in fiandra per cercar le navi / d' acceggie e barbagianni con lumera. pulci
fuso in bocca / vedresti 'l viso proprio d' un'acceggia. ariosto, 24-96:
tommaseo-rigutini, 3387: accéggia, specie d' uccello appartenente all'ordine delle grolle e
vide giuno e vulcano, armati entrambi / d' orrende faci. 2. sm
dossi, ad uso di cammegli e d' asini, i quali erano...
accelerò l'impresa di vespasiano l'esercito d' uliria, venuto dal suo. colletta
sensibilmente il moto del suo livello. d' annunzio, iv-2-154: le gambe gli vacillavano
terreno con un'involontaria percussione ritmica. d' un tratto egli si accelerò,..
si propagò un gran fremito e i passi d' ognuno accelerarono, e già tutti davanti
fare qualcosa. -figur. d' annunzio, iv-2-157: cominciava a parlare,
iv-2-607: gli rimaneva una strana lucidità d' indagine esteriore,... che
devesi ascrivere l'accelerazione della morte. d' annunzio, iv-1-377: ah, che cosa
, 2-196: dopo poi un tal grado d' accelerazione, sull'esempio del grave
non era tal cosa, non si curò d' al- tramenti accender lume per meglio vederlo
accense. achillini, iii-173: la favilla d' un bacio accese panzini, i-732
sulle branche nevose la luna accendeva riflessi d' oro e d'argento. baldini, 4-196
la luna accendeva riflessi d'oro e d' argento. baldini, 4-196: la città
: la città ha una gran fretta d' accendere i lumi e di passare alla
tra l'omo e 'l fonte. cecco d' a scoli, 4072: amore accende
(49): piacque a dio d' avere provato assai la sua pazienza e
il suo desiderio. ariosto, 27-35: d' accender liti tra i pagani dato /
/ ch'allor che sete in me d' umore spense, / sete d'amore accense
in me d'umore spense, / sete d' amore accense. trivulzio, iii-240:
a poco / mi consuma, in vertù d' un vago aspetto? ojetti, ii-634
ira, e forse dare loro materia d' offenderci, dove essi non l'avessero
sì, che di me accesi / più d' una donna; e al fin me
stagion lieta e felice, / e se d' altro diletto il cor s'accende /
). leopardi, 1-81: argomenti d' infinito entusiasmo e da accendere la fantasia
speranza. manzini, 10-188: che esplosioni d' energia, che scintillìo irresistibile, se
quali alessandro in quelle parti calde / d' india vide sopra 'l suo stuolo / fiamme
. magalotti, 21-173: la polvere d' archibuso si leva in fiamma all'unione
le bacche. -figur. d' annunzio, iv-1-184: una strana eccitazion sentimentale
lacrime in un riso almo si accese. d' annunzio, iv-1-50: chi non ha
le sue dita come lucciole nella valle d' estate. viani, 19-437:
baldini, 4-13: la sua voce mutò d' accento come se un'improvvisa volontà di
, per un sentimento); infiammarsi d' amore, innamorarsi; sdegnarsi, adirarsi
quello [aiuto] attendendo; e d' alcun altro iddio / quasi non cura
e accendersi nella trattazione delle sue questioni d' archeologia. di giacomo, ii-550: il
s'accendeva pei giacobini di napoli. d' annunzio, iv-1-119: tutto il suo essere
: tutto il suo essere accen- devasi d' un orgoglio selvaggio, al pensiero di posseder
o mancassi, e passassi l'età d' anni 70, si debba cancellare di dette
in suo luogo che sia fatto maggiore d' anni quindici. -figur.
, tra le materie accendibili, la polvere d' archibuso si leva in fiamma all'unione
accendibile o tonante si forma. d' annunzio, v-1-330: ero pieno di
voleri discordi, le fantasie accendibili. d' annunzio, v-1-726: accende ogni animo accendibile
. facilità o rapidità di accendersi, d' infiammarsi; condizione dei combustibili.
, / che nel cor sì so ferito d' un divin accendemento. dante, conv
costretto [l'umido della pianta] d' andare dalla midolla alla corteccia per cagion
. 2. l'esplodere (d' un sentimento, di una passione);
: l'uno fu cagione all'altro d' accendimento di disordinato amore. boccaccio, iii-413
adirato], vinto da questo accendimento d' ira, diviene crudele. scala del paradiso
: un accendimento nella rappresentazione delle passioni d' amore quasi ovi- diano. idem,
borsa il porta- sigarette e l'accendino d' oro, e in un attimo l'aria
aria odorò di un indefinibile profumo fra d' incenso e di tabacco forte.
900). fu chiamato per bizzarria « d' annunzio », perché contiene il ferro
: scatole e pacchi di sigarette e accendisigari d' ogni foggia. comisso, 12-119:
lampione all'angolo dello stesso vicolo. d' annunzio, iv-2-95: dal forno era passato
fare cenni; cenno (come segno d' intesa, d'invito, di sollecitazione
; cenno (come segno d'intesa, d' invito, di sollecitazione).
andarono col collo disteso, e con accennamento d' occhi andarono. proverbi volgar. [
la confidenza, donna in atto piena d' ardire, e accennante allegrezza e buona
alza lo strido, / e perché lena d' arrivar tant'oltre / la voce stanca
, e si grattava la testa. d' annunzio, iv-1-162: la marchesa si avanzò
aperta / bocca, il fiero accennar d' un caporale. e. cecchi, 6-275
'l parlar saggio umile / che movea d' alto loco, e 'l dolce sguardo /
/ con pulian, con dar- dinel d' almonte, / col re d'oran,
dinel d'almonte, / col re d' oran, ch'esser gigante accenna,
, / né chi pur da lunge d' assalirlo accenne. targioni tozzetti, 1-67:
permisero. saba, 238: lieve accennar d' opime / forme, un femmineo segno
, conteria ancora / ciò che sparge d' april favonio e flora. castiglione,
suon tremante e fioco / osa parlando d' accennar sue pene, / finge, quasi
più là non mi basta la vista d' andare. manzoni, 86: il parlar
maniere; ma che le chiedo il permesso d' accennar di novo, come un sunto
motivo di una composizione musicale. d' annunzio, iv-1-198: chi suona, giù
accensione e dello squarciamento del fulmine. d' annunzio, iv-2-168: nel cielo ora
filosofiche [crusca]: ira è accensione d' offendere altrui. redi, 16-ix-73:
, senza espansione, senza cordialità. d' annunzio, iv-1-389: arricchito in quelle
colori, di suoni). d' annunzio, iv-1-76: una danzatrice che aveva
accensione di chiome rosse, a similitudine d' una sacerdotessa d'alma tadema. negri
chiome rosse, a similitudine d'una sacerdotessa d' alma tadema. negri, 2-838:
o del combustibile liquido polverizzato. d' annunzio, iv-2-997: mentre discendo, un
, nello scrivere musica, i segni d' espressione, quali piano, forte e simili
... erano molto efficaci e d' una buona loquela e di sante parole,
leggendo, si fa sopra una sillaba d' una parola, e che dà alla parola
, lascia sentire il suo accento. d' annunzio, iv-1-153: l'apparente rottura
dalla mancanza di un accento tonico e quindi d' una posa grave della ottava sillaba,
... gli pendevano a mo'd' accento circonflesso sulla bocca tumida. -figur
[le parole] con quell'accento d' umile preghiera, con cui erano state
/ ha su'tuoi labbri amor! d' annunzio, iv-2-1304: parlava semplice,
favelle, parole di dolore, accenti d' ira, / voci alte e fioche,
: ascolto con pena e con diletto / d' eco muta e loquace i vivi accenti
fiumi. alfieri, 20: d' udirti parmi in sospirosi accenti / chiamarmi a
28 (484): accenti profondi d' invocazione, che terminavano in istrida acute
vita or vengon meno / agli accenti d' amor. idem, 22-146: quando
primo ereditario imperatore, / o primo d' europa accentratóre, / su '1 vecchio tempo
la sua pelle bruna e accentuava l'umiltà d' ogni suo atteggiamento. manzini, 10-67
. negri, 2-559: il volto d' una vera donna: roseo, pienotto,
occhi... sono chiari e d' un accentuato strabismo divergente.
accerchiavano la carrozza quand'egli usciva. d' annunzio, iv-1-119: appena smontò,
che si congratulavano. negri, 2-768: d' alcuni 11 tronco è talmente vasto,
età grande nella quale si truovi accerchiato d' infiniti bisogni. getti, 14-134:
i miseri per molte ore, accerchiati d' ogni parte frattanto da numerosissime soldatesche.
soldatesche. abba, 2-60: accerchiati d' ogni parte, non vollero deporre le
2-2-12: figurando se stesso in persona d' un vecchio raso, con un cappuccio accercinato
viani, 19-319: ella aveva sognato d' esser stata sommersa nella profondità del mare
stracciata o rappezzata... anco d' altre superficie come la buccia del pane.
asserzione che tale era un grand'uomo d' azione, basterebbe quel debole inconfessato e maligno
e specialmente esercitando egli fin dal tempo d' innocenzo l'assessorato del sant'uffizio.
, i-438: la voce che gabriele d' annunzio è in città, s'è diffusa
cose si brighi [il signore] d' avere buon giudice, e suo assessore il
sovvegnia, nel tempo che fuste assessore d' arezzo. cavalca, 9-118: troni
, tutto pieno de furore, / d' onne tempo hai mormorato, è'ne entrato
e per celia, così direbbesi la moglie d' un assessore, o donna che
, 2-886: durante questo primo periodo d' assestamento, gli s'attacca in silenzio
tutt'al più qualche guerricciuola, « d' assestamento ». assestare, tr.
assestavano rastrellate di paglia da due pezzi d' uomini che se le passavano per una scala
: un partito onesto, ragionevole, d' un galantuomo, d'un uomo assestato,
, ragionevole, d'un galantuomo, d' un uomo assestato, che, per
/ sol quel ch'avemo, e d' altro non ci asseta. idem, par
, credendo a quella il secchion pien d' acqua essere appiccato. frezzi, ii-
assetata il passo / mova a cercar d' acque lucenti e vive, / ove un
, / ove un bel fonte distillar d' un sasso, / o vide un fiume
addosso questo freddo? pensa che siamo d' estate e guarda che qualche assetata non
. sbarbaro, 1-82: un'alba d' olivi; abbrividenti; cui levavo ad
e qual tomba di foco, urna d' ardore, / assetata la terra arde infeconda
io aveva l'anima traboccante e assetata d' affetti. carducci, ii-8-134: un
. foscolo, v-74: gli ordinai d' assettare ogni cosa sopra il calesse -di far
, e il tabarro, e il paracqua d' incerata. 4. ant.
gelli, 14-182: trattossi... d' assettare e compor lo stato d'italia
. d'assettare e compor lo stato d' italia e di fare universalmente una bellissima
, 18-1-326: parendo a i nobili d' avere acconci e assettati i fatti loro,
tosto il faranno diritto; avrà mascelle d' asino, tosto rassetteranno. alberti,
che... avesse piena facultà d' ordinare ed assettare lo stato. v.
, che non studiano, se non d' assettarsi e di mostrarsi. francesco da
propria natura è della femina aconciarsi e d' assettarsi...: la donna adornata
, o se non gli fosse richiesto d' assettarsi, sarebbe andato alla festa.
ché 'n una cheggio per maggior diletto / d' esser in braccio 'n braccio con colei
larghe sale; alli quali fu comandato d' assettarsi a mangiare su li dipinti tapeti
la fabbrica del campanile, cosa solita d' ogni edificio di straordinaria grandezza. carena
un segno di maggior coltura sulle pendici d' una assettata monta- gnetta piantata d'ulivi
pendici d'una assettata monta- gnetta piantata d' ulivi. 2. accomodato,
sovente si adatta a idee di convenienza e d' ordine che più o meno tiene dello
per dare assetto agl'interessi domestici. d' annunzio, iv-1-553: bisognava dare assetto
che la nostra assenza potesse prolungarsi fuor d' un termine fisso. palazzeschi, 4-343:
/ della lor dignità menan gran vampo. d' annunzio, iv-1-113: stavano su la
si storse una mano in cadere a terra d' una pianella, onde non vi essendo
-acconciare in buon assetto: mettere d' accordo, conciliare. berni,
: rapporto tra la variazione della differenza d' immersione e la lunghezza della nave.
di europa, si apparecchiarono da più d' uno barche ben corredate. asseverante
più asseverante degli altri, e come d' un fatto. asseveranteménte, avv.
: se per questo solo rispetto, d' accomodarsi alla capacità de'popoli rozzi e
, non s'è astenuta la scrittura d' adombrare de'suoi principalissimi dogmi, attribuendo
parole? baldinucci, 7-25: attestarono d' una intera fermezza e stabilità di fondamenti
mio! sciamò il frate con tal fuoco d' asseveranza, che non pareva a lui
deggio io fare, alla quale la voce d' un ottuagenario sarà forse per dare alcuna
! scendi [apollo] a trar d' error costei, / che sol tue suore
), sf. disus. sicurezza d' animo, fiducia in sé. giacomo
t'assicuri, invece di muraglie / fatti d' intorno vallo, argine o fossa.
bisnipoti di p. ortensio, agli allievi d' agusto: intanto assicurali dalla fame.
che da'nemici aguati / le schiere sue d' assecurar desia, / molti a cavallo
il gran foco, e 'n forma d' alte mura / stende le fiamme torbide e
chi ne assicura, o lalage? d' annunzio, iv-1-232: in questa notte accetterebbe
più grave condanna di dolore a patto d' essere assicurata contro gli ignoti agguati dell'avvenire
lasciò scivolare lungh'essa in giardino. d' annunzio, iv-2-1093: egli aveva assicurata
v. borghini, 4-11: intendendo d' esaminare diligentemente e con nuove ragioni difendere
/ tanto mi stringe e tene / che d' amoroso bene - m'assicura. idem
assicurare, che non sia in arbitrio d' un tristo, non conosciuto da voi,
quanto si dice costà di me sulla parola d' un cavaliere e d'un frate,
me sulla parola d'un cavaliere e d' un frate, non occorre perder tempo in
quel fodero vi fosse realmente una lama d' acciaio. carducci, ii-10-20: oh,
scienza'. nievo, 209: si parlava d' indurre maria teresa ad appropriarsi il friuli
bieltà né di piacere: / e chi d' amor si teme, l'assicura /
con reverenza, donna, a dimandarvi / d' un'altra verità che m'è oscura
il petto / assecura de'giusti. d' annunzio, iv-1-114: il sentimento della
parole antiche toscane, s'assicurasse ancor d' usare, e scrivendo e parlando, quelle
: tre volte vennero di vienna personaggi d' alto grado a visitare le nostre carceri,
in queste mutazioni, cercano le vie d' assicurarsi, non avendo rispetto al bene o
che andato v'era, si sforzò d' assicurarsi. cantari, 80: tosto di
/ ma 'l cor mi dice pur d' assicurare, / per che 'n lei sento
: perch'elli non si assecuravano nelle terre d' altri,... venere coperse
.. venere coperse lui e lo compagno d' una sì fatta nebbia, che né
girolamo leopardi, 1 -77: or cerchiam d' assicurare / qualche nave o salda o
debbono a far leggi assicuratrici della felicità d' ognuno. 2. dir.
deù'assicurazion di vostra donna, / sciolta d' ogni periglio. compagnoni, i-69:
ha per oggetto l'assicurazione dei diritti d' ognuno. comisso, 12-12: alla
viene stipulata, è sempre un contratto d' associazione mutua. idem, 1-214:
dall'ingegner fraschi, rappresentante la società d' assicurazione contro i danni della grandine.
i danni della grandine. -polizza d' assicurazione: documento dal quale risulta l'
il premio che gli verrà pagato. d' annunzio, iv-2-1225: fu ottenuta in favore
della fidanzata... ima polizza d' assicurazione per un milione e mezzo.
milione e mezzo. -premio d' assicurazione: controprestazione che 1'assicurato si
, iii-664: gli armamenti? un premio d' assicurazione contro la guerra.
che si propone di coprire il prestatore d' opera dai rischi derivanti dalla mancanza di
linati, 30-135: hanno un che d' assiderante e di demoniaco [i corvi
fatare e di assiderare, per via d' incantesimo e di magia. arici, i-336
freddo non vi assideri un'altra volta. d' annunzio, iv-2-665: un fiume escito
.. di cader di sonno, d' assiderarsi di freddo, di morirsi di
/ come qualmente egli era assiderato. d' annunzio, iv-2-527: in una sera
voi dopo quattro o sei mesi d' assenza m'è parso sempre un riavermi da
parso sempre un riavermi da una specie d' assiderazione. 2. bot. alterazione
fui,... vidi il tempio d' uomini e di donne parimente ripieno.
m'assido alle tavole, a guisa d' oste famelico. tasso, 6-62: quivi
, / sovra un rialto, al margine d' un lago. mazzini, ii-50:
viola, / in mezzo assidesi. d' annunzio, iv-2-505: vi fu un dio
fiume, adorno / di vaghezze e d' odori, olezza e ride. / ei
ne le / meste per tanta luce ore d' estate / il sole incombe assiduamente ai
sole incombe assiduamente ai campi. d' annunzio, ii-826: la melodìa /
necessaria nel visitare le lor possessioni. d' azeglio, 1-187: l'inverno che tenne
le terre furono uditi 1300 testimonii. d' annunzio, iv-2-134: poiché la favola
, attenzioni, visite frequenti. d' annunzio, iv-1-379: io potei con una
. bontempelli, 20-15: una tessera d' intellettualità cittadina che concedeva loro la qualità
5-20: rallegrasi [il pero] d' assiduo cavamento, e d'esser abbondevolmente
il pero] d'assiduo cavamento, e d' esser abbondevolmente letaminato. alberti, 190
lascino dunque gli scrittori la vanitosa illusione d' intrudere per forza nell'uso dei popoli quelle
, in parole, in declamazioni. d' annunzio, iv-1-26: l'assidua implacabile
. cardarelli, 1-123: e sul corso d' un fiume assiduo e lieto / mi
c. dati, 3-174: disse d' aver bisogno d'arrivare a casa a
dati, 3-174: disse d'aver bisogno d' arrivare a casa a mettere assieme il
: tutto l'assieme attesta una ricchezza d' abitudini. palazzeschi, 1-347: osservate la
stabilimento. -per estens.: prezzo d' ingaggio, quota d'arruolamento. dizionario
estens.: prezzo d'ingaggio, quota d' arruolamento. dizionario militare [1847]
o norma che si fissa pel pagamento d' una truppa. = dallo spagn.
, 17-325: dall'altro lato / tutti d' un cor con assiepati scudi, /
uno strano, accorato, assillante sentimento d' amore per quella creatura della sua fantasia
, cioè infuriare o smaniare per puntura d' assillo. 2. per simil
mille tentazioni mi assediavano, mi erano d' attorno per assillarmi di continuo. soffici,
per le punture, / ch'erano state d' altro che d'assilli. ariosto,
, / ch'erano state d'altro che d' assilli. ariosto, cinque canti,
assilli / e da tafani pascerai. d' annunzio, iii-2-246: forsennata ella si muove
cuore i ciechi stimoli / e l'avvampasse d' un penace fuoco / per tutti i
, minuto, insistente, implacabile. d' annunzio, 11-557: tu dài questo conforto
similitudine collo scorpione ed essere della grandezza d' un ragno. = lat.
[l'emaciarsi] un sintoma certo d' una mancanza d'assimilaménto, un andar male
] un sintoma certo d'una mancanza d' assimilaménto, un andar male. =
così bene come un tempo rousseau. d' annunzio, iv-1-105: non potendo più conformarsi
in sé medesimo, non esercitò forza d' assimilazione. = voce dotta,
, 10-16: vivono [i gufi] d' ogni carne, e massima- mente di
, e massima- mente di topi e d' assiuoli. pulci, 14-61: e degli
: lontano / cantava l'invisibile assiuolo. d' annunzio, iv-2-1211: l'assiuolo sonò
iv-2-1211: l'assiuolo sonò il suo oboe d' una sola nota. pirandello, 5-196
tanto il chiù lamentoso, remoto, d' un assiolo. deledda, ii-648: attraverso
: e, a notte, che canti d' assioli e civette sotto questi stellati immensi
paolieri, 2-190: le notti afose d' agosto, un assiòlo bianco, dalle comettine
2. locuz. assiolo e capo d' assiuolo: stupido, goffo, balordo
, 3-25: in quel che questo capo d' assiuolo / ne dice ognor dell'altra
bue, capo di castrone, capo d' assiuolo, e simili. menzini, 5-73
governo sputa / sulle attonite zucche erba d' estate / che il verno muta. collodi
che « dal nulla vien nulla ». d' annunzio, iv-1-412: « la grandezza
dolori superati, perché ella avesse occasione d' essere eroica era necessario ch'ella soffrisse quel
. -ci). che ha valore d' assioma; che ha l'assolutezza di una
vestirono di nuovo ad arte e mestieri d' una assisa, faccendo più diversi giuochi
ambasciadori] si partirono di firenze vestiti d' un'assisa tutti di doppi vestimenti.
s'amavano assai e in costume avean d' andar sempre ad ogni tomiamento o giostra o
ogni tomiamento o giostra o altro fatto d' arme insieme e vestiti d'una assisa.
altro fatto d'arme insieme e vestiti d' una assisa. tasso, 20-45:
i corsi comuni in quel regio istituto d' arte. 2. stor.
senza fatica, e come assiso sopra d' un carro. tasso, 17-33: venia
, di porcellane, di fiori. d' annunzio, iv-1-611: ella stava quasi di
/ e 'l fra tei per signor d' altre contrade. ariosto, 37-56: per
37-56: per morir si gittò giù d' una riva / che vi trovò sopra un
suo'dolori. 7. circondato d' assedio. guittone, 3-59: vedendosi
: vedendosi da ogni parte intorno assiso d' assedio potente e istretto. assiso2,
. ufficio di assistente; tirocinio d' assistente. assistènte (part.
poi curava egli stesso la esecuzione. d' annunzio, iv-2-296: bevve egli [
alle monache erano dati con durezza. d' annunzio, iv-1-384: l'odore del iodoformio
tommaseo, 1-405: ha ottenuto il posto d' assistente alla cattedra, e viene a
. manzini, 10-36: nella fotografia d' un gruppo scolastico in cui lei figurava
re, di regai fregi adorno / e d' ostro, al sacrificio era assistente.
con loro, contro 1 principi protestanti d' alemagna: da quale hanno parole generali
baretti, ii-285: ha fatto a ciascun d' essi un fondo e assegnatone il maneggio
fuori di disciplina. questa è assistenza d' amore. questa sola sarà creduta.
di addestramento e di qualificazione della mano d' opera, ecc.). all'assistenza
, per non rimaner privo dei titoli d' assistenza. codice penale, 570: chiunque
se'di guardia, fa mestieri / d' assistere alla porta. o. rucellai,
ad assistere alla lenta ed inevitabile distruzione d' un uomo che ho riguardato sempre come
divertivo ad assistere ai dibattimenti nella corte d' assise. non c'è luogo al
, i-1-126: il papa ha dichiarato d' assistere alla francia per stabili
tranquillo / tutto lasci all'amico / d' assistermi l'onor? baretti, ii-151:
. ojetti, i-590: mi sembrava d' essere uno di quei poveri scugnizzi che fuori
. viani, 14-9: i baracconi d' allora, assiti di legname coperti con un
il bertuccione salire sopra l'assito. d' annunzio, iv-1-965: quando calcò l'
sensazione illusoria di trovarsi su la coperta d' un naviglio. pirandello, 5-37:
assito della stanza attigua e si sforzava d' indovinare chi vi passasse in punta di
, eccotel tosto / un asso diventar d' ordin diverso / come dir di mattoni
un grido di gioia: « poker d' assi », e gettò le carte sulla
figur. persona che ha doti e qualità d' eccezione; chi eccelle in un'attività
pronto a farlo, ed anch'io son d' accordo con popolaccio, il quale o
in relazione, trovarsi in rapporto. d' annunzio, iv-1-810: così complessa, l'
per una incalcolabile abondanza di pensieri e d' imagini, per una rapidità fulminea nell'associare
paga subito, l'appalto alla fin d' anno. serra, i-76: se si
compagnoni, i-58: una forma d' associazione, la quale difenda e protegga
. cattaneo, iii-2-397: le città d' italia sono adunque sottomesse al regime asiatico
civilmente e moralmente associata all'asia. d' annunzio, iv-1-395: un suo speciale stato
dell'individuo, segregati da ogni moto collettivo d' associazione o di partito ordinato, sono
.. nell'èra nostra lo spirito d' associazione è più potente, più propagato
ii-139: ripeto se è necessario stampare fuori d' italia, stamperemo in ginevra. senza
ostacoli, benché fondati sopra erronee associazioni d' idee, di lor natura separate e
di lor natura separate e distinte. d' annunzio, iv-2-334: il mio cervello
delle tinte mi dia, per associazione d' idee tattili e visive, la sensazione del
6-125: ma per quale singolare associazione d' idee si rammenti del suo dovere quando
in ogni parte dove vedrete i mezzi d' accrescere e d'assodare la felicità pubblica,
dove vedrete i mezzi d'accrescere e d' assodare la felicità pubblica,..
e piacere, cerca a tutto suo potere d' assoggettare, e ridurre in una totale
, 1 (17): col fine d' aver sotto la mano ogni uomo,
ogni mossa del privato al volere arbitrario d' esecutori d'ogni genere.
del privato al volere arbitrario d'esecutori d' ogni genere. 2. sottoporre
fatiche e privazioni alla sua età. d' annunzio, iv-1-908: non le femmine soltanto
mentre tu ti assoggettavi a una vita d' inedia, come dentro una gabbia d'
d'inedia, come dentro una gabbia d' oro. = deriv. da
assottoposto, sottomesso. solcate. d' annunzio, iv-2-547: nelle sparse pietre effigiate
superiore, s'assoggettiva alla discrezione d' un altro prin cipe.
a... totali estinzioni d' interi popoli e città, e devastazioni e
, e devastazioni e asso- lamenti d' intere provincie. = deriv.
la temperatura in quel luogo superava sempre d' un sette od otto gradi quella d'ogni
sempre d'un sette od otto gradi quella d' ogni altro punto più assolato di roma
giovane e facinoroso... sentori d' erbe e di terra accaldata. alvaro,
, mi tornano sulle labbra gli assolati versi d' allora. assolcare, tr.
. g. bentivoglio, 4-163: d' alemagna per allora non fu assoldato se
decreto del senato che lo costituiva reo d' aver composto e distribuito unguento venefico,
2631: assoldare dicesi, più propriamente, d' armati stranieri. nievo, 130:
vetere dei grandi di macedonia, assoluto d' adulterio,... tornasse a difendersi
dei peccati tuoi opere buone, / d' ogni giudizio ti rimanda assolta.
del regno, s'indi assolto / restar d' ogni altro danno si sperasse. varchi
donzelle, alimenti di orfani o d' altri;... ma le persone
però alla retroguardia. nievo, 231: d' altronde alle zitelle d'allora non era
, 231: d'altronde alle zitelle d' allora non era assolutamente proibito d'innamorarsi di
zitelle d'allora non era assolutamente proibito d' innamorarsi di chichessia: bastava che la
diversa, la libertà di maneggiarla e d' accomodarla all'originale dev'essere piena e
politico, che è la sostituzione della volontà d' un solo agli atti nascenti dalle volontà
si comporta come padrone assoluto, pretendendo d' imporre a tutti la propria volontà.
, che s'intende significare col termine d' obbligazione morale o con quello di dovere
, assoluta, indipendente da qualunque accidentalità d' illuminazione e condizione d'ambiente. gobetti,
da qualunque accidentalità d'illuminazione e condizione d' ambiente. gobetti, 1-156: attivismo
. negri, 2-989: nessuna struttura d' albero è precisa, monolitica, quanto
o errare, ma essere i suoi decreti d' assoluta ed inviolabile verità. confalonieri,
opposizione assoluta con la sua indole. d' azeglio, 1-179: mi spuntò pure
, assoluto padrone et tenne la monarchia d' esso [regno di cina]. moneti
di assoluto regno, / non può d' uomo usurpar nome, né loda;
in fondo il fare vacillante e contrito d' un generale che capitola. imbriani, 2-97
di loro natura imperfette e perciò non andate d' accordo. 7. gramm
altri elementi del periodo [genitivo rolina d' un par suo, è più del bisogno
, ma tutte purché appese a fili d' uguali lunghezze dai punti delle sospensioni ai
. ant. assolutamente. f. d' ambra, 4-39: oh, va a
che le mie osservazioni circa la falsità d' ogni assoluto, debbano distruggere l'idea
debbano distruggere l'idea di dio. d' annunzio, iv-1-149: può, infine,
combattuto contro alla chiesa, con promessione d' astenersene per innanzi. manzoni, 138:
10-155: il papa mandò comandando al conte d' analdo che non doesse venire in proenza
). cavalca, 15-225: desidero d' essere assoluto dal legame del corpo,
errore / in cui trascorse per soverchio d' ira. alfieri, 1-26: e nel
- / e 'l papa l'assolvette d' ogni rio. fioretti, xxi-940 (23
gentilezza. io l'assolvo dunque. d' annunzio, iv-2-1233: il mio cuore diceva
cavallereschi, 9: nacque un figliuol d' adomezza, / che l'assomiglio a ercol
, non portando esso effettivamente la simiglianza d' alcun altro. [sostituito da] manzoni
quasi sempre ebbe non so che come d' infausto. egli, con le comparazioni
mette a venezia per la muta laguna. d' annunzio, iii- 2-1079: credi che
ma ho qui un'pensiero più diritto d' una lama nuda, più acuto d'un
diritto d'una lama nuda, più acuto d' un coltello. se gli dovessi assimigliare
, gli assimiglierei quella misericordia dal manico d' oro. saba, 219: io t'
136: a te assomiglio la mia vita d' uomo, / fresca marina che trai
volgendo, convengono essere quasi ad imagine d' arco assimiglianti. m. villani, 9-51
creato, né però estratto dal nulla. d' annunzio, iv-2-1030: il viso madido
altitonante. saba, 357: io so d' un qualcosa di diverso e di eccezionale.
cura ha di quelli che più si sforzano d' assi- migliarsi a lui. ristoro,
, spender come signore, e esser d' accordo col figliuolo a gettar via; e
. lo stesso abbarbagliamento di stelle. d' annunzio, ii-719: o estate, estate
poi non lo cambierebbe con dieci botti d' acqua. marino, 6-11: tien
la fameglia! / ciascun morte gli assemeglia d' esto dèmone encamato.
con l'altre cose, secondo uno modo d' assimiglia- zione ad esso, possibile
terra era molto assommata, raunata gente d' ogne parte,... puose
: mai mi piacque quella comune usanza d' alcuni e quali dicono assai basta sapere scrivere
quando assommò la bocca dette una soffiata d' acqua come un pesce mostruoso.
piacesse a un tratto quella assonanza. d' annunzio, iv-1-949: levando quindi la mano
idem, iv-i- 950: infiammato d' entusiasmo, agitato come da un estro
dolce vapor gli assonna e molce. d' annunzio, iv-2-1116: « la primavera affatica
il qual usa di chinar e non d' alzar la testa. buonarroti il giovane,
spento e un volto incerto e assonnato d' uomo ora guarda nell'alba di lassù
ebbe una scossa come sentisse il gemito d' un ferito. stuparich, 2-249:
. 2. figur. stato d' insensibilità, di indifferenza interiore (anche
tumultuosa di passioni, di assopimenti e d' imposture. panzini, ii-355: la voce
assopì ogni litigio, ogni discordia. d' annunzio, iii-2-287: udii che l'
st'ariosa vastità, che sola aveva virtù d' assopire il suo spirito bramoso e sconsolato
stava per assopirsi, ora il ronzio d' uno sciame di mosche ora l'assalto d'
d'uno sciame di mosche ora l'assalto d' una vespa o il tocco d'un
assalto d'una vespa o il tocco d' un insetto sul collo le impedivano di
dei sensi e dello spirito. d' annunzio, iv-1-724: il suo mondo si
iv-1-724: il suo mondo si componeva d' imagini sacre, di reliquie, di emblemi
, addormentato di un sonno leggero. d' annunzio, iv-2-183: s'io la baciassi
. idem, 111: il desiderio d' ascoltarti sale / dal più profondo fremito
si rompe a volte nel silenzio / d' una piazza assopita / un volo strepitoso di
assorbente, nella cruda immobile frescura insaporata d' incenso. 3. agric.
. campanella, 1061: gettando goccie d' acqua su le frondi d'alberi, pigliano
gettando goccie d'acqua su le frondi d' alberi, pigliano la figura sferica e
spugna del cranio umida e tale / che d' ogni arida cosa assorbe i fiati.
, ritrovandosi secca, assorbendo gran copia d' acqua del crescente lago, non lo
. caro, 3-678: una vorago / d' un gran baratro è questa, che
rifugiarmi in un canto colla paura indosso d' essere assorbito e divorato dalle fiamme.
, assorbì tutti i poteri della chiesa. d' annunzio, iv-1-49: uno di quegli
cecchi, 1-155: essi assorbirono qualcosa d' indelebile come è per me il senso della
gli permetteva di vincere il malessere, d' assorbire la scontentezza, l'inquietudine e
7. neol. assorbire la mano d' opera: assumere prestatori d'opera (
la mano d'opera: assumere prestatori d' opera (operai, impiegati) nelle
sono sempre disposti ad assorbire tutta la mano d' opera che si offre sul mercato.
la mistura degli odori impregna l'aria d' una strana pesantezza. 2.
soffio della primavera / un lugubre risucchio / d' assorbite esistenze. 3.
mondo, assorbita nell'agio e nella saviezza d' una matrona di quarant'anni. manzoni
ferro / le piazze e i tetti. d' annunzio, iv-1-445: le rondini passano
, gridando come un mare, era colma d' un silenzio assordante. assordare
48-10: forse sì come 'l nil, d' alto caggendo, / col gran suono
, / col gran suono i vicin d' intorno assorda, / e 'l sole abbaglia
, a i tuon s'accorda i d' orribile armonia che 'l mondo assorda. idem
cantar con sì gran lena, / che d' ogn'intorno assordi le brigate. arici
faville intorno avampi, / e quasi d' alto incendio in forma splende; / e
ed in faccia lacrimosa e scura / d' alte e meste querele assordo i venti
gente vi cammini in punta di piedi. d' annunzio, ii-246: la tua selce
se noi non parliamo forte. f. d' ambra, 4-54: da quando in
quà. -olà, se'tu assordato? d' annunzio, iv-1-913: per alcuni minuti
l'uno e l'altro polo, e d' assordir co i cridi, strepiti e
. segneri, ii-53: dovetter tutti d' uno strido concorde assordir l'aria,
un suono, un rumore). d' annunzio, iv-2-687: il grecolevante creava nell'
. e rifl. perdere sonorità. d' annunzio, iv-2-837: sente d'improvviso lo
. d'annunzio, iv-2-837: sente d' improvviso lo stru mento assordirsi
papini, 21-150: erbe e montagne d' iddio son figliole / assorellate dall'ampia
, né l'adorare son sempre argomento d' opinione benefattiva. bruno, 3-364: a
scorre / di cocenti ruscelli orrida brina. d' annunzio, iv2- 88: incalzava [
cosa di quelle, che tutti andiamo d' accordo che le faccia il caso, per
avessero a provvedersi di un assortimento compiuto d' armi. cattaneo, ii-2-391: potrà
, ii-2-391: potrà mettersi in grado d' opporre al contrabando un lodevole assortimento di
, 20-153: cavar da un poco d' umido, e quasi da metallo fuso
le parti proporzionate a formare tanta diversità d' ingegni. trinci, 1-22: venendo
son bene assortite e che vi sia d' ogni qualunque cosa buona per que'paesi
assortito. fagiuoli, 3-2-163: onde d' un assortito / si dice: come
una parola, di scrittori di cose d' altri. panzini, iv-779: nella lingua
dalle mie fibre risalire il succhio. d' annunzio, ii-766: s'abbandonò su me
mi fa eguale a quell'assorto / pescatore d' anguille dalla riva. tombari, 1-151
nuova del tuo sole / che schiuma d' impalpabili marosi / d'oro, sui fusti
/ che schiuma d'impalpabili marosi / d' oro, sui fusti assorti e sulle
scioglie. baldinucci, 83: strumento d' acciaio [la lima], intagliato o
legno, ed altre materie solide. d' annunzio, iv-2-877: ella saliva di grado
ed è sì cruda la sua signoria [d' amore], / che giammai non
del fico hanno in loro tanta virtù d' assottigliare, che quando con essi la
l'ingegno. botta, 4-888: d' ormea assottigliò l'ingegno, e scrisse
non s'era mai trovato nell'occasione d' assottigliar molto il suo [cervello].
, l'esercito non si assottigli. d' annunzio, iv-2-422: a che mai stiamo
sentenze, e i genii in semigenii. d' annunzio, iv-i- 336: tutto
sempre contrario a coloro che si assottigliano d' ingannare altrui sotto specie di semplicità.
, iii-394: vi dico e prego d' una cosa / che sia vostra mente osa
assottiglia. alamanni, 6-2-7: né d' intender più oltra s'assottiglia. berni,
capponi mi aveva ammonito più e più volte d' andar per le piane, d'esser
volte d'andar per le piane, d' esser semplice e corrente... io
. algarotti, 2-148: una foglia d' oro, per quantunque assottigliata e distesa ella
quanto è un granello di piombo. d' annunzio, iv-1-501: una gracilità di fiore
,... gli diedono ventimila doble d' oro. m. villani, 5-46
stare nelli cieli, che se ne assozzerebbono d' essi. leggende di santi, 3-284
di santi, 3-284: la resia d' una setta, i quali furono chiamati
dio. tasso, ii-45: credo almeno d' aver con essa scrittura deposto il timore
a starsi così rannicchiate [nell'acino d' uva], ed hanno presa, per
a credersi infelice, induce ad accusare d' ingiustizia l'ordine delle cose. nieri,
figure che assume la legna carbonizzandosi. d' annunzio, iv-2-469: egli aveva tutto:
ecclesiastici da molte centenara d' anni in qua non hanno altro scopo
ne risero; ma non s'assumevano d' interpretarmelo. mazzini, ii-157: la condizione
quanti caratteri abbisognano per variare i passatempi d' ognuno. foscolo, gr., iii-201
valle che assumevano un aspetto malinconico. d' annunzio, iv- 1-78: non la
4-20: tutti hanno una portentosa facilità d' assumere una certa quale aria professionale.
su'tuoi nervi, il tuo modo d' assumere il dolore, la superiore giustizia
attenzione ai suoi minimi particolari nel tentativo d' indovinare quale significato essi assumeranno più oltre
assunto. boterò, i-124: arrigo iv d' inghilterra, assonto che fu alla corona
mio nome con esso del gran cancellierato d' inghilterra a cui il suo padre è
assunto, come vedo dalle carte pubbliche. d' annunzio, iv-2-542: uno di quegli
che può cadere a usarsi, d' incarico, d'obbligo, di fatica,
cadere a usarsi, d'incarico, d' obbligo, di fatica, d'impresa.
incarico, d'obbligo, di fatica, d' impresa. assunta, sf. relig
di forma ellittica, parte dei contorni d' una figura rappresentante l'assunta, o
peccato ch'è a lui apposto, ma d' un altro fatto di fuori da quello
. machiavelli, 561: il re giovanni d' ara- gona, nuovamente assunto re in
leggi splendido, / ei pinga il trionfo d' italia, / assunta novella tra le
/ assunta novella tra le genti. d' annunzio, iv-1-886: nessuna cosa torbida
. lombari, ii-133: le piume d' argento si spargevano per l'aria, salivano
con arcieri, / che levi d' affacciarsi ogni ardimento. berni, 35-63 (
di guardarlo abbia l'assunto, / d' osso concavo e curvo armò la spina,
, non gli danno altra taccia che d' essersi lasciato ingannare da uno stratagemma.
schietto con qual grado di tranquillità o d' inquietudine vi si determinasse. che,
per meglio dire, il rinascimento, d' esculapio. baretti, ii-65: e
a formare delle accademie o poetiche o d' altra sorte. cesarotti, i-109:
: nomino a bella posta un capo d' opera insigne... per risparmiare la
, che dannoso e micidiale l'assunto d' impedire ch'ella [lingua] si arricchisca
la germania intende, proprio ora, d' esaurire il suo programma in tutto il mondo
edifici monumentali e storicamente importanti, fa d' uopo che lo stato od altro ente
detta festa della assunzione. f. d' albizzo, 1-27: maria, l'
che nel ciel festi / con una palma d' oro, iesù a te di ciel
amfitrite? -per simil. d' annunzio, iv-2-107: ella si compresse in
dentro di sé quel fiore di fede rigermogliato d' improvviso. fu una specie d'assunzione
rigermogliato d'improvviso. fu una specie d' assunzione verso gesù, con un ripudio
5. letter. estasi. d' annunzio, iv-1-181: gli occhi le si
, iv-1-181: gli occhi le si empivano d' un gaudio indescrivibile tra i cigli palpitanti
i cigli palpitanti, come gli occhi d' una beata in assunzione. 6
di lavoro subordinato da parte del prestatore d' opera, che si pone alle dipendenze
ceria di un caffè o d' un teatro veneziano, dove non
individuo in qualunque modo ottenuta. d' annunzio, iv-2-354: sorridiamo, imba
dendo con la facilità e l'assurdità d' un sogno. b. croce,
di drago e svo lazzi d' ali e di code, e ombrelli e
sta di via, tanto più cercare d' avere seco da spendere. giannotti, 2-1-m
.. in questa guisa farci autori d' opinioni assurde e false. salvini, 39-iii-76
siccome per prove veggiamo, dannosissimo. d' annunzio, iv-1-395: e il pensiero
marito; si raccontavano di loro episodi d' una tenerezza quasi assurda perché legittima.
nel sole e non dà un filo d' erba. piovene, 2-151: riconosco quale
voi, accademici, quali altre sorte d' assurdi sien trapassate da quelli i quali troppo
passaggio [di besnard]: -e1 re d' inghilterra. -volevano dire edoardo settimo,
di scarlatto, e un ricco palio d' oro levato in asti con grandi drappelloni pendenti
e minuti si fermano in una penna d' oca,... ficcandosi l'asta
asta e il piede sul vangile. d' annunzio, iv-2 62: una nebbia fresca
; / e intorno un bosco abbiam d' aste e di spade / e sovra noi
subito corse quattro giovani con quattro pezzi d' arme in aste. d'annunzio, iv-2-1258
quattro pezzi d'arme in aste. d' annunzio, iv-2-1258: par di udire
dei cavalli e di scorgere un balenìo d' armi in asta. 3.
da giurare il vero dinanzi al pretore. d' annunzio, iv-1-364: girò per le
isolata in fondo al paese, e ricordava d' averla periziata lui stesso, prima che
952: era ancora una bell'asta d' uomo, di solida e fresca senilità
13. dimin. asticèlla. d' annunzio, ii-312: come le aguzze asticelle
cennini, 53: fa'poi una asticiuola d' àrgiere o di castagno o d'altro
asticiuola d'àrgiere o di castagno o d' altro legno buono: e falla pulita,
pulita, netta, itratta in forma d' un fuso. vasari, i-183: con
vii-554: trucco, giuoco di pallottoline d' avorio sopra un tavolone di legno con
rossi, 2-12: stava in atto d' andarsene quasi cacciata, e di dardi
quasi cacciata, e di dardi e d' asticciuole da lanciare piene le mani. d'
d'asticciuole da lanciare piene le mani. d' annunzio, h-796: e già le
, sf. allevamento di gamberi d' acqua dolce (astacus fluviatilis) e di
. zool. famiglia di crostacei macruri d' acqua dolce, a cui appartiene il notissimo
parini, giorno, i-550: e d' ogni lato astanti e sacerdoti / pallidi all'
, un altro, è una fandonia. d' annunzio, iv-1-132: tutti gli astanti
stanza facendo con la mano un cenno d' addio. bontempelli, 9-124: nacque tra
varchi, 23-84: essere stato astante d' uno infermo, e avergli...
davanti a quella tenda che ormai capivo d' essere una specie di astanteria, e
. astata, sf. colpo d' asta. astàtica, sf.
avea seguito l'aquile di druso. d' annunzio, iii-2-260: irto di bronzo /
.. bevuto rende insipido il gusto d' ogni altro vino, e fa l'uomo
un magnanimo / imperatore io sono. d' annunzio, iv-1-445: un piccolo bicchiere
fa femmina die ottanta, dalla chiesa d' iddio si debba astenere. guittone, 3-35
. tasso, 6-68: pensa talor d' erba nocente e ria / succo sparger in
: da che io desidererei che procurasse d' astenersi. galileo, 989: se per
: se per questo solo rispetto, d' accomodarsi alla capacità de'popoli rozzi e indisciplinati
, non s'è astenuta la scrittura d' adombrare de'suoi principalissimi dogmi, attribuendo
intendimento della filosofia morale? insegnare altrui d' operar bene ed astenersi dal male.
. borelli, i-408: sarebbe ragionevole d' astenersi di scavare la laguna ed i porti
, e apprender la più perfetta favella d' italia, se in occasione di scrivere
carnovale; non mi sono però astenuto d' andare alla cattiva opera che qui avemmo,
aster attico rilieva in volgar nostro stella d' atene, perché quivi più copiosamente nasce
tal cibo, giacché oltre alla proprietà d' ingrassare, ha anche quella di rinfrescare ed
fu dato nome di segni e figure d' animali. magalotti, v-175: insin
quali perturbazioni patiscano oggi gli asterismi poetici d' albione. 2. miner.
oro e puro argento / essi medesmi d' ogni macchia asterso. panni, ii-50
. ant. aspettare. trattato d' amore, 11-7: ora laudo lo bon
; ed in alcuni luoghi è tinto d' un turchino così vivace, che ogni azzurro
astierà ben pulita, / dove altre aste d' ulisse il sofferente / erano. pindemonte
2. sm. monete d' argento coniate dal comune di asti a
] la terra, nel- l'aprir d' aprile, / rotta e domata ai piedi
l'altro astile / il quale è d' oro, e da cui amor procede.
, ch'avevano in sé lo spirito d' iddio, gli seppono interpretare [i
]. bencivenni \ crusca \: fa d' uopo che sieno del vino totalmente astinentissimi
studia e combatte con tutta sua forza d' avere li modi e li costumi liberi dalla
, la chiesa non comanderà a tutti d' essere astinenti? panzini, iii-569: orazio
liberalissimo del suo e astinentissimo da quel d' altri. p. del rosso, 355
: somma medicina e sanità di corpo e d' animo si è astinènzia. idem,
aveva assai più aggiunto di gravità che tolto d' espressione. lambruschini, 1-203: si
molte volte deriva dall'astinenza soverchia. d' annunzio, iv-2-1044: ella già pregustava il
dell'astinenza come una voluttà più acre d' ogni altra. panzini, ii-126:
macerava il corpo suo con grande rigidità d' astinenzia. ariosto, 41-52: vide
astinenzia. ariosto, 41-52: vide d' anni e d'astinenzie afflitto / uom ch'
, 41-52: vide d'anni e d' astinenzie afflitto / uom ch'avea d'eremita
e d'astinenzie afflitto / uom ch'avea d' eremita abito e segno. imitazione di
sentinne e sdegno. tasso, 8-61: d' astio dentro il fellon tutto si rode
derivano tutti da sentimenti istantanei, spassionati d' astio o d'amore; ond'io li
sentimenti istantanei, spassionati d'astio o d' amore; ond'io li tengo per
. c'è chi vuole una corte d' appello... perché « se l'
; c'è chi piange la perdita d' una corte che ha scacciata egli stesso,
, insomma vogliucole, astiucoli, piccinerie d' ogni risma. = got.
sia spenta del tutto; e una notte d' amore: perché, astiosamente, mi
: perché, astiosamente, mi convincevo d' essere ignorata da te. =
peloso, i quali vivono solamente d' alito e d'odore che tirano col naso
quali vivono solamente d'alito e d' odore che tirano col naso.
, che l'uomo tiene per diletto d' uccellare, sì come l'uomo tiene
astor maniero / preso alla pania. d' annunzio, ii-775: gli astori co'resti
il negromante / che mastro grande fu d' astorlogia: / tutte le dolci stelle a
, 294: con in testa un tocco d' astrakan, da cui si svolgevano a
si svolgevano a onde i capelli chiari. d' annunzio, iv-1-273: portava una giacca
giacca di panno azzurro cupo, guarnita d' astrakan nero su gli orli, sul collo
usciva dal club, nelle sue pelliccie d' astracan. ojelti, i-409: si parte
: si parte al suono della tromba d' un vetturale in berretto d'astracàn e
suono della tromba d'un vetturale in berretto d' astracàn e in tunica circassa. pea
nero ricco turbante di astracan, rigato d' oro. borgese, 4-126: anch'essa
lutto, con stoffe di pregio e mantello d' astrakan. e. cecchi,
sulla gamba. 2. dado oblungo d' avorio, di pietra o altro materiale
astragali irato e fuor di senno, / d' anfidamente a morte misi il figlio.
anfidamente a morte misi il figlio. d' annunzio, iii-2-286: chiama una delle
targioni tozzetti, 7-12: altri generi [d' erbe] ve ne sono, che
. allume astragalote: che ha aspetto d' astragalo. ricettario fiorentino, 14:
dell'erbe hanno sognato alcuni autori. d' annunzio, iv-1-311: la notte di
: non mi armerò già dell'autorità d' un sommo nostro contemporaneo, cuvier, per
. forma un comune alveo o lacuna. d' annunzio, iv-1-434: io non potrei
musica non dover esser usata per cagione d' una sola utilità ma di più. vico
come si finiscono tessere e la bellezza d' ogni cosa creata per la sua propria
betto non era mai potuto venir fatto d' averlo [nella sua brigata], e
sempre astratti, / hanno un color d' itterico e di morto. goldoni, iii-285
fissava, collo zìgaro in bocca, d' un fare astratto, i cieli. moravia
suo volto si riempie dell'astratta attenzione d' uno che colga in una conchiglia il
. soffici, v-1-692: ogni opera d' arte, essendo un simbolo, è
geni primi; idea più armoniosa e perfetta d' ogni creatura. vittorini, 2-7:
dalla fissità dei grandi occhi neri cerchiati d' oro. idem, 5-297: nel
riputazione andava circoscrivendola con sì fatte chimere d' astratti, concreti, materie, forme
in astratto, ed altro è parlar d' edifizi. c. gozzi, i-42:
. manzoni, 106: mi servo d' un termine che lascia intatta la questione in
(18): con una gran probabilità d' essere abbandonati da chi, in astratto
condurla diritta, che non lui maculato d' astratto e di poesia. -essere
. caro, 7-37o: al dir d' ilioneo stava latino / fisso col volto
immateriale per via dell'astrazione che fa d' esse cose dalla materia, benché elle sieno
astrazione, forse per una parola? d' annunzio, iv-2-1352: la vita non
anche la poesia ha de'pericoli. d' annunzio, iv-1-138: ma questo periodo di
, che da un coro in cielo d' angeli abbagliata, sta a udire il suono
forza astret tiva, cioè d' indurre stitichezza di ventre. salvini, 21-213
: l'amara ed afra / astrettiva d' assenzio bevanda. a. cocchi,
/ movete [acque] all'ombra d' alte piante elette; / or, s'
si conviene a ciascuno uno medesimo modo d' ammonire, perocché non sono tutti astretti
, era astretta di compiacergli. f. d' ambra, 4-59: laonde eravate astrettissimo
, iii-592: un tempo mi compiacqui d' amarlo, ora mi trovo quasi astretta
un gaudio non perfetto; / poi d' esso in pena, a trapassare astretto
fra i cespugli, vicino ai corsi d' acqua e ai villaggi, dove cercano
padre avesse, ma dall'astuzia d' amore che a biancofiore l'astringeva, nascevano
astringente (gli allumi, il nitrato d' argento, il solfato di zinco, i
erba che... ha odore d' aglio, e sapore amaro e astringente.
acre ed amaro, con un poco d' astringenza. redi, 16-vii-250: vi
potuto. guarini, 105: ti prometto d' udirlo, ma con questo, /
che quanto io dissi / fu voce d' uom, cui ne'tormenti astringa /
suo l'agnel divino, / che d' altrui fallo a se medesmo chiede / pena
il sapientissimo socrate non volea chiamarsi cittadino d' atene, per non astringersi a sé poca
e gli altri egregi / che per mille d' onore ardenti prove / colà fra gli
, il più bello / degli astri. d' annunzio, ii-933: nella notte d'
d'annunzio, ii-933: nella notte d' ottobre ardevan l'orse / alte coi
. viani, 19-353: una moltitudine d' astri scintillava in un mare di celeste vivo
seguivano precisi / ignoti cammini in curve d' oro. marotta, 1-241: quel gelo
gli astri e le montagne. -astro d' argento: la luna (in una designazione
955: ben vieni, o bell'astro d' argento, / compagno tacente a la
cerulo delle vestimenta, ha l'illusione d' essere approdato nell'astro d'argento.
ha l'illusione d'essere approdato nell'astro d' argento. -far vedere gli astri (
2. per simil. d' annunzio, iv-1-259: la voce del volere
t'aggiri, / io farfalla al balen d' occhi adorati, / tu contempli i
speranze alimenti, ed io desiri. d' annunzio, iv-2-923: l'elica aveva
giri, non più legno visibile ma astro d' aria nell'aria. onofri, 130
. astròfilo, sm. dilettante d' astronomia. = voce dotta,
, poste sopra una piana tavola e fregata d' aceto o di sugo di limone
..., devia dalle regole d' astrologia. berni, 32-27 (iii-103)
di globi celesti, di sfere, d' astrolabi, di radii astronomici e d'
d'astrolabi, di radii astronomici e d' altri sì fatti strumenti; sicché chi gli
chi lo chiama, e per traguardo d' astrolabio mirando e per balestra, serra
, senza scandaglio e senza astrolabio. d' annunzio, ii-426: regge /..
e damaschinati come l'elsa sulla lama d' un paladino. beltramelli, iii-821: un
a quadrante. baldini, i-441: ricordo d' aver visto vecchi astrolabi ch'eran capolavori
aver visto vecchi astrolabi ch'eran capolavori d' oreficeria. montale, 2-91: dalla
anco i metalli et le pietre senso d' amicizia, come la calamita et astrolite e
magalotti, 20-278: più conto, che d' astrologare qual po- tess'esser la lingua
far profession particulare di medicastronzolo o d' astrologastro. = spreg. di astrologo
, i-71: truovasi in alcuni autori d' astrologia che chi ha una certa costellazione,
, 195: era costui per via d' astrologia stato disegnato molti anni innanzi al pontificato
delle cose, essendo differente da quella specie d' astrologia superstiziosa da'matematici seguita, la
del parlare degli astri, ma nel senso d' a astrologia giudiziaria ». casti,
seguito pur l'altrui sentenza là dove d' astrologia li convenne parlare. idem, conv
dee dare fede a ogni profezia o detti d' astro- lago, che sono mendaci e
caratteri in vari modi di geomanzia e d' astrologia. garzoni, 1-380: senza dubbio
campanella, 2-316: io fui nemicissimo d' astrologi e scrissi contro loro in gioventù,
ciò dagli astrologi e dalla maggior parte d' europa. = voce dotta,
lettere / dell'alfabeto, un po'd' astronomia / perfino. 2. ant
: cercando per astronomia tutti i confini d' europa, per lo più sano e meglio
idem, 10-40: [cecco d' ascoli] avea dette e rivelate per la
avea dette e rivelate per la scienza d' astronomia, ovvero di nigromanzia, molte cose
che venia innanzi, sarebbe grandissimo caro d' olio. = voce dotta, lat
. conciliatore, ii-150: alle figliuole d' èva non badavano molto i barbuti astronomi
algarotti conversare amabilmente di astri e compiacersi d' essere capiti e gustati anche dalle donne.
arici, 66: e quei, d' urania alunno, a le celesti / sfere
di quei cari nodi / ne'caratteri d' oro al volgo astrusi, / ed intesi
non per altro riescono facili gli elementi d' euclide in proporzione della geometria più recondita
accrescono di numero; e perciò è d' uopo di facilitarne i metodi coll'analisi,
facilitarne i metodi coll'analisi, che serva d' appoggio, o, com'altri dicono
, o, com'altri dicono, d' estensione all'immaginativa. targioni tozzetti,
, 8-35: come possibil fora che d' un salto / tutti i più astrusi
. e. cecchi, 6-268: grafici d' astrusa ingegneria, illustranti il reciproco magnetismo
astuccio / di pelle rilucente ornato e d' oro. giusti, i-507: a me
, 290: in un astuccio d' oro massiccio... c'era dentro
cucchiaio, una forchetta e un coltello d' oro. de marchi, i-852:
invece nelle mani l'astuccio delle sigarette. d' annunzio, iv-1-74: empì di sigarette
: empì di sigarette russe un astuccio d' oro martellato, sottilissimo, ornato d'uno
d'oro martellato, sottilissimo, ornato d' uno zaffiro su la sporgenza della molla
loro astucci dove riscintillavano i piccoli strumenti d' acciaio. panzini, ii-185: di
, ricordo che al primo incontro fuor d' ogni mia volontà fui molto freddo verso di
. condivi, 1-36: per consigli d' alcuni cittadini, i quali favorivano le cose
avea, che astuti uomini erano, che d' alcuna altra parte non saputa dagli uomini
, come astuta, / dell'amor d' ulivier s'era avveduta. machiavelli, 583
aguzza l'intelletto!) mi sovvenne / d' un inganno gentile co 'l qual io
dissimula ed intanto / de l'agguato d' amor l'esito aspetta. bugnole sale,
fe'? moneti, 13: dotati d' astutissima prudenza, / il primato preténdon per
, i-274: di cuore impavidissimo, d' ingegno penetrante, acuto, arguto, astuto
forza, e vincono; i secondi credono d' aver più industria, e arricchiscono;
industria, e arricchiscono; gli ultimi credono d' aver più ragione, e seguono sempre
; ma da forte nella perseveranza. d' annunzio, iv-2-237: i presenti sorrisero,
cerchiamo esempli ne'campi e ne'boschi d' insetti astuti e predatori?
: piacerai di parlare per esempio ancora d' un altro uomo savio, per dimostrare
[occhi] color verderame, avevano balenìi d' astuzia crudele. slataper, 1-42:
machiavelli] parve attenuarsi in fragili giuochi d' astuzia, perché le risorse del diplomatico si
grana, altri di frutta, altri d' erbe, altri di carni o vive o
di carni o vive o morte, altri d' altri animaletti minori, avendo anch'essi
di oneste repulse, di desideri, d' astuzie amorose. mazzini, ii-40: si
si pasceva più di piccolo raggiro e d' astuzie che non d'opere tendenti virilmente
di piccolo raggiro e d'astuzie che non d' opere tendenti virilmente e logicamente allo scopo
a guadagnare anche con la sola viltà. d' annunzio, iv-1-210: la mia vita
: la russia non ha meglio al dì d' oggi il sentimento de'suoi destinati,
atare. così come 'l corpo ha bisogno d' aiuto, così l'anima ha bisogno
aiuto, così l'anima ha bisogno d' aiuto s'ella vuole vivere. dante,
atare; / e così smorto, d' onne valor voto, / vegno a vedervi
cor mi rube, / fuor che d' amor dal qual non posso atarmi.
; che proviene da atavismo. d' annunzio, iv-1-51p: l'agitazione oscura continua
com'è difficile disfare l'intera rete d' una atavica schiavitù. lombari, 2-44
chiaro e nobilissimo, e non tesser nato d' atavi regi, non tesser gran secretario
regi, non tesser gran secretario e consegliero d' augusto. salvini, 12-7-553: la
tra i vini udir lontane istorie / d' atavi, mentre il divo sol precipita /
messa leggeva luciano, cioè un professor d' ateismo. segneri, iv-7: se
è un ateismo chicl, che può andar d' accordo anche con i padri della compagnia
. -i). chi fa professione d' ateismo, ateo. b.
. menzini, 5-64: dunque più d' un buffone il cicognino / del pisano ateneo
si degnano che di far dormire. d' annunzio, v-1-49: garibaldi mandò uno
, ii-34: violente e superbe imprecazioni d' uno che si diceva ateo, e
scagliava contro dio come se si dimenticasse d' aver detto che non v'era dio.
agg. e sm. pescarese. d' annunzio, iv-2-197: le facoltà musiche e
globi più belli e più nuovi o d' un corpo di questi ultimi atlanti. algarotti
, si tien spalancato in grembo. d' annunzio, iv-1-476: quella mattina dell'
, ii-603: a guardare in un atlante d' anatomia i rami delle vene e delle
l'indice di lui sul pastello sfumato d' isole e paesi pareva di promettersi sapori
alti monti della terra dovetter a'tempi d' omero esser creduti le colonne che sostenessero
di gibilterra ne restaron dette * colonne d' èrcole ', il quale succedette ad atlante
.. ai nostri cantieri, farà d' uopo che i capi militari le diano solo
vetusto grido, un dì beata / d' eterne mèssi e di mortali al- trice
colui che atleta, o cacciatore, o d' altro / esercizio simìl vago, trabocca
... alla congregazion degli atleti d' un luogo e d'una casa. cesarotti
congregazion degli atleti d'un luogo e d' una casa. cesarotti, i-108:
come l'olio per l'ignudo atleta. d' annunzio, ii-592: ove l'aie
fanno bella figura. sollevano con disinvoltura d' atleti quel trofeo di falso peso.
giusti, iii-20: ora non ti dirò d' essermi rifatto atleta, ma mi sono
organismo atletico aveva delle delicatezze incredibili. d' annunzio, iv-2-1317: ero intento alle solite
, iii-374: atmosfera è quello spazio d' aria sin dove giungono i vapori e
dallo splendore alle tenebre e viceversa. d' annunzio, iv-1-178: guardate il mare
mare, la giù. non dà imagine d' un'at- mosfera piuttosto che d'una
imagine d'un'at- mosfera piuttosto che d' una massa d'acqua? stuparich, 2-
at- mosfera piuttosto che d'una massa d' acqua? stuparich, 2- 337:
l'atmosfera immobile. 2. involucro d' aria, ambiente. a. cocchi
, e del suo elemento vitale. d' annunzio, iv-2-436: non mi sfuggiva una
atmosfera di beata melensaggine pur troppo sente d' aver perdute tutte le illusioni. arila,
politiche ci fanno vivere in un'atmosfera d' incertezza »... regolatamente
politiche ci fanno vivere in uno stato d' incertezza ». rigatini-cappuccini, 20
di sguardi espressivi in un'atmosfera satura d' ansia. soffici, ii-195: quell'atmosfera
ronda inciampavano a volte in qualche morto d' inedia. baldini, 4-140: solo a
a circondarla, quanto più poteva, d' un'atmosfera serena, s'era lasciata
critica delle arti figurative, la massa d' aria che avvolge le persone e gli oggetti
vocabolario della lingua italiana registrò a lettere d' appigionasi atmosfera, né à'ammosfèra fece pur
esplodendo genera, oltre alla potentissima onda d' urto, effetti termici e radioattivi a
in ciò all'opinione di democrito e d' altri antichi atomisti. atomisticaménte, avv
voce viva che va, che va, d' atomo in atomo, non posa mai
nei mondi inaccessibili all'occhio umano. d' annunzio, iv-2-36: egli si sentiva perduto
vóti, non son voti, ma pieni d' aria; la quale, come voglion
dritto non può il sole, ella riflettendosi d' altri corpi e d'ogni atomo d'
, ella riflettendosi d'altri corpi e d' ogni atomo d'aria con angoli e piramidi
d'altri corpi e d'ogni atomo d' aria con angoli e piramidi infinite.
/ comincia un tremolìo / di punti d' oro, d'atomi d'argento. fogazzaro
tremolìo / di punti d'oro, d' atomi d'argento. fogazzaro, 2-70:
di punti d'oro, d'atomi d' argento. fogazzaro, 2-70: non
, 2-70: non si muove atomo d' aria. sui fianchi ombrosi delle montagne
sui fianchi ombrosi delle montagne ogni fil d' erba, ogni fogliolina recente ascolta immobile
, infinito, immortale, / oh, d' un pianto di stelle lo inondi /
/ quest'atomo opaco del male! d' annunzio, iv-2-748: una umidità di viola
pioggia] ogni atomo di terra e d' aria con la sua fresca violenza.
. non prende a criticare la latinità d' un libro ecclesiastico. goldoni, vi-525:
infine, uomo superbo della mia ragione e d' un vantato impero sull'universo, inabissarmi
più luce, morto: / foglia secca d' un gruppo cui trastulla / il vento
.. / stringan le vene e succhino d' intorno / e in sé serrino ogni
per nulla, e non si ritrasse d' un atomo dalla sua risoluzione.
così dire, atométto bianco, in foggia d' un minutissimo e quasi invisibile uovo.
caro, i-137: una di quelle tele d' aragni ben ben sottili, che l'
atonìa feconda di nuova vita, piena d' operosità nella sua inerzia apparente. faldella
cui entrava soltanto un sentimento continuo d' irritazione. = voce dotta,
, da rilassatezza. 3. privo d' espressione (l'occhio, lo sguardo,
, ma non atono, anzi, colmo d' una vigile, selvatica tensione.
quando ne sente pena, non è degno d' avere niuno atorio dall'amore. idem
riga, sempre si vede l'uomo nutrito d' atra bile, sempre si sente il
stramberie che per atrabile o soverchia pompa d' originalità si è lasciato scappare dalla penna
, è stato le tante volte tacciato d' atrabiliario. atràgene, sf.
bietola, borana, atrebici e brodetto d' uova. libro della cura delle malattie,
provocato con questa decozione: recipe seme d' atrepici e seme di cicuta e baccarà
nel mese di febbraio e di marzo e d' aprile, e tutti altri mesi infino
, i-330: lo atriplice è erba d' orto molto conosciuta... l'atriplice
semini copiosissimamente il marzo e nel principio d' aprile. chiamasi in alcuni luoghi di
modo di saetta, grasse, piene d' umore, di colore più presto giallo che
. àtrio, sm. locale d' ingresso, ampio e sontuoso, di
la gallina becca / nell'atrio tuo. d' annunzio, iv-i-ioi: ti ricordi di
atra. petrarca, 151-1: non d' atra e tempestosa onda marina / fuggìo in
di voragine profonda / s'apre la bocca d' atro sangue immonda. marino, 265
il corpo / di profonde ferite e d' atro sangue / tutto tutto macchiato.
lilia, ch'intorno austro gradito / d' atre nubi ricopre il ciel sereno; /
, i-786: fuliginoso il volto, d' atro sangue / asperso e di sudore
30: oh, che il dì vostro d' atre nubi pieno / non tramonti in
procella! idem, 295: povero fior d' atra palude in riva / muor né
atra palude in riva / muor né d' olezzi il grave aèr ravviva. d'
d'olezzi il grave aèr ravviva. d' annunzio, iv-2-489: convien mescere alle rose
-bile atra: atrabile. d' annunzio, iv-2-978: la tristezza è la
voluttà nell'imporsi un'atroce tortura. d' annunzio, iv-1-75: un desiderio atroce
viti e gli olivi contorti dall'atroce sforzo d' esprimere frutti così ricchi da membra così
.. atroci fitte in un fianco come d' una costola rotta che dentro lo trafiggesse
, letti a sacco, gavet- tini d' acqua e botte in testa.
ghigno, accennava il carro davanti. d' annunzio, iv-1-452: e per anni mi
: ho dentro di me una quantità d' atroci immagini di famiglia. viani,
, ma lo sapeva quasi sempre nascondere. d' an nunzio, iv-2-928:
l'atrocità delle colpe da lui punite. d' azeglio, 1-410: quello poi
, di sen tinelle. d' annunzio, iv-1-120: i suoi occhi [
avevano ora l'atrocità di quelli d' una fiera. idem, iv-2-1151: nulla
idem, iv-2-1151: nulla eguagliava d' atrocità quell'angoscia soffocata. panzini, iii-314
quattro settimane e il terriccio pativa d' arsione, si sfarinava in una cenere
giorno va pigliando piede, con timore d' atrofia. a. cocchi, 5-1-126:
: in un principio di tabe o d' atrofia... quel metodo di tralasciare
in modo, che pareva uno scheletro coperto d' arida pelle. 2. figur.
neuro-vegetativo, e ha un forte potere d' intossicazione. d'annunzio, v-1-328
forte potere d'intossicazione. d' annunzio, v-1-328: c'è là,
o senza alcuna paura l'ultimo colpo d' atropos umile e divoto sostenne, e al
sepoltura questi versi: « qui, d' atropos il colpo ricevuto, / giace
perché turbarmi l'anima, / o d' oro, e d'onor brame, /
anima, / o d'oro, e d' onor brame, / se del mio
giallastre su cui appariva evidente l'immagine d' un teschio, volava basso, rasente le
8-146: io non mi pento d' essere stato troppo franco e attaccabrighe.
non dirò di ragioni, ma d' attaccagnoli) fece almeno un sistema
: i cavalocchi si fanno attacco d' ogni frase, e attaccagnolo d'ogni virgola
attacco d'ogni frase, e attaccagnolo d' ogni virgola. anco dove la
che parimente non risegga tra le parti d' un solido, e che nel loro
. 3. figur. legame d' affetto; tenace affezione; forte propensione
magalotti, vi-74: dov'è più cultura d' ingegni, quivi è sempre maggiore l'
, iii-577: « bisogna dare un po'd' ordine alla casa: almeno mettere.
fianchi erano appesi, come ai pioli d' un attaccapanni, il sacco, il fucile
gheroni della gonnella] alla correggia attaccati d' ogni parte, non dopo molto gli
, / torride zampe e i grossi capi d' orsi. bandello, 1-15 (i-162
a quell'altro, ove dice d' attaccar la cetra ad una pietra. buonarroti
fece attaccare in piazza manoscritto, / d' espresso ordine, suo cotale editto. pananti
2-107: attaccai il cavallo alla campanella d' un pilastro della loggia. viani,
unire con legami di affetto, legame d' amore. salvini, 39-iv-154: oltre
. foscolo, v-74: gli ordinai d' assettare ogni cosa sopra il calesse -di far
, menò il cavallo, e sul punto d' attaccare, eccoti la piena. collodi
verso le nove feci attaccare, impaziente d' attendere più oltre, e andai a cercarlo
, menò fuori il cavallo; sul punto d' attaccare eccoti una piena che, crescendo
. davanzali, ii-253: non avendo animo d' attaccar quell'esercito, benché malconcio dal
di attaccar nuovamente chi ha l'ardir d' insultarvi. g. gozzi, ii-171
insursero ed attaccarono le autorità costituite. d' annunzio, iv-1-130: parava netto e veloce
, in un'academia di scherma, d' innanzi a un fioretto innocuo; mentre il
fila di contadini attacca serrata il margine d' un campo ed è tutto un balenio
campo ed è tutto un balenio come d' armi al sole. lavorano di zappa.
uno scapponeo a uno, quan- d' altri l'attacca e lo rimorchia, e
parziali della moda, a rischio d' incontrare e il disprezzo del superbo
etti, i-224: questi pezzi d' asini vogliono il mondo a modo loro:
altri parlino de'loro caffè! pezzi d' asini davvero. giusti, 1-404
leopardi, ii-876: negli stati uniti d' america l'opinione pubblica non attacca veruna
: subito co'potteschi attaccò pratica / d' uscir di quel castel con la sua gente
tra questi pensieri, e disperando ormai d' attaccar sonno,... sospirava la
e se poteva, attaccava discorso. d' azeglio, 1-142: non mi ricordo
vii-801: attaccava brighe sopra brighe. d' annunzio, iv-1-121: un sospetto gli
, che il marito gli fosse grato d' aver attaccato briga con l'amante della
: lascia aperto l'uscio, cerca sempre d' attaccar discorso, magari da una stanza
con gli occhi e con una voglia matta d' attaccare discorso e portarne due o tre
dalla fame, si attaccò al campanello d' una casa e cominciò a sonare a
ramo l'altro finché ce n'è. d' annunzio, iv-2- 384: balzò
, che moriva di fame e credeva d' attaccarsi alla vita buttandole le braccia al
. rifl. figur. affezionarsi, legarsi d' affetto; applicarsi (a fare una
ii-1237: francamente, e senza timore d' inganno, mi attacco vieppiù all'intrapreso
, produssero dunque in me l'effetto d' accorarmi, prima, poi d'irritarmi,
effetto d'accorarmi, prima, poi d' irritarmi, e finalmente di farmi attaccare
, ai tridui e alle novene. d' annunzio, iv-2-373: mi pareva che
, i poeti si possono attaccare a una d' esse, o migliore o peggiore
: benché a prima vista la maniera d' attaccarsi alle parole possa sembrare in un
quanto alla piccola stanzina, vi proibisco d' entrarvi... -. ella promette
22. sport. compiere un'azione d' attacco (nella scherma, nel calcio
per esempio, in certe strade sempre fangose d' un fango nero e attaccaticcio di pece
ma sporadiche, hanno un non so che d' attaccaazzuffarsi. b. davanzali
c. dati, 3-41: si dilettava d' improvvisare, ed essendo in firenze s'
i loro fiori, bianchi calici colmi d' acqua, dove nuotano i pistilli dal giallo
non si leva mai d' intorno; che s'affeziona in modo sentimentale
, i-440: lei pure gli seccava d' averlo sempre attaccato alle sottane, che
un chiodo, fuori al balconcello. d' annunzio, iv-2-1078: ciondolavano dalle radiche i
commettitura dell'ali. deledda, ii-902: d' inverno l'ombra, d'estate un
ii-902: d'inverno l'ombra, d' estate un sole terribile a picco; e
estate un sole terribile a picco; e d' estate e d'inverno un'aria ferma
a picco; e d'estate e d' inverno un'aria ferma, afosa, un
una donna non più giovine, malata d' inguaribile passione, attaccata al suo uomo
attaccata al suo uomo con la tenacia d' aggrappamento ch'è solo di certe donne
aggrappamento ch'è solo di certe donne d' amore. deledda, ii-894: e divento
, 14-488: ha oggi una sessantina d' anni ma... è rimasto,
alla vita quanto all'albero la foglia d' autunno. ungaretti, i-34: non sono
la coscia a un cane della grandezza d' una grossa volpe; il taglio fu a
po'di colla sciolta in un guscio d' uovo, gli appiccicò i due piedi
la connessione delle parti di un'opera d' arte, delle parole in un discorso.
unione si dipartì, questo nuovo sprezzatore d' etimologie non fece egli mai alcun poco
se non danno, / ogni poco d' attacco ogni colore. della casa,
4. figur. disus. legame d' affetto vivo, intenso; attaccamento.
attacco più sicuro e meno pericoloso. d' annunzio, iv-1-128: l'impazienza l'invase
il comando dell'attacco. gli pareva d' aver nel pugno il colpo decisivo,
sospetto di qualche attacco di ladri e d' assassini. fracchia, 518: non
a gara supplicarono che fosse loro permesso d' andare all'attacco di quelle fiere.
1-91: certuni ritennero la ragazza preda d' un attacco isterico, altri dominata da
, andare a genio. cielo d' alcamo, 16: che nostro amore aiungasi
, 3-1-40: allega un verso d' epimenide poeta, il quale attissima
). giocosa, 113: d' un salto fu di contro le donne e
fino a farle urlare dal dolore. d' annunzio, ii-730: erto alla presa della
e s'attanagliano ai più ardui rami d' albero. beltramelli, iii-575: allora l'
forti, pezzette, stillamenti di mille infornate d' erbe. gozzano, 1066: la
attanagliare, e levargli le carni co'rasoi d' addosso. simone da cascia, 1-30
gambe attanagliate fra codesti ferri arrotati? d' annunzio, v-1-18: pieno d'anni e
? d'annunzio, v-1-18: pieno d' anni e di solitudine, spirò la
le carni di dosso colle tenaglie. d' annunzio, iv-2-750: ella parve più
giosafatte, 87: venne alla cella d' uno romito prete, che là s'attapinava
a lungo; far tardi. d' annunzio, ii-697: e le foci senza
palazzeschi, 3-53: nei tramonti rossi d' autunno, mentre la luce si addensa attardandosi
preso un sacchetto con alquanti fiorini d' oro glielo pose in mano.
atassa ed è sofrente / del mai d' amor gravoso, pieno di disianza, /
e su la tempia sùbito l'attasta / d' un dritto tal, che par che
col brando, e su la tempia / d' un dritto l'attastò. 3
219: così la terra: si ricopre d' uno sterpaio pungente. i chicchi buoni
maniera,... si risolvè d' indirizzare i propri studi ad altro oggetto
che festivamente s'attedia sotto una luna d' oro e di cristallo. sbarbaro,
sentendosi molto stanco e attediato, guatava d' intorno se vedesse alcun monasteri © al
di desiderii, attediato, arrabbiato. d' annunzio, iv-2-487: quali cose nuove quella
nelle loro anime attediate dalla lunga consuetudine d' una tristezza non più illusa forse neppur
sinistri augelli / vengon le nubi. d' annunzio, iv-2-783: su quella fondamenta
una giovane balda, e tutta piena d' arditezza, e tutta assettatuzza ed atteggevole
sospeso da terra in un atteggiamento mirabile d' ispirazione e di profezia. verga,
atteggiamenti, spesso inspiegabili, si tratti d' un gentile sottrarsi o d'un fermo
, si tratti d'un gentile sottrarsi o d' un fermo rifiuto, non avviliscono.
mischiarsi con le cose del fascismo e d' imitame talvolta gli atteggiamenti con mimetismo caricaturale
giorno, i-698: ti giovi ancora d' accusar sovente / il di- pintor,
e vi atteggia un guardo che impone. d' annunzio, iv-2-74: stava ritta,
faccia bianca e lentigginosa, gli occhi d' acciaio, la bocca crudele. panzini,
nel ridere, nel moto delle mani e d' altre membra, e finalmente della persona
, atteggiandosi e gestendo insieme, cercava d' intender qualche cosa, per accomodar le risposte
atteggiava a vittima come un tempo. d' annunzio, iv-2- 140: gli stendardieri
nazionali mostrino nella loro simiglianza le vestigia d' un commune principio oltremarino, che si
ch'ella aveva scelto come supremo limite d' imitazione. 6. intr.
gesti e atti espressivi di uno stato d' animo, di un'intenzione; che
si vedeva una donna spargente un vaso d' acqua in quel proprio moto atteggiata,
mesto sovra a lui piangea, / atteggiato d' affanni e di martiri. d.
sembra, / più che di duol, d' ira e di rabbia. manzoni,
e il labbro atteggiato di minaccia. d' azeglio, 1-339: belle e forti
, col capo appoggiato alla mano. d' annunzio, iv-1-286: ella aveva la voce
papini benché sincera era temperata in più d' uno di noi dalle riserve che c'
riserve che c'ispiravano i suoi uriacci d' allora, i fragorosi sospiri, quel
tori, perciocché erano avvezzi a saltare d' un cavallo s'un altro. anguillara
con forse millecinquecento fanti lungo la riva d' arno. botta, 5-340: s'
5-340: s'attelavano, sprolungandosi col fianco d' orza da ponente a greco, venticinque
pitavano impazienti nell'atrio del palazzo. d' annunzio, iv-2-102: lunghe file
. che è innanzi negli anni; d' età piuttosto matura; alquanto anziano.
: se va a confessione, pensi d' avere per suo confessore persona d'onesta vita
pensi d'avere per suo confessore persona d' onesta vita, e sia attempato.
che, poi che attempati sono, d' essere stati giovani ricordar non si vogliono.
con l'altro. anguillara, 6-9: d' una attempata vecchia il volto prende.
, n-ii-355: il marito dee procurar d' averla [la moglie] anzi giovinetta
, v-165: e vidi la famiglia d' un uomo attempato con la sua donna,
disusati potrebbe oggi comporsi, nel soffio d' un attempato poeta conservatore, e rifletterne
biondo nostrano che, se ingenuo e d' alcun anno attempato, non la cede a
poco più attem- patello, di più d' un colpo. forteguerri, 1-56: e
un attemperamento di calore di carità, e d' umido di devozione. 2
colore, e non sia viziata d' alcuno sapore, ovvero odore; e che
soli. idem, i-260: qual d' ingenito zolfo e di metalli / va carco
, o di congesti / mordenti sali e d' alcali s'attempra / a prò dell'
arte ognun ciberà delle sue mani. d' annunzio, iv-2-994: oltr'amo le selve
4-182: l'attendamento di qualche gruppo d' operai che accomodano la linea. alvaro
svolto vide l'attendamento e gli pareva d' essere in un canto del tasso. era
più o meno provvisoriamente) valendosi d' una tenda; accampato (detto di chi
0. rucellai, 5-20: al bosco d' abeti succedeo la campagna attendata, nella
le piagge si vedevano e le colline d' intorno d'argo, che per lungo giro
si vedevano e le colline d'intorno d' argo, che per lungo giro di circonvallazione
. iacopone, 23-24: si hai gloria d' avire, attenne un poco e mo
reliquia, ch'alia fame avanza / d' ingorda morte, ed al gran dì si
c., 3-3-1: è molto utile d' attendere gli altrui essempri. idem,
): o voi che per la via d' amor passate, / attendete e guardate
, 10-106: attendeva, dalla crepatura d' un sasso, quel che la fanciulla
. bruno, 3-915: io cerco d' esser membro e dechiararmi dottore di qualche
bellezza di corpo, ma considero virtù d' animo. idem, 25-3-5: le bestie
qual cosa più non istà bene a me d' attendere ad altro uomo che al mio
diside- rando, come ciascun fa, d' aver poi il dì delle feste alcuna
ciascuno anno la valuta di barile uno d' olio e darlo alla pieve che attenda
leonardo, 1-170: durò il fatto d' arme fino al tramonto del sole;
. ancor che ella sempre gli rispondesse d' una maniera: che ella non era
stare l'orazione, e attese a fornir d' empiere una sua spor- tellina. berni
uomo dabbene, e non vi curate d' altro. vasari, ii-132: studiò questo
delle cose attenenti a lei io non pretendo d' in- tenderne se non pochissimo, e
: attenente indica e prossimità e relazione d' appartenenza. giusti, i-460: e
e segnatamente note prese di proverbi e d' altre cose attenenti alla lingua, sono andate
lingua, sono andate in fumo. d' annunzio, iv-2-577: i simulacri dei numi
attenente abbia fatto quello che al bisogno d' altrui e al debito dell'amicizia conveniva.
non gli appartengano in qualche modo. d' annunzio, iv- 1-844: pareva che
, iv-2-526: contemplata così, fuor d' ogni attenenza con me medesimo, nel
promessa e sara- mento fatto alla chiesa d' andare oltremare. m. villani,
villani, 1-93: per la fermezza d' attenere l'uno all'altro questi patti
parte / quel che promesso avea. d' azeglio, 1-73: tutte le loro