i molti castelli che in molte parti d' italia, continentale ed isolana, e le
gruppo di persone (per lo più uomini d' arme) al servizio di un feudatario
posati. 'sparai in una mòtta d' anatre '. 2. branco di
. viani, 19-353: una moltitudine d' astri scintillava in un mare di celeste
sa- pea che flaminio amava donna d' alto valore, ma du- retta
del dolore un'incredibile confusione. tranquillo d' apecchio, lxii-2-111-282: i motteggiamenti,
di brio e di galante vivezza e d' un certo vago e grazioso e nobile
maraviglioso appare platone. = nome d' azione da motteggiare. motteggiarne (
versi molli di cinque o sette o d' otto sillabe sono più atti a versi pungenti
versi pungenti e motteggiaci che a cose d' importanza. -insolente, ingiurioso, offensivo
quella orribil cena /... ebro d' orgoglio, / d'ira e di
... ebro d'orgoglio, / d' ira e di sangue, a mensa
venivano motteggiando fra loro le fanciulle. d' annunzio, iv-1-303: elena motteggiava con
, come si costuma in molte città d' italia, di poter d'ogni cosa parlare
molte città d'italia, di poter d' ogni cosa parlare liberamente con ognuno,
, i quali avevan bisogno troppo spesso d' essere rinfrescati. segneri, iii- 2-170
cavalca e del passavanti e di dante. d' annunzio, iv1- 71: i giovini
provocante e procace, quasi sempre circonfusa d' un nuvolo di piume di polli.
30-8-4: in nel convito lo motteggiare d' altrui e le parole gittate in tuo dolore
perdita che aveva fatto il re catolico d' un regno sì principale. forteguerri,
/ non fa gran bene alla schiatta d' orlando, / che aver suole il cervello
giurando che non s'era mai innamorato d' altra donna che di lei, rispuose:
mi soggiunse poi che, ritraendovi / voi d' ire a lei, vuole ella a
, temendo delle sue risposte, fuori d' ogni speranza desinò. esopo volgar.,
2-3-375: motteggiandolo or di scemo or d' empio, anzi dell'uno e dell'altro
. -con riferimento a un'opera d' arte. m. adriani, i-379
: carlo bombrini era direttore della banca d' italia: vien
ora motteggiava la mollezza e la crapula d' aristippo, ora il lusso e la
quali si cominciò a scherzare con tiri d' aranci, ch'egli si preparava di
, licenziose (talvolta nell'espressione motteggiare d' amore). - anche: blandire
oltre a questo, non vi bisognerebbe d' aver pensiero che egli [masetto]
giorno, si diede tra tanto a motteggiarla d' amore. fusconi, lx-2-203: adunata
lx-2-203: adunata la compagnia nella casa d' ippolito, cleria tutta vezzosa, cominciando a
quello, rivoltatasi ad emilio lo graziò d' un sorriso. -in relazione con
carducci, iii-10-112: 'lo tuo fallir d' ogni torto tor- toso 'è verso
11-190: la mia 'importanza 'd' allora me la vedo riflessa negli occhi
motteggiatore e burlone. = nome d' agente da motteggiare. motteggièro (
. col motteggio, che sa molto d' amaro, ma d'amaro che medica
, che sa molto d'amaro, ma d' amaro che medica, lo contiene [
dico l'adunanza di loro medesima raccolta d' ogni maniera di motteggio e di sentenza
di quel grand'uomo, vennero più d' una volta da ottavio messi in motteggio.
gli uomini si dovessero schiffare dalla parte d' innanzi de'buoi. d'annunzio,
schiffare dalla parte d'innanzi de'buoi. d' annunzio, v-3-238: forse..
, davvero. adattamento dello « studio d' atene *, lxxxviii-1-704: di quel
può dirsi canzone di sette strofe. d' annunzio, iii-1-622: - allo sparvier
sono le parole, quando un mottetto d' uno vile marinaio, si può dire,
paro- lucce con mottetti, / opra d' esser mandata in tartaria. luna [
molti diletto a sminuire / la roba d' altri: e poi, senza mottetti,
... di mottetti sfacciati, d' ariette vaneggianti. casti, 294:
. cantando qualche mottetto nelle chiese. d' annunzio, iii-2-994: te ne ricordi?
ciacco] fu uomo assai eloquente e pieno d' urbanità e di motti e di facezie
speziale prontezza e leggiadria e tostano movimento d' animo. gir aldi cinzio, 7-1
pronti e leggiadri da trafiggere il vizio d' alcuno o da riscuotersi da qualche vergogna
i saluti e i motti, più d' una ragazza di fuori doveva arrossire e stringersi
amichevolmente scherzoso. adattamento dello « studio d' atene », lxxxviii-1-704: ed ecco
/ a la figliuola ea allo re d' oriente / che, veduta la lettera,
te dell'adamante istesso / cerchietto inciso d' amorosi motti / strìngati alquanto. alfieri
v-52: fare o toccare un motto d' alcuna cosa è favellarne brevemente, e
signor direttore ruspaggiari a prendere un motto d' una risposta di che l'ho pregato
menelao encomi, diè motto alla moglie d' inoltrarsi a notturni riposi.
f ti dirò un motto de'suoi [d' epicuro]... ch'appartiene
facondia del secolo, più di parole che d' opere liberale. de sanctis, lett
io servo a chi mi paga ». d' annunzio, v-3-353: fin dai primissimi
: ragionamento sopra i motti e disegni d' arte e d'amore che comunemente chiamano
sopra i motti e disegni d'arte e d' amore che comunemente chiamano imprese. aretino
che desiderate porre nel campo del breve d' oro che vi dee ornar la beretta,
, stando colla testa sopra il seno d' una signora nomata laura, se fe'una
impresa è ricercato il motto a guisa d' anima che dia vita al corpo, ma
dei suoi dolori, formò per corpo d' impresa un orologio da sole co 'l
persio: ed è un motto pieno d' intima filosofia. s. maffei, 5-5-102
flaccidi, i loro motti sbiaditi. d' annunzio, iv- 1-26: ella
, per un gesto, urtò il portabiglietti d' argento, che cadde sul tappeto.
tazza e nell'altra un bel grappol d' uva, con un motto a lettere
uva, con un motto a lettere d' oro, dicente: 'hilaritatis et furoris'
quale / ha tal sentenza in lettre d' or segnata. bellori, iii-205:
nell'incisione] posato un gufo sopra d' un albero, il quale dando fiato in
tamento, della condizione, dello stato d' animo di una persona o della
/ che mordi la vertute milano in stato d' assedio! ». questo motto, che
ii-103: l'aristocrazia trovava tava una parola d' ordine, corse rapidamente di bocca la
giornali, né libri -la sua letteratura morale d' italia '. erano le 'bosinate ^
, di ventagli, or come motti d' ordine, le varie fisionomie degli uomini.
grandi trioncosa di regolare, quasi quasi d' impiegatizio, e quindi di fanti per la
molto onorevole, c'è anche nella vita d' uno scrittore, e motto con una data
un libro all'anno '10. parola d' ordine (anche nelle espressioni che doveva
mite, prumotto di guerra e motto d' ordine). dente. cassola
era modo tanto aveva il motto d' ordine e lo comunicava agli altri. arlia
'mòtto ': nella milizia dicono 'motto d' ordine 'quella mazzini, 4-20
compone, modo francese: 'mot d' ordre'. noi, oltre 'parola'e
dicono, sono contra a diper motti d' introduzione, per animare un finale scaversi
motti impurissimi. che nelle espressioni motto d' ingiuria, motto di -parola che
. darebbe una definitiva qualche suo motto d' ingiuria. f. casini, ii-4:
, cioè 'sudiciumi '. questa sorta d' equivochi gli anpolemica e satirica.
impercettibili. 14. con valore d' inter. fa'motto, fate motto!
, / e da gloricia cominciò e d' alcina. scalvini, 1-55: lasciate loro
ne siate avizati. -dare il motto d' ordine o il motto: dare il
et a gli altri che cercavano il torbido d' amantarsi d'un tal pretesto e dar
gli altri che cercavano il torbido d'amantarsi d' un tal pretesto e dar il motto
il bernstein, che diè il motto d' ordine: « ciò che si chiama lo
. alfieri, xvi-127: tu puoi d' un motto / funesta nebbia disgombrar.
talora / lo stringono i soldati: / d' un motto ei li ristora.
capi della congiura] come se fussero d' intenzione e di facende separati.
. berni, 121: qual era d' asse anch'egli e tutto rotto; /
. marino, 4-120: nulla diciam d' aver parlato seco: / non facciam motto
sua fede infido, / motto osa far d' accordo infame e vile, / buon
motto sino a tanto ch'ei non confessa d' esser in guerra, sete per mia
se voi credete... che sia d' utile e di profitto alla vostra patria
con quella la potenza e la forza d' abbattere e sottomettere a sé la cristianità
; quando gittati gli occhi sul vuoto orciuol d' olio, io ci scorgo appresso un
natature più vaghi. = nome d' azione da natare. natazióne,
dotta, lat. natatio -ònis, nome d' azione da natàre 'nuotare '.
curta da chi a le natiche, / d' una gonella sola senza maniche / tutta
natiche che glie le fece rosse più d' uno scarlato. marchetti, 5-186: a
e gliela pose fra le natiche; e d' alberti [s. v. l:
di donna: un liscio ventre piumato d' oro, e tonde natiche di rosa,
ogni più esatto studio in tutte sorti d' attaccature. parini, giorno, iv-
, / devendo anzi volar nel modo d' icaro, / perder le penne et annegar
vi prego a ritirarvi e non seccate / d' un re sdegnato le filiali natiche.
, 4-146: pensò [la scimmia] d' addiman- dare alla volpe, a compimento
stimate, nella provincia di lecce. d' annunzio, iv-2-1068: per discendere i pendii
mutato vezzo e pratica / per bontà d' adoardo, ch'è or vivo, /
lo scatapocchio allo aspetto od al tatto d' un paio di naticacce, di chiappe,
, nativo; che si riferisce al luogo d' origine ofatto venire quattrocento altri spagnuoli natii per
del luogo di nascita, del paese d' origine. dante, inf.
ricolmetto mal velato seno / la piangente d' amor, bruna nigella, / quando dall'
dal rumore de'passi comuni il rumore d' un passo aspettato con un misterioso timore
natio / ci chiamasti con santa promessa. d' annunzio, ii-815: han bevuto profondamente
ai fonti / alpestri, che sapor d' acqua natia / rimanga ne'cuori esuli
il disperato rimorso del paese natio: d' un paradiso nel quale ella non sarebbe
lo più con un compì, d' origine); indigeno, nativo.
videi le rive tue [de tevere] d' intorno asperse. algarotti, 2-220:
marmoree spalle ed il petto alabastrino, d' onesto vermiglio colore con natia e non fucata
per parte ne vien trasportata senz'oggetto d' industria o di opera della civetta
al guasto secolo, / fuor già d' ogni natia carità patria. giraldi cinzio
i-235: altri in corte reale / gonfio d' aerea speme / a vender va la
culturale del paese di appartenenza. d' annunzio, f-92: vanno vanno vanno co'
): fece ragunare marmi maravigliosi colorati d' ogni diverso natio colore. baldelli,
fosse con arte dalle mani fabricato cinge d' ognintorno il monticello. v. franco
fregiata. dottori, 3-121: splendea d' ostro natio non avvilita / dal punico
, 3-14: so bene che le parole d' empedocle interpretate da plutarco, le quali
appunto perciò occorre dirigerla. d' annunzio, 1-579: quegli medesimo che nima
frutti. niere nativamente eleganti. d' annunzio, 4-ii-126: le -per estens.
nonsua sorore, fanciullo di liberale bellezza e d' ottima spemediato dalla ragione; per abitudine
. mente, spontaneamente. d' annunzio, i-950: nativamente fuor de le
coro / s'effondon lungi come chiome d' oro. e. cecchi, 2-24:
e. cecchi, 13-283: la calligrafia d' uno è proprio il segno del trapasso
dee., 4-8 (1-iv-412): d' una sua donna un figliuolo ebbe chiamato
si videro questo anno in europa. d' annunzio, iv-1-539: impedire che il
, la quale dee precedere la morte d' erode, non può supporsi più tarda del
la natività di maria, giorno festivo. d' annunzio, v-3- 693: 8
soggetto, nei quali dichiarando la natività d' alfonso insino al dì d'oggi, aggiano
la natività d'alfonso insino al dì d' oggi, aggiano testificato come egli dal
fortuna. segneri, ii-232: procacciansi d' ogni parte natività, per saper di
sa sopra cotal materia s'è degno d' esser chiamato gentile nel sangue chi sarà plebeo
copiosa. -scaturigini di un corso d' acqua; sorgente, fonte.
acqua; sorgente, fonte. d' annunzio, i-394: non mai dolce sonò
volendo allegare le demonia tutte le peccata d' antonio insino dalla sua nativitade, gli angeli
); che si riferisce al luogo d' origine o di provenienza dei genitori, della
luogo di nascita, del paese d' origine (l'aria, il clima,
, e lo preferiscono con una specie d' ira a quelli dove si trovano.
buon odor ai rose e di cera. d' annunzio, i-262: in questa siccità
la qual, comprando le cose native d' un paese, le rivende nel medesimo luogo
più in relazione con un compì, d' origine); indigeno. 8
si uò estimare che niuno al dì d' oggi del detto regno [di apoli
): lo presentò sotto il nome d' antonio rivolta, al padrone, ch'era
frugoni, vii-667: non avrà bisogno d' esser dichiarato principe chi sarà principe non
vergogna o per altro accidente tinta d' un ingenuo rossore. bandello, 2-37
acquisita / virtù, ma propria e d' un valor nativo, / nato a servire
idea della superiorità e della potenza. d' annunzio, iv-1-107: ella portava nella
costumi principiati a suo tempo, cioè d' ambire il titolo di conte e ai lasciare
abito proprio e nativo per vestirsi al modo d' altre nazioni. cattaneo, v-3-186:
cecchi, 6-146: negli adolescenti, figli d' immigrati, subentra alle tradizioni native l'
punta di piedi: volerebbero. sono d' uno stile nativo, sardo. -tipico
indica il luogo di nascita o il paese d' ori gine).
sciò dopo di sé dui figlioli piccoli nati d' isabetta figliola di antonio galeazzo bentivogli
ad un sol parto, fatte tutte su d' un solo stampo. -sostant.
se ne possa estrarre in alcun modo. d' annunzio, iv-1- 481: si
a mugolii o a gesti, peggio d' un sordo nato. -posposto a
. chiaro davanzati, xxix-13: mostrandomi d' amar più d'omo nato, / fallito
, xxix-13: mostrandomi d'amar più d' omo nato, / fallito m'ave per
nata, / de la stirpe d' achille il giogo e t fasto, /
a me come a sua figliuola non nata d' una fante né di vii femina dovea
un soffio di fumo maligno, / talismani d' un mondo appena nato.
considera che sieno alcune aggiunte di ricrescimento d' ossa. come un osso nato sopra
pensiero, un dubbio, uno stato d' animo, un sentimento, una dote
temenza, in prima nata, / d' ogni altra noi dottata / ch'amore in
, ecc.). f. d' ambra, 4-61: la prima cosa darò
constrinse il senato a comandare al magistrato d' i dieci uomini, che vedessero i
e qualunque altro punto nato nella superfìcie d' essa sfera vien, per tale
anche in relazione con un compì, d' origine). dante, inf.
è co'vivi ancor congiunto. cecco d' ascoli, 832: sette ricetti per
551: morto il babbo da più d' un mese, / non c'era posto
al paese / ritornavamo come scacciati. d' annunzio, ii-626: ebbe anco il tuo
capate nelle tette materne. -nato d' un cane: come epiteto ingiurioso.
sparava; e gli sparò, nato d' un cane. -per estens.
, 1125: 'nàtola ': quella specie d' incastro nella scalmiera che è formato da
è erba la cui radice svelta sa d' odore di becco. 3.
3: molta schinci! egli ha più d' una natta. cieco, 15-87:
: 11 principe si dispone al taglio d' un tumoretto che noi sulle rive dei
l'orecchio destro e la nuca. d' azeglio, 1-255: aveva sulla fronte
lo botò a'servi. f. d' ambra, 23: oh come mi giova
: di qua di là brulicavano figure d' ogni sesso e colore, quali distese su
(averroè, scoto eriugena, tommaso d' aquino) che sotto le definizioni di
conservatrice dell'universo. rinaldo d' aquino, 103: altra più bella,
de le cose create e conservatrice d' esse. galileo, 3-1-20: mi
lo è delle sue forme. d' annunzio, iv-2-744: per aver ritrovato il
se'fatta parziale, facendoti ai tua figli d' alcuna pietosa e benigna madre, ad
, morire, obbedienti tutti al cenno d' una gran donna che si trasmuta continua-
velo... è la natura. d' annunzio, iv-1-829: era uno di
massimamente gli animati, e alcune sono principi d' esse cose, che hanno corpo e
crebbe il desio / di spezzar pria d' ogni altro i saldi chiostri / e
cinquantenni sono realtà quanto le chiome arruffate d' una monella. il motore elettrico non è
elettrico non è meno 'natura 'd' un ciottolo o d'un vulcano.
'natura 'd'un ciottolo o d' un vulcano. -luogo, paesaggio o
di natura celebre e famosa quella parte d' italia ch'or è detta il regno di
grandi libri siano così: pieni dentro d' una virtù straordinaria che li rende simili a
immagine interiorizzata alla quale sono riferibili stati d' animo, sentimenti, emozioni indispensabili al
ella noi vede: / e l'uom d' eternità s'arroga il vanto. mazzini
belle sorelle che si guardano viaggiare. / d' altra semenza uscita / d'altra linfa
. / d'altra semenza uscita / d' altra linfa nutrita / che non la nostra
i palchi son di gemme, i muri d' oro /... / con
rispetto a lei la segue per vedere d' imitarla, ma va per vie esteriori e
fia / ogni beltate o di natura o d' arte, / fatta inanime e muta
, xi-124: l'uomo si immagina d' essere sempre meno emanazione e sintesi della
/ ma di grand'amistate / che poggia d' onor quanto chin'd'altura. francesco
/ che poggia d'onor quanto chin'd' altura. francesco da barberino, li-m:
, 1-ii-47: dal tumulto e dallo splendore d' una mensa nuziale passammo al silenzio ed
passammo al silenzio ed alle tenebre amiche d' un talamo verginale ed intatto. dolci pene
di natura, sì come constituire l'uomo d' etade sofficiente a ministrare e di queste
gastigo nella persona e beni in caso d' inosservanza, debba saper quel che ha
tratta for de sua natura / per vertù d' argomento poderoso, / co'l'aigua
. giacomo da lentini o monaldo d' aquino o anonimo, 455:
, 16-10: fermo avendo coraggio / d' altera donna di servir natura, / u'
dice quello che non è ed è d' avere compassione a tali nature. fiamma,
. latini, i-690: l'omo ha d' altra guisa / sua natura divisa /
/ sua natura divisa / per vantagio d' onore, / che 'n alto a tutte
discese, / ch'amore è, deo d' umano. dante, inf.,
non vincesse il proveder divino. cecco d' ascoli, 4713: lì è una natura
e savio debba sempre ricordare quanto natura d' uomo sormonta natura di bestia. pulci
uomini] ha questa principale proprietà: d' essere socievoli. casti, i-1-227: un
ancora contra la natura delle cose presumono d' opporre il senno loro. botta, 6-i-427
barberino, iii-541: e1 re agolante d' africa faceva grande gente per acquistare l'
occhio s'astende in io varie nature d' obietti. machiavelli, 1-iii-1133: lo stato
, ii-8: ogni natura di serpenti e d' altri animali si può meglio domare che
di frondi e di frutti, non d' una natura con gli altri, però che
ciascuna radice hanno appiccicato un bisante d' oro. crescenzi volgar., 10-7:
mira qual abbian in diversa vita / d' aspetti, di sembianze e di nature.
scritture ha natura e virtude non poca d' alluminare e ragunare la mente. leonardo
ariosto, 3-15: 0 che natura sia d' alcuni marmi / che muovin l'ombre
ii-4- 466: mando le misure d' una nuova figura, la quale ho
, i-255: alcuni osservatori hanno creduto d' avervi trovato tracce decisive d'ignizione per
hanno creduto d'avervi trovato tracce decisive d' ignizione per alcuni vetri e pietre dichiarate di
natura de'luoghi e la qualità delle forze d' ambe le parti... esponevano
natura, / fèra diversa e fuor d' ogni misura. leonardo, 7-i-154: fa'
amorevole / natura vostra m'ha stretto d' un vincolo / con voi sì forte di
grazia del padrone, si diventa bersaglio d' ognuno. sansovino, 2-22: la natura
natura delli francesi è appetitosa di quello d' altri, di che insieme col suo
, 7-11: si dice tutto il dì d' uno che sia infermo: la natura
5-1-78: è verissima quella celebre sentenza d' ippocrate, le nature essere de'mali medica-
dicitori per natura e non per insegnamento d' arte. dante, purg., 8-130
-sì, -e così avea creduto d' ogni tempo; ed eranmi sì convertite
,... condotte con la pacatezza d' animo, con la serenità di mente
capra o una fanciulla. la linea d' attacco delle due nature non presentava niente
essendogli messa innanzi a tavola la natura d' una troia, subito tiratosi su i
figliuolo disse che l'aveva conce- puto d' uno iddio. dante, xlvii-33: «
, legumi, selvaggina, oggetti d' uso, variamente accostati e disposti su
fatti, dotato di certo ingegno e d' attività, ma insomma, ripeto, avente
. varchi: 7-16: usiamo dire d' uno uomo che non sia da nulla
, 3-127: di natura si governo che d' uno arci- vescovado trovatolo in tanto disordine
messico] in villaggi di poche centinaia d' anime, tagliati fuori del mondo, dove
mutandovi poi dentro natura e diventandovi bachi d' un'altra sorte con le ali per
natura il servir; più forza è d' uopo, / più che a stringergli,
maroso. cino, iii-26-5: a guisa d' angel che di sua natura, /
solamente per usanza, ma per insegnamento d' arte altressì. pucciandone, 356:
son gai / di lor natura, son d' amor disciolti. b. segni,
-conforme al modello naturale (un'opera d' arte). giacomo da lentini,
: tu hai il padre cadente, che d' ora in ora può soccombere alla necessità
cose, quanto a uomo è possibile d' interpretare. dante, conv., iv-ix-5
cioè della società come organismo naturale. d' annunzio, iii-2-1129: nessuna energia naturale
quelli che con celebre fama sono lodati d' avere seguitato ed inteso più acutamente e
princìpi naturali, non così empiamente ragiona d' iddio, né così infama la filosofia,
varchi, 8-1-400: se il mezzo d' una proposizione sarà metafisico, tutta la
la vera amicizia, ponendo più maniere d' amicizie e in fine la vera, e
sono i medici, che si mangi d' una cosa che tenga veleno, non ti
, non ti fa male e così d' un'altra cosa sola non ti farà male
vóti, non son vóti, ma pieni d' aria: la quale, come vogliono
qui già satollo il naturai desio / d' esca e bevanda, i giovanetti achivi /
che per cantare dimenticavansi di cibarsi e d' ogni altra occupazione o civile o naturale
fa uno folliculo e circundalo in modo d' un uovo. sassetti, 333: mozzano
-atto naturale', atto sessuale. cecco d' ascoli, 3569: questi altri non si
naturale, / ch'una giumenta generò d' un grifo. ricettario fiorentino, 1-55:
1-iv-135: nel finir poi l'ultime parole d' essa commedia, nella parte del teatro
dietro alle spalle degli spettatori si videro d' improvviso balenar alcuni lampi ed in un
animali: di che avveniva che tossa d' essi bambini induravansi in guisa che non
o delle forze geologiche (un corso d' acqua, un bacino, un porto,
autorità degli antichi colle loro artificiali terme d' inverno d'uso popolare, e come
antichi colle loro artificiali terme d'inverno d' uso popolare, e come dimostrano molte
di grano e di biade, copiosissimo d' acque e dotato di tanta benignità naturale,
a distinzione di quella cavata per via d' artifiziata distillazione o mescolata con qualsiasi altra
per uno, non di tintillani né d' altri panni gentili ma (fi lana
., i-x-13: chi vuole ben giudicare d' una donna, guardi quella quando solo
naturale. bruni, 180: benché d' ogn'arte sian più vaghi assai / d'
d'ogn'arte sian più vaghi assai / d' una bellezza semplice i disprezzi / e
fastoso orgoglio di ragionare ha allontanato più d' una volta gli uomini dal felice stato
una volta gli uomini dal felice stato d' una naturale felice vita. -antecedente alla
vero che questa città ha tre generazioni d' uomini: la prima sono i grandi,
quando si vider fatti cavalieri / schiume d' avvocatucci e poetastri. -con estrema
mai trovare, perché non aveva bisogno d' acquistare lo stato per questa via,
.., e tra i moderni o d' altro aese, imitatori dell'attico dolce
: la lingua latina è più piena d' equivoci e conseguentemente più produttiva di liti
.., pregandolo che mandasse loro gente d' arme sufficiente a resistere alla potenza del
, e fuggendo le segnorie naturali addomandano d' essere francheggiati e poi diventano fanti d'
d'essere francheggiati e poi diventano fanti d' altri vili segnori e sospirano a'avere
naturale / è obbligato per cavalleria / d' esser nimico d'ogni disleale / e far
obbligato per cavalleria / d'esser nimico d' ogni disleale / e far vendetta d'
d'ogni disleale / e far vendetta d' ogni villania. tasso, i-44: la
gemelli careri, 1-iii-107: mi provvidi d' un ragazzo di golconda che, oltra
e naturale e lontana da ogni ombra d' affettazione. 14. molto simigliante
natura e quel che è nelle opere d' arte, ma conforme a natura.
fu sanza amore, / o naturale o d' animo; e tu 'l sai.
cosa è più naturale che l'appetito d' unirsi colla cosa bella, e questo
di dolci cure, / bella speme d' amor, dolce imeneo, / che
di tutti gli affetti, che del nome d' umani possono decorarsi. leopardi, 869
1-iv-298): l'usare la dimestichezza d' uno uomo una donna è peccato naturale.
per tal cagione / e crede amor fuor d' orto di ragione. idem, cono
per via di pietà, per via d' amore, per via di vendetta,
per via di vendetta, per via d' osservanza, per via di verità. bibbia
de lassù, gente ritrosa, / vincerne d' intelletto, / peccato è nostro,
conoscere col lume naturale, il primo d' ogn'altro tra'gentili, che l'
erti scienziati della materia che si vantano d' avere idee chiare e linguaggio d'esatta
vantano d'avere idee chiare e linguaggio d' esatta proprietà, confondono naturale con materiale
... e '1 primo piano d' essi gradi non fosse dalle scale tutto occupato
giovane, 9-550: anticamente imposta / d' una verace e naturale stalla. lippi,
mortale (un sentimento, una condizione d' animo: con valore limitativo in contrapposizione
è dolore puramente naturale. il dolore d' aver offeso dio è appreziativamente molto maggiore
: essendo a giovanni rimasa una fanciulla d' età d'anni tredici e a francesco un'
a giovanni rimasa una fanciulla d'età d' anni tredici e a francesco un'altra d'
d'anni tredici e a francesco un'altra d' anni cinque, amendue legittime e naturali
, di porre una cosa in loco d' un altra. pallavicino, 1-27: non
... ma cessan forse per questo d' esser l'espressione naturale d'un sentimento
per questo d'esser l'espressione naturale d' un sentimento virtuoso e sapiente?
cui naturai luogo è quello che va d' intorno all'acqua e che dall'elemento del
615: teneva [il mostro] apparenza d' uomo robusto con sette capi, nel
aila serbia, centro naturale della rivoluzione d' oriente. 27. normale,
storiche le cui conseguenze hanno prodotto stati d' animo, pregiudizi o inclinazioni tanto radicati
e nera corba, / nemica naturai d' ogni ben nostro. montale, 3-38:
convinti amici-nemici delle bestie -hanno a portata d' occhio una fauna abbastanza ricca e varia
che esso, che per aver fatto tanto d' arme non era in suo naturale vigore
al naturai suo stato, / non d' incanti terribile, né lieta, / piena
terribile, né lieta, / piena d' orror, ma de l'orror innato.
1-193: questo è umano e naturale rammarico d' ognuno che perde una persona cara.
se le figura stranissime e miracolose. d' annunzio, iv-1-57: la scambievole dedizione
, iii-6-441: aggiungete gl'intraprendi- tori d' altre raccolte, ai quali par naturale che
fu lapidato in quell'anno il terzo die d' agosto e paolo si convertìo sette dì
econ. interesse naturale o saggio naturale d' interesse', saggio d'interesse in grado di
o saggio naturale d'interesse', saggio d' interesse in grado di mantenere equilibrati risparmio
tra monete di diverso principe, quantunque d' uno stesso metallo, solito farsi ne'
stesso metallo, solito farsi ne'confini d' uno stato, quando in uno non è
senza alterare meccanicamente la lunghezza della colonna d' aria, negli strumenti a fiato d'
d'aria, negli strumenti a fiato d' ottone, ma soltanto con la modificazione
atti ad alterare la lunghezza della colonna d' aria per l'emissione di suoni armonici
dal suo fonte uscisse, / ricercando d' ogn'altro naturale / quanto lo 'ngegno
. -in partic.: l'opera d' arte composta rappresentando un soggetto reale.
per non essere scienziati in tale discorso d' ombre e lume e prospettiva, e
cellini, 748: sono per la fattura d' una testa di bronzo grande dua volte
, i-146: fece di tiglio una figura d' un san rocco, grande quanto il
8-ii-intr.: tal libro a guisa d' uno specchio mostrava il naturale di ciascuno
te l'accresce, con una purità d' altro genere. 48. comportamento
saputo chi l'ha fatta. intrichi d' amore [tasso], 137: costui
virtù, la potenza e la gloria d' iddio, pongasi a rimirarle non solamente negli
, 71: gli fu fatto tanto onore d' essere seppellito in santa maria del fiore
che una testa di bronzo al naturale d' esso petrarca. scannelli, 346: nel
de'cigni al naturale, con corone d' oro al collo. tommaseo [s
l. adimari, 1-113: ricchissimi vasi d' argento, con fiori di seta al
olio; e allora i crostini parvero d' olio di fegato di merluzzo al naturale
del naturale: dimostrare sagacia, vivacità d' ingegno, intelligenza, prontezza di spirito
per via di quattro gamberi o granchietti d' oro, imitati maravigliosamente dal naturale.
naturale, a tal vista impallidì tanto d' ira che fece lume. -con
: abiamo conperato uno pezo di marmo d' una figura del naturale, e. llunedì
morbido letto, figura per ogni parte d' intero naturale. -entrare nel naturale
gentilissimo pesce e il suo naturale è d' allessarlo, et ancora serebe bono ad
dinanzi al pittore o disegnatore a fine d' essere ritratto. -vita naturai durante
però non ponno più cadere in stima d' amori volgari e naturaleschi. =
un corpo fluido contenuto dentro la concavità d' un solido sferico, il quale si
'è vocabolo che contiene qualche cosa d' ambizioso e artificiato; ché, in
tratta di una naturalezza o addirittura d' un'incoscienza intrepida quanto bonaria. -di
gli uomini] per propria naturalezza avidissimi d' intendere e di sapere.
: le pensioni s'impongono in capo d' uno che ben gode la naturalezza. de
infedeli o eretici. bisogna anco, prima d' ogni cosa, procurare di ridurre questi
che a me facevano que'due diluvi d' inchiostro, goldoni e chiari, dal
, della naturalezza, ma delle meschinità d' intreccio. leopardi, i-1396: il
nuova di crapino, un monello pieno d' impertinenza e di spirito, che l'autore
apparente assenza di artifìcio in un'opera d' arte letteraria o figurativa. c.
del vescovo, e una felice indole d' allegria che gli invidio assai. imbriani,
imbarazzo che le toglieva ogni naturalezza. d' annunzio, iv-1-58: egli parlava con
naturalezze. -spontaneità, istintività, schiettezza d' animo, genuinità, sincerità, innocenza
è la volontà di ridurre l'opera d' arte al documento scientifico, secondo un
identificazione con la scienza; l'opera d' arte deve apparire come creatasi da sé
è nel sangue di scrittori che stimano d' aver fatto molta strada, su strade
presentiti e prevenuti ed ha fatto più d' una volta le loro parti. nencioni,
, tutta terra romana. paragoniamo il d' annunzio a questo naturalismo. toglie ogni coscienza
delle più felici soluzioni personali della poesia d' oggi. 3. nella rappresentazione
che si vedono esposti nelle cosiddette mostre d' arte delle gallerie più commerciali. quarantotti
naturalisti, per quella loro innocente abitudine d' osservare e d'intendere le proprietà delle
quella loro innocente abitudine d'osservare e d' intendere le proprietà delle cose senza detestarle
orrore; / or mi do l'aria d' un naturalista / che cerca di qualche
naturalista... da pochi frammenti d' ossa ricompone in un insieme perfetto la
ricompone in un insieme perfetto la struttura d' un corpo qualunque. gentile, 2-8
preso ad oracolo d' una scienza puramente e intieramente religiosa.
resto, i tipi son quelli: romanzo d' amore e di sfondo letterario monumentale (
amore e di sfondo letterario monumentale (d' annunzio -'lys rouge '-barrès)
proprio, che si riferisce agli stati d' animo e agli atteggiamenti di stupore e di
primaverile, ancora avvolto dalla nativa aura d' oriente. idem, 13-18: dostoiewski
naturalità, della bontà e della giovevolezza d' amore, tanto viene ancora ad essere
de'singularissimi che si possan leggere, pieno d' ogni buona teologia, naturalità e moralità
non vi appaia dentro pur minimo vestigio d' arte alcuna. b. croce,
, iii-34-22: il senso di naturalità, d' indulgenza e di fondamentale bontà è in
solenne ed apposita legge la naturalità. d' azeglio, 4-ii-364: il sig. b
nel metodo della scienza. = nome d' azione da naturalizzare, n. 4
naturalizzarlo francese. magalotti, 26-71: d' ugonotto ch'egli era, ha abbracciato
nemici, saccheggiarsi o confiscarsi gli avanzi d' ogni infelice naufragio, occuparsi i beni
ogni infelice naufragio, occuparsi i beni d' ogni straniere, morto prima d'esser
beni d'ogni straniere, morto prima d' esser naturalizzato. -per estens.
i disegni di bossi, i dipinti d' appiani hanno fra voi naturalizzato il buon
animale in un ambiente diverso da quello d' origine, favorendone l'adattamento e la
diffondersi in un ambiente diverso da quello d' origine (una specie vegetale);
e verità accettabili, senza che faccia d' uopo presupporre nette e rigide opposizioni e
v-392: cristofano ivanovich... dalmatino d' origine, naturalizzato in venezia. p
sciascia, 11-70: il comitato si mise d' accordo su un sindaco non regalpetrese;
adattato a un ambiente diverso da quello d' origine (una specie vegetale o animale)
contadino-settecentesca di natura. = nome d' agente da naturalizzare. naturalizzazióne,
, i-163: dopo la reciproca naturalizzazione d' amendue le nazioni e dopo li scambievoli
un ambiente, in una famiglia. d' azeglio, 6-15: il sor checco fu
delle operazioni razionali. = nome d' azione da naturalizzare. naturalménte (ant
: ributtò... ogni proieto d' aggiustamento, accompagnando la risposta con tratti
, come se per il solo fatto d' esser nati in italia tutti i ragazzi dovessero
invernata pel freddo terribile / fuma il parlar d' ognun naturalmente. giorgio dati, 1-36
tratto, se ciò non era per opera d' incanto? magalotti, 7-91: quelle
di rosa, / e la foglia d' alloro. tarchetti, 6-ii-167: di là
e. gadda, 6-287: gemme d' aver cristallizzato naturalmente dal sesquiossido fuso,
sulle alture dei monti, in luoghi d' aria ventilata e perciò sana, in
, s'un putto con l'opera d' archimede tirava naturalmente una nave per le
ora eh ei si stava scrivendo. d' annunzio, i-572: la vivente / ubertà
gli occhi neri, i capelli densi e d' un nero bluastro. -esprimendosi in
gli ogli representan a lo core / d' onni cosa che veden, bon'e ria
nel viso rappresenta baccio naturalmente. intrichi d' amore [tasso], 137: faremo
somiglianti si concedesse che quattro sillabe dovessero d' uno accento contentarsi, che non era
animale in un ambiente diverso da quello d' origine, favorendone l'adattamento e lo
e sopra il petto gli corrino tacque d' argento del famosissimo idaspe: non può
circondano queste simiglianze ch'egli è al par d' essi una forza perenne identica con se
impartibile, attiva e passiva, capace d' infinite modificazioni. 3. adatto
a sessanta o settanta famiglie, originarie d' oltralpi e naturate in paese da una secolare
esso è il principio. = nome d' azione da naturare. naturézza, sf
mati introno in mare / sotto governo d' un fidele nau- clero / che
. v.]: 'naucòride': genere d' insetti dell'ordine degli emitteri, e
della famiglia delle idrocorisee o cimici d' acqua di latreille; così denominati dalla loro
-e l'atra notte incombe. d' annunzio, iv-2-130: ulisse naufragante all'
vela piena / là 've sirte d' error l'onda inarena, / e spesso
, smarrito (lo sguardo). d' annunzio, 4-i-175: a tratti nel bianco
: salutami il refettorio: lunga distesa d' assi, senza tovaglia; / gli invetriati
. loredano, 2-i-129: la bocca d' una donna è un scoglio dove naufragano
cesarotti, 1-xxxviii-10: ho veduto più d' un giovine formato per le lettere naufragar
lasciarsi andare, abbandonarsi a uno stato d' animo di oblìo, di ebbrezza, di
m'è dolce in questo mare. d' annunzio, iv-2-107: beveva il balsamo della
delle merci trasportate. = nome d' agente da naufragare, con valore attivo.
in que'scogli infami per la memoria d' infiniti naufragi, ma in ogni parte
sul lido una tavola del naufragio. d' annunzio, ii-261: su mare notturno
a torto, / di naufragi e d' ogni cosa trista. -relitto di
[il sole] diventa una cupola d' oro, poi una focaccia ardente -e mentre
un mare di turbulenze, con pericolo d' infelicissimo naufragio. 5. maffei,
naufragio nel gran disordine delle idee. d' azeglio, 5-ii-202: soltanto qualche parola,
che questo cielo e questa bellissima parte d' italia ti ha nel mondo prodotto per uno
vi sarò personalmente tenuto di avermi liberato d' essere spettatore del naufragio d'un uomo
avermi liberato d'essere spettatore del naufragio d' un uomo che abbiamo incominciato a stimare
predicono spacciata per pavia anche la cattedra d' eloquenza. carducci, ii-1-52: aveva avuto
ragazza ch'egli protestava di amare. d' annunzio, iv-1-260: egli ebbe una
egli ebbe una commozione inesprimibile, come d' innanzi al compiersi d'un fato meraviglioso,
inesprimibile, come d'innanzi al compiersi d' un fato meraviglioso, come se il
tristissimo della sua vita avvenisse per virtù d' una predestinazione ed ella gli fosse inviata
interni. 4. sensazione d' abbandono, di desolazione, di annullamento
/ l'onda s'avvolve e pesa. d' annunzio, i-855: io penso spesso
stanze chiuse / erano l'armonica più divina d' italia: / mandavano i mille singhiozzi
e grazioso ricamo; e parevano segni d' una naufraga gentilezza, vestigia d'una
segni d'una naufraga gentilezza, vestigia d' una civiltà che fosse andata a morire sull'
. beltramelli, iii-148: la trama d' oro che tessesti al mio pianto, mio
sodi- sfatta delle alpestri sponde / d' asia feconda, d'africa sabbiosa
delle alpestri sponde / d'asia feconda, d' africa sabbiosa, / d'europa
, d'africa sabbiosa, / d' europa culta, [la fronda dell'abete
favoleggia la poesia ch'ei facesse d' orizia, e spirando soave la spingeva,
, ad un porto più naufragoso ad essa d' un elle sponto.
', col suff. dei nomi d' azione. nàulo, sm.
, di nuoto, giostre e lotte d' ogni genere, onde conservare la forza
città, ponti, naumachie, conserve d' acqua... in somma una gran
marinaio che combatte in battaglie navali. d' annunzio, iii-2-154: -o marinai, e
caratteristica del mal di mare, mal d' auto, ecc. e dei disturbi
io con gran nausea, partimo per cao d' istria. tansillo, 1-7: io
egli non poteva prendere medicamento alcuno prima d' andare alla visita de gli ammalati, ma
sopravvenne alla donna certa febbre con nausea d' ogni cibo. mattioli [dioscori-
xiv-316: vacillo camminando, ho nausea d' ogni cibo, veglio la notte come
dire di che fosse: era puzzo d' ogni cosa, e tanto acuto e tanto
la nausea che mi buttava indietro. d' annunzio, i-340: devi tu, uomo
giuglaris, 2-762: diceva bene eleonora d' austria non poter mai un prencipe aver
increspato il sogghigno dell'ironia pariniana. d' annunzio, iv-1-143: la disonorante bruttura
significato attenuato: senso di fastidio, d' irritazione; avversione, noia, tedio.
lubrano, 2-275: non sei sazio d' incrudelire? lecca ripetersi troppo reiterato e dall'
3. sentimento di sdegno, d' indignazione, di dall'invariabilità di un'
natura non gli abbia dato maggior dote d' intelligenza. g. c. croce
impresa in mia vita quella... d' ingozzare voglia o non voglia tanta nausea
delle ruote. 5. stato d' animo persistente caratterizzato da malessere e accidia
/ di nausea, senza l'ombra d' un ricordo che ci consoli. michelstaedter,
, un malessere. finché m'accorsi d' avere sottocchio l'immagine della vita.
. nel pensiero esistenzialista di jean- tanto d' abbrustolato che offende con non poca nausea il
volta a nausea certi paul sartre, stato d' animo che caratterizza l'atgusto e l'
buonarroti il giovane, 9-415: le dolcezze d' ibla / e gli odono dire tante lodi
mentre non è che una pura figlia d' etimologia. per esempio 'nausea 'quella
/ piani dell'onde un suono / d' organi tra l'odore / di nauseabonde nuvole
tra l'odore / di nauseabonde nuvole d' incenso. graf, 5-1135: né credere
profumi acuti di sandalo - puzzo nauseabondo d' aglio. d'annunzio, iv-1-899: ancóra
sandalo - puzzo nauseabondo d'aglio. d' annunzio, iv-1-899: ancóra per qualche
rimane nella nauseabonda solitudine della prigione. d' annunzio, ii-58: i preti /
preti / scaltri, nelle tuniche sparse / d' untume nauseabondi, / al loquace inesperto
, / al loquace inesperto / sorridean d' un perfido riso. -cattivo, pesante
ripugnanza; ripugnante, repellente. d' annunzio, v-1-37: gridate la vostra minaccia
non ho io veduto l'altro ieri su d' alcuni 49: non venivan fuori in
un tigre. massaia, ii-201: fa d' uopo che [il missionario] talvolta
un pover'uomo sbattuto pur anche nauseante d' una lunga tempesta torni per forza ad imbarcarsi
. pagano, 1-279: ei fa d' uopo, a chi brama di esser letto
ognuno che il duca cadde in concetto d' aver occulte intelligenze con la corte.
lx-2-164: nauseando la sua presenza come d' un ingrato e infedele, desiderava che secondo
. niccolò del rosso, 1-95: d' amor e di vita nauseo e pregno
govoni, 6-152: davanti allo specchio d' una bottega / attende con gli occhi
vecchio / col viso nauseosamente coperto / d' una malattia schiumosa. 2.
il signor du-hamel non ha a schifo d' entrare nelle officine puzzolenti e nauseose dove
di un nauseoso e fetido odore. d' annunzio, iii-1-1030: prendi le tue
la loro pedanteria, e parte degne d' esser uscite dalla bocca d'uno sbirro,
parte degne d'esser uscite dalla bocca d' uno sbirro, anziché da quella d'
d'uno sbirro, anziché da quella d' un frate, tanto sono piene di barbarie
assurdissima di lodare se stesso per bocca d' altri. foscolo, vi- 377
ma, in genere di lettere e d' arti, più del cattivo medesimo nauseosa.
quasi nauseosa sensazione di stranezza. mercurio d' italia, xl-692: ricusarono altri la
tommaseo, 10-ii-459: sarebbe ormai tempo d' accorgersi che, separata l'una dall'
: i mariti portano le mogli nauseose / d' una settimana d'alterchi. =
le mogli nauseose / d'una settimana d' alterchi. = voce dotta, lat
misere ed incaute / de viandanti e d' infelici naute. garibaldi, 3-121:
: il nauta ride i furori / d' euro che gl'ispidi flutti cavalca, /
mente egli calca / rischi e terrori. d' annunzio, i-175: io veleggio pe
o sia piccole barche cavate nei tronchi d' alberi. viviani, vi-98: se la
l'uso delle ancore e de'rostri. d' annunzio, v-3-14: essi stanno,
, come mi sono ingegnato e sforzato d' imitarlo... nella composizione.
battoli, 1-1-8: non essendo costumati d' ingolfarsi a mare aperto, né avendo
[i fenici] il primo esempio d' arte nautica e di potenza marittima servendosi
. -istituto nautico: istituto tecnico d' istruzione media professionale, già dipendente dal
studiosi della milizia nautica come cosa degna d' esser imitata. -considerato in rapporto
. legato al mare; marino. d' annunzio, ii-278: eterna sei là,
compie nel corso della navigazione. d' annunzio, iii-2-267: è l'incendio della
de * piedi de'l'anitre o d' altro uccello simigliante. baldi, 108:
il micheli fece fralla rena del porto d' ostia di alcune specie di nautili e
di alcune specie di nautili e corni d' ammone minimi, marini, recenti.
/ e l'uomo non era. d' annunzio, i-915: ne i neri /
6. patrizi, 697: il legno d' altra maniera sta nell'arte del navaiuolo
navaiuolo, e in quella del legnaiuolo d' altra, e d'altra in quella dello
quella del legnaiuolo d'altra, e d' altra in quella dello 'ntagliatore. beni,
e bestiali, le quali da cavalieri d' onore sono abominate, come sarebbono navagge
inegual si mira, / ch'un d' altezza prevai, l'altro di moto.
che fece enea in sicilia in onore d' anchise, mette quattro navi che contesero
navale... si pareggiassero. d' annunzio, i-745-tu.: per la festa
, i-ii: vi sono due maniere d' eserciti, de quali l'uno è
squadre / che estinte avean le selve d' oriente. pantera, 1-17: armata
sulla disponibilità di porti e di punti d' appoggio in posizioni strategiche (la forza
che acquistano gli uomini che per fatiche d' armi ricevono le corone navali. panciatichi,
composta di rostri di nave ed è d' oro. giordani, iv-64: aveva suoi
al fine di effettuare l'abbordaggio. d' annunzio, iii-2-60: disceso dall'àssero,
bandiera della marina militare italiana. d' annunzio, v-1-200: dispongo a destra e
e i fasti della marineria. d' annunzio, 1-733-7'* /.: odi
, indigo, tabacco, provvisioni navali d' ogni sorta. boine, i-33:
renderle la dote, ch'era rimperio avuto d' antonino suo padre in dote. c
navale2, sm. ant. specchio d' acqua coperto e difeso dove si costruivano
terra / fra le lacune del mar d' adria posta / serban la pace la
navali oblonghi, fatto prima uno quadrato d' eguali lati [ecc.]
un sì fatto accidente di rialzamento continuo d' arno, dove con sasso e ghiaia e
altro. betteioni, i-381: al passo d' un gran fiume /...
in due salti fui a sant'antonio. d' annunzio, iv-2-545: altri battelli condotti
, sm. tendenza politica o corrente d' opinione che attribuisce la massima importanza allo
da mozzo diventa navarca, padrone. d' annunzio, ii-62: in penetrale / remoto
.]: 'navarra': sorta d' uva. 'navarra nera, navarra rossa
disse don rodrigo: « si tratta d' un brindisi al conte duca. vuol dunque
, comincia a maturare passata la metà d' agosto; e maturata in perfetto grado,
baretti, 2-240: non tutti i vignaiuoli d' italia... intenderanno facilmente di
la spazio compreso fra il portale principale d' accesso e la crociera del transetto o
43-5-81: basiliche smisurate nella grandezza: d' architettura allo stil giapponese vaga e maestosa
alte colonne di pini vivi, s'irraggiano d' intorno all'altare. =
m. pepe, dizionario della critica d' arte, torino 1978, p. 343
ecc.; a seconda delle zone d' acqua corse si avranno navi marittime, fluviali
/ di loco periglioso. rinaldo d' aquino, 105: già mai non mi
van le nave soe / che ben var d' atre l'una doe. dante,
mille navi con grandissima moltitudine di genti d' arme a cavallo e a piè. petrarca
. botta, 6-i-228: in su d' uno di questi seni volto ad oriente si
lei versan tesori / l'angliche navi. d' annunzio, i-307: pronta è la
: era una gran novità la vista d' una regia nave da guerra. ungaretti,
, a nembi, / il fumo strascicato d' una nave. dizionario di marina,
'nave scuola ': per le campagne d' istruzione degli allievi delle scuole militari navali;
di quello, ma all'incontro il corso d' una nave spinta da qualsivoglia velocità non
non venir seguito da una minima particella d' acqua. -ponte di navi,
navi, acciocché la moltitudine di là d' arno, se fussi di bisogno,
trovò la nave, all'opposta ripa d' un fiume che gli attraversava il viaggio
secoli xiv e xviii, grande veliero d' alto bordo con tre alberi verticali a
sia più sicuro, se a cagion d' esempio una nave o una galea o una
sostenuto da quattro globi di rame privi d' aria. tommaseo [s. v
da quattro palloni cavi di rame, vuoti d' aria, avrebbe dovuto sollevarsi nell'atmosfera
al trono di spagna carlo iv, d' indole benigna ed arrendevole, inabile a reggere
189-1: passa la nave mia colma d' oblio / per aspro mare, a mezza
turbato verno, / di questa nave d' ogni saver scarca? brusoni, 9-444:
assai prima del tempo prefìnito gittar nel mare d' una amorosa disperazione la nave della mia
cammello. 10. astron. nave d' argo o nave argo (anche semplicemente
tazza ed il leone è la nave d' argo. e. danti, 2-54:
più risplendente ed è la più illustre d' ogni altra stella fìssa. sassetti, 203
lo spogliasse del centauro e della nave d' argo, lo lascerebbe quasi ignudo.
l'idra, la nave, / orion d' arme cinto, il corvo. d
gli astrolaghi le quarantotto costellazioni antiche, d' ope rare effetti conformi alle
', l'una essendo l'impronta d' un lato, l'altra dell'altro.
sommo suo diletto [del porcellio] d' andar in zoccoli per l'asciutto..
nave, / allor sarai al fin d' esto sentiero. ottimo, i-158: allora
navi con una gran torre acuminata. d' annunzio, iv-2-152: lungo la nave
consuma di far lo compagnia [parla d' una chiesa in rovina].
sottoposto resta come partito in più navi. d' annunzio, i-387: ora la selva
ad acqua. inventario di alfonso ii d' este, 3132: una navécchia da
'nfilzavan costati, / druscian li asberghi d' ogni forte maglia. bencivenni, 4-33:
e naverato dalle punture del velenoso serpente d' inferno... li sovegna della
panni ai larghezza superiore al raggio d' azione diretto del draccio. luna
il quale trovò la navetta da tessere. d' annunzio, vi-911: la tela interrotta
/ e ritorna all'antipode punto filo d' oro / e scheletrizza e rimpolpa / il
scheletrizza e rimpolpa / il gobelin magnifico d' una sua opera d'arte rinchiusa.
il gobelin magnifico d'una sua opera d' arte rinchiusa. 0. moto
che fusse aredata una ricca navicella coperta d' uno vermiglio sciamito. istorietta troiana,
sopra dante, 1-151: janson, disposto d' andare co. lloro licenzia, acompagniato
da l'isoletta, / cuopre la poppa d' una navicella, / e solo e
navicella colle vele aperte e con molte figurine d' intaglio, che alle gran navi,
e come e perché nel gran mare d' una parrocchia, le vele si gonfiano
giovanni laterano. -numism. ducato d' oro papale, emesso a partire dal
ne vede, che è un ducato d' oro puro ma non del peso dell'ordinario
navicelle dondolanti, a botti sospese nel vuoto d' altalena. calvino, 10-69: qui
. bellebuoni, 1-28: una navicella d' ariento con nicchi da tenere oncenso.
nicchi da tenere oncenso. una navicella d' ariento con due cusglieri da oncenso.
che è un vasetto o navicella d' argento. inventari, 1-216: uno terribile
. inventari, 1-216: uno terribile d' ariento. una navicella con uno cucchiaio d'
d'ariento. una navicella con uno cucchiaio d' ariento. -come metafora sessuale: organo
aver trovato il turibile, e in cambio d' un'u- livetta due marroni e
nave. marino, iii-72: pendean d' ambe l'orecchie / due ricche navicelle
orecchi due picciole navicelle cariche non d' altre merci che di preziosi diamanti.
tenere in mano / la navicella lucida d' oliva. d'annunzio, iii-1-813: o
/ la navicella lucida d'oliva. d' annunzio, iii-1-813: o nuora mia
guarnizioni. lancellotti, 4: galli d' india arrosto, lardati minutamente, serviti
. fascio (di canne). d' annunzio, iv-1-989: qualche navicella di canne
su i vasti massi mostruosi risplendeva come d' oro. 11. cornice rilevata
e parte si fanno di quattro navicelle d' argento, a foggia di bagni,
a vederli lavorare di terra cotta: vasi d' infinite sorti, fruttiere intagliate e dipinte
rocca fiumata se'di 'ntorno intorno / d' un forte fiume ch'è molto repente;
di speme piena / la navicella mia d' aver buon porto / dietr'a la
., e contenute dentro la cavità d' un certo invoglio, che rassomiglia una
non eccedevano la larghezza e la lunghezza d' un seme di popone. =
arrivò in navicello fino a signa. d' annunzio, vii-112: passa dinanzi alla foce
. sì di qua come di là d' arno, che si andavano facendo i negozi
per andare a diporto nel nostro fiume d' arno. g. gozzi, i-12-81:
avveduta, accorta, che sa trarsi d' impaccio in ogni circostanza. lippi,
con tutto che e'sia nel val d' arno. = forma masch.
, urlo di vento, affanno / d' ancor lontane, pure in via,
, trovò la nave all'opposta ripa d' un fiume che gli attraversava il viaggio
: 'navicola '...: nome d' una sezione del genere arca proposto da
'...: genere di esseri d' incerta sede, essendo da alcuni posti
mar battuto e vinto / un de'figli d' ascle- pio, il qual d'atene
figli d'ascle- pio, il qual d' atene / traea sue stirpe e si nomò
dei venti. -sostant. corso d' acqua, canale che può essere navigato
: il valor capitale di questa massa d' irrigazione... è soprapiù di valore
ad avere in confronto di qualsiasi navigabile d' oltremonte. 2. effettuato per
2. lo stato di un corso d' acqua o di un tratto di mare
che, verificandosi, rendono un corso d' acqua navigabile. tommaseo [s.
: navigabilità delle bocche del danubio, d' un fiume, lavori per ottenerla, conservarla
creti e ciro con diritto navicamènto era usato d' andare. buti, 1-94: nella
profondo navicala ento. = nome d' azione da navigare. navigante (part
(in mare o su un corso d' acqua) a bordo di una nave,
per l'ampia oscurità scintille / balenar d' elmi e di cozzanti brandi. manzoni
spiccavano nette e brune dall'azzurro fosco d' un cielo senza nubi: ed essendo
mar rettrice e guida / dov'è d' amor la legge onesta e bella.
di chi va per mare. d' annunzio, iv-2-108: vieni, stella dei
5. disus. navigabile (un corso d' acqua). viviani, v-548:
del padule. -sostant. corso d' acqua navigabile. morri, 170:
avanzare su una distesa o un corso d' acqua con un'imbarcazione, guidandone il
remeggio or con la bianca vela. d' annunzio, iv-2-119: nella prima giovinezza navigò
1: arrecò a'troiani intera speranza d' avere a porre oramai fine a gl'incerti
. davila, 99: l'armata d' inghilterra... apparve in alto mare
la direzione della corrente di un corso d' acqua. -navigare contr'acqua: risalendo
guerra che vanno assieme sotto il comando d' un solo, per impresa guerresca.
, con cui si designa l'andatura d' un veliero quando riceve il vento in poppa
5-79: qui mi sovviene la storia d' un amico assai avventuroso che, non
: i fior delle ninfee, coppe d' argento, / navigan tra le foglie.
i-265: una naiade siede sulla coda squamata d' un gran tritone e s'abbandona dolcemente
divelto, navigando lentamente in uno specchio d' acqua, faceva pensare alla groppa d'
d'acqua, faceva pensare alla groppa d' un ippopotamo che venisse a galla per vedere
, i camions alleati navigavano tra ventagli d' acqua luminescenti. -affondare in una
sostanza liquefatta. malerba, 1-117: d' estate si naviga nell'asfalto, le
già anche nelle flotte aeree dai riflessi d' argento e immergervi nel cielo, lontana
cielo, lontana da voi la morte. d' annunzio, i-80: via pe'risi
. sulla rotta di quelle grandi flotte d' argenteo colore, che... navigavano
, / naviga verso la rada / d' una porticina occulta / segnata sul damasco
dietro a cristo ha navigato / è premiato d' eterno candelo. lod. buonarroti,
sani, tranquilli e con un tesoro d' esperienza, ed aggiungi con l'acquisto della
ah, sono stanco, mio caro, d' attaccar da me i bottoni alla nostra
raccoltisi a comunione di spirito nella capraia. d' annunzio, i-57: naviga, naviga
gli aspere ligame / colla suttilità che d' esso schiume, / d'esta vostr'acqua
suttilità che d'esso schiume, / d' esta vostr'acqua a la mia engorda
, 1: sia qual se sia vasselo d' alto bordo / che tonde salse in
ne'ceci rossi e pisciato in più d' una neve e, se fusse possibile,
dio e voler da lui sapere il perché d' ogni sua parola. -navigare il
mi metto a navigar per disperato. d' azeglio, 5-ii-143: la signoria..
lega anseatica e posto simbolicamente da gabriele d' annunzio in apertura delle 'laudi '
rispetto alla conservazione della vita. d' annunzio, ii-i: gloria al latin che
antico motto della lega anseatica, cui il d' annunzio nelle 'laudi 'diede valore
imbarcazioni (un'estensione o un corso d' acqua); già percorso una prima volta
di luglio navigato da nuvolette bianche. d' annunzio, iv-1-393: un crepuscolo di
. 2. trasportato per via d' acqua dal luogo di produzione o di
il tè navigato non vai nulla. d' annunzio, iv-2-1329: una lingua che la
tipico delle derrate alimentari trasportate per via d' acqua (e, in partic.,
onda... fece ruzzolare sul muro d' un giardino di posillipo una bottiglia navigatissima
scorta poi, / di vino e d' olio un fiasco o un prosciutto / o
olio un fiasco o un prosciutto / o d' uova un par di serque o pane
navigate per aria, aver compreso / d' una fante cortese esser regalo.
più navigata, quella più dall'aria d' infrollita nel viso, sembrava essere la
furono forse creduti i primi navigatori. d' annunzio, v-1-95: è un vecchio
, per passione sportiva e per amore d' avventura. -navigatore per diporto: che
sole, / con te, navigator d' attorno al mondo, / fulgidissimo osiri
non abbiano potuto avere ciascuna più d' un poeta epico. lampredi, 4-58
e le altre potenze navigatrici e commercianti d' europa. leopardi, v-47: pisa.
per mare come tema ricorrente e punto d' avvio dell'intreccio (un genere letterario
navigator -òris (quintiliano), nome d' agente da navigare 'navigare '.
della navigatoria mi fece molto intenente, d' astrologia mi diede quel che bastava.
piccolomini, 3-9: ancora ho cercato d' avere e libri e carte navigatorie e
] e di bellezza di fertilità e d' ogni cosa alla civile e militare e navigatoria
958: viveranno in comune, legeranno d' arte militare e navigatoria alli popoli.
, di navicazióne, di mercatanzia o d' arte gli stimolava. ottimo, ii-187
traffico con le colonie e il commercio d' importazione in generale (consentendo deroghe per
chi detiene il controllo di un corso d' acqua o di un tratto di mare
mare, attraverso stretti, lungo corsi d' acqua. cattaneo, ii-2-465: la
il nome del proprietario e l'ufficio d' iscrizione; corrispondente all'atto di nazionalità
mediterraneo, del mar nero e del mar d' azov, nel mar rosso fino a
al mediterraneo, mar nero e mare d' azov, si estende, uscendo dallo stretto
mediterraneo, mar nero e mar d' azov. fuori del mediterraneo fino a casablanca
. -navigazione in affioramento o a fior d' acqua: di sottomarini che hanno la
si dettero a longinque navigazioni trasportando merci d' egitto e d'assiria. bandeuo, 2-44
longinque navigazioni trasportando merci d'egitto e d' assiria. bandeuo, 2-44 (ii-125)
compiuto con un'imbarcazione su un corso d' acqua, secondo o contro la corrente (
po. -alveo di un corso d' acqua (e, in partic.,
in un lago o lungo un corso d' acqua; l'insieme delle imbarcazioni che
): intensamente frequentato (un corso d' acqua, una rotta marittima).
raggiungere per mare o su un corso d' acqua una determinata meta (e, in
; spazio, distanza percorribile per via d' acqua. baldelli, 3-329: la
trasporto, traffico di mercanzie per via d' acqua. zanon, 2-xix-348: il
cronometro che segna l'ora del meridiano d' origine (da confrontare con l'ora
: parve che don secondo al solito d' ogni benché piccola navigazione fosse quasi che per
. pindemonte, iii-225: sfuggii gl'incomodi d' una navigazione in vecchiezza e mi ritirai
mezzo a tutta questa servitù, così varia d' umore,.. mariella mi è
= dal lat. navigatio -ónis, nome d' azione da navigàre 'navigare '.
ugurgieri, 6: vedi el navigio d' enea sparto per tutto el mare.
maravilglioso navilio e. ccon grande forza d' arme e gionsero al porto di troia
, 5-8: parlossi... d' impiegar una parte dei beni della chiesa per
lido il naviglio de i mille salpò. d' annunzio, iii-2-214: donne / una
precipuo materiale dell'armata e primo sostegno d' ogni marina, somma dei bastimenti militari
-naviglio di servitù: composto di rimorchiatori d' alto mare e portuali, navi di salvataggio
che incrociano in un ben delimitato specchio d' acqua (un tratto di mare,
cecchi, 7-107: dedicavano al nome d' un sovrano il promontorio, la baia
fare il servigio compito, un braccio d' acqua navigabile che si chiama il naviglio
destinato a doppio uso e di navigazione e d' irrigazione. manzoni, pr. sp
: i lati erano siepi, o muri d' orti. cattaneo, ii-2-306: nel
, / gli alberi si gon- ano d' acqua, bruciano di neve. vittorini,
. 2. letter. via d' acqua ben incanalata, che fluisce regolarmente
gli antichi padri nostri, tutta gente d' attracco e d'arrembaggio, ciurme erratiche
nostri, tutta gente d'attracco e d' arrembaggio, ciurme erratiche, navilestre, le
per determinare il punto nave con rette d' altezza simultanee. = comp.
a non so qual pendice / salia d' un fabbro nazaren la sposa.
con il garibaldi del patto di unità d' azione il cui profilo nell'esemplificazione elettorale
, che discendeva in anella alla nazarena. d' annunzio, iv-1-864: peregrinava per le
. immagine del volto di cristo. d' annunzio, iv-2-80: dal fondo dei vecchi
aver voluto abbracciare l'eresia nazarena e d' essere più danarosi dei gentili.
, alsazia, transilvania, stati uniti d' america; sono circa 25. 000,
montale, 3-139: la piccola micky d' un tempo (quella che ora, in
apostoliche, non era da principio né segnale d' eresia, né vocabolo d'ingiuria.
né segnale d'eresia, né vocabolo d' ingiuria. 3. plur. setta
g. capponi, 1-ii-255: d' allora in poi nessuna città rimase propria
, dismesse le forme che li accusavano d' ebreo consorzio, tornò in gerusalemme.
, si sottomise e fecesi discepolo d' un ebreo per apparare bene la lingua ebra
armate germaniche. = nome d' azione da nazificare. nazìo, agg
di particolari e precisamente codificate manifestazioni d' onore, e sotto di essa si raccolgono
: le opere eleganti che escono dalle mani d' una popolazione munita di strumenti grossolani sono
popolazione munita di strumenti grossolani sono prove d' industria e d'intelligenza nazionale. foscolo,
strumenti grossolani sono prove d'industria e d' intelligenza nazionale. foscolo, xv-53:
egli nella cisalpina, in quel rimescolamento d' italia alla francese ma non senza un
a gridar guerra guerra nel * congresso d' udine '. 6. che
siano le tantafère di noi altri versificatori d' articoli di gazzette. -che nasce come
, guasta e inservilita dall'imitazione esclusiva d' una scuola, e dell " arti
nuove forme che esprime (un'opera d' arte). gentile, 3-282
, un progetto politico, un movimento d' opinione più o meno organizzato, ecc
quando lo stato è piccolo per difetto d' integrità nazionale, tanto è lungi che la
è disciolto: disciolto dopo un proclama d' insurrezione ch'io scrissi e che due
organo di stampa * il piccolo corriere d' italia ', mantenendo grande importanza fino
grande importanza fino alla costituzione del regno d' italia). bersezio, 2-17
tutti i suoi mezzi, in ogni provincia d' italia, il partito di una grande
/ rappresentanza, di poter divisi, / d' equilibrate forze... /.
il capo della società cattolica come centro d' unità. da concili diocesani può farsi
a essa commisurato; che ha come campo d' indagine, di studio, di applicazione
che ragioni, una associazione come quella d' appenzell, novellamente introdotta, e che legasse
etc. che di manifatture nazionali? d' annunzio, v-1-907: il fuoco è l'
: il fuoco è l'inestinguibile amore d' italia, il ferro è il duro dovere
lastri, i-127: chiunque abbia princìpi d' economia nazionale deve intendere quanto debbano esser
16. che non costituisce merce d' importazione; prodotto con le materie prime
trovano in un paese, dalla mano d' opera fornita da una nazione, nelle
: eravi una tal giovinastra, nazionale d' un di quei luoghi vicini che soggiacevano ad
dove il padre e madre sua, nazionali d' anversa, s'eran portati per godere
fra loro amici e parenti la solennità d' una certa festa. goldoni, v-289:
e la lirica civile e nazionale nel d' annunzio. idem, iii-22-303: i socialisti
mancare una letteratura nazionale-popolare, narrativa e d' altro genere. pasolini, 13-302: dalla
quale padre spirituale fu in italia il d' annunzio. marinetti, 2-i-80: noi professiamo
tutti i costi: una volta usciti d' italia, conviene ridurre di molto le pretese
, nel dare un quadro della storia d' italia nel seicento, mi spacciai con
: la voce nazionalità esprime una congregazione d' uomini somiglievoli e originalmente congiunti di sangue
di cui tanto si ragiona al dì d' oggi in cui tentano alcuni scrittori di
, l'uomo si dirà cosmopolita. d' annunzio, v-3-404: su le due
, 3-102: niuna cosa può meglio d' una confederazione giovare al fatto finale e
almeno di appa- recchiarvisi: ottenutala, d' impedirne ogni violazione e di fare altresì
personalità: a tal che le monarchie d' europa non hanno altra tavola di salute
negli equipaggi da me comandati vi era gente d' ogni nazionalità. stuparich, 9-146
... a interpretare la storia d' europa secondo la finalistica conclusione nazionalitaria.
o tre generazioni ancora. = nome d' azione da nazionalizzare. nazionalizzare,
, forte per ardire e per colpo d' occhio militare -il francese per esempio combattete
. ea... è una compagnia d' interesse pubblico, nazionalizzata.
impellente attualità nel proletariato 'nazionalizzato 'd' oltre cortina. 4.
anzi, per lasciare l'originario sentore d' una nazionalizzata dialettalità satirica, 'ora
tipi di linguaggio. = nome d' agente da nazionalizzare. nazionalizzazióne,
anni del 1900 si potè parlare veramente d' una nazionalizzazione del capitale in boemia.
nazional-socialista passavano eccezioni ed agilità che testimoniavano d' un temperamento spregiudicato e d'una cultura
che testimoniavano d'un temperamento spregiudicato e d' una cultura animosa e moderna. -costruito
uomeni religiosi di diverse lingue, quasi d' ogni nazione che sotto al cielo fossono.
amatelo, laudatelo et applaudetegli con voce d' allegrezza e d'essultazione. s. maffei
et applaudetegli con voce d'allegrezza e d' essultazione. s. maffei, 4-222:
stirpe, la nazione contro la nazione. d' annunzio, ii-258: colei che avea
colei che avea generato / stanca era d' una immensa / maternità, come /
questo alberigo, e li chiama diversi d' ogni costume. -complesso di paesi
nostri uomini. codemo, 204: deploro d' esser nato in italia: vorrei essere
: foss ^ anche tedesco: pur d' appartenere ad una nazione! tarchetti, 6-ii-515
diffondevano migliaia di copie delle 'memorie d' una prostituta ', e ponevano in
148: amo l'esercito e confido che d' ora in avanti passerà a questa scuola
une possono aver verso le altre non d' altronde che dalla legge naturale discendono o
i-383: le nazioni sono una moltitudine d' uomini mossi a vivere in società per difendersi
com'è il genio della nazione. d' azeglio, 4-ii-94: è necessario..
: è necessario... prima d' ogni cosa: pensare ad educare questo popolo
: nelle nazioni è il germe naturale d' ogni congregazione confederativa..., cioè
una lingua medesima e si riconoscono uscite d' un solo ceppo; ovvero, comecché
stessa di tradizioni, di lettere, d' arti, di religione, d'indole,
, d'arti, di religione, d' indole, d'inclinazione, di costume,
arti, di religione, d'indole, d' inclinazione, di costume, di proponimenti
pieno significato vuol dire unimento e società d' uomini che la natura stessa con le sue
.]: 'nazione': schiatta d' uomini avente la medesima origine e parlante la
di discendenza, di tradizioni, d' affetti, di linguaggio, d'istituzione,
d'affetti, di linguaggio, d' istituzione, di fatti, d'abita
linguaggio, d'istituzione, di fatti, d' abita zione: massime di
zione: massime di tradizioni e d' affetti. quella è più propriamente
e la potenza e la volontà d' eseguirle. pascoli, i-178: in nessun
gran popolo dei tempi antichi e i cittadini d' una grande nazione e gli artefici
, profetava come caifasso. si farà d' italia nazione quando l'unità non andrà nell'
non potrà essere che una libera associazione d' individui, e la nazione una libera
fu sciolta (aprile 1946). d' annunzio, v-1-901: tra quali alleati fu
: / « que fai, detoperata d' onne tua nazione? ». guittone,
figliuolo piùo forte, / disse che d' uno dio l'avea conceputo. boccaccio,
nazione, overo compagno in cella, d' alcuno de'consoli vecchi. tommaso di
garzone, / allevato da lui, d' umil nazione. pallavicino, ii-208:
carmagnola e lo sforza di contado erano o d' infima nazione. gioberti, 6-iii-10:
il motivo della tragedia è il punto d' onore, perché ciò che move tancredi è
vero lume, e giudicarà el popolo d' israel con gaudio e letizia. dante,
quindici dì vedrai futura / la nazion d' essi polli. -fondazione (di
). giamboni, 4-463: severo d' africa, per nazione tripoli- tano,
spagna, / l'amerei più che d' altra nazione, / massime del color
lor non è uom che si vanti / d' ardire e di possanza e di valore
cassetta. terra dove ci fa d' ogni nazione semi. nel tino c'
sua offerta al signore: cioè un agnello d' un anno, senza difetto, per
difetto, per olocausto, ed una agnella d' un anno, senza difetto, per
vino né di cervogia né alcun liquor d' uva; e non mangi alcuna uva,
, e tu pur fuggi, e fai d' intorno / ombrare i poggi, e
): assai manifesta cosa è loro essere d' alcune che qui ne sono innamorati.
nel mare / la grande armata apparirà d' egitto; / e l'aviso guglielmo,
era forse quello che faceva più fuoco. d' annunzio, iv-1-20: ella guardava andrea
/ di pensieri e di lagrime e d' inchiostro, / tante ne squarcio e
allontanò. invase allora andrea la tentazione d' involarli. -li aveva ella forse lasciati
(84): teste come la testa d' un conte duca, ce n'è una
] opere biece / sotto la mazza d' ercule, che forse / gliene diè cento
detto, ricominciò a bastonarlo, e tante d' una parte e d'altra ne gli
, e tante d'una parte e d' altra ne gli die'che il mulo passò
(delle cose spiacevoli). udirne d' ogni sorta. ne ha avute tante (
dentro ne frema, e in più d' un segno / dimostri fuore il mal celato
lo amarono per l'affezione che dimostrò d' avere al popolo. tassoni, 10-42:
studi, ma siamo in tempo. d' annunzio, i-212: ascoltò la lusinga
chiesti. 4. indica il complemento d' argomento: di ciò, intorno a
dante, par., 16-43: basti d' i miei maggiori udirne questo. m
villani, 9-58: bello pare e scusabile d' alcuni farne memoria. patrizi, 2-idi
. cavalca, 20-201: un monaco solitario d' egitto pregò iddio che gli mostrasse gli
, egli di nuovo / per virtù d' erbe e per pietà che n'ebbe /
meglio che un appiglio qualunque per levarmela d' attorno. ne converrete che fu una
pleonastico. chiaro davanzati, 2-7: d' agua ven foco e foco se ne
[piero] preso a'pisani, e d' averne fiorini ventimila d'oro. lettere
pisani, e d'averne fiorini ventimila d' oro. lettere e istruzioni de'dieci di
e gli altri, o essere nelle mani d' uomini plebei e di bassa condizione,
scarsella]... / un par d' occhiali affumicati e rotti. manzoni,
casa sua, l'altra in procinto d' abbandonarla, tutt'e due con troppo
ne lo impediva. saba, 14: d' un pino al tronco m'appoggiai beato
? 9. come compì, d' agente: da lui. pascoli,
, i-intr. (1-iv-23): qui d' altra parte, se io ben veggio
caro, 3-13: ivi le genti / d' intorno accolte, al mar ne riducemmo
pioggia di stillante umore n'ebbimo necesse d' accompagnarlo. 2. in funzione
nn'èi dal fondaco undici fiorini d' oro, che ne pagò donatuzzo la libra
avanza loro tempo da spiare le maestrine. d' annunzio, iv-2-751: ella guardò una
il meschin ch'essa la morte / d' olindro vendicar così procaccia, / e
che sol di quello, e mai d' altro non pensa. tansillo, 1-39:
. saba, 44: né le cose d' intorno a me più tante / dànno
né giudeo, né cristiano, né d' alcuna setta, ch'elle non siano
0 battitura del padre, o ingegno d' alcuno altro, gli s'era potuto
, né da verun altro idrostatico. d' azeglio, 4-7: quest'apostrofe d'un
. d'azeglio, 4-7: quest'apostrofe d' un soldato napoletano, che non avendo
la fenice], / ma sol d' incenso lagrime e d'amomo. petrarca,
/ ma sol d'incenso lagrime e d' amomo. petrarca, 325-93: poi
di natura e del ciel, né d' un sospiro, / né d'un sol
, né d'un sospiro, / né d' un sol fiore consolar l'estinto.
né adesso né mai c'è speranza d' impiego per me, e bisogna risolversi
. lla scienza delle cittadi abbia bisogno d' eloquenzia. giamboni, 10-20: non
giovinetto tale, / che di biltà, d' ardir né di valore / non se
saramenti a affermare che egli prima sofferrebbe d' essere squartato, che tal cosa contro
convenga salutare, ma o per desiderio d' amore, o per solazzo, talora
chiaro davanzati, xxxii-56: amor per zo d' alto loco non scende, / né
non mi tange, / né fiamma d' esto 'ncendio non m'assale. boccaccio
la terra sempre rinchiusa in sé alquanto d' aere e d'acqua, e l'acqua
rinchiusa in sé alquanto d'aere e d' acqua, e l'acqua sempre abbia mescolato
a recare solo su me la colpa d' un movimento antimanzoniano, che io neanche
vedere se ci sia o dove sia. d' annunzio, iv-1-144: neanche le parole
. e. gadda, 6-149: ma d' un bebé in viaggio, che!
altro darà [dio] uno sentimento d' essare avvisato; neanco l'usarà nelle cose
l'intendo. ghirardacci, 3-323: d' indi levato il corpo, fu senza
/ a lei di patria o pur d' amor congiunto, / conosciuto neanco, o
una macchia che somiglia un neo. d' una parte del corpo, che avesse
solito è provocato dal raffreddamento di masse d' aria umida per contatto col terreno o
terreno o dall'evaporazione ai una distesa d' acqua che si trova a temperatura più
in prossimità. di laghi e corsi d' acqua (nelle città industriali la condensazione
aria infusa colle nebbie è interamente privata d' azzurro, ma solo pare di quel colore
di torino, densa e fredda. d' annunzio, i-256: ah, senti
quasimodo, 1-47: ancora la notte d' inverno, / e la torre del borgo
: vive al grand hótel vestita / d' una veste di nebbia e di diamanti
e le febbri ed ogni altra ingenerazione d' infertà e sonvi venti e tuoni e baleni
. foscolo, gr., i-251: d' iride al cenno d'una rosea nebbia
, i-251: d'iride al cenno d' una rosea nebbia / tutte velate, procedendo
dante, xliii-18: levasi de la rena d' etiopia / lo vento peregrin che l'
e tiepida. -spruzzo polverizzato d' acqua. del bene, 53:
riva pria / vidi antro rio, d' umor chiaro stillante, / che folta nebbia
vento si levasse, puoi fare ragione d' aver compiuto il viaggio, perocché sì grand'
, alla quale non basta un ottavo d' ora per ischiarirsi. magalotti, 20-30
molto vasta, dove erano le tende d' alcuni arabi. -fumo denso.
nebbia di luci / sprofonda un panorama d' alberi turchini / in una radura umida.
e fa che tu costui ricinghe / d' un giunco schietto e che li lavi 'l
si converria, l'occhio sorpriso / d' alcuna nebbia, andar dinanzi al primo
volto bagna / per la sorella sua d' amaro pianto; / gli occhi coperti d'
d'amaro pianto; / gli occhi coperti d' una nebbia oscura / le guance e
v. giusti, 5-1-64: mi pare d' aver ingombrata la vista da una nebbia
rende in ammirabil guisa / la vista lor d' ogni atra nebbia immune. -alterazione
le ciglia albine, con un riflesso d' acqua grigia e ferma. 5
la ignoranzia: nebbia s'intende oscurità d' ignoranzia. dante, purg., 30-3
occaso mai seppe né orto / né d' altra nebbia che di colpa velo, /
segno, / e tanto v'ha d' oscura nebbia ingombro / che v'ha fatto
partir da l'ampio stuolo / e sperar d' acquistar, con altro modo, /
col solletico delle critiche la folta nebbia d' ogni caliginoso intelletto. v. piccati,
, 11: sparirà quella importuna nebbia / d' error miei colma che m'aduggie il
due sovrani ingegni, / vive stelle d' italia, invida nebbia / sparger di
cui non offusca o snatura / nebbia d' umane parole. de pisis, 1-171:
mancanza, / com'io credo, d' ingegnosi / vati, a'tempi tenebrosi /
tempi tenebrosi / e di nebbia e d' ignoranza. 7. idea confusa
petto, / onde il cibo e d' ogni umor la vuota, / sparge di
vulgari, ravvolti entro la densa nebbia d' una crassa illusione, bonariamente ed ostinatamente
uomo si è chiuso nel suo sogno d' arte, ecco, a un tratto,
non ricordo che una nebbia di sonno e d' in- cubo. linati, 18-101:
: la sfrenata passione m'ingombra l'intelletto d' una folta nebbia di malinconia. panigarola
redi, 16-ii-14: venne il caldo d' amore, e i primi frutti / fe'
sì schietta concordia che non teme / d' oblio tenebre o nebbia di sospetto.
, / cela nube e vapore / d' ira e di sdegno il vostro almo splendore
! ahi danno immenso, / se d' ozio vii nebbia lo tocchi e offeso /
in mezzo alla nebbia uniforme della vita d' ogni giorno, nell'incrociarsi delle tante
a trebbia, / con la fortuna d' alessandro, senza / cui saria fumo
lodi belle / al nome vostro fiammeggiar d' intorno, / ed ogni nebbia vii torsi
intorno, / ed ogni nebbia vii torsi d' avanti, / che non ha cinzia
una stilla, cadere sopra un filo d' erba, dare un ristoro. vittorini,
che non si lamentino di vicario o d' altri che di me, che è stata
: un non so che di molle e d' affettuoso, che da prima v'era
piglia nebbia, soleva dire un'anima d' un buon compagno. s. caterina de'
cominciono a mancare della speranza e veggono d' essere pasciuti di nebbia e di rilievi
vo'fare appunto / quel che fo d' un pidocchio. tecchi, 11-in:
cielo, e il cielo si colora. d' annunzio, iv-1-695: guardarono attraverso i
dal livello del mare, sotto forma d' una nebbiolina sottile sottile. fogazzaro,
, 158: i miei monti si velavano d' una nebbiuzza di vapore violaceo. carducci
poliziano, 4-75: voi siete di schiatta d' oche che stanno sempre tra pantani a