a plagere / d' aver sua signoria / ch'eo non disiro
a comparire, e non volendone / venir d' accordo, io ho compagni commodi.
, una pena morale). rinaldo d' aquino, xi-1-212: ond'io mi vo'
, e volendo dividere i ciechi, ebbe d' una mazza nel viso. documenti della
idem, 23-24: si hai gloria d' avire, attenne un poco e mo 'l
che io arò a vivere a modo d' altri. ariosto, 1-57: ma io
ii-311: si può ancora del mese d' ottobre porre il ramerino, et al fin
di esculapio era già da tempo tenuto d' occhio. pavese, i-31: mi
: né da principio volontade avia / d' esser seco assai tempo. berni, 2-45
cibarsene. manzoni, 39: o prole d' israello, o nell'estremo / caduta
/ in un verziere, all'ombra d' un bel pino / (d'acqua viva
all'ombra d'un bel pino / (d' acqua viva aveavi una fontana, /
talvolta, nel volto e nel contegno d' un uomo, un'espressione così immediata.
v'avea taluno che, annziché retribuir d' alcuna mercede il proprio cancelliere o nodaro
, che ho veduto non ha un quarto d' ora, vi saluta anche essa.
a fare co'borgognoni, uomini pieni d' inganni, non so cui 10 mi
teco. ariosto, 31-97: se d' aver meco a far non ti dà il
lunga che tu non hai in cuor d' andare. ariosto, 27-95: anzi più
molto; / e spesso ha d' impiccarlo avuto in core. della casa
campagna diciottomila fanti, sei del duca d' urbino, quattro del duca ottavio,
e la sua amicizia, quando fosse d' uno sguaiato, per non dir d'
d'uno sguaiato, per non dir d' un birbone, come sarebbe lui.
8-1 (231): i dugento fiorini d' oro, che l'altrieri mi prestasti
, tutti i piaceri e gli svantaggi d' una tale vita, pur essendo il perfetto
, i-175: parlavamo di quel giorno d' agosto che le avevo chiesto la prima volta
non ho avuto altro che dispiaceri. d' annunzio, iv-2-453: non abbiamo mai
, rettor., 6-14: molto ricco d' avere, ben costumato e pieno de
di vinegia e passaro con grande carico d' avere. guittone, 73-10: lasso!
73-10: lasso! perché vagh'eo d' argento e d'oro, / avendo voi
! perché vagh'eo d'argento e d' oro, / avendo voi sì prezioso avere
4-46: [calogianni paleologo] povero d' avere e di gente, non trovando
paolo da certaldo, 84: ama d' avere più tosto l'amore de le genti
nostra godeva quando ella si trovava grande d' uomini, copiosa d'avere, ornata
si trovava grande d'uomini, copiosa d' avere, ornata di fama et auctorità.
interessi. e. cecchi, 1-58: d' ora innanzi non ci conterete sempre il
. se porger l'orecchio al canto d' un'averla dal poggio o a qualche
, 4-20: s'innamorò un fanciullo d' un'averla. lombari, 2-178: la
. calvino, ii-123: sentì il tonfo d' un oggetto scagliato contro le impaginate.
che possa attrarsi dalle lagune avemali? d' annunzio, ii-662: tutto il cielo precipita
solitarie, sott'acqua, a fior d' acqua, nel cieco splendore, hanno non
azione, in uno sasso, difesa intorno d' un lago oscuro e di tenebre di
entrata dello 'nferno essere appo il lago d' avemo tra la città di pozzuolo e baia
. caro, 6-290: giunsero ove d' avemo era la bocca. tasso,
tasso, 5-18: il maligno spirito d' avemo / ch'in lui strada sì larga
de gli eterni pianti: / cittadini d' avemo, or qui v'invoco. bruno
spelonca oscura / uscì quel sozzo vomito d' inferno, / sentirò i fiori intorno
la verdura / fiati di peste ed aliti d' avemo. morando, iii-230: sei
lago avemo, / una mota immortai d' alme meschine, / dei cori umani un
giorno, ii-165: un tempo / uscìa d' avemo con viperei crini, / con
tu non berai la bruna / onda d' avemo, da cui volta è in fuga
evocando / ombre scure di principi e d' eroi. d'annunzio, 11-953:
ombre scure di principi e d'eroi. d' annunzio, 11-953: il bacino è
è inerte / come l'avemo, sparso d' errabonde / fiamme che or sì or
come un immane scheletro sopra un fiume d' avemo. viani, 19-296: che dio
stropolo di catrame che t'accenda il fuoco d' avemo e che un diavolo ti agiti
n'han segnati col sangue alti vestigi. d' annunzio, iv-2- 1006: quegli alvei
lat. (lacus) avernus: lago d' origine vulcanica in campania (presso pozzuoli
averusto), sm. bot. specie d' uva, detta più comunemente abrostine.
lo battesimo santo glorioso, / che d' onne male fa l'omo guarire. /
guidava la sua macchina per andare al campo d' aviazione. pavese, 4-183: fiutavo
cor superbo amor di donna / ch'avidità d' onor che se n'indonna. g
un delitto riduce, una sfrenata / avidità d' impero. colletta, i-184: l'
suo prò delle gare di municipio. d' annunzio, ii-771: parvemi che tutta
stato del popolo di roma, si mosse d' alamagna. guicciardini, ii-216: non
. 3: tanto con essere avidissimo d' imparare, alla scienza nondimeno antiponeva l'onesto
digiuno / da nativo odio stimolato e d' ira. a. adimari, iii-272:
. leopardi, 6-117: a me d' intorno / le penne il bruno augello avido
cuore, porta tutto in cielo. d' annunzio, 11-666: divelsi dalle radiche /
la fascia. idem, iv-1-40: avido d' amore e di piacere, non aveva
lo scoglio innalza / dietro al volo d' amor l'avida ciglia: / la vede
carducci, 312: come arboscel che d' una rupe orrenda / avido si protenda
il sol, tu langui e spiri. d' annunzio, iv-1-103: la città di
dei piloti che hanno passato qui la clausura d' un anno, rintonaco tra carnicino e
, impervio, impraticabile. d' annunzio, ii-756: ardi, sei triste
addestrate per agire dall'alto con atterraggi d' assalto e costituire teste d'aviosbarco.
con atterraggi d'assalto e costituire teste d' aviosbarco. = comp. da
troiani di origine, sicché la vittoria d' enea considera vasi... da essi
tommaseo, iii-482: questo qualsiasi decoro d' avita ricchezza del qual mi fregiò la fortuna
/ tenti la tua tastiera. d' annunzio, iv-2-787: l'arcana sapienza
passò tu'avo il re agolante. d' annunzio, ii-802: tacito ascoltava /
: piacque all'imperiale consiglio di reggenza d' avocare a sé la medesima [causa
... ché elle di procuratori e d' avvocati non avevano bisogno. cuoco,
.. avea sofferto due volte la prigionia d' ordine
la chiamaron lavinia, in memoria / d' una lor, credo m'abbiano detto,
la quale il mondo lungamente si contentò d' essere corretto da cotali reggitori. idem,
io colgo te, rinato / fiore d' asburgo. ojetti, i-707: tutti
arrighetto, 250: chi è nato d' avolterio, sempre sarà avoltèro. paolo
nostri avoli splendidissimo aringatore, era accusato d' avolterio. capellano volgar., ii-385
volgar., ii-385: quelli che nascono d' avolterio, sono abominaboli appo iddio.
ritorna giallo); se ne fanno oggetti d' arte scolpiti o miniati; s'
da biliardo, manichi di coltello o d' ombrelli, pettini, tasti di pianoforti.
,... quando un pettine d' avorio e quando una borsa. alberti,
guai a voi che dormite ne'letti d' avorio e che andate con tanta pompa
l'avorio non è altro che dente d' elefanti dei quali per undici capitoli scrisse plinio
n'ebbe per mercede / quel mio corno d' avolio ornato d'oro. tassoni,
/ quel mio corno d'avolio ornato d' oro. tassoni, i-98: se la
e tonde eran capelli, / navicella d' avorio un dì fendea. a. m
narducci, iii-275: sembran fere d' avorio in bosco d'oro / le fere
: sembran fere d'avorio in bosco d' oro / le fere erranti onde sì
bionda il campo adorno / col rastrello d' avorio ara e coltiva. parini,
a la pugna, indice l'altro / d' alti cimenti e di vittorie illustri.
i teschi aguzzi e mondi che parean d' avorio fino / luccicavano le occhiaie d'
d'avorio fino / luccicavano le occhiaie d' un sottil fuoco azzurrino. fogazzaro, 2-76
considerò i geroglifici, le figure enigmatiche d' avorio intarsiato d'ebano. d'annunzio,
, le figure enigmatiche d'avorio intarsiato d' ebano. d'annunzio, iv-1-73:
figure enigmatiche d'avorio intarsiato d'ebano. d' annunzio, iv-1-73: trasse dall'astuccio
ii-405: la marchesa suonò su certi tastini d' avorio che aveva sottomano. e.
lo scocco secco ed energico delle palle d' avorio. govoni, 2-11: semiaperti
: semiaperti a ventaglio / come stecche d' avorio traforate. palazzeschi, 1-55:
scorrer tratto tratto parlando la tastiera gialla d' avorio. banti, 6-41: un
. banti, 6-41: un letto d' avorio per sé, pelli scitiche nel triclinio
ne fanno bottoni). -nero d' avorio; avorio bruciato: avorio carbonizzato
messe in uso [tesiloco] il nero d' avorio abbruciato. 2. oggetto
avorio abbruciato. 2. oggetto d' arte ricavato dall'avorio variamente scolpito;
avorio variamente scolpito; lastra assai sottile d' avorio dipinta in miniatura. -assai spesso
rose. idem, 325-17: muri eran d' alabastro, e 'l tetto d'oro,
muri eran d'alabastro, e 'l tetto d' oro, / d'avorio uscio,
e 'l tetto d'oro, / d' avorio uscio, e fenestre di zaffiro.
. a. pucci, ix-394: d' avorio paion suo lattati denti / piccoli,
bel corno sonasse, / ch'avea, d' avorio, come era la guancia.
lunghetti, con le dita che parevano d' avorio schietto sottili e lunghe, e
in giù cadendo e folto, / d' un aureo manto i molli avori involse
sen gli avori a giovinetta sposa. d' annunzio, iv-1-42: le spalle emergevano
inclinata, velava di celeste la carnagione d' avorio e gli occhi alabastrati. baldini,
nei suoi occhi, nerissimi nel viso d' avorio. stuparich, 2- 353
, 2-93: amai la statua più nuda d' amore: / dov'ero carne essa
avorio il candor nitido e bello. d' annunzio, iv-1-199: a poco a poco
pallor men freddo, quasi direi un tepore d' avorio. negri, 2-960: porta
, 4-86: vecchie dame color d' avorio vestite di nero da capo a fondo
a fondo. 4. torre d' avorio: la vergine maria. — per
, un giardino chiuso, una torre d' avorio. papini, 21-239: torre davidica
, 21-239: torre davidica, torre d' avorio, / siam di lercie capanne ospiti
d' annunzio, iv-1-193: constretta dalle circostanze a
nella sua purità come in una torre d' avorio incorruttibile e inaccessibile. idem
insolita per trarre fuori della torre d' avorio un poeta disdegnoso quale voi siete.
rin chiudersi in una torre d' avorio? = dall'agg.
dall'agg. lat. ebórèus 'fatto d' avorio ', dal sost.
ghirlandette al maggio, / ma tacer d' un color non è contento. pascoli,
corni, / quando balestra di nassi o d' avomi. domenichi [plinio],
/ un giogo, o squadra un erpice d' avomo, / od una scala,
orto / spighe di lilla e ciondoli d' avomo. d'annunzio, ii-737: e
di lilla e ciondoli d'avomo. d' annunzio, ii-737: e su pe'monti
, l'altro di brando; / d' ambi i capi dai lor tronchi, avulsi
in un dì, membra disciolte / d' avulso capo. beltramelli, ii-753:
figur. monti, x-2-52: pianto d' attride meschinelle avulse / ai sacri asili
. manzoni, 1011: l'accidente d' una frana sotterranea, d'un avvallamento delle
l'accidente d'una frana sotterranea, d' un avvallamento delle cantine del palazzo.
un avvallamento delle cantine del palazzo. d' annunzio, iv-2-318: a un avvallamento
intorno si scopriva in un largo giro d' aspri dorsi e avvallamenti paurosi. civinini,
anguillara, 12-71: con questo dir pien d' ira e di dispetto / un fendente
, 199: e si debono guardare d' aqua fredda di no berne troppa,
una depressione. fazio, vi-6-21: d' intorno da le mura e dalle fossa /
ingolfava in un intrico di cespugli e d' alberi: mutava aspetto, non sembrava
sole facendo suo corso, avvallando tuttavia d' alto in basso a poco a poco.
avvalla / e fa spiraglio il sole. d' annunzio, iv- 2-1087: di là
di giudicio non s'avvalla / perché foco d' amor compia in un punto / ciò
catino avvallata da ogni banda, e d' intorno era ogni cosa sal- vatica e
non perisca chiunque, da semplice follia d' amore avallato, trabocca alla sua morte
di rottura ed avvallatura dell'intiera costa d' un emisfero che abbia aperte voragini immense
vi ha una parte che il commune uso d' italia ripudia fermamente e che nessuna autorità
italia ripudia fermamente e che nessuna autorità d' ingegno potrebbe mai diffondere e avvalorare.
pur di avvalorare una inchiesta giudiziaria. d' annunzio, iv-2-1166: so che il padre
/ ch'accende e 'nfiamma nel disio d' amore. frezzi, iii- 11-154:
tasso, 1-66: questo ardito parlar d' uom così saggio / sollecita ciascuno e
forza del vero, che mentre voi cercate d' atterrarlo, i vostri medesimi assalti lo
fiacchi, 113: e al favor d' aquilon che 1'avvalora [il fuoco]
da labbra affettuose, avvalorati dalla virtù d' occhi arguti e di forme parlanti,
e di forme parlanti, i suoni soavi d' un'antica favella. manzini, 10-67
sembrare la squisitezza e quasi la patina d' antico che penetrava i suoi colori e i
una banda, e dall'altra un poco d' acqua intepidita a riverbero di quella bocca
de'romanzieri, de'poeti e degli storici d' oggi, avvampante d'entusiasmo e di
e degli storici d'oggi, avvampante d' entusiasmo e di passioni artefatte.
s'avamra. idem, 42-54: piena d' un foco eterno è quella mazza,
avvampavano e facevano una fiammata sola. d' annunzio, iv-2-784: si trovarono davanti
un barbaglio doloroso come se le ciglia d' un tratto avvampassero. negri, 2-543:
genti; / perché ne gli atti d' alegrezza spenti / di fuor si legge
moglie, sì che ognuno / per lei d' amor e di desire avampi. della
fiamma. tasso, 6-31: e d' ira e di dispetto / avampa dentro,
: non sentireste avvamparvi subito il petto d' indignazione? parini, i-61: e
. mazzini, ii-71: la piena d' affetto patrio, di che avvampava l'esule
l'acceso ingegno. / avrei ben io d' infame eterna stampa / segnato in fronte
): rinaldo s'avvampò nel viso d' ira. settembrini, 1-65: quando mi
faville intorno avampi, / e quasi d' alto incendio in forma splende. marino,
case [acc..]. d' annunzio, w-2-1148: la verga ritratta ardeva
scintillare e i palchi avvampare di vesti d' ogni colore..., si fermò
tutta la campagna, sotto un cielo d' un azzurro metallico. 8.
rapina / ove pietade è in bando. d' annunzio, iii-2-366: parve a un
i ciechi stimoli / e l'avvampasse d' un penace fuoco / per tutti i membri
, 36-69 (iii-218): il conte d' ira e di doglia avvampato.
nell'urto a par de'lupi. d' annunzio, iv-1-943: le piovevano intorno al
frenar l'audacia degli ugonotti, e d' avvantaggiare le cose della chiesa e del re
.. in questo ancora intende / d' avvantaggiarsi sopra ogn'altro uguale, / e
di operare sui terreni e di cambiare d' aspetto quasi a seconda delle circostanze più
stima. 2. disus. d' avvantaggio, davvantaggio: di più,
son certo e di qualche cosa anco d' avvantaggio. tasso, i-163: avea già
avea già deliberato di dire alcuna cosa d' avvantaggio circa l'arrivo de'fedeli cacciati
ora che vedeva non poter far frutto d' avvantaggio, lo pregava a continuar gli
offesa... non poteva stringersi d' avvantaggio, fu in quel cambio adoperato
goldoni, iii-224: non mi tormentate d' avvantaggio, per carità. baretti, ii-42
baretti, ii-42: ancora un paio d' anni di rompimento di testa e poi spero
paese del mondo senza stillarmi il cervello d' avantaggio. l'aurora, i-i83:
umane è 11 culto che dio apprezza d' avantaggio. foscolo, 1-23: troppe
accrescere: ten prego; / non aspreggiarle d' avvantaggio. arila, 55: d'
d'avvantaggio. arila, 55: d' avvantaggio dicono per di più, o più
808: in tutto dovevan metter qualcosa d' insidioso, d'avvantag- gioso, di
tutto dovevan metter qualcosa d'insidioso, d' avvantag- gioso, di suggestivo.
di prediche [crusca]: si mostrarono d' essere molto awantaggiosi e avvedimentosi e accorti
ogn'omo s'avanta c'ama. rugieri d' amici, 1-24: di ciò mi
): e prima per ispazio di più d' un miglio dilungati furono, che alcuno
, come astuta, / dell'amor d' ulivier s'era avveduta. marsilio ficino,
. tasso, 7-45: su l'entrare d' un uscio i passi erranti / a
passi erranti / a caso mette, né d' entrar s'avvede. idem, a
bado. giusti, i-411: si dolevano d' avere insudiciata la camicia che va in
mescolati in esse e che siamo parte d' esse, durare né ripararci, se
terra i concupiscibili appetiti e rendan loro d' intelletto e d'avvedimento grossissimi. giov
appetiti e rendan loro d'intelletto e d' avvedimento grossissimi. giov. cavalcanti, 410
primi movimenti delle congiure conviene che sieno d' ottimo avvedimento, acciò ch'egli abbiano la
il giovane, 9-812: mestier non ebbe d' alcun altro aiuto / che del suo
lavorato con pari avvedimento ed arte [d' una piccolissima pulce]? idem, 40-ii-26
di bellezze ornata e di costumi, d' altezza d'animo e di sottili avvedimenti
ornata e di costumi, d'altezza d' animo e di sottili avvedimenti quanto alcun'
. bencivenni [crusca]: fa d' uopo in questo caso operare con somma
proporzionati di fabbricargli e disporgli, o d' inventare e prendere partiti aggiustati alla varietà
correre risico che divenga trastullo e pastura d' animali. cesarotti, i-81: la seconda
, rapporto a questi vocaboli, sarà quella d' ampliare il senso, di cui però
e scaltrita, come egli le ragionava d' amore, burlava con lui e scherzava
, una sconsigliata libertà è vie peggiore d' un'avveduta tirannide. cesari [imitazione
colui, che tale adesso si studia d' essere in vita, quale desidera esser
: sapeva (dotta di certi effetti d' amore) commettere certe imprudenze pensate,
né delle amiche fide e pazienti. d' annunzio, iv-1-899: ciascuno, stimandosi
signoria mi dava da fare qualche opera d' importanza, per la qual cosa m'impediva
avvelenamenti, non sono istituiti a facilitarli. d' annunzio, iv-1-495: io non conoscevo
. cassola, 2-172: succedono casi d' avvelenamento: a forza di respirare carbone
: impossessarmi del biondo affranto e bruciato d' un campo maturo; del verde avvelenante
veleno e morirsi, ch'essere giudicato d' avere voluto avvelenare così santo pontefice.
/ l'ha avelenato con la coppa d' oro. savonarola, iii-189: teme
, 104: confessò che per ordine d' antonio da leva aveva avvelenato il delfino
delfino; con animo ancora, potendo, d' avvelenare il re. tasso, 6-68
re. tasso, 6-68: pensa talor d' erba nocente e ria, / succo
si bevve [druso] il sangue d' una fetida capra,... e
di saragozza, a fargli la proposta d' avvelenar milano. giusti, ii-181: si
, ii-181: si trova nel caso d' uno che abbia davanti una gran tavola apparecchiata
una gran tavola apparecchiata piena in apparenza d' ogni bene d'iddio, ma che non
apparecchiata piena in apparenza d'ogni bene d' iddio, ma che non osi stendere
. conciliatore, ii-551: fu accusato d' aver avvelenato la sua suocera con arsenico
il tuo latte che lo avvelena. d' annunzio, iv-2-1229: la sera stessa si
su una montagna; là si avvelenavano, d' un veleno che non deformava i cadaveri
. bontempelli, 9-123: avevo pensato d' avvelenarlo dopo qualche settimana dalle nozze ed
e l'addolora, / che di figli d' un dio debba esser madre. tasso
, 9-59: lasci [l'empia schiera d' averno] ornai le cure / de
severi, dispietati, di guerra, d' aggravii, e per ragion di ternario,
sorgente del pensiero e dell'affetto. d' annunzio, iv-1-231: anima mia,
zio, che è bello e pietosissimo. d' annunzio, iii-2-370: e voi schiave
nel petto. battista, iii-392: d' amore / maledico lo strale avvelenato.
avvelenata. negri, 2-911: acqua d' un verde torbido, greve e segreto fin
della sua vita avvelenata per sempre. d' annunzio, iv-1-715: per non tormentarti,
inflittale immeritamente, si sentiva ormai avvelenata d' odio e di bile. 4.
di qua e di là guardandosi d' intorno. g. morelli, 497:
occhi alzò. tommaseo, iii- 559: d' un italiano parlando, gli scappò detto
ti credevano avvelenatore, e guai. d' annunzio, iv-1-379: io era ancóra in
impedite [le viti] da corrosion d' animali, i quali molto l'offendono
di valois] fece fare nuova moneta d' oro,... peggiorando la lega
venticinque per centinaio, e la moneta d' argento all'avve- nante. idem,
moneta si condurrà tosto a que'cappelli d' aguti, che dovettero essere la moneta
. c., 11-10-10: ogni splendore d' avvenente parlare, e ogni modo di
g. villani, 5-37: preso d' amore di lei per la sua avvenentezza
maniere e tanta avvenenza, con tanta purità d' anima e di corpo, tutto che
oh quai vezzi ammiro in quelle, / d' avvenenza e di beltà. giusti,
bacchelli, i-374: bella era, ma d' una bellezza che non aveva conosciuto mai
a lui di dire, a lei d' ascoltare. leggende di santi, 3-144:
mi vien da mano a dir buccata d' ufficio. = deriv. da
ad altre persone non a me. d' annunzio, iv-1-60: la notizia della
si spargeva rapidamente; prendeva le proporzioni d' un avvenimento mondano; occupava tutti i
spesse volte l'allegrezza ed il gaudio d' alcuna cosa genera tristo avvenimento d'al-
il gaudio d'alcuna cosa genera tristo avvenimento d' al- cuna altra cosa. varchi,
antiche storie cercare, infiniti esempli troverebbe d' uomini e di donne, a cui le
tanta voglia di regni, di possessioni, d' onori, di generare. di capua
della codacavallina, egli ne porta la figura d' un'altra terza spezie, che crede
s'avvenne per avventura che capitò alla magione d' uno povero vecchio. 2
/ la propia cosa ch'eo sento d' amore. latini, rettor., 77-12
sposa] quanto puoi la occasione / d' esser puttana, e pur se avien
labil così che tutte tore avviene / d' affogarsi a chi pone il piede in
foscolo, ii-2-31: niuna verità m'avvenia d' imparare sì certamente ch'io potessi ridirla
il vi guidò, in un pratello d' altissimi alberi circuito. girone il cortese
ad uno scudier si facea portare uno scudo d' ariento con gocce d'oro. m
portare uno scudo d'ariento con gocce d' oro. m. adriani, 3-3-435:
oh come s'avviene al savio uomo d' esser cauto. firenzuola, 561: s'
10. rifl. disus. andare d' accordo. tommaseo-rigutini, 124: cose
279: mala figura farà l'italia d' oggi ne'secoli avvenire in fatto di
studi sull'uomo del passato più che d' intuizioni sull'uomo avvenire. settembrini,
una patria che essi non conoscono. d' annunzio, iii-2-1030: no, non
sua bassa effige / in un tripudio d' angeli avvenire. moravia, v-82:
sull'avvenire e trascinare centinaia, migliaia d' uomini al sagrifizio di sé e d'
d'uomini al sagrifizio di sé e d' ogni cosa più cara? rajberti, 2-226
con una moda bizzarrissima farti sùbito sapere d' essere tanto belle, caso mai tu fossi
, 1-757: achille, a cui parea d' intorno / che solo il suon del
(381): gli parve che d' una parte del bosco uscisse un grande
un gran sasso, che fu parte d' un monte. buonarroti il giovane,
i fogli contro i fogli avventa. d' annunzio, iv-2-20: lui le si avvicinò
su romagna la forte, / tutti d' un cuore s'avventano / tumultuando alla
poi ci saltò nell'animo l'ammirazione d' altre cose, e a quelle ci avventammo
l'attenzione del desiderio. -opera d' arte, maniera d'artista che avventa con
. -opera d'arte, maniera d' artista che avventa con bellezze estrinseche più
: colui che comandava fondersi le statue d' oro della dea vittoria, per servirsi per
tutto quello che era seguito per colpa d' impazienza o per dir meglio avventataggine del rosso
a maneggiare con qualche differenza i lavori d' alabastro di volterra dalle rosette di rame di
era un brindo, avventato bestione, d' alto legnaggio. lippi, 5- 22
in grado eminente in tutti gli uomini d' azione, in tutti i geni politici
fatto con inconsideratezza; che è prodotto d' impulso, di slancio non controllato.
una lunga successione di tempi, v'impedisce d' osservar queste cagioni. leopardi, ii-6
; / io me 'ngegno sottecchi e d' imbolìo, / se gli è zuccone,
avveniticcio né proselito, cioè novizio del popolo d' israel, ma fu nato della gente
gente straniera, che viene ad abitare. d' annunzio, iii-2-111: qual mai /
cagna spersa, / viene alla mano d' un avveniticcio. idem, iv-2-309: ivi
paludi riceve altro calore avventizio in tempo d' estate, quando il sole dimora quasi
se 'l cadente avveniticcio sugo sarà dotato d' una pellegrina ed attivissima agrezza, mescolato
avventizia, ma pur sempre fisica. d' annunzio, iv-1-654: il principal carattere d'
d'annunzio, iv-1-654: il principal carattere d' ogni vita organica, consistente in un
cosa naturalissima, a una turba avventizia d' uomini. 5. provvisorio,
da una radice, da un callo d' innesto, dalla corteccia di un fusto
far di tutti un reggimento / meglio d' altro spermento; / ché valor tutto e
rettor cavaleri, / poi in ess'è d' ogni bisogno avento. g. villani
fiori brevi e dell'eterno amore. d' annunzio, iv-2-651: io annunzio l'avvento
, iv-2-651: io annunzio l'avvento d' un'arte novella o rinnovellata. panzini,
più leali degli altri, un tal numero d' avventori, che guadagnaro dentro un anno
erano vestite da lei con ogni qualità d' abiti. baretti, i-180: ho stampato
in questa stagione [di luglio e d' agosto] non ha tutta l'attenzione per
vitto, col procurar loro la pastura d' erba magra e sana, e non grassa
e per un così lungo tempo, d' un'avventura così frivola quanto lo fu
avventura così frivola quanto lo fu quella d' aver ricevuta una ferituccia casuale, che non
fine dell'infante carlo di spagna. d' annunzio, iv-1-84: gli pareva d'
d'annunzio, iv-1-84: gli pareva d' avere, un tempo, pittoricamente o poeticamente
pittoricamente o poeticamente imaginata una simile avventura d' amore, in quello stesso modo,
dette castella, e furono in avventura d' essere sorpresi. boccaccio, i-267: chi
re pandragon passato in corte, / d' esso e d'artù sotto 'l famoso impero
passato in corte, / d'esso e d' artù sotto 'l famoso impero i ebbe
incontro a un'avventura, / a prò d' un pover uomo, questa notte.
parte, non sarebbe la verità. d' annunzio, iv-2-1252: sono leggero e spedito
vili-18: e se, tuttora fuoco d' avventura. / tornati gli attimi da angoscia
attimi da angoscia a brama, / d' itaca varco le fuggenti mura, / so
-ant. andare alvavventura: in cerca d' avventura. cantari, 31: dire
che] è celebre per avventure galanti. d' annunzio, iv-1-103: la sua avventura
nell'esser cominciata e finita nello spazio d' una notte. 4. ant
è certo qual die essere il figliuolo d' un re o d'un prenze.
die essere il figliuolo d'un re o d' un prenze. 5. locuz
era di già stato fatto mi fusse d' aiuto tale, che per avventura senza
avventurato il mio in imprese avventate. d' annunzio, iv-2-201: -io vi amo
vedere s'io potessi trovare uomini capaci d' avventurarsi all'impresa. nievo, 229
dove è più agevole giungere che tornarne. d' annunzio, iv-1-73: la casa non
, 19-396: era assorto nel desìo d' avventurarsi nella solitudine della foresta. saba
temeva ch'ella non avesse la forza d' udirsi annunciare una dura necessità.
erano avventurati e vittoriosi ne la terra d' affrica. boccaccio, v-197: 0
'l domandò chi fosse il più avventurato uomo d' una terra; e quelli rispose:
soma che va perpetuamente opprimendo lo spirito d' ogni altro popolo della terra. lambruschini
o bene, non si può giudicare d' un giovane. nievo, 39:
dicevano che quel tale le fosse morto d' un colpo d'aria buscato di sera andando
tale le fosse morto d'un colpo d' aria buscato di sera andando in gondola
sera andando in gondola con lei. d' annunzio, iv-1-870: le donne del
, delle attrici e delle avventuriere. d' annunzio, iv-1-674: era un antico
che, come avventuriero, era sciolto d' alcuni obblighi di quella obe- dienza che
campo. idem, 20-10: poscia d' avventurier forma un squadrone, / e d'
d'avventurier forma un squadrone, / e d' altri altronde scelti, e presso il
che danno un brillio palpitante. d' annunzio, iv-2-790: l'aria brillava d'
d'annunzio, iv-2-790: l'aria brillava d' un folto pulviscolo d'oro, come
l'aria brillava d'un folto pulviscolo d' oro, come le avventurine.
stato dato a bere dell'aceto, invece d' acqua, per isbaglio.
. avventurosità, sf. spirito d' avventura; condizione avventurosa.
. avventuróso1, agg. pieno d' avventura; capace di far sperimentare avventure
maglia. soffici, v-1-84: imbevuti d' aria ventilata e di profumi terrestri, raccattati
il sangue mi ribolle / se sogno d' intraprender nuovamente / un viaggio avventuroso nei
avventuroso che subito mi diventa la figura d' un dramma o d'una poesia. gobetti
diventa la figura d'un dramma o d' una poesia. gobetti, 1-192:
. 2. che ha spirito d' avventura; che ha vissuto ed è
ha vissuto ed è sempre in cerca d' avventure. -anche al figur.
ritorni ove lasciai / l'avventuroso astolfo d' inghilterra. idem, 21-4: dissi che
oceano di speranze e di desiri. d' annunzio, iv-2-1189: una sensualità avventurosa,
raro. che nasce dall'avventura. d' annunzio, iv-1-120: a lui pareva di
e leale cavaliere, e in fatti d' arme avventuroso. petrarca, 72-47: quanta
quanta dolcezza unquanco / fu in cor d' aventurosi amanti, accolta / tutta in
. idem, 108-1: aventuroso più d' altro terreno, / ov'amor vidi già
io son avventuroso di cotanto / più d' ogni cavalier che porti lanza. sannazaro,
2-53: aventuroso / ben veramente fu d' olindo il fato, / ch'atto potè
'n generoso / petto al fine ha d' amore amor destato. idem, ii-131:
aspettando da lei risposta o di parole o d' effetti; e se de l'une
darti ben a ragion titoli e vanti / d' aventuroso e fortunato puoi. maia materdona
subitamente condusse questa navicella presso al porto d' egitto. 3. male avventuróso
, 10-77: torneremo addietro a raccontare d' altre novità avvenute in questo tempo in toscana
una previsione). trattato d' astrologia [crusca]: e ancora mostreroe
consolami, che morto non vi sarò d' impaccio quanto il buon p. almeida:
quando tutto questo non si ravvisi, fa d' uopo il dige, se alcuno di
pallavicino, 1-205: quale sciocchezza dunque d' un uomo fia l'avverare, senza
filologi, come i filologi che non curarono d' avverare le loro autorità con la ragion
averiti / per me o per altrui d' ogni tuo torbido. = deriv
a. adimari, 2-213: elena serva d' esempio, aweratrice di quel proverbio,
agg. che ha valore o funzione d' avverbio; che concerne l'avverbio
. avverbialménte, avv. in forma d' avverbio; con funzione avverbiale.
buommattei, 257: avverbio è parte d' orazione indeclinabile, che aggiunta a verbo,
resistenza. -anche al figur. d' annunzio, ii-707: l'onda..
è tuo amico, benché si mostri d' essere, anzi è tuo awersaro grandissimo,
awersarii. bembo, 1-46: alcuno, d' un nuovo rivale avedutosi, entra in
.. non te- nevon conto alcuno d' affortificare il campo. varchi, 23220:
azioni; e se noi ci richiamiamo d' alcuna cosa, l'avversario non ci riconviene
intesi. d. bartoli, 40-ii-38: d' amico che gli era stato altrove,
gettò negli occhi all'awer- sario. d' annunzio, iv-1-129: ciascuno aveva assunto
montale, 15: punge il suono d' una / giga crudele, l'awer-
. / però, se l'awersario d' ogni male / cortese i fu.
.. / non pare indegno ad omo d' intelletto. -l'avversario, il
: avversato da tutti, l'approvazione d' un solo tacita lo conforta. avversato2
monti, x-2-154: da due tante d' onore avversatrici / posseduto incalzato esagitato, /
nemico. guittone, 3-18: uom d' animo grande non sale in prosperevole cose
l'occasioni più comuni della vita. d' annunzio, iv-2-366: l'indifferenza e
... che tutta la gravezza d' ogni peccato si prende dall'aversione, cioè
che quello, a cui nulla vene d' aversità. idem, i-264-45: chi non
di cristo, i-23-4: la sopportazione d' ogni avversità per amore di cristo,
. campanella, 1061: gettando goccie d' acqua su le frondi d'alberi, pigliando
gettando goccie d'acqua su le frondi d' alberi, pigliando la figura sferica e
l'opinione dei più mi corresse avversa. d' annunzio, iv-2-1275: carra cariche di
blocco. rebora, 204: la giornata d' oggi è sola, / ha la
., 9-68: non altrimenti fatto che d' un vento / impetuoso per li avversi
., 1-105: e i bei crin d' auro / scherzon nel petto per lo
iv-90: ma l'avverso cocchier d' un picciol urto / pago se 'n
urto / pago se 'n fugge o d' un resister breve: / al fin libero
/ lungo il cammino stramazzar sovente. d' annunzio, iv-1-482: scorgendo il pallore
, germe, appena schietta idea, d' ira, / rifreme, avversa al nulla
guittone, 3-12: tutte mondane divizie son d' uomo fedele; e prospera e avversa
usò dante nel secondo del paradiso. d' annunzio, iv-2-657: una oscura ostilità
: una oscura ostilità che non era d' intelletto, lo sollevava avverso quel germano
segneri, ii-60: fatevi un poco, d' avvertenza speciale. baretti, i-192:
essenzialmente frivola... e serva d' avvertimento ai poeti d'astenersi da qualunque
. e serva d'avvertimento ai poeti d' astenersi da qualunque invenzione pericolosa alla moralità
quel vasto silenzio, rimbombare i tocchi d' un orologio... e la prima
fece un senso misterioso e solenne, come d' un avvertimento che venisse da persona non
. sbarbaro, 1-151: l'avvertimento d' ogni minuto dava sapore all'attimo più
tasso, i-115: vostra signoria mi favorisca d' averci anch'ella un poco d'avvertimento
favorisca d'averci anch'ella un poco d' avvertimento. = deriv. da
v'awertisco che qui sono vestigi certissimi d' un anfiteatro. b. davanzali, ii-256
per i vostri morti, fate la carità d' andare a avvertire il commissario che siamo
avesse avvertito del bene e del male! d' annunzio, iv-1-386: sapevamo ambedue il
l'ospite ora ci avvertiva che prima d' andare a tavola c'erano altre collezioni da
ad avvertirlo per recarsi al suo giro d' ispezione. montale, 81: un'unghiata
questo almeno è qualcosa di novo. d' annunzio, iv-1-619: -senti che tramontana
non vi si dipinga se non volti d' uomini o di donne bellissimi e onorati
applicare da altre persone questa ai giorni d' oggi praticissima medicina. ma avvertisca e
via, avvertite che ella avanza il salario d' un anno. = voce semidotta,
. idem, 944: dai compositori d' un vocabolario, una tale applicabilità è avvertitamente
da avvetrare e avvetrarsi, che non è d' uso; ma intenderebbesi. terreno leggermente
, 1-2-141: la nazione tutta (effetto d' educazione e d'un lungo avvezzamento)
nazione tutta (effetto d'educazione e d' un lungo avvezzamento) è ora mai inclinata
a non avere paure vane, e temere d' andare allo scuro, di annegarsi nel
fiume, di rovesciare ad ogni inchinarsi d' una vettura, e cose simili che mostrano
: nacqui di contadini, e però crebbi d' animo semplice; erano poveri, e
io vi dico di scrivere la vera lingua d' italia, io voglio avvezzarvi a sentire
ed ogni giorno s'erano avvezzati / d' uscir di fuori un poco a sollazzare.
ingordigia, per non avvezzarsi a quel d' altri. sassetti, 133: le spezierie
baretti, i-207: e procurate d' awezzarvi per tempo a capire questa gran
più forti impressioni, stava tutta compresa d' orrore e di compassione. pellico,
, i-72: avvezzo a dar più d' una staffilata, / il bravo prete
entusiasmo nella mia mente avvezza a pensieri d' orgoglio. -male avvezzo: educato
per avvezzo / di dir che hanno bisogno d' orinare, / e dimandan licenza.
tipografica di torino meglio opportuno alla pubblicazione d' un nuovo dizionario della lingua italiana.
, ii-559: è insomma una scuola d' avviamento per diplomatici in erba o sul
suo villaggio. laggiù frequentava la scuola d' avviamento al lavoro; ma il chiodo
gramsci, 162: la scuola d' avviamento non è fine a se stessa,
: non arò però questo rimordimento, d' aver lasciato qua sua sorella per le
lasciato qua sua sorella per le case d' altri non maritata e con poco avviamento.
suo valore. -costo, valore d' avviamento: prezzo che viene corrisposto in
stabilisce il moto spontaneo. -manovella d' avviamento: che ingrana o sul volano
zello... veggendo uno figliuolo d' uno ivi presente, che avea forse
è più facile avviarlo a rendersi conto d' un quadro. comisso, 12-97:
meno -di libri, di politica, d' uomini -finalmente di donne. manzoni, pr
-avviare un processo: intentarlo. d' annunzio, iv-2-1226: le prove mancavano o
nell'animo molte cose e un gran corso d' affetti che mi s'avvia alla lingua
divinando il cammino / per qual deserto d' aere... /...
arte. sacchetti, 190-61: pensò d' andare in porto cesenatico e là tenere
studi è più benemerito e più raro d' un gran professore. idem [
sacchi, e di figure infarinate. d' annunzio, iv-1-565: e nel mio
iii-368: di mutua salute: cioè d' avvicendevile salute, imperò ch'elli promisse
. 2. milit. marcia d' avvicinamento: con cui le truppe,
l'esercito dei franchi. erano in marcia d' avvicinamento avvicinanza, sf. ant
bembo, 1-44: quanti sentendo altrui ragionar d' una donna lontana, essi stessi s'
e colto giovane, che non teme d' avvicinarsi alla famiglia d'un ergastolano politico
, che non teme d'avvicinarsi alla famiglia d' un ergastolano politico. nobili, vii-627
, non dirò di simile, ma neanche d' av- vicinantesi abbia tentato. baretti,
tre figliuole dato in dota el terzo d' un suo campo avignato, con tanta
s'avranno de li candelotti e avignatoi d' ariento. = deriv. da avvignare2
, et coperto dalle piogge et movimenti d' essa terra et dalle frondi si sta unito
. pavese, i-17: sentire uomini d' un'altra terra parlare di donne è
avviliménto, sm. depressione, prostrazione d' animo. giordani, ii-33: quando
avvilimento, compariva non so quale indizio d' abitudini operose e franche. d'annunzio,
quale indizio d'abitudini operose e franche. d' annunzio, iv-1-142: un avvilimento indicibile
le stesse sorti di servaggio, e d' avvilimento: tutti i popoli insorsero a
un colpo la stanchezza e l'avvilimento d' essere rimasta indietro tanto tempo.
villani, 10-10: avvilì [il duca d' atene] sì l'uficio de'priori
: se... mi avvilisce d' animo e non mi dà gli aiuti che
demolir gli alti trofei, / spaventar d' ogni intorno ed avvilire / e gli armenti
profonda umiliazione avvilì la bella donna. d' annunzio, iv-1-379: più d'una volta
. d'annunzio, iv-1-379: più d' una volta ella tentò di...
alla moltitudine delle cose intese, esser d' infinito intervallo supe rato dal
atteggiamenti, spesso inspiegabili, si tratti d' un gentile sottrarsi o d'un fermo rifiuto
si tratti d'un gentile sottrarsi o d' un fermo rifiuto, non avviliscono.
i-445: l'uso degli olandesi d' abbruciare una gran parte degli aromi che
ti avvilire, ma piuttosto t'ingegna d' innalzarti. cesarotti, i- 96:
cittadinanza a molti vocaboli italiani senza immaginar d' avvilirsi. giordani, ii-5: quel
nel mio animo, mi pareva impossibile d' arrivarli. giusti, i-414: e cos'
.. non mi fare la stivaleria d' avvilirti, sai? tutti ti compatiranno,
meschino che si avviliva nel fango. d' annunzio, iv-2- 341: di giorno
doni, i quali per le mani d' una donna sono sì preziosi, per
perde il suo alimento l'agricoltura. d' annunzio, iv-1-261: anche il ricordo della
tranquillo, e l'altro dì pieno d' avviluppati nugoli, oscuri e tenebrosi, e
breve, non sostentata da niuna sorte d' avviluppamenti, o da parole che vi
avvolgente. - anche al figur. d' annunzio, iv-1-80: poi ambedue tacquero;
corso li avviluppa e disgrega le penne d' addosso. 0. rucellai, 5-
nel silenzio solenne che la circondava. d' annunzio, iv-2-1034: era scivolata quasi su
vedove, molte sciocche femine e uomini d' avvilupparvi sotto s'ingegnano.
de'casi suoi, vedendo- misi avviluppar d' intorno tanta brigata. n. franco,
fuori come si attorcano, ma ricoverte d' un nicchio che parte s'inarca e
in questo giuoco, egli era cagione d' impedirmi lo 'ntelletto. giov. cavalcanti,
partirsi, per non avvilupparsi nelle misawenture d' un condannato. buonarroti il giovane,
pensosi nelle ombre vaganti del mare. d' annunzio, iii-2-255: la schiava tebana tutta
avviluppato / di tradimento, di frode e d' inganni. m. villani,
né quelli di giunone, né gentilezza d' animo riguarda, ma solamente il libidinoso
: questa precoce sera invernale avviluppata / d' un taciturno freddoloso languore. piovene,
. cavalca, 7-175: si legge d' un avvocato, che era stato un
che cinte, avviluppatrici, dissolute, d' ogni corrotto costume, e ripiene d'
d'ogni corrotto costume, e ripiene d' umori putridi e nocivi; le quali,
bizzarramente di giallo, di verde, d' avvinato, di zizolino, ed altri vaghi
colore rosso cupo, vinoso. d' annunzio, iv-2-9: aspettava lui che tornasse
: un giovane gaglioffone dal viso fiorito d' avvinazzato. 2. per estens
cui suonano le note rauche della rissa d' osteria. beltramelli, 1-274: dalla
dalle tettoie verdi di muschio hanno qualche cosa d' avvinazzato come se le radici avessero preso
carducci, 663: ella il bel velo d' intorno a gli omeri / raccolto al
posò la guancia sulla guancia di lui. d' annunzio, ii-681: se i miei
canz., 59: quel vago cerchio d' ór che me tien vivo, /
. albertazzi, vii-792: le parve d' esser più sicura, di poter cedere senza
a- vinse, anco ti trovi. d' annunzio, iv-1-106: l'istinto del
, una avvincigliatura che pareva di fil d' argento e delle verdi etichette intorno al
, 1-115: c'era ancora una coppia d' amanti, e la donna giocava con
crusca]: tre volte mi sforzai d' avvinghiare le mani al collo, e altrettante
può stringere con le braccia. -albero d' avvinghiata: così grosso che appena può
, né cerri, né lecci che sieno d' av- vinghiata, ma quelli rilasciare.
i-265: una folta macchia di pruni, d' ellera e di vilucchi in modo da
ogni banda avvinchiata e tessuta, che d' una deserta capanna teneva somiglianza. verga,
avvinto, / ignudo tutto e sol d' ellera cinto. tasso, 18-51: dal
/ come destrier per fren traea ridendo / d' una de le sue corde il toro
come di rose il crine infiora, / d' aureo coturno il piè leggiadro avvinta,
giacinto / e di persa amorosetta. d' annunzio, iv-1-847: faceva inutili sforzi per
sen, qual edra, avvinto, d' annunzio, iv-1-479: stavamo come in un
dalla sua potenza di novatore artistico e d' uomo liberato da tutti i freni. palazzeschi
gioia, quanti pispigli e goffi tentativi d' avvio, quasi rasoterra. beltramelli,
dare avvìo al discorso. -scarpe d' avvio: quelle che si mettono ai bambini
il cercine novo, / le scarpe d' avvìo? 2. il modo
ebbero origine dal contrasto di natura e d' indole che subito si palesò. e.
un brusio lieve e vasto come passar d' aria in fogliame e l'avvisaglia della pioggia
eziandio... non s'impacci d' avvisamento di cotali parole o numeri.
signori, e le città, e'popoli d' italia. boccaccio, iv-120: con
quale animo procedesti a tórre quel che d' altrui era? certo con nemico animo,
m'avviso / che ella è sì d' ogni peccato netta / come angelo che stia
: sì si de'ben la femina avvisare d' assegnar a ciascun la sua giornata.
, levando me su ver la cima / d' un ronchione, avvisava un'altra
leggiadro il giovenetto, / che veggendolo d' alto il re s'avvisa / che sia
sorrise, avvisandosi com'essa per un gruppo d' accidenti da nulla erasi trovata così sola
e cheto, s'udì a modo d' un tuono tremolante avvisato dal movimento del
]: in questo fatto gli avvenne d' essere avvisatissimo. m. villani, 3-99
di cor, di forza grande e d' intelletto, / molto avvisato in guerra
. adriani, 3-1-393: ogni azione d' avvisata famiglia s'amministra per l'unione di
g. villani, 1-43: per trarre d' ignoranza e far avvisati i presenti moderni
certe loro maliziose arti stanno sempre avvisati d' ingannare. idem, 190-56: io vi
mantenesse commercio con gli uomini più dotti d' europa, per aver da loro notizie
andavano dallo sportello dei biglietti alle sale d' aspetto. nobili, vii-627: un
alle cantonate, perché gliela riportino. d' annunzio, iv-1-364: le mura coperte
annunzio, iv-1-364: le mura coperte d' avvisi multicolori come d'una lebbra. beltramelli
le mura coperte d'avvisi multicolori come d' una lebbra. beltramelli, i-
le abbiam dato per suo bene. d' annunzio, iv-2-498: dal mio orrore
senza gli avvisi loro aperse la via d' ultimare la pratica. manzoni,
riguardo. 8. commerc. lettera d' avviso: con cui la persona che
pagherò alcune ghinee ritirandone cambiale e lettera d' avviso. 9. dir.
a mi'avviso cominciare a più prò d' uomo che voi siete di vostra leggie,
/ ch'era uomo illustre e pien d' alto valore. berni, 53 * 66
nel mare / la grande armata apparirà d' egitto; / e l'aviso guglielmo,
segni, dare avvisi. -essere d' avviso: essere del parere, pensare,
uom trema di paura, ed è d' avviso, / che ciò poss'esser vero
salvini, 16-132: perocch'era con lui d' un stesso avviso. forteguerri, 24-4
24-4: che andiamo ai pirenei io son d' avviso. algarotti, 3-86: era
avviso. algarotti, 3-86: era d' avviso che si dovessero bensì punire i
. panzini, ii-695: io son d' avviso che prima che il pane tomi
troppo / ove sian drappi colorati e d' oro. -darsi, prendere, pigliare
ch'a chiamarla così pigliava avviso / d' andar con quel bel nome in paradiso
non tanto fosse valoroso e dotto in opera d' arme che potesse quivi adoperare quanto io
difeso e da'suoi lumi da diverse ombre d' alberi. ariosto, 25-28: e
ritrovò la mia sirocchia / tutta coperta d' arme, eccetto il viso, / ch'
di salir t'è avviso; / così d' erbe e di fior'move indistinta /
viste di non averne troppa voglia. d' annunzio, iv-2-1358: dopo circa sei ore
, i-2766: e non teme peccato / d' avistar suo mercato, / né di
a cavallo, tutti sforzati di coverte e d' altri paramenti e d'avvistate sopravveste.
di coverte e d'altri paramenti e d' avvistate sopravveste. libro delle segrete cose
, i-32: erano i suoi crin d' or composti da dotta mano e sparsi
avveduto, accorto; consapevole. detto d' amore, 410: e se se'forte
tue braccia il mio collo avvinsero. d' annunzio, iv-2-66: era una forma
l. bellini, 5-120: quei canaletti d' aria... s'intralciano e
, s'era avviticchiata ai nuovi tralci d' una vite. giusti, i-138: rettili
fra gli sterpi per cogliere il destro d' avviticchiarvisi ai piedi. collodi,
a lui per impedirgli di morire. d' annunzio, iv-1-641: ella con un
mortella alla quale s'avviticchiano tenaci tralci d' edera. beltramelli, iii-130: gli
, 345: è di semplici ricami e d' erbe elette / un ricamo gentil,
/ in cui groppi e figure / d' avviticchiati cori, / caratteri e scritture /
avviticchiati cori, / caratteri e scritture / d' amorosi concetti / non presentano a l'
, più grosso del mio polso. d' annunzio, iv-1-180: quella creatura sottile
pilastri, si vedevan posti tre grandissimi vasi d' oro. -per simil.
far ombra all'altre, e non anzi d' avvivamento e d'accensione maggiore della
e non anzi d'avvivamento e d' accensione maggiore della lor luce. leopardi,
1068: il calore attivo, nunqua d' agere scordato, agita e avviva
femmineo fato avviva un'altra volta. d' annunzio, iv- 1-391: un'animazione
sdegni desta, ed a la cote / d' amor gli aguzza, ed a le
fa eguale a quell'assorto / pescatore d' anguille dalla riva. -ravvivare il
riaccenderlo. -anche al figur. d' annunzio, iv-1-1013: talvolta la violenza del
dolore l'attraversava tutta con l'impeto d' una bufera, avvivando le fiamme.
il luccicare de'fiori sopra tremolanti. d' annunzio, iv-1-71: uno sprazzo di
aurei dei trittici, avvivò la fronte dolente d' una madonna senese. idem, iv-1-293
, 34: più bello il bacio che d' un raggio avviva / occhio che piange
pacifica oriafiamma / nel mezzo s'avvivava e d' ogni parte / per igual modo allentava
, 18: avvivatoio, strumento fatto d' una verghetta di rame, di grossezza
liberty... da noi ha finito d' avvizzire in qualche salone di barbiere fuoriporta
. figur. invecchiato, intristito. d' annunzio, iv-1-518: mi sembrò che a
a discolpa o lode propria più che d' altri, dicesi ch'è un buon
che non è de'più tersi. d' annunzio, iv-2-1251: non c'è altro
studi legali tanto per scroccare il titolo d' avvocato, come scroccai quello di dottore.
voleva gran talento; quando avessero pensato d' offrirgli, senza averne l'aria, una
; anche essere pratico di intrighi e d' imbrogli. deledda, ii-237: eppoi
avvocatessa di caisotti non aveva l'aria d' esser bene al corrente nemmeno dei termini della
! per farvi tale, basta il consiglio d' ogni goffo pre- toccolo, e bastano
pre- toccolo, e bastano l'esortazioni d' una grama-femmina. deledda, ii-284:
emanuelli, 1-15: nei miei molti anni d' avvocatura, più volte ebbi a che
sf. disus. avvocatura, professione d' avvocato, studio delle leggi. cavalca
avvo- cazione occupato, non abbia spazio d' impiegarvisi. dannane, 29: vi
, ma che io non m'avvogli d' essere primus virorum. = deriv.
le avvolgenti ruote al ciel la polve. d' annunzio, iv-2-1010: un fascino rapinoso
, / e tratti li n'avea più d' una ciocca. petrarca, 90-2:
petrarca, 90-2: erano i capei d' oro a l'aura sparsi / che
): al collo si avvolse una filza d' ambre gialle. firenzuola, 378:
con fumoso crepito la selva / signoreggiando, d' alto incendio avvolge. d'annunzio,
signoreggiando, d'alto incendio avvolge. d' annunzio, iv-1-88: tutto il cielo
soffoca, come un polipo immenso. d' annunzio, ii-767: saliva un violento /
finanziarie e politiche, avvolgono l'università d' una rete di spionaggio sottile. palazzeschi,
, ma per suono è noto / d' un ruscelletto che quivi discende / per la
che quivi discende / per la buca d' un sasso, ch'elli ha roso,
donna, i pensier vostri stanchi. d' annunzio, iv-2-985: spesso l'ingenua
i-179: i loro capelli come fila d' oro erano biondissimi,! quali alquanto
avvolgevano fronzuti andirivieni di macchie spinose e d' arbusti profumati, e parevano preparare i
morbidi ai trastulli dell'innocenza o ai colloqui d' amore. carducci, 892: amo
vedove, molte sciocche femine e uomini d' avvilupparvi sotto s'ingegnano. l.
, 1-43: beato, o bei crin d' or, chiunche vi mira / e
nella sua superba e stupida mediocrità. d' annunzio, iv-2-1311: le coperte di lana
. petrarca, 73-33: l'industria d' alquanti uomini s'avolse / per diversi
m'ingannasti in vita / e m'aggirasti d' uno in altro errore, / d'
d'uno in altro errore, / d' un male in altro e d'uno in
, / d'un male in altro e d' uno in altro affanno. / pur
ojetti, ii-628: uno di quei metri d' acciaio avvolgibili che, se alzi il
tardi avvolgimenti il mincio, / cinto d' un orlo tenero di canne. d'
d'un orlo tenero di canne. d' annunzio, iv-1-173: correva come una gazel-
al figur. tasso, 11-12: d' in su le mura ad ammirar fra tanto
/ cacce ed i perigliosi avvolgimenti. d' annunzio, iv-2-199: già da qualche tempo
da qualche tempo seguiva con occhi pieni d' invidia e di dispetto gli avvolgimenti della
, 1-8: gli avvolgimenti infami / d' empia corte non sai; né dritto cuore
allegri, 124: con estremo pericolo d' aggolpacchiarmi in un fantastico ginepraio per un
di diaspro orientale, cui avvolticchiano viticci d' oro dalle lor basi a'capitelli. magalotti
di bianco stame intorno avvolto, / che d' ampio cerchio in picciol globo accolto,
e guardandola con certi occhi luccicanti. d' annunzio, iv-1-143: i colli parevano avvolti
colli parevano avvolti in un velario diafano d' argento, scossi da un agile fremito.
/ di tra la selva di lampioni e d' alberi. -figur. sacchetti
, i-1-240: fra i mille carati d' oro gli venne pure avvolto qualche millesimo
pure avvolto qualche millesimo di mondiglia. d' annunzio, iv-1-206: ella crescerà, nutrita
col cuore gonfio e l'anima avvolta d' ombra, si allontanò dalla casa fatale.
cigli bruni e sottili avolti in forma d' arco / mi saettano al core d'una
forma d'arco / mi saettano al core d' una saetta. montale, 2-98:
. montale, 2-98: il ghirigoro d' aste avvolte /... che s'
poco meno di 3 m di apertura d' ali, il collo nudo in gran
: lo porco salvatico avanza l'uomo d' udire e 'l lupo cerviere del vedere e
renda? balducci pegolotti, 124: alie d' avoltoio si vendono a uccello, cioè
trovò, onde alcuni credono che venghino d' altra parte del mondo. ma è falsa
ed ispedita per le piume che son d' aquila o avoltore. garzoni, 1-403
, delle galline, delle tortorelle e d' altri simili innocenti animali. monti, 4-286
gli artigli la fame ed il voi. d' annunzio, ii-775: i falchi gli
nostalgia quel bizzarro paese adagiato sulla cima d' un monte come un avoltoio in riposo
bianca, la sua testa somigliava a quella d' un avvoltoio implume. la faccia era
dello studio, più volte fu tratto d' alcuna podestarìa, e tutte le rifiutò,
poveri uomini. tasso, 10-6: ma d' ora in ora a lui si fa
un lago avemo, / una ruota immortai d' alme meschine, / dei cori umani
fra il letto ed il pagliericcio. d' annunzio, iv-2-283: mise le mani
. fracchia, 426: sarebbe stata cosa d' un minuto... prendere quelle
, / versati fuori dalla rete. d' annunzio, iv-1-800: le chiocciole nel suo
, accarezzavo le giovani foglie, e d' un tratto m'avvoltolavo nell'erba dura dei
molte varietà; crescendo a vera dimensione d' alberi, piuttosto, come d'ordinario,
vera dimensione d'alberi, piuttosto, come d' ordinario, che di arbusti e cespugli
e cespugli. govoni, 2-217: case d' un colore / tenero d'azalea che
: case d'un colore / tenero d' azalea che le rende / aeree e sottili
aziendale del podere. marotta, 1-97: d' improvviso balzò in piedi, afferrò con
. = dalle caverne di mas d' azil, nella valle di ariège (
tra il piano meridiano di un luogo d' osservazione e il circolo verticale che passa
con voce arabica 4 azimutti '. d' annunzio, ii-424: l'uomo tirrenio
/ polso del mondo è l'azione. d' annunzio, iv- 1-515: in mio
la propaganda nelle campagne. -uomo d' azione: attivo; che opera con decisione
materialmente distinti uomini di pensiero e uomini d' azione, contemplatori e operatori. bontempelli
: questa tua ostinazione non è degna d' un filosofo, ma tutt'al più
un filosofo, ma tutt'al più d' un uomo d'azione. palazzeschi, 4-335
ma tutt'al più d'un uomo d' azione. palazzeschi, 4-335: gli uomini
. palazzeschi, 4-335: gli uomini d' azione, nati per una vita tumultuosa,
nostri artisti, uomini di pensiero e d' azione dànno il nome a una quantità di
de'piaceri che potranno venir in conseguenza d' un'azione, affine di poterla chiamar
ti alletterà, ti esalterà grandemente. d' annunzio, iv-1-617: io avevo la nozione
iv-1-617: io avevo la nozione completa d' un fatto in tutti i punti del suo
suo svolgimento, avevo cioè la nozione d' una serie di azioni per cui era
.. tasso, i-125: spero d' accoppiare insieme due cose,..
[ecc.]. -unità d' azione: una delle tre unità attribuite
vasi e croci e calici e paramenti d' oro e ariento, e tanta supellettile preziosa
la moneta del regno, a lega d' undici oncie d'ariento fine per libbra
del regno, a lega d'undici oncie d' ariento fine per libbra, portar in
azioni, e se noi ci richiamiamo d' alcuna cosa, l'avversario non ci
: stabilirono che nissun giureconsulto s'ardisse d' intentar azione veruna per pecunia dovuta da
discredito; il capitalista inglese troverebbe d' aver collocato il suo capitale a po
chi, 6-44: il proprietario d' una o mille azioni od obbli
che rappresenta il corrispettivo di una prestazione d' opera, o di una privativa,
privilegiata: che dà diritto-a un prelevamento d' interesse prima che si proceda alla distribuzione
durante un combattimento. -anche: fatto d' arme. leonardo, 1-315: i
così richiedendo la dignità della storia. d' annunzio, iv-2-1314: l'osservatorio di dove
13. stor. e polit. partito d' azione: nome dato verso il 1860
che intendeva riprendere il piano di liberazione d' italia, ma con programma repubblicano e
diè da pensare agli avanzati del partito d' azione. b. croce, iii-
tempo erano stati garibaldini e del partito d' azione. -appellativo che assunse nel
, fano e ferraresi, del partito d' azione: tutti e cinque detenuti in attesa
azione: tutti e cinque detenuti in attesa d' istruttoria dal settembre precedente. cassola,
era chiaro per lui che il partito d' azióne era il migliore dei partiti e
migliori si sarebbero strette intorno al partito d' azione. -azione cattolica: organizzazione del
stesso di parare il colpo dell'avversario. d' annunzio, iv- i-131: conscio della
.. è vactionaire dei nostri vicini d' oltr'alpe. noi ci avevamo il
dirigere a proprio volere, la proprietà d' un numero infinito d'anonimi azionisti.
, la proprietà d'un numero infinito d' anonimi azionisti. calvino, 1-220: la
diventata grande, grandissima, con migliaia d' azionisti. 2. polit.
2. polit. membro del partito d' azione. = deriv. da azione
molto diluite in acqua e in olio d' oliva, è do tato
forma di nitrati e di sali d' ammonio, e in tutti gli organismi vege