borelli, 54: accadono bene spesso d' estate libecciate, che sollevano tre e
: quando zefiro e lebecchio / giungono d' improviso al mar tirreno, / commuoven
, ed il libeccio ulula e squilla. d' annunzio, iv-2-8: il libeccio urlava
maretta / quando rabbrividivi ai libeccioli? d' annunzio, iv-2-1298: i grandi uccelli
piuma come increspa la laguna color di foglia d' aloe. viani, 14-364: il
3. numism. piccola moneta d' argento romana equivalente a un decimo del
: * libella': sorta di moneta antica d' argento che aveva il valore di un
asse, ed era la decima parte d' un denaro. 4. entom
i-32: noi bolognesi chiamiamo questa sorta d' insetti * perle ', i fiorentini 4
della casa... quale era libellaria d' essi canonici. = voce dotta,
a firenze da persona rispettabile e fuor d' eccezione. gioberti, 1-ii-361: come si
le parole le quali è mio intendimento d' assemplare in questo libello. idem,
allo stato immaturo vivono parassiti in pesci d' acqua dolce e allo stato adulto nell'
, sf. malattia parassitaria dei pesci d' acqua dolce e degli uccelli acquatici, provocata
cicero e padre amore, liguorini e cime d' uomini, vennero in paese pel quaresimale
/ nel fondo suo, a modo d' albuscello / pallido, di color tra
: ampio arco formato dalla costa settentrionale d' italia fra il golfo de la spezia
livio volgar., 5-317: ventimila uomini d' arme figuri, fatta congiurazione per tutti
xi- 138: la stessa città d' aiaccio fu fondata verso la fine del
, 876: de la civile storia d' italia / è quest'audacia tenace figure,
, e s'irradia ne l'ideale. d' annunzio, iv-2-947: rivedeva quell'alta
la barca, di classico modello figure, d' elegante prora falcata, d'agile chiglia
figure, d'elegante prora falcata, d' agile chiglia, di ottima foggia remiera e
liguria è una pietra trovata nella terra d' india, sopra il fiume pieno di
... la migliore è a colore d' oro... a questa pietra
figorio, pietra preziosa, / che nasce d' un orina d'animale; / a
, / che nasce d'un orina d' animale; / a lo stomaco è molto
: ligorio è pietra preziosa. nasce d' orina d'animale; è graziosa allo stomaco
è pietra preziosa. nasce d'orina d' animale; è graziosa allo stomaco e
ligure. marino, 10-244: quanto d' insubria il bel confin circonda / fin
donzelle, / le quai per via d' inviluppata tresca / fecero una bellissima moresca
anacreonte. de roberto, 4-192: d' ogni intorno null'altro che il verde:
tesser al meriggio inganni illustri, / giardiniera d' un vel, la dea ch'adoro
/ sovra un serico aprile un maggio d' oro. g. a. cicognini,
monti, 5-97'* una boccetta allor d' acqua odorosa / trasse, tremante ne bagnò
ammanti / i volti di ligustri e d' amaranti, / perch'uom per voi s'
alle chiome intreccierò. -ligustro d' innocenza: persona semplice, ingenua,
: povero cosino! era un ligustro d' innocenza. -umani ligustri: condizione
pianta bulbosa con fiore liliàceo monopetalo. d' alberti [s. v.]:
. bianco come un giglio. d' annunzio, i-444: la veste liliale /
state il mese di luglio e d' agosto, con fiori piccioli e bianchi,
. saba, 530: filari / d' alberi nudi ai lati del viale, /
si dilatano le montagne / in sorsi d' ombra lilla / e vagano col cielo.
il gelsomino, il lilac, l'alloro d' india. 0. targioni tozzetti,
lilla, sul margine de'suoi ruscelli d' argento. pascoli, 97: erano in
/ ella cuciva l'abito di sposa. d' annunzio, iv-1-342: ciocche di lilla
: le schiene nere, i bottoni d' argento, le nuche impomatate di cosmetico,
gargiolli, 151: i colori d' oricello sono questi: fior di
e soffici di pappi, / pendon specchi d' odore alle pffreti / lillastri rosei profondi
il fetido convivere / coi liliputi verdi d' invidia e d'odio italici.
/ coi liliputi verdi d'invidia e d' odio italici. -agg.
.. e arche di noè con carichi d' animali
casa anche... la onesta matrice d' ogni pnirigine e d'ogni nasicchiata delizia
la onesta matrice d'ogni pnirigine e d' ogni nasicchiata delizia. montale, 2-26:
bot. region. mughetto. d' alberti [s. v.]:
detta lima stucca, spianano i lavori d' argento. carducci, ii-8-38: confortami
che fanno nel cuor mio l'impressione d' una lima che rode il ferro. d'
d'una lima che rode il ferro. d' annunzio, iv-2-283: nel silenzio i
tu resisti / in questo lago / d' indifferenza ch'è il tuo cuore; forse
alla lima: un topo bianco, / d' avorio. -per estens. scultore
bocchelli, 1-iii-260: la storia dell'unità d' italia appariva una tregenda di stiletti carbonareschi
del bruco], ordigno armato / d' acute lime in gemina ordinanza.
e tropicale, e, poi, d' una fredda e boreale. 5
lima, con ricideme quanto vi fosse d' ambizioso e di straniero. alfieri,
alfieri, i-263: nel bollore e deliri d' un cuore preoccupato e scontento, riesce
-mezzo stilistico, strumento poetico. cecco d' ascoli, 1414: fu già trattato con
sua penna, altri avrebbero stimate spiritosi furori d' un estro giovanile, ma si riconobbero
, / roder si sentì il cor d' ascosa lima. bolognetti, i-51: costante
, essercitar contese, / questi son d' ogni principe sublime / gli acuti tarli
freddo clima / or de'vandali, or d' eruli, or de'goti, /
; però bisogna avere una continua lima d' un lume e grazia particulare.
paletti e lime sorde / e succhi d' ogni fatta e grimaldelli. aretino,
da ferrara, 61: io scrissi già d' amor più volte rime, / quanto
ii-549: se m'avien ch'amor incontri d' una / che mi si tolga,
lima lima a uno è un modo d' uccellare in questa maniera: chi vuole dileggiare
a uno, si fregano il dito indice d' una mano sopra l'indice dell'altra
7-425: questo pensiero lo struggeva più d' ogni altro, e di continuo vi tornava
. pascoli, i-59: quelle note d' usignuolo mal riuscito erano di cingallegre;
a quando dare in quegli striduli sbuffi d' ira o timore, che sembrano piccoli
che sembrano piccoli nitriti chiusi in gola d' uccello; le udivo, ora qua
l'apertura della bocca; le mascelle d' inegual grandezza, e la superiore coperta
, che hanno la pupilla nera contornata d' un'iride color d'oro. si
la pupilla nera contornata d'un'iride color d' oro. si trova nel baltico,
nidi, / [il nibbio] d' attorte bisce il suo digiun consola, /
,... nasce di limaccio d' acqua. giov. cavalcanti, 133:
... non perciò si rimaneva d' andarvi. f. f. frugoni
che intorbidano (una massa o un corso d' acqua); fangoso, melmoso.
. battoli, 2-3-49: malvagio vapor d' un'aria mezza corrotta... colà
color bianco spruzzano / di fango o d' acqua limacciosa e torbida. massaia, xii-74
e sabbioso che franava in un canale d' acqua limacciosa e stagnante. d'annunzio
canale d'acqua limacciosa e stagnante. d' annunzio, iii-2-379: o cretese, commetti
torlo del mare limaccioso / l'eroe figlio d' altìpo / autor di nostra gente!
gracchi il negro stuol dei corvi. d' annunzio, v-1-362: supino nella belletta in
conti, 1-28: aveva il viso coperto d' alghe limacciose. 3.
bucini, 48: il vizio dilagava d' ogni parte, ma un vizio recondito
cui soglia era lambita dalla folla limacciosa d' una strada del quartiere dei mercati.
nel forno, si raccolgono chili di limaglia d' oro che, potessimo noi peccatori far
correzione e di perfezionamento di un'opera d' arte. scaramuccia, 100: il
sicuri, di mansuefar la ferocia? d' umiliar la superbia? di rammollir l'ostinazione
augusto fece vedere una tigre mansuefatta. d' annunzio, v-1-728: or a gesù disceso
o divenuto meno aspro, meno duro d' animo (una persona); reso più
quasi foco di paglia è il foco d' ira / in nobil cor. tosto il
nelle quali però si fanno orribili insegnatori d' ogni scelleratezza al gregge dei piccoli malvagi.
. bacchetti, i-144: i costumi d' oggi mansuefatti e inciviliti fanno dappertutto
catuno dolcemente, senz'altro movimento o segno d' al- cuna arroganza, mansuetamente si ritornarono
!) dietro una belva, / d' atroce aspetto e mansueta agli atti,
infedele / spugna e 'ntinsela 'n un vasel d' aceto, / ov'era mista mirra
, negli atti o nelle parole, d' indole o di carattere mite, d'
d'indole o di carattere mite, d' animo buono, gentile, dolce; alieno
, dolce; alieno dal nutrire sentimenti d' odio, di rancore; incapace di
volto alquanto impallidito, / poi tinta d' un color di ver corallo: / -più
secoli ci dividono, / un batter d' occhio per chi comprende la tua lezione
): intendo di dirvi una novelletta d' un giovane, il quale con più mansueto
nudi di mansueto ingegno usavano barchette, d' un legno solo fatte. liburnio, 3-76
di fuor l'aureo mio crin farsi d' argento / veggio e di dentro il
quel che mi paia, questo dì d' oggi è stato dato a re e a
la ninfa il liga con un laccio d' oro / e ei sta mansueto come
la vedrete [la donna] in men d' un paternostro, / sentendo 11 caldo
cautamente facesser gente e armi; poi d' un colpo di mano, per forza o
dio non si prende per stratagemma né d' assalto. non si espugna. le sue
mitezza, bontà, gentilezza, dolcezza d' animo, di sentimenti; che deriva
da animo equilibrato, alieno da eccessi d' ira, di violenza; che denota remissività
un atto, un gesto, un modo d' essere, un atteggiamento, l'espressione
1-663: non vogliate essermi avara / d' uno sguardo mansueto / o d'un
avara / d'uno sguardo mansueto / o d' un risolin discreto, / che per
, il quale ha due facce: una d' uomo, tutta amabile e mansueta;
aria umile, mansueta, con un viso d' infame impostore, con lo scatolino dell'
corona de'monaci, 20: nella pellegrinazione d' abraam fu fedelissima [la carità]
. d. bartoli, 9-28-116: d' un lione guerriero, che prima era,
nella quale la sapienza religiosa, scevra d' odioso eccesso, e la morale mansueta raro
morale mansueta raro è che vadano ornate d' un linguaggio dignitoso e piacente.
, 243: ritornato egli finalmente vestito d' altro più mansueto umore, col mezzo
popolo è di vita mansueta / sopra d' ogni altra nazione e gente. serdonati,
gente. serdonati, 9-9: erano d' ingegno e di costumi molto più mansueti.
lungo tempo al mansueto dominio della casa d' austria, molto mal volentieri sopportavano la
alle loro parole dàn fede, sforzansi d' ingannare. zanobi da strata [s.
è tutta in pace e mansueta. d' annunzio, iv-2-69: fu una breve
a bermi il cielo, / fuga soave d' alberi e d'abissi.
cielo, / fuga soave d'alberi e d' abissi. -che spira soavemente
poco impetuoso, lento (un corso d' acqua). chiabrera [tommaseo]
e. cecchi, 2-172: d' udine rammento i fiumi svelti e mansueti
muro quadrato a l'alta mole / d' argenteo tetto il gran fastigio acuto, /
siena, iii-51: l'anima s'inebria d' amore... e porta con
di soddisfazioni prese, di soprusi vendicati, d' impegni spuntati, le lodi del novizio
dominio della chiesa in tutte le parti d' italia, e fu egli di tal qualità
villani, 1-30: rade volte in fatti d' arme tra'catalani si trova mansuetudine.
un cotale accidente, ma per forte affetto d' ira. foscolo, xvii-249: molto
applicazione, vacuità dalle passioni, mansuetudine d' intelletto. 7. docilità di
malinconici, con la loro mansuetudine. d' annunzio, iv-1-953: favetta s'avanzava
a scacchi, o a modo d' una rete, perché più fresco sia,
cesari, iii-259: vattene alla fabbrica d' un fabbro ferraio, che mantacando avviva
profittando gli adulatori di questa giovanile passione d' alessandro, tosto accesero più il fuoco
bella cintura, / che era lavorata d' oro e d'ariento, / e di
/ che era lavorata d'oro e d' ariento, / e di scarlatto ricca mantatura
. [tommaseo]: aveva una mantadura d' uno sciamito maraviglioso, foderata di bianco
sciamito maraviglioso, foderata di bianco armellino. d' annunzio, iv-2-281: vide entrare nella
passa 48. inventario di alfonso ii d' este, 3403: antenna et arbore
, 3403: antenna et arbore fornito d' un manto con li suoi taglioni. tommaseo
mentre all'altro è fissato il bozzello superiore d' un paranco al quale applicasi la potenza
quello voi dirà che sol desio / d' olio e manteca una caraffa, un vaso
ini, giorno, i-492: mille d' intorno a lui volano odori / che a
belle? monti, 5-6: in vasi d' auro / con acque nanfe lavasi la
consumo di saponi, manteche, polvere d' ireos. pirandello, 5-12: ecco
piovene, 7-561: tutto è pieno d' aromi, compreso il pasticcio di tordi che
i burri dalla lombardia e le manteche d' olanda. 5. gastron. specie
farai come un latte, con once 6 d' acqua rosata. mantecazióne,
del gelato. = nome d' azione da mantecare1. mantechìglia, sf
mantégna, sf. region. sbarra d' appoggio lungo una scalinata; mancorrente,
una scalinata; mancorrente, corrimano. d' azeglio, 1-236: lo scalone s'era
non è assoluta- mente di andrea. d' annunzio, v-2-799: il suo viso è
mantellare i suoi vizi e a levarsi d' attorno tutti coloro che i suoi artifìci
l'epiteto di cattolico è al dì d' oggi profanato stranamente e abusato,..
pellico, 4-101: il mattino partivamo d' udine, ed albeggiava appena; quell'affettuoso
ahi mercenaro e lupo insaziabile, / nato d' inganno e mantellata insidia! s.
due vecchi. sermini, 369: d' una bella fanciulla s'innamorò, che
innamorò, che fioretta si chiamava, d' età di dicesette anni, figliuola d'
d'età di dicesette anni, figliuola d' una loro mantellata che monna terozia aveva nome
caterina da siena... titolo d' un convento in firenze. 6
a tirargli i nastri della gala. d' annunzio, iv-2-192: le maestre del gado
, la callotta pavonazza e la croce d' oro sul petto non potevano lasciar in
che per ottenere tanto onore a preferenza d' altri sacerdoti venuti col pellegrinaggio -quelli
-avanguardisti di mussolini. -poi, assestandosi d' un colpo sulla spalla la mantelletta turchina,
per lo grande freddo usava uno mantelletto d' un suo discipolo. bisticci, 3-174
con uno mantelletto pago- nazzo indosso, d' uno degnissimo aspetto, subito io io
emiliani-giudici, 1-58: andava coperta le spalle d' un mantelletto rattoppato. nievo, 3-8
di pipistrello che gli sventolava dietro. d' annunzio, iv-2-15: portava una vecchia giacca
: abbiano dal comune mantelletto uno dipinto d' arme dissimigliante alle altre arme dell'altre
-scudo di protezione di un pezzo d' artiglieria. -in partic.: scudo
e le loro mantelline molto ben guarnite chi d' oro e chi d'argento. capuana
ben guarnite chi d'oro e chi d' argento. capuana, 15-140: mi tornava
lutto,... orlata con galloni d' oro trasmessi da madre a figlia,
figlia, gelosa eredità delle contadine. d' annunzio, 4-i- 165: erano
ecco anche gli spazzini con le mantelline d' incerato o con l'ombrello aperto assicurato
del morto: teste rapate, barbe d' otto giorni, panni rurali, e certuni
tornò che non arebbe coperto un ciel d' un piccolo forno; e la cappa
qualche libro dell'amor divino, / d' ogni altro amore avendo mio cor voto
, de'quali sette erano di broccato d' oro. pindemonte, 224: che mantellini
mantellino di velluto pago- nazzo a stelle d' argento sodo. = dimin.
padre n'avea pui mantelo / d' andar in piaza, overo ala messa.
, / e la matin di seta e d' or vestito, / tanto che tu
e sull'altra e, col ganghero d' una fibbia ristretto al collo, posava
a finire così lento / il lavoro d' un momento. berchet, 1-150:
auguri e i complimenti, brutta covata d' uomini in paletot nuovo che parete tacchini
le vesti e i mantelli di anna. d' annunzio, iv-1-20: un mantello di
una ragazza, un bel viso bruno d' andalusa, con un mantello bianco avvolto intorno
ecc. -anche: riparo o zona d' ombra, di tenebre (in contrasto con
luce (in contrasto con una zona d' ombra). carducci, iii-1-469:
mantello della virtù e far col nome degne d' onore quelle cose che non meritano altro
uomini morti. -ant. mantello d' armi: parte dell'armatura, costituita
redina. 15. teatr. mantello d' arlecchino (anche semplicemente mantello):
copre o contiene un altro. -mantello d' elica: tubo conico, col diametro maggiore
suo, ma scandoloso avviso; / ma d' un nero mantel ne fu coperto,
: cambiare opinione, pensiero, modo d' agire o di comportarsi. -anche: cambiare
, 3-4-144: credo che si contenterà d' andar col mio libro sotto 'l mantello a
un mantellaccio nero e bucherellato, al riparo d' una maceria, dormiva un barbuto e
va in una camera dove erano d' assai ragioni di ferri. bizoni, 74
volto in un talare mantellone. d' azeglio, 1-186: era costui
desideri e per male volontadi. cecco d' ascoli, 273: intelligenzie, stelle,
a voi che non vi lasciate vincere d' altro pensiero che dell'esser continovamente meco,
quasi un ceppo che questo fuoco [d' amore] continuamente nutrica e mantiene.
armario patisse, overo faciesse movitiva alcuna d' inportanzia, che detto giovan batista sia
mantengono il pozzo, sopravenendo altra copia d' acqua nel pozzo, la ribevono e
: queste virtudi hanno però bisogno continuo d' un'altra virtù, come dicono gli scolastici
atto. quest'atto consiste nella perennità d' operare nelle virtudi indicate; e la
fusse mantenuta, secondo che dal datore d' essa ne fu ordinato, sarebbero gli stati
buona / da mantener la guerra più d' un giorno. s. caterina de'ricci
, a far e mantenir la composizione d' uno animale. bracciolini, lvii-107:
, e 1 suoi aiuti come cani d' un pastore, mantenevano l'ordine correndo
la sua condizione ha bisogni di patti, d' accordi, di stabilimenti, di regole
fratelli... usciron la notte più d' una volta a riguardare il tempo:
, ii-50: un piacer céra par d' angel provato. capitoli della compagnia della sol
sua parte. tratta-pericolo il mantenerlo, né d' esempio l'ucciderlo. chiabrera, tello
qual anche le mantenga in sublime grado d' onore e di felicità, costui apertamente
apertamente vederà gli uomini le più volte aversi d' ogni suo bene cagione e d'ogni
aversi d'ogni suo bene cagione e d' ogni suo male. bellincioni, ii-182:
avea solenne cura / e 'l mantenea d' ogni contagio netto. f.
. corsini, 2-337: le palle erano d' una certa gomma che balzava altissimo e
sublimi sentinelle per guardia loro, né fa d' uopo mantenere in piedi ordini di cavalleria
procurava con ogni studio che le cose d' italia... bilanciate si mantenessino.
con le più strane favole del mondo d' essersi mantenuta inviolata, mentre il cavaliere
cariche ecclesiastiche, civili e militari. d' annunzio, iii-1-277: ella sa le cose
, tanto da dare agio a garibaldi d' accorrere e convertirlo in vittoria.
nato è un disio, / che d' amoroso piacer si mantiene; / ogn'altro
a su'poder mantenga ricca corte, / d' arme, cavalli, in robe,
i dogi veneti] patti coi re d' italia e con gl'imperadori di occidente;
non per questo sarebbe da effettuarsi prima d' esaminare, se fatto che fosse,
pregio / guardi ben che dispregio / d' alcuna mala parte / en lui non
mantenere a roma i loro ambasciatori. d' annunzio, iv-1-211: mio dio, mio
e bisognoso plebeo,... è d' uopo che lavori come uno schiavo di
7-i-27: fino all'anno 774 sul trono d' italia si mantennero i re di nazion
la lettera al guardiano porta l'istruzione d' insinuare al detto frate che deponga ogni
al detto frate che deponga ogni pensiero d' affari che potesse avere avviati nel paese
per consiglio e per aiuto. trattato d' amore, 2-7: amerei innanzi di
, in là e in qua fori d' ogni via il detto carro violentemente tirando,
/ non del germano mio, ma d' un straniere. goldoni, v-75:
importanza nazionale o sociale che possa renderli d' interesse europeo, e come, ad
che, in queste discipline, meglio d' ambigue agevolazioni, conferirà una miseria libera e
di 'cortona, di diecimila marchi d' argento, che manterrebbe a'cortonesi buona e
per minacce né per amore di parentado o d' amico o d'altra cosa, tu
amore di parentado o d'amico o d' altra cosa, tu non ti parta da
poco spesso avvenne altre volte che parlamento d' alcun tribuno, quantunque mantenesse la plebe
gloriosamente la fede di cristo e la lingua d' italia. -ant. patrocinare qualcuno in
i-7: domenica, a gli undici d' ottobre, fu mantenuto un saracino da tre
fu mantenuto un saracino da tre schiavi d' amore, con leggi e modo nuovo,
dante, xxxv-11-773: vita mi piace d' om che-ssi mantene / cortesemente ne la
che-ssi mantene / cortesemente ne la via d' amore / e-cche acconcia il su'amoroso core
di vinegia gli voleva bene. trattato d' amore, 55-1: vita mi piace d'
d'amore, 55-1: vita mi piace d' om che si mantene / cortesemente ne
si mantene / cortesemente ne la via d' amore. machiavelli, 1-64: gli
.. cacciata da'gotti per forza d' arme fuori de gli antichi paesi suoi,
io: in quel clima le persone d' europa non vi si possano mantenere con
. serdonati, 11-35: o ornamento d' italia, o lume della patria,
contrasto tra le genti francesi per gara d' onore nel mantenimento d'un posto,
francesi per gara d'onore nel mantenimento d' un posto, si aprì la strada
di fare mercanzia, ma di tramutare quella d' uno in altro luogo: e per
da provedere il pubblico o per via d' un sussidio giornaliere o con somministrar loro da
l'inglese proponendosi di dare in seguito lezioni d' italiano e così provvedere al mio mantenimento
animali. di che avveniva che tossa d' essi bambini indurivansi in guisa che non
chi, per cagione o della salute o d' altro, non può far nulla?
avrebbe costato in un giorno il mantenimento d' un anno. -ant. alimento
569: sono in questo giardino conserve d' acqua, molto grandi e copiose, dalle
io gli porto, non posso mancare d' avvertirvi di quanto io conosco che faccia
che faccia a gloria ed a mantenimento d' esso. galileo, 8-vii-382: questo
altrui, che sarà mantenitrice della libertà d' italia e del benigno vivere nostro.
guerra, come che non volessero vestirsi d' un pretesto per succiare la sustanza de'
adriani, i-107: né vi sbarcava maestro d' eloquenza, né indovino datore di buona
con tante ingratitudini al mio mantenitore. d' annunzio, iv-2-1255: la cortigiana,
amico di filosafi che accrescitore e mantenitore d' idoli, quantunque fusse pagano. g.
galantuomo, un vero mantenitor della parola d' onore. spallanzani, v-3: eccomi
man tenitore. = nome d' agente da mantenere. mantenuta,
cittadini a invitarlo nelle feste di ballo. d' azeglio, 1-68: questa scuola.
stesso non sie mentitore, / e fa d' aver onore, peranti repubblicani. garibaldi,
italia meridionale? velli e dal guicciardini. d' annunzio, iv-1-445: la ca
lambruschini, 4-117: in ogni parte d' italia e nelle più illustri città d'
d'italia e nelle più illustri città d' oltremonti ottenne ammiratori ed amici, mantenuti
ben mantenuto 'si dice delle persone d' una certa età, che hanno tuttavia un'
celebri mantenute contro a tutto il resto d' italia. 6. difeso, tutelato
.]: 'mantia': divinazione od arte d' indovinare, sino da remotissimi tempi praticata
e forte manticava / con un martel d' acciaio, picchiando tanto / che selvatica
amantiglio. inventario di alfonso ii d' este, 3403: due manticchi.
. strumento atto a produrre una corrente d' aria, già usato in metallurgia per
costruito in modo da originare un flusso d' aria continuo. cavalca, iii-153
il polmone,... a guisa d' un mantaco, le cose concette manda
dell'acqua,... vestita d' acqua, surge con furore e salta infra
mantaci, quali, oltre al vedere d' averli che sieno morbidi e ìicchi di
tasso, 2-33: composto è lor d' intorno il rogo ornai / e già le
un mantice, il qual per via d' ingegni / soffiando fa girare uno strumento
/ soffiando fa girare uno strumento / d' un arcolaio a ventiquattro legni, /
a ventiquattro legni, / invenzion nuova d' oriuolo a vento. baldinucci, 89:
per tutte quelle macchine che per via d' aria fanno loro operazioni, come sono
i mantici del cuore gemevano la cadenza lunga d' un profondo sospiro. pirandello, 8-256
che varrebbe a produr suono una massa d' aria rinchiusa in un mantice, se questo
non la costringesse a siringarsi per le canne d' un organo o d'un flauto e
per le canne d'un organo o d' un flauto e filarsi in fila sonore?
2-239: chi vide mai tre mantici d' un organo / ed osservò come gradatamente
ed osservò come gradatamente / l'un d' opo l'altro scendano e poi sorgano
mantice a pezze e le note raffreddate. d' annunzio, iii- 2-995: bandino salì
necessari per tirar su al cattivo tempo. d' azeglio, 1-99: aveva un calessino
troppo soffian forte e fanno foco ardente d' ira, per leggier mesfatto e quazi
voci dolenti, / che 'l mantaco d' amor soffiando spiri. dominici, 4-229:
colui che te odia; un mantaco d' amore che ti soffia a farti ardere d'
d'amore che ti soffia a farti ardere d' amore di colui. serafino aquilano,
salire / da molti cori un alto incendio d' ire. aretino, 10-24: la
: que'che tra benevoli son legami d' amore, erano mantici alle loro ire.
è facile che ne segua l'incendio d' amore. oliva, i-1-670: or che
de'segreti chi poi è riuscito poco retto d' intenzione e più atto a divenire mantice
mantice di tumulti contra i suoi stati d' italia. siri, 1-i-448: né
un panno bianco, e come scoppio d' uragano, gli organi dettero nelle loro
l'avesse, 0 da sé o d' altrui, elli si colicò da piedi con
subito tra'10 fuora, e fa'd' avere preparato un tuo garzone con un
scatola di competente grandezza un semplice organetto d' una sola canna, con esso un manticétto
il cui fiato s'introduce per via d' un mantachetto o soffietto che egli va
dita su pe'buchi del flauto. d' annunzio, v-1-415: si lamenta del
una polvere salutare sopra un rosaio brulicante d' insetti. -mantacuzzo. cellini
, congiunti, ha faccia e orecchi d' uomo, occhi verdi e di colore sanguigno
filar di denti, / con volto d' uom manticore appellati. tolosani, 1-3-13
bisonte, o pur ne le solitudini d' africa e d'etiopia la manticòra e la
pur ne le solitudini d'africa e d' etiopia la manticòra e la cato- plepa
a ciascuna mascella, faccia ed orecchie d' uomo, occhi azzurri, colore sanguigno
giare '(e vale quindi 'mangiatore d' uomini '). manticora2,
.]: 'manticora ': genere d' insetti dell'ordine de'coleotteri, della
.]: * mantide ': genere d' insetti dell'ordine degli ortotteri e della
20-270: ogni amante può credere / d' essere simile / alla verde mantide religiosa
una finissima mantiglia di lana scozzese. d' annunzio, 1-212: una donna misteriosa,
, le quale farai andare in un vaso d' acqua fresca facendone poi piattelli, con
ch'eran di ra- setto nero imbottiti d' ovatta. = acer. m
: -buccio mio, sono queste cose d' averle tenute in tal maniera? tu hai
terso e sottile, / con una giarra d' acqua e il suo bacile. ramusio
con un pezzetto di pelle, poco più d' un palmo lunga e larga, quale
di mantili, di lenzuola, e d' altre cose pertinenti a te. domenichi [
con al collo un ampio mantile. d' annunzio, iv-2-248: candia prendeva dalle
mantile, / pose chiamar gentile, d' onne gioia ha adomato. galateo,
: ca s'eo son sofre- toso d' abondanza / sarò, madonna da voi mantenenti
qualunque ben si fa, naturalmente / nasce d' amor, come del fiore el frutto
a tanto rimonta ettor per la forza d' enea e mantanente si rimette nello stormo.
a cui apertiene la lesione sono in acordo d' alcuno valente omo, elli deno mantenente
manto, e fra pensier gravissimi / pieno d' alte scienze ora 1'accolgono / i
21-133: cuopron [i prelati] d' i manti loro i palafreni, / sì
/ manto, che tutto involgere / d' atro color suol te. foscolo, 1-168
nella mente adduce / gaia novella gioia d' allegrezza. ariosto, 131: non
uno di fede e l'altro fior d' amore, / del bel leggiadro lor vago
qual non coperta da alcuno manto o d' alcun velo, ma ignuda si dimostrasse
falsa apparenza o sembianza. rinaldo d' aquino, 112: sutto esto manto di
», ci ravvolgiamo in un manto d' indifferenza che chiamiamo rassegnazione di prudente,
, quando si mascherano sotto il manto d' amore. siri, ix
giustizia. mazzini, 3-267: quell'epoca d' incertezza pseudoscientifica, d'errore rivestito del
: quell'epoca d'incertezza pseudoscientifica, d' errore rivestito del manto della sapienza,
/ da voi sarà accettata, / d' ogni salute avrà el mio cor manto.
in giù cadendo e folto, / d' un aureo manto i molli avori involse.
dama [l'etica], tentavano d' intramettersi alcuni che avevano la maschera in faccia
. sacchetti, vi-128: sempre nimica d' ogni cosa vile / più ch'altra donna
fuor non è tirq, / così d' amor lo manto mi ravvinge, / cotanto
averai novella / eh'amor le porta manto d' umiltate. -affanno, angustia opprimente
sovra le belle bella, / s'accese d' un ardor casto, immortale.
/ sovra i campi si distende. d' annunzio, iv-1-803: le ginestre spandevano
i salmi della penitenza o le riprese d' una canzon di gesta. 12.
ciel col suo stellato manto, / e d' esso il moto, l'ordin,
chiude. dell'uva, 1: foco d' amor, che vita infondi a quanto
, 4-1-29: giove... d' un bianco tauro / vestì la forma e
352: è vestita [la pavoncella] d' un manto verde scuro misticato con berettino
codeste scole... si fanno manto d' un lacero lembo del vero.
angiolieri, 43-7: qual è que'che d' amor porta manto, / e'pò
, i-34: sì alto intendimento / avete d' ongne canto, / che voi corona
sperando merzé trovare, / e già d' amor non ismago / per troppo vostro orgogliare
di morte, seguendo sua fede. detto d' amore, 264: unque assessino
: stato sono manta stagione / sensa d' amansa alcun far prendimento. lemmo di
. maglio, xvii-934-12: manti sbaldiscon d' alegreza morta, / ed altri piangon
intenta e posso / messo in mesdir d' amore e mal ritrame; / soverchiamente
coitoso, / partir da gioco e d' ogne dilettanza. amico di dante, xxxv-ii-776
fama a l'occidente / e a'termini d' irlanda e del cataio / stende
. mantovana, fu educata in milano. d' annunzio, iv-2-601: egli [il
lavora di pietra o di legno, / d' ogni arte manual dottrina presta. boccaccio
non solamente procedere nelli mortali per radice d' antichità di sangue e d'opera d'arme
per radice d'antichità di sangue e d' opera d'arme e di costumi leggiadri
d'antichità di sangue e d'opera d' arme e di costumi leggiadri, ma
costumi leggiadri, ma eziandio per eccellenza d' arte manuale. a. manetti
più divien disposto e di corpo e d' animo a lavorarvi per innanzi. a.
si intendono esser tutti coloro che vivono d' entrate senza manuale lavoro. foscolo, xv-
-con valore avverb.: per opera d' uomo. antonio da ferrara, 62
buco piccolo, applicando ivi il cannon d' un mantice manuale per accender bene il
lo ringraziassero col dire che facevan conto d' averle buscate dal padre. -che si
operazioni è detto cirugico, ha bisogno d' istromenti vari di forma e di materia
.. la chiesa di s. piero d' ema colla corte; coll'istituzione e
soleano conquistar tutte le genti vicine per forza d' armi, avea fatti maestri di pietra
il poeta] / fa uno strale / d' oro, e il lancia contro 'l sole
vuole. lucini, 4-284: egli [d' annunzio] non è più l'«
una lezione di letteratura, un manuale d' estetica, una pietra di paragone.
: l'enchiridio, ovvero manuale, d' epitteto, filosofo stoico celebratissimo. carducci
lavoro. — anche: lavoro, prestazione d' opera manuale. zanon,
apprendimento e la pratica, nel favore d' apollo, potevano a grado a grado,
temprato rame, / grande, manesca e d' ambo i lati aguzza, / con
i lati aguzza, / con leggiadro, d' oliva, e bene attato / manubrio
, lucidate a coppale con i manubri d' ottone splendente, celano tetri cortili.
. pirandello, 6-439: un sonatore d' organetto fa la sonata girando il manubrio
imperiali, 3-50: prese un par d' ova, manucando un bellissimo pane,
, x-5-89: guai se non manuchi / d' aglio tre spicchi a'primi albor precisi
a la distesa / quando esce fuor d' un sasso e d'una buca / ch'
quando esce fuor d'un sasso e d' una buca / ch'a chi è
. aretino, xxvi-3-46: il parermi d' avervi tradito / mi sbrana, mi divora
, scrivendo a vanvera, ho fatto d' ogni erba un fascio e sono andato menando
e li fanciulli. = nome d' agente da manucare. manucatòria, sf
idem, i-405: questi sono della grandezza d' una tortola, la testa piccola col
della tortola; tutte l'altre penne sono d' un colore come tanè over rovano,
(tosante) emessa da alcuni imperatori d' oriente di nome manuele. ramusio
gale, i fioroni, i nodi d' amore, e i trofei delle ancore e
tortiglioni dei dolci di zucchero e rosso d' uovo. arbasino, 12-10: un loro
[castagneda], i-505: cinque manuelli d' oro della moneta di goa da un
quando, nell'occasione di scavi o d' altri lavori, accadesse di rinvenire avanzi di
iv-1-481: sarebbe tempo che si cessasse d' avvilire e deturpare la rappresentanza del popolo sovrano
fino dalla loro costruzione. = nome d' agente da manutenere, forma ant. di
te, puerili, ma se le costituzioni d' arcadia sono pur quelle che narra il
del materiale tipografico). = nome d' agente da manutenere, forma ant. di
di spuntare con la republica l'abolizione d' alcune leggi di poco gusto alla corte
, / per conservar nella manutenzione / d' antichità ciascuno, otto persone. bocalosi
. può farsi del- l'asserta manutenzione d' ambi gli estremi, cioè della superficie
, e 42, 88 per la mano d' opera. ferd. martini, 1-i-93
ospitalieri, come quelli della regola della casa d' alto- pascio. moravia, xii-180:
con pochi compagni nel campo del duca d' angiò, attribuendo a manutenzione della fede
muoversi di qui e lì per la manutenzione d' uno che egli avesse impegno di garantire
quello il quale sia in possesso d' avere il passaggio, ogni volta che non
torio, gli basta senz'altra prova d' intentare quell'azione la quale dalla
e dalla rastrelliera / tirano fuori una boccata d' erba. bocchelli, 1-iii-479: davanti
: diedi a soccio a vivolo, lavoratore d' alfieri di mugello, pecore, vacche
ciascuna vacca e manzo sopra anno e d' ogni ragione bestiame vaccino e bufolino,
non si muta cibo, sempre si mangia d' una sorte di carne di manzo.
correnti destrier, ma in fantasia. d' annunzio, ii-836: sono sì vasti
, tegnente, da voler un tiro d' otto gioghi, fra bovi e vacche e
. ferrari, 123: aveva anch'io d' accordo co'miei camerata tenuto in serbo
bucce a tutta la lingua e letteratura d' italia dall'alto della sua manzoneria.
su, feroce, come agugliata schiena d' un sauro, dalle specchiere serene dei
ferrante manzoniano, ch'era un modo d' arguta modestia, e manzoniana, per dire
che si potrebbe dir manzoniano, pieno d' amenità, di bonomia, amante delle barzellette
persone colte appena quanto basta per conoscere d' udito la celebrità filosofica di cameade.
1-141: la madre la chiama con nomi d' animali: pulcino, ranocchia, maomao
io son credente come un maomettano. d' annunzio, iv- 2-956: era uno
un futuro impero mussulmano in abissinia. d' annunzio, v-1-628: dai versetti maomettani
era sin quasi alla coperta, minacciava d' attimo in attimo d'essere invasa dalle
alla coperta, minacciava d'attimo in attimo d' essere invasa dalle ondate e sommersa.
/ che sete setemane durò '1 rambello / d' ambe le parte. leonardo, 2-679
s'usa oggidì ancora in alcuni luoghi d' italia. bresciani, 6-x-330: la marchesa
, entrano i paggi -portan le mappe d' oro / e le uova. dossi,
, o sia piccolo panno, della forma d' una pezzuola, ma piegato e ravvolto
con molto seguito... facendo d' ordine imperiale la mappa universale di questo
, che pareva altre volte troppo superbo, d' imperio britannico. g. r.
anche in questo lavorio di finitura e d' intarsio lucilio si lasciava indietro tutti gli
a dosso il fascio con gran contentezza d' ognuno; e ti so dire
, cascavano colle gambe all'aria. d' annunzio, iv-2-602: stranamente maculato il
. da mappa2 col sufi, dei nomi d' agente. mappétto, sm.
muratori, 7-ii-335: un 'marabizio d' oro'vale xxiv marabizi d'argento
marabizio d'oro'vale xxiv marabizi d' argento. = v. marabottino
il medesimo di quel che il maestro alberto d' argentina, nella cronaca sua intorno al
credito, certo è ch'erano monete d' oro... il prezzo d'essi
monete d'oro... il prezzo d' essi mara- botini, una volta assai
assai allegro, e le gettò un marabutino d' oro. = dall'ar. marabifi
quecento, all'ordinario se gli dà d' entrata palmi 5 y2. pantera
marabut- tino, la mezana. d' annunzio, iii-2-8: sciogli il mara
. ojetti, i-397: con le penne d' un marabù ha composto due negri
maomettano, custode di una moschea. d' annunzio, v-2-375: che m'importava
un tamburello e da un'altra fornita d' uno strumento simile alle « maracas » del
spia. lippi, 6-27: perché d' alloro ha sotto alcune rame, /
baldini, 9-222: un principe [d' annunzio], un maragià delle lettere
centro il loro antico servilismo provinciale, d' area depressa) operino una coazione dirigistica e
in quegli anni, il vecchio coltello d' ogni maramaldùccio e d'ogni guappo..
il vecchio coltello d'ogni maramaldùccio e d' ogni guappo... pareva davvero
, 15-10: seminato il vento machiavello d' una sua brancolante alleanza, ricolse tempesta issofatto
, congerie. lippi, 12-40: d' anelli e d'orecchini v'è il marame
lippi, 12-40: d'anelli e d' orecchini v'è il marame: /
presente luogo, intendiamo abbondanza così grande d' una cosa che generi nausea e renda disprezzabile
marame / di conti aerei, / d' ambigue dame / irte d'esotica / prosopopea
aerei, / d'ambigue dame / irte d' esotica / prosopopea / noi vili e
stan sempre impantanati e nel marame / d' un nuovo brullichio di pecorame. papini
fratta (o forse è un biancor d' ale?) / un corredino ride in
2-678: in queste montagne li uccelli d' acqua detti marangoni. landino [plinio]
, la terza più non stro d' ascia negli antichi arsenali e sulle navi.
ii-145: trovandone nel sopradetto per consiglio d' un nostro marangon, fu terminato di
ciurma, il marangone o mastro d' ascia, il calafato. carletti, 251
bottega di ferraio, di marangone o d' altro, e vedeste tutti gl'istrumenti
un marangone;... nei giorni d' ozio ti disegna e fa dei mobili
lavori. 3. figur. persona d' aspetto forte, vigoroso. arlia,
che fa 'l mio ortolano, / d' inzuccherate morbide marasche. soderini, iii-387
: né de'frutti m'è occorso d' osservare altra spezie che pomi, peri
quali ne vengono sempre piante piccole. d' annunzio, v-2-284: avevo anche nella stiva
ciliege piccole e scure, a grappoli, d' un nero quasi bluastro. erano marasche
vito variavano i divertimenti della brigata. d' annunzio, v-2-285: entrai nella bottega del
legno è particolarmente odoroso). d' annunzio, 4-ii-71: zara appariva tutta rosea
versato in una pila fuori della casa d' un contadino, morirono di marasmo per
prostrazione morale. - anche: stato d' ansietà. petruccelli della gattina, 4-517
sforzo qualsiasi per uscire dal marasma. d' altronde forse questa è una forza e non
lasciarle morire di marasmo, e non già d' un colpo d'apoplessia, che è
, e non già d'un colpo d' apoplessia, che è contro i riguardi sociali
indiani usano, lo fanno... d' alcuni pometti odorati e certe formiche grandi
.. nascosi nelle gengive e coperti d' una certa pelle piena di mortifero veleno.
acquoso e palustre e pieno di marassi. d' annunzio, iii 1-1023:
deposito. inventario di alfonso ii d' este, 3: marastalla con il
e. cecchi, 6-267: l'annunzio d' una maratona di danza. 3.
migliaia de'loro cittadini e mille cavalieri d' aiuto, settecento migliaia d'uomeni,
mille cavalieri d'aiuto, settecento migliaia d' uomeni, ne'campi maratonei, ardirò d'
d'uomeni, ne'campi maratonei, ardirò d' assalire. = dal nome della
.: camminatore instancabile. d' annunzio, iv-2-912: sai che perfino il
lode di ercule mosso ad amarla. d' annunzio, ii-201: il sale mordace cancella
l'indipendenza della penisola è il sospiro d' ogni prìncipe maratto. 2.
oli aromatici, / che fan più d' uno a maravalle... girsene.
spagnola di scarso valore, coniata dapprima d' oro e successivamente d'argento (e la
, coniata dapprima d'oro e successivamente d' argento (e la sua circolazione cessò
.. soa maestà per cadaun omo d' arme 40 maravedis. ramusio, i-326:
: in questa città si battono monete d' oro e d'argento e quelle di oro
città si battono monete d'oro e d' argento e quelle di oro chiamati sarafìni
... essere già stata moneta d' oro mostrano apertamente e con sicurissime autorità
paglieti e pollini, si dilavò e riempiè d' acqua. genovesi, 251: è
e che nell'estate rimangono sciutti. d' annunzio, iv-2-1068: non volevo che
ad abitare in oriente o andare d' un luogo in altro, che guardare questa
detto messer ugo si ritrasse con sua gente d' arme verso le marce e'confini di
,... posto al governo d' una città o castello... o
una città o castello... o d' una provincia... 0 d'
d'una provincia... 0 d' una frontiera militare o marca,..
gadda conti, 1-578: il ducato d' alassio... era la marca di
marca2, sf. numism. antica moneta d' argento (e talvolta d'oro)
antica moneta d'argento (e talvolta d' oro) di valore variabile a seconda
s'alcun darti dovesse / marche venti d' argento, / ed un altro trecento,
roma l'anno de censo migliai de marche d' argento. vij tavola
più vile valeva più di cento marche d' argento. piero da siena, 1-17
, 1-17: ordinò che mille marca d' oro / avesse poi che fosse battezata
: disse al cane ch'una marca d' oro / a quella donna in cortesia donasse
, a chiunche contraffacesse, di cento marche d' oro. saraceni, ii-635: raccolse
atabalipa,... 7 mila marche d' argento fino, un millione, trecento
e 26 mila scudi e cinquanta pesi d' oro. montanari, ii-269: comunemente una
montanari, ii-269: comunemente una marca d' oro si paga con marche quattordici, once
esso feudatario il censo di due marche d' argento ogni anno. genovesi, 4-45
la fine del secolo passato la marca d' argento si valutava lire 28; il 1729
ch'elio fu trovato con dieci marche d' argento lavorato. sanudo, li-567:
quattro indiani de'primari con una bandiera d' oro in una verga di peso di
una verga di peso di quattro marche d' oro. g. m. cecchi,
; carati 144 danno un'oncia e d' once 8 è composta una marca: cosicché
mercante genovese, avendo suoi danari o d' altri, i quali gli hanno commesso di
4 segno ', poi 4 barra d' argento bollata ', e passato a designare
sec. ix, la mezza libra ¦ d' argento. marca3, sf.
e la sua marca sono due ancore d' oro dietro allo scudo. campailla, 5-143
distributrice ed eventualmente altre caratteristiche; marchio d' impresa. -anche: l'immagine o
vento / col sapone del sole, marca d' oro. montale, 3-181: attendono
marca inglese o americana, troveremo i segni d' interpunzione assai semplificati. moravia, xiii-55
dalla marca di nazionalità e da quella d' immatricolazione. ibidem, 750: la
. ibidem, 750: la marca d' immatricolazione è composta da un gruppo di
partic.: gettone che, nel gioco d' azzardo o in altri giochi, si
tenutaria della casa chiusa] poche marche d' ottone. 6. marin.
della scala il duca, in vederlo adorno d' un mazzetto di paglia, gli disse
di brio e di galante vivezza e d' un certo vago e grazioso e nobile
priorato, 8-1: i scozzesi, contenti d' aver nelle mani il re carlo,
per utilizarsi, sotto lo spezioso pretesto d' onorario, cintolo di buone guardie,
sua virtù ed a ricevere quelle marche d' onore che sono proprie della sua prudenza
marca di correlazione: nella moderna linguistica d' indirizzo strutturalistico, l'elemento pertinente che
le marche e rappresaglie di maiolica e d' ogn'altra parte, dov'elle fosseno
nero, s'affaccia indolente sulla soglia d' una bottega, grattandosi la zucca.
di cedui chiari, / gorgheggiata d' usignoli. / e un cucò marcapasso,
. che... si battesse moneta d' oro... e si marcasse
marcasse colla solita impronta delle monete fiorentine d' argento. d'annunzio, ii-892:
impronta delle monete fiorentine d'argento. d' annunzio, ii-892: salute, o terra
ciascun terzo, i quali abbiano autorità d' aggiustare, ed aggiustate di marcare le
maledetto il brucior di divenire / autor d' un libro che il mio nome marchi!
impi. -per estens. bollare d' infamia, indicare al comune disprezzo.
tirannide dei pochi assecondano, dovreste marcargli d' infamia e con vergogna dai parlamenti cacciargli
. maffei, 7-181: -le lettere / d' oggi mi hanno marcato un fatto strano
robusto dei pezzi, tutto è stato marcato d' applausi. 13. segnare con
si prevede una sfuriata o un'esplosione d' ira. c. e. gadda
di schiatta di marmo ed ha macule d' oro; e d'esso alcuno è bianco
marmo ed ha macule d'oro; e d' esso alcuno è bianco e chiamasi marcassita
suoi inorpellati ami di piombo, / ami d' alchimia, ami di marcassita. campanella
mani. 2. segnato con marchio d' infamia (un malfattore) o con
che contendono per dissetarsi ad una fonte d' un'altra specie, espressione che divenne
ha o chi troverà altrove nelle rime d' oggi lo spirito lirico, che ondeggia
, 1-iii-682: il funzionario fece un cenno d' assenso, tanto più marcato e risoluto
vivo (un sentimento, uno stato d' animo). palazzeschi, 6-215:
, usando appositi stampi. d' annunzio, v-2-605: [ho visto il
adatti alla lettura automatica. = nome d' agente da marcare; per il n.
ministri e notari, per marcatura e cartolatura d' ogni
allentando le marcature. = nome d' azione da marcare. marcavento,
o piccoli che resultino. = nome d' azione da marcare. marcé,
. relig. dottrina trinitaria di marcello d' andrà (secolo iv), che insisteva
. seguace dell'eresia cristologica di marcello d' ancira. tramater [s. v
secolo iv, discepoli di marcello vescovo d' ancira, il quale, riproducendo le
, sm. numism. moneta veneziana d' argento del valore di mezza lira
dadi da sé, e così furono d' accordo. e giucava il canonico e li
canonico e li duoi mantovani e facevono d' un marcèllo per posta. castiglione,
cortegiani, tutti vestiti di seta e d' oro, non ho mai guadagnato più
oro, non ho mai guadagnato più d' un fallito mocenico o un marcèllo. ragazzoni
io colgo te, rinato / fiore d' absburgo. 3. figur.
. debole, incerto, vacillante. d' annunzio, v-2-241: alle troppe virgole si
pasolini, 9-333: la sua esigenza d' innovazione, destituita di un abito sperimentale
che a lei fa mestieri la preesistenza d' alcuna materia organata, o, come
la cui vita non altrimente che quella d' un fior d'inverno non è più che
non altrimente che quella d'un fior d' inverno non è più che d'un giorno
un fior d'inverno non è più che d' un giorno solo? = deriv
gli occhi / tremuli il letto. d' annunzio, iv-1-42: un martedì a sera
, 106: pensa i bei giorni d' un autunno addietro / vill'amarena a
, sentiva fervere nel cuore una lauda d' amore. d'annunzio, i-919: o
nel cuore una lauda d'amore. d' annunzio, i-919: o marchesina lavaggi
» a quella smorfiosa di una marchesazza d' alife. = femm. di marchese1-
ma- raviglioso lavorata, insigne per gemme d' inestimabile valore. misasi, 4-92:
umilmente e con un non so che d' arcaico, come se avesse l'aria
che gli marchesani diedono al legato la città d' argenta. 2. gentiluomo.
. 3. numism. ducato d' oro fatto coniare da ludovico iii gonzaga
che fece emettere anche il mezzo marchesano d' oro e il mezzo marchesano d'argento
marchesano d'oro e il mezzo marchesano d' argento del valore di 12 soldi. -anche
anni in qua molti poveri gentiluomini italiani d' ogni parte. tassoni, 7-21:
e luigi nulla meglio aspettava, che d' essere richiamato a castiglione dal padre e
patrizietto, ghiottone che scioperi come servo d' anticamera tra'barattieri di ridotto e le matrone
; né promessa di camparlo, né d' altro bene lo possé trarre di questa
è perduta l'idea degli antichi marchesi d' italia, i quali erano prìncipi grandi e
erano rubellate alla chiesa. -marchese d' italia: titolo attribuito ai signori e
2-502: ottone ebbe titolo di marchese d' italia. 3. dimin. marchesino
padrona... mi fece grazia d' un paio di lenzuola soffritte in brodo lardiere
. fagiuoli, vl-m: il marchesino d' este ho ritrovato, / col quale son
. 2. numism. moneta d' argento di valore pari al bolognino,
saranno lì dentro, di bersaglieri malati d' amor o di marinai che han fatto
riferisce o che proviene dall'antica marca d' ancona; che è nato o risiede
che è nato o risiede nella marca d' ancona o è cittadino di tale
1-i-463: du'marchiani, nati della terra d' ancona,... si mossero
ancona,... si mossero d' ancona per ingannare e rubare. bandello
, con tanto e sì frequente concorso d' ogni sorte d'uomini e donne che
tanto e sì frequente concorso d'ogni sorte d' uomini e donne che era una cosa
boterò, 1-49: i marchiani sono d' animo fiero e perciò atti alla guerra,
e un poco arenosa o sabbionosa. d' annunzio, v-2-248: tutti con la
intenso (un sentimento, uno stato d' animo). guerrazzi, 9-i-25:
luogo fatto da una stella della catena d' andromeda. 7. locuz.
probabilmente a quella segnalata dote della marca d' ancona, che è d'essere a maraviglia
della marca d'ancona, che è d' essere a maraviglia fornita d'asini,
che è d'essere a maraviglia fornita d' asini, come awertisce il salvini nelle note
orefici debbano marchiare i lavori che non fossero d' oro di scudo. statuti de'cavalieri
dogana che marchiano co'loro piombi i veli d' italia. -per estens. munire
, onde poscia conoscerlo recidivo; e d' un cotal inchiostro se ne tinge il riarso
un senatore,... dicendo d' averlo così marchiato, perché non era
spaventare e ritener coloro che fossero tentati d' imi tarli. pananti, ii-380:
contro di quei novelli erostrati, marchiar d' un ferro caldo il delitto, schiacciar gli
una caratteristica, determinare un'abitudine. d' annunzio, iv-2-39: dopo, il padre
come se il marito l'avesse marchiata d' un contagio non purificabile. =
ii-85: giunto assambei nella bella pianura d' arsingan, vi stette alquanti giorni per rinfrescar
. sagredo, 1-150: nelle operazioni d' ingegno cambiarono per l'avvenire allo scuro,
/ e l'alle grezza d' un prigion offerto / tenevano assediato il re
venute dal canadà, nissuno procacciava. d' annunzio, iv-2-987: dov'era mai
, macchinava a troia acerba / mina. d' annunzio, iii-1-945: ha [il
torre, nella quale v'era quattro pezzi d' artiglieria di ferro, marchiata dalla rugine
dei forti. = nome d' agente da marchiare1. marchiatura,
neri di qui. = nome d' azione da marchiare1. marchigiano1 (
sm. originario o nativo della marca d' ancona; che vive o risiede in
carducci, iii-20- 103: declamazione d' un ragazzo pieno d'ingegno,..
103: declamazione d'un ragazzo pieno d' ingegno,... d'una
ragazzo pieno d'ingegno,... d' una vecchia famiglia marchegiana guelfa, che
vasto ingegno e nei deboli nervi la smania d' azione del- l'alfieri e la torbida
non si sfasci in una marchigiana espansione d' orgoglio per la gloria di un tanto
, che porta sulla persona come marchio d' infamia. bocchelli, 13-308: la calunnia
si distingue il marchio individuale o marchio d' impresa (suddiviso in marchio di fabbrica
prodotti ortofrutticoli italiani; il marchio nazionale d' esportazione o un marchio di qualità o
i quali in alcuni panni tessuti tutti d' un pezzo vi solevano fare gli artefici.
1-vi-82: si portano poscia le plancie d' argento puro (di 80 o di 100
e vi si segna di sopra quanti grani d' oro contiene ogni marchio.
altri, e manifestarli corrottissimi e degni d' essere segregati da noi; non per
segregati da noi; non per forza d' esilii o di carcere, ma col
fronti dei re s'imprime ardita. d' annunzio, iii-1-978: il tuo viso.
. / pareva che avesse un marchio d' onta. / oh che pietà di
, i cadaveri di quella famiglia furono, d' ordine della sanità, condotti al cimitero
hanno ricevuto il marchio dell'eternità. d' annunzio, iv-2-420: bollate voi sino
compiuto. -segno sensibile di uno stato d' animo. a. boito, 1-56
sulla fronte, e nelle tiepide incertezze d' uno stato provvisorio di cose, i
l'arme con la corona marchionale. d' annunzio, 4-i-61: egli, del
. marchetti, 4-318: essi avean d' un fervore acre infiammata / la testa
del patibolo la marcia delle membra fradicie. d' annunzio, iv-2-358: le palpebre erano
] fu tolta la marcia del peccato d' adam e rimase solo el segno,
il popolo con occhi ingordi veduto guasto d' una puzzolente marcia. pallavicino, i-254:
che sgorga da una delle vecchie piaghe d' italia e che si chiama oggi poesia civile
lxxvi-80: a gli occhi miei avea forma d' impura / amatrice, de le vene
amatrice, de le vene / torpidamente pulsanti d' infetta / marcia. de pisis,
il caziche non era più lontano di quivi d' un sole, che in lingua loro
poteva, certi nomi di condottieri; d' alcuni si raccontava l'imprese passate,
borgese, 1-79: si vedeva al comando d' una batteria, con l'ordine di
, il primo chiamato, non è d' invenzione dantesca. -velocità di marcia
, dentro un paesaggio di querce e d' olivi che si scioglieva nella soavità dell'ora
medico accese la moto facendo un fracasso d' inferno, e che ernesto gli parlava
tener poteasi la strada brevissima per difetto d' acqua, che bisognava talvolta ire a
di marcia, uno di stazione. d' annunzio, v-1-571: la nazione ha intrapreso
nel passato. 13. linea d' azione, programma, modo di procedere.
di anidride carbonica presenti nel « gas d' altoforno ». 20. mus.
funebre, mentre il coro ripete. d' annunzio, iv-1-730: come fu tutto
dei legionari che, al comando di d' annunzio, partirono dalla città giuliana la
far leggere, e far leggere più d' una volta, a marcia forza un altro
in erbe ove sieno seguiti dai rifiuti d' acque,... perché in tal
': di marco, e s'usa d' ordinario come aggiunto alla celebre biblioteca di
apposito corto due spanne, e valendosi d' una cinghia passata a tracolla, riusciva
ordine, che viene dopo. d' azeglio, 4-i-366: non sono accettati nell'
, la gente gremiva il marciapiede. d' annunzio, 1-49: quella strana figura
. cecchi, 5-84: sul marciapiede d' un viale due o tre gatti giacevano
due o tre gatti giacevano al sole d' agosto come fulminati. bocchelli, 1-i-125:
buzzi, 1-122: brami assaggiare i pugni d' un figlio del marciapiede di baltimora?
che costeggia un fiume o un corso d' acqua. ximenes, 276: volendo
sospese da penzoli, i quali servono d' appoggio ai piedi de'marinai che escono sui
tacconi, / che parea il campo d' agramante moro, / che in zoccoli marciasse
strumento, / colla dolente psiche ognor d' attorno, / ch'ad ogni quattro passi
che si dovrà marciare, ci saranno d' incomodo? forteguerri, iv-555: qua
l'amata mano / in questa valle d' allora. 8. figur.
della nostra e dell'estranee nazioni sapevano d' aver tra gli alunni di padova un
a'suoi sicura, / più che d' urtare il longobardo, ei cura.
gente e due nella marciata con proponimento d' assalire le trincere nemiche. esercizi militari
, camminatore. = nome d' agente da marciare1. marciatràm,
feltro per cappelli. = nome d' agente da marciare1; voce registr. dal
cielo, di luce, di spirito e d' onda, / di quete rugiade
quete rugiade, di marcida fronda, / d' umano sudore si nutrono i fior.
patendo di agonizzare prigioniera nell'acqua marcida d' un vaso, quasi col suo esempio
acquistate. alfieri, iii-2-185: qui d' italia marcida nel centro, / dove neppur
parlare di nuovi modi di dire e d' una infinità di parole, non solo antiche
diversi stenti. = nome d' azione da marcire. marciliana (
andati a letto, il mare si ricorda d' esser lui. e ricomincia fieramente a
abisso oscene fiatate, come il fortore d' un limo primordiale, brulicante di avanzi
molti n'ho medicati, già marci d' alcune nascenze villane e putride. civinini,
del canale. - è un immondo ratto d' acqua. 4. corroso,
funghi da terren marcio dopo gli acquazzoni d' ottobre. jovine, 2-25: respirò due
braccio di una troppo compiacente morale. d' annunzio, iii-1-829: -pecoraio,
: non poteva [dante] trovarsi d' accordo, anche nella prima maturità, coi
rantacoso, a chi puzzan sempre le mani d' orina e ser- viziali. parabosco,
, 2-24: spesso bugiardamente si vantano d' aveme al suo comando di quelle che non
ago] è un ferraccio / vecchio d' una miniera marcia e vizza.
tra case povere. uno squarcio / d' azzurro in alto. un viscido lustrare /
azzurro in alto. un viscido lustrare / d' olio nero nel fondo, e un
vergogna / che sia vestita di teletta d' oro / la signora e 'l marito venda
, 16-217: pensavo che un atto d' infedeltà verso jazuela mi avrebbe posto (
titoli, prima classe, smoking, posate d' argento, camerieri, guanti bianchi;
non sia dato a te: dir male d' ognuno, perché le brigate abbian paura
, / per pranzo non vuol men d' un ferragosto / e, quando il
lat. marcius, da marcius, nome d' una gens romana. marciolino1,
alcune gocce di nero sangue e marcioso. d' annunzio, iv-2-28: zolfina era in
, marcisce, secca e muore. d' annunzio, iv-2-763: per la pianura bassa
. bartoli, 1-74: per i fiati d' ostro inumiditosi più e più volte il
li suppone a marcire nel più recondito d' un arsenale. pascoli, i-883:
di tua bellezza ha da marcire. d' annunzio, ii-545: tinte in sanguigno,
buono a null'altro che a marcire d' inedia in un casolare annicchiato sull'alpe
quello di pagar colla vita una boccata d' aria libera. carducci, ii-9-217:
marciva nell'antartico sconosciuto in un sepolcro d' ignoranze idolatre; l'asia in un
. gioberti, iv-75: una piccola porzione d' uomini preponenti, dopo che ebbe per
ch'egli aopera; questa sempre ama d' essere esercitata in quello che è utile
talento intanto gli marciva in follia. d' annunzio, i-340: devono, come i
vo'fare un lascito nel testamento / d' andar tra i cavoli / senza il «
por mente a marcite per ogni parte d' esso. p. verri, 3-iii-127:
l'uso dell'acqua iemale ad oggetto d' irrigazione appena vien conosciuto nei luoghi,
lunghe, larghe, distese a perdita d' occhio. pascoli, i-313: le
marcite / spuntava l'azzurra viola. d' annunzio, i-17: a stormi innumeri su'
affanno richiedevano, marcite costringono l'anima d' abbandonare il misero corpo. frate di
il disegno, la siluetta di poetino d' avanguardia, in cui amava di presentarsi.
cenci] nel marcitoio e, dopo d' averli cavati dal tino sufficientemente macerati nell'
fanno passare in un gran mortaio guarnito d' una piastra di ferro, dove sono sminuzzati
esser nel verno coperti da un velo d' acqua che scorre sopra essi costantemente.
storia dei popoli riempie i cinque palchetti d' una libreria... che fiatate.
di cenere! = nome d' azione da marcire. marciuma,
vene di sabbia, di ghiareto, d' argilla, non meno infide melme e cuora
/ l'uomo: con un po'd' unto d'anima / restituito sempre più inutilizzabile
uomo: con un po'd'unto d' anima / restituito sempre più inutilizzabile /
idealisti... idealismo, marciume d' italia. g. bassani, 5-148:
struttura degli organi infetti e degli agenti d' infezione -batteri o funghi -assume caratteristiche
: il giorno avesse io mille marchi d' oro, / che la dianuzza fia contessa
li altri che non ubidiano in clm marchi d' argento. novellino, vi-68: alessandro
che li fossero dati due mila marchi d' argento. g. villani, 11-88:
marco valea più di fiorini quattro e terzo d' oro. buti, 2-477:
ed in bontà un grano per quarto d' oncia; cosicché essa lira conteneva d'argento
quarto d'oncia; cosicché essa lira conteneva d' argento fino grani io3 * / 2
: 'marco 'dicesi oggi una moneta d' argento che corre nella germania e che
balducci pegolotti, i-206: marco 1 d' argento o d'oro, al peso
, i-206: marco 1 d'argento o d' oro, al peso di parigi,
. idem, i-224: libbre 1 d' argento in genova fa ne'detti luoghi
e si principiò a pesare a marco d' otto once, metà della libbra ponderale
si servono gli orefici, li mercanti d' oro, d'argento e seta.
orefici, li mercanti d'oro, d' argento e seta. 4. per
; poi li raderete il pelo largo più d' un dito dove averete impresso il colore
addosso, / era caduto da più d' un mercante. 4. figur
nel mor- rocco, e l'isola d' i sardi, / e l'altre che
ogni salsedine. ariosto, 15-19: d' ogn'intomo il mar la terra abbraccia;
per l'ampia oscurità scintille / balenar d' elmi e di cozzanti brandi. leopardi
come in conchiglia murmure di mare. d' annunzio, ii-612: stormi d'augelli varcano
mare. d'annunzio, ii-612: stormi d' augelli varcano la foce, / poi
di notte in alcun porto / vide mai d' alto mar nave né legno, /
tempestate o scogli. f. d' ambra, 33: tenendo noi alto mare
calese fosse piccola cosa, al re d' inghilterra gli fu grande acquisto perché è terra
guicciardini, iii-396: infestando i mori d' affrica con molti legni il mare di
piaga, / e non già vertù d' erbe, o d'arte maga, /
non già vertù d'erbe, o d' arte maga, / o di pietra dal
divisa, / m'hanno la via sì d' altro amor precisa, / ch'un
accidenti che seguono nel mar nostro. d' annunzio, ii-847: odo nel grido della
202: per la bella e superba moglie d' alcuno di quegli aitanti uomini di mare
oriente, il provenzale fa la figura d' un mozzo delle vittoriose galere liguri.
madonna mia fiore è di bellezze / e d' adornezze e di core amoroso. poesie
partorire una lunga e stabile tranquillità. d' annunzio, iv-1-139: chiare marine di
fa sopratutto a tener desto un po'd' interesse e dare alla procedura un tono avventuroso
da bere, quasi come i laghi d' italia. questo mare è una raccolta
italia. questo mare è una raccolta d' acqua del fiume giordano, ch'è largo
: fece uno mare fonduto, ritondo d' intorno; e dall'uno labbro all'altro
sputo a gola di un grasso fasano, d' un paio di pernice ch'io
chiabrera, 1-iii-147: tanta possanza 0 d' amorosa face / invitta fiamma, ha femminil
fiamma, ha femminil beffate / che d' elena gli sguardi un mar di sangue /
quel rivolgendo in varie parti, / d' ogni cosa avea tema e speme e cura
non voglio stare a replicarti un mar d' essempi buoni similmente. n. franco,
2-106: vorrei ringraziarla, ma una stila d' inchiostro non corrisponde ad un mare di
in nessuna parte. è un mare d' acqua di malva. faldella, 5-148:
riuscita l'opera con quel solo ranocchietto d' angelo in un mare d'aria.
solo ranocchietto d'angelo in un mare d' aria. foscolo, xvii-140: e la
; ah se briche non fosse padre d' odoardo! un mare di ghiaccio ci
luglio, in una pianura a vista d' occhio come un mare di terra, di
un mare di sabbia senza un filo d' erba. govoni, 2-199: furono
della rena. lucini, 4-124: d' annunzio... convoca cristo..
dar principio a scrivere a te, mare d' ogne retorico stile, se in me
mercurio, non altramente che un vii canto d' un cieco al grosso vulgo te parrebbe
quel mare di poesia. -mare d' inchiostro', quantità enorme di scritti o
di parole non v'è una goccia d' ingegno e in un mar d'inchiostro
una goccia d'ingegno e in un mar d' inchiostro non v'è una perla?
se stessa si riposa e stagna / d' alto piacer si lagna. b. croce
istando più gioioso / ne lo mar d' ogni gioia / ed un'ora crudele cominciòe
pacifico dove tu non arai mai dubitazione d' essere separato da dio. bandello, ii-15
: sta pure di continovo tutto ingombrato d' amorosa passione ed in un mare d'
d'amorosa passione ed in un mare d' allegrezza piange e sospira, sempre
annegato in un mare di mestizia e d' afflizione. muratori, 6-375: bisognerebbe
al vivissimo fonte, anzi amplissimo mare d' ogni vera e ferma sapienza e veritade,
siete vero mar di dottrina e più d' ogni altro potete metter mio genero sulla via
, n-iii-767: mare veramente e oceano d' ogni scienza sono i suoi scritti. magalotti
189-2: passa la nave mia colma d' oblio / per aspro mare, a mezza
mar della vita è di tempeste, / d' aride sirti a insidiar frequenti, /
infeste, / e scherno è ognor d' impetuosi venti. leopardi, iii-272:
di questo tempestoso mare stella, / d' ogni fedel nocchier fidata guida, /
cielo, di sole, di luna, d' aurora, di stella del mare,
si versi sopra me troppo gran nembi d' acque. campiglia, 1-13: crebbe non
impegnarsi in un'impresa impossibile. cielo d' alcamo, 169: se di mevi trabagliti
mare ': prendere a fare cosa d' impossibile riuscimento. -buttare a mare
ariosto, 2-28: contra la voluntà d' ogni nocchiero, / pel gran desir che
18-3-257: lo fece tentare per mezzo d' un suo fratello, promettendogli mari e monti
/ con le sarte di seta e d' or la vela. /...
, entrando per le foci de'fiumi d' acqua dolce che vengono dai monti, fa
trovandosi sull'estesa spiaggia che due palmi d' acqua, bisogna camminare dentro mare almeno
chilometro per poter raggiungere la barca. d' annunzio, iv-1-861: essendo scoperti gli scogli
soglie / hanno a bassa marea umide barbe d' alghe / come le chiglie delle navi
che si trova fra'lo strato superiore d' acqua leggera (la troposfera dell'oceano
mazzini, 24-93: la mia lettera d' oggi è come una marea or alta,
, in guisa di marea, verso là d' onde venne. c. bini,
scuotere e agitare. foscolo, 1-182: d' antichi fatti / certo udisti suonar dell'
portando / alle prode retèe l'armi d' achille. cattaneo, vi-1-9: una
lotta / con la grossa marea. d' annunzio, iv-2-11: venivano buffate di
galee / in una barca tutta ornata d' oro, / e per suo concestoro /
19-78: verso sera una marea di gusci d' ostriche inondava la città. linati,
nell'intermittenza disperata e la desolazione, d' una marea franta di garofani rossi che
occasione di sfrenare le sue immense riserve d' allegria e gioventù. -fermento
, ondeggiamento (della folla). d' annunzio, iv-2-167: nella moltitudine fu dapprima
insieme faceva su buonvicino l'effetto d' un placido zefiro sopra un lago mareggiante.
665: il vento come un gran pastore d' onde / or le raduna a meriggiare
, penetrandovi filtrato, chiazzava il terreno d' occhi mareggianti. 4. che
letizia, abboccò subito con piacere. d' annunzio, iv-2-58: ziza, seduto
fiume sesia] mareggiasse, un'astinenza d' armi fra loro per qualche mese,
mare). - anche sostant. d' annunzio, iv-2-43: andava innanzi per un
un vociare, un ondeggiare, un mareggiare d' uomini confuso e tumultuoso. idem,
prostra a un lato le spighe. d' annunzio, i-378: era lungi un
, i-378: era lungi un trar d' arco il bel rivaggio. / l'alta
in piazza che mormora e mareggia impaziente. d' annunzio, v-3-124: cola stette ad
tralci e gli olivi, aveva anche d' un rustico trionfo carnevalesco. ma stando in
dimenticare tutto il rimanente, e credere d' esser portati a volo sopra una biga
-apparire confusamente, disordinatamente (una serie d' immagini, di oggetti, ecc.)
volve, / ch'un altro lago fa d' umori sparti, / sì che mareggia
6-x-260: forse in tutte le costiere d' italia non sorge così vaga e mirabil
, e gli convien pur mareggiare a talento d' altrui. 11. ant.
tosto da mareggiare in esse per afflizion d' animo che da perirvi per rischio di
. pascoli, 633: il cuor d' achille mareggiava, come / il mare in
. e. gadda, 7-13: d' intorno a me, d'intorno a noi
7-13: d'intorno a me, d' intorno a noi, il mareggiare degli
con la loro violenza e forza d' erosione, sono particolarmente dannose alle costruzioni
viani, 10-35: una calda mareggiata d' olivi avvalla verso il piano lucente di
. 3. arald. colorato d' argento o d'azzurro per rappresentare il
3. arald. colorato d'argento o d' azzurro per rappresentare il mare (lo
tarconte, / il legno tuo, che d' una ascosa falda / ebbe di sasso
, forte ed esperto nocchiero, avea slanciato d' un tratto nel difficile mareggio del regno
mareggio del regno e della popolarità. d' annunzio, v-2-338: stavo dinanzi alla mia
, in pena de ducati 500. d' oro, far le marcile sotto, acciò
capitale ', dice il giusti della firenze d' allora, che così pareva alla piccolezza
imbriani, 4-153: tralascio un maremagno d' episodiuzzi. faldella, 4-56: gli
. non voglio qui entrare in un maremagnum d' erudizioni. panzini, iv-403: 'mare
formatasi in seguito alla stagnazione di corsi d' acqua impediti nello sbocco al mare dall'
quelli di gallia, vegnendo dalle montagne d' albana, per le contrade di maremma,
de'vasalli, / con ciò che d' india e d'eritree maremme / di
, / con ciò che d'india e d' eritree maremme / di perle aver si
/ di perle aver si può, d' oro e di gemme. p. f
finalmente e vi sono infino al dì d' oggi. p. fortini, iii-
grosso e tondo / che non hanno d' estate le maremme. d. battoli,
maremme. cicognani, vi-222: luoghi d' estive delizie, pinete bellissime, orli
che venuto a roma di spagna o d' asia, per non dire delle france maremme
ruota come i lecci e i cipressi d' un parco architettonico. -trascorso,
alla mente, deformate dalla febbre maremmana d' allora, le cose e le parvenze
que'maremmani, altro dalle fortunose stelle d' arturo e d'orione non bramano, che
altro dalle fortunose stelle d'arturo e d' orione non bramano, che turbini o
6-269: furono accolti dai furibondi latrati d' un bastardaccio di cui quasi non si vedevan
belga ', tutti maremmani bisbetici. d' annunzio, v-1-241: ricordavo l'odore della
. -ghi). numism. moneta d' oro del valore di 20 franchi, del
provvide a una nuova emissione di monete d' oro proporzionate alle esigenze commerciali. -per
commerciali. -per estens.: pezzo d' oro da 20 franchi [marengo belga
chiamarsi comunemente così in italia la moneta d' oro di venti franchi, perché le
parlerà un'ora di seguito di asili d' infanzia, di casse di risparmio e di
ho venduta stamane per due marenghi. d' annunzio, iv-2-277: questo vecchio ebete
suocero si leva di tasca un marengo d' oro e lo presenta con infinito garbo alla
verse, / le voci prossime d' olanda e d'inghilterra, / la
, / le voci prossime d'olanda e d' inghilterra, / la torre attenta
era moglie dell'uno de'maliscalchi del re d' inghilterra, uscendo della chiesa, vide
per comodo de'viandanti, vi suol essere d' ordinario l'osteria, la bottega del
. servendosi di grosse tenaglie, invece d' un dente ne sradicano sei o otto.
ritenuto preso; così anche la marescialla d' ancre. gualdo priorato, 10-viii-148:
stabilito. siri, ii-1225: la marescialla d' essai ebbe ordine di ritirarsi in turena
ai marescialli di francia e ai marescialli d' italia). g. bentivoglio
, vii-678: s'imaginò il conte d' arcurt che covonges il confortasse ad adoperare
gli ufficiali generali comandanti di grandi unità d' ordine superiore (armate, gruppi di
distintisi per azioni di guerra. -maresciallo d' italia: grado concesso a vita con
si distinsero come comandanti di grandi unità d' ordine superiore. -maresciallo dell'aria: titolo
: disse... che si pentiva d' avergli dato il grado di gran maresciallo
, v-3-377: i seguaci dell'uomo d' arme... ch'erano i
bliicher cercava napoleone per farlo fucilare. d' annunzio, ii-361: ricordati del figliuol
di francia, consistente in un bastone d' avorio o di legno, ricoperto di velluto
azzurro, che aveva come ornamenti i gigli d' oro ai tempi della monarchia, le
ai tempi della monarchia, le api d' oro con i napoleonidi, le stellette
] morì avrebbero voluto smezzare la corona d' alloro e tagliare in due pezzi il
nel regno di polonia, nell'impero d' austria, ecc.). giannone
diete in polonia. 3. maresciallo d' armi o di torneo: in età medievale
comando di un plotone o particolari mansioni d' ufficio (e nell'ambito dell'esercito
stradale di porlezza e vedrai di informarti d' onde sia passato, con chi abbia
, perché dopo ammazzato lui, invece d' andare dal maresciallo a farmi pigliare,
maggiore). 5. maresciallo d' alloggio: grado di sottufficiale di cavalleria
del conclave, lo guardava con certo numero d' armati e conosceva delle cause criminali poco
esiste fatto di cronaca, sulla colonna d' un quotidiano, nel quale si trovino
, ha sulla fronte almeno un'ombra d' alloro. = deriv. dal fr
/ ma- resca bizzarria!) / d' un sì fatto frascato si riveste, /
ricopre, e sponde cela; / e d' un boschetto a galla aspetto preso,
palude; zona o regione paludosa, cosparsa d' acquestagnanti. g. villani,
9-98: deve avere il detto re d' inghilterra la villa e castello di calese
affondò. botta, 5-11: ai tempi d' augusto la via appia appariva sola in
maretta / quando rabbrividivi ai libeccioli? d' annunzio, iv-1-965: allo strepito fresco della
o almeno maretta, commovendogli il sangue d' intorno al cuore. redi, 16-viii-87:
, qua e là rotto da qualche cespo d' erbe o dal marezzamento delle rane
montale, 5-17: s'ora / d' aeree lanugini s'infiora / que fondo,
a marezzarlo sei tu, scesa / d' un balzo. 2. intr
bianco... ed altre parevano d' alabastro cotognino, marezzate di certi colori
vestiva quella sera il cavaliere un abito d' ermesino nero marezzo, foderato di zendado
di fuoco e semplicemente trinato di bottoncini d' oro. baldinucci, 5: è [
o vogliamo dire più propiamente marezzata, d' un marezzo nero bianco giallo. gozzano
sono cinque nel gruppo, tre color d' ocra a chiazze nero-pece, un'altra chiarissima
stinta, e un'altra tutta nera, d' un bel nero lucente, dove le
baldinucci, 89: quei fogli ripieni d' onde di vari colori, che perciò
suoi damaschi, delle sue sete marezzate. d' annunzio, v-1-292: il preludio di
superficie del mare, di un corso d' acqua, ecc.). pascoli
targioni tozzetti, 12-8-81: noce d' india, con varie vene e marezzature
vene e marezzature più o meno nereggianti. d' annunzio, v-2-797: rivedo la bocca
marezzi, e massime quelle che vengono d' alemagna. a. neri, 1-83:
, vogliamo dire più propiamente, marezzata d' un marezzo nero bianco giallo. targioni tozzetti
sbattimenti di luce che cagionano gli strati. d' annunzio, v-2-541: due grandi occhi
soavi di fanciulla, pieni di pagliuzze d' oro come due pietre venturine, mi guardano
il mare s'era fatto di raso, d' un raso cui le blandizie di una
oriente, / cresce, si lista d' oro, si sbrandella / in marezzi di
punto altro che la medolla de gli ossi d' uno animale: onde n'ha un
versi sopra di una zolla qualche gocciola d' acqua forte o qualche poco d'aceto,
gocciola d'acqua forte o qualche poco d' aceto, e si osservi se faccia
, composta principalmente di terra calcarea e d' argilla in diversissime proporzioni. = voce
grassa, ma una combinazione saponosa formata d' ammoniaca, e dei soliti due acidi margarico
123: l'interno di questi gusci è d' un vivissimo margaritifero, mischio d'iride
è d'un vivissimo margaritifero, mischio d' iride verdeggiante ed un poco rosseggiante e
come vertù di stella margherita. cecco d' ascoli, 3299: nelle marine conche
3-121: le circondava la gola il giro d' inestimabili margarite, pescate più dalla meraviglia
, la luce, cioè l'anima d' uno romeo. -spirito beato sfavillante
'300, lxxxiv-8: però che se'd' ogni virtute unita, / tu se'perfetta
la margarita della giustizia e gitta odore d' onestà, dando esemplo a loro di
modo che m'intese e si ricordò d' alcune cosette; ma la paura di madonna
dipinti i suoi crin di latte e d' ostro, / le margherite pie che invidia
del nome solo / ch'oggi ha colmo d' onor la sena e l'hera.
lunghe e quelle dei bilancini ai carri d' artiglieria si accorciano in questa maniera e
leibnizio, e noi imitiamo il pollo d' esopo, che lascia per un grano di
dedica a margherita di savoia, regina d' italia. margheritante (part.
o forestiera... possi portar ricamo d' oro, di seta e di margaritine
... e certi portafortuna fatti d' uno zampetto di coniglio, ornato di margheritine
anello aveva due macchie bianche, circondate d' una linea nera. 2.
, a quel modesto fiorellino dal botton d' oro e dai raggi bianchi, sul
sul quale le zitelle traggono il pronostico d' amore. una per una le cavano
tesser ghirlandetta / né di sfogliar margheritine d' oro. corazzini, 4-103: colgo
-per estens.: margherita comune. d' annunzio, iv-2-26: un pomeriggio d'aprile
d'annunzio, iv-2-26: un pomeriggio d' aprile s'incontrarono nella bassura verde piena
volgar., 4-4: molte sono spezie d' uve nere e di rosse: e
margigrana o rubiola, le quali son quasi d' una condizione, e son poco nere
le remiganti secondarie vicine al corpo marginate d' una tinta bionda nell'estemo. bartolini,