Grande dizionario della lingua italiana

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vol. XI Pag.67 - Da MULO a MULTA (22 risultati)

; idromele (anche nell'espressione mulsa d' acqua). palladio volgar.

averani, 127: tra le bevande fatte d' acqua era citatissima la mulsa o idromele

toscano quanto nel latino la bevanda composta d' acqua e di mele. -per

x-2-52: di dolore, di bestemmie e d' onte / per tutto intesi orribile favelle

favelle, /... / pianto d' orbi fanciulli e madri pie / d'

d'orbi fanciulli e madri pie / d' erba e d'acqua cibate, onde di

e madri pie / d'erba e d' acqua cibate, onde di mulse / e

cibate, onde di mulse / e d' orzo sagginar lupi ed arpie.

a bere come un siroppo di scienza e d' arte. = voce dotta,

due vivande / di mulso facte, d' optima stasone. ruscelli, 1-165: il

, 1-165: il mulso si facea d' acqua, ai mele e ancor di vino

la perdita della derrata e una multa d' altrettanto valore. amari, 1-1-81: una

: contesa / era insorta fra due che d' un ucciso / piativano la multa:

stato in quanto che esso è stabilimento d' interesse generale. e. cecckì,

l'aguzzino: « ha detto: effetti d' uso, biancheria ». il capo

licarono stupendamente, senza ribattere né d' un'ora né 'un centesimo

[si senti] minacciato dal papa d' una muleta per ispronarlo a dare i

ritardi. sbarbaro, 5-108: colleghi sussurravano d' un capoccia con occhiate diffidenti e coperte

; dalle quali pigliava corpo la figura d' un aguzzino, cui la miseria dei

un vigile stradale di quelli con motocicletta d' alta velocità, guanti alla moschettiera e

: credette pinabel questa donzella / già d' aver morta, e colà giù sepulta;

all'animo virtuoso la più grave multa d' un tal delitto sia il dover ubbidire

vol. XI Pag.68 - Da MULTANIME a MULTICOLORE (19 risultati)

, talvolta anche contrastanti. d' annunzio, iv-1-395: erano in lui tendenze

annunzio, iv-1-395: erano in lui tendenze d' ogni specie... silenziose onde

... silenziose onde di sangue e d' idee facevano fiorire sul fondo stabile del

più energia [di donatello]; d' una realtà così multànime, chi seppe porgere

elementi; composito, complesso. d' annunzio, ii-120: or l'uomo,

di nervi di crini di pelli / d' avorii di metalli / una multiforme crearsi /

-che offre diverse e varie suggestioni. d' annunzio, rv-2-609: la pietra multànime e

: la pietra multànime e multiforme assumeva d' attimo in attimo espressioni di vita così

la legge e la sua inerzia originale irradiarsi d' una miracolosa sensibilità. -che

esperienza morale e intellettuale. d' annunzio, iv-1-515: lo sviluppo eccessivo della

lessici. amari, 1-2-99: fosse multato d' un'agostal d'oro tutt'uomo trovato

1-2-99: fosse multato d'un'agostal d' oro tutt'uomo trovato per le strade senza

sul prato, ebbe a multarci neppure d' una lira. 3. punire un

i nostri aeroplani futuristi nella tela color d' ocra dei velieri... ecco

si sparpagliavano in stelle multicolori '. d' annunzio, iv-1-896: le donne..

vivacemente colorate (con riferimento ai fuochi d' artificio). d'annunzio, iv-1-1037

ai fuochi d'artificio). d' annunzio, iv-1-1037: razzi innumerevoli si partivano

da un centro aprendosi nel cielo a guisa d' un ampio ventaglio d'oro..

cielo a guisa d'un ampio ventaglio d' oro..., mentre le acque

vol. XI Pag.69 - Da MULTICOMPONENTE a MULTIFORME (3 risultati)

alvaro, 10-138: si aggiunga l'azione d' una stampa multicolore che corre tutta la

più di tre fiori, come nell'orecchio d' orso..., nella zinnia

poi ch'ebbe a terra / gittato d' illiòn le sacre torri. di giacomo,

vol. XI Pag.70 - Da MULTIFORMEMENTE a MULTILINGUE (15 risultati)

presentano le moltiformi prospettive delle montagne. d' annunzio, i-363: la montagna in

/ quale una forma escita di mano d' artefice puro, / con incessante palpito

di aspetto mutevole, cangiante. d' annunzio, iv-2-609: la pietra multiforme e

la pietra multiforme e multa- nime assumeva d' attimo in attimo espressioni di vita così

la legge e la sua inerzia originale irradiarsi d' una miracolosa sensibilità. -che

foscolo, xi-1-22: la verità, quantunque d' un aspetto solo ed eterno, appare

è uniforme o multiforme? dico, d' una sola testura o di più? -

, e cinque quelle de'ternari. d' annunzio, iv-1-149: il verso è tutto

. nella imitazion della natura nessuno istrumento d' arte è più vivo, agile,

che varia di volta in volta. d' annunzio, v-3-342: questi vocaboli vengono coordinati

di obbligare un popolo di ventiquattro milioni d' uomini, multiforme di storia, di

essere sintonizzato su diverse gamme o lunghezze d' onda (un apparecchio radioricevente).

. croce, iii-25-57: se sull'opera d' arte sia da recare un giudizio puramente

o tonde,... con frondi d' arbori, legnami e lastre. guarino

si distinguono da quelle di un altro. d' annunzio, 1-571: l'edificio ch'

vol. XI Pag.71 - Da MULTILINGUISTICO a MULTIPARTITO (2 risultati)

di trieste, imperatore apostolico, al re d' italia, non si sa: si

atanasio], come nella durezza multiluminosa d' un immenso diamante. = voce dotta

vol. XI Pag.72 - Da MULTIPEDA a MULTIPLO (3 risultati)

ad esaurimento delle schede. = nome d' agente da multiperforare. multipiède (moltipiède

sesquiplani, i triplani). d' annunzio, iv-2-912: -hai veduto l'ornitopetro

di canali). = nome d' agente da multiplare. multiplazione, sf

vol. XI Pag.733 - Da OBLIMAZIONE a OBLIO (8 risultati)

, prostrati davanti ai fatti e tremanti d' essi. 6. distrazione,

che le riceve, per un obblio d' un suo giovine. ghislanzoni, 1-48

laura] fuor fabbricati sopra tacque / d' abisso, e tinti ne l'eterno

ciglia al vivo nero / tinto in tonde d' oblio, / d'ogni mio bel

/ tinto in tonde d'oblio, / d' ogni mio bel pensiero / le tenebre

: / su la fiera e torbi- d' onda / rovinoso ingordo iddio / passa il

lxxxviii-11-560: non mi par buon costume d' uom giulìo / di far d'una tal

costume d'uom giulìo / di far d' una tal cosa promessione, / mostrando

vol. XI Pag.734 - Da OBLIOSAMENTE a OBLIQUAMENTE (23 risultati)

, / piatà del doloroso, / d' ogni vizio mendoso -e sto in obrio

oh dio! / veggonsi pur sol d' altri i lumi affisi / in lei;

i sacrifici, e solo / oblio d' eolo ti prese. mazza, iii-176:

, stendere oblio su qualcosa; spargere d' oblio qualcosa: provocarne la dimenticanza;

roma inclito cigno, / spargerai tu d' obblio dolce promessa, / onde allegrassi

/ dolce oblio spargete, o stelle. d' annunzio, 1-216: vennero leggiadre creature

: vennero leggiadre creature / a spargere d' obblii la mia ferita. palazzeschi, 1-527

con la realtà circostante. d' annunzio, iv-1-940: ella era tutta assorta

affascinato, oblioso di tutto il resto. d' annunzio, v-i- 416: è

416: è immemore di tutto, oblioso d' ogni rischio, d'ogni sorpresa,

di tutto, oblioso d'ogni rischio, d' ogni sorpresa, d'ogni minaccia.

ogni rischio, d'ogni sorpresa, d' ogni minaccia. saba, 571: sempre

foglio ov'ei fu prima scritto. d' annunzio, iv-1-88: una felicità piena,

sempre novella, tenne ambedue, dopo d' allora. la passione li avvolse,

più indugiar con securtà non ponno. d' annunzio, iv-1-696: egli, dal basso

/ oblioso, insensibile, parvenza / d' angelo ancora. -che nasce da

accade intorno; che induce uno stato d' animo di quieto e sereno appagamento.

e de'profumi il fascino del canto. d' annunzio, iv-1-27: egli alfin obliava

dolcemente nella morte... ma, d' improvviso, su da quella specie di

anima mia s'adagia e si riposa. d' annunzio, iv-2-633: la ripresa del

. caro, 4-751: questa, d' umido mèle e d'obliosi / papaveri

4-751: questa, d'umido mèle e d' obliosi / papaveri composto un suo miscuglio

fu decretato illecito il repudio di catarina d' aragona, madre della regina, e

vol. XI Pag.735 - Da OBLIQUANGOLO a OBLIQUITÀ (9 risultati)

duca di mantova nelle ostilità contra casa d' austria. a. cocchi, 4-1-21:

la poesia ce ne presenta una selva d' ogni condizion, d'ogni specie:

ne presenta una selva d'ogni condizion, d' ogni specie: i sinonimi tanto necessari

, e quindi percorrere linea lossodromica. d' annunzio, v-1-314: sono passati

ovvero obliquatori. = nome d' agente da obliquare. obliquatòrio, agg

fosse obliqua, sentirà la obli- quazione d' esso per il senno dell'inegualità e della

inegualità e della quantità e della istranazione d' essa. 2. retor. figura

, lat. tardo obliquano -ònis, nome d' azione da obliquare (v. obliquare

al cambiamento di obliquità delle stesse. d' annunzio, iv-2-742: osservate ora le parti

vol. XI Pag.736 - Da OBLIQUO a OBLIQUO (14 risultati)

è cagion primiera, fonte e radice d' ogni nostra ingiustizia, il quale tornando in

tutti noi et empie l'anime nostre d' ogni obliquità. f. visdomini, 50

e anche malanimo, rabbia). d' annunzio, iii-1-978: il mio viso.

. -pareva / che avesse un marchio d' onta. / oh che pietà di te

di esso e procedono desultoriamente e trasversalmente d' idea in idea, in guisa che non

alla prima se non se per un laberinto d' obliquità. 9. astron

questo mostra che non sappia li cammini d' inferno, li quali sono tortuosi e

e faticosi calli / degli aspri fuor d' ogn'uso orridi colli. d. bartoli

poerio, 3-476: tante / giacciono carche d' immaturi frutti, / obbliquo ingombro al

rigira e stende, / i colli d' ogni lato / cinge il nemico.

certa quantità di farine, il principe d' este... fece avvertire al

: camminava fermo in un bel mattino d' estate, per coste amene...

la mal detersa / luce sul mar. d' annunzio, i-179: da l'argentina

di pioggia visitar pareva / il laghetto d' albano. ascoli, 21: nella marche

vol. XI Pag.737 - Da OBLIQUO a OBLIQUO (24 risultati)

oblique e restie non diam quartiere. d' annunzio, ii-557: l'obliquo lenone,

oscurantisti non forse tramò la subdola macchinazione d' un osceno e ingiurioso nomignolo, che avrebbe

libere assemblee del popolo sovrano la parola d' una coscienza incorruttibile? -ostile,

sciolta /... / dura legge d' amor! ma benché obliqua, /

, / che non privasse l'uom d' etade antiqua. tasso, aminta, 1841

ai popoli col nostro moto una base d' operazione: dipende in gran parte da voi

carducci, iii-5-267: uomini diversi, o d' ingegno e di dottrina meschini, e

ingegno e di dottrina meschini, e d' obliqui intendimenti. fogazzaro, 5-334:

afflisse lo sdegno tuo troppo forte. d' annunzio, iv-2-1334: ogni foglia come

a lei sola. steli così puri, d' un così spontaneo getto, d'una

, d'un così spontaneo getto, d' una così necessaria ascensione, che non potevano

zena, 1-499: c'era affinità d' anima tra queste due donne, che

donne, che così manifesti recavano i segni d' una razza obliqua diversa da tutte le

, in mal feconde / scosse, d' obliqua prole / seminan tutte queste serve

l'uom sempre segna / orma obliqua d' errore / fuor di quel calle / ch'

, / la via per lor felice d' esser più scellerati. parini, giorno,

i presidi che vi teneva il duca d' epernone. cesarotti, 1-xxi-177: la facilitò

. -incerto, dubbioso. d' annunzio, iii-1-57: tu avevi terrore del

misura di sale della medesima bontà per grazia d' essem- pio..., cadeva

pio..., cadeva la conseguenza d' una totale esclusione de'nostri et un'

, cinque canti, 2-69: né può d' un mutamento così iniquo / render la

vanno i ministri suoi per altra via / d' ogni ragion, d'ogni virtute obliqui

altra via / d'ogni ragion, d' ogni virtute obliqui. 12.

verità. salvini, 48-81: professori / d' obliqui detti. a. cocchi,

vol. XI Pag.738 - Da OBLIQUO a OBLIQUO (14 risultati)

e quindi è promotore diretto od obliquo d' ogni fenomeno. -letter.

un nume, una divinità). d' annunzio, iv-2-415: le moltitudini si chinerebbero

campeggi, 136: o passaggio felice / d' anima travagliata, / questo è quel

opposizioni, potere partorire inganno nella mente d' alquanti uomini non intendenti cosi subito ogni

delminio, i-258: un medesimo senso d' una istessa materia è stato posto ora

tasso, 12-512: non sono prive d' imitazione l'orazioni, perché l'istorico il

istorico, non contento di questo modo d' insegnare obliquo che richiede in gran parte la

le fulminee bombe il curvo grembo / d' incendio piene, che, le vie

i pesi / fare obliquo viaggio allorché d' alto / veder li puoi precipitare al

/ l'aere dentro e di fuor d' alto romore / chiamando i cavalier alla

non parallela o non perpendicolare. d' annunzio, iv-1-16: l'obelisco era tutto

piazza ovale che non finisce più, d' una strana potenza. è tutta

su la ripa obliqua e torta / d' atice surgi,... /.

tipico della razza gialla). d' annunzio, iv-1-44: era un segretario della

vol. XI Pag.739 - Da OBLIQUO a OBLIQUO (5 risultati)

segno si domanda nascer retto / che d' equinoziale ha maggior parte: / il segno

sfera, / prende nuova fatica / d' altri suoi giri obliqui / co i quali

che non abbia i rai / gravidi d' ogni bello / che possa esser prodotto.

opinione tenuta da uomini di sapere e d' ingegno anco in italia, che la lingua

: le parole vanno bene spesso movendosi d' un aspetto in un altro, variando in

vol. XI Pag.740 - Da OBLIRE a OBLITERARE (5 risultati)

v.]: 'corsa obliqua la corsa d' una nave con deriva vien detta *

(un cavallo: e il difetto d' appiombo che ne deriva a causa del

peccare. ariosto, 17-3: che d' atila dirò? che de l'iniquo /

iniquo / ezellin da roman? che d' altri cento? / che dopo un

per obliquo fornischi. -per mezzo d' intermediari. statuto dell'università e arte

vol. XI Pag.741 - Da OBLITERATO a OBLIVIONE (11 risultati)

opera dello spirito appreso come semplice opera d' arte. -ostruirsi, intasarsi.

, ecc. = nome d' agente da obliterare, n. 4;

. bacchetti, 12- 328: d' altronde, per converso, cotesta obliterazione storica

15-9: li associati, cui per più d' un ventennio è venuto fatto di poter

poter taglieggiare a lor posta e coprir d' onta l'italia,... pervennero

...: chiusura o struggimento d' un vaso di una cavità qualunque per ravvicinamento

'obliterazione ': abolizione di alcun senso d' una facoltà intellettuale. = nome d'

d'una facoltà intellettuale. = nome d' azione da obliterare; cfr. anche lat

cagione di nobiltade e la ovunque bassezza d' antecessori mai non fu, non può essere

suoi felici avvenimenti avessimo lasciata sotto scurità d' ignorante oblivione. boccaccio, vili-1-167: le

acciò che. lla oblivione, madre d' ingratitudine, non ti ferisca. beicari

vol. XI Pag.742 - Da OBLIVIONE a OBLIVIONE (15 risultati)

ricordo averti promesso altra cosa se non d' amarti e di patire li tuoi sdegni

è la peste, è il veleno d' amore..., il fonte dell'

solo momento, sola una sola passata d' un archetto solo di quelle celesti lire

.. ne'voti spazi i numi / d' un'oziosa voluttà beati / e de

seguendo aristotile, che 'tutti i motivi d' ira si riducono a disprezzo ('

betocchi, 5-119: piaga impigrita, d' antica stazione / di capovalle, dove

fatti seguiti, si risolvè... d' assolvere i congiurati. davila, 236

generosa oblivione intorno a quanto era accaduto d' irregolare, di sedizioso, d'ingiusto e

accaduto d'irregolare, di sedizioso, d' ingiusto e di crudele. -per

singoiar potenza [che hanno i liquori] d' offendere sì prontamente i nervi e.

non lasciò a piedi il buon figlio d' amone. scaruffi, 91: gli

, qual età sì remota potrà coprir d' obblivione le tante rimostranze e attestazioni a

donna e che non avesse avuto più d' un marito; poi appresso fu accomunata

a questa signoria, ne alcuna parte d' esso si manda ad oblivione.

veneto rimediasse a'disordini nati per colpa d' altri in detrimento di tutti. le quali

vol. XI Pag.743 - Da OBLIVIOSO a OBLOMOVISMO (12 risultati)

cavalleresca] è cosa vanissima e degna d' esser posta in un'intera oblivione insieme

lascia da ogni novità portar all'oblivione d' ogni antecedente promessa. -risorgere dall'

o virtù, ma per pigrizia, d' oggi in domani, repentinamente arrivare la

, 18: [il petrarca] d' animo fu indegnante, ma delle ingiurie obli-

piacque essere scosso pel forte suono del congresso d' udine, del fanatismo e del pericolo

la storia un calice d' ebbrezza obbliviosa. idem, 5-409: una

dal sonno obblivioso il qual mi grava. d' annunzio, ii- 497: il

una improvvisa man dell'angel muto / d' obbliviosa voluttà solleva / me nell'aperto delle

. /... sparso il cor d' obli- viosa lete / il pigro sonno

e subito / il qual serei contento d' obliviscere. = voce dotta, dal

lati praticato - oblò / nella cabina d' una nave -sporge, / se l'indice

dotta, lat. oblocutio -ònis, nome d' azione da obloqui (comp. da

vol. XI Pag.744 - Da OBLONE a OBOE (22 risultati)

ti]... d' importi annuali perpetui...: nominatamente

erano i sudditi ancora storditi, d' avanzarsi più oltre ed aggravarli non più di

casuali e sotto titolo di legge, ma d' imposte annuali perpetue in vigore di

il contrario ti dirò il modo d' un quadrato perfetto farne una superfi

. desideri, lxii-2-vi-149: la figura d' un tal berrettone dalla fronte di su viene

un lumicino circondato da fiori freschi. d' annunzio, iii-2-345: entra teseo,

egli è avvolto in un largo mantello oblungo d' un color dyindaco fosco. gozzano,

gli orecchini arcaici, / oblunghi, d' oro lavorato a màlia. tecchi,

(in partic. atlanti, volumi d' arte) o, anche, a fogli

tra le mani, svogliatamente -una sera d' inverno che era rimasta in casa -certi

rimasta in casa -certi fogli oblunghi, d' aspra carta antica, mezzo ingialliti ma

una grigia nebbiosità. = nome d' azione da obnubilare. obnubilare (

cielo / e l'aria ponno empir d' atre tempeste, / ma non faran che

... per sua condizione ha d' onnubilare l'occhio de la mente.

che in presenza di gravissimi fatti, d' ingente contrabbando, di falsi in pubblici documenti

qualcosa colpevolmente dimenticato. = nome d' azione da obnubilare-, cfr. lat.

àuguri, quando osservavano, o fingevano d' osservare, qualunque sinistro accidente in

e dei magistrati), nome d' azione da obnuntidre (comp. da ob-'

al corno inglese, e l'oboe d' amore o lungo, talvolta ancora usato

facevano di tanto in tanto risonar l'aria d' una grata armonia colle trombe e gli

giungon gli accenti queruli e sommessi / d' un oboè che nel silenzio trilla. e

l'ancia dell'oboe, col fare d' un quattordicenne che stringa la prima volta tra

vol. XI Pag.745 - Da OBOISTA a OBOVALE (19 risultati)

8 caldi; coniato per lo più d' argento, ma talvolta anche d'oro

più d'argento, ma talvolta anche d' oro o di bronzo (specie in età

forse fu questo costume antico per tutto d' usare in cambio di moneta obelisci, cioè

medici usano quasi sempre, pesa un denaio d' argento, e similmente contiene in sé

di filippo ii di spagna, agli obols d' or (o mailles d'or)

agli obols d'or (o mailles d' or), moneta francese coniata dal

9-287: i quali vagliono un obole d' inghilterra. m. adriani, v-79:

ii-330: dall'aver giustiniano ridotto gli stateri d' oro a 180 oboli, che prima

in questo modo a'sudditi ogni moneta d' oro una sesta parte. gigli, 2-195

alla cassa dell'obolo di san pietro. d' annunzio, iv-1-926: tra la polvere

pagato per l'attraversamento di un corso d' acqua, per essere ammessi in un

scuodea, come soglion i gondolieri mariuoli d' anfibia che sono più scaltri che i

prende il piccolo obolo di bocca. d' annunzio, iii-1-1151: quel tuo caronte

v-401: ho voluto anch'io, povero d' erudizione come pur sono, mettere un

mettere un obolo nel capitale delle scuole d' italia. periodici popolari, i-18: sia

di un sentimento, di uno stato d' animo (e ha solitamente un significato

l'obolo di una sterile compassione o d' una dubbia parola di simpatia da diplomatici

ma non ebbi che l'obolo diaccio d' una compassata venerazione. d'annunzio,

obolo diaccio d'una compassata venerazione. d' annunzio, i-1107: nell'antitempio è il

vol. XI Pag.746 - Da OBOVATO a OBSTUPEFATTO (16 risultati)

]: 'obovale': che ha la forma d' un uovo, ma il cui capo

a rovescio; che ha la forma d' un uovo con la estremità minore rivolta in

. v. l: 'obrio genere d' insetti dell'ordine de'coleotteri della sezione

casa maggiore coperse di tavole di legno d' abete e piastre d'oro obrizo conficcoe

tavole di legno d'abete e piastre d' oro obrizo conficcoe per tutto. zanobi

essa obrizzo, cioè l'auro prezioso d' ottimo colore e senza macula. cassiano volgar

b. davanzati, i-ii: quel nummo d' oro [era] il medesimo che

cioè una dramma o vero un ottavo d' oncia d'oro obrizo, cioè fine e

dramma o vero un ottavo d'oncia d' oro obrizo, cioè fine e senza mondiglia

, non pare matrice proporzionata di miniera d' oro obrizo. d'annunzio, v-1-1096:

proporzionata di miniera d'oro obrizo. d' annunzio, v-1-1096: non cinque libbre

non cinque libbre di seta serica e d' oro obrizio ma tutta l'anima nostra

dotta, lat. obrogatio -ònis, nome d' azione da obrogare (v. obrogare

. per estens. maltrattato. frottole d' incerta attribuzione, xlvii-277: vedrai..

dotta, lat. obsignàtor -òris, nome d' agente da obsignàre 'sigillare '(

dotta, lat. obsonàtor -òris, nome d' agente da obsonàre (dal gr

vol. XI Pag.747 - Da OBTALMIA a OBUMBRATO (18 risultati)

obtalmo pietra, nomata dalla obtalmia 'infermità d' occhi ', il cui colore non ha

figlia come condizione imprescindibile di non derogare d' un punto alla sua santa fede.

dotta, lat. obtrectàtor -óris, nome d' agente da obtrectàre: v. obtrectazione

dotta, lat. obtrectatio -ònis, nome d' azione da obtrectàre 'biasimare, denigrare

discrimine di essere obtruso in carcere e d' esserti obtruncato il capite. = voce

discrimine di essere obtruso in carcere e d' esserti obtruncato il capite. = voce

voce dotta, lat. obumbramentum, nome d' azione da obumbràre (v. obumbràre

tr. ant. e letter. coprire d' ombra, porre in ombra, ombreggiare

accieca la mente ed obumbra l'intelletto d' una tenebrosa ignoranza. pascoli, ii-941:

a quell'amore, a quello spirito d' amore, che nella vita nova obumbra

. le 'difficoltà 'che le opere d' arte offrono all'intelligenza per effetto di

lezioni per altro tempo dette e obumbrandomi d' uno grande fuoco d'amore. beicari

tempo dette e obumbrandomi d'uno grande fuoco d' amore. beicari, 6-47: il

maddalena de'pazzi, vi-181: opera d' amore è quella che fai dello spirito

ugurgieri, 367: queste cose ingrava drances d' ira pieno, e dice lui solo

reina lui obombra, la molta fama d' acquistati onori di vittorie substenta l'uomo

la particella pronom. coprirsi, velarsi d' ombra, oscurarsi. -anche: diventare

(obbombrato). letter. coperto d' ombra, ombreggiato.

vol. XI Pag.748 - Da OBUMBRAZIONE a OCA (24 risultati)

infette / nostre virtù pello 'ngegn'obbombrato / d' ape- tito lascivo o troppo amato /

obumbrata et aiutata e scaricata del peso d' ogni miseria, brighi di crescere in alta

dotta, lat. obumbratio -ónis, nome d' azione da obumbràre (v. obumbràre

tivo: sì. -lingua dell'oc, d' oc: il provenzale antico,

al francese antico (detto lingua d' oil). dante, conv

altri, massimamente quello di lingua d' oco, dicendo che è più bello e

hoc, chiamata da'volgari lingua d' oca, percioché hoc in quella

vendere, da comparare e non mangnare carne d' oga. boccaccio, dee.,

animali impuri, lordi, sporchi e d' inesplebile voracità, come che eli'abbino per

goldoni, xiii-183: montò a cavai d' una montagna un'occa, / sfidando

emmi il vederle / coglier da limpi- d' acqua il biondo grano. ghislanzoni, 4-124

moni, pei pasticci di fegato d' oca e i suoi migliori gamberi?

oca e i suoi migliori gamberi? d' annunzio, ii-42: or la figlia d'

d'annunzio, ii-42: or la figlia d' icario / guatava la torma dell'oche

col palpito dei motori / che gemiti d' oche. -in espressioni comparative.

con tali squaquerate che paiono una turma d' ocche spennacchiate. fiacchi, 132:

notte, e solamente la voce d' una oca fé ciò sentire? nardi,

le oche del campidoglio. -penna d' oca: penna dell'ala che, appuntita

lunghezza di un dito e di grossezza d' una penna d'oca. c.

un dito e di grossezza d'una penna d' oca. c. gozzi, 1-990

riposi dalle cure politiche maneggio la penna d' oca con quella intrepidezza con la quale un

adoperato mai altre armi che la penna d' oca e il calamaio.

non curarsi delle vecchie ed autorevoli penne d' oca della critica? -in

nei prati, in vicinanza di corsi d' acqua e di stagni, nutrendosi di erba

vol. XI Pag.749 - Da OCA a OCA (29 risultati)

nivea (anser hyperboreus) -patta, zampa d' oca: complesso di più cavi o

dizionario di marina, 599: 'patta d' oca': sistema nare; l'

diffuso trazione. ibidem, 1225: 'zampa d' oca': meno usato di nell'

egitto, con piumaggio gialliccio e grigio'patta d' oca '. variegato di marrone,

di marrone, ali bianche e remiganti -pelle d' oca: aspetto alterato della cute che

, 2-iii-24: * l'oca d' egitto 'è propria dell'affrica, di

: dicesi 'oca settentrionale 'una sorta d' uccello da cui si trae quella lanugine che

260: forse rivedi il tuo mare d' opale? / lieta lo solca qualche vela

; / qualche oca con aguzzo taglio d' ale / (e s'ode il tonfo

cose morbide, soffici, comode, imbottite d' oca! 3. l'animale

rondine con la primavera, il primo d' agosto con la malvasia, il ventinove

le tenzoni: / e 'l giorno d' ogni santi al dì nascente / ognun partì

, n. 9. -capo d' oca: v. capo, n.

capo, n. 4. -collo d' oca: v. collo1, n.

sioni avere, venire la pelle d' oca). tarchetti, 6-i-222

notizia che mi fa venir la pelle d' oca. sa? -mi dice -il duomo

rabbrividire, che fa venire la pelle d' oca. bonsanti, 5-310: tirava

costassù; borghini sentì venirsi la pelle d' oca. -zampa d'oca:

la pelle d'oca. -zampa d' oca: fascio di piccole rughe disposte

nella fine e mobile rete della zampa d' oca. -anat. espansione tendinea

saranno messe un po'in pace. d' annunzio, ii-430: acca larenzia lucra

/ l'indian di saetta armato e d' arco, / il sacrato a giunon pavone

va in bue. -a piè d' oca: tenendo sollevata una gamba e

lei sola era riuscito molto semplice- mente d' indurre suo padre a fornirsi d'una gamba

mente d'indurre suo padre a fornirsi d' una gamba di legno. giacché una

gamba di legno. giacché una sera d' estate, entrando nello studio a piè

estate, entrando nello studio a piè d' oca, gli aveva detto: -puhe ghiuja

covar dell'oca. -avere un cervello d' oca: v. cervello, n.

scritta dal polifilo in quella sua lingua d' oca, per darmi la baia,

vol. XI Pag.750 - Da OCA a OCCASIONALE (8 risultati)

, per l'imboccatura a forma di becco d' oca. -pelare l'oca senza farla

13. dimin. ocherèlla. d' annunzio, iii-2-993: in fondo sono più

c'erano invitati: due vezzose donnine d' una deliziosa ocaggine, due bei giovanotti

perso, sonava anche l'ocarina. d' annunzio, v-1-91: siamo dentro la baia

erravo imaginandomela in forma di un'ocarina d' argento, tanto l'acqua liscia è

misura di peso, comune in molti paesi d' o- riente. boccardo, 2-310:

de luca, 1-15-2-386: l'altra specie d' interesse si dice estrinseco, overamente accidentale

una febbre occasionale, originata dalla cavata d' un dente. muratori, 6-25:

vol. XI Pag.751 - Da OCCASIONALISMO a OCCASIONE (10 risultati)

un 'dit ', cioè una lirica d' augurio, che i più quotati critici

da chi potesse apportarvi qualche ordine nuovo d' idee. labriola, iii-223: stimo preferibile

non che potrebbe occasionar lo scandolo d' una tal bestemè legato al susseguente da

ultimi giorni la venuta in filadelfia d' un mio compagno d'esiglio. pe-

venuta in filadelfia d'un mio compagno d' esiglio. pe- dio; il

àno procieduto a. ttale cosa occasionalmente d' alqune conciessioni a. lloro de'prenzi fatte

occasionalmente. salvini, 23-85: tre razze d' animali, le quali pare che [

rustica, un ruscello, un gruppo d' alberi, e occasionalmente un uomo e

aggiunse per ultimo e per più importante d' ogni altro il timore che non occasionasse questa

può, della qual cosa più che d' ogni altra è desiderosa essa natura..

vol. XI Pag.752 - Da OCCASIONE a OCCASIONE (10 risultati)

, / giunge impensata e, come d' arco strale, / vola repente e ci

gemelli careri, 2-i-90: con l'occasione d' un gentiluomo spagnuolo che passa alla corte

vi fosse qualche cloaca o condotto d' acque che venga a risponder su i

schiva i giuochi di fortuna come occasioni d' infiniti mali. sarpi, vi2- 32

228): rimordendogli probabilmente la coscienza d' esser, co'suoi spropositi e con la

uella sommossa, veniva ora a cercar d' acquietarla, e 'impedirne almeno

che prestino la via a la donna d' esser meno che onesta. panigarola, 1-23

vero valore, / per me occasione d' allegrezza è questa; / ma se di

in se stessa... mi fu d' occasione per rendermi conto che il melodramma

verno... le città. d' este, 159: fu colta questa occasione

vol. XI Pag.753 - Da OCCASIONE a OCCASIONE (41 risultati)

genti essere immondissimi demoni, sotto occasioni d' anime di morti ovvero sotto spezie d'

d'anime di morti ovvero sotto spezie d' altre creature mondane desiderando essere reputati iddii

di lege e di razone e d' usu e d'interpellazione di comune. caro

di razone e d'usu e d' interpellazione di comune. caro, 3-1-13:

ogni volta promesse di contraccambio e d' aiuto, in qualunque occasione.

non s'era mai trovato nell'occasione d' assottigliar molto il suo, ne aveva

una nube, accompagnata dal suo coro d' amoretti che all'occasione va cantando. manzoni

: sordello intanto consolavasi... cantando d' amore e all'occasione facendolo. pavese

2-139: così giorgio bertini, discorrendo d' afferrar l'occasione per la cura de'

de'mali, in questa guisa parlò. d' annunzio, iv-1-277: il vedovo biondiccio

occasion che s'appresenta / di parlar d' esso e di lodarlo assai. ochino,

: david dal suo peccato prese occasione d' umiliarsi e dio d'usar con esso

suo peccato prese occasione d'umiliarsi e dio d' usar con esso gran misericordia. sansovino

l'occasione [i fanatici della penna d' oca] per piangere sulla decadenza della letteratura

, con una verga, i piedi d' un uomo ligato a un certo legno alto

del nostro filosofo, debbono poter esser d' aiuto a'lettori. -avere occasione:

] non caggia quasi mai in occasione d' usarsi nella lingua nostra.

. gli occhi di giovenca sentimentale inzuppati d' una tenerezza d'occasione...

di giovenca sentimentale inzuppati d'una tenerezza d' occasione... per capire qual

: il marchesino lo confortò con parole d' occasione. pasolini, i-60: alzandosi

subito da terra e facendo una faccia d' occasione, tutto infervorato per la buona intenzione

, la sua era quasi sempre poesia d' occasione. tarchetti, 6-i-232: feci allora

6-i-232: feci allora un piccolo discorso d' occasione che provocò qualche applauso dalla tribuna

660: tutta la poesia era d' occasione, cioè aveva vita extra-artistica,

per se stesse pei contemporanei, adornandole d' una pompa convenzionale d'immagini classiche.

contemporanei, adornandole d'una pompa convenzionale d' immagini classiche. quasimodo, 5-75:

. quasimodo, 5-75: una lirica d' occasione ['versi ad angiola maria []

fortuna si interpose cece con quattro versi d' occasione che adesso non ricordo. -che

papini, i-890: quel povero poeta d' occasione del monti, quando si inalzarono

1 timidi, che chiameremo intermittenti o d' occasione, sono tali quando si trovano in

felicità, degli adulatori di mestiere e d' occasione che si giovarono della mia demenza

. gadda, 13-70: il cielo era d' occasione: tormenta sulle cime, che

come hanno subdorato un prodotto mediocre, d' occasione. c. e. gadda

nel vendere sulla piazzuola i suoi tagli d' occasione,... principiò a

, a napoli si trovavano bellissimi gioielli d' occasione. -acquistabile di seconda mano,

: x non compera libri, se non d' occasione, quando la spesa diventa un

un motorino a scoppio che celestina trovò d' occasione e fece applicare alla barca.

la sua meta preferita erano le librerie d' occasione e le bancarelle del centro.

qua si desse troppa occasione a coure d' interessarsi delle cose di savoia. cattaneo

sulla ferrovia del gottardo] gli dissi d' aver già scritto. c. e.

1-i-24: monistero de'benedettini, posto su d' un'emi- nenza,...

vol. XI Pag.754 - Da OCCASO a OCCASO (8 risultati)

sicilia né per occasione di colera o d' altro. -allo scopo, col

perdea la minima occasioncèlla di vederlo o d' esser con lui. -occasionacela.

dotta, lat. occasio -ònis, nome d' azione di occidère (comp. da

e la luna già immersa nell'occaso. d' annunzio, iv-2-264: era il cielo

occaso / fiammante, o colli. d' annunzio, i-m: o bianca nemesi,

né occaso mai seppe né orto / né d' altra nebbia che di colpa velo.

occaso, parnaso / fia pur nume d' onor. 5. ultima età

talvolta e lucid'ostro / di gemme d' oriente anco risplende, / ma lume altero

vol. XI Pag.755 - Da OCCASO a OCCHIAIA (19 risultati)

io rischio alcuno / non rifiutai né d' arme, né di foco, / né

occaso! g. graziarli, 556: d' un fendente dorace ebbe l'occaso.

amplitudine occasa od occidua: l'arco d' orizzonte compreso tra il punto ovest ed

il punto ovest ed il punto del tramonto d' un astro. = cfr

dotta, lat. occàtor -óris, nome d' agente da occàre (v. occare

apsavonarola, i-96: chi ha punto d' ingegno, etiam che provazione e consenso,

/ con bei boschetti de pini e d' abeti, / e sopr'a verdi rami

. boiardo, 2-4-52: l'occellaccio d' intorno agirava, / e tal

cominciato a praticare / con buon proponimento d' imparare / del mestier nostro l'hicche,

dotta, lat. occaecatio -ònis, nome d' azione da occaecàre (v.

: prende aloe mezza una oncia, d' albume d'ovo d'occella due denari peso

aloe mezza una oncia, d'albume d' ovo d'occella due denari peso; me-

una oncia, d'albume d'ovo d' occella due denari peso; me- schialo

capelli rossi e gli occhiacci grigi. d' annunzio, v-2-484: a un brontolio più

: appena tornai, tutti i politici d' ogni partito, benché me ne stessi ritiratissimo

viene molto utilmente impiegato in nobili opere d' architettura. 2. sm

i teschi aguzzi e mondi che parean d' avorio fino / luccicavano le occhiaie d'un

d'avorio fino / luccicavano le occhiaie d' un sottil fuoco azzurrino. fogazzaro,

spregiudicato abbastanza e salvarmi dal brutto nome d' ipocrita. 3. incavo livido e

vol. XI Pag.756 - Da OCCHIALAIO a OCCHIALI (13 risultati)

710: sul viso scarnito e soffuso d' un lividore malsano le occhiaie si erano

occhiaie si erano gonfiate di umore. d' annunzio, iv-1-58: ella era alta

finestre in rovina aprono occhiaie cave piene d' ombra. savarese, 15: quando

occhiale, sm. ott. lente d' ingrandimento di qualsiasi strumento ottico (sia

a lo sguardo accostò debile e corto / d' un suo limpido occhiai l'asta d'

d'un suo limpido occhiai l'asta d' argento. c. a. manzini,

l'occhialétto, o addirittura qualche principe? d' annun cio, t-28:

-capacità critica, di giudizio, d' interpretazione. f. alberti, lxxxviii-1-93

perch'ha manco un occhiale, / ché d' altro è da natura ben dotato.

, se guardarete o arete a mente d' aver veduto quai siano i titoli di tucidide

/ come suol per logicata / far più d' uno alla giornata. guerrazzi, 1-703

sembrava intento a far dondolare l'occhialetto d' oro che portava appeso a una catenella

ecc., oppure occhiali di tartaruga, d' oro, ecc., e che

vol. XI Pag.757 - Da OCCHIALIERE a OCCHIALONE (18 risultati)

degli occhi (anche nell'espressione paio d' occhiali o in quella disus. occhiali di

di modo che ho ricuperata la vista d' assai. giovio, ii-74: non è

nel qual adrezza la mira quel cima d' arosto freddo. f. d'ambra,

quel cima d'arosto freddo. f. d' ambra, 51: messer, tien

le poste e, come a traverso d' un par d'occhiali verdi, mirano ogni

, come a traverso d'un par d' occhiali verdi, mirano ogni cosa a

la voce fra quel mormorio di pietà. d' annunzio, iv-1- 691: alessandro

dalla corta barbara nera, dagli occhiali d' oro, diritto innanzi alla sua orchestra

dio mi sento nella vecchia pelle / d' un uomo ». e. cecchi,

, eventi, aspetti culturali, opere d' arte, ecc. (per lo più

vedere / co gli occhi aperti liberi d' occhiali. fausto da longiano, iv-254:

or tutti questi detti siano a guisa d' un specchio agli ignoranti e come uno

del cavallo. inventario di alfonso ii d' este, 2972: cavezzine di pano

stimai che mi dovesser credere un cavallo d' argo, tanto più che portai le occhiali

occhialetto. -anche: monocolo; paio d' occhiali grazioso ed elegante. sergardi,

bene sua maestà con mio occhialino. d' azeglio, 6-6: tanti e tanti -forestieri

cavallo, vestiti da signori, colla catena d' oriolo, l'oc- chialino e i

guardando coll'occhialino tutte le donne. d' annunzio, 1-280: la contessa di santa-

vol. XI Pag.758 - Da OCCHIALONI a OCCHIATA (10 risultati)

occhialóni, sm. plur. grosso paio d' occhiali (e può avere valore scherz

simoni: un merlo stupendo, colore d' inchiostro, occhialuto e intelligente come don

avide; adocchiare. f. d' ambra, 25: io, conoscendovi buon

. perché occhiava chi le pareva. intrichi d' amore [tasso], 57:

intenso, che esprime sentimenti, stati d' animo, intenzioni, o che richiama l'

, 4-17: non bisogna aver mai paura d' acci- gliamenti né ai male occhiate,

delle due case correvano già certe occhiate d' intelligenza. saba, 202: la mia

che abbraccia un determinato spazio; colpo d' occhio. -anche: lo spazio visto,

è un'occhiata, / pien di mucchietti d' un'alle- gra gente. note al

martello, 356: chiunque riceve lettere d' affari vorrebbe poterle scorrere di un'occhiata

vol. XI Pag.759 - Da OCCHIATA a OCCHIAZZURRINO (19 risultati)

era un'occhiata di sole che spandevasi color d' oro sul cornicione del palazzo dei trao

sul cornicione del palazzo dei trao. d' annunzio, iv-vi-571: un'occhiata di

la luna, / le lucide notti d' estate / che il cielo la terra importuna

cielo la terra importuna / col lampo d' innumeri occhiate. marinetti, 2-i-873: l'

mutevoli meraviglie: lastre di zinco e d' argento con venature azzurre morbidissime e carnali

algarotti, 1-iv-319: di maestrevoli tocchi d' ingegno sono sparsi per tutto gli scritti

alcune picciole eccezioni, è un capo d' opera e quasi l'occhiata ai un'aquila

. -a occhiate: a perdita d' occhio (e può avere valore iperbj

. vi entra. -a vista d' occhio. f. corsini, 2-489

-dare un'occhiata', sorvegliare, tenere d' occhio, badare a qualcuno o a

avere valore eufemistico). f. d' ambra, 4-41: oltre che gli è

di un'occhiata', in un batter d' occhio, in un momento, in un

, / ch'io ti perdetti a manco d' un'occhiata. forteguerri, 28-81:

. / che chiude il fosso in meno d' una occhiata / e a'due

occhiatene dagli occhi di passeretta in cerchietti d' argento. -occhiatétta. n

alcuna volta un'occhiatina, mi par d' essere una biscia, quando ella lascia la

distinto / di negre macchie a guisa d' occhi ha il dorso? / de l'

... e al cappello una penna d' uccello occhiata di verde e celeste.

è lo grifone. = nome d' azione da occhiare. occhiatura2,

vol. XI Pag.760 - Da OCCHIAZZURRO a OCCHIEGGIARE (20 risultati)

, ei disse, / son quest'arme d' acciar? facil conquista / non è

la bella vergine che tutti / spregiò d' erina gli occhi-azzurri duci. fantoni, ii-48

in partic. di era). d' annunzio, i-43: alma cimòtoe da '1

s'innalza europeo nembo di guerra. d' annunzio, ii-723: o uomo occhicèrulo,

bell'eugenio, l'occhicerulo eugenio, d' avere « un certo ascendente sulla signorina

. - anche sostant. d' annunzio, iii-1-1069: l'occhichiara [atena

facoltà di vedere nel futuro. d' annunzio, iii-1-1100: volontà occhichiara, figlia

concepita in un altissimo grido, primogenita d' un'altra generazione di muse, ti

padula, 1-31: cogliendo funghi a pie'd' un pino, / cantava una fanciulla

occhieg- giamento italiano. = nome d' azione da occhieggiare. occhieggiante (

occhieggianti, ben formate, mi passavano d' accanto e la mia carne non sarà

, fare agli occhi. il cieco d' adria nella sua alteria. settembrini,

mani in tasca, in un'aria d' indifferenza, e occhieggiando le ragazze. cesareo

. alvaro, 8-26: una scena fu d' una donna che affrontò per istrada una

, 7-208: se qualche schiera sopraggiungeva d' uomini variati in ascose forme, non

gli faceva talvolta incontrar nel cammino. d' annunzio, v-2-504: avevo tutto il tempo

, iii-2-445: sfugge la fronte, e d' essere / chiede perdono a dio /

. 6. recipr. tenersi d' occhio. g. capponi, 1-ii-74

si occhieggiavano a vicenda, confidandosi ciascuno d' essi condurre a suo prò quello che

leve / fogliame azzurro la pervinca occhieggia. d' annunzio, i-193: per te le

vol. XI Pag.761 - Da OCCHIEGGIATO a OCCHIELLO (22 risultati)

dietro una nube, versò un po'd' argento. pratolini, 4-20: le sere

argento. pratolini, 4-20: le sere d' estate, con lo zio e le

tra case povere. uno squarcio / d' azzurro in alto. un viscido lustrare /

azzurro in alto. un viscido lustrare / d' olio nero nel fondo, e un

luce). lucini, 9-48: d' oltre l'intrico delle rame spesse..

. veniva ad occhieggiare con le scaglie d' oro il serpe di luce.

la stanzaccia era veramente orrida e piena d' angoli e recessi oscuri dai quali occhieggiava

colui che fa occhielli. = nome d' agente da occhiellare. occhiellatrice, sf

aggeggia una finta. = nome d' azione da occhiellare. occhièllo (region

anche passato tra gli occhielli del giustacore d' un giovine cavaliere, è galanteria. g

lavoro, era orlatrice di occhielli. d' annunzio, iv-1-42: la sera seguente,

, v-i- 281: portava, d' inverno, certo paltoncino, come usavano

terzo occhiello del panciotto si fregia di catena d' oro di grammi 33. alvaro,

: mentre parlava ella staccava 1 fili d' erba e i piccoli fiori della spiaggia,

. -mar in. occhielli d' injeritura o occhielli dei terzaroli: quelli

': piccoli fori fatti agli orli d' inferitura delle vele o alle bende dei

i-202: tal porge botton ch'è pien d' uc- chielli / e non c'è

di occhielli di luce. -bocca d' occhiello: bocca piccola e stretta (e

pigliare a sorsi e far la bocca d' ucchièllo, i'ho avuto sempre a recere

con gli occhi azzurri e una bocca d' occhiello, perpetuamente sorridente sotto due baffetti

occhiello, perpetuamente sorridente sotto due baffetti d' oro arricciati. -in alcune scritture

un occhiello nel ventre, son cose d' ogni settimana. beltranielli,

vol. XI Pag.762 - Da OCCHIERÀ a OCCHIETTO (21 risultati)

maggiore. / io starei meglio moglie d' un sartore / che mi mettria tre punti

sopra del pube nel caso di ritenzione d' orina. qualche chirurgo aiè il nome d'

d'orina. qualche chirurgo aiè il nome d' occhiello a tutte le incisioni di poco

'macchie 'mi tengo come altri d' un nastro all'occhiello. -pigliare per

abbonda; / fertile è la palude d' aquile ed occhierelle, / ma più

). -anche: ammiccamento, strizzatina d' occhio, espressione che rivela intesa,

dai suoi andari, aguzzava il core d' ognuno. berni, 29-49: (

del suo cuore infagottato di lardo. d' annunzio, iv-2-276: la pappagorgia e le

, e due occhietti acuti e vivaci d' uccello, che gli sbattevano continua- mente

. -con valore avverb. d' annunzio, iii-1-6io: drappi di seta lavorati

-marin. ciascun occhiello dei terzaroli o d' inferitura (v. occhiello, n.

che stia saldo. inventario di alfonso ii d' este, 3284: occhietti da fenestrino

l'estremità della verga dentro un buco rotondo d' una filiera d'acciaio, più largo

dentro un buco rotondo d'una filiera d' acciaio, più largo davanti che di dietro

rilevate, con alcuni nodi a modo d' occhietti attorno attorno per l'ambito loro

per così dire, in infinito a foggia d' una matassetta di sottilissime fila. spallanzani

con questo [vetro] ha più d' un rapporto un secondo vetro alquanto più

esser formato di occhietti o maglie a guisa d' un reti- cello. tommaseo [s

fave con occhietti neri tra le foglie d' argento. 5. ferita provocata da

, e, anche, nelle lettere d' ufficio... è 'l'indirizzo

una lettera, di un memoriale e d' altro scritto simile, e un'altra

vol. XI Pag.763 - Da OCCHIFULGIDO a OCCHIO (12 risultati)

11. locuz. -bare l'occhietto, d' occhietto o occhietti o chiudere l'occhietto

se un bel visetto / mi fa d' occhietto, / cento dobloni / gli vuò

cuffia perché ascoltassi non so che concerto d' una orchestra di praga. -in

, di specificazione che indica uno stato d' animo, un atteggiamento, un'intenzione

larga sul letto, gonfia come una schiuma d' uovo, e agli orecchini colle perle

da bagni, / sotto le mani d' achille domò tocchi-fulgida atena. =

ciascun de'tuoi compagni, / che d' egregi schinier veston le gambe, / già

, e se tu arrivi guarda ». d' annunzio, i-14: l'occhi-glauche figlie

giacea della montagna, / quando nunzia d' amor venne dal colle / la bruna,

marino che ha così esattamente la forma d' un cavallo del giuoco degli scacchi,

loro accennando, tutte le raccoglie. cecco d' ascoli, 914: occhi eminenti e

: con due occhi in testa che parean d' un falcon

vol. XI Pag.764 - Da OCCHIO a OCCHIO (30 risultati)

: se fussi polifemo o balestriere / d' un ochio, da le fosse andrò discosto

fissavano talora in viso alle persone. d' annunzio, v-1-212: rivedo le sue mani

di latti- cine di vitello cotte o d' occhi di vitello. boccamazza, i-1-440

non vedeva se non poco, e molto d' appresso, così con quegli dell'intelletto

, la locuz. avere gli occhi d' argo indica oculatezza, avvedutezza, attenzione,

sei ali; / le penne piene d' occhi; e li occhi d'argo,

penne piene d'occhi; e li occhi d' argo, / se fosser vivi,

ricca gonna una sacrata dea / cinta d' un velo e d'or le chiome

sacrata dea / cinta d'un velo e d' or le chiome avvolte, / le

tenea, / con l'ale stese e d' argo li occhi avea. ariosto

avea. ariosto, 14-107: con occhio d' argo il glio di pipino /

4-279: mostro orribile e grande, d' ali presta / e veloce de'piè

, ii-431: bisogna aver gli occhi d' argo in avvertire a chi tu dai a

vigilava con gli occhi d' argo con monsignor d'angolem, co

vigilava con gli occhi d'argo con monsignor d' angolem, co 'l duca d'ornala

monsignor d'angolem, co 'l duca d' ornala e con quaranta de'suoi più scielti

soldati. brusoni, 615: teneva apparenza d' uomo robusto con sette capi, nel

naturali. piave, xc-248: anco d' argo i cent'occhi disfido / se

andato in cateratta. -batter d' occhio: momento, istante, attimo;

non vider più bene / ch'un batter d' occhio e poche ore serene. tenzone

vita, la quale è un batter d' occhio a ragione della celestiale gloria.

, i-241: la corsa è un batter d' occhio. 2. per estens

le viti] a riguardo; un po'd' occhio e di regola

: né occhio non vede né cuore d' uomo può pensare quello eh'è apparecchiato da

: ella [maria] fu capace d' udire cose che non fu mai creatura che

/ gli occhi 'n ver quella / e d' ogni acto t'astieni. dante,

e io, che tutto ai piedi / d' i suoi comandamenti era di voto,

più serio, esclamò: « il 15 d' ottobre 1627! sicuro: è dell'

quiete, al santo / desco fiorito d' occhi di bambini. pirandello, 8-1041:

aliene, a un tratto trovava modo d' entrar bruscamente a riparlarmi di te o dei

vol. XI Pag.765 - Da OCCHIO a OCCHIO (25 risultati)

/ un corpo nudo. -pieno d' occhi o tutt'occhi (con valore aggettivale

indole di una persona, uno stato d' animo, un sentimento, un'intenzione (

donna mia / un lume pien di spiriti d' amore, / che porta uno piacer

nel core, / sì che vi desta d' allegrezza vita. dante, vita nuova

., 1-44: folgoron gli occhi d' un dolce sereno, / ove sue face

tien cupido ascose; / l'aier d' intorno si fa tutto ameno / ovunque

occhi siano quelli che sono i messi d' amore, notate quei d'anichino,

sono i messi d'amore, notate quei d' anichino, quando giuocava con madonna beatrice

chiamato sultan me- met, di età d' anni 18,... di maggior

, 8-348: quindi, sbarrando tanto d' occhi e congiungendo l'indice e il

gai come di pulzella, terribili come d' assennata. pindemonte, ii-13: d'arcane

come d'assennata. pindemonte, ii-13: d' arcane tazze a lei medica mano /

ecco di nuovo il commissario con tanto d' occhi fuori, scalmanato, investendoci tutti

scompaginata, che gli abitava dirimpetto. d' annunzio, i-413: catntava mollemente;

nessuno! le gridava allora con tanto d' occhi sbarrati. tornasi di lampedusa, 196

lo conosci ancora? -mal d' occhio: v. maldocchio1. -occhio

, non cattivi venti. -colpo d' occhio', v. colpo, n.

rotto e con le vele le quali piene d' occhi gli pareano tutte spezzate e con

biringuccio, 1-29: con l'occhio d' un zappone il van minutamente tritando [

e dicesi occhio dal modo che tiene d' occhio aperto... sono dui occhi

quand'ella [la scure] è d' occhio largo e taglio stretto. crescenzio,

di scuri. inventario di alfonso ii d' este, 3120: occhi da muro de

bartoli, 6-5-178: per entro gli occhi d' una di quelle mie manette passarono un

in fronte e pennacchio nero, un occhio d' argento appiccicato al petto pei magistrati civili

bresciani, 6-x-43: colle pomate mescolate d' orichicco (ch'è una gomma)

vol. XI Pag.766 - Da OCCHIO a OCCHIO (23 risultati)

pepato / è più torte, se d' occhi egli è privato. note al

taglia, restano nella tagliatura a similitudine d' occhi e perciò dai fanciulli sono chiamati

in cima entro un informe occhio formato d' un legno liscio, e subito..

, penetrandovi filtrato, chiazzava il terreno d' occhi mareggianti. -in partic.

pomellato di bianche nubi, occhi d' azzurro si aprono e si chiudono.

riparo. risalendo la costa sergio vide d' un tratto dall'alto ciò che ne restava

restava: un grande occhio rotondo pieno d' acqua d'un azzurro torbido tagliato in

un grande occhio rotondo pieno d'acqua d' un azzurro torbido tagliato in mezzo al

ponte. -ciascuna delle chiazze d' unto che si formano sulla superficie del

: e dicesi del togliere il buon d' una cosa per sé e lasciare il cattivo

pigliare alle volte... di polvere d' oc chio di granchio con

doloroso. savinio, 3-95: vedovo d' ugna e coronato da un occhio di

-gerg. occhio di civetta: moneta d' oro. piccolomini, 10-323: chiaman

: chiaman parimente li contadini li ducati d' oro occhi di civetta, e ridono e

a'suoi corsieri, o prole / d' iperion divina, occhio del cielo, /

i tuoi pannicelli, e mi fa bisogno d' un bell'occhio di sole per assolcarli

luna riceverà l'occhio infinito, / d' impero e fede e onori n'inghirlanda

come e in che tempo gli occhi d' uno albero nelle tenere cortecce dell'altro pigliassero

: * scudetto, occhio ': sorta d' innesto con sui si adatta un pezzo

: vi parlerò di tre sole maniere d' innesto che bastano a provvederci completamente,

indugia a fare il predetto nesto nel mese d' agosto,.. si lascia addormentare

primavera... e questa maniera d' innesto dicesi dagli agricoltori innesto a occhio

a occhio chiuso, che si fa d' agosto. perché c'è poi quello

vol. XI Pag.767 - Da OCCHIO a OCCHIO (9 risultati)

: se scoppia un tallo a piè d' un novello insetato (innestatoi si leva,

tacquero tutti e due ascoltando il mormorio d' una fontana vicina, e un ronzio

una fontana vicina, e un ronzio d' insetti che si rivelavano passando negli occhi

l'occhio dell'intenditore. -colpo d' occhio: v. colpo, n.

singolarità che valga a distinguerli dagli uomini d' altre età e d'altre terre.

distinguerli dagli uomini d'altre età e d' altre terre. fenoglio, 2-234: per

criteri, intendimenti o da uno stato d' animo, dall'indole, da una particolare

ruzzini, lxxx-4-425: forse la facilità d' alcun indulgenza, unita al merito di

, / tenendo la tornata / corno d' inamorati. boccaccio, dee., 2-10

vol. XI Pag.768 - Da OCCHIO a OCCHIO (18 risultati)

occhio, gli occhi, un occhio d' uomo, umano, della testa, del

disse: oh, vale un occhio d' uomo. e veduto un fanciullo che passava

un ochio. guicciardini, 2-10-360: d' onde nascono le carestie se non in

, 7-367: ogni cosa vale un occhio d' uomo. dimanda di carne, dimanda

che produce la liguria costa un occhio d' uomo in questa terra. o.

e in quello fece porre tanto brocato d' oro bellissimo e rico, che uno

, 101: ci sono bellissimi occhi d' invetriate e grandi quasi quanto tutta

la chiesa turati in quel giorno da gigli d' oro in campo nero servivano d'acconcio

gigli d'oro in campo nero servivano d' acconcio ornamento. baldinucci, no:

], perciocché, contro alli siti d' essa volta e per forza di lumi

volta e per forza di lumi e d' ombre, il torso che scorcia in dentro

colorati e rosette dipinte e cotte e fregi d' intorno dipinti e cotti...

scalone per un occhio ovale lucente. d' annunzio, iii-1-789: un'apertura verticale,

fagiolo, n. 1. -mal d' occhio: v. maldocchio2. -occhio

occhio: v. maldocchio2. -occhio d' asino: erba saetta { sagittaria sagittifolia)

a maturare verso la fine del mese d' agosto e, maturata perfettamente, diventa d'

d'agosto e, maturata perfettamente, diventa d' un colore quasi simile al rubino.

dizionario di marina, 532: 'occhio d' una gassa ': la parte che

vol. XI Pag.769 - Da OCCHIO a OCCHIO (13 risultati)

: cappio fatto per impiombatura all'estremità d' un gherlino... 'occhio ai

lo stesso, e abbracciare la testata d' un albero... 'occhio d'

d'un albero... 'occhio d' uno stroppo ': la parte dove

dizionario di marina, 531: 'occhio d' una bigotta': quello in cui passano

5-4-404: tra gli altri [marmi] d' ammirabil perfezione e bellezza è l'occhio

più bigio, il quale, invece d' esser picchiettato come il granito, è composto

minuti rigiramenti, somiglianti talvolta ad occhi d' uccelli. -occhio di pesce o di

. bossi, 247: 'occhio d' ariete, di lince, di lupo '

loro somiglianza si attribuisce a varie specie d' animali. -occhio di tigre:

certa distanza, entro un determinato raggio d' azione, ciò che non poteva essere

occhio naturale, ma compresi nel raggio d' influenza dell'apparecchio stesso: mediante quest'

riportato dal salviati in questa figura come d' una 'e 'che avesse rovesciato

con valore di inter. in che batter d' occhio! '.

vol. XI Pag.770 - Da OCCHIO a OCCHIO (23 risultati)

, tanto grande, in che batter d' occhio fu presa, perdendo tutto il regno

poca fame che ne'cristiani medesimi è d' ascoltare la parola di cristo. gioberti

a cald'occhi. -a colpo d' occhio: v. colpo, n.

, n. 23. -a corsa d' occhio: con una rapida scorsa, con

canzonetta] una lestissima letturina a corsa d' occhio. -agli, davanti,

a cui / s'aperse a li occhi d' i teban la terra. m.

la nostra giustizia / ne li occhi d' i mortali, è argomento / di fede

a. pucci, 7-no: convienti brigar d' essere ornata / di vita virtuosa e

essere ornata / di vita virtuosa e d' onorare / il tuo marito, sì che

tommaseo]: nelle diaboliche lusinghe fa d' uopo vivere a occhi aperti. guicciardini,

agli occhi, all'occhio, a regola d' occhio: con la facoltà della vista

, poco più poco meno, a regola d' occhio. bigiaretti, 10-21: il

, n. 19. -a perdita d' occhio (óon valore aggettivale):

lo son sognata. mi pareva d' essere in una gran pianura a perdita d'

d'essere in una gran pianura a perdita d' oc- -chio. d'annunzio,

a perdita d'oc- -chio. d' annunzio, i-92: la strada prolungasi dritta

di selci da'lati giù a perdita d' occhio. -con valore avverb.

/ solcava la strada / a perdita d' occhi. e. cecchi, 8-129:

una folla, che brulica a perdita d' occhio, son centinaia e migliaia di

, 51: intorno, a distesa d' occhio, l'iniquità degli oggetti persiste intangibile

-aprire, fare tanto o tanti d' occhi', guardare, osservare molto attentamente

penan lì in van, facendo tanti d' occhi. e. cecchi, 7-19:

anche piuttosto scandalosi. ho aperto tanto d' occhi, sperando ai dargli ragione.

vol. XI Pag.771 - Da OCCHIO a OCCHIO (12 risultati)

smentiscono. -aprire gli occhi o tanto d' occhi a qualcosa: prestarvi grande attenzione

., iv-xv-10: dico che tempo è d' aprire li occhi a la veritade.

in egitto le trombe guerriere dell'armata d' augusto, che sole bastavano ad isvegliare

bastavano ad isvegliare antonio dal lungo sonno d' una vita oziosa e lasciva e a

nuora sciocca e malaccorta, aprirò tanti d' occhi... in ritrovarmi un genero

occhi il tempio a claudio fatto per arra d' eterna servitù. segneri, iii-1-2:

-con riferimento alla morte, come punto d' arrivo ineluttabile. giuliani, ii-336:

ingegnere antonio zannoni, provvedendo allo scoprimento d' una pittura murale del secolo decimoquinto.

diavol mi porti, se le fanciulle d' oggi non son prima innamorate che gli abbino

buona cognizione. -avere gli occhi d' osso: non vedere o fingere di

. / ad ogni cosa avere gli occhi d' osso. -avere gli occhi in

sempre gli occhi in capo e avvengonsi d' ogni cosa. a. martini,

vol. XI Pag.772 - Da OCCHIO a OCCHIO (23 risultati)

consultazione. manni, 2-188: prima d' impegnarsi a negare come non vero il

quella bertella. -a vista d' occhio: in modo sorprendentemente rapido,

nievo, 243: io dimagriva a vista d' occhio, e la pisana fingeva di

che il naso gli crescesse a vista d' occhio. bacchetti, 15-54: il vino

e le piramidi dei cocomeri sparivano a vista d' occhio. -balzare agli occhi',

, quando cadde sotto l'occhio beffardo d' un popolo che si gabbava di tutte le

achille ', ti citerò il primo periodo d' un'orazione politica d'uno scrittore.

il primo periodo d'un'orazione politica d' uno scrittore. -chiudere gli occhi

fare, schiacciare, stringere, strizzare d' occhio, d'occhi, l'occhio,

, stringere, strizzare d'occhio, d' occhi, l'occhio, gli occhi'

, il che si chiama 'far d' occhio 'o vero 'fare l'occhiolino

: ferrante, rivolto a me e facendomi d' occhio: « dunque », disse

bisbigliar la checca e mone / e far d' occhio alla ciecia che sonava. bracciolini

il dir male de'grandi, fa d' occhio e gode. ghislanzoni, 17-13:

vino che celeste gli aveva versato facendogli d' occhio. solinas donghi, 2-164: luigino

bella /... / non pur d' averlo udito gli dice ella, /

. 17. -con tanto d' occhi: con stupore, con meraviglia,

: era rimasto a guardare con tanto d' occhi quello che gli parlava così.

dare1, n. 62. -dare d' occhio, l'occhio, gli occhi o

bartoli, 13-1-51: gareggiavano in fogge d' abiti gai e in acconciature da più

5-505: eravi una tal giovinastra, nazionale d' un di quei luoghi vicini che soggiacevano

d. bartoli, 2-3-169: quella novità d' un così pubblico e solenne mostrarsi tanti

popolo, dopo aver fatto inutile ricerca d' un suo amico smarrito fra la moltitudine,

vol. XI Pag.773 - Da OCCHIO a OCCHIO (22 risultati)

venute giù per la successione de'secoli d' occhio in occhio. -dormire a occhi

con gli occhi altrui vale riposarsi e quietarsi d' alcuna cosa in su '1 sapere e

su '1 sapere e 'n su la diligenzia d' altrui. -dormire con gli occhi

aperti; ché più tesser sciocca / d' ogni altra ria deformità deforma.

questo esito ebbe il movimento di bartolomeo d' alviano, stato più negli occhi degli

io tratti prima di quelle del prencipe d' oranges suo padre, il quale è stato

. pensa di far ritornare gli amici d' antonio galeazzo bentivogli, li quali..

veston le donzelle. / lì fan d' occhio, metton ghigni: / è lì

nella storia del cinema. -fuggire d' occhio qualcosa a qualcuno: sfuggirgli all'

: ben osservato! e'm'era fuggito d' occhio. -fuori degli occhi

gettare, n. 41. -giocare d' occhio con qualcuno: ammiccargli, strizzarglielo

, 121: esse dall'alto / giuocan d' occhio col vago, e son civette

n. 2. -in un batter d' occhio: v. battere, n.

-in un tratto, in un voltar d' occhio: in un momento, in

ha questa pratica, in uno voltare d' occhio sa come giace quel piano, come

i'ti perdei / 'n un tratto d' occhio: e al fin del gran viaggio

: il ferruccio deliberò levarsi quella molestia d' in su gli occhi e sicurare il detto

. -levare, togliere una persona d' occhio, dagli occhi, dinanzi agli

più certa puoss'egli avere che tolti d' occhio coloro ne sieno i quali, d'

d'occhio coloro ne sieno i quali, d' intollerabil superbia enfiati e colmi d'avarizia

, d'intollerabil superbia enfiati e colmi d' avarizia insaziabile..., offesi o

per certo / ce l'abbiamo a levar d' avanti agli occhi. alfieri, 4-92

vol. XI Pag.774 - Da OCCHIO a OCCHIO (24 risultati)

: da amico sincero, voglio avvertirla d' una cosa che le sarà utile di sapere

: nelle terze 'laudi ', d' annunzio ha sfoggiato un virtuosismo meraviglioso e

46-262: ponetevi sott'occhio la carta d' europa. studiatela con guardo sintetico, nell'

: piangere per la commozione. rinaldo d' aquino, 118: un oseletto che canta

aquino, 118: un oseletto che canta d' amore / sento la notte far sì

occhio a qualcuno: strizzarglielo in segno d' intesa. de marchi, i-557:

ciottoli, e se fossero state sul banco d' un fornaio non si sarebbe esitato un

ii-267): né creder che d' addosso occhio ti muova / fin che in

a forza di non distaccargli mai l'occhio d' addosso. manzini, 12-143: marisa

agli occhi. -non perdere d' occhio, dagli occhi qualcosa'. nutrire

iv-323: credimi, / non perderò mai d' occhio il mio diritto. foscolo,

378: la chiesa romana non perde mai d' occhio ciò ch'abbia una volta pur

volta pur solamente appetito. -non perdere d' occhio qualcuno: non perderlo di vista

aspetta, / per non lo perder d' occhio. tarchetti, 6-ii-384: ho

la stessa casa, di non perdervi d' occhio un istante. -non stracciarsi

occhi ', che vale curarsi poco d' una cosa. -non tenere gli occhi

loro occhio si pasca. -passare d' occhio', passare inosservato. crusca [

s. v.]: * passare d' occhio 'vale sfuggire all'altrui attenzione

ciò vivo rammarico. -perdere d' occhio: perdere di vista momentaneamente,

. caro, i-266: né mai d' occhio perdendola [la capra], per

ingravallo e il dottor fumi non li perdevano d' occhio un momento. -non

imprender colui cui non averien voluto perder d' occhio. lippi, 5-30: la donna

aspetta, / per non lo perder d' occhio e chrei le manchi, / segue

dell'astrazione é infinito: quando perde d' occhio la realtà, può non finir

vol. XI Pag.775 - Da OCCHIO a OCCHIO (22 risultati)

almanco ho questa buona sorte d' aver la vista chiara, vivarosa,

presbite mi sento addosso gli occhi presbiti d' uno zoologo che cerca d'inquadrarmi nell'

occhi presbiti d'uno zoologo che cerca d' inquadrarmi nell'occhio di una rolleyflex.

l'ospite misteriosa. -sparire d' occhio: scomparire dalla vista di qualcuno

. lippi, 2-53: gli sparì d' occhio e fece un tempo scuro /

gli occhi ne'ricchi, si dolevan d' avere a guadagnarsi il pane. baldi,

sta sempre sugli occhi. -tenere d' occhio, a occhio qualcuno o qualcosa o

a occhio qualcuno o qualcosa o avere d' occhio a qualcuno: sorvegliare, sottoporre

/ farò precetto, acciò che gli abbian d' occhio, / onde non sia condotto

casa dall'incendio, o per tener d' occhio cose preziose nascoste, sotterrate.

: io non lo lasciai, lo tenevo d' occhio nella folla della gente, avevo

ambasciatori delle potenze, così facean tener d' occhio il micheroux dai loro confidenti.

non restava, ora, che tener d' occhio l'orologio regolando i propri cauti

, dispersi; non potuti esser tenuti d' occhio, inservibili e perciò esposti a

magazzini, o delle stalle, da tener d' occhio. -con riferimento a dio

mezzo ai folti boschi, tenendo sempre d' occhio le sue creature. -tenere

disinteressarsi del paziente, esso va tenuto d' occhio e sottoposto alle cure del caso

. da un anno che lo tengo d' occhio e quando posso ci scappo da genova

e neppure diffidenza, ma un tenersi d' occhio a vicenda, come tra potenze press'

). carducci, ii-16-149: tenga d' occhio, se mai, il fan-

: s'io ti fiammeggio nel caldo d' amore / di là dal modo che 'n

orecchi. giuliani, ii-315: quan- d' era poi fuori via (quel suo damo

vol. XI Pag.776 - Da OCCHIOBUE a OCCHIONE (8 risultati)

rettrici nere, le tre rettrici esterne d' ambo i lati ed il pogonio esterno delle

). -anche: ammiccamento, strizzatina d' occhio, espressione che rivela in

occhiolino pietoso alla nostra madonna addolorata. d' annunzio, iv-2-190: gli occhiolini verdognoli di

complicità o un'intenzione, uno stato d' animo (talvolta in relazione con un agg

cio / che voi l'avreste detto d' un montone; / certi occhion tondi

due grandi occhioni, stupidi e gonfi d' acquavite, due occhi da servitore mi

/ trattien dei bianchi buoi, che d' ogni lato / il grande occhione girano,

terra o sulla rena, nel mezzo d' un prato o di qualunque altra gran

vol. XI Pag.777 - Da OCCHIOROSSO a OCCHIUTO (23 risultati)

giugno non si sente che il fischio d' appello ed il canto della sterpazzolina, dell'

occhiuto argo, onde il nome acquistò d' argicida. pascoli, 484: non

i lampi e scintillar le stelle. d' annunzio, iii-2-98: ha dietro a sé

e venenoso rostro / tutto il dolce d' amor tronca ed am morba

della gelosia] occhiuta vedi, / d' aureo color, di nero e di vermiglio

ha la cerulea veste / l'algente dea d' ogni anima gelosa. f. f

: né da le porte, opra d' invidie e d'ire, / esca a

le porte, opra d'invidie e d' ire, / esca a vagar per la

, / su cui veglia un occhiuto profilo d' alata chimera. -con riferimento a cupido

la pallida civetta / e con pupilla d' or lucida occhiuta / invitolli a venir

ciò che accade; che tiene attentamente d' occhio persone o azioni o fatti.

troppo occhiuta al male, / fui d' adamo nemica, / fui contro dio

occhi ebbi fissi / ne la varia d' error torbida ecclissi, / a te fabro

te fabro di morte, a me d' affanni. fagiuoli, ii-172: oh quante

, / ed in vederli son più d' argo occhiute. parini, giorno, ii-89

giunge a me un sol lampo / d' amor cieco, occhiuta avvampo.

somigliante a una lunga striscia, qual è d' una serpe, vaghissima di colori e

de l'ali, e con le macchie d' oro, / le occhiute leggerissime farfalle

/ le occhiute leggerissime farfalle / onor d' erbose rive. arici, ii-24:

o un dolce ben lievitato!. d' annunzio, ii-305: oaor dell'eterno /

talvolta nelle menti estatiche dei profeti gode d' improntare una verga occhiuta, un pane

la notte, pallida fantasma / occhiuta d' astri. -con riferimento ai cherubini

/ tremendi occhiuti e dalle vive ruote / d' occhi infiniti anch'esse sparse.

vol. XI Pag.778 - Da OCCI a OCCIDENTALE (13 risultati)

di commessari, di giudici, d' inquisitori, di spie occhiutissime a investigare gli

derisi, solitari stanno, / strumenti ciechi d' occhiuta rapina. 8.

volete con visibile geometria palparne, a tratto d' occhiuta dimostrazione, le pruove, ascendiam

e da fianco la spada occhiuta. d' annunzio, hi-1-582: io vo pel mio

io. sacchetti, 151: dico d' un parlar rotto / con parole e

potenze occidentali se ostile ad esse. d' annunzio, iv-2-834: quel giorno s'intrattenne

al termine egli sale / il navicello d' oro, e infine ha posa / veleggiando

/ ti getti nelle pallide fiumane. d' annunzio, iv-1-475: su l'orizzonte

occidentale la luce persisteva come il riverbero d' una vasta fucina sinistra. -emisfero

. -impero occidentale', l'impero romano d' occidente. tasso, n-ii-411: l'

tua barca f... / d' un vento occidental dolce conforto. pigafetta,

filippo si fa maggiore la riputazione di barbara d' austria. foscolo, viii-52: le

,... distraendo i signori d' europa dalla tirannide delle loro castella e

vol. XI Pag.779 - Da OCCIDENTALISMO a OCCIDENTE (17 risultati)

) come, diremo, lo zendado d' una danzatrice orientale, o piuttosto il

danzatrice orientale, o piuttosto il velluto d' una occidentale. -sostant.

equilibrio europeo era minacciato \ ch'era d' uopo rintuzzare l'orgoglio della russia.

il nostro mandarino appare troppo meno edotto d' usi e costumi occidentali di quanto sarebbe presumibile

tanto un pranzetto. = nome d' azione da occidentalizzare. occidènte (

cassinese, xxxv-1-io: ca là'sse mosse d' oriente / unu magnu * vir '

vir 'prudente, / er un altru d' occidente. ristoro, 1-2: ha

questi abitaranno dietro al tabernacolo dalla parte d' occidente. petrarca, 50-2: ne la

che rimaneva ben poco del giorno. d' annunzio, i-80: via pe'risi de

/ a questa tanto picciola vigilia / d' i nostri sensi ch'è del rimanente

solopossente / la folgore strappata, / eran d' órto terrore e d'occidente, /

, / eran d'órto terrore e d' occidente, / e si pascean di regni

: tutte le volte che nella civiltà d' occidente l'edifizio delle convinzioni morali e del

l'occidente. -impero romano d' occidente'. la parte occidentale dell'impero

augustolo nel 476). -impero d' occidente: sacro romano impero (v

iii, l'erezione del nuovo imperio d' occidente con la dismembrazione da quello d'o-

d'occidente con la dismembrazione da quello d' o- riente.

vol. XI Pag.780 - Da OCCIDERE a OCCIPITE (20 risultati)

-imperatore d' occidente: imperatore del sacro romano impero

de luca, 1-1-72: nell'imperadore d' occidente, il quale si dice di

offerire omaggio di vassallaggio o all'imperadore d' occidente o a quel d'o-

o all'imperadore d'occidente o a quel d' o- riente. -stor.

riente. -stor. scisma d' occidente: v. scisma.

scisma. -relig. chiesa d' occidente: la chiesa romana. 3

, socio-economica e politico-militare degli stati uniti d' america nei loro rapporti con il contrapposto

e l'occidente di questo glorioso giorno d' italia. -morte. lippi

, / che piove al collo e privalo d' un braccio, / ond'ei in

famiglia di fronte al sole occidente. d' annunzio, iv-2-1010: le balze erano piene

le balze erano piene di luce e d' ombra, percosse dal sole occidente.

intr. ant. tramontare. cecco d' ascoli, 668: se in oriente è

tendono le mani / al sole occiduo. d' annunzio, iv-2-264: era buona

ne'rosei occidui fumi / vanenti. d' annunzio, i-182: dava murmuri freschi

ii-607: la calpesta mèsse al par d' occidua / nuvola s'imporpora. idem,

si spande su per i cristalli carico d' innumerevoli rose porporine. la luce occidua passa

: occidua valle sopra il lago aperta. d' annunzio, ii-71: tacita era la

all'occiduo lo aveva elevato alla dignità d' uno stipendio. = voce dotta

un tratto divenuti cattivi, inaccessibili. d' annunzio, iv-1-821: egli le tolse

.. i capelli semplici coprivano a guisa d' un casco aderente senza turbare la linea

vol. XI Pag.781 - Da OCCIPITOANTERIORE a OCCITANISTA (3 risultati)

ed amare e cantare, senza conoscerla d' appresso, una dama della più gloriosa

nobiltà occitanica, trapiantata nelle mistiche plaghe d' oriente. -sostant. carducci

meridionale in cui si usava la lingua d' oc. occitanista, agg.

vol. XI Pag.782 - Da OCCITANO a OCCORRENTE (10 risultati)

usato nella terminologia scientifica). d' annunzio, iv-2-1012: la gora si rigonfia

i denti sono situati anteriormente alla linea d' occlusione. -occlusione linguale: varietà di

linguale di un dente rispetto alla linea d' occlusione. -occlusione meccanica: ileo meccanico

se si abbisogna, che è d' uopo; che si addice; conve

, lat. tardo occlusìo -ónis, nome d' azione da occludere (v. occludere

piu usato nellaterminologia scientifica). d' annunzio, ii-293: o strada..

-turato (il naso). d' annunzio, ii-63: ci ritraemmo, con

miei, l'occorrente da scrivere. d' annunzio, iv-1-769: accanto, in

in quanto male involta / fosse la vita d' esto mondo reo, / e le

nel preterito, / che mentre cercon d' altri fare interito, / per sé diman-

vol. XI Pag.783 - Da OCCORRENZA a OCCORRERE (11 risultati)

, esultarono nel vedersi offerto il pegno d' una protezione tanto utile in ogni occorrenza,

tutte le merci loro e a fornirli d' ogni loro occorrenza, corti sarebbero tutti i

796: pativa questa armata qualche difetto d' armi da fuoco e d'altre occorrenze.

armata qualche difetto d'armi da fuoco e d' altre occorrenze. maironi da ponte,

poi ampio questo locale oltre l'occorrenza d' un provinciale museo. da ponte,

da ponte, 18: perdei più d' un anno in tal guisa, tra le

, e di venderli or per coprirmi d' un decente abito ed or per supplire

prencipi e nell'imperatore potere e rissoluzione d' estendere a quella parte la frontiera per

, per una occorrenza di messer antonio d' importanza, mi bisogna esser seco a la

s'insospettì, e... trattandosi d' un gran personaggio, diede in una

/ il terzo ecco mi occorse / d' altro avvenir non lieto anno presago.

vol. XI Pag.784 - Da OCCORRERE a OCCORRERE (12 risultati)

: come ch'io l'abbia in concetto d' uomo di saldo intendimento e di profondo

machiavelli, 1-i-165: perché molti sono d' opinione che il bene essere delle città

opinione che il bene essere delle città d' italia nasca dalla chiesa romana, voglio

, 970: doh, elli m'ocore d' uno buffone, el quale passava da

: chi è più degno di te d' occorrere alle mie forze? vieni, e

, occorre subito alla domanda del numero d' esse, determinandolo in questo modo, cioè

, che adesso ultimamente gli sia, d' un'altra donna, nata una figliola.

la guardia di cotesta ròcca e che d' essa a te e a noi può occorrere

tant'alta / e sì rara aventura d' acquistare / baiardo, quel destrier che

gli era occorso di difendere, in più d' un'occasione, la riputazione di quel

: e qualche uno che tal miniera chiama d' acciaro e non di ferro. ma

, perché non si vede tanta differenzia d' acciaro al ferro che vi oc- corga

vol. XI Pag.785 - Da OCCORRERE a OCCULTAMENTE (5 risultati)

ancora difender qualche opinione contra a quella d' uno altro, fallo più modestamente che

v. occorrenza2). = nome d' azione da occorrere1. occórso1 (

= lat. occursus -ùs, nome d' azione da occurrère (v.

del reame occultamente. alessandro de'medici d' ottaiano [in carducci, iii-6-186j:

offizio turco, queste città d' italia cotal mercanzia faceva. giacomo soranzo

vol. XI Pag.786 - Da OCCULTAMENTO a OCCULTARE (14 risultati)

simile al mare, in cui fa uopo d' esperto nocchiero; i cortigiani simili a

, 1-2-55: non si tratterebbe che d' una specie di rivelazione che l'anima

: a goccia a goccia / l'acqua d' alto cadendo i sassi incava; /

figliolanza che ha da infettare lo spirito d' ogni femmina. parini, xx-46: da

un tal discorso aveva pregiudicato alla riputazione d' aristide. -in modo misteriosamente occulto

[delle cose] ovvero è esercitamento d' umiltà, ovvero fiaccamente di superbia.

cadavere', sottrazione, occultamento o guasto d' apparecchi a pubblica difesa da infortuni',

atto al finestarle, per eternale benedizione meritò d' essere midi impedire al nemico e ai

alla sua udienza e sarà in concetto d' ascoltar volentieri chi comanda giustizia e di

tenere in freno i = nome d' azione da occultare. ministri e

i crini / la guidi il tempo, d' una lira al suono. pea,

folto bosco antro sassoso / cui l'erba d' ogni intorno occulta e preme. lanzi

il parricida ha avuto anche l'ardire d' aprir la bocca e di nuovo cerca di

ei pensa, / tutto in lor d' odio infellonissi. l. priuli,

vol. XI Pag.787 - Da OCCULTATAMENTE a OCCULTATORE (6 risultati)

: apprese [orfeo] il metodo d' occultare le sue dottrine con geroglifici e

e'suoi appetiti, voglie e passioni d' animo, che se tu dì v'arai

nella grandezza del suo fasto occulta. d' annunzio, iv-1-791: appariva manifesta la

egli come persona di animo forte e d' alto legnaggio, benché dentro il dolore

di graziosa piacevolezza, a me cagione d' intollerabile tormento. leggenda aurea volgar.,

soluto che dal debitore si faccia al creditore d' alcuni beni per pagamento del debito,

vol. XI Pag.788 - Da OCCULTAZIONE a OCCULTO (15 risultati)

foco è da esser messo per consumatore d' ogni sofistico e scopritore e dimostratore di

è luce, scacciatore delle tenebre occultatrici d' ogni essenzia. borgherini, i-1-5-74: qual

dotta, lat. occultàtor -óris, nome d' agente da occultare (v. occultare

fallia, trovò uno delli detti sterpi fatto d' un'altra anima d'uno rucco de'

detti sterpi fatto d'un'altra anima d' uno rucco de'mozzi di firenze, et

dotta, lat. occultano -ònis, nome d' azione da occultare (v. occultare

far sì che il mondo sia veramente d' accordo con le loro fantasie. 2

occulta virtù che da lei mosse, / d' antico amor sentì la gran potenza.

amor sentì la gran potenza. cecco d' ascoli, 704: o quante sono

sempre le occulte ragioni delle cose. d' annunzio, v-1-318: tutto è sogno,

sono nimici ed hanno insegna e abito d' amici. buti, 3-543: le ragioni

stomaco. castiglione, 78: il tempo d' ogni cosa al fin scuopre gli occulti

, 10-i-312: non ci è lecito d' indovinare tutti gli accidenti, i trapassi

: gli angeli ammaestrano e hanno vertù d' ammaestrare, e la loro dottrina è verace

volumi de'sermoni occulti e scuri né d' intendere i segreti delle sentenzie, appiccati

vol. XI Pag.789 - Da OCCULTO a OCCULTO (9 risultati)

ei non s'esprime come i suoi pari d' età; traluce un senso occulto in

di vaticini fanno e assai bramosi / d' occulti libri. cattaneo, v-3-

costumi de'viventi: / tutto è pien d' occulti inganni, / tutto è pien

viso, gli luceva negli occhi. d' annunzio, iv-1-102: quali eran mai le

qualche polverosa scansia si sta occulta. d' annunzio, iv-1-18: l'ombra,

branche / del monte una valle che d' ambi i lati / ha folte selve e

: in quella stanza occulta / vedrai d' inestimabili tesori / indicibile ammasso.

fosca / per gli alti lecci e d' ogn'intorno avea / sentieri occulti e

pecora] al certo segreta ira consuma / d' occulto morbo. -inavvertibile.

vol. XI Pag.790 - Da OCCUMO a OCCUMO (13 risultati)

vada altrove. tansillo, xxx-10-259: d' una pietra seggio e d'un virgulto /

xxx-10-259: d'una pietra seggio e d' un virgulto / fattovi tetto, con la

odorose cime, / eterno onor d' eroi, vergini allori. landolfi, 2-201

del 1869, cioè, dopo dieci anni d' ingenti fatiche e di generose lotte,

vi son cui grave noia preme / d' essere al mondo in basso stato occulti.

udendo la moglie esser figliuola del re d' inghilterra e di mirabile allegrezza occulta fu

e battendo i piedi in terra, mostrava d' esser agitato da una fierissima e occulta

dal rumore ae'passi comuni il rumore d' un passo aspettato con un misterioso timore

passo aspettato con un misterioso timore. d' annunzio, iv-1-24: i presentimenti oscuri

corsini, 10-48: perché amor viepiù d' ogni altra cosa / ricerca segretezza e più

e più soave / è la gioia d' amor quant'è più ascosa, / non

calzolaio più tosto che il filosofo avrà d' un mio fatto secondo il suo giudicio disposto

, non essere più reticente. d' annunzio, iii-2-1062: bisogna...

vol. XI Pag.791 - Da OCCUPABILE a OCCUPARE (14 risultati)

, pezzolame e minuzzame di mattoni, d' ogni altra cosa la quale fosse occupaménto

moderni figliuoli... nello studio d' ovidio maggiore, delle pistole...

tragedia e altri occupamenti, più insegnanti d' amare secondo carne che mostratori di buon

occupaménto di tutta riputazione. = nome d' azione da occupare. occupante (part

con rapina truova cagione di occupare quello d' altri. f. vettori, 1-61:

i beni stati del padre, sì come d' uomo senza erede morto, occupasse,

di detto tratto di strada sarà necessario d' occuparsi ai particolari, per le stime

., 14-54: discesa [la corrente d' arno] poi per più pelaghi cupi

1-iv-296): quale col giacchio il pescatore d' occupar ne'fiumi molti pesci a un

g. villani, 10-188: il duca d' atene... si partì da bran-

: i franzesi avevano occupato a forza d' armi il regno di navarra. muratori

iii-59: napoleone venne al primo conquisto d' italia e occupò le terre de'veneziani.

[i galli] la miglior parte d' italia tolta a'toscani. -prendere d'

d'italia tolta a'toscani. -prendere d' assalto una città o una posizione,