in pubblico e non avere la solennità d' iscrizione commemorativa, ma essere un semplice
: avevano la torre in via val d' aposa presso l'angolo del vicolo gangaiolo
-óris 'che ricorda ', nome d' agente da memorare 'ricordare '.
memoratlo -ónis * ricordo ', nome d' azione da memorare 'ricordare '.
verso di me nell'epoca del secol d' oro, mi riesce gratissima l'occasione di
da parte del memorissimo suo 'pinini'. d' annunzio, iv-1-275: il ministro,
, iv-1-275: il ministro, memore d' aver guadagnate alcune migliaia di lire giocando
umano / sonanti e i clivi memori d' impero / fece deserto, et il deserto
di gioventù alpina, schierate in luoghi memori d' una difesa tenace, piemontese! d'
d'una difesa tenace, piemontese! d' annunzio, iv-1-109: nella galleria borghese
nell'anima / un pensier mesto errò. d' annunzio, iv-1-962: dolci nomi di
scolpiti su cippi funerari; anfore memori d' un vino di cent'anni.
indi agevolmente quali finzioni di vero sien degne d' esser descritte ed in qual maniera.
perché a'miei giorni s'è visto d' un memorevole cavaliere veramente avvenuto. b
chiamar la mia prudenza con l'esempio d' un antico ateniese, celebrato fra gli
castelvetro, 4-284: lo sdegno d' achille verso agamennone... è
agamennone... è una azzione d' una persona di pochi dì, e nondimeno
età adulta). ubertino d' arezzo, xvii-809-6: ch'eo nom son
cose e delle parole e dell'ordinamento d' esse. onesto da bologna, i-83:
fu [galileo] dalla natura dotato d' esquisita memoria. muratori, 11-59: la
ed è sola infinita e perfetta. d' annunzio, iv-1-45: mentre vi guardavo
prode / sbigottimento mi prese / quale d' uno scemato di memoria / quando si
: se boccia era un po'lento d' ingegno, aveva una memoria di ferro.
per un ordine ed una associazione industriosa d' idee. p. petrocchi [s.
in sullo scrignio, e 'l petto fo d' arpia. cellini, 1-109 (256
percossi la memoria e stetti isvenuto più d' un'ora e mezzo. 3
, come allora si ritrovarono nella corte d' urbino, fui stimulato da quella memoria
dolorose memorie? or non è tempo / d' intenerirsi sul passato. manzoni, pr
per sempre addio, sante memorie! d' annunzio, iv-1-24: tutte le memorie dell'
101: ostinatamente rivolto verso le memorie d' una età passata, egli lasciava che il
questo modo e per altri s'ingegnano d' acquistarsi nomi di memoria. pulci,
tua memoria, / un simulacro farti d' oro saldo. machiavelli, 425: se
lunga memoria / di poema degnissima e d' istoria. tassoni, 11-53: con sonori
pareva avere rivendicato a dante il vanto d' ottimo cittadino in tal guisa che più
., ii-205: veduta l'imagine d' alessandro magno al tempio d'èrcole, [
l'imagine d'alessandro magno al tempio d' èrcole, [cesare] pianse,
bonifazio co'suoi frati cardinali nella cità d' orbivieto canonizzò la memoria del buono luis
del mio marito, ch'era un giglio d' orto, / m'è stato sempre
, 2-3-307: non solo mi pare d' avermi di nuovo guadagnata la grazia sua
, 1-ii-5: quivi stetti tutto quel secol d' oro del pontificato di leone massimo,
, 1-1-29: v'entrarono a'dicesette d' aprile... e pruovasi chiaro
il medesimo p. simone in fronte d' una sua bibbia. alfieri, 5-50:
in alexandria e li pesi come tornano d' una terra add un'altra. ufficiali sopra
paese tra francesi e spagnuoli, prima d' uomini togati e dottori, e poi,
: ne mandò un piccolo saggio [d' orzo siberico], accompagnato da ima sua
altro più ghiotto; / 'memorie d' un galeotto '; / * gomorra,
santo. capitoli della compagnia della madonna d' orsanmichele, 2-14: l'una [
credere degno di regalarlo altrui per memoria d' affetto. p. petrocchi [
se n'era visti. -a memoria d' uomo o di uomini, a memoria
dei più sanguinosi incontri che a memoria d' uomini si siano veduti in quel regno
. v.]: 'a memoria d' uomo ': da che mondo è mondo
sia mai avvenuta. 'a memoria d' uomo non era mai avvenuto un fatto
... il grano, a memoria d' uomo, non è mai costato tanto
per la prima / volta a memoria d' uomo. -a memoria, in memoria
o di metallo, rimasa per memoria d' alcuno valente uomo, si dissimiglia ne
: a la per fine in ricordamento d' amore si aggiunse e disse: fate questo
27: vammi ancora per la memoria d' aver letto orazio in una sua satira dove
orazio, fra'prosatori seneca, offerendosi d' allegarne i passi all'improvviso in ogni
suggerito di far capo a voi, assicurandomi d' aver- vene udito parlare sì fattamente ch'
bocchelli, 1-iii-116: a tener memoria d' un maestro di tanta levatura, ecco la
, 10-iii-147: poche lettere ho memoria d' aver ricevute che mi siano state così
. pallavicino, 1-546: a guisa d' un pappagallo, quanto ha letto gli fugge
del peccato; / dall'altra, d' ogni ben fatto la rende. f.
]: 'cancellare la memoria ': d' un uomo, d'un fatto. '
la memoria ': d'un uomo, d' un fatto. 'cancellare le memorie
le memorie ': di fatti, d' affetti, d'una famiglia, d'ima
': di fatti, d'affetti, d' una famiglia, d'ima istituzione,
, d'affetti, d'una famiglia, d' ima istituzione, d'un popolo.
una famiglia, d'ima istituzione, d' un popolo. 'cancellasi la memoria dell'
dell'umana debolezza. * togliere la memoria d' una cosa': e dalla mente d'
d'una cosa': e dalla mente d' un solo e dalla mente di tutti.
ad adomezza di corpo e ad allegrezza d' aspetto e che dell'amante li renda
lunga memoria / di poema dignissimà e d' istoria. -essere abbandonato, ingannato,
bandello, ii-1178: chi brama d' acquistar eterno nome / e fra'pregiati star
': a chi non si ricorda d' una cosa. -ingrossare la memoria:
a memoria / già postillati da una macchia d' unto. -mettere qualcosa in memoria
, re di caria, ogni bene d' artemisia, sua moglie, la quale,
: avendone presa memoria il s * d' arach, per parlarne con l'eccmo
.]: 'rinnovare la memoria d' un fatto, d'una persona '.
'rinnovare la memoria d'un fatto, d' una persona '. lo fa una
invidia, ridussegli a memoria della bellezza d' una femmina la quale egli già per
d' un'altra niccolosa. idem, viii-2-180:
che voi avete dormito e siete uscito d' ogni buona memoria. -volgersi la
floro volgar., 83: la moglie d' orgia- gonte re, essendo stata sforzata
, de'quali non dovessero avere prezzo d' affettatura o di tintura, scrivere nel quaderno
i predicamenti fa menzione de'libri memoriali d' aristotele; ma perché quelli contenevano varie cose
bullettino degli atti della prefettura, ha d' ordinario un giornale compilato dal segretario del
università italiane, sindaco e presidente furono d' accordo nel presentare al ministro un memoriale
a. dieudonné de las cases. d' annunzio, v-2-444: a ora dammi il
devi ancor ricordarti di quel che leggesti d' apollonio tianeo e di quella così mirabil
loro lungo studio a'credenti, cavar d' ogni consulto la sua liruccia, d'
d'ogni consulto la sua liruccia, d' ogni dilazione del miracolo un incremento alla
e inspiegabile che crea apprensione; stato d' animo singolare e inusitato; atteggiamento sconcertante
altre fiere accolto, / con miraeoi d' amor l'erba pascendo, / di boschi
era, spaventato dal miracolo [dello scoppio d' una polveriera], scese con istormo
di miracolo che si ha il diritto d' esigere soltanto da se stessi. montale,
. f. frugoni, i-357: vivesi d' inganno o d'impresto o di arzigogolo
frugoni, i-357: vivesi d'inganno o d' impresto o di arzigogolo o di miracolo
^ cui crescerebbero alberi carichi di zecchini d' oro. collodi, 45: bisogna
metti dentro, per esempio, uno zecchino d' oro. poi ricopri la buca con
trovi un bell'albero carico di tanti zecchini d' oro. -notizia interessante, novità
], 9-62: ancora sonci miracoli d' inimicizia e di concordia fra i pesci.
. potrebbesi anco dire che sono orologgi d' amore. malipiero, lx-1-128: quai giardini
g. capponi, 1-i-239: l'eloquenza d' un libro non potè mai raggiungere i
l'idea di veder dei miracoli. d' annunzio, iv-1-128: andrea rimase nel
mentalmente si mise a svolgere alcune azioni d' offesa e di difesa, ch'egli intendeva
dante alighieri soii, minerva oscura / d' intelligenza e d'arte, nel cui
soii, minerva oscura / d'intelligenza e d' arte, nel cui ingegno / l'
piena di misticismo e di malinconia. d' annunzio, 1-888: leda tinda- ride
avessi detto, che non sono un miracolo d' intelligenza. -per anton. i
pane mangiador, ma a selvoso / cocuzzol d' alti monti. 6. edificio
, più che di pietra, grave d' oro; / che, da altrettanti regi
. tasso, n-ii-76: le piramidi d' egitto e la statua del sole in rodi
dalle muraglie di pekino, degno veramente d' essere annoverato tra i miracoli del mondo
, pur non essendo contemporanei. d' annunzio, iv-2-1005: l'ardea roteò nel
anni, che sia comperata a peso d' oro e conservata in reali gallerie. salvini
sì che a'tragici presenti e futuri d' ogni nazione letteraria in europa sarebbe stoltissima
porge, di sciogliersi oggi per sempre d' ogni regola conosciuta e affrettarsi nella via
poeta. marradi, 178: splende d' un gran popolo la storia / nei
arte / vedresti un paro di tanaglie d' oro, / per tirar le coscienze da
de la natura, che sono testimoni d' una necessità quasi fatale? assarino,
che parole e che contiene più miracoli d' ingegno che caratteri di stampa. de
ossa e niente le bastava; stivalini d' ultima moda, fazzoletti tutti di seta
fare i miracoli, far segni affettati d' ammirazione. -espressione elogiativa, lode
epicuro, 50: mille tavole affisse qui d' intorno / miracoli son pur di mille
! quel che fu dianzi / tetto d' infamia e di lascivo gioco, / ecco
gioco, / ecco di pudicizia e d' onor, anzi / di casti prieghi e
onor, anzi / di casti prieghi e d' orazione è loco. razzi, 8-4
spazio di tempo si ridusse a termine d' essere riputata un cadavero tolto dal sepolcro
puoi appendere il voto alla madonna. d' annunzio, iv-2-1199: il vigore, l'
era nato per miracolo dopo diciotto anni d' infruttuoso matrimonio. pavese, 6-50:
un uscio che sta ritto per miracolo. d' annunzio, iii-1-661: non son due
la rovina dentro, gli tocca anche d' affogare in tutte queste volgarità della moglie
è altro che un barattiere, un cavaliere d' industria, un cattivo soggetto..
un impulso soprannaturale, prodigioso. d' annunzio, v-1-389: aveva [miohelangiolo]
[miohelangiolo] nel suo « petto d' arpìa » l'afflato dei suoi profeti e
tabor... non lavorava se non d' ispirazione e di miracolo. -dire
sciogliessi la bocca al sacco, sarei poco d' accordo con voi... -che
aspetto con una certa impazienza un dramma d' alfred de vigny, che hanno rappresentato in
miracolo: la libbra sarebbe montata più d' un fiorino, se non che vi si
. petrarca, 138-7: o fucina d' inganni, o pregion dira, / ove
convito si fe'più solenne, / e d' ogni cosa si missono in seno:
veggano se non di colore di pettine d' avorio molto vecchio e ben sucido.
quella non obbedendolo, stimò egli bene d' andare a trovare la montagna. nel-
miraculi quando tu ha'guasto una opera d' alcuno ingegno speculativo, e non t'avvedi
allora... esausto di capitano, d' uomini, d'armi e di monizioni
. esausto di capitano, d'uomini, d' armi e di monizioni, non per
ottenere effetti portentosi. f. d' ambra, 4-34: e'danar fan miracoli
anch'io meco l'arme insuperabili / d' un talismano, che fe'sempre miracoli.
: 'miracolone': uomo che si maraviglia d' ogni minima cosa o vuole o fa le
ovvero nella profezia, si fa menzione d' uno principe che fu sanato miracolosamente per
delfico, ii-119: il creduto figliuolo d' una lupa miracolosamente scomparve dal mondo come
-con magnificenza sontuosa, splendidamente. d' annunzio, v-3-837: non ti offrirei l'
iv-46: quando l'uomo si maraviglia d' una cosa, fa perché non intende la
panigarola, 2-240: benedetto sia il dio d' israele, che solo indipendentemente è miracoloso
v'era di sant'antonio benedetto. d' annunzio, iv-1-607: il parroco bagnò il
: era la miracolosa reina bellissima e d' ogni parte della sua persona assai graziosa
[donne] che resistono alle battaglie d' amore, tutte sono miracolose. bandello
essere debitore del vitto alla pietà miracolosa d' una donna. sinisgalli, 2-41: la
naturale o, anche, uno stato d' animo, un modo di comportarsi, ecc
animali contrarissimi fra loro di natura e d' istinti vivano in miracoloso accordo nel regno di
ma di orazio invasato dalla divinità, d' un sacerdote delle muse, cui la infanzia
il saio è miracoloso e il groppo d' oro tirato, che lo fregia intorno
passar con silenzio l'invenzione di archimede d' alzar l'acqua con la vite: la
'che non sono nel vocabolario. d' annunzio, iv-2-108: l'ambone marmoreo
mio fratello amato, / in succhi d' erbe di virtù divine / l'intinse,
destarne l'ammirato stupore (un'opera d' arte, letteraria, pittorica, ecc.
per cosa loro, / certe ottave d' amor miracolose. d. bartoli, 9-28-3-158
.. vi offre una bottiglia enorme d' un liquore miracoloso. -figur.
miracoloso. gli ho dato dei talleri. d' annunzio, iii-1-10: nel suo silenzio
cinque mesi di malattia alla cessazione assoluta d' ogni secrezione viziosa colla sola estrazione d'
d'ogni secrezione viziosa colla sola estrazione d' un dente, è più che non m'
belleze / danno splendore, / stella d' albore; / e siete miratóre, /
e palagio / a privati e a strani d' onne savore, / d'ardir gran
a strani d'onne savore, / d' ardir gran miradóre. idem, xvii-159-27:
, xvii-159-27: e spechio e mirador d' ongni vileza, / e di ciascuna laideza
piacer mi trasse in voi compita, / d' ogni valor gradita, / di beltade
della rifrazione dei raggi luminosi in strati d' aria con diversa densità e temperatura,
dal nome della fata morgana, sorella d' artù, allieva di merlino, ricordata negli
del rivo sulla sabbia; l'isola d' elefante, già prossima, s'addoppia,
, 455: sorge da un luccicchio d' acquitrini / pullulante di rondini pomposa,
pullulante di rondini pomposa, / miraggio d' iridati lumachini / tra un alto veleggiar
a intristirsi, a smarrirsi nel labirinto d' una vita che non è per loro
in testa dietro il miraggio della corona d' italia, capitava nell'aprile a ferrara.
'paesaggio'/ sia uno * stato d' animo '/ ch'eccita e sforma un
guerra o travaglio / per esser miraglio / d' ogni mente gentil che sempre 'l mira
all'elvetichino, e trovo un subisso d' amici che mi circondano, mi fanno
la sua bella cera di gatto bagnato e d' asino bastonato, dandogli di becco cornuto
aprimenti di salterio o di evangeli o d' altre scritture. 2. marin
calma e tranquillo. = nome d' azione da mirare. miramésso,
. milizia, ii-65: quanti monumenti d' importanza non furon eretti da'miramolini o
per punirlo, rifuggissi appo il miramolino d' affrica. = dallo spagn. miramamolin
e mirando, / ch'ai valor d' alessandro è prossimano. lomazzi, 69:
guise alte e mirande / per impeto d' amor si penetraro / e si confuser con
e: « questi in vece / d' occhi saranti luminosi e bravi » /
mirandolésco, sm.): moneta d' oro coniata nel secolo xvi, nella
convitati. -scudo mirandolino: scudo d' argento coniato da alessandro i pico,
signore di mirandola. -sm. zecchino d' oro coniato da gian francesco ii pico
di spezie, zucchero e abbondante succo d' arancia o di limone (e nella cucina
saliente vena: / trema, e d' un lieve pullular lo specchio / segna de
che vi guarda nel medesimo tempo. d' annunzio, i-777: oh! quante
vidi 'l sole / molcere i colli 'ntorno d' una ebrezza / di rosea luce!
da man sinistra m'apparì una gente / d' anime, che movieno i piè ver'
ha nella destra una tazza in guisa d' un che voglia bere, ad essa
: il capitano calvi -fischiavan le palle d' intorno - / biondo, diritto, immobile
/ il foglio e 'l patto d' udine. viani, 19-140: -cosa speculate
39-5 (115): sì che d' allora innanzi [gli occhi] non poterò
bene, 15: o salute d' ogni occhio che ti mira, / conforto
ogni occhio che ti mira, / conforto d' ogni mente isbigottita, / o chiara
chiarissima lampa / ch'illustri il mondo d' una seconda luce, /..
mira e testé il vide in soglio. d' annunzio, iii-1-249: cose meravigliose hanno
. graf, 5-328: splende quel ciel d' una sinistra e fissa / luce in
, / miri costei ch'è essemplo d' umiltate! idem, purg., 8-47
e lo stelo / eran di perle e d' oro tanto bei / che per mirarli
, si levò subito a volo. d' annunzio, iv-1-14: il suo sguardo,
queste parole si leggon nel viso / d' un'angioletta che ci è apparita; /
! / quanto è soave il non udir d' intorno! / qui pinge primavera /
e qual sembrava: come regiamente / d' ostro ornato avea 'l tergo e 'l capo
ostro ornato avea 'l tergo e 'l capo d' oro. varano, 1-198: miran
salute, / faccia che li occhi d' esta donna miri. cavalca, 18-31:
: chi questa beltà mira, / d' eterno e dolce amor sempre sospira.
ed ammirò la bella / sembianza e d' essa si compiacque, e n'arse.
e n'arse. marino, 8-84: d' amoroso foco [paride] arse cotanto
, del mio cuore, / grido d' amore, grido di vergogna / del
, impresso e scolto / un mar d' alti miracoli e diversi? bruni, 65
lucente. berni, 79: chiome d' argento fino, irte e attorte /
senz'arte intorno ad un bel viso d' oro; / fronte crespa, u'
miro / (appiè del botro, d' irruenti / acque sontuoso, d'antri /
, d'irruenti / acque sontuoso, d' antri / funesto) la scìa di
vai, / se mai gire errando d' intorno all'acque gelate / altiera in
sospira. chiabrera, i-iii-324: ei d' ogni pregio mirerassi altero, / ovunque
gl'ingegni. bruni, 91: d' atro pallor mirò dipinto / ciprigna adone
: non sappiamo noi con quanta discordia d' occhi e di lingue miri e racconti la
s'appaga. sergardi, 204: ecco d' eterna notte un luogo io miro,
e blanda / tra la gente. d' annunzio, i-423: miro pe 'l ciel
: miro pe 'l ciel navigli alti d' argento / cui governano i sogni, ebri
ai rami e alla frondura acerba / d' un eucalitto, ne mirava il sole.
. pascoli, 76: o mani d' oro, di cui l'opra alterna /
. si miri la compagnia. uomini d' ogni setta, d'ogni razza, d'
compagnia. uomini d'ogni setta, d' ogni razza, d'ogni colore, dei
d'ogni setta, d'ogni razza, d' ogni colore, dei banditi di levante
: ad amare l'umanità, è d' uopo saper mirare, senza scandalezzarsi, le
vita, / tu se'che aggiungi d' ogni laude il colmo. foscolo, sep
42: sol chi non lascia eredità d' affetti / poca gioia ha dell'urna;
sotto le grandi ale / del perdono d' iddio. carducci, iii-24-46: lessi
che si comprendono, quel numero immenso d' idee che si ritiene, se ben
come il cielo / le belle faci d' ogn'intorno ha spente. b. corsini
eppur sovente l'orator divino, / che d' uomin pescator fu già chiamato, /
coloro a'quali è toccata poca porzione d' ingegno e di senno, mi fo
. tasso, 7-112: non già d' uom che fugga ha i passi e
: benché abbino leghe con la casa d' austria, non sono però mirati come
quello parimente che ha da essere. d' annunzio, iv-1-418: una speranza luceva
attribuire importanza, valore. cecco d' ascoli, 31: l'ignea stella [
quando si mira per volere onore. trattato d' amore, 45-3: talor credete voi
vorrei poter mirarmi anche da letto. d' annunzio, iv-1-656: se dunque i
di gran pregio intorno, darci ad intendere d' esser di qualche gran lignaggio. reina
appena / tacque che si mirò cinto d' intorno / dai soldati romani. goldoni
fondate da nazioni che in ogni maniera d' opere miravano all'eternità. g.
: se al foscolo pare sublime il giurar d' una chioma, non so se a
. mazzini, 55-25: il popolo d' inghilterra mira al futuro: il governo d'
d'inghilterra mira al futuro: il governo d' inghilterra rappresenta il passato. de sanctis
la maggior parte, non mirassero più d' eleggere buoni ministri nel maneggio della facoltà
e a dirigerle tutte, dall'alto d' un principio religioso. carducci, iii-24-161
g. cavalcanti, i-262: allor d' un uom che sia pietoso miro,
, non miro, lo colpisco. d' annunzio, v-3-633: sceglie, tira,
mirare tal fo la fermezza / qual d' aquilino. dante, vita nuova, 5-2
imbriani, 3-29: mirate: in forma d' angelo / è una fanciulla pura.
che in piaggie erbose / al premer d' un bel piè nascon le rose, /
sono insopportabili, perché nulla sopportano, d' ogn'accidente fanno inquisizione, mirando il
, contento di mirar da lontano le cose d' occidente. -considerare come una possibilità
: si vidde un altro che si gloriava d' aver ottima vista, e tutto mirava
la sua audace gente. -mirarsi d' intorno: essere circospetto; usare prudenza
e la natura de'francesi a mirarsi d' intorno e a temer di molte cose
demon ch'a terra il tira / o d' altra oppilazion che lega tomo, /
: riporvi ogni compiacenza, trarne motivo d' orgoglio. iacopo da leona, xxxv-n-365
, i-47: o rara e viva fonte d' onestate, / di senno, di
dice: chi è incolpato, pensa d' essere mirato. proverbi toscani, 45:
). 8. numism. moneta d' argento del valore di otto soldi,
pazzi, iii-336: quel gran calor d' amore di esso verbo verso la creatura e
per la santa gesta di guglielmo ii d' oggi. 2. per simil
del miratóre. = nome d' agente da mirare. miratóre2
anonimo, i-561: si son sorpreso d' ella, / che, stando a
a lei 'maginata. = nome d' azione da mirare. miraturi,
dotta, lat. miratio -6nis, nome d' azione da miràri 'ammirare '.
mirbano, il quale, essendo un vetro d' orologio, non solo era andato in
pesavo sette miria, ero tanto grosso d' ossa. = forma abbrev.
buia luccicavano una miriade di stelle. d' annunzio, ii-238: gloria delle città /
del tramonto, quell'albero si popolava d' una miriade di passeri, che pareva
-e scoppiava in piccoli gridi e saltelli d' entusiasmo mentre una miriade d'idee gli
gridi e saltelli d'entusiasmo mentre una miriade d' idee gli s'affollava alla mente.
di quella impresa,... d' aver condotto d'asia in grecia,.
impresa,... d'aver condotto d' asia in grecia,... una
in egitto solo erano settecento cinquanta miriadi d' uomini, che sono sette milioni e
le pietre calde e gli oscuri massi d' architetture crollate, sfavillano a miriadi, aerei
pino,... / vago d' amoreggiar l'umili erbette, / scende a
spoglie, le posò sopra una mirica. d' annunzio, v-3- 219: sentii quanto
salvini, 11-4-29: tutti non han piacere d' arbuscelli / e d'umil mirice:
non han piacere d'arbuscelli / e d' umil mirice: se cantiamo / selve,
una noticina per chiedere scusa al lettore d' esser venuto fuori sempre con lo stesso libretto
che costituisce pelemento principale della cera d' api; è insolubile nell'alcool.
prepara una visione mirifica di passato e d' avvenire. lucini, 3-243: la
vide la faccia mirifica ed orribile / d' oro, di sangue e di fiamme,
vivissimo (un sentimento, uno stato d' animo, ecc.). pasqualigo
liquori / rorando, il tempio riempié d' odori. c. arrighi, 2-17:
: è mirifica la virtù dell'erbe. d' annunzio, v-1-742: veggo a ogni
si mescevano in quel punto le interiezioni d' un cerretano magnificatore d'acque angelicali e
punto le interiezioni d'un cerretano magnificatore d' acque angelicali e di polveri mirifiche.
con bei costumi far signor mirifico. d' annunzio, iv-2- 408: da
v.]: 'mirina': genere d' insetti dell'ordine de'lepidotteri, della
situato al di sopra della bocca d' uscita di un'arma da fuoco
... l'aspra saetta / d' altre punte fornita, e 'l lussuriante /
di corporatura esile, minuta. d' annunzio, v-2-296: làggiù, in fondo
.]: 'mirmosa ': genere d' insetti dell'ordine degl'imenotteri aculeati,
essemplo / e l'essemplare non vanno d' un modo. idem, par.,
tal fiumana uscian faville vive, / e d' ogne parte si mettean ne'fiori /
meraviglioso fiume che detto è. cecco d' ascoli, 706: o quante sono
, 1-96: le mura a torno d' artificio miro / forma un soave e lucido
/ e apparvero, per mira opra d' incanto, / irradiate dal divin sorriso /
disperso / da un solo tacito respiro. d' annunzio, v-2-610: il più profondo
valor si paragona, / e d' un manto leggiadro il ricoprirò, /
leggiadro il ricoprirò, / tutto contesto d' artificio miro. monti, x-3-459: sovra
valor, non la sorte ». / d' auro incorrotto, d'artificio miro /
». / d'auro incorrotto, d' artificio miro / effigiato, ne corrusca in
tanaglia, 1-211: questo fu uom d' uno intelletto miro. 4.
. molto intenso, vivissimo (uno stato d' animo, un sentimento, ecc.
bandello, ii-1018: i t'ho detto d' amor vertuti assai, i..
infinite sì sono, eccelse e mire. d' annunzio, i-327: vino immateriale in
chiaro davanzali, xxx-43: ella sormonta d' amo / tra le donne a miro
e debole, dove il miro è d' un colore gagliardo et ha i denti fuor
veniero, 51: ufi miro d' oglio e di butiro avea / in corpo
di potassa, e che per l'azione d' un fermento speciale, detto mirostino,
gr. iaupottcóat)? 'venditore d' unguenti e di profumi '.
uno drappo di lino molle in olio d' uliva. tommaso da faenza, xxxv-i-
, vincelo un gioi'tutto, / se d' amoroso bene aggio un sol mico,
vita non pasce, / ma sol d' incenso lagrime e d'amomo / e nardo
/ ma sol d'incenso lagrime e d' amomo / e nardo e mirra son
, ii-31: la mirra è lagrima d' uno albero di arabia: ancora che
71: è la mirra un liquore d' uno albero che nasce in arabia, simile
nasce in arabia, simile alla spina d' egitto. baldelli, 5-3-145: la cenere
guarini, 1-i-155: la mirra è frutto d' un arboscello aromatico, il quale nasce
manda fuori un sudore preziosissimo a guisa d' una gomma, la quale si chiama
che givano in egitto con cameli carichi d' aromi, di resina e di mirra,
vaso di mirra vaporante di cinnamomo e d' incenso. pascoli, 853: né tu
vi bruciano lacrime / bionde di mirra. d' annunzio, iii2- 168: dopo vi
mio letto... sarebbe indegno d' una odalisca macerante nella mirra e negli
ottimo, iii-134: mirra è albero d' arabia, d'altezza di cinque cubiti,
: mirra è albero d'arabia, d' altezza di cinque cubiti, simile a bianco
sannazaro, iv-45: era allor piena d' erbe salutifere / e di balsamo e
se non oro di carità, incenso d' orazione e mirra di mortificazione. groto,
l'abominoso incesto, a terra spande / d' amarissimo pianto eterna fonte. reina,
che si ravvivano nei deliqui profani. d' annunzio, v-1-784: voglio dalle fosse
-che basti a sanare i quattro venti d' italia dal lezzo di tutti i contagi
dir che pascono, / né già d' incenso lacrime ed amomo. -stillare
dolore a'giustiziati dar si soleva. d' annunzio, iv-2-466: qual mai sapore
involti in alcune lenzuola di bambagia. d' annunzio, v-2-704: italo conci era mirrato
3. figur. colmo di amarezza, d' angoscia. meditazione sopra l'albero della
aggiuntadi spezie, mandorle, zucchero e succo d' arancia e di limone (e nella
plinio], 540: myrris, e d' alcuni mirrizza e altri mirra chiamata,
mìrsala, sm. ant. nome d' ufficio e carica di certe nei paesi
: ha 'uto la vesta di diodar e d' uno altro oficio, si chiama mirsala
qual bisogno può essere maggiore di quello d' una donna appassionata d'amore: quello di
maggiore di quello d'una donna appassionata d' amore: quello di colei a cui
ameni boschetti di allori, di mirtelle e d' altri vaghi alberi. =
, gr., iii-119: a'raggi d' espero amorosi / fuor d'una mirtea
a'raggi d'espero amorosi / fuor d' una mirtea macchia escon secrete / due
a le ninfe il mìrteo / bosco d' entrare impone. -selva mirtea: nella
quasi un colle, molto alto, vestito d' oliastri e di mirteti e d'altre
vestito d'oliastri e di mirteti e d' altre generazioni d'arbori. boccaccio, vi
e di mirteti e d'altre generazioni d' arbori. boccaccio, vi 1-6: guidommi
trattolla. sestini, 101: i germani d' amor vaganti e folli / scherzavan fra
cnido almo aliava / il divin bacio d' afrodite. d'annunzio, i-801:
aliava / il divin bacio d'afrodite. d' annunzio, i-801: grave il ciociaro
uliginosum). -mirtillo rosso: vite d' orso (vaccinium vitis-idaea). -anche
da quelle del ginepro, ma però piene d' un succo vinoso et al gusto bruschetto
cespugli di mirtillo, dalle foglioline ricciute d' un verde tenero e dalle bacche violacee,
ferro in punta. bovio, xxxvi-235: d' ellera e mirto le sue tempie adorne
soavi fiori / serte portarli; saziarlo d' acque / del sacro fonte. soderini
di tufo, opachi e mischi / d' edra intorno e di mirto, fra i
fanciulla, quel dì che fuggiva. d' annunzio, i-152: o giovinetti, alzatemi
selvatico e, meschiati con esse due sestieri d' acqua calda, per un vaso di
partic. quella amorosa, i poeti d' amore, la gloria poetica conquistata trattando
, e con aperte piume / la colomba d' amore ahi se n'è gita /
al suo volo aura più pura. d' annunzio, iv-1-56: il lettor vero non
e la carne ed il sangue, pretende d' essere lasciata in pace e di dormire
. idem, i-24-21: oh aiuto d' onni misagiato om! chi è che
), sm. ant. stato d' animo di afflizione, di dolore; condizione
erano di fuori i catalani per pestilenzia d' infermità e di mortalità. trattato del
vivere, 29: non è neente vita d' uomo, ma di fanciullo, ch'
egoismo o consumano ogni vigore in accessi d' una sterile misantropia: errano fra il
giovane di ventuno o ventidue anni. d' annunzio, iv-2-530: il più potente
tutto e di tutti, nella misantropia d' un carattere di quelli che per
. monelli, 2-336: una trentina d' anni prima tiberio aveva avuto un accesso
. genovesi, 502: un po'd' aria rinchiusa e spessata,...
londra,... fatta pel soggiorno d' un mezzo misantropo, qual io mi
o misantropo; e napoleone, genio d' azione, non potendo riescire misantropo,
musa. pratesi, 1-277: sentiva d' essere trascinato anche lui dalla forza
essere trascinato anche lui dalla forza d' una fangosa corrente livellatrice, e lo
raccapriccio di sé, un gusto misantropo d' esser solo. fracchia, 782: dopo
testi, 2-743: spero... d' averla servita anche in questo e fra
detto cornelio disse che, costringendoli quelli d' egitto, li iudei del diserto furono cacciati
dicendo i suoi mali dopo il dipartimento d' eneas, acquista la benivolenza per la
raro prodotto dell'asinaggine e della trappoleria d' uno stampatore sfrontato e disonesto.
alle ruberie più strepitose, / se d' arpia battezzata ovver giudea / ma'mai t'
in uno stabile di tre piani, d' angolo con via del fico: ne era
son moltissimi, gli avesse avuto bisogno d' uno spazio di mille braccia. graf,
v'aggiungo il due per cento / d' entusiasmo strutto, /... /
: la caldaia s'empiva -una variopinta miscèa d' ogni fatta di roba. 7
altro che ricorre sempre alla composta miscela d' infiniti corpi. f. gualdo, xl-187
e bocca per non aspirare la forte miscela d' ossigeno e azoto che mi circondava.
anno, o nei due anni d' agraria attendere alle seguenti materie: 1
romana una siffatta miscela di verosimile e d' inverosimile, la chiamò un « serioso
predominano ancora una miscela di grossi, d' azeglio e guerrazzi. d'annunzio,
grossi, d'azeglio e guerrazzi. d' annunzio, iii-2-1067: l'ipocrisia accorta.
e di verità, di veleno e d' unguento, per eccitare sé e per intormentire
graduato per miscelare bevande. = nome d' agente da miscelare: per il n.
diverse; miscelazione. = nome d' azione da miscelare. miscelazióne, sf
soluzione del problema proposto. = nome d' azione da miscelare. miscelista,
dice diomede: essere state le satire d' ennio una miscellanea di diverso genere di
in grande maggioranza, patrizi, uomini d' affari, giornalisti... e in
346: cap. xxix. miscellaneo d' alcuni altri errori degl'indiani. bottari
più dell'umbro fatto di carne e d' ossa, attaccato alla terra e alle
con alcuni altri, solamente per movimento d' ira o mala volontà, e chiamasi
vogliono cacciare, che si spopolarebbe; scusandoli d' ogni omicidio e d'ogni furto,
spopolarebbe; scusandoli d'ogni omicidio e d' ogni furto, robarie e assalimenti o meschie
, robarie e assalimenti o meschie e d' ogni altro male che facessero. pulci,
non cacciarsi nel fitto della mischia. d' annunzio, iv-1-927: colpiti, gli
qualche calcio, aggirandosi intorno, cercando d' infilarsi nella mischia. -per estens.
/ ed una sera in sull'isola d' ischia / li sopraggiunse; ma coloro in
una ferocissima mischia, e si sentivano d' ogn'intorno rimbombar per l'aria così
torino, nel piemonte, morì colpito d' archibusata. cesarotti, 1-vii-223: s'
i-788: fuligi- noso il volto, d' atro sangue / asperso e di sudore,
morta nella mischia che prevedeva terribile. d' annunzio, iv-2-169: la mischia si
alle esercitazioni, agli spettacoli e giochi d' armi nei tornei, nelle giostre,
: compaiono innanzi al palagio varie schiere d' uomini vestiti vagamente alla moresca, con
vagamente alla moresca, con istrane divise d' abiti e con ispade corte alla mano
una mischia s'azzuffano, con intrecciamenti d' arte e di destrezza inesplicabile.
contra una accademia di nobili persone e d' illustri e di soprillustri, senza alcuna
fanano... non ha temuto d' appiccarsi a mischia con un tal collegio,
mischie, nuovi nodi e nuovi contrasti d' affetti, proprie a muovere gli affetti di
perché, non avendo alcuna mischia o lega d' altro metallo, ma fabricandosi di puro
e che bisbiglio / e che mischia ha d' intorno? g. grimani, lxxx-3-252
militari, non più quelle mischie caotiche d' uomini e d'animali. -affollamento
non più quelle mischie caotiche d'uomini e d' animali. -affollamento, calca,
e sopra le tue case una mischia d' insetti; e le case degli egizi e
mischia non meno sconcertata di voci che d' animi. f. f. frugoni,
. frugoni, 4-9: io, che d' atro color la faccia tingo, /
), li-7-123: fra questa meschia d' uffici e funzioni... cospicua
dagli orizzonti aperti / quando una mischia d' acque e cielo schiude / finestre ai raggi
di fornicazione. la prima è mischiamento d' uomo e di femina. s
è pura e sola, senza mischiamento d' alcun bene? 6. contagio
delle terre medesime, giudiziosamente fatta. d' annunzio, iii- 1-544: egli stesso
meschianza e bell'innesto / di luce e d' ombre nell'arco taumantico. mamiani,
convenevoli. b. croce, iii-26-275: d' altro canto, se la tavolozza della
venne il furore, / l'ingordigia d' avere e le mischianze / de l'altre
e de'cimri, sopravvivente nei francesi d' oggidl, non ostante le mischianze romane
5. trasformazione, metamorfosi. d' annunzio, v-2-362: io m'ero abbandonato
quel vaniloquio musicale come a un principio d' ebrezza dato da una droga speciosa.
uomo e fu iddio, senza mischianza d' affari tanto fra sé discosti quanto sono
l'altre operazioni e la perpetua mischianza d' amarezza, è indubitato che deve il saggio
? è una mischianza di sacrilegio e d' insulto; e questi peccati passano forse
gran doni, sincero e senza mischianza d' invidia. a. cattaneo, ii-56:
che mostrerebbe difetto di studi e povertà d' ingegno. carducci, iii-6-45: lontano
di effetti contradditori, che costituisce fin d' ora la sua fisonomia e la
castelvetro nella parte principale prima della poetica d' aristotile da sé vulga- rizzata.
costumi e di medicina, di cosmografia e d' altre arti. d. bartoli,
una metreta di dolce mosto mischia una ciotola d' aceto, e dopo tre dì sarà
potran sicure e chete, / che giungan d' aga- nippe su le sponde; /
cogliere radicchi e molte volte portava i fasci d' ortica e di cardi selvatici in piazza
, come suol far spesso nelle cose d' amore. agostini, 1-23: chi non
bonciani, lxxxviii-1-322: la rigidezza mischia d' equitàe, / sobrietà nel cibo e nel
vecchie tendenze di splenologo e di professor d' anatomia patologica, con la fede recente
poeti, così greci come latini e d' altre lingue ancora, non considerando queste
e ruggendo, come la canna aperta d' un organo. bertolucci, 125: le
veggiamo nell'arco celestiale essere uno cerchio d' uno colore circumcinto d'un altro circulo
essere uno cerchio d'uno colore circumcinto d' un altro circulo d'altro colore e
uno colore circumcinto d'un altro circulo d' altro colore e mischiarsi ne'termini d'un
circulo d'altro colore e mischiarsi ne'termini d' un colore con l'altro; così
sua donna amata / e nel gioco d' amor tosto l'infetta. salvini, 13-31
lodarvene. deledda, i-749: era d' inverno, una domenica di carnevale. io
che... non osò né meno d' affacciarsi, non che di mischiarsi coll'
.. che i suoi di parte e d' altra urtassero e sbaragliassero i nemici,
quand'ella ha in testa una ghirlanda d' erba, / trae de la mente nostra
insepolti. -confluire (un corso d' acqua). donato degli albanzani,
il pelago meschiavasi e la terra / d' ognintomo fremea, mentre fra loro /
come sarebbero la francia e la casa d' austria, una sovranità piccolissima, quale è
immagine, una sensazione, uno stato d' animo, una condizione esistenziale, ecc
del genio altrui. / con tal cambio d' affetti / si meschiano le cure.
dove l'orgoglioso stupore per le testimonianze d' una civiltà insuperata si mischia e confonde
, 5-4: gli antichi del re ricciardo d' inghilterra e poi gli suoi successori feciono
andare le cose, in siffatto clima d' interessi e superstizioni: dov'era facile
, 1-xxxviii-209: ben rammenta il detto d' orazio, che chi mischia l'utile al
di farina e granella di mortine e d' ellera e d'uliva. bandello,
e granella di mortine e d'ellera e d' uliva. bandello, 3-27 (ii-401
né l'uomo non era uomo, ma d' iddio e dell'uomo era fatta una
diciamo, 'erosi ', cioè d' argento e di rame mischiato, pare che
1-20: una cintola di chermisi mischiata d' oro e fornita d'ariento dorato e traforato
di chermisi mischiata d'oro e fornita d' ariento dorato e traforato. poliziano,
e rubini / il tuo bel viso d' immortal figura. bandello, 1-3 (i-53
di raso carmesino, tutta ricamata di fili d' oro, con le frange d'ognintorno
fili d'oro, con le frange d' ognintorno di seta carmesina, meschiata riccamente
seta carmesina, meschiata riccamente con fila d' oro. -contaminato da elementi estranei
.. meschiati s'intendono le barbe d' ulivo e di altri arbori, che s'
un sangue istesso e sangue meschiato più d' una volta strettamente fra loro.
parte di essa, che seguissero le compagnie d' iber- nesi dello stanlei, mischiate co'
in altra parte sopra le stelle, coronati d' onore e di gloria. [sostituito
grifoni, li quali combattonno colla gente d' alessandro. -immedesimato con l'ambiente
serpe] col fresco e sommesso risalto d' una felicità nuova. e si sarebbe
in sé, con l'innocente rigore d' un simbolo. -accomunato. scannelli
... furono proposte per dimostrare d' onde succeda che i veri primi maestri
. carani, 3-44: schiera mischiata d' uomini, di donne, di vecchie
ed oro e puro argento / essi medesmi d' ogni macchia asterso / d'illecito appetito
essi medesmi d'ogni macchia asterso / d' illecito appetito. dottori, 1-25: già
o contrastanti (un sentimento, uno stato d' animo, rape / cotte già di tre
xxxv- 1-445: me dolore / vèn d' ogni parte come pioggia a terra:
come pomo sa di miele / e d' acerbo al mio palato; / se un
scienza o arte o con la maniera d' insegnar quella scienza o arte che
ritemprare il pensiero dei tedeschi, e d' ambi uscire mischiato buono. -accozzaglia
fabbricazione del feltro. = nome d' agente da mischiare. mischiatura,
. cinem. missaggio. = nome d' azione da mischiare. mischino e deriv
gli antri di tufo opachi e mischi / d' edra intorno e di mirto.
g. gozzi [tommaseo]: d' acre nubiloso e mischio. 3.
l'uno [dei vermi] ha d' orrido vello il corpo irsuto, / l'
] racchiudea nel sébo, / e reti d' un color cangiante e mischio / tutto
123: l'interno di questi gusci è d' un vivissimo margaritifero, mischio d'iride
è d'un vivissimo margaritifero, mischio d' iride verdeggiante ed un poco rosseggiante.
a'miserelli. sestini, 224: d' imbrigliar il leone ardir concepe / il fanciullo
molte pitture, ricignen- dole con ornamenti d' altre pietre mischie, che, fatte
valente architetto, in commettere i marmi d' un edificio,... essendo
commissione di bianchi, neri e mischi marmi d' ogni sorte a carrara. l.
è bello a riguardarsi: / manti d' or di gemme sparsi, / tele mobili
e dal quinto diaspro, l'uno d' un rosso cupo, l'altro mischio.
priva tutto. inventario di alfonso ii d' este, 295: tornaletto di velluto
19-99: di latrar, di ruggir, d' urlo, di fischio / riempie l'
a riguardar si pien di rischi, / d' amor sì punti e mischi, /
amor sì punti e mischi, / d' un naturai piacer prendon diletto.
prencipi e gran signori che, vergognatisi d' esser veduti meschi a mercanti su una
e mischia / di certe doglie e d' allegrezze incerte. ariosto, cinque canti,
a cui dopo molti caldi sospiri, d' amarissime lagrime mischi, in tal forma
.. / di grecia in roma e d' affrica condusse / tanti istrioni e mimi
la poesia musicale e popolare o semipopolare d' italia, dal seicento e dalle canzonette
. villani, i-3-50: suona di fragor d' arme un fiero mischio. monti,
ii-148: io lo vidi in un abito d' un saio di mischio schiettissimo e un
con spada e cinta, in forma d' un soldato gregario. caporali, i-80:
marino, 16-28: de le colonne e d' ogni serie loro / l'ordine a
il busto ed ha di bronzo e d' oro / ciascuna il piè calzato e 'l
, rosso e giallo, con mescolanza d' altri colori... l'essersi trovata
4-136: videi [il serpente] più d' un pastor non senza rischio, /
fra doi bote, sgambarato, a meschio d' un gran pezzo di lardo e biscotto
l'anima] fosse un mezo composto d' elementi in questo senso, com'è ver-
, è cronaca di recidive pazzie e d' inutili delitti. questo principio e questo
falsa, erraita, è la sapiensia d' esto mondo, che dio e li preziosi
una scrivania da superiore. = nome d' azione da misconoscere. misconosciuto (
garibaldino, arrivò a essere preside. d' annunzio, v-1-679: non avevo mai
una sola armonia come per quella imaginazione d' infermo, la perpetuità spirituale della patria,
de'suoi figliuoli, assaggiaron la signoria d' una donna detta erato. = comp
gennaro] a quel che vede / d' ogni rio miscridente / l'occhio santo,
parer uom grande, / faceva pompa d' esser miscredente, / scherzando sul digiun
: tenetevi ben a mente ch'io narro d' un tempo in cui la fede era
sospettoso. - anche sostant. rinaldo d' aquino, 105: s'io fosse agiutato
spietato, feroce, maligno, miscredente d' ogni bene, d'ogni bello, o
maligno, miscredente d'ogni bene, d' ogni bello, o come ella dice cinico
gran leggitore di gazzette e gran miscredente d' ogni gazzetta. -cauto, prudente
-cauto, prudente. balduccio d' arezzo, xxxv-1-363: siriano a tastone,
forza annullato, pullularono vigorosi i semi d' una miscredenza schernitrice e turbolenta, e
leggi morali e solamente peccare in difetto d' opinioni religiose. baldini, 9-28: è
lettere de'ministri e domestici della regina d' inghilterra, scopriva in loro una invincibile
miscuglie, le frasche e. festuche tentando d' imitare l'opre di maggiori!
e delle fave e fatto un mescùglio d' ogni cosa. mattioli [dioscoride],
, è un mescùglio di più gomme d' alberi. b. corsini, 9-21:
: il primo sangue in gran coppa d' argento / raccolto fu dal conte, il
grandissima facilità e ad ogni passo. d' annunzio, iv-? -9o8: s'era
vapori della benzina, tra i miscugli d' idrogeno e d'ossigeno svolti dagli accumulatori
benzina, tra i miscugli d'idrogeno e d' ossigeno svolti dagli accumulatori elettrici.
9-253: i fiorini si battessero sempre d' oro fino, cioè senza mescùglio di lega
gru, di rostri di cicogne e d' altra sregolate figure. manzoni, pr.
riguardata come un miscuglio di antibola e d' argilla. idem, 132: 'elettro'
questo nome ad un miscuglio di oro e d' argento nativo, che trovasi in alcune
confusione / una massa, un mescùglio d' ogni corpo, / in guisa tal che
pozione magica. caro, 4-752: d' umido mèle e d'obliosi / papaveri composto
caro, 4-752: d'umido mèle e d' obliosi / papaveri composto un suo miscuglio
per forza / le notturne fantasme. d' annunzio, iv-2-1224: nasceva d'una
. d'annunzio, iv-2-1224: nasceva d' una di quelle razze miste la cui virtù
loro tempere, non vogliono altro mescoglio d' altre tempere. savonarola, iv-61:
certo frumento guasto, forato, pieno d' ogni mescùglio, di paglia e di polvere
si fe'mescugli e gran travagli / d' artiglieria, di fanti e di cavagli.
12-14: di morti, di feriti e d' atterrati / ivi scorgeasi un orrido miscuglio
... con il moderno mescuglio d' una turba vile ed infame e ra-
[cesare] pareva onorevole che si dicesse d' aver guerra con un re che con
del contado, / e si fa d' ogni cosa un guazzabuglio. g. bentivoglio
del tumulto, è un miscuglio accidentale d' uomini, che, più o meno
che come lievito guasta la massa. d' annunzio, iv-1-164: nella sua persona
. così poco quel mescuglio di gioventù d' ogni sesso nel ballo. -congiungimento carnale
loro condotta, a i cancelli posti fuori d' essa città, in maniera che i
guazzo, 1-170: alla prima cagione d' infausto maritaggio aggiunge ora la seconda,
/ moti veloci, / bleso miscuglio d' estranee voci. 10. impasto
delle tinte da usare in pittura. d' alberti [s. v.]:
si sono frammischiate... invece d' una tavola dipinta a quadrati regolari,
sedean molti pastori / a l'ombra d' un bel pin in un cespuglio, /
mescuglio e uno intingolo e un brodetto d' ogni cosa, sanza reverenzia alcuna.
tutte le quali cose componendosi un miscuglio d' ama rezze e d'ire
miscuglio d'ama rezze e d' ire molto ardenti, noi;, si
. i. neri, 4-12: d' allegrezza un mescuglio e di timore / sorprese
di ladri dorati; di devoti e d' increduli; di poveri e di ricchi;
teologia è un miscuglio di cristo e d' aristotele, d'aristotele che non credeva
miscuglio di cristo e d'aristotele, d' aristotele che non credeva né manco alla
cimiteri, croci, angeli visioni. d' annunzio, iv-1-813: il miscuglio dei sentimenti
, i-64: un miscuglio di un quinto d' ossigeno e quattro quinti d'azoto costituisce
un quinto d'ossigeno e quattro quinti d' azoto costituisce, presso a poco, l'
una certa temperatura e una data quantità d' acqua o d'altro liquido a un'altra
e una data quantità d'acqua o d' altro liquido a un'altra, per
morire optano. -sostant. d' annunzio, v-2-221: questa duchessa posata su
vecchiezza disordinatamente in vizio carnale, e d' usare pulcelle, iscusandosi per certa malattia
leggie nella guarigione de'malati miselli. d' annunzio, v-2-211: mi spenzolo alla sponda
e non mi riesce di scorgere luccichio d' acqua; e il secchio è senza fondo
patria, né essendo lasciati possessori più d' alcuna delle cose loro, fuor che delle
sotto il giogo delli spagnuoli, o d' esser miserabil preda dell'armi e della
una simile com passione. d' annunzio, iv-2-335: allora quell'uomo dolce
a me? dentro di me?) d' una vita così profonda che la
e tra gl'inganni le spoglie miserabilissime d' un morto. tasso, 4-25: bagna
rivolve, / miserabil di gemito e d' aspetto. -sostant.
, e ti ha abbandonato ». d' annunzio, iv-2-361: ebbene, signore,
del più miserabile contadino; vestito ancora d' un abito da signore che addosso a lui
donde molti ne morirono per gli spedali. d' annunzio,, iv-1-383: i ferri
-con riferimento a una collettività. d' annunzio, ii-298: un che di sacro
, ii-298: un che di sacro e d' ignoto / sorse da quell'immenso /
; / son miserabil mostro, / degno d' essere anciso / e più da chi
catene questo miserabile che si prostra ai piedi d' un idolo di bronzo. palazzeschi,
di gran crudeltà vedere i vecchi pieni d' anni, le donne, le fanciulle lagrimose
morì [ario]... d' una miserabile morte, però che tutte le
gran dea / de l'innocente sangue d' una ninfa / tributo miserabile e mortale?
in campo formidabile di marte / mucchio d' ossa spolpate a terra sparte: /
cerca più tosto di morire combattendo che d' essere preso, non cedendo mai al
, una infirmità l'altra, il morbo d' uno si propagava in molti: così
d' una miserabile fortuna. bianchi, 39:
, col quale sua maestà catolica minacciava d' assaltare il regno, furon causa che
a debolezza di carattere, a bassezza d' animo, a viltà, a indegnità
dell'anno millecinquecento sessanta, giorno più d' una volta destinato all'esecuzione di grandi
per la miserabile / giovinezza, non d' ira e di speranza, / e neppure
] è un certo seno a modo d' una grandissima caverna tra la superficie dello
, si ristringa a i corti limiti d' un'isola miserabile, poiché il concorso de'
raffigurarmela, rintanata nella sua miserabile camera d' albergo. -con riferimento al mondo
giordano [crusca]: per la ingordigia d' un miserabile quattrinuccio. buonarroti il giovane
pollice e l'indice gottoso il disco d' una miserabile sterlina. -che è
. marinetti, i-103: nella sala d' un ricco istituto filantropico molti poveri in
di quel che la dolcezza dell'acqua d' un povero gemitivo rimanga discernibile dopo confusa
, è visto da un'altezza filosofica d' eccezione. pasolini, 4-207: per
. chiari, 3-22: miserabile inganno d' ingegni malaccorti, / che delle spose
visito questi librai, ma sono miserabili d' ottimi libri. 21. dir
il deposito per motivo di ruina, d' incendio, di naufragio, di tremuoto,
[rezasco], 263: domanda d' essere ammesso al benefizio del miserabile.
del guadagno giornaliero. proposte e disegni d' imposizione in firenze dall'anno 1494 al
a modo di sustantivo, e parlandosi d' imposizioni, parola usata in firenze a dinotare
allora principalmente s'allaccia ne i legami d' amore, quando, frequentemente e fisso
giulio, miseraccio, è stato cagione d' ogni male. g. m. cecchi
e bagnava fra tonde i suoi crin d' auro / e dal nostro emisperio aveva
, 33-107: di quanti re mai d' etiopia foro, / il più ricco fu
altra beffa in modo se gli levava d' intorno, che gli incauti amanti restavano
vallestaim sia così miseramente caduto in necessità d' implorare la mia assistenza alla sua persona.
tutte le cose ed empito perciò il mondo d' infiniti sogni ed errori. chiari,
suo finito miseramente per una volgare questione d' interessi, di denaro. palazzeschi, i-9
dante, inf., 14-20: d' anime nude vidi molte gregge / che
avicinano. -con riferimento a stati d' animo, a sentimenti, a passioni
.. sarebbe stata preferita nel cuor d' uranio l'infanta, onde da doppia
quale non men della vipera miseramente pugne. d' annunzio, iv-2-775: il terrore che
baldinucci, 9-ix- 200: gli fu d' uopo l'allogare due sue figliuole miseramente
10-ii-103: ove si tratta di fanciulli o d' altre persone che sieno in pericolo di
in grembo una grandissima quantità di ducati d' oro e poi gli pigliava e ponevasegli
di mali, onde vi fu bisogno d' un sovrumano riparatore, che li ristorasse da
ottener la equità e la pace. d' annunzio, iv-1-35: sotto il grigio
generazione in generazione una certa tradizione familiare d' eletta cultura, d'eleganza e di
certa tradizione familiare d'eletta cultura, d' eleganza e di arte. 9
9. destando malinconia, tristemente. d' annunzio, iv-1-67: ora, tutto quel
serratisi in casa, si diedero alle tenebre d' una perpetua notte. b. davanzati
/ e sconsolato avello, / se d' angoscia sei vago, o miserando esemplo di
, o miserando esemplo di sciagura. d' annunzio, iv-2-692: il suo volto.
suo maggior poema. è una turba d' uomini e donne -'matres '-raccozzata nell'
quelle voci, al miserando aspetto / d' un re giacente, alla memoria amata /
/ del vecchio padre, il cor d' achille invade / tenero soavissimo coi doglio /
al cui tepore sembrano nel miserando deserto d' italia rigerminar tutte le antiche semenze di onore
fantasia vede stanze immonde di lupanari. d' annunzio, iv-2-1224: egli parlò,
rancore, di sgomento, di vendetta e d' incantesimo, con qualcosa d'intollerabile come
vendetta e d'incantesimo, con qualcosa d' intollerabile come la vista di un'agonia
rivela, che è improntato a bassezza d' animo, a indegnità morale, a crudeltà
... uscivano di roma e d' altre città e luoghi convicini, lamentandosi chi
cioè di donne, di fanciulli e d' uomini disarmati, che andavano cercando da mangiare
belve esser pietose / di se stesse e d' altrui, toglieano i vivi / all'
-vile, abietto, gretto. d' annunzio, v-1-591: odo l'ironia miseranda
-caduco, effimero, meschino. d' annunzio, ii-779: icaro disse: '
miserandi fantasmi che possa immaginare la mente d' un infermo. b. croce, ii-9-277
quando l'europa, dopo molti secoli d' indisciplinata e miseranda barbarie, ricuperò i santi
dotta, lat. miserator -6ris, nome d' agente da miseràri 1 commiserare '.
e il giudicio di dio che in ispazio d' un'ora caddono subito morti in sulla
e posti sopra certi navili e cacciati d' africa. e quali per miserazióne di
preci... sono attestazione ed effetto d' amore filiale e fidente nella suprema miserazióne
'commiserazione, pietà ', nome d' azione da miseràri 'aver pietà, sentire
invocato il nome tuo; e miserere d' israel, lo quale facesti eguale al
i-345: canzon dimessa e calda / d' un soave pentir del mio fallire / alzati
costui, innamorato di bersabe, moglie d' uria, suo cavalieri, per averla
abate, rimaso co'monaci sui, mostrò d' avere di questa cosa una grande ammirazione
miserere / non tema di balzel né d' altra colta. cellini, 2-50 (389
il ritrovo, né approverei a veruno d' usarlo. forteguerri, 14-74: dice misereri
'di questo e quell'altro nemico d' italia e il 'de profundis 'di
carpone e non fiata, / a guisa d' un che ha il mal del miserere
... avendo cariche le spalle d' un paio di v ^ ligioni colmi di
^ ligioni colmi di pane, a petizione d' un'altra pagnota di p (ù
(ù, piantarà i zoccoli a piè d' un uscio e là, afferrato a
meno di un miserere, in poco più d' un miserere, in un recitar di
certa speme / che finiremla in men d' un miserere, note al malmantile,
e saranno a monza in poco più d' un miserere.
. e li lasciami bollire per spacio d' un miserere. libro di esperimenti di caterina
[tommaseo]: in due boccali d' acqua mettansi dentro due pugni d'orzo
boccali d'acqua mettansi dentro due pugni d' orzo intiero facendolo bollire un poco, poi
tre pugni, fatto bollire tutto in spazio d' un miserere. -sapere qualcosa a memoria
più l'amor suo s'ingigantiva. d' annunzio, iv-1-257: aveva...
pensierosa. -con metonimia. d' annunzio, ii-237: prime piogge d'autunno
d'annunzio, ii-237: prime piogge d' autunno / cro- scianti su l'immondizia
stessa anima, e sa di dubitare, d' intendere, di volere. tommaseo [
spegnersi nella desolazione del miserevole esilio. d' annunzio, iv-i-n: tutte le membra
pirandello, 5-422: o le doleva forse d' assistere allo spettacolo miserevole del padre puerilmente
incoscienza certi giovani affrontino l'arte. d' annunzio, iv-1-957: quella voce nuova
e sì miserevolmente fatto in brani. d' annunzio, iv-2-335: giulio wanzer,
ogni settimana certa piccola distribuzione per testa d' uomo, acciocché potes- sono miserevolmente mantenere
banale, goffo, impacciato. d' annunzio, i-943: inclite gentildonne tiberine,
in miseria, aviso / che peggio d' onne morte è vita tale. iacopone,
a miglior notti, / ch'ascoltate d' amore o dite in rime, /
2-7 (195): con altezza d' animo seco propose di calcare la miseria della
, inf., 16-28: se miseria d' esto loco sollo / rende in dispetto
piatade sempre grazia acquista / alla miseria d' esto mondo brutto. ariosto, 45-1
chiabrera, xx-ix- 211: o d' india imperatrice, /... /
e piccinerie indicibili in tutta questa gente! d' annunzio, iv-1-716: noi ci divideremo
idem, 10-51: desidia è una miseria d' animo per la quale il bene che
siena, 1-6: questi tali non degni d' esser chiamati uomini,...
, o per paura o per antica nobiltà d' animo, albergante ancora in quella miseria
la miseria incredibile e il suo colore d' inferno; la forza individuale, il fuoco
dei soldati che male avrebbero potuto sofferire d' invernar sotto le tende in quella stagione
combattenti con la miseria del loro stipendio. d' azeglio, 6-565: il camino,
quanta proprietà nel secondo! che ricchezza d' immagini, che abbondanza di locuzioni,
colorito nel secondo caso; che povertà d' immagini, che miseria di locuzioni stentate
di tinte nel primo! -opera d' arte o dell'ingegno priva di originalità,
., 1-8 (iii): d' avarizia e di miseria ogni altro misero e
veder! uh, che miseria! d' annunzio, iv-2-594: -oh miseria! -
ch'in miseria era venuto, / d' andare ove non fosse conosciuto. guicciardini,
assetati, misericordi, mundicordi, pacifici. d' annunzio, i-950: io, non
gesto, ecc.). d' annunzio, iv-1-60: sakuni...
con gli occhi imbambolati, senza osare d' accostarsi. gli mandò un sorriso misericòrde
fortuna da quella gran vela delle orecchie: d' una occhiata fra sdegnosa e misericòrde,
: da quella parte incorse più in cagione d' offendere, dalla quale egli avea sperato
così giugurta, non regalmente, ma d' addobbamento molto misericordievole, con cassio venne
collegi è paruto che sarebbe troppo fuori d' umanità avergli trattati meno che misericordievolmente,
offerto e per conseguente liberto e fuori d' ogni condenna- gione per adietro fatta di
amor di dio colui ch'è bisognoso d' alcuna cosa soveniamo. dante, conv
coi servi, ecco le sue idee. d' annunzio, i-846: vangate, digli
. 0. rucellai, 2-11-2-130: d' intorno alla giustizia risiede da una banda
tasso, ii-83: gli confessai ancora d' aver avuta opinione che la misericordia infinita
essere effetto della benignità e della misericordia d' iddio. cesari, 1-1-22: benedetta la
): sì, lucia, fate bene d' invocar la madonna; ma perché volete
offende, sostenere paziente- mente gli difetti d' altrui e sopportargli e pregare iddio per
: atto che denota sensibilità, gentilezza d' animo. giamboni, 10-4: se
e pietro e maddalena assolve, / d' un poverel non udirai la voce, /
un gran sollievo per mezzo mondo ». d' annunzio, iv-1-426: un giorno,
valere di più di venticinque mila fiorini d' oro. a. manetti, 42:
non si fosse arrampicato sino in vetta d' un olmo. d'annunzio, iii-2-1079
sino in vetta d'un olmo. d' annunzio, iii-2-1079: quella misericordia dal manico
, iii-2-1079: quella misericordia dal manico d' oro, quella di francesco guinigi il ghibellino
g. villani, 10-132: promise d' andare alla misericordia del legato di lombardia
di lombardia e poi al papa, e d' essere sempre figliuolo e difenditore di santa
quand'ecco gli si presenta un paio d' asini, ed egli, afferratone uno,
morto, rebelle vostro, esempio singolare d' ingratitudine, non con l'umiliarsi e
, è, in quel tempio, d' un'impassibilità agghiacciante! — senza
emiliani- giudici, ii-159: questa birba d' uomo, conosciuta la passione de'giovani
pagano, che per aver fatto tanto d' arme in quel giorno era scaldato d'allegrezza
d'arme in quel giorno era scaldato d' allegrezza e uscito fuor d'ogni misericordia
era scaldato d'allegrezza e uscito fuor d' ogni misericordia, li fece spogliar tutti nudi
misericordii e colui altresì che s'affretta d' andare nelli giudizi suoi. idem [tommaseo
di dieci sillabe. si potrebbe far d' undici in verso a chi avesse
, misericordiosa sapeva la vergine madre. d' annunzio, iv-2-155: come la povera donna
o duri bisogni, potremo noi dire d' avere la tanto decantata virtù della carità in
antonomasia. il misericordioso: dio. d' annunzio, iv-1-885: avendo conosciuto nel corpo
.. si ritrovarono in un giardino d' una misericordiosa vicina loro, che madonna
prese co- minciamento da la misericordiosa sembianza d' una donna. idem, ii-xn-6
/ che ben parean di miseri e d' offesi. idem, 32-21: guarda
l'empia / sorte non fenno. d' annunzio, iv-1-908: di tratto in tratto
125: veggiono i laceri sanguigni avanzi / d' augei, che furongli pasto pur dianzi
che furo a l'osso, come d' un can, forti. -per
. infelice, disperato (uno stato d' animo); giunto all'estremo della decadenza
gioconda che tormentosa. lemene, i-96: d' un core innamorato, / che vive
miserissima vita, di pianto intessuta e d' obbrobrio. mamiani, 9-323: la
: incontro a la vita presente / d' i miseri mortali aperse 'l vero /
si vestono porpora e bisso e adornansi d' oro e di margherite, è segno ch'
, ignudi e frali, / poveri d' argomenti e di consiglio, / egri del
, o misera figliuola, / d' aver a conseguir, menando i giorni
nemico / a tanto imo gravollo. d' annunzio, iv-1-218: com'è debole
donne, solo un modo di lagnarsi d' esser debole, di temere qualche malattia,
s. v.]: 'misera forma d' insegnamento': angusta, incompiuta. carducci
, la qual né appo gli equali d' animo perpetua dura, né tutta agli angosciosi
corpo... a migliaia e migliaia d' infermità essere sottoposto. -per simil
alvaro, 5-9: erano miseri possidenti d' un ettaro di terra, e perciò non
viii-55: mai, come in quel principio d' autunno, le vigne eran sembrate così
barbaro, misero e maligno, / che d' uomo vieni cane. casini, lvii-62
siete... non custodi armati d' una santa bandiera e della terra che
. che rivela o nasce da bassezza d' animo, da indegnità morale, da abiezione
delettazioni e de li vulgari costumi, d' ingegno e di memoria dotate. dominici,
novella detta di sopra mi fa ricordare d' un'altra novella, d'un ricco fiorentino
fa ricordare d'un'altra novella, d' un ricco fiorentino, ma più misero
volle vivere del suo e non di quello d' altri. machiavelli, 31: alcuno
preposto a un sostantivo). cielo d' alcamo, 56: oi me, tapina
o misera miserissima sovra di tutte misere d' esto mondo! dante, conv.,
bardi, 2-89: valerio massimo dice, d' un certo omiciatto, che gli parea
828: piansi la violenta morte d' un miserello amante napoletano. tasso,
,... che facea più stima d' un giulio che d'un povero,
che facea più stima d'un giulio che d' un povero,... di
idem, 200-96: così per misertà d' un chiavistello di cinque soldi stava la
pusillanimità. ammaestramenti, 41: misertà d' animo è dolersi del male anziché e'
. dovere essi travagliar sempre, dolenti d' avere gl'iddii sdegnati per loro misfare
2-8 (22): per misfatto d' un suo maggior figliuolo ribaldo...
: caco ladron feroce e furioso, / d' ogni misfatto e d'ogni sceleranza /
furioso, / d'ogni misfatto e d' ogni sceleranza / ardito e frodolente esecutore,
in casi estremi sia data ai bambini. d' annunzio, iii-1-890: se non mi
se quella cosa contratta mancasse per misfatto d' alcuno contraente. -ingiustizia.
la turba. = nome d' agente da misfare. misgradito, agg
e segni sono quando si stritolla faville d' oro. ricettario fiorentino, ii-54: e1
e che nel rompersi scintilla di color d' oro e risplende a modo di stella
chiamano misi, cosa rara per soavità d' odore e di sapore, ma più carnoso
sono generalmente pelagici (salvo alcune specie d' acqua dolce e cavernicole); vivono
ma traballante, come il continuo dondolìo d' un misirizzi. savinio, 10-248: beccheggiavano
luca pulci, 1-1-31: avea lasciato d' egitto lo scanno / con centomila armati
vigorosamente, e cominciò la mislea. d' annunzio, ii-897: le sorelle /
sorelle / cuciono in sogno il suo gabban d' orbace. / ei dormirà, come
ii-444: fu marcantonio... infamato d' aver battuto il danaio dell'ariento misleale
, 4: quegli che rauna ricchezze d' usura e di mislealtà grava molto alle povere
: chi è che accusi al dì d' oggi di doppiezza, di mislealtà, di
per altra al meo viventi. ubertino d' arezzo, xvii-810-11: vo'che sia
i-130: facendo romore che molte strade d' italia eran rotte e non abitevoli per misleanza
presto mi avvolsero e mi tinsero tutto, d' una leggenda d'empietà e di feroce
mi tinsero tutto, d'una leggenda d' empietà e di feroce misocristismo.
, e per non incorrere nel sospetto d' aristocratico e di misogallo sarebbe anche capace
mi stava intrattenendo, in un misto d' inglese e di pessimo francese, coi
nel loro disprezzo per le donne. d' annunzio, iv-2-914: - diventi misogino?
è fallita. idem, xi-2-85: d' aver gioia da voi ben mispero.
conto. galliziani o rinaldo d' aquino, 438: s'eo però son
vostre bieltadi, / che m'àn d' amor sì priso. storia dei santi barlaam
. nel loro giudizio, per manco d' intelligenza epica l'uno e per difetto
li mazzi di perle finte di semplice vetro d' ogni colore. idem, 262:
, v'è la mistura di corde d' altre armonie ne'tasti neri. =
', col suff. dei nomi d' agente. missedèma, v. mixedema
uova misside: dolce costituito da tuorli d' uovo sbattuti con zucchero e cotti.
lentamente, se gli pongono dentro rossi d' ova fresche ben sbattuti, con un poco
ova fresche ben sbattuti, con un poco d' acqua, passate per setaccio e nell'
armi missili, con palle infuocate. d' annunzio, i-1089: somigli, o discòbolo
pasolini, 8-132: gli scrittori d' avanguardia insomma accettavano la borghesia così
una scodella di cocco, in segno d' onore subtropicale. -sacerdote o religioso che
. si sono introdotti in roma quelli d' una congregazione chiamata de'missionari.
, a raccorre contribuzioni dai partigiani. d' annunzio, iv-2-956: era uno di quei
passione feroce, ebri di scongiurazione, non d' altro bramosi che di versare il sangue
l'esperienza ci fa presentire vicino il ronzio d' una maledizione sul capo nostro per parte
fieramente putivano di paganesimo le mie scappate d' allora, quelli, dico, che mi
li-8-202: poco sono valutate le missioni d' ambasciatori, dei ministri e li continui stimoli
. nonzio baglioni per far qualche gran- d' instanza all'imperatore. siri, vii-818:
fini si avranno missioni aeree, navali, d' intercettazione, di trasporto, di ricognizione
e si ridurrà ad un semplice incaricato d' affari. -complesso delle funzioni (
diplomatico e dei suoi collaboratori. d' annunzio, v-1-193: manfredi propone una beffa
nel tempo che seguì la gran missione / d' un certo padre alla salute intento,
missione, ed ei non deve temer d' altro, se non che del giudizio
, sì dolce, sì attraente spargeva d' intorno a sé la desolazione e la sventura
e artisti, tanto elegante che più d' ogni lode questa la faceva contenta, d'
d'ogni lode questa la faceva contenta, d' esser chiamata 'novarum vestium inventrix '
.. non ha scritto solo romanzi d' avventure, ma anche di apologetica, di
': trastullo da fanciulli, fatto d' un boccinolo di saggina, alto un mezzo
missòrio, sm. piatto da mensa d' argento (o, anche,
. = voce dotta, nome d' azione dal lat. missus, part.
vi mostra che questa celebrità è piena d' allegorie? di tropologie? di anagogie?
cori, mistagogie, ronde, congreghe / d' anime plorataci. = voce dotta,
si rivelò in quella circostanza una specie d' illetterato che vuol farla da esegeta e
padovano? cattaneo, v-2-109: prima d' insultare all'umanità del secolo, il mistagogo
col freddo, e genera furiosa discordia d' acqua, pioggia, grandine e vento.
, che andò ad immortale secolo. d' annunzio, iv-1-1033: ella portava occulto
stracciati. e voi pure come un d' essi, benché non vi paia, lo
, ch'essi dicono, sarebbe il tempo d' aver ormai perfezionate le regole sopra questa
vigila / tutta l'anima mia. d' annunzio, iv-1-203: è una singolare opera
ne'cerchi e ne 1 mezzi cerchi d' oro -o d'argento e in tavole di
ne 1 mezzi cerchi d'oro -o d' argento e in tavole di bronzo.
non ardisco affermare che la misteriosa filosofia d' egitto da questa magnifica idea della divinità
fatti, dotato di céi-to ingegno e d' attività, ma insomma, ripeto, avente
, avente della natura dell'anguilla. d' annunzio, iv-1-105: giovava allo sperelli
sperelli quel certo nome ch'egli aveva d' artista misterioso. ojetti, ii-293:
il fantasma della misteriosa ungherese non cessò d' infestare le ore di simone. moravia
che parlavi misterioso di leggi e usanze d' aragona, ricorda che io [federigo]
rinforzita ed abbigliata di porpora con ricami d' oro. -circondato da un alone
fra il misterioso e l'imbronciato. d' annunzio, iv-1-343: versò in una tazza
disegno. rispose allora che gli pareva d' avermi inteso pienamente. -
misteriosi recessi, ove sogliono trattarsi affari d' amore e d'onore, ossia di vita
ove sogliono trattarsi affari d'amore e d' onore, ossia di vita e di morte
non era allegro; sembrava invece pieno d' un gaudio misterioso. pascarella, 2-329:
misteriosa luce notturna, fa ribrezzo. d' annunzio, i-387: la selva, innanzi
delle corolle sembravano presenze carnali, ma d' un altro pianeta e altra natura che
rivolto verso terre e paesi sconosciuti. d' annunzio, v-1-30: il « fuoruscito senza
indiana e la misteriosa, adesso, d' una cosa che l'è scritta pelle cantonate
intendo: solo so che sono mali d' utero, o di gravidanza, o di
papini, v-786: cicerone, invece d' una misteriosofìa fantastica, gli metteva dinanzi
a tutte le ore riprendeva se stessa d' esser tanto indugiata ad assaggiarla. pinamonti
: ora vi prego che voi siate sollicito d' adempire le altre due [cose]
andare, e io scusando, reputandomi indegna d' essere an- nunziatrice di tanto misterio,
agostini, 28: deh, quante cose d' infinito mistero lascio di contemplare e di
c. i. frugoni, i-12-131: d' augusti riti egli su l'ara piena
, / l'ostia viva di pace e d' amor. carducci, iii-3- 355
di psiche fosse il suggetto de'misteri d' amore, che si celebravano nelle tespie
eleusini presentassero agli iniziati un divino modello d' immortalità nelle figure di dioniso e demetra
cui ci si accosta da uno stato d' ignoranza, di innocenza, di ingenuità
si sono mossi a scrivere, procurano d' onestare le loro opere e soddisfare alle tacite
sono infelici centoni raccozzati intorno all'età d' alessandro e vantati da recenti sacerdotelli egiziani.
rivela nel cuor delle madri per un mistero d' affetti, e tutta d'affetti si
un mistero d'affetti, e tutta d' affetti si compone, ed è mistero pur
, iv-6-299: né si vanti la sorte d' averlo assunto in re, con solenne
cristo di mantegna [nella 1 lezione d' anatomia 'di amsterdam]. pallido,
misteri / al ragazzo, che viene d' estate. -luogo, per lo
oscurità: vive le parvero le cose d' una loro muta, enigmatica vita indipendente
restituita improvvisamente all'antico suo mistero. d' annunzio, i-389: il mister favoloso
ingannevole, falso; sotterfugio. cecco d' a scoli, 1696: deh non credete
, 33: si può ora fuori d' ogni ombra comprendere la magnitudine, la
misteri / si trova ognor presente il re d' algieri. tasso, 2-6: io
caro, 12-ii-8: sotto il misterio d' èrcole si dinota cristo, il quale estinse
trescando intuonino / strambotti e frottole / d' alto misterio. salvini, 39-v-200: gli
contar non voglio ogni filo. dirò d' alcuno, perché si veda con qual misterio
stile proprio del re achabàr, uomo d' un'apparenza senza misteri, senza niuna arte
stesso, con giri di parole e d' atti, gli uni da gli altri tanto
. esse lo sanno che io sono d' un'altra razza e non mi guardano
e l'interesse che suscita. d' annunzio, i-49: lunga su 'l sen
, perché me n'ha parlato come d' un mistero; per questo terretemi secreto
far vedrete el bel misterio intanto / d' un degno grande e pietoso miracolo / di
perché far misteri al padre cristoforo? d' azeglio, 6-12: non per far misteri
far mistero. landolfi, 8-126: né d' altronde ne aveva fatto un mistero,
di quella forza abbia i suoi misterietti d' amore, tanto più ora che son
per verità io comincerei ora a pentirmi d' essere entrato con voi in questa mistia.
nel 1274... morivano tommaso d' aquino e bonaventura di bagnorea,..
che l'ascesi e la mistica dei monaci d' oriente appiccarono alle pareti e sulle vette
sfuggente nei suoi aspetti, e ora d' identità e ora di contrarietà, la
ricreatrice dello spirito, è l'esplorazione d' un mondo ignoto alla filosofia greca,
cose altissime e divine, per coprirle d' un grazioso velo finse un ardente ed affettuoso
velo finse un ardente ed affettuoso dialogo d' uno innamorato con la sua donna. patrizi
misticamente denotare la perversità dello affetto disordinato d' esso lucifero, essendo lui stato el
proverbio ricordato in questo secolo in più d' una occasione. dicono che non v'
i-45: se fosse vera l'opinione d' alcuni, che stimano nella fabbrica dello
, che stimano nella fabbrica dello scudo d' achille misticamente significare la creazione della terra
colombe svolazzavano qua e là come angeli d' amore; ancora la colomba bianca moveva
ali su 'l capo di lei. d' annunzio, iv-2-112: in fondo, alla
viso pallido ed affilato in quella cornice d' un nero lucente acquistava un'espressione misticamente
il motore, si schiarì la natura d' un concento che vagava nell'aria e
esso è una tendenza e uno sforzo d' inoggettivarsi in dio, per mezzo delle
misticismo di s. francesco di sales. d' annunzio, iv-1-138: questo periodo di
bacchetti, 2-v-290: gandhi smetteva d' essere l'interessante reincar nazione
2. carattere o aspetto di un'opera d' arte che tratta o riproduce temi religiosi
: 'misticismo ': parlandosi di opere d' arte, denota il predominio, che
chiamarsi altrimenti) ornai cosi caratteristica nel d' annunzio. papini, iv-829: nell'
dialettica si muove ». = nome d' azione da * misticizzare, non attestato.
l'amore, l'estasi, la ricerca d' iddio. 2. proprio di
.. il secondo conoscimento si è d' intelletti mistichi, cioè i secreti delle sante
/ l'ostia viva di pace e d' araor. misasi, 4-180: il parroco
femmina, quando non è lo sfogo d' una lussuria vagabonda o di una fornicazione furtiva
nell'onda mistica di quelle voci bianche. d' annunzio, i-22: sotto le
disparata umanità già tra quei miei compagni d' allora! quello che la madre trovò
levamento della mente a dio per desiderio d' amore, ovvero per amoroso desiderio,
a cristo suo diletto sposo con lingua d' affettuoso amore. g. p. maffei
., 1-3-246: di iside, moglie d' osire, dea d'egitto e delli
iside, moglie d'osire, dea d' egitto e delli parenti loro, li quali
de'nostri giuochi pessimi, che fuor d' ogni pensamento si dirizza a vincerne un buonissimo
de'sensi mistici e allegorici, come d' invenzione e di trovati umani. g
di non ottuso intelletto qualche recondito senso d' una o di più persone ».
appellate, quasi cantatrici, e intelligenze d' altissimo volo nel canto loro, da che
: ma qual città e qual terra d' italia può non fornire questo prodigioso incantamento?
tua madre, l'italia! ». d' annunzio, iii- 2-1037: -avete le
molti e gran santi ed altri gran- d' uomini sono stati mistici, è vero;
oscuro semplicemente, conforme la ripongono questi d' oggi i quali vogliono che la gente stia
dissolvi '-come diceano i mistici. d' annunzio, iv-2-504: si formò intorno
ed amare e cantare, senza conoscerla d' appresso, una dama della più gloriosa
nobiltà occitanica, trapiantata nelle mistiche plaghe d' oriente, la cui fama di bellezza e
a celebrar discenda / mistiche nozze. d' annunzio, ii-304: la spica mietuta
. ma visioni con sempre qualche cosa d' allucinato e irraggiungibile. mistiche visioni che,
è nato e non vive dentro il recinto d' una muraglia... questo può
pratica delle armi,... ma d' avergli incartocciato il discorso di formule metafisiche
, tacciate allora di vana, mistica formula d' utopisti, oggi splendono, fatto solenne
ed 'entertainer 'del 'breviario d' estetica teatrale 'e il brecht mistico
spirito, un'impressione, uno stato d' animo, ecc.). l
vestite a mille voluppi, / sì d' ornamenti, sì d'ambizione superflua. cesarotti
, / sì d'ornamenti, sì d' ambizione superflua. cesarotti, 1- xxxiv-127
passione devota, di amor mistico. d' annunzio, iv-1-284: ella proferì queste ultime
: come presso i magi era simbolo d' immortalità l'erba mistica 'hom ',
liuto reca e su 'l memore / ministro d' eroici lai / la mano e l'
che furo / sale aspersa di faville d' oro. 11. mus.
la incredulità dei provinciali che temono sempre d' essere mistificati. 2. interpretare
= dal fr. mystificateur, nome d' agente da mystifier 1 mistificare
solite buste chiuse e le relative tasse d' ammissione, denunziandone pubblicamente le mistificazioni.
= dal fr. mystification, nome d' azione da mystifier 'mistificare '.
mistigrì, sm. gioc. antico gioco d' azzardo, nel quale la posta per
, un lato del quale fosse un arco d' una parabola e l'altro fosse un
parabola e l'altro fosse un arco d' una cissoide. v. piccati,
molte generazioni di pietre e di metalli e d' allumi e di sali. leone ebreo
... quando vogliono contraffare colore d' azzurro, mescolano insieme due colori oppositi
scuro e di cotale mestióne resulta colore d' azzurro. scannelli, 89: vennero poscia
odori ne la mistione de'fiori o d' altre cose odorate. magalotti, 20-87
3-i-151: le lingue diffondonsi per comunicazione d' idee o di commerci, per mistioni di