571: 'libro vecchio ', libro d' amministrazione compiuto, quanto al tempo per
13. anagr. libro di stato d' anime, libro parrocchiale (o del
epidemia. 14. arald. libro d' oro: registro sul quale, in
città italiane, erano scritti a lettere d' oro i nomi delle famiglie nobili.
sia] depennato... dal libro d' oro tenuto nel maggior consiglio. deliberazioni
comun, acciò resti regolato nel libro d' oro, copiato dal vecchio, il nome
festeggiamenti abbruciato in venezia il libro detto d' oro, abbruciate tutte le ducali insegne
; erano i traditori; altri sfavillavano d' un vero contento d'un orgoglio bello
; altri sfavillavano d'un vero contento d' un orgoglio bello e generoso pel sacrifizio che
generoso pel sacrifizio che cassandoli dal libro d' oro li rendeva liberi e cittadini.
capitano nota più di tutto gli atti d' insubordinazione del suo equipaggio, o qualunque
quali vengono inserite le foglie d' oro o d'argento.
quali vengono inserite le foglie d'oro o d' argento. 22. alpin
. giusti, 4-i-342: la sacca d' un gioiello avea provvista, /.
conseguiti. 27. zoot. libro d' oro o di merito: registro in
delle cose sensibili. -libro d' amore: l'elenco dei fedeli d'amore
-libro d'amore: l'elenco dei fedeli d' amore (e anche delle leggi d'
d'amore (e anche delle leggi d' amore, delle gioie e dei tormenti
: com'i'son scritto nel libro d' amore / conterai, ballatetta, in cortesia
canzon, tu sai che de'libri d' amore / io t'asemplai quando madonna
errato, il cielo è a guisa d' un grandissimo libro scritto da la mano infallibile
iii-245: mi stomaco quando mi sovviene d' alcuni che ho udito o soli o accompagnati
così grossolanamente,... credere d' essere un libro stampato e non essere
libro e carte 'è dare esatta notizia d' alcuno. -essere a libro:
, 1-202: certi libri che ci vengono d' oltralpi, o anche certi che si
sulla bibbia o sul vangelo. cielo d' alcamo, 153: sovr'esto libro juroti
vengno meno. statuto della società del padule d' orgia, 115: li.
d. bartoli, 9-28-1-25: la magrezza d' una faccia smunta dallo studio e impallidita
grosso,... non sia tenuto d' inta- volarlo o cambiarlo se non di
vogliono significare che si sia detto male d' alcuno, sogliono dire 'e's'è
, 2-8: legger su 'l libro d' altri a me va a pelo.
di un agostino o di un solo tommaso d' acquino, a'quali né eziandio potrebbono
memoria tutt'altro che di stima o d' affetto. faldella, 8-7: la famiglia
). capitoli della compagnia della madonna d' orsanmichele, 3-19: debiano i detti
al libro, e mandami in cambio d' esse quello che ti pare. palescandolo,
uno per volta, quando non è d' avanzo. proverbi toscani, 295:
295: non v'è maggior ladro d' un cattivo libro. (perché ruba
quel lapis ci fai la figura magra d' un agente del fisco.
: le mando due libricciattoli miei. d' annunzio, v-2-224: come diceva una
. libróne. grazzini, 3-2-13: d' ettor, d'achille, di buovo o
grazzini, 3-2-13: d'ettor, d' achille, di buovo o d'or-
ettor, d'achille, di buovo o d' or- lando / tenete libri, libroni
certi libroni rossi che stavano dietro i cristalli d' uno scaffale. de pisis, 1-100
m'hanno lasciato nella testa una striscia d' argento falso. pavese, 7-174
fra tozzone / per l'impressione / d' un libruccióne / che un autorone /
, ondeggianti / per la fortuna. d' annunzio, iii-2-21: la liburna / viene
al libùrnico mettendovi viuole secche e foglie d' alloro e di cippero, ogni cosa
scardona mettevano capo quattordici città iiburniche. d' annunzio, v-1-107: fiume, come
che sieno e medesimi alberi ne'liti d' italia e quali chiamano stibule, ma
persona affetta da licantropia. d' alberti [s. v.]:
nografi, colui che il demonio cuopre d' una pelle di lupo, e lo
corpo di lui, e ne'luoghi che d' ordinario sono da quest'uomo frequentati sostituisce
circa mezzo palmo, fatto a foggia d' una bietta, sfesso da una delle testate
sm. tess. licciolo. d' alberti [s. v.]:
sm. tess. liccio. d' alberti [s. v.]:
maglie dei licci. = nome d' agente da licciare. licciatóre2,
; ogni stilla vien riputata il torrente d' ezechiele. = cfr. licciare e
* agugliotti '. = nome d' azione da licciare. lìccio (
rettangolare di legno0 di metallo. -tappezzeria d' alto o di basso liccio: v
loro liccio proprio, e non di stame d' alcuno lanaiolo, né bianco né tento
. si passa dopo sotto le maglie d' altri quattro licci, detti 'di ribalto
i licci e il pettine sonoro. d' annunzio, ii-809: sorridea sempre. e
una lorica fatta ed incatenata di maglie d' oro a tre licci. 5
che ci ha preceduti, tutto glorioso d' aver dimenticato il peccato e confutato il
destino, le avevan fornito il sistema d' idee abbastanza indigente e liceale su cui
principalmente da una lettera del poeta [d' annunzio] ancora licealista a giuseppe chiarini
nanà si accorse senza grande maraviglia, d' essere già desiderata alla follia...
, di un senti mento d' altra persona, che tuttavia lo riguarda.
giannizzero dimandava un zecchino per la licenza d' imbarcarmi. -ant. autorizzazione a un
dall'uscio di uno citadino di là d' arno alcuna volta; questo citadino venne
m'hanno dato tempo di chieder licenza d' innamorarmi, e mi sono innamorata senz'
vi chiedono licenza di pulirvi l'abito. d' annunzio, iv-1-177: la governante chiese
sua beatitudine... la sudetta licenza d' absen- tarsi dalla corte. g.
e per la via onde 10 re d' amore entrò, studia d'andare a lui
10 re d'amore entrò, studia d' andare a lui ». b. pulci
abbi licenzia ciascheduno. f. d' ambra, 4-124: voi, nobilissimi /
ed, essendovi / piaciuta, fate segno d' allegrezza. salvini, v-398: è
]: 'licenza': quegli ultimi versi d' una canzone, il cui il poeta rivolge
* licenza 'dicesi anche il fine d' un atto d'una tragedia. * anco
dicesi anche il fine d'un atto d' una tragedia. * anco un libro di
dà l'autore agli ascoltanti o a'lettori d' andarsene, o quella ch'e'prende
al servitore inobbediente e inutile e provedersi d' altro che maggiormente gli soddisfaccia. pallavicino
. pirandello, 7-77'. mettendoci un po'd' impegno, forse sarebbe riuscito a prendere
anzianità quante volte vi piaccia ripigliarla. d' annunzio, v-1-194: è di umor
es., la licenza di porto d' armi, la licenza per rappresentazioni teatrali
ambulante, ecc.; la licenza d' importazione, ecc.) o, rispettivamente
, v-426: acciocché intorno alla licenza d' estrazione, di che vi pregai lo
commerciale, atto (contratto di licenza d' uso) con cui il titolare di
con tutta licenza e con tutta franchezza d' animo è da ferire nel petto a
per concedere impunemente, o con lusinga d' impunità una simile licenza alle sue azioni.
cattaneo, iv-4-633: affettava [il d' azeglio] una certa licenza di portamenti
fiorini. -per magistero: a regola d' arte, perfettamente. antélminelli, xxxv-1-280
/ che ognuna in mezzo è giù d' una facciata. -per magistero di
. nientemeno aristotile suo discepolo, uomo d' eccellente ingegno, nell'of- fizio magistrale
magistrale di acqua s'intende quella quantità d' acqua che entra per pura pressione dell'
il perimetro esterno di una piazzafortificata. d' antonii [tramater]: l'altezza della
che indica la figura del recinto primario d' una piazza. due diverse linee sono state
ingegneri per distinguere quella cinta di muro d' una fortezza, che viene altrimenti detta primaria
allume, usata per amalgamare certi minerali d' argento. gemelli careri, 1-vi-82:
careri, 1-vi-82: essendo la pietra povera d' argento,... dopo essersi
affettazione e magistralità, colla quale discorre d' ogn'interesse. magalotti, 23-99: non
che presumano di mettersi a parlare magistralmente d' un fatto o d'un autore, col
a parlare magistralmente d'un fatto o d' un autore, col solo capitale di
non nasce da notizie ch'io abbia d' alcuna vostra irregolarità di cui non vi
periodici popolari, ii-485: col desiderio d' istruire il contadino si pensò alle così
maestri comunali per insegnar loro dei precetti d' agricoltura, i quali poi dovevano trasfonderli
,... faccia un po'più d' aria fra le sue parole. ma
scappatella, l'avrebbe creduta una donna d' una spiritualità selvatica e indiscreta. tommaseo
]: 'tono magistrale ': d' affettata gravità e sicurezza ostentata. bersezio,
nell'opposta parete opre di pace / d' altri medici eroi, ma non men chiare
magistrale dentro la rete e romper tutto d' un peso; ma l'uomo lo
piaciuto è alla provvida natura / favorirmi d' un naso magistrale / che d'interrogativo
/ favorirmi d'un naso magistrale / che d' interrogativo ha la figura, / e
spalle, molto meravigliato della grossolana inciviltà d' un tal magistrato, il quale pare
padrone. e posto giù il giogo d' iguale signoria, il magistratico de'cavalieri
averete un magistrato molto piacevole in capo d' istria in ricompensa degli altri fastidiosi ch'
autorevoli, doviziosi, o almeno liberi d' ogni debito. manzoni, pr.
andando per la strada, un vaso d' argento. g. bentivoglio, 4-14:
esercitate. pallavicino, 1-394: il costume d' augusto d'allungar i magistrati..
pallavicino, 1-394: il costume d'augusto d' allungar i magistrati... da
un'aspra riformagione e crudele contra il duca d' atene. giannotti, 2-1-146: fu
ivi magistrato era, fuggendosi per mancamento d' animo, avea senza guardia lasciato,
. davanzati, i-130: molte strade d' italia eran rotte,... per
. -magistrato di tribunale, di corte d' appello (anche semplicemente d1 appello)
notoriamente scontroso e che aveva a noia d' esser intrattenuto, mentre era in funzione di
poi in quella scienza di che elli intende d' esser maestro. -artista, artigiano.
veder molte volte che alcun, ripieno d' ogni vizio, in manco a pena d'
d'ogni vizio, in manco a pena d' un anno di persone di volgo si
magistrato, solo perché tali uomini sono d' altri, e non di loro medesimi uomini
magistrato i tribuni militari, in luogo d' i consoli. citolini, 449: andar
lasciarmi andar ad abitar almeno un par d' anni a venezia, per imparar a governar
con tale occasione presi conoscenza di più soggetti d' autorità, i quali occupando vari magistrati
è che por la spada / in mano d' uom che da furor sia tocco.
magistratura comunemente in uso nelle città libere d' italia. bocalosi, ii-97: non
un uomo di restare in magistratura più d' un anno. leggi, bandi e
distretto da un'apposita sezione della corte d' ap- pello integrata da due giudici laici
di lavoro; e decideva in sede d' appello (o comunque di impugnazione)
per una scala... a modo d' una chiocciola magi strevolmente fata
scolpita, perocché non si vedea la magistria d' essa. = deriv. da
, hanno elmetti o sian berrette, d' una grossa maglia. bandello, 3-40
con barde molto grandi ed una testiera d' acciaio, col collo tutto coperto di
7-527: e1 migliorati di lisbona, d' ordine del depositario mi ha mandato tre
. perché... questa maniera d' arme ci è disconversabile rispetto a'grandissimi
: que'suoi baroni emergono / segnai d' un dì vetusto: / è ferreo il
amari, 1-1-302: armossi il re d' un giaco di maglia sotto i panni.
orologio da polso (con la cassa d' acciaio, e il bracciale, anch'esso
, anch'esso, di pesante maglia d' acciaio), che segnava anche i secondi
una lorica fatta ed incatenata di maglie d' oro a tre licci. s. bernardino
maglia il molto guamimento / tutto fu d' oro, quan tunque n'
174: la tua spada col taglio d' antonico / m'ha rotto sì le
maglie, / che ben mi sembran colpe d' ami- raglie. ponzela gaia, 21
visi aversi. inventario di alfonso ii d' este, 992: maglia da giuoco
furiose e pazze, / senza discorso far d' altro che d'armi, / di
/ senza discorso far d'altro che d' armi, / di loriche, di maglie
portare alcuno vestimento sparato in alcuna parte d' esso o con maglie o con
maglie o con magliette, né alcuni bottoni d' ariento o indorati, o alcuna abottonatura
che arrivino al peso di quattro scudi d' oro. g. gozzi, 1-426:
, 1-426: avrà una finissima catena d' oro con maglie che appena si veggano
... sopra certi alberetti una caccia d' ucelli con rete di maglia così sottile
pel capo con mano sagace una reticella d' oro, di opera e di maglia variate
maglia larga di cui parla il professore d' urbanistica, valgono non solo per i
in una maglia / sottil di nubi d' un color opale, / e traspariva dalla
vario lume dentro la sottile / maglia d' argento delle fronde rade. calvino,
che cintano i semenzai gettano una maglia d' ombre sulla terra grigiolunare.
maglia e un leggiero gonnellino di garza. d' annunzio, iv-1-896: femmine impudenti,
, 1-491: coperto dall'impenetrabile maglia d' una continenza assodata a tanti colpi di
presentino in stretta reciproca dipendenza. d' annunzio, v-3-658: sì, compagno,
; capitano; gli anelli delle donne d' italia; da quel di nostra signora
formano le maglie della catena più valida d' ogni altra, onerosa senza alcun peso
mosso una maglia del suo luogo. d' azeglio, 4-iii-193: agli impiegati ed
calvino, 8-96: il mondo si copre d' una foresta di spugne; ogni spugna
per la fame grande: / ché d' un corsetto ho fatto mie vivande, /
gli orecchini arcaici, / oblunghi, d' oro lavorato a màlia. -mancare
santo giorgio da mantova con 400 uomini d' arme, e 500 provigionati, bellissima
armatura di maglia di ferro. d' azeglio, 6-575: il giovane, di
, 6-575: il giovane, di nascosto d' ognuno, maglia di bianchetto.
s'era provveduto di panni civili ed anco d' una magliata santolo, iii-644:
» manderia di novo le e d' un giaco. zente, fiorentini
tavole ondeggianti sul mare: segno evidente d' alcuna nave quivi data a traverso e
, iii-91: avea in capo uno elmo d' acciaio ed era vestito d'una panciera
uno elmo d'acciaio ed era vestito d' una panciera magliata: il peso della
della panciera sua era cinque milia sicli d' acciaio. candido, 94: in
, con la desinenza propria dei nomi d' agente. magliatrice, sf. macchina
, con la desinenza propria dei nomi d' agente. maglierìa, sf. tecnica
scorrere in su e in giù il carrello d' una pesante macchina. 2
. gadda, 6-184: un punto d' incontro dei vitali compossibili: magia, maglieria
. redi, 2-11: in cordoncino d' oro vergola grossa di oro per far le
su una scrivania una maglietta di fil d' acciaio per appuntare le carte, e co
420: 'magliettare': coprire la carena d' una nave, conficcandovi chiodi dalla capocchia
sulla superficie esteriore delle tavole del fasciame d' una nave col quale si ricuoprono di chiodi
tra morto e vivo / stanotte sognav'io d' esser legato / in su la croce
del ladron cattivo, / e che, d' orrendo maglio il boia armato, /
al servo] se vuoi, / d' un maglio in su la testa.
sopra l'infocato ferro getta una cuchiaiata d' acqua, secondo che i fabbri 10
ode. pascoli, 264: tutto vestito d' ellera e d'alloro / è 10
, 264: tutto vestito d'ellera e d' alloro / è 10 stendino. dentro
albero, e ne sbozza il fucinato d' un pignone. -maglio a vapore
martellare dapprima torcendolo il più grosso albero d' appoggio destinato ad una macchina di mille
volte la stessa frase con l'ostinazione d' un maglio di macchina a vapore.
sbarbaro, 1-49: bussa qualcuno alle porte d' italia con un maglio lampeggiante.
e tropicale, e, poi, d' una fredda e boreale. stuparich, 5-291
del maglio: titolo scelto da gabriele d' annunzio per una raccolta di scritti autobiografici
prima pubblicata nel * corriere '. d' annunzio, v-2-1: le faville del
palla a maglio / tutti siam noi d' intorno / sol per giucar venuti questo
in firenze a'tempi passati un giuoco d' esercizio che si faceva col dare col
il pallamaglio da camera con le palle d' avorio, e i magli d'altra forma
palle d'avorio, e i magli d' altra forma, e la tavola e le
sullo scalpello, maguglio o becco corvino. d' annunzio, 4-i-68: lontano, i
gagliardo, impetuoso, travolgente. d' annunzio, iv-1-486: -non ti sei accorto
che a s. salvestro / ricordi che d' aver contento, ne strò / cinquanta
sacchetti, 177-17: avea trovato modo d' avere de'magliuoli della vernaccia di comiglia,
, e... gli aspettava d' ora in ora. landino [plinio]
seccava i maglioli e gli arbusti. d' annunzio, ii-392: seduto / resta
olio riversa / fie pien di fuoco d' un piano scalito. arrighetto, 249:
bel crisolito, / ch'è figliuolo / d' un magliuolo / che fa viver più
] a magliuoli, come la vite d' autunno. bergantini, 1-339: altre soglion
. ojetti, i-449: mi ricordai d' una fotografia di lui in brache e
borgese, 1-191: è una tosse d' abitudine. viene della faringe. ma
magma arte-produzione, si avverte un movimento d' acque che fa sperare in una rottura del
[plinio], 13-2: fannosi d' odori secchi quegli [unguenti] che si
, 76: teresa sedeva in una specie d' arca immensa, a fianco d'una
specie d'arca immensa, a fianco d' una sua magna (che in piemonte
, altro non fu che la conseguenza d' un tal stato di cose. panzini,
... e dei bricconi / d' un sagro disertor son laide imprese.
, / usò più altamente / vaioria d' animo c'altro che fosse: / noi
lumi e 'l volto / di color d' ardimento infiamma e tinge. brusoni,
vita, l'altezza dei pensieri, quanto d' antico in esso rivive, quanto di
messer beltramo, incontanente gli diede la contea d' avel- lino e fecenelo conte. albertano
tasso, n-iii-782: se fosse lecito d' addur molte definizioni o di raccogliere in
da pren- cipi, ed è atto d' una gran magnanimità l'onorare gl'inimici
senso concreto: azione ispirata da grandezza d' animo; impresa nobile e gloriosa.
così alto grado s'incontrano, cesserà d' esser forzoso il dovere di entrar in
del gr. [reyaxotiiuxfoc 'grandezza d' animo'; cfr. fr. magnanimità (
tutti i re del mondo, magnanimo e d' alti intendimenti. savonarola, i-194:
: il grande effetto deriva dallo spettacolo d' un re magnanimo e sino allora invincibile
, dei volontari, di se stesso e d' ogni cosa, fuorché del 'magnanimo principe'
-alfonso il magnanimo: alfonso, v re d' aragona (1416-1450). -capace
di natura magnanima e veramente reale, d' ingegno pronto e vivace, e per
. -sostant. grandezza e nobiltà d' animo. bianchi, 80: può
aspetto, / imbrunir il sereno / d' una placida fronte, /...
, intrepido, impavido. cecco d' ascoli, 1392: magnanimo non è chi
fier nitrito / di cavalli magnanimi, né d' armi / orribile fragore / qui rompa
figur. che è ispirato da nobiltà d' animo, da forza di volontà,
dai malvagi, gli atterra colla voce d' una magnanima verità. foscolo, viii-152
apposta per dar subito opportunità a renzo d' adempire quella sua magnanima promessa, fu
tesero a capolino, in un prorompimento d' ammirazione per così magnanima generosità. de
intatta fede, / che scende cinta d' immortal candore. monti, x-4-9: ma
notò il rossore che coperse il viso d' una magnanima decollata. -magnanimi lombi
veramente / di ricche pietre coronata e d' oro / nell'aspetto magnanima e possente
magnanimosità, sf. ant. grandezza d' animo, magnanimità. a
e diffuso nelle regioni centrali e meridionali d' italia. -magnaninasarda: piccolo uccello dell'
giugno non si sente che il fischio d' appello ed il canto della sterpazzolina,
trovai il magnano; il qual mi confessò d' essere stato in corte ad aprir una
, de la quale diceva il conduttore d' aver perduta la chiave. galileo, 4-2-476
jahier, 35: martino è figliolo d' un magnano di campagna; sa di
faccia magnana vorresti somigliare al diavolo travestito d' angelo. 2. per estens
sospiri son bombe e petardi, / pioggia d' oro i capei, fucina il petto
.]: 'avere più segreti d' un magnano ': proverbio che dicesi
'par troppo grossolano. a certo magistrato d' una piccola città dello stato di roma
, formando, per così dire, d' alcuni pochi del corpo della nobiltà il loro
tenervi in custodia i magnati in istato d' accusa. e. cecchi, 10-49:
i buoni fiorentini, affinché meno s'accorgessero d' essere abilmente fiscalizzati e privati della libertà
del mio serenissimo archiduca ferdinando, e d' alcuni magnati boemi, ma ancor io ne
, 3-i-304: i suoi magnati [d' ungheria], altri ligi in cuore all'
e magnate,... fregiata d' ogni segnale di antica generosa nobiltà,
'grande del regno di polonia e d' ungheria 'e ingl. magnate 'capitano
ungheria 'e ingl. magnate 'capitano d' industria '. magnatèrra, sm.
cappella magnatizia dei principi di sansevero. d' annunzio, iv-2-223: era venuta da
nella gran volta dell'atrio in sembianze d' asinoni lisci e tronfi, che giaceano
li magnaturi delli fiche. = nome d' agente da magnare. magnatta, v
fisse: per esempio: i solfati d' ammoniaca, fèrro, manganese, magnèsia,
citrico, carbonato di magnesio, siroppo d' arancio, sciolti nell'acqua. =
, in francia e negli stati uniti d' america, come prodotto dell'attività fuma-
attira ferro. -figur. forza d' attrazione di un sentimento. folengo,
cuor, s'aventa avanti, e d' esser essa / che gli rubò tal
gadda, 6-324: traslazioni silenti, alate d' improbabilità e di miracolo, che parevano
smesso e oramai addirittura inoperante, quasi d' uno scalamitato magnete. 3. ant
provoca l'accensione della miscela. d' annunzio, iv-2-866: veramente l'uno e
2. figur. per una forza d' attrazione misteriosa (dei sensi, dei
rapisce quasi magneticamente nel medesimo circolo. d' annunzio, iv-1-464: interrompere neppure per
un brivido e un sibilo. d' annunzio, iv-1-912: successe una pausa,
inno... certe figure l'attraevano d' improvviso magneticamente. -in modo
osservazioni sopra tal materia, noi ci pavoneggiamo d' aver arrecato qualche gran lume nella filosofia
magnetica e stettero a lungo abbracciati. d' annunzio, iv-1-69: pareva ch'entrasse
entra nel ferro un poco della virtù d' una calamita. era veramente una sensazione
il suo dolore, in una luce d' eternità, scoprendolo intero col brivido magnetico
cotanti villani cittadinati a'quali puzzava ancora d' aglio la bocca. goldoni, ix-763:
risoluto, lo attraeva con una specie d' incantamento magnetico. c. e. gadda
forza ideale (un simbolo). d' annunzio, v-1-200: dispongo a destra e
foro e serpeggiare fino all'utero, d' indi all'ovaia, senza fingere, come
presentavano in forma di otto. grafici d' astrusa ingegneria illustranti il reciproco magnetismo del
gagliardo. / -magnetizzata l'ho d' uno sguardo! ghislanzoni, 1-39:
esperimenti di magnetismo e si offre perfino d' addormentare il giovane eugenio. -per estens
di una educazione pervertita era stato prima d' ora capace d'ogni atroce delitto,
pervertita era stato prima d'ora capace d' ogni atroce delitto, trovavasi oggi..
de'baffi si aduna, / col fluido d' eleganza, il magnetismo e l'attrazione
della vita è magico, esige l'attenzione d' un doppio magnetismo, una specie di
doppio magnetismo, una specie di fede mutua d' un essere nell'altro.
romania e italia (soprattutto in val d' aosta). = deriv.
gagliardo. / - magnetizzata l'ho d' uno sguardo! 3. figur
che magnetizzano perfino i disastri irreparabili. d' annunzio, iv-1-413: ella ti passerà lungo
: si magnetizzava quasi (questo atteggiamento d' estasi gli era abituale) davanti al suo
nobile nipote e da quel suo profumo d' intrighi amorosi. de pisis, 1-115
antro di trofonio! commettimi, commettimi d' ir cercando spiritisti, che molto mi piace
santa luce l'ha definita il budda d' occidente. moretti, vii-275: il magnetizzatore
togliersi la giacca. = nome d' agente da magnetizzare-, cfr. fr.
azione del magnetismo terrestre. = nome d' azione da magnetizzare-, cfr. fr.
per natura loro e per via d' umano ingegno, è materia più tosto da
. con spontanea liberalità, con nobiltà d' animo, con grandiosa munificenza, con
magnificamente alcuna cosa operasse intorno a'fatti d' amore o d'altra cosa. bandello,
operasse intorno a'fatti d'amore o d' altra cosa. bandello, 1-2 (i-22
preparava il suo colpo di stato. d' annunzio, 1-135: l'altrieri nella
che tanto monta: « con abbondanza » d' instrumenti opportuni per l'operare magnificamente.
almeno i nobili magnificamente vestivano al pari d' oggidì. giordani, xiv-79: è noto
statue i frontespizi de'loro tempi. d' annunzio, 1-221: mi trovavo in
. -per estens. suggestivamente. d' annunzio, iv-2-19: un bel pomeriggio di
andammo al mare. l'acqua infinita d' un azzurro carico staccava magnificamente sull'orizzonte
magnificamente favellando, a'veri prìncipi cerca d' assimigliarsi. giannone, ii-231: altrove,
la persona non di dottori, ma d' oratori ed enfatici panegiristi e declamatori dello
alla difesa e scrisser magnificamente della teologia d' ippocrate. 7. in modo assolutamente
laude e al canto e al magnificaménto d' iddio. segneri, iv-739: quando
prediche tanto il magnificava [il duca d' atene] e gloriava. tedaldi, 1-1
esaltò iddio iosuè nel mezzo de'figliuoli d' israel, acciò che temessono lui.
, 1-1-126: questo esempio così solenne d' un miscredente così furioso convertito da cristo
culto. bonichi, 94: se d' esser basso t'ha magnificato, / perbene
parasole, rilevandosi a un tempo, d' un due dita, piaggiò col magnificar tatto
onnipotenza di questa gloriosa e benedetta lingua d' italia; sentiva in sé la forza
non era stato mai fatto con alcuna. d' annunzio, ii-409: l'umano alito
, tutte queste ore di viaggio consentono d' osservare bene i percorsi, e ci
non si travagliò molto per le cose d' italia, ma per lo più si stette
: oltre di aver in un batter d' occhio ridotto in quiete ed abbondanza tutto
[papa sisto v] ridusse cinque milioni d' oro nel castello di sant'angelo.
altre le consuete due o tre tavole d' uomini di mezza età, seduti ad
déjeuner gastronomique 'e il 'déjeuner d' affaires '. due solennità, due
dica / e tutti fate a me cerchio d' intorno. massaia, ii- 11
miserie di una vita prosaica, d' un animo comune: tepidi amorazzi, pec-
magnificate di soverchio da'loro scrittori. d' annunzio, iv-2-592: la città e la
entrambe tentatrici e profonde, e stanche d' aver troppo vissuto, e gravi di
gozzano, i-472: m'avvio al miracolo d' oriente con la mia diffidenza consueta per
dagli scrittori di tutti 1 secoli. d' annunzio, v-2-247: là nel podere murato
stelle. 3. nobilitato. d' annunzio, v-1-651: la patria oggi rimanga
desse poi la zappa sui piedi? d' annunzio, v-1-387: eschilo era ignoto
? -propagandista, imbonitore. d' annunzio, iv-2-241: al compianto delle fanciulle
si mescevano in quel punto le interiezioni d' un cerretano magnifìcatóre d'acque angelicali e
punto le interiezioni d'un cerretano magnifìcatóre d' acque angelicali e di polveri mirifiche.
il governo la salute propria a quella d' altrui. 3. che indica
a quella prelazione magnificatrice. = nome d' agente da magnificare. magnificazióne, sf
che è dotato di grandezza e nobiltà d' animo, di generosità, di coraggio;
spettacoli scenici. moretti, ii-973: perché d' annunzio era, oltre che generoso,
dettato da magnificenza, generosità, nobiltà d' animo. b. segni, 11-114
[papa clemente] suntuosissimamente dal duca d' urbino nel suo magnificentissimo palazzo. boterò,
ant. con grande generosità e nobiltà d' animo. b. de'rossi
epilogarvi in brev'ora tutti i meriti d' un ignazio, dimostrerovvi in esso adempiuta
. boterò, i-295: don giovanni d' austria, dopo quella gloriosa giornata di
chi è dotato di nobiltà e grandezza d' animo, di chi eccelle per doti
calepio, 1-22: i genovesi amano d' unir la parsimonia all'apparente magnificenza. d'
d'unir la parsimonia all'apparente magnificenza. d' este, 165: il canova
che hanno magnificenza di cuore ed eleganza d' ingegno, da ben profittare delle ricchezze e
del lusso, diventano arbitri della moda. d' annunzio, iv-1-38: la magnificenza principesca
volle che il cairo avesse l'aspetto d' una grande capitale. fece costruire reti ferroviarie
: atto di magnanimità, di nobiltà d' animo, di coraggio, di liberalità,
parte de li denari che si hanno d' avere del venditore de li miei orlandi a
mai si potrieno, sì in ripresentazione d' arme, zuffe, torniamenti, giostre e
boterò, 9-52: veggonsi alcuni pezzi d' artiglierie di tre sino a sette bocche
venezia, della certosa di pavia, e d' altri edifizi de'secoli rozzi, e
spirito, che la costrinse a protestargli d' essere contenta del matrimonio e di voler
sepoltura. ma tu non puoi avere idea d' un altro contrasto, cioè di quello
... di una eleganza! d' annunzio, iii-1-124: da per tutto
da per tutto una profusione di cose d' oro, innumerevoli come le foglie cadute
: di cosa magnifica di natura, o d' arte singolarmente: 'è una magnificenza;
camerana, viii-669: una ondulazione alta d' argento, / silenziosa nella trasparenza /
/ diafana nell'aria senza vento. d' annunzio, i- 287: ora
sedie guernite ed ombrate di porpora e d' oro... sulle rote girevoli,
le magnificenze fiorentine nell'anno 1336. d' annunzio, ii-242: o città di sangue
di lucro, / di magnificenze e d' obbrobrio, / di sacrificii e d'amore
e d'obbrobrio, / di sacrificii e d' amore. 6. abbondanza di
dì si corresse un palio di braccia otto d' uno cardinalesco di lieve costo a piede
beni il signor don ferrante, ma d' essi a bastanza fornito, sì che
sua magnificenza fra gli altri prìncipi. d' annunzio, v-1-663: i poveri di fiume
, perfezione formale (di un'opera d' arte); magniloquenza, solennità; grandiosità
parla nulla della risposta de'sentimenti o d' altra risposta che di quella de'legami del
. -in senso concreto: stupenda opera d' arte; carattere o elemento pregevole di
le sue preziosità artistiche, questo del d' annunzio è un libro triste; triste come
(di un dipinto). d' annunzio, iv-1-240: i sette pezzi della
certa copiosa magnificenza alla rubens, episodi d' amore bacchici. soffici, v-1-225: solo
mussettola con gran magnificenza dell'imperadore e d' alessandro de'medici, benedetto buondelmonti con gratissime
voce dotta, lat. magnificentìa 'nobiltà d' animo; grandiosità, sontuosità; pomposità
grandezza, di nobiltà e di generosità d' animo; che eccelle per doti morali
soldati; ha cappati e'migliori uomini d' italia. b. davanzali, i-390
fare il liberale e 'l magnifico della robba d' altri! paruta, 4-1-251: l'
che rivela generosità, magnanimità, nobiltà d' animo, genialità; ispirato a magnificenza
per li magnifici ed escelsi signori priori d' arte. alamanno rinuccini, 1-235:
cioè la possessione di quelle 12 oncie d' acqua donatemi dal cristianissimo re. poliziano
capello, lii-7-181: vi è anco copia d' una lettera del visconte di turrena a
4-1-251: credo esser nato 11 costume d' onorare le persone nobili con questo nome
più funzionario meticoloso e cavaliere della corona d' italia, ma cavaliere magnifico di carlo
vostra onesta compagnia, magnifico rettore. d' annunzio, v-1-29: come ringrazierò il rettore
d' oro e si smalto. ammirato, 414
potuto fare in qualsivoglia altra nobil città d' italia, fu ricevuto. tasso,
, / né poi in mensa magnifica d' argento / mancàr gran vasi e di cristallo
mancàr gran vasi e di cristallo e d' oro. marini, iv-112: ella non
appunto la narrazione, v'è lecito d' accozzare insieme più parti che sieno seguite
che sieno seguite; onde il corpo d' esso poema, usando quelle come sue
stile copioso e magnifico: un'abbondanza d' idee accessorie, tutte sensibili ed interessanti
sorte di oggetti; una varia profusione d' immagini e di sentimenti inondano l'animo
col magnifico dipinto che rappresenta un gruppo d' alberi d'un vasto giardino del chiatamone
dipinto che rappresenta un gruppo d'alberi d' un vasto giardino del chiatamone, l'olandese
alle ciniche licenze dei canti carnascialeschi. d' annunzio, iv-2-605: il prodigo artefice
è cosa magnifica ancora l'essere possessore d' una bella casa da se stesso edificata,
magnifica. alta, ben proporzionata, d' un bel pallore bianco, in mezzo al
robusta, era il ritratto della salute. d' annunzio, iv-1-43: quell'armoniosa ascensione
ascensione della dama sconosciuta dava agli occhi d' andrea un diletto così vivo ch'egli
, e a diversi altri magnifici esemplari d' ambo i sessi delle ultime generazioni.
bocchelli, 1-iii-775: gli veniva il solletico d' un insulto di riso nervoso, ma
denaro per esso loro da'medesimi domini d' italia, per gli quali sono destinati.
magniloquenti, ma voglio trovare la garanzia d' un avvenire più forte soltanto nella fermezza
e della tragedia, dalla licenziosa acerbità d' aristofane, sino alla magniloquenza di sofocle
sofocle. capuana, 15-179: il d' annunzio ha... sfoggiato pel
... quel magniloquio, facevano effetto d' un vulcano in piena conflagrazione.
del corpo, cresce la virtù motiva d' ogni tale. campanella, 4-465:
di misericordia, / o somma speme d' ogni peccatore, / o spegnitrice di lite
/... / o arca piena d' ogni magnitudine, / soccorri me ch'
a esaminare minutamente que'che sono dammeno d' essi. -perfezione infinita di dio
benivieni, 33: si può ora fuori d' ogni ombra, comprendere la magnitudine [
desiderato che da aristotile [la composizione d' un corpo], mi fusse
cassinese, xxxv-1-10: ca là'sse mosse d' oriente / unu magnu vir prudente,
magnu vir prudente, / ed un altru d' occidente. guittone, xxiv-44: aggio
coitoso, / partir da gioco e d' ogne dilettanza. malispini, no: tutti
che sodisfaccia ai magni, / ai magni d' or, non d'opre o
, / ai magni d'or, non d' opre o sangue prisco, /
/ né può invida sorte / coprir d' ignobil polve / tossa del magno che morì
fa menzione dice: impugnò articoli di tomaso d' aquino e d'alberto di cologna;
impugnò articoli di tomaso d'aquino e d' alberto di cologna; che si vide che
che da molti suoi baroni era desiderata d' averla, e a lui era stata
magno antonio, essendosi spenta nel cospetto d' augusto e nel grembo del più famoso
, 4-229: questo magno iddio, d' infinita potenza, sapienza, bontà e
-magna madre: la dea cibele. d' annunzio, ii-379: venne la magna madre
ancora per virtù più magni, / d' onor sopite le faville ardenti, /
. buonarroti il giovane, i-361: d' alti pensieri / piena trabocca ognor l'
magna. d. bartoli, 4-1-265: d' animo eccelso e magno sì che anzi
egregi e magni / vere ricchezze son d' antico sangue. erasmo da valvasone,
da valvasone, 7-206: farlo intende d' alta gloria erede / e render la sua
aver del magno / e dell'eroico, d' altra man non viemmi, / che
si tratta, a quel che pare, d' una colossale burla ai magni critici,
c. gozzi, 4-79: era angelin d' una statura grande, / e grosso
cannocchiale per guardare due cannoni nemici. d' annunzio, iv-1-75: altre conversazioni si mescolavano
ben de l'anime beate / agli occhi d' i mortai in terra piove / un
regge in capo al magno atlante. d' annunzio, iii-1-708: impeto fanno al
sassetti, 47: cogliesi ciò dalle parole d' averroe nel proemio della comentazione magna.
le some / e muli a campanelle d' ariento? / che ben valevan più di
de'nobili invitato / fu il dey d' algeri a quella magna festa, / ch'
magna ferendo me tuba en oregli / d' orrato ch'ognor in te pregio regna,
largo e 'l magno / di quel d' altri. buonarroti il giovane, 9-15:
comprendente 35 specie di alberi e arbusti d' europa, asia e america settentrionale,
nell'aie acuta la magnolia odora. d' annunzio, i-69: correa per l'
e luminoso della pelle femminile. d' annunzio, iv-2-478: ci soffermammo innanzi alla
e le bianche mani concave a fior d' acqua come due petali di magnolia.
liacce odorose, se stanno bene al collo d' una * miss ', fanno sorridere
carnose che si aprono per lungo, d' onde esce il seme ligato ad un
: i due compagni seduti sulla panchina d' un giardino pubblico, all'ombra d'un
d'un giardino pubblico, all'ombra d' un magnolio. = var.
cavalca, 6-1-92: la duodecima [specie d' indovinare] sta in considerare li
, / è di gran cuore, e d' ingegno assai puote. ariosto, 4-21
sé generare, git- tano il seme d' alcun uomo nel ventre della donna, che
riveli i fulgidi / cieli novelli. d' annunzio, iv-2-111: spacone, il mago
una muletta bianca, con due triangoli d' oro agli orecchi, con una fila di
una fila di bottoni larghi come cucchiai d' argento senza manico. piovene, 7-197:
le ragazze si espongono nude ai sortilegi d' una strega. 2. (
. martini, 4-7: appena gli parve d' avermi bene inchiodato nella testa il nome
mai nascesse, e mi giudicò capace d' interessarmi a narrazioni senza maghi e senza
fiabe dove i figliuoli dei re morivano d' amore, lontani dalle belle, e cercavano
e che scelerato eccesso è questo suo, d' aver fatto uccidere un uomo così valente
montale, 1-17: penso ad un giorno d' incantesimo / e delle giostre d'ore
giorno d'incantesimo / e delle giostre d' ore troppo uguali / mi ripago. traboccherà
, i-957: il carducci e il d' annunzio sono riusciti, più o meno,
più o meno, a un'opera d' incantesimo, di cantare a un modo ed
giovani, né sono né devono cercar d' essere. p opini, iv- 1000
di mago erano, spesso, al servizio d' un pensiero rivolto alla dolorosa e appassionante
disegna un cerchio, biascia due rispetti / d' arrigo boito e sputa in ginocchioni.
, / ma forza assai maggior che d' arti maghe. giusto de'conti,
tacque / arder, non già per forza d' arte maga, / ma del desio
. tansillo, 15: qual virtù d' erbe o forza d'arte maga / vi
: qual virtù d'erbe o forza d' arte maga / vi torrà mai dal
, 2-343: se ciò fosse inganno d' occhio dal demonio schernito o pur effetto
per valor mago / stava co'frutti d' or nell'orto moro: / così col
col tuo s'unisce aureo tesoro / d' aspra inquiete un sempre desto drago.
stesse traean con forza maga / l'anime d' umiltà nemiche e schive. carducci,
condannato fui? / non varrà succo d' erbe o l'arte maga?
quei ch'in alto vegg'io? d' angeli panni, / d'angeli un
vegg'io? d'angeli panni, / d' angeli un nembo, che lampeggi e
: paghe [le mie pupille] / d' aver per questi luoghi ermi veduto /
aristosseno dice che colui che rappresenta abiti d' uomini e di donne, si chiama magodo
, / che me l'han caricata più d' un tratto, / non varrà loro
quelle cartoline che illustrano le magoghe acconciature d' un tempo tra gli abitatori della selva.
, vii- 551: « o figliuolo d' uomo, poni la tua faccia contro alla
, 12-9: val proprio la pena d' esser uomini di mobole, se poi,
tutti coloro che impiegano il ferro. d' annunzio, ii-853: i forni vasti
è una magona (ci si trova d' ogni cosa). bechi, 204:
, domandi che magona era la casa d' antonio dorè. -gran quantità,
buonarroti il giovane, 9-759: un bottin d' oli, una magona / di lingerie
in vari dialetti italiani per forte passione d' animo che opprima lo stomaco. govoni,
. magon 'stomachino 'e 'patema d' animo ', piem. magon '
che lavora nella magona; fonditore. d' alberti [s. v.]:
fiume o di un torrente la cui portata d' acqua, per la scarsità delle precipitazioni
ponte grande, tu sottil rivolo. d' annunzio, iv-2-1337: sette uomini dei
: sette uomini dei lidi, raccoglitori d' alga, passando con la barca lungo
lungo una barena,, scoprirono il corpo d' un annegato che giaceva sul fianco tra
pietre lasciate in secco dalla magra d' estate. -stagione, tempo,
mancanza prolungata di precipitazioni produce grande scarsità d' acqua nei fiumi. boriili,
di molte corde congiunte insieme e tinte d' un color rosso più che di macra.
(cioè cirossa) e quattro dramme d' aloe epatico e mezz'oncia di grascia
e scusandosi magramente che non ebbe fine d' impedire la gita di don secondo, ma
del suo a vigna canavese, circondario d' ivrea. = comp. di
de mori, 18: appena aveva figura d' uomo, tanto era fatto difforme per
, 4-4-519: a tal ne venne d' infiacchimento e magrezza che poco più oltre
faceva svolazzare attorno al corpo magro, d' una magrezza che incuteva ribrezzo, la
in pectore 'comandante di un corpo d' armata, e prometteva di meglio con
disagi e il lavoro la consumavano. d' annunzio, iv-i-ii: tutte le membra
e de la / gloria di roma. d' annunzio, iv- 1-176: andrea era
al cantaio. 4. scarsità d' acqua (in un corso d'acqua)
. scarsità d'acqua (in un corso d' acqua); magra. manfredi
di non introdurre nel canale un corpo d' acqua bastevole alla navigazione nello stato di
ma non la meritano meno la vacuità d' idee, la magrezza,...
cruscheggianti ricerche che formano tutto il merito d' un altra classe de'nostri verseggiatori.
sostant. allegri, 234: d' un fra'piccoli grande, e che è
a servirsi è astretto da podagra / d' indica canna a sostenersi in piedi, /
gli vedi. pascoli, 984: solcato d' ombre era il suo volto macro,
sempre, il passo, uguale. d' annunzio, iv-1-307: per la prima volta
.. / allor allora uscito era d' un orcio. percoto, 396: era
altro male non è il suo che d' amore. -sostant. bonichi
/ cagion che tu dimandi, o d' oltre in parte / fora di sua
, ma non è così frolla e d' essa potrai fare arme diverse.
verranno in tavola per strasordinario due frittole d' uno uovo e mezzo l'una. e
, iii-3-169: io non vorrei arricchire d' una breve ricchezza che se ne
che non seppe apicio né esopo / d' arrosto, lesso, di magro e
c. i. frugoni, i-5-13: d' un magro venerdì / poco piace a
conoscere che non sia bianca, umida d' erba, e che non sia di magro
con troppa più rena del convenevole. d' annunzio, v-i- 625: s'affannano
riparo o un muricciolo o un poco d' acqua matura buono l'arancio.
e giù basso il mare mugghiava biancastro. d' annunzio, i-89: radi surgono /
giardino che scende magro sulla roggia impergolato d' uve o di glicine. soffici, v-5-526
vitale). fiacchi, 104: d' un torbido torrente / nel sinuoso lito /
nel contado e distretto di firenze e d' arezzo e nelle più contrade fu assai
ampolla. alamanni, 7-ii-112: spogliato d' onor, negletto e macro / di
, magre di terreno e perciò povere d' abitatori. carducci, iii-23-460: il secolo
. conclude che queste terre son magre d' acque correnti. -limitato, trascurabile,
, mi sono affacciato sulla cara pianura d' italia / in un diafano pomeriggio di questo
, 1-ii-457: pagliai... biondi d' aurea paglia fra magro color d'oliveti
biondi d'aurea paglia fra magro color d' oliveti e di praticelli e campi autunnali.
pure il bottin magro andava, / d' astolfo anco il cavai vollon con loro.
un accordo, una promessa). d' azeglio, 6-703: gli è un brutto
pagamento della prima rata dell'appalto. d' annunzio, v-i- 893: il
aiuta la natura: / senza un poco d' impostura / gran profitto non si fa
dopo anni di scoprire fra due assi d' un cassetto... un marengo che
questioni / traeano a fin, quan- d' erano più acre. savonarola, 11-486:
ribobola fossero legati teneramente dal roseo laccio d' amore. lucini, 4-291: ex liceisti
, e non s'avveggiono che s'affaticano d' accrescere con un picciolo lumicino la luce
a niuno, parendomi una magra specie d' ambizione, e non essendo più in
ricevitori, non essendo sì magri i premi d' un tal monarca. manzoni, pr
15. che manca di fantasia, d' invenzione, di vivacità, di vigore
formale, misero, fiacco (un'opera d' arte o un argomento, un ragionamento
e con sue magre ragioni si sforzava d' acquetarla. berni, 67-41 (v-258
era faceto, e capitoli a mente / d' orinali e d'anguille recitava, /
capitoli a mente / d'orinali e d' anguille recitava, / e certe altre sue
che subito si fe'sentire la necessità d' impinguarlo e ampliarlo co'materiali degli scrittori
maestri t'abbian dettato sì magra filosofia. d' azeglio, 6-613: quale de'nostri
allegri, 50: ad ogni poco d' occasion che gliene fosse data, con un
magra e bianca, come un filo d' argento. -privo di cordialità,
e stupirete che dopo un magro prologo d' infingevoli condoglienze, d'ogni altra cosa
un magro prologo d'infingevoli condoglienze, d' ogni altra cosa si parla fuor che
testi, 3-206: io son risoluto d' inquaresimare il carnovale e fo voto,
, 99-10: dico: -dato li sia d' una lancia! / ciò a mi'
. viene ella appellata, la vite d' india. e. cecchi, 3-126:
agonizzante che è portata nella sua lettiga d' oro verso il gange sacro.
1869- 1948), capo del movimento d' indipendenza indiano, ideatore della politica della
/ aspettolla che vene, / tragami d' este sorte. latini, 3-49: perdonate
quand'io mi fui umilmente disdetto / d' averlo visto mai, el disse:
luoghi sua bella persona / coprì mai d' ombra, o disegnò col piede.
da casa sua, l'altra in procinto d' abbandonarla, tutt'e due con troppo
, in selve mai qual dea / chiome d' oro sì fino a l'aura sciolse
lugubre e frangesi alla rea scogliera? d' annunzio, iv-1-71: « mi sento tanto
i-173: il reo, niente perduto d' animo, scoteva verso il figliuolo le catene
: 'mai più': ormai è termine dimostrativo d' una certa impazienza, e si dice
allora di prendere il suo schioppo, d' appiattarsi dietro una siepe, aspettando se
mai colui venisse a passar solo. d' annunzio, i-108: se mai canzoni di
, se mai! in verità non d' altro che di un amore incapace di un
schiera di tante altre donne le quali dopo d' avere rinnegato il pudore, fanno traffico
non merta salute / non speri mai d' aver sua compagnia. idem, inf
donna fosse, infermando, non curava d' avere a'suoi servigi uomo, qual che
a giuoco, / e l'ozio lungo d' uomini ignoranti, / vani disegni che
carducci, 886: tra boschi immani d' agavi non mai / mobili ad aria
una striscia pallida, co'suoi / boschi d' un verde quale mai né prima /
di sorta ch'essere / mai potevo d' altrui. g. b. strozzi,
linguaggio sarebbe mai altro che un cerchio d' oro che leghi sassi di creta,
se a questo poeta nulla fugge mai d' occhio. tarchetti, 6-i-361: credo di
sperare, vano sognare, vano pensare? d' annunzio, iv- 1-12: egli era
, 2-65: mi sa bene male d' una parola che tu scrivi, che delle
saver endegno, / ma'che desio d' avanzar tuo valore. bembo, iii-306
dio ', e in altre parti d' italia * mai di dio ', modo
323: ne lo speziale sarà il molino d' acqua e le parti sue,.
,... e appresso la sega d' acqua e le perti- nenzie sue,
e madre di ermete. d' annunzio, ii-104: o figlio di maia
dotta, gr. maia (e il d' annunzio la scelse come titolo del primo
delle laudi [1903]; cfr. d' annunzio, ii-ii: « maia,
alle maiale l'alimento di puro trifoglio o d' altre erbe. 2. figur.
. pratolini, 9-1136: per mano d' una maiala: è bene si risappia
: vi dico che delle maialate compagne d' ora in poi in casa mia non ne
: castransi utilmente i verri di tempo d' un anno, e non deono essere
che salgono a piramide, fitte / d' intagli, ragnateli di sasso dove s'aprono
maiale / insacchi nel salame un pezzo d' asino? cantoni, 732: le
il formaggio. 3. maiale d' acqua: capibara (hidrochoerus hydrochoeris)
govoni, 9-93: chi diventò più ricco d' un maiale / esportando tessuti di gran
egli? chi potea aver cagion, d' ire e di malevolenza con te, se
la quale aveva fatto mettere un pomo d' oro. samido, vii-533: tutto damasco
lapis lazoli. oh, che colore d' azzurro oltramarino da cinquanta scudi l'oncia!
medino), sm. stor. moneta d' argento coniata nel secolo xv in egitto
arcitromba o tromba maestra. 'maiero d' attacco ': quelli che trovansi sopra
diritto maestatico sulle acque del fiume. d' annunzio, v-3-166: per placare la sorte
appassionato perorare, da un vivido volger d' occhi, da una traente maieutica e
no... or dopo tante migliaia d' anni, quante gocciole hae nel mare
anni, quante gocciole hae nel mare d' acqua, potrebbe essere, che n'uscis-
il duca di milano si facci signore d' italia, ec.? alle quali parole
, 2: ne li bei mesi d' aprile e di maio / la gente fa
, xxviii-17: l'arbore in lo mese d' aprile... mon- stra lo
fiumicello, per mirare / la gran variazion d' i freschi mai. buti, 2-673
. gli antichi sempre di corone, d' alberi, fiondi e fiori abbelliti gli altri
alcuna frasca o maio di mirto, d' alloro, d'albero di ranno..
maio di mirto, d'alloro, d' albero di ranno... all'osterie
vorrei posar tra questi lieti mai. d' annunzio, i-325: simile in vista alla
nella festa di calendimaggio, come pegno d' amore e anche come proposta di nozze
nel piantare che facevano i garzoni esso maio d' avanti alle porte delle loro amate.
fiorisce di ginestra, / rizzale i mai d' avanti, e nulla impetra; /
, detto dal * maggio ', pieno d' orpelli e di nastri, attaccato dall'
all'uscio della dama, per segno d' augurio felice di lieta verdura e di felice
un capitolo che sia / più lungo d' una pertica o d'un maio. fucini
/ più lungo d'una pertica o d' un maio. fucini, 782: preceduti
giovanotto che portava un grosso ramo fronzuto d' alloro, il maio, adorno di nastri
di fiori finti e di limoni e d' arance vere, comparvero tutti insieme sulla
. corsini, 11-14: tu pur potrai d' amor piantare il maio / nel florido
col gran console camillo, / che d' ongni alta virtù portoron maio.
che ne trarrà a te anco più d' un paio. 5. bot
è passato in proverbio il voler inferire d' uno che s'innamora per tutto, come
antichi e di diversi colori, a guisa d' i vasi di maiolica. lippi,
e un piatto di maiolica al posto d' onore, per don abbondio, con una
servito in tazze di maiolica con custodia d' argento. bettini, 1-250: alcuni
di maiolica in forma di colonna. d' annunzio, iv-2-980: gli amanti erano
grande maiolica di luca della robbia. d' annunzio, iv-1-66: il cavaliere dàvila
col palpito dei motori / che gemiti d' oche e un interno / di nivee maioliche
5-242: guardò dapprima, come stupito d' averla fra le mani, la brocchetta
salsa cremosa e soffice a base di tuorlo d' uovo con olio, succo di limone
o come altri 10 chiamano * grano d' india ', immagrisce il suolo e ricerca
e intese dall'un capo all'altro d' italia, per regalarci 'maiz 'neppur
mezzo fera e mezz'uomo, e d' uman sangue / avido sì che 'l suol
infatuati di anticaglie, alla caccia maisempre d' incunaboli, di tavole, tele, marmi
ser ciappelletto - che io ho detto male d' altrui. -con valore attenuato:
, ii-1-197: fu introdotta nei princìpi d' alcune voci questa usanza della maiuscola,
quelle meretrici ho io osservate, dotate d' assai bellezza, ma bellezza sepolta negli
staccate l'una dall'altra, e d' una convenevol grandezza; poi vennero di
: ha qualche punto e altri segni talvolta d' interpunzione fatti da seconda mano: l'
suo frontespizio dell'aminta che sembra quello d' una edizione aldina, col nome in maiuscolétto
che aggiugne e leva a le cose d' altri, ponendosi in caratteri maiuscoli in
): nella sua persona ei mostrava d' essere storto come una esse maiuscola. caro
caro, 12-ii-286: volendomi dar notizie d' altre medaglie, scrivetemi sempre tutte le
non iniziali maiuscole. il primo verso d' ogni strofe all'infuori. capuana,
maiuscolo il salterio tutto co'cantici, d' una parte greco, ma in caratteri
greco, ma in caratteri latini, d' altra latino, ma di versione dalle
-sentito con straordinaria intensità (uno stato d' animo, un sentimento). muratori
in tuono grave e serio / parlan d' eterogenei corpuscoli. barboni, ii-1-896: sotto
prisciano che non saranno bastanti le chiare d' esculapio per risanarlo. redi, 16-vii-43
vedere come si possa dir quello stanco d' oltraggi, mentre ella manda amore a
, iii-492: villamediana fu corner maggiore d' un re maiuscolo di tartesia, ma corse
siete proprio tanti disutillacci ogniqualvolta si tratta d' alcuna cosa che non sia letteratura.
sue azioni, palese a chiunque lo trattava d' appresso, ma fatta da lui veder
maiusculario della biblioteca delfica, a lettere d' oro cubitali fosse subito scritto.
ant. sorta di panno. cielo d' alcamo, xxxv-i-183: di canno ti vestisti
iii-360: non mi prevalsi, se non d' una gran massa di pane di maiz
destra, come noi europei, servendosi d' uno stile per segnar le lettere,
, perverso. -in partic.: qualifica d' infamia che si attribuiva ai cittadini rei
ottuso, usato per calafatare. d' alberti [s. v.]:
. v.]: 'malabestia specie d' asce o accetta a martello, di
tal gola / avea de dir male d' ogne gente. ibidem, 136-1: ser
di aristaltea o malvanisco, / qual d' ispanica malva e di sativa, / di
di malache et ibisco, / qual d' agria molochia maturativa / col lui carneo
corpo, vogliono che si chiami malachi. d' alberti [s. v.
.]: 'malaca ': sorta d' erba, di cui i fiori son simili
legno leggero che si ricava dalla canna d' india; è molto usato nella fabbricazione
] di milza o malaccio, due sorte d' infermità che fanno strazio di questo bestiame
la vera e pura forma della lingua d' atene, benché a cicerone, dedito
sciocchi amanti erri, e fors'ami / d' uman volto beltà terrena e frale.
un istante / per vigilare la sorte d' un dolce pericolante. 2.
. v.]: 'malachio': genere d' insetti della prima sezione dell'ordine
, le nefritrici, le malachiti. d' annunzio, iv-1-139: chiare marine di
verde, del fino e prezioso verde d' una malachite. lucini, 10-29: tra
la quale affezione consiste in una depravazione d' appetito che induce l'infermo a desiderare
o trattato de'molluschi, classe particolare d' animali. = voce dotta, comp
nolli potrà incontrare niuna malacòsa né d' acqua né di saetta; né
meno nume rosi, rivestito d' un inviluppo crostaceo o cartilaginoso e
. gelsi, 8: mi parrebbe d' usar mala creanza, / s'io non
baretti, 2-308: l'italia nostra formica d' ogni banda di gente, la quale
nuovo ritardo lo irritava come la smentita d' un avversario in mala fede a una prova
caro, 9-1-263: lui medesimo confessò d' esser mal affetto verso questa casa.
trinci, 1-19: né si lasci d' osservare alla qualità dell'aria, e
essendo caldo, vi si piantino vitami d' uve dure e sode, che maturano più
è malagevole a raffrenare. f. d' ambra, 50: ben considero /
, ii-509: a bucciuolo è modo d' annestare il più malagevole, perché bisogna
regna in questa parte nelle lingue molto d' arbitrio, che ne rende l'acquisto malagevole
di odio di vendetta a quelle di pace d' amore e di nozze; ma col
donna, a la quale era malagevole d' intendere li versi latini. boccaccio, dee
lui esser senza sospetto. f. d' ambra, 55: di grazia, /
impresa è così malagevole e pericolosa cui d' eseguir non ardisca chiunque da ambiziosa cupidigia
[dejotaro] che il tuo partire d' alessandria fosse malagevole e dubbioso per la natura
e dubbioso per la natura delle contrade d' intorno del fiume e del nilo, che
convenendo passare per la sterilità de'boschi d' ardena, ove le strade sono malagevoli
per condur carri e il paese scarso d' erba e di foraggio per nodrir i cavalli
par che si monte; / ma d' altissime mura è più difesa / la parte
il letto, che sbocca nel mare d' ostia, dilatandosi per la deposizione del
: già non sono io sì privo d' avedimento che non conosca esser vero quel
che sono congiunte con qualche vergogna ricusa d' adoperarsi. siri, iv-1-269: si
imaginare, quanto sian poderose le forze d' amore, quanto la sua potenza e la
.. a tanta chiarità e lume d' intelligenzia che eziandio i grandi che- rici
cosa malagevol molto che siano senza compagnia d' altri corpi. pallavicino, 1-236: l'
soderini, i-101: l'una [specie d' acqua] è poco fredda, facile
viene qualche malagevolenza speziale, ivi anch'è d' uopo di una speziale virtù.
bene, cioè a questo secondo è materia d' acquistare nominanza, e a quello primo
luogo per la puzza, ed indi corruzione d' aere. b. tasso,
difficultà, che sarebbe accoppiandovi la malagevolezza d' un fiume? spallanzani, xxiii-434: a
non poss'io, giusta il costume d' altri oratori, mettere innanzi la malagevolezza dell'
le donne gravide, e del modo d' allevare i fanciulli, le quali cose
troppo delicata e morbida vita, e più d' altro dalla malagevolezza che aveano in accostarsi
1-ii-14: gli antichi greci, inventori d' ogni bella arte e consideratori diligenti d'
d'ogni bella arte e consideratori diligenti d' ogni nobil concetto, ebbero tanto per vera
malagevolezze si trovino, in che penuria d' ogni cosa. 7. scarsità
legne e vivanda e la state malagevolezza d' acqua è al postutto da schifare.
riputar quel giorno che permesso mi sia d' avervi nelle braccia, quanto con più
v-1-188: se bene non si perdeva d' animo, malagevolmente tuttavia [il re]
vostra lettera. tasso, ii-130: timor d' iddio e... osservanza de
francesco e pagolo vettori. f. d' ambra, 64: la chiave è tutta
chi tien donna in tale usaggio / d' amarla, poi che sa dir che l'
vi trovò una povera donna, malagiata d' ogni cosa e inferma.
non usa a quelle corse, sentivasi d' aggiunta indolenzite le membra per la notte
io sono obbligato di cuore alla malagrazia d' un nostro aristocrato che diede luogo a
la sbadata malagrazia di affermare che il d' annunzio abbia torto e con ciò
: davvero ci voleva la mala grazia d' enrico vili,... perché un
» è terribile di tutta la terribilità d' una lingua di malagrinta come la romanesca
sm. albergo malfamato. d' annunzio, v-1-937: il malalbèrgo dove si
più pestilenzioso, quanto sono le parole d' una mala lingua. varchi, 3-92
m'ha sottratto malamente. cecco d' ascoli, 1848: la falsa nominanza poco
non fu per noi il 'manuale 'd' ambrosoli, quando sfuggiti alla retorica
della letteratura dei nostri padri come d' una terra incognita e disiderata,
più tosto per cagione delle perverse condizioni d' altri che sua. fiorio,
, benché malamente, la lingua franca d' oriente; ma io lo comprendeva bene.
remediare, / né si può reparare / d' aver sì malamente el tempo speso.
. passeroni, iii-72: di bel desio d' onor mi sento acceso; / e
prometeo, e di meditato apparecchiamente avrai d' uopo per dire incontro alle cose da
piccolo riempitivo per la spaziosa tela. d' annunzio, v-i-m: nessuna proprietà può
sieno del tutto malamente poste e fuor d' ogni significazion loro. tortora, i-316:
membra terrene, s'ella co 'l mezzo d' un corpo più puro e più lieve
, 19-127: uno cherico della chiesa d' aquino era malamente vessato dal demonio.
. bentivoglio, 4-952: il duca d' umena... era stato malamente rotto
dove trovar aiuto, / lo dio d' amor sì venne a me presente. moscoli
al duca si era malamente risentito. d' annunzio, iii-1-878: che posso io fare
compunge, / e sforza malamente / d' aver presentemente / la cosa disiata.
malamòcco1, sm. ant. flusso d' acqua. tansillo, 3-140:
malandare ogni cosa e non si cura d' onore, se non come uno animale.
gadda, 10-98: dopo un po'd' altri ciottoloni e marocchi e dopo ancora una
); di aspetto malaticcio; pieno d' acciacchi; prostrato dai malanni, dai
frollo 'in senso di malandato, d' indebolito per lo stento. foscolo, xv-419
allorché un nero omiciattolo, malandato ma d' aspetto feroce,... si
poca gente con grido di molta. e d' affrica a questa guerra ogni mal'andato
umor fetido e malvagio. così il d' ayala. noi osserviamo che 'cipollatura '
dossi, 2-i-292: chiamato dal viceré d' egitto a organizzare la polizia in egitto,
disinvolto predatore dell'arte e delle scoperte d' altri. = deriv. da
sospiri, che malandrinamente escano dal fegato d' una puttana che vede una borsa piena
: vi sposerei, ma siete / d' un sesso malandrino. graf, 4-163
laboriosi silenzi delle poggiate di vigne o d' ulivi, riassume la sua intonazione villereccia
, 58: sollecitava malandrini e ladroni d' ogni generazione, de'quali in quel luogo
pubblico, un promotore di saccheggio e d' omicidio, il famoso lorenzo tramaglino che
le malandrine facessino quel conto de la vita d' altri che esse fanno de la robba
don ciaro, / ch'eran corona d' ogni paladino: / mai teco altri
animo contrariato, mal disposto; stato d' inquietudine, di nervosismo; malumore.
, 133: non ardiva [bertoldo] d' uscire fuori per non esser preso,
non dovette aver roma alle stravaganze o d' un claudio cesare, che facea la
facea la sua vita nelle taverne, o d' un domiziano, che in far caccia
grossa - malumore. 2. disposizione d' animo ostile nei confronti di qualcuno o
. birago, 82: la regina d' inghilterra parimenti stava di malanimo verso del
la mia tenda e io ho dovuto contentarmi d' una tenda fulva da ufficiali; e
il timore di prendere un solenne malanno. d' annunzio, v-2-535: quando avevo qualche
dei stare al fraci- dume delle parole d' un mercatantuzzo di feccia d'asino!
dume delle parole d'un mercatantuzzo di feccia d' asino! codèmo, 108: oh
feste del santo natale e il buon capo d' anno che molti mi vengono a dare
alla mala parata si inonda come al premere d' una peretta. betti, i-527:
casa carico di maleparòle e colla giunta d' un calcio nel sedere. =
, 1-261: mi riesce a mala pena d' intendeme un verso, qua e là
7-37: non ho più che lo stento d' una vita / che sta passando,
il capo miserie e guai. giornale d' italia, xl-145: il bevitore, l'
fra l'anime beate / lo spirto d' alessandro glorioso. bembo, 5-53: egli
questo affare guadagnasse una dozzina di napoleoni d' oro? de marchi, iii-1-668: egli
sm.): osso mandibolare. d' alberti [s. v.]:
malaria. slataper, 1-90: otterrò d' esser mandato in una grande casa di
, i quali, dopo un periodo d' incubazione di durata variabile da 6 a
... malarmati, corazzati di squame d' acciaio come gente di guerra e d'
d'acciaio come gente di guerra e d' arembaggio. = deriv. dal
insieme discepolo malarrivato, come noi tutti, d' amore. [sostituito da] manzoni
(214): il primo comparire d' uno di que'malcapitati ragazzi dov'era un
crocchio di gente, fu come il cadere d' un salterello acceso in una polveriera.
(213): il primo mostrarsi d' uno di que'malarrivati ragazzi ad un crocchio
sercambi, 1-i-274: lo re aparecchiato d' andare, le some conce, molti
abbruciar più ratto che non fa una candela d' un quattrino ad un altare. -e
: la mala sodisfazione si è nutrita d' ambe le parti. dovila, 265:
rende un liquore simile al mele. d' alberti [s. v.]:
diluito, stemperato, ammorbidito. d' alberti [s. v.]:
. macchina impastatrice. = nome d' agente da malassare. matassatura,
un po'malaticcia, e aveva la faccia d' avorio tutta sparsa di minutissime lentiggini.
avorio tutta sparsa di minutissime lentiggini. d' annunzio, iv-1-997: bimbo malaticcio dalla
avendo la stessa espressione di mistero e d' ignobilità di tutta la sua persona.
ignobilità di tutta la sua persona. d' annunzio, v-1-436: non rivedrò quel suo
vegetazione); stento, avvizzito. d' annunzio, 4-ii-12: dietro la villa,
o bottega un uomo malaticcio di boria, d' invidia, di gelosia o d'altra
, d'invidia, di gelosia o d' altra umana magagna, ma così inarrivabile
, e che riguarda il suo guscio d' uovo come un grande orbe terraqueo.
/ a messina; col tifo. d' annunzio, iv-1-475: dovevano queste alterazioni
di anni 38, malata da gran tempo d' atonìa nervosa e d'insulti convulsivi,
da gran tempo d'atonìa nervosa e d' insulti convulsivi, che furono sempre accompagnati
salire dal cuore stanco / sperduti echi d' anni lontani. -malato immaginario:
volgar., i-70: tutti omini desiderano d' avere sana la testa, però che
se ben si ricorda, l'abbraccio d' una coppia di ipersensibili sullo sfondo d'
d'una coppia di ipersensibili sullo sfondo d' un muro malato, cui sale un fil
un muro malato, cui sale un fil d' edera con non più di tre o
malati che intendono ad una lenta germinazione d' erbe, ma che non profittano ai
al mio malato, / dico che parta d' essa, und'è sorpriso, /
italia, malata di dolori insopportabili, d' ignoranza forzata. tarchetti, 6-ii-119: a
trattata dal poeta [palazzeschi] è d' altra parte assai simile a quella del libro
, buttarsi malato: dichiarare o fingere d' essere indisposto. salvini, 41-163:
sono certificato che ella s'è riavuta. d' annunzio, v-3- 730: ho
, quella voce che in un giorno d' aprile -a me che chiedevo notizie della
di ferro che si prepara sotto la forma d' estratto, e si riguarda come dotato
leonardo, 2-76: malattia è discordanza d' elementi fusi nel vitale corpo. grazzini,
né leggo più niente, per malattia d' occhi. mazzini, 42-309: non ammetto
suole fare molta strage delle teste coronate. d' annunzio, iv-1-178: gli pareva quasi
annunzio, iv-1-178: gli pareva quasi d' esser tornato ai primi giorni dopo la
indimenticabili di languore, di felicità, d' incoscienza. e. cecchi, 5-218:
uomo. tansillo, 1-141: questo disio d' amore in ogni luogo / si nomina
di studenti e di professori, « malattie d' infanzia » che si ritrovano e si
la maggioranza dei politici sa che la guerra d' algeria è una malattia cronica vicina a
la peggiore delle malattie: mostra assenza d' idee e stanchezza di lotte. carducci,
trarre cattivi auspici; preannunciareeventi nefasti. d' annunzio, i-807: folta la nebbia a
avverso; purtroppo. gazzetta d' italia [in carducci, iii-26-369]:
genero, la prima cosa che fece fu d' intavolare un processo. buzzati, 6-184
malagurata. insidiosi e malagurati. d' este, 112: con amarezza ricordava
malaugurato concorso non m'avesse costato noie d' ogni genere. stuparich, 5-73:
rovina delle lettere essere stata lo effetto d' interiori e ad un tempo di esteriori
, 1-198: l'entrata pareva quella d' un antro, nel cui fondo aprivasi
-che malaugurio vi viene in mente adesso? d' annunzio, iii-1-822: -e noi?
e l'oscurità sordamente ne rimbomba come d' un segnale di malaugurio, d'un
come d'un segnale di malaugurio, d' un tamburo funesto. sbarbaro, 1-154
ma qualche stilla pur ne berrà. d' annunzio, v-3-166: per dodici notti
che non gli accada la malaventura. d' annunzio, iii-1-903: ah che certo
la malaventura di lodarne la qualità e d' osservare che non solamente dovevano avere uve squisite
brutte, ho creduto che fosse mio dovere d' avvertir di tutto il signore zio.
», ponghiamo, de via capo d' africa. 3. locuz.
per l'avvenimento che si avvicina. d' annunzio, iv-1-274: passarono nell'altra
e che averei avuto di somma grazia d' esser morto. b. segni, 105
: in questo mentre la polissena era d' una mala voglia che mai la più
, come in altri congressi tenuti fuori d' italia, sobbollìo, tempesta di pareri
sobbollìo, tempesta di pareri diversi, d' avventatezze non frenate,... giudicherà
e consederi bene i detti tempi con quelli d' ora, sicuramente posso dire che iudicherà
per conservadore del popolo messer gualtieri duca d' atene. s. girolamo volgar.,
si frapponeva tra via, ed era d' uopo farlo piemontese, perché asini e
, n. 2) 'd' alberti [s. v.]:
malattia, com'è quella del malcaduco o d' altra pazzia che nasca da infermità.
, in molti luoghi di toscana e d' italia, si chiama mitrito. che cosa
(214): il primo comparire d' uno di que'malcapitati ragazzi dov'era un
di gente, fu come il cader d' un salterello acceso in una polveriera.
cesarotti, 1-xix-369: poiché l'opere d' alcuni scrittori... spargono in
un pensiero, un sentimento, uno stato d' animo). tasso, 3-53:
). tasso, 3-53: più d' un segno / dimostri fuore il mal
sole canicolare: capogiro, vista punteggiata d' ombre e faville e punti neri erranti,
seno alle suntuose loro metropoli quello spettacolo d' improvvisa, malcom piuta,
un racconto della fuga, più conciso d' assai, ma anche più malcomposto di
del suo caro compagno al monumento / d' intorno trae senza rispetto alcuno, /.
: spaurito il nimico, non avendo animo d' attaccar quell'esercito, benché malconcio dal
cavallo, cercandovi e contendendosi a picchiate d' ali e di becco i semi di segale
1-60: ricordo l'entrata in un cortile d' un somarello malconcio, attaccato al carretto
, xvii-20: poc'anzi, prima d' andare a letto, mi sono guardato allo
veste logora, rotta e sdrucita in più d' un luogo e non potendo più soffrire
... a cagione dell'umido o d' altro qualsisia accidente, sono oggi in
della via è rotto dai primi gradini d' una scaletta malconcia. c. e.
sul campo: « dove scappate, avanzi d' osteria? ». 4.
, che si lascia / ridurre in povertà d' un solo amore! d. bartoli
. lasciare insoddisfatti; scontentare. d' azeglio, 2-336: gioberti e compagni hanno
e in letto sta, / malcontenta d' aver male / sul finir di carnovale.
in tutto e per tutto, malcontenta d' essere stata spinta ad acconsentire. noi lasciamo
che lorenzo sia consolo, per rispetto d' alcuni di qua che ne sono malcontenti,
: il pensiero intanto del coadiutore era d' indurre il duca d'orleans a formare un
del coadiutore era d'indurre il duca d' orleans a formare un terzo partito de
ordinariamente spiantati cadetti che, essendo incapaci d' altra occupazione, indossarono un abito bianco
: siamo un popolo di molti, d' oziosi e malcontenti schiamazzatori. b.
matraversi, e con loro gran parte d' un'altra nuova setta che si diceano i
boterò, 7-3-41: oranges, temendo d' esser abbandonato da loro, mandò l'
almeno tre chiese a'cattolici, persuadendosi d' avere a mitigare con ciò i malcontenti
ciò i malcontenti (così chiamavano quei d' artesia e d'annonia) e a
(così chiamavano quei d'artesia e d' annonia) e a ritenerli nell'unione
veggo molti con duemila e tremila scudi d' entrata stare nel letto, e io con
e io con grandissima fatica m'ingegno d' impoverire. ma per tornare alla pittura
i soldati abbandonano la marmitta e rifiutano d' assidersi intorno ad essa, il dey
malcontento spesse volte, / giuoco degno d' un uom come voi raro, /.
123: vorresti ch'io andassi d' ogni tempo nuda per non
mio. -di animali. d' annunzio, iv-126: una mattina che anna
19-138: la prudenza non potè impedirgli d' aggiungere un ira malcoperta. =
non contraccambia; che non. ricambia d' eguale affetto. salvini
9-iv-162: anco il nostro marcantonio raimondi d' avere intagliato in venti fogli altrettante delle
suoi occhi luccicavano, destando la malcreanza d' enrico. = comp.
un de'più dotti fra i letterati italiani d' oggi; ma il suo brutto e
idolatro, trattosi avanti e facendo sembiante d' appressargli all'orecchio per favellargli segreto,
come me, abbia a campar meno d' imo sparuto e malcubato. -sostant.
il re luigi,... povero d' avere e di consiglio e non ubbidito
da'suoi regnicoli, impotente di gente d' arme, mal destro a potere reggere o
fuori la lingua per asciugare una macchia d' inchiostro. -con uso avverb.
si scrivono colla penna maldestra in male d' ebefrenia, siano una quintessenza di morbido
bacchelli, n-8: è un lavoretto d' arte dimessa e dimestica, non pur
difettosa e maldestra, di modesta bottega d' umile mar- morino, ma, come
quale non lo richiama a sé. d' annunzio, iv-2-101: teodora le empiva
, 146: gioioso e baldo canto d' alegranza / c'amor m'è scudo e
, / sì ch'io morrò sol d' amorosa sista. paolo da certaldo, 85
né amistanza con uomo ch'abbia fama d' essere traditore e paterino e falsatore di moneta
che tal gola / avea de dir male d' ogne gente. paolo da certaldo,
ingordigia de l'arricchire per il morir d' altrui. b. cavalcanti, 2-511:
avere in alcun tempo lo 'ngresso, d' altro non è egli piantata che d'
d'altro non è egli piantata che d' onorevoli fiori di civilissimi sentimenti.
della maldicenza, appunto come delle afflizioni d' animo, è il tempo...
che una sfrenata e rabiosa maledicenzia contra d' una gentil et onesta vedova. sansovino
onesta vedova. sansovino, 138: ingegnatevi d' esser solamente avvocato e non giudice.
maledizioni e maldicenze di ogni genere. d' annunzio, iv-1-47: ella, dopo
ella, dopo le piccole maldicenze, rideva d' un sorriso cordiale che le dava un
non ne spero se non che retribuzione d' ingiurie e maledicenze. a. cattaneo,
maladicenza e di riso, era tessuta d' una forma di favellare, se ben purissimo
la turpe maldicenza, / l'arte d' esporre il vizio con lubrici colori, /
quei che dicon mal di lui mostra d' aver gran dolore che ne sia detto male
anni troppi e maldigesti rimasugli di dottrine, d' utopie, di follie.
colica, dolore addominale. d' annunzio, i-75: perché un subito /
. alfieri, i-23: infermò gravemente d' un mal di petto che, degenerato in
qualcuno, ogni tanto, l'insolazione d' estate, il mal di petto d'inverno
insolazione d'estate, il mal di petto d' inverno, risparmiavano la via del ritorno
: né maledici, cioè quegli che d' altrui mal dicono, né rapaci possederanno
. cattiva disposizione di spirito; stato d' animo scontroso, ostile. mezzacane,
562: perché questa domanda? siete stufo d' avermi? -felice notte, aglaura
piccolo, maldisposto e sudicio per difetto d' acqua, che si ricava tutta da
all'esterno; malcelato (uno stato d' animo). moravia, i-329
del male de lo stomaco e meritò d' esser per opera sua ricevuto ne la
pavese, n-i-112: per l'esame d' italiano son tutto affo gato adesso
oceano indiano. maldòcchio1 [mal d' òcchio), sm. region. malocchio
che l'amore sia un certo male d' occhio, conciosia cosa che il cuore
e le tempeste, il « mal d' occhio » ed ancora altre fole.
di credere cioè al fascino del mal d' occhio, quasiché una persona potesse ammaliare
il bestiame... il mal d' occhio, sissignore! io dico ch'è
v.). maldocchio2 [mal d' òcchio), sm. bot. oro-
proverbi toscani, 33: tra 'l mal d' occhio e l'acqua cotta, al
/ e son le non valide figlie / d' un angelo d'oro tutt'ali,
le non valide figlie / d'un angelo d' oro tutt'ali, / che freme
giù giù, fra le crepe, ciuffotti d' ortica e di vetriolo. =
effimero, fugace, caduco. d' annunzio, iv-552: qual tempo era trascorso
dal servo de'servi / fu trasmutato d' arno in bacchigliene, / dove lasciò
: riveduta e bene esaminata la causa d' arrigo e caterina, poco prima ch'ei
-ingiustamente. chiari, 2-ii-46: d' una sorte sì mal ripartita tra noi
oimè, quanto mal conoscete le leggi d' amore. marsilio ficino, 3-1:
: sicché, se vi pare, ingegnatevi d' imitarlo da qui avanti, come avete
come avete finora imitata la formica. d' azeglio, 4-85: alcuni soldati venuti di
, fece ben tosto che partissero molti d' essi con le lagrime a gli occhi di
insolite questioni anche il più consumato uomo d' affari potrebbe senza disdoro confessarsi mal esperto
armati, e voti quasi; / d' uomini voti, e pieni di querele.
una camera foderata di rosso, piena d' un profumo morbido e triste, male
alta spada, il sire / canuto d' hohenzollem pensa tra sé -morire / per
poi ven colei ch'ha 'l titol d' esser bella: / seco è 'l pastor
sottosopra vólto. marino, 8-84: d' amoroso foco [paride] arse cotanto
, altoggetto, alla persona. cielo d' alcamo, xxxv-i-179: se distinata fèsseti,
1-57: se mal si seppe il cavallier d' an- glante / pigliar per sua sciochezza
tutto andarebbe male e perirebbe. f. d' ambra, 4-12: -ciascun fugge
grecizzare ch'egli fece mal a proposito. d' annunzio, iv-1-53: ogni tanto,
di risolino secco che pareva lo stridore d' una macchinetta arrugginita ch'egli avesse dentro
far dell'uomo essendo bestie e mostrar d' esser signori essendo dissipatori, mandano male
contrariato. bresciani, 6-1-6: più d' ogni altro aveva in cuore il suo
d' annunzio, iv-1-467: ella s'era coperta
annunzio, iv-1-467: ella s'era coperta d' un pallore cadaverico. -ma tu ti
, menzionare cose che ne la bocca d' ogni donna stean male! rosaio della vita
appartenendo a loro, che fanno professione d' umiltà, con opere virtuose a dar al
anni fino in xxx stava male, malissimo d' una vedova bella e da bene,
i campi e le fosse erano tutte d' acqua coperte...; ogni uomo
metto sperto: / facesse in ciò pur d' una / guisa, com'so,
). -peggfor. malàccio. d' azeglio, 5-161: finora non è andata
malaccio; / ma ancora 'n posso di'd' esse'guarito. c. e.
inf., 2-16: l'avversario d' ogne male / cortese i fu [a
: dio... sa trarre d' ogni male bene. petrarca, 136-6:
noi composti di 2 cose, cioè d' anima e di corpo, delle quali la
, i-i7: i mali ci sembrano d' una natura più feconda: essi moltiplicano
. mazzini, 83-97: la ragione d' essere del male sta nella santa negazione che
infinito, immortale, / oh! d' un pianto di stelle lo inondi / quest'
male è sol quello che ride / d' un lugubre riso di folle; / il
che odora / nell'ombra; e d' un lancio si vede / postato all'agguato
un lancio si vede / postato all'agguato d' allora; / e l'ali vuol
, diventa, / vampiro e chimera. d' annunzio, v-2-917: il male non