sassi, mattoni, torsoli, bucce d' ogni sorte, la munizione solita in somma
tutti con buona culatta rinforzata e tutti d' una medesima munizione di poco men d'
d'una medesima munizione di poco men d' una oncia di palla o d'una
men d'una oncia di palla o d' una oncia intera. 2.
munigioni con infinite carrette e le guernigioni d' ogni bellico strumento. lettere e istruzioni
alcuna munizione, né di vettuaglia né d' armadura. r. da sanseverino,
erano inferiori gli apparati di munizioni e d' istromenti militari alla disposizione e alla prontezza
di mille fanti, con dieci pezzi d' artiglieria, qualche danaro e cento carra di
artigliaria, palle di pietra e ai ferro d' ogni sorte, secondo la portata de
1147: la 'focaccia impastata', vivanda d' orzo degli schiavi, era anche munizione
di munizione, andavano a piedi. d' azeglio, 6-643: il re vuole che
: armeria (anche nell'espressione munizione d' arme). giuseppe flavio volgar.
avea già carlo fatte, / fortificando d' argine ogni sponda, / con scannafossi
i terrapieni, della fortezza, gran quantità d' alberi e fargli ben custodire e conservare
perché in tutti i modi hanno bisogno d' empir la carniera. muratori, 8-ii-118:
: avendo parlato in conformità il secretano d' inghilterra in risposta d'una condoglienza fatta
conformità il secretano d'inghilterra in risposta d' una condoglienza fatta con lui, perché
vento / labile e vana e monizion d' affanno. 10. ferrov.
caterina da gonzaga, a simili altre che d' ingegno sono un poco tondette, le
circa le vertù dilettazione e giudicio, d' ogni scartabello fanno monizione, difendendo alcuni
dotta, lat. munitio -ònis, nome d' azione da munire 'fortificare'; cfr.
venir or mi conciede / per indotarlo d' un celeste muno. antonio di meglio
, ben t'hai a dolere / d' atropos ria e suo spietato muno, /
del latte la mattina a digiuno munto d' allora e tepido e puro. lustri
appena munto, è leggermente alcalino. d' annunzio, i-712: il liquido tepore /
tu sei terra artefatta; io liquido d' oro, munto con virtuosa pazienza dalla
, e che sfruttata e munta / d' ogn'interna virtù vi giaccia inerte. idem
gli è fatica a me poterlo dire. d' azeglio, 5-i-292: tu m'hai
lo sei, ma ora ti ristorerai d' ogni affanno. -di animali.
, a pena hanno un fascio ristretto d' erba in prebenda. -privo di
senettute sono sparti / per lo mio capo d' ogni calor munto. francesco di vannozzo
questo munuscolo. vai, 28: d' ignorar dissimuli / che l'oro e che
le rusticali famiglie. monti, £-3-466: d' un guardo allor sorridere / degna al
. ant. che sta proprio morendo d' amore. g. m.
i-vm-9: è biasimevole muover la cosa d' un luogo dove sia utile e portarla in
: mortai giovine e forte, / d' un dio che tutto move e tutto regge
eterno irrevocabile decreto / più che il voler d' un adre a me ti guida.
loro che con oca voce pregasse d' esser mosso alquanto di luogo, perché
vidi a l'aura sparsi / i capei d' oro. chiabrera, 1-i-305: su
. -mettere in movimento una massa d' aria o d'acqua. dante
in movimento una massa d'aria o d' acqua. dante, purg.,
democrito porta opinione che la terra piena d' acqua ricevendo la pioggia, da lei sia
pensi, la spada a ferir move. d' annunzio, i-497: a piè de
latino / move in ritmo un turitelo d' argento / ov'arde con la mirra il
o, anche, per esprimere uno stato d' animo o conferire maggiore espressività alla parola
ch'ella li mova, / escono spirti d' amore infiammati. idem, inf.
movendo de'begli occhi i rai / cria d' amor penseri, atti, e parole
'giovine italia ^ è spirito principalmente d' azione. -rendere attivo fisiologicamente,
contro la volontà dell'uomo stesso. d' annunzio, iv-1-50: un tremolio quasi
cose apparire diverse, se la distanza d' esse non asconde la diversità dell'occhio.
.. renditi certo che tu manchi d' ogni formento. -purgare, liberare
gruppo di persone ad allontanarsi dal luogo d' origine o di residenza. dante,
questa ha noi condurti, / tratti d' ogni periglio e d'ogni impaccio.
, / tratti d'ogni periglio e d' ogni impaccio. -guidare, dirigere
principesca, mosse l'esercito sotto sembianza d' aiuto ma per arricchirsi delle spoglie fraterne
fatta. tasso, 1-25: i favor d' occidente ha sì lontani; / ma
scorreria che re filippo movea in segno d' animo ostile dal finitimo regno di navarra
: la sopra detta cagione, cioè d' essere più unito quello ch'è solo prima
: di quei cui punge zelo / d' acute fiamme o il cantico / movon co'
oneste sue sante parole, / che move d' alto loco col bel riso / questa
suon talor delle parole / ch'io d' amor movo. tasso, 10-32: ascolta
movere il discorso su la grande penetrazione d' ingegno e la squisita coltura di s.
tu vedi che questo è uno spiramento d' amore che ne reca li disiri d'amore
spiramento d'amore che ne reca li disiri d' amore dinanzi, ed è mosso da
i sospiri a chiamar voi. cacce d' ignoti, lxvii, 71: più volte
siracusa doge fatto, essendogli da'grandi d' atena per invidia mosse sozze questioni,
.. cominciarono a muovere qualche parola d' accordo. tortora, i-260: delle sudette
... sempre cade in sospetto d' aver in ciò qualche interesse che gli muova
e peritosa, che già moveva più d' uno al riso. -con riferimento all'
è in me ti mova a curar d' uom sì basso. boccaccio, dee
per esser sicura / se la vertù d' amore a morte move. -far
modi / prive affatto di forze e d' ogni senso. 8. commuovere
verde / perché li copre di fioretti e d' erba. idem, purg.,
nel narrar, poi, s'ingegnerà d' adattare alle cose il dire, il quale
, un atteggiamento che rivelano uno stato d' animo (con riferimento sia a persone
affettiva, anche costituita da un'opera d' arte). giacomo da lentini,
. frateili, 1-490: un bisogno d' essere cullata che le muoveva le lagrime.
move intenza, / ispesso lo convene / d' affanno far diporto. arici, i-97
né speranza di prole, né conforto / d' alme viventi. -rendere operante,
vi priego mi diciate quello che sentite d' un dubbio il quale io vi moverò.
. morelli, 275: se d' alcuna persona ti fusse mosso alcuna cosa la
mi parla di certe obbiezioni alla libertà d' insegnamento mosse anni addietro, e di
g. villani, 7-81: cercò trattato d' avere per tradimento la detta terra;
è stata mossa pratica parimente col maresciallo d' ancre, per vedere s'egli volesse
vedesse modo di poter levar la corona d' imperio dalla casa d'austria lo farebbe
levar la corona d'imperio dalla casa d' austria lo farebbe e moverebbe ogni prattica
ritmo cassinese, xxxv-1-10: ca là 'sse d' oriente / unu magmi * vir '
vir 'prudente, / et un altru d' occidente. anouna decisione, una deliberazione
ne'popoli, di questa subita mutazione d' abito; e mi risolvo, se l'
ariosto, 3-15: o che natura sia d' alcuni marmi / che muovin l'ombre
amorosa mia ferita / e temo sol d' ogni umbra, per ch'io l'amo
di morte quel viso che a caratteri d' orride lividezze le rimprovera l'eccesso de'
una stilla, / lenta errò l'ombra d' un sorriso. c. boito,
ombre, forse che sfumerà quella trattazione d' accordo, del resto pieno d'infinite difficultà
trattazione d'accordo, del resto pieno d' infinite difficultà. gualdo priorato, 10-v-52
l'ombre che s'avevano prese contro d' essi. -adombramento, imbizzarrimento di
bramar cosa mortale / fur l'insidie d' amor fide mie scorte, / errai.
/... / fu poi nebbia d' abisso, ombra d'averno. giuglaris
fu poi nebbia d'abisso, ombra d' averno. giuglaris, 2-495: i generosi
rende men chiari, è sol follia d' amore. -povertà morale, intellettuale
tèrèsah, 1-229: sul gran cuore d' italia ond'oggi esala / tragica smisurata
trascorso in una parte da un poco d' ombra, non altramente che '1 sole da
ombra di verità. marchetti, 5-104: d' aria alfin più placida e tranquilla /
l'ombra / del trocadero. d' annunzio, iii-1-96: della mia persona
non ho se non un ricordo confuso come d' una defunta. una grande ombra è
più funzionario meticoloso e cavaliere della corona d' italia, ma cavaliere magnifico di carlo
ho taciuto di repubblica, ho ravvolto d' ombra e segreto la mia stessa esistenza.
suo opposto, potendo per una serie d' ombre successive trovarsi di mano in mano
lontane, di farne di nuove, d' andargli contro e con l'ombra solo e
umil gente, / tutta di brama d' onorarti accesa, / e soffri che
comporre più della metà del poema all'ombra d' un guelfo. giusti, 4-i-92:
tutta... all'ombra del cappello d' uno zio cardinale. parise, 5-101
colombi, 33: mi riparerò all'ombra d' un poeta moderno, giovane, simpatico
voi gli appresento, ritenendomene quel poco d' ombra che me ne può rimanere.
della modestia. campailla, 1-6-27: d' un pio raccoglimento a l'ombra.
i-119: viveva da burocrate all'ombra d' un ufficio statale, senza sogni,
se non gli toccano che sei mesi d' ombra. -all'ombra (con
onor, la fama / alle sponde d' italia oggi mi chiama. algarotti, 1-x-328
serviva a segnare il tempo nel barometro d' una passione altrui. -fascino,
ombre a sgomento e maraviglia de'vivi d' oltre alpi. 13. manifestazione
con aparenzia di bene e parla male d' altrui. elli va sotto ombra di bello
? j ombre fallaci son, sogni d' infermi. betussi, xliv-14: la bellezza
verso di sette, non sono senza ombra d' elegia. g. c. croce
i miseri si vanno pascendo di fumo e d' ombra e di speranza vana. a
, passato alle mani dello stigliani, d' oro è divenuto piombo, di gemma
a. adimari, 2-295: sogno d' ombra e non altro adunque sono [
se ne avveggono i prencipi, il pascer d' ombre e d'apparenze i sudditi?
prencipi, il pascer d'ombre e d' apparenze i sudditi? assarino, 2-ii-52:
ombra di un palpito, l'orma / d' un rido. albertazzi, 80:
conte mandato, quando questo attalo fece ombra d' imperio..., fue incontanente
femmine con maschi / scherzin sott'ombre d' alcun parentado, / perché s'appiccan tra
: deh, violetta, che in ombra d' amore / ne gli occhi miei sì
, / l'ostia viva di pace e d' amor. idem, pr. sp„
dovette piangere a lungo, certo convinto d' aver commesso un delitto; e la
alta. / ombra che il voi d' ogni baldanza arresta / l'ignorar chi sarà
che non ha / se non parole d' ombra e di lamento / che ti porta
credo che ferrara sia la sola città d' europa dove scavando la terra e demolendo una
cosa ci è che gli renda alquanto d' ombra, saranno le arti. mazzini
maniere ordinata, cioè quattordici canzoni sì d' amor come di vertù materiata, le quali
le quali sanza lo presente pane aveano d' alcuna oscuritade ombra, sì che a
di molta eccellenza e da ogni sorte d' ombra peccaminosa lontani, come del cavagliere
donna brutta] ombre e squallori / e d' oro e di rubini il braccio abbonda
al vostro onore. passeroni, 2-10: d' abbassar se vi degnate / lo intelletto
: noi stiamo bene e senza ombra d' inquietudine sul futuro. nievo, 674:
tozzo di pane, per un briciolo d' influenza, per un'ombra di potere
padre non gli dette neanco l'ombra d' un quattrino. pirandello, 8-674: neppure
possibile, amico mio, farmi una coratella d' agnello in umido, con funghi porcini
a riguardo e a comparazione della pena d' inferno o del purgatorio. s.
. lubrano, 2-48: vi fa caso d' armi un passo di precedenza, la
uom non già, ma ombra / d' uomo la morte d'ora in ora aspetto
ma ombra / d'uomo la morte d' ora in ora aspetto. v. giusti
'egli è l'ombra dell'uomo d' un tempo': non resta quasi nulla de'
, v-1-521: la figlioga per dispiaceri d' amore s'era ridotta un'ombra.
. bonsanti, 4-434: le aveva confessato d' essersi innamorato di lei e da qualche
, 2-77: non scriveva egli quel pazzocchione d' or- lando il nome dell'ingrata angelica
meschini presso un grande portone di color d' ombre. idem, 13-117: ecco che
l'attilia. -terra d' ombra', terra colorante usata in pittura
di chiari e scuri, come con terra d' ombra, alla quale si fa
bianco. lomazzi, 4-ii-171: le terre d' ombra sono amiche di tutti [
biacca..., la terra d' ombra. soffici, v-6-130: c'erano
limone, un celeste, con molta terra d' ombra, questa invece diluita in toni
1. 28. telecom. zona d' ombra', quella in cui è alquanto
non pigghiar ogni bruscolo né aver paura d' ogni ombra. -battagliare con la propria
mulini di don chisciotte. -coprire d' ombra', v. coprire, n.
carrer, 2-470: matilde, coll'aspetto d' una fanciulla di assai limitate fortune,
monda ma dimessamente, e figlia soprattutto d' un militare, non aveva dato ombra
ombra all'altezza loro. -incoronare d' alloro. caro, 16-28: ornate
: ornate e lei di gloria e me d' alloro: / o mi fate ombra
ombra, come di cosa lontana, d' una fanciulla che colà entro spacciavasi per
: ovunque. tasso, 5-77: d' ira, di gelosia, d'invidia ardenti
5-77: d'ira, di gelosia, d' invidia ardenti, /... /
loredano, 2-i-44: per la bellezza d' un volto, che a paragone del
. ibidem, 238: chi ha paura d' ogni figura, spesso inciampa nell'ombra
dell'uomo. -ombrina. rinaldo d' aquino, 116: vedendo quell'ombrina -del
); per il significato di terra d' ombra del n. 25, cfr.
anche panzini, iv-465: « 'terra d' ombra ': nome di terra bruna che
scambio di 'ombra'per 'umbria', regione d' italia onde principalmente si trae (nocera
riparato dai raggi solari; recesso pieno d' ombra. tramater [s. v
papini, iv-1023: ci voleva un po'd' intrigo per il pubblico, un po'
intrigo per il pubblico, un po'd' amore per le dame e almeno due
gelido e fosco / dal folto crin d' un taciturno bosco. stigliani, 2-232:
ciò la stagion si sottoscrive) / fanno d' intorno a questa piaggia ascosa / tappezzeria
ombràggio e gelosia della grandezza di casa d' austria. idem, lxxx-4-338: non si
ant. e letter. il coprire d' ombra, il riparare dalla luce. -anche
cotale elezione acconsentì. = nome d' azione da ombrare1. ombrante (
/ ed umidezza agli occhi consueta. d' annunzio, i-909: co 'l capo
/ ombrando copre semplicetto e bianco, / d' una gelata fiamma il cor si alluma
non caduchi e colti / da una folta d' allor valle profonda. guerrazzi, 7-363
. carducci, iii-3-126: due belli orecchi d' asino la fronte / ombrano al cavaliero
la fronte / ombrano al cavaliero. d' annunzio, iii-1-645: e così giovine
quelle chiome crespe e bionde / ha d' un pallore el ciel sereno umbrato. c
. capilupi, 98: folta nebbia d' amoroso sdegno, / che mi s'
che sia asciutto, tolli un poco d' indaco e di negro e va'ombrando
fu il primo che trovò la maniera d' ombrar le figure. chiabrera, 3-172
che gli arbor carchi avean di poma d' oro. marino, xiii-201: or
numi. a te sarà difetto / d' integrità (quasi un'occulta scabbia)
più ombrare lo nome tuo colle virtudi d' altrui, acciò se uno di coloro
altramente l'ombra di dante arebbe ombrato d' inansi, e non da lato.
la particella pronom.). coprirsi d' ombra o di tenebra, abbuiarsi per il
o sole] pur fuggi, e fai d' intorno / ombrare i poggi, e
l'omo ingombra, / si che d' onorata impresa lo rivolve, / come
figur. farsi triste, malinconico. d' annunzio, iv-1-357: portava un velo nero
l'orlo nero, si ombrava come d' un'ombra di lutto. 19
; sentirsi ferito da parole o atti d' altri anche senza ragione o esageratamente per
non patisce padrone. 4. pieno d' ombra, ombroso. felice da massa
panacea, l'universale principio, lasci d' impallidire nel suo umbràtico studio ed esca
priva di realtà; costituito o fatto d' ombra. boccaccio, viii-3-126
loro origine, sono detti costoro essere nati d' issione, cioè del tiranno e d'
d'issione, cioè del tiranno e d' una nuvola, cioè delle sustanze del regno
piccolo di statura con l'aria di tener d' occhio l'umbratile tavolino dei giocatori di
1-ii-350: pensò con questo ombratile parentado d' essersi assicurato il re di scozia
cessando essi poi di vederlo e ricordandosi d' averlo veduto, ma non ritenendone se
re umbratile e di apparenza, spogliato d' ogni auttorità, fecero sparger voce che
degnissimo strazio a una civiltà che viveva d' ombratile ozio e di materiali godimenti.
(ant. ambrato). coperto d' ombra, che riceve ombra (in
di variati fiori e fresche erbette, / d' altissimi cipressi intorno ombrato. brasca,
: amene e fruttifere colline, ombrate d' ogni tempo di varie e diverse verzure
a qualche stagno ombrato di ninfee. d' annunzio, vi-425: un prato verde e
ombrato / le belle brune / vestite d' acqua / burlanti il treno.
visivi che le stelle mi pareano tutte d' alcuno albore ombrate. idem, purg
fatto ciò a fine che servir possono d' ammaestramento a'principianti del modo di studiare
acque sono profonde, oscure e coperte d' un ombrato tetro, che riflettono,
pinta di fuor di bei colori, / d' oro e d'argento ombrati e rilucenti
bei colori, / d'oro e d' argento ombrati e rilucenti. -colorato
la faccia ombrata dalla prima lanugine. d' annunzio, iv-1-910: il labbro superiore
, iv-1-910: il labbro superiore ombrato d' un'ombra virile. jahier, 2-48:
, 2-48: era baby: -boccole d' oro - / gran bisticci a portarselo fuori
sedie guernite ed ombrate di porpora e d' oro. 7. figur.
vannozzo, 6: la debil alma mia d' error ombrata. -corrotto.
al guasto secolo, / fuor già d' ogni natia carità patria. -sminuito
-torbido (lo sguardo). d' annunzio, i-677: ne'profondi occhi impudichi
inquietudine, - ve n'intendete tanto d' agricoltura? 12. volutamente oscuro
ombreggiare. -in senso concreto: zona d' ombra, superficie ombrata. buti
27-492: quando entravo nelle sale sontuose d' una reggia il mio occhio, invece d'
d'una reggia il mio occhio, invece d' esser rapito da quelle magnificenze, cercava
, cercava con maligna diligenza le sfrangiature d' una stoffa, l'ombratura untuosa del trono
ombratura untuosa del trono, l'incrinatura d' un vetro, il bioccolo di laniccio dimenticato
vergene te conservarane. = nome d' azione da ombrarel. ombrazióne (ombragióne
che sono quelle nulla di paragonabile a quella d' una buona madre in con il mento tutto
da ira, alcuna volta da tristizia d' animo. = nome d'azione da
tristizia d'animo. = nome d' azione da ombrare1-, cfr. anche lat
e darassi la stretta, / e più d' un tordo sia posto in rovina
lievemente. -in senso concreto: macchia d' ombra, zona di colore più
'disegno': rappresentazione di un edifizio o d' altra cosa sur un foglio o su altra
de'principali colori. = nome d' azione da ombreggiare. ombreggiarne (
non lodato, / ritrar con linee d' ombreggiante inchiostro / quella che 'n bei
codarda vampa di quelli che, in vece d' innaffiarli coi lor bellicosi sudori, gli
tripartita collina, cariche di quercie e d' abeti dalla natura con negligente artificio sparse
. bertola, 158: una serie d' ispidi gioghi ombreggia tetramente le acque da un
carducci, iii-4-62: oh solitaria casa d' ajaccio, / cui verdi e grandi le
pascoli, 518: l'ulivo che ombreggi d' un glauco / pallore la rupe già
rauco / la chiami l'agnello. d' annunzio, iv-2-1067: il grande lec-
nel tufo cavo ch'era la volta d' un vasto ipogeo. moravia, iv-277
selva, amor, che sì verdeza / d' adorni gigli per toa gran virtute,
gigli per toa gran virtute, / d' ogni altro razzo i ochi mi ombreza.
. le ombreggiavano naturalmente le tempie. d' annunzio, i-53: l'irte chiome ricinte
annunzio, i-53: l'irte chiome ricinte d' ellere / che il tondo ombreggiano salace
il bianco e poi avere una tinta d' acquerello scuretto molto acquidoso e di quello
nchiostro della china, parvegli quando il compiè d' aver compiuta tutta l'opera. milizia
, a questa perdita, l'applicazione d' ombreggiare a chiarori duna piazza, che
petrarca, 308-11: le lode mai non d' altra e proprie sue, / che
sapessi descrivere la divinità, forse ardirei d' ombreggiar quelle dolcezze che sentivano tutti gli
ciò che ricercasi per ombreggiare il carattere d' un monarca. papini, ii-975: aggiungiamo
cerca con invidia gareggiargli [con alfonso d' avalos] paia solamente ombreggiare il lume
avalos] paia solamente ombreggiare il lume d' un tanto sole. 8.
già ombreggiasse per esaia, quando, parlando d' elia- chin pontefice massimo: e darò
quel mida crudele) ad esser foriero d' una morte imminente, onde calavasi dal letto
, allontanandosi dalla retta ragione, desidera d' ombreggiare l'altezza di dio. conti,
: ella ombreggiava verso la giacoppa / d' un grand'orrore e d'un ben fermo
giacoppa / d'un grand'orrore e d' un ben fermo pelo. -per
, 11-60: i grilli erano di lunghezza d' un dito colle gambe lunghe e rosse
. coperto (totalmente o parzialmente) d' ombra, che riceve ombra (in
una picciola stanza ombreggiata dolcemente dagli alberi d' un boschetto vicino. rezzonico, xxiii-251
alla cui ombra studio le georgiche. d' annunzio, vii-30: più in là -a
era piccola e diafana, come fatta d' aria; con limpidi occhi azzurri, ombreggiati
ombreggiata di colore or scuro or chiaro. d' annunzio, iv-1-54: quelle palme un
incontro, quel ch'io le dissi d' un mio antico pensiero e quasi disegno
sulle guance], che quelle lanugini d' appena ieri, fossero barbe abusive, posticce
paesaggi e ritratti). = nome d' azione da ombreggiare. ombréggio, sm
l'interprete zannin venia di trotto / sopra d' un asinel, portando in fretta /
di tela rossa. bacchétti, 9-28: d' allegria rimane una nota sola a bordo
sola a bordo: è l'ombrella d' uno degli operai, di tela cerata
giova pure in siffatti casi essere provveduto d' ombrelle e di coperte da letto onde difendersi
era] portata sopra una sedia d' oro tra due muli pur coperti d'
d'oro tra due muli pur coperti d' arzento e sotto una umbrella d'arzento.
coperti d'arzento e sotto una umbrella d' arzento. vasari [zibaldone],
sansovino, 2-39: nell'anticamera del re d' inghilterra ordinariamente sta una seggia coperta con
iii-3-261: avvolta in serto [una rama d' alloro], oh foss'io stata
. govoni, 578: ombrelline odorate d' usignuolo / aeree trine dei sambuchi.
carena, 2-2a: 'ombrellaio': fabbricante d' ombrelli. pascoli, 480: a
aperto, se per caso colla punta d' una stecca si urti dovechessia. fucini,
. v.]: 'ombrellificio': fabbrica d' ombrelli. = voce dotta, comp
ombrellin di seta, / un oriolo d' argento dorato. ghislanzoni, 18-133: il
torlo si avanza coll'ombrellino spiegato. d' annunzio, iv-1-no: la sua testa
e ornato di frange di seta o d' oro, che è tenuto aperto sul
la brezza; / ed a guisa d' un fungo, / sempre ch'egli esce
canto della mia sedia fanno una gran riga d' acqua in terra. deledda, iii-728
. g. gozzi, 1-85: ombrelli d' oro e d'argento veggonsi aggirare intorno
gozzi, 1-85: ombrelli d'oro e d' argento veggonsi aggirare intorno, e un'
tutta impiegata ad onore di dio. d' annunzio, iv-2-73: il viatico s'
/ che fioria la mia casa ai dì d' estate / co'suoi pennacchi di color
. monelli, i-43: l'ombrello d' un razzo si aprì sul cielo nero
. spallanzani, 4-iii-10: l'ombrello d' ognuna di queste meduse nelle parti esteriori
v.). -ombreliùccio. d' annunzio, v-3-94: andava fiutando rovistando frugolando
sulla soffice sabbia tre o quattro schiere d' ombrelloni a righe sgargianti. saba,
crocicchio di strade, sotto l'ombrellone d' incerato verde che le copriva il barroccio
costituita da strisce alternate di porpora e d' oro; è adornata dello stemma proprio
agg. ant. e letter. pieno d' ombra, riparato dal sole, ombroso
ombrevole, piena di molti lacciuoli. d' annunzio, iv-2-575: la riva distendeva
: ivi era nato un sacro arbor d' alloro / che copria il fonte e
/ una rama stendia / nella finestra d' un mio car consorto. andrea da barberino
scura e paurosa di questa selva? d' annunzio, i-405: tu, delia,
lo specchio di mosse acque, lieve d' ombrie, / litorana dolcezza, nizza,
irritazione manifestata da un animale. d' arzo, 94: per quale ragione poi
i. frugoni, i-2-143: siediti appiè d' un mirto, / fra le cui
cecchi, 6-280: specialisti nella cura d' arbusti ornamentali e piante ombrifere.
la notte ombrifera. 2. pieno d' ombra e di frescura per l'abbondanza
di platone, or nel verde liceo d' aristotele. s. maffei, 319:
confusa per il eioco delle ombre. d' annunzio, iv-2-1292: sul canalozzo la morgana
. goldoni, x-1062: a te, d' amore in segno, / adorata lesbina
saltellante e guizzante ecco un'ombrina. d' annunzio, ii-740: infra l'ombrina e
, cosparse di vino e di rosmarino e d' altri ingredienti. 2.
, ii-267: gli ombrinali buttarono getti d' acqua, come ai tempi che i
qui sotto pel cheto pendìo / nel canto d' un prato; / quel canto or
: quelle verdure si dimostreranno partecipare più d' azzurro le quali saranno di più oscura
ombrosità...: grande oscurità d' ombra. 3. figur.
ombrosità e poca vista, avendo paura d' alcuna cosa [ecc.].
ombreggiato dall'intrico del fogliame, pieno d' ombra (e ha una connotazione di
petrarca, 214-33: m'àn fatto abitador d' ombroso bosco. boccaccio, dee.
1-conci. (1-iv-89): un rivo d' acqua chiarissima... d'una
rivo d'acqua chiarissima... d' una montagnetta discendeva in una valle ombrosa
, gr., i-223: qui d' augìa '1 pelaghetto, inviolato / al pescator
trastulli / erano intenti, nella pace d' oro / dell'ombroso viale, i due
: la fonte castalia è una caduta d' acque per un dirupo tutto selvoso e ombrosissimo
egli la mano in un vaso pieno d' acqua che per lungo tempo sia stato in
, egli abitava allora al piano terreno d' una vecchia casa. stuparich, 5-148
tanto adversario / sei, che d' acerbi lutti / fai parte e d'aere
che d'acerbi lutti / fai parte e d' aere freddo, ombroso e negro
la vegetazione si faceva più robusta e d' un verde variato ed ombroso. -offuscato
e. cecchi, 6-243: grilli pieni d' energia e dalla voce ombrosa e pastosa
la luce solare creando una gradevole zona d' ombra; che ripara dai raggi cocenti
i crini e 'l fronte avvolto / d' ombrosa canna. tasso, 7-1: intanto
intanto erminia infra l'ombrose piante / d' antica selva dal cavallo è scòrta.
, qui solo, sotto un'angusta rotonda d' albe- retti ombrosi. carducci, iii-3-7
ombra proiettata da un corpo; fatto d' ombra. leonardo, 2-174: la
verginio: della cui innocenza vitellio stesso, d' ogni cosa ombrosissimo, non dubitò.
siri, v-2-685: mostrarono li francesi d' acchetarsi per non imprimere nella mente ombrosis
sima de'svedesi il sospetto d' un disegno già digerito tra 'loro
con quel suo sorriso capace da solo d' indispettire i caratteri ombrosi. -come
miei bimbi così ombrosi alla vista d' uno straniero. tronconi, 3-301: gli
, un sentimento). t. d' aragona, 20-12: non diss'ei eh'
i-134: spesse volte nel fondo / d' un pensier travaglioso / un piacevole incontro è
ci s'abitua a fare questo lavoro d' intuizione, a subire questa ombrosa suggestione
gomma rossa con in cima una specie d' ombuto di vetro. 2.
ch'i'moro / per quelle treze d' oro. francesco da battifolle, lxxxviii-n-
, / fugga 'l disio ch'aveva d' esser morto. n. salimbeni,
, / queste son tutte voci / d' amoroso linguaggio. bruni, i-133: fra
al letto, / vie più fabro d' amor che di trofei. f. f
l. adimari, 65: fogli imbrattati d' amorosi omei. fagiuoli, 1-6-264:
sofferto. l. bellini, 6-115: d' allor che mi sortìe / venir nel
i-76: di gioia insieme e largitor d' omei [amore]. -pensiero
credo che mondani omei / potesson far d' oscuro tanto giorno. 5
lamentarsi, piangere, rammaricarsi. cecco d' ascoli, 2267: se di lei peccando
anche ritualmente, la morte. gambino d' arezzo, 99: le donne e i
, / ciò che tu vuoli, e d' uomini e di dame. 9
nascita e di morte). d' annunzio, iv-2-893: rimirò la filigrana del
musicali. e. cecchi, 5-225: d' anno in anno, sormontate dall'alfa
: per far intendere al popolo d' allora le omilie, cioè le prediche sacre
doce amica, e perdonami l'omelia. d' annunzio, v-1-983: gli italiani.
a modo loro, l'omelia del d' annunzio. c. e. gadda,
: / torniamo a dir di rinaldo d' amone. chiabrera, 1-ii-411: oh
la gran pazzìa / ch'ai giorno d' oggi in questo mondo regna: /
a. casotti, 1-2-4: a guisa d' un fornaio allor che sforna / cava
intermesse a cagione del 'tempo rio d' oggi '. -celebrazione, lode
mente di voluttà, che sporcizia d' umori, d'omento, d'in
di voluttà, che sporcizia d'umori, d' omento, d'in setti
che sporcizia d'umori, d'omento, d' in setti innumerabili che lì
sacco che se ne ricava. d' annunzio, ii-776: disteso avea l'omento
cicciose di sileni gastronomici curvi sotto il peso d' enormi quarti di vitella, d'otri
peso d'enormi quarti di vitella, d' otri, lucenti schidioni, farine chiuse
, / una massa, un mescuglio d' ogni corpo, / in guisa tal che
una man, che par viva, d' anassagora, / che tien due pezzi
anassagora, / che tien due pezzi d' omiomeria. cuoco, 2-ii-3: è surto
occhi] omiopaticamente con una dose infinitesimale d' acido nitrico. biblioteca italiana [marzo
mente per settant'anni in una tinozza d' acqua salma stra. mazzini
vetro pieno di pallottoline di zucchero intrise d' alcool con le essenze omeopatiche. stuparich
eseguì il confronto con un rapido colpo d' occhio, spostando lo sguardo dal ricciolo
soprusi, di prepotenze, di parzialità, d' immoralità e di costrizioni vessatorie anche in
bresciani, 6-ii-260: essi han l'arte d' usar de'veleni,
come gli omiopatici, per guarire d' ogni loro infermità. lessona, 1019
, la quale li riduce al punto d' assimilarsi alle parti cui quelli sono destinati
gr. 6 (xolo>
* e cuy #) (nome d' azione da ceuyvufzi * congiungo ').
di misura che conteneva la decima parte d' un efa. = ebr.
bibbia], 1-81: facciano l'efod d' oro, di violato, di porpora
che s'accoppino insieme da due capi d' esso: e così sia l'efod accoppiato
bisognava quel tumulto a cangiare le cose d' italia: la crudele, e per epitetarla
fa imitando e consiste ne'versi, o d' un modo solo, qual è l'
se non m'inganno, è più degna d' essere ascoltata da'prìncipi che l'omerica
per le regole de la 'poetica 'd' aristotele. -sappi certo, fratei mio
560: che i pisistratidi, tiranni d' atene, eglino divisero e disposero, o
feceno dividere e disponere, i poemi d' omero nell " iliade 'e nell
a credere essere stato dalla gran mente d' omero formato e prodotto. a. f
vedere gli stivali, il robone logoro d' un pirata medioevale spuntare sotto la corazza
puritano democratico... trovava materia d' un paragone omerico nell'imagine della luna
- « comme une grande urne pieine d' un vin sans prix que l'on met
l'on met debout pour la table d' un dieu, oscillant sur sa pointe aigue
diligenza, è posto trent'anni innanzi d' omero, si dee porre dopo de'pisistratidi
[gli aedi e i bardi] pieni d' anni e di placato sapere, con
ancora immutato nell'odio all'imperatore. d' annunzio, iv-1-4: il nostro vivere
i pasti lungo il risonante mare, degni d' ajace, che interrompono i digiuni laboriosi
lucini, 3-34: venni d' africa orrenda e tenebrosa, / gesta
8. primitivo, selvaggio. d' annunzio, i-263: non mai, nara
furo quelli i quali erano della casata d' omero e sapevano a mente i poemi di
, ma non erano però discesi dalla famiglia d' omero. tramater [s. v
'... ora egli è d' avertire che quelli omeristi li quali furo
da demetrio falereo furo differenti da'rapsodi d' omero, per ciò che questi furo introdotti
de'greci più antico che le poesie d' omero, e che i di lui poemi
case e nei banchetti cantando i versi d' omero. -con valore aggettivale.
e tra la vita ed un verso d' omero avrebbe data la vita. savinio
scapula in giù si chiama umero. d' annunzio, iii-2-2oa: la prende l'uomo
/ su l'omero disciolti / qual ruscelletto d' oro, / forma attendon novella /
oro, / forma attendon novella / d' artificiose anella. manzoni, pr.
incontrassimo più di doi mila, robe d' una città all'altra. gigli, 150
delle spalle uscivano due branche quasi come d' una botta. pulci, 3-46: come
gli omeri tremanti / per lunga etade d' arme indarno. -con riferimento a
carducci, iii-3-293: a me il ciel d' astri e di dei fervente /
fin, ché farle onore / è d' altri omeri soma che da'tuoi. buonaccorso
varie ragioni, quello che per benignità d' essa, e vostra, vi degnate
voi sapete che una tal ricerca è d' altri omeri soma che de'nostri.
atteggiare al cerimoniale francese la nudità muscolosa d' omero, e gli omeri e il capo
boccaccio, i-276: i fronzuti omeri d' appennino. carducci, iii-1-166: qua
, iii-1-166: qua su sospira aura d' acuto gelo, / involto tutto il
fe nascere / natura madre, / d' oprar marre e vumeri, / molti istigò
il teatro è una fatica / che d' un atlante ci vorrebbe l'omero.
direbbe che omero fusse stato un poeta d' idea, il quale non fu particolar
lui pervenutici, sembrano farci cotal forza d' affermarlo per la metà: che quest'
stato un'idea ovvero un carattere eroico d' uomini greci, in quanto essi narravano,
altri eruditi provato poi che nei poemi d' omero ha parte l'intera nazione, pronunziando
vico, 542: nella ritornata barbarie d' italia -nel fin della quale provenne dante
molti omeri e molti come il cieco d' adria. vico, 566: la
566: la cecità e la povertà d' omero furono de'rapsodi, i quali,
la vita con andar cantando i poemi d' omero per le città della grecia.
, 6-163: c'è la gran rete d' interessi
, perché qui c'entrava il punto d' onore, la fedeltà, l'omertà brigantesca
.; riferita poi alla solidarietà tra malfattori d' altrove. dal nome della camorra napoletana
] è quella di coloro li quali, d' ottima dottrina, o leggendo quello che
monti, xii-2-35: alicetta è diminutivo d' alice, vocabolo omesso nel vocabolario,
morgagni, 83: si è più d' una volta osservato in pratica che, per
di luzimborgo, né omesse dimostrazione alcuna d' essersi seco sinceramente e fedelmente reconciliato.
gualdo priorato, 3-iii-15: don giovanni d' austria... non ometteva le più
oblio. pegolotti, lxxxviii-n-228: d' iddio ommessa ogni reverenzia, / questo
non vi si sarebbe omesso il pericolo d' improvisa morte che ogni medico, anzi
, 5-181: i mando qualche brano d' articolo. bada, in nome di
possa omettersi che ivi, come nel rimanente d' italia, eran miniatori. foscolo,
omettendo anche il grande e importante spettacolo d' un popolo che aspira a rivendicarsi l'
, e un ometto rubizzo, sciancato d' una gamba, mezzo turco e mezzo cristiano
ometto? nievo, 8-129: poveri d' ogni cosa, ometti alteri, / che
, iii-96: tu devi promettermi che d' ora innanzi, con i miei amici,
, xxxv-1-682: quella è corona d' oro in l'eternai contradha, / corona
oro in l'eternai contradha, / corona d' oro zemadha de bon virtù ornadha
bon virtù ornadha, / conforto et alegreza d' omia persona nadha.
a presentarsi per primo fu un omicciolo d' età indefinibile, un po'misterioso, sebbene
1-iv-240): era un buono omicciuolo d' un loro bellissimo giardino ortolano. sacchetti,
omicciuolo, povero, senza pretensione. d' annunzio, v-1-811: il nemico interno.
toni che per un poco di patimento o d' incommodità subito si pensano d'aversi obligato
patimento o d'incommodità subito si pensano d' aversi obligato domenedio: quell'o- micciuolo
ornai son di questo sudicio / pettegolezzo d' omicciuoli. 3. creatura infima
con simili mezzi... un po'd' elogio anche a me; e dopo
va', e mostrati alli preti. d' annunzio, v-2-220: chi sa quale fantasma
una sua possessione, la quale era d' uno omiciatto non troppo obbidiente. firenzuola
popolo predestinato, diventeranno, per contagio d' esempio, migliaia di migliaia.
un omicciatto piccolo e largo alla foggia d' un tino, colle gambe per tal modo
allorché un nero omiciattolo, malandato ma d' aspetto feroce,... si mise
dire, omiciattolo, sfornito dalla fortuna d' avere, d'autorità e di potenza,
, sfornito dalla fortuna d'avere, d' autorità e di potenza, può coll'
17: per ottenere l'intera gloria d' una perfetta purificazione delle idee e dei
vostro gregge: mortale omiciattolo, non d' alta né di bassa prosapia, ma,
, come augusto disse di sé, d' antico casato. segneri, ii-50: non
raccolto avean la feccia e 'l lezzo / d' ogni omicida rio, d'ogni ladrone
lezzo / d'ogni omicida rio, d' ogni ladrone. lippomano, lii-6-285: vi
e paura, ai suoi istinti di macellatore d' uomini? -con uso aggettivale.
pena puoté colla voce invocare la misericordia d' iddio. 3. sterminatore in
/ a la sua leggiadrissima omicida. d' annunzio, i-601: la creatura bella
che ci nasce nella mente è omicida d' un altro pensiero. filangieri, ii-60:
posero insieme bersaglio al piombo omicida. d' annunzio, iv-1-119: l'imaginazione gli fingeva
... quasi direi una voluttà d' altri tempi, quando i gentiluomini scioglievano
folgori omicide / s'infetta il sol d' avvelenati lampi, / e per gli aperti
omicide e quanti il ferro / d' empi ladroni, in solitario bosco, /
bisognava quel tumulto a cangiare le cose d' italia: la crudele e, per
. pavese, 3-161: hanno bisogno d' incontrare occhi freddi e omicidi, occhi
ancide. groto, 7-12: non d' augusto, alessandro, ettore, alcide /
. lemene, ii-171: vibran colpo d' amor labbra omicide. zena, 2-158
/ di te ch'amava ». intrichi d' amore [tasso], 135
morta, / falsa donna et exemplo d' onni male! ». serdini, 1-91
per inubedienza e contumacia per omicidiario bandito d' un semplice bando. g. forteguerri,
delle anime dei suoi genitori. intrichi d' amore [tasso], 171: camillo
coperta- mente le vesti e il capo d' ersilia al governatore, per farvi castigare
! ed essere, ucciso, vestito d' un'onda! 3. compiuto
4-2-29-1: l'omicidio è uno uccidimelo d' uomo fatto dall'uomo. boccaccio, vi-105
giorno [mosè] in ven- decta d' uno ebreo uccise uno egiptiano e nascoselo nel
io esamino nelle prigioni un capitano reo d' omicidio -e mi elesse difensore. manzoni
estorto o carpito). -omicidio a causa d' onore: quello commesso in danno del
l'illegittima relazione sessuale e nello stato d' ira causato dall'offesa che ne deriva
la illegittima relazione carnale e nello stato d' ira determinato dall'offesa recata all'onor
è quando tu odi che alcuno è lodato d' alcuna virtude ovvero buona sufficienzia, tu
volgar., x-18: son pieni d' ogni iniquità, di malizia e di
, di malizia e di fornicazione, d' avarizia e di iniquità; sono pieni d'
d'avarizia e di iniquità; sono pieni d' invidia e di omicidio, di contenzione
e di omicidio, di contenzione e d' inganno e di malizia. s.
l'omicidio a una parola ingiuriosa e d' improperio e ad ogni impeto d'ira
ingiuriosa e d'improperio e ad ogni impeto d' ira e alla mancanza di carità verso
l'indifferenza o l'ostilità in casi d' amore. n. franco, 3-21
, / che più di scimia avea che d' uom sembianza. -per estens. uomo
la certezza della vittoria accesero la fantasia d' ambrogio che da calmo omileta si trasformò in
palladio volgar., 12-24: una omina d' aceto e di muria. storie
. bresciani, 6-vi-347: una torma d' ominacci, attizzati dai satelliti di ciceruacchio
respirare in questi ernici monti un po'd' aria pelasgica che ventolava i polmoni di
', col suff, dei nomi d' azione. ornine, sm.
quale priva saria del gran piacere / d' intendermi a cantar e in uno avere /
, i-92: il nestore dei mercati d' arte parigini, durand ruel morto vecchissimo
reso in un bosco del regno d' angola vicino al mare...
in circa. il viso, d' uomo, come sarebbe quello d'un nanino
viso, d'uomo, come sarebbe quello d' un nanino. 5. rappresentazione
, 2-144: generali e colonelli, pezzi d' omenoni alti, membruti. ojetti,
estasi davanti ai muscoli di quelli omenoni d' allora incarcerati nell'arme.
. a milano su quei crocicchi certi pezzi d' uomini, accidenti, con certe spalle
periodici popolari, ii-132: quegli omenoni d' allora diffondevano le loro relazioni commerciali quasi
create qui basso veggiamo esserne alcune tutte d' una natura stessa e, come i
devrebbe / esser, cioè omissimo, e d' assai. tommaseo [s. v
comportamento). -in partic. peccalo d' omissione: quello che si commette con
, 496: -che cos'è peccato d' omissione? -è quello che si commette
un delitto pel quale si debba procedere d' ufficio, omette o ritarda di riferirne
qui ancora, e il peccato è d' omissione, avendo lasciato a'aggiugnervi di
però creduto avrei di commettere un peccato d' ommissione se visitato io pure non l'
nievo, 18: io ho pochi peccati d' ommissioni sulla coscienza, fra i quali
, lat. tardo omissio -ónis, nome d' azione da omittére (v. omettere
. p., partecipato al giuoco d' azzardo della 'roulette 'in una casa
pax, / sed el ge plaxe audire d' un bel sermon verax. bonvesin da
dialetto lombardo così come le troviamo nei poeti d' altre parti d'italia, 1 "
le troviamo nei poeti d'altre parti d' italia, 1 " audire ', per
gemelli careri, 1-iii-105: l'albero d' omlam porta un frutto come mandorla rubiconda
...: varietà di feldspato d' una trasparenza alquanto nebbiosa, congiunta ad una
: l'orologiaio mi prestò la lente / d' ingrandimento; e con un sottil ago
il guardasala, impietosito, si profferse d' andare al prossimo garage per far venire
3-76: i cavalli degli omnibus approfittano d' ogni più piccola fermata per chiudere gli
la strada non passava che qualche omnibus d' albergo e qualche fiacre. de atnicis,
usciva un'onda di gente, di omnibus d' alberghi e di carrozze. montale,
ricchissimi negozi, di sontuosi palazzi e d' una folla elegante che lo percorre in
e creò lo schema del grande settimanale d' attualità, destinato nel dopoguerra a immensa
lire fra indennità per legna, ruolo d' adacquaggio, gratificazione della congregazione di carità
gratificazione della congregazione di carità, incerti d' ufficio, alloggio, cadastro, ecc
in partic., quella di buono d' ordine commerciale. arneudo [s.
mopsopia, / come s asconda d' ogni cosa il semine / ne l'omnigero
fanno / non vede alcun di sé quanto d' altrui. dante, xldc-104: vedete
dell'omo individuo, come in quella d' ogni aggregazione di òmini. -omo
mortifica. -mezz'omo, cicca d' omo: di bassa statura, di
: è un mezz'omo, una cicca d' omo. -pezzo d'omo: di
, una cicca d'omo. -pezzo d' omo: di corporatura grande e robusta,
signorino l'avesse conosciuto, che pezzo d' omo ». -con metonimia: misura
devi affogare affoghi anche a un omo d' acqua. 2. uomo primigenio
cattolicesimo, come esaltazione della segrega- barba d' omo: v. barba1, n.
mi tegno vostro omo / e non d' altro segnore. giacomo da lentini,
ed altro omo statuto della società del padule d' orgia, 144: con ciò amava
omo non le sia cosa che 'l padule d' orgia bisogni d'essere sanificato, aveva
sia cosa che 'l padule d'orgia bisogni d' essere sanificato, aveva mai contrastato il
agg. possessivo: personanelle opere. o d' un romanzo, d'una storia.
personanelle opere. o d'un romanzo, d' una storia. dedita a un'altra
inf., 2-19: se l'avversario d' ogne male / cortesebilità, che esprime con
quale, / non pare indegno ad omo d' intelletto. capuana, 1-ii-355:
milleximo pre- decto, a dì cinqui d' aprile, se ordinò in tode la compagnia
paol di giuffre- dio: omini tutti d' alto levarne. -ant. omo
corte, n. 3. -omo d' arme: soldato (in partic.,
lamenti storici, iii-314: gli omeni d' arme insieme si afferra / speronando li
: atto a sopportarla. 'omo d' affari ': che s'occupa di quelli
. 'c'è forno': parlando d' un superiore, per non esser intesi
xxviii-33: certo amor mi tenea / d' ogn'om più altamente. dante, lxxviii-5
fa forno clamare; / lo cor d' amor è apreso, / che no 'l
., 9-102: fé sembiante / d' omo cui altra cura stringa e morda
diverso colore, la stessa distribuzione spettrale d' intensità. 2. biol
di denti venefici, e per dolcezza d' indole: si nutriscono soltanto d'insetti.
dolcezza d'indole: si nutriscono soltanto d' insetti. = voce dotta,
sistema per la demodulazione di segnali modulati d' ampiezza, costituito da un oscillatore locale
potenza sono amendue dalla parte stessa del punto d' appoggio, e muovonsi nella direzione medesima
'tenh '). questi diversi suoni d' una medesima lettera iniziale e d'una
suoni d'una medesima lettera iniziale e d' una medesima sillaba si chiamano 'omofoni '
v.]: 'omofrone ': genere d' insetti della prima sezione dell'ordine de'
v'ha forza fra le diverse aggregazioni d' uomini. b. croce, iv-12-208:
. zangolatore, zangolaio. = nome d' azione da omogeneizzare; cfr. fr.
, per evitare il permanere di bolle d' aria nel pezzo finito. 3
omogeneizzazione è la ricottura completa dei lingotti d' acciaio attuata a tale scopo).
scelta come elemento base. = nome d' azione da omogeneizzare; cfr. fr.
tutto, cioè che così è una goccia d' acqua come tutto il mare. galileo
le tuniche delle gallozzole fatte con chiara d' uovo sono assai più glutinose e più resistenti
stravaganti... mi fan sovvenire d' un umor capricciosissimo già nelle gaule,
organica troviamo una cellula individuale, generatrice d' altre cellule senza fine; ovvero un corpo
una prova al l'intelletto d' un popolo, perch'ei salga maturamente e
, 4-49: aveva pur creduto [d' annunzio] di essere suscettibile di donare
. manzoni, vi-1-380: i vocaboli d' una lingua sono, appunto, parte
dire più omogeneo ed uno, più d' un sol getto, di quello che
intervenissero nell'azione dei mezzucci drammatici e d' un effetto da arena. b.
. b. segni, 7-156: alcuni d' essi sono composti di parti omogenee,
caldo essere una qualità che ha virtù d' unire insieme i corpi composti di parti
21-15: l'acqua, perché composta d' elementi più omogenei che la terra,
fibre e de'suoi purificati sughi alla natura d' umore omogeneo e salutare. 11
nuove idee ed una cieca subordinazione a quelle d' un figlio non sono operazioni omogenee a
mie facoltà affrante da questi quattr'anni d' un lavoro non omogeneo certo alle mie tendenze
50: appena credo poter esservi alterazione d' animo, quantunque leggera, che non produca
ch'ella nasce, il variato ritmo d' un ventaglio non le faccia la spia
la spia. algarotti, 1-iii-63: quasi d' un colpo tutta la moderna intende di
politiche sta nel concentramento a un intento d' elementi omogenei e di forze dello stesso
4-4-6: resistenza omogenea uniforme della sezione d' un solido è quando ciascuna fibra ha uguale
s'intendon quelle che son tra loro d' un medesimo genere, cioè quelle alle
omogenei '...: i termini d' un polinomio quando la somma degli esponenti
dell'omogenia o la narrazione di quella maniera d' origini. = voce dotta
che adottò la formula espressa dal concilio d' ancira del 358, secondo la quale
, sf. dir. neol. decreto d' omologa', il decreto dell'autorità giudiziaria
presidente del tribunale di massaua avv. d' amelio. codice civile [rif. t
interno dei linguaggi. = nome d' agente da omologare. omologazióne,
cinquantanni del secolo apparirà sotto questa formulazione d' incertezza, di conscio o inconscio dramma,
come in realtà è. = nome d' azione da omologare. omologìa, sf
(con lukàcs) che siamo in presenza d' una 'omologia '. pasolini, 8-127
carli, 2-xiv-54: doversi necessariamente prima d' ogni altra cosa render omologhe ed uniformi fra
un numero di atomi ai carbonio e d' idrogeno, tanto che dall'uno all'
tra loro per 'n 'volte d' un carburo ch2, e che messi in
, 15: conformandosi al solito le moli d' acqua che nello stesso tempo si scaricano
ecc. (o nell'espressione pezzo d' omone), in funzione rafforzativa.
pirandello, 8-68: oh, un pezzo d' omone sanguigno, con gli occhiali d'
d'omone sanguigno, con gli occhiali d' oro e la barba nera. e.
derivano le omonimie o equivoci, cause d' ogni sorta di errori. -ling
il nome di sfilano è veri- similmente d' origine molto diversa, come lo sono altri
bentivolesca fu supposto essere il 'filolauro 'd' un bernardo filostrato... una
costui, montanaro et omonzio nato d' una vile gregge, ad amare una figliuola
una vile gregge, ad amare una figliuola d' uno inclito re.
è un po'il loro messia d' annunzio. accòliti, responsi oraeoieschi e qualche
13-206: la complessità dei personaggi del d' annunzio è tale e tanta che ciascuno sembra
. omotetia diretta, inversa. centro d' omotetia. = voce dotta, comp
. bot. che ha lo stesso tipo d' infiorescenza in tutte le ramificazioni costituenti (
, stampava le sue edizioni d' indole religiosa, ancor esse bibliografi
poratura tozza, tarchiata. d' azeglio, 5-i-197: era un ometto piccolo
il linguaggio della genetica generale si tratterebbe d' un gene di normalità; esso produrrebbe
pananti, ii-149: un uomo d' un'altissima statura / inciampò in
lo piantano i tuoi cari tedeschi. d' annunzio, iv-1-115: il suo 'trai-
sprizzante fuoco. 3. uomo d' animo meschino o intellettualmente gretto, culturalmente
yadolfe, lxxvi-206: nauti, al corno d' artimone / salga in tripudio il vessillo
, / fiamegia un spirto sì vivo d' amore / che avanti a la stagione
, sm. invar. ant. pietra d' onagro; bezoar. dolce,
. zannoni, 5-38: una pelle d' onagro fu venduta circa mille cinquecento monete
onagro fu venduta circa mille cinquecento monete d' oro. d'annunzio, iii-1-1194: in
circa mille cinquecento monete d'oro. d' annunzio, iii-1-1194: in quel mare
annunzio, iii-1-1194: in quel mare d' erba... pascolavano le antilopi e
mugnaio. -disus. pietra d' onagro: concrezione che si forma nell'
[s. v.]: 'pietra d' onagro': nome dato da alcuni autori
grottolo'. il maestro aldobrandino: 'carne d' onagrot- tolo si tiene a natura di
trentacinque anni prendea once sei di pane d' orzo e un poco di foglia cotta senz'
quindici danari di buono argento di lega d' once undici e mezzo di fine.
fiorentini, 315: òe pegno una mitra d' arcivescovo con oro e con perle e
dramma è uno peso, cioè ottava parte d' una oncia. trattato delle mascalcie,
catuna di queste cose la quarta parte d' una uncia. trattato di falconeria volgar.
non forato, legato in un cerchio d' oro. biringuccio, 1-86: teneva più
teneva più di tre onze e meza d' argento per ogni cento di miniera. giovio
cioè che quello che valeva un'oncia d' oro puro valessero undici oncie d'argento
un'oncia d'oro puro valessero undici oncie d' argento puro di coppella. p.
. verri, 3-iii-234: l'oncia d' argento fino si valuta in milano lire otto
tempo che avrei dovuto prendere un par d' once d'olio di ricino. dirai che
avrei dovuto prendere un par d'once d' olio di ricino. dirai che, come
nemmeno un'oncia nel tuo capo. d' annunzio, i-1106: forma perfetta, necessaria
gioia, / non pure un'oncia d' adipe t'ingombra. fenoglio, 1-234
speme, / tre di fede e sei d' amore, / due di pianto e poni
animo vostro... più stima fa d' un'oncia d'onore che ai quanto
.. più stima fa d'un'oncia d' onore che ai quanto oro sia al
di diletto abbiamo mille e mille libre d' affanno. f. f. frugoni,
con valore ideale di conto. cielo d' alcamo, 90: intendi bene ciò che
messina, che gli 60. raonesi d' argento meno 4. grani sono once una
moglie e pagò di pena cento oncie d' oro, eh'erano mille pardai, cioè
di peso, vale due fiorini e mezzo d' oggi. assarino, 2-ii-437:
i-92: fece coniare in abbondanza monete d' oro, le 'onze ', e
colle sue barzellette riuscì a farli mettere d' accordo sulle due onze e dieci a
nel cor fitto, e oltre più d' un'oncia, / si che mi fora
nella sua radice più che ott'once d' altezza. guglielmini, 2-31: se dipoi
tutto il peso per lo ritrovato peso d' un oncia cubica d'acqua, il
per lo ritrovato peso d'un oncia cubica d' acqua, il quoziente sarà il numero
a buffetti uscenti vezzosamente di un paio d' oncie fuor delle maniche. 6
quel loco, / non si parton d' un cerchio angusto e poco. ò.
oncia. becelli, 1-242: pien d' ardimento si montò in bigoncia / e prese
7. unità di misura di portata d' acqua, di valore assai variabile da
inizialmente pari alla quantità d' acqua che sgorga per semplice pressione
hanno avuto due oncie o poco più d' acqua larga nove piedi, dove le vostre
acqua del riservatoio, ferma la quantità d' un'oncia o pollice di acqua a quella
. romagnosi, 4-833: per oncia d' acqua piemontese s'intende quella quantità di
. cavour, viii-258: sei oncie d' acqua a tortona impiegate all'irrigazione..
, y-441: noi un bastardo dichiamo essere d' undici once, cioè scarso di peso
1-2-7: -che se'stata nell'undici once d' andar alla commedia anche tu? -la
lui si sa l'usanza sconcia / d' aver dipinto la giustizia in faccia / e
libertà, di reputazione che dieci libbre d' oro: v. libbra1, n.
: qualche unciale im periosa d' un'area e il misterioso monogramma d'una
periosa d'un'area e il misterioso monogramma d' una basilica. lucini, 7-xiii
assi onciali per equivalere alla solita dramma d' argento. lanzi, 1-2-29: egli racconta
avviare entro il naviglio un maggiore onciato d' acque dell'adda. = deriv.
onciétta, sf. numism. moneta d' oro emessa nel 1818 nel regno delle
nucleico è rappresentato da rna, capace d' indurre la comparsa di tumori in diverse specie
fc-pctoau; 'rigonfiamento ', nome d' azione da ftyxóo) 'io gonfio '
periodica alterna della superficie di uno specchio d' acqua (e, in partic.,
l'equilibrio del livello; la massa d' acqua che si solleva e si
s'appressa. petrarca, 151-1: non d' atra e tempestosa onda marina / fuggio
tempo si moverà sopra l'onda massima d' un pelago innumerabili altre onde, le
corso l'una all'altra. l'onde d' equal grandezze moto e potenzia, nello
dove si genera è di minore larghezza d' acqua; e così de converso. nel
refressi. la onda massima è vestita d' innumerabili altre onde, che si movano a
piccolo pelago, acquista tanto maggiore numero d' altre onde sopra di sé quanto ella ha
posson generare traila superfizie e '1 fondo d' una medesima acqua 'n un medesimo tempo
, 20-125: già tiene '1 confine / d' amendue li emisperi e tocca l'onda
'n ciel né 'n terra, è più d' una fenice. antonio di meglio,
onda marina, / rapido fiume che giù d' alpe inchina / o piè veloce nudo
5. fonte, sorgente; corso d' acqua, ruscello, torrente, fiume
, corrente del fiume; piccolo specchio d' acqua, stagno, lago. -anche:
sovra tonde / non di peneo, ma d' un più altero fiume. boccaccio,
valli / precipite ralpina onda feria / d' inudito fragor. fusinato, viii-
tuo futuro / non è che un volger d' ore: i tuoi compagni / sono
eterno oblio, / signor, degna d' un guardo, onde in me nova /
tonde / degli anni. la nave d' enea / sull'acque fatali scorrea.
vin che dio ci dà temprato è d' onda. stigliani, 2-49: i tepidetti
si tiene che sia altro ch'onde d' aria. soderini, i-59: quasi che
e agilità e parte da molte altre onde d' aere, lateralmente mosse e sospinte sopra
elogio dell'austerità carducciana fatto da gabriele d' annunzio con parole di fuoco e magnifica
per coltello e a onde a uso d' acque, che fanno benissimo. soderini,
dolce tonde / facean i bei crin d' oro al vento sparsi! tasso,
/ che ha la barba a foggia d' un bavaglio, / il capo a onde
, nobile sotto i capelli a onda, d' un nero forte che però non pesava
. lessico dell'inventario di alfonso ii d' este, 696: vesta di zambellotto
d. bartoli, 4-1-325: broccatelli pur d' oro a due per sorta, e
leggi di toscana, 6-470: tabi d' oro e d'argento, tirato o filato
, 6-470: tabi d'oro e d' argento, tirato o filato con onde,
sia a ragione e se dà fuori scherzi d' aicrino, di verde, d'acqua
scherzi d'aicrino, di verde, d' acqua marina, di rosso, di giallo
. tommaseo, 5-616: come candor d' incenso / che fuma e in piccole
, che si appiatta estesamente al basso d' una larga onda montana. bar illi,
onde di sabbia che serpeggiando segna appena d' un'ombra di viaggio la pista del cammello
e sono tali che ora ci par d' essere in cielo, or ne l'abisso
col brigadiere nel camerino del teatro. d' annunzio, iii-2-174: il navarco esce
dilatava ognora più. tommaseo, 11-69: d' allighier la superba alma, calcando /
corse di tutta scienza. -onda d' inchiostro: grande quantità di scritti o
sui quali si suol versare maggiore onda d' inchiostro. 26. figur. impeto
; turbamento, commozione. cecco d' ascoli, 2144: l'uom, morendo
3-371: la fiamma che spegne onda d' obblio / per opra sua non riconosce
senza riposo / senza contrasto a meditar d' amore. tommaseo, 1-73: che sarebbe
nell'anima e nei sensi di giulia. d' annunzio, iv-1-31: un'onda di
torbide onde, / ch'io vo d' amor solcando, il fido segno / del
ma che pure aveva non so che d' allegro. mazzini, 8-143: la
musica tedesca... t'abbraccia d' un'onda musicale d'accordi, che
.. t'abbraccia d'un'onda musicale d' accordi, che, cullandoti, ti
cortesi i giacobini) / nel palchetto d' un teatro morì al suon de'violini.
i fanciulli, attenti con luminosi sguardi. d' annunzio, iv-1-285: era in lei
un vocìo incessante, indistinto, come d' un tumulto lontano, e quelle onde di
: da quel corpo si sprigionavano onde d' amarezza o di allegria demolitrice.
fresca onda di spiritualità nella gretta cultura d' oggi. jovine, 5-459: a
v'è quell'onda di musica e d' immagini che tramuta i versi in poesia
in ogni sua parte verrà a vibrare d' un modo. cattaneo, v-2-156:
, molto in alto. -lunghezza d' onda: in un movimento oscillato- rio
s. v.]: 'lunghezza d' onda 'dicesi lo spazio che il
... provava questa o quella lunghezza d' onde. -numero d'onda',
quella lunghezza d'onde. -numero d' onda', numero che rappresenta l'inverso
numero che rappresenta l'inverso della lunghezza d' onda, e corrisponde, a parità
, alla frequenza. -pacchetto o gruppo d' onde', perturbazione ondosa di natura qualsiasi
sta studiando. - velocità di propagazione d' onda', velocità con la quale un'
mezzo qualsiasi. - velocità di gruppo d' onda', velocità di propagazione di un'
suo insieme. - velocità di fase d' onda', velocità di propagazione di ciascuna
). 36. matem. funzione d' onda: funzione ampiezza di probabilità,
-onda ciclonica', conformazione ondulata delle masse d' aria su un fronte stazionario. 38
massimo livello della piena ai un corso d' acqua in seguito a piogge abbondanti,
ieri è stata di creare nei corsi d' acqua periodi critici determinati da onde di
e serpeggiando. linati, 30-23: d' un tratto vedemmo la cassa del morto,
gran lago marino invisibile a mezzogiorno. d' annunzio, ii-744: quando il sol declina
ii-744: quando il sol declina, d' ogni nota / ombra lene si crea,
ogni nota / ombra lene si crea, d' ogni óndicella, / quasi di ciglia
della tristizia disfà. = nome d' azione da ondare. ondàmetro [
undante). letter. che è ricco d' acqua; che scorre rapido,
(una sorgente, un corso d' acqua). tanaglia, 1-182
tanaglia, 1-182: col mormorio d' alcuni ondanti fonti. pisanelli,
13-921: costoro / non elmi avean d' equino crine ondanti, / né tondi scudi
era zoppa, gli si fece incontro d' un passo ondante, col più invitevole dei
lume, / vari di fogge, d' usi e di colori, / gli ondanti
. 9. ricurvo. d' annunzio, ii-550: la vittoria piegò verso
al giuoco di colore avea / cui d' oro un groppo i seni on danti
la va porosa coppa / d' una conchiglia a riva sospinta..
un'onda; colpo, urto della massa d' acqua di una grossa onda. -
dentro l'aurora, / nei crepuscoli d' oro tutte accese, / le risognai così
. govoni, 843: è uno stormo d' aironi alto che passa / coi suoi
5-126: leggiamo per esempio nei 'criteri d' impiego della fanteria nella guerra ai trincea '
della fanteria nella guerra ai trincea ', d' allora, che « i battaglioni di
sì grandi ondate di quel soavissimo fumo [d' incenso] che parean farsi cento sacrifici
, che non ha precedenti a memoria d' uomo, si è abbattuta, dalla notte
la chiavica e lasciava andare un'ondata d' ingiurie che lo coprivano da capo a
ondata di riso empie la villa. d' annunzio, i-843: due barche d'accanto
d'annunzio, i-843: due barche d' accanto passano / bianche di ombrelli,
perdoni, non può scusarsi del difetto d' abbandonarsi inconscio a impeti di ondate troppo
calda di sangue avvolgermi il cuore. d' annunzio, iv-1-680: parve a giorgio
si donasse al poeta un elefante carico d' oro. -a ondate: a
pascoli, 1-701: lo immagini la delizia d' un grosso campanone chioccio che..
sole allumina dello specchio sperico, tanto d' esso specchio abbia a risplendere, se
ed ammonticellato il piano del campo. d' annunzio, ii-649: il cielo è nivale
/ di vigne, ondata solo / d' emergenti alberelli qua e là.
pianeta con due tonacelle e piviale di teletta d' argento ondata. arneudo [s.
ottimi nuotatori, vivono lungo i corsi d' acqua dell'america settentrionale, dove sono
-anche nelle espressioni da onde, d' onde.??
tanto luigi che con le sue genti d' onde era venuto si ritornò. ariosto,
, nato appena, / cacciato osse d' onde nacque in bando? leopardi, 22-142
mettereste voi cotesto trono? a versailles d' onde portaron via l'antico monarca le pesciaiole
, 5-210: nell'aer silente, / d' onde vanisce a poco a poco il
a poco a poco il lume. d' annunzio, iv-1-678: egli la guardava
guardava, attratto dalla finezza della nuca, d' onde si rialzavano verso la sommità della
chetti, 24: sovra la riva d' un corrente fiume / amor m'indusse
questo oste, che mai più mi ricordo d' avere in questa o 'n altra parte
la solitaria casa lo richiude, / d' umanitade e di commercio priva. / son
da onde, per onde, per d' onde. giamboni, 7-90: le
... questo [manto] d' un velo o vero d'un taffetà scuro
[manto] d'un velo o vero d' un taffetà scuro cangiante o vero
un taffetà scuro cangiante o vero d' un buratto di seta nera, per onde
suo sì fermo / ch'io non temea d' aver quella giornata / da desiar la
. -anche nelle espressioni di onde, d' onde. anonimo, i-574:
si può giudicare esser ritratto l'uso d' ogni poema atto a spettacolo scenico. achillini
, quasi sempre son simili a quelli d' onde procedono e spesso migliorano. marchetti
i popoli congiunge in un comune sentire d' onde si genera il comun volere.
quale gli disse: io sono uno servo d' egitto, servo d'uno di amalec
sono uno servo d'egitto, servo d' uno di amalec. petrarca, 220-1:
non da una più che ordinaria applicazione d' ingegno? alfieri, 1-31: or
? alfieri, 1-31: or, d' onde nasce / in me il timor d'
d'onde nasce / in me il timor d' orror frammisto? mazzini, 24-52:
, è gaetano e non achille; d' onde lo conoscesti? ti fu raccomandato
volte s'è questionato onde proceda tanta varietà d' amori che dai diversi effetti che ci
vedova, / e averla aùta non so d' onde, fecionmi / saltar quel grillo
tutti i corpi sono da lui composti non d' altro che degli stessi quattro elementi,
belleze, ond'eo disvio. rinaldo d' aquino, 96: serveria a piacimento /
serveria a piacimento / la più fina d' amore / ond'io so ricco di gioia
amore / ond'io so ricco di gioia d' amanza. dante, par.,
mia ventura, / di madonna e d' amore onde mi doglio. giusto de'
. testi, i-206: né voi d' insubria bella amene piagge / foste della tempesta
/ sovente i fuochi e l'ira. d' annunzio, ii-491: tu sapevi /
delle colonne, 80: cusì, donna d' amore, / lo meo gran sospirare
don rodrigo sorgeva isolato, a somiglianza d' una bicocca, sulla cima d'uno dei
somiglianza d'una bicocca, sulla cima d' uno dei poggi ond'è sparsa e
ond'è sparsa e rilevata quella costiera. d' annunzio, iv-2-497: la carne del
le quali. - anche nell'espressione d' onde. anonimo, i-566: la
lectere sendomi povero, non avendo ben d' onde suplire alle spese, quali non poco
le corde onde era stato avvinto. d' annunzio, ii-491: nato non era
onde potrò accendere in altrui questa fiamma d' amore di compunzione, poiché io non me
, xxxv-i-ii: boltier'audire nubelle / d' esse toe dulci fabelle, / onde
. beroardi, 284: le vie d' amor son tante, / ché là onde
o vegna, / donami insegna - pur d' alegramento. -di dovunque, da
partic. nelle locuz. avere onde o d' onde, avere ben d'onde o
onde o d'onde, avere ben d' onde o d'onde). dante
onde, avere ben d'onde o d' onde). dante, purg.
': cioè e avesti ben cagione d' amarmi. boccaccio, v-251: essendole venuta
, / né piango e non ho d' onde. segneri, ii-35: risoluto a
ne temea / la vendetta, e ben d' onde ella n'avea. tommaseo,
dolersi del governo; e certamente n'han d' onde. carducci, ii-1-30: sì
ridere, per che n'ha ben d' onde da vero, dopo le tante meschi-
ond'eo aquisti ciò ch'eo perdei d' amore. dante, purg.,
ne gli atti ella s'accorge / d' uom che tenti scoprir l'accese voglie
consecutivo). -anche nell'espressione d' onde. giacomo da lentini, 20
mi vaglia. anonimo, i-575: d' uno amoroso foco / lo meo cor è
italica virtute, onde alle valli / d' esperia verde, e al tiberino lido
lo dirima: / e. ssa più d' alte chi è più 'ngegnero, / e
vostri pensieri dagli occhi miei, posate d' operare perversamente, apparate a bene fare
sacro / alla dea nostra ». d' annunzio, iv-2-422: nel combattere coi nostri
si ha nella provincia francese il senso d' un folclore latente e come insabbiato.
nobile donna, di nobile parentado e moglie d' un ricchissimo cittadino, el quale era
o drappi o fregiature o addornamenti o d' oro o d'ariento o di perle,
fregiature o addornamenti o d'oro o d' ariento o di perle, tutto pienamente
non dependere più dalle arme e fortuna d' altri. cellini, 1-14 (49
umimpulsione, un'opera personale, quella d' ildebrando presente e potente.
di uno specchio o di un corso d' acqua); onda, flutto.
di mèssi indelibate ondeggiamenti / e maraviglia d' isole dipinte / da lo smeraldo di perpetui
ondeggiamenti / entro vapori di viola e d' oro. barilli, 5-140: più di
ebbe un ondeggiamento tra di sorpresa e d' indignazione. 6. tumulto, rivolta
poppe ritonde e sode che parevano formate d' alabastro, se non che, tremando
attestava le pulsazioni rapidissime del cuore. d' annunzio, 4-ii-18: ella veniva cantarellando
cicognani, v-2-104: la figura esile d' una ragazzina passava con un lieve ondeggiamento di
verde del giardino, aveva come ondeggiamenti d' azzurro. ungaretti, xi-86: tutto
un fluido, di un gas; flusso d' aria, vento. baldelli,
niun'altra cosa è che un ondeggiamento d' aere, e questo stesso ondeggiamento si
dei luoghi. marchetti, 5-209: d' etere / rapidi ondeggiamenti ivi racchiusi / strada
un vetro a difenderla da quel po'd' ondeggiamento che è sempre nell'aria e
regolari che il barometro può tener vece d' orologio. -ant. il fluire
a nostro dispetto l'immaginarci ancora fuori d' iddio il niente, come un pozzo
opinioni, di pensieri, di stati d' animo, anche di prese di posizione e
, 2-i-180: in sì fatti ondeggiamenti d' animo e d'operazioni ritornando su 1
in sì fatti ondeggiamenti d'animo e d' operazioni ritornando su 1 fine d'agosto
e d'operazioni ritornando su 1 fine d' agosto da torino l'ambasciadore bettunes,.
, destava nella fantasia quel divino ondeggiamento d' idee confuse. rebora, 17: mirabilmente
17: mirabilmente incedo negli arpeggi / d' amor che mi seconda il passo lento /
. piovene, 7-413: alcune opere d' arte furono ritirate o semi-sottratte alla vista
non s » ^ no né improvvisi né d' assoluta mancanza e, lungi dalfesser un
grazioso e continuo ondeggiamento. -ondeggiamento d' arco \ moto dell'arco del violino
devonsi fare in due corde con ondeggiamenti d' arco. = nome d'azione da
con ondeggiamenti d'arco. = nome d' azione da ondeggiare; cfr. fr.
; che ha moto ondoso (uno specchio d' acqua e, in partic.,
impetuoso, rapido, irruente (un corso d' ac- qua). leggenda aurea
aprir le porte / a larga vena d' ondeggiante fiume. d. sestini, 48
... potrà essere in tali parti d' un miglio e mezzo, avendo un
sole / che riflettendo da una conca d' acqua / a l'opposta parete o sotto
1-i-90: non vi furono che un migliaio d' inutili cannonate che lanciaron le nostre fortezze
e quinci ondeggiante e senza senno. d' annunzio, tv-1-733: il senso ch'io
reggia tondeggiante popolo. -irto d' armi (un esercito). cesarotti
). cesarotti, 1-viii-38: già d' arme e d'aste tondeggiante opposto /
cesarotti, 1-viii-38: già d'arme e d' aste tondeggiante opposto / doppio campo si
bionde / quasi un fiume vid'io d' oro ondeggiante. imperiali, 4-650:
. codemo, no: un sussurro d' augelli a stormi o di foglie secche ondeggianti
, il guerriero dall'elmo ondeggiante. d' annunzio, i-321: quasi che d'
d'annunzio, i-321: quasi che d' odorato peplo e di veli ondeggianti / bella
e. cecchi, 5-92: il racconto d' un assassinio complicatissimo culminava d'orrore nell'
il racconto d'un assassinio complicatissimo culminava d' orrore nell'apparizione della vedova dell'ucciso
162: da la culla ondeggiante / cura d' amor ti spinse / ai lidi del
5-299: non pensata vedrai / varietà d' odori, (... / e
al trono divo / tondeggiante accrescea nube d' incensi. carducci, iii-7-30: tentarono [
, / può tondeggiante musica, / luce d' amor segreta. tornasi di lampedusa,
sul quale si erano distaccati i fiori d' oro di parole inconsuete. -che
, 9-ii-345: potrebb'ella una sola particella d' aria vibrata nell'organo acustico produrvi la
502: ondeggianti favori della corte. d' annunzio, iv-1-68: nella sua mobilità,
a guisa di naufraghi, nella tempesta d' un'acerbissima malattia, cominciano a far
dell'instabilità senza mai respirare alla calma d' una placida quiete. cesari, 6-228
varietà de le quistioni, le ragioni d' aristotele sono a guisa d'ancora, che
le ragioni d'aristotele sono a guisa d' ancora, che, gittate ne tonde
la divina commedia nell'esatto suo punto d' onde s'illuminano tutte le fuggenti prospettive
araldica (una figura). d' annunzio, iii-2-68: intra due pilastri.
moto ondoso, fluttuare (uno specchio d' acqua, in partic. il mare
. caro, 11-1000: il mare or d' alto a riva i flutti increspa /
un lago. bruni, 297: spoglia d' orgoglio ornai l'animo altero, /
a pericolo di annegare temendo le minaccie d' africo. b. de'rossi, 2-55
sovra ricca conchiglia di madreperla tutta foderata d' argento, passeggiava i liquidi e tranquilli
-ant. galleggiare su uno specchio d' acqua (un'isola).
dì dell'aure spighe il nume / d' auree spighe ondeggiar le sue pianure.
gualdo, iv-85: v'era forse qualcosa d' essi nell'olezzo dei fiori, nell'
cose..., private come d' un capo, andranno scorrendo e quasi ondeggiando
collo, camicette leggere, vecchi vestiti d' estate, pantaloni militari, tutto ondeggiava
il dì ch'ainbe le mani / d' aureo nodo infrangibile t'avvinsi, / e
questo levatosi il velo dinanzi con gesto d' inavertenza avertita, si faceva ondeggiare le
poppe nel petto, con una certa maniera d' inganno che piu tosto si può comprender
/ dell'etiope mennone il gemello / destrier d' arsi- noe locriense alivolo. carducci,
sen che qual marina spuma ondeggia. d' annunzio, i-103: ecco per le scale
poliziano, 1-325: 1 be'crin d' auro / scherzon nel petto per lo vento
ritorno. bembo, iii-510: crin d' oro crespo e d'ambra tersa e
, iii-510: crin d'oro crespo e d' ambra tersa e pura, / eh'
. lomazzi, 4-ii-30: ha il pittore d' accompagnare questa forma piramidale con la forma
la forma serpentina che rappresenta la tortuosità d' una serpe viva quando camma, che
prato e pistoia, ed il fiume d' arno, il quale, ondeggiando a guisa
, 5-120: si grande / numero d' animali affatto privi / d'ossa e
/ numero d'animali affatto privi / d' ossa e di sangue in ogni parte ondeggia
casentino... ondeggia a perdita d' occhio. comisso, vii-18: tutta
sino ad aga, con un concorso indicibile d' ogni sorte di gente che, a
/ spesso di fanti e cavalieri e d' aste / la ferrata falange ondeggia e
: ella siede sfinita mentre un mormorio d' ammirazione affannosa corre fra l'ondeggiare dei
gente innumerabile. monti, x-2-121: d' armi vide o d'armati tuttaquanta /
monti, x-2-121: d'armi vide o d' armati tuttaquanta / ondeggiar la pianura.
da un'opinione, da uno stato d' animo, da un partito all'altro
pepe, e non si risolvea. d' annunzio, iv-1-110: ella si schermiva,
intendimento la fece andare a seconda. d' azeglio, 5-i-18: s'era adoperato
. carducci, iii-7-363: genti e governi d' europa ondeggiano in tempesta di pensieri,
europa ondeggiano in tempesta di pensieri, d' eventi, d'a- spettazioni.
in tempesta di pensieri, d'eventi, d' a- spettazioni. -con la particella
4-775: a ciò [al commercio d' anversa] serve principalmente la comodità della
mare che ivi per tutto divien capace d' ogni più gran vascello che veleggi nel
: sono... le melanzane frutti d' una pianta che fa le foglie simili
finissima e variamente ondeggiata con diversi acquerelli d' un fior di colore troppo più vivo e
ondeggiator di ciambellotti. = nome d' agente da ondeggiare. ondeggiatura, sf
cittadina. = nome d' azione da ondeggiare. ondéggio,
pure / l'ondisonante aspr'isola d' aiace. arici, ii-427: il core
discendere / criseide. nievo, 7-38: d' un ondivago -scion più lieve / si
/ italia, 11 tuo nome. d' annunzio, i-13: ilare / palma battevi
lo strascico / del manto sinuoso e d' aura turgido, / sì che più lieve
-per estens. errante, vagante. d' annunzio, iii-1-1080: l'esultazione ingannevole dei
che ha moto ondoso (uno specchio d' acqua). lucini, 5-167:
un'ondivaga forma di pensiero / nuvole d' oro e nere per foggiarsi un castello
lucini, 4-96: ha sorpreso [d' annunzio]..., nella collettività
di teste più grave. = nome d' azione da ondoleggiare. ondoleggiarne (part
* allegre fanno mostra invece d' una austerità di ferro: sono dure
lvi-27: dov'è quel bianco seno d' alabastro, / ch'ondoleggiava come al mar-
/ in fango s'è reducto. d' annunzio, iv-2-872: egli la rivedeva [
a una natura folta di salici, d' ontani, di prati e di lapazi.
, 6-61: le colline son coperte d' ulivi e di viti e s'accavallano
e quiete immobile percepiva, come eco d' un suono, una trepidazione senza moto
; ondeggiante, fluttuante (uno specchio d' acqua e, in partic.,
, gonfio, irruente (un corso d' acqua). boccaccio, i-552
: io me ne stava in fondo / d' una cava spelonca al mare in riva
. tasso, i3-i-739: quel che d' europa col mirabil ponte / a l'asia
pers, 207: da l'alta poppa d' oro / co 'l folgorar del maestoso
3-740: in presenza del mar, d' ogni confine / liberando l'apostolo sua
-strada, letto ondoso: fiume, corso d' acqua. tassoni, 7-73: al
fracassa in su l'elmetto / menò d' un colpo esterminato e fiero, / che
i-133: te discopro / sotto l'ombra d' un platano, te bello / e
salice / t'assidi al rezzo. d' annunzio, iv-2-27: il fieno s'alzava
. somigli un ciel sereno, / d' oro e gemme luminosa, / dolce adatta
non produceva che pesci o monti celli d' arena. 11. ant.
di duci e soldati / tutta varia d' inermi e d'armati /...
soldati / tutta varia d'inermi e d' armati /... /..
adirata del barone, gli accenti ondosi d' un diverbio. -fluente e avvolgente
il ritmo, il puerile indugiare quasi d' inconfessata balbuzie, l'ondoso aderire dell'
dolce e lieve fluttuare di uno specchio d' acqua. gnoli, 1-22:
riflesso / nell'ondulamento del mare. d' annunzio, i-916: l'acqua sembra un
i lunghi pioppi, con l'ondulamento / d' opre che a tondo menino le falci