difetti del libello / che mostra dante signor d' ogni rima, / son duo sì
giudiziario, atto di citazione; atto d' accusa o di querela (anche libello
accusa o di querela (anche libello d' ingiuria). -anche: comparsa di
citatorie piene e di libelli, / d' essamine e di carte di procure /
, / io gli vorrei porr'un libel d' ingiuria. de luca, 1-15-1-115:
dell'accusa, per ottenere il permesso d' intentarla. manzoni, pr. sp.
(44): una tavola gremita d' allegazioni, di suppliche, di libelli,
ma né per ciò il bovadiglia lasciò d' imprigionarlo co'suoi fratelli, consentendo che
. v.]: 'libellula': genere d' insetti dell'ordine de'neurotteri, distinti
melanconica come di arpa è il ronzare d' un ape o d'una libellula danzante.
arpa è il ronzare d'un ape o d' una libellula danzante. pascoli, i-43
seguire i tremolìi cangianti delle libellule. d' annunzio, v-1-320: una libellula trasparente
ch'è all'avarizia contrario. cecco d' ascoli, 944: piccola faccia tien
né tutto a pena il mondo ripien d' argento e d'oro saria bastante a chi
pena il mondo ripien d'argento e d' oro saria bastante a chi con man liberale
, 191: con destra liberale / d' oro un fonte immortale / l'altro alessandro
dotta, lat. limitatìo -ónis, nome d' azione da limitare; cfr. fr
astio de gl'ipocriti, sotto specie d' amicizia, invitarono il verecondo giovane a dimorare
in lor casa alcuni giorni, per fine d' istruirgli, con più agio, nella
si pattuisce, ma solamente con titolo d' onorario si riceve quel ch'è dentro
libertà, non incontra limite alcuno. d' annunzio, iv-1-40: si poteva dire che
lotta di forze contrarie chiusa nei limiti d' un certo equilibrio. vittorini, 5-15:
, conc., ii-415: i limiti d' un foglio del 'conciliatore 'non permettono
. sui limiti topografici tra le lingue d' 'oc 'e d''oil '
tra le lingue d''oc 'e d' 'oil '. borgese, 1-87
il limite impuro di una capitale. d' annunzio, iii-1-1141: tu allarghi ogni
della trincea, confusi, inquieti. d' annunzio, ii-138: il videro un
, / il foglio e 'l patto d' udine. d'annunzio, 4-i-189: ai
foglio e 'l patto d'udine. d' annunzio, 4-i-189: ai due lati,
cristiana. -letter. orizzonte. d' annunzio, i-297: snella com'ebe gioia
è il limite della durata. -limiti d' età: v. età, n.
racchiusa la soluzione di un problema. d' alberti [s. v.]:
le radici di un'equazione 'limiti d' un problema 'sono i numeri tra'
, dicesi 'angolo limite 'quell'angolo d' incidenza dei raggi luminosi, oltre il
, lx-2-153: non eccedevansi i limiti d' una modesta familiarità. redi, 16-iv-127:
basta, perché trapasserei certi limiti. d' annunzio, iii-2-1028: non ti fidare
brutti fino agli ultimi limiti del possibile. d' annunzio, v-1-304: ora sono come
in un paradiso di progresso indefinito, d' incessante gioia senza dolore. e.
ordine di scritture, come il canovaccio d' un * basso continuo '. e segna
e si dirumpe in un gran numero d' idee fra loro contrarie. tommaseo
. 10. tecnol. limite d' impiego: quello fissato per l'utilizzazione
linea che chiude di lato la zona d' azione di uno schieramento militare, segnando
* limiti 'diconsi i punti dell'orbita d' un pianeta ov'ella si allontana di
s. v.]: 'limite d' una quantità variabile 'è una quantità
s. v. j: 'limiti d' un integrale definito 'sono i valori
quell'anarchia senza limiti ch'io tento d' introdur nella lingua: questi i princìpi di
e pressoché alla religion dell'italia. d' annunzio, iv-2-592: ambizione senza freno
rapporto con un altro). d' alberti [s. v.]:
ha la buona sorte... d' essere aperto da più fiumi e torrenti.
dell'acqua nei depositi, il razzolare d' un cane nei terreni limitrofi, assumevano una
, 4-96: si udì il rotolare d' una carrozza nella via limitrofa, qualche
discenti, quando si pigliano le vacanze d' un mese anzi che di dieci giorni e
si parla di somme o di sottrazioni d' intervalli, si tratta sempre di moltipliche
zool. famiglia di molluschi gasteropodi polmonati d' acqua dolce, con la conchiglia a
calcarea propria dei bacini lacustri; calcare d' acqua dolce. = voce dotta,
significa belletta, e belletta è posatura d' acqua torbida. tasso, 11-34: non
di palustre limo /... o d' acqua molle, / onde l'em-
sul limo / le biscie acquaiole. d' annunzio, i-498: sale dubbio vapor
limo della terra, avente alcuna mistura d' acqua. niccolò da correggio, 1-254
carne, anzi di terra e limo d' orti, / che toma in fumo.
fuoco egli dié vita / alla figura d' impastato limo, / e l'uomo diventò
parve veder mille saette, / non d' arco fabricato in nostro limo, / ma
ne stimo, / uscir degli occhi d' una bella donna. bronzino, i-51
, / come fu 'l primo non d' insania voto. fallamonica, 187: or
con vien che sian le menti sciolte / d' esto terrestre limo, e sollevarsi /
ed armoniosi, ma insieme con toro d' accio, d'ennio, di pacuvio e
ma insieme con toro d'accio, d' ennio, di pacuvio e di lucilio,
. bossi, 81: diconsi terreni d' alluvione gli ammassi di fango o limo,
i fiumi portano nel mare e depongono d' ordinario alla loro imboccatura. bacchelli, i-iii-
apresso sono sassi che tengano alcuna quantità d' acqua, massime quello che è rosso over
dolce leggiadria, ove secura / frizza d' amor giamai non cade in lime.
: e c'è di qua un odor d' erba limona / e c'è di
. montale, 5-80: s'empì d' uno zampettìo / di talpe la limonaia
. venditore ambulante di limoni. d' alberti [s. v.]:
due limoni, quando vedono ima coppia d' amanti ». limonàrio, sm
l'arrosti abbastanza, e mangia col succhio d' aranci, citrangole, acqua rosa o
allegati, di sottil buccia non buona, d' agro più acuto, piccante e forte
lunghi un braccio, limoncelli, ceste d' uva e di fichi. 2
limone. pratesi, 1-134: disse d' essersi sentita cascar le braccia, vedendo
, vedendo un uomo... d' una biondezza falsa, che ora pendeva
/ v'eran ben sei barlette / d' acqua di limoncini. carletti, 118:
ed alte quanto un comodo ulivo. d' annunzio, i-850: fuor de la muraglia
ricettario fiorentino, 11-73: le scorze d' alcuni frutti, come di cedemi, aranci
/ che invece di limone, empian d' agresto / o d'acido solforico i bicchieri
limone, empian d'agresto / o d' acido solforico i bicchieri? sbarbaro,
particola del trifoglio di semi. addolcita d' olio, ravvivata di limone, rimovevo in
, 6-285: un grosso anello a cilindro d' oro fasciante... con una
ispremitura. -limone giallo: giallo d' oltremare (v. giallo, n
coltura (v.), sul modello d' agricoltura, viticoltura, ecc.
sostanza amara, speciale, cristallizzabile, d' indole neutra, che si estrae dai
è dotata di proprietà astringenti; bietola d' acqua, statice. landino
2-212: presi... dieci grani d' ambra e tre di mustio, con
ricco che strae / la mano sua d' onne larghezza vana, / e la stende
e la piana / a lemosina far d' allegro core. novellino, 1-68:
(223): egli era figliuolo d' un povero uomo, il quale alcuna volta
modi riconosco l'ereditaria cortesia del duca d' urbino, e con obligo e con gratitudine
che un benefattore ci facesse la carità d' un asino, perché il cercatore non
cugina di mia madre, una libra d' otriaca buona; se volete fare a
122: elisabet, filia del re d' ungaria... sì era piena di
: chi maggiormente calpestali [i segni d' onor mondano] che san francesco, inchinandosi
, né facciamo ricolta nella memoria nostra d' intenzioni e idee limosinate qua e colà
de'buoni limosinatori. = nome d' agente da limosinare. limosinièra,
razze da macello). d' annunzio, v-2-453: il buon sauro roitelet
buon sauro roitelet, nato dall'incrocio d' un purosangue inglese con una giumenta limosina
: venuti sopra la limosa / riva d' un fiume, vide anime assai, /
sollecito intorno allo scavare in luoghi limosi. d' annunzio, ii-379: stava nel vado
terra limosa, cioè di terra e d' acqua mescolata, la quale si chiama
e piene di sai marino nel piano. d' annunzio, i-i7: pigra, limosa
più sinistra / sotto una cieca maschera d' amore. papini, iv-330: soltanto
ingenui, contemporanei o posteri, tutto d' un pezzo. michelstaedter, 137: la
poeti, de'cigni; al caro, d' uccello tarpato e roco; a lo
del mio mistero, / il profilo severo d' una sfinge che non ha nome.
. uomini senza studi e senza pratica d' armi... uscirono fra il
piccini: / viva le maschere / d' ogni paese; / le giunte, i
mannaro erano prestanome e maschere di gente d' alto affare, che teneva mano a tale
proteggere gli organi respiratori). d' annunzio, vi-1170: i combattenti avevano le
, e anche in professioni diverse. d' annunzio, v-1-213: rivedo le sue mani
): maschera antipolvere, a pressione d' aria, usata dagli operai perforatori nelle
di un circuito elettronico. - maschera d' ombra: nel cinescopio per televisione a
v.]: 'maschera fasciatura composta d' un pezzo di tela ampia quanto il
guarini, 1-89: questo è un secolo d' apparenza e si va in maschera tutto
l'anno. pur che altri appaia d' essere, non si cura d'essere da
appaia d'essere, non si cura d' essere da dovvero. fagiuoli, 2-52:
che 'l m'è parso alcuna volta d' esser io; tuttavia, levata la
tempo, spassarsela allegramente. f. d' ambra, 35: -padrone, io sono
, come si costuma in molte città d' italia, di poter d'ogni cosa
in molte città d'italia, di poter d' ogni cosa parlare liberamente con ognuno.
ebrei che fingono tutta la vita loro d' essere cristiani, e che all'occorrenza
, 27-1240: non c'era bisogno d' una rivelazione della sventura per accorgersi che
, n-iii-679: perché dunque c'è negato d' imitare 1 migliori scherzando? e se
principi e a'cavalieri ne le materie d' onore, dovrebbono almen contentarsi d'esser imitati
materie d'onore, dovrebbono almen contentarsi d' esser imitati in maschera.
mascherotto. tronconi, 2-162: s'accorse d' aver perduto il cappello. gli era
del mondo, la quale in scambio d' occhi aveva due lucerne di fuoco lavorato
, i-209: gl'innamorati avendo preso d' animo, / se ne van ratti al
. guazzo, 1-128: questo vizio d' orpellare e di mascherare il cognome e
e 'l muro, mascherata la reità d' innocenza e lo spavento di sicurezza,
ii-199: sopransi è a parigi. d' accordo col direttore vertemate egli ha mascherata
ragioni, quando si mascherano sotto il manto d' amore. pallavicino, 6-1-311: mascherando
profondamente e la mascherava con l'apparenze d' una più cupa ferocia. guglielminetti,
uno struggimento come di desiderio, l'ombra d' una tentazione che mascherava una vaga pietà
fatica stimo io meno conveniente allo scrittor d' una storia che... mascheiar tutte
modo non è possibile che il costume d' un'età o d'una nazione da un'
che il costume d'un'età o d' una nazione da un'altra apparisca. oddi
ed imbrattarla per cagione di picche e d' impegni! goldoni, xiii-387: oh
ha verso di me è una specie d' amore... e se io te
due vizi si mascheravano, come sempre, d' una pretensione che volea esser grandezza ed
... aveva deplorato l'obbrobrio d' un brutto impiastricciamento moderno che maschera le
, i-101: grandissimo obbligo gli hanno d' avere le donne [al piombo],
per esse [danai] in pioggia d' oro si mascherassero. g. gozzi,
maschera il dio di mosè da concetto d' anassimandro e trova rispetto fra voi.
le morti si mascherano da colera. d' annunzio, iv-1-510: filippo arborio aveva
. tansillo, 1-114: servitude d' amor, vagheggiamento, / portar pena,
grato, avendogli lui molto migliorato e d' invenzione e d'ornamento e di grandezza
lui molto migliorato e d'invenzione e d' ornamento e di grandezza e pompa quella
alcuni giorni fatti altri balli e fuochi d' allegrezza, con giostre, tornei,
delle volte figuravano alcuna arte o condizione d' uomini con suoi segni e arnesi e lavorìi
, e allora si chiamavano carri. d' annunzio, v-1-383: un clamore confuso
portanti in collo monachine e fratini cuccioli d' un anno o due, ed ho saputo
queste tue mascherate i guadagni dell'asinelio d' esopo. amenta, 2-7: — che
travestimenti di mercurio, di inorpellamenti, o d' incro stature, io per
ad accettare parecchi inviti di ballo in casa d' altri. mo ravia,
lord poeta nessuna miglior idea che quella d' un'altra mascherata romantica e di dar
di verità. 'fingono di contrariarsi, d' essere adirati. son mascherate! '
idem, 423: or de'tuoi figli d' avarizia amici, / fiorenza, ohimè
mascherata che si cantasse in questa guisa fu d' uomini che vendevano berricuocoli e confortini.
modo che nel carnevale conosciamo i mascherati. d' annunzio, iv-2-201: i mascherati mangiavano
: voglio che le diate ad intendere d' aver gran nimicizie e che la notte
di lode e sono di dentro foderate d' un sentimento di biasimo e di beffa,
caseggiato e dagli erici della sponda. d' annunzio, v-3-125: vagava tutto il
da una siepe di pitosfori, era d' uso che qualcuno (madre o zia
modo che prende certa somiglianza col muso d' un qualche animale. -fiore mascherato:
in qualche modo o al muso d' un animale o ad una maschera.
'dell'atlantico. = nome d' agente da mascherare. mascheratura, sf
, ma per sempre disincantato, pronto d' ora in avanti ad intravedere il male
n. 25). = nome d' azione da mascherare. mascheréccio, sm
ci portò da brescia, ducati x d' oro. leonardo, 2-375: il nervo
gl'invitati, abbigliati di ricchi costumi d' ogni epoca, d'ogni stile, d'
di ricchi costumi d'ogni epoca, d' ogni stile, d'ogni gusto,
d'ogni epoca, d'ogni stile, d' ogni gusto, secondo l'uso delle
fuori, e stipata di conterie, cavallini d' osso, mascherette. 4.
incappati di bianco, la testa coperta d' una calotta bianca, il naso e la
poveri tamburini e i pifferi per mancanza d' abito mascherevole s'erano velate le teste con
grandi come un pentolino di dua quattrini, d' argento, con belle mascherine. vasari
, per le molte mascherine e borchie d' oro. galileo, 5-159: quelle gran
o per qualche ricamo posto nel lembo d' un abito o per mascherine miniate intorno
o per mascherine miniate intorno alla gropperia d' un cavallo. tommaseo [s
il busto ornato di mascherini e borchie d' oro... ricciaie biondissime piene di
biondissime piene di bisantini, di tremolanti d' oro, e di perle e di mascherini
v.]: 'mascherino': nome volgare d' un serino d'angola, ossia uccello
'mascherino': nome volgare d'un serino d' angola, ossia uccello della famiglia de'passeri
: il linch, arbore di fiandra e d' ale- magna come il fladro, che
il nostro signore e di viso e d' ogni membro fu il più bel corpo
sole, / paiati un ma- scheron d' un carnovale. goldoni, x-382: sembrate
decorazione delle architetture, per i getti d' acqua nelle fontane (mascherone da fontana
commesse al vinci che facesse un modello d' un mascherone di tre braccia, il
/ o un mascherone in faccia d' un acquaio. buonarroti il giovane,
fontana o frontespizio mai / adornasse capriccio d' architetto. aleandro, 1-14: egli
opera è di grossi massi di pietra d' istria lavorati a bozze con bel cornicione
ghignando con aria di fauno lascivo. d' annunzio, iv-2-303: si reggono [
espresse seguitamele dal primo annibaie, come d' agostino, da lodovico, adorne con framezati
spallacci furono due grandi e belli mascheron d' oro. bisaccioni, iii-65: da un
suoi lavori, le tocca assai bene. d' annunzio, vl-m: tre mascheroncin alati
maschiaménte, avv. virilmente. d' annunzio, v-2-230: il poeta duro delle
maschiamente modellata dalle larghe mascelle, faccia d' antico guerriero, errava un sorriso timido e
arte senese, ii-91: die avere d' ogni braccia cavatura e ben maschiato e bello
di maschiatura. = nome d' agente di maschiare. maschiatrice,
schiatura. = nome d' agente da maschiare. maschiatura, sf
attrezzo detto maschio. = nome d' azione da maschiare. maschiétta,
due pezzi maggiori s'unisce per mezzo d' una mastiettatura co gli altri due pezzi
: dicesi anche un pezzo di ferro d' una serratura alla piana o simile con
-indole fiera e volitiva, forza d' animo, coraggio. algarotti, 1-i-26
non si conviene, né può convenire, d' adornarsi come femmine. pallavicino, 1-402
non aveva lasciata prole maschile]. d' annunzio, iv-i- 383: illuse
più confacenti alle loro bellissime forme. d' annunzio, iv-i- 253: portava
. carducci, iii-12-259: si tratta d' un'ottava e mezzo in cui orfeo
una facile e maschile dolcezza o leggiadria d' espressioni. carducci, iii-10-212: gran
, 6-137: si gloria [luciano] d' avere trovata una nuo -a maniera di
leggiadra ». castelvetro, 4-256: d' essi nomi alcuni sono maschili, alcuni
vestimenti maschili, pare che si vergognino d' esser femmine: ton- donsi alla maschile
prole nasce più robusta. vorrebbe il d' ovidio « limitare » la maschilità e la
altri segnali aveva una margine nella coscia manca d' un morso ch'egli ebbe da un
nostri [pastori] al primo incavezzar d' un puledro gli rompon la pelle del naso
mastii, perverrà alla corona il ducato d' orliens e lo stato di milano. cellini
giannone, i-165: in alcuni popoli d' oriente e di mezzogiorno la costituzione de'loro
nel 'trionfo della morte ', il d' annunzio vedeva isotta un po'come un
con colui dal maschio naso, / d' ogni valor portò cinta la corda. buti
, vi-778: questo non è parlar d' uomo ch'abbia animo / maschio. aretino
sudetti non... hanno petto d' opporsegli con una maschia risolutezza. alfieri
2-443: tali rimbombarono le maschie parole d' andrea colonna. cattaneo, v-1-15:
averlo spesso accanto, nelle cacciate. d' annunzio, v-3-718: mi piace la sua
fu questa neachile... principessa d' animo maschio, d'acutissimo ingegno e gran
.. principessa d'animo maschio, d' acutissimo ingegno e gran maestra ne'riti
allora si vide cosa fosse il regno d' italia senza napoleone, e a che
intellettuale (uno stile, un'opera d' arte). passeroni, iii-169:
lotta dei nudi e dei tori è d' una plastica maschia, unificata, quasi
. vasari, ii-502: le cose d' architettura vogliono essere maschie, sode e
,... di grecia, d' italia. niccolini, iii-36: in quell'
maschio di latina cetra, / poi d' amor giovanili e vecchi egregi / con
quest'altar appende, / e maschio incenso d' ognin- torno accende. f. d'
d'ognin- torno accende. f. d' ambra, xxi-11-96: togliemmo incenso mastio
esso, fu chiamata dai greci manna d' incenso; e la polvere, che
i lor maschi voi mietean di spada. d' annunzio, iv-2-666: l'attrice ardente
robusta. slataper, 2-358: credo davvero d' aver un sangue meno raffinato dei miei
meno raffinato dei miei amici di firenze, d' essere più grossolano, più tagliato a
bibbia volgar., i-85: il fanciullo d' otto die sia circonciso intra voi,
maniera che la canna tyv si riempia d' aria, tomaremo poi medesimamente a rimettervi dentro
1-94: disegnarete... li contorni d' un pieno di forma, quale si
che innanzi che esca lo autunno, d' avere gittato le due figure grande: ora
che dicesi 4 anima ', parlandosi d' altre forme. egli è bucato nel mezzo
.]: 4 maschio ': utensile d' acciaio che si adopera in varie arti
tramezzi, che i greci dicono diafragmi d' animelle, d'emboli et epistomi, che
i greci dicono diafragmi d'animelle, d' emboli et epistomi, che noi diciamo
maschi che dànno lo oglio alle lumi d' ottone formate a guisa di candele. d'
d'ottone formate a guisa di candele. d' annunzio, v-1-282: chiamo l'infermiera
maschio dove si custodivano i carcerati. d' annunzio, iv-2-965: era sorta la luna
giornata, allo sparo che sarà fatto d' un mastio subito sentite le 24 dell'
. magalotti, 21-158: in distanza d' un miglio de'nostri puntualmente misurato, che
: si dee ben notare che i nomi d' apollo e amore forse si deono porre
accommiatarsi repentinamente di quaggiù, e propio piacerebbe d' essere amata così! -disse adimara adi-
un maloro stampati, bandirono nuove leggi d' ortografia, ora schiotto che ci tiri
fare 0 indonnandone una maschia. più d' un reggimento. verga, ii-238: una
in uno maschile. = nome d' azione da mascolinizzare. mascolino (
, glosse, commenti e carte topografiche. d' annunzio, iv-1-540: a poco a
di roma, però senza differenza alcuna d' ordine, di grado, di sesso,
ordine, di grado, di sesso, d' età e grandi e piccoli e mascolini
tranne che nel fiero modo che hanno d' esser virili certe donne veramente donne
rima mascolina francese, che si trovò essere d' un gran servizio alla musica per i
mascoli, / pasti di timo e d' acetosa luggiola. -sessualmente vigoroso.
abito, un'acconciatura femminile). d' annunzio, ii-783: in un campo di
ma- scula / nike, nell'ombra d' un cumulo grande. panzini, i
1-54: questi quattro articoli mascoli sono d' un medesimo significato. 5.
mascolo, parlando delle bombardelle che avevano d' un sol pezzo coda e tromba,
14-1-420: si vedde che un anello d' ottone che messo nel mascolo combagiava ottimamente
la massima eccentricità arebbe capito la grossezza d' un giulio. -stantuffo.
524: 'mascone': ciascuna delle facciate d' un bastimento di qua e di là della
. 2. numism. moneta d' argento: masenetta. = voce di
masenétta1, sf. numism. moneta d' argento del valore di due bolognini o
granchi, o sul monte a scoprire nidi d' uccelli, nelle 'graie ',
cavaliere avvisò, un giorno, un coperchio d' uno nappo d'ariento e disse nell'
giorno, un coperchio d'uno nappo d' ariento e disse nell'animo suo: -se
suo dotto opuscolo monsignore giusto fontanini. d' azeglio, 6-558: posso dirvi i discorsi
. 2. complesso di uomini d' arme che, nell'età medievale,
: in questo anno guilglelmino, vescovo d' arezzo, nato della casa delli ubertini
de'signori di castel focognano, richiedendoli d' aiuto contro il vescovo d'arezzo. pisacane
, richiedendoli d'aiuto contro il vescovo d' arezzo. pisacane, ii-99: ogni
od accorto e giungere al regno. d' annunzio, iii-1-735: meglio campar la
sotto una masnada / che in coppa d' oro tracannare il tossico. -per estens
forte e sì bene che molti pastori d' intorno e molti cavalieri dela masnada di
ariosto, 36-63: un giorno che d' andar per la contrada / e da la
vi sopravenne a caso una masnada / d' arabi (e ricordarvene de'forse),
momento guerra contro le masnade papali. d' annunzio, ii-401: ecco espugnata /
. foscolo, xviii-316: una specie d' accademia o masnada di franciosi sbalestrati d'
d'accademia o masnada di franciosi sbalestrati d' italia sta pubblicando una relazione storica di
il male con violenza. 'masnada d' impiegati ladroni, d'ingegneri senza ingegno '
. 'masnada d'impiegati ladroni, d' ingegneri senza ingegno '. soffici,
: consistono... nella mancahza d' autorità su questa masnada di vecchioni sbilenchi
più fieri? forse cacciarono dal cuor d' antonio la santità che, pienamente di
grave e sentenzioso, ma in modo d' ogni fiore di leggiadria spogliati dovrebbero stare
vada / oggi bigoncia: / che d' acqua acconcia / colma si sta.
tanto da'ministri, né ha bisogno d' una masnada di manifattori, laonde non
infima classe. nievo, 34: masnade d' uomini, attruppati come le pecore,
s'imbrancò in una di quelle masnade d' assassini delle orecchie che vanno a cantare
fratello pensò alle masnade dei ragazzi poveri d' ombrosa, che scavalcavano i muri e
(femm. -a). uomo d' arme appartenente a una masnada; armato
. -in senso generico: uomo d' arme, soldato. -fante masnadièro:
che'tornava in una casa, che era d' uno masnadiere prossimo di giugurta, il
la corda tira / ed al tergo d' apolloj che partìa, / da vero masnadier
pochi giorni il re di prussia rifiutò d' ascoltare le insolenti proposte del tiranno della
, signor di faenza, per mano d' alcuni masnadieri, che di notte tempo dalla
salvo qualche scontro con masnadieri nei boschi d' alessandria, avea poca faccenda, sfogava
1-165: pochi violenti / spartiansi i campi d' un immenso e scarno / vulgo con
papini, iv-37: nella smania d' jacopone d'esser dileggiato e abbominato c'
papini, iv-37: nella smania d'jacopone d' esser dileggiato e abbominato c'è un
. piovene, 7-179: la società d' oggi è una società masochista, che
e xiv, consistente in uno spillone d' argento che terminava con pietre preziose o
nella oscurità, travolto / dalla massa d' eterna acqua, che sciacqua / pendula in
... mille quattrocento settanta torque d' oro e ducento quaiantasette pondi; e
oro e ducento quaiantasette pondi; e d' ariento in massa e lavorato. landino [
dettero la comandata somma e di ornamenti e d' oro in masse e in foglie.
tengo una gran casa, dove / d' argento lavorato ho già sepolti / molti
gemelli careri, 1-iv-5: i pani [d' oro] o masse sogliono essere
col coltello, facendone un mucchio sopra d' un piatto; poi, spolverizzandogli sopra quantità
; / poi intride, la massaia, d' acqua, farina e lievito; /
4-1 (391): tu vedrai noi d' una massa di carne tutti la carne
create. buti, 2-287: tutti siamo d' una massa discesa da'primi parenti adam
/ e voi accetta? e'siam pur d' una massa! muzio, 5-100:
i servidori / sian carne e sangue d' una massa istessa / con esso loro
ei di massa torbida e confusa / d' elementi tra sé discordi e misti / trasse
voi foste quella massa informe, / ove d' imprimer passeggiando piacque / a lo spirito
/ mostra il sembiante, e lei d' intorno avvolge / immensa massa che si
/ l'ippocastano, il pino. d' annunzio, i-680: questo m'è
a macco. ariosto, 34-77: ami d' oro e d'argento appresso vede /
ariosto, 34-77: ami d'oro e d' argento appresso vede / in una massa
lavoratori si fanno per nettare i campi d' intorno. b. corsini, 10-27:
che ingombrava il banco di studio. d' annunzio, ii-689: i pini,
ii-689: i pini, i pini d' ogni parte / mi serrano. agrio affonda
cinque misure di polenta, cento palle d' uve passe e cc masse di fichi
diece libre unite in una picciola palla d' oro. montale, 2-55: la gondola
rigido e tagliente / le belle masse d' or lucide e fine. misasi, 5-22
a dio. tanaglia, i-iioi: d' un iugero di questa [erba] in
leraggini, selva di ribalderie, massa d' immundizie, apti- tudine ad ogni perdizione
perdizione. alberi, xxxiv-424: sete d' accordo tutte, una vii massa / di
. gioia, 2-i-57: l'estensione d' un paese unita al grado di fecondità ci
gentilezza / né grande massa ch'orno aggia d' avere, / ma ponesi colà dov'
. pallavicino, iii-55: si proponea d' assegnare, sopra qualunque beneficio delle chiese
in massa e con ripartisi a capo d' anno overo a capo di mese o
le molte donazioni dei terreni e possessioni e d' altre sorti entrate, per dote delle
l'unione di molti poderi o pure d' un solo grande; però fu posto
mi de'dare, che mi puose d' una prestanza assegnata sopra la massa nuova
sopra la massa nuova, fiorini sei d' oro. 11. econ.
più facilmente alle cose di marte. d' azeglio, 4-ii-86: non solo il
sue condizioni sociali si trova posta fuori d' ogni azione diretta sulle cose pubbliche.
: luigi xi di francia, massimiliano d' austria, i tudor d'inghilterra possono
francia, massimiliano d'austria, i tudor d' inghilterra possono dirsi i re delle masse
macchine che hanno scemato cotanto la mano d' opera e l'impiego de'capitali, diventa
romanzate, dei vari tipi di romanzi d' appendice ecc. ecc.: su quella
cervello non concepisce una massa felice, composta d' individui non felici. carducci, iii-5-177
: la massa degli invitati si interessava d' altro. vittorini, 5-189: questo fu
nella massa della gente, che l'era d' intorno, un amico. pananti,
, / che non c'entrava il seme d' una zatta. manzoni, pr.
materiale del tumulto, è un miscuglio accidentale d' uomini, che, più o meno
dell'uno e dell'altro estremo. d' annunzio, iii-1-411: alcuni sono saliti
, o anche attraverso tutta la storia d' una letteratura, si rassomigli, ma tutta
si rassomigli, ma tutta questa massa d' una faccia medesima non sarà già composta
. cesarotti, 1viii- 101: già d' intorno ai poderosi aiaci / vedi formarsi
padroni avevan fatto un po'di massa d' ausiliari]. dizionario militare italiano,
essere usato nella lotta politica come forza d' unità contro le istituzioni o a sostegno
pena, mancandone, di scudi quattro d' oro, applicati, come di sopra,
a guastare tutta la massa de'liquidi. d' annunzio, iv-2-742: osservare ora le
s. v.]: 'masse d' ombra e di luce 'diconsi dai
v. piccati, 16: la forza d' inerzia combatte e vien a lotta coll'
martello; elemento che trasmette l'azione d' urto nei congegni di sparo o nelle
roccioso compatto che conserva nello spostamento unità d' insieme, anche se i singoli elementi
sismografi e accelerometri. -metereol. massa d' aria: grande volume d'aria avente
-metereol. massa d'aria: grande volume d' aria avente proprietà fisiche principali uniformi in
faginoli, 1-4-365: questo non è mo'd' andare innanzi, ve lo dico:
vi-383: -non sono io di carne e d' ossa? -no. -e che dunque
p. d' orzo; impasto, polenta', da (
le porte del santuario, massacrò le case d' intorno. pratolini, 6-61: è
, 1-445: l'ineliminabile rovello degli onesti d' essere loro soli massacrati dalle imposte «
, dinanzi a un gruppo di lapidi d' innocenti, massacrati in piazza da una
lontano, sul ripiano sparso di fichi d' india massacrati e squarciati; ma udii
potente e prepotente. = nome d' agente da massacrare. massacro (
, di bue o di bufalo. d' alberti [s. v.]:
, v-2-201: mi feci portare una boccetta d' acqua di colonia. e cominciai a
e delle braccia. = nome d' agente da massaggiare. massaggiatura, sf
energica bastonatura. = nome d' azione da massaggiare. massàggio (
della persona bagnata, durante tre quarti d' ora, ed usando a ciò acqua calda
destro con la gran cura dei bagni d' aceto? ma ho paura che ella non
sono al mondo / abbian di grazia d' esser mie massare / e di servirmi
e. gadda, 375: una massaia d' oro, poi: corteggiatrice avveduta:
masserina, / e talvolta la signora / d' un bel servo s'innamora.
. gli vennero veduti dinanzi la casa d' un ricchissimo massaro dui gran porci. palescandolo
a guisa di ben ordinato massaio la casa d' ogn'im- mondizia primieramente. a.
xii-206: costui m'ha l'aria d' un buono e semplice massaro o piccolo proprietario
massaro o piccolo proprietario di campagna. d' annunzio, iv-2-269: dopo due ore,
, fiduciario, responsabile di una corporazione d' arte o di mestiere o di altre
che, se el massaio avesse di bisogno d' alcuno denaio, che insieme co'rettori
il detto massaro de'pegni in pena d' uno scudo. deliberazioni del s snato
il ritratto de'quali, a capo d' anno, per un terzo si aspetti al
abbiano a procedere in guisa che né voi d' avermi creato consolo, né io d'
d'avermi creato consolo, né io d' aver lo accettato ci dobbiamo pentire giammai
ch'el signore fu venduto trenta denari d' argento, morendo lasciò cento soldi, e
i-89: la seconda moglie del barone d' arvelo era una monforte,...
garzia, e da promettergli una nidiata di d' arvelo, numerosi come le uova che
sm. numism. ant. moneta d' oro coniata, nella spagna musulmana,
tribù berbera dei masmùda. cielo d' alcamo, 27: tu me noi lasci
. / donna mi so'di perperi, d' auro massamotino. testi fiorentini, 4
sia 'bisante 'vale due parti d' un fiorino d'oro. medesimamente lo
'vale due parti d'un fiorino d' oro. medesimamente lo stesso valore si
. letter. massaggiare. d' annunzio, vi-654: carpentier è disteso,
, intr. ant. lanciare la voce d' invito al gioco delle carte.
, del quale è massaro, sopra d' alcuni beni, li quali esso patrone dica
del massellare. = nome d' azione da massellare. massèllo1,
quando egli è rammollito, coll'estremità d' una grossa pertica di ferro si cava dal
domò col maglio e col martello. d' annunzio, i-1091: il massello di rame
(con valore aggettivale): privo d' impurità, raffinato (un metallo prezioso)
, lapidari, con un formidabile dono d' ingiuria metafisica. -per estens. conglomerato
gran massarie, tanti giardini, / ricchi d' assai buon vini, / vi potrian
sera in una azienda o massaria appiè d' un monte. i. nelli, iii-149
ponte vecchio furono rubate dal minuto popolo d' ogni sustanza; e masserizie e arnesi
di masserizie ammonticchiati qua e là. d' annunzio, v-1-667: rivivevano le imagini delle
: rivivevano le imagini delle mie domeniche d' udienza, con un rilievo crudele: le
le spoglie de romani l'innumerabili libbre d' ariento sodo 0 coniato, i molti
sodo 0 coniato, i molti vasi d' ariento scolpiti e di gran peso,
1 fornimenti delle masserizie reali, le corone d' oro, le statue e pitture d'
d'oro, le statue e pitture d' egregi artefici si conducono a legger le
/ l'altro di paramenti ricamati / d' oro netto con nobil maestria: / e
80: ha la barba a foggia d' un bavaglio, che è quella masserizia
, e feceli dalla punta un poco d' oncino, e misse nella bisaccia.
grossi o vuo'de'fini, / d' un serrato lavorìo. bandello, 2-17 (
statuto della gabella di siena, 26: d' ogne massa- rizia che vanno e tornano
agio e securtate, è aver quazi pegno d' etternal vita. fra giordano, 1-187
17-1-81: vide seder su la porta d' ima casuccia due femine, l'una vecchia
scarti, di rifiuti; ciarpame. d' annunzio, iv-2-143: per intervalli, dinanzi
che insino allora, per migliaia e migliaia d' anni, non avevano mai saputo che
. pulci, 18-165: saren ben d' accordo, / ch'io non istò
di conservar sempre e con ogni sorte d' industria e masserizia l'avanzato mantenere,
masserizia della casa, e non con punto d' avarizia o di miseria. costo,
prudente donna si dispose di fare stima d' essere o fanciulla o vedova, ed
/ e che c'è egli? ha d' ogni cosa poco. -avere
. pucci, 4-287: deh quanto è d' aver caro un buon compagno, /
27-520: qualche volta, al rezzo d' un meriggio, all'orlo d'una
rezzo d'un meriggio, all'orlo d' una fonte, sul cacume d'un masseto
orlo d'una fonte, sul cacume d' un masseto deserto, ci parve d'
d'un masseto deserto, ci parve d' esser più sovrani dei signori del mondo.
di farli bene; 2 dalla maniera d' impiégar la calce; 3 dalla precauzione di
sue processioni, tappezzato di fiori e d' erbe; ingessato e impiastricciato di coriandoli
erbe; ingessato e impiastricciato di coriandoli d' ogni colore, di carnevale; massicciato
sm. disus. massicciata. d' alberti [s. v.]:
; lastricatore. = nome d' agente da massicciarex; voce registr. dal
sicciata. = nome d' azione da massicciarei. massiccio1 (
li templi, e calici e vasa d' oro massiccio ed ogni roba da vestire.
veste di broccato, il saio fregiato d' oro massiccio, i co- scioni di
massiccio, i co- scioni di tela d' argento, e maneggiandogli la gran collana,
il buonamico intenda il medesimo non solamente d' un legno figurato in forma di vaso
in forma di vaso, ma anche d' un legno massiccio, che ripieno,
egli voglia dire, inzuppato e pregno d' acqua, vada finalmente al fondo. n
splendevan negli angioli ricoperti da larghe liste d' oro massiccio. g. gozzi,
indosso e fornimenti sprezza / altri che d' oro e solido diamante. monti,
! avete pensato agli ornamenti, la corona d' argento massiccio, le sette spade,
curate senza eleganza, con un anello d' oro massiccio, ov'era incastonata una
tanti gioielli che aveva addosso: braccialetti d' oro massicci, anelli alle dita in quantità
di un monte folto di castagni. d' annunzio, iv-1-896: la casa era massiccia
pania al tiglio contro il cui sommo ciglione d' argento opaco si profila sul suo pianoro
baldinucci, 113: uno de'cinque ordini d' architettura [il dorico], il
del tesoro dei sifni, si direbbero d' un poliamolo più arcaico, massiccio,
giovinotta guercia da un occhio. d' annunzio, iii-1-1124: conosci il suo
con una faccia rossastra come il mattone d' un màstio infoscato dal tempo. pirandello,
una schiera continovata e massiccia come fatta d' un pezzo. montecuccoli, i-106:
: so che esiste [la patria d' angeli], / che ha il silenzio
, 405: parlai poi col medesimo sopra d' alcuni disordini molto massici e rilevanti che
talché quegli che veramente sanno s'offendono d' un tal nome, quasi alla soda dottrina
savio uomo, tanto rigido in fatto d' onore. -complesso. gentile
castello di giorno, ma l'un d' essi ci va qualche volta di notte!
nel principio fossero sì materiali e massicci d' ingegno, come andiamo talvolta farneticando. rajberti
solidi nel loro massiccio da per tutto d' uguale resistenza. 3. fondamenta di
sapesse dell'altro, ci siamo trovati d' accordo nel massiccio della questione. dementino
leggiamo versi composti da chi è ricco d' ingegno filosofico e sa ben usar la metafìsica
i quali si pensano che un pugno d' essi vaglia per far istar a stecchetto
monte massico, in campania. d' annunzio, ii-603: tutto il lazio è
solamente * faber ', l'uomo d' oggi reagisce alle mutate condizioni non opponendosi
mai offerto -è pensabile che l'uomo d' oggi non abbia una reazione e non pensi
sta a sentire. = nome d' azione da massificare. massile (
: qual massila fera / ch'allor d' insanguinar gli artigli e il ceffo / disponsi
: meco abbondava delle più belle massime d' un sana filosofia per farmi sostenere intrepidamente
caso di nuovo flagello, si tratta d' un libro aneddotico, che per tanto
ne'paesi bassi dava loro segno certissimo d' essere ingannati dalle arti spagnuole. f.
cerimoniale, di cui conosceva, meglio d' ogni altro, le più antiche tradizioni
153: la perpetuità del nostro governo d' immutabili massime e instituti si nutre.
sie- guono la medesima massima dei romani d' incorporare tra loro le reliquie delle nazioni
facchini, ed è massima di governo. d' este, 40: ebbe egli la
, e da tutti apprendere qualche cosa. d' azeglio, 4-i-217: molti italiani conobbero
governo mi giudicasse proclive alle sue massime d' ordine e di moderazione, o che
. pananti, i-220: io ripetea d' un tuon severo ed alto: /
così cogli uomini. non mostrare mai d' aver paura »... beatrice stava
, e su cui tutti erano in massima d' accordo. -nella maggior parte dei casi
il pudore sociale, e non essendo d' altronde subentrata ima sincera capacità di godere
segnalati o seguono a distinguersi i padri d' acherj, ma- billon, martene,
; massimamente che ogni officio e integrazione d' amicizia tanto è più grato a ciascuna
massimare una sentenza. = nome d' azione da massimare1. massimazióne2,
dette di massimazióne. = nome d' azione da massimare1. màssime (
fanno alle donne le lagrime negli occhi d' un uomo, massime se lagrime d'
d'un uomo, massime se lagrime d' amore! landolfi, 2-98: molta gente
polemico, l'incremento del profitto d' impresa. einaudi, 1-192: nel
= dal fr. maximisation, nome d' azione da maximiser * massimizzare '
e massimi contenenti del mondo chimico. d' annunzio, v-3-42: le macchine di
, 35-12: con amendue queste specie d' arti ornarono il tempio di cerere in
casalicchio, 354: o quello che mostra d' aver la cognizione delle razze de'più
più generosi cavalli, com'era quella d' irpino,... che tante volte
sbarbaro, 5-109: giornale, resoconto d' una giornata del mondo. ma pochi
via era questa e che noi potea d' altri ch'ella per lo figliuolo suo,
: io credo di rendere al re d' italia il massimo onore, quando io
condotto nel massimo silenzio tra noi. d' annunzio, iv-1-370: io tullio hermil,
corso li avviluppa e disgrega le penne d' addosso, e oltre a di questo li
per noi suol essere / figlia talor d' un sogno. pellico, 2-84:
f. villani, i-409: uomo d' ordine militare e del regno di sicilia
per malia di propensione forastiera e prestigio d' autorità che per opinione fondata e studio
vita de'mortali in varie genti. d' annunzio, i-43: forse i fulgidi scutati
145: la mandibula superiore è composta d' undici ossa, cinque per parte, ed
il prezzo massimo di alcune derrate, d' intimar pene a chi ricusasse di vendere.
. boriili, i-62: ventri pieni d' un impeto irresponsabile, bicipiti e mascelle
cupidigia che appassiona i giudici, siano essi d' altrui, siano di sé e di
via il massiz, rimane ancora coperto d' ima pagliuola negra del colore della castagna
. invar. mezzi di comunicazione e d' informazione di massa (come la stampa
innanzi si gettano e, come se uscissero d' un mangano, si veggono per aria
di liquefatti massi / e di metalli e d' infocata arena / scendendo immensa piena,
irsuti di lentisco / e di ginepro. d' annunzio, iii-1-938: è probo di
insidia giovinezza, / quella il lacciòlo d' erba del fanciullo. -masso artificiale
12-i-105: monsignore ha fatto in testa d' una sua gran pergola un muro rozzo di
anzi più presto in su imo poggio tutto d' un sasso intero. buonarroti il giovane
, da una altura, sulla cima d' una pietra in vetta a un masso.
mole / parea masso di ghiaccio. d' annunzio, iv-2-383: io m'inginocchiai davanti
inane sogno di poche anime grandi. d' annunzio, vi-1001: è [il generale
che vi facciate al core di quel masson d' argento dalla mia cornarozza, séte guarito
stan l'aquose particole divise; / e d' ogni corpicciuol flessibilmente / son le parti
nenni, già redattore del « popolo d' italia » e direttore del massone « giornale
capuana, 15-152: i lavori del d' annunzio, nella traduzione del d'herelle
del d'annunzio, nella traduzione del d' herelle si sono trovati come a casa loro
.. come l'unico movimento italiano d' avanguardia. palazzeschi, 5-108: bisogna sapere
. e. gadda, 6-81: relitti d' un'epoca andata al nulla, con
presso le tombe dei faraoni. d' annunzio, v-2-195: nelle mastabe di gize
nel mezo della chiesa, ch'è d' un fino alabastro, fatto come un
, fatto come un gran mastebè grossissimo d' intorno intagliato di diversi fogliami. ibidem
calcina, con pochissima spesa potevan far d' argento la loro. b. del
. aveva messo da per tutto mastelli d' acqua, uomini appostati per ghermire,
, fra l'andare e venire delle ceste d' uva, dei bigonci di mosto e
è di gran frutto e rendita. d' annunzio, iv-1-968: pochi giorni innanzi,
la cena / ubbriaca di mastika. d' annunzio, ii-61: i battellieri, /
godibile (uno scritto, un'opera d' arte). giusti, ii-534:
adagio adagio gli ultimi suoi bocconi. d' annunzio, iv-1-897: le vecchie,
e rispondeva con sarcasmo che pareva sdegno d' uomo superiore per tutte le meschinità dei suoi
la riva, xxxv-1-708: mangiando apresso d' un vescovo, tanfin k'el beve dra
biada quanto più bassa sia e quasi d' una fossa ai piedi l'aggiunghino, perché
, 190: sì 'l dee la nodricie d' aspre e di dure cose guardare di
costui... mi mandasse in fumo d' acqua vita quei pochi danari che ho
egli non poteva prendere medicamento alcuno prima d' andare alla visita de gli ammalati,
salvini, 13-238: qual dalle valli d' un monte / nel sembiante crudel cignal
mentr'ei mastica, / alla bocca d' intorno giù distilla, / e gli occhi
zucchero, il midollo e l'acume d' ogni recondita e scielta filosofia. siri
esser a me non può e non d' onore. -pensare, ritenere.
sdigiunare. papini, x-2-5: mi par d' avere quassù, in un monte,
eguale a quella con cui mi sembra d' averla scarabocchiata. brancoli, 4-294:
prolungare le abituali preghiere che egli sapeva d' altronde rendere interminabili masticandole insieme ai confetti
di grisostomo, o sia di bocca d' oro, con avere lasciato il più compiuto
di sé, per paura di peggio. d' annunzio, ii-106: gli uomini dalla
selce màsticano l'ansia / qual foglia amara d' alloro. pea, 8-131: l'
: fra i denti mastica un po'd' inglese, / il * turf ',
di vienna e poco o punto masticava d' italiano. alvaro, 8-84: ella
alvaro, 8-84: ella mastica un po'd' inglese e di francese. 13
pasolini, 3-380: adesso poi ne masticava d' ospedali, e sapeva quello che doveva
: tabacco da masticare. d' annunzio, ii-387: taciturno al tuo timone
a più riprese fino a renderla un bolo d' informe masticaticcio, come il bove la
, 190: sì 'l dee la nodrice d' aspre e di dure cose guardare di
disagiato e penoso, eccitavano quello sgorgo d' umori e di parole impazienti. calvino
masticato o fumato possa essere nocivo. d' annunzio, v-1-248: ripenso a quel ferito
3. morso, roso. d' annunzio, iii-2-370: come appariscono sulla via
in una determinata disciplina; rimasticatore. d' annunzio, v-3-10: quando vedo un deputato
temporeggiamenti, non so reprimere un moto d' indignazione. 3. sm.
apparato tritu- ratore. = nome d' agente da masticare1. masticatòrio,
uragano di rumori masticatori e di macchie d' unto. 2. entom.
masticatura. = nome d' azione da masticare *. masticatura2
con il mastice. = nome d' azione da masticare2. masticazióne,
ed affaticar troppo il tubo gastrico. d' annunzio, iv-2-312: udivasi la masticazione
delle foglie fresche di coclearia e molto più d' acetosa o di polpa di qualche
fresco e di grata acidità, come d' arancia dolce, di limone, d'albicocche
come d'arancia dolce, di limone, d' albicocche, di ciriege, mele,
dal lat. tardo masticatlo -finis, nome d' azione da masticare 'masticare'; cfr.
360: fidandosi di loro più che d' altri, molto li missero innanzi, tanto
servono di altro nei lor rimedi che d' olio di mastici, d'olio di scorpione
lor rimedi che d'olio di mastici, d' olio di scorpione, d'olio di
mastici, d'olio di scorpione, d' olio di camomillo, d'olio di trementina
scorpione, d'olio di camomillo, d' olio di trementina e d'olio del
di camomillo, d'olio di trementina e d' olio del cancaro che non vuò dire
, del quale poi ebbe grosso riscatto. d' annunzio, ii-713: io son gorgo
tilissime piastre etiam di diversa spezie d' alberi... in ogni
rovero. vasari, i-802: il legname d' albero da molti chiamato oppio e
]... non si può far d' altro che di cristallo, e s'annesta
ancora / più furibondo il grido d' oltretomba. g. raimondi, 4-29:
legnoso dagli agenti atmosferici e patogeni. d' annunzio, ii-149: [i buoi]
e molto allegramente, perché il mastice d' una fiaschetta che tenevo a tracolla,
che teneva appiccicata al cervello quella po'd' istruzione stillata con tanta fatica. bigiaretti
govoni, 6-226: muore il canto triste d' una mietitrice / in fondo a un
alla mia casa / nel fragoroso mastichìo d' una trebbiatrice. = deriv.
è molte volte pien di terra e d' altri imbratti. r. borghini, i-202
legno [per dipingervi su] sarà d' arcipresso o pero o sorbo o noce,
il mastino di maiorca, il mastino d' olanda, il mastino del tibet. -
contento, al corpo morto / già d' ogni onta sicuro anco fa guerra, /
forteguerri, 22-79: era più fiero assai d' un can mastino. cesari, 1-1-121
a'sassi a'sassi! e ^ utti d' un animo, levatisi come mastini rabbiosi
passa allato / ringhia ed abbaia peggio d' un mastino: / s'altri non
pelo, li rimenava al branco. / d' annunzio, iii-1-654: egli è un
la legò di sua mano al busto d' uno albero e la fece saettare con gli
la disconvenienza di questo fatto, spero d' aver a fare uscir voglia ad alcuno di
di achille bocchi, e dovette farla d' un gusto il più mastino e con
zucchelli, 82: la sola carnaggione d' una balena di mediocre grandezza si venderà
ma- stinotto e più di servo e d' uomo plebeo che di nobile.
specie si rinvennero in copia nei terreni d' alluvione dell'america settentrionale; e taluni hanno
buttano alla zanella. 4. opera d' arte (e in partic. romanzo)
-cellule mastoidee: sistema di concamerazioni piene d' aria, poste nello spessore della mastòide
parte carnoso, che presenta la forma d' un v, avendo la punta al
è posta dietro l'apofisi e serve d' attacco al muscolo digastrico. 'porzione
-sostant. muscolo della mastòide. d' este, 155: se il braccio destro
: l'elenco dei candidati; libro d' oro dell'aristocrazia di una città.
istituzione conceduta dal viceré di sicilia, giovanni d' austria, l'anno 1649 alla città
, divenne come chi dicesse il libro d' oro nella nobiltà locale. =
. / ei dalla scassa l'albero d' abete / levò, lo congegnò dentro
portava uno mastrapano, zioè uno bocal d' oro per bever acqua de fontana per
e deriv. mastrodatti (mastro d' atti), sm. (plur.
: determinò le paghe de li mastri d' atti. giannone, 1-iv-292: tiene
: il togliere un delitto dalle spalle d' un malfattore e il caricarlo su quelle
un malfattore e il caricarlo su quelle d' un innocente è l'impresa più regolare
nella mastruca. bontempelli, 19-163: d' inverno vi sovrappongono la mastrucca, quattro
. scient. mastupratio -ónis, nome d' azione da md [nu] stuprdre '
. delirium tremens. mani e piedi d' alcolizzati. mimica del coito per cinematografo
dotta, lat. masturbàtor -óris, nome d' agente da masturbàri 'masturbarsi
dotta, lat. masturbano -ónis, nome d' azione di masturbàri 'masturbarsi '.
era tonda ed aveva tre maniere d' erbe: l'una era come masturzo,
bordature sono intrecciate e cucite con fili d' erbe e le sue calafature sono di
vele o le tende. * matafioni d' inferitura ': pezzi di merlino o
o trinelle di filacce fissate agli occhielli d' inferitura delle vele per allacciarsi alla guida
notte. = voce ar. d' origine spagn., da riconnettersi con matamoro1
odori, matamugi, che son paternostri d' india di minerà. = dallo
quanta cenere vi voglia cuocere una matassa d' accia. macinghi strozzi, 44 (104
non capelli, ma una matassa interciata d' oro filato. n. martelli, 81
1 quali non altrimenti sembrano ch'una matassa d' oro. vasari, i-628: questi
con ali dorate e capelli di matasse d' oro, si pigliavano, quando erano tempo
che ebbe le vaghe treccie quasi matasse d' oro, ben n'ha fatto palese
524: per forza di cera e d' aghetti si uniscono [i capelli],
, si fermano, si rendono tutti d' un pezzo, una matassa intera.
un pezzo, una matassa intera. d' annunzio, iv-1-427: non ancora pettinati,
camera, a dipanare le grevi matasse d' oro dei suoi capelli. -pennello di
, e ne seca continuamente col mezzo d' una ruota sopra la quale passa quella quantità
dentro il corpo del vaso s'ingombra d' una tale scompigliata matassa di fila grosse
in un inestricabile intreccio di spire e d' anelli: diventati un sol corpo, una
andar investigando astrusi sistemi? quale svegliatezza d' ingegno per andar discoprendo, senza niente
scappar loro, l'intricata e confusa matassa d' errori, d'assurdi, d'inconvenienze
intricata e confusa matassa d'errori, d' assurdi, d'inconvenienze? giusti, 2-103
matassa d'errori, d'assurdi, d' inconvenienze? giusti, 2-103: vedi che
che laida guerra, / che matassa d' inganni! periodici popolari, ii-
, di complicazione. f. d' ambra, 26: questa è una matassa
fretta, o lettore, dammi un po'd' attenzione, ed aiutami ad esplicare i
ma alle volte un parere, una parolina d' un uomo che abbia studiato..
quella matassa, con esplicar gli affetti d' un ostinato amor volgare, animale e
. cicognani, 9-80: a forza d' assurdi l'imbroglio della matassa si faceva inestricabile
/ matasse di serventi / e viluppi d' amanti uomini e donne. siri,
stata matassa di quel capestro di brunello e d' ippolito. fagiuoli, iv-185: perché
fagiuoli, iv-185: perché il vii pensier d' anime basse / in vizio lo riduce
ad esserne certo, le straccio. d' annunzio, v-1-1057: laggiù a roma
intricata e dubbia; scoprire la soluzione d' un enigmacomplicato. firenzuola, 681:
xi-31: per il romano le cose d' egitto appariranno sempre come stravaganze. lascerà
uno ': fargli il mezzano, d' amori. bernari, 3-193: intanto continuiamo
': piccola matassa di roba sottile d' una data misura, come seta, aghetti
così dire, in infinito, a foggia d' una matas- setta di sottilissime fila.
gli dirò che questa è un po'd' una certa matassata, la qual vuol agio
ne cura l'essiccazione. = nome d' agente da matassare. matassatura,
del filato tessile. = nome d' azione da matassare. matatóre, v
certissima dimostrazione, fu degna per eccellenza d' essere chiamata matematica da'greci, come a
delle matematiche, tanti della teologia, d' arte oratoria, d'istoria, di poesia
della teologia, d'arte oratoria, d' istoria, di poesia e finalmente di
sua cagione prodotto nel voto o dentro d' una materia perfettamente omogenea. i. riccati
; e serbavano qualche cosa, assai, d' avventuroso, romantico e pittoresco.
stipiti cavi e ripieni di trofei, d' istrumenti bellici, matematici, musici. galileo
sue moschee sinan sviluppa il proprio genio d' ingegnere castrense di ponti e di fortezze.
ingegno italiano nell'accoppiare a tanta facoltà d' invenzione una temperanza così artistica, anzi
anzi così matematica, di distribuzione e d' armonia. panzini, iv-409: 'matematico':
: il dire anco (come si riferisce d' uno antico matematico) che il moto
cavalca, 6-1-92: la duodecima [specie d' indovinare] sta in considerare li punti
essenzialità, spirito geometrizzante di un'opera d' arte. papini, iv-1312: altro
statuto della gabella di siena, 26: d' ogne materazza, iiij denari.
a fior.... per vettura d' una sua materassa. s. bernardino
arco della riva era coperto da materasse d' alghe nelle quali è bello affondare le spalle
pericolo, versare in estreme difficoltà. d' alberti [s. v.]:
: questa [la carretta] avea d' oro la coperta et era / il mattarasso
coperta et era / il mattarasso tutto quanto d' oro. mauro, xxxvi-1-275: s'
sansovino, 6-46: in un cantone d' essa [camera] sono tre materazzi di
magazino dei matarazi ve ne siano sempre d' avantaggio, perché al tardi ne vengono
trasportammo [l'anita] nel letto d' una stanza della casa. tarchetti,
pneumatico formato da due serie di camere d' aria che si gonfiano e sgonfiano alternatamente
2-92: ascoltatemi, voi che, sottilizzando d' ingegno, vi vantate di essere scappati
esser che non avia fallo, / come d' arco tricordo tre saette. benci,
naturale, anzi imperfetta, e non d' altro vestita che di possibilità e prontezza
se stessa è solamente passiva e priva d' intendimento e di moto; né da
e 'spiritus domini 'è la mente d' iddio. gioberti, 1-iii-293: nelle
un ente completo, ma un principio d' ente). dante, conv
momento della nascita di una nuova opera d' arte, tutte quelle precedenti che erano
nella nuova forma, nella nuova opera d' arte.
: la vita è una guerra: guerra d' emancipazione per lo spirito imprigionato nella materia
sul terreno cristiano, lo spirito non è d' accordo con la materia, ma la
a sciogliere la morte. d' annunzio, ii-161: la cieca materia,
della vita materiale, o anche d' ingegno e di fare grossolano. p.
dicesi per ingiuria a significare persona priva d' ingegno e d'istruzione, o persona di
a significare persona priva d'ingegno e d' istruzione, o persona di sentimenti bassi
/ quantunque dicere ose, / son d' alcuna matera / fatte per lor manera.
comincia- mento, cioè che furo fatte d' alcuna materia, sì aranno fine
cerchio di ferro o di legno o d' altro, incontanente quella cosa, ch'era
/ cagion che tu dimandi, o d' oltre, in parte / fora di sua
fu rotta dalle pedate di tanta moltitudine d' uomini e di bestie, si veniva a
il gambo, attornovi un cerchio a uso d' anello d'una materia più frale di
attornovi un cerchio a uso d'anello d' una materia più frale di loro, non
, ii-314: si dànno più maniere d' impietramenti... la prima si è
ho trovato segnale alcuno di pietre o d' altre materie vulcaniche. settembrini, 11
candele, e l'una avesse materia d' una oncia e l'altra di due o
al freddo e a ogni cosa nociva e d' odore molesto. baldelli, 3-119:
dilatando un muro farse / parve, e d' armati mostri esser difeso. stigliani,
di tutte le altre materie di mare e d' acqua da noi finora esperimentate..
egualmente s'immargini colla corteccia che va d' intorno del tronco. crescenzi volgar.,
: se la vite del pergoleto ovver d' arbusto, ch'è d'intero tronco
del pergoleto ovver d'arbusto, ch'è d' intero tronco, nella terra robusta strettamente
robusta strettamente si poti e scalzata d' intorno si letamini e tra 'l terzo e
questa, quasi / discreta navicella, / d' altra soda materia, / che soglion
là le materie sopra il fondo. d' alberti [s. v.]:
luoghi per qualche altezza si vuoti. d' alberti [s. v.]:
.: intelligenza, acume, prontezza d' ingegno). -materia grigia: v.
o immortale, consiste di materia e d' anima. certamente tutti i corpi viventi
frale, / un buffo, un fior d' estate in mezzo l'erba, /
combattevano la lotta suprema della vita. d' annunzio, v-1-232: mi sembra di
stasera, / recipe e fa ricordo d' un rottoro: / canfora, verderame e
medesimo un tumore della figura e grandezza d' un rene, quale tagliato per traverso,
includente dieci-dodici ascessetti grandi quanto un granello d' uva e pien di materia trasparente mucillaginosa
serpenti, di bava e di materia d' appestati, di peggio, di tutto ciò
stravolte fantasie sapessero trovar di sozzo e d' atroce. massaia, x-170: questi ammalati
che esce dalle piaghe. 'materia d' un agnolo che schizza strizzandolo. materie puzzolenti
materie puzzolenti, sciolte, dense'. d' annunzio, iv-2-322: il giorno dopo,
. e tutta la parte prese l'apparenza d' un nido di vespe, d'onde
apparenza d'un nido di vespe, d' onde sgorgavano materie purulente in abbondanza.
basilio, e pare ci sia un po'd' infezione. domani il dottore gli deve
, or odi di che vestimenta: d' una brutta e vile pelliccila, tutta
, costringendo le divine materie a vestirsi d' umanità e l'umanità quasi a transumanarsi
dal suo reame, non solamente il duca d' alansone, ma con monsignore della nua
i monti a te da le colline / d' italia verdi profluì l'ingegno / e
profluì l'ingegno / e la bollente d' igneo vigore / materia umana. d'
d'igneo vigore / materia umana. d' annunzio, v-1-283: divento una materia non
uomo o della macchina, in opere d' arte, in prodotti industriali o artigianali
: molti sono che amano più d' essere tenuti maestri che d'essere, e
amano più d'essere tenuti maestri che d' essere, e per fuggir lo contrario
che sia di buona materia, cioè d' oro puro e fine. savonarola, 8-i-95
e 'l pomo le fe'gemmato e d' oro, / con magistero tal che perde
e il bronzo, / quasi foglia pieghevole d' acanto, / ghirlandò le colonne.
secche, di vallonea, di olio e d' altre materie prime cogli scali del levante
: alberi da materia ci si truovano d' ogni sorte altissimi, grossi e buoni
si sia la cagione, ora è d' incanti / secreta stanza e for- midabil
alcune chiese, povere di materia e rustiche d' artificio, ma preziose per la pietà
materia da lui composta dopo quattro mesi d' indagini e di pruove: s'era accesa
qui l'autore non ha fatto menzione d' un'arme da dosso che più d'ogni
d'un'arme da dosso che più d' ogni altra è in uso a'nostri
menar le mani e non da scherma. d' annunzio, iv-i- 69: l'
de la prima canzon, ch'è d' i sommersi. idem, purg.,
il filelfo] una 'etica 'd' aristotile, ma non con quella dottrina
portare sopra la mensa, in cambio d' opportune vivande, carri trionfali di zucchero
. v.]: 'materie d' insegnamento ': le cose che il maestro
di tempo, insegnare. 'materie d' obbligo ': quello che lo scolaro è
conoscere i rimedi, la loro maniera d' operare in su l'economia animale,
vi prego, se vi rimarrà un po'd' ozio dalle tante vostre occupazioni, di
chiuso. statuto della società del padule d' orgia, 147: queste sono certe provisioni
messer tristano s'era trasfigurato e scambiato d' arme. boccaccio, dee.,
dei costumi. sarpi, i-1-45: d' alcune cose posso provvedermi da me; delle
a te avrei voluto ricercare le cause d' un'impressione così intensa e tenace.
principi e a'cavalieri ne le materie d' onore. sarpi, viii- 104
mente pubblica, scevra di cupidigie e d' inganni e costante. g. ferrari
un presidente dell'ordine procuratorio con titolo d' inquisitori di stato e con autorità di
della reina rosana, 17: istando d' infino a ora di conpieta in questa
braccio, e sengnola e benedisse. trattato d' amore, 6-5: chi vuole aver
in qualsiasi materia, che ha potere d' indurre una tal seconda natura.
in questa nasce cruda, / ma d' agnol ha sembianza e porta vanto / col
bene, cioè a questo secondo è materia d' acquistare nominanza e a quello primo di
8: lo savio uomo ama d' avere amico, non tanto perché gli
a farsi vana, a dare materia d' ardere ed a bruciare una anima,
francia avanti di questa pragmatica un milione d' oro per materie di benefici, ducentomila
tutti e'signori et tutte le potenzie d' italia per avere aiuto, e non venire
ordinariamente dalla prep. di (anello d' oro). 24. log
.. dove che la materia, solamente d' attorno alla verità o falsità consistendo,
questo breve lavoro, esaurita la materia e d' avere sciolto un problema cotanto difficile.
, i-76: le frittate non siano più d' un ovo, in materia che un
, 19: ferdinando di toledo, duca d' alba, usava di dire che in
è per intendimento di più non rimare d' amore, ma però che ne la
hanno tolto materia di dire al presente d' amore. boccaccio, dee.,
bisognò scantonare al più presto. io so d' altronde per lunga esperienza che in questi
che in questi colloqui bisogna essere provvisti d' immaginazione, trovar sempre nuova materia al
, discrive l'autore essere a guisa d' un corno il quale diritto fosse, e
imperò che tutte le facoltà hanno bisogno d' alcuni istrumenti materiali. tasso, n-ii-515
se le chiese materiali nostre arebbono bisogno d' una sferza di fune e d'ima
bisogno d'una sferza di fune e d' ima purgazione come quella che fece cristo
o de'muscoli in corpo vivente, o d' altro corpo in moto: contrario a
e 'forza morale ': non solo d' un uomo, ma d'un popolo,
: non solo d'un uomo, ma d' un popolo, d'un governo.
un uomo, ma d'un popolo, d' un governo. ardigò, iv-23:
riusciva quasi offensivo, come noncurante sprezzo d' aristocratico verso l'uomo venuto dalla marra
... alcuni strumenti da sacrifizio, d' oro mescolato col rame, che,
e degnissimo strazio a una civiltà che viveva d' ombratile ozio e di materiali godimenti.
dietro agl'interessi materiali, andò superba d' un'industria conquistata, e non si
ogni comparante che mi fosse venuto fatto d' addurre de'comparati..., materialissimo
.. a petto delle nostre penne d' oca che ora adopriamo. g. gozzi
nel principio fossero sì materiali e massicci d' ingegno, come andiamo talvolta farneticando,
per lo più sono e debbono essere d' ingegno non punto servile o materiale,
suscita in se medesimo con una specie d' attività spontanea diversa d'ogn'altra:
con una specie d'attività spontanea diversa d' ogn'altra: di maniera che lo stesso
ed a lui inserviente, secondo la natura d' attività interna o la forza esterna da
non giunge a conseguirla se non dopo d' avere superate delle grandi difficoltà. manzoni
, n-iii-1060: questi nomi di segno e d' imagine possono attribuirsi non solo a la
due guise, da noi distinte, d' imitar le parole. cesarotti, 1-i-92:
di fanciulli, perché s'abbia a credere d' avergli insieme educati; non basta,
e possibile in italia quella materiale unità d' accentramento di cui sola la francia ha
un qualche termine piuttosto che un altro d' ugual valore, senza che sappiamo noi
credo fosse mai troppo bella [la contessa d' albany], di forme massiccia,
mandò novanta miglia lontano, su monti d' antichissime selve, a recidervi gran corpi
antichissime selve, a recidervi gran corpi d' alberi, a apprestare ogni altro materiale convenevole
di detriti trasportati e depositati dai corsi d' acqua. - anche: sedimento geologico
i-161: fecegli pagare cinque mila scudi d' oro in contanti, e per fine gli
boccardo, 1-857: il materiale mobile d' una strada ferrata è, come ognun
cui è destinato si distingue in materiale d' armamento, di rafforzamento, d'artiglieria
materiale d'armamento, di rafforzamento, d' artiglieria, di motorizzazione, di sanità
munizioni. jahier, 221: magnifico stradone d' ale- magna, /...
nome con cui, nella terminologia corrente d' officina, usasi designare il lingottame e
, o, spesso, come truppa d' assalto in caso di conflitto (per
del tumulto, è un miscuglio accidentale d' uomini. panzini, iv-409: 'materiale umano'
acciocché, se la morte m'impedisse d' effettuare il mio disegno, restino in essere
pittorica di lombardia, che fra quelle d' italia è la meno cognita, acquisti per
in tempo al 'times 'materiali d' articoli avventati contro noi, tiepidi contro
. creazione letteraria o artistica; opera d' arte, scritto, articolo. -con valore
e nell'azione e nei dialoghi. d' azeglio, 2-202: il giornale si farà
siccome la parola è lo strumento generale d' ogni discorso, così ognuno vede che chi
tutti greci, si può dire che vanno d' accordo
; james mill, 1773-1836). d' alberti [s. v.]:
congiunto di spirito e di materia, d' idea e di corpo sensibile. vocabolario filosoficodemocratico
le teoriche filosofiche, perduta ogni attività d' esame, ogni eccitamento di contrasto,
che l'heine chiamava i 'porci 'd' hegel, abbraccia del positivismo la parte
poi a voce come dal materialismo paganeggiante d' un tempo io mi sia evoluto ad
. nievo, 317: colla religione d' idealità, la fede nella giustizia immortale
aspetti formali ed esteriori di un'opera d' arte a scapito del significato e del
di limare e calibrare, nel miraggio d' una compiutezza meticolosa e povera di suggestioni
de'fatti. tremila anni di eventi, d' indizi, di documenti, di studi
volete che sia tra spirito e materia. d' alberti [s. v.]
e nega che l'uomo sia animato d' una sustanza spirituale. rosmini, xxii-102
è poi sinonimo di materialista, anzi d' empio e d'immorale. gioberti,
sinonimo di materialista, anzi d'empio e d' immorale. gioberti, 1-iii-283: il
mazzini, 77-33: oggi il rivivere d' italia, fidato a materialisti immorali celebrati
. persona volgare, gretta, rozza, d' animo meschino e di mentalità limitata.
atta a trasformare un movimento ricevuto. d' annunzio, iv-1-359: tutti i lineamenti
un gran tratto di sito nel cervello d' un povero diavolo. d'annunzio, iv-1-24
nel cervello d'un povero diavolo. d' annunzio, iv-1-24: era come se
fatto le loro esperienze in maggior distanza d' imo, di due o al più di
la maggior distanza nella quale essi dicono d' aver osservato [la velocità del suono
materiate di ricerche storiche e critiche e d' osservazioni psicologiche anzi che di materialità tecniche
le materialità circostanti è un piacevole dovere d' amici. 4. ant.
culto religioso, senza distinguere, è d' uomini materiaioni. emiliani-giudici, 1-123:
fine parlare con più sentimento e conoscenza d' arte e con meno declamazioni e preoccupazioni
dietro alle mie spalle sentii come il tossire d' un bambino, si fermò di botto
esso avrebbe non solo di rozzo ma d' inadeguato e di pericoloso, partecipiamo alla
profonda filosofia morale. = * nome d' azione da materializzare. materializzante (
.. risolta? poteva l'anima d' un trapassato tornare per un istante a
pericoli dell'immaginazione. = nome d' agente da materializzare. materialiszazióne,
produzione di coppie. = nome d' azione da materializzare-, cfr. fr.
riviste, etc.; pur mi par d' essere vicino all'italia, all'italia,
immensamente di aver dovuto rigettare la proposta d' un convegno con c [arrel] in
: quelle corride, incruente, ma d' altissima acrobazia. impugnante le corna,
consistenza corporea; permeare, compenetrare. d' annunzio, iv-2-752: a volta a volta
aspra di comando, / con l'insolenza d' un avventuriero. -intr.
e questi attributi si materiano in personaggi d' altri tempi, in miti e d'
d'altri tempi, in miti e d' altri paesi, in favole d'altre imaginazioni
miti e d'altri paesi, in favole d' altre imaginazioni, la fatica è breve
iii-21-40: come l'architettura è della vita d' un popolo la manifestazione più concreta e
la emanazione e la irradiazione spirituale. d' annunzio, i-543: or tremule,
lunare alba le imagi: / materiati d' oro alti palagi / e torri ingenti assai
si va raccogliendo per le diverse regioni d' italia, vive idealizzata nella nostra opera
maniere ordinata, cioè quattordici canzoni sì d' amor comune come di vertù materiate.
cioè, come dante direbbe, materiati d' amore: i sonetti gnomici o sentenziosi o
il rimatore volgare non deve cantare se non d' amore; anzi a lui propone tre
contradica del tutto la teorica giovanile. d' annunzio, iii-1-10: ah, che
sguardo eterno / materiato di tristezza e d' ombra, / il mio riso.
è materiata, le più volte, d' una inesperienza del male. = voce
mio simbolo? = » nome d' azione da materiare. matèrico,
ispirazione materica e prevalentemente lin- guistico-stilistica tornata d' attualità nella produzione letteraria.
, 19-79: l'affetto sororale degli anni d' infanzia della bimba trasformato in maternale affetto
era così maternamente affettuosa per me! d' annunzio, iv-2-241: tutte volevano passar
tre o quattro anni; come dichiarava d' ognuno, col nome, paternità, maternità
ben di passaggio, le forme. d' annunzio, iv-1-493: la mia imaginazione
-letter. utero, grembo materno. d' annunzio, iv-2-108: un nuvolo di incenso
: è una pietà vederla alle lezioni d' ostetricia pratica, nella casa di maternità.
sono stati mossi alla maternità di tullia d' aragona pel poema il guerin meschino.
qualcosa più che le togliesse: / fili d' erba, piccole foglie, / povera
. parini, giorno, 11-574: d' ignobil petto / [i figli] esaurirono
pel consiglio materno e per le esortazioni d' un pio sacerdote, suo amico. carducci
il solco / de la materna carezza. d' annunzio, v-i- 294: scossa
luce dell'occhio materno che s'inumidiva d' amore. jahier, 149: l'
; fu uno slancio nuovo spontaneo vigoroso d' una nuova fede che dormiva quieta nel mio
rampa materna ora cammina, / guscio d' uovo che va tra la fanghiglia, /
fanghiglia, / poca vita tra sbatter d' ombra e luce. -che ha
accettarmi in casa per suo nipote. d' annunzio, iv-1-80: vedendo entrare nella galleria
libri rilegati in pelle e carta fiorata e d' un certo numero di zie e zii
si riferisce, che appartiene al paese d' origine, al luogo natio, alla
. pucci, vii-99: dietro al pastor d' ameto alle materne / ombre scendea quel
miglior fabbro del parlar materno. / versi d' amore e prose di romanzi / soverchiò
dante alighieri son, minerva oscura / d' intelligenza e d'arte, nel cui ingegno
, minerva oscura / d'intelligenza e d' arte, nel cui ingegno / l'eleganza
altre favelle ho parimente a scherno / d' udir fra l'alpe e 'l mar che
materna tenerezza 'può essere quella e d' una sorella e d'una figliuola e
può essere quella e d'una sorella e d' una figliuola e d'una moglie e
una sorella e d'una figliuola e d' una moglie e d'un'estranea. tarchetti
una figliuola e d'una moglie e d' un'estranea. tarchetti, 6-ii-
posto soltanto nel cuore della donna. d' annunzio, iv-1-94: qualche volta.
te si fa più delicata di quella d' un'amante. io non so..
orecchio che ancora avevo pieno, come d' acqua marina, di quella voce un
/ sen della terra quanti a ciò son d' uopo, / ed il foco da
muove 'l sol nel mezzodì sereno. d' eredia, 25: la rosa in sul
momento cominciasse a vestirsi da se medesima d' una certa verde lanugine...
tipo ricreativo; asilo infantile, giardino d' infanzia. tommaseo [s. v
. v. j: 'istituto materno': d' educazione, vegliato da madri, o
di soprappiù nella forma di un ferro d' artiglieria dopo il getto che ne è
fingere la ferita, non fa bisogna d' altro medicamento; ma quando non si possa
però piccioli, che hanno la figura d' una picciola rapa e sapore di ca
carpentis thyma per laborem plurimum ». d' annunzio, i-137: io come una
bianco e le ombre in nero. d' annunzio, iv-1-200: altri [disegni
goya o della penna di hoffman. d' annunzio, iv-1-330: su la faccia impudica
vigore e un'abilità degni della matita d' o-kou-sai. e. cecchi, 6-276
la mia matita, piega verso un magistero d' arte, intendo verso un modo di
tu resisti / in questo lago / d' indifferenza ch'è il tuo cuore; forse
riduce in punte, tagliandola con la punta d' un coltello. l. bellini,
5-2-305: [si distende] un velo d' olio di noce insensibilmente sottile su la
: si praticava da alcuni un instrumento d' argento simile a un matitatoio, in cima
fece in un tratto solo il dintorno d' un ignudo che a tutti parve meraviglioso.
per oblio l'oriuolo e un matitatoio d' argento. = deriv. da matita
così quella cassa di quattro piedi per uso d' intridervi entro la pasta per fare il
spallanzani, iv-224: i due matraccini d' argilla comunicavano con l'apparato pneumatico-chimico a
un'importanza così gelosa: il sentimento d' onore si disgiunge da quello di paternità
e farà'mi un fomento / o d' assenzio o di ruta o matricale. g
quietarsi simili malori con mangiare pochi bocconi d' insalata composta di erba santamaria, di
.. gozzi, 4-134: io ho d' intorno una certa mistura / di cavalier
dentro gialli e di fuori bianchi, d' amaro e di spiacevole odore. chiamasi
riserba in parte l'antico suo nome d' amaraco. libro di esperimenti di caterina sforza
sua dieta nelli due mesi ultimi, d' usare cibi che sieno lievi e agevoli ad
matrice, e non solo nel collo d' essa. segneri, 5-119: mi aggiunse
/ intur- gidiano di ferina prole. d' annunzio, iv-1-255: quel vino chiaro
giusti, 4-i-215: a noi larve d' italia, / mummie dalla matrice,
bar etti, 1-10: certi gianetti d' andalusia è fama debbano l'esser loro allo
fama debbano l'esser loro allo ingorgarsi d' un po'di vento favonio nella matrice di
favonio nella matrice di certe puledre. d' annunzio, iii-2-336: com'ebbe / il
affluisce sotto i vostri possenti molari. d' annunzio, i-1042: alla forza dei fiumi
sue forme. 7. luogo d' origine, patria. tasso, iv-71
turbine di cecità, un mondo privo d' anima che si andava sostituendo a me
8. condizione primigenia, originaria. d' annunzio, v-1-667: i bambini macilenti,
che si chiama comunemente matrice o madre d' aceto. 15. geol. complesso
costituito dalle intersezioni fra i suoi conduttori d' ingresso e d'uscita e comprendente degli
fra i suoi conduttori d'ingresso e d' uscita e comprendente degli elementi logici in
è una monotype perfezionata, senza complicazioni d' assi, di ruote, di pulegge
er signorino ci aveva un anello: d' oro vecchio, assai giallo: magnifico:
tutto ciò ch'apre la matrice: parimente d' ogni primo portato del tuo bestiame,
: nascere, vedere la luce. d' annunzio, ii-234: tuttavia rimane / mezz'
, ii-211: nulla legge permettèa ad almeon d' uccidere la madre. e dice che
.. è dipinto oreste assiso su d' un'ara e colle mani legate dietro il
t'amo, / a un nemico d' italia,... sia feconda /
, per satireggiare il terribile matricida. d' annunzio, iii-2-95: osa ricordarti il tuo
reo lo sono e pur troppo, e d' un delitto tale che è più infame
letto non consentirono che si anticipasse più d' un quarto d'ora sul solito orario.
che si anticipasse più d'un quarto d' ora sul solito orario. = voce
: nel ridurre a ceduo molte boscaglie d' alto fusto dovrebbero sempre lasciarsi guarnite abbastanza
individui al bosco ed a mantenerlo folto d' alberi. cinelli, 1-150: a tagliare
fusto, gli si leva 11 seccume d' addosso, si spalca, si pulisce dalle
sf. disus. spremilimoni. d' alberti [s. v.]:
, -ore, proprio dei nomi d' agente. matricinatura, sf.
pecora matricina e di 70 per cento d' allievi delle bestie parimente matricine. pea
fusto (un albero). d' alberti [s. v.]:
ambito dell'organizzazione medievale delle corporazioni d' arti e mestieri, pubblico registro sul quale
... e mostrossi palese più d' un mese, volendosi fare cancellare del detto
o no; altramente, esser tratti d' alcuno ufizio né esercitare alcun magistrato non
sembran fatti più per proveder danaro al corpo d' arte onde ecceder in superflue spese.
di possedere tutti i quarti in regola o d' essere iscritti alla matricola dei negozianti?
, 1554, 1723. -tassa d' immatricolazione nella corporazione; imposta annua dovuta
matricola, lire due per entratura, d' attribuirsi dette lire dua allo spedale delli
(contrassegnato da un numero progressivo d' iscrizione: numero di matricola), che
nomi di cittadini inscritti nelle varie compagnie d' armi: la prima per numero di
'numero di matricola ': numero d' iscrizione alla leva marittima, col quale
essere alimentati colle entrate di essa chiesa. d' annunzio, v-2-232: tra noi convittori
tra noi convittori lo sguazzalotro, figliuolo d' un ben fornito speziale della via ricasoli,
-in partic.: registro o certificato d' iscrizione e di frequenza a un corso
: prima di inviare il mio diploma d' idoneità riportato come alunno della scuola normale
passato, a varie cerimonie e atti d' iniziazione alla vita goliardica, più o
che aveva letto al nadasdi la sentenza d' essere stato casso, insieme co'figliuoli,
maggiori] che vi fossero certi corpi d' artisti e di manifattori; che niuno