che constella l'alta fronte del cittadino d' italia. -in relazione con un
: cercando per astronomia tutti i confini d' europa, per lo più sano e meglio
, ii-n-321: c'era in lui [d' azeglio] molto di quel fanfulla ch'
: ben risorto il giornale meglio scritto d' italia! e ben torni il profugo
, 1-159: di me schiavo « d' altri e della sorte, / conosco il
in ingegno egregio, tutti i mezzi d' una gran opulenza, tutti i vantaggi
una gran opulenza, tutti i vantaggi d' una condizione privilegiata, un intento continuo,
mite animo oppresso, / per via d' affanni ti conduci al meglio /..
/ ben cernendo dal meglio, e d' una guisa / auro e piombo pesa.
ma tutta / del tuo meglio bramosa. d' azeglio, 2-206: per molti
disprezza / il presente pel meglio d' altri tempi. -sf. la
trovava il guisa meglio di mille uomini d' arme e cinquecento rai tri di molto
di toscana, e l'acquisto è meglio d' un miglione d'oro. machiavelli,
e l'acquisto è meglio d'un miglione d' oro. machiavelli, 1-viii-177: aveva
dotata di meglio che cinquantamila ducati. d' azeglio, 4-iii-317: dopo aver perduto
11-138: in sé raguna / del fior d' ogni beltà la cima e 'l meglio
gli esempi ne'nostri meglio scrittori epistolari d' un « voi » ed anche d'un
epistolari d'un « voi » ed anche d' un « tu » leggiadramente legato col
meglio m'è esser pelegrino, / che d' aver questa reccheza, / qual me
-più stravagante, più originale. d' annunzio, iv-1-52: - ah, mary
per non so quanto, un sigaro d' avana ch'ella aveva tenuto sotto l'ascella
ma traballante, come il continuo dondolìo d' un misirizzi. -il più pregiato,
n'ho bisogno di iij casse: una d' intero, del meglio si può.
dorme o mondo che si gloria / d' immutata esistenza, chi può dire?
; e voi mi farete il piacere d' aver da lui la nota delle partite,
* anche a fare alla meglio, meno d' una lira al giorno non mi ci
. carducci, iii-7-54: i romanzi d' avventura... si tradussero alla meglio
la esecuzione pel figlio di genzano e per d' agnese, perché passati al meglio la
: per noi farebbe meglio la morte e d' essere sconfitti ch'andare più tapinando per
poteva assumer l'impresa. era macchiato d' uno spergiuro; ma l'italia s'offriva
si dee, se vergin fresca / d' anni e leggiadra, del suo meglio accorta
dì in dì crescer la miro / d' onor celesti ognor di meglio in meglio,
zaharoff non si fosse addirittura messo in testa d' avere la sua guerra « personale »
306: io ho qui il carico / d' una ammalata... - se
ferocia che ha spezzato sul meglio, d' un tratto, la loro giovinezza,
. novellino, 60-96: il conte d' angiò, volendo provare qual meglio valesse
angiò, volendo provare qual meglio valesse d' arme tra lui e 'l conte d'universa
valesse d'arme tra lui e 'l conte d' universa, sì si provide. tronconi
meglio. velluti, 113: ritrasse d' una detta d'uno grande barone..
, 113: ritrasse d'una detta d' uno grande barone... bene ventimila
esser leggero / acceso forte in om d' amore foco, / a ciò che
, 20-248: l'idea di far morire d' invidia le loro amiche continentali mostrando loro
... ma inciampo nello scheletro d' un mehari che farà musica stanotte quando
, dall'ar. mahari, nome d' una tribù (da mhar, nome del
sofriti assai, mitige uno meiole d' aqua. = etimo incerto,
soderini, iii-481: rimostrano le mele d' essersi condotte alla loro intera maturatezza,
gli alberi. sbarbaro, 4-48: d' inverno,... la trovo [
, / e di mele francesche e d' appiuole. lastri, 1-3-40: molte altre
', la 'mela calvilla rossa d' autunno ', la 'mela renette
autunno ', la 'mela renette d' inghilterra ', la 'mela renette dorata
cannella: frutto dell'anona. -mela d' america: frutto della spondiade. -mela
simintendi, 2-8: colse una rossa mela d' uno ripiegato albore e colla bocca sua
, cadde in terra. -piccolo mappamondo d' oro, che l'imperatore reggeva con
mano diritta e la poma ovvero mela d' oro nella manca. -cipolla dell'annaffiatoio
-piccola incudine di forma sferica. d' alberti [s. v.]:
per sagomare le casse degli orologi. d' alberti [s. v.]:
e centrale della polpa di coscia. d' alberti [s. v.]:
amore... sia a noi d' ogni nostro male cagione. -dare
/ dove il bel fior si vede d' ogni mese '/ potesse produrre tante mele
pera: non intendersi, non andare d' accordo, litigare, rimbeccarsi pungentemente.
sembra a me più probabile che fossero d' origine arabica, così detti da '
i- 893: plinio fa poi menzione d' una specie di tali 'cucu- meres
: i castagneti di questi monti e d' altre parti della versilia sono sovente molto danneggiati
melaggine, detta melliggine dagli antichi maestri d' agricoltura. b. del bene, 2-260
di questa melaggine si vagliono alcuni invece d' acqua col mele, alcuni invece altresì
, alcuni invece altresì di defruto per conditure d' olive. tommaseo [s. v
con un magnifico vassoio di melagrane. d' annunzio, ii-767: oh giardino di spessi
di miele, / carco di gomma e d' ambra, / ove s'udìa scoppiar
quasi mosto / si liquefaccia in una bocca d' oro! alvaro, 15-151: qualcuno
, fece ancora due ordini di melegrane d' intorno, presso a ciascuna di quelle reti
ch'erano in cima delle colonne. d' annunzio, iv-1-5: la luce entrava temperata
dalle tende di broccatello rosso a melagrane d' argento riccio, a foglie e a
vestita e con le chiome sciolte. d' annunzio, i-23: cantando gli stornelli in
, e iv'entro fitti venticinque fiorini d' oro nuovi. guido da pisa, 1-85
, con un'oncia di garofano, d' incenso un'altra e melegranate due,.
sogno lo vedevo esattamente. un boschetto d' alberi di mele granate: ancora acerbe alcune
là tra le macchie, dietro i fichi d' india, tra i mela- granati
, sf. bot. region. varietà d' uva rossa di sapore dolce.
,... come tutti, d' altronde. pratolini, 10-241: conosco le
, annoveralo fra le giunte e fa'conto d' averlo avuto sopra il mercato.
alcuni fanno il fantino, o dicono d' aver avuto le merci a miglior prezzo che
incensi. / già il bel tesor d' armoniose lodi, / inestimabil di virtù
vendi il sangue de'tuoi figli. d' annunzio, ii-106: duci di genti son
si colse e con secreta frode / sì d' amaro mescea le gioie
le impedì essere mercatrice infida di discordie e d' alleanze. papini, v-417: «
dotta, lat. mercator -6ris, nome d' agente da mercàri * commerciare '.
sopra. bocchelli, 19-213: ebbra d' entusiasmo mercatorio sui clamori della gara furiosa
si piacesse a canticchiare di erminia e d' armida. d'annunzio, iv-2-260:
a canticchiare di erminia e d'armida. d' annunzio, iv-2-260: venivano dalla prossima
forse più dell'altre città delle grandi d' italia, per tutta europa [lucca]
posto la mercatura stessa della maggior parte d' italia nell'indecoro di vedersi competitrice colla viltà
voce dotta, lat. mercatura, nome d' azione da mercàri 1 commerciare, trafficare
prestamente, / fra pochi giorni, d' altre merce carca, / la nave.
ja richiesta prevale sull'offerta. -merce d' offerta: merce per la quale l'
. la domanda o l'offerta effettiva d' una merce verso un'altra è uguale
contrabbando ': passata senza i dazi d' obbligo. figuratamente: amori di soppiatto e
carro, n. io). d' annunzio, vi-999: parte con un treno
2. figur. prodotto intellettuale (opera d' arte, spettacolo, ecc.)
l'epopea sono merci per quella specie d' uomini che vivendo sempre con gli scritti degli
il popolo italiano, posto nel mezzo d' europa e in faccia a levante, accetta
sento chiamare, designato da una massa d' ambizioni indifferenziate, ma non riesco a
ancora ad infettare o almeno a caricar d' inutili merci la giurisprudenza.
-aspetta! - / che gli venne disio d' andare in barca. / ma bene
ghislanzoni, 1-16: barattieri e ruffiani d' ogni specie,... senza
con gesti laidissimi invitavano a salire. d' annunzio, iii-1-394: tu ti sei
della matrice e non solo nel collo d' essa. foscolo, xvii- 158
lor natura merci cattive, vanno anche d' ordinario a finire in male. metastasio
più la merce è soggetta ai prezzi d' opinione e d'affetto, tanto più coloro
è soggetta ai prezzi d'opinione e d' affetto, tanto più coloro che devono
. buzzi, 164: il poeta d' italia / non beve che aria, /
tua merce rivende. / trangugiasi volumi d' ogni scuola, / e un pasticcio latino-italo-
vero, di bene, di bello, d' utile, quel che tale non è.
le mie merci. / chi ha dovizia d' anni, / compra, non vende
frugoni, i-13-208: intanto un uom d' ingegno, un uom caro / a
mercé. a farne macello [carlo d' angiò] manda i suoi baroni francesi.
a voi non parve, se mercé d' amore / vinca l'ambascia de la dura
vorrete, sennuccio, or consolarne / d' un amoroso canto? -come personificazione
bella donna,... / d' angosciosi dilett'i miei sospiri, / che
dell'altissimo dio. grossi, ii-63: d' ampia mercé cortese / ei m'era
. goldoni, x-951: la mercé d' un lungo pianto / ora fia soave riso
vile il rende. leopardi, 20-144: d' un celeste foco / disprezzo è la
, ai peregrini, ai rufi / prodiga d' oro? guadagnali, 1-ii-41: somministri
viva. firenzuola, 812: la mercé d' amor, poner mi lascio / da
: / or sappi che de'far d' ogni mese; /... /
, / mercé all'annel che fuor d' ogni uman uso / la fa sparir
fogaras, con viaggio difficile e pien d' incomodo, mercé di piovoso tempo.
guittone, xiii-17: ah, ben d' amor, deo merzé, con bel
bel sovra, / poi lo cor suo d' amar far non voi sovro. romanzo
qui, dove io, la buona mercé d' iddio e non tua, fratei mio
: che, la mercé di dio e d' alcuni teneri del nostro idioma, s'
implorare misericordia e perdono. cielo d' alcamo, 158: meo sire, poi
che discerner non poteva più quella esser d' un'altra femina che della moglie. ser
tecniche e di ginnasio, alla mercé d' un qualche preside nevrastenico, d'una vecchia
alla mercé d'un qualche preside nevrastenico, d' una vecchia padrona di casa e di
xvii-107-3: s'eo trovasse pietanza / d' incarnata figura, / mercé la chederìa
. cavalcanti, i-258: di sospir sì d' ogni parte priso / che quasi sol
e umilmente il priego: / ed el d' ogni merzé par messo al niego.
implorare una grazia. galliziani o rugieri d' amici o giacomo da lentini, 440:
un prezzo, di una tariffa. d' annunzio, iv-2-237: quando il primogenito di
peccheresti. macinghi strozzi, 1-105: fate d' aiutare que'popilli; ch'è mercé
muto fra canneti immoti. / lungi d' approdi errava un canoa. / stremato,
tardo: / così pregata foss'ella d' amore / ch'un poco di pietà
fa ciascuno anno agli ufiziali del consiglio d' india mercé di alcune licenze di potere
, 1-1-153: non gli era avvenuto d' incontrarsi in un uomo come lui, che
s'io sarò posto in un cimitero d' italia col mio nome scritto sopra una
vide venire per un boschetto assai folto d' albuscelli e di pruni... una
piedi, / sparta gridar mercé. d' annunzio, iii-1-607: il feroce sopraggiunto
. morando, i-292: per mercé d' auree armille / tarpeia offre a'sabini
avea la più bella veduta di val d' adige, mercecché da quell'altura scorgeasi il
. giuglaris, 1-173: l'impeto d' una guasta natura lo trarrà fuora d'ogni
d'una guasta natura lo trarrà fuora d' ogni virtù e, ingolfato che sia
specie corrisposto in cambio di una prestazione d' opera; salario, paga, compenso,
sartor che, non ben pago / d' aver teco diviso i ricchi drappi, /
e guadagno. leopardi,. 197: d' arti tedesche ancor fu innamorato, /
prezzi e aumentare le mercedi alla mano d' opera. -sovvenzione, aiuto finanziario.
, 1-1-269: bella ed onorata mercede d' un apostolo di gesù cristo! il ricevere
con il generalato di varasdino, primo d' emolumenti et stimatissimo tra le mercedi.
, / fingere e simular senza mercede? d' annunzio, ii-1045: o rumio dagli
penitenzia pieno e di dolore, / d' aver fatto a colui danno et oltraggio,
/ che degno di mercede era e d' onore. 6. pietà,
me ha sforzato le troppo cocente fiamme d' amore, a le qual sapete quanto
e compassione. galliziani o rugieri d' amici o giacomo da lentini, 440:
(139): noi seppi tanto piegar d' amore ch'elli avesse di me mercede
qual fato, / riposto il guidardon d' ogni mia fede. l. giustinian,
desire acceso; / se bene amor d' ogni mercede il priva, / poscia che
il cor mi fiede, / più d' uno scoglio il mio legno circonda, /
somme di denari, co'quali fanno riscatti d' importanza. mandano uomini in fessa e
mercede, fu istituito da giacopo, re d' aragona. portano abito bianco con nera
, 30-1: mastro bandin, vostr'e d' amor mercede, / or aggio ciò
, / voi mi faceste amico / d' aspri monti, erme selve, ombrose
, donne, merzede! / non sembrante d' amor, non promessione /..
, / son imperfette, e quasi d' uom che sogna. ariosto, 5-19:
più per lui / e gli studiava d' impetrar mercede. alamanni, 7-ii-148:
/ per chieder con disio dolce merzede / d' ogni antico mortai commesso errore. giannone
del barbaro dominatore giacevano i popoli. d' annunzio, iv-1-162: del resto, caro
è sospetta. m'ha tutta l'aria d' una forma fittizia, d'una stola
tutta l'aria d'una forma fittizia, d' una stola senza corpo, che sia
sia alla mercede di quella qualunque anima d' angelo o di demonio intenzionata d'en-
anima d'angelo o di demonio intenzionata d' en- trarci, di amministrarti la comunione
della partita, l'imperatore fece mercede d' una collana d'oro per uno e
l'imperatore fece mercede d'una collana d' oro per uno e dell'onore d'un
d'oro per uno e dell'onore d' un affettuoso ringraziamento. moscheni, 29
fummi nel cor pinto / l'aspetto d' una fera che mi spresa; / quanto
altero / l'asia superba a ricoprir d' affanni, / e a far gridar mercede
che non have altro difetto / che d' aver lei, al suo segnor la chiede
] e poste in mano le catene d' oro che la... signoria vostra
moltitudine di donne / non ne sian d' impudiche o per mercede / o per vano
posso dar maggior mercede: / me, d' un tesor dotata e di me stessa
del beneficio che mi festi allora. d' annunzio, iv-1-4: se nel mio libro
. b. adriani, 1-i-233: spogliato d' onore e d'ogni bene, nimico
, 1-i-233: spogliato d'onore e d' ogni bene, nimico della patria vostra,
veruna spene, / senza color d' alcun zentil lignagio. = deriv
vederlo abbandonato all'incuria piucché alle cure d' un infermiere mercenario. c. e
e. gadda, 9-375: nelle mani d' una persona cara, diceva, si
più sicuro, che non in quelle d' una a mercenaria »: che è creatura
materno. fanioni, iii-77: quadro d' una madre che, non potendo allattare
boterò, 9-24: i prìncipi, perché d' altri che di ministri mercenari non si
nobilissimamente arredata, e organo e musici d' ogni maniera eccellenti, non mercennai,
noi mercenari, li quali per sola paura d' inferno diamo vista di servire cristo e
mercenaria, tersicore non portava una maschera d' argento sul viso; i suoi dolci
7. commerciale (un'opera d' arte, il suo valore).
in quanto è somma bontà, degno d' essere amato. allora l'amore sarà
di foro / e in mercenario zel d' onor la stima; / né sa ch'
e licenziosa, vuota di valore e piena d' orgoglio. carducci, iii-i 1-246:
: ludovico non faceva già la spedizione d' italia come soldato mercenario dei signori italiani
liberali, signorotti di provincia, avventurieri d' ogni origine e risma eran riusciti,
contra chi ha le sue proprie. d' annunzio, v-1-631: il filibustiere nizzardo avvolto
tratta dal proprio lavoro manuale; prestatore d' opera, lavoratore dipendente, operaio salariato;
, / benché li lor podeie / fossero d' un valere. giamboni, 157:
là che non vide argo / e più d' annibal saggio e 'n più valore.
, ch'è quanto a dire gravandolo d' inutili mercenari. papini, 27-1083: non
o al proprio tornaconto personale. d' annunzio, iv-2-914: questi icarotti con troppe
i- 317: tutta questa gente d' arme, eccetto che li mercenari,
.. /... più d' altri goffredo in pregio tiene, / ed
vostra memoria gli essempi di bacco e d' èrcole, nati pure in questa medesima patria
, trionfi così gloriosi con l'infamie d' una mercenaria impudica. de roberto, 10-104
del vetriolo: è tutta sfigurata. d' annunzio, iii-2-131: -mercenaria / di
dignità, non si sarebbe mai accontentato d' una 'mercenaria 'che, allogata
villani, 6-61: votarono la città d' ogni mercatanzia, e le case dell'
sono appresentati variamente, corno di taze d' argento, archi, freze e altre merzarie
è una bottega di merceria, la quale d' ogni generazion di cose è piena.
ogni generazion di cose è piena. d' annunzio, iv-2-378: la sensala aveva
mercerie », queste straducce che paiono anditi d' mi gran bazar, lasciate pure che
tessuti di cotone. = nome d' agente da mercerizzare. mercerizzazióne,
ai coloranti chimici. = nome d' azione da mercerizzare. merchedònio, v
... i villaggi dovevano esser gremiti d' armaiuoli, di merciadri, di disertori
diffidare della portinaia, e mi dicevi d' indirizzare il libro alla merciaia di s
carri, per strade maestre e sognano d' essere a casa. c. e.
o traffica indegnamente valori ideali. d' annunzio, i-84: perché non vi faceste
tutti è nello, / merciaiuol popolaruccio. d' annunzio, v-3-210: passando per una
via angusta, di colpo la bertuccia d' un merciaiuolo ambulante mi saltò su le spalle
. villani, 7-66: appresso il re d' inghilterra l'invitò alla caccia ed egli
. a. pucci, ii-7: guardati d' incontrare per via merciere o lavoratore.
, peggio, mercificatori. = nome d' agente da mercificare. mercificazióne, sf
lettera a timoteo? = nome d' azione da mercificare. mercimoniale,
, quante ciocciole avea saburra: turcimanno d' amor osceno, che si pagava sulla mercimonia
una galera, o un mercimonio. d' annunzio, ii-849: la pace era femmina
autore vorrebbe addossare al governo sulle verghe d' oro e d'argento e sui coni delle
al governo sulle verghe d'oro e d' argento e sui coni delle vicine nazioni.
cessando la cagione dell'acquistare, non sarà d' uopo il negoziare. muratori, 9-147
maniere di rendere più industrioso, abbondante d' arti e di mercimonio il paese.
per attendere agli studi, / più d' un s'astenne fin dal matrimonio. bettinelli
r. carli, 2-xiii-358: fu forza d' imporre tributi, più gravosi forse del
, vi-4-416: a compimento... d' una vera e sincera autorità comunale,
1-26: qui di navarra, catalogna e d' altre / ricche province al trono ispano
strumento di tortura, staffile. giovanni d' amerigo, 369: perché le giunture son
e tornato trovò quel tempo esser cresciuto d' un giorno. che credendo quel dì nel
castiglione, 315: fece voto solenne d' andar ignudo a nostra signora di loreto
verrò mercole, se i treni andranno. d' annunzio, iv-1-243: mia cugina è
crusca]: si conviene fare un cristeo d' acqua, ove sia cotto crusca,
fusti hanno doppi nodi e molte concavità d' ali. idem [dioscoride], 644
noi mercorella bastarda, per ogni luogo d' italia, ne i campi, per le
luoghi sassosi ma freschi. si credette dotata d' infinite virtù, e però il nome
stella particolare signoreggiante vien posto, on- d' altri mercuriali, altri gioviali son detti.
le vedono,... e pieni d' imagini molte cose hanno sempre che proporre
del medicare, il quale, essendo d' ingegno mercuriale e vano, tutto quel
pasta si fanno priete preziose e vasi d' ogni colore e imbiancasi e corpi di tutti
parte della porzione mercuriale, dalla strettezza d' esse venuccie forzata e per la sua liquidità
, 158: saranno di pari d' aiuto grande in questo caso le acque
la voce gli uomini, al dire d' orazio, 4 fare una mercuriale a taluno
leggo altro che qualche libro o giornale d' agricoltura, e le mercuriali dei mercati
vii-14: prese [mercurio] la figura d' un mercadiere col soppiantar il caduceo,
mercadiere col soppiantar il caduceo, peroché d' ordinario chiunque mercurialmente negozia suol tener nascoste
esser di lussuria, lo trovo esser d' avarizia e, dove pensavo che '1
all'inferno, dio de'ciarlatani e d' ogni specie di furfanti. i più lo
il mercurio dell'eminentissimo « ora è d' uopo cercare un posto di osservazione e
fallamonica, 57: son gli mercuri poi d' altra ragione, / che l'acquea
. ariosto, 15-70: chi mai d' alto cader l'argento vide, /
mantice indefesso / chimico affumicato / traé d' assiduo carbon faville ardenti, / perché
addizione del mercurio crudo acquista una virtù d' assorbire gli acidi che sono nel sangue
bolo di cremor di tartaro alla dose d' una dramma, per lo più semplice
; una giovane serva, ruffiana fuori d' equivoco, che fu nel mercurio,.
che, trassinando merda, si fan d' oro. ariosto, sat., 5-214
di circoncisi lor bambini il grasso / d' orride serpi che in pastura han sempre
quale però (a differenza di quella d' ennio) siano mescolati qualche pezzo di
siano mescolati qualche pezzo di legno, d' osso et anco di ferro e di
ella. / presto in ginocchio, merde d' albione, / dimandate la sua benedizione
mente seria, che pare non avere via d' uscita (per lo più nelle espressioni
signore, eccoti a lui che frappa d' amori dicendo « la signora tale, madama
da altro non se'vui. f. d' ambra, 25: va'pur
che indovinava le merde al tasto ': d' indovini che indovinano quel che tutti sanno
disus. fanghiglia terrosa depositata dalla liscivia d' allume quando solidifica.
}: 'à fatto come il moscon d' oro: gira gira è cascato in
lxxxviii-n-532: tu sonasti a racolta / d' ogni ragazzo; / ma tu l'hai
3. figur. che è d' animo vile e abietto, d'ingegno
che è d'animo vile e abietto, d' ingegno limitato, di costumi depravati;
. papini, iv-828: se d' annunzio avesse voluto levarsi, almeno una
priorato, 8-182: li presbiteriani principali d' ambe le camere col mere di londra e
avevan da lui di buone merende e d' altri onoretti. sercambi, i-i-
... innamorato di vedere e d' udire una donna che ebbe nome monna
: tra le fronde / ben più d' una merenda si divora. pananti,
merenda / nel giorno di calendimaggio. d' annunzio, v-3-821: quanti ricordi freschi
. pulci, 18-167: qui arriva più d' un forestiere / a cena, a
merenda. batacchi, 3-6: prima d' andare a pranzo tamburava, / a merenda
il groppone, / dava di zona pria d' andare a cena, / poi buricchiava
2-214: la mia nina era pur d' una natura / molto carnale che.
(439): molto avendo ragionato d' una merenda che in quello orto ad animo
vento, / e al maggior dì far d' agli le merende! manzoni, pr
sulla riva, proprio sulla riva. d' annunzio, iv-2-180: nel bosco la merenda
merendétta. roberti, ix-157: colà d' arrivar primo ognun desia, / fauno
la cloe, si rallegrava con esso lei d' assaggiar de'bocconi che magnano i cittadini
di mare dall'isola di bombay all'isola d' elefanta, è in gran parte occupato
lisetta / lo sdraiarmi in sull'erbetta / d' un bel prato e merendare. goldoni
merendare / siede un pastore imberbe. d' annunzio, iv2- 180: le due
ha la sua foglia piccola a modo d' orecchia di topo ed ha 1
persona ottusa di mente, tarda d' intelligenza, buona a nulla,
che appena a te degnamente si confaceva d' essere sposa e compagna, tu facesti
. boccaccio, 1-i-306: tu la bellezza d' un giovane, maestrevole ornamento della natura
, con fallace disiderio leghi al volere d' un turpissimo viso, con diverse macule
con diverse macule adornato oltre al dovere d' una meretrice. buti, 1-386:
viterbo et è partito per le case d' esse meretrici, sì che quivi si possono
quelle meretrici ho io osservate, dotate d' assai bellezza, ma bellezza sepolta negli
cantonere'... si piantavano allo sbocco d' ogni stra- dicciuola e cominciavano a sorridere
dicciuola e cominciavano a sorridere ai passanti. d' annunzio, iv-2-89: tra quei fiori
delle meretrici, vestite di giallo, d' argento, di verde sotto la luna.
gozzi, 1-1060: rosalia, meretrice fuori d' ogni equivoco, è...
di educazione mirabile in sul teatro. d' annunzio, i-215: ella era circe ed
donna meretrice, sendo stata chiamata a casa d' uno sfrenato giovine, tosto che gionse
al libro quelle che, sotto pretesto d' aver marito, menano nondimeno scopertamente vita
, usata forse in tutti i comuni d' italia. 2. donna che mantiene
in moglie, / che amante fosse d' una meretrice / e pernottasse sempre fuor
batacchi, ii-39: a tal romor d' ira bestiai si accende, / né
per vero amore, ma per cupidità d' avere del suo, così la 'nvidia riguarda
tutti questi cotali sono li abominevoli cattivi d' italia che hanno a vile questo prezioso
] meretrici le bocche dei vili adulteri d' italia che dispregiano il nostro volgare.
coloro che disconoscono la comune illustre lingua d' italia si vergogneranno del loro errore,
col mezo suo e di quella meretricola d' erennia io mi trovo posto fra 'l fuoco
secolo, non avria biasimata la libertà d' uno scrittore greco, vedendo pubblicamente le
1-iii-551: bisognano artefici di facoltà e d' intelligenza non comune, affinché l'aria profana
v.]: 'stampe meretricie': d' oscenità corruttrici. settembrini [luciano],
vi trovi bassezza di animo, intemperanza d' ingegno e una maniera che conviene solamente
e de'suoi avversari (mistici medievali e d' ogni tempo), i quali credevano
quali credevano di umiliarla per cotesta sorta d' ufficio meretricio che all'arte sarebbe spettato.
. savonarola, 8-ii-66: nel reggimento d' una repubblica... alcune cose
sicurezza, a richiesta dell'esercente o d' ufficio, dichiarati locali di meretricio. ibidem
moderni figlioli... nello studio d' ovidio maggiore, delle pistole, * de
mergano; uccello marino che si ciba d' ossa di cristiani; collo lungo come quello
mare. se perisco, per mani d' uomini dilettaràmi d'essere perito. buti
se perisco, per mani d'uomini dilettaràmi d' essere perito. buti, 263:
si chiama quando 'l tralce a modo d' arco si lascia sopra terra, e
settenbre ottanta otto, da ser istefano d' audugia, priore da san piero del
fare un pranzettino alle merie '. d' annunzio, v-3-417: nell'attesa, stando
v.]: * merice': genere d' insetti dell'ordine de'coleotteri della sezione
: nel linguaggio astronomico dicesi alla linea d' intersecazione d'una superficie qualunque col piano
linguaggio astronomico dicesi alla linea d'intersecazione d' una superficie qualunque col piano verticale del
è tutto occupato in una grande raccolta d' iscrizioni, che fa trascrivere di qua,
teso dal muro / sì come l'indice d' una / meridiana che scande la carriera
: splende la meridiana verde e azzurra d' un pavone. 3. l'
ma ordinariamente prendesi per la comune sezione d' un piano orizzontale e n b con
di marina, 22: 'altezza meridiana d' un astro': l'altezza dell'astro
col celere che arriva verso sera. d' annunzio, v-1-928: m'accadde l'
pieno giorno (un vento). d' annunzio, iv-2-906: alla vasta brezza costante
nell'affrica] le genti di libia e d' etiopia e de'gara- manti. ristoro
la figura del pesce meridiano. cecco d' ascoli, 224: chi da quel cerchio
di un gelsomino] giacevasi / lento più d' un pastore. leopardi, 7-29:
il meridiano ozio del- l'aie. d' annunzio, ii-317: il meridiano delirio /
delirio / nel deserto l'oblìo / d' ogni cima più perigliosa mi diede. pirandello
spirante nelle ore meridiane del giorno. d' annunzio, ii-319: felicità, non ti
nell'ora meridiana / tu venisti a me d' improvviso. comisso, v-41: non
nome in quest'ora meridiana / pigra d' ali, di corde di cicale / tese
). 7-2: nelle parti meridiani d' india gli uomini hanno le piante lunghe
come la sicilia e le meridiane parti d' italia. carducci, iii-24-15: come
e intellettuale. papini, iv-809: d' annunzio... amò veramente, in
in quel giorno... il regno d' italia andrebbe molto al di sotto.
al di sotto... della reggenza d' algeri di sessant'anni fa. bucini
mio anelito all'ideale farà l'effetto d' un pallido raggio di luna in tanta luce
corrente 1584, calculato al modo e orologio d' italia, overo al meridiano dell'inclita
polare, si determina la posizione certa d' ogni astro fisso o mobile nel firmamento
longitudine e latitudine si determina la posizione d' ogni luogo e naviglio nel globo sublunare
-vento del sud, austro. cecco d' ascoli, 3682: il vento che vien
ascoli, 3682: il vento che vien d' aquilone / allora li vapor mette al
., ii-xiv-2: secondo che li savi d' egitto hanno veduto, infino a l'
. boiardo, 1-129: partitosi episaspe d' egitto sopra a una nave armata, vargando
una nave armata, vargando le coione d' ercule, passò il promontorio d'africa nominato
coione d'ercule, passò il promontorio d' africa nominato sole e navigò più mesi
aveva un'organizzazione più simile a quella d' una metropoli d'oggi. -america meridionale
più simile a quella d'una metropoli d' oggi. -america meridionale: la parte
delle regioni continentali e insulari del mezzogiorno d' italia (delimitate convenzionalmente dai fiumi garigliano
per certa foga di riforme e per valori d' ingegni filosofici e riformisti gareggiare con la
dissero. -sostant. il meridione d' italia. savinio, 1-121: arriviamo
. -che è pubblicato nel mezzogiorno d' italia (un periodico, una rivista
etade, a sua perfezione, necessario d' essere amorosa; però che ad essa
settentrionali han quasi tanto di lume quanto d' ombra, ma tanto maggior somma di
più occidentali, e tanto maggior somma d' ombra quanto esse sono più orientali.
voci che gridavano: guarda! piglia! d' annunzio, iv-2-593: quando stelio effrena
e di napoli e tutto quel tratto d' europa che riguarda verso africa si fa
al rigido sereno di quelle notti [d' estate], quando non siano intiepidite
quell'agave, non è vero? d' annunzio, i-843: toto segue co 'l
pe 'l ciel meridionale / un triangolo d' anatre in viaggio. e. cecchi,
-in partic.: oriundo del meridione d' italia. luca pulci, 1-5-10:
-formato da militari nati nel meridione d' italia (un esercito). carducci
mabel, una turbolenta miss, meridionale d' occhi e di carnagione, che teneva corte
occhi e di carnagione, che teneva corte d' amore. pasolini, 9-196: questo
espressivo propri della tradizione letteraria del mezzogiorno d' italia (un componimento o un soggetto
, del costume degli abitanti del mezzogiorno d' italia; ispirato a tali valori e
, in seguito al compimento dell'unità d' italia, dall'arretratezza economica e sociale
tipica dei dialetti parlati nelle regioni meridionali d' italia ed entrata talora nell'uso corrente
evidenti e tipici della cultura del mezzogiorno d' europa. gramsci, 54: il
, che considerano essenziale per le sorti d' italia una redenzione del mezzogiorno,
economici, sociali e politici del mezzogiorno d' italia, con la mira di dare loro
meridionalisti hanno per anni lamentato la mancanza d' una borghesia imprenditoriale... adatta a
ala documentaria del contingente letterario meridionalistico (d' importo notevole, benché non lo si
che meridionalizza. = nome d' agente da meridionalizzare. meridionalizzazione,
aride e meno favorevoli. = nome d' azione da meridionalizzare. tommaseo [
è più spettacoloso che in altre parti d' italia. pecchi, 13-83: « questi
nigra, 112: nel chiaro ippocrene d' elicona / si bagnavano un dì sfibbiati
acciò fare, non che questo poco d' ora meriggiana, che m'è data
di francia sorta in sull'ancora nella cala d' aboukir. = deriv. dal
ore più calde del giorno. d' annunzio, ii-323: tre volte sette:
4-89: meriggiando uno vecchio al meriggio d' uno alboro con una ròsta in mano e
, / cacciato indarno, andò sotto d' un pino / sul mezzogiorno lassa a meriggiare
e mereggiato alquanto / nel secreto giardin d' alfonso il figlio, / il rimanente
il giardino dall'aia del macello. d' annunzio, i-390: meriggiava quel re,
e assorto / presso un rovente muro d' orto, / ascoltare tra i pruni
di bufali e grigie di bovini e d' ovini. -sostant. gozzano,
l'ordine che angiolella, sotto colore d' aitarle a cucire, in casa di cassandra
betussi, xliv-311: tempo ora non è d' altro essercizio che di alcuno trastullo dell'
ebbe ordine dal medico... d' entrarsene ogni giorno spogliato in letto per
meriggio inganni illustri, / / giardiniera d' un vel, la dea ch'adoro /
/ sovra un serico aprile un maggio d' oro. l. adimari, 120:
al mattino / fino al merigge, d' ambedue le parti / durò la strage con
sua casa un frascato e a suon d' avene / le pecorelle sue chiama alla
tintinnìo di cicale ebbre di sole. d' annunzio, i-23: erano belli, o
ma dipo'la merigge, messi alle prove d' ogni ammaestramento d'arme...
, messi alle prove d'ogni ammaestramento d' arme... con quegli vecchi cavalieri
1-ii-293: sloggiarono ben presto dal cuore d' enrico le malinconie che lo contristavano per
essere così disavventurosamente morta la bella gabriella d' estrée, che fu fama che nel
. papini, iii-722: forse più d' una volta [michelangelo] rivide, almeno
meriggio esca per la via della porta d' aquilone. leggenda di s. maria egiziaca
4-89: meriggiando un vecchio al meriggio d' un alboro con una rosta in mano
mangiando erba, alta due palmi. d' altra parte desidera ombra; e gli è
. 2. ant. cono d' ombra proiettato da un astro. ristoro
, sf. miscela composta di albume d' uovo montato a neve con zucchero a velo
meringàccio, sm. region. chiara d' uovo montata; spumone.
sottane, una buona veste di merino d' inghilterra. boccardo, 2-247: si
per lo più prossimo a un corso d' acqua, dove si fa sostare il
maremmani merii e polverini di vaccine. d' alberti [s. v.]:
le ferite vorria lavare, / ongnar d' unguenti e. rrelegare; / non ce
i -intr. (63): degno d' onore [le fronde d'alloro]
: degno d'onore [le fronde d' alloro] facevano chi n'era meritamente incoronato
: meglio è abbellirla [la sala] d' immagini degli uomini illustri della famiglia,
italia. ojetti, ii-439: la stecca d' un tenore meritamente celebre all'ultimo atto
un tenore meritamente celebre all'ultimo atto d' un'opera. 2. con piena
283): s'incominciò a ramaricare d' avere altrui offeso, e appresso d'essersi
d'avere altrui offeso, e appresso d' essersi troppo fidata di colui, il
ottener tal sposo / pareami il primo d' ogni ben; ma un bene /
ben; ma un bene / maggior d' assai fia il meritarlo. -il merti;
perdono... bisognava meritarlo. d' annunzio, iv-1-832: ippolita aveva meritato
alta incominzaglia / amor m'ave inorato d' avenire, / perché più acquisto ch'eo
el velo, / con gli altri d' aragona e sforza in cielo. guicciardini,
di ritrovarlo, le fesser piacere / d' un saluto ripien di cortesia, / come
gran popolo dei tempi antichi e i cittadini d' una grande nazione e gli artefici,
dee., 3-7 (319): d' una donna... innamorato oltre
imperadore. ariosto, 26-2: degna d' eterna laude è bra- damante /.
. tasso, 11-iii-927: ella meriterebbe d' esser servita da le grazie e da gli
bellezza che di vivace spirito e sublimità d' ingegno, nelle poetiche composizioni dimostrato,
nelle poetiche composizioni dimostrato, perloché meritò d' essere annoverata fra li acca
.. chi meritasse in que'tempi d' esser letto, tra tutti i poeti drammatici
zizzania e di miseria, non meritano d' essere ricordati se non nel senso umoristico di
donna leonora e la signora ippolita meritano d' esser nate di così alto legnaggio.
, come detto è, per minoranza d' etade lievemente merita perdono. lorenzo de'
rose, i gigli / del bel volto d' eurilla / mertan cura maggior. mazzini
italiche grazie intendon poco, / vistol d' edizion pulita assai, / noi loderan
i-vi- 28: tanto più merita d' essere stimata la cosa che si possiede
: la bontà e la virtù meritano d' esser protette in qualunque soggetto elle si
di st. honorée, appena merita d' esser riguardato. p. verri, xxiii-190
: la descrizione di praga poco merita d' esser fatta. foscolo, iv-296:
in questa vita: e poi gli merita d' avere l'onore e l'esaltazione della
xxviii-105: quand'anche non fosse reo d' altre colpe, due sole dovrebbero bastare
, 118: non tardò molto la pena d' una tanta sceleratezza; perché, corrompendosegli
per le quali cose narrate meritai a torto d' essere da lui odiato. b.
11-262: gli innamorati certe volte meritano d' esser derisi, quando e'si stiman,
, quando e'si stiman, cioè d' essere amati nella maniera in che egli amano
riprensione; diventare oggetto di sdegno, d' avversione, di condanna (un vizio
esser convene / amor sementa in voi d' ogne virtute / e d'ogne operazion
sementa in voi d'ogne virtute / e d' ogne operazion che merta pene. fr
l'insolenza e la sedizion lor meritava d' esser punita. 6. teol
figlia, madre e sposa, / d' angeli tutti e d'omini reina, /
sposa, / d'angeli tutti e d' omini reina, / i'non mertai
non merta salute / non speri mai d' aver sua compagnia. cavalca, 20-22
, 1- xxxvi-70: ributtati dalla fermezza d' eusebio, osarono ricorrer alla forza,
meritato, quanto, volendo, avevi più d' arbitrio di fare il contrario che non
corrispondere al suo amore. rugieri d' amici, 61: sì ricco dono amore
che meo servir m'à meritato. rinaldo d' aquino, 98: sensa ripentimento /
ciascun giorno inforza / la mia voglia d' amare: / pur foss'eo meritato
[ghirlanda] donata quasi in luogo d' ultimo congedo, non volendo, come
plageria, / sì 'n meretria -voi d' alcuna cosa. novellino, vi-66: allora
bonichi, 167: eran li degni d' onor meritati / al tempo che regnavano i
servendo un vile saccardo come uno dono d' una piccola cosa, fu meritato da
da barberino, i-199: più porta d' onore / saver donar la sua persona
benefizio avuto]; ma bene siate certo d' una cosa, che l'animo mio
e hammi guernito di buone leggi e d' ottimi costumi e d'onestissimi insegnamenti. e
buone leggi e d'ottimi costumi e d' onestissimi insegnamenti. e che poss'io
45 * 55: per baratteria [carlo d' amelia] fu condannato; / ma
condannato; / ma el si credette d' esser ribandito / per quel suggello,
di avere come dote. f. d' ambra, 4-115: io giudico / che
ad impossessarsi di una delle più belle parti d' italia. g. gozzi
la scienza, / il titol meritava d' eccellenza. de amicis, ii-721: per
altro che l'oro, / che d' utile o di bene il nome merte.
fiumi) non sono mai in difetto d' acque. saraceni, ii-362: questa sconfitta
): padre felice casati, uomo d' età matura,... godeva una
. godeva una gran fama di carità, d' attività, di mansuetudine insieme e di
, di mansuetudine insieme e di fortezza d' animo, a quel che il seguito
riguardare intorno tutte quelle cose divenute vuote d' un tratto. -non meritato, mal
, il quale pioviamo nelle tragedie, d' esser contristati e commossi al pianto,
cavalcanti, 47: mcccij di magio overo d' aprile mi prestò niccolaio delgli ardinghelli fior
mi prestò niccolaio delgli ardinghelli fior, d' oro ventisei, de'quali gli rendei
gli rendei, dì xiij di magio fiorini d' oro sedici, i quali pagò per
cento lire meritate per un anno avrammo d' interesse io lire. velluti, 30:
tore di corona. = nome d' agente da meritare. meritazióne,
. meritò maria vergine. = nome d' azione da meritare. meritèridi, sm
giovine di molte buone qualità e meritevole d' ogni bene. tasso, v-19:
oserei sposarvi sul fatto, senza timore d' irritare mio padre. alfieri, 5-29
, né amando ella altrui, che né d' altrui era meritevole, se n'andò
; ma son padre anch'io / d' unica e cara e, se mi lece
.. e pur meritevole anche per titoli d' istruzione. -sostant. i.
l'impiegheranno [il soccorso] in prò d' essi poveri non questuanti e in soccorso
e gli istessi beni sian quelli che d' onore e quelli che d'amore sono
quelli che d'onore e quelli che d' amore sono meritevoli,... mi
mi raccomandò, mentr'io militava fuori d' italia, tre suoi manoscritti, affinché
ebbe favorevoli i giornalisti che lo accusarono d' avere lavorato sopra un testo poco meritevole di
s'anderanno a fondo, come grevi d' indegnità, gli lascierò perire e li conoscerò
maggior parte degli uomini, essendo costretta d' infermità, e forse perché ella non
bandello, 1-25 (i-309): ragionandosi d' un ladroneccio che era stato fatto a
qua nel mondo in ogni cosa cerchi d' essere de'primi; di là, solo
là, solo tra'predestinati, soffri d' aver a comparire tra gli ultimi, senza
senza palme, senza corone; meritevole d' esser mostrato a dito a gli angeli
strade più spaziose, affinché i deputati d' ogni quartiere, mimiti a questo d'ogni
d'ogni quartiere, mimiti a questo d' ogni facoltà più arbitraria, potessero farci
nella quale si va in un quarto d' ora da parigi a londra, la sua
sua testardaggine appare meritevole di un ritiro d' affetto, di un momentaneo obblio.
. tosi, 2-59: nome meritevolissimo d' esser consegnato alla censura.
, 3-159: l'istoria di monsignor d' argentone delle facende del duca carlo di borgogna
alcun merito possa / nel mondo pieno d' angososi pianti / prender el che quostui per
in man scettro e corona / più d' un corrier, se si donasse al merto
merta. è 'l merto / degna ragion d' amore. g. bentivoglio, 4-1093
pallavicino, 1-366: né picciolo allettamento d' amore è la nobiltà, massimamente quella
di me prima orlando giunto fia, / d' aiutar carlo arà acquistato il merto.
da un gentiluomo onorato di questa città d' intercedere appresso l'e. v.
. tasso, 3-39: è guerrier d' alto sangue e molto esperto, / che
alto sangue e molto esperto, / che d' età vince e non cede di merto
, rivestendo quello di pescatore con tratto d' animo veramente grande, che collocava la stessa
sola, senza il merito in volto d' una particolare bellezza. pascoli, i-30
non sono / a satisfare al debito d' un oncia; / né dovemo sperar da
sì che mantenendosi ogn'uno in speranza d' esser a misura de propri meriti rimunerato
quadrilustre, a lui non valse / zelo d' arcani ufici. foscolo, xi-1-176:
. pegolotti, lxxxviii-11-231: o vendetta d' iddio che stai coperta, / come
o, anche, di un'opera d' arte, di un oggetto, di
: la parte più essenziale al merito d' un poema epico si è la rappresentazione
sia deo, / né vita, appresso d' esta, o pena o merto
abominevole, e... el fine d' esso è 'l merito e la morte
assoluti e liberati..., e d' alcuna cosa fatta nessuno mal merito o
paga'a parigi questi tre fior, d' oro e di merito bene uno, e
: altre cose sono, che uso d' esse non è loro consumamento, siccome case
. ma se io presto l'uso d' ima casa o d'uno navilio, delle
presto l'uso d'ima casa o d' uno navilio, delle quali cose mi
, 1-42: merito è quello che d' una quantità di denari in un certo tempo
. il saldo, lo scontro a capo d' anno, il merito a capo d'
d'anno, il merito a capo d' anno. galileo, 4-1-233: regola degl'
che altrimenti si dice de'meriti a capo d' anno. leggi, bandi e ordini
, par., 6-119: nel commensurar d' i nostri gaggi / col merto è
l'uscire di questa vita in esercizio d' opere sante di carità accrescerà la fiducia per
cosa, inspirò a paolo quel coraggio d' arrischiar la vita per onor suo,
poesia, / nomi- nami vignaiuolo / d' una vigna di stelle. -merito
e nel ver vide cose / fuor d' ogni merto di sue giuste voglie.
abbia in tal piato il volgar nostro d' italia. anguillara, 3-132: a
gran conseguenza il merito e la discussione d' una causa, nella quale si disputava
encomiabile. capitoli della compagnia della madonna d' orsanmichele, 3-25: né debbano
molti: dio ve ne renda merito. d' annunzio, iv-603: -sono il tuo
merito, massimo ora che certi discendenti d' illustri case a fretta e furia cercano
cloe] era di più alto merito che d' essere sposa di contadini...
. loredano, 2-356: i prieghi d' una dama di merito portano violenze anche
insieme con la moglie del generale, dama d' altissimi meriti. alfieri, iii-1-123:
premiare, onorare, e proteggere scrittori d' un qualche merito. giusti, 4-i-156
piacere, essendo opere di merito e degne d' imitazione. -di poco o di nessun
fai, tutt'è tua cortesia. d' este, 46: come mi son prefisso
su le edizioni. così le lingue d' oltramonte se ne fecero merito.
, gli concedeva qualcheduna delle sue occhiate d' una volta, e a merito di queste
del merito i nobili, non che d' assisi, dell'impero. -rendere
riconoscenza e gratitudine. rinaldo d' aquino, 102: segnoria voi ch'eo
innestata] altro sapore avranno, / e d' altro prezzo insieme, e al lor
: se pure aveva avuto per male d' essere stato chiamato in giudicio, e pei
. avanzi, 2-5-39: fiamma [d' amore], di cui far parte si
merito. gigli, 2-295: sapendo benissimo d' aver molto pregiudicato al buon nome di
di persone ecclesiastiche e religiose, anche d' ordini molto bene meriti, a cui professo
questi non diventavano perciò che più meritori. d' an nunzio, iv-1-427:
: il dare qualche scappellotto per via d' ammonizione a questo sibillone monello; è opera
meritorio. lucini, 4-102: canta [d' annunzio] i viaggi lungo l'ellesponto
dal tevere della tabema meritoria una fonte d' olio della terra rampollò. valerio massimo
massimo volgar., i-90: due compagni d' arcadia faceano insieme uno viaggio. pervennero
l'uno andò ad albergare a casa d' uno oste, l'altro a la taverna
per quella la persona ne diventa quasi d' angelico meritorio, dalla quale eglino sono
gran donna valente, e perciò meritrice d' ogni onore. fagiuoli, x-121:
mai donne del mondo, i d' ogni maggior applauso meritrice. =
maggior applauso meritrice. = nome d' agente da meritare. meritrice2 e
amore] innamorare di questa bella vedovina d' isabella... io giro, corro
merle, né conchili, et èvvi abondanza d' ostree. c. bartoli, 1-151
perché in tutti i modi hanno bisogno d' empir la carniera. 7.
/ ove guardinghi / in cerca d' ambra andavano gli etruschi. =
... i salmoni dalle scaglie d' argento lavorate al bulino, i tonni di
e lucentissimo, i merlani dal riflesso d' opale, le triglie rosse.
fiorentini, 374: anne dato viij fiorini d' oro per mattoni e calcina e sue
che lì susa era, è men d' un jorno / com bozom missem a basso
forte, lo quale era tutto murato d' uno bianco marmo con molte belle finestre di
doni, una preziosissima veste di lama d' oro e una corona parimente d'oro,
di lama d'oro e una corona parimente d' oro, tutta di diamanti e di
il duca di gaeta, già donato d' una corona aurea, non so se merlata
sudicio con la medaglia, tonda, merlata d' ottone. 3. fornito di
una viuzza che si sconcenda fra muraglie d' argento smorto traluce un piano, dolci colli
di bologna e il muro con le merlature d' intorno, dove fece l'intrata cesare
. bot. crenatura. = nome d' azione da merlare1. merlatura2, sf
delle sue corde. = nome d' azione da merlare2. merleggiare, intr
gli usci. inventario di alfonso ii d' este, 3106: merlette stagnate fornite con
, vi-465: cessate... d' esser [o poeti] i callidi
un gesto fra servile e civettuolo. d' annunzio, iv-2-1007: ella aveva sparso il
rocce ammantate di macchieti aromatici e merlettate d' alberi in cima, spiccano le casette.
dello scudo. = nome d' azione da merlettare. merletterìa,
in un abito di raso verde co'fiori d' oro, listata di piccioli merletti parimente
oro, listata di piccioli merletti parimente d' oro. baldinucci, 9-xvii-4: volle
fiocco, su cui aveva fermato lo spillo d' oro. d'annunzio, iv-1-22:
aveva fermato lo spillo d'oro. d' annunzio, iv-1-22: aveva un abito nero
cui brillavano perline innumerevoli, nere e d' acciaio. valeri, 3-76: con un
mentre le ciglia reclini le facevano merletti d' ombra sul volto. govoni, 9-212
sm. marin. lezzino. d' alberti [s. v.]:
da detto sig. richetti dieci luigi d' oro di francia, detti merlitoni, aventi
. = dal fr. [louis d' or] mirliton (nel 1769).
, e l'abilità che esso ha d' imitare, ancora nello stato selvaggio, il
c'è un merlo che mi fischia. d' annunzio, i-256: -ah,
un merlo avevo, coi suoi occhi d' oro / cerchiati, col palato e il
/ cerchiati, col palato e il becco d' oro; / cui di pinoli e
e assorto / presso un rovente muro d' orto, / ascoltare tra i pruni e
. -merlo acquaiolo o acquatico, merlo d' acqua: uccello dell'ordine passeriformi,
o in coppia, lungo i corsi d' acqua montani, in cui si immerge
: tra lisci ciottoli, giulivo i d' esserci ancora, gorgogliava a gara / coi
ancora, gorgogliava a gara / coi merli d' acqua e con le capinere.
. -merlo acquaiolo grande: cavaliere d' italia. -merlo casaiolo, merlo di
vecchio merlo, ammaestrato da sessant'anni d' esperienza, ne aveva subito adocchiato la
'; dicesi pur familiarmente per levarsi d' attorno persona che cerca di aggirarci.
compreso! pavese, 1-103: vigliacca d' una gisella, pensavo, proprio tutte
qualche sorta di furberia, per questo d' un uomo che non è più semplice
pensi aver trovato / qualche merlone. d' annunzio, v-2-888: un merlo, tra
merli è de cristallo, li corraor d' or fin, / e lì su sta
angel kerubin. giamboni, 8-i-186: quelli d' italia, che spesso guerreggiano tra loro
e primo / fondamento alle toni. d' azeglio, 5-i-28: la scala di
merli e piena dal fondo alla cima d' altrettanti di quei satanassi quanti aveva piuoli
le baltresche / tubano le colombe. d' annunzio, iii-1-537: la cima della
della torre malatestiana irta di macchine e d' armi campeggia nell'aria torbida, dominando la
caso il toccasana per l'efficacia estetica d' un edificio medioevale dopo il restauro.
, eccetto che i capreoli: ma hanno d' intorno il parapetto, e i merli
alla terra del magnanimo menesteo, si affrettarono d' entrar dentro del muro: ma simili
schiamazzo. monti, 18-375: tutti / d' arme orrendi domani al nuovo sole /
ha un pardo / coronato co'merli d' una torta. 4. gerg
, per certo sdegno contro il duca d' elbuf, di fiandra involto dentro un
note al malmantile, 2-694: dichiamo d' una cosa che ancora abbia delle difficultà
a gl'occhi, / quando pensai d' aver pigliato moglie / con mille lacci,
dieci passi si possa porre doi pezzi d' artigliaria, e che al coperto de'detti
vacui delle cannoniere vien ad aver forma d' un gran merlo. algarotti, 1-v-79:
pan biscotto, / con qualche poca d' uva passa schietta; / e gli
becco a tutti gli uccelli che lor volano d' intorno. g. g.
molti e molti di questi merlotti / d' intorno alle civette ammaestrate / restan presi
nuvo'. e nella rete -pagando tasse d' ingresso [in società scientifiche e letterarie]
letterarie], indoratura di medaglia. d' annunzio, v-3-178: l'amico e l'
facendo orecchi di mercante, pensandomi così d' uscirne per il rotto della cuffia,
errando, / e mentre volsi farci d' indovino / merlotto mi trovai più che merlino
correnti e mere acque della magra. d' annunzio, ii-479: o italia,
che non è schietta ha della chimera. d' annunzio, i-403: i beni fuggitivi
, semplice, privo di ornamenti. d' annunzio, iii-2-370: fedra scende dal carro
qualche scrittura mera fiorentina o lombarda o d' altra provincia d'italia dove non sia
fiorentina o lombarda o d'altra provincia d' italia dove non sia arte ma tutta natura
la necessità mera mi vi fa scrivere d' altra mano. cellini, 775
vede che cosa volessero significare le voci d' independenza, che le si davano al
. saba, 297: io son prigione d' un pensiero. ossesso / da lui
balzò in gola, come se, invece d' una mera coincidenza di nomi, si
coincidenza di nomi, si fosse trattato d' un appello sovrannaturale. moravia, xiii-240
impaziente ad oppormi una moltitudine quasi immensa d' idee mere intellettuali. tommaseo, 15-
e. cecchi, 9-161: cercando ora d' animar questo schema troppo rigido, coll'
calmeta, 14: seguendo i precetti d' orazio, non come mero traduttore il
istituto,... mi converrà domandare d' esser fatto mero corrispondente e mi converrà
ma non sarebbe inusitato, in senso d' altro che di lode. 'meri matematici
si chiama colui il quale è capo d' una banda; la quale è anch'essa
, cioè la turma, è certa moltitudine d' uomini a cavallo divisa in tre bande
falier, lxxx-1-227: il governo d' essa [londra] aspetta al
caduta dell'intestino o dell'omento, o d' ambedue insieme, ovvero dell'utero e
. v.]: 'merodone': genere d' insetti dell'ordine de'ditteri, della
fatti di cesare, 187: molte corde d' impiccati tagliò coi suoi denti e traeva
, riscaldato il fegato, e il mal d' occhi. -in partic.:
la ricchezza] è fatta di robbaria, d' usura e del sudore de'contadini e
] consiste in non aver merolla / d' alcuna stabilità per alcun tempo.
mirollo, e quasi tutte l'altre d' ogni membro con molto poco.
si avvicendano sulla divisa della merope. d' annunzio, iv-2-911: immense lande liquide dei
e a questi i normanni. d' annunzio, 4-ii-14: cesare guardava [galatea
, / i'vidi donne in parte d' un giardino / tra verde lauro e 'l
3. mus. ant. registro d' organo, che era atto a emettere
v.]: 'merula': antico registro d' organo fuor d'uso che consisteva in
'merula': antico registro d'organo fuor d' uso che consisteva in una cassetta di stagno
gozzi, 4-120: perché son ricchissime d' entrate, / han per serventi ragazzi signori
torno a pisa con la mia mesata d' ottanta lire nel portafogli. oriani, x
quelle assegnazioni che li fan li deputati d' imperio nelle diete e si chiaman mesate
... a sottolineare l'estensione d' una nozione temporale: annata *
nozione temporale: annata * spazio d' un anno intero ', giornata, mattinata
: allora vi sono da cinquanta scudi d' incerto il mese... e gli
gielo mesci, / tutto 'l regno d' amor turbi e contristi. dell'uva,
uomo] sempre al positivo una parte d' imaginario e d'arbitrario. guerrazzi,
al positivo una parte d'imaginario e d' arbitrario. guerrazzi, 9 * 11-55
discorda lo spregio sofferto / col misero orgoglio d' un tempo che fu. tommaseo,
mollezze, al riserbo della maturità. d' annunzio, iv-1-1009: su da le profondità
narrativo al drammatico, rompe la monotonia d' una grave cantilena; induce varietà,
, 1-89: contemplava furtivamente nel fondo d' un sacchetto di seta un'altra lettera
[gaza] vicine / immense solitudini d' arena, / le quai, come austro
giorni si mescea frattanto / nell'anima d' arrigo. -essere travagliato, sconvolto (
psiche. arici, ii-367: ai lauri d' elicona / mesci le rose.
i virgulti, / son fatti bosco d' increscevol ombra; / l'un co'rami
su dianla pe'viottoli / a cercar d' un altra dama: / perché un oste
verga, i-234: mesciamoci del thè. d' annunzio, iv-1-52: i servi venivan
sappia infornare; e non aspettaste voi d' assaggiarne gocciola. sercambi, 1-i-253:
orci, mescevano agli avventori immensi bicchieri d' orzata. piovene, 7- 284:
g. gozzi, i-23-131: datomi d' olio un fiume, / vi saprò dir
troppo facilmente svapora se 'l vuoi mescer d' uno in altro vaso. -buttar
. pindemonte, li-io: amor, d' ogni dolcezza avaro, / sempre non
/ sempre non mesce i nappi suoi d' amaro. -ant. mandar fuori
della grazia. campailla, 7-22: d' immoto stagno in su de l'acqua nasce
cresce: / da le radici ognor d' acqua si pasce / ed a la sete
giovane tracannò; e tanto più fece credere d' essersi per la paura e vergogna ingoiata
197: stardi... si slanciò d' un salto su quel grandiglione, e
con britoni / quei di francia, d' italia e d'inghilterra; / e si
quei di francia, d'italia e d' inghilterra; / e si mesce aspra e
particella pronom. tasso, 12-56: d' or in or più si mesce e più
mazzini, 59-21: consumandosi per legge d' eventi il feudalismo che ne manteneva il
teco ardono in prova / mescersi, d' armi e di valor potenti.
di finestra impannata o per un fesso d' uscio, lasciarsi vedere e i loro
. neri, 4-42: in compagnia d' amor, tra quell'erbetta, / e
di essere [un'elegia] priva d' ogni ornamento e bellezza. carducci, iii-17-305
. magro, macilento, emaciato. d' annunzio, v-2-821: rifiuto la meschinella èva
targioni tozzetti, 12-5-400: una meschiglia d' orzuola, vena, orzo,
, orzo, ec., seminata fitta d' agosto, per segarsi poi in erba
la giovane fu riprodotta colla parte della regina d' inghilterra nella vecchia tragedia 'il conte
inghilterra nella vecchia tragedia 'il conte d' essex '. ella era vestita meschinamente
più che settari avveduti e calcolatori; d' anima volgare e meschinamente invida, più
abbagliato da quella goffaggine di un poco d' oro che voleva luccicare su quella istoria
, meschinamente il pellico, con decoro il d' annunzio. 6. disgraziatamente,
meschinerìa, sf. ristrettezza d' animo, ottusità di mente; grettezza
guerre per l'indipendenza e l'unità d' italia, la dava gratuita ai soli militari
ridere, per che n'ha ben d' onde da vero, dopo le tante meschi-
. ant. e letter. grettezza d' animo, piccineria, meschinità.
intendiamo che alcuni, occorrendo loro occasione d' avere a far qualche opera grande,
la meschinità del fumo, con ispruzzarle d' acqua nanfa e con ricoprirle di zibetti e
opera artistica o letteraria, denunciano scarsità d' ingegno, fiacchezza di ispirazione, scadimento
, della naturalezza; ma delle meschinità d' intreccio. gioberti, iii-71: coloro che
, senza però alcun artificio di luce e d' ombra. michelstaedter, 654: conferisce
letterarie. 4. grettezza d' animo incapace di nobili e alti sentimenti
sociali dove non t'era mai riuscito d' incontrare altro che una meschinità soffocante.
tempo, che si pascevano di ghiande e d' acqua. e ci sono oggi ancora
la dire'io. gente fallita o d' appetito o di borsa, così credono di
permette ad un grande pigliar il sembiante d' un vile, per goder, quasi di
insegnamento che non le spesse ammonizioni. d' annunzio, iv-1-832: giorgio ripensò le
e noi meschine / di morte e d' ogni strazio minacciate. cellini, 2-50
quel per cui sempre meschino / fu d' issabella il cor nel cavo monte; /
lui più si lagnava, / che d' esser fatta ai malandrini schiava. d
: sforzasi il meschin così ferito / d' abbracciare il suo padre poveretto. boiardo,
bel seno a la meschina / bagnò d' alcuna lagrima pietosa. marini,
stampa, specie di servitù più meschina d' ogn'altra, perché dipende da un padrone
un padrone, detto pubblico, animale d' infinite teste, padrone insaziabile, indiscreto,
e col quale non si è mai sicuri d' indovinarla. d'annunzio, iv-1-739:
si è mai sicuri d'indovinarla. d' annunzio, iv-1-739: -si sposeranno. quale
mani dei più meschini, le monete d' oro depositate e ristagnanti in ricchi forzieii
nel compensare i servigi che quel dario d' istaspe poteva sembrar meschino appresso di te
politica raggiratrice e settaria, la fama d' un giorno e l'« io » meschinissimo
ma un povero meschino, impostore indegno d' ubbidienza e d'ascolto? -con
meschino, impostore indegno d'ubbidienza e d' ascolto? -con metonimia.
, 4-563: chi troppo si travaglia d' altrui miserie e d'ogni bene di quelli
troppo si travaglia d'altrui miserie e d' ogni bene di quelli ne fa festa
in molti casi io meschino, affine d' investigare la verità rinselvata fra macchie folte
in difetti che il più meschino artefice d' oggidì conosce a prima vista. carducci,
appresso rimase indivisibile dal nome di cecco d' ascoli il concetto d'uomo invido e di
nome di cecco d'ascoli il concetto d' uomo invido e di rimatore meschino.
[tiberio] donò venticinque mila fiorini d' oro. -privo di coraggio;
. del bene, 18: facciam d' azio vicin, di salamina / le
. 7. improntato a grettezza d' animo, a ristrettezza di mente,
, né gioco / e chiamasi contento d' uno poco; / tale natura à volontà
bonghi, 1-96: l'autore ci mostra d' avere un concetto meschino dell'arte e
meschino dell'arte e goffo della natura. d' annunzio, iv- 1-298: ricorse per
penitenzia dello aver biastemato fece voto solenne d' andar ignudo a nostra signora di loreto
meschini e rallegra e conforta gli amatori d' iddio. goldoni, xiii-104: ahi,
scienza etimologica, studio meschino, sol fecondo d' inezie finché si stette fra le mani
porsi in capo l'immensa splendida corona d' italia, io e con me tutta la
io e con me tutta la gioventù d' italia ci cacceremmo ad aiutarvelo a corpo perduto
. tenca, 1-263: la mancanza d' un concetto adeguato ai bisogni ha potuto
ampliargli e dar animo a begli ingegni d' arricchire il tesoro delle muse e non
arricchire il tesoro delle muse e non d' impoverirlo. documenti delle scienze fisiche in
. possiamo giudicare che un'altra volta d' annunzio si è illuso di raggiungere l'
semplice campaniluccio e dallo sdondolio del battaglio d' una meschina campana. ghislanzoni, 1-114
meschini quattrinelli / darne un fascio [d' alloro] vid'io, l'altra
tutti i letterati, certo non pochi d' essi, e massimamente i poeti, gente
taluni fra gl'influenti, alle proposte d' azione, alcune importanti davvero e facilmente
accade di certe sartorelle che un cencio d' abito od un brano di scialletto,
padula, 272: sul rompere dell'alba d' un giorno estivo mettetevi per entro alle
e polveroso, in quel torrido pomeriggio d' agosto era quasi deserto. e.
fiorellino / anche all'occhiello / del ciuffo d' erba più meschino. -improduttivo
di salci o di mortine o sanguine o d' una specie di scopa che si chiama
per il loro poco giudizio e meschinità d' animo posto interamente in esecuzione, ma molto
delle cose nuove, che l'idea d' un viaggio in america le piacque subito.
non mi merita; fate / a mo'd' un pazzo; oh lassatela andare /
5-55: 0 chi soccorre questa meschinaccia / d' anima afflitta, chi le dà magiare
suo splendore mercantile ben diecimila meschite. d' annunzio, iv- 2-910: posatoi rupestri
di fiesole ingombrar torri e meschite. d' annunzio, iii-1-708: l'alpi / di
a ricevere la mala meccianza che barone d' italia. sacchetti, 87-17: è mala
e de pignuoli mondi libre due e d' uva passa libra una, e messederai tutte
. intelligenza, 67: vasella d' oro e non d'altro metallo /
, 67: vasella d'oro e non d' altro metallo / orciuoli e mescirobe di
1-75: bacini o mescirobe di ottone o d' altro, vecchie. sigoli, 176
damasco] grande quantità di bacini e mescirobe d' ottone. g. rucellai il vecchio
. 1 bacino e 1 misciròba collo smalto d' ariento,... 3 veletti
vezzo, cioè 6 perle più refi d' ogni colore. ramusio, i-153: l'
re certi pezzi di vaselli di sua mano d' argento dorati che parevano massicci d'oro
mano d'argento dorati che parevano massicci d' oro, lavorati, cioè bacini grandi
vino di palma con una mesci- roba d' argento, e non si accosta la mesciròba
alle mani bacini e mescirobe, ogni cosa d' ottone, ma con un cotal piccolo
, ma con un cotal piccolo tondetto d' ariento nel mezzo del bacino, e
di rose in testa e con un baccile d' argento per ricevere la lavatura delle mani
. alla serenissima arciduchessa una grande mesciròba d' ambra gialla. g. f.
delle moderne mescirobe e de'boccali. d' azeglio, 4-161: poco dopo mezzogiorno
tiene una cosa in mano, catinelle d' argento e mescirobe e specchi e bossoletti.
. padre, così sudice le mani? d' annunzio, iv-1-55: -tu che sei
mentre bagnava le dita nell'acqua tepida d' un vaso di cristallo azzurro orlato d'
d'un vaso di cristallo azzurro orlato d' argento -dovresti rimetter l'uso del dare acqua
di rame a uso di teglia, con d' intorno molti vasellini, e mescirobine piccole
o sia coppiere, il gran valor d' alcinoo. monti, 5-1201: come
hanno occupato la persia, annuncia tutto d' un fiato un mescitore di tamarindi.
ma vaso mescitore. = nome d' agente da mescere. mesciuto (
e raffreddate, elle sono assolutamente prive d' ogni odore. algarotti, 1-ix-288:
, / ove da bella man mesciuto d' alto / nei lucidi bicchier ribolle e
grandi boccali di terra, buon sangiovese d' un anno. 2. mescolato
stentate, si scagliavano a una conca d' ossame. gonzaga, ii-75: madonna si
per tutto. lalli, 2-1-22: d' oro in cucina han pentole e caldaia,
a migliaia. inventario di alfonso ii d' este, 632: mescole da minestra.
da me data, non voglio mancare d' ubidienza. 2. plur. mani
fino di dieci e di dodici altri bicchieri d' acqua. giannone, 1-322: né
giannone, 1-322: né fa qui d' uopo consumar inutilmente il tempo in quelle
questo non puoi far niente, come d' incarnazione ed altri mescolamenti degli altri colori che
coltivator avveduto il porre, senza mescolamento d' alcuna pianta di qualità diversa, la
allora che di materie ecclesiastiche senza mescolamento d' armi. -affollamento, ressa.
, i-163: dopo la reciproca naturalizzazione d' amendue le nazioni e dopo li scambievoli
. carducci, iii-5-500: il popolo d' italia... nelle signorie e
3-71: neuna cosa luce sanza mescolamento d' alcuna cosa lucente. s. bernardino da
dolce, generandosi la dolcezza dal mescolamento d' ambedue queste qualità. peregrini, 2-93
mantennesi per tre secoli la religione scevra d' ogni vanità... finché l'
a'suoi occhi sono imbrattati con mescolamento d' alcun male. seneca volgar., 3-149
sono nette e pure e sanza mescolamento d' alcun male. s. maria,
sannazaro col mescolamento della favola del toro d' europa e del sommiero di bacco. b
mescolamento delle piante. = nome d' azióne da mescolare. mescolante (part
se ne fa di belle verdure e color d' erbe. varchi, 13-31: di
di mare schietta, senza alcuna mescolanza d' acqua dolce da bere, con lunghezza
ii-411: le mescolanze de'legumi o d' altre cose che si mettono appresso. redi
col succo gastrico io non la veggo d' una necessità assoluta per la digestione dentro
mescolanze e ad adulterazioni anche perniciose. d' annunzio, iii-1-74: -che metterò io nella
certi aromatici semi, / colti là d' ulma su i confini estremi.
l'acque del bondeno e 'l po d' argenta col concordo dell'acque della rossetta
la contenzione, il nibbio uccello rapace d' ogni carogna, veduto ch'ebbe la
riferire la lira a una quota costante d' argento fino senza mescolanza delle spese di
medesimo, penso che sia una giusta mescolanza d' esercizio e di riposo, che in
i colori forma il bianco della luce. d' annunzio, v-1-333: sono di colore
. doni, 2-87: si mostra terrore d' alcuni antiquari, i quali biasimano ne
mescolanza fatta da essa con un dio. d' annunzio, iv-1-261: la passione lo
mescolanza di greci e di dalmati e d' altre barbare nazioni, se non fosse
, siccome ne'suo'termini, sanza mescolanza d' al- cuna creatura. savonarola, 5-i-4
, 4-1084: non avevano alcuna mescolanza d' altra sorte di soldatesca fra loro.
altra sorte di soldatesca fra loro. d' annunzio, v-1-698: per sette anni ho
con que'casi fatti a studio / d' onestà se sian preludio, / febo
città ben costumata, / di tanta d' ogni sesso mescolanza. cesarotti, 1-xxx-382:
e in queste mescolanze potrai diventare sepolcro d' ogni immondizia. serdonati, 5-826:
cesarotti, 1-i-17: questa originaria mescolanza d' idiomi nelle lingue si prova ad evidenza
, la continua elevatezza dello stile può d' altra parte riuscire contraria alla fedele rappresentazione
così acuto nel- l'avvertire le cause d' un fatto, non può aver obbliato
e del linguaggio, la violazione infine d' ogni verità, e non già la
carotte o di radicchi o di cappari o d' endivia. redi, 16-viii-109: quelle
composta, che chiamasi volgarmente mescolanza. d' annunzio, iv-2-1211: tutta la foresta
mescolanza. -minestrone di verdure. d' annunzio, iv-1-1023: ella aveva voluto che
mescolanze: impiegatoper misurare la portata di corsi d' acqua, in partic. di torrenti
iv-15): di cemba- letti, d' arpe e di liuti, / d'ogni
, d'arpe e di liuti, / d' ogni vaga armonia fan mescolanza. gilio
chiuse / con l'acqua mescolando sughi d' erbe / in dovuta misura / le farò
santa ampolla, mescolando con un cucchiaro d' oro, e, recitate le preci ordinarie
: la vecchia porta sulla tavola un catino d' insalata e talino la mescola in piedi
, né voglio per me le liti d' altri, né mi è lecito; però
mirabile: ma ormai pochi sono contesti d' un solo stame, oltremarino e fistecco
ai più la stagione ha mescolato un filo d' oro. -immettere fraudolentemente nella produzione
salsicce e tra buona carne mescolava carne d' asino e di cavallo, e quelle
di fuori fiorimmo allora che facemmo que'd' oltre al po cittadini e che,
borgongna. aretino, vi-154: la moglie d' arcolano fornaio è una buona spesa,
costei, tuttavia inebriata di questo bestiai fumo d' esser la prima donna del mondo,
crociate,... distraendo i signori d' europa dalla tirannide delle loro castella e
, ma pericoloso e brutale, composto d' un coro d'ubbriachi che mescolano la rissa
e brutale, composto d'un coro d' ubbriachi che mescolano la rissa al tripudio
marca, quando dell'umbria, quando d' altra parte d'italia, va gentilmente
quando dell'umbria, quando d'altra parte d' italia, va gentilmente tra i suoi
come è il diritto, o sire, d' uomini / e donne. botta,
si mescolarono a tutte quasi le corti d' europa. -fondersi, incrociarsi (
per mescolarsi que'che le parlano con genti d' altro idioma, quale è quella che
gli altri valentri uomeni, come è d' usanza, e quelli affretta i passi,
mescolarsi coi fanciulli longobardi. f. d' ambra, 4-84: perché ti mescoli
botta, 5-216: arso il libro d' oro, trascorreva il popolo, anche i
a fianco, vestita da festa. d' annunzio, iii-2-1165: si mescolavano a loro
col viso e i capelli imbiancati dalla polvere d' alabastro [i giovani] si mescolavano
telescopio l'uomo si è fatto più d' appresso al cielo, e si mescola in
a una completa comunione spirituale. d' annunzio, iv-1-89: ambedue non avevano alcun
di pericolo, venne desio di novità: d' essere rifatto legato e mescolarsi in guerra
mescolarsi con lo squadrone condotto dal duca d' omala, spaventato dal grosso numero,
detto, che vuole che l'anima composta d' elementi innanzi tratto si vada mescolando col
su quelle tombe si fa il gran giuramento d' amicizia e di fedeltà per mezzo della
si mescola in segno di riconciliazione. d' annunzio, i-28: gli amanti cercansi
-confluire (un corso o una massa d' acqua). -anche con valore recipr
di mescolarsi in italia. f. d' ambra, 101: il quale [servitore
parte le artiglierie, vi si mescolarono più d' una volta i capitani, e particolarmente
fantesche! carducci, iii-5-513: fermato d' un tratto il movimento della nazione che
le battute di una conversazione). d' annunzio, iv-1-75: l'angelieri rinunziava a
avvenga che la candida e purgata lingua d' alcuna nazione non si mescoli in breve
il duro della terra e la sporgenza aguzza d' un sassolino, ma anche il dolore
del male il talento annebbiato od illuso d' ognuno: un mescolarsi di resistenze pretesche
. fioretti, 2-4-273: ausonio s'incrapriccì d' inventare una composizione vinolenta di greco e
mescolaron le masserizie di bottega, don- d' ella, bolzonando di poi, faceva caldamente
vernaccia da corniglia, vide nuove ragione d' uve al suo intendimento, e dove bianche
. entrando da ogni parte nel fatto d' arme gli squadroni alla mescolata e non
e non secondo il costume delle guerre d' italia, che era di combattere una
le insegne, ed alla mescolata coi difensori d' entrar nel castello. manni, i-188
improvviso versi di cinque, di sette e d' otto piedi, 0 dir vogliamo sillabe
, pieni di elefanti, di fiere e d' ogni sorte di serpenti, si chiamano
. il tenne tini e le genti d' arme parmigiane con insopportabil impeto addosso i
sene tornano portando in mano verdi rami d' alberi. carletti, 48: i
grossissime di mercanzie che vengono di spagna, d' ogni sorte mescolatamente per cento e per
. ramusio, i-39: i ministri d' i romani e di gotti tenevano di
.. si crede migliore che quello d' asina, non pretto ma mescolato con
[il grano] a mezzo fiorino d' oro lo staio in piazza, tuttora
otto pezzi di terra ne la valle d' aglana, k'iera messcolata tra la nosstra
1-iv-284: i cibi vengono in piatti d' oro, d'argento e di porcellana;
cibi vengono in piatti d'oro, d' argento e di porcellana; tovaglie però
ma deschi lucidi e mondissimi, tinti d' una vernice, mescolata con vaghi colori.
se egli fece il nesto di cedrate e d' arancio, sapendo che ne avesse a
[sulla terra], c'è necessario d' andare per la via del secolo presente
, poco conformi per natura tra loio d' animi. tasso, 1-77 \ qui
turba scese de'fedeli al piano / d' ogni età mescolata e d'ogni sesso.
piano / d'ogni età mescolata e d' ogni sesso. gadda conti, 1-317:
lati in esse e che siamo parte d' esse, durare né ripararci, se
con altri sentimenti o intuizioni o stati d' animo o situazioni. giamboni,
, 2-7: i fiorentini, vedendo d' ogni parte le subite e sprovvedute tempeste venire
, evaristo pontefice fu quello che prima d' ogn'altro divise tra essi preti e titoli
. fioretti, 2-4-178: la locuzione fregiata d' insolite figure instabili che mi agitavano l'
disciplina, un'arte). girico d' isocrate non è propriamente un elogio, come
suona a noi questa voce, benché molto d' elogio vi si mescolata coll'eloquenza,
a dispregio della poesia, tutto mescolato d' ingredienti fra se stessi discordi, nimici
a dire, che non sia mescolata d' altre novelle né d'altre storie. boccaccio
non sia mescolata d'altre novelle né d' altre storie. boccaccio, dee.
di cose catoliche e di sciagure e d' amore in parte mescolata. idem,
consiglia una pietosa cura dei delinquenti non d' altro colpevoli che d'imitare, di
dei delinquenti non d'altro colpevoli che d' imitare, di esagerare i vizi dei benestanti
rime e in parte legge hanno e d' altra parte sono licenziose, sì come de'
, 4-49: si partirono di firenze vestiti d' un'as- sisa tutti di doppi vestimenti
(285): costei adunque, d' alto legnaggio veggendosi nata e maritata ad
epurato in mescolatrice a cilindri e getto d' acqua raffinandosi mercé mani pagate un di
, n. 2. = nome d' agente da mescolare. mescolatura, sf
cose non puote ella avere senza mescolatura d' altre cose. a. cocchi, 8-191
la pazienza di telemaco, i pericoli d' ulisse e finalmente la vittoria ricevuta per
di faccende terrene. = nome d' azione da mescolare. mescolazióne,
traffico più intenso. = nome d' azione da mescolare. mescolino, sm
viso -innaturale, da posa -s'imporpora d' onta; la bocca le fa mescolino
sì per alimento dei piccioni torraioli. d' annunzio, v-1-420: me lo riporta
o non mescolato con grano, dovrà farlo d' un peso superiore al pane di puro
contadini di questa [l'orzuola] o d' altra sorte di mescolo, come di
di mescolo, come di saggina, d' orzi vecciati, ecc. a. martini
.., sieno sottoposti nell'atto d' introdursi in porto- ferraio al pagamento delle
suttile impiccato! vede come si mostra d' essere un altro, e messer mescolone s'
, 5-91: se per negligenza vostra o d' altri vi trovaste avere un mescolume di
mostacci, 151: no mi piace d' essa quello dire, / ch'eo
gente, guarda che tu non misdica d' alcuno che non sia di tuo volere
loro intenta e posso / messo in mesdir d' amore e mal ritrarne; / soverchiamente
, / lor ferma intenza in ben d' amor non varga. -tr.
: guarda che tue parole non mostrano d' avere vizio intra morte. e ciò suole
cristallo, / l'inverno avrebbe un mese d' un sol dì. regola dei servi
lo meze, una messa de consìo d' i compagnuni solennemente sia cele- braa.
tra quella pompa di broccati e d' òr, / ei pensavan la chiesa del
: per tutto il mese della bagnatura. d' annunzio, i-83: le canzoncine stiticuzze
con la moglie che il figliuolo, d' ora innanzi, sarebbe stato con lui
/ che ci resterà il segno più d' un mese / dove col pugno sul
. alfieri, i-23: infermò gravemente d' un mal di petto, che degenerato in
giorni; / i bagni; un mese d' aria / qui per questi dintorni.
contribuzione, che le dà i membri d' imperio, quando egli cimenta le proprie
la sua dieta nelli ultimi due mesi, d' usare cibi che sieno lievi e agevoli
.. voi certo gentile e pietosa d' animo come siete, non mi sareste giudice
rectori sieno tenuti chiamare due buoni uomini d' ogni due misi che facciano la tara
ogni due misi che facciano la tara d' ogne cuoia che tara si facesse.
rosa, / per cui mi rinovello, d' ogni mese. -essere di due
esser di tre, cinque mesi. è d' otto mesi'... 'di quanti
, / fece un ragazzo in men d' un miserere. / che quell'altra è
del soldo di questo cotal cavalieri fiorini uno d' oro per mese. berni, 136
cecchi, 6-205: un certo numero d' allievi... ha anche vitto ed
. magalotti, 26-153: ha un poco d' aria della moglie del conte ferdinando bardi
visto così gran mesedamento di genti e d' arme. = voce ven.,
conservare, come un monumento dell'affetto d' un pigro, che empie le quattro
se seguiterà [la natura] a regalarmi d' un altro mesetto di nevi, di
di carcere, senza vedere mai la faccia d' un giudicej = dal lat. mensis
e starà così, cioè come un misenterio d' animale. terica si denomina.