. magalotti, 1-447: trattandosi poi d' una morte naturale [della palma],
rumore, un mormorio, un mormorio d' acqua corrente. sta in orecchi;
):... un mormorio d' acque correnti. bada; s'accerta;
serve a stabilire la natura e l'entità d' un giacimento di minerali. =
, quando ne comprende la verità. d' annunzio, iv-1-991: come giorgio accertava
fatto, una notizia). trattato d' astrologia [crusca]: e sappi,
contrario accerta / di lor grazia e d' amor sen va rubello. redi, 16-vii-315
era proprio lei non la lasciai più. d' annunzio, iv-2-350: ebbi paura;
suo gomito / inerte la fredda sera d' autunno. /... tutto
certezza; sicuramente, veramente. rinaldo d' aquino, xi-1-224: bene conosco che accertatamele
.]: 'accertatezza ': astratto d' accertato. del corpo, de'movimenti
, ed a far guerra al duca d' atene si dirizzò. tasso, 5-3-373:
date, aneddoti precisi e accertati. d' annunzio, iv-1-591: il dottore annunziò la
iacopone, 13-6: ecce acceso fuoco d' ira, che a mal far la
far la voglia tira: / vòlsose d' entomo e gira, mordenno co arrabiata
gran viluppo di detto fuoco, a modo d' un torchio acceso, venne per metterlo
cavalcanti. boccaccio, iv-159: troia d' altissimi palagi e di nobile popolo piena
cena al sacerdote è mensa; / e d' ambo i lati luminosa appare / sublime
concupiscibile amore verso la donna, acceso d' onesta carità si rimane. idem,
umilmente e semplicemente... acceso d' amore verso la povera italia. carducci,
le menti accese del vago incognito. d' annunzio, iv-1-90: ero vede leandro
cento savi colle menti accese / pieni d' ogni iscienza e 'ntendimento. manso, iii-304
l'acceso ingegno. / avrei ben io d' infame eterna stampa / segnato in fronte
i-257: mo- stravasi già il cielo d' infiniti lumi acceso, quando così piangendo
/ i raggi del matin purpurei e d' oro, / vigilante ad orar subito sorse
alberghi, e ne racconto il nome. d' annunzio, iv-1-215: 1 cipressi.
guidando nell'ascesa / la bicicletta accesa d' un gran mazzo di rose. sbarbaro,
pianure. -figur. cecco d' ascoli, 1867: ira non altro è
dentro nel core che il disdegno infoca. d' annunzio, iv-1-54: l'aria ch'
doratura accesa e gli formavano un casco d' oro e rame. pratolini, 2-518:
venivano con visi accesi, sentì che parlavan d' un forno, di farina nascosta,
poco accesa per la fatica del salire. d' annunzio, iv- i-78: la sua
il folto de'capelli castagni alcuni fili d' pro chiaro, ove l'orecchio piccolo
e mezza, e la quinta parte d' un'ora. 5. dir
efficacissimo favore alle intenzioni del brown. d' annunzio, iv-1-1001: ad ambedue talvolta
). pellico, ii-42: pareami d' aver trionfato d'ogni debolezza, e
pellico, ii-42: pareami d'aver trionfato d' ogni debolezza, e di non essere
: questo giovinetto... è buono d' indole, portato a studiare, di
buonarroti il giovane, 9-327: io d' ogni loco, / comecché lontanissimo,
loco, / comecché lontanissimo, e d' accesso / disastroso e difficile, raccolgo /
raccolgo / ciò ch'io vi veggo d' utile e d'acconcio. f. corsini
ciò ch'io vi veggo d'utile e d' acconcio. f. corsini, 2-157:
dovrebbero essere sottoposti ad accurata puh tura. d' annunzio, iv-1-910: di là dal
, 6-75: il marciapiede e la scaletta d' accesso formicolavano di persone. -figur
essere intimamente conosciuto, e a chi ha d' uopo d'essere adoperato da queste genti
conosciuto, e a chi ha d'uopo d' essere adoperato da queste genti più difficili
essere adoperato da queste genti più difficili d' accesso che non le nostre, quando
accompagnano il sopravvenire della febbre, o d' altro qualsiasi malore. i francesi,
accesso di tosse che non voleva cessare. d' annunzio, iv-1-618: il bambino aveva
impulso improvviso, violento; impeto (d' ira, di timore, ecc.)
per l'ubbidienza, scoppiava in accessi d' umore tutto opposto. lambruschini, i-202
, 3-761: ebbi un accesso folle d' ira perché mi sembrava ch'essa mi deridesse
stoviglie dalla tavola volarono a terra. d' annunzio, iv-1-459: due o
: facoltà conferita al giudice di valersi d' impianti telefonici, quando ciò sia richiesto
nello scrutinio, per la speranza incerta d' avergli poi favorevoli nell'accesso.
molte quelle [idee e parole] d' una tal sorte, e d'una tale
parole] d'una tal sorte, e d' una tale importanza, e che conquistino
e alle quali si possano attaccare accessori d' un tal genere. verga, 1-314
completamento e di perfezionamento (nelle opere d' arte, nell'arredamento, nella preparazione di
cibi, di bevande). d' annunzio, iv-1-703: il tè, infatti
mai vedute; il vassoio era illustrato d' una amorosa istorietta pastorale. baldini,
aggiunge a quel che costituisce il corpo d' una macchina o simile. è utile e
, presenta loro avanti il fortissimo arco d' ulisse, offerendo in premio per isposa se
, a testa o a martello. d' annunzio, ii-910: taglia per noi
idem, iv-2-169: altri gruppi prendevano d' assalto le porte delle case, a
le porte delle case, a colpi d' accetta. pirandello, 6-309: alberi
: oggi veduta una donna menar colpi d' accetta s'una ceppaia lungo un fossato
ogni tronco lasciai incisa profondamente a colpi d' accetta la storia del mio furore. viani
. cecchi, 6-279: e davano d' accetta, rimondando rami morti, tagliando
con la luce, i cui colpi d' accetta e di scure erano risuonati nel
stabili, come si è fatto più d' una volta in francia, è un darsi
gozzano, 287: le condizioni, d' altra parte, sono accettabili: tutti
] facilmente arrisicato a chiedergli di morire d' una infermità lunga e penosa,..
ora è il tempo prezioso ed accettabile d' acquistare la salute dell'anima tua.
, ch'io non avevo avuto faccia d' accettarla. baretti, i-127: il ricevere
dà o ci si manda; accettiamo, d' ordinario, quel che ci si offre
disfida accettata hanno i cristiani, / e d' affrontarsi teco i men gagliardi / mostran
caprifico sono atti a ricevere ogni inseto d' altrui, et il cotogno soprattutto accetta
di pietro. boccardo, i-22: d' ordinario il trattario esprime la sua obbligazione
a dare una guida necessaria alla libertà d' aggiungere sensatamente e utilmente. 2
c., 3-7-7: vergogna è madre d' onestà e maestra d'innocenzia,
è madre d'onestà e maestra d' innocenzia, a'prossimi è cara, e
li vostri altari... d' accettevoli incensi saranno onorati. idem
... sì gli parve tempo accettevole d' entrare nel regno. idem, 11-23
.. erano molto efficaci, e d' una buona loquela e di sante parole,
[s. v.]: accettevolezza d' una preghiera. = deriv.
e a dio accette e grate, d' avere maggior grazia, e anche la gloria
in bosco aura che freme / suona d' intorno un picciolo bisbiglio. / ma con
una volta, prendeva volentieri le parti d' un debole sopraffatto. [ediz. 1827
il quale acchetato, non più avanti d' uno che d'un altro si ricordano.
, non più avanti d'uno che d' un altro si ricordano. tasso,
non accheta la guerriera ardita / l'alma d' onor famelica e digiuna, / e
158:... accheta a prezzo d' oro la sua coscienza. settembrini,
: queste parole si leggon nel viso / d' un'angioletta che ci è apparita:
e freddezza difese. f. d' ambra, 16: l'eredità s'atteneva
conoscete: uno prete, come e'cerca d' avere più che fiorini cento d'entrata
cerca d'avere più che fiorini cento d' entrata, cerca di tribulare né mai avere
. che non aveva mai trovato nessuno d' un saldo animo come ero io, e
è altra pretensione che volergli come erede d' un che non t'attien quasi nulla.
civile, senza attentare minimamente all'autorità d' un principato, esercitata con amore,
. aveva scoperto qualcosa come una miniera d' oro, precisamente nella sua persona,
alfieri, i-53: non mi veniva fatto d' ingannare me stesso, né tampoco mi
, né tampoco mi attentava di cercar d' ingannare gli altri. mazzini, ii-146
negavano il progresso, o s'attentavano d' arrestarlo. cardarelli 6-112: razza che io
x-3-359: schiatta di fole artefice e d' inganno, / del ciel l'impero attenta
giovevole il caffè, non s'attentava d' ordinarmelo, perché oggetto di lusso.
digiuno chiedenti... l'elemosina d' un soldo o di mezzo soldo agli affrettati
, i-160: avrei dovuto scriverle prima d' ora...; se non che
quelli che convertirono quel sospetto indeterminato d' un attentato possibile, in so
spetto, e per molti in certezza, d' un attentato positivo. tommaseo-rigutini,
un'intensività dolorosa, come lo sguardo d' un gatto morto. le loro membra si
ad un interrogatorio a cui fosse stato d' obbligo rispondere per giuramento. saba,
: sien li tuoi piedi attenti / d' andar leggiero servendo dattorno. dante, cono
attento e cheto / a le parole sue d' alto consiglio, / féa de'detti
punti / toglie l'attento astrologo. d' annunzio, iv-2-996: dirigo il volo verso
... anche dee essere attento d' avere gli alveari apparecchiati nuovi.
, per richiamare l'attenzione. d' annunzio, ii-749: fanciulli, attenti!
, e del velo distendean l'ordito. d' annunzio, iv-1-84: ella precedeva.
, dimagrire. -anche rifl. d' annunzio, iv-2-670: tutto il corpo,
snente si vede abbassare il livello. d' annunzio, iv-2-24: in fondo
idem, v-1-343: sonnolenza di calen d' aprile. pioggia meridiana che s'attenua
anni, il distacco dovuto alla differenza d' età, mi avvicinai sempre di più a
la vista. -figur. d' annunzio, iv-1-385: e continuò a sorridere
egualmente attenuate e ridotte a una sottigliezza d' un filo, ma alcune formano il
giunge attenuato. -figur. d' annunzio, iv-2-748: era là..
franta / da voi nostra natura? d' annunzio, iv-1-264: egli non sapeva vedere
viaggiatore un tono più attenuato della dura vita d' ogni giorno. attenuatóre, sm
attenuazione de'liquidi potrebbe esser nociva. d' annunzio, iv-1-489: quando il dolore eccede
non gli tolgano quella maggior parte d' essa che va data alla coltura della
fuggire indocile alla mia volontà. d' annunzio, iv-1-118: su le
poco, ricuperavo quella facoltà, esaminavo d' intorno a me le cose e le
: si decise a dare un po'd' attenzione; ma una volta tornati sulla strada
. goldoni, iv-903: ho piacere d' avervi trovato. ho perso le chiavi
di finezze e d' attenzioni. l. bellini, 3-15:
di posarsi al suolo. d' annunzio, iv-2-1171: una bussola rovescia fornita
, iv-2-1171: una bussola rovescia fornita d' una carta marina su cui era segnata la
forzato: al di fuori dei campi d' aviazione, su un luogo di fortuna
ne tocca / con la sua lancia d' ór, tanti n'atterra. caro,
altri fu vago /... / d' atterrar orso o d'assalir cignale.
... / d'atterrar orso o d' assalir cignale. tasso, 3-75:
terrarlo / due colpi è d' uopo: ei con un sol ne atterra
davanti minaccioso come una nuvola che sorge d' improvviso all'orizzonte; e lo travolgeva
.., [il giovane] d' un balzo le era sopra e, presala
, il qual egli più si rallegrava d' avere atterrato. s. agostino volgar.
, che si trova in tanta angustia d' essere in disgrazia di s. e.
., che questo solo saria cagione d' atterrarlo avanti al tempo. galileo, 565
del vero, che mentre voi cercate d' atterrarlo, i vostri medesimi assalti lo sollevano
atterrato e prostrato subitamente o in poca d' ora, o crollato, e renduto mal
rapirle l'arme di cui si vale. d' annunzio, iv-2- 1082: il baleno
2-367: usa lo spesso battimento d' alie l'uccello nel suo posarsi, quando
l'uccello nel suo posarsi, quando discende d' alto in basso, per rompere l'
purg., 9-129: quandunque l'una d' este chiavi falla, / che non
7. rifl. avvilirsi, perdersi d' animo; umiliarsi, sottomettersi.
a punto, non essendo essi usati d' avere alcuna avversità, per qualunche menomissimo
sopra sgombra acqua chiara dall'opposita parte d' esso padule, e per questo tal
. aeron. compiere l'atterraggio. d' annunzio, iv-2-929: qua e là sul
degli aerei); atterraggio. d' annunzio, v-1-953: non ci sono ancora
monte di calcinacci di fabbriche atterrate, d' alberi fruttiferi abbattuti, d'orti spianati
atterrate, d'alberi fruttiferi abbattuti, d' orti spianati. d'annunzio, iv-2-432:
fruttiferi abbattuti, d'orti spianati. d' annunzio, iv-2-432: giacevano atterrati [
un villaggio non mi sarebbe dato. d' annunzio, iv-1-909: si presentavano d'
d'annunzio, iv-1-909: si presentavano d' innanzi all'altare,... nuovi
soffre continuamente e patisce oltre modo. d' annunzio, che trascorre nell'attendere
/ che lagrimava nell'attesa amara. d' annunzio, ii-577: laudata sii per la
le prime stelle! idem, iv-2-1072: d' attesa in dominici, 1-180: la
segno e degnità per difendere la giustizia sentimento d' attesa sembra sciogliere il torpore dell'acon
uomo cui 5-41: si consumava dentro d' un a vedere esaltare gli atterratori
si aspetta, cosa d' onorar supplicandolo il pelìde / delle cittadi atterrator
giorno reprovato: / parlanno va d' amore che sia de grann'estato; /
stimoli al tempo / e una maniera d' ingannar l'attesa. montale, 130
quel primo bacio per la sua intensità d' aveme grande atterrimento. quasi dolorosa in cui
birboni che la peste risparmiava 3. sala d' attesa: d'aspetto. e non
peste risparmiava 3. sala d'attesa: d' aspetto. e non atterriva, trovarono
con attenzione, atten rilasciamento d' ogni forza pubblica, una nuova occasione
ogni forza pubblica, una nuova occasione d' attività. leopardi, ii-488: il cristianesimo
: tal uomo vigore, né tempo d' emendar la sua vita. manzoni, pr
parole non facevano nessun colpo, stare attesi d' ogni parte. maestro alberto, 86:
come a te gli ho porti. d' acqua morta apparve uno spettro pallido tutto crivel4
e dall'altra le ben attesa / d' ogni vivanda, e non le manca nulla
301: bella impresa e degna veramente d' un principe, amare e onorare la sua
collera. con esso si spiegano li sensi d' incitamenti, o buoni o cattivi che
165: l'autorità del prete, d' assolvere da'peccati è tanto chiaramente fondata
: colui che attesta per una promessa d' impunità, si chiama corrotto, e non
incancellabile che sento verso di loro. d' annunzio, iii-2-242: uomo, attesta
grido, non pur solamente non ardirò d' attestarsi, ma fuggirò senza colpo ferire
.. che nissuno, se non munito d' attestati di sanità in buona forma,
o proteste o confessioni di poeti della langue d' oil, non francesi. idem,
., dei ritratti degli avi, d' altrettante macchie, d'altrettanti attestati d'
ritratti degli avi, d'altrettante macchie, d' altrettanti attestati d'indegnità.
d'altrettante macchie, d'altrettanti attestati d' indegnità. = deriv. da
dall'attezza degli organi. attezza non è d' uso comune; ma serve a più
tutta l'avarizia, tutta la cocciutaggine d' un mercante genovese, e un gondolier veneziano
e un gondolier veneziano tutto l'atticismo d' un bellimbusto fiorentino. d'annunzio,
l'atticismo d'un bellimbusto fiorentino. d' annunzio, iv-1-35: l'urbanità,
. e tra i moderni, o d' altro paese, imitatori dell'attico dolce idioma
popolare, e acconcio a questa spezie d' urbanità. alfieri, 2-59: eccomi all'
stilla del suo falerno / in una coppa d' attica fattura. b. croce,
attico. monti, x-2-49: ergea d' attico gusto eccelsa mole, / sovra cui
attico gusto eccelsa mole, / sovra cui d' ogni nube immacolato / raggiava, immemor
di un attico e di scalini. d' annunzio, iv-2-597: le cupole della basilica
annunzio, iv-2-597: le cupole della basilica d' oro, tattico della loggetta..
di chiaro colore, e non sia viziata d' alcuno sapore, ovvero odore; e
la neve] una facoltà quasi femminile d' abbrividire e d'attiepidirsi alle dolci oscillazioni
una facoltà quasi femminile d'abbrividire e d' attiepidirsi alle dolci oscillazioni solari.
in uno o in pochi punti. d' annunzio, iv-2-392: la cucina era
: la cucina era attigua alla saletta d' ingresso. idem, v-1-251: qualcuno
stavano alla cintola attillati come le foglie d' adamo. verga, ii-117: s'era
bello nel giacchetto verde attillato ad alamari d' oro. palazzeschi, 3-162: portava sempre
avvolto sulla persona, che l'attillatura d' una veste moderna, con tante crespe
. soderini, i-241: i lavori d' opera rustica convengono agli edifici grandi et
un istante, in un batter d' occhio. -di àttimo in àttimo: da
rompimento di pur un attimo, per ispazio d' una settimana intera. sbarra, iii-182
. sbarra, iii-182: vano istinto saria d' incauta mente / a lasciar il piacer
/ a lasciar il piacer di mese o d' anno, / per un attimo sol
,... in un batter d' occhio. foscolo, ii-2-9: precorre
seguire lo splendore delle mie idee. d' annunzio, iv-2-608: e sembravagli che la
e sembravagli che la sua voce acquistasse d' attimo in attimo una virtù più alta.
. / sempre potrò trascorrere con essa / d' attimo in attimo, non ore vane
, concentrato, misurava una distanza che d' attimo in attimo sembrava aumentare: e già
... attinente per certa comunità d' intenti rivoluzionari al gruppo impressionista. palazzeschi
le attinenze dell'infinito col finito e d' iddio coll'universo. cantoni, 27:
, per quanto diversa di costumi, d' indole, e di attinenze, ha pur
attinenze e condizioni tue, abbi più d' una ragione a quei silenzi e a quei
sembra che un famoso cicalone avesse riferito d' essere a conoscenza, per certe attinenze
/ e attinge l'eterne speranze. d' annunzio, iv-1-689: parve che il cielo
fievole attinse una collina, la sparse d' una doratura leggerissima, si spense.
spense. idem, iv-2-171: l'idolo d' argento non anche aveva attinto la gloria
fango / guizza il tramonto, i colli d' un modesto / riso di sole attingono
esso lui, presi subitamente certi galuppi d' astilo: -oltre -disse a driante -conducine
chiamare, aveva attinto alla botte. d' annunzio, iv-1-90: rea silvia, la
e largo campo mi s'era offerto d' attignere in gran copia da quel mare inesausto
, ii-44: quell'edi- fizio morale d' amore e di fede nel quale soltanto io
195: il petto è questo / d' italia madre, il petto ove attingeste /
conto delle rendite ereditate, qualche centinaio d' onze: il principe mise la propria cassa
i tagliatori di legna, o gli attignitori d' acqua d'alcun ministro. attingitura
legna, o gli attignitori d'acqua d' alcun ministro. attingitura [attignitura)
. ant. l'attingere; presa d' acqua (o di altri liquidi).
pervenire infine sino alle vite germinanti! d' annunzio, v-1-386: rupi d'ambra
! d'annunzio, v-1-386: rupi d' ambra e di berillo curvate in circo,
da un sentimento attinto dalla prima educazione. d' annunzio, iv-2-1363: allora, più
: serve [l'avena] a'cavalli d' attiraglio, di vettura e di posta
arila, 51: in vece di bestia d' attiràglio, sta bene che si dica
attraente; seducente, affascinante. d' annunzio, iv-1-176: e l'espression sensuale
che... sorrideva, bianca, d' un sorriso atti rante.
com'è incredibilmente attirante seguire il corso d' un fiume. manzini, 10-95:
, al loro vigoroso, attirantissimo modo d' esistere, si opponeva il mio sgretolarmi
a grandi fiori gialli e rossi. d' annunzio, iv-1-87: strinse fra le due
soffici, ii-69: parlava intanto a mo'd' oratore, per attirar gente intorno a
di sego e 1'infilava dentro il collo d' una bottiglia. sbarbaro, 4-61:
, che s'attirò uno sguardo riconoscente d' un caporale della terza compagnia. e
e bastava a raggentilire per un quarto d' ora la voce ed i discorsi dei giocatori
la voce ed i discorsi dei giocatori. d' annunzio, iv-1-2io: il pericolo è
: così è che dentro l'opera d' arte, dove più alto suoni il grido
solitario. -per simil. d' annunzio, iv-2-780: la luna incantava e
1-123: un leggero e temporaneo difetto d' un alunno può attirare una critica indiscreta
fece di mestieri, che i principi d' alto intendimento risolutamente annullassero le male usanze
compilando nuove, brevi e sincere forme d' attitare e di procedere nelle cause criminali
prova ogn'istrione; / e ciascun d' essi in lieta parte o mesta / secondo
ha foggiato uomini di pensiero e uomini d' azione, ossia di dominante pensiero e
riuniscano senza indugio a gettar le basi d' una società di mutuo soccorso. cardarelli
cervello abituato al segreto non si perita d' uscire in sciocchezze inconfessabili, che mortificano
nervi] raccomandati vennero per tante maniere d' implicamenti a tutto 'l corpo e a loro
rimanevami l'unico ripiego... d' ideare attitudini e toni che mi conciliassero la
gli stava curvo dianzi, nell'attitudine d' un figliuolo. idem, pr. sp
faceva dei gesti strani e irreverenti. d' annunzio, iv-1-25: richiamava alla memoria una
e di attitudini che si penserebbero o d' altri climi o scomparsi affatto.
modo di attivare una rivoluzione che quello d' indurci il popolo. cattaneo, iii-2-434
milano... attivata l'idea d' alimentare la guerra col credito pubblico.
in quelle letture ad una abituale inerzia d' ingegno e a un bisogno d'attività agitata
inerzia d'ingegno e a un bisogno d' attività agitata e continua d'affetti.
un bisogno d'attività agitata e continua d' affetti. manzoni, 1024: i comuni
.. alle sedute del senato. d' annunzio, iv-1-106: le medesime leggi
presente che non aspetti o si lusinghi d' aspettare la giustificazione dal poi. manzini,
capace di sfruttare l'abbondanza di mano d' opera della penisola. pavese, i-281
attività di concatenare i pensieri, e d' esprimersi con facilità. 3. filos
alcun'altri [si dilettano più] d' un uomo attivo ed inquieto; altri di
, a suo tempo, anche un uomo d' azione, e, appunto come tutti
il complesso dei beni economici in possesso d' un'azienda in un momento determinato;
di mio cognato ha dato ottantamila lire d' attivo. -locuz. figur.
anche le pietre della via lo sanno. d' annunzio, iv-2-705: si volse ad
se poi taluno... procura d' attizzar le voglie de'sensi per gustarne le
le medicine, costui nella medesima scuola d' epicuro è ripreso per malsaggio mercatante di
, attizzate le guerre tra i figli d' una stessa terra. giusti, iii-265:
dié melissa in vero, / che d' attizzar le vespe ti propose. caro,
ambascia- dori andavano, facevano scrivere gente d' arme. segneri, iii-1-208: spirito
provocatore. cavalca, 8-409: d' ogni novella e infamia pare che egli
in giostre, né in qualunque altro atto d' arme niuno era nel paese che quello
per quell'atto mostrasse il fratello barbaro d' essersi compunto e placato, non andò però
ma questo desidera senza più, che d' ogni cosa ridondi gloria al signore. leopardi
gentile, 2-56: il vero premio d' ogni atto spirituale è il piacere o
atti di corpo e di coda e d' orecchi e con inchinare di capo, mostrava
orecchi e con inchinare di capo, mostrava d' accettare ciò che santo francesco diceva.
, quasi in atto di sfida. d' annunzio, iv-1-380: non rispose se
imprese. idem, 157-5: l'atto d' ogni gentil pietate adorno, / e
madonna agnesa divenuto compare ed avendo alquanto d' albitrio più colorato di poterle parlare,.
: egli stendeva il braccio in atto d' invitare gli spettatori ad avvicinarsi. manzoni
, di convenienza, di civiltà e d' ufficio. de roberto, 286: riceveva
e una vera pro cessione d' ammiratori di ogni condizione che venivano a
abito mona- cile, e privollo d' ogni atto e officio ecclesiastico, e al
di giardini e di fontane, e d' uomini ricchi e procaccianti in atto di mercatantìa
atto da poterlo da ciò ritrarre: rimanti d' amarlo. 9. ant.
c., 3-1-1: lo primo atto d' acquistare virtù si è d'abitare seco
primo atto d'acquistare virtù si è d' abitare seco medesimo. boccaccio, dee.
disposte a queste cose, e piacerà loro d' esser guatate e vagheggiate da lui,
la luce divina] altultime potenze / giù d' atto in atto, tanto divenendo,
, 1-394: ma io che nulla so d' atti legali, vo da un avvocato
arrivato al punto culminante del tuo atto d' accusa e devo
sempre ad obbedire e poi trattata peggio d' una serva dal marito, ora anche
scrittura. capitoli della compagnia della madonna d' orsanmichele, 1-6: si faccia scrivere
a savona, dove finì in occasione d' un trasloco. baldini, 4-190:
, essere avvenuto in paesi freddissimi, d' appressarsi alla bocca l'orlo d'un vaso
, d'appressarsi alla bocca l'orlo d' un vaso per bere, e questo
poco più di semplice gazzettante degli atti d' un'accademia. -documento riguardante un
polibio] un atto, più intero d' ogni altro, di lega fra annibale
di quelle cose che non hanno bisogno d' essere confermate dall'esperimento. beltramelli,
mostrata insufficiente. -per atto d' esempio: per esempio. varchi,
varchi, ii-1-70: ecco, per atto d' esempio, chi volesse dire in greco
non si mettono in atto. f. d' ambra, 4-32: e questo feci
, 94: tutti i suoi pensieri d' ogni giorno e d'ogni notte furono diretti
i suoi pensieri d'ogni giorno e d' ogni notte furono diretti a tradurre in
, per il teatro, per uno spettacolo d' arte, volentieri, si sarebbero prestati
, sentì pioversi addosso un'enorme catinellata d' acqua. palazzeschi, 4-226: fece
(250): ancora dava un po'd' atto alle mane et al corpo,
che par di ciel venuta, / d' amor sorella mi sembr'al parlare, /
novo intervallo. menzini, ii-168: pien d' ariettine e canzonette a ballo /
: egli, udito che agerino, messaggio d' agrip- pina, era giunto, gli
ormai pensare / se sei atto là d' intrare. compagni, 1-7: cavalieri atti
, il concerto? l'italia abbonda d' ingegni attissimi a verificarla. foscolo, ii-2-39
, né come, né quando. d' annunzio, iii-2-362: ala senza virtù,
, 658: si abbisognava per quel posto d' un uomo laborioso attento infaticabile, e
era attissimo a le scaramucce e fatti d' arme. berni, 9-52 (i-248)
attonimento dell'alba mi apparve il greto d' arno. = deriv. da
i detti, a lo splendore, / d' occhi abbagliato, attonito di core.
in pugno, ancora macchiata di sangue. d' annunzio, ii-680: attonito l'amante
inchiodata, attonita, dinanzi a quella visione d' incendio biblico. bontempelli, 6-36:
). tasso, 8-7-284: ma d' un novo stupor la terra ingombra /
all'ultima / ora dell'uom fatale. d' annunzio, iv-2-1308: era come una
stanchezza attonita, quasi un certo imbarazzo, d' essere tanto pura ed antica. alvaro
credendosi vedere lume, fanno grande sforzo d' approvarlo vero. bruno, 3-897:
non vestì donna un- quanco / né d' òr capelli in bionda treccia attorse / sì
bella, come questa che mi spoglia / d' arbitrio, e dal camin de libertade
rosaio / stende i panni a rasciugar. d' annunzio, ii-663: ei fu l'
attorce, senza addarsene, a guisa d' una corda. 2. rifl.
sì bell'oro / aggrava il biondo crin d' elmo pesante, / al cui terso
al cui terso diamante / serto s'attorce d' intrecciato olivo. d. bartoli
fuori come si attorcano, ma ricoverte d' un nicchio, che parte s'inarca
annosa / attorcersi i corimbi giovinetti. d' annunzio, iv-2-1265: la colonna mediana
più diverse maniere il circolarsi e ravvolgersi d' una chiocciola in se stessa?..
colonnine barocche, in maggio, le rose d' una caperà fanno capolino qua e là
della vite che vi si attorcigliava. d' annunzio, iv-1-889: una vigna si levava
fa del nudo collo, e prende / d' intorno al capo attorcigliate bende.
21-28: serratavi dentro una vescica d' agnello attorcigliata e quasi interamente sgonfia
lo stimo degno / se non d' esti orecchioni attorcigliati. d'azeglio
non d'esti orecchioni attorcigliati. d' azeglio, 1-267: la porta di sala
spesso autori e attori della scena. d' annunzio, iv-2-826: vide in un'
un'aspirazione vaga e incosciente di pace e d' oblio. b. croce,
15-ii-203: costui, alterando il fatto, d' attore si vuol far reo. tasso
) una ragione qualunque e l'adempimento d' un obbligo qualsiasi. pea, 3-140:
capo di torri, uscire come d' un grand'antro, attomeggiata dagl'incubi;
tu afforzato, cioè steccato ed attorniato d' ogni bene lui, e tutta la casa
volgar., 1-81: con tanta guardia d' umili- tade dovemo attorniare il cuor nostro
, e farotti poi, discinto e scalzo d' un piede, sette volte attorniare il
e la malinconica ostentazione, l'attornia d' immagini socievoli e consolanti. cattaneo, i-1-220
dallo errore di questo falso mondo pieno d' inganno, dal quale io sono istato attorniato
139: una grida va per la terra d' al- cuno de'cavalieri, che 'ntendevano
da forse sette pertiche a vigna e d' altrettante di campi a biade. verga
, in un barilotto attorniato di bicchieri. d' annunzio, iv-2-1266: era il più
245-11: non vede un simil par d' amanti il sole / dicea, ridendo e
stimolavano, che ciascuno le pareva una puntura d' uno spontone, per che ella di
que'piccini vederli lieti attòmoti, maravigliarti d' ogni loro atto et parola. poliziano,
, 1-96: le mura a tomo d' artificio miro / forma un soave e lucido
l'altalena, colle gonnelle in aria. d' annunzio, iv-1-883: tutto il suolo
gli sembrava già concluso. 2. d' attorno: nei o dai luoghi circonvicini.
circonvicini. l'uso moderno di scrivere d' attorno anche per i testi antichi,
erano 800, e con quelli de'paesani d' attorno venuti, vi si trovarono cavalli
di sé, e volgeasi a quelli d' attorno. v. borghini, 1-2-323:
arezzo ed alcuni altri signorotti e baroncelli d' attorno. panzini, ii-iio: nella landa
mozza; alcuni fiori gentili sono coltivati d' attorno. -prep. rar.
erano uomini con un fazzoletto di seta d' attorno al collo, con la catena d'
d'attorno al collo, con la catena d' argento al panciotto. 3. locuz
un di que'fratacchioni li cominciò andare d' atomo, in modo che la non
per andare a caccia! -andare d' attorno: girare intorno all'argomento,
e mezzo e fine, andando pur d' attorno, non narrando mai né dota
ii-679: allora mio padre si è dato d' attorno, e ha trovato proprio la
cautela, usar precauzione. -levarsi d' attorno una persona, una preoccupazione:
tutto. ma in somma levamiti d' attorno. -mandare attorno: mandare
da siena, 191: eliino si guardano d' atomo atomo; eliino si guardano di
si guardano di lunga, e si guardano d' apresso. cellini, 1-34 (97
loro, e la fasciano ben bene. d' annunzio, v-1-441: come i fastelli
baldinucci, 2-4-102: in un batter d' occhio uscì tutto della tana, attortigliando
lui si andava attortigliando una vipera. d' annunzio, iv-1-165: i capelli le ingombravano
stretta nelle due mani sul petto. d' annunzio, iv-2-1271: avevo i guinzagli attortigliati
le già stanche sarte, / che son d' error con igno- ranzia attorto. boccaccio
e brutti. berni, 79: chiome d' argento fino, irte e attorte /
/ senz'arte intorno ad un bel viso d' oro. vasari, i-116: le
, / e 'n fronte umana han chiome d' angui attorte; / e lor s'
/ donna giovin di viso, antica d' anni, / ch'a i lunghi crini
a lui le smorte / guance, d' aspidi, qual pinse l'egitto /
filo attorto e la bacchettina cerata. d' annunzio, ii-193: la sua faccia rugosa
attorti in trecce fitte che devono puzzar d' olio rancido. gozzano, 24:
veleno attosca. alfieri, 59: e d' un pestifero angue ascolto 1 sibili,
amaro come il veleno, inamarire. d' annunzio, ii-723: riponi il ferro acre
. 6. locuz. attoscare d' odore: emanare un fetore insopportabile.
guanti] di spagna e che attoscano d' odore, e stati per molti anni riposti
] ne conosco che fusse più degna d' infamia, che sarebbe se tu sotto la
e in che maniera / il pazzo rio d' attossicarla spera. d. bartoli,
/ da puoi ch'è descoprito, briga d' attossecare. guicciardini, ii-97: con
di rivoltarla contro a'suoi superiori. d' annunzio, iii-2-340: ti attossica /
il mio soffio? son tutta violacea / d' ambascia? idem, iv-2-66: il
imo attossicando quella bella e forte adolescenza d' uomo. 3. rendere amaro come
scorza e appar livido il tronco. d' annunzio, iii-2-198: uomini attossicati, chi
. - anche al figur. d' annunzio, iii-1-305: non fu amore il
1-109: veduto che ebbe li figliuoli d' israel così acconciamente appadiglionati e attrabaccati,
. viani, 14-115: il pescatore d' anguille sta fermo sul pietrato, come
fermo sul pietrato, come una colonna d' attracco con una testa d'uomo.
una colonna d'attracco con una testa d' uomo. e. cecchi, 6-216:
e fondali, su ciascuno dei piloni d' attracco, stava a riposarsi un gabbiano.
5-67: vogliono molti filosofi cotal moto d' attrazione procedere da una virtù attrattiva che risegga
dio. alvaro, 9-402: le ragazze d' oggi scrivono molto bene, con scioltezza
calvino, ii-123: non si parlava d' altro che della sua sorte, non perché
s'intende ciascuna persona che per leggerezza d' animo e per gli attraimenti delle vane cose
, / la miseria e povertate, e d' onne tempo attrapparìa. =
informa e attragge le create cose. d' annunzio, iv-1-227: la mia tristezza
pulzelle si dice avere potenza nelli occhi d' attrarre a sé l'amore delli omini.
dolcezze attrarlo a l'amorosa vita. d' annunzio, iv-2-1033: chi può dire
non saper la lingua né i modi d' inghilterra, non dilettava, né attraeva
attraggono. caro, i-305: sempre d' intorno vi si riparava un nugolo di
dandogli l'avanzamento '. = voce d' uso merid., dallo spagn. alrasar
. salvini, 39-i-15: l'utilità scossa d' ogni piacere, e di dilettazione ignuda
in essa tutti i miei sentimenti. d' azeglio, 1-435: avevano una figlia di
le faceva perdonare i suoi errori. d' annunzio, iv-1-679: guardava i due piccoli
morale. 3. ant. forza d' attrazione. -in particolare: magnetismo.
ch'i'n'ho veduta / più d' un'alma innamorata. = cfr
tanto messoci tanto studio e forza d' arte, quanto io ho mai potuto,
risparmiare tre vocaboli: * forza d' attrazione '. né attrazione dice di per
... che gravissimo è defendere d' esso. cavalca, iii-150: sogliono [
è vaghetta ', quando parliamo d' una che ha un certo lascivetto, e
grazia di un altro vero. d' annunzio, iv-1-55: certo, quanto più
2-1 (126): quello a guisa d' un corpo santo nella chiesa maggiore ne
): io mi contraffarò a guisa d' uno attratto. sacchetti, ii-121: chi
scala del paradiso, 142: pregavano d' esser paralitici ed attratti, purché non tossono
che si fa attraversando (un corso d' acqua, un fosso, un bosco
? idem, 5-11: chi d' ambrosia gl'impingua il crin sottile, /
sicurissimo di quindi raggiungere, anzi d' oltrepassare di gran lunga tutti quei
proposito, ne avrebbe vergognato come d' un giudizio temerario. de amicis, i-969
tutto ricopre questo tappeto selvaggio, d' un verde opaco di felpa, e
verde opaco di felpa, e d' un rosso funebre, fra alberi bassi e
, giudicò esservi bisogno di ministro apostolico d' autorità. g. bentivoglio, 4-873:
, anzi n'andava in cerca, d' aver che dire co'più famosi di
co'più famosi di quella professione, d' attraversarli, per provarsi con loro.
, 1-42: uno lupo mangiava carne d' una bestia, e siccom'egli la mangiava
attraversate da steccati di tronchi. d' annunzio, iv-1-62: era fredda
latte tenuissimo attraversato da una luce d' oro? deledda, ii-54: grosso,
di terziopelo attraversato da una enorme catena d' oro. comisso, 14-97: le montagne
in fiammeggiante fuoco / attraversate in campo d' oro fine. ariosto, 21-5: per
attraversate. caro, 11-14: l'aste d' intorno attraversate e rotte / stavan quai
da gubbio, 130: lo re d' erminia sue terre fomiscie di gienti armate
, e volevano entrare per la porta d' un tempio, e non potevano.
attraverso fugge, / sospinto dal soffiar d' austro o di coro, i.
.. i sparver dal monte le corone d' oro. 2. figur.
levare da destriere e mìserolo a traverso d' uno ronzino, e diceano comunemente che
idem, i-153: il bel cielo d' inverno attraverso i rami nudi del mandorlo
. de amicis, 1-286: esplosioni d' ilarità che ci buttavano a traverso alle
parole, a giudicare suo padre. d' annunzio, ii-268: a traverso il tuo
vedevamo nel mare grigio avvicinarsi le vele d' una nave. -a indicare mezzo
un servizio postale fra cagliari e tunisi. d' annunzio, iv-2-361: da quella sera
. qualità che attrae, attrattiva. d' annunzio, iv-1-411: se giuliana gli si
. cocchi, 6-13: al quale aumento d' attrazione nel- l'avvicinarsi dei corpi tra
fischio per nome e 'l suo modo d' adoperarlo. salvini, 17-550: né
acqua antistorica e di melissa, fior d' arancio, i sali l'aceto dei sette
necessari a un lavoro. d' annunzio, iv-2-907: ognun di loro [
: il dopoguerra era stato un periodo d' oro per l'alabastro, e suo
, manovre, ecc.). d' annunzio, iii-2-177: appare la nave grande
, né, come i vecchi paesi d' europa, fornito in copia di cannoni,
, di polvere, di palle e d' ogn'altro attrezzo battagliesco. pindemonte,
lazzaretto... di tutti gli attrezzi d' infer- meria. idem, pr.
[la casa] di mobili e d' attrezzi, intaccando questa volta il tesoro,
là della scena buia e di un caos d' attrezzi, continuava ancora l'applauso,
l'applauso, col crepitìo di un fuoco d' arti- fizio. nieri, 290:
di gessi; il coro di notte pieno d' attrezzi nautici. d'annunzio, iv-2-798
di notte pieno d'attrezzi nautici. d' annunzio, iv-2-798: passavi giovinetta per
anelli, cavallo, parallele, asse d' equilibrio, quadrato svedese, spalliera, pertiche
il vecchio m'avviò traverso uno stanzone d' apparecchi ed attrezzi ginnastici. 3.
attribuibili alle sole monete fatte di pasta d' oro raffinata alla somma purità, questi
989: per questo solo rispetto, d' accomodarsi alla capacità de'popoli rozzi e
indisciplinati, non s'è astenuta la scrittura d' adombrare de'suoi principalissimi dogmi, attribuendo
di un essere meramente possibile, farebbe d' uopo attribuirglieli sempre [questi diritti]
pietro cantore della chiesa di siviglia. d' annunzio, iv-1-98: il disegno delle
piuttosto che a malignità ed a cattività d' animo. -ant. attribuire a
diversa da quella che sotto questo nome d' influenza siamo soliti concepire. muratori,
amicizia, onde m'è forza privarmi d' un piacere per evitare cento disgusti.
un serpente con cresta rossa, della grossezza d' un braccio e della lunghezza di due
imitazione di cristo, ii-10-4: non ardirà d' attribuirsi alcuno bene, ma piuttosto si
rattere ed attributi eguali. d' annunzio, v-1-51: l'antica
soffici, v-1-15: bisogna che l'opera d' arte desti nell'anima di chi
via di semplice divisione, o d' attribuzione, o aggiunta. segneri, iii-2-40
riguardava l'attribuzione di una corniola e d' una catena appartenente a un cadavere che
. neol. nell'attribuzione di opere d' arte, abuso del metodo fondato sui
me dante, piangente ed attristantemi. d' annunzio, iv-2-362: egli aveva talvolta
molta gente attrista / trovò la via d' entrare in sì bel corpo! boccaccio
e fine, non ha tanta forza d' attristarci. gioberti, iii-236: le sue
, se oscuri profumi / perde la sera d' aranci. -figur. marino
ha sempre l'animo perturbato e attristasi d' ogni bene che vede al prossimo e d'
d'ogni bene che vede al prossimo e d' ogni eccellenzia d'altri. michelangelo,
vede al prossimo e d'ogni eccellenzia d' altri. michelangelo, 208-29: l'anima
, ii-192: nell'udire l'angosce d' un amico s'attrista, imbianca, gli
attrista il cuore / del peregrino. d' annunzio, iv-2-1223: fissando lo sguardo
non si trattiene lungamente sulle labbra. d' annunzio, iv-2-457: l'imagine fantastica
idem, viii-408: e però siate d' animi forti, ché iddio gli attri-
l'azione, la spinta delle volte. d' annunzio, iv-2-678: i vari delle
in cui la volontà e l'ostinazione d' esserci, di marcare un'impronta, di
che amor dall'indurato collo / crudel d' un paventoso tauro sciolse / lo attrito giogo
/ lo scabro e roggio vomere. d' annunzio, ii-299: fatti sordi..
mostrare come i corpi durissimi per l'attrizione d' altri più molli possano consumarsi. idem
. nievo, 34: quelle masnade d' uomini, attnippati come le pecore,
opere pubbliche nelle attuali condizioni del paese. d' annunzio, iv-1-391: chiese a mia
la direzione del suo moto attuale, o d' energia, non faccia angoli colla superficie
gentile, 3-246: l'opera d' arte ha la sua attuale esistenza
, i-304: più volte hai trascurato d' usare le dovute disposizioni, affine di conseguir
e ogni cosa di legno formata. d' annunzio, iv-2-410: io mi posi all'
dottrina filosofica o politica, una opera d' arte o di pensiero). arila
abbiamo poi la carissima maniera: 'palpitante d' attualità ': e si fa 'palpitare
attualità ': e si fa 'palpitare d' attualità 'una quistione, una notizia
fatto più volte, almeno è tenuto d' averla sempre in proponimento di farla.
e bollimento che vale a disgiungere. d' annunzio, iv-2-1199: la nostra vita è
da un luogo maraviglioso del suo canzoniere. d' a nnunzio, iv-1-530: ella ora
non una parte di complice nell'attuazione d' un proposito insensato. panzini, iv-43
l'immagine dell'attuazione la riempiva ancora d' orrore. gentile, 2-52: il vero
una quasi continua attuazion di mente e d' affetto in dio. = deriv.
dorate ruote / il sol ne la marina d' occidente. idem, 39-56: lo
: la non consigliata leggerezza è usata d' attuffar molta gente nel profondo della morte.
punti il cane che punta, tremi d' ansia. 8. rifl.
del sermento, che a modo d' arco sopra terra si lasci.
fazione di tutto 'l corpo nell'acqua d' arno. attuire, tr. (
: da quale parte volvome, parine d' esser attuito: / adiuta, deo enfenito
, contrapposto delle idee di potenza e d' abito; e da attività, contrapposto di
/ per la mia donna, che d' acerbo e duro / mal è premuta ed
dispensa, / tal che gli è forza d' atturare i nasi. = lat
amore, che attuti ogni superbia e alterezza d' animo umano. bisticci, 268:
, 1-201: allora li naturali fratelli d' ettore molto s'avacciarono a soccorrere ettore
..; e nel suo sentimento cercò d' immergersi, sperando di trovarvi l'attutimento
venivano come fasciati da un alone soffice d' attutimento. = deriv. da attutire
.. gli istinti focosi e sensuali. d' annunzio, iv-1-456: io provai il
iv-1-456: io provai il cieco bisogno d' una sensazione voluttuosa nella quale attutire il
, stordire, levare il sentimento. d' annunzio, iv-2-809: misurò lo spazio che
m'au zide / e d' amor mi fa languire. idem, v-354-20
/ ragionare, però che seppe molto / d' ogni scienza, e fu grande e
ma spesse volte, per essere feriti d' amore, diventano audacissimi a qualunque pericolo
serpente con cresta rossa, della grossezza d' un braccio e della lunghezza di due uomini
. boccaccio, i-396: si ricordò d' un verso già da lui letto in
che sì fugace / vulgo mai fosse d' assalirlo audace. 2. che
al tempo che passare i mori / d' africa il mare. tasso, 6-6:
'l verso audace lo schiaffeggerò. d' annunzio, iv-1-220: egli aveva la voce
la norma, proprio di un'opera d' arte d'eccezionale novità, di idee
norma, proprio di un'opera d'arte d' eccezionale novità, di idee, di
, uomo audacissimo, non mi assicurerei d' usare. 5. provocante,
boccaccio, 2-16: in nuvoletto d' oro rifulgente / trasformato discendere vid'io
cui la face / di pietade e d' amore è più fervente, / mentre bisbiglia
l'abbeverar del vin de la follia. d' annunzio, ii-925: riconosco la chioma
prese audacia di contendere con gli dèi e d' esserli contrario e molesto. caro,
cui era audacia sperare la guarigione. d' annunzio, iii-2-130: un'insensata audacia sembra
sono liberali solo nelle audienze. f. d' ambra, 4-33: bartolo / cominciò
/ cominciò a questo a dar un po'd' audenzia. celimi, 1-98 (230
): o voi che per la via d' amor passate, / attendete e guardate
, 257: spesse fiate dalla veduta d' una bella e formosa faccia, e da
toccamento di mano, e da una fragranzia d' uno soave odore, da uno audito
uno soave odore, da uno audito d' una voce dilettevole le ree cogitazioni entrano
da barberino, iii-206: né già d' astrologia / predicar alcun dia [= debba
branco dei reprobi a fare il noviziato d' auditore: e questo dillo pure a
e per me accettai volentieri un posto d' auditore nel tribunal militare. viani,
e perch'egli [baciapile] è auditor d' ipocrisia, / veste cilizio, e
al malmantile, 6-97: auditor d' ipocrisia è un grandissimo ipocrito.
. cecchi, 6-181: è una sorta d' auditorio all'aperto, per uso di
di un concerto, della radio. d' annunzio, iv-1-167: -suoni ancóra, tu
porre a un gran repentaglio l'auge d' antonio ferrer. nieri, 226: lui
lui [picasso] verso una forma d' arte che, meno unilaterale di quella
223: questo sollazzo purga l'augella d' ogni macula per lo diletto. idem
che 'l caldo segue / del paese d' europa. idem, inf. 3-117:
, 46: verso gli occhi belli / d' amore a un tempo e di virtù
festa / o di bisbigli, come nidi d' augelli a maggio. d'annunzio,
come nidi d'augelli a maggio. d' annunzio, ii-612: l'arno porta il
l'oro in bocca. / stormi d' augelli varcano là foce, / poi tutte
. metastasio, 1-10-81: senza temer d' inganni / va l'augellin sui vanni.
che li augelletti per le cime / lasciasser d' operare ogni lor arte. idem,
e gli augelletti si sentivano andar cantando d' arbore in arbore, ed era nel cuor
là sotto canticchiava sempre un perpetuo cinguettio d' augelletti; l'erba vi germinava fitta e
commesse di più insieme, con maniere d' ammirabile ingegno; sì ben si combaciano,
, e la marza s'augna come d' arbore. baldinucci, 17: dicesi augnare
verbo da una preposizione (o più d' una) ed un nome, è
3-5-63: gregorio, prefetto della provincia d' affrica, uomo fedele e de'monachi e
iv-8: ciò mi sarebbe grande auguménto d' obbligazione. botta, 4-268: le amarezze
. che si può augurare; degno d' essere sperato, atteso nell'avvenire; che
aurora, / che s'aspettava. d' annunzio, iv-1-870: le donne del parentado
garzoni, 1-403: erano avvezzi ancora d' augurare mediante gli animali bipedi. carducci
fate, amica, tristemente sorridere. d' annunzio, iv-1-551: egli...
... da manco di loro. d' annunzio, iv-1-340: e io m'
farei di sopra il foco, e d' intorno l'insegne de'pontefici antichi, degli
augure fallace, alla più vera / ambizion d' un inumano padre / vidi immolare il
, egli tribuno, egli console. d' annunzio, iv-2-1272: il cielo su
mente invano auguria, / non d' aitar degno, non di pura vittima.
giudicii delle stelle, e altre ombre d' augurii. petrarca, 249-13: or tristi
migliore augurio trattile i suoi pannicelli, d' una nobile roba delle sue la rivestirono.
quello uccello per buono augurio, assai più d' allegrezza e di speranza si riempié.
si sconsiglia, / né quindi augurio trae d' atra tempesta. manzoni, pr.
le sorte, e anche quelli che son d' ombroso augurio come il corvo, la
da te. carducci, 455: d' augùri / rifulgon liete e suonano di danze
ai baldi giovani e le glorie. d' annunzio, iv-1-443: nessuno del contado
le sue mani benedette baci innumerevoli, d' uomini, di donne, di fanciulli.
spargevano su la sposa, pronunziando una formula d' augurio rituale in cui la fecondità e
: ivi da lunghi / anni una fila d' augu rosi corvi / è
in effetto, inusitato e mal auguroso. d' annunzio, iv-1-870: un sentimento
per esser propinquissimi ad augusta, / son d' esta rosa quasi due radici. buti
. 4. numism. moneta d' oro coniata da federico ii: agostaro
rinomati ancora furono gli augustali, moneta d' oro, che federigo ii imperadore fece battere
che è più imperiosa e efficace più d' ogni magniloquenza. = comp.
ammanto / ha di regio e d' augusto in sé cotanto. orsino, iii-291
profondo di riconoscenza e gratitudine. d' annunzio, ii-770: allora io
2-5-174: buona quantità di antiche statue e d' altre anticaglie, di cui la sua
, augusto, egli è romano ancora. d' annunzio, iv-2-293: tutte le pacifiche
fatiche agresti erano intraprese con una sorta d' incuria e d'insofferenza. saba,
erano intraprese con una sorta d'incuria e d' insofferenza. saba, 469: della
liberazione in roma e ne la corte d' augusto. muratori, 7-ii-178: ho
7-ii-178: ho veduto una picciola moneta d' argento, battuta sotto giustino minore,
lezioni scolastiche e universitarie. d' annunzio, iv-2-587: le massicce comici d'
d'annunzio, iv-2-587: le massicce comici d' oro che circondano le pitture nel soffitto
più interna, e di gran luce e d' oro / e di ricchi tappeti aula
diventare citaredi, si facevano auledi. d' annunzio, ii-759: se nel silenzio
cosa, / gli occhi m'arosa d' un'aigua d'amuri. cielo d'alcamo
gli occhi m'arosa d'un'aigua d' amuri. cielo d'alcamo, 1:
arosa d'un'aigua d'amuri. cielo d' alcamo, 1: rosa fresca aulentissima
aulente pineta le cicale / frinivano. d' annunzio, ii-140: vini chiari aulenti di
vostri son più biondi / che fila d' auro o che fior d'aulentino.
/ che fila d'auro o che fior d' aulentino. = forse dal lat.
lunghe / tibie alla bocca. d' annunzio, ii-120: né più presso l'
flauto / doppio, di busso. d' annunzio, ii-183: ah belle
di lungi assemprano un coro / d' aulètridi alto su tacque, / un coro
aulètridi alto su tacque, / un coro d' aulètridi ionie / dai lunghi chitóni
là, sul fianco del bel trono / d' afrodite, l'aulètride dagli occhi
.. come l'auletrida nuda sul trono d' afrodite alle terme diocleziane.
cortigiano volgare in italia, che è d' ogni città italiana, e non par che
decente o scolasticamente rigida e austera. d' annunzio, iv-2-157: le native forme
, qualunque fosse il soggetto, sapeva d' alfieri. palazzeschi, i-65: e
, olezzo, odore. rinaldo d' aquino, v-117-8: confortami d'amare l'
rinaldo d'aquino, v-117-8: confortami d' amare l'auli- mento dei fiori /
il volo / cantando un cardellino. d' annunzio, ii-755: oleandro d'apollo,
cardellino. d'annunzio, ii-755: oleandro d' apollo, ambiguo arbusto / che d'
d'apollo, ambiguo arbusto / che d' ambra aulisci nell'ardente sera. idem
ho vista / per l'altezza del fiore d' auliscio ch'orno vede, /
in uso nell'antica grecia. d' annunzio, ii-328: ha forma d'aulòpide
d'annunzio, ii-328: ha forma d' aulòpide, cara / a pallade e
ed il suo pallore m'ispiravano. d' annunzio, iv-2-816: le voci le parvenze
allora ella, non meno che io d' essa, essere innamorata. sannazaro,
in latte e 'n lane, e d' ogni tempo aumentano, / quando i
, 1-45: le quali [fiamme d' amore] come crescono, così s'aumentano
montanari, i-496: egli è fuori d' ogni controversia che l'erbe e le
le perle] principiate con una particella d' umore inconcotto, e superfluo all'animale,
si aumentano, sopravvenendone dell'altro. d' annunzio, iv-2-1248: il flutto dei
vetta è vicina, / sempre aumenta d' intorno il frusciare e il fischiare del
boccaccio, i-338: la seconda [maniera d' amare], la quale rispondendo alla
. leonardo, 1-277: grandissima grazia d' ombre e di lumi s'aggionge alli visi
l'aria; per la quale aumentazione d' ombre e lumi 'l viso ha gran
i-496: o miseri uomini, poveri e d' avere e di consiglio, perché al
, lo quale ha più tosto d' aumento bisogno che d'altro, combattendo
ha più tosto d'aumento bisogno che d' altro, combattendo cercare distruzione? leonardo
del quale è al nutrimento e aumento d' essa fiamma. sarpi, i-321:
, ii-224: un paese dove il prezzo d' ogni cosa va crescendo ogni dì insieme
si fa sentire anco tra noi. d' annunzio, iv-2-1081: egli riceveva ogni
, e la sua intenzione è piena d' inganno. soffredi del grazia, io
, 2: quando domandi alcuna persona d' alcuna cosa per imparare, aumìgliati, e
dal peccato... ha bisogno d' aumiliarsi. scala del paradiso, 334
mi degio alegrare / e far versi d' amore, / c'a cui son servidore
per l'amore mio, / saperò se d' amore m'invita; / se non,
delle colonne, ii-170: cusì, donna d' aunore, / 10 meo gran sospirare
ha fondo / a contar la gioi'd' amore, / così nessuno pondo /
nessuno pondo / par né simil è d' aunore / a ben conquistare / e perseverare
, / parole di dolore, accenti d' ira /... / facevano un
. idem, 90-1: erano i capei d' oro a l'aura sparsi, /
galileo, 615: sentiamo 11 ventilar d' una leggierissima aura. marino, 214:
estinti, una fragranza intorno / sentìa qual d' aura de'beati elisi. idem,
lettura di anacreonte... a quello d' un'aura odorifera. carducci, 872
con un bruire esile e schietto. d' annunzio, iv-1-918: e su quel mormorio
volto, entrarmi nei polmoni un filo d' aura vitale che mi ha ristorato le forze
vedersi agli altri in ciel preporre / d' aura d'ambizion gli gonfi il petto.
altri in ciel preporre / d'aura d' ambizion gli gonfi il petto. idem
, sentimentale; clima storico. d' annunzio, iv-1-167: sentiva un'aura esotica
s'era smarrito in quel volto ogni sintomo d' età, ogni colore di creato,
iii-401: se vestita di porpora o d' argento / a me spira la rosa aure
drizzano nel sol che gli penètra. d' annunzio, iv-1-912: per qualche attimo la
periodici popolari, ii-204: questo spirito d' opposizione in molti di loro non va
popolo, ente troppo rispettabile, ma d' una clamorosa fazione. d'annunzio, iv-1-104
, ma d'una clamorosa fazione. d' annunzio, iv-1-104: un'aura di
venticelli e fresche aurette / dispiegando ali d' argento / sull'azzurro pavimento / tesson danze
. parini, giorno, i-493: mille d' intorno a lui volano odori / che
. pascoli, 91: a un po'd' auretta scricchiola il canneto, / fruscia
mirabile, e aviala locata in vagina d' avorio. idem, 309: 10
i-21: né a te, o figliuolo d' apollo, feci mai con tagliente ferro
, 822: e 'n guisa d' un baleno / tra nuvolette aurate /
verno. marino, 378: amor d' oro ha gli strali e d'oro ha
amor d'oro ha gli strali e d' oro ha l'arco, /..
e sottili e serpentelli / con solchi d' or le vive nevi arate. fontanella
alfieri, 72: celeste azzurro, d' ogni nebbia mondo, / cui solca d'
d'ogni nebbia mondo, / cui solca d' igneo sole aurato rivo. foscolo,
/ sola signoreggiar pei lati campi. d' annunzio, ii-672: dove coglierai tu con
palazzi... sono divenute come d' un metallo aurato, ed al sole
tenacemente s'attaccano a qualche tronco d' albero o a qualche sasso. vallisneri,
). àureo1, agg. d' oro. tasso, 15-1:
iii-293: la man ti colmerò d' aurea mercede. basile, iii-332
come di rose il crine infiora, / d' aureo coturno il piè leggiadro avvinta
lunghissimo in giù cadendo e folto / d' un aureo manto i molli avori involse
ordin'sorge / l'odorifero cedro, e d' auree poma i tra 'l verde vigoroso
i declivii de'prati, / e molli d' auree ginestre si paravano i colli.
. palazzeschi, 3-20: dagli attori d' allora aveva altresì imparato a modular la
: senofonte, ancor giovinetto, era d' una indole aurea. fontanella, iii-363:
per le sue logge arcate / mille d' aureo lavor tappeti industri. manzoni,
è pur aureo negli stessi libri d' aristotile quel luogo ove dice che nell'
che nell'antiche repubbliche i nobili giuravano d' esser eterni nemici della plebe. alfieri
. carducci, 37: i codici d' aurea favella / dove il tuo spendesi
monetaria. -valuta aurea: la moneta d' oro e il biglietto di banca o
àureo2, sm. stor. moneta romana d' oro (coniata a partire dal 49
di patrimonio o di rendita cotante migliaia d' aurei, o spese tanti nummi d'
d'aurei, o spese tanti nummi d' oro in questa o in quella impresa.
santa chiara con quella smisurata sua aureola d' oro intorno alla gracile testa. e
. con quello almeno non ti esce d' un tratto un branco di pesciolini dalla bocca
di trecce, trapassate da lunghi spilli d' argento, che si dividevano au'intomo
au'intomo, quasi a guisa de'raggi d' un'aureola, come ancora usano le
sogni / ricingean la persona gentile. d' annunzio, iv-i-m: la dama teneva
dote, di una virtù. d' annunzio, iv-1-105: la gente volgare non
pienezza, venivano piombate in uno stato d' inferiorità. e atroce ironia gli sembrava
per scusarsi e per avere un motivo d' esaltare in quelli la miseria che non avrebbero
negli occhi un che di rarefatto, d' aureolato, come creature che fossero unicamente nutrite
suoi bellissimi pomelli aureolati da una luce d' inviolabile castità. saba, 198: qual
, di forma trapezoidale. d' annunzio, ii-53: e l'àurica vela
: e l'àurica vela / fu gonfia d' un alito immenso, / più bella
/ più bella di tutte le cose / d' intorno apparite, / più di noi
l'auricalco, el quale ha colore d' oro. = voce dotta, lat
servirebbe la caverna auricolare nelle tartarughe? d' annunzio, iv-2-192: un uomo spirante
: il mignolo (per l'abitudine d' introdurlo nell'orecchio).
manifestazione cutanea dovuta a intossicazione da preparati d' oro (durante l'auro terapia)
depongono un lieve annuo tributo di pagliette d' oro. d'annunzio, iv-2-605:
annuo tributo di pagliette d'oro. d' annunzio, iv-2-605: quel fiume lidio dagli
era sorta una dinastia di re carichi d' una opulenza inaudita. = voce
carro, solo era l'auriga. d' annunzio, iii-2-321: va, /
dee. idem, 7-138: palemon d' un delfino il curvo tergo / preme
di eridano, di sagitta, e d' auriga i luoghi, e dell'australe corona
, e svincoli da fruste / rosse d' aurighi. = voce dotta, lat
e non piuttosto un giallo sbiadato? d' annunzio, ii-630: nella pupilla tua,
vi son leale, sovrana / fiore d' ogni cristiana. giacomino pugliese, ii-131
3-5 (in): con li adornamenti d' auro e d'argento e colli vestimenti
): con li adornamenti d'auro e d' argento e colli vestimenti d'auro e
auro e d'argento e colli vestimenti d' auro e argento. g. villani,
/ né gemma orientai, né forza d' auro. poliziano, st., 1-105
, 1-105: e i be'crin d' auro / scherzon nel petto per lo vento
, / e tutto fiammeggiar lo facea d' auro. tasso, 4-29: d'auro
facea d'auro. tasso, 4-29: d' auro ha la chioma, ed or
che negro ardente ha l'occhio, e d' auro il crine. monti, 3-2-94
dalla longa noi vediamo li scuri colli d' italia e la umile italia. passavanti,
: avanti che il sole s'apparecchiasse d' entrare nell'aurora, incominciò tutto soletto
: a un altro tempo un giovane d' assai onorevole aspetto, venne una mattina
color di rose, con que'raggi d' oro e di porpora. giannotti, 1-43
io del suo stato, m'assecurò d' essere in cielo. tasso, 7-25:
si dora: / sale e fiammeggia. d' annunzio, iii-2-185: la vampa dell'
viii-18: e se, tuttora fuoco d' avventura, / tornati gli attimi da angoscia
attimi da angoscia a brama, / d' itaca varco le fuggenti mura, / so
come di rose il crine infiora, / d' aureo coturno il piè leggiadro avvinta,
foscolo, gr., iii-277: come d' erato al canto ebbe perfetti / flora
del velo / ignoti fiori a noi. d' annunzio, ii-935: ti canto,
rosa. -d'aurora, colori d' aurora: il vermiglio, l'arancione,
gli omeri, e il crin coprìa color d' aurora. ojetti, ii-55: l'
sposano che è una delizia, colori d' aurora. onofri, 14: improvvisamente una
, col divampo felice dei suoi capelli d' aurora. 2. la parte
giovinezza sparì, non si colora / d' altra luce giammai, né d'altra aurora
colora / d'altra luce giammai, né d' altra aurora. beltramelli, iii-376:
, / o amor mio primo, o d' amor dolce aurora. saba, 18
luce dell'aurora. d' annunzio, iv-2-167: quando l'idolo.
etade [de l'adolescenza] è necessario d' essere penitente del fallo, sì che
2-59: la virtuti ch'ill'avi / d' alcirim'e guariri / a lingua dir
serve del verso solo, / ma già d' altro mistero / sai che non
dar loro un più bel titolo. d' annunzio, iv-2-212: la legione ausiliaria delle
iv-375: noi non abbiamo avuto tempo d' interrogarvi, e di chiedervi...
[si trovava] ancora all'assedio d' amalfi come ausiliario del duca di puglia
maffei, 5-1-77: di legionari e d' ausiliari si componeva il romano esercito; anticamente
/ all'ausonio valor campagna esplori. d' annunzio, ii-755: ginepro irsuto,
. auspicale, agg. che è d' augurio, di buon augurio.
, iv-420: ei se 'n vola / d' una in altra officina infin che sorga
, duce ed auspice fernando, / d' un pericle novel l'opra e il consiglio
, 19: e certo al nascer suo d' acuto ingegno / invase auspice febo.
, auspice dio o la fatalità. d' annunzio, 11-668: io auspice / apparvi
fia pronuba megera, auspice aletto. d' annunzio, iv-1-1028: se il matrimonio
del volo degli uccelli (e anche d' altri segni: tuoni, fulmini, il
:... per movimento e voci d' uccelli;... questo si
oblivlon chieggo da voi gli auspici. d' annunzio, iv-1-869: giunto nel mezzo
, 17-39: prendo scettro, signor, d' invitta mano, / disse, e
del secolo; posta sotto gli auspici d' un sovrano illuminato che mira in tutto
stabilito tra voi e me un patto d' alleanza sotto gli auspici delle muse e dell'
austerità non è alla base della civiltà d' oggi? la macchina è nuda,
tra madre e figlia. un'atmosfera d' austerità avvolgeva i loro rapporti. i
la dolcezza, acquista quella forza piena d' austerità, ch'egli chiama amaritudine.
ella a quel che mi pare, è d' un naturale austero; non ama la
e di buon umore quando qualche amarezza d' animo lo bistratta: e queste qualità
con esso aveva un non so che d' una gioia austera e solenne. cattaneo,
più agguerrita, valorosa, austera nazione d' europa; perocché tutti i suoi pensieri
grande, grosso e grasso, e d' aspetto austerissimo. grazzini, 4-470: ci
ci accompagnammo con un venerabile vecchio, d' austero volto. crudeli, 1-4:
aprìa le imposte il maggiordomo austero. d' annunzio, iv-2-503: nulla poteva eguagliare
bevanda poi 10 loderei l'uso moderato d' un vino rosso nostrale di ottima qualità
austero de'fiocini e de'raspi. d' annunzio, iv-2-536: tra l'odore
di eridano, di sagitta, e d' auriga i luoghi, e dell'australe corona
semi filosofici sparsi nell'italia australe. d' annunzio, ii-598: o pan, dammi
aria quando tira il vento australe. d' annunzio, ii-620: risponde / al pianto
scriverei a patto ch'e'mi scrivesse quelle d' italia..., e a
in mano, / che son sicuri d' aquilone e d'austro. ugurgieri, 3
/ che son sicuri d'aquilone e d' austro. ugurgieri, 3: venne in
paese de'venti, in luoghi pieni d' austri furiosi. idem, 171
in lui si sente / e 'l pianto d' onda che fra scogli geme. idem
quella nuvola candente, che dal spirto d' austro risospinta corre verso il centro del
, lilia, ch'intorno austro gradito / d' atre nubi ricopre il ciel sereno;
l'ontano / durevole all'acque creò. d' annunzio, ii-767: recava l'austro
occaso, l'austro e l'aquilone. d' annunzio, iv-2-305: limare si distendeva
, e l'altro dell'istituta, e d' alcune constituzioni che si dicono novelle e
. bruno, 3-915: io cerco d' esser membro e dechiararmi dottore di qualche
, centenari alcuni, della grossezza e più d' un braccio d'uomo, che di
della grossezza e più d'un braccio d' uomo, che di verezzi sono, si
non falsificato (un documento, un'opera d' arte o letteraria). g
filocolo in questi affari non è scrittura d' autorità, né s'accetta per autentica dagl'
aveva che un ingegno vivo, il fascino d' una chiacchiera non comune. panzini,
, e con ampissime lodi; e più d' ogni altro, chi n'era testimonio
macchina, e si dichiaravano piazzisti d' automobili, rappresentanti, mediatori, noleg
feci un auto da fe delle mie lettere d' amore ». = spagn.
(nei motori diesel costituisce il mezzo d' accensione del gasolio iniettato nell'aria fortemente
servizio da poco, in tre quarti d' ora è qui. erano altri tempi,
. linati, 8-53: un rombo d' autocarro viene là dalla strada. borgese
subito dopo il pranzo fu il fremere d' autocarri lontani, il rombar di vicini
jahier, 221: magnifico stradone d' alemagna / sempre così ordinato e uguale
milit. comando costituito presso ogni corpo d' armata, per provvedere all'addestramento del
niana, che la tensione stessa del vapore d' acqua, contenuta e riscaldata, tiene
papi, e rivelata la lunga serie d' usurpazioni, che avevano convertito il vescovo
, vii- 344: l'autocrate d' antibo, che non era facile a smarrirsi
che avevano gli arcadi e gli ateniesi d' essere aùxóx. &oveg, cioè terrae filii
, nelle vie deserte, quei gruppetti d' uomini accucciati al bagliore dei saldatori autogeni
uso fattoressa o serva, di eleonora d' este. borgese, 6-14: perfino il
, che chiede a'suoi fattori 11 fiorini d' oro per renderli a chi glie ne
verso le undici, vidi ferma a metà d' una viuzza poco illuminata la nuova autolettiga
.: ed esprime uno stato d' incoscienza, di chi agisce senza rendersene
non si prestava che colla sciocca ubbidienza d' un automa. nobili, vii-649:
colazione come fosse stata una medicina. d' annunzio, iv-1-329: il suo passo
un po'saltellante e malsicuro, come d' un uomo che abbia un principio di paralisi
moto delle gambe, simile al busto d' un automa. idem, iv-2-369:
. soffici, ii-37: viveva a guisa d' automa, spiritualmente annientata, sotto la
fisso in avanti seguitando a camminare tutta d' un pezzo come un automa. boine
, senza sconfinamenti né palpiti, vita d' umano automa, rotolante giù, fredda
iv-49: folli i miei passi come d' un automa. alvaro, 3-43: avrebbe
, essi non davano affatto l'impressione d' un sincero effondersi di spiriti vitali.
5-314: suggeriscono all'artista ogni sorta d' artifizi, dalla « deformazione » all'
osservare come il mio automedonte si cavasse d' impaccio. panzini, ii-224: gli automedonti
inseguono, scompaiono, ricompaiono: fari d' automobili che viaggiano nella notte, recando
e. gadda, 3-231: la legge d' autonomia che governa l'italia, dopo
e le saette al suolo / l'autor d' ogni mio danno arco mal teso.
de'troiani il primo autore / nacque d' elettra, come i greci han detto.
in quel tenore. idem, ii-173: d' ogni conseglio occulto quello è autore che
alcuno autore, / amore un disidero d' animo ene. dante, conv.,
animo è cresciuto, questo amore lo stimola d' ardentissimo desiderio di insegnare e di scrivere
tutte le lingue abbondano in tutti i generi d' autori classici, né i generi possono
diritto di dare all'autore la taccia d' avido e mercante. carducci, ii-8-18:
, 1-55: -dica un po', è d' autore questo ritratto del gran geremia?
traversie con la madre. -diritti d' autore: complesso di diritti che la
la diffusione dell'opera (diritto morale d' autore) e il suo sfruttamento economico
il suo sfruttamento economico (diritto patrimoniale d' autore). comisso, 12-97:
per la tesi di laurea il diritto d' autore. 3. dir.
viene in pensiero, / che m'è d' una dottrina bella autore. 5
da due principii: l'uno si è d' uno verbo molto lasciato da l'
latino quanto 'degno di fede e d' obedienza e così 'autore '
sorse in autorevole sembiante / orcano, uom d' alta nobiltà famosa. d. bartoli
in fondo il fare vacillante e contrito d' un generale che capitola. carducci, ii-16-164
, e sì vicina di tempo e d' autorevolezza a'libri del nuovo testamento.
, ii-36: a tale suggestione d' autorevolezza, gravante prima di tutto sui
soggiaceva, come a una sorta d' incantamento, era naturalmente la moglie
26: ma molto più debbono e capi d' una famiglia... usare auctorità
della regina uomini alti di autorità e d' ingegno. lambruschini, 1-45: suggerisco
autorità alle mie ragioni, mi vaglio d' una proposizione platonica. -fare autorità
ricordo, come quegli che desidero vederli d' accordo, e che so l'autorità ch'
: alla donna... piacque d' innamorarsi per sua buona ventura, e fece
sua buona ventura, e fece eletta d' un bravo giovane, che avesse autorità non
che, tutto che al mondo officio d' imperio si ri- cheggia, non fa
loro difetti, se non quando s'empiono d' autorità; perché allor non bastano per
e pel regno di napoli il duca d' alba con autorità grandissima, e con assai
venerando, / né vo'ch'alcun d' autorità lo scemi. corticelli, 2-209:
da prudenza, che rende i detti d' alcuno degni di fede. leopardi, 823
, 2-28: l'autorità è il principio d' ogni governo esercitato da una volontà che
tempi si fece in firenze per autorità d' una vecchia lettera di papa una imposta
e dichiarato fu con giuramento, il re d' inghilterra essere signore d'ibemia per autorità
, il re d'inghilterra essere signore d' ibemia per autorità apostolica. -avere autorità
3. ant. rar. libertà d' azione. boccaccio, dee.,
alla mia penna non dee essere meno d' autorità conceduta che sia al pennello del
e in quello stato di cose e d' idee, in quelle singolari relazioni dell'autorità
. giusti, iii-37: una mano d' artigiani o di braccianti risoluti...
pare atto ad insegnare, che bisognoso d' imparare. 7. testimonianza autorevole
toritade 'non è altro che * atto d' autore '... per che si
quanto * atto degno di fede e d' obedienza '. idem, par.,
serdonati, 3-74: sarebbe tenuto atto d' uomo inconsiderato, se si tacesse il
non fu mestieri che intervenisse l'autorità d' alcun testo di lingua; perché quelle
a registrarli aggiungendo una dichiarazione in forma d' esempio. 9. ant.
nel fine di mantenere inalterato il principio d' autorità. = fr. autoritarisme
esser vero che si caminasse per via d' autoritativa deposizione di un papa legittimo,
in questo genere sia capace in francia d' introdurre una dama,... va
della posizione, e una naturale fierezza d' animo, autorizzavano anche quella imperiosità.
autorizzare di volta in volta un mio modo d' essere. = voce dotta,
autorizzati che dalla frivola prescrizione di secoli d' ignoranza. 2. che ha ricevuto
. borgese, 1-322: pregava lui d' andare all'albergo, con un suo biglietto
andare all'albergo, con un suo biglietto d' autorizzazione, per pagare l'ultimo debito
si presenta a un guardiano l'autorizzazione d' accesso. levi, 3-76: replicò che
es., la licenza di porto d' armi che rimuove, per il titolare,
provocato talvolta dallo scarico di grande quantità d' acqua nelle condutture di scarico degli impianti
acquista con l'amore, fatto insieme d' integrazione e di solitudine. =
dursi della poesia e di ogni opera d' arte, nel processo della sua stessa
è, una perdita o diminuzione dell'opera d' arte, o la sostituzione di un
al tronco (praticata, come terapia d' emergenza, nell'anemia acuta emorragica)
, rettor., 132-20: è convenevole d' insegnare queste medesime cose nell'autra maniera
francese autun. autunnale, agg. d' autunno, proprio dell'autunno.
vedere. mazzini, ii-87: il clima d' inghilterra è cupo, freddo, piovoso
di primavera, non lusso autunnale. d' annunzio, iv-2-613: la mutua passione di
e scuri come il diavolo, par d' essere in una sera di carnevale.
e soffiava la bora, e le foglie d' oro e di porpora turbinavano intorno a
nella stagione autunnale, nel clima d' autunno. onofri, 67:
autunno (21 settembre) e il solstizio d' inverno (21 dicembre);
dante, inf., 3-112: come d' autunno si levan le foglie / l'
al vento, quando l'autunno le ha d' umore private. lorenzo de'medici,
/ quando l'autunno è più priva d' umore. castiglione, 188: però
, 9-66: non passa il mar d' augei sì grande stuolo, / quando
mentre vicino il sole / a'freddi regni d' aquilon trapassa, / e già lieto
plumbeo / il cielo e il mattino d' autunno / come un grande fantasma n'
irte; ma c'era / d' autunno ancora qualche mazzo rosso / di
mazzo rosso / di bacche. d' annunzio, ii-691: foglie macerate dagli au
la tenuità dei bissi intesti / d' aria e di lume. idem, iv-1-567
era per morire. era prossimo l'equinozio d' autunno, il più dolce tempo
queste miti e serene mattinate romane d' autunno che hanno il senso di
viani, 14-125: una sera d' autunno, che ardeva di rossi incanti sulle
. già lo sentimmo venire / nel vento d' agosto, / nelle pioggie di
i-104: si sta come / d' autunno / sugli alberi / le foglie.
il cielo, / fuga soave d' alberi e d'abissi. -come
/ fuga soave d'alberi e d' abissi. -come personificazione.
il presentimento della vecchiezza, maturità. d' annunzio, iv-2-687: egli amò allora perdutamente
tutto quello che pareva tócco dal male d' autunno, tutta l'ombra su l'
di una bellezza dolce, melanconica, d' una bellezza di autunno, che aveva
s'avaccino a uscire di quella come d' indegna compagnia. imbriani, 2-248: né
battito del cor, per un baleno / d' un vago occhio sereno. =
che 'l cieco agnello. cecco d' a scoli, 3032: l'altro [
sì parlò corno omo asenato / in poco d' ora *; bembo, 2-77:
somma di lire 30 per rinnovazione d' un vaglia firmato mantovani orsetti e avvallato da
l'impegno di pagamento in caso d' inadempienza da parte del debitore)
avamposto. avampòrto, sm. specchio d' acqua davanti ai bacini interni d'un
specchio d'acqua davanti ai bacini interni d' un grande porto; antiporto. tombari
fiorite, quindi un'alta e spaziosa serra d' agrumi che nella buona stagione manda i
di macedonia,... tanto d' avana, così che rivivano e respirino,
moscio, un vestito avana e una camicia d' un celeste puerile, senza cravatta.
assaliti con l'avanguardia di ferrando. d' annunzio, iv-2-1324: i soldati intonano
della sensibilità raffinata, complessa, parossistica d' oggi -ecco ciò che fa della pittura futurista
che fa della pittura futurista la pittura d' avanguardia per eccellenza. e. cecchi,
rolland, e altri di quella letteratura d' avanguardia, verso cui ho dei rimorsi
che si trovasse ad essere uno scrittore d' avanguardia? 4. locuz.
ci vien d'« oltr'alpe e d' oltre mare ». gobetti, i-160:
tutta la nuova italia aspirava a una forma d' arte piena, completa, nostra,
nuove; chi appartiene a un movimento d' avanguardia. panzini, iii-589:
borghese » non è più un uomo d' ordine e un posapiano: è avanguardista,
avannòtto, sm. ittiol. pesce d' acqua dolce, nato di recente.
giovane, 9-287: avannotti vuol dir pesci d' unguanno, / che vuol dir di
, nome collettivo di ogni sorta di pesci d' acqua dolce, d'unguanno, che
sorta di pesci d'acqua dolce, d' unguanno, che vuol dir di quest'anno
e per raddotti, / a più d' un'esca trasse. = deriv.
un secondo piano e accettammo l'invito d' un cartello bianco che da un uscio
giorni avante / nel campo del re d' africa un. signore. sarpi,
avanti [le divisioni] non uscivano d' una città,... per la
rimarrà sempre di pezzi come il vestito d' arlecchino. fogazzaro, vii-450: la
burlare in un'opinione, ci protestiamo d' essere del parere opposto; lo che suol
de la donna sia / o vero d' omo alcun di suo le- gnaggio.
vi l'ha dato, / e merzé d' altro lato / di me vi rechi
avanti: da ora in poi, d' ora innanzi. è. corsini,
per detestarli. pratolini, 9-501: ma d' ora in avanti, ce ne dobbiamo
. nel gioco del calcio, la linea d' attacco; ciascuno dei cinque giocatori che
le due ali). 11. d' avanti: v. davanti. =
]: noi rispondendo a questa tua d' avanti ieri, cominceremo dalle cose del grano
: la mattina di domani è quella d' ieri e quella di avantieri, identica
prova tipografica di un'incisione tirata prima d' aver segnato il titolo sulla lastra.
le bombole dei gas, gli avantreni d' artiglieria. 2. meccan. il
si può concedere che sia avanzamento, né d' avanzamento conoscenza, se l'anima non
essa del suo partire si doleva, d' altra parte con allegrezza avanzante ogni tristizia la
volgar., 2-156: marco antonio, d' eloquenzia avanzante tutti gli uomini, e'
lunga l'altre di forza avanzante. d' annunzio, iv-1-84: aveva come l'
iv-1-84: aveva come l'antiveggenza indistinta d' una qualche felicità soprannaturale, superante la
s'avanza: / ed al fine spuntar d' angusta valle / vede uom che di
giovanni; ed avanzatosi oltre la terra d' arescot,... s'avvicinò con
. arici, 340: l'aprica terra d' arbori scoverta / che più nell'onde
pareva avanzarsi in un deserto immenso. d' annunzio, iv-2-164: il traino si
serica. boine, ii-72: gli parve d' udire uno scricchiolio beve avanzare di là
dante, 47-4: io sento sì d' amor la gran possanza, / ch'
giulianelli, 1-154: sotto la direzione d' un tal maestro... s'avanzò
se ne troverebbe, che un figliuolo d' un re per un semplice cavaliere sia
quest'eccesso però sopra l'usanza / d' ogni altro suo miracolo s'avanza.
palmo. -tr. d' annunzio, iv-1-166: nella sua bocca socchiusa
avanzo del cibacca, / ch'a capo d' anno avanzava li piedi / fuora del
, 4-122: mio zio, contrariato d' aver destato in noi tale impressione,