e dar lodi, j e fai vista d' intendere e russare. / ma da
riscontra in un oggetto, in un'opera d' arte o dell'ingegno o in un
un libro tutto pieno di mende e d' errori e più presto bisognoso d'una universal
mende e d'errori e più presto bisognoso d' una universal litura che di mutazione o
1-ix-268: scrittore, o tu che d' ogni menda ischietto / i plausi avrai
ogni menda ischietto / i plausi avrai d' un pergamini e il voto, / puro
intisichisce e muore, / poetica tignuola d' un sol libro. monti, i-319:
, invisibile a occhio nudo. d' alberti [s. v.]:
la menda che ciascun porge alle virtù d' ogniuno, ma da la natura.
natura feminarum, xxxv-1-523: lo tesauro d' india quanto ch'à preste zano, /
. brocardo, 16: o delizie d' amor, lustro e bel crine, /
di quattro opere, e la menda d' uno asino, che gli guastò. documenti
per lo executore a restituzione o vero menda d' esse. g. morelli,
per menda di loro cavalli 1200 fiorini d' oro. monachi, 116: ricevemo
gli aversari nostri da campo per via d' arme, vogliono paga doppia, mese compiuto
ronzino, che sia di meno valuta d' otto fiorini; e se alcuno ne
e 'l cuore di tutti, la bellezza d' aleria de i conti di malo si
di mendace, / di loquace / presso d' essa ottenne il nome.
infermiccio aggiunge animo vile, mendace, pieno d' ogni impudenza e svogliato d'ogni util
, pieno d'ogni impudenza e svogliato d' ogni util fatica. -che trae in
venuti in pensiero ai tiranni di siracusa e d' agri- gento, per sostener questa fede
a roma, e sotto la fede d' ospizio aver rubato sottocoppe e candelieri d'
d'ospizio aver rubato sottocoppe e candelieri d' argento, d'aver tenuto mano a ruberie
rubato sottocoppe e candelieri d'argento, d' aver tenuto mano a ruberie, ad
mendace suasion s'immerse / nel mar d' amore. summo, 1-iii-562: sono ingannati
è falsa significazione di voce con intenzione d' ingannare. s. agostino volgar.,
e mendacio, cioè uno dire male d' altri e mentire. s. bernardino da
bonità in piacere / dea, via più d' omo, avere: / vizio odiar
tempo si faranno per statutari o mendatori d' essa università. 2. censore
. sf. rammendatrice. = nome d' agente da mendare. mendàzio, v
presente, perirà. = nome d' azione da mendare. mènde,
md), ottenuto negli stati uniti d' america nel 1955 per bombardamento deh'einsteinio
felix mendelssohn-bartholdy (1809-1847). d' annunzio, iv-1-289: al suono del '
, litigano fra loro per pochi baiocchi. d' annunzio, iv-1-598: la bianchezza livida
delle ghirlande sfatte, costituivano una specie d' iniziazione tragica. valeri, 3-248: curve
, fondati rispettivamente da s. francesco d' assisi (1182-1226) nel 1209 e da
] di frati mendicanti predicatori della parola d' iddio. s. caterina da siena
guardate a disposizione de'loro parenti o d' altri superiori. documenti delle scienze fisiche in
. sf. gioc. combinazione del gioco d' azzardo trentacinque, consistente nel fare un'
si legge affisso a una colonna / d' ordin del presidente: / che né
. chiari, ii-55: non gli bastava d' avermi disonorato a lione, mendicando il
italia, facendo correr di sé il concetto d' un assassino e d'un manigoldo.
sé il concetto d'un assassino e d' un manigoldo. pascarella, 1-246: egli
gabbiani] a colpi così fieri bianchi ventagli d' ali... per mendicar briciole
fosse. caro, 6-138: andrai d' italia a quai non terre e popoli,
a quai non terre e popoli, / d' aita mendicando e di sussidi! spontone
vedere in necessità di mendicare l'amore d' un uomo. galanti, 46: i
di grazia che le facessero qualche dimostrazione d' affetto, come a una loro pari
chi viene in india mendicando un po'd' inverosimile, di soprannaturale. prisco, 5-46
strazia, / non venga la disgrazia / d' averne a mendicar dopo una gocciola /
andava mendicando un caffè o la bottega d' un libraio. bacchelli, 1-i-15:
dell'occhio da un animai bruto e d' un altro membro da un altro di
sua « f » non ha bisogno d' andar mendicando la « phi » de'greci
poeti,... abbandonate l'orme d' omero e di virgilio, il mendicano
. salvini, 39-i-49: si contentarono d' una mostra graziosa e d'un semplice
si contentarono d'una mostra graziosa e d' un semplice segno d'onorevolezza, che non
mostra graziosa e d'un semplice segno d' onorevolezza, che non mendicasse il suo
di lasciar le ossa tra via. d' annunzio, ii-467: le fonti attossicate,
di venir a rottura co la casa d' austria e co li cattolici. alfieri,
non vagliono gli addobbi mendicati dall'industria d' una mano e dai sudori d'un
industria d'una mano e dai sudori d' un ago, ma... s'
c. campana, i-1-8-88: il re d' inghilterra imperversato mosse col denaro del re
l'armi nella germania contra la casa d' austria e, presa mendicata occasione di
tutti questi... sarebbero poveri concetti d' una mendicata eloquenza. metastasio, 1-i-1041
il crine / mendicato fulgor di gemme e d' oro. c. gozzi,
. tassoni, 291: dei tesori d' amor ricca e felice, / ma di
dotta, lat. mendicator -òris, nome d' agente da mendicare 'mendicare '.
dotta, lat. mendicano -ònis, nome d' azione da mendicare 'mendicare '.
di povertade, ma se'costrecta per necessitade d' andare mendicando. fiamma, 498:
, punto non giovando loro le ricchezze d' infinite virtudi per liberarli da calamitadi tanto
e dormire come bestie... o d' aver ricorso alla mendicità. muratori,
mendicità, se non quando per mezzo d' investigazioni attive, regolari e saggie sulla
la dolce libertà, già non studia d' essere in altro che in mendichità o in
. figur. povertà spirituale; meschinità d' animo; grettezza, taccagneria. m
gigli, 2-141: stimai ancor io d' aver guadagnato un buon rinforzo per soccorrere
mendico. cavalca, 19-493: la dota d' esto sposo è ogni bene, /
sussidio ai signori mendici le gabelle provinciali. d' annunzio, iii-2-78: serba il tuo
la reggia stessa ospizi di mendici e d' infermi. pascoli, ii-1655: egli [
foglietta, 184: solo m'è dispiaciuto d' aver trovato ancora le strade piene d'
d'aver trovato ancora le strade piene d' infiniti pover'e mendici. panigarola,
me nemico / pensiero ammorza e, d' uom frale e mendico, / mi
al suo componimento: avrei troppo rimorso d' aggiungere i miei a quegli sproni che
troppo cielato / tien l'uom di gioi'd' amor troppo mendico. lapo gianni,
vo'zò ch'eo ve dico / d' amore che me ten de zoi'mendico.
convenesi ch'eo dica / lo tuo fallar d' onni torto tortoso, / non però
/ ma per farne cruccioso / chi d' amor per innanzi si notrica. petrarca
se io me la chiamo leggère o d' intendimento mendichissima, si dié ad intendere che
più sua virtù dispensi, / facendo voi d' ogni suo ben mendici. aretino,
favore, non son tanto mendico ancora d' amici in cotesta città, che non m'
ma del mio male, / rimaso qui d' ogni piacer mendico. rosa, 41
mondo, oggi, pur troppo, mendico d' ogni virtù. monti, xii-5-109:
non ha però mai bisogno e sdegnasi d' accattar dalla ricca. -pallido,
mattina, a trovare le foglie gialle d' acacia che piovono ancora sui davanzali.
. villani, i-4-112: ne i brevi d' umor mendichi pozzi / palpi tan moribundi
indi a poco la-linea per l'obliquità d' altri ingressi di mendica proporzione per la simmetria
ingressi di mendica proporzione per la simmetria d' una reggia. graf, 5-519: abbracciar
tenuta. dell'uva, 175: d' oro e di gemme accolto empio tesauro,
già fatta invidiosa / di lui e d' ogni suo piacer nimica, / volle por
tal sorte, / sarà una passata d' aniballe / contro a i romani..
discacciate e mendiche rappresentarsi come a casa d' amico dinanzi ad amore che tien signoria della
ariosto, 43-135: bisunto e sporco e d' abito mendico. mazza, iv-102:
: s'altri ha mendica e altri ha d' or la barca, / il pelago
, 9-94: chi diventò più ricco d' un maiale l... j rigenerando
pudico... esperto ed inreprensibile d' ogni mal mendo. gelli, iii-16:
imitare infino i mendi e i difetti naturali d' alessandro? manni, ii-46: galeazzo
accento. algarotti, 1-ix-260: gl'inni d' oro e le canzoni audaci / e
/ il vago concento / delle arpe d' argento / il molle tremor. corazzine
ii-142: molle il flauto si duole / d' innamorati giovani e di ninfe / sulle
fiori, fiori, / recingete l'amica d' un nembo / e tra i molli
gatto, 1-219: negli aranci / molle d' odori e di frusci i la notte
cinge or piano or colle, / fecondo d' un liquor soave e molle, /
e buono. batacchi, ii-74: d' aleatico s'empie altri il bicchiere,
sera e l'aerea luna mi seguia. d' annunzio, iv-1-5: l'anno moriva
fratelli, 1-172: l'aria era molle d' un primo fiato di primavera. brancate
molle biondo che par fatto con intriso d' oro e di cenere. tozzi, vi-865
: le selve sì fruttifere e gaie / d' ogni virtù, d'ogni beltà son
fruttifere e gaie / d'ogni virtù, d' ogni beltà son prive, / e
. poerio, 3-630: rapiva la beltà d' intorno / lo sguardo a rimirar le
conti, 1-471: era un alternarsi d' ombre, ora tepide e molli,
, piacevole, armonioso (un corso d' acqua, la corrente); che si
, tranquillo, immobile (una distesa d' acqua). zavattini, i-218:
è chiuso da ogni parte. un circolo d' acqua tra isole; molle come acqua
molli onde lunghe, sparse di vigne e d' ulivi. gatto, 1-68: il
giù discendean l'armoniose corde, / d' oro splendeano. 38. che
consecrati alla madre magna contra ogni vergogna d' uomini e di femmine, 11 quali
femmine, 11 quali infino al dì d' ieri con li capelli lunghi e con la
, che si sostenta col tessere drappi d' oro e di seta, onde si cuoprano
correvano negoziatori ed agenti affacendati a raccogliere d' ogni banda il fior delle belle e
rigore morale, all'austerità, alla forza d' animo; che non tempra ai disagi
/ vuo'ch'a lui vi scopriate e d' adamante / un scudo ch'io darò
b. casaregi, 52: ingorda voglia d' oro ed ozio molle / virtù sbandir
ma la forte alma in molli studi / d' esquisite delizie si temprava, / sì
tutto ciò che desta la voluttà. d' annunzio, vi-31: la vita di francavilla
molle e femi- niìe come si sforzano d' aver molti, che non solamente si
arti molli e i talenti ed abilità speciose d' un individuo. -ant. che
, e nelle rotte righe / trovato scabro d' algebra importuna, / i molli cacciator
, 2-1-169: l'onorata stanza / d' acratia... ha diversi camerini,
delizie e tanti odori / e bagni d' acque tiepide e profumi / che 'l
, iv-57: le notti nel mezzogiorno d' italia hanno in sé qualche cosa di
. / né men zenone e il portico d' atene /... à basta
sugli animosi sensi; / la sapienza d' arrischiati salti / procaci, e i
nel tuo paradiso / le molli canzoni d' amore? -sostant. michelstaedter,
ma scarsa coerenza, armonia, vigore d' insieme (un'opera d'arte)
, vigore d'insieme (un'opera d' arte). -anche: che non esprimecontenuti
dell'arpa in fra le corde / corde d' un arco di battaglia antico, /
e cresce e si scalda, trema d' un tratto e si smorza in un murmure
non pur veloce, ma molle ancora. d' annunzio, v-3-342: questi vocaboli vengono
tanto lucida e tanto vaga, in cambio d' innamo- rarvene l'aborrite eh? domin
più profondi, ma meno sereni: periodi d' affetto addirittura un po'molle s'alternarono
s'alternarono a periodi di sazietà e d' antipatia. landolfi, 8-122: questa confusione
groto, 1-130: servio e ascanio, d' intorno alle cui puerili tempie una lieve
che avrebbe bastato a turbare i sonni d' un eremita. de amicis, ii-699:
attendevano donne ilari e molli / l'approdo d' una zattera. -che cammina
e van femmine molli bilanciando / secchi d' oro sull'omero -dovunque, / mi trapassò
e umida, si è di natura d' acqua e di verno, conviene che
sbalorditi nella loro miseria di stomaco e d' avarizia. d'annunzio, iv-1-469:
miseria di stomaco e d'avarizia. d' annunzio, iv-1-469: veramente bella appariva
possibilità di assorbirla a poco a poco, d' imbever- mene. -di animali
, porgendo in atto, / misero, d' aiutarla ambe le mani.
, ovunque in guerra ei fosse, / d' arme gravando, anzi il lor tempo
, come du vesciche sierose, piene d' una stordita e un po'imbambolata malizia.
cremonini, lxv-101: tu, ministro d' amor, ministro a marte? /
ortiche e rovi e squallida verdura / d' aglio e cipolle. -elargito senza
ariosto, 9-89: sempre atto stimò d' animo molle / gir con vantaggio in
e timidi, essendo cessata l'occasione d' esercitarsi contro mori. assarino, 6-m
6-m: disconvengono le lagrime al volto d' un uomo perché, sendo sudori del
cuore, l'uomo non dee mostrar d' aver un cuor così molle che sappia risolversi
allor fatti, venghiate a far credere d' aver allora assecondato con pregiudizio del giusto
rozzi e duri guerrieri in poco più d' un secolo diventano mollissimi. imbriani,
piena, comoda e intima, ma d' una intimità ambigua,...
, 1-1: la bella indole del fanciullo d' ingegno vivace e di maniere rispettose,
stesso [amore] à nel molle sen d' aminta. fed. della valle,
]: 'molle': disposto alle passioni d' amore, che le sente facilmente.
/ di sposo si, ma non d' amor già priva, / quanto molle di
spene, / molle agli amori e d' ozio molle ignudo. 66. che
tasso, 2-37: un non so che d' inusitato e molle / par che nel
trapasse. bruni, 63: armò d' orgoglio il sen, di sdegno il viso
a vergar le adopra / molli sensi d' amore. g. gozzi, i-19-99:
un non so che di molle e d' affettuoso, che da prima v'era diffuso
a. pucci, 3-5-31: di ventitré d' ottobre, uscendo al piano, /
scosse il cor nel petto! / d' un ghiacciato sudor tutto era molle.
14-120: di fango brutto e molle d' acqua vanne / tra il foco e i
molle / su cui sbatton le ciocche. d' annunzio, iii-1-773: -sei tutto molle
: vide bellissimo destriere, tutto molle d' acqua, il quale sbuffando e scuotendosi
i fiori / veder di sangue umano d' ora in ora. p. fortini,
volte rivolti in vèr le stelle / d' umidi sprazzi e di salata schiuma /
non sei arrivato. -imbibito, impregnato d' acqua, inumidito. cellini, 657
uno drappo di lino molle in olio d' uliva. trattato delle mascalcie, 1-290:
la forza necessaria tra quelle lenzuola molli d' ospedale, $u quei materassi caldi in cui
quando è di mezzana disposizione. frottole d' incerta attribuzione, xlvii-273: sparse son
è breve, ma ripidissimo, e d' un terreno che, quand'è molle,
terreno ancora molle di pioggia, uscì d' equilibrio e cadde. onufrio,
il terreno era verde di muschio, molle d' umidità pascarella, 1-242: il sole
meno atti a resistere, se pur d' ingegno e provvidenza non si vantaggiano.
vantaggiano. -sostant. terreno zuppo d' acqua; vegetazione intrisa di rugiada o
v.]: 'molle': terreno bagnato d' acqua, non però tanta che ristagni
gnoli, i-288: quanti brillarono occhi d' amanti, / molli di lacrime,
le coltivaste mai [le radici delle rose d' amore] con solleciti pensieri, né
, / fea biancheg giar d' incerta luce i colli. mamiani, 10-ii-642
dezza estrema della terra e del sole. d' annunzio, v-3- ^ 834:
dì 11 di febbraio, l'anniversario d' una sera nebbiosa e molle in cui i
di un lago, di un corso d' acqua (un luogo). dante
., 30-66: li ruscelletti che d' i verdi colli / del casentin discendon giuso
, / qualor nel patrio fonte, / d' aromati amorosi / lussureggiante e molle,
che intonaca dentro la chiocciola, e d' essa massima- mente il più intimo girellino
le pietre, quantunque rozze, sono però d' apparato, bene squadrate e spiccate in
74. fis. che ha lunghezza d' onda alquanto grande; poco penetrante (
in partic.: che ha lunghezza d' onda uguale o superiore a 6 nm
scotendo, in- vian sull'ale / d' agili spirti la nativa immago / le
ormeggiarle di figure e forme, / d' atti, di cenni, di color,
senza che possa conoscersi differenza nella pronuncia d' una lingua o dell'altra; come
delle lenti state in molle in una zucca d' acqua, che già cominciavano a nascere
assai tempo innanzi e con gran copia d' acqua, prima che tu la metta
, che da'salci e olmi / e d' altre piante o da fior vari han
degli altri fiumi / che fan molle d' italia il vago grembo. -ammorbidire
mitigare (un sentimento, uno stato d' animo). betussi, 3-154:
; mitigarsi (un sentimento, uno stato d' animo). dell'uva, 150
, i-245: a quel canto ripieno / d' armonioso mele /... /
, togliere ogni volontà, ogni forza d' animo. pirandello, 8-1 no:
un certo tempo in un determinato stato d' animo. bontempelli, i-767: ogni
pan molle. vede? io ragiono d' arte e lei mi risponde picche,
tratto tratto parlando la tastiera gialla d' avorio, lui molle-appog giato
che, schille, gambarelli di mare e d' acqua dolce. cito lini
i netti scheletri crescono e s'inombrano d' ombra. = comp. per
, breve folata di vento. d' annunzio, 4-ii-86: o contessina, questi
un formicolio lussurioso? = nome d' azione da molleggiare1. molleggiarne (
era rimasta fedele nel vestiario alla moda d' allora; la sottana ampia, a campana
ii-70: sulla curva del pavimento stradale d' un asfalto soffice... molleggiano i
dello stile sempre insaldato e ritto e tutto d' un pezzo. = nome
un pezzo. = nome d' azione da molleggiare1. molléggio, sm
, rinunciatario, che denota scarsa forza d' animo, fragilità morale o, anche,
non sono sì folle ch'i desideri d' essere infermo, ma se 'nfertà
l'attica, piangeva con voci non punto d' uomo costante. siri, 1-iii-219:
poteva tanto affliggerlo che di vedersi forzato d' usare della sua autorità a sostento della
il sofà, com'è lo stil d' italia. pananti, i-5: sta mollemente
adagiato / in sale ricche di cristalli e d' oro. foscolo, vii-27: se
, 1-422: la giovinetta, coperta d' una lunga veste candida, era distesa
e mollemente adorno / la man callosa d' eritrei rubini, / trasse con fuso
braccia, come se fosse al quarto atto d' un melodramma. d'annunzio, 1-370
al quarto atto d'un melodramma. d' annunzio, 1-370: si toglie le fini
toglie le fini calze di seta, d' una tinta così rara che non ha nome
colla mano entro il nido, ma d' unir l'intero numero delle uova in
che è quel silenzio e quell'immobilità d' annunzio, iv-2- 318: su
su la parte destra gli estuari risplendevano d' una bianchezza abbagliante, d'una bianchezza salina
estuari risplendevano d'una bianchezza abbagliante, d' una bianchezza salina, su cui ad
a recitare mollemente dei versi francesi. d' annunzio, i-413: cantava molle- mente
mio piccolo letto e ricoperto / di tappetivaghissimi d' egitto. -con un beccheggio smorzato.
/ paion falciare mollemente in aria. d' annunzio, vi-6: passa placida l'
ma danze / e di ninfe e d' egìpani, ma bianche / fronti di
del titolo e dignità, che aveva, d' assessore del tribunale de'riti.
passava mollemente dalla malattia alla guarigione. d' annunzio, iv-2- 117: il
117: il parto falso si produsse d' improvviso, con una di quelle terribili
presto può empie il carniero o il cesto d' ostreghe, che trova in fondo del
appuntare e sostenere l'acconciatura; becco d' oca. testi, 3-67: il
ritta, v'acconciavan dentro mollette finissime d' acciaio. manzini, 12-30: sua
puleggia che, dalla sommità del castello d' estrazione situato all'imbocco dei pozzi minerari,
minerari, serve a richiamare la fune d' estrazione. 5. girella orizzontale,
sporte. inventario. di alfonso li d' fste, 2210: due mogliette da lume
eran di necessità., ventimila turibili d' oro e per fin le mollette da smoccolar
carena, 1-184: 'mollette': arnesetto d' acciaio non guari dissimile alle molle da
le mollette per lo zucchero della pulcella d' hilversum? moravia, xiii-7: indaffarata
, con mollette picciole di ferro o d' argento, quali portano appese al fianco
'n van cerca di trarre / il ferro d' essa or con mano, or con
carena, 1-89: 'mollette': arnesetto d' acciaio a gambe elastiche, appuntate in
, con cui si modifica la spaziatura d' una riga quando la pagina di composizione
bilanze. dalla croce, v-32: è d' uopo... quassar il dente
: lo 'ntestino delle vitelle e d' altri animali ridotto in vivanda. dai
precedenti operazioni. = nome d' azione da mollettare. mollettièra,
non sia una straordinaria e violenta percussione d' aria. bertola, 245:
-per estens. levità, leggerezza. d' annunzio, iv-1-175: dalla penultima terrazza.
. 3. comodità. d' annunzio, iv-1-74: l'aria calda,
di donne. ottimo, ii-323: d' accidia vegnono te- piditade, mollezza e
sbottonata. -debolezza, fiacchezza d' animo, povertà o scarsa intensità e
, 3-149: naturai lentezza e mollezza d' animo. frachetta, 119: non par
, 4-563: chi troppo si travaglia d' altrui miserie, e d'o- gni
troppo si travaglia d'altrui miserie, e d' o- gni bene di quelli ne fa
. tutte le apparenze della giovinezza. d' annunzio, iii-2-135: le sette danzatrici
quel suo passo pieno di mollezza. d' annunzio, iv-1-386: io vedevo sul suo
. sui colli ulivi a fìtti boschi d' un'ondulata mollezza glauca da cui spuntano
briciole pei suoi compagni di trastullo. d' annunzio, ii-305: odor dell'eterno
i-67: poi non mi ponge più d' amor l'ortica, / ch'assembr'a
anche alla rosa / ed al filetto d' oro. -mollìcola. s
vo'passare da co- testo mollicchio. d' annunzio, iii-1-1095: il cato- blepa
], 11-51: i mollicichi [animali d' acqua] e quei c'han guscio
di umidità; alquanto intriso e impregnato d' acqua o di materie liquide; reso
: col fodero tutto molliccio]. d' annunzio, iv-2-1083: egli non parlava
? -sm. terreno alquanto impregnato d' acqua (o anche fangoso).
pian terreno, dove rovescia continuamente secchi d' acqua di pozzo per indicare che per quanto
e spadoni a due mani fur disutili. d' annunzio, v-1-247: si diceva che
di umidità (il vento). d' annunzio, iii-1-1216: afa di scirocco:
cicognani, v-1-461: nuvole sciroccali, rovesci d' acqua, e poi, a un
gli occhi e si conturbano le viscere. d' annunzio, ii-916: d'austriaco sevo
viscere. d'annunzio, ii-916: d' austriaco sevo unto il molliccio / soldan
più degno in vero di un popolo d' eunuchi che non de'robusti e dignitosi
vano a un entusiasmo fittizio, mollichiccio d' affetti stemperati in luoghi comuni.
'lo tuo bello stile', è qualcosa d' umidiccio, di mollichiccio, d'appiccicaticcio
qualcosa d'umidiccio, di mollichiccio, d' appiccicaticcio. v'è del rettile.
. e quando uno à la disgrazia d' una natura troppo mollicona, bisogna che
ceresa, 1-998: man fuora d' ogni cura eburniata, / mollicula
sé, non da mangonio, / né d' artifizio al cun mangonizata.
aspra distanza schivare. = nome d' azione da mollificare. mollificante (
, 1062: per cacciar le macchie d' olio attaccato alle vesti, ci è bisogno
olio attaccato alle vesti, ci è bisogno d' un altro olio che lo mollifichi e
molli, s'imaginò il semplice giovinaccio d' aver trovato il modo d'intenerire e
semplice giovinaccio d'aver trovato il modo d' intenerire e far molle la sua facenda.
imola volgar., i-253: li cavalieri d' a- nibale... aveano.
cavolo mangiata astrigne il ventre ed il brodo d' essa 10 solve e mollifica. pallavicino
il quale si mollificò ver lui, d' inimico facendosegli amico ed operando per sua
destra del'eterno padre, a modo d' un grandissimo pelago, o vero mare d'
d'un grandissimo pelago, o vero mare d' acqua, che di continuo traboccava ne
si dispose il duca... d' arrendersi a'suoi voleri. f. casini
. 9. attenuare l'audacia d' una metafora o di un progetto;
di un progetto; moderare la rigidità d' una dottrina. b. cavalcanti,
potenti a commovere e mollificare la mente d' ogni prudente e forte. -istupidire
empiastro mollifìcativo con oglio e sugo d' erbe, lo fece levar in piedi.
è per far cosa degna della casa d' otomanno. l. bellini, xxvi-3-
enfiature de'nerbi. = nome d' agente da mollificare. mollificazióne,
, l'inzupparsi, l'impregnarsi (d' acqua o di un altro liquido o
viltà dà speranza. = nome d' azione da mollificare. molliga,
de'begli occhi modiste, / fabbra gentil d' amore, / il mio ferrigno core
, ed a ritrar sul tebro / d' un saggio e prode americano il volto.
non veduta man sentesi in questa / d' acque stillate in tepida lavanda / condur pian
asprezza di un sentimento, di uno stato d' animo, di un atteggiamento, ecc
pietà mollisca / quel duro gelo che d' intorno al core / l'ha ristretto il
giù verso il terreno, producendo fino d' allora le barbe. 2. per
1-i-82: era uomo militare, sopportantissimo d' ogni fatica, disprezzatore d'ogni cibo
sopportantissimo d'ogni fatica, disprezzatore d' ogni cibo delicato e d'ogni altra mollizie
, disprezzatore d'ogni cibo delicato e d' ogni altra mollizie. gualdo priorato,
buona educazione avuta, divenne uno spregiatore d' ogni mollizie. magnanima, xviii-7-814:
mamiani, i-31: si suole un metodo d' educazione che ne assuefaccia all'austerità,
lussuriosi. 5. debolezza, fiacchezza d' animo; mancanza di coraggio, di
erano passati tanto inanzi che avevano ardito d' assediarlo una volta dentro il palazzo proprio.
affetti,... avengaché egli fosse d' anni grave, non cessò però mai
cessò però mai la sua ardente affezione d' amore in versi esprimere. ma perché
lei, la dolcezza del venticello. d' annunzio, ii-183: tra il cretico mare
: io altro non adduco, se non d' aver più tosto applicato alla sodezza dei
non sodo: -ant. ricco d' acqua (un luogo). venuti
vapori sulla faccia, da parere il tuorlo d' uovo dentro il chiaro: o tepido
la cera sagacemente otturati, col mollo d' acqua, ed ecco posto nel fuoco
convenne in un bagno andarsi a mollo / d' acqua calda. -levare il becco
verranno canditi. sciascia, 11-98: d' inverno, i piedi stanno sempre a
che s'hanno ad abitare sian fuori d' ogni umidità e mollore. -in senso
-per simil. madore. d' annunzio, v-3-192: la faccia di cola
valore fortemente spreg.). d' annunzio, iii-1-961: -sei venuto / dopo
senza / scheletro, nato dal seme d' un vecchio. /... ho
d' annunzio, i-300: ella dormia da tempo
. -chi). ant. varietà d' acero. -anche: la radice di tale
più eccellente è il molusco et e'nocchi d' amendue questi alberi: ma il brusco
rosso, 222: quanto al porto d' ostia, tirò un'ala di muro dalla
favorire a ridosso una tranquilità relativa. d' annunzio, iv-1-1037: la città e
due ale prominevano impacte, di plumule d' oro, di colore rosaceo pavorino e
e che hanno portato pregio di virtù d' arme,... sapendosi ancora
civili di iulio cesare e pompeo e d' altri romani, le genti regnicole ne le
dimo- strarebbe gran fede congiunta a grandezza d' animo quella d'un molosso, ch'
fede congiunta a grandezza d'animo quella d' un molosso, ch'avendo incontra o cinghiale
nella corte i molossi ed i limieri. d' annunzio, iii-1-449: un giorno nella
l'altra fece appena appena l'atto d' indietreggiare. le fu sopra. gozzano
molosso }: 'molossogiambo': piede composto d' un molosso e d'un giambo, come
: piede composto d'un molosso e d' un giambo, come 'insana-
grido: 'viva l'italia! '. d' annunzio, iv-2-816: per i tramiti
). landino, 363: tomaso d' aquino,... uomo bono per
fronte ai palafreni / pendente nappa. d' annunzio, iv-1-971: pareva che un'anima
multiplice, massime de camerieri della chiave d' oro. plur. alquanto numerosi,
: la signora bal- dinotti si lusingava d' impedire i molteplici e sfacciati tradimenti del
varchi, 21-7: la proporzione razionale d' inegualità maggiore, chiamata multi- plice,
comparata a una minore la contiene più d' una volta, e la contiene a
fiori, differenzia di frutti, multiplicità d' animali. savonarola, 8-ii-235: per la
di spirito, si fa scorgere in più d' un luogo tutt'altro che fanatico per
non ammettiamo quella sin qui ricevuta multiplicità d' orbi solidi. b. fioretti,
predica, non si afferma e si nega d' una moltitudine di enti, a meno
questa esperienza universale e perpetua dell'atto d' intuizione insegna di necessità che le idee
pensiero assoluto non può essere multiplicità simultanea d' idee sentite. mazzini, 8-255:
, vi-23: quando col preso numero d' egual multiplicità delle bf, fa,
arzagoghi e balle di sermenti / cercavan d' ipocrate gli argomenti / per mettere in
: 'moltiloquo': pieno di ciance. d' annunzio, v-2-278: temperando varguzia del cruscante
tronca una parte per dato e fatto d' ignoranti: tu dirai 'moltiplicazione'. betteioni,
, 159: in trentasei migliaia / d' anni lor cerchio appaia, / senza torre
fu confortatrice di questa opera, meritò d' avere molti- licamenti di pianti e
può ben far multiplicamènto / o somma d' anni che risponda uguale / allo tempo eternale
il dicto montiplicamento. = nome d' azione da moltiplicare. moltiplicando, sm
'moltiplicando': numero da moltiplicarsi per via d' un altro; ed è uno de'fattori
. loredano, 2-281: gl'impressori d' oggi dì moltiplicano gli errori nel volerli
: io ho bisogno di agricoltori e d' industriali e voi moltiplicate gli avvocati.
intorno alla persecuzione di don rodrigo. d' annunzio, iv-1-38: acuire o moltiplicare
approvato. -produrre abbondantemente. d' annunzio, iii-1-1107: ecco che la terra
lucida ed è chiara quella parte. d' annunzio, iv-1-214: una pineta tra il
e l'ire, / le parole d' oltraggio e le percosse. morando,
fiorina, moltiplicando le percosse, cerca d' eccitarli a cantare, più i grilli
tempo di raccogliersi in più seri propositi. d' annunzio, 4-ii-82: un roseto erasi
villani, 1-7: fiesole multiplicò e crebbe d' abitanti in poco tempo. a.
abitanti fur franchi per dieci anni / d' ogni fazion, onde multipricaro. zanobi
malispini, 24: e'detti figlioli d' uberto molto multiplicarono in loro nazione. bibbia
acciò le biave multiplicano e siano migliori. d' annunzio, iv-2-179: dal lato di
tempo non vi sarà bisogno di quello d' america. -con riferimento a soggetti
sì ch'io son vostro sol, non d' altra donna. fazio, i-29-2:
fare delle cose male a lei convenienti d' oprare e a me sostenere. velluti
volontà al detto bonaccorso e figliuoli di donato d' abitare meglio e fare altrove fondaco.
del favor de l'imperadore, moltiplicava d' ingiuriarlo, a la presenza di molti
et a buoni costumi et a multiplicare d' avere. leonardo, 2-95: se tu
moltiplica- tamente anco nelle più colte contrade d' europa. = comp. di moltiplicato
crescere di quantità, di numero, d' intensità, a propagarsi, a diffondersi
sentimento che il veleno varioloso sia sempre d' indole fermentativa e moltiplicativo di se medesimo
, però che è la nona parte d' asso numero. lenzoni, 82: le
. lenzoni, 82: le parti d' un tutto, o rotti che le vogliate
mia buona madre bologna, mi trovai d' un subito così ingrossate e moltiplicate nel
ingrossate e moltiplicate nel pensiero le difficoltà d' un assunto, il quale tuttavia io non
impossibile, volontade mi giunse di parlare d' amore. campofregoso, ii-3: io
riscontri, trovare le alterazioni e varietà d' influssi da quelli dependenti.. v /
e sì moltiplicate specolazioni, onde costumano d' eternare e d'inviluppare ogni disputa alcuni
specolazioni, onde costumano d'eternare e d' inviluppare ogni disputa alcuni moderni. muratori
truova oggidì sì moltiplicato in tante città d' itaiia che ognun sei procaccia per far intendere
. manzoni, vi-1-23: questo impiantarsi d' una lingua dove già ce ne fosse un'
. calvino, 10-56: dei corsi d' acqua incanalati nelle tubature d'armilla sono
dei corsi d'acqua incanalati nelle tubature d' armilla sono rimaste padrone ninfe e naiadi
alberto, 73: questo medesimo novero d' anni e il suo qualunque multiplicato, alla
: ah dio grande e non capace d' inganno nel tuo giudicare. tanta stima nella
ma, oh forze mirabili e dolorose d' un pregiudizio generale! non già al trovarsi
con cui gli untori ci avessero trovata d' eseguire in grande il loro empio disegno
saziare le turbe che seguivano gesù cristo. d' annunzio, iv-2-142: le nozze di
così fatte ne seguì sì grande multipricazioni d' uomini che pas no-lli puote comprendere e
di queste isole domandarono aiuto di gente d' arme ad agusto contro alla multiplicazione de'
peste sopra le gran moltiplicazioni e congregazioni d' animali, e massime sopra li omini
trovato che la multipli- cazione del semidiamitro d' un circulo colla metà della sua circunferenzia
come del numero de'voti positivi e negativi d' una assemblea. b. croce,
multiplico di falli sopra falli del duca d' arcos. magalotti, 14-35: si consideri
unitamente con altre voci, il corpo d' un solo vocabolo. salvini, 41-364:
secondo la considerazione provata da iovanni figliuolo d' el-almansore, con multitudine d'altri savi
iovanni figliuolo d'el-almansore, con multitudine d' altri savi. storia de troia e
cagione, non dico di riposo, ma d' un certo sollevamento. tasso, 11-iv-5
istantaneamente, in pensiero ad una moltitudine d' uomini: o, se pure una tale
lo cielo, e pareami vedere moltitudine d' angeli li quali tornassero in suso.
intorno che andarono a pericolo più volte d' esser soffocati. campiglia, 1-594:
per le vie invase da un fremito d' incertezza, commosse da un desiderio, agitate
, commosse da un desiderio, agitate d' una speranza. de sanctis, n-132:
dei mille e dugento debba colla giunta d' altre otto centinaia accrescersi a due mila;
arrivò in questo frattempo il dì dieci d' agosto, giorno fatalissimo alla libertà,
mille navi con grandissima moltitudine di genti d' arme a cavallo e a piè. boccaccio
più inganni nelle guerre che una moltitudine d' uomini che, se bene hanno la
poemi così cibo comune ad ogni sorte d' uomini, è cagione d'essere perpetuato
ogni sorte d'uomini, è cagione d' essere perpetuato ne la mente de la multitudine
e pernici],... faccia d' aver luogo chiùso, o di tegoli
aveva più di cinquecento, maestri tutti d' architettura e di fabrica. tasso, 11iii-
laonde in un medesimo tempo è abbondanza d' olive e d'api, ma non
medesimo tempo è abbondanza d'olive e d' api, ma non di mele e d'
d'api, ma non di mele e d' oglio ne l'istessa stagione.
moise... guidò lo populo d' egitto insino in etiopia e menollo in
4-2-207: prodigiosa moltitudine di molestissimi insetti d' ogni genere, de'quali molti invisibili
schiaccia con le scarpacce ferrate quei fili d' erba, schiaccia una moltitudine di quelle formiche
galileo, 4-3-100: né ^ ingannerete d' un palmo, e massime se piglierete
quali alla lontana gli davano l'aspetto d' una scacchiera a mezza partita, lì
ha intorno a sé una moltitudine infinita d' opinioni, di fantasie e di novità mazzini
loro pene. -frequenza. d' annunzio, iv-1-92: talvolta, fra le
moltitudine le davano imagine del tremito innumerevole d' un mar calmo d'estate.
del tremito innumerevole d'un mar calmo d' estate. -numero di parti.
sanza divina inspirazione fabrizio infinita quasi moltitudine d' oro rifiutare, per non volere abbandonare
volgar., 1-85: con moltitudine d' acqua la forza della fiamma si spegne
, 3-183: la vera unità è fuori d' ogni moltitudine e composizione. savonarola,
rappresenta l'azzione, non permettono moltitudine d' azzioni o pure azzione d'una gente
permettono moltitudine d'azzioni o pure azzione d' una gente, anzi bene spesso non
dato lor per lutto: / io dico d' aristo- tile e di plato / e
, 754: è collocata la città d' amiens sopra la riviera di somma, la
porto di molte cose, e talora d' una medesima l'ho diversa. cesari,
al re [salomone] centoventi talenti d' oro e spezie molte e gemme preziose.
petrarca, 42-14: stelle noiose fuggon d' ogni parte, / disperse dal bel
... / ch'anime molte d' eroi si gittò innanzi nell'hade.
antichi quanto moderni... molti e d' ottime edizioni ne richiede ogni profession letteraria
e stampati e manuscritti l'erudizione. d' annunzio, iv-1-607: sotto il quale [
camminassero su pavimenti e scalinate di nuvole d' incenso. -con uso improprio e
predominare su le altre, non pareva d' avere patria. -ripetuto nelle forme
né persuasioni o minaccie de'padri o d' altri possono farli prevaricare. tasso, 4-5
paurosa gente / che da le man d' orlando era fuggita. misasi, 7-i-228
città si sa la cosa, / e d' ogni parte tutta s'è raccolta.
dell'italiano sembra parafrasi... d' avvenimenti originati per avventura e in atene
selva e ove erano i luoghi malagevoli. d' annunzio, i-417: quivi stagna tra
molta non già! d' annunzio, iv-1-165: non posso stare
dentr'al cuor sent'un amor novello / d' aver oimai la vostra canoscenza. cantari
e presero audacia di favellare in guisa d' eloquenza. compagni, 2-20: questi bostichi
par., 27-45: per acquisto d' esto viver lieto / e sisto e pio
or vi domando, sulla mia parola d' onore vi prometto di mantenervi quel
negri quelli [colorii che contengono molto d' umore e azzurri gli altri che n'hanno
, non passare molto). bandino d' arezzo, xii-1-322: di po 'l consiglio
non passerà molto, / che parleranno d' un altro linguaggio. ariosto, 24-42
per quell'atto mostrasse il fratello barbaro d' essersi compunto e placato, non andò però
mandarvi il carme intitolato alle grazie. d' annunzio, iii-1-73: io l'ho
. segneri, iii-3-265: tra non molto d' ora, digerito il vino di questa
begli occhi leggo / quant'io parlo d' amore e quant'io scrivo. boccaccio
, 63: son padre anch'io / d' unica e cara e, se mi
amanti, / ma pochi son nela grazia d' amore. dante, convu i-xi-ii:
convu i-xi-ii: molti sono che amano più d' essere tenuti maestri che d'essere.
amano più d'essere tenuti maestri che d' essere. idem, par., 13-125
piena di rimproveri e di consigli e d' acerbe verità sui molti che pretendono farsene
che pretendono farsene educatori, al dì d' oggi, materialisti, cattolici, diplomatici
1-112: ciascun per sé, mentre d' esser cari ad una sola donna s'ingegnano
importante moltissimo, e trascurata comunemente. d' annunzio, iv-1-283: -e della parola
che più li agrata, / e via d' un passo è più dottata. latini
e della sua parte, molto ricco d' avere. iacopone, 1-58-18: mea mate
. tasso, 3-39: è guerrier d' alto sangue e molto esperto, /
sangue e molto esperto, / che d' età vince e non cede di merto.
monti, i-273: con buona pace d' omero, [le cicale] cantano
i miei tormenti divenivano ancora maggiori. d' annunzio, iv-1-23: accese...
lon- giamenti / senza alligranza e joi d' amuri è stato. iacopone, 1-26-45
proposito... raccorre co'danari d' altri i suoi antichi soldati. tasso,
ovunque in guerra ei fosse, / d' arme gravando, anzi il lor tempo
questa città un palagio di marmo e d' altre ricche pietre; le sale e
ho un bruolo molto grande, che d' ogni maniera d'erbaggio è copiosissimo
grande, che d'ogni maniera d' erbaggio è copiosissimo molto. redi, 16-v-242
. - / sì, ma in bocca d' uno stolto. manzoni, pr.
petrarca, 32-5: non molto andremo / d' amor parlando ornai, ché 'l duro
, iv-vi-3: l / uno si è d' uno verbo molto lasciato da l'uso
tasso, n-ii-245: molto mi piace d' avere spesa con voi gran parte di
dritto stante / sur una piazza. d' annunzio, i-548: bere io non posso
domeniche, ricetto di sgualdrine pubbliche e d' ubbriachi. -non avere per molto
e indeterminato: perqualche tempo. d' uste, 270: in mezzo alle sue
don abbondio, come, nel forte d' un temporale notturno, un lampo che illumina
il pensiero di rivederti pur momentaneamente. d' annunzio, iv-1-211: scrivendo queste pagine
cagione, essa è momentaneamente caduta. d' annunzio, iv-1-791: questi udì, nel
dell'anima, distinto, lo stridio d' un tarlo. e il piccolo fatto bastò
... / chi ghiribizza a'nuvoli d' agosto, / chi scende e sale
il tempo prescritto al sig. torras d' uscire dalla cittadella. -che viene demolito
felicità devono amarsi fino alla tomba. d' liste, 112: questa savissima legge.
spv 21 (353): al suono d' una voce di donna, la poverina
un'attenzione momentanea ora pigliava rilievo. d' annunzio, iv-1-181: quando ella conservava con
. dotti, 1-225: momentanea beltà d' oro caduco, / che splendi nel
ohimè, che ti sovrasta un sasso d' urna. l. gualdo, 959:
illusorio. sbarbaro, 4-21: lo tenevo d' occhio e quando franava lo imboccavo sollecito
occhio e quando franava lo imboccavo sollecito d' una 'popolare'...: solo
ben vivere, 1: tutta la vita d' uno uomo, s'elli vivesse mille
ora di giorno over di mese o d' anno / non pò passare, o attimo
un altro momentoo punto, in una serie d' altri punti o momenti.
, / ma forza assai maggior che d' arti maghe. boccaccio, iii-i: se
e dolcissima amatrice, per un momento d' ora non ti partisti da lui. ariosto
il capitano di giustizia con una scorta d' alabardieri. leopardi, 845: fammi felice
confesso però ingenuamente che al gran momento d' appiccare il foco mi tremava in mano
modo intrinseco e insostituibile, l'opera d' arte visiva. bellori, iii-250:
è momento solenne o doloroso, nella vita d' un uomo o d'una gente,
, nella vita d'un uomo o d' una gente, in cui un misterioso conforto
... che il motto stòrico d' un momento storico. cameroni, 170:
, aveva risentito delle memorie strazianti. d' annunzio, iv-1-257: aveva...
mazzini, iv-6-102: è il momento d' agire. garibaldi opera nel sud;
. fucini, 4-142: apprese [d' annunzio] e fece sue, in
nitti, come in zeno, in forza d' una spontanea causalità; e si succedono
di cose naturali, ove un guscio d' ostrica ha lo stesso momento scientifico della
radirobane diceva che il mio male non era d' alcun momento. loredano, 316:
, 1 -3-14: altri usano un'arma d' asta simile alla ronca, ma co
giù da cavallo, e questa sorte d' arme ancora è stata assai antica nella milizia
di un libro, di un'opera d' arte); veridicità, fondatezza (di
di. poco momento può aver composto d' innanzi. landolfi, 15-70: ah nulla
pernicioso momento al reame che lo riempié d' innumerabili calamità. 16.
momento, nondimeno per il gran numero d' esse adivenga che, dove mancano con
. -portata (di un corso d' acqua). colletta, 2-i-455:
ladri hanno certi articoli e certi momenti d' onore tra se stessi, a cui
, il momento centrifugo, il momento d' inerzia assiale, il momento d'inerzia planare
momento d'inerzia assiale, il momento d' inerzia planare e polare, i momenti
momenti di forze aerodinamiche, i momenti d' impulso, il momento flettente e torcente,
(cioè per la distanza della sua retta d' azione dal punto). -momento di
la rotazione di un corpo. -momento d' inerzia di un insieme di masse rispetto
anco quel momento e quella inclinazione naturale d' andar ciascuna al suo proprio luogo.
tanta forza o momento quanto e il peso d' una mole d'acqua eguale alla g
quanto e il peso d'una mole d' acqua eguale alla g o vero alla d
. viviani, 4-4-3: momento assoluto d' un grave e d'altra qualsivoglia forza
4-4-3: momento assoluto d'un grave e d' altra qualsivoglia forza, animata o no
che nelle baliste ordinarie, fu giocoforza d' accrescere a dismisura la lunghezza delle vette
in generale consta di due momenti: d' una moltitudine di uni (possibili o attuali
il castigo intimato subito non fu che d' esser rinchiusa in quella camera, sotto
suo mugolo dolce prendeva a momenti timbri d' una ferocia perduta. -secondo l'
la casa è rimasta chiusa dal mese d' ottobre. -da un momento all'
conveniva ritirarsi da quell'operazione, vicina d' ottenere in momenti la resa. m.
il prezzo di lire io pel luigi d' oro e di lire 5 pel luigi
oro e di lire 5 pel luigi d' argento, avrebbe in momenti impoverita la francia
tutti e due senza un obolo. d' annunzio, iii-1-276: in questo momento
più di cento. tasso, 5-89: d' una in un'altra lingua in un
questo miele mi fece sovvenire che prima d' allontanarmi d'atene doveva salire sull'imetto
mi fece sovvenire che prima d'allontanarmi d' atene doveva salire sull'imetto: mi
ogni momento. pascoli, 349: veder d' attimo in attimo più chiare / le
peso e senza senso: / sprofondar d' un millennio ogni momento! ojetti,
imbecillità, l'insipidezza / o altro d' alma e di cor non apparente / vizio
dea inclinando il capo sur un libro d' omero o di dante, o su
andolfi, 2-56: il suo strano fascino d' un momento si doveva a una combinazione
il reciproco contento / giusto è ben d' accomunar. -godere il momento:
problemi, voglio dire, della libertà d' insegnamento, della istruzione obbligatoria e della
2. che ha interesse e contenuto d' attualità. p. petrocchi [s
]: 'momentoso': del momento, d' attualità 'la scienza delle mitologie e delle religioni
. dotti, 1-404: poiché inghiotti d' alta discordia il pomo, / villani
/ fuggo il morso letal di più d' un momo. fagiuoli, xii-146: momo
momo / s'aggiusta la magrezza / d' aver due spalle, il pomo / d'
d'aver due spalle, il pomo / d' adamo. 4. prov.
. pulci, 18-118: nato son d' una monaca greca / e d'un
nato son d'una monaca greca / e d' un papasso in bursia, là in
delle più giovani: ma è della costola d' adamo. fucini, 572: le
maddalena, una zitella sui venticinque anni, d' un biondo slavato, allevata dalle monache
, chiamata rea silvia, sotto spezie d' onore fece monaca de la dia vesta.
per antico fu'vittoriosa / in facto d' arme, et or son fatta monica,
avea designato soddisfar le doti e monacaci d' alcune sue figliuole col denaro che dovea ri
di fuori, sempre costante e ferma d' abito monacale stette nel cuore. b.
g. bentivoglio, 4-554: per abitar d' ordinario gli abati monacali ed i nobili
garda alla destra cala le nere ale d' una sua gran cuffia monacale su cotanta mestizia
, con occhi teneri e tristi. d' annunzio, iv-1-85: una zona di lana
primo piano, scialba e disadorna. d' annunzio, iv-2-512: v'è dietro l'
: più facile rissoluzione non veggo che d' occidermi, overo con animo monacale,
che mostra i lineamenti disfatti dell'arte d' amare di ovidio, raffazzonata con gli stracci
io la vedeva sempre la mia pisana d' una volta. de marchi, i-456:
: sebbene per ora la giustizia sia d' una gelosa e quasi monacale riservatezza,
: la cameretta di momm- sen era d' una semplicità monacale. barilli, 5-196:
un abito, un tessuto). d' annunzio, ii-906: non tu piangi,
la richiesta e l'entratura nel monastero. d' an nunzio, iv-2-482:
di dea vesta a lato alla selva d' ardea. 2. rifl.
forse, ella non ricordava bene. d' annunzio, iii-2-1005: se non fossi
pur come la fosse munacata / ad ubidenza d' altro relioso. cellini, 4-577:
4-300: il proprio attributo della tragica d' annunziana... è d'imbestialire li
tragica d'annunziana... è d' imbestialire li eroi facendoli impazzire; fondamento
, 164: potrei aggiungere una quantità d' altri simili misfatti e abusi commessi durante
non ci sapea trovare altra via da torsi d' attorno la seccaggine di coloro che,
e spesso era commemorato con componimenti poetici d' occasione). testamento di lemmo
alla filippa... fiorini cento d' oro ed un letto fornito di suoi necessari
nozze, di monicazioni e di lauree. d' annunzio, iv-2-496: -è già stabilito
una scabrosa libertà. = nome d' azione da monacare-, cfr. fr.
monacelle. - oh poverette! d' annunzio, iv-2-781: pensava ai monasteri
fermaglio per orecchini costituito da un filo d' oro che si infila nel lobo dell'orecchio
ogni atto modesto come monacelleria e sogghignare d' ogni inverecondia come d'amabilità
monacelleria e sogghignare d'ogni inverecondia come d' amabilità = deriv. da monacelli
), sf. monaca giovane e d' aspetto fragile e debole (e per lo
chelle barattarono con un quadro triviale d' un fiammingo un suo. c
de i dì nostri / cantar d' ogni zittella che si veste / da mona
i-32: noi bolognesi chiamiamo questa sorta d' insetti 'perle',..., i
cuma era una sede di antichissimo monachismo d' origine orientale, che derivava ed al
tanto pericolo di dannazione con darci licenza d' uscire di questa servitù empia del monachismo,
a mente è che anzi l'esercizio d' una simile forma d'arte significhi una
che anzi l'esercizio d'una simile forma d' arte significhi una specie di monachesimo moderno
, stava a lo stillato per amore d' una monichétta graziosina, dolciatina, galantina.
marino, 7-26: chiusa tra'rami d' una quercia antica, / di sua
canapi, e specialmente ai piccoli capi d' ormeggio. il monachetto è formato da
, abbandonati li vestiri di zendadi, d' oro e di gemme risplendenti, di
quel tempo gli egiziani gravavano i figliuoli d' israel di sforzate afflizioni, così al tempo
di sforzate afflizioni, così al tempo d' ora gli intellettuali egiziani si sforzano d'aggravare
d'ora gli intellettuali egiziani si sforzano d' aggravare colle dure e lotose opere il
colle dure e lotose opere il vero popolo d' israel, cioè la gente monacile.
per pietà! /... / d' esser suora son pentita, / e
, fo una vocina / simile a quella d' una monachina. marinetti, ii-136:
sol, se vostra altezza accetta / d' onorarmi d'udir questa mia storia, /
se vostra altezza accetta / d'onorarmi d' udir questa mia storia, / scritta così
5-21: senza pur adoperarvi un quattrin d' unguento rosi no o biacca, svaniranno ben
riconosciuti, di smettere l'uso d' andare alla busca in città e per le
la festa anche a me. d' annunzio, ii-817: ronzano l'api ne'
set donati, 15-80: si vesti monaco d' aspra vita, e visse e morì
dice cassi ano di quei che chiedevano d' esser vestiti monaci. tommaseo [s
, 212-35: l'abate viene vestito d' una bellissima cappa paonazza, con li cordoni
portami, fratello; / in guisa d' un'abbate sia addobbato / e tu drieto
. -ci). numism. moneta d' argento del valore di 58 soldi, coniata
sf. sorta di danza francese. d' annunzio, 1-301: sotto l'impero si
monache e della vita monacale. d' annunzio, iv-1-327: la raccolta era ricchissima
della monade per pensare storicamente il processo d' individualizzamento e di disindi- vidualizzamento, di
sé, come monade, l'opera d' arte non può travasare in altre opere,
dimostrare ripugnante che le monadi, a ragion d' esempio ed altri esseri microscopici, omogenei
, impercettibili atomi vitali non più grossi d' un mezzo millesimo di millimetro, si
dell'universo... ben si legge d' alessandro, che fue anche monarca;
regni, veramente tu solo monarca dimostri d' esser fatto a la imagine d'iddio
dimostri d'esser fatto a la imagine d' iddio. caro, 2-908: priamo,
. possedeva talenti e virtù proprie degne d' un gran monarca e d'un pren-
virtù proprie degne d'un gran monarca e d' un pren- cipe cristiano, pio,
monarchi il regalo ancora delle trecento doppie d' oro date già alla mingotti. pindemonte
già alla mingotti. pindemonte, ii-14: d' un monarca in man pesa lo scettro
di quegli eserciti contro a tanti monarchi d' europa atterrivano in francia la fazione del
periodici popolari, i-361: l'unità d' italia si avverrà allorquando due o al
secoli... era come stanca ormai d' incarnarsi, dopo tanti secoli, ancora
un luogo medesimo, ed io monarca d' ogni razza aveva potenza di uccidere;
, / conosco or ben com'era d' error carca. gerg. ant
governo monarcale per conservarsi illeso ha bisogno d' aver in qualunque provincia qualche nervo prevalente
in cercar di farla / non che vittrice d' un sol principato, / ma singular
stato, nel quale uno è signor d' ogni cosa; e questo è di due
esclusiva e prepon derante autorità d' uno solo, e monarchia allora è si
turchia ed altre minori o minime. d' azeglio, 4-i-203: in piemonte..
diritto divino, riesce vincolo mal fermo d' unità e d'autorità nello stato. periodici
riesce vincolo mal fermo d'unità e d' autorità nello stato. periodici popolari,
non hanno altro per scopo se non d' acquistare la monarchia
si potrebbe affermare ch'egli fosse stato d' animo tirannico. -esercizio del potere
filippo, re di tanti regni, o d' altro gran principe, co 'l motto
1-i-296: bisognerebbe mandar qui un corpo d' armata; e una simile spedizione metterebbe
istituito in francia da luigi filippo d' orléans, dopo la rivoluzione del luglio 1830
: la monarchia costituzionale di luigi filippo d' orléans, così detta perché sorta dalla
al mondo. anguillara, 14-323: d' accordo l'una e l'altra monarchia /
piantar l'altra cartago / le mura, d' armi e di valor feconde, /
con larga autonomia interna (l'impero d' austria e il regno di ungheria)
, ricoperto da un sovrano della casa d' asburgo, e inoltre alcuni ministeri chiave
l'accordo del 1867 fra 1 " impero'd' austria e il 'regno'd'ungheria,
" impero'd'austria e il 'regno'd' ungheria, fino al 1918.
. boccaccio, vi-107: o fior d' ogni città, donna del mondo, /
persuasioni e dei loro consigli nei casi d' infermità cacherano di bricherasio, i-i-xi: tutte
casa è monarchia o vogliam dire governo d' un solo. b. croce, ii-2-175
in nome di spaventose religioni col mezzo d' immanissime pene, erano stati i padri
bella, che vivendo essempio / fosti d' alta onestade e leggiadria, / or
qua, essendosi accordati i migliori ingegni d' italia per isbandire quei pensieri ingegnosi che
dante il i° poeta n. 2 d' italia? e il i° poeta n.
forza è sparpagliata e meno efficace. d' altra parte lo stato monarchico è più
però son più lontani e dal rischio d' esser infestati dagl'inimici e dal- l'
infestati dagl'inimici e dal- l'obbligo d' infestarli. -per estens. compiuto
e si siedono sfacciatamente tra i legislatori d' una nazione coll'unico interesse individuale e disposti
(un credo politico, un movimento d' opinione, un discorso). pisacane
dell'alighieri un principio all'unificazione d' italia, se non in quanto questa fosse
. si distacca in punti molto importanti d' idee, di sentimenti e di risoluta
ranza, ii-526: questo complesso d' aristocrazia e di oligarchia, questa scala
quello dei monarchisti, né possono dimenticarsi d' avere servito dei re. carducci, iii-19-337
. baretti, 2-378: a proposito d' altri cattivi libri, nomina i libri
piangerà quel monastero, / e tristo fia d' avere avuta possa. cavalca, 20-259
di donne in padoa sotto la cura d' un religioso, estimato molto di bona vita
e confessando spesso le madri, cinque d' esse... ingravidarono. firenzuola,
, / pieno di litanie, pieno d' incenso. butti, 292: il
di stalla, pregò la monica superiora d' esser lasciato solo nel buio. non vedeva
. bisticci, 1-i-4: in ogni munistèro d' oser- vanti sempre istà, oltre al
[a tunisi] molti e monasteri d' alcuni loro religiosi. a visi del giapone
tutte pronte, / per fuggir, d' andar su un ponte, / ma
gradini consunti, fu aperta la porticina d' una cella monastica. -estremamente pacato
monastico e libro sotto le mani. d' annunzio, iv-2-150: quando la madre
iv-2-150: quando la madre veronica apparve d' improvviso dietro le grate, alta e
milizia, vii-439: dalla stessa polvere d' invenzione monastica, che ha reso marte
di solitari sovrani, sotto il governo d' un ottimo massimo, ch'essi stessi si
collane, i coralli, i avori d' oro, manigli e altri profanissimi abiglia-
che per nulla la cedono ai monatti d' una volta. pascoli, 2-308: i
, portavano un campanello al piede. d' annunzio, i-32: ma perché questa
moncherino che solo eragli avanzato. d' annunzio, iv-1-926: tra la polvere apparve
insetto) mozzato o atrofizzato. d' annunzio, v-3-813: i tre pinguini escono
le tendine fuori delle finestre come moncherini d' ali. -arto spezzato di una
lo stesso che moncherino, specialmente soprannome d' uomo monco. p. guanto
da siena, iv-48: tutti risusciteranno d' un tempo... e se
vedrai monco e con mezzo mostaccio. d' annunzio, iii-1-324: la sirenetta -
braccio e chi del naso è monco. d' annunzio, iv-1-923: un uomo gigantesco
un uomo gigantesco, sanguigno, monco d' un braccio, si trasse a
arti spezzati (una statua). d' annunzio, iv-2-448: urne di pietra.
sognava di portar al sacro tronco / d' un'orsa, eh'avea uccisa, il
rovere] rampolla / e sogna ancora d' essere fronzuto. sbarbaro, 1-229:
con una grande spada l'asta di frassino d' aiace presso l'incastro della punta di
: se tu tronchi / qualche fraschetta d' una d'este piante, / li pensier
tu tronchi / qualche fraschetta d'una d' este piante, / li pensier c'hai
, frugò, sentì di dentro un cozzo d' idee monche e di mezze parole.
di monco e di falso, come suono d' istrumento stonato, come ordigno d'arnese
suono d'istrumento stonato, come ordigno d' arnese rotto. de sanctis, ii-84
non conduce che ad un amore già nudo d' ogni illusione e d'ogni attrattiva.
amore già nudo d'ogni illusione e d' ogni attrattiva. de amicis, x-2:
atroce, è sempre un asilo. d' annunzio, ii-303: dato non t'è
': libro, scritto, passo d' autore non intero nel tutto o in quel
monche, di giudizi avventati e strani, d' improperi e vituperi epigrammatici. de roberto
l'occasion monca resta in asso. d' annunzio, v-1-591: la vittoria non
che vuoi tu che scriva così monco d' anima e di corpo? tarchetti,
dirtela, gli ho dato un po'd' animo a darglieli. idem, 1-5-20:
protesi). -moncone conico: moncone d' amputazione in cui la sproporzione fra la
monconi, di nodi. -pedale d' albero tagliato o spezzato. -anche:
mondaménte, aw. ant. con purezza d' a nimo, con rettitudine
hanno mestier di sarchiello e di mondamento d' erba. 2. pulizia personale
l'istessa grazia. = nome d' azione da mondare. mondana,
in india... assassinio / d' una mondana a parigi... /
. / prezzo di certi servigi. d' annunzio, iv-2-1205: ella si mise a
boccaccio, viii-2-152: mai non mi ricorda d' aver letto che appo coloro li quali
]: 'mondanino ': nome volgare d' una specie di grossi colombi bianchi
osteggiavano a vicenda: gli uni accusati d' ignoranza, di tirannia, di nepotismo,
: il signor stapps coi suoi denti d' oro e il suo fatuo sorriso di falso
letteratura. moravia, vi-94: la sala d' aspetto... era piena di
investigare le cose sottili non per santità d' anima, ma per gloria mondana.
vani / di gente in gente e d' uno in altro sangue, / oltre
altro sangue, / oltre la difension d' i senni umani. idem, purg.
e sepellir nell'abisso i più degni d' esser esaltati. alamanni, 7-ii-72:
n. franco, 3-2: mostra d' offender l'alto grado d'iddio chi
3-2: mostra d'offender l'alto grado d' iddio chi nel suo tempio pone il
ogni mondana rete, / ogni visco d' affetto, avendo cura / sol di seguirla
: la chiesa romana non perde mai d' occhio ciò ch'abbia una volta pur
da te per me voluta sospensione / d' ogni inganno mondano; che sia tempo /
dagli stimoli dei sensi (uno stato d' animo: e può avere una connotazione
. pallavicino, 1-401: l'essere amante d' un dio che resta sempre beato,
potesse essere intera, e senza mistura d' alcun dispiacere, dovrebbe finire in un
, per ingordìa mondana e per cupidigia d' avarizia, la quale è madre di tutti
... non sarà aggravata per vizio d' accidente e per sollecitudini mondane. l
c'era fra di loro la solidarietà d' una profonda comunione d'interesse e di
loro la solidarietà d'una profonda comunione d' interesse e di passione e di opere
dignità beicari, 3-2-54: il servo d' iddio, il quale si pon mente per
pon mente per vana pulitezza, dimostra d' esser di vano cuore e mente mondana.
frine, nobile femina mondana nella terra d' atene, si puose a giacere allato
, grazioso spiritoso « mondano ». d' annunzio, 1-259: tutte le signore
2-xix-177: riservato e senza far mostra d' accorgersene, egli passò, curante più
sfazioni della vanità, prima lo riempivano. d' annunzio, iv-1-280: tutte le piccole
maria barrientos ci ha fatto trasalire più d' una volta. borgese, 1-71:
relazioni mondane della capitale, i viaggi d' ispezione e le cerimonie. manzini, 18-28
, 2-92: al regio, lo spettacolo d' opera aveva sempre qualche cosa di mondano
racconcio per servire alla tomba della moglie d' un quinto valerio. papini, iv-966
, i tipi son quelli: romanzo d' amore e di sfondo letterario monumentale.
, fosse men libero e meno onorando d' alessandro vi e di leone x e di
/ religion porta, ha più dolzore / d' ogne mondan segnore. iacopone, 1-61-79
3-184: di presente, sanza chiamamento d' uomo mondano, i detti suoi frati,
angosciosa salma] in alcun core / d' alcun mondan, né aver perfetta palma
, che l'anima riempie qua- giù d' una parte di quella compita felicità, che
15. che ha come campo d' azione la terra; che vi opera
e teco / possa fruir l'eternità d' un dio. giannone, i-239: chiunque
. graf, 5-534: più strana / d' ogni sogno, più vana è la
... / in abito mostrava d' aver cura / ancora di sanare il mondan
platone] l'animo umano essere composto d' armonia, a simiglianza dell'anima mondana.
apportator del lume, / quell'occhio d' or ch'ha di zaffiro il ciglio.
somma, 633: un'altra sorte d' anno s'imaginarono che si formasse col
e le stelle fisse, sia privo d' altri corpi mondani? g. del
vi sono ancora pere, quasi tutte d' una spezie, assai buone e molto grosse
quegli trasportarle colle paniere ne'torchi. d' annunzio, ii-721: tu mondi la
accorta tagliando manera / ch'ai mondar d' una pera / passa da terza infin ora
la buccia [di una sòrta di fico d' india], che si monda come
, resta un midollo molto bianco. d' azeglio, 1-153: altrimenti farei della
tronchi; della ramaglia facevan fascine. d' arzo, 332: se ne stava
vicine mondas- sono le vie e bagnassonle d' acqua. leggenda aurea volgar.,
meco per mondare la mia camera. d' annunzio. ii
trenta spazzini in un battibaleno con getti d' acqua faranno ripulita la piazza, mondàtala
erosione naturale. -anche assol. d' annunzio, ii-622: s'ode su tutta
l'avrien lor frasche come ciottolo forza d' acqua. -raccogliere (rifiuti)
gozzano, i-336: come le sacre vittime d' un tempo / s'apprestavano degne col
mondò nel fonte / le rigogliose forme. d' annunzio, iii-2-265: ippolito..
/ lo monderai con lo strigi le d' oro. -rifl. ochino
una pelve, cioè un grande bacino d' oro, ove si lavavano i piedi e
fece lui fondere e formare una imagine d' uno idio, molto da gli egizzi
e per le lagrime dal peccato. d' annunzio, iv-2-418: era una misera
: par loro [ai contadini] d' aver fatto delle prodezze, se hanno
in giardino e che, con noncuranza d' idiota, stava per mondar le sue
la paglia, la malvagia golpe pensò d' ingannare il granchio. crescenzi volgar.,
1-12: la filosofia è uno coltivamento d' animo, la quale trae lungi infino
ch'ei sia che li ricetta. d' annunzio, iii-2-145: non sarà mai sovvertito
le invia / il turbine che monda. d' annunzio, i-693: in una vita
l'agnello allo sacrifìcio, che sia d' un anno... e darallo al
., i-180: gittate via li dii d' altrui... e mondatevi e
da siena, 55: la lozione d' acqua pura, senz'altra cerimonia,
dire che questi del purgatorio mondino peccati d' incontinenza? sì d'incontinenza; ma
purgatorio mondino peccati d'incontinenza? sì d' incontinenza; ma mondano, non espiano
divini ingegni aiutata, ella s'è d' ogni spina liberata, d'ogni macchia
ella s'è d'ogni spina liberata, d' ogni macchia lavata, d'ogni bruttezza
liberata, d'ogni macchia lavata, d' ogni bruttezza mondata; e sbandita del
, ii-343: lo sfogliarsi e il mondarsi d' un ramo. -figur.
'l poeta, volendo ancora la baia d' un altro suo amico, pon qui l'
redi, 16-v-278: vi trovai preparati d' ordine di s. a. serenissima diversi
che bastino, e meschiavi un poco d' aceto peverato ed infondi d'olio.
meschiavi un poco d'aceto peverato ed infondi d' olio. fr. leonardi, lxvi-2-304
tutti eguali e mondati e un poco d' olio. bernari, 6-229: «
di salcio mondato / e la vena d' argento risbocchi dal nevato. -in
nubi, limpido, sereno. d' annunzio, i-1081: le tacite larve risalgono
da ogni commozione e turbamento e mondata d' ogni spirito di competizione politica.
mundàtor -óris (tertulliano), nome d' agente da mundàre. mondatura (
questa terra. = nome d' azione da mondare. mondazióne (
-ónis (teodoro prisciano), nome d' azione da mundàre. mondeghìglia (mondeghili
sleppa 'di bove omerica seguiva un budino d' indivia in forma di torre gotica,
66: m'avvidi... d' una specie di gentil faccendiera che andava e
e che, alla schiettezza e discrezione d' ogni atto suo, riconobbi tosto per
.. al genio della semplicità quello d' una squisita pulizia. [fdiz. 1827
... al genio della semplicità quello d' una squisita mondezza]. g.
di tutta la chiesa,... d' accendere e di smocciare le lampade e
smocciare le lampade e le candelle, d' offrire l'ampolline del vino e dell'
, tutta bolle e infiammasi di disidero d' averla. fazio, ii-54: la
, conversando nelle taverne e nelle congregazioni d' uomini e di donne dissolute, la
con lo stesso strumento [una paletta d' oro] rivoltare il letame d'un mondezzaio
paletta d'oro] rivoltare il letame d' un mondezzaio. d. battoli
, succida meteora di mondezzai, andiperistasi d' umide accensioni, impazienza di riscaldato letame
da un mondezzaio e spariscono nella feritoia d' una cantina. malerba, 1-208:
dipignerci per un mondezzaio la stessa casa d' oro di salamone: ma convien parimenti
: vide il lume, vide le foglie d' arancio, e disse: -bravo!
: azione o comportamento improntato a purezza d' animo. zanobi da strata [tommaseo
conv., iv-xv-8: ecco la testimonianza d' o- vidio nel primo del suo '
il sole... occupa il mezzo d' un ampio sistema mondiale e ne determina
le genti questi due ultimi abbominevoli governi d' italia... coll'oro del
san paolo le collinette verso il bosco d' eucalitti che una volta difendeva dalla malaria
ditta paolo fucili / « fabbrica mondiale d' armoniche di macerata ».
ii-578: roma, centro e capo d' italia,... nata principe
tamento. = nome d' azione da mondificare. mondifìcante (
naturai facoltade mondifi- chi... d' ogni estraneo permischiamento i liquori tutti,
giunto il carro tutto insanguinato al fonte d' isara,... mentre il carro
.. purghisi il capo con pillole d' aloè. libro della cura delle malattie,
commercio carnale, o con acqua, se d' altra sorte. 6.
, 1-227: mondificativo magistrale con sugo d' appio. documenti delle scienze fisiche in
se troverà lo stomaco mondificato e voto d' umori, [il frutto del fico]
monda e netta. = nome d' azione da mondificare. mondìgia,
qualità. baruffaldi, iii-46: vada d' èrebo fra l'ombre / a fiutar
osò pria / mescolar la terra d' ombre. 2. mescolanza eterogena
che, del grano, pepe o d' altra cosa che si crivelli, rimane nel
i grandi 'scrocchi 'un pane d' orzo da magnar famelici sotto la cappa loro
, di pagliuzze, di fuscellini e d' altre mondiglie, mi risolsi di lasciare
macinarlo. roberti, x-101: di riso d' orzo e di frumento / saporosa mondiglia
, ii-408: fu scemato il pregio d' ogni moneta d'ariento la metà: e
fu scemato il pregio d'ogni moneta d' ariento la metà: e così fatto
peggiorata di tanto che quella che ricevette d' undici once di fine argento per libbra,
dieci mondiglia. menzini, ii-42: d' oro preziosa massa / d'oro non
, ii-42: d'oro preziosa massa / d' oro non si può dir, se
novero e peso di tanta mondiglia. d' annunzio, v-2-164: io stamani ho
, v-2-164: io stamani ho genio d' andare a ritrovare la macia dell'uomo morto
appena tre carati di mondiglia nel fiorino d' oro fiorentino! 4.
o trasportato dalla corrente di un corso d' acqua. - anche al figur.
, i-1-240: fra i mille carati d' oro gli venne pure avvolto [a dante
basta che non abbiano mescolamento di mondiglia d' alcuna leggiere imperfezione o difetto che le
buono e dabbene, gli è scossa d' attorno ogni mondiglia, come all'oro dal
. n. villani, i-6-75: d' ogni mondiglia qui, d'ogni adultero
, i-6-75: d'ogni mondiglia qui, d' ogni adultero / lo spirito divien libero
213: godeva il solicello / di fin d' ottobre, tra i castagni, sotto
intrisa nel latte, ricotta, tuorlo d' uovo, formaggio grattugiato, aroma di
alla bergamasca. fate bollire una foglietta d' acqua con tre once di butirro ed
semplicità e mondizie di lor religione meritarono d' esser creduti i principiatori e padri delle
nemico proprio el vaso mondo / e purissima d' or la sepoltura f ha che richiede
, ii-186: il tuo capo è tutto d' oro, i tuoi capelli sono lana
.. deschi lucidi e mondissimi, tinti d' una vernice mescolata con vaghi colori.
poliziano, 1-717: i suoi capelli d' oro, / i denticelli mondi, /
ognora appresso, / gli desia mondi e d' ogni impuro astersi. fontanella, i-224
di lavar comanda / da capo a piè d' ettore il corpo e farlo / con
capelli giovani e rii persona monda. d' annunzio, iv-1-41: quando si svegliava,
in flanelle e ricoperto da un broccato d' oro, il gran maresciallo, afferratolo
noi... pigliamo per esemplare d' immondizia il porco; il quale è
attuffarle nel mele, e bastanvi verdi più d' uno anno. anonimo toscano, lxvi-1-33
. scappi, lxvi-2-57: abbisi once sei d' amandole ambrosine monde e quattr'once di
anassarco pestato in un mortaio a guisa d' orzo mondo. paoletti, 3-12:
di siberia [nel peso] supera d' assai l'orzo maschio e l'orzola,
sommi, 52: abbiano ognun d' essi un bastone, altri mondo, altri
i teschi aguzzi e mondi che parean d' avorio fino / luccicavano le occhiaie d'
d'avorio fino / luccicavano le occhiaie d' un sottil fuoco azzurrino. -privo
urtiche, / facea de'cerri e d' altre piante antiche. 6. puro
legno setino... e intorniolla d' oro mondissimo. imitazione di cristo,
di legni incorruttibili, la quale adornò d' oro mondissimo, acciocché ponesse in quella
fior riveste i siti, / qual d' oro o perle, rubin vaghi e tondi
giamboni, 8-i-180: sopra tutte maniere d' acqua si è quella che novellamente è
mondi. beicari, 1-117: ingegnatevi d' avere più bianche l'a- nime vostre
« se tu se'mondo di mischiamento d' uomo e di femmina... si
n. franco, 3-2: mostra d' offender l'alto grado d'iddio chi nel
3-2: mostra d'offender l'alto grado d' iddio chi nel suo tempio pone il
pensando di esser mondo di sangue. d' annunzio, iii-2-242: chi / ebbe mani
mani più monde / di spergiuro e d' insidia? stuparich, 5-284: non arrossivamo
nannini, 1-180: non i mondi d' occhi ma i mondi di cuore vedono iddio
. che rivela purezza, onestà e bontà d' animo, innocenza, illibatezza (o
vertù perciò sempre belle, perché sempre d' ogni bruttura mondissime le veggiamo.
accompagnate da alcuna memoria amara, nette d' ogni sospetto, amabili in tutto.
kdiz. 1827 (296): monde d' ogni sospetto, amabili in tutto]
: la qual cosa ne vero è fuori d' ogni regola e licenziosamente detta, ma
so chi debba o peritarsi o sdegnarsi d' usarla. -che denota una sobria
facendo sembiante di contrapporre a tanta lussuria d' arte d'ingegno e di coltura una
di contrapporre a tanta lussuria d'arte d' ingegno e di coltura una sua vista
458: questa separazione di mundi e d' immondi animali, così cruda a'mansueti e
poi in mostra... salsicce d' aspetto fangoso, ciambelline lustre. * kascer
non mi scoppia, / trovando me d' ogni conforto mondo. fazio, ii-18-4
mondo. fazio, ii-18-4: segue anastagio d' ogni vertù mondo. novella della griselda
ti contenti, / né mai sarà d' obbedienza monda / in qualunque tua voglia
pugnersi, perciocché il durar fatica o d' animo o di corpo non è molto
laude cortonesi, xxxv-11-25: isplendiente luce d' ogne mondo, / di fin lo ciel
ogne malizia morta, / di color d' oro in che raggio traluce / vid'io
eterno. boccaccio, v-217: migliaia d' anni... trascorse sono poiché
possono desiderare, conobbe che aveva bisogno d' un superiore che la possedesse. domenichi
che i greci chiamaron cosmo con nome d' ornamento noi ancora per sua perfetta ele-
tasso, n-iv-85: la propria operazion d' iddio, e la più nobile e
dagli altri, tutti i particolari. d' annunzio, ii-263: silenzio! silenzio!
cesari, 3-1-50: i veri figliuoli d' àbramo abbracciano ambedue i testamenti e tutte
aggiunger bramo; / la statistica poi d' ogni regione. bocchelli, 2-xxv-115:
del suo emisperio e sopra il centro d' esso mondo. berni, 57:
il verno di state, la primavera d' autunno, sembrava trasportata all'opposta parte
palatino,... portò il mondo d' oro in una toga d'ermi- sino
portò il mondo d'oro in una toga d' ermi- sino. -elemento naturale
/ fuor degli umidi mondi il piè d' argento. crudeli, 1-37: dell'ondoso
mondi ignoti, navi di spavento e d' illusione per l'ignara umanità alla quale il
leopardi, 196: leggi e stati sapea d' entrambi i mondi. guerzoni, ii-1094
uno migliaio o due o per ispazio d' una dieta, [il demonio] condusse
le fronde / che trasse fuor la vertù d' ariete / per adornare il mondo,
l mondo aver cangiata faccia / in poco d' ora. idem, inf, 26-26
medici, i-307: il mondo è d' ombre e di silenzio pieno. tasso
piccol mondo / a l'uomo, ebbe d' ingegno un ricco dono. note al
mondo / tutto il mondo -ha bisogno d' amicizia. -in una prop.
natia, / stupisce il mondo. d' annunzio, i-279: allor da i
roma èe capo del mondo e comune d' ogne uomo. giamboni, 4-145: cristo
che da molti suoi baroni era desiderata d' averla. tasso, 16-6:
più acuto scorge: / sì bel titol d' amore ha dato il mondo / a
: quei ciurmadori,... fingendo d' esser sacerdoti e coprendosi col mantello di
vi-14: nessuno dei due s'attentò d' istruire il prefetto in presenza dell'altro
dove v'è a lato un canale d' acqua gelato, su cui gran quantità di
, tutto il mondo gli si affollava d' intorno. mazzini, 9-97: il
della corte era uno messer benedetto guatani d' alagna, molto savio di scrittura e delle
o nella spartitura della sua zazzera. d' annunzio, iv-1-293: per la prima
, solido, sano e bel pezzo d' uomo, persona di mondo bisboccione e libertino
criticare: / quel che ci torna d' ora in poi facciamo. foscolo, xvi-89
vanità che mi pongono in certo commercio d' opinione col mondo, rimetterò l'evento nel
. bembo, 10-vii-298: ho bisogno d' un buon cane da rete. però
naturale] già tardi, già vecchio d' ingegno e di cuore, nel mondo della
uomini, specialmente del mondo musicale romano d' allora. bernari, 3-378: vi
tener le fanciulle lontane da ogni conversazion d' uomini,... non può fare
sguardi. baldini, 9-181: cambiò [d' annunzio] improvvisamente metro, voglie e
di tacito dov'egli racconta del culto d' iside in germania? gioberti, 9-i-448:
, che del fiore / del piacer d' esto mondo sete appresa, / come po
. aleardi, 1-174: usci a d' un tempio, / tomba divota di
maraviglia ne l'atto che procede / d' un'anima che 'nfìn qua su risplende
una strana farsa / e ciba molti d' altro che di zuppa. savonarola, i-73
, alle quali si conviene troppo più d' adoperare il tempo quando l'hanno. pegolotti
me n'intendeva più di lui. d' annunzio, iii-1-1171: vuoi ch'io sia
. aretino, 20-248: odi la crudeltà d' uno uomo mentovato, bontà de le
corpo che vi cape dentro un popolo d' uomini per soprasoma d'un mondo di
dentro un popolo d'uomini per soprasoma d' un mondo di mercatanzie. zane, li-2-260
forza di vento che la perquota, d' una gagliardia sì vigorosa e sì forte
morale... è un complesso d' idee astratte dalle prime idee di sensazione,
rioso fondatore di quello [del titolo] d' università, per potersi trattare e
11-230: se chi scrive è un uomo d' ingegno, la sua idea,
l'assunto fonda- mentale di un'opera d' arte o il centro d'ispirazione di
di un'opera d'arte o il centro d' ispirazione di un artista. g
una totalità organica armonica e concorde. d' annunzio, iii-1-29: io le so
ii-5-140: e evidente che due opere d' arte o di poesia sono due mondi,
ogni uomo, che si accosti all'opera d' arte e senta tremare nel proprio petto
fati, / di fortunati regni e d' aurei mondi / segno e sicura
. nievo, 317: grandi fantasmi d' umanità, di religione, di sacrifizio,
toccavo. -mondo boia, boia d' un mondo: v. boia,
grandi e di gran fama, / d' un peccato medesmo al mondo lerci.
ariosto, 46-140: alle squallide ripe d' acheronte /... / bestemmiando
., 1-8 (in): d' avarizia e di miseria ogni altro misero e
(84): teste come la testa d' un conte duca, ce n'e