motto, arse l'errante destra. d' annunzio, iii-1-877: non piange il
. 1 e per l'espressione motto d' ordine del n. io, cfr.
facezia, scherzo verbale 'e mot d' ordre * parola d'ordine '.
'e mot d'ordre * parola d' ordine '. mòtto2, sm
da urbano ottavo nell'anno 1639. d' azeglio, 1-354: avevano impetrato [gli
, erraita, è la sapien- sia d' esto mondo, che dio e li presiosi
due cibi, distanti e moventi / d' un modo, prima si morria di fame
'moventi ', ma anche come impressi d' altre qualità. pallavicino, 1-155:
comportamento, un atteggiamento, uno stato d' animo o, anche, una situazione
anni, dacché su i nostri teatri d' italia quasi più non si ascoltano..
come primo ente e primo movente. d' azeglio, 6-35: non dirò mai
collega testa abbiamo già avuto uno scambio d' idee. il punto è questo:
di una scuola o di un'opera d' arte. r. longhi, 208
di marmo all'immagine non so se d' un ercole o di un giove fulminante
di lei, tu osservi le graziose ondulazioni d' un serpe. carducci, iii-24-161:
torbide occhiate, in gesti minacciosi. d' annunzio, i-481: fu tempo già che
opera non si vide mai di mano d' andrea la più fiera né la più terribile
massima credenza movenze istantanee di animali. d' annunzio, v-1-369: alzava [il cavallo
versi, che ha movenza archilochea. d' annunzio, iii-1-1093: riconosco la verità
è di punte e di tagli e d' ogni sforzosa movenza fornito qual sono gli
in essi, come nello spazio ristretto d' uno specchio ottico, tutta la varia
altro caramente ne accettò un globo celeste d' ottone, smaltato d'oro, grande
accettò un globo celeste d'ottone, smaltato d' oro, grande dodici palmi in giro
assai agevole e movibile da poco numero d' uomini. massaia, iii-91: il
-orientabile, snodato, pieghevole. trattato d' astrologia [crusca]: porrem nome a
bile; e sia questa gamba movibile d' acciaio. -che si muove per
vivace un oggetto o un'opera d' arte con ele menti decorativi
da allegria; pieno di agitazione, d' inquietudine, di confusione (una circostanza
rallegra [il poeta] questo / d' avverse luci, le belle giornate / movimentate
, un secolo movimentatissimo in ogni paese d' europa. silorte, 4-130: malgrado
avventori, godo di fare la figura d' angolo: sorniona, che mette a
, movimentato, e soprattutto americano, d' impressioni sincere, in me lasciava poco o
consiste nella maggiore o minore celerità. d' annunzio, 1- 379: i pioppi
e senza movimento / parean candelabri alti d' argento. gentile, 1-143: il movimento
fisso appare in moto. d' annunzio, iv-1-7: la carrozza chiusa scorreva
le muraglie delle antiche ville patrizie passavano d' innanzi agli sportelli, biancastre, quasi
. -arte del movimento', forma d' arte figurativa che utilizza oggetti e forme
automatico, o per meglio dire un movimento d' orologeria. -velocità di un
nel verno e nella zona perusta e d' altre diversità, che divengono per lo
molto acconciamente si può attribuire il movimento d' un anno, lasciando la quiete al
, anche, a esprimere uno stato d' animo e a conferire maggiore espressività alla
vegliare, rempirsi e vacuare, accidenti d' anemo, ed aere -bisogno è che
l'esercizio, mettersela ad armacollo. d' annunzio, iv-1-335: ella si soffermò
allegrezza è appropriata al gallo, che d' ogni piccola cosa si rallegra e canta
, cui appena turbò un concorde movimento d' armi, ecco sonare, come sospirate
. bellori, ii-104: non basta d' intendere la prospettiva e di sapere con regola
passaggio la natura a gli animali che d' alcun de'sensi son privi, quale è
fu assalito e conquistato il villaggio, d' onde prospettavasi verona; ma nulla dava
contro l'autorità del governo parigino movimenti d' importanza. lico; battaglia;
. brusoni, 963: questi movimenti d' armi e queste minaccie diedero impulso a cesare
sonnecchianti si dilatarono, un vivo movimento d' attenzione si produsse nella cucina.
fanti catalani, leggieri di vesti e d' armi, atti alle imboscate e celeri
. -ordine di movimento: bollettino d' ordine in cui si indica il
il momento in cui deve avvenire il rinaldo d' aquino, 95: sia di tal movimento
anonimo, i-471: non m'aven d' allegranza / che io degia cantare:
veduto fare all'imperadore, ha sempre procurato d' imitare s. m. cesarea.
, che rifiutò di proclamare lo stato d' assedio e accettò il capo del governo imposto
rivoluzione del luglio del 1830. d' azeglio, 4-iii-351: tanti nomi corrono di
desiderio, capriccio, tentazione; stato d' animo, sentimento, volizione o atto
92-12: vero fue che la madre d' orestres uccise agamenon suo marito e padre d'
d'orestres uccise agamenon suo marito e padre d' ore- stres; per la qual cosa
che temo di fallare, / tanta abondanza d' allegreza sento. giamboni, 10-47:
, 10-47: vanagloria è un movimento d' animo disordinato, per lo quale si muove
carità... è un movimento d' animo a servire a dio per sé e
talvolta cotali movimenti, cotali pensieri, quando d' una cosa disonesta, quando d'un'
quando d'una cosa disonesta, quando d' un'altra; questi cotali movimenti non
di un sentimento, di uno stato d' animo. b. davanzali,
chetarsi a un tratto (movimenti contrari d' animo) li mostravano tremorosi o tremendi.
-ant. effetto fisico di uno stato d' animo. fiori di filosofi, i-189
mezzo che aiuti levare, per ardore d' amore, senza specchio di niuna creatura
senza niuna cognizione, senza niuno movimento d' intelligenzia. scala del paradiso, 57:
19. mus. mutamento di tono, d' accento, di intensità che si opera
mutazione. non furono mai le cose d' italia più quiete di quello che al
; manifestare un'intenzione, uno stato d' animo. chiaro davanzati, lii-4
o con ragionamenti o con opere cerca d' abbassarti nella stima e nondimeno senza farne
questa antica superstite eccellenza di vita e d' intelletto, questi untorelli, questi massoncelli
vedeste / voi fare in casa? d' annunzio, v-3-641: chi potrebbe, senza
son da dio hanno fondamento e movitivo d' umiltà. botta, 4-640: rigidità
comportamento, un atteggiamento o uno stato d' animo (con riferimento sia a un
rebellione. malvezzi, 178: compositori d' una favola, movitori d'una macchina,
: compositori d'una favola, movitori d' una macchina, spettatori d'una tragedia
, movitori d'una macchina, spettatori d' una tragedia, il fine della quale (
non bisogna pensarci. = nome d' agente da muovere. movitura,
in ogni moto di vapori la minaccia d' un temporale o d'una tormenta, o
vapori la minaccia d'un temporale o d' una tormenta, o il principio d'
d'una tormenta, o il principio d' un nebbiaio maledetto, in cui la piccola
statuto della gabella di siena, 26: d' ogne gierla di nebbio fresco in mazzi
, prealpi biellesi, zone della valle d' aosta e della valtellina); è molto
punto del governo. varchi, 8-2-95: d' uno che non sappia più là che
voi la chiamaste con quei disperati nomi d' indileguabile nebbiosità e quegli altri che voi
di cui la nostra lingua è più d' ogni altra ricca per sfumature, per velature
, 5-49: in me fermentava una nebbiosità d' odi e di sdegni.
, saettoe uno verrettone verso il greto d' arno. crescenzi volgar.,
vapor sul po levossi, / trista d' ingrati indugi messaggera. pascoli, 1217:
notte fonda, nel nebbioso piano. d' annunzio, iv-1-235: il pincio ancóra
difetto, a rari di numero e d' ingegno è stato cognito ed utile il
e creandovi un bel sereno da sera d' estate. pascoli, 3-54: tristi,
leggere gli antichi un po'come libretti d' opera. parole ed immagini, nei
ignudi / o di nebride cinti. d' annunzio, v-2-19: dioniso, più molle
annunzio, v-2-19: dioniso, più molle d' una sonatrice di flauto, non soffrendo
attraversava il torace, chiede una ghirlandetta d' apio amaro. linati, 11-38:
a la quale io discernea una figura d' uno segnore di pauroso aspetto a chi
impalpabile nebula assonna colli e marine, d' una bianchiccia malinconia. c. e.
rappresi si profilavano, come una goccia d' essenza di anice, in una nebula
rucellai, 6-103: ogni minima nebula d' invidia o di falsa opinione ne altera
... e segnalano l'esplosione d' una nova, o il passare dall'arancione
o il passare dall'arancione al giallo d' un remoto punto del firmamento, l'espandersi
verso lo cielo, e pareami vedere moltitudine d' angeli li quali tornassero in suso,
un ugello). = nome d' agente da nebulizzare. nebulizzazióne,
delle sue tonsille. = nome d' azione da nebulizzare. nèbulo,
giustamente colui non aveva temuto per la vita d' uno scellerato nebulóne, ma sé dovere
sé dovere avere temuto per la vita d' aristippo. g. f. loredano,
, intrigante, malfido al quale riserbava d' accapo i ceppi, per intanto.
a solidificarsi nelle tenebre per la condensazione d' una fluida e informe nebulosa.
-insieme di concetti, di idee, d' informazioni, di nozioni appena abbozzate o
nebulosamente, con l'incertezza d' una leggenda, che cristina era stata
piacque un cavaliere strano e bianco, quasi d' argento, ritto su una nebulosità fotografica
mercé dell'aria oscura, profonda e nebulosa d' abisso. monti, x-2-283: là
carducci, iii-3-167: non più riso d' iddei la nebulosa / cima d'olimpo
più riso d'iddei la nebulosa / cima d' olimpo a gli occhi umani accende.
olimpo a gli occhi umani accende. d' annunzio, iv-1-432: mi ricordo era
mascheroni, 8-138: chi fu che d' euro collocò la sede / in oriente e
e il noto nebuloso / nella casa d' antartico rinchiuse? -per estens. formato
velo, / di mezzo di, d' agosto, io mal vedeva / sozzo più
il freddo meno intenso di nazaret. d' annunzio, iv-1-841: era tempo di levante
svelin le luci oscure e nebulose / d' ameto, acciò che diventi possente /
cavolfiori, per vero dire alquanto nebulosi, d' un pittore romano. monelli, 2-23
difficile da capire, da prevedere. d' azeglio, 1-312: la sua parola divenne
come l'acqua, non volli mostrare d' applicarmi quelle nebulose giaculatorie. poerio,
1-31: le nebulose e viete / favole d' un olimpo inverecondo, / che sotto
inverecondo, / che sotto il vel d' insuperate forme / la greca arte serbò
quella poesia non riposi su un fondo d' idee e di fatti (e gli
celato il nebuloso viso, ma affrettandosi d' abreviare il lieto tempo, con questi
con certe parole sconnesse che parevano frammenti d' oracolo, fece intendere che l'ingegnere ribera
moro. ha i capelli lunghi e lisci d' un inglese, fatti a treccine,
presentò un bel necciotto caldo, sfogliato d' allora. = probabilmente dal lat.
, dolorosa, efferata. cecco d' ascoli, 2654: l'aspide, qual
al frate procura la nece. gambino d' arezzo, 164: andarne in bocca al
la natura nell'economia si serve necessariamente d' officine per la cozione, filtrazione, precipitazione
intenzioni di paolina e di carlo. d' annunzio, iv-1-219: l'impressione è inesprimibile
moneta e di difensione. già pensava d' uno capestro e d'impiccarsi, ma necessariamente
. già pensava d'uno capestro e d' impiccarsi, ma necessariamente demostene fu suo
lo smisurato sbassamento del pelo dell'acqua d' arno, restarono necessariamente in secco vastissimi
foscolo, viii-276: nessuno si millanti d' avere rimeritato della debita pena l'italia
grandi, cioè nelle società molto estese. d' annunzio, iv-1-489: non furono soltanto
venire, quando verrà non ci dobbiamo d' esso attristare. baldi, 388:
. foscolo, viii-166: lo stato d' impoverimento a cui gran parte d'italia doveva
stato d'impoverimento a cui gran parte d' italia doveva necessariamente ridursi, e più
: l'assemblea senza esercito morrà necessariamente d' impotenza, di violenza e di codardia.
impotenza, di violenza e di codardia. d' annunzio, iv-2-351: come potreste voi
lavoro è spesso diretto verso la produzione d' oggetti 'superflui ', non '
età [l'adolescenza] è necessario d' essere reverente e desideroso di sapere. castellani
più proprie di svegliar gli oziosi, d' incitar i pigri e di condurre in sentier
abboccamento da sua eminenza stimato necessario prima d' ogni altra cosa. muratori, 10-i-107:
(479): operai e anche maestri d' ogni manifattura e d'ogn'arte,
e anche maestri d'ogni manifattura e d' ogn'arte, delle più comuni come delle
derelitti si fecero a raccontare la mancanza d' ogni necessario nella quale per tanti anni
quale per tanti anni aveano durato. d' annunzio, iv-1-727: giungeva qualche volta
persuasione ci farebbe soffrire con eroismo. d' annunzio, v-i- 317: lo
corruccio degli anni imbelli, degli anni d' onta, mi s'illuminano come una aspettazione
deledda, ii-214: osservò un canestro d' asfodelo col necessario per cucire e una camicia
. v.]: per una specie d' eufemismo diciamo * non mi par necessario
onore a un personaggio tanto principale. d' annunzio, ii-1: gloria al latin che
1-371: la scienza onde iddio prima d' ogni suo decreto conosce tutte le verità
noi venire alla notizia necessaria e universale d' alcuna cosa, bisogna prima che non
connettere talmente fra loro che l'affermazione d' una di esse rende necessaria ed inevitabile
ed inevitabile alla nostra mente l'affermazione d' un'altra e d'un'intera serie d'
mente l'affermazione d'un'altra e d' un'intera serie d'altre idee, ond'
d'un'altra e d'un'intera serie d' altre idee, ond'esse vengono ad
il quale nel principio a nel fine d' ogni libro si compiace di aggiugner certe
hai freddo, che tu hai volontà d' andarti a scaldare. guicciardini, i-3:
riprendo, / da li miei dubbi d' un modo sospinto, / poi eh'era
necessaria, né può crescere o scemare d' intensità o mutare d'obietto.
crescere o scemare d'intensità o mutare d' obietto. -con uso neutro.
c. gozzi, i-153: ne'studi d' osservazione ch'io feci sopra a tutti
tenne stretto a'tribunali, sono debitore d' una perfetta conoscenza del nostro ceto causidico.
necessaria dell'avermi egli troppo amata. d' annunzio, iv-1-229: quando ho udita
. adriani, 1-ii-86: la buona fortuna d' italia fece che il re cattolico ebbe
tentazioni umane o infamati per rie sospecioni d' uomini. caviceo, 1-3: dappoi vengo
bisogni corporali, se gli deve permettere d' uscire per farli in luogo non immune
il menò in camera, e diègli d' una scura in sulla testa, e ebbelo
odo un parlar cheto. f. d' ambra, 49: talor ci da ad
: talor ci da ad intendere / d' ir fuori e poi di piatto nascondersi /
fecesi [s. gerolamo] discepolo d' un ebreo, per apparare bene la lingua
pioggia di stillante umore n'ebbino necesse d' accompagnarlo. = voce dotta,
un fratello di giustizia, un servente d' armi e un cappellano, li quali
continuo, come un mostro, la presenza d' ogni altro uomo la cui sterminata autorità
di comando, che imprimeva il sentimento d' una necessità fatale. rosmini, xxv-365
oltre sia necessita de'tempi e sventura d' esser nati dopo, nulla rimanendo a scoprirsi
, l'emanazione di ordinanze contingibili e d' urgenza da parte del prefetto, del
, in casi straordinari di necessità e d' urgenza, il governo adotta, sotto la
non intelligibile e destituita di finalità. d' annunzio, iii-2- 1119: v'è
cioè a. ssapere in dando alquni comandamenti d' obbi- dienza alli uomini a guardare.
] larghezza non si stringe da necessitade d' alcuno termine, non ha riguardo lo
, la terra la sorbisce per necessità d' omore; el sole la solleva non per
non fu possibile far intendere la necessità d' un tal ordine al presidente. nievo,
di criterio, disperano poi per necessità d' esperienza. borgese, 6-11: volevo soltanto
leopardi, iii-128: quanto alla necessità d' uscire di qua...,
ben publico, si diede a guernir d' armi la pietà che, disarmata, perdeva
: serbasi il lino insin del mese d' agosto, tanto che compiuto sia la necessità
: il primo bisogno della repubblica sarebbe d' avere la massima parte dei cittadini agricola
niuna... infermando, non curava d' avere a'suoi servigi uomo, qual
in ogni necessità della sua prigionia. d' annunzio, iii-1-169: comprendi tu? la
: riparato dalle necessità materiali, circondato d' agi e forse di delizie, serba [
firenzuola, 648: io ho retto più d' un anno questa vedovanza: ora s'
star così, che mal è cercarmi d' un marito, che mi provegga alle
facciamo tesoro sì e no di un po'd' amore, che loro ci richiedono a
suda, trovandosi sproveduto di vettovaglie e d' acqua, per non restar superato dalla
con una grande e pericolosa risoluzione determinò d' uscirne per provedersene. de luca,
: tu hai il padre cadente, che d' ora in ora può soccombere alla necessità
desiderato che da aristotile [la composizione d' un corpo] mi fusse stato dimostrato con
cherubino, 3-54: la terza maniera d' opera, nella quale noi ci do-
. malispini, 176: il fiume d' arno era sì grosso che non si
, 7-21: per la 43 del primo d' euclide i suppli- menti di ciascun parallelogrammo
1-iv-728): mille lacciuoli col mostrar d' amarti t'aveva tesi intorno a'piedi,
mette loro le ganasce in una disposizione d' addentare di necessità quante incontrano bestie e
gentil, / perché ti neghi / d' amore ai frutti? / è amar per
4-21: preferiva, quando mi perdeva d' occhio, andare ad aspettarmi in qualche punto
fortis, xxiii-458: peli'ordinario l'uccisore d' un morlacco che abbia parentado, forte
parentado, forte, è in necessità d' andarsene profugo ai paese in paese, nascondendosi
grado, con rassegnazione o anche con forza d' animo, ad avvenimenti spiacevoli; affrontare
partito migliore, facevo, siccome dissi, d' una necessità una virtù e sfidavo arditamente
necessità sovvenire i loro padri sotto pena d' essere privati della redità patrimoniale e d'
d'essere privati della redità patrimoniale e d' essere incarcerati e tenuti stretti. s
della comunione, se non ne'casi d' estrema necessità. -mettere, porre,
ché 'l suo concetto / al segno d' i mortai si soprapuose. bisticci,
carità dei comandanti usi dopo il fatto d' armi far ricoverar i cadaveri, quanti
. -per intrinseca natura. bene d' agostino del bianco, lxxxviii-n-637: o forza
, ma per sola abbondanza e prodigalità d' erudizione, citano ad ogni quarta parola
come piacque a dio che sa trarre d' ogni male bene, la necessità tornò
tutto il muoversi e tutto il sentire d' ogni animale che o per una eleggente
che non necessitano causa necessaria. intrichi d' amore [tasso], 125: le
forzarlo o necessitarlo, e acquista la dignità d' impe rativo.
. birago, 532: li cittadini d' elvas, ancorché si trovassero avere tirato
donne, quasi che gli uomini necessitassero d' una simile mediazione fra di loro,
questa lunga dilazione, così mi lusingo d' ottenere da lei un grazioso perdono.
necessitato; determinazione. = nome d' azione da necessitare. necessitismo,
gandia, zudego necessario sia far fatto d' arme; ma non se aspetterà el
prima ascoltando i sensi sé avea creduto d' essere la più povera e necessitosa creatura di
che a raccogliere tutte le sue composizioni d' allora non parrebbe possibile che, in così
: come sarebbe in un mendico e d' ogni cosa necessitoso, che chi gli levassi
iii-25: che il clero fosse necessitoso d' ammenda particolarmente in germania, non ammetter
delle prestate orecchie e con gli inviti d' una cortese accoglienza, animo a'più
cortese accoglienza, animo a'più necessitosi d' avanzarsi nel professato essercizio.
suo spirto lasseranno a forza / necessitosa d' un'amara parca. -imposto dalle circostanze
e della madre inverso i figliuoli sia d' una medesima maniera. = voce
.]: 'necidalidee ': tribù d' insetti che ha per tipo il genere
v.]: 'necidalo ': genere d' insetti dell'ordine de'coleotteri della sezione
v.]: 'necròbia ': genere d' insetti dell'ordine de'coleotteri, della
v.]: 'necrofagi ': famiglia d' insetti della prima sezione dell'ordine de'
: 'sire halewyn 'è la favola d' un duca fiammingo... un'
di necrofori, seppellitori di vestali. d' annunzio, 1-590: uno di quei necròfori
.]: 'necroforo ': genere d' insetti dell'ordine de'coleotteri pentameri,
erano * frutto più di speculazioni che d' indagini '(come se le speculazioni non
nel quale si registra sotto il 21 d' aprile del 1364 la morte di lui.
versa sulla stessa pagina per la morte d' uno, insomma, di cui altamente s'
saria finita; / ma un po'd' inedito / alla perita / penna necroioga,
.. l'avrei voluto in un gruppo d' anziani, con una veste un po'
questi divinatori procedono non solo per via d' astrologia, ma in arte di necromanzia
, 29: ad atene è la necromanzia d' omero [dipinta da nicia].
, 35-11: in atene la necromanzia d' omero. questa figura non volle egli [
tanta lontananza dal mondo, mi sembra d' essere solo, in questa necropoli.
per indicare i sepolcreti sotterranei di alessandria d' egitto, in età ellenistica. necropolmonite
pagine, squallide, smorte come pagine d' un referto necroscopico. bernari, 6-90
i piedi e le mani, dopo d' essere state attaccate da dolore e stupore
si separano ordinariamente dal corpo per effetto d' un eccessivo freddo: il che vedesi
zool. complesso degli animali marini o d' acqua dolce che sono capaci di movimenti
in cui si può attraversare un corso d' acqua; guado. casati,
ombra ad ogni sorta di nefanderie e d' impunità, all'impinguimento del proprio censo
di giustizia soltanto per darle il sentimento d' una ingiustizia, d'una stoltezza, d'
darle il sentimento d'una ingiustizia, d' una stoltezza, d'una nefandezza nuova
d'una ingiustizia, d'una stoltezza, d' una nefandezza nuova. b. croce
ordine dalla sibylla: atrocità e nefandezze d' ogni genere, inganni, furti, frodi
fa duopo attraversare un troppo vasto letame d' oscenità e ai nefandezza per rendersi assoluto
alla filosofia il talento poetico si pregiò d' esser chiamato * il calpestatore d'omero '
pregiò d'esser chiamato * il calpestatore d' omero ', a cui ne'suoi
, a cui ne'suoi versi rinfaccia d' aver attribuito agli dei quelle nefandità che
espressi, epicheremi chiari, pronostici patognomonici d' inevitabil pena. g. gozzi,
. carducci, iii-3-297: il ferro d' ildebrando / su la donna si calò /
tenebrose trame, di cospirazioni tremende, d' attentati nefandi, di macchine infernali e
mancano soddomiti poltroni, né idolatri, né d' altri molti vizi e così nefandi che
di luna ben chiaro i nefandi eccessi d' un molto vecchio e stroppiato derviso, imitati
di costei cose affatto nefande ed incredibili. d' annunzio, iii-2-329: l'onta hai
altro in quel nefando atto sodomitico, fatti d' oro. granucci, 2-38: i
dagli arabi. buonafede, i-80: cirillo d' alessan- dria ed altri attribuiscono a socrate
ogn'altro comulatissimo, questo aggiunse, d' una mortai invidia contro le virtù.
. marradi, 402: triste rampollo d' albero nefando, / nella reggia di napoli
ariosto, 11-52: eran senza contrasto quei d' irlanda / da più parte ne l'
ma lasciamogli dire questi soprassindachi de'fatti d' altri, partigiani della moda, avvocati del
ripugnante, mostruoso di forme, orribile d' aspetto. giuseppe flavio volgar.,
carducci, iii-3-9: un lezzo nefando d' avello e di fogna / uscia dal
/ di spegner tre con lui nati d' un seme! liburnio, 131: per
onore dei fieschi che ad un ozio misto d' infami voluttà o ad ambiziosi e nefari
vedeva covare e mutare voglie e propositi d' anime astiosi ed avversi dai quali un giorno
.. i sacri rami / non temè d' atterrar. buonarroti il giovane, 9-833
buonarroti il giovane, 9-833: martel d' ogni rovina / e palese a ciascuno
, quaeso, gl'improperi acerrimi / d' un recente tiron de'cateucumeni: / egli
trecentosses- santa giorni si aggiungevano in fine d' anno cinque giorni nefasti e inoperosi.
anno cinque giorni nefasti e inoperosi. d' annunzio, ii-227: se gli iddii
casa, presi nota con dispetto. d' annunzio, iv-2-468: era quello un giorno
guerra anche la più piccola e lontana. d' annunzio, iii-2-136: con la destra
nefettino, bella mulinara, merda d' oca, testa di moro.
come il porfido, con varie figure d' erbe, di fiori e di lettere arabiche
cocchi, 4-2-109: non saprei sospettare d' altro che di nefritide, cioè male
superficie è grassa e par sempre onta d' olio. i spagnoli la portano effigiata
i-iv- 265: si dice morto d' una colica nefritica, emorroidale; ma
16-ix-391: non bisogna... perdersi d' animo, ma bensì incontrare il male
prendendo a modo di candidato la mano d' uno, indurata per opera ville- sca
preso da quelli eh'erano con lui d' intorno, discorse al popolo ed a scipione
ed a scipione importoe cagione di negamento d' officio. 3. rinnegamento;
del negamento. = nome d' azione da negare1. negante (
negasti. fagiuoli, ii-148: saran d' esser distinte i segni certi, /
-di genti costumi, / for ch'ella d' amar nega, / che 'n lei
. pitti, 1-56: le sue brigate d' ungheri e d'altri negarono di venire
: le sue brigate d'ungheri e d' altri negarono di venire più innanzi se non
prega, / ed ella pur ritrosa / d' eseguir nega / la dolce opra amorosa
preser maggior forza, / divenne incerto d' animo. parini, vili-13: io
non vollero prestar orecchio a nissuna pratica d' accordo e negarono risolutamente la proposta.
io fui / ladro a la sagrestia d' i belli arredi. a. pucci,
avvenente siete del corpo, tanto piacevole d' usanze? machiavelli, 6-2-375: non
gentil, / perché ti neghi / d' amore ai frutti? cattaneo, i-1-304:
ti negar, né al pianto. d' annunzio, i-296: ella a l'ebro
, i-296: ella a l'ebro d' amor lenta si niega. baldini, 15-42
la lode. metastasio, 1-i-43: io d' amore, oh • io! mi
. dalla tenuità di fortuna e gravezza d' anni mi son tutte negate. marchetti,
di libidine, la quale, proibita d' estinguersi e negatali, fa un veleno.
quelle dell'animo, non siano doni d' iddio. loredano, 117: non posso
città, che, spesso essendo votati d' acqua e po'di terreno, ho
di un sentimento, di uno stato d' animo, di una qualità umana.
caro, 12-ii-88: non voglio negar d' aver sentito gran dispiacere de lo scrivere
la seconda via di venire al conoscimento d' iddio sì è * per viam remotionis '
un vuoto in europa, e invece d' operare a calmarlo, noi lo neghiamo.
l'intimo del negozio al legato, negava d' aver concluso alcuna cosa con gli ugonotti
proferir parole ingiuriose contro le gride. d' annunzio, iv-2-63: tu sei stata fuori
amarne due. caro, 2-134: d' esser greco io non niego.
come siete. lippi, 5-41: d' esser corriere già negar non posso,
conti, 119: quando si partì d' india pervenne a'fini de egypto nel mar
non avendo speziale revelazione né particulare spirito d' andare volontariamente alla morte, per non
un tuono e confessare con trepidi moti d' anima angustiata e timorosa quella previdenza che
neghiamo l'italia quando facciamo che queste gare d' influenza [tra provincie] prevalgano.
esso; ma che diventa subito pietoso d' ogni nostra colpa, appena riconosciuta,
sembra un negarsi, e cosa indegna d' un uomo. -rifl. ant
coda dell'occhio che esso faceva segni d' impazienza. -ritrosia, riluttanza femminile
perseveri nella sua negativa, favorirmi almeno d' una risposta. -voto sfavorevole.
ostinossi milord a volere che io confessassi d' avervi confidato che da tre anni avanti
di generi fotografici? c'è modo d' avere il 'telaino'e gli 'altri utensili
il rimettere la propria negatività nel conto d' una totalità in cui tutte le perdite
, col suff. astr. dei nomi d' azione. negativo (ant.
di ozi sereni e di sorrisi e d' oblio. d'annunzio, iii-1-284: ella
e di sorrisi e d'oblio. d' annunzio, iii-1-284: ella non gli chiese
, come anarchico, retrogrado e negativo d' ogni missione, d'ogni potenza, d'
retrogrado e negativo d'ogni missione, d' ogni potenza, d'ogni progresso italiano
d'ogni missione, d'ogni potenza, d' ogni progresso italiano, il progetto che
indizio che l'autore non ha tal virtù d' intelletto che sia fertile di cose proprie
intelletto che sia fertile di cose proprie d' ugual bellezza in quel tema
segneri, i-217: tutti questi vocaboli d' indurare, di assordire, di accecare,
] una responsabilità negativa per i delitti d' ogni fascismo a condizione di riconoscergliene una
riconoscergliene una positiva anche per le riscosse d' ogni antifascismo. -che implica allontanamento,
filosofi, che non sono nomi propi d' iddio, ma sono nomi negativi,
l-11-457: nel diffinire o descrivere l'essenza d' iddio,... non potendo
obliquo appartien moto fecondo, / misto d' intellettivo e discorsivo. vico, 147
istorico, non di mode, non d' arti e mestieri, non d'invenzioni e
, non d'arti e mestieri, non d' invenzioni e scoperte, e via discorrendo
nelle cose create, quando si tratta d' individui o di specie o di generi secondari
non abbastanza recisi e determinati da servire d' indirizzo. landolfi, 8-175: è troppo
istituzioni / fossero soltanto negative: oggetto d' indignazione. -incline al pessimismo più radicale
non commetterei un ufficio che s'impossessa d' una vita intera, che si nutre
una vita intera, che si nutre d' un sacrificio costante. carducci, ii-6-111:
. bacchelli, 1-ii-386: bisogno interno d' uomo chiuso e negativo con tutti,
uomo chiuso e negativo con tutti, d' aver una persona colla quale aprirsi.
negativo sullo sviluppo architettonico, e prima d' ogni altra la mancanza della pietra, producono
goldoni] lo trasforma nel fatto positivo d' una laicizzazione completa del suo mondo.
ne hanno i corpi vicini darà segno d' elettricità scoppiando una scintilla sul vicino che
per l'equazione empirica porta l'assurdo d' una massa negativa del primo o terzo
a zero, rispetto a una relazione d' ordine data. grandi, 6-71:
alla negata soglia / appendeva ghirlande. d' annunzio, 4-ii-170: dal lamento gorgogliante nella
iche il tentar nostre parole? / d' arti fabbro e dator 'ingegno,
poeta abbia assunto c'è sempre, d' improvviso, una rottura che riammette il
tutti, si riunirono tutti nel nome d' italia. 4. totalmente privo
: pochi bei versi scappati a uomini d' ingemo su qualche fatterello della vita sociale
varchi, 8-i-m: 'd' ogni cosa è vera la negazione o
o l'affermazione ', cioè che d' ogni cosa si può dir veramente o
, o sia la 'negazione 'd' ogni differenza. rosmini, viii-350:
l'avviluppata spirale, dipinta a caratteri d' oro o forse composta con pietre di musaico
sole. mazzini, 66-327: colla negazione d' ogni guarentigia alle annessioni del centro e
espansività dei sentimenti del mio io. d' annunzio, iii-1-360: e dopo?
lire, il gruppo fotografico di fine d' anno, la passeggiata ginnastica dove bisogna
altro disse che umilità era un sentimento d' anima contrita e negazione della propria volontà
suoi occhi, marroni fondi e carichi d' una sgradevole furberia. -persona
faticosa / fortemente arrotati, / scevri d' ogni negghienza rugginosa. baldini, 6-15
pannuccio del bagno, 2-5: tutto d' esser non sian gli omin paregli,
giamboni, 10-51: tiepiditade è una pigrizia d' animo per la quale l'uomo è
sole / dolci parti e parole / d' amor ch'ornino il fior de gli anni
stai sì neghittosamente, / enea, servo d' amor, ligio di donna, /
l'umile è tragiusto isnello quando virtù d' ubbienza e della volontà di dio e di
: si dovrebbe chiamare non già neghittoso d' ingegno, ma bensì empio di cuore
di rado allevano i loro parti. d' annunzio, v-2-532: una di quelle creature
voi di forzo e di savere / e d' onta, che neente è nigrettosa,
dalla dappocaggine de'magistrati, dal silenzio d' inermi leggi, da'neghittosi odi de'
. pirandello, 7-812: venerina ricadeva d' un tratto, in quei momenti,
sorda stizza o aggravato da una pena d' indefiniti desideri. butti, 260:
nei suoi quartieri demarcati persino da differenze d' accento, dove trova una felicità neghittosa
9-56: ignoranti miei pari, assai più d' uno / la neghittosa napoli men presta
papini, 39- 235: son degni d' essere comandati da colui che seppe,
: poi quelle sdegnose e grandi anime d' alfieri e parini tentarono la riforma ed aguzzarono
spesa egli avea posto insieme, dopo d' aver inutilmente dirizzate le prore verso la
essa i fini e i disegni, prima d' allora avuti nel pensiero. b.
legge? ove s'ascolta / una voce d' onor che la risvegli? / de'
levare di luna neghittoso sul bosco brulicante d' insidia, gemiti di feriti, doloroso silenzio
terra e il cielo; e sorridi d' un sorriso amaro. = deriv.
2-277: egli avrebbe senza dubbio migliorato d' assai il suo dipingere, contemplando tante belle
ne dica / perché tanta con noi d' apollo è l'ira: / se di
parte già pericolati e guasti, i materiali d' uno splendido 'museo d'antichità e
i materiali d'uno splendido 'museo d' antichità e belle arti '. mazzini,
mio nome, che sublime ascende / d' ogni onore infra noi, caschi negletto [
chiesa ai s. maria del parto. d' annunzio, v-1-266: le mura di
nei mattoni corrosi, è nei segni d' umidità alle pareti, è nel cortile
dell'infelice [gallina] assidua cura / d' uova fornir la sua rustica sede /
era un pianterreno tramutato in un giardino d' inverno dentro alla casa, ma composto tutto
questa negletta / è finito il sospiro d' amor: / altri sono i pensier che
. alamanni, 7-i-253: oggi privo d' onor negletto giace / il nome ancor del
ricetto / di tanti chiari eroi, d' imperadori, / onde raggi di gloria
... dànno in certi spropositi indegni d' un ambasciatore. -in senso
. firenzuola, 929: il figliuol d' iddio con la sua morte / degnò curar
, negletta / esser credendo, e d' ira arsa e compunta, / scocca l'
gli occhi converte / al picciol fumo d' un negletto altare. -che trascorre
ciascuno. -che nasce da modestia d' animo, da vera umiltà.
l'uom della villa, ignaro / d' ogni virtù da saper deriva. e.
negli abiti negletti e quasi trasandati, d' ottimo taglio benché antico e fuori moda
, di squisita e accurata pulitezza priva d' ogni lezio. -non ben chiuso o
chiome. gnoli, 1-153: il fior d' oleandro cadrà, / il fiore dell'
un po'fondi risultanti da due dense mezzelune d' ombra, capelli mal tagliati, barba
. petrarca, 270-62: dal laccio d' or non sia mai chi me
insieme negletta che si ammira nelle medaglie d' oro della immortale aretusa. pirandello,
: l'enorme volume dei capelli ritinti d' un color giallo scialbo e cascanti su gli
tasso, 2-18: non sai ben dir d' aaorna o se negletta, / se
. i. frugoni, i-13-263: niun d' essi de l'aurora / ti vegga
34 (594): questa cura d' andar succinti e ristretti il piu che
polita, sdegnosetta e tutta snella, / d' un vezzoso pastor, quivi su l'
, i-241: ben mi provai non già d' acquistar fama, / ma che la
affidate è un quaderno contenente il principio d' una storia d'italia dal 1789 in poi
quaderno contenente il principio d'una storia d' italia dal 1789 in poi, che sventuratamente
noi, tanto ridicole agli esteri, ricche d' ornamenti più che di genio, ricercate
di apologia per dare saggi delle cose d' un autore così al tutto sconosciuto e
familiari, di allusioni particolari o triviali. d' annunzio, i-694: per te sola
a quello dell'insolente ed eterna nemica d' ogni sapere, la pedanteria. rosmini,
caffè], 218: i re d' italia, tra'i quali teodorico,.
disprezzato perché di nazione goto e capo d' una nazione barbara. 3.
p. verri, 2-1-1-225: gli uomini d' ingegno, derisi e negligentati in italia
lo stile). nuovo giornale letterario d' italia, xl-647: passeroni...
fossero, ma infiammato di mirabile fervore e d' una santa superbia, studiava che nullo
, cioè se è sollecito o negligente d' osservare li comandamenti di dio. paolo
bufi, 1-219: accidia è torpore d' animo negligente di cominciare le buone cose.
che, pur non essendo in istato d' infedeltà, vissero 'aversi 'e si
donde le genti diventarono negligenti in fatti d' arme. f. scarlatti, lxxxviii-11-579:
rigettarlo, ogni discorso ch'egli tentava d' intavolare con la zia. -ozioso
da queste parole nacque nel paulucci fin d' allora una sicurezza negligente de'pericoli.
tripartita collina, cariche di quercie e d' abeti dalla natura con negligente artificio sparse
negligente avrai, / esci edestre. d' annunzio, iv-2-1075: il giovinetto teneva la
caterina da siena, ii-206: ingegnerommi d' adoperare quel bene per onore di dio e
, 10-51: negligenzia è una pigrizia d' animo per la quale l'uomo non è
da siena, i-40: ricordandoti poi d' altro peccato non confessato, ti debbi riconfessare
chi non sa, fa segno che non d' altronde questo proceda che da propria negligenzia
co'pastori suoi subordinati che scoprisse rei d' avarizia o di negligenza. leopardi,
: chiunque abbia punto pratica delle biblioteche d' italia e d'altrove, avrà notata
punto pratica delle biblioteche d'italia e d' altrove, avrà notata la confusione che
'lonza': l'incontinenza che vedremo essere d' appetito concupiscibile e irascibile, e generare
era frequentissima; ella aveva l'apparenza d' un semplice atto d'ommissione. monti,
aveva l'apparenza d'un semplice atto d' ommissione. monti, vi-73: la vostra
dal senato il pesaro a render conto d' alcune negligenze che gli venivano imputate,
e là fanno pensare che a più d' una pagina sia mancata l'ultima mano.
da villania e da disumana negligenzia. d' este, 156: si concluse dunque:
. cavalca, 6-2-142: la negligenza d' affaitarvi più piace e il non ornarvi
bel volto compose. / di natura, d' amor, de'cieli amici / le
ricercata dei 'fashionables 'inglesi. d' annunzio, iv-2-1298: una gentildonna..
una gentildonna... non schiva d' intorbidare con qualche negligenza la sua grazia mite
l'indipendenza del genio e il trasporto d' un'anima ardente, che si abbandona ai
chi lo sostituisce. negli stati uniti d' america la clausola vale solo per ciò
frugoni, iv-61: era vestito l'ebreo d' un panno bigio, in abito corto
col conto della stessa divisa et un capperone d' alta grassa unto e bisunto dal sudore
fare iscrivere e mèttare ne lo statuto d' essa università le provisioni fatte al loro
. sarpi, 1-2-140: n re d' inghilterra è uomo di negligenza, dal
più siede alto e fa sembianti / d' aver negletto ciò che far dovea, /
. donato, lxxx-4-629: il cardinal d' altham è il vice re...
stato le più essenziali cure neglige. d' azeglio, 2-490: non ho rimorsi d'
d'azeglio, 2-490: non ho rimorsi d' aver negletto il mio dovere per egoismo
capriccio nimico / aveva per dispetto / d' annunciarla negletto. mazzini, 24-210:
di non negligere ove e quando possa d' istruirsi nel maneggio dell'armi, ed in
alla porta, negligendo la propizia congiontura d' intimar la guerra, cercò solamente di
et importantissima piazza di balsora nel golfo d' ormus. muratori, 9-94: gli
personali che si fossero neglette per corso d' anni dieci dal giorno che è nata
a lui, della sì lunga guerra / d' italia pregò il fin, né fu
disprezzare le altre città, ad amare d' annunzio e a negligere pascoli e poi ad
poi ad amare pascoli e a negligere d' annunzio. -lasciare da parte,
sento persona alcuna. = voce d' area ven., deriv. dal lat
, non vi entrando tutto / il brodo d' esse, non si fa nigotta.
operazione si rappresentano. = nome d' azione da negoziare. negoziante (
ove concorrono gli effetti di ogni negociante d' ogni parte del mondo. bisaccioni, 1-219
quella città, et essendo li negocianti d' interesse e d'affetto congiunti co'più auttorevoli
et essendo li negocianti d'interesse e d' affetto congiunti co'più auttorevoli di quella
gionata e abram, / negozianti giudei d' amsterdam, / condiscendono a titol di
onesti negozianti arricchitasi mediocremente nel commercio. d' annunzio, iv-1-365: intorno, s'
spacio di due anni con offerte diverse d' ambe le parti. gualdo priorato,
da orléans, s'impiegarono il duca d' avilla e 'l marchese di san lambert
udienza, ordinando che non fosse parlato loro d' al tro che di destruzione
. tuttavia non cessavano essi di negoziare e d' aiu tarsi con modi secreti
celesti, senza talora pigliarsi alcuna remissione d' animo. aretino, 1-84: il nobilissimo
ricci, 26: non bisogna nelle cose d' importanza lasciarsi guidare dalla volontà, ma
mostrandole il commodo che ne le torna d' avere a negoziar con persona intendente e
ramusio, i-329: quivi si negozia d' ogni sorte di mercanzie come in diu
mentre fermo io negozio / la compera d' un petto? c. dati, 4-64
una categoria sociale, cercando un punto d' accordo con la controparte. - anche
volentieri alla corte la pretesa della polonia d' invadere la transilva- nia, che avrebbe
[il duca cosimo]... d' andare a spasso or qua or là,
e risolvere minutamente ogni piccola cosa e d' ogni natura. are. lamberti,
, ma ogni trattamento che potesse servire d' esempio per altre occorrenze. canoniero, 57
sua troppo delicata e morbida vita e più d' altro dalla malagevolezza che avevano in accostarsi
rovvisto di già tutti i malati. d' annunzio, iii-1-363: • elle superstiti
e con vicendevoli rimpinzamenti di codrione e d' orecchi, per lo susurro di segreti
, trasportati dal genio di far mistero d' ogni cosa: il che arriva a tal
e ottenne con esse l'evidente notizia d' una congiura che s'andava macchinando contro
dotta, lat. negotiàtor -òris, nome d' agente da negotiàri * commerciare '.
con pene di dedalo equilibrate e non d' icaro scongegnevoli. 2. l'attività
la famiglia. = nome d' azione da negoziare. negoziazióne [
di mattio dalle poste mi dà speranza d' aver da voi qualche aviso della nego-
colle opere la veracità di quelle dichiarazioni d' amicizia che si profondano ne'dì felici
che si profondano ne'dì felici. d' annunzio, v-1-924: credo che giovi all'
ministro di raffinata esperienza per l'ambascerie d' inghilterra e di francia e per le
il cattolico possa riuscire nel tentativo d' introdurre negoziazione separata.
pallavicino, 1-309: volentieri ammette negoziazione d' accordo chi per le scritture nuovamente prodotte dall'
è una porzione sensibile che non vive d' agricoltura, ma bensì sulla negoziazione.
amore, ircano mio, sol nasce d' ozio. ariosto, 761: del negocio
mia giornata per gli ozi / aspri d' un'ora. montano, 331: mutano
via che nulla traffico ', nome d' azione da negotiàri; cfr. anche fr
: ad un altro suo diede negozio / d' afnale, fisico o intellettuale, per
lo più nelle espressioni negozio amoroso o d' amore). epicuro, 103:
tua ninfa ancora / di non sprezzar d' amor l'alto negozio. firenzuola, 562
un cameriero del marchese, profondendo quel più d' oro che seppe radunare e promettendo molto
/ che muoiam di mattana e crepiam d' ozio. -abitudine, consuetudine,
2. affare, problema, questione d' interesse pubblico, relativa alla cultura,
consuetudine del parlare dell'altre città nobili d' italia, dove concorrono omini savi, ingegnosi
governo dei stati, di lettere, d' arme e negoci diversi, non deve
boterò, 6-51: elesse cinque personaggi d' alto affare a cui, sotto nome di
nel negozio politico non solo s'ha d' aver cura di trovar la suprema e
che si possa metter in uso e che d' ogni altra più comoda e opportuna a
interesse, di intavolare trattative; investito d' importanti responsabilità politiche. - anche:
degli affari delle corti, quando cercano d' essere favoriti con l'autorità del nome
essere favoriti con l'autorità del nome d' alcun principe, procurano che sieno raccomandati
gli stati della francia a carlo quinto d' austra imperatore, con nuovo essempio e
attrovava appresso li signori svizzeri coll'assistenza d' un tal padre gioseffo capu- cino,
del signor cardinal di rosegliù con oggetto d' introdur negozio di pace. g. b
dirsi qual senso ebbero le potenze maritime d' aver per compagna nel maneggio di questo
idiomi tutti diversi, sicché dapoi tu d' uopo a'romani per averci traffico e negozi
goa, ma di tutto il negozio d' india. palescandolo, 117: vi è
un esortando l'altro gliele venderono credendo d' aver fatto un grasso negozio, quando
da che vivo, sbrigato più speditamente d' allora un negozio di dodici ghinee.
fu risolto il negozio dei lupini. d' annunzio, iv-2-132: luca aveva strette le
1-2-415: io pel mio negozio ho bisogno d' uno che badi al medesimo e sappia
co'mercanti, tener bene un libro d' entrata e d'uscita e tutti gli altri
tener bene un libro d'entrata e d' uscita e tutti gli altri che bisognano
possa eleggere [a consoli dell'arte] d' una medesima compagnia di negozi più che
foro della città scioperati e carichi oppressi d' ozio e di noia codesti nobili passeggiare
primo figliuolo, ora cassiere in un negozio d' arredi sacri in piazza della minerva.
passante, che raro le degna / d' uno sguardo, coi volti esangui e
scaffale una stoffa. -negozio d' arte', galleria d'arte. di
. -negozio d'arte', galleria d' arte. di giacomo, ii-810:
nella strada di chiaia ecco il negozio d' arte di 'monsieur picardi, l'amico
vapore ch'è poi divenuto splendidissimo astro d' europa. -dare negozio: indurre all'
in affare, che non sia sicuro d' averne a riuscire onoratamente. -darsi
papa: tanto che il dì settimo d' aprile furono a negozio sett'ore insieme.
sue sponde nascono quantità di perfettissime canne d' india, che vengono poi gli abitanti
. -per negozio: per ragione d' affari o per dovere. martello,
scusa di fare un certo negozietto d' importanza, che il broglio, per
danaro e far qualche buon negozietto. d' azeglio, 6-650: se volete far meco
3. ricco di fatti, d' intreccio; movimentato, vivace, vario
oggidì) le arringhe di lisia, d' iseo, dinarco e compagni. =
e li stessi capelli del capo parevano d' argento filato. -cupezza (del
le pietre sono all'aere sopra benissimo d' un chiaro rosso infocate, e che
antichi alchimisti, per la patina nera d' ossido di cui si ricopre facilmente)
, lunge negreggia. roberti, iii-336: d' o- gni lato torbida / la nuvola
e densi adombravano quelle chine selvagge. d' annunzio, ii-551: tra la fumèa rossastra
biringuccio, i-102: grandissimo obligo gli hanno d' avere le donne [al piombo]
. 3. malvagità, iniquità d' animo; condizione dell'anima in peccato
di nigricante petra... scintillata d' oro. ceresa, 1-482: mai
/ tant'eran negricanti, / cari corvi d' amore, / cari etiopi adusti,
il loro significato bell'e buono. d' annunzio, ii-567: vedremo...
/... / nel tempio d' erettèo, coro notturno / dai negricanti
8-91: egli era passato per quel periodo d' idealismo che talvolta preludia anche alla formazione
arrolatori di coscienze, contro i negrieri d' intelligenze, contro i mandriani di volontà
un'altra volta e si chiama 'mal d' africa '. e con chàteaubriant si
costui gli sdegni e l'ire / d' affrica e d'asia contro carlo mano /
e l'ire / d'affrica e d' asia contro carlo mano / e dice,
africaine 'per opera di un gruppo d' intellettuali negri africani e americani francofoni (
, 33-110: le sette donne al fin d' un'ombra smorta, / qual,
di velluto negro, parte di broccato d' oro. dolce, 6-55: morione è
batacchi, i-146: gli occhi ha d' accesa brace ed infossati, / lunghe
sotto il ciel triste io memore sognava / d' un tumulo ignorato in su la vetta
negre navi al gran cimento elette. d' annunzio, ii-139: come dietro la
intorno gli arcaici caratteri negri del testo d' othmàn e prescrivean le pause. c.
per te l'italia lieta el secol d' oro / se vedde, e ognora appar
dottori, 96: il taigeto / veste d' antica selva il piede ombroso, /
/ di vecchie querce, in più d' un luogo appoggia / i tronchi annosi e
i rivali sono folti di pioppi, d' olmi e di gelsi, i solchi negri
piombo. monti, 21-162: allor, d' un piede / presolo achille, lo
arcade son, dove più folto / d' elei negre si vieta a mortai vista /
: le sette donne si arrestarono al fine d' un'ombra smorta, che gittavano gli
o delle tenebre circostanti (una massa d' acqua); che appare torbido,
inquinanti (un corso o uno specchio d' acqua, la sua superficie o il fango
un'acqua negra come pece, / d' odor fetente e di sapor amaro, /
iii-114: una palude tanto s'ingrossò d' acque torbide e negre che molte
sparso il cor di negro fele e d' ira, / né sa ben dir di
par ch'avampi / negro via più clvorror d' inferno il cielo, / così fiammeggia
negro il cielo e lampeggiante / al soffiar d' austro con orror s'adira. cesarotti
negre ombre una selva, / strana d' allori. praga, 3-244: il cielo
empìa di fiammelle -la negra città. d' annunzio, vi-243: il bosco dorme,
con veloci piume / per la porta d' avorio uscirsen fuora / i negri sogni risoluti
una sovrumana filosofia per lasciarsi a beneplacito d' un nemico che ha faccia impudente, anima
piacere che riusciva altrui in dolore, d' una lusinga mortifera, d'un negro
in dolore, d'una lusinga mortifera, d' un negro fatale incanto.
la guerriera età; / e un fraticel d' arezzo / strillava in cima agli organi
umorale la quale riteneva che tale condizione d' animo fosse determinata da alterazioni morbose della
i-15-15: pur io vo teco parlare / d' un successo, che può allegro /
due demoni cavalcanmi allato / il mal d' amore e la malinconia.
/ ospiti tuoi nemici, e pria d' ogn'altro / quel negro spirto del timor
io dovrei funestar, perché insegnarti / d' amore il pianto, o giovinetta
, e la quinta fantasia ci abbuia d' intorno un orizzonte negro negro, senza quasi
624: essendo stato il negro più d' ogn'altro colore communemente in uso,
, e in manera e de catene e d' ogne altra cosa oportuna trasformatosi,.
piaghe, e come potè / meglio, d' un'alta palma i frutti scote.
che avevano gli olandesi inalberato sull'alto d' una montagna. quivi fatto sbarcare venti
, credenti / nel vostro battesimo! d' annunzio, iv-2-1147: il negro ghignava
negro ghignava dalla larga fauce piena di denti d' oro, e senza pietà scagliava contro
tre franchi al dì e l'obbligo d' aver fatto i suoi studi, vestir decente
poco negretto, e chiamasi diofane. d' annunzio, iv-2-982: i calcagni arrossati
. proprio, peculiare delle culture negre d' africa (un carattere, un elemento
nogromante, / che mastro grande fu d' astorlogia. frezzi, iv-14-112: per
nomi nel marmo il fabro scrisse, / d' indovini, stregoni e negromanti, /
.. e altri indovini e impostori d' ogni maniera. gozzano, i-338:
né meno alla sua presenza erasi astenuto d' adoperare le sue pessime arti, trasformando
. alchimista. ecco d' ascoli, 3015: per fuoco né per
persona di aspetto sinistro, tenebroso. d' annunzio, iv-1-691: la signora seduta accanto
vilmente al pueril giudizio / si sottomette d' insensata femmina: / e fui pur
, che tratta di pratiche magiche, d' incantesimi (un racconto, una narrazione)
esoteriche (il soggetto di un'opera d' arte). carducci, ii-3-329:
industria ingannò [l'apostata iuliano] d' amore di signoreggiare la sacrilega ed abbominabile
donzella confortare / che presto la trarrà d' ogni periglio. vasari, iii-257: attese
filosofo e anche piacevolmente filosofo senza peccato d' eresia, d'epicureismo o di negromanzia
piacevolmente filosofo senza peccato d'eresia, d' epicureismo o di negromanzia. c. e
servo di dio che stava nell'eremo d' egitto. ramusio, i-342: nelle loro
/ dei popoli civili occidentali / marci d' ipocrisia / coi quattro segni in aria
si alzava la tribuna del vecchio campo d' atletica. volponi, 2-131: qualche vermouth
; il suo nigrore, al sole. d' annunzio, ii-818: sabbia quasi rosea
: mi parve improvvisamente pullulasse il negrore d' intorno di un infinito fosforico vagulo palpebramento
e di negrore da parer poco più d' una spelonca. 4. figur
soprattutto il sottrarsi agli ignominiosi atti d' ossequio che la marmaglia pretendeva per
o di pelo scuro. cecco d' ascoli, 4286: or sono animai bruti
indiano. -con uso improprio: loto d' egitto. -genere di ninfacee al quale,
: dal nembifero mosse alto apennino / d' atri vapor nitrosi un turbin carco. cannizzaro
: era volando / giunto là 've d' atlante in capo e '1 fianco /
cui spalle il cielo è soma; / d' atlante la cui testa irta di pini
e lo gran nenpo, / fuora d' un buxo insì quelo nemico; / e
domi nio di venezia o d' alfonso, ma per quello di francia o
, ma per quello di francia o d' austria; né questo nembo fia l'ultimo
se'tu che polveroso nembo / alzi d' orgoglio incontro al tuo fattore? mazzini,
solleciterebbe, cova il nembo della questione d' oriente. -pericolo incombente.
ascoltato calmo e sereno quel po'po'd' intemerata e la minaccia oscura di un nembo
. montale, 2-92: il mio dubbio d' un tempo era se forse / tu
me, non perciò voglio smarrirmi o tormi d' animo. g. b.
or è mio nembo interno: / forme d' orror mi sembra quant'io scemo;
.. formava un nembo così folto d' ansietadi in ogni cuore. mazza,
estens. letter. ant. spruzzo (d' acqua, di rugiada, di sangue
, 34: si scatenò dalle viscere d' un foltissimo nembo una tempesta. cesarotti
: / splen- don per tutto spiriti d' amore. -nella tradizione iconografica e
gran voluce / improvisa apparir la dea d' amore / chiusa d'un nembo d'ór
apparir la dea d'amore / chiusa d' un nembo d'ór, cinta di
dea d'amore / chiusa d'un nembo d' ór, cinta di luce.
, / denso nembo le fa l'aria d' intorno, / stan chini i monti
piombo, alta sui gorghi, / più d' essi vagabonda: salso nembo / vorticante
giorno, ii-602: già scote un d' essi / le architettate del bel crine anella
a le narici manda / vezzoso nembo d' arabi profumi. pascoli, 49:
/ pingui, un mendico brontola. d' annunzio, 2-48: immenso ondeggia pe'
pe'glauchi cieli diffusi, / nembo d' effluvii, turbine di pollini.
schiodava dall'alto impetuoso / un nembo d' aria diaccia, diluviava / sul nido di
, 1-137: che se vaga sei tu d' altro tesoro, / china la ricca
/ che pioveran le chiome i nembi d' oro. carducci, iii-3-240: bianche in
rossi i veli, / i capelli nembi d' òr. 7. per estens
prodigiosa di corolle che irrora l'oggetto d' amore, di ammirazione, di rapimento estatico
bionde. ariosto, 44-32: nembo d' erbe e di fior d'alto si spande
: nembo d'erbe e di fior d' alto si spande, / sopra e intorno
le bianche mani / spargeano un nembo d' odorati fiori. lemene, xxx-5-280: cogliete
, fiori, fiori / recingete l'amica d' un nembo / e tra i molli
: da tetti e da finestre e più d' appresso / sopra gli piove un nembo
appresso / sopra gli piove un nembo d' arme e spesso. tasso, 8-17:
, 8-17: intorno un bosco abbiam d' aste e di spade / e sovra noi
bacchetti, 1-iii-785: lo destò il nembo d' artiglieria che innanzi giorno, la mattina
ho accennato al nembo di rimproveri e d' accuse che si rovesciò d'ogni lato
di rimproveri e d'accuse che si rovesciò d' ogni lato su me dopo il 6
sempre m'è parsa satura di falsità d' ogni genere e progenitrice di discussioni barocche
, in quello / splendor gli oscura d' un perpetuo nembo. -stato di
. 12. tose. goccia d' acqua rimasta sul bicchiere dopo la lavatura
v.]: 'nembo': la gocciola d' acqua che remane al bicchieri quando si
, 220: a nembi volar frecce d' argento / mira quell'occhio.
a nembi, / il fumo strascicato d' una nave. -con prodigalità,
il vento); foriero di maltempo, d' uragani (nella credenza popolare e nell'
contemplare i lumi / del crudo arturo o d' orion nemboso, / chiede un corpo
. rinuccini, 48: al soffiar d' austro nemboso / crolla in mar gli
ai sguardi del nocchier la stella / d' orion nembcwo minacciosa appare., graf,
vedi il nilo e nostre itale rose. d' annunzio, iv-2-957: era un pomeriggio
nembosa. soffici, ii-323: più d' una volta, nella piena del suo entusiasmo
ottenuto dal nemboso torinese, per virtù d' una di quelle mie epistole, egli
forza incontrastabile della natura). d' annunzio, ii-1020: quelli che schiantò l'
piava, grideranno verso te ancor ebri d' assalto. 6. figur.
dal lento sollevamento di vasti strati orizzontali d' aria fino ad altitudini elevate o dall'
boccaccio, iii-6-27: un cuoio d' un leon nemeo velluto / vi recò
: né ne'giuochi olimpiaci giammai / d' ulivo fu ghirlanda conceduta, / over
ne'fizi delli pennei mai, / o d' appio ne'nemei ricevuta. patrizi,
era il pregio di vittoria la corona d' appio. cremonini, lvi-299: colui
ucciso leon fiero nemeo, / or è d' ila fanciul preda e trofeo. vico
in quella parte e in questa. d' annunzio, ih-1-1078: l'eacide che
l'invidie ed il rallegrarsi del male d' altrui. e tali affetti nascono circa
nome mitologico di un nuovo genere d' insetti dell'ordine de'ditteri, e della
: ove credeva [il marito] d' aver tolta compagna che l'aiutasse a far
seco la nostra umanità, si trova d' essersi avenuto ad una perpetua nemica, la
/ ho dunque al fianco mio? d' annunzio, iv-1-940: egli aveva sentito
amata, che non ricambia il sentimento d' amore. petrarca, 23-69: molto
perdendo quella: / quella eterna nemica d' onestate, / tromba d'alte bugie,
quella eterna nemica d'onestate, / tromba d' alte bugie, di frode ancella,
di grazie e di lode, e non d' esser nimicamente calunniato.
colle fave, come si fa al dì d' oggi. b. davanzati, ii-194
schietto... per diritto camino d' arrivar s'affannavano. b. davanzati,
e nimica i timidi. f. d' ambra, 37: la maladetta fortuna
male, / di ciascuno angue e d' ogni lor veleno, / che le nimica
infamia, con patto di nemicare arrigo d' inghilterra e il pontefice contro carlo.
doglio, / benché dolente, quanto d' uno solo, / che il sonno mi
con dante, uomo della lor terra e d' amore degnissimo; ma con velenosa amplificazione
lo stolto popolo armato e per levità d' animo nimicato contro la casa reale,
. bartoli, 7-2-93: le più d' esse [calunnie] scaricarono innanzi al
come corda è propia in legare corpo d' omo in poder di nimichevile per torso;
: in tanto diluvio sì de'gotti come d' altre barbaresche nazioni alla romana virtù nemichevoli
maldisposto (un sentimento, una disposizione d' animo). bartolomeo da s.
1-18: altri, non del tutto d' animo nemichevole..., consigliavano che
fìa indarno a voi, per cacciarvi d' attorno tutti i nimichevoli appetiti delle cose
): s'incorniciò a ra- maricare d' avere altrui offeso e appresso d'essersi
maricare d'avere altrui offeso e appresso d' essersi troppo fidata di colui il quale
l'erbe facevan ruscelli / freddi e nemici d' ogni gran calura. giov. cavalcanti
di chi gli ha allevati essere tornati? d' annunzio, iii-1-557: la pace era
arici, i-34: già la stella d' orion nemica / riceve il sol nel
petrarchesca, che non ricambia il sentimento d' amore. michelangelo, i-46: però
, settatrici di propria volontà, nimiche d' ubidienza e del pacifico vivere. firenzuola
della casa, iv-367: è nemico d' ogni sorte di studio e di diligenza,
sangue, un giovine schietto e nemico d' ogni insidia. leopardi, 205:
pascoli, 1-93: l° sguardo d' un uomo ligio al governo clericale e nemicissimo
uomo ligio al governo clericale e nemicissimo d' ogni novità. sbarbaro, 1-124: correa
era buon giovane, nimicissimo dei medici d' allora. baldi, 3-1-12: a
alberi le divise degli avamposti nemici. d' annunzio, v-1-57: vedetelo a cavallo,
da'nemici aguati / le schiere sue d' assecurar desia, / molti a cavallo
, che saltellare ardisca / sull'onde d' inistòr. leopardi, 1-85: beatissimi
dolor cupo, una freddezza nemica. d' annunzio, iv-2-810: egli rivedeva quel
c., 36-7-2: l'adulazione è d' ogni virtù nimica. dante, conv
si disconvene, / così la gioventù d' amor nemica / contrasta al cielo e
, i-19: la ragione è nemica d' ogni grandezza: la ragione è nemica
. giamboni, io-m: per via d' amore è obbligato il parente al parente
nemico. guittone, 115-6: verità d' amico in te non pare, / ma
siena, ii-439: tre gradi sono d' amore, amare e buoni, sopportare e
discorsi che se ne sarebber fatti lì, d' intorno, lontano; la gioia de'
3-45: pippo bixio, un nemico d' infanzia che talvolta mi picchiava, derubandomi
uno: nome dato negli stati uniti d' america al famoso bandito john dillinger, e
pluto, il gran nemico. cecco d' ascoli, 2644: la donnola
] i miei 'dolci nemici 'd' allora dicevano essere le sole cose passabili
quanto ha cura non diremo di anime ma d' immaginazioni e di commozioni, è perciò
è perciò il naturale nemico delle opere d' arte belle che sono negli edilizi sacri.
medesima. dell'uva, 175: d' oro e di gemme accolto empio tesauro /
, / quel di gallura, vasel d' ogne froda, / ch'ebbe i nemici
... gli scrisse lettere piene d' asprissimo risentimento. l'aurora, ii-390:
: ella avea volontà... d' aprire le ferrati porte al nemico.
all'infinito le forze dell'altro e d' imperdire ogni via per cui queste potessero
di cuneo 'l nerbo e l'impeto d' aosta / sparve il nemico. ferd
al basso da nemici dell'anima mia. d' annunzio, i-546: canta, se
. -a nemico che fugge ponti d' oro o d'argento: quando un
-a nemico che fugge ponti d'oro o d' argento: quando un avversario si ritira
va, si debba fare il ponte d' argento. paruta, 2-2-265: è antico
9-299: concedasi a costoro il ponte d' oro / non manco ch'a'nimici!
nemico che fuggiva doveva farsi il ponte d' oro, non che di legno.
a nemico che fugge, ponte o ponti d' oro 'o, anche, '
, anche, 'a nemico il ponte d' oro o il ponte d'argento '
nemico il ponte d'oro o il ponte d' argento 'e simili: proverbio che
nessuno. beicari, lxxxviii-1-223: d' abram la storia mando a te
, ii-129: sian gli anni suoi d' eterna gloria adorni, / né mai veggano
o la pianta né manco è termine d' alcuna facultà o scienza. giordani,
messo là sul tavolino un milione in monete d' oro invitandomi a farmi coraggio, non
meglio fa buda: ei, per uscir d' imbroglio, / non ci pensa nemmeno
s'è cavata / nemmen la smania / d' esser tentata. di giacomo, i-575
] senza far parola, / quando d' un tratto udii parlar da basso. /
, v-2-161: la corte romana, contenta d' aversi valuto nelle sue memorie di questi
. v.]: 'nemògnata': genere d' insetti dell'ordine de'coleotteri, della
questi trecentosessanta giorni si aggiungevano in fine d' anno cinque giorni nefasti e inoperosi (
: feste che celebravansi nella foresta d' aricia in onore di diana aricina.
. v.]: 'nemosoma': genere d' insetti dell'ordine de'coleotteri, della
. v.]: 'nemòttera': genere d' insetti dell'ordine de'nevrotteri, della
. v.]: 'nemura': genere d' insetti dell'or dine de'
nell'ornamento e pompa delle sue esequie [d' augusto]... giudicarono.
voce, con soavità inverosimile, con fascino d' ineffabile amarezza, la nenia mesta:
interrotte dal chiocciare delle galline che sbucavano d' ogni parte dalle siepi degli orti, per
coppia / di colombi la sua nenia d' amore / perenne canta. guglielminetti, 3-166
non odo che le solite evirate vocine d' arcadi parlamentari che ricantano alla culla d'una
d'arcadi parlamentari che ricantano alla culla d' una nazione le nenie mortuarie delle spiranti
i-125: le pare [alla bimba] d' esser mamma e comincia a neniare.
e il zittire soleggiato dormiente del bosco d' ulivi. = denom. da
a riconoscersi nelle idee e nella linea d' azione dell'uomo politico socialista pietro nenni
coronato da una prodigiosa vegetazione nenufarica, d' un verde folto e lustro, incupito da
antiafrodi- siache). -anche: giglio d' acqua (nymphaea alba).
pare si rivescino sitibondi nell'acqua. d' annunzio, i-824: i nenufàri schiudono
: poi paludi, stese pallide / d' acqua morta, -un luccicar / d'
d'acqua morta, -un luccicar / d' acqua morta, -morta e gelida, /
. moretti, 2-54: il tintinno d' una folla / di campane fa tremare /
fa tremare / lievemente la corolla / d' uno smorto nenufare. savinio, 10-102:
e più diligentemente riguardandolo, s'avide d' un neo che di sei o sette
pozzette delle loro guance e del mento. d' annunzio, iv-1-76: -non ballate,
speciosa ', mentre passava a braccio d' un danzatore, agitando con la mano
. pallavicino, 1-530: niuno reputa d' arrogarsi più ch'ei non merita: e
rasciutto, bronzato, tra i peli d' una barba, sulle grinze della non pensionabile
santa divenire a forza puossi / e d' occhiate e di nei, no certamente /
xviii-15 (234): volendo macchiare d' alcuno neo o altra sozzura la bellezza di
ambasciata / per non sozzar tua faccia d' alcun neo. ariosto, 21-1: né
fé vestita in altro modo / che d' un vel bianco che la cuopra tutta:
unico rammarico era che non si trattasse d' altro... che di una prova
5. ampollosità, ricercatezza superflua inun'opera d' arte (letteraria o pittorica).
alsazia e successivamente negli stati uniti d' a merica, che pratica
scritto molto, può considerarsi un'autrice d' un unico libro: * death comes
mistico nazionalismo dell'italia e della germania d' oggi '. vittorini, 5-134:
8-191: l'olimpia viva dei secoli d' oro probabilmente devette essere assai più spoglia
oro probabilmente devette essere assai più spoglia d' alberi di quella che vediamo adesso. ma
a figurarsela eccessivamente nitida e nuova, d' una monumentalità rigorosamente allineata o biancheggiante.
dell'ottocento sorride dolcemente nella cornice d' oro neoclassica. soldati, 2-103: si
identificano tale dipendenza con una nuova forma d' imperialismo). = dal fr.
neo-crepuscolarismo lo confermano le poesie del 'diario d' algeria 'di vittorio sereni scritte tra il
spostamento dell'ideale umano da qualche cosa d' insito alla vita stessa in un mondo
neodadaìsmo, sm. corrente artistica d' a vanguardia che riprende i
e alla moralità dei cattolici del 'popolo d' italia 'il neo-fascismo meridionale preferisca addirittura
, agg. nel linguaggio della critica d' arte, che è caratterizzato da un rinnovato
atteggiamento improntato a rinnovata grettezza, limitatezza d' animo e di pensiero, conformismo culturale
lui a diffondere le idee del partito d' azione e a costituire il relativo nucleo
gravità di filosofo sensato, all'occasione d' informare un re neofito che l'ordinario
primato dei valori formali in un'opera d' arte (contro le poetiche realiste e conte-
corrente cultu rale e movimento d' opinione che, durante il risorgimento
se è lecito abu sare d' una nobile parola, l'autentico stile del
: lo stesso giornale trivigiano disegnavo allora d' ampliare, e partirlo in cinque parti:
più a fini stilistico-espressivi. d' alberti [s. v.]:
grammaticali o lessicali, normali o anormali, d' origine popolare o dotta. =
neogreco sono una trasformazione della ricca lingua d' omero. 3. nella terminologia delle
) di vincenzo gioberti e nelle speranze d' italia (1844) di cesare balbo
a provare la sola via di salvar d' italia esser nel congiungimento del * pastorale '
provare che la * spada ', d' italia bastava. de sanctis, ii-n-254:
le pazienze dottrinarie che riponevano le speranze d' italia nella caduta dell'impero ottomano..
europee e le fa demenziare nelle gesta d' oltre mare. = voce dotta,
o lessicali, normali o anormali, d' origine popolare o dotta. pasolini, 8-75
tutto da quella viva e generosa fonte d' idee e di fatti che è l'atlante
ed eccessivo ai neologismi. d' alberti [s. v.]:
. v.]: la neologìa risica d' essere una nuova specie di pedanteria:
che è di formazione recente. d' alberti [s. v.]:
tratti da lingue straniere o qualche neologismo d' espressione. foscolo, xi-1-118: se
per durezza di costruzioni, per ineleganza d' idiotismi e per assoluta povertà di native
e la trivialità de'suoi pensamenti. d' annunzio, v-2-839: ella chiede dodici
del suo classicismo non poteva sofferire d' esser messo a mezzo col muzzi
al matrimonio, l'astensione dai cibi d' origine animale, il rifiuto del
mio cuore / fiorisse un sonnolento / fiorellino d' arancio, / da neomarito saggio,
, / ti proporrei l'inezia / d' un piccolo viaggio. = voce
ciclico-acetica, che ha un ampio spettro d' azione e per via orale è usato
largo impiego per insegne luminose, lampade d' illuminazione, che, se contengono solo
, lxiv- 110: piglia le come d' un neonato boi / co meza dragma
da poco (un frutto). d' annunzio, lv-1-512: le foglie morte si
. onofri, 29: l'antico fango d' alluvione prende forma neonata di giaggiuolo.
animo (un pensiero, uno stato d' animo, un sentimento). oriani
venditti, x-251: ogni notturna / sopravvivenza d' in- cubi era stata / disposta dall'
, sprezzatore del mondo reale e sognatore d' ideali contraaittori. soffici, v-5-12:
giamblico e agli altri della scuola neoplatonica d' alessandria. gioberti, 12-ii-257: i
tempo. baldini, 12-24: aspettò d' aver visto la festa della 'presa
autore dei suoi giorni con uno slancio d' affetto filiale che non può capire chi
: sorta di panorama rappresentante l'interno d' un tempio o d'un edifizio per
rappresentante l'interno d'un tempio o d' un edifizio per lo più illuminato.
estetica marxista, secondo cui l'opera d' arte deve essere mezzo di comunicazione,
mezzo di comunicazione, di convincimento e d' intervento nella società; in architettura sostenne
? moravia, viii-85: siamo tutti d' accordo che nel cinema bisogna trovare qualche
conoscente, che soggetto ha un modo d' essere proprio, indipendente dalla conoscenza,
. longhi, 281: non può sperare d' intuir mai nulla di ciò che è
e il fondo dove le comuni case d' affitto stanziano una nuova urbanistica, neoromanica,
(un componimento poetico, un'opera d' arte). pasolini, 8-166
: componente delle squa dre d' azione fasciste, ricostituitesi nel 1943 dopo
. v.]: 'neoterismo': smania d' innovazione. = voce dotta, gr
e di sviluppare il pensiero di tommaso d' aquino, considerato come l'unica filosofia
proprio, che si riferisce alle rocce effusive d' epoca più recente, per lo più
* neozòica ', ossia dei viventi d' una età media, nuova e nuovissima.
la nepa cinerea, detta anche scorpione d' acqua'. caratterizzata dal corpo depresso e
soderini, i-55: [il ventisei d' ottobre] la fronte della nepa nasce
non sia altro che l'antico nepente d' elena. a. cocchi, 5-1-88
infondea le tazze a i re? d' annunzio, iii-2-305: fatti innanzi, /
rechi maraviglie? rechi / il farmaco d' egitto, / il nepente che dà
e di felice smemora- tezza. d' annunzio, v-1-314: un marinaio sale al
denso / e arcan, come dal turibolo d' un angelo, un incenso. /
nella sua vita 'un sereno vapor d' ambrosia '. la bellezza antica,
nepente, un elisir di vita. d' annunzio, i-475: giusto, è breve
si trova piena di circa mezzo bicchiere d' acqua limpida e dolce: grande ristoro
v.]: 'nepidei ': tribù d' insetti dell'ordine degli emitteri, della
cinque o sei menate in un barile d' aceto buono, così sparse per esso,
sentivo di star tanto bene in salute, d' aver tanta forza, e avevo mangiato
olio, pomidoro... uno spicchio d' aglio intero... e niepitella
. baldini, i-800: ecco l'origano d' un color giallo carico, e la
giallo carico, e la nepitella, d' un giallo dilavato, che mi portano
le nipitella degli occhi, non pensare d' essere pervenuto ad alcuna cosa. palladio
la confessione dell'imperatrice sua moglie. d' annunzio, vii-285: gradisca nell'angolo dello
occasione opportunissima di mortificare i barberini, d' abbattere la baldanza del nepotismo. segneri
alessandro vi divenne conquistatore e dinastico. d' annunzio, iv-2-842: con l'oro accumulato
osteggiavano a vicenda: gli uni accusati d' ignoranza, di tirannia, di nepotismo
ai rimedi, senza neppur sospettarli. d' annunzio, iv-2-12: incontrò il finanziere proprio
addosso come una tigre e lo sgozzò d' un colpo senza fargli dir né pure gesummaria
.., ma in quel fracasso d' inferno, che si faceva intorno a me
, io: ma che prò? se d' ingegno / ritroso la campana / di
che giacerebbero in un sonno oscuro, d' onde neppur il sole potrebbe svegliarli.
parte di dove venivan quelle parole. d' annunzio, iii-1-777: né io pur
introduce una proposizione coordinata negativa. d' azeglio, 4-179: vi prego, carissimi
ferrari, 178: machiavelli non era uomo d' azione nello stretto senso della parola,
giovinetto tale / che di biltà, d' ardir, né di valore / non se
, / né pure a lui equale. d' annunzio, v-1-75: non avevo mai
che iddio mai monstrassi, rispondoti: d' avere me così ne- quissimo peccatore tanto
ogni altro nequissimo ». f. d' ambra, 52: -che disegno / era
, anzi me reputarono sovvertitore e macchinatore d' infamie. e questa nequissima taccia uranche
sente ch'aviti '1 core / pien d' one grave nequità nuiosa. libro di sentenze
: or, s'ella fosse vestita d' un'uzza / con capellin'e di vel
soggolata / ed apparisse di die accompagnata / d' alcuna bella donna gentiluzza, / tu
pensò ch'elli sarebbe troppo grande disinore d' uccidere il suo maestro. ma la
, ma non ch'ella si diletti d' essere battuta, anzi gliene pesa molto niqui-
uso suo. grossi, ii-23: d' insano furor la plebe accesa / sediziosa trascorreva
della cittade ed andarono allo re duca d' antiochia. storia di uno imperadore superbo,
grembo, / se'tu, cerca d' onor, salita al cielo. monti,
. 3. disus. colmo d' ira, di furore, di veemente
superbo e de l'avaro: arde d' avarizia. -che rivela o manifesta
a fare egli ànno / vanno indugiando d' ora in or più læ; /.
, 10-iii-43: il signore anton maria, d' ira e d'onta ripieno, perciocché
signore anton maria, d'ira e d' onta ripieno, perciocché a niquitosa condizione di
ciascuno suo atto è violento e pieno d' ogni nequizia. bianco da siena,
. beicari, 4-i31: farisei nuovi pien d' ogni malizia, / le vostre ipocrisie
altri compreso della pietà inattesa e disinteressata d' uno sconosciuto, così lontana dall'idea che
formata della universale nequizia o vigliaccheria. d' annunzio, vi-1-434: io non potrei astrarre
, a cui nel petto / la nequizia d' un demone s'annidi!
nequizia. ariosto, 13-4: colpa d' amor, ch'io non saprei di
nel nome di dio, gli perdono. d' annunzio, iii-2-245: il fermento dell'
è argomento / di fede e non d' eretica nequizia. idem, par.,
tuo la sua nequizia, / ma d' imitarlo, ve', scaccia il desio;
dee esser darò e netto a modo d' aqua. = deriv. dal
di banco raugi sopradetto, dì 3 d' aprile anno 1340, a fior.,
chiuola, che non le vorrei esser visto d' intorno. = deriv. da
tutta la superficie del suo corpo macchiata d' un colore nerastro. massaia, viii-
nerastra, ne chiedemmo il motivo. d' annunzio, iv-1- 235: la piazza
il corpo di una lividezza cadaverica. d' annunzio, 4-i-148: camilla, la sorella
nero con riflessi metallici azzurri. d' annunzio, iii-2-247: -quali doni..
. papini, i-154: a baleni d' attimo s'accendono e si spengono [
a suon di nerbate sul vario corpo d' annunziano, * perché è necessario che
un po'se sei di carne o d' aria. = deriv. da
]: maestri nerbatori. = nome d' agente da nerbare. nerbatura1, sf
il nerbare. con una nerbatura credevano d' aver messo la ragione. una solenne
una solenne nerbatura. = nome d' azione da nerbare. nèrbo (
tormentare tutte le vene del corpo sparsero sangue d' o- gni parte. poeti perugini del
ch'ei motti rei non son girlande d' erbe, / sì me fatighe ei braccia
che non senta caldo / de le fiamme d' amor. monti, x-3-167: or
roventi. contile, 2-1-13: quella lercia d' ipomonia sempre ha qualche pratica dintorno a
tosto col mal esempio gli dànno motivo d' imbricconirsi, e questi divengono sempre più
tal nerbo / ch'aver non dèi d' andar di sotto a sdegno. da porto
forza tiravano che si videro degli uomini d' arme colti nella testa cadere al primo
1-201: la vecchia investe il suo cavaliere d' una ammirazione di nonna. è nero
trovarsi è l'origine e la cagione d' un'altra assai più strana pioggia che
. 6. energia morale, forza d' animo, fermezza del carattere o della
carattere o della volontà, coraggio. d' azeglio, 1-256: quel sistema di far
quando ognuno che avesse nerbo ed artificio d' eloquenza e una lira e numeri spontanei
: giu riamo d' impiegare tutto il nerbo del nostro spirito a
che il villani con maggior nerbo. d' annunzio, iv-2-661: non sopravvive alla politica
di premio non gli arride, / poiché d' ogn'o- pra umana il maggior nerbo
altro che scetticismo ma forza e nerbo d' azione. 9. parte più
, perché la segretezza è il nerbo d' amore. i. pitti, 2-117:
libbre di dieci reali a un conto d' oro. annotazioni sul decameron, 16
miglior della terra, entrano nel composto d' innumerabili corpi e sono come il vincolo generale
altra le spesse ed intruse digressioni. d' annunzio, iii-1-1071: il dio sembra
perpetuo di qualche rendita annua a fine d' aver pronto sempre un competente nerbo di
francesi, con le bande degli uomini d' arme e un numero grande di signori venturieri
. monti, 2-771: d' arme rilucenti / iva il duce [agamennone
mentre era avvezzo ad avere buon nerbo d' armati intorno a sé, fu preso
quel nerbo / che le forze fiaccò d' un mondo intero. algarotti, 1-iv-352:
di fuori fiorimmo, allora che facemmo que'd' oltre al po cittadini e che,
.. / come nettuno ammirò l'ombra d' argo / e 'l pondo ignoto ne
. lamenti storici, i-235: dégnati d' operar per tua gran fama /.
forte e bene nerboroso si cruccia volentieri. d' annunzio, i-578: le braccia [
/ nitidamente sieno e nerborose / come d' atleta al disco esercitato.
tutti i re del mondo, magnanimo e d' alti intendimenti,... grande
salde e nerborute, che con piglio d' ardito vigore drizzano e legano...
monti, 5-153: un galantuom va d' altri gusti in traccia: (e felice
lingua, quando questa non bastasse. d' annunzio, iv-2- 441: l'
1-129: capitato essendo in mano / d' un sollecito ortolano, / un somaro ben
guerra... i suoi nervi ha d' oro, come per proverbio si dice
fuoco, la spegne affatto; e d' effetto sì ostile la cagione primieramente potrà
stessa eloquenza ed energia altro ne difendeva d' illustre prosapia. = deriv.
e gagliardo, di capello biondo e d' incarnazione bianca. c. campana,