/ venendo e trapassando ci ammirava / d' anime turba tacita e devota.
increspato (uno specchio, un corso d' acqua); spazzato o trasportato dal vento
cicerchia, xliii-326: e1 discepolo in casa d' anna già / dietr'a iesù di
di collegiali, botticelle colme, fruscìi d' automobili, scoppiettìi di motociclette. stuparich,
20-117: il tremito al vento dei calzoni d' un motociclista. comisso, 7-17:
dei motociclisti passavano rapidi pigliando rapida e d' infilata la curva di careggi.
, 2-19: numerosi specialmente i nomi d' imbarcazioni: 'motobarca', 'motobattello '
(v.), col suff. d' agente -ista. motofresatrice, sf
(v.), col suff. d' agente -ista. motogeneratóre,
]: 'motogiro': giro motociclistico d' italia. = comp. da
2-19: numerosi special- mente i nomi d' imbarcazioni: 'motobarca ', 'motobattello
si disputa con motoscafi. d' annunzio, v-3-478: le gare da voi
(v. l, col suff. d' agente-ista \ voce registr. dal dizionario delle
combustione interna per la pesca costiera e d' alto mare. - anche agg.
di forza contraria non l'impedisce. d' annunzio, iv-2-911: da principio avevano
: i grandi tubi che precipitano delle colonne d' acqua alpestri per strappare alratmosfera l'elettricità
che sono spezialissime cagioni di quella e d' ogni forma generata. bufi, 3-63
: pendeale al manco / lato guernita d' ineguali corde / cetra motrice di spontaneo suono
comportamento, un atteggiamento, uno stato d' animo o, anche, una situazione
i-18: il motore suppone un punto d' appoggio, dev'essere in sé,
vegetazione averci largamente provveduti di quanto fa d' uopo per sostenere i bisogni della vita
che nes suna minima particella d' epso può declinare e partirsi da
essere tanto ordine se non procedessi d' un principe e motore, el quale tante
: dio è cagione universale e particolare d' ogni cosa e primo motore e governatore
da noi una cosa d' alquanta gravità che una leggerissima, imperciocché
quando tu vuoi fare l'uomo motore d' alcun peso, considera che i moti debbono
l'arme, e avrebbono morto leggiere d' andreotto loro cittadino e motore di questa
ii-248: se bene quel re [d' aragona] fusse stato il primo motore di
e istigatore, con papa clemente, d' usar ogni severa giustizia contra errico e farlo
, ne aveva perduta la obe- dienza d' un nobil regno. 8. figur
o morale (rappresentato da uno stato d' animo, da una facoltà, da
né... come a motrice d' affetti libidinosi diasi taccia alla pittura,
si sente certamente mosso da nessuna effervescenza d' animo. u. lamòredi,
per compiere l'opera della massima prosperità d' un paese, i due motori,
ferrate, devono accoppiarsi come due metalli d' una pila voltiana. soffici, v-5-206:
a vapore. vènto usato come motore. d' annunzio, v-1-221: le barche sono
/ col palpito dei motori / che gemiti d' oche. luzi, 3-41: in
a motore acceso, / due parole d' addio. -a motore (con
aeronautici). -motore sovralimentato: motore d' aviazione munito di dispositivi che compensano la
speciali dispositivi che gli forniscono una quantità d' aria o di ossigeno supplementare per compensare
o in coppia', coppia di motori d' aviazione che azionano una sola elica.
sola elica. -motori a colonna d' acqua: tipi di motori idraulici costituiti
a scoppio, sono come i cortigiani d' una volta che cantavano le prodigiose gesta dei
a combustione interna e di un compressore d' aria alternativo. -motori continui o volumetrici
della benzina e che presenta minori pericoli d' incendio) finemente polverizzato alla fine della
motore alcuno. 12. con valore d' inter. motore!: nel linguaggio
fu un motorino a scoppio che celestina trovò d' occasione e fece applicare alla barca.
il motorino della pompa. -motorino d' avviamento (anche semplice- mente motorino)
motoria', nella letteratura latina, commedia d' intreccio, con azione vivace, trama
il documento in prova. il titolo d' un articolo sui miliardari americani che vanno
motore di piccole dimensioni. d' annunzio, v-1-190: il motoscafo di sant'
del mondo. = nome d' azione da motorizzare; cfr. fr.
essere di legno, di lamiera, d' acciaio o di materia plastica rinforzata con
navigli di superficie). d' annunzio, v-1-199: il pulsare dei motoscafi
sp., 28 (489): d' acqua perfino c'era scarsità; d'
d'acqua perfino c'era scarsità; d' acqua voglio dire, viva e salubre:
bassa, lenta, dove anche motosa. d' annunzio, v-1-591: ecco che vedo
strada. bacchetti, 1-ii-517: già più d' uno dei fuggiti tornava alle case,
stradale, che utilizza un violento getto d' aria prodotto da un turbosoffiante azionato da
lavoro meccanico l'energia termica del vapore d' acqua, talvolta anche di mercurio (
dire disastrosa, come la caduta d' un grave, come la rapina dell'acqua
fra l'erba od anche sotto quella poca d' acqua o motriglia che bagna il
impeto della fuga, erano alla vista d' una gravezza insopportabile. baldini', i-221:
quel motriglio di ciccia apparve un chiarore d' oro e argento. 4.
da pisa [tommaseo]: a simile d' una motta di sasso per fiumare dalle
mentalità o, anche, uno stato d' animo, un proposito, il carattere,
: franchezza di core e vertù d' alma / tutta sommisi, ohimè lasso
, purg., 9-65: a guisa d' uom che 'n dubbio si raccerta /
lo fructo l'amistansa / non ten d' amico vera simigliansa, / ché muta
purg., 1-47: son le leggi d' abisso così rotte? / o è
qualche negromanzia, potessi scaricarmi del peso d' otto o dieci anni, trionfarci de la
, 1-227: chi si trova ben servito d' un capitano, non lo muti.
nel mutarsi delle guardie, ch'erano tutte d' olmei- sti. vita di gio.
sentinelle ': sostituire nuova gente alla guardia d' un posto ed il cambiar la sentinella
11 pallestrini... fosse in tutto d' accordo col marchi: di far ridurre
e mutare il corpo dei tipi. d' annunzio, iv-2-1171: egli aveva atteso a
ciò, c'alcuna azione si muta d' un luogo ad altro e d'un tempo
muta d'un luogo ad altro e d' un tempo ad altro. cavalca,
, 1-14: voi gittate un'odor d' acqua rosa che parete una todesca: sete
nel cospetto del popolo, posando gli anelli d' oro, mutarono le vesti per andare
comparire un altro che di chi ha cura d' essere raffigurato per desso. gadda conti
fatto che egli abbia anco / più d' un vestito per poter mutarsi. magalotti
. m. cecchi, 247: mutatomi d' abito, / ho cavalcato qui.
, 6-ii-655: mi sono tutto mutato d' abiti e ti scrivo. montano, 230
: in camera sua, nel mutarsi d' abiti, udiva, attraverso rintavolato,
all'ora della scuola, papà mutava d' abito, parava la tavola grande col tappeto
mi dava noia l'obbligo di mutar d' abito, d'entrar subito in cerimonia.
l'obbligo di mutar d'abito, d' entrar subito in cerimonia. -indurre qualcuno
mezz'ora, di mutarmi nell'arnese d' un marinaio e di correre il mondo insieme
ma non per tanto che lo mutassi d' arcione. rinaldino da montalbano, 889:
, 4-251: può benissimo una società d' uomini godere la piena libertà di lasciar
il signore), due trombe duttili d' argento, con le quali tu possi convocare
modificazioni morfologiche del terreno (un corso d' acqua). tasso, n-iv-97:
guido borki, perché li mutasse termine d' un a sei mesi. 19
., 27-45: or ti muto materia d' altrui danno. / nel detto tempo
? pasqualigo, 297: né il mutarmi d' abitazione né l'allontanarmi dal mondo può
m'era compagno un potestà, pilato / d' un paesuccio di questi contorni, /
mescolarsi que'che le parlano con genti d' altro idioma, quale è quella che
tanto fedelmente /... / d' altri si accese e volse altrui serena /
.. spaesato rivivesse per la genova d' oggi, d'un vico, scommetto,
rivivesse per la genova d'oggi, d' un vico, scommetto, s'informerebbe
per un turbamento, per uno stato d' animo che si sia impadronito di colpo
, / che non si muta, e d' aver non gl'in- cresce / sette
vi-59: sovra li fior vermigli e'capei d' oro / veder mi parve un foco
., 89: a roma una fontana d' acqua si mutò in licore d'olio
fontana d'acqua si mutò in licore d' olio e, uscente fuori, e'corse
psicologica, un proposito, uno stato d' animo o, anche, le opinioni
più che sole, / m'àno d' amore punto, / ch'eo n'era
me, forse sarei stato ripreso di levezza d' animo, udendo me essere dal primo
qual piuma al vento, / muta d' accento / e di pensier. saba,
tuo sentimento, il quale è al presente d' uno parere, e subito si muta
dava punto indizio che fosse indebolita. d' annunzio, iv-1-16: se il teatro dell'
ii-2-271: credo che l'abbattimento tuo d' ora
la quale si muta e muove per sé d' un luogo in un altro. dante
l: 'muta specie ', a modo d' impersonale, come dire che il caso
. 35. -mutare di casa o d' alloggio: traslocare. bembo, 8-50
ciarle, costretto a mutare ad ogni tanto d' alloggio. -mutare discorso: v
troppo atroce, vendetta di poeta e d' amante. crusca [s. v
, tr. enol. trattare il mosto d' uva con sostanze atte a impedirne la
mia casa. nulla era mutato. d' annunzio, iv-1-615: io ascoltavo il
intensa o improvvisa, per uno stato d' animo sopravvenutogli di colpo. cavalca,
quando vi fu tornato e li cittadini d' ascesi lo veddono tutto livido e mutato della
509): ciò sappiendo, mutata d' animo, il prende per marito e
che ritornò vestito / de le spoglie d' achille. davila, 73: venne
la principessa sua figliuola fuggita, rimase d' improviso tutto mutato e perturbato. manzoni
(611): nell'atto stesso d' accertarsi ch'era lui, dovette vedere
riguardando ammira. moneti, 123: d' avanti a loro in già mutata veste /
tarchetti, 6-i-226: opala, già mutata d' abbigliamento e raggiante della bellezza più attraente
dotta, lat. mutàtor -dris, nome d' agente da mutare * cambiare '.
= dal lat. tardo mutatura, nome d' azione da mutare * cambiare,
cagione de la generazione e corruzione e d' ogni variazione e mutazione de'corpi inferiori
: avvegna che la stella sempre sia d' un modo chiara e lucente, e non
: l'uomo che fa mille mutazioni d' aspetto, di costumi, d'età
mutazioni d'aspetto, di costumi, d' età, non è vero uomo. galileo
la materia quasi ribella fa mille mutazioni d' una in altra sembianza e, dispogliandosi de
più involontariamente, il variare dello stato d' animo, un'alterazione psicologica, una
. piaccia a dio la non sia d' animo! l. salviati, 10-13:
quello che esse hanno ai materiale. d' azeglio, 4-2n: il viso dell'infelicissima
sua moglie: in una parola trattandosi d' una tale mutazione di stato mi sentivo
quanta e quanto subita mutazion in noi d' ogni animo!... questo
una pietra che, uscita dalle mani d' uno di que'buoni figliuoli, venne a
capitano. -alleviamento di uno stato d' animo doloroso. i. andreini,
. tasso, 11-ii-64: -la virtù d' una schiatta suol trapassar nel vizio che
farsi alcuna volta se non dopo lungo corso d' anni. giuglaris, 2-174: ogni
] porgerà una generosa idea alla penna d' un soggetto. 8. alterazione
quali nella lombardia e nelle altre parti d' italia son rimasti integri e senza mutazione
accadesse mutazione nella moneta, sei marchi d' argento, 36 vare di tela. botta
.. la cui cagione si è mutazione d' aere. ottimo, i-359: sono
molti riguardi nel clima di quella città. d' annunzio, v-1-84: c'è nell'
mutazion, diversi casi, / molte volubilità d' uomini e donne. tasso, n-iii-730
, intrecci, incontri e mutazioni inaspettate d' azioni. -circostanza nuova, determinatasi
veneti avendo cangiato faccia a gl'interessi d' allora [ecc.]. a.
fiamma, / sorride dal sicuro / d' una razza di longevi. 13
di strano, e che dava indizio d' una funesta mutazione di cose. mamiani,
molti fra gli italiani attendono con certezza d' animo mutazioni e sconvolgimenti tra grandi alla
segni, 4-166: questo medesimo si dice d' ogni altra sorte di mutazione, perché
, restano bene cinque sesti delli benefici d' italia alla disposizione del papa.
, vi-3-16: ancora cristo aveva potestà d' instituire i sacramenti, che al pontefice
per lo passato dal senato nella legge d' elezione ed in ogni cosa.
lo scambio, oggetto sostitutivo. -mutazione d' abito (per lo più con metonimia
/ a chi doveva far mutazione / d' abito scuderesco in cavaliere. dominici,
tempo o per mutazione ch'io feci d' una berettina, mi calò una scesa ne'
e la partita di alcuno luogo bevono d' un medesimo gorgo. muzio, ii-8:
; ma in questi, tuttoché sian trasportati d' una in altra lingua, rimane la
autore stesso o rifaci mento d' alcun altro. -inversione di segno
: le pianticelle che forestiere vengono trasportate d' altro paese... paventano la
a cotunnio di non parlare di mutazione d' aria. giordani, ii-2-9: vi dirò
: così paolo, scostandosi dall'amicizia d' austria e d'inghilterra, si precipitava
, scostandosi dall'amicizia d'austria e d' inghilterra, si precipitava in quella di
a concorrere in una parte, mutavano d' opinione e si volgevano a favorirne un'altra
abbonda di mercatanzie e di mestieri e d' arte, c'hanno a fare la
., 93: se vuoi sansa mutazione d' asta sapere l'al- tessa d'una
mutazione d'asta sapere l'al- tessa d' una torre overo di uno monte, raguarda
della società del gas] fosse proprietà d' un particolare, sarebbe sottoposto ai diritti
facea il ruggieri / sul dolce suon d' un suo scacciapensieri. b.
mutazioncèlla che pare di nulla si fa, d' un verso da ciabattino, un bel
da ciabattino, un bel verso; d' una cadenza di periodico fiacca una chiusa
quali sono giovani nati turchi e figliuoli d' uomini di autorità. questi sono di
quattrocento, per la maggior parte figli d' uomini principali turchi e ai cristiani ancora
, e singolarmente delle sfoglie o linguate d' un braccio di lunghezza, essendovene quantità grande
nelle sue migliori espansioni abbracciasse la figura d' orlando, per le contingenze dei tempi
e feudale a italica e comunale. d' annunzio, iv-2-1025: egli viveva;
non mutevole. -che varia d' intensità e di intonazione (un canto
lontano, nel canto sgranato e lunatico d' un viandante la cabaletta di verdi. landolfi
è più mutevole che negli altri tempi. d' annunzio, iii-1-1i03: è un pomeriggio
era divenuta inquieta, mutevole, piena d' una attesa spasmodica non sapeva bene di che
mutevoli, è, in quel tempio, d' un'impassibilità agghiacciante. 4. che
. in modo che rivela mutevolezza d' animo, incostanza di sentimenti;
/ la miseria e povertate, / e d' onne tempo attrapparia. citolini, 266
perduta, mutezza e 'l muteggiare. d' annunzio, iv-2-156: anna, tornata nella
, 1083: ti inebbri solo / d' un regno di silenzio e di mutezza
molto senno in non concorrere nel mutilamento d' un membro sì principale d'italia [
nel mutilamento d'un membro sì principale d' italia [il ducato di milano] che
di tutti gli altri. = nome d' azione da mutilare. mutilare (ant
ciptà. zanoia, 310: né son d' altronde que'che italia pasce / allo
da catene né che sia in arbitrio d' altri uomini come voi fatti di bastonarlo,
fatti di bastonarlo, di mutilarlo, d' affamarlo. massaia, iii-140: alcuni mesi
il corpo della principessa di lamballe? d' annunzio, iii-2-173: -scànnami. ti guardo
di cibele, e mutilatosi per eccesso d' amore. ungaretti, xi-81: da ragazzo
arruolamento per le campagne nella nigrizia, d' ismail e di kitchener.
alla macchia ed in fretta ad arbitrio d' ogni libraio. pellico, 2-165:
gigli, 4-195: bandirono nuove leggi d' ortografia,... ora mutilando
l'idea per pusillanimità e per mancanza d' intelligenza. gioberti, 1-iii-457: i protestanti
'socialisti ', i capi segnatamente, d' avere falsato, mutilato, ringrettito quel
paese e sulla continuità del progresso. d' annunzio, v-1-647: vittoria nostra, non
ed in un lago di sangue. d' annunzio, v-1-654: un capitano mutilato
. coperte di musco di acetose. d' annunzio, vi-53: tutto il marmo [
con salda fede gli antichi ideali. d' annunzio, i-684: nel sogno sta la
questa presente scrittura è un sum- mario d' un libro grande e copioso,..
xi-1-236: le novelle mutilate, adulterate d' interpola- zioni innumerabili e beneplacito dell'inquisitore
mazzini, 38-95: dove la predicazione d' un principio è 3. alterato
di (una lingua). eunuchi. d' annunzio, v-1-647: se il mutilatore è
principe] ha come emanasse dai petali d' una rosa appassita. manfatto subire agli
tic., un edificio, un'opera d' arte). galileo, 3-4-26
: infitti nella creta, il teschio d' una bambola, un cristo senz'occhi,
all'essenziale. ressi, sui calcoli d' un utile immediato. palazzeschi, i-73:
osservanza del sesto precetto un'opera d' arte, pagine di un volume, ecc
dell'inerrante natura? = nome d' agente da mutilare. mutilazione, sf
si può dire di 3-335-h° cercato d' indurire il cuore alla vista delle tanti
dagli ultimi villaggi sud-ovest di baso. d' antivo, prescindendo dalla molteplicità di possinunzio
metà del mese presente, cominciando allora d' ordinario a farsi sentire quel grado di
. ungaretti, xi-174: la bellezza d' un luogo antico non è nelle mutilazioni
rappresentazione: ciò chiamavasi processo ideale. d' annunzio, v-3-253: certo, da una
ma un sacrificio liberamente consentito in vista d' una più vera libertà. =
più vera libertà. = nome d' azione da mutilare. mùtile, v
le mutile membra e la vita impotente. d' annunzio, 1-753: sul ponte ingombro
); cfr. (un'opera d' arte, i fregi di cui è ornata
e scorrette... per l'incuria d' impressori, anzi guastatori de le onorate
rovinata e desolata. = nome d' agente da mutinare. mutinazióne, sf
suo segreto consiglio. = nome d' azione da mutinare. mùtino, agg
viciaefolia è ancora largamente usata nei paesi d' origine per curare malattie cardiache, dell'
, soprattutto con parole, uno stato d' animo, il riflesso psicologico di una
ribollimenti e le angosce di un uomo d' oggi, di un poeta che,
sciocca, / ond'abbia a favellarmi d' uopo della tua bocca. d'annunzio,
favellarmi d'uopo della tua bocca. d' annunzio, iv-2-30: era muto,
naturalmente tali e per conseguente sordi. d' annunzio, iv-1-847: - aiutiamo la
s'ingabbiavan augei muti, / augei che d' uova ognor covan un paio, /
precocità e attitudine a fornire una d' aver tanto vissuto, / l'anima gli
momento in cui, acquistando la coscienza d' essere mortale, differì istantaneamente dalla sua
muto / e sconsolato avello, / se d' angoscia sei vago, o miserando /
. / anche due segni, l'opera d' un'ora, / di due:
immobilità della raffigurazione pittorica. d' annunzio, v-2-212: alzo gli occhi al
si fosse popolata ad un tratto. d' annunzio, iv-1-29: una lontananza così
lueen piò che sole, / m'hano d' amore punto: / ch'eo n'era
perché mi fece muto / la tema d' un rifiuto, / l'idea del mio
fuoco / e colui che lunghi anni d' oltretempo / (anni per me pesanti)
/ che mai non manca amor, d' amor sol fabro, / ov'è l'
/ con fasci di trifoglio e lupinella. d' annunzio, i-343: ella era muta
perduto el nostro bene, / e d' infinite pene / albergo ogni omo di
, 1-149: è questo il campo / d' onde si udìa già un dì li
sublime: il fremito che annunziava il levarsi d' una nazione, il tocco dell'ora
collettiva, un apostolato di ventisei milioni d' uomini, oggi muti, che avrebbero parlato
gesti muti, si veste la sentenza d' abito sensibile. giusti, 4-i- 262
salti; un tal nasceva / suon d' allegria crescente / che alle finestre intorno
te ne stavi, e avevi sol d' attorno / le mute selve. varano,
inospiti deserti / colmi di sabbia e d' acqua privi e d'erbe. botta,
di sabbia e d'acqua privi e d' erbe. botta, 7-12: deserti ed
inospiti luoghi, orrende carceri, cadute d' acque e mute solitudini di selve.
mute orme di sogno / helena. d' annunzio, v-1-67: i muti lampi,
dietro le cupole, parevano i bagliori d' un'opera in fusione, i riverberi d'
d'un'opera in fusione, i riverberi d' una creazione rovente. govoni, 991
zampillo muto. -fuoco muto: fuoco d' artificio che producebagliori e luci senza scoppi.
una foresta, e fianchi / orridi d' alpe, e masse ferree, immani /
senza suono / la borsa risonante / d' un liberale amante / è piccol vanto
sp., 37 (648): d' averla sulla carta tutta quella conversazione,
quella conversazione, con parole mute, fatte d' inchiostro, e senza trovarci un solo
curi molto, e che gli piaccia più d' indovi- narla da sé. leopardi,
ogni beltate o di natura o d' arte, / fatta inanime e muta.
sabbia o il granito, sono spoglie d' ogni vitalità, o sono semi, o
fede. montano, 1-169: ricordo d' avervi incontrato creature mute e spente,
tatto, quando vengono esposte all'azione d' un corpo estraneo, ci producono una
producono una sensazione più muta e incerta. d' annunzio, i-79: venne l'autunno
? solerà, xc-45: arpa d' or dei fatidici vati, / perché muta
ovidio volgar., 5-25: ricorditi d' andare, cotanto più, quanto tu
avevano (proporzionalmente) assai più opere d' arte che non oggi. -teatr
alfieri, iii-1-154: un'altra classe d' uomini sublimi a me si appresenta,
52: tacerò... e velerò d' oblio, / a la futura etate
., 5-29: io venni in luogo d' ogni luce muto. buti, i-154
. buti, i-154: 'in luogo d' ogni luce muto'cioè privato d'ogni
luogo d'ogni luce muto'cioè privato d' ogni chiarezza. varano, 1-139: l'
. varano, 1-139: l'orrida via d' ogni conforto muta. poerio, 3-23
muta. poerio, 3-23: muta / d' ogni splendor di gloria / fu al
quattro gravicembali doppi, da quattro viole d' arco, da dua tromboni, da
[a mustafà] buttandogli una corda d' arco al collo per strangolarlo.
, 52-341: la sanzione dvuna rivoluzione, d' un governo d'insurrezione impiantato, sarebbe
sanzione dvuna rivoluzione, d'un governo d' insurrezione impiantato, sarebbe buona e meriterebbe
a messer bonac- cursio grino una licenza d' ordine di vostra sublimità di più mutti
di tristezza precoce, di mutolàggine, d' inerzia. imbriani, 6-80: « oh
sovrano, « questa mutolàggine vostra è d' una loquacia!... questa taciturnità
: ogni virtuoso soggetto ben ha ragione d' impietrirsi per la meraviglia alla vista di simile
tu deponga il bruttissimo nome di frustatore d' italia, e che dirupi quella immonda tua
a cui ti destinò la natura. d' annunzio, v-1-726: vorrei esser degno o
lamporecchio si fa mutolo e diviene ortolano d' un monistero di donne. vangeli volgar
mutola, stata presa in un lago d' ouanda, dove dal mare in tempesta
una delle altre quattro lasciai a prò d' un povero mutolo. d'annunzio, v-3-210
lasciai a prò d'un povero mutolo. d' annunzio, v-3-210: quando il tavoleggiante
e belle a vedere le anatre quelle d' india, mutole dette, perché non
titolo di predicatori, dato come segno d' ufficio e come ricompensa di merito all'
consueto, baldanzosi e sprezzanti, in poca d' ora se ne tornavano a capo chino
sul labro mutolo / sedea l'orrore. d' annunzio, iv-2-155: l'inaspettato ammutolimento
volsemi / legar per giuramento, on- d' esser mutolo / convienimi. bembo, 1-99
s'arrestò di bel nuovo sulla sponda d' esso tutto pensoso e mutolo. gozzi,
ciarliere diventavano mutole e pigliavano il contegno d' altrettante puerpere. faldella, iii-90: essa
due donne, mùtolo, col fare d' un vitellone strascinato all'altare d'un dio
col fare d'un vitellone strascinato all'altare d' un dio in cui i vitelli non
rispose: quando tu vai in casa d' altri, fa'che tu sia mutolo e
. sestini, 151: intanto il colle d' oriente appena / biancheggiar si vedea d'
d'oriente appena / biancheggiar si vedea d' un fioco albore, / ma d'
d'un fioco albore, / ma d' ombre ancora era la valle piena / e
casetta restò ancora mutola e chiusa. d' annunzio, v-1-81: vedo lo sfondo
v-1-81: vedo lo sfondo della val d' orcia mutola e severa. c. e
son. padula, vi-286: priva d' occhi... / è la legge
v. s. illustrissima, sole d' ogni virtù eroica,... rotto
lucini, 4-186: è qui [d' annunzio], mutolo, mogio,
anche dobbiamo schifare in tutto lo 'ncontro d' esse vocali, perciocché, quantunque per
testura più liscia, sarebbe nondimeno priva d' armonia e quasi che mutola rimanendo priva
, toccandosi con arte e con concerto d' armonia musicale, rendono un suono di
a quel modo, onde presero partito d' inventare una morra alla mutola. -fare
sentenze, 1-53: più santa cosa è d' essere mutolo che dir quello che niuno
antenati e il più forte incentivo per essi d' imi- tarli e di meritarne la discendenza
come una prima donna e ha la mutria d' una marchesa del seicento. verdinois,
è il men male: più fastidiosa d' assai la mutria del cattedratico che vorrebbe
gambe, gambe il quarto, corpo d' un mulo carico di sabbia! gargiolli
, avrebbero bisogno di respirare un po'd' aria buona. -mutua aziendale',
donne mutuate a riempire il centro antiallergico d' un paese termale qui vicino. =
'(una 'prima 'notte!) d' un altro poeta emiliano contemporaneo. bonsanti
. bonsanti, 4-279: un contrasto d' amore con le sue botte e risposte mutuate
'ci fu un tempo buona controversia d' oziosi: e chi sostenne che la scena
al nuovo e perenne. = nome d' agente da mutuare. mutuazióne,
dotta, lat. mutuatìo -ònis, nome d' azione da mutuàri 'prendere in prestito
poetica introdotta così in qualche poesia. d' annunzio, iv-1-89: ambedue non avevano alcun
resultante dalla mutua corrispondenza di una quantità d' effetti? g. l. cassola,
; voi mutua parte / vi farete d' un tal lume, o pianeti.
per convenienza di costumi e mutua corrispondenza d' amore e di offici ne ha lungo
nel quadro di una concezione solidaristica e d' autoemanci- pazione e autosoccorso (di matrice
della margarita, 152: se è libero d' associarsi per mutuo soccorso, per aver
all'associazione, potrà riescire mezzo eccellente d' organizzazione pel popolo. cavour, vii-280
, stentavano a tendersi fraternamente ai lavoratori d' altre arti e d'altri mestieri.
fraternamente ai lavoratori d'altre arti e d' altri mestieri. -cassa mutua malattie:
prendesse a mutuo un capitale all'intento d' estinguere diversi debiti. -togliere a mutuo
'giove '-di 'astro che splendeva d' eterna luce '-che i nostri poeti
'-che i nostri poeti e professori d' università davano ad usura a napoleone,
gratuito dai registri del senato del regno d' italia. = voce dotta,
qe va en caza, / ricordase d' avanti, de la soa mala traza.
non ', che bisogna che fosse quel d' una gigantessa. buommattei, 33:
a spendere e a spandere come la moglie d' un nabab. carducci, iii-18-373:
un nabab tra i mangiatori di patate d' irlanda o come un lord inglese tra i
/ dei popoli civili occidentali / marci d' ipocrisia / coi quattro segni in aria
al sacerdote santo / co 'l gran nome d' iddio ricca tiara, / cuopre gli
gente / i nabatei profumi al vitel d' oro. sergardi, 1-334: ippocritoni,
, cocchieri, parrucchieri e livreati schiavi d' ogni sorte, quali formando il totale della
ha dato luogo a tutti i nabidi d' europa. = dal nome del
la francia, certi valentuomini delle parti d' italia gli si fecero innanzi ammonendolo.
20-57: faraone perseguitò tanto li figliuoli d' isdrael, e nabissò nel mare.
, il quale fu trasfigurato in forma d' una donna. 2. per estens
cantato con ragione di armonia a suono d' istrumento. il quale strumento, che
, v-23-51: per queste selve ancor piene d' affanni, / cameleopardi sono e
.. tegnendoli a badalucchi e aggirandogli d' intorno con loro schiere ordinate, sonando trombe
trombe, nacchere e tamburi / sonaron forte d' una e d'altra parte. francesco
tamburi / sonaron forte d'una e d' altra parte. francesco di vannozzo, 143
, / fui risvegliato, al suon d' una gran nacra, / da molti ch'
trescando intuonino / strambotti e frottole / d' alto misterio. idem, 16-i-149: le
zacchere / quell'otre si macoli. d' annunzio, v-1-149: non lo scoppio
da suono fabbricato ai legni o d' ossi o di gusci di noce o di
composto di due pezzi di bossolo o d' altro legno durissimo o anche d'avorio
o d'altro legno durissimo o anche d' avorio, mezzo tondi, quasi in forma
danzatore del fandango, della tarantella o d' altro simile ballo, proprio delle popolazioni
e con fogliami di nachere e grappoli d' uve e tarsie et altre gentileze.
naccherarono, dileguandosi / fra gli inchini d' un minuetto. 3. scrivere
, vedendo una donnicciuola appetitosa e piena d' appetito, scompagnata e male in arnese
te ne pare di questo naccarino? d' azeglio, 5-i-266: or ora, naccherino
andando sopra il ruscelletto, / e zizzola d' alagna era con lei, / un
, 311: apuleio fa menzione d' un'orsa che nelle feste dalla dea
nelle feste dalla dea iside andava coperta d' una veste col cappello suonando li naccari
5 pezze di nacchetti di seta e d' oro per uno sonmo d'argento.
di seta e d'oro per uno sonmo d' argento. = etimo incerto, probabilmente
terra si stenda per l'aiere a modo d' uno cornioo vero d'un pino,
aiere a modo d'uno cornioo vero d' un pino, infino a tanto eh'essa
bagnavano [le saette] con un sugo d' erbe mortifero e falcine di sermenti impiastrati
erbe mortifero e falcine di sermenti impiastrati d' allume, detto nafta, per attaccare
sale, antimonio, nafta, antracite. d' annunzio, iv-2-1358: quando egli s'
dove pullula la nafta mista alle bolle d' aria, quasi rantolo e sangue della
: la corrente dei canali, chiazzata d' olio e di nafta, sembra un'emulsione
olio e di nafta, sembra un'emulsione d' acqua e di fuoco. comisso,
nafta (lo quale è una materia d' accender fuoco, la qual nasce in
e non lungi da essa il fonte d' un certo liquore detto nafta, il quale
dalla naftalina sostituendo uno o più atomi d' idrogeno con altrettanti ossidrili; hanno il
con il nome di cobra. d' annunzio, i-829: l'onde a riva
ninfa tanto è a dire quanto iddia d' acque...; ma anco si
67-12 (v-248): ragiona del conte d' an- glante / che si trova sommerso
sorelle brune / da le montagne. d' annunzio, i-495: insidiose, in
ojetti, i-265: è il pavimento d' una sala di terme. in uno
, una naiade siede sulla coda squamata d' un gran tritone e s'abbandona dolcemente
che mia zia dichiarava il suo ideale d' uomo, ai mobili intarsiati di entità mitologiche
donna giovane, attraente, sensuale. d' annunzio, ii-743: tanaglio il dorso nudo
salvini, v-393: ne'capitoli antichi d' una compagnia di notte di questa città
il re di cohin ha un gran numero d' amochi che sono gli suoi gentiluomini,
, dal gr. vàpa 'corrente d' acqua '. namóne, sm
usato prevalentemente per la confezione di capi d' abbigliamento estivo, importato inizialmente in europa
odorosa estratta con la distillazione dei fiori d' arancio (cfr. anche acqua,
1-iv-766): tratti del paniere oricanni d' ariento bellissimi e pieni... qual
ariento bellissimi e pieni... qual d' acqua di fiori di gelsomino e qual
acqua di fiori di gelsomino e qual d' acqua nanfa, tutti costoro di queste
tre notti. ercole bentivoglio, i-io: d' acqua nampha e d'ambra e di
, i-io: d'acqua nampha e d' ambra e di gibetto / sì profumato avete
cesare profumiero, mi spruzzò un poco d' acqua nanfa sul volto. maia m ater
sol madonna desta, / apre del ciel d' un volto i gemin'astri, /
. monti, 5-6: in vasi d' auro / con acque nanfe lavasi la faccia
concedo parrucca ed artifici, / fili d' argento alle chiome, compromettente dovizia /
. -fiori di nanfa', fiori d' arancio. 2. locuz. -pisciare
baiardi, 7: aspargono le man d' acqua nanfata. = deriv. da
guittone, 3-18: lo mondo, che d' amaritudini tante tormenta noi in nangùstia di
vista anatomico, a un precoce arresto d' accrescimento delle cellule, o alla riduzione
particolari di un ambiente, per deficienza d' azoto nel terreno, per ristrettezza di
a cantare la nanna a renzino in mancanza d' altro. -ninna nanna: v.
luppi, 9-65: per uscir d' affanni, / entro se stesso di
1-28: egli era [creso] storpiato d' un piè,... nano
un giovinotto rimasto nano e rachitico. d' annunzio, iv-2- 113: le
nani / cauto trovò gli stolidi giganti. d' annunzio, i-984: stanno a guardia
di lunghi archi, con trombe alte d' avòro / su '1 dorso. cicognani,
, e di trombe, e di flauti d' un organo spropositato, e in fondo
gialli- gna, egli aveva spiacenti occhi d' albino, orlati di rosso e lacrimosi
, iii-130: dilettossi... d' aver per casa di più sorte stravaganti
per particolari fattori ambientali, per deficienza d' azoto, per la somministrazione di determinati
mirto, / di nano busso, d' odoroso nardo, /... /
nano. -sostant. d' annunzio, i-922: fremono a 'l vento
nostri artefici per aggiunto a quell'ordine d' architettura che è più nano, di
. rovani, 4-i-123: una mano d' uomini con lanterne comparvero ad una porta
: si pongono alcuni, che sono d' ingegno nani, a lodar i grandi con
: questa geniaccia di nani panciuti ingrassa d' egoismo, d'abbiet- tazione, di
geniaccia di nani panciuti ingrassa d'egoismo, d' abbiet- tazione, di calunnie e della
. 7. improntato a grettezza d' animo, a ristrettezza di mente,
nanerello. parini, 676: il barone d' altura, il quale, comeché fosse
: l'impero austriaco... deglutiva d' un sol colpo la vecchia ciacolona dei
tre piedi in circa; il viso d' uomo, come sarebbe quello d'un nanino
il viso d'uomo, come sarebbe quello d' un nanino. salvini, 6-144:
come nemmeno spagna-spugna, nemmeno il rapinatore d' ajaccio ne estorsero, quel nanònzolo. idem
destrier si fe'nanti menare, / d' acciaio coperto tutto a grosse piastre,
deverò amallare / e iammai per forza d' acque / porria nante amaturare. bondie
, ch'io pur pensasse / di star d' amor diviso. s. degli arienti
dottore a scrivere gli arguti / consigli d' orlandino e il senso grande.
quale donna con suo marito e più baroni d' erminia, non molti anni di nanzi
or nanzi alla mia donna / pien d' ira, di vergogna, e di disdegno
tale miscela fu impiegata per le bombe d' aereo nelle guerre di corea, di
, 351: i greci... d' ogni sasso, d'ogni fonte o
... d'ogni sasso, d' ogni fonte o ruscello, d'ogni pianta
sasso, d'ogni fonte o ruscello, d' ogni pianta, d'ogni scoglio fecero
fonte o ruscello, d'ogni pianta, d' ogni scoglio fecero deitadi, nel qual
che non si può superare con veruna sorte d' antidoti, se subito inghiottito non se
vermene / schianti sul baldo un turbino d' agosto, / ove il pedale al nuovo
/ pei fior sinistri che àn sembianza d' elmo, / torna a fluir la
. voi ministrate loro, in vece d' erbe salutifere, pascoli di cicuta, di
, pascoli di cicuta, di nappello e d' aconito. malvezzi, 5-52: il
napoleóne, sm. numism. moneta d' oro francese del valore di venti franchi
del valore di venti franchi, e d' argento del valore di cinque franchi,
valore di venti lire per il conio d' oro, che era detta anche marengo
e di cinque lire per il conio d' argento). -per estens.: denaro
di più che in tutto il resto d' italia; e in nn d'ora io
resto d'italia; e in nn d' ora io ti prometto mille napoleoni di
di partire metto alla posta sedici napoleoni d' argento, che fanno lire di milano
medici ha avuto una somma in napoleoni d' oro, credo 200, con indicazione formale
fanfani, 39: questo è un napoleone d' oro: dàmmi al tal di tale
napoleoni. 2. gioc. gioco d' azzardo in uso sino alla fine del
e costumata all'antica fra tutte l'altre d' italia, tempo tre mesi,
antica e di censore del liceo. d' annunzio, iv-2-765: le stanze erano vaste
, nell'appennino qui sopra, il luogo d' un tesoro sotterratovi dopo non so che
assai fiacco al paragone di quello che d' uno stato solo dell'alta italia formerebbe
cittadini, ed evocò dai sepolcri il regno d' italia. non per questo il napoleonismo
. settembrini, 1-41: questo abbonamento d' ogni cosa forestiera, questo napolitanismo gretto
dagli spagnoli le loro idee sul mal d' occhio. nievo, 3-22: ci
due parolette può spedirmi in galera! d' annunzio, iv-1-66: il cavaliere dàvila
. lessico dell'inventario di alfonso ii d' este, 2021: strenghe nappolitane.
, storpiando le canzonette napoli- tane. d' annunzio, iv-1-240: aveva una camera ornata
aveva una camera ornata delle tappezzerie napolitane d' alto liccio, del secolo xviii
g. gozzi, 1-467: l'argomento d' essa è tratto dallo 'cunto delli
ce ste- veno: fece 'n pieno d' arrivà in gita a benevento.
paio di legacci di tafettà con nappe d' oro... li aveva il buon
. li aveva il buon frate fatti d' uno stindardo a'un cavaliere che era morto
drappelloni cadeano sul drappo rosino riccamente trapunti d' argento, che, accompagnando le molte
era coperta di uno strato di teletta d' argento con frange, cordoni e nappe simili
quei merletti sostenuti dai cordoni a nappe d' oro. -arald. fiocco applicato alla
diverse armi, portante talvolta il numero d' ordine delle compagnie o squadroni o
... debbono arricchirsi di nappe d' acqua e di cascate. -parte
di toscana, imperoché questo ha fusto d' apio, molto ramoso, le frondi
quelle del finocchio e del curiandolo e d' altre. pascoli, 271: mise
ricchi e belli... due pezzi d' artiglieria con quattro code, alcune ballotte
, al quale è attaccata una catenina d' oro con una nappina. de marchi,
tesori passavano sospesi nelle lettighe grondanti nappine d' oro. pratolini, 9-1082: la
pan in vin, / se tego d' un napo medesmo bevesse fra bonvesin.
povero cavaliere avisò un giorno un coperchio d' uno nappo d'argento, e disse nell'
un giorno un coperchio d'uno nappo d' argento, e disse nell'animo suo
: sarebbe biasimevole operazione fare una zappa d' una bella spada o fare un bel
bella spada o fare un bel nappo d' una bella chitarra. simintendi, 2-47
): volevagli pur donare due bellissimi nappi d' argento che ella aveva. boiardo,
pon su la mensa un bel nappo d' or fino, / di fuor di
1-ii-314: bel nappo cristallino in coppa d' oro / de'tesori di bacco oggi
legno e con le mani intatte / d' ogni putrido umor gli purga e lava
x-381: eccovi un nappo / pieno d' acqua gelata. foscolo, gr.
da una caraffa di cristallo boemo rabescata d' argento, ricca, in ricchi nappi
. bencivenni, 4-64: grande segno d' amore mostrerebbe il re e grande onore
. pindemonte, li-io: amor, d' ogni dolcezza avaro, / sempre non mesce
/ sempre non mesce i nappi suoi d' amaro. niccolini, 1-50: il seduttor
il liquore, / che, composto d' incerto sapore, / rende ottuso a gustare
: un nappo ti vo'mescere / d' oblio d'ogn'altro amore. ungaretti,
nappo ti vo'mescere / d'oblio d' ogn'altro amore. ungaretti, ii-34:
giorno germogliò rapace, / e nappo d' un miele, non più gustato / per
c. i. frugoni, i-1-15: d' indiche droghe e d'odorata
frugoni, i-1-15: d'indiche droghe e d' odorata spuma / largo conforto
. v.]: 'nappo': vaso d' argento o altro metallo per mescere acqua
, 1-vii-251: gli mandò uno nappo d' ariento pieno di confetti. caro,
i-344: comparse uno scudiero con un nappo d' argento e suvvi gli arnesi della fanciulla
che portavano i doni regali in nappi d' argento, che erano vesti magnifiche di
usato negli oleifici per separare manualmente tolìo d' oliva dall'acqua di vegetazione.
6. figur. alveo di un corso d' acqua. f. f. frugoni
urna dell'alvo loro accogliono un alveo d' argento, son perciò reali perché differiscono
come io vi desse uno piccolo nappùccio d' una grande acqua. = deriv
cappellani militari in toscana portavano i nappini d' oro al cappello. -acer.
nappon d' oro. menzini, 5-139: il popolo
ispiegare il prezzo di cento 'napponi d' oro ', cioè che ciascuno di
uno napuro e una schiuma i colore d' argento. = etimo incerto.
a questo mestiero, subito si vestono d' alcuni panni che si chiaman naquas come
face prova. / ma il sugo poi d' una narranza basta / per farlo risvegliar
di naranci, cedri, limoni e d' ogn'altra sorte di soavissimi e odoriferi frutti
/ odorati diamanti e poma d' oro. lupis, 29: non dico
dalle contrade ibere la vite, i pistacchi d' alesan- dria. 2.
mezzo sapore. inventario di alfonso ii d' este, 2413: due colatori aa
arancera. inventario di alfonso ii d' este, 3092: porte e finestre
ne sono altre che chiamano clavele d' india e pareno un veluto nero e naranzato
narato, agg. ant. rivestito d' oro, dorato. miracole de
. pass, di inaur&re 'rivestire d' oro, dorare \ narbonése (ant
vi abita. - anche sostant. d' annunzio, v-3-182: giunto al campidoglio,
], 52: il narcafto si porta d' india. è una scorza simile a
che sia il macis, il legno d' aquila, la rasura dello storace rosso.
belva. calvino, 7-171: ammetto pure d' esser stato... leggermente narcisista
possa essere incorso nolente, per difetto d' inibizione estetica: o morale. bonsanti,
cimentar. pascoli, 599: narcissi d' oro, candidi narcissi, / voi
, e non la madre terra. d' annunzio, iii-2-268: o fonte dove edipo
(pancratium maritimum e illyricum). d' annunzio, ii-738: il narcisso marino 10
il suo nome). rinaldo d' aquino, 100: come narciso in sua
fonte, videndo la sua imagine, d' ella s'innamorò, credendosi l'ingordo
. salvini, 39-iv-205: questa sorta d' amore... di noi medesimi piacque
. vedeva, peggio che nelle metamorfosi d' ovidio, un brigante trasformarsi in un
809: narcissite è distinta di vene d' ellera. voce dotta, lat.
consenziente, alcuni stati degli stati uniti d' america). = voce dotta,
calmanti, antisterici e fino narcotici. d' annunzio, iv-1-494: una stilla di sudore
spugna piantata sopra ad una canna. d' annunzio, iv-2- 1225: un
è la tua voce / più fresca d' ogni fresca acqua di fonte. / mi
1-i-16: diceva un bello spirito parigino d' uno scrittore a cui gli amici, i
tirar giù sculaccioni, le mamme gridano d' amoroso e orgoglioso spavento. o cercano
fraterno e provetto. = nome d' agente da narcotizzare. narcotizzazióne,
, 1-2: libbra mezza di sugna d' oca bene distrutta in olio nardino.
iv- 371: tolse un vaso d' unguento di nardo pistico prezioso, cioè
unguento di nardo pistico prezioso, cioè d' un'acqua stillata da una erba che si
fenice] non pasce, / ma sol d' incenso lacrime e d'amomo, /
, / ma sol d'incenso lacrime e d' amomo, / e nardo e mirra
intorno a me l'aurette molli / fiati d' amomo e nardo, / ch'oggi
re orso] col crin spruzzato / d' olio di nardo. d'annunzio, iii-2-327
spruzzato / d'olio di nardo. d' annunzio, iii-2-327: poni nella nave
oliva, 694: avviciniamoci agli odori d' una matrona che porta nella man destra
vittorelli, i-216: in ricca veste d' oro e a passo tardo / verso cornelia
: lucidi spegli e nardi e pettin'd' oro / ti recàr l'ore. a
: dalle fulgide chiome il nardo stilla. d' annunzio, i-56: di nardo stillano
, stanno accoccolati su le panche. d' annunzio, 1-219: sarò condannata [io
turchina e odorosa su i carboni ardenti d' un narghilèto? barilli, 5-267: piramidali
a piene nari la salsedine marina. d' annunzio, i-183: oh bella che freni
e per le labbia / gitta fumi d' orror, schiume di rabbia. rocco,
] come malinconico e crucciato e pieno d' ira e abbia le nare ben gialle.
porco el quale avesse uno bello anello d' oro ne le nare del naso. trattato
, fece loro intendere di non muoversi. d' annunzio, iii-2-1014: ti sento già
boccamazza, i-1-433: hanno [gli astori d' africa] le nariglie larghe e le
eccellente di quelle di giudea e d' africa che producono i dattili...
, grosso quasi quanto il capo d' un uomo. = adattamento del
maniera loro. leggenda di s. guglielmo d' oringa volgar., xxi-1193: [
, a ciò che stesse in carità d' iddio. patrizi, 1-8: si disse
brando giratasca. = nome d' azione da narrare. narrante (
iii-623: muori, va'a quelli d' inferno, e li miei tristi fatti
t'interrompono narrandoti la sorte loro. d' annunzio, i-433: margherita di navarra
/ in suo stil libero narra / d' amor novi casi e lieti. deledda,
/... / la sua storia d' amore a me narrando, / sparger
alcuna né di lettere né dello scrivere. d' annunzio, iv-1-930: il banditore.
narrava ad alta voce com'ella, inferma d' un flusso di sangue da più anni
malcontento spesse volte, / giuoco degno d' un uom come voi raro, / vo'
se quella cosa contratta mancasse per misfatto d' alcuno contraente. magalotti, 23-75: sacre
guerra; i bei narrommi / casi d' enea. foscolo, x-542: nell'*
come i grandi occhi ridenti / arsero d' immortal raggio il mio core. zena,
documento in questione. = nome d' azione da narr&re * narrare '.
3-19: si risolve... d' andarsene di botto dal prefato dottor tar-
di menzione; l'uno è la narrativa d' un viaggio di scoperta fatto da lui
nella semplice e nuda narrativa, senza vestirla d' erudizioni vane, d'allegagioni inutili,
, senza vestirla d'erudizioni vane, d' allegagioni inutili, di descrizioni noiose,
allegagioni inutili, di descrizioni noiose, d' autorità superflue. -racconto, novella
o preambolo delle plenipotenze cadere la parola d' ambasciadori alla corona di svezia e plenipotenziari
7-10: oggi, la nostra letteratura d' oggi, malgrado joyce e proust, ecc
la medea a'euripide che la iliade d' omero. salvini, 39-vi- 134
ne hanno due, diversissime fra loro d' intonazione e di verseggiatura. nencioni,
narrativo e 'l rappresentativo posero il composto d' essi. guarini, 1-iii-64: non
che nasceranno in italia, madre fecondissima d' ingegni, un verso veracemente narrativo. carducci
le quali cose narrate meritai a torto d' essere da lui odiato. giovan matteo
inglese che sa di letteratura italiana più d' un bibliotecario fiorentino...;
fiorentino...; inoltre è narratore d' aneddoti bizzarri della vita de'letterati d'
d'aneddoti bizzarri della vita de'letterati d' inghilterra. manzoni, pr. sp
si staccava da'pensieri dolorosi di sè. d' annunzio, iv-1-361: gittava all'aria
non scarse ancora di altre macchie, cioè d' ignoranza, di errori e ai mendacio
660: il rivedersi di lui e d' agnese, la gioia di questa alle novelle
, rivela, manifesta un determinato stato d' animo o un determinato sentimento (uno
= dal lat. narrator -6ris, nome d' agente da narràre 'narrare '
consiglio che per ora non v'affatichi d' avvantaggio con la narrazione delle mie sinistre
martini, 4-7: appena gli arve d' avermi bene inchiodato nella testa il nome di
che mai nascesse, e mi giudicò capace d' interessarmi a narrazioni senza maghi e senza
, 2-316: non meritano il nome d' istoria quelle narrazioni che non trattano negozi
nione de la gente volgare, che è d' ogni ragione ignuda. idem, purg
e argomenti, e tutte quelle seccheze d' ermagora e d'apollo- doro parevano il
e tutte quelle seccheze d'ermagora e d' apollo- doro parevano il secento.
stessa difficoltà, mettevo insieme altre narrazioni d' immagini. -episodio di un'opera
confermasse senza propria assegnazione del tempo o d' altre particulari minuzie in tal luogo poco
dotta, lat. narratio -ònis, nome d' azione da narrsre 'narrare '
iii-22-37: una gran cassa di marmo d' istria... sepolta nell'antico piano
furono i gradini per discendere al nartece. d' annunzio, iii-2-116: biancheggia e brilla
annunzio, iii-2-116: biancheggia e brilla d' opera musaica in alto, sopra gli
lottare con cinque grandi spade di narvali? d' annunzio, 3-358: i pesci,
3-358: i pesci, enormi chimere d' acqua salsa, violacei e verdi nel
ventre, armati di scudi ossei e d' un gran dente di narvalo, formavano cumuli
ei la sonava per il suo nasaccio d' asino. buonarroti il giovane, 9-858
nasaccio, / che voi l'avreste detto d' un montone. c. e.
dava licenza un minuto alle inespresse opinioni d' ogni interlocutore. -per estens. persona
e la dama vi versò da un vasetto d' oro, su le dei bovini
gine era un nasoncello... d' un non già uomo ma omic- ciuolo
/ di nessun dice bene, e d' ognun male. nievo, 364: monsignor
con moderazione e canto egli stesso l'ufficio d' esequie con voce un po'più nasale
lentamente strascicata in cadenze larghe nasali. d' annunzio, iv-1-559: il libraio aveva qualche
6-47: parlava col tono un po'nasale d' una trombetta di cartone.
cecchi, 5-532: si distingueva un'infinità d' intona- zionie di voci. quelle chiocce
a una voce di questo = nome d' azione da nasalizzare. tipo (
non meno malinconico, brutale e prodigioso d' un fischio di sirena. gadda conti
dell'elmo e lo nasale diruppe. d' annunzio, v-1-771: il fremito di quel
scalinata che fende perpendicolarmente la piramidesembra il nasale d' un elmo greco. -per simil
memoria sulla geografia fisica della francia. d' annunzio, iv-2-190: il dottore panzoni al
suono nasale. donna una lettera d' amore e perché la lettera le fosse
de l'arco o de l'archetto d' apollo o come un flauto o una
passò. ramusio, i-73: il ducato d' oro che fa battere il re pesa
.. fa battere ancora certe monete d' argento quadre del peso di sei caratti,
una volta si metteva nella vagina dopo d' averlo acconciamente fatto molle di unguento o
manto allunghino / i vallicosi monti. d' annunzio, ii-104: ei giovine assunto
/ sulla cresta bizzarra del monte. d' annunzio, ii-573: nascente luna,
. boiardo, 1-107: la regione d' india verso il sol nascente è arida
fosso a basso e da la rocca d' alto / diede principio a un furibondo assalto
del gusto poetico al secol nascente. d' annunzio, iii-1-593: il sole del nascente
vasco, 346: non vi è esempio d' una nazione nascente dissoluta scostumata. alfieri
cadenti su quelle come due pezzuole bacolonie d' america dal patriarca della pensilvania, gugnate.
che ha inizio da un determinato punto d' attacco (un particolare plastico).
illustris mento, uno stato d' animo, una tendenza).
don luigi, ella m'avea insinuato d' amarlo come da scherzo, ella dovea
nel movimento delli membri e nel sentimento d' appetire e di schifare che non sono
: non si potrà negare che un giovinetto d' ottima indole e scelto in tutte le
regio con le pene e supplici procurò d' estinguere nella loro nascènza questi disordini.
lei dovere avere una margine a guisa d' una crocetta sopra l'orecchia sinistra,
crocetta sopra l'orecchia sinistra, stata d' una nascènza che fatta gli avea poco
bartoli, 16-5-53: d. giovanna d' aragona e pignatelli... infermò d'
d'aragona e pignatelli... infermò d' una pericolosa nascènza in una mammella.
che molti n'ho medicati già marci d' alcune nascenze villane e putride. gioberti,
il luogo di nascita, il paese d' origine e nella locuz. nascere al
visto / nascere e crescere / e ardere d' inconsapevolezza / nelle estese pianure.
di grandeze, / di senno e d' adojneze -sete ornata, / e nata -d'
le fiamme e '1 mio destino / d' arder mi feo, non di gioirne,
, 11-51: l'api nascono parte d' api e parte di bue putrefatto.
suo destriero / era nato di tracia d' un mantello / vario, balzan d'un
tracia d'un mantello / vario, balzan d' un piè, stellato
si vengono per processo dissimigliando. cecco d' ascoli, 760: nasce ogni pianta per
fiore / di nome ti dotar, che d' odor passi / ogn'altro e dove
morire / e passar lor vaghezza in men d' u- n'ora. pigafetta, 117
medesime divisure. giov soranzo, 141: d' intorno a lei rideva eterno aprile /
. cino, iii-22-10: come poteo d' umana natura / nascere nel mondo figura
11-80: il quale fu nato d' uno piccolo e vii notaiuolo di barletta
barletta. cantari cavallereschi, 14: d' arnaldo terzo, che fu sì gagliardo
di meglio, lxxxviii-n-128: o fonte d' umiltà, madre maria, / raguarda me
vero chiocciola, che nasce di limaccio d' acqua, stende dalla testa sua due che
; / in brettagni e 'n mar d' indi'è nascuta. crescenzi volgar.,
elefanti... e varia copia d' arbori fruttiferi e salvaggi, e tra tutti
per lo meno alla conquista del vello d' oro. -sostant. ariosto,
pare a molti savi mondani, seguaci d' erode, passare con laudevole pru- denzia
anche scaturire, sgorgare (un corso d' acqua). -anche: zampillare (
quella dell'altro ci corre poco più d' un raglio d'asino. 8
ci corre poco più d'un raglio d' asino. 8. formarsi o
(1-iv-10): nascevano nel cominciamento d' essa [della pestilenza] a'maschi e
che tal colore nasce da una tenuissima quantità d' ocra che contiene questa sorgente, non
quel che nasce da terrestri faci. d' annunzio, v-1-333: la lor violenza
aperta e sensata che quando il testo d' aristotile non fusse in contrario, che apertamente
nel mezzo della ruota, i canaletti d' aria che nascono dal rialto debbono concepirsi
considerazione, un dubbio, uno stato d' animo, un sentimento, un'aspirazione,
'namorato core, / e sentome d' amor tutto infiammato, / un punto
dal molto amor di se stesso. d' este, 20: gli fece nascere il
, e la storia sua è quella d' una sequela, più o meno lunga,
essere compilato, composto: un'opera d' arte, un libro; essere costruito:
uno strumento] nato in questa corte d' altissimo e reale intendimento, per ritornare
di polonia, e l'altra nasce d' apollonia, contessa ragona. 17
senza forze ed eserciti forestieri. f. d' ambra, 74: nata una disgrazia
poteva celarle la vera quando s'accorse d' esser incinta? ciò nacque tre mesi
: se tu hai saputa / la verità d' un fatto, / e poi per
che ambi avean per la bellezza rara / d' amoroso disio l'animo caldo. sarpi
studiosissimi et accreditatissimi ingegni sopra l'interpretazione d' un verso del petrarca. g. gozzi
condizione, di costumi, di sesso e d' eta, non nacque mai alcun disordine
eta, non nacque mai alcun disordine d' importanza. tecchi, 10-232: per
. pucci, cent., 53-1: d' ottobre, nel detto anno, in
mi fe'stramazzar come un vitello. d' annunzio, iv-2-139: nacquero tumulti popolari;
varano, 1-67: tal nascea strage d' ambo i lati atroce, / che coperte
i lati atroce, / che coperte apparian d' archi e di strali, / d'
d'archi e di strali, / d' aste e di busti in largo sangue estinti
, ii-35: s'empivano i conventi d' uomini e donne oziosi, che, senza
, che, senza far mai nulla d' utile per la società, consumavano tutto
più il romore, né sapendo andrea d' onde nascesse, più volte chiese quello
ma rattorciglio in me l'arida fibra / d' esser me solo. 23.
a tal marito son data / che d' amore non mette cura. la spagna,
spagna, 3-3: se tu vedessi d' anglante il signore, / non vorresti essere
, n. 3). d' azeglio, 4-iii-455: bisognerebbe essere nato di
natura'. proverbi toscani, 72: d' un male nasce un bene. ibidem
iii-136: si duole [il girami] d' aver promesso al mondo la erculide,
mondo la erculide, nella quale dal nascimento d' èrcole sino alla morte narra i maravigliosi
profetare del nascimento e di fatti gloriosi d' achille col nome proprio e con ogni
'adone ', e specialmente nel nascimento d' amore, descritto da me nel canto
. battista, i-414: alla madre d' amore io [la zanzara] fatta eguale
: paese, città natale, terra d' origine, patria. f. casini
nostro nascimento, quando noi savamo figliuoli d' ira naturalmente, secondo il vecchio uomo
e per egualare le complession loro. d' annunzio, ii-113: il mare implacabile
e i sicomori, timidi nel loro nascimento d' aprile. 3. lo schiudersi di
: pur che in l'uom sia d' intelletto ornamento, / il monarca magnanimo non
e dimostrando forza di corpo e grandezza d' animo ben salda, congiunta con senno
per avarizia di denari né per lividore d' invidia o per nascimento di carne
6. scaturigine di un corso d' acqua; sorgente, fonte, falda
un elemento architettonico. -anche: punto d' attacco di un particolare plastico.
che derivano da corpi sperici sempre fieno d' equali angoli nel lor nascimento.
si troverà nata sopra i corpi piani d' equali angoli. 15. figur
di un sentimento, di uno stato d' animo, di un pensiero, di una
rinuccino, xxxv-i- -432: il fior d' amore è 'l primo nascimento / de lo
il frutto che per sol sormonta. cecco d' ascoli, 4478: l'immaginare che
, i-323: amore maritale e amore d' amanti hanno intra sé differenza, imperciò che
: se vuoi che parliamo del nascimento d' amore, bisognarà, in questa presente
stessi rea semenza di temerario ardire e d' insolenze, l'avevan gittata e sparsa fra
. siri, x-84: in vece d' usare nelle concioni al popolo i soliti
, formazione, creazione di un'opera d' arte e, in partic., di
un pieno, esatto e minuto catalogo d' ogni mio lungo e breve componimento,
errante e il campione e lo spasimante d' angelica fuggente diventa,... il
propriamente vi sta. giornale de'letterati d' italia, xl-33: di nulla ugualmente
'orientai', onde il nascimento e principio d' una cosa. palazzo, 221: il
de'patti espressi, prudenti, opportuni. d' annunzio, v-3-441: nell'uomo che
chi valentia voi pura. / dunque d' amore dio fue nascimento. 5.
s. chiara, 92: uno fanciullo d' anni dieci era zoppo infino dal nascimento
renderle il contraccambio. = nome d' azione da nascere. nàscio, v
: ancora,... quel martirio d' alzarsi, in mezzo all'aula grande
, / senza dirmi la nascita, d' esporti / a pretender le nozze di mia
pascoli, i-823: canti ennio i paralipomeni d' omero! dopo la distruzione di troia
di un sentimento, di uno stato d' animo, di una dote, di
avona, dove finì in occasione d' un trasloco: una poesia inserita.
. -composizione, ideazione di un'opera d' arte. imperiali, 4-pref.:
ché sopra gli uomini tutti fioriva / d' oro e di beni. jahier,
damigella, inglese di nascita, genovese d' origine. rosalinda di nome, se n'
puttane / rallevatori, maghi ed impostori / d' incontinente fornicar padroni. giordani, x-104
il proposito dell'uccisione del nascituro. d' annunzio, iv-1-516: l'imagine indeterminata
, una corrente filosofica). d' annunzio, v-1-710: sta nell'anima profonda
'nuova antologia 'il primo tempo d' un mio poemetto nascituro. 5
ha ancora assunto l'aspetto definitivo. d' annunzio, i-1041: primo grido dell'aquila
atroce e ria / sol per desio d' onor fra voi nasciuta. -suscitato
in sé raccolto / e i tesori d' amore e i suoi nasconde. loredano,
, chinando profondamente la testa in segno d' ubbidienza. leopardi, 18-2: cara
il tesoro da nascondere: una lente d' ingrandimento, in una scatola di velluto
coniasse oggi ducati che avessero undici carlini d' argento puro, appena uscirebbe questa moneta
desiderosa di dare beccare a l'ugello d' andriolo, preselo in mano e innel
e, benché per qualche tempo m'ingegnassi d' essere appariscente coi finti capelli,
situazione (un pensiero, uno stato d' animo, ecc.). inghilfredi
trapelare esteriormente sentimenti, pensieri, stati d' animo, convinzioni, aspirazioni, intenzioni,
della mia vita e dell'anima mia. d' annunzio, iv-1-108: allorché nell'estate
cruccia / di non potere, quei d' amore il germe / nasconde in sé,
miso a lo morire, / ché ben d' amor non è senza infoltire.
. fortis, xxiii-455: il viaggiatore d' altra nazione non gode facilmente di questi
tanto che si fe'certo a più d' un segno / che... questo
potenzia di dio e rallegrasi quando campa d' alcuna infermità e non si corregge, non
la propria natura, il proprio stato d' animo, le intenzioni, i pensieri
. salviati, 4-30: dirollovi per manco d' un danaio, se voi mi stuzzicate
orsa mai si nasconde a'naviganti. d' annunzio, 1-8: ho rimirato il sol
come 'l caldo ha róse / le temperanze d' i vapori spessi, / per più
nasconde / non cura né di tua né d' altrui forza. crescenzi volgar.,
che vada a nascondermi. pover'uomo d' un conte! panzini, i-765:
sì come quando da molto furore / d' impetuosi venti son le stelle / involte in
raggi nascosi e l'ottava spera fu d' infiniti lumi ripiena, fileno con sollecito
sentimento, un pensiero, uno stato d' animo. monelli, 3-71: voi
che avvolge, che nasconde. d' annunzio, v-2-277: tossiva ammiccando, e
mandando su e giù il gran pomo d' adamo nella corvatta nascondevole. 2
nascondicéra con gli altri compagni e compagne d' adolescenza. = voce di area
luciano! iii-2-198: tazze... d' ogni maniera stavano su la credenza,
a una torre o nel più intimo d' una casa per riporvi tesori, per rimpiattarvi
): l'unica sua passeggiata era d' uscire sulla spianata, e d'andare.
era d'uscire sulla spianata, e d' andare... a guardar giù per
dove andar cercando un nascondiglio in caso d' un serra serra. d'annunzio,
in caso d'un serra serra. d' annunzio, iv-1-742: aveva trattenuto il respiro
b. del bene, 1-34: d' ordinario, screpolate in queste parti le fabbriche
, cercò i nascondigli di capri. d' annunzio, iii-1-317: è giovane,
mobilità dei flutti, proveniente dai nascondigli d' una scogliera. dessi, 7-27:
si scusa il p. dell'intermissione d' omero che egli andava allora traducendo in versi
fatto in fretta, cominciò a lamentarsi d' aver dimenticata tal cosa. pascoli,
nella sepoltura o nel nascondimento sotterra come d' un seme, porta poi la somiglianza nell'
. ottimo, iii-12: il nome d' amante apollo ama, ma dafne il fugge
si occultarono dentro a'noti nascondimenti. d' annunzio, iii-2-315: taso con le
iii-2-315: taso con le miniere / d' oro; nascondimenti per le navi / nello
che non hanno vita di scienza e d' arte: e coloro che non hanno
ancora nascondimento allo spergiuro. = nome d' azione da nascondere. nascondino, sm
e parci amministratori. = nome d' agente da nascondere. nascondume, sm
, 4-151: non mi fu dato d' avere nascosamente notizie de'miei cari lontani,
nascosamente in falso oricalco l'oro fino d' ogni virtù. p. verri, 1-i-235
3-ii-140: incerta dubbiosa / la nube d' argento / fra nembi nascosa / va
cesare], ché era infermo, d' una in altra casa, venne una notte
e nascosa. serafino aquilano, 70: d' ercul se dice / che tu portasti
mio cuor serra, / e agli sguardi d' altrui tengo nascosa. -sostant.
e da non potersi comprendere da mente d' uomo. -con uso neutro.
conto, perché è nascosa sotto figura d' allegoria. boccaccio, dee., 1-5
; / e se nonn-è pietosa / son d' ogne gioia diviso. serdini, 1-227
sia nascosa / per l'alma che d' amor tanto si lagna! 8
poscia si partio, questa rimase / gravida d' un fanciullo e dolorosa / per molti
: la deliberazione che si fece fu d' entrar di nascoso in casa de la
di movans, sempre nascostamente. tranquillo d' apecchio, lxii-ì3-111-267: gli buttarono sulla
il marchese cavalcanti, per andarsene. d' annunzio, iv-2-702: di tratto in
... ch'ella ascoltasse un colloquio d' amore nascostamente e fosse dilaniata dalla gelosia
qualcosa. pucciandone, 349: è d' om folle pensare -star selvaggio / di
l'angolo di essa [canonica]. d' annunzio, i-385: cerchiamo le viole
assentimento. -coperto dagli abiti. d' annunzio, iv-1-97: le parti non nascoste
alla cava tant'oltre quanto ella andava. d' annunzio, iv-1-353: si sarebbe trattenuto
lasciar vedersi così raro è segno / d' avere il corpo e l'animo indisposto
storonzate, e queste irremissibilmente a fronte d' ogni cautela sen fuggono; né fu
, intimo, interiore (uno stato d' animo, un sentimento, un pensiero
, 10-50: malizia è una mala volontà d' animo nascosta di dare altrui danno.
sempre [i demoni] ci procurano d' ingannare e... induconci ad alcuna
esteriori (una malattia). d' annunzio, iv-1-378: seppi, dopo,
prudente ha mescolato ogni tanto uno scrupolo d' amaro e di funebre, che si
a'tempi nostri ella [la poetica d' aristotele] è stata assai nascosta, come
grande sforzo di pensare che nel capo d' uno tremante schiavo sì alta e difficile
, tei meriterà. ariosto, 43-13: d' amor condotto, / con premio ottenne
serve portò di nascosto un vaso pieno d' acqua, per fargli batter dentro il
e poi fa di nascosto capolino. d' annunzio, iv-1-614: povero vecchio! sai
elefante può mangiarsi anche tutti i frutti d' una pianta di caiù, dalla quale questi
.: parte dell'arco degli strumenti d' arco. lo stesso che 'bietta '
delicata e pregiata. nei paesi settentrionali d' europa si suole anche seccare come il
carena, 1-128: 'nasetto': pezzo d' ottone ficcato a forza nella cartella inferiore
nasaggine era un nasoncello... d' un non già uomo ma omicciuolo,
torme maremmane ci volle tutto il vigore d' un buttero selvaggio, per domare la
naxìció), sm. ant. broccato d' oro fabbricato in cina e importato anche
poco squillante. inventario di alfonso ii d' este, 2803: un istrumento nasino
, i-9: vide quasi la forma d' un uomo piccolo col naso ritorto e
e col naso più rubicondo del solito. d' annunzio, iv-1-253: il naso un
formavano nel basso del viso un'espressione d' aperta lascivia, resa ancor più vivace
., 18-108: le ripe eran grommate d' una muffa, / per l'alito
de l'orco insegnò allui la moglie d' esso, / di vestirci le pelli,
, 454: la liberazione del signor d' entragues, ministro borbonico, vilmente consegnatogli
, andandosi avvolgendo / per le terre d' altrui, non gli venisse / o
può dedurre dalla fisionomia). cecco d' ascoli, 923: il concavato ed anche
arzagoghi e balle di sermenti / cercavan d' ipocrate gli argomenti. / per mettere
quando fan le parti ingenue! nasi d' allocchi e ventri rimprosciuttiti! -in
chiama una sorte di giuoco di carte d' invito. 'fare a naso e primiera
cilindro sporgente che, avvitato al canale d' iniezione della pompa, serve a far
di cono, è avvitato al canale d' iniezione della 'pompa ': per opera
ti può capire in mente che 10 continui d' andare da quella puttana della malvezzi?
boccaccio, 1-ii-225: molte ancor perché d' alto lignaggio / discese sono,.
accorsero che non una cervia in cambio d' una vergine, ma un asino in vece
mio l'ha persuaso / a sollevar tutto d' etruria il regno? / ve l'
con tanto di naso. -credere d' essere senza naso: essere convinto di
s. v.]: * crederebbe d' essere senza naso ': a chi
chi paresse mancar qualche cosa di necessario o d' essere disonorato. -da naso
quelli che gavazzavano, il lezzo increscioso d' una carne straniera, che stavolta gli parve
sopra del ginocchio / aveste il colpo d' una moschettata: / non vi parv'egli
io vo'ch'in queste nozze / d' erasto, noi facciamo il naso rosso.
denti e 'l naso, / parmi d' avere inteso e non inteso / quel lor
sogni vengono come vogliono essi; godono d' una libertà tanto indomabile che ne da'
: affacciarsi, uscire di casa, d' un luogo qualsiasi. monelli, 1-95
nelle stagioni non buone. così diremmo d' un di costoro: 'è più d'
d'un di costoro: 'è più d' un mese che non mette il naso
spago per il loro naso e fremendo d' ira in mirare tutti i loro ufici rintuzzati
cavalca, 20-153: trovarono un corpo morto d' uomo molto puzzolente, per la quale
uomo col naso corto è l'immagine d' un morto. -chi si taglia
non vista, lo aveva già saettato d' una lunga occhiata, gli venne incontro a
saggine era un nasonce... d' un non già uomo ma omic- ciuolo
: la greca, in un impeto d' ira, afferrata pel nasone la maschera del
si netta. inventario di alfonso ii d' este, 3561: una naspa da tirare
con le mani che fa più atti d' una bertuccia. = denom. da
: talor diresti / flagellato palèo ronzar d' intorno, / o di naspo legger versata
la potenza motiva; e ci serviamo d' esso ad inalzar i pesi, accomodandoli
arici, ii-153: con sottil magistero ivi d' industre / fatica si travaglia ai pilli
l'aggiunta di un composto di chiare d' uova, zucchero, cannella e semi
pasta sfogliata, si tiri alla grossezza d' un mezzo dito e si tagli a fiorami
tosto. statuto della società del padule d' orgia, 9°: statuirne et ordiniamo
'l dì e la notte col peso d' alcuna pietra si lasciano nel fondo dell'acqua
quella nassa risarcendo or questa, / or d' uno in altro scoglio andrem pescando.
: trovarsi in una situazione senza via d' uscita; essere vittima senza scampo di
quantità grande in nazadre, che sono navili d' un legno solo e scavati, e
. statuto della società del padule d' orgia, 90: statuimo et ordiniamo
, 223: anco demo per xj libre d' auti da nassarare s. xij dr
sm. invar. ant. moneta araba d' ar gento.
corni, / quando balestra di nassi o d' a- vorni. fr. colonna,
riguardato come mortifero per gli asini. d' annunzio, iii-1-884: e tu di quelle
una situazione senza scampo, senza via d' uscita (con partic. riferimento ai
nasto fatto di farina, di mele, d' uva passa e di speciarie. tartara
di un nastro. = nome d' azione da nastrare. nastrièra,
cuor vizzo / gonfiato dal vino. d' annunzio, iii-1-803: che vuoi tu,
. s. illustrissima sia in tanta saia d' inghilterra e in tanto nastrino di argento
marsina ha i due nastrini delle medaglie d' argento e il distintivo d'aviatore. e
delle medaglie d'argento e il distintivo d' aviatore. e. cecchi, 2-125:
all'occhiello il nastrino della le- gion d' onore. jahier, 267: da quando
ancora il paravento / con le nuvole d' argento, / l'orologio col cucù,
3. per estens. strisciolina d' oro usata, in oreficeria, per
talvolta di filato prezioso abbellito di fili d' oro o d'argento, che,
prezioso abbellito di fili d'oro o d' argento, che, sotto forma di
finissimi velluti chermesi, con uno nastro d' oro largo quattro dita coll'arme del
bel purpureo nastro / ho veduto partir tela d' argento / da quella bianca man più
paio di scarpe con lavori di nastro d' oro, le quali teneva in piedi,
maniche separate e allacciate da bei nastri. d' annunzio, iv-1-821: ella portava un
per esempio, una palla di ferro d' una libbra, la quale non galleggia
e i nastri de'nostri piedi. d' annunzio, iv-1-7: nulla eguagliava la grazia
avea di colorita seta, / leggea d' un giovinetto innamorato. arneudo [
altra simile inezia appagano spesso l'ambizioncella d' uno schiavi- cello. giusti, 4-i-137
quando si vider fatti cavalieri / schiume d' avvocatucci e poetastri, / birri,
un nastro rosso / de la legion d' onore. -nastro azzurro: quello
petto il nastro azzurro con la stelletta d' argento, che era un segno di
* queen mary '. -nastro d' argento: premio istituito dal sindacato nazionale
,... dentro una corona d' alloro con bacche e con nastri, è
, le sue livelle a) lla d' aria, i suoi goniometri. ha teso
meccanici avevano riscontrato che il nastro isolante d' un tubo di scappamento, durante il
o a freddo, può essere rispettivamente d' acciaio oppure, oltre che d'acciaio,
rispettivamente d'acciaio oppure, oltre che d' acciaio, anche di leghe come ottone
propriamente detto, che corre su rulli d' acciaio montati su cuscinetti a sfere,
corso a'acqua, nume. -nastro d' asfalto, nastro stradale: strada asfaltata
sole, / come crisoberilli in un filone d' oro, / spremevano dalle piccole gole
dalle piccole gole / lunghi nastri arricciati / d' un metallo sonoro. pecchi, 9-25
seguito. savinio, 12-100: tace d' un tratto il coro allo squillo di
per sempre un pensiero, uno stato d' animo; considerare definitivamente concluso un periodo
vano di opera ripieno tutto di legno d' ebano, del quale non si mostrava se
collegio de'nobili col nastrellino purpureo e giglio d' oro in petto. -nastricelo
anche nelle espressioni nasturzio acquatico o d' acqua). -con uso improprio. nasturzio
acqua). -con uso improprio. nasturzio d' orto o ortense: agretto (lepidium
mese si semina la lattuga, acciocché d' aprile si possa traspiantare; e 'l nastùrcio
e famigliare oggi a tutti gli orti d' italia. et è un'erbetta che produce
crescione '... 'nasturzio d' orto ': nome volgare di una specie
che mi rendeva aria di un'insalata d' indivia sparsa di nasturci e begliuomini,
e begliuomini, in cui scorrevano limpidi ramicelli d' acqua. arbasino, 9-68: inoltre
maius). -anche nelle espressioni nasturzio d' india o indiano e nasturzio del perù
soderini, ii-241: il 'nasturzio 'd' india... va rependo per
l'effetto di un colpo di fulmine. d' annunzio, iv-2-842: salutò la figura
. -per anton. carlo i d' angiò (con riferimento alla sua tipica
stillava acque di odori, s'intestò d' essere anch'egli una 'boccia 'col
, 9-28-2-50: riportare l'infame titolo d' uomo satirico, maldicente e nasuto. montanari
non avendo nel lor cervello luogo capace d' idee se non piccole e che contano
ha fatto / con bieco guardo acuto. d' elei, 1-27: oh interpreti nasuti
attendiamo infìn che steso all'ombra / d' un bosco opaco il nasuto orco dorma.
la natal sua casa / lasciò. d' annunzio, iv-1-61: luigi gullì, un
condizione, una qualità). d' annunzio, 1-614: lungi queste cose orrende
altri di tedio. goldoni, ix-233: d' altomonte / isabella son io; trassi
e la resurression de i morti. d' ogni impossibile effetto con facile dimostrazione è
alto natal del gran parto futuro, / d' ogni vii macchia inviolato e bianco,
deserte, mi parve a un tratto d' incontrare gesù errante in quella stessa notte,
al convito del suo natale in compagnia d' altri fanciulli,... in una
quella della festa romana pagana del solstizio d' inverno e dei saturnali prima e della
natale: impose leone l'imperiale diadema d' occidente sul capo di carlo. carducci
-albero di natale: alberello di pino o d' abete, o anche semplicemente la
: l'altro a'alto valor, d' alto intelletto, / cui di stato o
alto intelletto, / cui di stato o d' onor non vince alcuno, / è
che fosse stato portato da una santa d' alti natali, la chiamò gertrude. pirandello
natal del giorno, / né rumor d' armi o suon d'acciaio s'udì.
/ né rumor d'armi o suon d' acciaio s'udì. -natale dell'
stato d' animo, di un pensiero, di una
. -anche: creazione di un'opera d' arte. marino, vii-82: io
poi nel suo natale / l'institul d' ogni suo ben zeloso. achillini, 2-25
sì tutto questo che si venga a formare d' una tal nazione una società di filadelfi
spicca della vergine [ecc.]. d' annunzio, vi-1136: questo è il
di sangue', denominazione con cui gabriele d' annunzio designò i giorni fra il 24
li natali di erode, ballò la figliuola d' erodiade in mezzo, e piacque ad
da pasqua al fuoco. -carnovale a casa d' altri, pasqua a casa tua,
. v.]: carnevale a casa d' altri e natale a casa sua. idem
mi ricordi alla sua degna famiglia. d' annunzio, v-i- 712: è
natalizie solennità ci fermammo per tre giorni. d' este, 137: perché ella
francia con deputati del popolo e pari d' aristocrazia natalizia, intellettuale ed economica,
per caso, venne molta gente. d' annunzio, iv-1-164: ho promesso di trovarmi
tutti i modi a siena pel 17 d' ottobre, ch'è il natalizio di
l'onda montana / di sperchio e d' elisone il menalèo / gorgo e il liceo
/ gorgo e il liceo ladone. d' annunzio, i-287: ora fendeva la natante
, / come pompose e vaghe / d' un natante forzier le belle ninfe. di
caffè] allor discese, / rivestito d' un fragrante / pingue balsamo natante. cattaneo
, diconsi quelli che galleggiano a fior d' acqua. -città natante: vasto
pescatori quore, le quali a guisa d' isole natanti sono poi spinte da'venti su
per la fabbrica) e fino al dì d' oggi coltivasi sì fatto terreno mobile nella
m. rossetti, 18-127: viddero d' istro in seno andar natanti / cavalli
sol de le natanti schene / facean tutto d' intorno il mar turbare. leopardi,
e da'natanti poggi / segno arrecò d' instaurata spene / la candida colomba.
, piccolo acaro del globo, par d' avere il globo tra le mani.
nuvola, un corpo celeste). d' annunzio, 1-8: un nuvolo leggero e
che indica una condizione, uno stato d' animo, un pensiero, ecc.
6. letter. formato da una massa d' acqua. busenello, 81: ad
[faraone] se'già incorso, / d' un natante sepolcro al fin prescritto.
, fluttuare nell'aria; aleggiare. d' annunzio, i-56: natan ne 'l perleo
sbalzano rivolano / le dive natatrici. d' annunzio, ii-727: le parti basse
ma in van, teseo vicino, / d' averne il tolto cor forse bramosa;
/ e su quel letto sembra / natatrice d' a- mor bella e dolente.
(femm. natatrix -icis), nome d' agente da natare 'nuotare '.
, 6-iii-no: queste graziose natatorie sono d' una eleganza e d'una pulitezza e gaiezza
graziose natatorie sono d'una eleganza e d' una pulitezza e gaiezza squisita.
. lucini, 4-143: egli [d' annunzio] ha bisogno di ritornare, dopo