la persuasione si sente a pieno sicura d' errore altrettanto quanto nell'intuizione delle stesse primissime
v.]: voce limpidamente soave. d' annunzio, 4-i-147: la campanella squillava
all'ebreo, di tua tasca. d' annunzio, v-1-251: ero rimasto in
tiene il principato tra tutti i vini d' italia, di colore, odore,
cristalli fusi nella gran bretagna, dotati d' una perfetta limpidezza. cattaneo, vi-1-130:
limpidezza e freschezza e profondità con gorghi d' un azzurro di cobalto. 2
panzini, iii-689: oggi, penultimo giorno d' agosto, è di una limpidezza incantevole
. galiani, 4-173: si dà sospetto d' inclinazione verso l'altro combattente; e
nel percepire; lucidità mentale, acutezza d' ingegno. pascoli, i-743: è
; luminosità, splendore, chiarore. d' annunzio, iv-2-832: quelle parvenze fuggitive,
- anche: genuinità, autenticità. d' annunzio, iii-1-1163: quando ti guardavo nelle
che oggi, tuttavia, prendeva accenti d' una cristallina limpidità. -proprietà,
-anche: eleganza, armonia. d' annunzio, vi-37: la prosa di tucidide
sguardo,... io, cinta d' un fonte / limpido, fra le quete
limpido gorgo, / la tua scorrente canzon d' amore. quasimodo, 2-36: vidi
, / e traverso gli abeti tremola d' oro il sole. govoni, 1-80:
la regina non è servita con piatti d' oro, ma di rame stagnato, e
a mezzo dalla voce chiara e limpida d' una donna. d'annunzio, i-39:
chiara e limpida d'una donna. d' annunzio, i-39: li usignoli tra le
ogni stilla di falso è una stilla d' inchiostro che intorbida di sospetto un intero vaso
in te stessa la tua reclusa passione d' allora, vi scoprirai, come un ricordo
veggo mancare e intorbidare sotto la penna! d' annunzio, iv-1-160: intendeva fare una
la logica del pensiero, alle menti d' italia. b. croce, ii-1-378:
, 6-44: piuttosto franco, ma d' aspetto non del tutto limpido, capelli
gesto, un atteggiamento, uno stato d' animo); sincero, puro,
: né col mio pianto / rea d' alcun fallo innanzi a voi son io
. 11. che rivela serenità d' animo, innocenza di vita, lucidità
nondimeno non erano [le vittorie] d' intiera sodisfazione, se non erano assolutamente
fa limpido, come sfumate dalla mano d' un leonardo, la capraia, l'elba
fiorita in maggio, ed alle volte d' autunno, con fiori gialli. 2
. pucci, 4-268: medici v'ha d' intorno a tutt'i mali, /
aveva studiato in napoli un giovane figliuol d' un certo povero linaiuolo. giornale dell'
per potere pagare il linaiolo che aveva d' avere delle tele date assai buon numero
linaruolo. carducci, iii-14-183: d' altro senese, bastiano linaiuolo,
: la quale è copiosissima di fiori d' aureo colore... il succo della
lince, detta lupocerviero: ed è d' acutissima vista e più d'ogn'altra smemorata
ed è d'acutissima vista e più d' ogn'altra smemorata; laonde, come
i vecchi impertinenti... presumono d' esser più linci quando lor più manca la
, 1-133: gli attraversa il fianco / d' un bel cuoio linceo strania faretra.
, né densità di mezzo, né lontananza d' oggetto. pindemonte, ii-452: se
, 9-556: se di sguardo mai d' occhio linceo / valesse acume a saettar
sono già, come disse colui, d' occhio linceo e cordipenetrante, che sappia
sé non vede i mancamenti, è d' altra parte linceo a conoscere i difetti d'
d'altra parte linceo a conoscere i difetti d' altri. buonarroti il giovane, 9-577
giovane, 9-577: mi rimase brama / d' entrar più addentro, e penetrar linceo
: questi lincei, questi arghi c'ho d' intorno, / a chiuder li occhi
, 2-45: ella mi ha degnato d' un insigne frutto di sua reconditissima erudizione,
di sua lincea ed integerrima critica. d' annunzio, v-2-347: soltanto entro me
; incorporata nel 1939 nella reale accademia d' italia, nel 1944 fu ricostruita col
la mia nomina a presidente dell'accademia d' italia, ho mandato al 'giornale
italia, ho mandato al 'giornale d' italia 'un articolo sulla necessità di
titolo dato da federico cesi, duca d' acquasparta, a chi venne aggregato a
pea, 1-104: preparare i piani d' un delitto, per tutta la notte in
sarà tanto facile, perché si cerca d' aiutar sempre il 'povero 'malfattore)
sommariamente '; e la cosa starà d' incanto. panzini, iv-378: 'linciare
di linciaggio. = nome d' agente da linciare. lincodónte,
dal gr. xuy- xoùpiov 'sorta d' ambra '. lincurióne, sm
12: viva chi ha le sorte / d' amar linda e nobel dama, /
umile. buonarroti il giovane, 9-479: d' un aspo e d'una rocca un
, 9-479: d'un aspo e d' una rocca un cavaliero / lindissimo fornisce.
note al malmantile, 2-760: dichiamo, d' un lindo, che e'pare una
, ma per ironia, che, invece d' intendere 'piede ben fatto ed attilato
lustrate ogni solaio, ogni parete. d' annunzio, i-104: ridono tutte in
, 39-i-154: l'innocenza è a guisa d' un lindissimo specchio, che anco un
aria linda e pacata delle belle giornate d' autunno, che pare conferisca una robusta
baron facean corona, / con vasi d' oro e con tele sottili / di bianco
del galante, / ed a femmine poi d' ignobil razza / furtivo si congiunga e
furtivo si congiunga e spasimante / goda d' abbeverarsi alla lor tazza? passeroni,
, 5-159: allor mi dilettava / d' andar lindo, e un po'più colto
guicciardini, 3-7: ci è grandissima quantità d' una certa sorte d'alberi che
grandissima quantità d'una certa sorte d' alberi che costoro chiamano lindi, detti
in un guerriero lindura effeminata e timorosa d' imbrattarsi o di scomporsi. l. pascoli
ma ancora le pagine intiere dell'opere d' altri autori, per volare con grossi volumi
classici in quel dotto e letterario magistrato d' apollo. magalotti, 23-231: tanto serva
serva in proposito de'grandi 'chefs d' oeuvre 'delle vostre agate, addotte
possa overo debba essere eletto per cappellano d' alcuno popolo della città overo contado di
sì come ha fatto, in compagnia d' un notaro del sig. duca, avendolo
che volete esser pagato per sensale? mostrate d' esser matricolato per tale, chè vi
.. io non so come in meno d' un mese maestro matricolato dell'arti,
; /... / come dir d' un furfante / matricolato per l'arte
cecamente dare il mio / a più d' un mariol matricolato /...
, tal briccone matricolato egli era! d' annunzio, v-2-232: tra noi convittori
tra noi convittori lo sguazzalotro, figliuolo d' un ben fornito speziale della via ricasoli
bacchetti, 1-iii-661: le matricolate finsero d' acconsentire. bonsanti, 3-ii-168: «
(in un vizio). gambino d' arezzo, 156: un altro che ci
4-i-244: così velandosi / beltà sfruttata / d' una modestia / matricolata, / riduce
senza richiamo veruno. = nome d' azione da matricolare1.
petrarca, i-i-iio: udito hai ragionar d' un che non volse / consentir al
di nuovo in luce venne / con sughi d' erbe e fu tornato in vita,
raddolcirlo l'ho avvelenato assai più. d' annunzio, iv-2-1021: era per essi
6-1: egli [federigo ii] figliuolo d' ingratitudine, non riconoscendo santa chiesa come
matrigna in me la patria arrota / d' astio e d'invidia infetto, / mentre
la patria arrota / d'astio e d' invidia infetto, / mentre di gloria
ora sarei stato sotterrato di terrore e d' angoscia per le persecuzioni de'cortigiani e de'
gianni, xxxv-n-595: morte, paramento d' amistate, / o senza pietate, /
presto crudele matrigna che madre, e d' alcuni non matrigna ma piatosa madre.
tanto nostro signor iddio l'aveva fatta d' animo veramente regio e generoso. albergati,
matrigna ceffon torce e bocca ti digrigna. d' annunzio, iii-1-725: non hai più
andava alla guardia. = nome d' azione da matrignare. matrignare,
i-752: il terzo giorno, nel tempio d' apollo palatino, tre volte nove fanciulli
castità virginale, che non ebbe anche uso d' uomo, e altra è castità vedovale
altra è castità vedovale, che già uso d' uomo hae avuto, ma or se
è castità matrimoniale, c'ha uso d' uomo, ma legittimamente. m. villani
. pacichelli, 1-195: cinquanta scudi d' incerto il mese... si cavano
cui fosse stato permesso dalla fortuna e d' uscire da letto matrimoniale e di esercitare i
di esercitare i comandi più in termine d' assoluto principe che in qualità di subordinato
che stanza! che letto matrimoniale! d' annunzio, v-3-741: ella non ha addosso
delle ventiquattro e la sola che meriti d' esser dipinta con quelle bell'ali di parpaglione
raffaello ne dipinse tre nelle nozze d' amore e di psiche, forse perché quel
voi ch'acquisterà l'altro per opera d' arme, quello abbia ad essere el
sonetto. = nome d' azione da matrimoniare. matrimoniare,
rinfischissire, insatanassare, sfanfanare (struggersi d' amore), cicisbeare, matrimoniarsi,
perché nel matrimonio apparisce più l'ufficio d' esso nella madre che nel padre, perciò
fare un matrimonio alla moda, cioè d' interesse, pigliando quel signore ch'era
matrimonio è la tomba dell'amore? d' annunzio, iv-1-262: donna elena muti era
, e'posto in istato di matrimonio e d' impacci secolareschi. s. caterina da
siete del matrimonio pregovi che v'ingegnate d' usarlo come sacramento, avendo in debita reve-
gradi; e colui che é in istato d' asti- nenzia, e simile la vedova
ed atroci fantasime, gli pareva già d' esser solo, una notte, nel letto
, cautamente ordinò che fusse in compagnia d' altre donzelle, che seco per servirla stessero
dato dai matrimoni misti. -matrimonio d' interesse: contratto non già per il
linguaggio della società borghese, à matrimonio d' amore). -al figur.:
dato troppo poco. è stato un matrimonio d' interesse e d'incompatibilità. non ci
è stato un matrimonio d'interesse e d' incompatibilità. non ci siamo capiti e non
notte / celò col fosco il matrimonio d' ero. sergardi, 45: fan con
, viii-3: non tacerò un celebre detto d' un vescovo di parigi riferito da molti
. 9. gioc. gioco d' azzardo, ora caduto in disuso,
è a pensare che egli sia innamorato d' una romana popolaresca femina, non conosciuta
.. e lasciando una sola figliuola d' età nubile,... bisognò pensare
corruzione del corpo spesse volte induce corruzione d' anima. bandello, 3-57 (ii-538)
collei contrasse matrimonio; anzi innamorato poi d' un'altra, fu contento rompere il parentado
madama isabella, figliuola secondogenita di massimiliano d' austria imperatore. -contrattare matrimonio:
colore, delicatezza, gentilezza, i figli d' ordinario madrizzano e son simili alle madri
s. v.]: i figliuoli d' ordinario matrizzano; le figliuole patrizzano.
più degna di esser presa a modello d' ogni virtù, -diceva con tal quale
in tal tempesta, / che cercaro d' uccider tutti i maschi / ch'eran
commendata di grandi lode di pudicizia e d' onestade. landino, 257:
innocenti crudelmente morti? caro, 2-1243: d' intorno innumerabili prigioni / stavan di funi
i suoi versi, conoscendo la sfacciatezza d' essi, cioè l'error proprio.
a lui [ilarione]... d' ogni stato e condizione gente, signori
la perdona a'pargoletti infanti, / tanto d' umanità fatto è rubelle! goldoni,
udire fremere le chitarre là nella capanna d' assi e di zingo sui terreni vaghi
sì a lungo [o italia], d' ogni umano senno e valore principalissima sede
il senato, accompagnata da gran numero d' onorate matrone, venne a venezia e
di compagnia. nel caso presente invece d' una matrona ve n'aveva due. e
non l'estrema; che, d' amor condotto, / con premio ottenne una
per desiderio che tu, nascente poeta d' italia, non abbia a dare nelle solite
defunto marito, ch'era stato presidente d' una corte d'appello durante il regno
ch'era stato presidente d'una corte d' appello durante il regno napoleonico. gramsci
mie dilettissime. nievo, 498: d' intorno ad una bragiera alla spagnuola sedeva
vera figura matronale con un bel paio d' occhiali sul naso e il leggendario dei
risoluti una signora di forme matronali e d' aspetto dignitoso. cicognani, iii-2-218:
hesperis matronalis, viola matronalis). d' alberti [s. v. esperide]
su la matrùcola / dei gnud scrignid d' amor. = alter, di
quanto un vuole insino in dieci. d' alberti [s. v.]:
dove io sedeva, e mostrasse d' ardermi. regola di s. benedetto
stratto, la liena e 'l guanciale. d' alberti [s. v.]:
matta3, sf. diali testina d' agnello privata del cervello.
119: solo un nanerello mattacchione, venuto d' america, é riuscito a far ridere
. b. andreini, 1-23: invaghito d' una bella giovane romana, mi distruggo
avemmo poi davanti al duca moresche, forze d' èrcole, gagliarde, mattaccini e giuochi
è una terra poco favorevole alla vegetazione. d' annunzio, iv-2-1041: i crepacci di
, iv-2-1041: i crepacci di color d' ocra intersecati erano simili a una immensa
signor zanon... narra una storiella d' un certo brimboc, sposato mattamente da
miei, mercatanti di libri, evirati d' ingegno, e di cuore, e di
tali, dirò ad exsemplo di voi e d' altri alcune novelle le quali vi piaceranno
giunta che fu la regina didone alla ripa d' affrica con 10 suo navilio e volendo
non lì fusseno venuti, per punta d' arnje contradisse loro lo descendere in terra
di gigante mattamente feroce, sopra monti d' orgoglio, a dio movendo guerra,
da se stesso, lusingandosi di gioire d' una libertà apparente, la quale è vera
passare un giovane alla logica non corredato d' altro capitale che di tre autori latini.
mezzo alla strada per gettarlo sulle spalle d' una vecchia cerinaia intirizzita. cardarelli,
: tutte le altre storie e mattane d' amore che posso aver avuto prima e in
ruota ravvolta in un lembo di vela d' oriente. 4. stramberia,
bambini, / che forse al secol d' oro s'apprezzavano, / or dàn mattana
/ che muoiam di mattana e crepiam d' ozio. panciatichi, 235: se
aver in casa el tedio e mattanaménto d' una femmina, non ti curasti udire
sm. numism. antica moneta veneziana d' argento, coniata dal 1193 al secolo
: né era mai che una candela d' un mattapan non gli accendesse davanti dove dipinto
iv-372: le più antiche nostre monete d' argento ch'io m'abbia vedute, sono
mi par ch'abbian mestiere / né d' altrui né da me esser difesi;
matti elena e la fata morgana. d' annunzio, iii-1-478: sei tu tondo
pareva poggiata nel mezzo di una bolgia d' inferno, simile a un mattatoio d'
d'inferno, simile a un mattatoio d' uomini insieme a un lupanare. bocchelli,
i mattadori che non hanno più sembiante d' uomini ma di mostri marini. bocchelli
del mondo e accettare tutti i sacrifizi d' una disciplina egualitaria e penosa, non
di liquori / preziosi, mattadori / d' ogni più rara bevanda. 5
gargiolli, 130: il mattèllo è formato d' una quan grandi colpi di
teschi, gli entragni s'illustrano di pagliuzze d' oro e nastri rossi..
dei suoi matteggiamenti. = nome d' azione da matteggiare. matteggiarne (part
, quando il matteggiante senese -matto ma d' ingegno -gli scaraventò addosso il famoso sonetto
il ricci, a convincerne la risposta d' altrettanto folle che empia. bresciani,
verbi frequent. tità di matasse d' orsoio o di trama. quando si vuole
simil cicaleccio, ma i'mi contento d' esser tenuto da lei più tosto sciocco
, con una mano, l'orlo d' un paiolo, messo sulle ceneri calde,
antico tristéria, brutéria. questo spostamento d' accento può essere stato provocato da -erium
avevano insieme fatta tanta resia per via d' amore, e disse allora tristano come
scappata più vergognosa di tutte le donzelle d' oggidì, andava a cacciarsi ed
non so come scappino dalla bocca d' uomini di valore sì grosse cica-
fra giordano, 6-iii-87: chi desse d' uno matterò nel capo a uno, ove
usata dai celti; mazzapicchio. d' annunzio, iii-2-199: volete che vi cacci
matterùgio che s'era fitto in capo d' imparare a dipingere. -sostant.
giù che non si tratti se non d' un capriccio mattésco. nieri,
pisa, a chiunque il salutava o d' alcuna cosa il domandava, niuna altra cosa
raffrontai... matte due: ma d' una mattezza buona a nessuno, e
e studiateli e preparata l'altra. d' azeglio, 1-220: più innanzi ebbi
brutto stadio, che però durò poco, d' avere due o tre innamorate in una
più per mattezza che per altro. d' annunzio, v-2-853: una mia amica matta
come nasca in un animo questa mattezza d' appetir sì avidamente una cosa e insieme
appetir sì avidamente una cosa e insieme d' aborrir quell'unico frutto per cui si rende
scorso in tal mat- tiera / che d' ogni sacco al tutto tu se'sperso.
allor che placida mattina / vestita riderà d' un bel sereno, / esci pedestre.
'alla stazione, in una mattina d' autunno'. pascoli, 1054: qui
: qui non è broilo e foglia d' albaspina. / qui non se sente
focione di grande mattina ragunò 11 consiglio d' ateneo e fecegli sapere la voluntà di quelli
la mattina seguente, non parendo loro d' essersi abbastanza assicurati, risolvettero di tenerlo
giorno che non lascia nel mondo niente d' oscuro! 5. stor. signori
che non si dica. f. d' ambra, 17: io non sono al
all'anima nei raggi mattinali del sole d' autunno. verdinois, in: mi
/ sembra la nebbia mattinai fumare. d' annunzio, i-254: ai dolci tepori
scopa mattinale delle vie / biancheggiano falangi d' ali morte. tozzi, v-184: i
incontaminata. popini, ii-1185: percezioni d' un occhio vergine e mattinale che conducono
vergine e mattinale che conducono a pensieri d' una mente esperta degli assoluti e vogliosa
una mente esperta degli assoluti e vogliosa d' eternità. 4. sm. nel
santa lucia ', e il ritornello d' un girotondo. = comp. di
fare omaggio alla persona amata intonando canti d' amore e di devozione al mattino davanti
, 20-394: margherita si era usata / d' andare ogne mattinata / a guardar pecore
nella mattinata / ci fu lo spruzzo d' una scosserella. tozzi, vi-437: avevo
calori, le mattinate hanno qualche momento d' illusione primaverile. 2. omaggio
alla casa di lei, intonando canti d' amore e di devozione (ed era
tutte le altre burle, si arrossava d' ima bella mattinata fatta a la vedova
, ne la quale accozzò i primi musici d' italia e, con gli stromenti e
lor fatte le mattinate, e non d' arpicordo, né leuto, né canti
lèvati, bella, ch'è tempo d' amare. s. ferrari, vi-1080:
di sangue e di spirito la vita d' agostino sarebbe giunta all'ora della siesta
di mattinata. di mattinata ò bisogno d' averlo sbrigato. o non va a
sieno amadori di professione. = nome d' agente da mattinare. mattineggiare,
, 95: la seminata di buse d' una mandra mattiniera. — con
.. che narrava della bella figliuola d' un amministratore dei beni del nelson,
/ i raggi del mattin, purpurei e d' oro. f. f.
, / e traverso gli abeti tremola d' oro il sole. pascoli, 178:
bianche di susini, / parvero. d' annunzio, i-374: aprivano i paoni
come tutto sorridea quel dolce / mattin d' aprile, / quando usciva il biondo
era stesa / a sollevar le tende d' una chiesa, / le gialle e rosse
il gentil fior de l'ellade / d' omero al canto e a lo scalpel
? papini, iii-722: forse più d' una volta [michelangelo] rivide,
napoli dal 1892. scarfoglio [in d' annunzio, 1-524]: gabriele d'annunzio
in d'annunzio, 1-524]: gabriele d' annunzio, era venuto a napoli per
che produsse nella lirica, nella critica d' arte, nel romanzo. prisco,
senza interruzione, sempre. cielo d' alcamo, 85: se morto essere deboci
, né mattino: mai. cielo d' alcamo, 26: tu me lo lasci
il bene dal male. ubertino d' arezzo, v-230-3: s'egli è savere
: s'egli è savere far vita d' om matto, / ancor è bona tua
. catone volgar., xxviii-193: mostrati d' essere stolto quando lo tempo e la
farà villania. ariosto, 1-2: dirò d' orlando in un medesmo tratto / cosa
amor venne in furore e matto, / d' uom che sì saggio era stimato prima
costui truovò le genti sì perdute / d' ogni argomento, che di fredde vivande /
i-589: legando un matto al passar d' un ponte che passi sopra un torrente di
che dimora più a basso, sia sorella d' ortensio da bergamo o da sarmi,
ragazzaccio, vero originale di dilettante d' animali, matto spolpato, che aveva quella
3. posseduto, esaltato da uno stato d' animo (di gioia, di dolore
in ettor non possono dimenticare. detto d' amore, 361: perch'amor m'aggia
vinti e matti. ariosto, 27-43: d' ira e di furore è così matto
. di terese matte due; ma d' una mattezza buona a nessuno, e anzi
carducci, ii-2-345: è giovine pieno d' ingegno e anche di studi, ma
acceso affatto, / sempre in aria d' un bel matto. berchet, i-54
meglio a pensare alle cose sue. d' annunzio, iv-1-53: -a un certo punto
. salvini, 22-330: telemaco adulavano d' intorno / i cani matti d'abbaiar
adulavano d'intorno / i cani matti d' abbaiar, né a lui / abbaiavan vegnente
passeroni, 2-79: ruzzava a lui d' intorno / stuol di topi allegri e
tumultuante di riso, che mandava avanti d' un passo, la pecora matta da governare
! / la tua faccia è faccia d' uomo, / l'opre tue di leon
xlviii-6: dice alcuno over non podestate / d' amor matto lungiare, / in d'
d'amor matto lungiare, / in d' astener peccare. bartolomeo da s. c
ha tratto / da populoqia, e d' elba altri trecento: / son tutti avvezzi
, / ché per un matto guardamento d' occhi / vous non dovris avoir perdu
mai lite o differenza; / ma d' accordo volevansi un ben matto. c.
fresco o a olio, e parer loro d' averle ravvivate, quando l'avevano
g. capponi, 1-i-282: novella rivelazione d' una eterna verità, e (se
scoppio, spappolandosi in mille fuochi, d' ogni colore. baldini, i-197: i
. viani, 10-73: le macchine d' ima tipografìa... strepitavano a
, ma vi è impressa la figura d' un matto; e questa si confà
, / sopra lui corse in guisa d' una matta. leonardo, 2-314:
forza. ariosto, 11-7: ruggier pur d' ogn'intorno riguardava, / e s'
e una delle sue migliori doti è d' essere tanto da matti che i savi non
della testa ampio attorno il corpo. d' annunzio, 4-ii-14: nella gran sala rettangolare
opachi dei finestroni, avvivando i fregi d' oro matto su li scaffali di noce,
inchini, / in un cocchio scolpito d' oro matto. slataper, 1-38:
, ma smarrendo sul terreno il gemello d' ottone matto della camicia.
la stessa faccia;... d' oro son d'oro, lo ha.
;... d'oro son d' oro, lo ha. detto il ministro
in francese; che in gergaccio nostro d' orefice si direbbe: a matto;
', che significa sconsideratezza e stranezza d' idee. se non isbagliamo, certi
. se non isbagliamo, certi scienziati d' oggi tali due specie di persone indicano
, di sacrificio, di fede, d' ideale,... a lui che
un quadro o una saccocciata di napoleoni d' oro nella insalata di un'artista di
il fuoco nella fornace de'mattoni o d' altri vasi? mettesi di sotto,
e men bello. = nome d' azione da mattonare. mattonare, tr
fecero due camere, e chiù- serie d' assi. simone della tosa, 215:
simone della tosa, 215: la loggia d' orto san michele, ove si vende
mancai dar leggi e come accade / d' ergere i tempi e mattonar le strade.
antichi e di diversi colori, a guisa d' i vasi di maiolica. mercante in
lo sguardo assai lontano, / tutto d' or mattonato e di zaffiro. saraceni
che ha il muro di mezzo falsificato d' una isfenditura secreta, e mentre vede
ho in una mia villa un mattonato d' una camera, che per una mezz'ora
/ e fe'giù nel mattonato / più d' un palmo il ferro entrar. pirandello
, 1 aiutante ingegnere. = nome d' agente da mattonare-, voce registr. anche
pavimento di laterizi. = nome d' azione da mattonare-, voce registr. dal
la buchetta, vi si mette un poco d' un mattoncel tagliato, che allarghi il
vi-n-43 (15-3): ti fu dato d' un matton biscotto / nel capo,
e quelle rifece di mirabile grossezza, d' altezza e di circuito. antonio da
uno quarto e grosse uno ottavo. d' altre ragioni [si fanno] che sono
a poter gittar fuori ogni gran quantità d' acqua,... edificava. gelli
tirar sassi, mattoni, torsoli, bucce d' ogni sorte, la munizione solita in
risvegli l'anima de i secoli. d' annunzio, i-529: i mattoni bisan-
matoni o a pietre semplicemente fabricata. d' annunzio, iv-1-896: la casa era massiccia
delle mani, subitamente lo risanò. d' annunzio, v-1-353: è imo straccio che
s. v.]: * muro d' un mattone 'è quello grosso quanto
vinato, il mattone, ecc. d' annunzio, iv-1-12: un vivo bagliore
felice, scollata, che vestita d' un bell'abito color mattone pareva un
cavò dello erario ventisei migliaia di mattoni d' oro. g. de'bardi, 2-26
ne cavò... quindicimila mattoni d' oro e trentacinquemila d'ariento e
quindicimila mattoni d'oro e trentacinquemila d' ariento e di moneta quarantamila sesterzi..
aldi, xxx- 1-34: ciascun cercherà d' esser gagliardo, i... i
credo che tu pensi... / d' avere a far sempre picche o mattoni
* v.]: 'mi par d' avere un mattone sullo stomaco': roba
mattone. varchi, 3-55: d' uno che dica male d'un altro,
3-55: d'uno che dica male d' un altro, quando colui non è
che feron già, per ambizione / d' apparir gioiellate e luccicanti, / dar
, xv-137: ve ne giova, e d' andar sull'asinino, /..
', per dare, a mo'd' esempio, dell'asino a chi cavalchi un
, mattonelle e... capitelli. d' annunzio, iv-2- 1027: egli trascinò
maiolica il bel tappeto amarantino, variato d' azzurro cupo e di
su le mature mattozze / per saper d' ogni cibo; ogni massara / la sostanzia
massara / la sostanzia a sé trae d' un par di nozze. =
poliziano, 4-35: lorenzo de'medici d' un frate che in una disputa non
: ma tu, che ricco sei d' oro, d'armenti, / di terreni
tu, che ricco sei d'oro, d' armenti, / di terreni e di
'l coral che del sembiante / sempre velato d' artemisia bionda / tralucono soavi (in
/ dolcemente picchiando, mi risveglia. d' annunzio, iv-1-229: quando ho udita
in carne e ossa s'avvicinava, d' un'andatura presta e tranquilla. come
quando si referiscono a laude e reverenzia d' esso creatore, risplendono come luce mattutina
da le luci del re la dea d' amore: / ei mirò le finestre,
l'apparire del sole, che illumina d' un tratto la terra, al saluto dei
stende all'intorno, e delle parole d' un sol uomo. d'annunzio, i-197
delle parole d'un sol uomo. d' annunzio, i-197: freschi i vènti
e al suon de'bronzi matutini. d' annunzio, i-15: il suon de le
, fresco e matutino fiore, / albergo d' onestate e cortesia, / manna celeste
cortesia, / manna celeste e posa d' ogni affanno. bandello, 1-41 (
- non ho potuto chiudere un occhio. d' annunzio, 1-iioi: le tue parole
: le tue parole assempran le galline / d' un gallo senza cresta e senza canto
/ di lor mal non accorte, / d' altro mal non presaghe. 5.
ramusio, iii-309: nell'altre meschite d' altre terre cantano di notte come si
il prete] va al canale irruente d' acqua e si annega. -ant
di partenza per lo seguente mattutino. d' annunzio, iii-1-789: un'apertura verticale
educazione politica, una prova all'intelletto d' un popolo, perch'ei salga maturamente e
stagione per addurre a maturanza un grappolo d' uva. nievo, 883: quella legge
guadagnar tempo, fa valere il pretesto d' aspettare un momento più opportuno, di
, di procedere nelle riforme gradatamente, d' aspettare la maturanza del popolo. rovani
: zitella questa; tagliata a mo'd' uomo, con piè d'uomo; del
a mo'd'uomo, con piè d' uomo; del sesso una pancetta: imboz-
debitrice l'italia, come dicemmo, d' un subitaneo e, per così dire
2-244: abbonderanno quelli che imputeranno manzoni d' aver fiaccato gli animi colla scuola del
foglie e frutto è adornato: / lavora d' onne tempo senza mura; / da
.. sotto i geli del verno diventa d' acciaio maturando la sementa nel suo seno
dee intridere la sua farina con tuorlo d' uovo, e porlavi suso, perocché matura
. crescenzi volgar., 2-14: d' acqua corrente di fiume bagnato non si
poca costanza e sodezza di giudizio sua o d' altri, avesse lasciato l'occasione d'
d'altri, avesse lasciato l'occasione d' una compita vittoria maturare. sarpi,
egli agognava e maturava con ogni fervore d' opere e di sacrifici il momento quando lo
sperare si scaricasse sul mare, scoppiò invece d' improvviso sulla città. pimene, 7-493
elocuzione. soffici, v-5-516: l'opera d' arte verrà a fiorire e a maturare
di possonia maturossi la coronazione a re d' ungheria del primo nato dell'imperadore.
a suo bell'agio i suoi disegni d' insidie o di forza. mazzini, n-157
, 5-i-514: a ben maturar la vita d' alessandro, si troverà che un'oncia
. pirandello, 6-581: è incapace anche d' un pentimento vero, d'un pentimento
incapace anche d'un pentimento vero, d' un pentimento sincero, che potrebbe maturarlo.
1-iii-734: aveva nell'animo la dignità d' un sentimento squisito, di quello che d'
d'un sentimento squisito, di quello che d' anno in anno la maturava, s'
[gli uomini] son simili a quelli d' onde procedono e spesso migliorano; ma
si fa spiritosa, svelta, tiranna d' uomini, curiosa di segrete porcherie, eccitatrice
/ si maturano quelle ree giornate. d' annunzio, ii-642: bonaccia, calura
. tenca, 1-272: i presagi d' una nuova letteratura, di un'arte
un'arte nuova, non più esclusiva d' una scuola o d'una casta
, non più esclusiva d'una scuola o d' una casta, ma rispondente a
è maturato per tutto il dì ultimo d' aprile prossimo passato. magalotti, 9-1-19:
autore del trattato 4 della guerra nazionale d' insurrezione per bande '. 2
fior di aristaltea o malvanisco, / qual d' ispanica malva e di sativa, /
di malache et ibisco, / qual d' agria molochia maturativa / col lui carneo colore
giorni di settembre produrranno sempre maggior quantità d' acquavite. manzoni, pr. sp
avessi mai bevuto / che vino nero paziente d' edera / maturato sotto zero / su
vi si mette sopra formento o farina d' orzo cotta in passo o in acqua melata
carducci, iii-26-325: il fartisi carico d' un sonetto scritto da ragazzo, e da
ungaretti, i-71: sono un frutto / d' innumerevoli contrasti d'innesti / maturato in
sono un frutto / d'innumerevoli contrasti d' innesti / maturato in una serra.
da spassarsi fra loro senza la soggezione d' un uomo maturato dalle cure politiche più
] come spesso le contadine in vai d' aosta, in cui si presente la francia
veneziana usciranno oggidì i più bei maturati d' ogni politica. 5. elaborato con
dottrina, una trattazione, un'opera d' arte); deliberato in seguito a
pregio dell'italia, la giudico un trattenimento d' una spezie affatto separata da quella delle
maestà confessava nella carnaggia, o massacro d' aver fatto eccesso con suo dispiacere, che
e dei confusi / presagi, ombre d' immagini future / vive negli occhi non
prima della zangolatura. = nome d' agente da maturare. maturazióne (
accumulava. -evoluzione graduale di uno stato d' animo o di una condizione sentimentale,
di realizzazione tecnico-formale (di un'opera d' arte, di una forma artistica o
, per gli uomini e le memorie d' una grande epoca di storia, l'ora
il sole inonda / la bella stanza d' ima luce aurina: / freme la messe
serbare, coglierem salde e non maculate d' acerbitade, né troppo scorse di maturézza
[minerva] reca il spicato culmine d' oro, / granaro pien d'ogni
culmine d'oro, / granaro pien d' ogni biada e pien d'ogni legume:
granaro pien d'ogni biada e pien d' ogni legume: ¦ / nell'autunno pomi
o al macerarsi indarno le commette / d' inugual maturézza. pirandello, 5-317: i
.. e li maturano a furia d' ammaccature. 2. maturità fetale
. groto, 1-14: quantunque allora d' ogni parti ardesse la persecuzione di diocleziano
446: sempre s'è veduto e letto d' alcuno che nella tenerezza dell'età ha
tenerezza dell'età ha mostrato qualche maturézza d' ingegno e di pensieri. pisani,
pronto ad ogni occasione di stringere e d' occupare quella città, come fossero ridotti
maturità. leopardi, 34-204: come d' arbor cadendo un picciol pomo, /
questo piccolo tonfo vuol dire la rovina d' un popolo di formiche. d'annunzio,
la rovina d'un popolo di formiche. d' annunzio, iii-1-60: come i frutti
lo stato di avvenuta maturazione. d' annunzio, ii-672: al par di noi
noi chi seppe / distinguere il sapore d' ogni frutto / e la maturità del suo
di dante] grave e mansueto, d' onestissimi panni sempre vestito in quell'abito
tanto era cresciuto di corpo, e d' ingegno mostrava tai segni di maturità,
giudicio di diritta discrezione, né ragguardamento d' onesta contemplazione, né possedere maturità di
per maturità di giudizio che per ardimento d' esecuzione. brusoni, 9-299: non essendo
redi, 16-ii-14: venne il caldo d' amore e i primi frutti / fe'nascer
zanon, 2-xix-140: qual mai affare d' importanza fu ridotto a maturità, che
letteraria; eccellenza espressiva di un'opera d' arte; valentia acquistata da un artista o
figurazione del mondo esterno, la fase d' approccio, la maturità che si stende dal
arra di vita eterna, nutricandosi per effetto d' amore al petto di cristo crocifisso,
sarpi, viii-8: questa unica azione d' un tanto e tal re doveva bastare
, 74 (125): uno fedele d' uno signore..., essendo
... vide in su la cima d' un fico un bello fico maturo.
con rapportato serpente e con la cratera d' oro, essere in cielo dal mandatole
2-22: farai bollire nell'acqua calda orbacche d' alloro maturissime e in grande moltitudine.
, a coglierne quattro de'più maturi. d' annunzio, iv-1-880: dietro la dolce
-sento spurgare; questo mi par cenno d' isabella. -o voi siete pratico delle persone
., 26-55: o anime sicure / d' aver, quando che sia, di
casa e tante sedie, già matura d' etade, già da maritare per pieni anni
tosto manca di essere atta ai servigi d' amore; ed essendo di pari età,
rezze giovenili quel tal vecchio e maturo d' anni, che non li ritiene 1'
non li ritiene 1'istesso giovanetto e freschissimo d' età e senza sperienza. casti,
e già brizzolata conferiva dignità austera. d' annunzio, iv-1-128: l'altro medico
. la gente matura pensava una quantità d' altre cose. moravia, 1-6:
ultime angolosità dell'adolescenza trasparivano nel modo d' atteggiarlo. moravia, iv-251: una
era vigor di corpi, non ardor d' animi, marchiavano lenti e radi:.
: il prencipe di parma, giovine d' anni, ma d'avvedimento maturo,
di parma, giovine d'anni, ma d' avvedimento maturo, consigliò che si tagliassero
parmi aver la servitute antica / sciolta d' italia. chiari, 1-i-27: benedetta
quando egli dice dopo il maturo esame d' una opera sua, come d'una altrui
esame d'una opera sua, come d' una altrui: 'non mi piace '
, 4-1-230: francesco floris valentino eletto d' elna,... commissario generale del
stil fiorito'. il primo è stil d' autunno, il secondo di primavera.
molto bene. ha già dato lampi d' ingegno originale e ardente e colorito in
quelle [istorie] tutte piene mosterrei d' antichi uomini e valorosi, ne'loro più
sai., 7-168: ecco pensieri / d' uom che quarantanove anni a le spalle
che io di sottrar procuri / all'incendio d' amor gli anni maturi. baldi,
, un padre felice casati, uomo d' età matura, il quale godeva una
uom brandirà la scala di giacobbe. d' annunzio, vi-713: andrò, condurrò
. / si dispose operar con succo d' erbe, / ch'a più matura vita
, 8-7: lo spingeva un desio d' apprender l'arte / de la milizia
1-4-209: si faccia empire il tino d' uva senz'ammostare, in grappoli interi,
.. / quando vidi chi sol d' ore future / mi pasce e già mille
de amicis, xii-176: si trattava d' una signora matu- rotta, la quale
/ né mai provi gli arsenici / d' una gelosa inopia; / di fiori e
, 8-33: la vostra eccellenza è pur d' essa. ho penato tanto a trovarmi
con un berretto da ufficiale di marina d' un colore bianco-in-famiglia, con una borsa
al museo campano c'è un numero d' attrazione singolarissimo: gli 'ex-voto 'alla
dea ma- tuta, trovati negli scavi d' un tempio delle vicinanze. matuta era
nostri, si sono distolti da molestarci e d' ingegnarsi, come possono meglio offenderci a
carducci, iii-15-343: quando 11 cancelliere d' aguesseau volle recata in effetto la grande
mauriziano, gli altri nell'ordine della corona d' italia. = deriv. dal
numidi cavalli / con mischia oscena. d' annunzio, iv-2-983: -forse che sì
tramonto li vedi spiccare ieratici sul cielo d' opale, questi mauri delle dune d'oro
cielo d'opale, questi mauri delle dune d' oro, pregare allah, mentre sorge
surge da la parte maura, / d' odor, di germi eccitator sottile.
maus, sm. nome di un gioco d' azzardo. panzini, iv-410: '
'maus ': nome di un gioco d' azzardo. savinio, 2-37: nel
. tasso, ii-152: [vedo] d' ostili insegne ornati / i tempi e
] era quasi a similitudine del mausoleo d' augusto in roma. r. borghini
cose due mausulei 0 monimenti rimarchevoli. d' este, 42: terminati i grandi
attesi alla sua voce e scriventi. d' annunzio, i-961: vibra sommerso il tempio
il tempio cristiano / in una luce d' or gaudiosa, / da 'l mausoleo di
mia solinga è un mausoleo / d' austera vista e smisurata mole.
scaglia veruna, liscia, di color d' argento, velato di mavì, io credo
mavì lavorato a opera con un fil d' oro di milano andante. d'annunzio,
un fil d'oro di milano andante. d' annunzio, iv-1-215: il mare avea
iv-1-215: il mare avea il color verde d' una foglia d'aloes, e qua
mare avea il color verde d'una foglia d' aloes, e qua e là il
e qua e là il color mavì d' una turchina liquefatta. = deriv.
cozzo di mavorzie spade / atroci alme rapir d' al- ceo co 'l piede. graf
dalla fronte. -punto maxillofrontale: luogo d' incontro della sutura frontomascellare con il margine
antichi, costituito da gallette di farina d' orzo che venivano consumate condite con olio
[era] fatta di farina, d' aglio, d'acqua e di latte.
fatta di farina, d'aglio, d' acqua e di latte. =
. 2. bicchiere di legno d' acero. novellino, vi-98: avea
mediev. mazarus, mazerus 'legno d' acero, vaso '(p. sella
. del bene, 2-306: pertanto ancor d' altre schiatte possono in questo fluido serbarsi
con il sceptro, zioè una massa d' oro assai grossa, colla mazuca a
sì incassate come che gli pendevano d' intorno. = var. ven
sotto la cruda mazza / del sol d' agosto. 2. clava (
di caco] / sotto la mazza d' ercule, che forse / li ne dié
morì, essendo infermo e decrepito, d' anni settantotto. monti, x-2-328: intento
il popolo, e tocchi il masso. d' annunzio, iii-i- 808: madre
di distinzione sociale e valeva come sfoggio d' eleganza. c. dati, 93
avvolta di strisce spirali, anch'esse d' oro. carena, 2-38: 'mazza
si baloccavano con le mazze dai pomi d' argento. jahier, 3-129: hanno delle
: hanno delle mazze con le cifre d' argento e dei cappelli borsalino e passeggiano
pazzariello] con una mazza e un fiasco d' olio, saltando come un nero.
sovra un bianco corsiero e con una mazza d' oro in mano, venirsene innanzi agli
, 1-iii-514: istituì [carlo ii d' angiò] nel sagro tempio quattordici ministri,
quali otto avessero pensiero ne'dì festivi d' assistere in guardia delle porte del coro
delle porte del coro con una mazza regale d' argento in mano, donde presero il
palazzo della signoria, 217: dodici mazze d' ariento lavorate, pe'mazzieri, colle
: 'mazza ': grosso bastone d' argento o inargentato, intagliato di rilievo
in aria tarma del comune; insegna d' autorità che portava il mazziere posata alla
di porpora con la mazza del giglio d' oro e con la corona in testa.
con il sceptro, zioè una massa d' oro assai grossa. -verga del
bellori, ii-10: fece la mazza d' argento del cardinale francesco montalto, '
mazza sottile', che si porta per segno d' autorità o per ornamento. rezasco,
autorità del capitano generale. -lungo bastone d' argento o inargentato, variamente decorato,
di portinari. -ecco -gridano -le colonne d' èrcole del bello e del vero, della
e battendo sul pavimento l'alta mazza d' argento annunciano il nome della questuante.
pirandello, ii-1-247: reggeranno le quattro mazze d' un piccolo baldacchino di seta celeste.
sassi,... libbre iij d' acciaio. leonardo, 3-449: la mazza
clava o di spadice. d' annunzio, vi-858: tra le croci la
perenne. nasce nei paduli. -mazza d' èrcole: varietà di fungo commestibile e
. ditola scempia. famigliola di mazze d' èrcole bianche'... trovasi nei
nero,... il lauro d' india o sia mazza di s. giuseppe
(lepiota procera). -mazza d' oro o mazza d'acqua: lisimachia
). -mazza d'oro o mazza d' acqua: lisimachia { lysimachia thyrsiflora e
tozzetti, ii-125: 'lisimachia. mazzi d' oro. mazze d'oro'..
lisimachia. mazzi d'oro. mazze d' oro'... pianta perenne. si
colpo dato con tale arma. -mazza d' arme a focile: mazza d'arme
-mazza d'arme a focile: mazza d' arme caratterizzata dalla presenza di un'arma
per la piassa / ciascun si sforsa d' aquistare onore: / chi dà corpo
la mazza, e questi son gli uomini d' arme, perché, non potendo un'
accerchiato da molti cavalieri, [pietro d' aragona] si sviluppò fieramente, ucciden
di due mazze col pomo più grosso d' un pugno -l'una per parare i colpi
. malispini, 142: gli diede d' una mazza'di ferro in testa e
di quelle. inventario di alfonso ii d' este, 982: mazze di ferro da
, 982: mazze di ferro da uomo d' arme. saluzzo roero, 3-ii-212:
quale montaron guerrieri armati di corsaletti, d' elmi e di mazze di ferro.
sono di legno di palma, overo d' altro legno che sia forte; e con
. 22. numism. moneta d' oro francese del secolo xvii, raffigurante
arrighetto, 251: l'amore, digiuno d' ogni fede, è da sfuggire,
: che dio ve faga veder i nevodi d' i fieli d'i vostri fieli.
faga veder i nevodi d'i fieli d' i vostri fieli... e che
. cassieri, 182: i giovanotti d' oggi, americani o nostrani, sono
lo sai, livia? hanno ordinato d' amazar panfilo e tacito lo mena a la
a la mazza / condotto. f. d' ambra, 4-104: né so se
alla mazza, / e per via d' un, che le teneva il sacco,
foglio / che dica: « stuprator d' una ragazza »; / che ad ogni
quali per diversi modi le donne e figliuole d' altri conducono alla mazza.
3-80: 'mettere troppa mazza'si dice d' uno il quale in favellando entri troppo adentro
a medicina, / servi saremo e d' abito e di razza. -sottoporre
, cioè verso la metà del mese d' aprile, le mazze de'gelsi domestici sono
schifanoia e faria bene / un contrappeso d' un mazzacavallo. lippi, 6-86: facciam
giardino. nomi, 8-33: sopra d' una trave,... / aggiustato
ai nemici un grand'impaccio; / perché d' arcieri una gabbia di stallo / alzavan
un pugnel di sale e un po'd' aceto. = comp. da
mazzacòppia, sf. pesante martello d' acciaio usato dai minatori per frantumare le
usato dai cavatori di marmo. d' annunzio, vi-325: gli uomini minatori battono
. da mazzaculo; voce registr. dal d' alberti. mazzaculo (mazziculo),
.); voce registr. dal d' alberti e dal tommaseo. mazzaferrata
in mano costringe i sergenti di ritrovare e d' ardere i giovani. ottimo, i-158
/ ce n'è per tutti. d' annunzio, v-1-398: il sole toccò una
di calce. comisso, 5-80: d' improvviso aperse questa porta che dava su di
ma alla fine giliante gli diede d' uno mazzafrusto in su l'elmo, che
son grosse palle di ferro chiovate. d' annunzio, iii-1-643: ai beccatelli sono
sono appesi budrieri coregge turcassi, pezzi d' armature diversi, e poggiate armi in asta
e le parole infrasca: / chiedea d' achille la statura giusta / e di diomede
ii-22: * mazza frusto ': sorte d' arme dell'antica milizia, ed era
suo gusto, / e contro chi è d' umor sì disonesto, / bisogna adoperare
goldoni, vii-336: se vi viene d' intorno un bellimbusto, / un cacastecchi
mazzagatti, armi totalmente indecenti a persona d' onore, e proprie solo d'uomini
persona d'onore, e proprie solo d' uomini facinorosi e sicari [ecc.]
e digli che ci metta un pomo d' argento'. gargioiti, 132:
tutto meridionale. d' annunzio, v-2-238: un mazzamaurièllo grammatico
: un mazzamaurièllo grammatico sgrammaticato di terra d' abruzzi mi cominciò a friggere e rifriggere
]: 'mazzancollo ': specie d' erbaccia che fiorisce in maggio e mettesi
sì ottimo rimedio a tutti i versamenti d' acqua della citerna che con l'aver ripieno
vedersi una miriade di campanacci e campanelli d' ogni fatta e misura, appesi in lunga
braccia l'uno e larghi di sotto d' un quarto di braccio. baldinucci, 92
pannocchiuti de'selvaggi della nuova zelanda. d' annunzio, v-1-626: lo sceicco di
... del complicato armamentario degno d' un commensale di re artù, non escluso
mani e al mazzapicchio, uno stato d' animo confacente. -alabarda.
di quelli la infrascritta quantità e peso d' acciaio; cioè... in qualunque
, o vero mazzapicchio, libre ij d' acciaio. 6. figur.
legge... che qualunque facesse consiglio d' occupare lo regno, fosse mazzato e
3. bot. region. mazza d' èrcole (clavaria pistillaria).
. carducci, iii-28-206: reo spettacolo d' una nazione che a purgarsi dall'eroismo
una nazione che a purgarsi dall'eroismo d' una volta fatica a rifarsi una verginità
.. ebbe principio fin al tempo d' elio adriano imperadore (che fu intorno agli
versi a mazzastanga, perché l'aria qui d' intorno a firenze lo dà. redi
del fato sta scritto quante mazzate avete d' avere la settimana, quanti pugni e
, / dandone crudel mazati / sopra d' i posenti arnesi. -per simil
: lui un poco svanito dopo la mazzata d' un anno fa sugli ebrei; lei
mazzate sorde, mazzate da cieconocchio, / d' un rovescio levò l'uno e l'altr'
66-55 (v-240): per la spada d' orlando che non hanno, / e
fondo la rete della tonnara. d' alberti [s. v.]:
mazzerati presso alla cattolica / per tradimento d' un tiranno fello. buti, 1-726
(415): fatto prima sembiante d' avere la ninetta messa in un sacco
fieschi,... dato in potere d' andrea doria; che per vendetta,
amari, 1-2-12: eran rei sì d' altri misfatti; ondeché, giudicandosi il
\ ia£cl 'focaccia, pane d' orzo'; v. maza. mazzétta1
. bettini, 1-359: la mazzetta d' ebano, dono dell'amico luigi, aveva
, prendeva la sua mazzetta dal pomo d' argento. 2. martello di
si perda. -miner. martello d' acciaio leggermente arcuato, impiegato nell'industria
, vasi o altro lavoro di piastra d' argento, che si fa con tre martelli
percoteva le frasche con una graziosa mazzettina d' ebano guarnita d'argento. pirandello,
con una graziosa mazzettina d'ebano guarnita d' argento. pirandello, 8-330: dimenandosi
qua e di là, col pomo d' avorio della mazzettina d'ebano su le labbra
, col pomo d'avorio della mazzettina d' ebano su le labbra appuntite, si
arneudo, 1448: 'mazzetta': voce d' uso con cui si designa un dato
rosetti, 1-143: pigliarete radice d' ortiche oncie tre per sorte, di modo
due, e fate uno mazzetto d' ogni cosa. soderini, ii-183: lavata
catinella con acqua chiara, servendosi d' un mazzetto, o sia pennello, di
steccata ed un maz zetto d' erbe. ghislanzoni, 1-40: un mazzetto
accolto con entusiasmo. v'erano figlie d' operai che mi davano mazzetti di fiori.
prepararsi, non mancano mai quei mazzetti d' immagini, né quei finali bombanti che inciar-
. v.]: un bel mazzetto d' impicci. 4. bot. per
mazzetto di fiori: in pirotecnia, fuoco d' artificio che riproduce un mazzo di fiori
avvisò di mazzicare e non fece ragione d' essere ingoffato. -rifl. recipr
che percuote con mazza. = nome d' agente da mazzicare. mazziculare, v
recando appoggiata sopra una spalla una mazza d' argento o di ferro, insegna dell'autorità
... quattro mazzieri con le mazze d' argento. gemelli careri, 1-vi-95:
, 1-iii-514: istituì [carlo ii d' angiò] nel sagro tempio quattordici ministri
quali otto avessero pensiero ne'dì festivi d' assistere in guardia delle porte del coro con
porte del coro con una mazza regale d' argento in mano, donde presero il nome
, andava a prendere l'intendente. d' annunzio, v-3-420: ecco, sopravviene ima
comandargli che fra dieci dì si partisse d' italia. caro, 3-3-36: gli
altre cerimonie pontificie, recando una mazza d' argento su cui era scolpito lo stemma
il corteo. ramusio, i-73: d' intorno vanno diversi, come sono i contestabili
, e i suoi aiuti come cani d' un pastore, mantenevano l'ordine correndo
. 7. prov. d' alberti [s. v.]:
mazzini e dei suoi seguaci. d' azeglio, 4-iii-351: tanti nomi corrono di
metafisica dottrinaria, degni tutt'al più d' un mazzini o, peggio, d'un
più d'un mazzini o, peggio, d' un mazziniano. borgese, i-117:
agnel grasso, / l'ultimo avea d' agli un grosso masso. burchiello, 86
brulle, irte; ma c'era / d' autunno ancora qualche mazzo rosso / di
qualche mazzo rosso / di bacche. d' annunzio, v-1-245: è un mazzo
armadi di abiti passati di moda. d' annunzio, iv-1-9: io entrai. tu
si son vendute più di mille scudi d' oro. lorini, 150: archibugi ordinari
treccia a destra mano / un mazzo d' aironi a la bizzarra. c. dati
la traeano e passando presso dalla casa d' uno donzello del conte, nomato arduigi,
busini, 1-40: carlo ebbe nome d' aver rubato loro non so che mazzi di
questa ora 5 di nocte a dì 5 d' octobre 1511. commedia di aristippia,
che dà fuoco / al mazzo delle lettere d' amore. 4. serie completa
facendovi scorrere davanti agli occhi le carte d' un mazzo, vi dice che ne
fu di starne un mazzo? f. d' ambra, 4-63: di'che comperi
egli coltivava distribuendo fra i colleghi 'tàccole d' im- multidi 'o 'grive '
mettere, rispose: « de'mazzi d' anguille appiccate a quello anello ».
tigre terrena, / un mazzo gli presenti d' uomin morti. v. borghini
a un unico viso coi capelli proprio d' oro filato e le gote di giglio.
participare assai dello spirito, mal s'accordino d' andare in mazzo coll'altre. cattaneo
certi sacciuti, che son l'arsenale / d' ogni virtù, che fan di tutte
male, / son pari a quei che d' abiti strapazzo / fanno sfoggiando. l
statuto della gabella di siena, 26: d' ogne gierla di nebbio fresco in mazzi
molte... da lui credute d' origine latina. l. pascoli, i-252
ho scritte, quest'una ne sci iva d' un mediocre e mezzano. c.
gualchiera, che, mossi per forza d' acqua, s'alzano e s'abbassano
quadra, il quale, sollevato per forza d' acqua, ricade sul panno che è
giambullari, 1-1-460: non fu nessun d' intorno a quel pagano, / che,
non sarò più sitibondo, / daretemi d' un mazzo in sulla testa, / se
non posson più, è dato poi loro d' un mazzo in su la testa.
ben intagliata cum testa de omo o d' altro animale. sanudo, lii-434:
canne che gettano e pullulano certe mazzocche d' un palmo. mattioli [dioscoride]
è buono a far ripieno ai mazzocchi. d' azeglio, 5-i-16: in capo il
che stanno dipinti in su li panni d' arazzi; ma non hanno quello mazzocchio
4-90: aveva il duca una concubina d' un mirabil intelletto, la quale..
al gonfaloniere della giustizia e al capitano d' armata). pulci, vi-83:
nome di 'mazzocchi di radicchio'. -varietà d' indivia con foglie lunghe e lisce.
correva addosso. spolverini, xxx-1-186: d' innafiarlo [il riso] mostrando..
, / che ci resterà il segno più d' un mese / dove col pugno sul
alla traga- canta che pare che sieno d' una medesima spezie, se non che
negri, 1-647: il tetto antico d' àstrico imposto a l'eccelsa tua casa
anche un mazzolino pel nostro amico? d' annunzio, iv-1-68: le signore..
adunano insieme e si pigliano il nome d' un fiore per ciascuno; e di questi
pastore etnese, / succiando il femore d' un itacese, / con urli orribili divelle
di maniera che non si potè servire d' alcun maestro di mazzonerie, né di giovani
di mazzonerie, né di giovani o d' altri che gli aiutassero in alcuna cosa.
): quando le mandava un mazzuol d' agli freschi... e quando un
acconci are i mazzuoli di rose o d' altri fiori sì fattamente valea, che agevolmente
quattro chioccioline, o qualche foglia / d' appio, o voglia un mazzuolo di
e allo scarpello e cominciò a picchiar d' intorno ad una piccola statua, che veduta
. citolini, 323: il molino d' acqua,... il pestatoio con
* pers. sing. con uso d' obbligo, in funzione di compì, oggetto
amendare / certo, al mio parer, d' un laido errore. dante, inf
le nere clamidi nero, / scettri avean d' oro in mano: riguardavano me.
me che i tempi ed il desio d' onore / fan per diversa gente ir
non cui la battaglia più talenta / d' ogni riposo. manzoni, pr. sp
che di qua: e son qui. d' annunzio, iv-2-1116: -la primavera
-ant. in posizione enclitica. cielo d' alcamo, 176: avereme non puoi in
quando non vada retto; siate contento d' esser meco a porme / ne le man
: sì me noia omo ch'è d' esmanza / e no'vai una piuma de
no'vai una piuma de gaio. rinaldo d' aquino, 99: e la
, / mi me fa sofretoso. cielo d' alcamo, 170: tu me no
26-79: io sua non son, né d' altri son che mia: / dunque
fior de'tuoi gentili anni caduto. d' annunzio, i-133: me tengono avvinti
valore enfatico e pleonastico), è d' obbligo (in sostituzione di mi)
libertà me la scusavano di quel subito invagarsi d' uno sbarbatello in assisa. pascoli,
alla particella pronom. ne. rinaldo d' aquino, 109: però ti prego,
avenir chi me ne snodi, / d' imaginar capace / non son, s'a
ingresso. 8. con uso d' obbligo, nella formazione dei compì,
de'begli occhi i rai, / cria d' amor penseri, atti e parole.
quando sarà quel giorno... / d' un po'di marituccio anco per me
sentivano come me, ma senza bisogno d' esperimento, che per noi profani è più
mi, a me. rinaldo d' aquino, 118: un oselletto che canta
aquino, 118: un oselletto che canta d' amore / sento la notte far sì
. / come dicesse a dio: « d' altro non calme ». tasso,
che non sa o non s'avvede d' esser in me, perché ell'è l'
pennello, / fra voi direte, d' onde imbozzimossi / per entro me un altro
da solo, senza aiuto o intervento d' altri, con le sole mie forze.
! tasso, 14-493: ascolta quel che d' altrui scrivo e canto / e fra
. mazzini, 44-56: a proposito d' aria, ho deciso, pensando tra
l'ultimo inverno ch'io passi fuori d' italia. carducci, 531: io sento
keaton si riassocia per me alla stamberga d' un borgo toscano; il viso severo del
del poliamolo, con appena l'ombra d' un risolino agli angoli della bocca.
mèa1, sf. gioco popolare d' azzardo nel quale le vincite o
terza persona, intendendo ch'egli confessa d' avere errato o si chiama pentito
: meandrine fossili, che tro- vansi d' ordinario in forma di palle, talvolta anche
x-2-119: sopra una vetta, che d' albecco e d'ulma / signoreggia la valle
una vetta, che d'albecco e d' ulma / signoreggia la valle e i cristallini
rosai lungo i meandri / del ruscello. d' annunzio, v-3-289: vedeansi lungi per
profonde, / labirinti di vie, meandri d' onde. 3. per estens
, le loro interne superficie sono incrostate d' ingeromamenti meglio formati e maggiori. monti,
maggiori. monti, x-i- 271: d' autunno balen squarcia repente / la fosca nube
orientarsi, districarsi, trovare una via d' uscita. - anche: luogo appartato
orientarsi, districarsi, trovare una via d' uscita. buzzi, 236: ogni
di strada / confina col meandro fantastico d' una thule. e. cecchi, 5-232
meandro delle piccole valli solitarie. uscivo d' una nell'altra,, con ansia
il suo diario, a me pareva d' esser tornato cacciatore di queste ammirabili besticiuole
ma tutte ad'angolo e a disegno. d' annunzio, vi-119: il fregio d'
d'annunzio, vi-119: il fregio d' oro... si svolge in meandri
mi pareva di trovarmi dentro un'opera d' arte, tutta ordinata e consapevole;
severe sfumature dei colori; delle membrature d' un ordine di pilastri e del disegno d'
d'un ordine di pilastri e del disegno d' un meandro. 7. figur.
per tutti i meandri del pensiero. d' annunzio, iv-1-763: il proposito finale,
[s. v.]: meandri d' argomentazione. carducci, ii-8-349: cotesti
, 2-53: condur la causa per via d' andirivieni e meandri, perché non vengasi
, le loro colpe medesime hanno qualcosa d' alto e di splendido; nella strada dell'
prato di fiori / vider, coverti d' ombra, li occhi miei. buti,
dire che il granel dell'uva sia d' una struttura così artifiziosa, che quel
preso, né trovi poi più la via d' uscirsene, e sì anche trapassi nel
, cioè da dio che è principio d' ogni cosa. = voce dotta
meati, superando così formidabil reazione. d' annunzio, ii-839: enea / pe'meati
più sottili zampilli per l'aria da cannelletti d' ottone. c. e. gadda
chiudendo i meati de i legni ardenti d' onde esce la fiamma. g
se ne trovano i resti nelle torbiere d' irlanda e nella pianura padana.
. v.]: 'megachilo': genere d' insetti dell'ordine degli imenotteri, della
un altoparlantee dotato di pile elettriche. d' annunzio, v-1-310: gli ultimi comandi dati
nell'ansa risonante di megafoni / turbe d' ogni colore. soldati, 2-497: di
sembrato inverosimile, come sarebbe il suono d' una bestemmia sillabata a megafono nel silenzio
ritrovi del calen di maggio e dalla bara d' ima fanciulla incominciato si leva più che
fanciulla incominciato si leva più che umano d' accanto al cadavere di folco portinari e
occhi mentali quell'anima divinissima, ripiena d' amaritudine. pulci, 25-308: all'
ti sia devota, che, ripensando d' udire cogli orecchi mentali, sì come
qualunque cosa avesse potuto minacciare, piuttosto d' aver sempre nell'intimo dell'orecchio mentale
non paia volere, o di approfittare d' una qualche ambiguità o d'altro pretesto
o di approfittare d'una qualche ambiguità o d' altro pretesto per disdire le cose dette
coscienza larga paiono cosa onesta e prova d' ingegno; ma in certi casi possono essere
i due termini si possano raggiungere. d' altra parte la dialettica trascendentale dimostra che
intimo. iacopone, 1-16: godi d' aver delle pene mentali, / che
con tal differenza, cioè che alcune d' esse sieno mentali o intelettive, e alcune
santi dottori teologi, si trovano tre maniere d' orazione: mentale, vocale e reale
contemplazione, la quale è la specie d' orazion mentale più alta, più perfetta,
,... anche se pensato fuori d' ogni mente, è sempre mentale.
compiacere sovranamente nell'idea del suicidio. d' annunzio, iv-2-351: come potreste voi rappresentarvi
, che nell'atto di ascoltare un pezzo d' impegno, viene d'infilarsi gli occhiali
ascoltare un pezzo d'impegno, viene d' infilarsi gli occhiali. e che tra i
attributi della personalità, comincia una categoria d' individui supremamente più nobile per l'intervenimento
individui supremamente più nobile per l'intervenimento d' un principio al tutto diverso, che
zano nel pensiero. = nome d' azione da mentalizzare. mentalménte (
sua perfezione, per la quale egli promesse d' osservarli attuali e mentali. vai,
le sembravano il male più grosso. d' annunzio, iv-1-80: seguendola con gli
/ e al cuore gli farete un po'd' impiastro. ricettario fiorentino, ii-116:
del gregge, sazio di mentastri. d' annunzio, ii-700: soffiando dalle crespe froge
sentiva odore di mentastro e di fior d' erba medica fuso al fetore di qualche macero
che appena la mente o 'l pensiero d' alcuno le potesse comprendere nell'animo, ben
azione o anche a esprimere uno stato d' animo e a conferire maggiore espressività alla
, /... e testor figlio d' e- nope, / alla seconda mossa
negli ultimi tempi lo vedevi [il d' azeglio] andar per le vie di torino
volta faccia; / ond'egli, uscito d' equilibrio a quella / mossa, batté
pasolini, 7-59: la certezza d' essere è « la mossa della puttana
tutto e che forse aspettava una mossa d' aria a rifarsi viva. 4
. guicciardini, i-304: centocinquanta uomini d' arme,... per soccorrere i
la mossa ch'aveva principiata, ritirossi d' alberstan verso sachenbaussen. brusoni, 4-i-27
è in oggi assoluto dovere pel governo d' italia: guerra facile se fatta a dovere
loro mossa dovea essere a dì ventidua d' aprile lo dì di san giorgio. machiavelli
. testi, 3-302: le rivolte d' italia, e quelle particolarmente che per
prencipe e del regno. -mossa d' armi o delle armi: insieme dei preparativi
. bon, li-1-228: la mossa d' armi nello stato di milano...
forze di questa serenissima repubblica, che d' avvantaggio supera e l'incomodo e la
facilmente si comprendeva esser vicina gran mossa d' armi. botta, 4-146: la
. botta, 4-146: la mossa d' armi turbava singolarmente i padri del concilio,
dai paesi del sud s'apparecchiavano mosse d' armi, a fin di riconquistare le
e all'occupazione di san giuliano, poi d' an- necy, tenesse dietro l'incendio
acciò che neuna speranza o disiderio avessero d' addietro tornare, mossero. g.
mente radicando, con prefigere il quindicesimo d' agosto per il giorno della mossa. viviani
: la morte ha preso anche piacere d' uccidermi, quasi sul punto della mia
mossa delle nuove colonie loro per proveder d' altra stanza la cresciuta fruttuosa famiglia.
infamia e depressione de li malvagi uomini d' italia che commendano lo volgare altrui e
teneva aveva auta sì povera mossa come d' uno solo uomo, né nullo degli
mosse, spigner la lena, temendo d' incontrar il tracollo dell'incauto pensiero.
dell'animo fra diverse possibilità; stato d' incertezza. d. battoli, 7-2-168
animo di clemente, desiderosissimo oltre modo d' innalzare la sua famiglia. casoni, 3-4-
-strofe iniziale di una composizione; vocabolo d' avvio di uno stornello. carducci,
ora poggianti nel maestoso pur nella critica d' arte, come nel tenca e nel massarani
, li-2-364: succede una mossa indigesta d' umori e un pestifero seme d'affetti privati
indigesta d'umori e un pestifero seme d' affetti privati, che ha preso possesso
o alla gravità serena delle civette. d' annunzio, v-3-349: il ricchissimo impasto di
solo dato la mossa, con poco più d' un'ora di camino andai ad alloggiare
la cristianità n'era tutta in mossa d' allegrezza e di fervore. — essere
/ di tor costei, costor l'eran d' attorno / a vagheggiarla, non senza
, 3-ii-204: chi era sulle mosse d' andarsene e voleva quindi pagare.
: quel vizio radicato infin nell'osse / d' a — fare dama in
egli ammalò, e per partito prese / d' andarne in tolosana e fé la mossa
l'avaria, e immediatamente si ricordò d' essere partito col serbatoio semivuoto.
'sofferenza; ma pel gran desiderio d' arrivare a un luogo, partirsi prima del
mettersi in viaggio. f. d' ambra, 32: sono uscito fuori con
, 32: sono uscito fuori con animo d' andare al governatore a narrargli il caso
già licenziata in sicilia, al tempo d' aspromonte, quando garibaldi v'era stato per
per proprio conto. f. d' ambra, 4-38: io già volealo /
1-92: chi... crede d' essere in grado di escogitare e trovare
essere e delle qualità mie, con animo d' af fogarmi o di spaventarmi
a. cattaneo, iii-67: prima d' inoltrarmi nella vastità di quest'argomento, su
di mosso1, con valore di nome d' azione. mòssa2, sf. ant
tanto scender parmi, / c'amor d' ogni valor mi priva e spoglia.
, i-18: il motore suppone un punto d' appoggio, dev'essere in sé,
il viaggio naturale del reno non è d' entrar nel po in quel sito dove ora
bellincioni, ii-197: ahi dulce pietà d' un gentil core, / felice porta
ciaj, lxxxviii-1-385: negli ornamenti son d' assai tesoro, / zaffin rubin diamanti
tutto l'anno leggermente vi spirano. d' eredia, 21: l'oro gentil de
volto. pindemonte, ii-43: vele d' ostro, aurea poppa e argentei remi,
aria mossa di tramontana, si stava d' incanto. bocchelli, 2-i-673: ciò andava
fa soprattutto a tener desto un po'd' interesse... la corporatura del
di tempo, la vita). d' annunzio, iv-1-258: tornò a roma verso
fatte in un altro modo la visione d' una vita mossa e avventurosa. saba,
... / onde tremàro i legni d' oriente, / risplende in questa sua
de'tuoi piatosi pianti, / piena d' amore e, come vedi, bella,
de amicis, ii-371: un simpatico sergente d' artiglieria,... mosso a
disse: 'donne ch'avete intelletto d' amore'. idem, conv., i-1-10
tutti i pozzi ch'aveano cavato i servi d' abraam, padre suo, in quello
principi, mossi da vanità, dal timore d' essere con ingegno derisi smascherati e screditati
... / non ti rincrebbe d' un infermo arbusto / che, mosso anch'
-ispirato. lemene, ii-409: mosso d' aura celeste a parlar prende / lo
. intra i prìncipi cristiani una pratica d' un nuovo accordo, mossa principalmente dall'impe-
gozzi, i-n-147: veggonsi pure davanti e d' intorno a voi, eccellentissimo signor procuratore
boterò, 241: filippo, langravio d' assia, ritirandosi come perduto dalla guerra
l'iniziativa altrui: afferrare l'opportunità d' una guerra mossa da un'altra
salto, è necessario che quella corda d' onde la parte mossa si leva e quella
schiaffeggiare. documenti su margherita luisa d' orléans, 169: io vi
moneti, 222: per le spese d' un mostaccio adorno, / sterile fatto è
un mostaccio adorno, / sterile fatto è d' amaltea il corno. menzini, 5-67
ogni giorno un mustaccio diverso da quello d' ieri. saccenti, 1-2-116: o
...: avevano i pugni pieni d' uva e i mostacci violetti di mosto
di leone,... volto d' asino, mostaccio di pecora. 5.
le gallerie de'gran maestri del tempo d' oggi. marino, v-67: il
in sul mostaccio, / vuoi così tormi d' impaccio. c. gozzi,
tutta questa gran generazione / a biserta d' intorno si distese, / vari di lingue
, anche in rami spartiti da centinaia d' anni, conservarsi costantemente tra le persone
saprei / che cosa avete a farvi d' un mostaccio / ch'entro il ghetto né
t'avess'io mai conosciuto, mostaccio d' allice. oddi, 1-98: non t'
fortuna, accio che la fusse spettatrice continua d' un gran buco di culo che li
/ certo l'è da stimarlo più d' un puoco: / ma de gran longa
manca. marino, 18-95: tutta calda d' amor la bestia folle [il cinghiale
un animale. inventario di alfonso ii d' este, 2353: due vasi grandi
este, 2353: due vasi grandi d' argento da acqua dorati col mostaccio di serpe
: è gravida di grossi paroioni, / d' equivoche espressioni, / c'hanno doppio
, / che voi l'avreste detto d' un montone. = dal lat.
buoni a ritenere il capo. intrichi d' amore [tasso], 15: in
che hanno sopra allo zucchero quei rabeschi d' argento. s. manetti, 1-118:
o la metà di un mostacciuolo. d' annunzio, iii-1-495: -tenetemi prigione /
bacchini, in cui, a caratteri d' oro posti dentro a un ornamento rotondo
di piccoli mostacciuoli o rombi anch'essi d' oro, è scritto 'irene vivas '
addirittura e come implicitamente che quella disposizione d' alberi è opera premeditata dell'uomo. bresciani
, / si dièr per troia più d' un mostaccione. f. pona, 4-239
menando e mostaccioni, / un par d' occhiali al naso ancor tenea, /
di colori rettorici, 33: fu figliuolo d' uno che facea la salsa e stimperava
cacciato sopra una caldaia di rame piena d' uve spicciolate ben mature e buone,
gio. batta, mio fratello, mandò d' a- rezzo insieme con la mostarda e
ciamenti sono appunto la salsa e la mostarda d' amore. -situazione che provoca
la collera l'indegnazione per l'abbaiare d' alcuni bracchetti ch'ogni giorno mi sono
al naso la mostarda / e, pien d' ira, la ignoranza / del geometra
consiste nell'impiastricciare all'improvviso un grappolo d' uva sul viso di un compagno o
fermentare dei tini. = nome d' agente da mostare. mostatura, sf
monastero; chiesa. cielo d' a le amo, 52: se tu
.]: 'mostìmetro ': nome d' una specie d'areometro che serve a
mostìmetro ': nome d'una specie d' areometro che serve a misurare la ricchezza zuccherina
amabili liquori e de le vigne / d' inarime sassosa il mosto altero. campailla,
odor del mosto e il flutto. d' annunzio, i-46: i dolci mosti sotto
la mano, la leva fradicia di melma d' uva, s'impiastriccia il viso avidamente
verso, ma non può uscire fuora. d' annunzio, ii-767: s'udìa scoppiar
mosto / si liquefaccia in una bocca d' oro! pirandello, 6-262: era,
quel suo dispetto, come il fermento d' un mosto inforzato, in una botte
2. per estens. succo d' uva già fermentato; vino nuovo.
invito, o bella elpina; / beverem d' un nobil mosto, / grande onor
, le fanti vengano cariche di penzoli d' uva, di canne di sorbe,
vuole aver del mosto zappi le viti d' agosto. ibidem, 31: poco vino
, 183: chi va all'acqua d' agosto, non beve, o non vuol
molto salutifero ne'tempi caldi; ma d' agosto l'acqua comincia a incrudelire, e
comperare o fare comperare o fare mercato d' alcuno vino mosto inanzi kalen di settembre
, per minor spesa, in cambio d' amandole, incorporate di mèle, overo
cantante, saltellante, / che 'n vece d' aste e d'arco / tazze stringea
/ che 'n vece d'aste e d' arco / tazze stringea con la mostosa mano
vanità oppure l'intenzione di stupire o d' intimorire o d'ammonire, connessa con
intenzione di stupire o d'intimorire o d' ammonire, connessa con tale atto)
, 210: dove la superbia desidera d' avere alcuna escellenza e maggioranza, la
pomposa / fa mostra di cristalli in vece d' onde. castelletti, 22: si
, / condotto m'ha la mostra d' un gran lume, / credendo ivi
dove andavano: ed egli fe'mostra d' andar più innanzi. seneca volgar.,
vote; il che per le mostre d' animo nelle quali si truova il papa
. frugoni, 5-122: la lingua d' aurelia fu la mostra del cuore,
del mio dire non farò mostra: / d' or- golglio e di follìa nom pòi
fare bella mostra). cecco d' ascoli, 1448: fanno li cieli per
: il prezzo di questi fuochi [d' artificio] non è molto rigoroso, avendosi
stati a fronte / con gli uomin d' arme de la prima giostra. d
aveva mai messo a mostra una ricchezza d' idee così fondata. brancati, 3-155:
de'due [a- mantf] che d' animata neve / sembran due masse. brignole
il suo gastigo... / è d' a- doprarsi con burbante mostra / vicino
altri poi n'ho gabbati colla mostra / d' avergli confidenti. pallavicino, 1-529:
: nel vedermi, gli occhi freddi d' oliviero s'intenerirono, ma fece mostra
fatte portare alcune casse di pattacconi coperti d' una mostra di doble, me fece
sono mostre e segnali grandi di miniere d' oro e d'argento. cravaliz [gómara
segnali grandi di miniere d'oro e d' argento. cravaliz [gómara], i-35
in volto... le mostre d' una preoccupazione e d'una contrarietà appena
. le mostre d'una preoccupazione e d' una contrarietà appena vinte.
murtola, 7-1: non minor mostre d' arbori superbe / fece il signor su l'
ella è l'amicizia quel bel nodo d' amore, il quale s'intreccia per cagione
aresi, 267: vi sarà gran pericolo d' apportar noia a gli ascoltanti con far
campo marzio e fumo trovati ottanta migliaia d' uomini d'arme li romani. storie
e fumo trovati ottanta migliaia d'uomini d' arme li romani. storie pistoiesi,
terra dovesse essere armato di quattro pezzi d' arme. giov. cavalcanti,
: viveranno in comune, lege- ranno d' arte militare e navigatoria alli popoli e faranno
], ii-35: 'mostra': rassegna d' un corpo e riscontro del numero di soldati
tutti quelli che ho avuto l'onore d' avere sotto il mio comando. bar etti
di gente a cavallo, tutti armati d' armi bianche, con li cavalli bardati,
: v'è costume appresso que'popoli d' onorare anco le memorie de'santi,
massimamente lor protettori, con bellissime mostre d' esercizi militari. leti, 4-267: nel
mostra: campo di marte, piazza d' armi. bernabei, 62: obrobriosamente
: esposizione di opere, di oggetti d' arte (in partir., di quadri
idem, 5-118: furono creduti meritevoli d' un premio alla mostra de'prodotti dell'industria
... ad istituire una mostra triennale d' ogni industria. carducci, iii-10-257:
non ho veduto gli eguali nelle mostre agrarie d' italia. ferd. martini, 5-228
napoli a interessarmi alle sorti della mostra d' oltremare, sulla quale continuano a man
era forse cosa tutta innocente e propagandistica d' una ditta d'oli o di vini,
tutta innocente e propagandistica d'una ditta d' oli o di vini, premiata a
fare esperimento di loro in una mostra d' una storia di bronzo. -spettacolo
, ii-506: passo davanti alla mostra d' un ristorante, vi guardo dentro
e sconosciuta / fermi innanzi alla mostra / d' una profumeria / troveremmo una nostra /
: dovete però persuadervi... d' essere benissimo servito in correzione, in caratteri
collocate le canne. -disus. mostra d' acqua: fontana monumentale. 11.
. fiorio, 519: de le pelli d' a- mendue questi animali [il castoro
. lessico dell'inventario di alfonso ii d' este, 1212: mostre di raso cremesino
, 1212: mostre di raso cremesino lavorate d' oro. redi, 2-12: al
vestian le militari / mostre ma chi d' un saio e d'un guerresco / berretto
mostre ma chi d'un saio e d' un guerresco / berretto il dono avea
avea, lieto tantosto / come a pegno d' amor se ne fregiava.
l'uno, scritti nelle linee misuratrici d' ambedue: e l'ultima posta di dentro
cahimita. lessico dell'inventario di alfonso ii d' este, 2795: una mostra francesa
un qualche oriuolo di nuova invenzione e d' infinita perfezione, con maraviglioso artificio lavorato
rivolgimenti? grandi, 54: colla mostra d' un orologio in mano, osservandone i
. dopo averli rimontati, si posino sopra d' un piano per... ventiquattr'
figlio raimondo [dono] una mostra d' oro alla corriera, con catena, suggello
, con catena, suggello e chiave d' oro. arlia, 358: 'mostra':
, tenendosi sotto i piedi la mostra d' un orologio del primo impero, si
quadra, al solito, e tutta d' alluminio luccicante, in quella luce,
volta che alla fine di un verso d' ogni cantilena si troverà una mezza nota col
, che l'aveva trovata carina, d' una 'taille ', come disse,
, / come di selva o fuor d' ombroso speco / diana in scena
vecchia fotografia che, montata in una cornice d' argento, faceva mostra di sé su
in mostra nelle prime file, gongolante d' essere segnato a dito. cassola, 2-224
c. dati, 3-109: rispose d' aver portato a mostra alla signora una
e questa è la mostra ', quando d' una mercanzia non v'è rimasa che
e questa è la mostra': quando d' una mercanzia non c'è rimasto che
uno scampolo. e, scherzando, d' una cosa in poca quantità, e
non capelli, ma una matassa intrecciata d' oro filato. groto, 130: fatta
(di un sentimento, di uno stato d' animo, di una virtù, ecc
allora per savi religiosi e per mostramento d' astrolaghi fu sermonato in pergamo in firenze
francesi e gli spagnuoli passarono nei mari d' europa... pressoché tutte in
stanno a udire. = nome d' azione rà mostrare. mostranza (
di un sentimento, di uno stato d' animo, di un'intenzione, ecc
veder manifesto / lei far buona mostranza d' amore. -in relazione con una
vói donare / compitamente ciò che speri d' ella. 2. apparenza, sembianza
in vista, ben se 'l cor d' ess'è ripieno. pannuccio del bagno
pittori e scultori,... d' introdurli a scuole di altissima sapienza civile
: dove imparassero come virtù per mostranza d' illustri esempi s'insegni. 7
gronde, al ca- pannuccio, finimenti d' oro e fiori e fregi di sottilissimo
: quand'io mi fui umilmente disdetto / d' averlo visto mai, el disse:
, mostrò il suo viso stravolto. d' annunzio, iv-1-928: una erniaria,.
nicolao l'o- pere loro a fine d' intenderne il giudicio suo. della casa
alcune volte che i vetturali mostrano d' una sorte e portano d'un'altra.
mostrano d'una sorte e portano d' un'altra. -condurre in pubblico
chiome canute; / mostra, quasi d' onor vestigi degni, / di non brutte
pecchie amate, / che tesoro / d' ali d'oro / pur mostrate ambiziose /
, / che tesoro / d'ali d' oro / pur mostrate ambiziose / e d'
d'oro / pur mostrate ambiziose / e d' intorno al colle errate, / or
). guittone, 115-6: verità d' amico in te non pare, /