aveva inteso che la contessa, vaga d' intendere i moti ordinatissimi delle sfere,
. pindemonte, ii-434: conobbe i moti d' ogni errante sfera. mossotti, corte
o, anche, a esprimere uno stato d' animo e a conferire maggiore espressività alla
al quale s'ha pensiero e fine d' arrivare. bruni, 210: al moto
in padova ad una signora incinta, d' età d'anni 35, dalla violenza del
ad una signora incinta, d'età d' anni 35, dalla violenza del moto convulsivo
bologna fui travagliato dalla mia solita indisposizione d' urina, quale, oltre tessersi resa torbida
dàmmi un moto nazionale italiano, invece d' un moto locale romano; fa'che
dirigerlo noi; e tutte le popolazioni d' italia faranno miracoli. de sanctis, ii-11-325
romagna, fin dai primi moti. d' annunzio, iii-1-369: la guerra della strada
2-xvii-692: il punto grande e vitale d' un moto qual fu il risorgimento,
826: ruppero il corso a questi moti d' armi i mediatori milanesi sospendendo prima le
traggo ancor cosa che m'affidi d' affermarla per vera. tasso, 1-24
tasso, 1-24: che gioverà l'aver d' europa accolto / sì grande sforzo,
mine? motorie, 101: donna d' età matura / fingerò, ch'io mi
di vespasiano dove fosse da far piazza d' armi, fu stabilito di farla in verona
qualche moto per la eredità del conte d' oldemburgo mancato a questi giorni senza legitimo
vi-34: noi pur lasciammo il parlamento d' inghilterra in gran moti pel regolamento fatto
venir confessato che ottanta e novanta migliaia d' anni sembrano essere trascorsi in dolorosi apparecchiamenti
giusto è un vaso stemprato di aloè e d' aceto, e la sua vita si
disgraziati professori di queste arti infelici, d' essere sotto la censura di chi non
casti, 20-1: di moto militar, d' ardor guerriero / tutta fervea l'animalesca
con misurato moto, / che giammai d' ubbidirti non s'ingne. porti,
il perire, trovasi disposto in modo d' aggirarsi in circolo eterno. 11.
e ha ordine ad esso come parte d' una linea a tutta la linea su
istinto; desiderio, capriccio; stato d' animo, sentimento, volizione o atto
e pensamenti di sdegno e di vendetta, d' impazienza e disperazione, che ne'penatrali
chi lo regge » / per esplorar d' un re vicino i moti. alfieri,
i-510: tutte le opere letterarie italiane d' oggidì sono inanimate, esangui, senza
-a moto: conformemente e in conseguenza d' uno spostamento. galileo, 3-4-309:
per intorbidar più che mai lo stato d' italia. -darsi moto, darsi
si dà molto moto con leggi. d' azeglio, 2-22: quanto ti son grato
. campiglia, 1-590: vedendo monsignor d' umena che il popolo di quella città
cefalo: un giovine bellissimo, vestito d' un farsetto succinto nel mezzo, co'suoi
-che è in funzione, funzionante. d' annunzio, v-1-92: s'ode la bestia
in moto. in ginevra il governo tentò d' impedire, anche più energicamente ch'io
: i seguaci di cotesta filosofia sovvertitrice d' ogni ordinato potere si collegarono in segrete
... a qualche setta filosofica d' illuminati o di franchi muratori. bacchetti,
alberi o di muri restringendo il foro d' accesso con fango, pagliuzze e sassolini.
suo padre è muratore. = nome d' agente da murare1; cfr. anche lat
, 66-4: l'istinto unitario del popolo d' italia respinse il raggiro bonapartista in toscana
napoleone iii non pensò certo a un regno d' italia di cui coronarsi egli come carlo
i democratici e dai fautori dell'unità d' italia, sia repubblicani sia monarchici.
è stoltezza, impossibilità: i governi d' europa, divisi su tutte l'altre questioni
, i-658: il partito muratista si propone d' agire e prestissimo. idem, 58-150
fiorentini, 374: anne dato i fiorini d' oro er le sponde e per
gli alberi erano così vetusti che partecipavano d' una natura minerale e vegetale, e la
come il raddobbo di un bastione o d' una torre. -figur. banco di
unione di queste masse. = nome d' azione da murare1. murazióne, sf
militare antica). = nome d' azione da murare1. murazòlo,
davano a coloro i quali, per timore d' essere obbligati a portare le armi,
l'acqua e trabocca per lo murello d' intorno. sozzini, 79: in
in sul murel piccolo e grosso. d' annunzio, vi-579: intorno al tronco
b. scappi, lxvi-2-18: ha d' avere la cucina un murello d'altezza
ha d'avere la cucina un murello d' altezza di meza canna appresso al camino,
a parapetto murelli della medesima pietra. d' annunzio, iv-2-808: si appoggiarono a un
nuoto? marino, 7-239: con lingua d' amor muta risponde / a l'angue
di succhiatoi, e la morsero. d' annunzio, iv-2-872: la pieghevolezza quasi
in due e tre dentro il collo d' un orcio o d'un'anfora. montale
dentro il collo d'un orcio o d' un'anfora. montale, 5-88:
ponesse... la murena insalata. d' annunzio, 11-68: fece innumerevoli i
ant. collana formata da una catenella d' oro o di altri metalli preziosi.
: noi ti faremo delle piccole murene d' oro punteggiate d'argento... venendo
faremo delle piccole murene d'oro punteggiate d' argento... venendo alla nostra
che in vece di 'piccole murene d' oro 'ivi si ha * catenelle d'
d'oro 'ivi si ha * catenelle d' oro '. ma san girolamo tradusse
la superficie del loro corpo è coperta d' una materia mucosa come quella delle murene
dare ogni dì gittandovi su una gocciola d' olio. g. averani, 49:
: la muria veniva di barcellona, d' antibo, della calavria e della dalmazia.
seppellire in un campo tra le pietre d' una muriccia. alfieri, i-131:
il loro solito grigiastro di muriccia. d' annunzio, iv-2-1214: uno sgretolare di sassi
poi una continova muriccia di due piedi d' altezza, sopra la quale innalzò alcuni
in molti campi chiusi di muricce di sassi d' o- gn'intorno tanto alte che i
uscio,... il muriccio d' un orto, o d'una vigna.
il muriccio d'un orto, o d' una vigna. comisso, ii-298: il
muricciolàio essere stati tutti que'libri appartenenza d' un certo prete. bersezio,
muricciuolo del giardino... gli par d' intendere una voce sconosciuta. pascoli,
levigato, e i quattro lati cinse / d' un muricciuolo, ove impastar l'argilla
2. parapetto costruito lungo un corso d' acqua, l'orlo di un precipizio
è convenuto [ai pisani] più d' una volta alzare i muricciuoli del lor lungarno
sopr'a terra attorno alle case, d' altezza d'un braccio, poco più o
terra attorno alle case, d'altezza d' un braccio, poco più o meno
, / su muricciuoli a poco più d' un soldo, / come la storia del
: a tutti quelli che vendono ferramenti d' ogni sorte... su per li
bracciale toscano, che utilizzava come muro d' appoggio lo zoccolo di un edificio.
6. locuz. -avere pisciato su più d' un muricciolo'. averne fatte o viste
ardisca dire d aver pisciato su più d' un muricciuolo ', * d'aver cotto
su più d'un muricciuolo ', * d' aver cotto il culo ne'ceci rossi
di cal- cistruzzo e mattoni in forma d' un gran muricciolone. p. petrocchi
: / e l'uomo non era. d' annunzio, iii-2-97: è [la
iii-2-97: è [la tunica] d' un indicibile color nero azzurrato, tinta
busse che riceve quella pietra ritta. d' annunzio, iv-2- 962: così
, 2-264: a spalle sento la casura d' alcune tessellature, e...
42-80: ne la man destra il corno d' amaltea / sculto avea lor l'ingenioso
cadea / l'acqua di fuore in vaso d' alabastro. arici, iii-709: loco
/ un murmure lungo di fonti. d' annunzio, vi-5: il rivo ha
. onofri, 3-108: murmuri vaghi d' erbe e di ruscelli. montale, 2-77
3-825: me vagante alla lieta aura d' aprile / in opaca foresta / spesso
luna, lento / tra il murmure d' ulivi saraceni. -sussurro del vento.
. piave, xc-358: il murmure d' ogn'aura mi par voce / che
. negri, 1-467: là, fluir d' acque, murmuri di brezza / densa
acque, murmuri di brezza / densa d' essenze, letti d'erba.
di brezza / densa d'essenze, letti d' erba. -sfrigolìo di un liquido
, 1-211: un murmure di baci e d' interrotti / aneliti. pascoli, i-400
aerea macroglossa. montale, 2-99: murmure d' arnie a tarda sera.
più murmuri de lecore, / ma d' asini salvatici che ragliano / e voleno che
un murmure confuso, / un vaporar d' incensi, un calpestio fuor d'uso;
vaporar d'incensi, un calpestio fuor d' uso; / e nell'infermeria,
. carducci, iii-4-38: fra nuvoli d' incenso fervide / le litanie saliano; /
murmuri molli, co'fremiti / lieti saliano d' un voi di tortore. pascoli,
71: ella prega: un lungo alito d' ave- / marie con un murmure lene
di piaghe il corpo tutto, / d' ombre una vile miserabil plebe, /.
). marchetti, 5-132: pria d' ogni altro / spezzò del mare il
/ tremor la terra ingombra, e d' ogn'intorno / scorron per l'alto
le mura delle case loro tutte coperte d' arazzo e di tappeti. c. bar
, 2-14: tra le mura / d' angusta casa asconde i suoi gran pregi.
tesoro avea / in un gran fesso d' un antico muro. fantoni, ii-195:
muro, / c'è la gaggia. d' annunzio, i-335: ella era innanzi
e assorto / presso un rovente muro d' orto, / ascoltare tra i pruni e
due pareti sottili che racchiudono una camera d' aria atta a garantire l'isolamento termico
che divide due fondi finitimi. -muro d' ala', perpendicolare alla testa di un
e parallelo alla testa). -muro d' appoggio', parapetto di una finestra o di
': quelli che non hanno aperture d' usci o finestre; 'muri divisori ':
da un lato che dall'altro; 'muri d' appoggio ': que'muri bassi,
impermeabili che raccolgono e smaltiscono le infiltrazioni d' acqua). -milit. muro di
. leonardo, 2-682: dal muro d' arno della giustizia all'argine d'arno
muro d'arno della giustizia all'argine d' arno di sardigna, dove sono i mori
alle tignuole, le quali trovano il modo d' insinuarsi in quelle pelli con cui i
conperato da paga- nello f. gherardini d' aglana l'orticello di sul pogio e le
tortuosa e lenta; / l'atro destino d' ercolan paventa / l'umil resina.
, 10-21: non sono detti cittadini d' uno medesimo comune perché siano insieme accolti
: e'più trieman di te che d' un dragone, / veggendo la tua
la montagna come i nostri acquedotti. d' annunzio, i-565: pascono in ozio su
le mura erbose / i cavalli asiatici d' erode. g. bassani, 4-99
) l'enea virgiliano figge il ramo d' oro. caproni, 4-68: ho provato
/ è stata tutta una guerra / d' unghie. ma ora so. nessuno /
non farebbe qual fosse di voi / d' andar a feste dentro a vostre mura.
mura i cori agghiaccia / a i difensor d' insolito spavento. delfico, ii-169:
sante / mura, cercare han fatto più d' un giorno / in tutti i lochi
donne] e non mostrar paura / d' esporre il petto per l'amate mura.
inf., 4-107: venimmo al piè d' un nobile castello, / sette volte
nobile castello, / sette volte cerchiato d' alte mura. g. villani,
edificò una torre, / che, d' alte fosse cinta e grosse mura, /
lungo (la cui fabbrica disse socrate d' aver sentita proporre a pericle) prese a
/ il seme sepolto restò. / d' un vecchio castello merlato / quel muro
. carducci, ii-20-227: tu mi dicesti d' un aiuto che avresti fatto mandare dal
catena di montagne, da un corso d' acqua, da un braccio di mare
mura, / con un vii ponticel d' un lignaciuolo, / che l'onda
gran pianura, / che da la parte d' austro e d'occidente / cerchia di
/ che da la parte d'austro e d' occidente / cerchia di balze e di
, ad ogni parte basso e pieno d' intoppi, incapace di grossi vascelli.
si aprirò, e quindi un muro / d' acque e quinci l'altro stette.
un muro che termina e divide quel d' entro da quel di fuori, questo è
ungaretti, 11-86: il cuore quando d' un ultimo battito / avrà fatto cadere
battito / avrà fatto cadere il muro d' ombra, / per condurmi, madre
: cingea popolo inerme / un muro d' innocenza e di vir- tute, /
/ assai più impenetrabile di quello / che d' animati sassi / canoro fabro a la
. petrarca, 325-16: muri eran d' alabastro, e 'l tetto d'oro
eran d'alabastro, e 'l tetto d' oro, / d'avorio uscio, e
e 'l tetto d'oro, / d' avorio uscio, e fenestre di zaffiro,
), si riscontra una diversa onda d' urto, discontinua e variabile per l'instabilità
e variabile per l'instabilità del flusso d' aria. -acust. limite di percezione
, di cui oggi s'adorna la figura d' italia. -muro gradinato: rappresentazione,
e in partic. si dice muro d' appoggio quello che si trova a destra del
]: a muro, usato a modo d' aggiunto, vale quanto fatto, acconciato
armadio, intendendosi quello che, invece d' esser mobile, è nella cavità d'
d'esser mobile, è nella cavità d' un muro; e di uscio, intendendosi
faceva girar con un dito le aste d' un grande e vecchio orologio a pendolo
una scuola di giovani, tutti fior d' ingegno. brancati, 3-104: vive sotto
alla generalità degli uomini. frottole d' incerta attribuzione, xlvii-278: guarda che
se'quella che hai avuto maggior sollecitudine d' entrare nelle mura della casa detta corpo
della casa detta corpo di cristo che d' entrare nella viva vita! non sai
cuor franco e sicuro, / lume d' ogn'altro eccelso battagliere, / che solo
, 28: ludione fu ne'tempi d' augusto cesare, fu quello che trovò l'
l'uscio e '1 muro, / evo'd' averla mettermi in sicuro. forteguerri,
del pastore, / che piagato egli è d' amore / per la sua leggiadra figlia
io senza risparmio / di fatica, d' onor, di vita e d'animo /
, d'onor, di vita e d' animo / farò per ritrovarvi ogni
monta a la cima il gran signor d' anglante. buonarroti il giovane, 10-899:
stanno lassù a scortecciarsi a ogni volger d' anno, e non si sa se gli
manchi la terra fra tutto quel muràccio d' un laido biancicore. = dal
salvini, 5-245: mollemente non fui d' unguenti aspersa; / fatta sposa però
in parthis pocula cocta focis ». d' onde si comprende che properzio stimava la
colori di porpora, di latte e d' un terzo colore fiammeggiante misto dell'uno e
misto dell'uno e dell'altro. d' annunzio, 3-356: beveva [la cerva
murra il vostro denso ed oleoso vino d' iberia. = voce dotta,
bere e valevano gran somma di danari fuor d' ogni credenza. domenichi [plinio]
terzo colore, il quale s'accende d' amendue questi colori. tassoni, 1v-2-138
vasi di murrina: non fu invenzione d' utile, ma di lusso; e non
: spero di mandarvi presto la mostra d' una nuova murrina, che n'in-
entrano i paggi -portan le mappe d' oro / e le uova, ed i
le uova, ed i favi -del miei d' imeto, i ciati / murrini
tutti trombetti e tamburini delle muse puttane d' elicona a ficcarmene una pagliusca dentro la memoria
la qual è da omero in un luogo d' oro dell odissea 'diffinita 'scienza
poi ch'ebbe a terra / gittate d' ilion le sacre torri. monti, x-1-267
a dispregio della poesia, tutto mescolato d' ingredienti fra se stessi discordi, nimici
, oltre che delle nove muse, d' una donna. moretti, 3-17:
[s. v.]: 'muse d' erodoto ': i libri della sua
chi non risolvesse i suoi enigmi. d' annunzio, iii-2-271: -quella che il figlio
aquila, serpe, leonessa, femmina / d' uomo, alata, squam- mata,
, come musa e come donna. d' annunzio, i-26: -ov'è il disio
abbracciai mia moglie dicendole scherzosamente che d' ora in poi ella sarebbe stata la mia
de'vati profanò un superbo / nepote d' ottomano, allor l'italia / alle muse
ad incontrar le muse pellegrine arrivanti. d' annunzio, iv-2-630: era rimasto in
., 15-26: sì pia l'ombra d' anchise si porse, / se fede
.]: decima musa fu intitolata più d' una autrice di versi per lode.
anche di carattere magico). cecco d' ascoli, 3522: ciascun di questi [
e lo porta a tradurre in opere d' arte situazioni, impressioni, sentimenti,
rimesse / ha le sue muse sol d' amore in porto. boccaccio, vii-25:
e sventurate muse, ti farò parte d' una mia certa frottola. caro,
essendo per altro tardata che per desiderio d' accompagnarsi con mia povera musa, da
-decima musa: appellativo attribuito dal d' annunzio all'energèia (energia), mitizzata
manifestazioni (fisiche e intellettuali). d' annunzio, ii-164: la nomata nel grido
un color vivo scarlatto e gialle. d' annunzio, i-935: co'i fogliami /
di cesare, 72: una altra immagine d' uno gigante aparve et aveva in mano
aparve et aveva in mano una musa d' uno grande rosei, e musava sì
, si stette alla musa la sera d' ognissanti. giovan matteo di meglio,
gli fece cingere la celestiale spada. d' annunzio, v-3-195: erangli rimasti agli
la clamide ondeggiante dell'apollo musagete. d' annunzio, ii-137: [il monte
peli, coda assai lunga, grossezza d' un sorcio, muso ed occhi piccoli di
talpa; grande distruttore di ragni e d' altri insetti. casati, i-195: l'
scaldarsi al sole / la timida lueerta. d' annunzio, ii-501: ascolta elisabetta da
i ranocchi quatti a musare all'orlo d' un pantano, se uno se ne
scoglio muse, / forse per indugiar d' ire alla pena / ch'è giudicata in
per far musare e badare i musardi. d' annunzio, ii-1045: o rumio dagli
.. aveva in mano una musa d' uno grande rosei, e musava sì forte
, né tanto disgraziate che almeno la fatica d' averle procacciate non meriti una musata,
un granello muschiato / che in padella d' amor s'abbia da friggere.
e questo / gioiel muschiato infra bambagia d' agi. 3. proprio,
olezano, o che odore muschiato! d' annunzio, iv-1-469: entrava con la luce
topo, ecc.). d' annunzio, iv-1-179: si spandeva all'aria
di muschio, come per la presenza invisibile d' un insetto o d'un rettile muschiato
la presenza invisibile d'un insetto o d' un rettile muschiato. bariolini, 20-87:
e distemperato con acqua rosata. giovanni d' arezzo, lxxxviii-n-732: filippo e
o musco. del carretto, 3-58: d' ogni vizio r r
, 273: minestrina di rossi d' ova duri, cedro condito grattato, pisti
pastume un poco sodetto, con rossi d' ova crude. serpe tro
. l'uno simile alla capra armato d' un sol corno. a questo quando è
, il quale si genera nell'utricello d' un certo animale, come gatto,
nel zucchero chiarificato, con acqua di fiori d' aranci, cannella, muschio, garofani
nari di ada odoravano sempre formaggio. d' annunzio, iv-1-179: si spandeva all'aria
di muschio, come per la presenza invisibile d' un insetto 0 d'un rettile muschiato
la presenza invisibile d'un insetto 0 d' un rettile muschiato. pirandello, 5-48:
, ma in elettissimo licore di mistura d' ambra, mosco e zibetto. idem
il litame, e pur l'odore / d' un tal guadagno un musco a lui
e profuma col fardo e il musco d' una moda che la giustifica e la vanta
speranze concepute di te, o trappola d' oro, o trappola di muschio. l
-non sentire di muschio, rendere odore d' altro che di muschio: avere un
giorno ed anco il seguente rendevano odore d' altro che di zibetto e muscio. ghislanzoni
musco e felce / tutta vestita e d' edera selvaggia / pendente costa di scabrosa
umidi sassi sopra '1 verde musco / d' umor chiaro stillanti. lastri, iii-20
e sulle pietre il musco smeraldino. d' annunzio, i-338: folti per ogni parte
idrofobia. -muschio catartico, d' islanda, islandico: lichene d'islanda
, d'islanda, islandico: lichene d' islanda (cetraria islandica), usato nella
color paonazzo oberrettino, di sapor salso e d' odore simile alle conchiglie marine. foscolo
. l: 'musco quercino nome volgare d' una specie ai polipodio ('polypodium vulgare '
('polypodium vulgare ', corinto) d' una radice di sapor dolce, aonde ebbe
rotondità s'imprimono di noi; / muschio d' oro alle ascelle. borgese, 1-168
fino alla radice ornata di un muschio d' oro. -superfìcie mucillaginosa, viscida
si vedono che a rialto certi cavoli d' un verde muffa, d'un verde musco
certi cavoli d'un verde muffa, d' un verde musco che conosceva veronese,
modo moscosi. caro, 1-271: d' incontro è di gran massi e di pendenti
mezzo di un monte folto di castagni. d' annunzio, i-678: chiusa l'acqua
marinetti, ii-5: due pesanti anelli d' oro gli stirano le muscose orecchie.
, nelle 'musarabieh 'stupende di lavoro d' intarsio e di traforo. panzini,
allungato, di sottil lamina di ferro o d' ottone, in cui si pianta a
pienezza sanguigna pari alla mobilità nervosa. d' annunzio, 4-i-148: nelle braccia pallide
contorni duri / il gran sistema muscolar d' un monte. -plasma muscolare:
idem, iii-88: un disegno sarà d' accordo colle convenienze generali, se è
soggetto, se per esempio la figura d' èrcole è d'un disegno svelto,
se per esempio la figura d'èrcole è d' un disegno svelto, se quella di
svelto, se quella di apollo è d' un disegno muscolato. muscolatura (
quel vero di musculatura, di vita e d' anima, le proporzioni e poi
/ la sempre giusta e provvida natura / d' energica viril musculatura. carducci, iii-27-16
faccia in un sorriso pieno e sonoro. d' annunzio, iii-i- 254: tu che
con intelligenza la muscolatura de'nudi. d' annunzio, iv-2-625: la forza..
arido della muscolazione, trampolavano sui ceppi d' ontano degli zoccoli. jahier, 3-76
di una statua. = nome d' azione da muscoleggiare. muscoleggiare,
muscoleggiare le lor figure più a seconda d' un certo lor nuovo gusto e capriccio
un chirurgo] tentava ogni giovinetta dotata d' una bella mano a lasciarsela scarnificare e
muscoli de'tendini e delle fibre. d' annunzio, i-52: ne'muscoli tesi /
arrivarono alle tre libbre e mezza. d' annunzio, iv-1-119: i suoi muscoli
questa volta non tremò un muscolo. d' annunzio, iv-1-6: il suo corpo
-manipolatore di muscoli: massaggiatore. d' annunzio, v-1-217: cominciano a sbattere le
territorio che ha perso innanzi al nervo. d' annunzio, i-833: noi tutti a
pavese, 10-49: gli piace, d' un gioco di muscoli, / accostarsela
, forse per ambizione... d' avere il prete in casa, lo vestirono
avere il prete in casa, lo vestirono d' accordo abatino. -valido di
buzzi, 240: o docks dai muscoli d' acciaio imperiale, / un poeta d'
d'acciaio imperiale, / un poeta d' italia vi esalta col vostro nome nato.
spettacoli; non più dramma, corte d' assise; non più arte, produzione.
e quasi cilindrici, che questa specie d' uccelli ha di più delle altre a
bracciate di materassi e di biancheria. d' annunzio, iv-2-136: i coloni,
classica con una possente muscolatura. d' annunzio, ii-126: infondermi il sangue feroce
grande sandò, che avea del bue. d' annunzio, iii-1-1124: era tarchiato,
immagine dalla classicità gelida come l'esedra d' un museo di gessi, stipata di ignude
musèlla, sf. region. pesce d' acqua dolce della famiglia ciprinidi:
musèo1, sm. raccolta di opere d' arte o di oggetti vari,
tozzetti, 9-267: molti di questi fiorini d' oro doppi si possono vedere in diversi
fondazione. sembra piuttosto si sia trattato d' adattare in pianta stabile vaganti baracconi e serragli
]: da museo, usato a modo d' aggiunto, vale degno di essere riposto
, l'anatomico di orlila, quello d' anatomia comparata nel 'jardin des plantes'
. raccolta, collezione privata di opere d' arte, di oggetti storici, di documenti
ordine ed inscrizioni bellissime; e passando d' una cosa in altra,...
sempre gran voglia, ed averla ancora, d' aggiungere al museo ed al suo libro
osservare... molte parti degne d' immortal memoria... al primo apparir
, microscopi, medaglie, carnei. d' annunzio, iv-1-66: un centauro intagliato
carta, di vasettini, e perfino d' abiti e di pezzuole da collo che
sempre memorabili, della mia vita. d' annunzio, v-1-972: il giuramento sanguinoso
1-88: chi ha veduti i busti d' ogni materia e misura e il museo delle
qualche ora su questi fogli non pensi d' entrare o in museo erudito di riposta
animata, di passeggiante museo, come d' altro antico fu detto. = voce
patrizi, 1-i-290: il bosco d' intorno intorno abitano i vicini tespiesi,
non sono atto a ire per le case d' altri e che le cose vanno strette
non gridi. inventario ai alfonso ii d' este, 971: musarola da cane
, 971: musarola da cane corso d' ottone tutta lavorata. g. gozzi
: la giunta municipale, avendo deciso d' imporre la museruola ai cani, fece appicare
costringerlo all'inattività, ridurre la libertà d' azione. caro, il-145:
]: 'muserolato aggiunto di cane o d' altro animale, rappresentato con la museruola
franco, 47: dico che gli facciate d' ormosino / un altro musiato guardacore.
, cantava bene la sua parte e sovra d' ogni strumento. castelvetro, 217:
certa è aver l'anno 1028 guido d' arezzo ritrovato per la via di sei lettere
(che aveva parlato d " un'opera d' arte dell'avvenire '). si
camera, n. io. -musica d' arte', elaborata secondo criteri formali e moduli
mazzini, 12-378: non ho più voglia d' uomini, né d'altro -avrei voglia
ho più voglia d'uomini, né d' altro -avrei voglia di montagne, ai colline
di musica nazionale -e più di tutto d' italia. trama ter [s. v
, fu 'l canto loro: composizione d' ottavio rinuccini... e musica di
iace di rivedere un bel giardino e d' ascoltar di nuovo a uno stesso cantare
lagrime non mi fosse stato sospeso. d' annunzio, i-682: la musica fluiva,
apposito corto due spanne, e valendosi d' una cinghia passata a tracolla, riusciva
, andrò in quell'ora alla lezione d' inglese. d'annunzio, iv-1-167:
in quell'ora alla lezione d'inglese. d' annunzio, iv-1-167: ho smesso di
salterio sono sanza dolcezza di musica e d' armonia. stigliani, 140: fa la
: suonansi alcuni strumenti e sei trombe d' argento di straordinaria grandezza, le quali
, ma tutto è una musica commune d' ogni consonanza di suoni composta. ma
/ presso la salsa musica del mare. d' annunzio, 1-81: l'arcana musica
, fra tanto rovinio, ha il ritmo d' una pioggia calma, fitta, dolce
dire, gradita, quella che lo levava d' im- iccio d'una tale conversazione.
quella che lo levava d'im- iccio d' una tale conversazione. carducci, iii-23-343:
lamenti], donna olimpia, fremendo d' ira, passò in una retrocamera ove
furo ai giovenili orecchi, / parole d' amistade. g. ferrari, ii-264
, bell'anima mia, gioia, pomino d' oro, pomino d'amore, ecc
gioia, pomino d'oro, pomino d' amore, ecc. linati, 19-127:
un nuovo scenario, un'inattesa musica d' acque e di verde. papini, 27-989
assistere a un lento sorgere e crollare d' immateriali architetture, a una musica di raggi
universale armonia e combinazione di lumi e d' ombre, avendo saputo temperare i mezzi
'si prende talora in questo senso * d' operazione lunga ', si disse poi
i-26: tutti vogliono fare musica; d' altra parte nessuno intende più assoluta- mente
memoria della serenissima arciduchessa maria maddalena d' austria, volle quell'altezza onorare la memoria
macchie scure simili a notemusicali. d' alberti [s. v.]
conchiglie] / qual dea del mar d' incognite parole / scrisse l'eburneo dorso
dorso? e chi di righe / e d' intervalli sul forbito scudo / sparse l'
4-177: l'endecasillabo di cui [d' annunzio] fa pompa eccessiva è il
i. frugoni; i-6-178: pien d' austerità sacerdotale / v'odo di geremia
concerne e l'arte e le opere d' arte e gli artisti. carducci,
mille strumenti musicali / col ciel gareggian d' armonia le orchestre. savinio, 12-409:
musicale che dovrebbe oggi distinguerla da quelle d' altre nazioni. giordani, vii-21:
più musicale di questa musicalissima lingua. d' annunzio, iv-1-152: le sillabe lottavano contro
esclusa dalla severità del ritmo ad onta d' ogni sforzo. e. cecchi, 13-368
intensità di sentimenti o varietà di stati d' animo o esercita un fascino alla
ella non sa dare un nome. d' annunzio, iv-1-684: tenuto dalla lieve
palagi rinfresca gli occhi come una fontana d' ombra e di silenzio musicale. baldini,
i zione in ogni spazio. d' annunzio, v-1-718: non erano
più da un poeta? d' annunzio, iv-1-95: la...
, iv-1-95: la... 'favola d' ermafrodito '... aveva strofe
effetti quasi magici dei suoni. d' annunzio, iv-1-973: tutto l'ideal simulacro
, iii-1-13: usavano [gli antichi] d' alcuni vasi grandi, o fossero di
arti / della tua voluttà melodiosa / d' essere, in terra, un fiore
cose speciali del conoscimento di questi e d' altri molti scrittori de'canti sono lo scrivere
nel pomeriggio domenicale, per quel po'd' animazione da finestra a finestra, da
lodici, musicali. d' annunzio, v-1-243: ora io ho -mi
sentiva come già musicate dal suo estro d' artista. sereno,
* per il convito. = nome d' azione da musicare. musichéssa, sf
qui c'enno i musichieri covati. d' annunzio, v-2-216: è novembre. ma
donne serene che reggono i cartigli come quaderni d' intavolature davanti ai musichieri svenevoli.
). brignetti, 3-56: non d' altronde, allora, la gente era
ariosto, 44-34: fra il suon d' argute trombe e di canore / pifare
e di canore / pifare, e d' ogni musica armonia /... /
le vite di pitagora, di archita, d' ippone, di socrate e di altri
musico avorio amor permise / a man d' avorio, a cui par l'altro indegno
e quello massimamente che è col suono d' alcun soave strumento accompagnato, tocco dalle
e di frondi e di venti e d' augelletti, / che musici angioletti in
. leopardi, 7-70: e d' umani eventi / disse la fama esperto,
rotte / non sien di luna o d' astro alcun, pur suoli / tesser
, 139: un bel paese cui d' intorno il mare / vezzeggia e culla in
con boce di versi musichi. giovanni d' arezzo, lxxxviii-n-720: in tal diversità
, o divo ingegno, / che d' elicona un ampio fiume versi, / gli
espande un contrappunto architettonico e pittorico, d' effetto poetico e musico, non che
ed atto ad insegnare il contrappunto. d' annunzio, iii-1-69: v'è uno chiamato
accolto, applaudito e premiato da'sovrani d' europa. tramater [s. v.
buone, essendo la camporesi prima donna d' anni 45 e la loren- zani per
] per uccello di singolare canto, d' armonia soavissima ed eccellente musico. fiacchi,
erasi fatto un ben sicuro albergo / d' un monticel sul tergo. pananti, ii-46
/ insolentini. guadagnoli, 1-i-136: più d' un ch'a- vea scarso il pel
, 4-130: la musicologia e la critica d' arte sono più recenti della storia
per ora, che l'aborto ingombrante d' un eroe mezzo beetho- veniano e mezzo
, zittirono per imporre il silenzio. d' annunzio, iv-1-691: tu forse non sapevi
stromenti da fiato, percioché molte maniere d' auli furono trovate... ve
il capo e il musino impiccolito. d' azeglio, 2-243: mi diverte a pensare
bene, / né godimento di quel musin d' oro. bizzarri, 20: non
... che sono una razza d' anguille che vivono di preda, ingoiano gli
scoperto hanno colla generazione dell'anguille quella d' ogni altro animale, affermandosi oggi fondatamente
il sa se erano né meno per ispezie d' anguille conosciuti. 4.
nell'ambito dell'arte romana. d' annunzio, iv-2-548: una moltitudine di ninfee
musiva che sola occupava il concavo cielo d' oro. pirandello, 8-128: si
8-128: si fermava davanti a ogni pala d' altare, a ogni opera musiva.
bibliotecario della classense, ben noto studioso d' arte musiva. bigiaretti, 10-22:
di musivo salame / o il girasole d' oro. 2. disus.
: solfuro di stagno cristallizzato con splendore d' oro: serve per leghe e per
tare siede una musmè / trapuntando d' insetti un para vento /
un para vento / e d' una qualche rara calcedonia. =
22-26: a l'orlo de l'acqua d' un fosso / stanno i ranocchi pur
l'aria con le froge larghe. d' annunzio, iv-1-100: i cavalli scendevano,
(1-iv-588): vedrebbe un teschio d' asino in su un palo ai quelli della
baci. goldoni, x-506: al giorno d' oggi, / credimi, non è
non sollecitò, il marchi, quan- d' era la stagione buona, quando per la
che per nulla la cedono ai monatti d' una volta. panzini, ii-287: ti
dire o da fare qualcosa). d' azeglio, 1-89: quel che è certo
; ma che non si può credere d' un muso così auzzo come il suo?
ostilità, o deriva da uno stato d' animo esacerbato per un'offesa, un torto
, facendomi il muso perché già pretendea d' esser cane più ch'io non
appicchi, ma lo consiglio con un po'd' aggrottamento di ciglia a tornar in letto
che i contadini lo chiamano 'testa d' asino ', e, nasuto e puntuto
un siluro, ai un missile. d' annunzio, i-1077: stanno in agguato /
: scolpite il gran muso di luccio d' un dirigibile. g. raimondi, 1-161
s'allungava la rigida proboscide del pezzo d' artiglieria. moravia, xiv-91: ho
del volto un sentimento, uno stato d' animo o, anche, un pensiero.
l'uscio sul muso, un secchio d' acqua in testa. landolfi, 15-19:
1-52: sappi... che fuori d' italia gli uomini vanno carpone in materia
, muso a punta, sti fiji d' una bona donna! -per il bel
dei nomi nuovi; stecchetti, panzacchi, d' annunzio; pascoli non ancora. squisito
dietro quel fesso, -disse broggini. -parola d' onore, m'era venuta voglia di
-sarebbe da sbattertela sul muso, parola d' onore! g. bassani, 5-155:
atteggiamento di altezzosa intolleranza. cecco d' ascoli, 2598: beato è quegli che
. v.]: 'musofaga nuovo genere d' uccelli dell'ordine de'rampicanti, così
sec. xvi, funzionario del soldano d' egitto residente ad alessandria, che curava
stesso paese una musolièra e che non goda d' alcun diritto, né possa reclamare in
costringerlo al silenzio; ridurne la libertà d' azione, il potere; sottometterlo,
terranova; la guerra e quel musone d' un treno notturno. 4.
: 'musone ': muso grosso, d' espressione non bella e gentile d'uomo o
, d'espressione non bella e gentile d' uomo o donna. -in partic.
il musone). -anche: stato d' animo che provoca tale atteggiamento.
riservatezza, mutria. -anche: stato d' animo che provoca tale atteggiamento; abbattimento
ristretta al solo bel sesso: quella d' uno stato dvnimo che si potrebbe definire:
era stato la cagione durante il viaggio d' infinite punzecchiature e musonerie e insolenze tra
ebrei che adoravano i cinque topi d' oro posti nell'arca dell'alleanza
tori de'cinque sorci o topi d' oro che i sacrificatori de'filistei
arca allorché dovettero restituirla al popolo d' iddio. = voce dotta,
oste apria, / baiardo a trar d' un pe'non fu musorno, / e
113: empio, superbo e d' altrui spoglie adorno, / va col
forza ed è tutta fitta di bollicine d' aria si dice: mussante, non torbida
ribollire (un sentimento, uno stato d' animo). baldini, i-44:
182: in mezzo all'edificio e tutto d' attorno collocano molte casse o siano
lo sole, e ungnere il petto d' ollio rosato, di mussilagosilli, di sugo
: rete a strascico per la pesca d' alto mare, di forma conica a sacco
sottilissime musselline, di seta e cotoni d' estrema bellezza, che a gran prezzo fan
appena entrato nel suo gabinetto, / vestita d' una bianca mossolina, / la sua
mossellina che ho ricevuta da parigi. d' annunzio, iv-2-981: non poteva se
: tutti gli panni di seta e d' oro che si chiamano 'mosolini 'si
lini, / e a gran forza d' inganni appar sì vaga. garibaldi,
. garibaldi, 3-158: al posto d' onore eran due donne coperte da bianco
ai mussolo, stirata da un magnano. d' annunzio, v-2- 716: le
pesca recente in un brandel di rete d' oro, o sul velo azzurro usato per
borgonzone come dal fritto all'arrosto. d' annunzio, v-2-717: rientravano [le pescatrici
come due mignatte davano troppo l'idea d' un canonico teologo. -per
gufi; l'ho conosciuto in casa d' un egregio geologo. che belle cornette!
tirarsi i mustacchi'. come manifestazione esteriore d' ira, di dispetto o, anche
: un'intera guarnigione le faceva scorta d' onore, e per lei sbatacchiavano le spade
arabici; e quegli che sono della origine d' ismael vengono appellati arabi mustahraba, cioè
e mustellina, / co gli occhi d' amoroso fuoco ardenti. dolce, 1-28:
l'unguento gleucino, overo musteo, d' olio onfacino, di squi- nanto,
o vero musteo semplice, si fa d' olio di ulive verdi, di squinanto,
conoscere per uomo di buon gusto? d' annunzio, v-2-259: con la polvere n'
sm. ant. mosco. d' aragona, 18-51: illusteri, mustiferi e
loro [alle viti e agli ulivi] d' in sul pedale il mustio, il
per le bestie, anzi eran costretti d' usare mustio marino purgato dall'acqua salsa,
labarba di piume di monti e di mustiosità d' acque... e questo era
: il nostro paese, comeché abbondantissimo d' uomini dotati di garbato e signorile animo,
musulmani - è il segno della festa. d' annunzio, iv-1-511: nelle notti di
maomettani (una citta). d' annunzio, 1-219: io fui concepita in
di musica, quanto al sonatore. d' annunzio, iv-2-836: lo strumento gigantesco
avvicendamento, scambio, mutazione. cecco d' ascoli, 1507: sono dal ciel potenzie
gli altri enti e noi, figli d' adamo, / doveamo trasmutarci a ben del
, 502: si fece una muta d' anziani, che furono dodici, tutti per
fuori delle quali è verisimile che pochi d' alcuna qualità rimanesseno esclusi. sansovino,
semestrale con inizio ad aprile [muta d' estate) e a ottobre [muta d'
d'estate) e a ottobre [muta d' inverno). sanudo, lvii-624:
di dargli una muta di biancherie. d' annunzio, ~ v-2-245: il cameriere
per dì con una cifera di figure d' abbaco, fatta a guisa d'una muta
figure d'abbaco, fatta a guisa d' una muta di regoli, tutto quello
lo scemar dell'appetito nei bachi, d' altronde sani, indica l'approssimarsi in
la mano. -alternamente. d' annunzio, i-679: un fonte, solo
comun salute / sacrificossi al pasto / d' ambiziose mute, / che poi con crudo
de'più veloci corsieri da muta. d' azeglio, 6-23: colla muta a sei
: stima del valsente di panni e d' altre merci soggette al dacio della muda.
, sf. numism. lira di lega d' ar gento piemontes del valore
, / sospinta ed affrettata dallo sprone / d' avversità e mutabile stato. santa caterina
: si travaglia nella mutabile esistenza. d' annunzio, i-1003: io vidi ben la
sì mutabile e passaggiera nelle mie passioni d' amore. mazzini, 66-204: pochi
pascoli, i-735: sono le donne d' orazio tutte greche come dice il nome
il giovane, i-142: mutabile io son d' aspetto e d'opre / più eh'
: mutabile io son d'aspetto e d' opre / più eh'altra donna.
vostro cuor muttàbile e 'ncostante che d' amor continuamente si ride e sprezza il
g. gozzi, i-19-22: l'ira d' erode, / sì mutabile un tempo
baldini, 9-232: non è [d' annunzio] che un formidabile improvvisatore che
evidente l'avvicendarsi di sentimenti o stati d' animo contrastanti (il volto, l'
. maffei, 95: brizio, pieno d' ira o piuttosto di smania, con
, i-23-16: oh dolce tempo, più d' ogni altro caro, / oh del
, vi svolge, al di sopra, d' intorno, le sue cime e le
, mutabili quasi a ogni passo. d' annunzio, iv-1-734: fanciulli laceri..
da fuor de l'uso / l'arte d' apelle? parini, giorno, i-591
mauritano conciatore o siro; / e d' oro fregi dilicati e vago / mutabile
grandissima virtù si può pensare ogni stabilitade d' animo essere a quella mutabile.
manifesta. /... / d' eternità nel ciel tu spargi il seme,
naturale e innata della cose umane. d' annunzio, iv-1-951: l'idea della evoluzione
inglese dànno luogo a contraddizioni rilevanti. d' annunzio, iv-2-581: ella soffriva di
mancanza di fermezza, volubilità; fragilità d' animo. -anche: incoerenza, contraddittorietà
questa crudele tragedia, piangerne amaramente. d' annunzio, iv-1-456: ella pareva dirmi
per lo corso della natura, che d' un medesimo fatto o d'un altro che
natura, che d'un medesimo fatto o d' un altro che sia simigliante sempre tiene
mutamento di cose, non sappiendo che d' arrighetto si fosse...,
tardi un mutamento nei concetti poetici. d' annunzio, i-539: dorme a notte
i-539: dorme a notte il palagio d' eliana, / simile a un dòmo
, / simile a un dòmo gotico d' argento. / or, ne la luce
di novità, piaceri di mutamenti, letizia d' udire vanità. -ant.
di governi e alterati i presidi. d' este, 193: l'esecuzione di
non prenda novella vita alle boglienti passioni d' un mutamento politico. visconti venosta,
. iacopone, 1-89-25: un arbore d' amor con granne frutto, / en
soldato era seguito uno strano mutamento. d' annunzio, iv -1-231: il mutamento
, 66-97: là, nel mezzogiorno d' italia, sta un esercito di 120
giro collo smoccolatoio. -ant. cambio d' abito o di biancheria; muta.
asciutti, e spezialmente dove abbonda selva d' arbori fruttuosi. la qual, poiché
venti e tacque e molte altre cose d' un luogo in un altro per loro
di più colpo che soave vento. d' annunzio, ii-815: ora lunghesso il
agazzari, 23: portava un fascio d' ortica e distendevate in terra, e poi
taluno che danteggia nel buffo e raffazzona d' artifizi rettorici le frasi volgari accattate,
e. cecchi, 6-196: mutandine d' un palmo, provocanti pigiama in tinte mammola
in mutandine cortissime, reggipetto e sandali d' oro. moravia, xii-75: è in
quante sembianze / o di natura e d' arte / eran parate e morte all'
e alterare, mutare e disfare. cecco d' ascoli, 81: o gran virtù
i. frugoni, 1-8-io: san qual d' aurea prudenza erto sentiero / con non
erto sentiero / con non timido piè d' orme profonde / segnando, opre e
ottimo, i-334: coniare è mutare d' una forma ad altra forma.
crederlo almeno, più non dimandano foglie d' arbori, ma fratti d'oro e pensioni
dimandano foglie d'arbori, ma fratti d' oro e pensioni. io non incolpo chi
da essere mutato il sacerdozio della casa d' aron. carducci, iii-19-376: egli non
mutare da capo a fondo, e d' aggiungere quanto avessi voluto. -alterare
anche, un sentimento, uno stato d' animo. dante, purg.,
.. aveva già l'ottavo cielo d' azzurrino in color cilestro mutato tutto. crescenzi
che lo mutasse in qualunque maniera. d' annunzio, i-4io: passa il vespro
di quella provincia, cominciarono le cose d' ostorio ancora a mutar fortuna. r.
corso, / volgerà gli stessi flutti d' ansia, di rimpianto, di rimorso.
in uno momento e in uno batter d' occhio... la tromba sonarà
per le mura / il vano amor d' adone e citerea, / né come a
per un turbamento, per uno stato d' animo. -anche: cambiare l'aspetto
cresciuti i capegli e la barba. d' annunzio, iii-1-225: ella sapeva mutare
, di leggerezza e apparenzia ma non d' anni muta l'età sua.
, la condizione psicologica, lo stato d' animo di una persona. savonarola
: chi potesse far un esercito d' innamorati, li quali combattessero in presenzia delle
per usarne un solo non siagli importato d' usarne un men noto e del suo
, i-187: mi risovviene... d' aver fatto verso mia madre ognora il
66-189: pare impossibile che il nostro grido d' azione trovi oggi ancora oppositori o esitanti
corrente di idee, di pensiero, d' opinione. b. croce, i-2-367
. da opposito, sul modello dei nomi d' agente; la var. opponitore è
, 3-4-255: quando 10 non temessi d' incontrar più gagliarde opposizioni che le prodotte
videro piene le stamperie di gran numero d' opposizioni e apologie, alle quali fu
, lii-6-219: per tentare l'ingresso d' italia e farvi acquisto, incontre- riano
, incontre- riano opposizione dei maggiori prìncipi d' europa. casti, xxiii-520: il
cesarino nelle sue prime lettere di più d' un anno fa. 3.
[il re] s'iscusò con loro d' averli per l'ingiusta opposizione del gambelliere
/ quello dei membri dell'opposizione. d' azeglio,
, sarebbe in continuo e flagrante delitto d' alto tradimento; potrebbe definirsi l'equivalente
l'italia è stata troppo inebriata finora d' idealismo; per me un bel cavolo
è lasciato alla opposizione, immediatamente tacciata d' essere antifrancese, per renderla impopolare.
si trovi un'opposizione maggiore di costumi, d' idee opposizione alcuna perché il papa
e più distinta che succedere. d' este, 260: ritornato il canova dopo
] vien fatta per migliorar la gente d' arme, che per il vero ella patisce
orientale ovvero meridiana, acciocché per opposizione d' alcuna gran montagna aperto e dischiuso da
nome d' azione da opponete (v. opporre)
, quell'abbattere l'autorità e credere d' aver persuaso la ragione e sghignazzare sulla
, ecc.). cecco d' ascoli, 228: tegnon la terra nel
all'intorno, li fissava alla parte d' un monte, aove la luce del sole
, una carrozza a quattro cavalli. d' annunzio, iv-1-98: un gran chimera.
: stendesi el regno mio partenopeo / d' apulia a'salti e di lucania al
opposto. sbarbaro, 2-53: mi ricordo d' un mattin d'inverno / che la
2-53: mi ricordo d'un mattin d' inverno / che la prima viola sull'opposto
masse, i mobili in un batter d' occhio si fermano. g. gozzi,
cavalcanti, i-215: di sua potenza [d' amore] segue spesso morte, /
solo vi resto giudice il tatto. d' este, 43: in special modo occupossi
tastavano il terreno con una speciale vivacità d' azioni e di reazioni. 10
partito opposto, che pitagora a cagion d' esempio tanto più vicino ai secoli omerici
. di negare le cose oppostegli o d' alieggerirle o di ricoprirle. f. porta
mascheroni, 9-136: trovare l'equazione d' una cupola piantata sulla base poligona abqdef
s'aspettava che il cavarne altra sorte d' inaspettato. g. del papa,
ma le chiamarono però comode e degne d' essere preferite ai loro opposti e d'
d'essere preferite ai loro opposti e d' essere con diligenza procacciate. g. capponi
montale, 1-81: seguito il solco d' un sentiero m'ebbi / l'opposto in
, 20 (341): l'immagine d' un avvenire lungo, indeterminato, il
avvenire lungo, indeterminato, il sentimento d' una vitalità vigorosa, riempivano l'animo
una vitalità vigorosa, riempivano l'animo d' una fiducia spensierata: ora all'opposto
, vedova o men possente, desidera d' aiutarlo come puoi. sia libero così
6-v-7: i protestanti non si saziarono d' inveire contra gli spa- gnuoli che allo
fusse alleggerita per aver fatto quella legge d' una oncia sola, i poveri erano
tentato dalla fanciulla e cercava la comodità d' oppressala. 10. premere col piede
oppressata dalla guerra e perturbazione di gente d' arme, levossi via tutti questi iscandoli
chiesa. bersezio, iii-74: credeva d' essere come in un tristissimo sogno,
fondo delle vallate aperte et alla radice d' esse... e nei dorsi dei
chi è nimico e oppressatore della libertà d' italia, né volere perdere sua libertà.
della comune libertà. = nome d' agente da oppressare. oppressióne,
il giogo del dispotismo e nell'oppressione d' un avaro e ignorante governo..
ispagna più gli crebbe l'odio suo d' italiano contro quella corte della quale sapeva la
infanta e del re progetti occulti / d' innalzamenti e della tua oppressione.
, rigore soltanto pel cattolico; libertà d' azione pei ministri e corifei d'ogni
libertà d'azione pei ministri e corifei d' ogni setta religiosa e politica, oppressione sol
respiro. -anche: sentimento, stato d' animo di pena, tormento, afflizione
possibile in quell'angustia di tempo e d' oppressione d'animo il farmi una risposta
in quell'angustia di tempo e d'oppressione d' animo il farmi una risposta adeguata e
chiuse ciglia / tra veglia e sonno d' abbracciarla io credo, / e deluso
! che oppressioni, che terribili risvegli! d' annunzio, iv-1-450: un senso vago
, avvertiva l'oppressione di quelle stanze d' affitto. 7. ant.
dotta, lat. oppressio -ònis, nome d' azione da opprimere (v. opprimere
virile e civile di tanti moderni coltivatori d' ulceri, ammoniva l'amico e i
carducci, iii-7-267: il restaurato impero d' isacco e d'alessio, tra la protezione
: il restaurato impero d'isacco e d' alessio, tra la protezione oppressiva dei
staccato dal carico con una spinta. d' annunzio, iii-1-1088: ella si distende supina
, pressato fra due superfici. cecco d' ascoli, 653: di fronte vista.
mascardi, 2-223: la vastissima nave d' areta re d'egitto facea naufragio quasi
2-223: la vastissima nave d'areta re d' egitto facea naufragio quasi nel porto stesso
nessuno... badò a un omicello d' età incerta, oppresso da un enorme
una tenda e domandò l'ospitalità. d' annunzio, iii-2-178: la faledra è accosciata
[plinio], 800: nell'isola d' arabia chiamata chire,...
fame e dalla tempesta, cavando radici d' erbe trovarono topazi. venuti, lxxxviii-n-711
filomena e insospettito / di veder lei d' ogni altro male oppressa / che di que
). sempronio, 11-45: langue d' un bel pallor la gota oppressa.
, lambir con aridissima lingua le acque d' un ruscelletto. 5. figur.
signore e lo smargiasso / a forza d' ignominie e di viltade. g.
sovrano / dei beni all'uomo è d' imitar concesso, / è di porger benefica
sempre ignorati! -ridotto in uno stato d' abbandono, di rovina, di squallore
: il rosso saio da capitano / d' eserciti quel dì non si avea messo,
piè nell'affrettarsi parco, / né d' oppresso mostrar sul volto i moti / tristi
, nel tempo dei re cattolici ferdinando d' aragona e isabella di castiglia,.
presume: / qui vanta il plettro d' or, d'oro le piume / a
qui vanta il plettro d'or, d' oro le piume / a l'invidia abbattuta
degl 'impugnatori. 10. stretto d' intorno, accerchiato, assediato. storie
palazzo, da che si vedevano disperati d' aver più soccorso, consigliò che si
idea religiosa può nascondersi soltanto nel sogno d' ordine nuovo del proletariato oppresso.
nella mia tristezza non è più scintilla d' ira, e questa vita non mi
questa vita non mi par più degna d' esser contesa. pascoli, i-199: sta'
parte dal fondo del cuore, e quello d' una figlia oppressa che dice il falso
. necessario a moisè trovare il populo d' isdrael, in egitto, stiavo e
macedoni, che con la fortunata temerità d' alessandro ottenebrò la gloria di tutti l'
non poche volte vassalli oppressi, accorgendosi d' aver tutti la medesima volontà condizionata, s'
è l'italia. il miglioramento morale d' un popolo oppresso non può cominciare che dal
che dal rompere le proprie catene. d' annunzio, v-1-620: l'italia tradita
dell'eguaglianza e della fratellanza umana. d' annunzio, v-1-627: dov'è un
, dov'è un insorto che vada armato d' un ramo d'albero o d'un
insorto che vada armato d'un ramo d' albero o d'un sasso contro la mitragliatrice
armato d'un ramo d'albero o d' un sasso contro la mitragliatrice e contro il
molestate ed oppresse, essere affatto prive d' ogni potenza e nervo per operare.
-represso, frenato, trattenuto (uno stato d' animo). g. gozzi,
sovente da ignoranza oppresso, / gonfio d' orgoglio che alla mente addoppia / la nera
vossi riscegliù oppresso da una estrema perplessità d' animo e di pensieri per così improvisa
so che felice stimasi / il possessor d' un 'arca / che pluto abbia propizio
udiva il sibilo del suo respirp. d' annunzio, iii-1-164: non credi tu
bliàr se stessi, / né s'intese d' alcun pur un sospiro, / tanta
. sbarbaro, 1-275: inappagato eppur colmo d' una gioia insensata, oppresso di
in una stanza, ha tutta l'apparenza d' un oppressore; eppure, alla fin
3-33: quello che precipitò / nel pozzo d' infortunio e di oblio: / quella
/ e in sé crebbe il germe d' amore / e tra scali e depositi lo
prieghi supplicato l'aiuto suo [del re d' inghilterra] contro al re di francia
sostenute da ferocia di plebe senza nerbo d' esercito, preparano i popoli a chiamare un
dotta, lat. oppressor -òris, nome d' agente da opprimere (v. opprimere
e difenderli dall'oppressura della madre. d' annunzio, v-1-774: due di costoro sembrano
, lo sviluppo di qualcosa. d' annunzio, iv-2-965: volgeva a sinistra giù
a noi la malinconia bianca della neve. d' annunzio, v-1-67: abbiamo avuto sopra
. -torto, ingiustizia. d' annunzio, iii-2-26: tu conosci l'oppressura
figliuola era divenuta taciturna sotto l'oppressura d' un pensiero molesto. d'annunzio
oppressura d'un pensiero molesto. d' annunzio, iv-2-457: -vedi l'erba?
dovuto a un desiderio irrefrenabile. d' annunzio, iv-2-1128: tutte quelle vampe di
non saprei). = nome d' azione da opprimere. opprìmare,
del marmo opprimente / degno per fama d' un soffio divino / cui non regga
del resto, in tutti i paesi d' europa, per fastidiosa che fosse e intral-
difficoltà delle finanze e il conseguente sistema d' imposte, pur cosi opprimente e deprimente,
greve il respiro come incubi opprimenti. d' annunzio, iv-2-435: avevano...
germania l'anno scorso di luglio quando d' un colpo si chiusero tutte le banche.
pensava forse che io, come parente d' ammalato, era insopportabile, che il mio
finire col prodursi l'effetto quasi opprimente d' una congestione eucaristica. opprimere (ant
. serdonati, 9-76: ogni poco d' acqua spegne la fiamma, quando comincia
..: perché amendue son cagioni d' una tale ubbriachezza che opprime il lume
, se non sempre accorrevano in tempo d' impedir nella parte irascibile quegli smoderati bollori
909: lasciò di vivere la regina madre d' inghilterra enricheta maria di francia, più
/ com'io già t'insegnai, d' esser mortale. parini, giorno,
: quando mi scossi, a me rotar d' intorno / vidi le stelle in doppio
corte opprimerlo di rovina, ma non d' infamia. foscolo, vii-36: amate
opprimere col dispregio e la noncuranza. d' annunzio, iii-1-1179: non mi umiliare ancora
/ invincibil cittade, si fa degno / d' un bel trionfo e d'un pregiato
degno / d'un bel trionfo e d' un pregiato alloro. 9.
alla guerra, ed essi fingevano egregiamente d' essere ubbidienti, per poter più agevolmente
perche in tutti i modi hanno cercato d' opprimere il mio nome e di prendersi
- anche: perseguitare. cecco d' ascoli, 1032: saranno i giusti oppressi
alcuni altri che con magnificenzia s'ingegnano d' ampliare la fama loro, e non bastando
menopossenti, usurpano l'altrui. frottole d' incerta attribuzione, xlvii-277: vedrai doppio danno
villano, sarà molto oppresso; se d' alto sangue, prosontuoso; se ricco
quindi ben naturale che costoro, in vece d' arrischiare, anzi di gettar la vita
questa materia, perché forse si tratti d' inimicizie gravi overo d'altri accidenti per
forse si tratti d'inimicizie gravi overo d' altri accidenti per li quali la sigurtà
e spesse / tutte hanno le città d' africa oppresse. ghirardacci, 3-76:
, mise mano ad opprimere il popolo d' intollerabil imposte per sopperire alle sformate spese
prole, anco dobbiamo / con falce d' onestà tagliarla affatto / o co 'l
forteguerri, iv-23: egli ha voluto d' allegrezza falsa / lasciarsi ubriacare, e
], essere stata oppressa da una sembianza d' a- polline. bandello, 2-21 (
suo populo, disse: lo populo d' isdrael è bonamente... più
forte di noi: brigate... d' opprimerlo saviamente, acciocché non multiplichi.
5-201: credo che tutti i libri d' alfieri e di foscolo non abbiano giovato
di un'emozione, di uno stato d' animo; soffocare. ariosto, 45-36
l'immaginazione e il sentimento, invece d' essere scosso, è oppresso e schiacciato
a un panteismo che lo opprimeva. d' annunzio, i-731: in qual giorno
poeti al mondo canteranno su corde / d' oro l'inno concorde: / -o voi
ogni animale, quantunque irrazionale e privo d' intelletto, fugge dalla morte e cerca
non ne aveva goduto quanto sperava. d' annunzio, iv-1-102: il commiato su la
pronom. abbattersi, scoraggiarsi, perdersi d' animo. giacomini, 3-72: sopra
le latine arene verso il giogo d' onor, lungo ippocrene. marchetti, 5-122
tuono e pare che si vogliano sfogare d' essere stati oppressi in altri luoghi. fratelli
sempre prevenuto ed oppresso da una folla d' altre lettere che mi rubarono tutto il
per niuna cagione, non lasci mai d' incalzarci, finché ci opprimi. guerrazzi,
maraviglia m'ho fatto, / pensanno d' esto tratto, / co'cane scortecato /
; / maraveglia m'ho fatto, pensanno d' esto tratto, / co cane scortecato
agg. contestabile, confutabile. d' annunzio, v-1-108: il popolo sovrano di
dell'ambiente esterno. = nome d' azione da oppugnare. oppugnante (
-in senso generico: assediare, stringere d' assedio. livio volgar.,
o sei anni fazioni. -stringere d' intorno. nardi, i-151: quivi
che egli aveva veduto morire la moglie d' uno passatoio, mentre che la misera
reggimento nuovo, sotto colore e pretesto d' oppugnare il frate. giannotti, 2-1-156
...: ma l'una d' esse oppugnava la repubblica senza rispetto..
la proposta col dirsi che l'impresa d' ora si doveva giudicare molto diversa dall'
calvo; ed io non solo tralasciando d' oppugnarlo laverei scusato e compatito, anzi
crollò a quelle machine che l'oppugnavano d' ogni intorno, quanto le radici delle
mortali incumbe l'obbliga - zione continua d' oppugnare e di vincere colle forze della
giuliano de'medici, 65: d' un immenso dolor dubio in me stesso /
, iii-23-58: io di queste attualità d' infallibilità sostenuta od oppugnata, attualità tanto
di quelli che intraprendono a impugnar autori d' ingegno eminentissimo si debba far così poca
carducci, iii-8-362: l'accoglie nei paragrafi d' un suo spoglio di voci da aggiungersi
largo e profondo fosso, era necessario d' aver ponti di qua e di là
ingiurie in contrapreso assai legier della lega d' inghilterra. san carlo borromeo, 1-152
onestà, mimiche della gravità e rovina d' ogni custodia che dentro e di fuori
e di fuori deve avere l'anima d' un buon cristiano. sagredo, li-8-375
guicciardini, v-184: acquistò [il re d' inghilterra] titolo e nome di empio
potenti erano, in realtà, potenti d' altro che di sola forza,
dotta, lat. oppugnator -òris, nome d' agente da oppugnare (v. oppugnare
e l'acqua dell'oceano, che d' intorno alle doppie muraglie e gagliardissime sempre
verga, 5-306: finalmente comparve il corpo d' esercito nemico comandato da reynier che doveva
in ozio le persone, / se surgessi d' anibal qualche imagine. -distruzione
dotta, lat. oppugnatio -ònis, nome d' azione da oppugnare (v. oppugnare
che farò dunque? ho da tacer d' ognuna, / o pur fra tante sceglierne
cocchi, 5-2-42: il qual potente gusto d' arte oratoria forse era a lui naturale
indosso hanno l'incudine dei fabbri. d' annunzio, iv-1-486: -non ti sei accorto
si alzò in piedi, afferrò un ramo d' albero e lo brandì contro michele dicendo
di apollo). salvini [d' alberti]: ove mi porti, opralontano
. anguillara, 9-203: con occhi d' argo guardan quei di sopra / ch'ogni
: / una festa di pulviscoli / d' oro. -assol. masuccio,
parte dei fagociti. = nome d' azione da opsonizzare. opsonocitofagico,
/ livia è nata agli onori; d' un misero privato / sdegna la sorte umile
volta che occorrerà alcuna vacanza di commende d' anzianità..., ciascuno cavaliere
giovane, i-572: le metafore trapassavan d' una in un'altra, in quella guisa
imperadore augusto... non restava d' ottarsi requie e di cercare vacazione da'
olive di spagna, opulentato di rossi d' uovo, in forma di fortezza urbana,
ella potrà farvi la sua raccolta. d' annunzio, i-160: arcadia di greggi
stato sempre costume degli scrittori de'bagni d' autenticare il credito dell'aqque minerali coll'
12-96: turbe di sradicati e di spaesati d' o- gni condizione eran venute [a
terra, una pianta). d' annunzio, iv-1-895: ora lasciate indietro le
piante; rigoglioso, intricato. d' annunzio, iv-1-80: passando su tutta quella
ma bella e opulenta di forme. d' annunzio, i-54: tu figgi il guardo
, 10-65: ecco, come allo scoccar d' un accordo, tutte le tue membra
.. i vescovi sedessero in cattedre d' avorio. -riccamente drappeggiato.
9. folto e morbido. d' annunzio, i-338: tutti copriva i tronchi
diversi (uno spettacolo naturale). d' annunzio, iv-1-21: il cuoio aveva preso
che all'opulenza associano tutti gli effetti d' una cattiva educazione. manzoni, pr
in ingegno egregio, tutti i mezzi d' una gran opulenza... nella
., 139: ove dorme il furor d' inclite geste / e sien ministri al
e severino non è stato mai beato d' opulenza. -oggetto o bene particolarmente prezioso
bene particolarmente prezioso o prestigioso. d' annunzio, iv-1-505: la lasciai davanti ai
suoi grandi armari di noce, profumati d' ireos, dove due donne accumulavano la
sovracarico di una pellag- gine bitorzoluta e d' una fiammeggiante opulenza di bar- gigli
sia anch'egli segno di ricchezza e d' opulenza nel favellare. pallavicino, 1-125:
fissità morale. -grandezza poetica. d' annunzio, ii-124: ombra, per la
perito contemplatore confesserà sempre che le fatture d' uno scultore mdustre o imitano in tutte le
9. splendore architettonico. d' annunzio, v-3-346: l'acqua dei canali
disgregati ricomponevano nel suo specchio un'imagine d' incredibile opulenza. 10.
con cui viene ordinariamente indicata una specie d' acero, e special- mente l'acero
magellano (fatta eccezione per il fico d' india); sono piante di dimensioni
o elissoidale; vi appartiene il fico d' india (opuntia ficus-indica), il
. durante, 2-335: opunzia: fico d' ìndia. bergantini, 1-335: l'
vo'dire l'opunzia, volgarmente chiamata fico d' india. cattaneo, iii-1-242: l'
gittavano pure gran cespi di cacti e d' opùnzie. govoni, 51: inedia
, 400: mi narri il fratello / d' opunzia megilla / da quale ferita,
pagine, legato di tela verde con fregi d' oro. montale, 3-126: girava
: e i nobili e i ricchi d' italia, prima di dar nome a'figliuoli
, ii-195: tra i diversi popoli d' europa giustificano la proposta che fa il
[dante] fece dopo la morte d' arrigo. tommaseo, xcvii-1-349: vedrete
, della quale ei forma il suggetto d' uno di quei suoi opuseoi etti ch'
su cui ella aveva posto una sorta d' opzione, non le passò inosservata.
pochi del milite bolognese; prima soldato d' una coorte; poi beneficiario (che non
. e quattordici parti de le quindici d' un'altra, grossolanamente assegnando. boccaccio
e calcando un sacchetto eli cuoio pieno d' aria, nel suo calare ti potrà
de tre ore e era nel mese d' ottobre. fiamma, 242: ora propriamente
eccelsa torre / ad ogni quarta porzion d' un'ora / la tremenda sua voce
una dolce carità / di voi, d' ogni bellezza parla del vostro corpo che
ora', v. mezzora. -minuto d' ora ", minuto primo (v.
n. 2). -momento d' ora: tratto di tempo brevissimo.
): fumo dispersi in un momento d' ora, / combattendo fra loro acerbamente.
i propri inimici. -ora d' orologio', sessanta minuti esatti, né più
, 286: mi fece aspettare tre ore d' orivolo. tommaseo [s. v
modo dell'uso fiorentino: è un'ora d' o- riuolo che l'aspetto.
sana in considerarla. -quarto d' ora: quindici minuti. zannoni,
dopo una buona mangiata e una sdraiatina d' un quarto d'ora. leoni, 312
mangiata e una sdraiatina d'un quarto d' ora. leoni, 312: 40 bombe
, 312: 40 bombe ogni quarto d' ora, in mezzo agli urli, al
rimettendo nel taschino il suo grand'orologio d' argento. gobetti, 1-i-698: lunedì
iv-2: le medele son queste: / d' avviarti all'u- n'ora passo passo
e messo il piè drento, al lume d' un torchio bianco, monta la scala
stagione cominciaro a rilevare i loro. d' annunzio, ii- 1117: egli che
palazzo per andare a disinare, è d' intorno all'ora di compieta.
. nelle ore sacre. -libro d' ore: libro di devozione a uso dei
vere preziosità bibliografiche), che i libri d' ore sono designati, anche in italia
, piuttosto con denominazione francese (livre d' heures), che con denominazione italiana
denominazione italiana. i più antichi 'libri d' ore 'pubblicati col mezzo della stampa
al 1488. essi, i libri d' ore classici, contengono le date del calendario
: la seconda illustrazione dei 'libri d' ore 'rappresenta quasi sempre l'editore
notare che ogni edizione di 'libro d' ore 'recava, nel calendario,
il libro doveva servire. in 'libri d' ore 'posteriori a quelli del secolo
dell'arenaria, / sconvolgi i libri d' ore nei solai. -le tre
tre, in memoria delle tre ore d' agonia del salvatore. -ora santa:
, non saranno levate [le genti d' arme], noi le faremo svaligiare e
cena e dato fondo / in men d' un batter d'occhio a quanto v'
dato fondo / in men d'un batter d' occhio a quanto v'era, /
, v-2- 631: l'ora d' andarcene è già arrivata. montale, 2-34
di punta dentro roma. -ora d' avanzo, ora perduta: ciascuna di quelle
: fino un cuoco teutonico nelle ore d' avanzo metteva insieme una copia pe 'l suo
perduta rotolar via piano piano, su d' una sua bicicletta opaca e massiccia.
e la lena glielo permettessero: e d' aspettar poi l'alba, in un campo
sabato. saba, 14: era d' ottobre; l'ora vespertina / di pace
montale, 1-59: sale un'ora d' attesa in cielo, vacua, / dal
un orologio a ruote o sullo specchio d' un orologio a sole. guerrazzi,
di faccia una mostra, cieca, d' orologio: né lancette né ore.
aere le ore / gemon, come sospir d' un mondo lungi dal dì. verga
/ del non veduto borgo montano. d' annunzio, 4-24: le ore battono regolari
sabbione. fagiuoli, iii-156: più d' aver l'ore in tasca io non mi
nei campanili a gridare. -mezzo d' ora ", il momento intermedio dei sessanta
mezzo e simili, cioè un mezzo d' ora. 8. punto del
(43): ho visto io più d' uno ch'era più impicciato che un
muore. pirandello, 7-1057: furono giorni d' intensa felicità: le ore volavano fra
, 1-17: penso ad un giorno d' incantesimo / e delle giostre d'ore troppo
giorno d'incantesimo / e delle giostre d' ore troppo uguali / mi ripago.
a menarmi fuori per prendere un'ora d' aria. jahier, 189: parlato al
voce il conto che non tornava, d' ore e di ricavi, a una puttanella
letture della pubblica università. -ora d' aria', nell'ordinamento carcerario, il
, in cortile, durante l'ora d' aria, un detenuto... si
s. v.]: per cammin d' un'ora; dista quattr'ore di
grande). -anche nell'espressione spazio d' ora. chiaro davanzati, 96-10:
tempo è nuvoloso, / in poca d' ora veggiolo schiarare / e divenire umile
): non fu conceduto piccolo spazio d' ora al discepolo che domandava d'andare
spazio d'ora al discepolo che domandava d' andare a sepellire il padre. beicari,
subito s'accenda / la formidabil ira d' ambidui, / la qual me solo e
): fumo dispersi in un momento d' ora / combattendo fra loro acerbamente.
durissimo incontro, restando per molto spazio d' ora dubbio l'evento della battaglia. d
. bartoli, 9-28-3-62: a guisa d' aquile [le nuvole] volan per
ora il concedesse. -ha poco d' ora (con valore avverb.):
quel che qui passando, ha poco d' ora, / fratei, m'avete
avete visto. -in breve d' ora', entro pochissimo tempo. bracciolini
bracciolini, 1-15-60: de'figli in breve d' ora / fece il dente sanguigno aspra
(1-iv-12): essendo gli stracci d' un povero uomo da tale infermità morto gittati
non ne volle sul letto funebre. d' annunzio, ii-14: chi riconobbe le tue
? montale, 5-12: per un formicolio d' albe, per pochi / fili su
, 15-48: io non parto già d' intensione, / ché, se. mmi
speso dieci giorni a capitolar la resa d' una piazza che si poteva prendere in due
. stava delle ore. fam. d' impazienza. perché spiccichi due parole ci vuole
quell'ora ritirato in una stanza. d' annunzio, ii-615: fa un suo gioco
/ mutevole e gioconda / come la gola d' una colomba / alzata per cantar e
ora che si scioglie, il cenno d' una / vita strozzata per te sorta
so fare schermi / di luoghi tenebrosi o d' ore tarde. leopardi, 22-113:
fuse / nella caldana, cuore d' ametista. -l. 'ora
g. ferrari, ii-397: cavaignac promette d' intervenire al suo modo, all'ora
da questi effetti in chiaro / che d' amore la fame è più potente: /
cosa o quell'altra. -fuor d' ora: inopportunamente, intempestivamente. trattato
: o in dire l'ufficio fuor d' ora, cioè anzi tempo o dopo tempo
v.]: 'fuor d' ora ': passata l'ora intesa o
'non si va nelle case fuor d' ora! '. soffici, v-5-
622: questa di andar fuor d' ora per le case amiche, zeppo
: fa la dea che tutte ardon d' amore, / giovani e vecchie, infìno
foscolo, i-143: vigilando aspetto / d' udir suonar la tua ora suprema.
cose; loro attributo era il diadema d' oro, e portavano agli uomini il giusto
che 'n cima son bobolce / ascon d' ambrosia i fior sacri e divini. salvini
/ mobile imprimono / volto diverso. d' annunzio, i-364: entro le man sue
rappresentò l'aurora accompagnata dalle ore. d' annunzio, iv-2-764: erano innumerevoli,
: io ho altressì a parlar seco d' un mio fatto, sì che egli mi
ora il famiglio mio. f. d' ambra, xxv-2-305: -donde, a sì
ore, di ora in ora, d' in ora in ora, ora per ora
/ sien gli instrumenti suoi; ché d' ora in ora / quando il bisogno
solleva / dalla catasta dei vocabolari. d' annunzio, i-512: ad ora ad
prore / fa trepido romore / qual d' un gregge che beva. -a
, i-24: un bello orivuolo, che d' ora in ora la misura del tempo
città e da una città all'altra corrono d' ora in ora con le novità di
che non solo non sia assolutamente necessario d' ora in ora, ma né anco
tommaseo, sinon., 2921: d' ora in ora suol dirsi di cosa che
di quando in quando. ma, d' ordinario, denota certa frequenza. -con
niente a fare egli ànno / vanno indugiando d' ora in or più læ: /
e contento / di dì in dì, d' ora in ora, amor m'ha
capellature / di tamerici pallide / più d' ora in ora. pavese, 3-207
interminabile, lo sforzo per star vivi d' ora in ora...: quest'
gran copia il cibo / che quant'è d' uopo somministri al corpo, / e
. chiaro davanzati, xlv-57: credo d' in ora in ora / in gioia
32-14: piena di spene / stava aspettando d' ora in ora il messo. foscolo
sostentare la vecchiezza di mia madre, che d' ora in ora rischia di mancare,
o di libia... il vento d' ora in ora fa e disfa i
: ma tutti sono discorsi, variabili d' ora in ora, non pur di
maffeo venier, lii-13-300: le navi d' alessandria, cariche di riso,.
, che vive di giorno in giorno e d' ora in ora. giusti, i-85
faccio a firenze, a vivere cioè d' ora in ora. -a,
francesco da barberino, i-53: vengon vizi d' allato, / che semblan noi alcun'
. -con buona fortuna. cielo d' alcamo, 159: a lo eletto ne
8-1078: all'ultima ora si era ricordato d' es- ser professore di filosofia e di
quantunque il pontefice, mitigato dagli uffici d' un cardinale, gli concedesse finalmente il
un'ora all'altra's'applica, d' ordinario, ad azione o a modo d'
d'ordinario, ad azione o a modo d' essere che finisca. da un'ora
. v.]: 'far l'ora d' una cosa': passare il tempo per
alla buon'ora: va bene, d' accordo, sta bene (come presa d'
d'accordo, sta bene (come presa d' atto, accettazione momentanea di qualcosa)
so dir che questo vecchio studia / d' acquistarsi la grazia della moglie /.
spada presta / ché non vede ora d' averla finita. b. davanzati, i-192
1-ii-436: né vede l'ora di vestirsi d' ostro. manzoni, pr. sp
renzi doveva uscire, e ogni minuto d' attesa, lì fermi, mi sapeva un'
la medesima via delle disgrazie. -poco d' ora: poco fa.
quel pane che meco arecai / poco d' ora mel mangiai. -poter andare
torna in tre quartiv. come formula d' imprecazione per augurare a qualcuno la rovina
voglia dire: 'va'in un quarto d' ora, e ritorna in tre quarti
non credea veder mai l'ora / d' avere il suo fratello a salvamento. note
soler asciuga molti bucati, un quarto d' ora di sole asciuga un gran bucato
v. bucato]: 'un quarto d' ora di sole asciuga un gran bucato '
or convien ch'io ti porga / d' alcuna gente c'ha nom risal
attuale, ai nostri giorni, al giorno d' oggi (talora in contrapposizione polemica col
. giamboni, 10-61: già uso d' uomo hae avuto, ma or se
. petrarca, 96-13: ora a posta d' altrui conven che vada / l'anima
: veramente, ora non c'è ricerca d' operai; anzi, appena appena,
dante, xliii-16: levasi de la rena d' etiopia / lo vento peregrin che l'
del sol ch'ora la scalda. d' annunzio, i-9: or co'giovini mandorli
, iv-302: vennero da ogni parte d' italia, da ogni ordine di cittadini,
madre nella teglia un muto / rivolo d' olio infuse, e di vivace / aglio
aglio uno spicchio vi tritò minuto. d' annunzio, i-387: ora la selva
: ma ora, chi si sarebbe tenuto d' informarsi, e di ragionare d'un
tenuto d'informarsi, e di ragionare d' un fatto così strepitoso, in cui s'
che mi se'sì piacente. frottole d' incerta attribuzione, xlvii-278: molto toccato
or quinci or quindi sopravvegnono gl'incorimenti d' importevole miseria; ma insino al porto
ti gittarono là dove tu eri degno d' esser gittato. -per rafforzare un
falsa detta contra alcuno o detto male d' altrui o tolte dell'altrui cose senza
un lato dell'etereo velo / giovinezza. d' azeglio, 4-193: udì ad un
vi-247: or a noi. qui fa d' uopo / di tutta quanta l'eloquenza
di que'viventi che infino al dì d' oggi da tutte le scuole sono stati creduti
pover'uomo, che sappia dirvi fin d' ora che profitto possa ricavar da voi un
comessione, se vi dà l'animo, d' aconciare queste cose. -da ora
giamboni, 4-264: intendano i nostri d' ora (i quali offendono tutte le
. i fiorentini non sanno che il vecchio d' ora fu nuovo una volta. levi
levi, 1-41: questa [chiesa] d' ora non era che una cappella.
: due stambugi, anche quelli intonacati d' ora. -d'ora in là
sempre criticare: / quel che ci torna d' ora in poi facciamo. manzoni,
bicchiere: era il terzo; e d' ora in poi ho paura che non li
che tenerezza di latte è quello! d' ora in là (quinci innanzi) questi
. piovene, 1-200: mi asterrò d' ora in poi dall'usare il mio
.]: * e ora ': d' impazienza, per imporre ad altrui che
e ora che intedereste voi di fare d' aggiungere? e: che seccatura,
: 'e ora? ': esclamazione ellittica d' impazienza per imporre ad altri che smetta
, sconveniente e simili; e altresì d' incitamento a proseguire cosa incominciata a dire o
dire offendere dio. -non essere d' ora: essersi verificato già altre volte
s. v.]: non è d' ora vale cosa seguita o cominciata a
, i-127: mi fé cenno col dito d' uscir fuora: / io vo'goder
sovra questo colle / io venia pien d' angoscia a rimirarti. praga, 4-53:
eterna, se io avrò la forza d' eternarla in qualche pagina, o almeno
almeno, via, per altri cento milioni d' anni, secondo i calcoli fatti or
boschi il coro grave e lento. d' annunzio, iv-1-183: a destra del
. chiaro davanzati, ii-27: d' avril de l'ora s'ha grande
vidi a l'aura sparsi / i capei d' oro, ond'io sì subito arsi
alcuno, o che pur un poco d' ora movesse una minima foglia su gli
soffia sul lago di como a fior d' onda. 3. figur.
istando più gioioso / ne lo mar d' ogni gioia, / ed un'óra crudele
è ormai invasa dal nume ed impaziente d' oracoleggiare. -per estens. prevedere
un tristo che s'era messo in possesso d' oracoleggiare. cesarotti, 1-xi-41: ora
, profeta. salvini, 36-29: d' eleno, ch'a noi venne / oracolista
dubbiosi mandiamo calcante a domandare li oraculi d' apollo. livio volgar., 6-221:
è uno tempio grandissimo e uno oracolo d' apollo: e dicesi quivi sacerdotesse con
già essi lasciavano cadere in rovina. d' annunzio, iv-2-1172: un pastore conduceva
, e la sua voce come quella d' un oracolo, per la stima grande
responso è sacro. su tronchi levigati d' albero di banano, disposti orizzontalmente,
tre, piccoli cilindri di legno unti d' olio. si fissano, dapprima, gli
mendace suasion s'immerse / nel mar d' amore. giusti, 4-i-343: ei,
erìa la gente a torme, e d' ogni parte / sibilanti del dio pel
come i vii, vuol gli uomin d' alta sorte / consecrare all'ingordaoblivione. dolce
a gesù sedente maestosamente tra folto stuolo d' angeli nella parte superiore del quadro,
, senza soffermarsi alla cattedra materiale, d' uopo è innalzarne una invisibile ed interiore
uopo è innalzarne una invisibile ed interiore d' onde il grande maestro pronuncia i suoi
io mi stimo fortunatissimo in questo, d' esser nato in un secolo nel quale