savio re in idea di privare la moglie d' ogni altro impero che di quello del
quel bene antichissimo dei poveri, peggio d' un usuraio, peggio d'un ladro,
, peggio d'un usuraio, peggio d' un ladro, che almeno rubano e
quando con diligenzia e fatica si sforzò d' esser più culto e castigato. marino,
g. del papa, 4-94: non d' altronde procedendo la loro magrezza che dalla
la limaria e la palamida sue differenzie d' etati. tommaseo [s. v.
: galeno... si spargea d' oro limato il crine. libro di esperimenti
gravi pene il ritenere o spendere fiorini d' oro tosi, limati o ribattuti.
nostra,... limata saviamente d' ogni affezione e qualità terrena per continua
parte, / me saria forza aver d' inchiostrio un mare, / con più
laceratrici interne pietre e sughi / d' ogni giuntura limator crudeli. l. bellini
altri tuoi scritti? = nome d' agente da limare-, cfr. basso lat
balsami, con ricche infusioni di limature d' aloè, di calambucco e d'altri legni
limature d'aloè, di calambucco e d' altri legni preziosi. note al malmantile
polvere, folta, alta e untuosa d' officina, tra cui scintilla la limatura di
ella [l'opera] avesse bisogno d' alcuna limatura. m. nicoletti,
perfezione, limatura, leggiadria e pienezza d' alte sentenzie. foscolo, xviii-179: a
alle grazie; se pure avrò alcuni momenti d' ilarità da potergli dare l'ultima limatura
nano ed hanno il capo coperto d' erba, sono i tritoni. =
marocchino rosso a fermagli d' oro. arici, iii-448: questi
alla bombarda è cominciare a dir male d' uno o scrivere contra di lui, il
, 7-73: io la stimo assai men d' un limbéllàccio. -dimin. limbellùccio (
e mettasi in molle in pentola piena d' acqua e facciasi bollire tanto che scemi
, anzi discese nel limbo nel seno d' abraam, e vi stette sino alla risurrezione
luogo contiguo all'inferno e parte superiore d' esso, il 'lembo 'come dice
di me incresca, / ch'i'esca d' esto limbo doloroso? aretino, 10-24
giusti, 4-i-334: per troppa bramosia / d' af- follarti alla vita, / t'
gran parte, hanno ancor loro opinione d' affissar mercurio e concorrer con l'eternità
secoli a pigione, con la speranza d' uscir di quel limbo e correr per le
e mandata a languire in un limbo d' ipotetica discussione, dal quale né si
e l'altro che impone quasi obbligo d' onore il risolversi per un partito e
: la ditta va avanti per forza d' inerzia e non certo per le sue direttive
si ridrizza e assotiglia con limetta o pietra d' aguzzar coltelli. falconi, 17:
che sferruzza nelle pause le sue limettine d' argento. = dimin. di
atto di vietar l'ingresso, o d' insegnare in un certo modo l'uscita
; che delimita un confine. d' annunzio, ii-697: i pini alzan colonne
annunzio, ii-697: i pini alzan colonne d' ombra / intorno al sacro stagno liminare
pesante e scomoda) / tant'anni d' indulgenzia / quanti ne conseguiscono / que'
per i limitari delle porte che vi sono d' oro e d'argento. baldi,
porte che vi sono d'oro e d' argento. baldi, 75: sul limitar
di dite? poerio, 3-610: d' eternità sul limitar salito / porto con
del sepolcro alle tue eroiche virtù! d' annunzio, v-1-715: quando ero al limitare
limitare... fu il sogno d' atterio rufo, cavaliere romano, che amonito
porte] sono un terzo dell'altezza d' essi ornamenti;... la cornice
: diminuire, decurtare. cecco d' ascoli, 3600: dal cielo vien la
1-218: gli è che l'albero vive d' una vita tanto più piena e armoniosa
, perché rispondono ad un numero infinito d' individui possibili, uguali, l'essere
è sempre limitato alla scienza acquisita. d' annunzio, iv-1-130: lo sperelli non
109: i moderati trovarono che far, d' un getto, l'italia, era
mi chiese dapprima il 6 per cento d' interesse su quel capitale, ma poi si
boccardo, 2-739: rispetto ai viventi d' ordine inferiore, la forza limitativa della
è uno dei dati storici che più d' ogni altro determina il valore intrinseco della sua
lor versi, secondo la diversa qualità d' essi, di certo e diterminato numero di
in ogni tempo entrar dovesse un corpo d' acqua sempre limitato d'altezza d'once
dovesse un corpo d'acqua sempre limitato d' altezza d'once 18; ma ciò non
corpo d'acqua sempre limitato d'altezza d' once 18; ma ciò non seguendo,
, anzi imboccandosi alle volte un corpo d' acqua alto due, tre o quattro
. mazzini, 25-281: il terreno d' unione è dunque codesto: insurrezione per
mali cutanei... essere una specie d' impetigine,
è in oggi assoluto dovere del governo d' italia: guerra facile se fatta a dovere
racchiudersi come in una tomba immane. d' annunzio, iv-1-188: il sedile era
non è limitato; / c'ognuna d' esse à remota matera, / e tal
-ant. adeguato, appropriato. cecco d' ascoli, 1053: ogni peccato ha limitata
simili alla nostra limitata facoltà di vedere e d' intendere, sono bene spesso fra loro
limiti, ma esso non è la negazione d' ogni limite, anzi non può concepirsi
il cambio limitato, cioè di tassare d' accordo una somma certa, per esempio del
o del cinque per cento a capo d' anno, siché, corrano in qualsivoglia
due morsetti di entrata e di due d' uscita, il quale, se un'onda
feriore). = nome d' agente da limitare; cfr. fr.
che hanno prodotto il 'gius 'convenzionale d' europa. rosmini, xxi-200: la
.. la sua capitale in roma? d' annunzio, v-3-253: certo, da
impossibile che un'azione di mesi o d' anni si possa ve- risimilmente crederla eseguita
. muratori, 1-8: nella giurisprudenza d' oggidì il meno son le leggi..
impressa. idem, vi-4-183: sol d' insani dumeti, ove dispergo / marginati
intorno alla litografia. = nome d' agente da marginare. marginatura, sf
; prova dei margini. = nome d' azione da marginare. marginazióne,
infiammatori). = nome d' azione da marginare. màrgine,
di un corso o di uno specchio d' acqua); bordo (di una strada
ponemmo ambiduo a sedere a la margine d' un fresco e limpidissimo fonte. ariosto,
. ariosto, 2-35: all'ombra d' un boschetto, / nel margin verde e
strada. tasso, 14-39: miran d' ogni intorno il ricco fiume / di care
chiahrera, 1-ii-435: con semplice mano ergean d' arena / cotal città sul margine marino
, / sovra un rialto, al margine d' un lago / di taciturne piante incoronato
trovò che l'ordine era perfetto. d' annunzio, ii-119: o citaredo primo,
la sigaretta al margine di un tavolinetto d' ebano, intarsiato di madreperla. montale,
sotto i neri archivolti le lampade imbrattate d' azzurro mandavano una luce falsa, che
quella provincia, verso la frontiera fiamminga d' enau. capriata, 526: lo stato
in tuo giardino, / del sangue d' alessandro un nuovo giglio. carducci, iii-1-496
, / perché dà legge a più d' un emisfero / e signoreggia in un l'
: apparveno dita, come di mano d' uomo scrivente contra il candeliere nella margine del
a sinistra secondo le ore, un margine d' ombra da cui si può trarre partito
, mi trovava seduta sopra il margine d' una rupe, sotto la quale si inabissava
il torrente, a contemplarvi le iridi. d' annunzio, iv-i- 1047: passando fra
verme] come a cavallo del margine d' una fresca e tenera foglia. bergantini,
margine spartite, / irradiate rimangono al d' intorno / da acute punterelle.
, secondo che averete per la copia d' essi e degli effetti loro, che
dei vinattieri, 1-71: none nella margine d' alcuno statuto overo capitolo, ma nella
una parola, una figurina nel margine d' un libro sgualcito ha spesso la virtù di
danno fossero in noi veramente morti. d' annunzio, iv- 1-387: ella pose
avanza sempre, il petrarca sembra disporre d' un margine strettissimo, e campare difficilmente
una latente esplosione, nella lucida sospensione d' un cataclisma silenzioso. 4.
vendita di una merce e il costo d' acquisto delle materie prime impiegate nella lavorazione
ricordò lei dovere avere una margine a guisa d' una crocetta sopra l'orecchia sinistra,
crocetta sopra l'orecchia sinistra, stata d' una nascenza che fatta gli avea poco
, come faceva il ferro della lancia d' achille, ma lascia senza margine le
come si dimostra una margine nel viso d' uno uomo o di donna. lorenzino
del volgo, che non era capace d' intendergli, fu fatta opera vana e perduta
bel fiume, adorno / di vaghezze e d' odori, olezza e ride. tassoni
7-68: qual telessilla già dal muro d' argo / cacciò il campo spartan vittorioso,
, i-107: voi pur compagni in più d' un mio viaggio / ebbi sul primo
; / voi meco foste a ragionar d' amore, / or sul margo d'un
ragionar d'amore, / or sul margo d' un fonte or sotto un faggio.
margo alla fontana, e penso. d' annunzio, i-129: viva e disprezzi
boito, 1-577: porgi il calice d' oro e fino al margo / lo colma
spallanzani, iii-313: una 'margone 'd' immensa estensione è la pietra sottostante a
piene e di scompiglio, / com'altri d' un margon romperia 'l gelo, /
... era stato sempre ripieno d' acque morte scolate dai bagni. soffici,
margone, che è un fossato pieno d' acqua corrente torno tomo al fabbricato.
frisi, xviii-3-369: ripigliava poi [il d' alembert] tutta la dignità e l'
. baretti, 1-101: gli stati d' una repubblica di san marino o quelli
una repubblica di san marino o quelli d' un margravio di baden, che contengono poche
dorato, rubata forse a un margravio d' alemagna, portava spesse chiazze di sangue
margutto: / rimarrò 'n ogni mo'così d' un pezzo. = deriv dal nome
si pensava di trovare. f. d' ambra, 23: tu hai trovato maria
e 1 peggiorini, sovrasta la voce d' un gioco sovrano. = etimo
regina. buonaccorsi, 1-vi-169: e1 re d' inghilterra non ha volsuto publicare el mariaggio
/ non più al peccato ma servir d' ascesa / marianamente per gesù al padre
si manifestano, ora che i dottrinanti d' ogni colore predicano l'assurda concordia de'
strada, e ne le fosse mariane d' acqua morta e in quelle del po.
: si dice il mariazo di la neza d' il papa si pratica.
e dal maricino, prese dell'alto. d' annunzio, ii-294: occhi bianchi
uccelli che si nutrono di spurghi marini e d' alga. = deriv. da mare1
sf. strumento musicale a percussione, d' origine africana e diffuso anche nell'america
modo si dimostra nell'immagine qui esposta d' un brasiliano moro, in atto di sonare
migliori strumenti musicali ch'abbino li negri d' angola. linati, 17-55: si dedica
vi-590 (9-3): in una valle d' alpe montanina, / che non vi
brusoni, 7-5: [glisomiro] disegnava d' essere a mazorbo o torcello prima delle
vago, / che s'ostina. d' annunzio, iv-1-139: chiare marine di settembre
verde, del fino e prezioso verde d' una malachite. viani, 14-322: era
(e talvolta un lago o un corso d' acqua); litorale, costa
sia quasi la più dilettevole parte, d' italia. pulci, 24-57: innanzi
per via della marina, / riscontreran d' ogni dolcezza piena / una gran piaggia amena
7-95: la marina tornò a ricoprirsi d' un formicolio di gente grassa come ranocchie
e sottile come nella * marina 'd' un pittore d'oggi che ami far
come nella * marina 'd'un pittore d' oggi che ami far tutto cielo e
sicché, essendo cessata la sua necessità d' adoperargli per uso della propria marina [
indicare che l'umore o la disposizione d' anima di una persona appaiono cattivi,
sm. operazione di sgombro della fronte d' attacco dal materiale abbattuto nello scavo di
e deve avere compiuto il diciottesimo anno d' età e avere prestato servizio per almeno
portava il vento e il timoniere. d' annunzio, i-631: il tramonto è
riva / del mare un'osteria consola d' unti / acri e di donna i marinai
-marinaio autorizzato: riconosciuto abile al comando d' imbarcazioni inferiori alle 50 t di stazza
di manovalanza a bordo. — marinaio d' acqua dolce: dedito alla navigazione fluviale
panzini, iv-404: 'marinaio d' acqua dolce ': si dice con
, 4-177: essendo le parte buone d' un popolo quattro a novero, cioè
fare contro costoro, tempestavamo di schizzi d' inchiostro le loro teste ben pettinate e
disossate una spalla di montone a forma d' una borsa e marinatela con olio, aceto
io credeva quest'anno la cicalata impostami d' averla a marinare e serbarla per un altr'
: mi diedi a frequentare la corte d' assise, e marinai una volta la scuola
venuto da torino, che mi avvampò d' entusiasmo. dossi, 1-i-279: il figlio
enzo e marco, in un pomeriggio d' aprile, la incontrarono al giardino della
che 11 nipote, / in cambio d' arrecargli il feltro, debbe / essersi
modo di festeggiare marinando con più suoni d' arpa e leuti come per lei l'
altri, che da migliaia e migliaia d' uomini sono appresi ed esercitati: anzi stando
capo di liguria, per esser edificata sopra d' un scoglio, fa gli uomini.
cedono gli inglesi ad alcun'altra nazione d' europa. baretti, 6-16: davvero quei
, che non sapeva neppur il nome d' una di quelle tante funi che si
ben fecero a sogghignare di soppiatto più d' una volta della mia estrema ignoranza in
è la nobiltà napolitana la turba marinaresca d' atene o pur la plebe de gli artefici
; e lo intonavano agli azzurri contorni d' ischia, di procida e altre scogliere lontane
col beneficio di mantenere esercitata la marinereccia d' infima gente. siri, iv-2-87:
li-2-536: il confuso loro ammassamento riuscì solo d' aggravio considerabile al re ed al commercio
ed al commercio (essendo massima solita d' esborsarsi otto intiere paghe alla marina- reccia
alla grande, al quale grado ogn'uno d' essi aspira nelli dovuti gradi esercitandosi.
ancor che li sia caro. balduccio d' arezzo, xxxv-1-363: eo son lo marinar
troppo foran lor viagi amari / se d' essa la vertute noi gli aita. vita
più colori. / a ciascuno, d' età pari, / a tre stanno allegri
, 4-147: voi mi avete sempre dissuaso d' intraprendere la carriera marinara con la scusa
squagliato,... un quarto d' ora prima di servire aggiustate questi filetti
servire aggiustate questi filetti sopra un piatto d' argento o in una cazzarola grande con
compagni quattro brave zucche piene di pesci d' arno e un bravo cestellino pieno di
. cotte in stufa con garofani e d' indi marinate con aceto rosato e zucchero e
corrieri colle relazioni a tutti i ghiotti d' europa? fagiuoli, iv-70: chi fuori
desinaretto composto di un insalata amplissima, d' un piatto di pesce marinato alla moda
levasse na svoiatura... un po'd' anguilla marinata, magari, un po'
solutivo, col quale potrà condirsi un poco d' insalata cotta, o fame qualche poco
conserve alimentari). = nome d' agente da marinare1. marinatura,
di farmi perdonare con la poesia più d' una « forca », o marinatura della
quella gente. = nome d' azione da marinare1. marinèlla1, sf
e marinelle certe altre [ciliegie] d' una altra spezie di più breve picciuolo,
con abbonacciata increspatura di flutti a fior d' acque. f. galiani,
marineria americana entravano a visitare il washington d' italia. bocchelli, ii-ii:
armonia grande / s'awicinò di trombe e d' altri acuti / strumenti marineschi. delfico
senza obbligo o vincolo di fedeltà. d' annunzio, v-2-364: il fratello semplice,
/ sin nel tempio di dio lussuria d' arte. gobetti, 1-191: solo il
firenze si attribuisce al fascio il compito d' impedire che otto secoli di arte italiana e
su cui aveva fatto le sue esperienze d' amore. 2. che si
uno scritto). mercurio d' italia, xl-692: ricusarono altri la turgidezza
v-1-387: egli ha espresso il suo genio d' aneddotista e di scrutatore della vita popolare
suol marino. petrarca, 151-1: non d' atra e tempestosa onda marina / fuggìo
affanno, si bagnavano nelle marine acque d' occidente e le menome stelle si potevano
novella piova. chiabrera, 1-ii-303: d' ogni nube, che in ciel fosse
i-m: invero, fra vecchia argenteria d' olivi e marine lontananze, beato oblìo
orecchio che ancora avevo pieno, come d' acqua marina, di quella voce un
le botti, che si credeva che piene d' oblio fossero, trovò quelle esser piene
oblio fossero, trovò quelle esser piene d' acqua marina. palladio volgar., 1-4
27: insieme, / come fumo d' un vino, / ci inebriava, questo
più volte l'ho ricolto nelle rive d' aquilegia e di triesti e visto poscia piantato
negare se non chi non ha avuto comodo d' osservare le medesime piante, subito estratte
vive nelle acque del mare. cecco d' ascoli, 3299: nelle marine conche margherite
pesci marini, i quali si dilettano d' acqua dolce. m. savonarola, 1-70
558: come e'fa nella piegatura d' un corno, d'una chiocciola marina
e'fa nella piegatura d'un corno, d' una chiocciola marina o d'una
, d'una chiocciola marina o d' una tromba torta. b. davanzali,
fra l'arena / di marine conchiglie e d' alghe piena. d. cartoli,
, 1-3: crustacei, tanto marini che d' acqua dolce. -aquila marina:
muto e finalmente morì di peste. d' annunzio, v-1-164: il collegio arbitrale
privilegio odioso a danno della gente marina d' ogni mestiere e d'ogni comando.
della gente marina d'ogni mestiere e d' ogni comando. jahier, 256:
. -lana marina: lana importata d' oltre mare. statuto della gabella di
vesta è ugnola, stricada de panno d' oro; atorno ditta insegna è una capa
. -formato da imbarcazioni. d' annunzio, v-1-221: le barche sono colme
dai vapori di detto acido marino o d' altre sostanze volatili che per avventura vi
fare impresa, e più agevolmente che d' altro iddio il quale si dipinga con
figlia del marino vecchio, tetide dal-piè- d' argento, e tosto si rivolse a giove
. moisé la facciata a fresco della casa d' un mercatante, che fu opera bellissima
disse: « nanna, le puttane d' oggidì si simigliano ai cortigiani dal dì d'
d'oggidì si simigliano ai cortigiani dal dì d' oggi, che per la divizia di
già si fregava le mani per la gioia d' aver servito a dover l'antico padrone
mariuoleria per ottenere premi letterari e sovvenzioni d' accademie. -mistificazione letteraria, falsificazione.
nei nostri paesi, perché conosciamo bene d' onde ebbe ognuno di essi le mosse,
, di mariuolinerie, di smorfiettucciaccie, d' impertinenzelline e di ladrerione. =
ti par che abbia saputo sotto velo d' onestà darmi un bel ordine? varchi4 18-2-182
spagnuoli in casa a discrezione che avere tantin d' obligo a questa ribalda, mariuòla,
non crede in cristo, / un nemico d' italia, un assassino, / un
io vidi più fiate / quando due mariuoli d' un mestiere / s'incontrano tra lor
così cecamente dare il mio / a più d' un mariol matricolato, / a certi
matricolato, / a certi pezzi ancor d' ira di dio, / non è un'
hanno fatto le mie finestre stanotte? d' annunzio, iii-1-1032: -non porrò / piede
che baratta le carte in mano? -chevalier d' industrie. -e in italia mariuolo
', è francesismo ». siamo d' accordo: ma 'le marionette', benché
dodici fanciulle, riccamente vestite, coperte d' oro e di gemme, si conducevano processionando
'burattini ', anzi i popoli d' italia usano nomi diversi come: 'fantocci
mi stordisce. credi, mi par d' impazzire. stasera nel corridoio di casa
: maeterlinck, claudel, e persino d' annunzio, hanno scritto (o promesso
, i-78: crediam spesso veder figli d' eroi, / anime grandi, ingegni
divien poi / un palco di brighelli e d' arlecchini; / belle cose si vanta
6-114: il principale stesso gli sconsigliò d' accettare perché 10 volle per sé,
accettò, ma si scapita, parola d' onore! e con tutto questo, ora
cose. marionetta tragicomica, unico protagonista d' un'avventura disumana. spugna tetra che s'
nella parte superiore; ve ne sono anche d' altre forme, ma tutte allo stesso
o contadino... ardisca o presumisca d' accettare o andare in alcuna podesteria
superna vertù per maritaggio, fa durar d' un paragio, la nostra vita in questa
passo passo, / ende sé un tratto d' arco. collenuccio, 1-319: erisera
1-53 (i-611): quello che più d' ogn'altra cosa la sventurata e disperata
, xl-512: non si mancò nemmeno d' indagare con le più scrupolose diligenze se
avrebbe persuaso certamente il suo alunno. d' annunzio, iv-2-522: ella era stata amata
anni innanzi; e, a similitudine d' ifianea, aveva perduto il promesso quasi
rimiriamo altera / figlia di re, d' argentee bende ornata, / l'are
, vii-325: i maritaggi non si fanno d' ordinario senza che l'interesse, più
non sapeva che dio / assai più d' altro stringe / il maritale amor con
con santi nodi. gottifredi, xliv-290: d' altro sapore è il giogo maritale,
altro sapore è il giogo maritale, d' altro è il nodo amoroso.
, iii-599: si prescrivesse in termine d' anni, oltre al quale se 'l figliuolo
voci son elle / de la moglie d' aman, cacciata a forza / dal maritai
bellezza. morando, i-294: che tu d' amor non goda / col nuovo amante
fame eterna vi roda / fra le mense d' amor per mia vendetta, / né
freni del vel promettean troppa / gioia d' amplessi al maritai desio. bettini, 1-66
': vivere maritalmente. modo verecondo d' accennare a concubinato. pirandello, 8-144
strozzi, 1 (9): era d' età d'anni sedici e non era da
1 (9): era d'età d' anni sedici e non era da '
i-280: l'autore... consiglia d' imitare gl'inglesi che hanno rigenerato e
fuor venti cancheri dal petto / e d' altrettante rabbie gli marito, / e ne
cui marito i carmi, / che d' ogni legge sciolti / van con libero piede
van con libero piede / a palesar d' un cor libero i sensi. battista,
, 1-466: a le cadenze / d' una mesta canzon del suo paese / voluttuosa
paese / voluttuosa maritava i passi / d' una danza di cipro. carducci,
venuto / ch'eo me voria maritare / d' un fante che m'è sì plazuto
le fanciulle si maritavano allora nell'età d' anni ventiquattro o venzei, e aveano
signore che non si sono maritate se non d' età che sariano potuto esser sua madre
logico; fondersi, armonizzare, andare d' accordo. filicaia, 2-2-26: com'
idea nazionale e l'idea liberale fin d' allora si maritarono. 17.
ove la vite, / non chiamata d' alcun, selvagge spanda / le braccia in
mettendola nel monisterio di s. matteo d' arcetri. -maritare una forca:
po'ch'i'son maritata, / parti d' esta novella: / mentre ch'i'
fattosi, tutta la istoria della angoscia d' aldobrandino raccontò e a lei disse chi ella
fosse, mentre la balia sua fu figlia d' uno scalpellino, e similmente in uno
invechiato. -sostant. cielo d' alcamo, 169: rosa fresca aulentissima,
. buti, 1-156: adulterio è d' ammogliato con maritata, o pur che l'
capéllano volgar., i-181: comandamento d' amore dice che maritata persona non può
che maritata persona non può essere di merito d' amore coronata, se fuori di matrimonio
per gli aitar come singhiozzo / d' un popolo che langue in agonia. de
vediamo due secoli dopo il tasso chiamar miracolo d' arte e di scienza maritate insieme le
mangiando la mattina che una minestra brodosa d' orzo franto o di riso, 0
, ai desinari più in grande. d' annunzio, v-2-308: i convittori eran tutti
quelle al marito. = nome d' agente da maritare. marnazióne, sf
giorno della loro maritazione. = nome d' azione da maritare. maritazzo,
l'avia, / ché sono presa d' amare, / fin'amante agio in balìa
ha marito overo aver desia, / d' onn'altro casta in corpo ed in cor
c'a tal marito son data / che d' amore non mette cura. canzona,
ristrette da'voleri, da'piaceri, d' a comandamenti de'padri, delle madri,
non ti avvilire, ma piuttosto t'ingegna d' in- nalzarti, non però per modo
marito e la mogliera / sempre garrir d' ingiuriosi detti, / stracciar la faccia
, non devono aver l'orecchie ripiene d' altre lodi che di quelle de'propri
ed amabile, se, più taciturno d' una statua, si mostra bene spesso insensibile
. finirebbe alla corte di assise. d' annunzio, i-919: ave, e tu
l'iride / lampeggi i sorrisi, d' accanto / a un ippopotamo di marito.
3-9 (352): essendo ella già d' età da marito... molti
[ippalca] approva e gode / d' aver marito ogn'or novello e prode.
17-45: morte avea in casa, e d' ogni tempo appese, / con lor
sien mozzi, perciocché i cornuti sono d' ordinario per l'insolenza dannosi.
in una parola... i buccheri d' india in india non contano per gran
i. frugoni, i-2-201: non qui d' ombrifere / fiondi vestito / faggio m'
403: un giullare venpe a raccontargli d' una donzella, che la prepotenza d'
d'una donzella, che la prepotenza d' uno zio voleva, spogliandola del suo,
il sangue, o si facean mariti / d' ogni sesso. -portare, recare
i. frugoni, i-15-62: ma niun d' essi, o torrigiani, / per
giorno, uimè, uimè, / d' un po'di maritùccio anco per me?
formatasi in seguito alla stagnazione di corsi d' acqua impediti nello sbocco al mare dall'
uni e ne gli altri un pianto d' allegrezza. 2. pitt.
. capponi, i-261: perderono la speranza d' avere vettovaglia per mare, e eziandio
-linea marittima', linea di navigazione. d' annunzio, v-1-163: linee marittime percorse con
i professori di matematiche pei cento licei d' italia, per tutti li altri stabilimenti
, ove, con gli aiuti venuti loro d' inghilterra, 'sostennero un duro assedio
, giudicò più facile e più utile insieme d' ogn'altra la impresa di novegrado.
di buone regole si procurava coltivare. d' annunzio, ii-967: gli amalfitani presero
gli amalfitani presero ad introdurre le merci d' occidente nella siria e nell'egitto prima
occidente nella siria e nell'egitto prima d' ogni altro popolo maritimo. -sm
/ la verginella a le marittim'ónde. d' annunzio, iv-1-843: -guarda, guarda
son partite in erbe marittime ed erbe d' acque dolci. mattioli [dioscoride],
il paese e uomini e bestie. d' annunzio, iv-2-314: il vento recava
in alto saglia / spesso a forza d' inganno e di fortuna: / o va
: or quanto s'intese la fine d' agusto, una marmaglia ragunaticcia poco fa in
ai magazzini di mastro don gesualdo. d' annunzio, iv-i- 927: mentre giorgio
ragazzi e ragazze, tutti ne saltavano d' allegrezza intorno come caprioli e incerchiati da quella
33 (579): era una marmaglia d' ortiche, di felci, di logli
logli, di gramigne, di farinelli, d' avene salva- tiche, d'amaranti verdi
farinelli, d'avene salva- tiche, d' amaranti verdi, di radicchielle, d'acetoselle
, d'amaranti verdi, di radicchielle, d' acetoselle, di panicastrelle, e d'
d'acetoselle, di panicastrelle, e d' altrettali piante. 4.
marmenteau * ciò che resta di un tronco d' albero abbattuto '. marmagliume
la ventraia del pazzo / un sorso d' acqua marmata / slitta / come l'argento
al punto di preferire, alle dolcezze d' una donna amata, il marmato giaciglio
una donna amata, il marmato giaciglio d' un sepolcro? 5.
.. era specialmente adatta a colorire d' un bel rosso marmato la grana spessa della
] suola in un cassone, tramezzandola d' alloro o mortella; ed ogni quindici giorni
tante suola in un cassone, tramezzandola d' alloro o mortella, e ogni quindici
el duca / dopo un gran cesto d' una marmeruca. fasciculo di medicina in volgare
usci, e 'n qualche marmeruche / d' un catelano a buche / vestite il
incredibile in vedere certi passerotti, parte d' una filosofia boschereccia e parte d'una
parte d'una filosofia boschereccia e parte d' una dottrina marmeruchesca o panichesca. =
gialla, molti grossi scarafaggi neri fuggivano d' ogni parte verso gli angoli, cercando
del gailini: o, quanti pasticci / d' amor si fa, / o quanti
equorea cerinto, e dio sublime. d' annunzio, iii-1-316: le stoie sono alzate
: piccol pezzo piramidale di marmo o d' altra pietra, talora anche di metallo,
zuppiera. inventario di alfonso ii d' este, 2696: marmita tedesca.
i soldati abbandonano la marmitta e rifiutano d' assidersi intorno ad essa, il dey e
4. milit. gerg. proiettile d' artiglieria di grosso calibro. panzini
2. milit. gerg. proiettile d' artiglieria di grosso calibro. baldini
gualdo priorato, 10-vi-75: al duca d' épemon gettarono prima fango nella carozza e
. milizia, iii-294: tutta l'anatomia d' egitto consisteva a sventrare per far mummie
rosse, e non aveva l'aria d' un marmittone. 4. opportunista
'colui il quale non si cura d' altro che della paga o del guadagno
a dire che le casse del regiio d' italia stanno poco bene ». « stanno
a dire che le casse del regno d' italia stanno poco bene ». « stanno
o di metallo, rimasa per memoria d' alcuno valente uomo, si dissimiglia ne lo
sarei, / o di diamante, o d' un bel marmo bianco. boccaccio,
bianchissimi marmi e rossi e neri e d' altri diversi colori tutta infino alla sommità
tempio di marmore, fatto per mano d' angioli. ponzela gaia, 27: in
bellissimo tempio di marmoro ne la cima d' un altissimo monte posto. tasso,
vecchio orologio di bronzo, in forma d' anfora, sul piano di marmo del cassettone
mannelli, 64: socrate fu figliuolo d' un maestro di marmo, e la
, intransigenza o, anche durezza insensibilità d' animo e di carattere, indifferenza,
dante, xliii-72: saranne quello ch'è d' un uom di marmo, / se
, un rigido metallo, / che d' ogni oltraggio uman vive securo, / né
sì duro; / l'altro è d' un marmo che si mova e spiri.
, 3-41: le carni sembravano impastate d' ostro e di latte, benché al tatto
. g. raimondi, 7-145: era d' estate, il cielo di marmo,
in sul ferro un poco di vetro d' una padella di vetro sanza manganese..
giamai saggia donarmi / a vii servigio d' insensati marmi? magalotti, 23-38:
del canova e nei versi del foscolo. d' annunzio, iv-1-90: la villa albani
sindaco, che i miei concittadini tornan d' america impazienti d'alzar marmi; a
i miei concittadini tornan d'america impazienti d' alzar marmi; a chicchessia. alvaro,
. pindemonte, 199: un mucchio d' ossa / sente l'onor degli accerchiane
/ e lettere scolpite in marmo, d' oro: / « nel tal tempo »
quanto / narrava il marmo sculto, d' esse ancora /... gloriosa la
. manfredi, i-74: di bronzo o d' oro / effigiate logge, o in
prischi fatti insegni. carducci, iii-21-226: d' altri due marmi de'bei tempi imperiali
spinato per impedire ai visitatori più pettegoli d' andare a scrivere il loro nome sul marmo
la colonna pende incatenato / un corno d' oro; e dice una scrittura, /
, xxxvi-376: né contento l'avaro d' impiegar con l'aratro a'monti il tergo
fiore, o è pazzo o sente d' amore. 10. marmo artificiale o
lippi, 1-23: già il termine d' un anno era trascorso, / che
vetro, / perché sempre mi par d' andare indietro. / ma poiché nulla impetro
. pananti, i-76: con simil gente d' alterigia piena, / egli è lo
fu felice, a quarantacinque anni, d' avere una marmocchia che sarebbe diventata una bella
e poter dar loro quattro buone tirate d' orecchi, e incoraggirli colla mia stentorea
3-116: all'ombra ariosa dei pini d' altissimo fusto ecco il prato delle balie
latte di gallina, lui modo trovarebbe d' averlo: e chi quello non sa fare
un po'di quattrini a un marmoraio. d' annunzio, v-i- 470: i
: zuffe di nidi, amori, nidi d' uova / marmorate, divine! ora
; imitatore. = nome d' agente da marmorare-, voce registr. dal
in una scultura marmorea. d' annunzio, v-1-518: perché anche quest'anno
stesso giorno, altri donatori -i messaggeri italiani d' oltremare -mi portano questa effigie di dante
per identificarsi in un colore. invece d' una tavola dipinta a quadrati regolari,
ondulate, delicatissime. = nome d' azione da marmoreggiare. marmoreità, sf
o di una costruzione di marmo. d' annunzio, 4-ii-154: le differenze materiali [
immobilità (di un viso). d' annunzio, 4-ii-11: sul fondo di cuoio
2-202: la marmoreità [di marta] d' un tempo era già butirrosità, e
, 141: ove dorme il furor d' inclite geste, / e sien ministri al
egli non era uomo da prendersi soggezione d' una monaca, e aspettò un po'
monte / diana scenda al gelido lavacro. d' annunzio, i-22: che bei momenti
e fece ragunare marmi mara- vigliosi colorati d' ogni diverso natio colore.
e di maltalento contro suo nipote. d' annunzio, iv-1-79: egli proferiva le
, iv-1-79: egli proferiva le parole d' amore sommessamente, senza guardarla, tenendo
senza guardarla, tenendo gli occhi fissi d' innanzi a sé; ed ella le ascoltava
di 'ncilina, l'indifferenza dell'» uomo d' onore » nei riguardi della condotta della
vermiglie nate su la neve, / chiome d' or terso inanellate e sparte, /
, /... / una colonna d' alabastro puro, / che dritta sta
si chinava un istante alle occhiate procaci d' un giovane. carducci, iii-15-141: doveva
volto dimagrito e raffinato dall'insonnie. d' annunzio, iv-2-900: mara- vigliose erano
le labbra severamente suggellate, tinte di sfuggita d' un rosso urtante, le davano l'
rosso urtante, le davano l'aria d' aveme invece oltre i quaranta.
sua balda e marmorea nudità, / ostia d' amor, miraeoi di natura.
qualità che negli altri è eccezione e nel d' annunzio la regola,...
marmoree e gravi, / e con punta d' acciar ferrate travi. 14.
. boiardo, 2-8-5: era poi d' intorno circondato / quel loco d'una grotta
poi d'intorno circondato / quel loco d' una grotta marmorina / tutta di pietra
/ come appunto una statua marmorina. d' annunzio, v-2-35: anche le colline
bocchelli, 11-8: è un lavoretto d' arte dimessa e dimestica, non pur
difettosa e maldestra, di modesta bottega d' umile marmorino, ma, come mi
che tu hai. -e agnolo chiese d' entrar nel letto; il quale la donna
una stoffa, ecc.). d' annunzio, iv-1-699: il vecchio albergo di
mare. un muto mar bianco / marmorizzato d' azzurro / come un immenso cristallo /
alla marmorizzazione. = nome d' agente da marmorizzare. marmorizzatura,
tale operazione. = nome d' azione da marmorizzare. marmorizzazióne,
e da metamorfismo. = nome d' azione da marmorizzare. marmoróso,
colore aranciato; è un tipico animale d' alta montagna d'indole mite (presente
è un tipico animale d'alta montagna d' indole mite (presente nelle alpi eccetto
v.]: 4 marmottone ': d' uomo che ha della marmotta.
caramandia, tanto più ch'avea lo strascico d' una gran coda,, se pria
quella marmottina viva sulle ginocchia si guardò d' intorno e sentì per la prima volta
il medesimo di quel che il maestro alberto d' argentina nella cronaca sua intorno al mccc
marne argillose, con il 25-50 % d' argilla, quelle propriamente dette, con
propriamente dette, con il 25 % d' argilla, le marne calcaree, con
emendamento dei terreni poveri di calcare e d' argilla). -anche: distesa,
la marna è l'unione o mescuglio d' argilla e di terra calcaria. la proporzione
e di ghiaia fino alle marne mioceniche. d' annunzio, iv-2-1067: laggiù, verso
[dei monti com posti d' alberese]... è di natura
cattaneo, v-3-416: nel lodigiano la marnatura d' un suolo di povera sabbia venne compiuta
della brianza. = nome d' azione da marnare. marnazióne, sf
a grandi profondità. = nome d' azione da marnare. marnièra,
: non potendo allargarsi per l'imminenza d' un altipiano marnoso alle sue spalle, il
di maiorana) fosse erba peregrina o d' egitto, e che non nascesse in
colori alle pelli di camoscio o d' altra capra, e che contraffanno cotesto lavoro
che vengono sottoposte a bagni di soluzione d' acqua con estratti di foglie di sommacco
anno 1000). = nome d' azione da marocchinare2. marocchinerìa,
del suo sangue in linea mascolina. d' annunzio, 4-ii-175: in questa settimana
fumiga adagio come un altare a fior d' acqua la città marocchina di ceuta. moravia
. lessico dell'inventario di alfonso ii d' este, 338: tapeto di marocchino
. direi venir questa concia da marocco d' africa. ella è pelle di color nero
un limbello di marocchino rosso a fermagli d' oro. leopardi, 264: levato il
e sul quale era scritto in caratteri d' oro « divina commedia di dante alighieri »
« divina commedia di dante alighieri ». d' annunzio, iv-2-522: lo vedo ancora
. gadda, 10-98: dopo un po'd' altri ciottoloni e marocchi e dopo ancora
. punzone. inventario di alfonso ii d' este, 3349: maroco di legno
è tanto possente che porta venti parti d' acqua. = voce dotta,
maroniti sono cristiani, ma vi sono cristiani d' altre scòle. massaia, xii-56:
/ sulla cresta bizzarra del monte. d' annunzio, iv-2-12: lo videro ancora su
, aveva un talento militare naturale degno d' un caporale o sergente delle armate francesi
sergente delle armate francesi del '93, e d' un qualche villan di marra o marchese
lupis, 19: ben si potevano chiamar d' oro i suoi giorni, giaché il
. bartolini, 1-58: al filo d' acqua domando: è possibile ch'io
instabilità, senza mai respirare alla calma d' una placida quiete, richiamò l'inconosciuta mia
e panzini, sballottato tra i marosi d' un mondo in convulsione, superstite d'
d'un mondo in convulsione, superstite d' un'altra civiltà, ritrovò un momento
parte sonvi alte montagne / e poi d' intorno paduli e marosi / sì che
temporaneamente le anguille pescate. d' annunzio, vi-1178: l'uomo ha molte
faccia di prima, per le parole d' enea, che se ella fosse..
gentil dal cui marpèsio fianco / uscian d' ellas gli dèi. = voce
n'ha ritrovato modernamente un cert'oste d' inghilterra, il quale con una macchina di
marre, retta da quattro bariglioni pieni d' aria contrappesati in modo che stanno a
contrappesati in modo che stanno a fior d' acqua e non son veduti, fa
passeggiar co'piedi sopra il piccol lago d' islington. guglielmotti, 521: 'marra':
quello che n'ha due sole. d' annunzio, ii-387: o vegliardo, consunto
riusciva quasi offensivo, come noncurante sprezzo d' aristocratico verso l'uomo venuto dalla marra
[i due] dato tra loro ordine d' andare a cercare lo tesoro di notte
lucca per ispianare e disfare li fossi d' intorno alla città. pascoli, 273
e poi... si riseminerà. d' annunzio, ii-535: muzio attèn- dolo
marritto, / ch'i'traboccai alla bocca d' un fosso. vettori, 1-117:
[rezasco], 454: nullo d' alcuno dei familiari d'alcuno dei predicti
, 454: nullo d'alcuno dei familiari d' alcuno dei predicti [podestà, capitano
del popolo] possa essere mar- rabese d' anziani del popolo di pisa. breve dell'
invece di zappatore, dicevano marraiuolo. d' azeglio, 5-ii-241: anch'io fui comandato
nel territorio di roma, per corso d' acqua. c. e. gadda,
palpebre chiuse questo / assedio di milioni d' anime / dai crani ingenui, dall'
cfr. còrso mora * canale d' irrigazione ', gr. à [iàpa
/ dello egitto e dell'india e d' etiopia / e sopra tutto di molti
ignuna propia, / di barberia, d' altri luoghi lontani. sanudo, li-590:
di turchi e maomettani, li marani d' ebrei e di giudaismo. d.
. bartoli, 7-4-190: tutti gli spagnuoli d' essa in roma... e
lo conocistes », per morder colui d' esser marano. commedia della sembola,
giudei marani. campanella, i-245: nato d' uom moro e femmina marrana / (
cristiana), / scommunicato e puzza d' ateismo, / quinci carlo potea far sillogismo
. non bisogna permettere che questo marrano d' inglese se ne vada via liscio liscio.
. contro te sì rigida si mostra. d' azeglio, 5-ii-66: 'questi marrani
parole di marrano / né a promesse d' oste. = deriv. dallo spagn
. bocciarone da pisa, xxxv-1-325: d' esser faccitore / contra 'l signore -no
hano spavento / (parlo 'n comuno d' esto marriménto, / no ched eo
, iii-101: prima mangiando uno pezzo d' erbato col ma- robio desinarono con buona
. produce i fusti quadrati, le fiondi d' un pollice, ritonde, pelose,
è uno sterpo con assai rami, usciti d' una barba sola, aspro, bianchiccio
o di marrubio, con la radice d' altea. bergantini, 1-459: all'asma
vino col marrobbio giovi per ogni malattia d' intestini, e per la tosse principalmente.
risolve la pituita dalle prime vie. d' annunzio, ii-736: in populonia ricca di
dovute alla variazione della pressione delle masse d' aria incombenti sulla superficie del mare e
. 4). marrondìndia (marrone d' india), sm. invar.
viale, ho visto il primo marrone d' india della stagione. = comp.
perfetto, / par sia el tempo d' andargli a ragunare. mattioli [dioscoride]
ci si sentiva felici in quelle lunghe notti d' inverno -alla sera sonnecchiando intorno al focolare
marroni canditi che si vendono nelle città d' inverno. c. e. gadda,
a te, fauno, il soffritto d' un'agnella, / e di castagne piena
aver trovato il turibile, e in cambio d' un'uli- vetta due marroni e tanto
v-55: i quali, interpretando alcun luogo d' alcuno autore, non s'appongono,
p. de'bardi, 1-5-50: meriterei d' esser sotterra, / poiché stasera tal
negli affanni e travagli; hanno occasioni d' impazienze e di stravedere, e tra la
bresciani, 6-x-26: entro le macchie d' avellana, di corniolo e di marroncèllo
il quale villano, presa la cictà d' antioccia, in presenzia di rinieri conte e
vuol frequentare spesso col màrrone sarchiando e d' erbe nettando. lorenzo de'medici,
di quel drappello adorno / vernano armati d' arme rusticale, / chi parancole porta e
il nome di camozze più tosto che d' uomini. g. f. rucellai,
maremma di siena, tenendo grandissima copia d' uomini a sue spese a tagliar marruche e
sproni pungenti, come spina d' una marrucca. viviani, 1-41: è
un'acqua che ha nome il rubicone. d' annunzio, iv-2-27: due bei lucertoloni
alle altre sode coi marrucai e luoghi d' erba meno domestica, per lasciare alle
tanto folti, ove il vaccino pascesi d' erba e foglia ed il caprino di
principali pare che sieno i peligni. d' annunzio, i-947: più bello e più
possedeva non dico fiore, ma briciola d' intelletto, disse cotesto spediente manca perfino
marruca ', nota pianta spinosa, indigena d' italia, che bene alligna nei luoghi
ulloa, 53: andò alla volta d' un porto d'essa isola, chiamato
53: andò alla volta d'un porto d' essa isola, chiamato marzasirocco (marza
marsala: vi sbatterò dentro un rosso d' uovo. pascoli, i-509: garibaldi
il più noto fra i vini spiritosi d' italia: ricorda il 'porto'e il 'madera'
solinas donghi, 2-145: [i gusci d' uovo] stavano male, puzzavano di
palmo più lungo dell'altro come canne d' organo, tutti e quattro maschi.
, ii-327: già valica mia voce / d' adria le timid'onde, /
, sm. ittiol. ghiozzo d' acqua dolce, di piccole dimensioni (
marsoni. boschini, 152: quanti pensa d' aver la vale piena / de orade
tansillo, 2-142: non spero che virtù d' erbe o di pietre, / o
/ o forza di parole, o man d' uom marso / mi sani. carducci
o ululando le marse aste affrontar. d' annunzio, i-947: più bello e
, iii-1-1056: la gente marsa / è d' ossa dure. -sostant.
di serpenti (con riferimento ai serpari d' abruzzo). giannone, ii-480:
... è... nome d' una famiglia d'animali esotici, i
... nome d'una famiglia d' animali esotici, i quali hanno una specie
in festa e giubilo, / che d' ogni grazia e d'ogni eccelso munere /
, / che d'ogni grazia e d' ogni eccelso munere / ti troverai alfin
però che il suo marsupio squadra, / d' averlo a scombuiar sempre ha paura.
, con tutto questo, si dice tener d' occhio. tra belle mani, le
allo sguardo del carceriere un bel marsupio d' oro. ghislanzoni, 5-8: il rettore
saponaria. garzoni, 1-143: sughi d' erbe, di saponaria, poenea, cardo
avezzi a rubare nelle selve e ne'monti d' albania, schia- vonia e bosna:
mano, / la codardia più d' ogni vii martano. = var
al padre loro / mirar le membra d' i giganti sparte. petrarca, iv-2-2:
giganti sparte. petrarca, iv-2-2: piep d' infinita e nobil meraviglia, / presa
boccaccio, 1-ii-87: dando a'pensier d' amor la notte parte, / e
grazia ed arte, / il figliuolo d' amone, anzi di marte. tasso,
di marte. tasso, 1-52: squadra d' ordine estrema ecco vien poi, /
estrema ecco vien poi, / ma d' onor prima e di valor e d'
d'onor prima e di valor e d' arte. / son qui gli aventurieri,
di marte: la quale alcuni dicono d' èrcole focosa per la vicinità del sole
, e lascio ad altri la briga d' indovinarlo, spezialmente per ciò che appartiene
che giusto l'analogismo della natura richiedesse d' essere accompagnato da un paio almeno di
marte consperse, di misurata lunghezza o d' altezza decevole, vede affilato surgere l'odorante
fiorentini, 451: anche j fiorino d' oro nuovo: portò la bella martedie dies
martedì, alle 11 della sera. d' annunzio, iv-1-275: -noi verremo a
394: anne dato cieo uno fiorino d' oro martedie santo, in k. aprile
tocchi di pennello rapidi e insistenti. d' annunzio, 4-11-153: la diversità di materia
ii-524: il cuore era un martellamento d' inferno. cicognani, 3-158: vasco rimase
oreficeria, spianare e lavorare le lastre d' argento. fra giordano, 5-27:
ho gusto di bere in un fiasco d' acero lavorato al tornio le lagrime del vesuvio
di getto una grande ma sottil palla d' argento... di poi cominciammo
, il fabbro picchia sull'incudine. d' annunzio, i-956: i calafati, /
: all'agorà romana e alla biblioteca d' adriano si arriva appena fuori del bazar,
. galileo, 3-4-313: un ottavo d' ora che dovette durare il suo martellare sopra
1-72: nello stanzone s'ode l'eco d' un picchiettare assiduo, d'un martellare
l'eco d'un picchiettare assiduo, d' un martellare nervoso. è un giovinotto che
nelle stanze terrene tormenta, con la punta d' acciaio, il seno bianco di una
martellare dapprima torcendolo il più grosso albero d' appoggio destinato ad una macchina di mille
martella. marini, iii-52: fremea quegli d' ira conoscendo martellare in vano sull'armi
la ròcca, / de l'armata d' alcina si fu accorto; / e la
festeggiare la ribellione di modena ad azzo d' este nemico dei bolognesi (nel 1306
con raccendervi un falò in vetta. d' annunzio, iv-2-288: giocava d'arco
. d'annunzio, iv-2-288: giocava d' arco con gesti rapidi, premendo su 'l
gli martellava, meccanicamente, bene. d' annunzio, i-305: inutilmente voi con
rima regale, / noi martelliamo la rima d' oro; / noi martelliamo il ritmo
martelliamo in un significato un singolo stato d' animo, che è principio e fine a
provvedimenti? » martellava l'ammiraglio tenendo d' occhio il genero. -forgiare (
e fatto scattare delle saldissime tempre. d' annunzio, iii-2-1118: non si giudica il
n. secchi, 1-7: -pensa anco d' esser gravida di te: com'è
/ per longa età né per mutar d' onore. serdini, xxxix-i-4: noti posso
come litanie. -rimordere. d' azeglio, 5-i-46: la risata sfuggitagli in
sfuggitagli in chiesa lo martellava: conosceva d' aver mal fatto. 17.
martellava le tempie; era più pauroso d' ogni passo e di ogni voce. montale
-manifestarsi con veemenza, urgere. d' annunzio, i-52: oh allor qual estasi
quando un imputato, sotto al martellare d' una domanda, sempre la stessa domanda
. taglini, 2-165: un globo d' oro si riduce a forza di martellate in
, temperaste il petto alle martellate frequenti d' empio destino. pavese, 8-42: si
brame / e la mia fede morta. d' annunzio, iv-1-75: empì di sigarette
: empì di sigarette russe un astuccio d' oro martellato, sottilissimo, ornato d'
d'oro martellato, sottilissimo, ornato d' uno zaffiro su la sporgenza della molla
che è quella casta, dolce e martellata d' una canzonetta liturgica. 11
poco arco ma con forza (un colpo d' arco). -anche sostant.
aveva richiamato i colpi del robusto martellatore d' ippona: il donatismo. 3
senza dargli tregua. = nome d' agente da martellare. martellatrice,
gualchiera, follone. = nome d' agente da martellare. martellatura,
adviene che alcune volte lo, maestro d' archimia per ignoranza pecca in sublimazione o in
invidia e dell'ignoranza. = nome d' azione da martellare. martellétto, sm
provoca l'esplosione urtando sulla capsula d' innesto. 4. mus. bacchetta
movimento le forbici dei cimatori. d' alberti [s. v.]:
signor padre è ricco a martelletto / d' oro, d'argento e di tutti i
ricco a martelletto / d'oro, d' argento e di tutti i metalli.
; esso è antico almeno quanto ciullo d' alcamo. a. boito, 1-1130:
: andava qua e là per le città d' italia a cercar nemici al verso
: 'martellina': una sorta di martello d' acciaio che da una parte ha la bocca
da mulini, zappali, picconi. d' alberti [s. v.]:
armi da fuoco portatili, piccola piastra d' acciaio, ripiegata a squadra, che,
e la comunicava alla carica. d' alberti [s. v.]:
gesso o di martellina a quella pittura d' andrea del sarto, che si vede
2. varietà di ciliegio. d' alberti [s. v.]:
quello della pietra naturale. = nome d' agente da martellinare-, voce registr. dal
scopo decorativo e ornamentale. = nome d' azione da martellinare. martellino1, sm
3 succhiellini, 3 paia di seste d' ottone e di ferro, 1 martellino
aretino, 20-212: non ti mostrar tanto d' uno, sì ben ne credi ogni
, 8-40: su un disco di petali d' un bianco vivo, spruzzato di sangue
v.]: * martellina ': d' una specie di noce di guscio molto
, fitti e concitati. d' annunzio, v-2-388: la squilla della campana
annunzio, v-2-388: la squilla della campana d' avviso risollevò dal mio scoramento il ricordo
avviso risollevò dal mio scoramento il ricordo d' altre squille lugubri miste al martellio delle
secco martellio sviscerando dah'istrumento la voce d' un istrumento nuovo, barbaro come la
. 2. scampanio. d' annunzio, iv-2-25: ecco un altro suono
per estens. pulsazione accelerata. d' annunzio, i-30: la febbre mi riarde
piccola mazza metallica, per lo più d' acciaio, variamente sagomata, munita di
de le infrascritte festi, o in alcuna d' esse, lavorare a fuoco de la
martella gravi e grosse con le punte d' acciaio temperato fortissimamente col sangue di becco
le di loro parti concave. 'martello d' appianare ': una sorta di martello
coloro che lavorano figure e altre cose d' argento per allungare e dilatare le verghe
. pascoli, 512: il martello d' un legnaiuolo, / più lontano,
più lontano, più non rimbomba. d' annunzio, iv-2-948: i sibili della
è risultato il miglior offerente. d' annunzio, iv-1-65: ad ogni tratto il
: v'erano molti lavori e figure d' oro di martello assai ben poste.
rozzo martello i duri sassi / forma d' uman aspetto or questo or quello. cellini
, iii-27: prometto... d' averla sonante... quello tempo
eccelsa torre / ad ogni quarta porzion d' un'ora / la tremenda sua voce
cun fornello, / ben so'biscazziere d' anello / e ruffiano di bordello / e
/ di versi, che bisogno hanno d' incudine / e di martello. carducci,
, clava a schiacciare altri mostri. d' annunzio, i-245: otto e sei
, i-245: otto e sei verghe d' oro, o musa, io batto /
antonio da padova e a s. tommaso d' aquino). leggende inedite, 2-62
musso, 93: o san tomaso d' aquino, perché non furono questi eretici a'
dal popol furibondo / ca- gion lui d' ogni male, / martel d'ogni rovina
gion lui d'ogni male, / martel d' ogni rovina. denina, iv-131:
rovina. denina, iv-131: brancaleone d' andalò, bolognese, il quale creato
l'usar cortesia a'villani è segno d' espressa pazzia, percossi col martello della
gran martello! 12. passione d' amore combattuta, contrastata, dolorosa,
combattuta, contrastata, dolorosa, piena d' ansie e di affanni, che non
casa, 706: tutte le infermità d' un ospitale, / contandovi il francioso e
la moria, / quanto il martel d' amor, non fanno male. varchi,
note al malmantile, 1-71: 'martello d' amore'è qualsivoglia affanno o angustia di
nella commedia intitolata: « le droghe d' amore », per una mia
, per una mia puerile vendetta d' amoroso martello. manzoni, fermo e
martello / che, scorsa la val d' elsa in questa guisa, / non mi
e del vostro anche, gradìo me d' ubidire l'enposta vostra; ché già col
concorrono a ciò far [il suono] d' osso minuto / ed incude e triangolo
la tenacia, la volontà, la forza d' animo nel caso che l'attrezzo raffigurato
). 17. fis. martello d' acqua: dispositivo costituito da un recipiente
[s. v.]: 'martello d' acqua'. tubo di vetro pieno in
. tubo di vetro pieno in parte d' acqua priva d'aria, in parte assoluta-
vetro pieno in parte d'acqua priva d' aria, in parte assoluta- mente vuoto
tendinei o muscolari. -chirùrg. strumento d' acciaio, di varie dimensioni, adoperato
scheletrico. 20. milit. arma d' asta in uso nell'età medievale,
anche martello ferrato o manesco, martello d' arme o d'asta o martello di
o manesco, martello d'arme o d' asta o martello di lucerna).
i-424: il turco ha per arme d' offesa... lance con banderuole,
stocchi lunghi, mazze di ferro, martelli d' arme. tommaseo [s. v
'martello ferrato * o * martello d' arme ': arma offensiva, adoperata da'
cavalli e grida, spari e batter d' armi gli assaltò nella fronte. garibaldi,
sinistra dei borbonici, essendo in possesso d' una linea di case a levante di milazzo
al bastone col martello geologico a mo'd' impugnatura. monelli, i-198: carbone?
batteva la pianta a martello, schioccando d' allegria come una nacchera. -con
non possendo essere retti, e dato loro d' uno grande martello tra ambedue gli orecchi
persuadere, non dico, per via d' impressioni, ma con durezza e rigore di
. franco, 4-167: veramente parete d' usar meco l'arte d'una sagace donna
veramente parete d'usar meco l'arte d' una sagace donna, la quale per
dessa il male insopportabile che tu fingevi d' avere; dessa che ti dava tanto
da me sentita nel ricevere buone novelle d' uno amico così caro, la cui
] in questo reflessione eterna di anni e d' anni. algarotti, 1-ix-160: modo
; fare brutta figura. f. d' ambra, 60: in fine oggidì son
(253): se le femine fossero d' ariento, elle non varrebbon denaio,
doni, 9-56: noi possiam dire d' essere stati al martello di tutti gli osti
: tengo per fermo che poche donne d' europa si troverebbono di tale disposizione che
botta di martello. moneti, 42: d' ingegno in furberia esperto, / trovò
n. secchi, 1-39: il martello d' amore in una settimana passa, il
il bisogno fin alla morte t'accompagna. d' alberti [s. v.]
. v.]: 4 ii martello d' argento rompe e spezza le porte di
magagna. ibidem, 271: martello d' oro non rompe le porte del cielo.
repubblica di venezia contro l'imperatore massimiliano d' austria e poi contro i turchi, stava
lippa ne ripose un bracchio, / d' un grosso martignon le calde tiglia.
, 1010: fu il mese / d' aprile, il mese che aprono le gemme
la martinèlla ed impaura / le sagome d' avorio in una luce / spettrale di
col martinetto, le palle di piombo d' once tre in braccia settantotto di corso
a nome suo trasser col senato / d' ingombrar per sei dì tutti i sartori
fino a la martingala e che dia d' una culattata in terra per amor vostro.
testa quando si tirano le redini. d' annunzio, iv-2-1149: era un povero
, iv-2-1149: era un povero cerchietto d' ottone, tolto alla martingala del cavallo
tagliamare. 6. nei giochi d' azzardo, raddoppiamento della posta perduta.
discese, per via di vite o d' altro ingegno, si fa appoggiare contro
, giù per la china tortuosa. d' annunzio, vi-324: i carri sono.
la vettura sul piazzale davanti alla rampa d' ingresso alla villa. baldini, i-558
strada cominciava a passare qualche calessino carico d' ortaggi, stridendo la martinicca giù per
a festeggiare e ad assaggiare in alcuni luoghi d' italia il vino nuovo. allora rendonsi
': un uomo qualunque volgare più d' animo che di stato. vittorini, 5-40
a vernice di martino da quattro ruote. d' annunzio, vi-323: lo sforzo delle
80: s'io avessi il martin dentro d' un fiume, / potria d'umidità
dentro d'un fiume, / potria d' umidità più dubitare. 6.
, i-109: guizza un bagliore / d' acceso smeraldo, di brace / azzurra:
« pruss martin sech: pera tardiva d' autunno, detta comunemente pera martin secco
febre la martira, / o corso d' anni o qualche doglia o male, /
chiabrera, 1-iv-38: dice orfeo che d' avoltoio eterno / eterna fame prometeo martira.
: poi vidi genti accese in foco d' ira / con pietre un giovinetto ancider,
27-64: così scornato, di vergogna e d' ira / nel viso avampa, e
. / ir voglio, sì, d' egisto in traccia... / -oh
/ già ti martira il non tornar d' egisto? poerio, 3-369: la tua
/ a l'alta sedia, che d' aver bramata / tanto, indarno san georgio
sopra di 'adamo ', arde d' insania e sdegno / e nel perfido cor
la fede nella virtù e nella verità. d' annunzio,
]: lucia vergine e martire. d' annunzio, ii-538: non il santo martire
di far paura a me, sbagliano d' assai. -nel linguaggio dell'antico
testimonianza a dio, dinanzi al popolo d' israele o (anche fino alla morte cruenta
menti divini. filicaia, 2-2-157: d' alto comando esecutor severo / già parve
l'ebbe [maria] alla testa d' un esercito innumerabile di martiri, come reina
conculcate nelle loro aspirazioni irredentiste. d' annunzio, v-1-23: bevo alle città sorelle
mai sprigionando lanciasti / a l'avvenir d' italia, / belfiore, oscura fossa
italia, / belfiore, oscura fossa d' austriache forche, fulgente, / belfiore,
e replicate esperienze,.. per togliermi d' inganno e persuadermi che l'autore della
oggi farme con crudele scempio / martir d' amore e d'alta fede esempio. sassetti
crudele scempio / martir d'amore e d' alta fede esempio. sassetti,
16-ii-25: io, qual nuovo martire d' amore, / son dal volgo deriso e
la scienza della salute, non fa d' uopo il macerarsi su i libri e l'
che mi trovo in letto, martire d' una fiera flussione di capo, che
vero, non già un romanzetto incartocciato d' intrighi, né io inviterò a scorrere
fino a farli parere ai loro occhi pieni d' itterizia grandi sventure e colpi avversi della
altro, atteggiandosi a martire politico. d' annunzio, iv-1-263: ella,..
concluso un matrimonio utile. ora, d' innanzi a lui, prendeva un'attitudine di
aleardi, 1-358: l'antico rettile d' asburgo / rinnovando il martire / dell'inviso
il vino diventa sangue. e la carne d' un dio fatto uomo, che palpita
palpita nel sogno sacro. è il sangue d' un dio straziato e ucciso, che
certaldo, 332: s'appartiene al giudice d' essere piatoso; e dove possa fare
voglion consentire. ariosto, 8-44: d' ogni martìr che sia, 'pur
con le buone e con le cattive, d' ottenere da quel tristo che finisse d'
d'ottenere da quel tristo che finisse d' infliggere il martirio alla povera bestia,
ombre insieme si partirò, / correndo, d' una torma che passava / sotto la
condotto / a ber lo dolce assenzo d' i martìri / la nella mia con suo
il momento, / in che noi d' improvviso spavento / tristi oggetti a'mariti
ha creato l'azione. ventisei milioni d' uomini vogliono che l'italia sia. amari
modo la miglior partita / sempre sperando d' aver miglior vita. sacchetti, vi-128
addoglia, / che poi si sveglian d' ogni dolor scarchi, / ch'appena creder
di periodo oratorio, rotondo, grave, d' un suono vuoto, uniforme, noiosissimo
restarmene sette ore in una vettura a fianco d' un bella comica che aveva paura dei
/ ché quest'è lo pedagio / d' amor, ciò m'este aviso. chiaro
beato / chi senno impara alle spese d' altrui. bembo, iii-630: adunque
, il fisso occhio di sirio. d' annunzio, iv-1-352: ella non volle
che le rimproverava la brevità delle visite d' amore; non si lamentò mai; seppe
riveda i suoi princìpi / nei frutti d' alabastro sugli stipi - / martirio un
martirizzamento de'poveri servi cristiani. d' annunzio, v-1-329: il dè
, el l'è multi che desiderano d' essere martirezati per amore de cristo. cavalca
, xxi-751: desiderava con grande voluntade d' essere martirezzata per cristo dicendo: -oh
apostata, fu martirizzato donato, vescovo d' arezzo. b. davanzati, ii-388:
in alessandria a soprantendere a una fabbrica d' una chiesa, commossero il suo zelo a
sentendomi assai male in assetto dello stomaco e d' altro, e forse del capo,
dir del cervello; e dandomi segno d' averne bisogno il cercar la natura di spignere
martirizzato nel congo. nuovo giornale letterario d' italia, xl-626: noi dobbiamo al marchese
con ciò aveva mezzo, non solo d' assicurare la presa, ma anche di martirizzare
con passare il meglio che può la giornata d' oggi senza martirizzarsi per provvedere a quella
cuffia, e di più colla nomèa d' essere stato martirizzato dal nostro padre della
da voi stessa in modo che, prima d' ottenere quello che avrete sperato, sarete
, martirizzato da muanga nella prima persecuzione d' uganda. -con sineddoche.
, e con gli occhi spalancati. d' annunzio, v-1-397: che ti vale sfuggire
, i-176: tramontava il sole al fine d' una giornata di nuvole incerte e tingeva
una giornata di nuvole incerte e tingeva d' un rosso che pareva incandescente le pendici
in tre o quattro volumi, invece d' essere in tre atti, che tele
somigliano tutti. = nome d' agente da martirizzare. martirològio,
martirologio ecclesiastico si legge che del mese d' aprile a nemausio in francia, che
.. questo fare di moto proprio d' un nome solo il segnacolo d'un'età
proprio d'un nome solo il segnacolo d' un'età intera, di un'idea
dell'invidia fin nei senatori di tiberio. d' annunzio, ii-916: oh alleanza mistica
/ turbante auguste podestà chercute / e d' austriaco sevo unto il molliccio / soldan che
scoiattoli, delle talpe e de'porcellini d' india, delle donnole e di altri
sorprese dalla tempesta fuori delle loro tane. d' annunzio, iii-2-28: -imposto hai lo
medesimi. betteioni, iv-374: indossavano d' inverno un lungo manto foderato d'ermellino
indossavano d'inverno un lungo manto foderato d' ermellino o di martora o d'
d'ermellino o di martora o d' altra preziosa pelliccia. d'annunzio,
di martora o d'altra preziosa pelliccia. d' annunzio, 111-1-6x1: -andiamo ad armalecco
è circundata a tutti i tempi, d' angioli, d'apostoli, di martori,
tutti i tempi, d'angioli, d' apostoli, di martori, di confessori:
1-i-345: alegava uno testo del decreto d' imo vescovo che domandava licenzia al papa di
. tassoni, 3-46: con l'impresa d' un pero e d'una vite,
con l'impresa d'un pero e d' una vite, / stefano e ghin de'
coll'usare il capitai raggiunto / a capo d' anno aver onde la vita / e
angosce, ansie, inquietudini. d' annunzio, v-2-909: attraverso la parola dell'
: con ciò aveva mezzo, non solo d' assicurare la presa, ma anche di
ma anche di martoriare un recalcitrante]. d' annunzio, iii-1-524: samaritana, quale
e di là dentro non uscisse, / d' infin- perbiscono che, a dispetto delle rughe
il diletto di martoriarci l'anima. d' annunzio, iv-2-792: dieci persone affamate
persone affamate facevano strazio di me come d' una cosa da guadagno; il bisogno
dalla fatica. pirandello, 8-63: d' altra parte, però, se non c'
, se non c'era altro mezzo d' impedire che colui [il cane] martoriasse
cuore mi si stringe di compassione e d' amore del prossimo, considerando quali miserie
. che è martoriato dalla vergogna. d' annunzio, iv-2-105: orsola stava nello stesso
si martoria. -recipr. d' annunzio, iv-1-661: ciascuno dei due si
ebulizione con il perché dei perché; d' inverno martoriata dal freddo, nelle adiacenze
freddo, nelle adiacenze della sorbona, d' estate sciorinata alle frescure del giardino del
età. -compresso, represso. d' annunzio, iv-2-40: una febbre lenta gli
suo martoriatore. = nome d' agente da martoriare. martorio1 (
ma costretto dal martorio, che per ordine d' anton da leva aveva avvelenato il delfino
dal carcere al martorio mi traduce. d' annunzio, iii-1-524: quale / di quelle
ebbi già, che rompe un giogo d' oro, / né mai ebbe piatà
con martoro / privata de speranza e d' ogni bene, / e'bandonato n'hai
e qual martoro / di ciprigna e d' adon nel cor s'aduna? busenello,
non si creda a voi stelle, ancorché d' oro / abbiate il vago e
dico, che il diavol si ponesse / d' una cavalla sua sotto la coda.
situazione incerta, ingarbugliata, senza via d' uscita. i. guicciardini, 13-iii-186
la mia chinea, martorizzato e lapidato d' amore? boccalini, ii-295: felicissimi
un poco di spirito al povero martorizzato d' amore. -disprezzato. n.
la tripalda, avete veramente usa l'arte d' una finissima cortigiana, anzi di quelle
xxxii-285: e1 principe vestito di restagno d' oro fodrà di martori. ramusio, ii-16
: era in quel giorno glisomiro vestito d' un abito nero di felpa rara,
di felpa rara, trinato di merletti d' oro, col giuppone pur di broccato
oro, col giuppone pur di broccato d' oro e la rocchiglia foderata con i martori
faine] però alcune nate di mescuglio d' una faina con un martoro, la
e a rivederci fra le tre quarti d' ora al più. betteioni, iv-386:
sacco pieno dalla testa, beve il bicchier d' acqua, spostando la testa indietro
elogio più alto a cui potesse arrivare d' una persona, era di dirla un
grattugiato, amalgamati con grasso, tuorlo d' uovo e aromi; è una specialità
. baruffaldi, iii-45: in su d' ogni angolo, / con di quel
detto maior regulus, maregolus e d' indi marrugola ». marulósa,
sono per una società dove la misura d' un uomo la dà la sua intelligenza
epoca storica, è la 'storia d' italia dal 1870 al 1915 'nel capitolo
certamente nei nostri estremi tentativi di borghesi d' avanguardia nello sforzo sempre più inutile di aggiornare
marxista. pascoli, 1-92: spero d' essere sostanzialmente d'accordo; se non
pascoli, 1-92: spero d'essere sostanzialmente d' accordo; se non col da me
lastri, ii-162: quanto al secondo genere d' inserire, si fa colla marza o
a marza, riesce a meraviglia. d' annunzio, ii-125: dopo il verno,
, insino a'fornaciai a cuocere guscia d' uova, gromma di vino, marzacotto,
agg.: anatra marzaiòla. d' alberti [s. v.]:
da un copioso strato di piumino. d' annunzio, iii-2-1145: la marzaiòla stride
un forte fremito: è un branco d' anatre marzaiole, che si rimettono in
e zucchero, resa consistente con albume d' uovo; variamente lavorata, ornata e colorata
eletti / bianchi, vermegli, verdi e d' or cuperti. piovano arlotto, 156
che 'l nestar nimica; / marza d' un occhio, e con biette serrare.
che si celebravano in roma il primo d' agosto, con corse a cavallo, combattimenti
a quella foggia / che i sonagli d' estate per la pioggia. campofregoso,
, 162-6: de perle il mercatore e d' un giacinto / parla, il marziale
de'venti, agrieoitor de biada, / d' amor chi in amoroso foco è spinto
considera di vincer il nemico e teme d' esser vinto da lui. siri, 17
l'altre del regno si videro ardere d' incendio marziale. milizia, vi-17:
rinovellando il marzial onore, / farò d' eccelsa prole sì fecondo / che sarà eterno
la risoluzione del conte guido. carico d' anni, di marziali trofei, di politici
dalla violenza della battaglia (uno stato d' animo). poeti perugini del trecento
mortificò, anzi soffocò sotto le ceneri d' un'apparenza pacifica quei bollori marziali che
vigore / sul collo il cala. d' annunzio, v-3-468: le eliche scheggiate,
della penisola, e una lega governativa. d' annunzio, v-1-1062: sotto la minaccia
boterò, 9-44: i veronesi sono d' animo altiero, spiritoso, prode e
, spiritoso, prode e marziale, d' ingegno elevato e nobile. bizoni, 141
era un uomo di quarant'anni in circa d' età, ben messo della persona,
, ben messo della persona, grave d' aspetto e con una certa ferocia marziale
passo marziale che mi pareva di riconoscere, d' aver già visto altra volta, in
alcuni casi vien anche promulgato dal governatore d' una città, quando è stretta d'
d'una città, quando è stretta d' assedio. -corte (o tribunale
da le reti rapisce un agnelletto. d' annunzio, ii-847: odo nel grido della
di esercitazioni militari e ginniche; piazza d' armi. p. del rosso,
o mecenate, / del sermon dotto / d' ambo le lingue, / ammiri forse
di dèntici, dalfini e storioni, / d' ogn'altro pesce in tutta la riviera
e grigia, torbida e serena! d' annunzio, v-1-256: perché ti separi da
annotazioni dei progressi e mutazioni, che d' ora in ora son per fare.
cammelli, ci avviammo all'hauash. d' annunzio, iv-1-7: il giorno del
molto variabili. allegri, 106: d' ogni tempo si dà a cafusse erbaggio,
calore e stranezza a chi è concepito d' estate, e nasce in un de'più
di marzo, ogni villan va scalzo; d' aprile, va il villano e il
vento di marzo, le dolci acque d' aprile,... con la buona
marzo non fa male, ma quella d' aprile toglie il pane e il vino.
. burchiello, 106: con corona d' ulivo / coronerem la testa di marzocco
gioie per occhi, pendevano due veli d' oro, che, serpeggiando, le cadevano
il leone, impresa di firenze. d' azeglio, 5-ii-68: le pareti eran tutte
/ l'aquila bianca e un baston d' oro aspetta. savonarola, 7-i-7: li
spinto fuori / avean marzocco a procacciar d' altr'esca, / con lettere frequenti e
però marzocco soccorso domanda / e ognor d' aiuto a te si raccomanda.
fra i quali il pascoli e il d' annunzio. pascoli, 1-545: hai
, / o un mascherone in faccia d' un acquaio. = deriv.
al meglio che puote, con pesci d' ova frittate rognose e buone marzoline le
costituisce una proprietà caratteristica. d' annunzio, i-881: ondeggian bianche ne la
rancio né l'arido, ma sono d' una pasta gentile com'un lardo e
'l mese di marzo e nel principio d' aprile, e del mese di luglio è
brigatelle di contadini che seminavano poche manate d' orzo o di marzolo in minuscoli campicelli
. sf. inventario di alfonso ii d' este, 3562: orzo e marzola.
motoscafo anti-sommer- gibile ', e gabriele d' annunzio con 'la beffa di buccari '
seguito 'motoscafo anti-sommergibile 'tradotta dal d' annunzio nel motto latino 'memento audere
'memento audere semper': cfr. d' annunzio, v-1-84: « non torneremo indietro
ingranditi, mediante grossi cavicchi. sono sempre d' un contegno molto serio ed è raro
. v.]: 'masari': sorta d' insetti imenotteri. = voce dotta
. mascarizzo. inventario di alfonso ii d' este, 2982: due [fornimenti
mascagnite, sf. miner. solfato d' ammonio, rombico, che si presenta
, / ch'è più scaltrita e mascagna d' un zingano. c. gozzi,
baldoria, una fiammata / in casa d' una bella contadina; / e da
religiosa e civile che le popolazioni copte d' etiopia celebrano con grande solennità il 17
ella ha trovato mentovata [la farina d' alenosa] in un antico suo libro
tien e usurpa e tiraniza la parte d' i mediocri industriosi. monti, x-5-182
belli. rajberti, 5-97: in giorno d' invito si potrebbe dispensarsene affatto, perché
, dove si dubita di mascalzoni o d' altre persone che possono fare danno altrui.
mura ero giunto a vedere, / quando d' un bosco venti mascalzoni / uscirò armati
un bosco venti mascalzoni / uscirò armati d' accette e spuntoni. 4.
, perocché essendo nella guardia del signore d' imola, era bene guarnita e apparecchiata
questo conte molti mascalzoni e ladroncelli e d' ogni cattiva condizione, ai quali aveva
, dove la battaglia è in essere d' ambe le parti del cielo e de la
non lo seguia che qualche mascalzone. d' azeglio, 4-104: appena sceso dal luogo
. ant. privo di raffinatezza e d' eleganza; rozzo, volgare. stigliani
per la loro soverchia viltà non meritano d' essere insegnate né d'adoperarsi in componimento
viltà non meritano d'essere insegnate né d' adoperarsi in componimento alcuno per basso che
puose la mano a la mascella / d' un suo compagno e la bocca li
bell'ombra i cappellacci / canuti e unti d' olio e di bituro, / gli
denti io ho le mascelle che paiono d' acciaio. equicola, 235: era l'
l'orecchio mi fiaccò col pugno? d' annunzio, iv-2-1147: il negro ghignava
ghignava dalla larga fauce piena di denti d' oro, e senza pietà scagliava contro
di sopra quanto in quelle di sotto. d' annunzio, i-478: due dromedari,
mascelle. -con riferimento alla mandibola d' asino con cui sansone, giudice d'
d'asino con cui sansone, giudice d' israele, famoso per la forza smisurata
volgar., ii-602: trovata una mascella d' asino la quale istava in terra,
e sconfissegli e uccise con questa mascella d' asino mille uomini. e disse: con
. e disse: con la mascella d' uno poledro di asine spensi e isconfissi i
, che... un grosso stuol d' armati filistei / rompe col fulminar d'
d'armati filistei / rompe col fulminar d' una mascella. giuglaris, 29
: una gran volontà di gettar mascelle d' asino e le mani legate senza la possibilità
i satrapi clericali, afferrata una mascella d' asino, percuotono senza pietà il povero
/ empivansi le pancie a crepapelle. d' annunzio, iii-2-291: per immorsarlo [
il ferro e li serrava duri / più d' ogni ferro, ah con che rabbia
avvolti, / e tratti glien'avea più d' una ciocca, / latrando lui con
: un cavalliero /... d' antiqua e d'onorata gente, / che
cavalliero /... d'antiqua e d' onorata gente, / che discendea da
discendea da quel linguaggio altiero / ch'uscì d' ima mascella di serpente. berni,
amici ho meco a tavola: / ognun d' essi è ben fornito / di mascella
ritenuta partorìe al romano impero il principato d' italia e donògli la signora di molte cittadi
(e, al contrario, mascella d' acciaio, indica una notevole resistenza a tali
e 'l mulo, / far te medesmo d' intelletto indegno. / -o signor mio
altra, per lo più in segno d' ira, d'insoddisfazione, di sbalordimento,
lo più in segno d'ira, d' insoddisfazione, di sbalordimento, o anche
, di stomaco..., d' intestina..., cui parimente forza
ma altri meco, nel lito del mare d' utica un dente mascellare tanto grande che
potesse fare. e credo che quello fosse d' alcun gigante. s. bernardino da
mascellaro e ultimo della gengiva di sotto d' oro dell'istessa grandezza, forma e
estremità s'articolano colle ossa temporali. d' annunzio, v-1-83: se nel siciliano
figura rotonda e alquanto ovata, della grandezza d' una non gran noce...
beumonte / trasse a la sega più d' un mascellare. 5. schiaffo
rivolto, e con mascelloni che paiono d' asino. c. e. gadda,
roldan levò la destra, / gli menò d' un mascellóne. 3. agg
, di legno, di pietra, d' oro, d'argento, ecc. (
legno, di pietra, d'oro, d' argento, ecc. (e la
, 1-340: benché molti usin mascher d' ogni tempo, / send'or per
legno indorata di sopra con una sfoglia d' oro sottile, e dissero che, per
mattio franzesi, ii-2-102: pare a ciascuno d' essere il secento, / com'al
vetrine, le « maschere sacre » d' onice e ossidiana sembrano volti riflessi nella sfaccettatura
vago adorno, / quale è quel d' una sirena, / rimirò la volpe
mercenaria, tersicore non portava una maschera d' argento sul viso; i suoi dolci
della fisonomia che ottengono col gesso. d' annunzio, iv-1-569: in un angolo,
plinto, stava chiusa in cristalli, coperta d' un velo nero, la maschera formata
cadavere dell'uomo che mia madre amava d' un amore più forte della morte.
, 3-275: volto di uomini lividi, d' argilla. calchi dell'anima; maschere
un cavallaccio di ritorno, / con maschera d' un vecchio da brachieri. loredano,
son cortesi i giacobini) / nel palchetto d' un teatro morì al suon de'violini
squartà sia chi non ha permesso / d' ogni tempo el carnevale. castiglione, 232
vestissi a uomo? guarda, frasca, d' aver inteso bene. -o voi
, a i ridotti publici in guardar fuori d' un pertugio un atto, in attendere
, ja signora diarina vuol far più d' un carnevale in villa...
struttura architettonica) o in un lavoro d' oreficeria. cellini, 1-20 (59
crespa... e ima maschera d' oro in fronte. inventario di alfonso ii
in fronte. inventario di alfonso ii d' este, 2367: coppe dorate con otto
era altresì delle cose a lui consecrate. d' annunzio, iv-1-962: dovunque..
che filosofo ha alzato presso l'arco d' ingresso e presso l'arco d'uscita
l'arco d'ingresso e presso l'arco d' uscita [del belvedere, in vaticano
carattere di una persona, uno stato d' animo, un sentimento, o che esprime
manto di questa gran dama, tentavano d' intramettersi alcuni che avevano la maschera in
era curva su me. ah maravigliosa maschera d' amore! guglielminetti, 1-99: quanto
distendersi 1 muscoli facciali nella serena compostezza d' una maschera placida. baldini, i-402
la notte, erano le prime a lavarsi d' alba le facciate; come noi,
in una creta rossigna dove la stecca d' uno scultore maestro abbia segnato poche rughe
non si distinguono punto dal naturale. d' annunzio, i-905: o maschera di marmo
più presto la maschera del solimato che d' ogni tempo porti, la quale ti guasta
intelligenza borghese vorrebbe appiccicare la maschera bianca d' una facciata, pareva corrugarsi di dispetto.
amore nascondendolo, cercherà di accostarsi, d' immedesimarsi, per quanto egli potrà,
mazzini, ii-492: dove cessa questa potenza d' iniziativa e di guida, ivi non
in grado di veder di mettersi maschera d' anvile. ma non credete ch'io