Grande dizionario della lingua italiana

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vol. VIII Pag.86 - Da INSAZIABILMENTE a INSCENATORE (11 risultati)

biringuccio, 1-146: quel naturai desiderio d' insaziabilità, del volere sempre più di

un altro insaziabilmente, per uno ardore d' avarizia, ha tolto l'altrui. d

considerare il cielo e la terra. d' annunzio, iv-2-1033: era tutto perduto in

: si sedea la moritura / imperatrice d' orgie insaziata / e imprevidente; e l'

stilla del suo falerno / in una coppa d' attica fattura. d'annunzio, iv-2-975

in una coppa d'attica fattura. d' annunzio, iv-2-975: -ripetiamo ancora questo -

così grande che, stanche le tenebre d' ascoltarli, pareva che quasi invitassero la luce

dalla insazietà, e giunti alla perfezione saziati d' ogni bene. gualdo priorato, 234

le lor botti sforac- ciate, sempre d' acqua abbondanti e non mai sazie.

bigiaretti, 11-7: viaggiavo da tre quarti d' ora, inscatolato dentro la macchina.

esegue l'inscatolamento. = nome d' agente da inscatolare. inscélto (

vol. VIII Pag.87 - Da INSCHIARIBILE a INSCOGLIARE (10 risultati)

baldini, 15-31: il fratello maggiore, d' età come d'arte, era l'

: il fratello maggiore, d'età come d' arte, era l'inscenatore della clamorosa

aridi e scettici. = nome d' agente da inscenare. inschiarìbile {

, di tutto questo 'pandemonio 'd' imbecilli politici vigliacchissimi, urlanti, calunniati

, insciente s'atteggia in poco volgere d' ore a sovrumano furore di demone.

sapere, mostrando l'inscienza del fatto d' avere consigliato questo negozio. c. gozzi

e vicine guerre. vai, 46: d' altro si tratta che d'incendio d'

, 46: d'altro si tratta che d' incendio d'ilio / o di cena

d'altro si tratta che d'incendio d' ilio / o di cena esecranda, in

/ [i popoli] l'onda solcar d' incognite marine. de sanctis, lett

vol. VIII Pag.88 - Da INSCONTRARE a INSCRIVERE (16 risultati)

inscon- trai, / quel pauroso spirito d' amore. l. giustinian, 1-134:

mi tu te volzesti dolcemente, / d' amore tutto me infiamai. boiardo, i-4-42

che concerne l'inscrizione, nel senso d' intitolazione. = deriv. da inscritto

questo dir, e forma prese / d' aquila bianca; e negli artigli i nomi

nel tempio, che già fu nelle logge d' ottavia, vi collocarono animali che i

loggia, onde ridurla a camere. d' annunzio, ii-890: una croce rude

-per estens. impresso, fissato. d' annunzio, ii-306: l'uomo è l'

cosa? non dirò che cosa. d' annunzio, v-3-677: in una rude custodia

alzò per parlare 4 in merito'. d' annunzio, v-1-131: ogni cittadino può

l'ebbe in pietra, lo ricoperse d' intonaco, e inscrissevi sopra quello del re

per mese ed inscritti nel libretto. d' annunzio, iv-1-349: lady heathfield m'è

, io spero, l'ambitissimo onore d' essere inscritto dopo te, nella lista.

mancò che non fossi tolto dall'impiego. d' annunzio, v-1-512: gli diedi il

a un libro, a un'opera d' arte, ecc.); porre come

intitolare (un libro, un'opera d' arte, ecc.); classificare sistematicamente

quel dirupato sasso, / a sé d' intorno districò le spine / e di suo

vol. VIII Pag.89 - Da INSCRIZIONE a INSECUTORE (14 risultati)

il suo arrivo, e con quanta magnificenza d' archi, di statue, d'inscrizioni

magnificenza d'archi, di statue, d' inscrizioni e d'ogni altra insolita pompa lo

, di statue, d'inscrizioni e d' ogni altra insolita pompa lo ricevesse particolarmente

, mi congratulo molto con voi. d' annunzio, iv-1-70: giannetto rùtolo..

semplice frate e qual di semplicissimo titolato d' 'illustre 'o impiastrato d''

titolato d''illustre 'o impiastrato d' 'illustrissimo 'o d'altra più alta

o impiastrato d''illustrissimo 'o d' altra più alta inscrizione più propria di

644: ho fatto un poco di bozza d' una inscrizion- cella da porre sopra l'

grandi, ombrati di viola, / raggiati d' oro, limpidi e inscrutabili, /

, / col bel pomo lucente e d' oro insculto, / pose in disparte con

mezzo di papa, cardinali, signori o d' altri a questo idonei, cioè la

atomi insecabili, principio d' ogni combinazione e fonte perenne di tutte

dall'insecchire nella programmatica e dimostrativa sterilità d' un luogo comune! 2.

monti, x-2-194: quindi parve d' uman senso dar segno / il tremendo

vol. VIII Pag.90 - Da INSEDIAMENTO a INSEGNA (21 risultati)

, lat. tardo insecùtor -óris (nome d' agente da insecùtus, part. pass

messo nell'attuale possessione e nell'esercizio d' una carica con dignità. insediamento di

di presidente, di magistrato. decreto d' insediamento. carducci, iii-21-348: decretatane

l'insediamento di maconnen nel tigrè. d' annunzio, v3- 114: la tirannide

, in una zona diversa da quella d' origine, determinati da fattori ambientali,

si fermò un mese in milano. d' annunzio, iii-1-406: proporrà d'insediare

milano. d'annunzio, iii-1-406: proporrà d' insediare un antipapa in vaticano, per

antipapa in vaticano, per rinnovare lo scisma d' occi- dente. b. croce,

massaia, ix-52: in diciotto anni d' impero massonico, mercé l'opera,

francia, ma in quasi tutte le corti d' europa. lucini, 1-49: sono

che farà desiderare quella della nascita. d' annunzio, v-1-1062: quando il comandante

, labaro, che ha la funzione d' identificare o di simboleggiare una comunità,

girando correva tanto ratta, / che d' ogni posa mi parea indegna. petrarca,

manzoni, ii-562: la vista / d' un insegna straniera ogni nemico / in traditor

per entrar a san dionigi. d' annunzio, iv-1-730: esci- vano dalla

... da'guelfi fu richiesto d' uno capitano con le insegne sue. guicciardini

accompagnare dalle fanterie italiane con sei insegne d' inglesi. c. campana, 1-100

la quale è la insegna de'regali d' egitto, e incontinente cominciò tuta quella

lauro essere insegna di poeti e anticamente d' imperadori. caro, 2-640: mutiam gli

egli [il principe] istituisce un'insegna d' ordine, e non la concede in

soldati o magistrati le insegne della legione d' onore. ferd. martini, 1-i-28:

vol. VIII Pag.91 - Da INSEGNA a INSEGNA (32 risultati)

serag è stato nominato cavaliere della corona d' italia. gli mando le insegne.

con la spada in man, ner d' uguccione. petrarca, iii-1-19: era la

una era vermiglia, con una coronetta d' oro, per amore di isotta; e

col campo azzurro, con una banda d' argento per ischisa, e da ciascuno lato

ciascuno lato della banda avea uno fregio d' oro. landino, 382: era l'

riccamente / di seta bianca lavorata e d' oro, / sì che due corna pareva

oro, / sì che due corna pareva d' un toro. sannazaro, iv-392:

fia grato colui che dritto vanta / d' impor novo cognome a la tua dama;

, 1-50: lo seguon con un nugol d' istrioni, / ch'hanno un'insegna

un'azienda (commerciale, industriale o d' altra natura), costituito da parole

burchiello, 14: una strana insegna d' un mereiaio. girolamo da empoli,

fede in fiaschi avremo / e la corona d' arianna sia / l'insegna, onde

esistenza e la natura di una bottega o d' altro stabilimento industriale o mercantile. al

. beroardi, 284: le vie d' amor son tante, / ché là onde

vada o vegna, / donami insegna -pur d' alegramento. latini, rettor, 127-7

, et in questo modo dimostrano una insegna d' egregia nobilità. n. franco,

. gozzi, 145: se tu pensi d' essere riconosciuto per monarca, io vorrei

ulivi; una candida, una rosea, d' un mandorlo e d'un pesco.

una rosea, d'un mandorlo e d' un pesco. cicognani, 2-178: s'

da lentini, 45: rinovellare mi voglio d' amore, / poi porto insegna di

nuova, 4-2 (46): dicea d' amore, però che io portava nel

petrarca, 54-1: perch'al viso d' amor portava insegna, / mosse una

, / ch'ogni altra mi parea d' onor men degna. gir. giustinian,

ultimamente la maestà sua in don luigi d' haros la carica di cavallerizzo maggiore,

4-57: la gentilezza è veramente l'insegna d' un cavaliere napolitano. bisaccioni, 1-171

e correr la quintana ammanitori e profeti d' ogni insegna, nostrana e forestiera.

sciolse mai per altra insegna / che vedesse d' amor. serdini, 1-54: vittorioso

la terra sì degna / che tal d' amore insegna - in lei si posi?

odorosa, / o de la dea d' amor leggiadra insegna, / vezzosissima rosa.

ma il lor chiamar sia vano. d' annunzio, iv-1-17: tutto, intorno,

, gli arnesi sacri, le insegne d' una religione, gli strumenti d'un culto

le insegne d'una religione, gli strumenti d' un culto. b. croce

vol. VIII Pag.914 - Da LEGGEROSO a LEGGIADRIA (1 risultato)

costumi, specchio di gentilezza e dotata d' ogni virtù. guidiccioni, i-16: tu

vol. VIII Pag.915 - Da LEGGIADRIBELLUCCIO a LEGGIADRO (20 risultati)

lo spirto d' or in or ven meno / a quelle

altro... che ima osservanza d' ima tacita legge, data e promulgata dalla

pulci, 16-47: tu se'fontana d' ogni leggiadria; / tu se'il mio

l'anima mia. molza, 1-360: d' onor, di leggiadria unico porto,

a te, celeste aurora, / conforto d' occhi e leggiadria del mondo, /

valdarno somiglianti a una fila di ragazze. d' annunzio, iv-2-774: -sei mai entrata

tutto s'inamora, / tanto è ripieno d' ogni leggiadria. n. franco,

di vestiario e di mobili ci venisse d' oltremonti. 6. figur.

delle teste, onde perciò, movendosi d' invidia, certi suoi sciocchi e maligni

a me molto elegante e belle, piene d' invenzione, piene di doctrina e di

poesia toscana] senza dubbio è degna d' essere imitata da gli autori de l'altre

leggiadria dello stile e la bella maniera d' esporre i sentimenti e le ragioni con

nel modo ond'era interpretato l'incarnarsi d' un capretto che prova a dar di

-opera dell'ingegno che rivela nobiltà d' animo, elevatezza di cultura e intelligenza

la piazza gran sollazzo, mostrando orgogliosamente d' essere il maggiore e dice: il

e con che grazia / se ne già d' arco e di faretra armata.

i-163: essendo... in forma d' uomo agli servigi del re, con

coperte da cavallo molto sontuose con ricami d' oro e di cremisi fatti all'ago.

. villani, 7-87: il detto re d' araona per leggiadria si fece intitolare piero

araona per leggiadria si fece intitolare piero d' araona cavaliere, e padre di due

vol. VIII Pag.916 - Da LEGGIADRO a LEGGIADRO (27 risultati)

/ giammai non mise foco in cor d' amante / co sì bel sembiante, /

donna fosse, infermando, non curava d' avere a'suoi servigi uomo, qual che

/ fuggite il fiero assalto, / d' amor fuggite l'empie e mortai arme

, che di me accesi / più d' una donna. tasso, n-iii-930: alcuni

leggiadra donna 'un pallor di viola e d' amor tinto '; altri il candido

: dall'alveario suo ronzando uscia / d' api dorate una leggiadra torma / di

. tasso, 16-7: nel piacer d' un bel leggiadro volto / sembra che 'l

figura silvana, tutta fresca di brina. d' annunzio, iv-1-53: e i fauni

chiari paesi citerèi ch'esciron dalla fantasia d' antonio watteau. 2.

raffinato, ricercato. cecco d' ascoli, 236: vanno leggiadre di belli

, leggiadre ed infine del miglior sangue d' europa. chiari, 4-16: siete

mezzo risplendea ne l'armi / commesse d' oro, risplendea ne l'ostro / che

, leggiadro, gioioso, contento / d' allegra voglia canto, / perché tu d'

d'allegra voglia canto, / perché tu d' amoroso e buon talento / m'ài

: lo fa anche ballare in compagnia d' una leggiadra danzatrice. chiari, 5-65:

perfezione (un manufatto, un'opera d' arte); privo di difetti;

amor fra l'erbe una leggiadra rete / d' oro e di perle tese sott'un

leggiadra e polita. cariteo, 404: d' ogni splendore un libro ornato, /

note / de minio e d' oro dentro illuminato, /...

sandeo, lvi-36: sopra un roco rumor d' un fresco rivo /...

il leggiadro loco era fra l'arme / d' amor e farti ultima, e forse

snelle, / le ricche e care d' or chiome baciate. saluzzo roero, 1-i-13

l'uno di fede e l'altro fior d' amore, / del bel leggiadro lor

, intrecciati con lussuria leggiadra delle rose d' amatunta, si veggono tremolar lascivamente non

alle muse che per intesseme velo profumato d' odori alle grazie. varano, i-177

ciel languidamente acceso / un leggiadro color d' iride smorta / dall'austro sorse oltre all'

ha certamente una diretta rassomiglianza colla bellezza d' una sera leggiadra, se non che

vol. VIII Pag.917 - Da LEGGIADRO a LEGGIADRO (20 risultati)

quel noioso infrascamento / che ogni pensier d' ignote frasi offusca. monti, xii-3-200:

alle ripetizioni leggiadre e ben velate, d' una medesima idea. d'annunzio, i-108

velate, d'una medesima idea. d' annunzio, i-108: ti fiorivano /

certe antiche scritture ch'ei vide in casa d' un gentiluomo vecchio romano.

ricette, il quale facesse più stima d' uno scudo che de la salute d'un

stima d'uno scudo che de la salute d' un uomo. 12. contraddistinto da

li altri miei miglior che mai / rime d' amor usar dolci e leggiadre. petrarca

leggiadre / che nel primiero assalto / d' amor usai, quand'io non ebbe

libro nella chiusa scuola / se il buon d' azeglio scrisse alla figliola, / monti

antico sangue e l'opere leggiadre / d' i miei maggior mi fer sì arrogante,

25: in questa novella si tratta d' una leggiadra vendetta fatta da un figliastro

/ questi ingrati meccanici, nimici / d' ogni leggiadro e caro adoperare. l.

o costumi lizadri, / o capo d' oro, o viso pelegrino, / o

in leggiadro atto assisa ella attendea, / d' un gentil zamberlucco il seno involta.

squadre / di genti di ogni etade e d' ogni sesso, / menar la gioventù

copiosa e abondante di leggiadri ingegni e d' animi prestantissimi. bellincioni, 1-88:

nitido fonte ove le nove suore / trovan d' ogni lor ben fido sostegno. trissino

ove son giti / dell'ignoto ricetto / d' ignoti abitatori, o del diurno /

giorni fummo servi fideli de certe persone d' assai mediocre seggio... e rivestite

mediocre seggio... e rivestite d' una liggiadra ingratitudine. -puro,

vol. VIII Pag.918 - Da LEGGIAIO a LEGGIO (14 risultati)

qualche leggiadra sgrammaticatura / e qualche macchia d' olio o caffè e latte. moretti,

, cinque canti, 2-115: visse più d' una età leggiadra e bella, /

maritaggio, 15: non ha volontade d' usare con femina leggiadra, ond'ella potesse

: cominciò a dilettarsi... d' essere in tutte le sue cose leggiadretto

di leve aier compuose / l'imagin d' una cervia altera e bella: / con

la voce, ch'in usanza / avea d' udire, in fretta / a lui

rincrescerai che non avremo più lettere leggibili d' uomini dotti. scritte a penna andante

, anche in rami spartiti da centinaia d' anni, conservarsi costantemente tra le persone

poterti scrivere leggibilmente; mettiti un paio d' occhiali e tira a indovinare.

alfieri, 9-37: mi scordai d' una cosa: la ragazza / farete

nessuno lo sa. = nome d' agente da leggicchiare. leggidatóre, sm

, iii-83: l'età scura e povera d' ogni arte buona noi fornì di scienza

uccideva e leggificava in nome delle memorie d' atene e di roma. =

caro [tommaseo]: la sua materia d' un certo legname è leggia, pastosa

vol. VIII Pag.919 - Da LEGGIO a LEGIFERAMENTO (17 risultati)

laude. capitoli della compagnia della madonna d' orsanmichele, 39: uno paio di

un maestro di cappella, in atto d' insegnar cantare a'suoi scolari: in luogo

nelle mani, come sur un leggio. d' annunzio, iv-1-201: eravamo sedute in

sedute in un divano basso, avendo d' innanzi a noi un gran leggìo sul quale

minuti, alla più lunga s'addormenta. d' annunzio, iv- 1-683: alcuni sonatori

arco stavano in piedi davanti ai leggìi d' abete bianco; intorno intorno, su

l'abbia a toccare con mano. d' annunzio, iv-1-308: dopo qualche tempo,

sull'altare per sorreggere il messale. d' annunzio, ii-1090: non ha più tovaglia

l'andaro a udire, nel greto d' arno, e fecesi il leggio in sul

martini, 26: tu hai più parole d' un leggio, non posso competer teco

voi altri, che avete più parole d' un leggio. nomi, 11-1: nessun

'). dicesi per tacciare qualcuno d' eccessiva loquacità. arlia, 1-200:

io, / che fra'medici ho titol d' eccellenza. crusca [s. v

conviene che ciò si faccia per modo d' ordinata e discreta dottrina, parlando aperto

un determinato codice. = nome d' agente da leggere. leggitura,

la scrivania in faccia alla porta d' accesso, la scrivania che esclude la familia

secolo decimottavo risorsero. = nome d' agente da leggiucchiare. leghismo,

vol. VIII Pag.920 - Da LEGIFERANTE a LEGIONE (15 risultati)

loro determinata puntualità storica sono l'espressione d' un momento eterno dello spirito. b

dove legiferano con magiche strida i pavoni d' oro e di cobalto. = deriv

a una per moltiplicarle. = nome d' agente da legiferare. legiferazióne,

maffei, 5-1-77: di legionari e d' ausiliari si componevano il romano esercito:

fiumani: volontari al seguito di gabriele d' annunzio nell'impresa di fiume del 1919

. n. in guerra: 'legionari d' africa '. dessi, 9-46:

impresa fiumana, dei legionari e di d' annunzio, che per lui era 'un

4. membro dell'ordine della legion d' onore francese. = voce dotta

all'impresa fiumana di g. d' annunzio e allo spirito che l'animava)

quello che s'ha da'compagni confederati d' amore, ma la virtù di roma spezialmente

ma la virtù di roma spezialmente risplende d' ordinate legioni, perché la legione è

a riguardare le legioni de'suoi cavalieri d' ogni parte, sì che da'suoi era

lii-i 1-396: hanno istituito un'ordinanza d' uomini, che chiamano legione. lud

non è quella della patria loro. d' annunzio, vi-677: ottenuta la nomina di

che 'l padre li potea dare molte legioni d' angeli. cavalca, 9-81: incominciando

vol. VIII Pag.921 - Da LEGISLALIZZARE a LEGISLATORE (18 risultati)

ficino, 5-73: secondo la computazione d' alcuni teologi, ciascuno ordine contiene molte

alle persone. nievo, 735: legioni d' insetti d'ogni stirpe e qualità che

. nievo, 735: legioni d'insetti d' ogni stirpe e qualità che le maggiori

intimi modi s'intrecciano ad altri ordini d' idee, più potenti ancora nelle future

l'altro. 6. legione d' onore: ordine cavalleresco francese, istituito

o magistrati le insegne della legione d' onore. carducci, iii-3-122: il

un nastro rosso / de la legion d' onore. tarchetti, 6-ii-534: il governo

paul de kok della croce alla legione d' onore. soffici, v-5-590: è un

, e la rosetta vermiglia della legion d' onore all'occhiello. moretti, ii-879

... goethe ricevendo la legion d' onore, l'ordine di sant'andrea di

, 7-425: quegli uomini, legione d' onore all'occhiello, sono così sussiegosi

e per il n. 6 lègion d' honneur (nel 1802).

, e senza che si abbia notizia d' alcun positivo decreto di testà legislativa,

salvo la giudiziale e la legislativa. d' annunzio, v-1-130: tutte le leggi

il fine di religione o di culto d' una associazione od istituzione non possono essere

ma badate che superiore alle formole legislative d' un giorno sta la legge eterna che

delle quali riassumeva in sé lunghi secoli d' esperienza e di battaglie.

la veste un manto con un lembo d' esso in testa, o qualche altro panno

vol. VIII Pag.922 - Da LEGISLATORIO a LEGITTIMA (7 risultati)

che fiorivano in quelle teste legislatrici. d' annunzio, v-1-120: il consiglio dei

1-4-4: le xii tavole, capo d' opera della legislazione antica e origine della

diritto di legislazione nelle rispettive assemblee. d' annunzio, v-i-ii7: ai comuni è

nella lettura della storia sacra e nella meditazione d' una legislazione dettata dalla divinità medesima la

taro, /... diletti d' usar fra buon'legista. bonichi, 123

l'ombra del primo parente, / d' abèl suo figlio e quella di noè,

. castelvetro, 4-63: è ufficio d' aveduto e savio legista di vetare nelle

vol. VIII Pag.923 - Da LEGITTIMA a LEGITTIMARE (8 risultati)

ariento vivo, il quale, accompagnato d' altra materia, per molto che si rimescoli

dote, di suplemento di legittima e d' ogni altra cosa che la potesse pretendere

e che fosse intatta per averne figliuolanza d' incontaminata origine genitale, necessaria a farli

dal popolo, anche in poesia. d' annunzio, v-i-m: gli statuti guarentiscono

, 1-xxviii-300: è cosa più degna d' onesto uomo il bramare di esser onorato

, si potrebbe legitimamente adoperare in luogo d' elettissima mirra. galileo, 4-2-454:

di testimoni non autorevoli e legittimamente convinti d' infinite contrarietà e menzogne. d'annunzio,

convinti d'infinite contrarietà e menzogne. d' annunzio, v-3-471: penso che oggi

vol. VIII Pag.924 - Da LEGITTIMARIO a LEGITTIMAZIONE (4 risultati)

caro, 12-ii-274: non mi sono contentato d' aver la commenda né dal mio cardinale

capponi, i-i-in: frattanto le dignità d' imperatore e di patrizio di roma assunte da

, né l'imputato potrebbe goderne prima d' aver legittimata la sua persona e purgata

pochissime famiglie avrebbero potuto legittimare la pretesa d' esser del popolo vecchio. soldati,

vol. VIII Pag.925 - Da LEGITTIMISMO a LEGITTIMITÀ (9 risultati)

territorio germanico e la morte del duca d' enghien. mazzini, 26-10: è

. piovene, 7-314: magro, acido d' aspetto e di spirito settecenteschi, un

dichiarazione] mai non inchiuderebbe alcuna ricognizione d' errore e fallo commesso né alcuna professione

delle repubblicane? o l'epigramma d' uno scettico? oriani, x-13-46: la

reazione legittimista succeduta in tutti gli stati d' europa provò che l'aristocrazia era anche

di legittimità costituzionale, e le garanzie d' indipendenza dei giudici della corte. legge

cagionerebbe disturbo ne'litigi di legittimità e d' eredità. de luca, 1-14-2-99: la

non poco;... ma d' altronde, avendo esso un valore legale,

da quella la legittimità o l'illegittimità d' ogni autorità temporale. -con

vol. VIII Pag.926 - Da LEGITTIMO a LEGITTIMO (8 risultati)

autenticità artistica o poetica di un'opera d' arte; correttezza di un ragionamento;

, 5-345: nel lasciare, col d' annunzio, gli esempi storici nei quali

« prosa poetica » e della « prosa d' arte », queste forme, ancora

o ivi conservato seco porti il sigillo d' una incontrastabile legittimità. monti, xii-i-

... sospende o rinvia anche d' ufficio il dibattimento... la

richiesta del procuratore generale presso la corte d' appello o presso la corte di cassazione

di dio in legittima e perfetta età d' anni diciotto o di più, e'volle

gotti, perché colui ch'è bastante d' uccider il suo nemico si sgrava da ogni

vol. VIII Pag.927 - Da LEGITTIMO a LEGITTIMO (7 risultati)

non credendogli altri il titolo di figlio d' apollo, asceso fetonte nella reggia del padre

. micheli, lii-3-364: succede il regno d' inghilterra... per eredità nel

statuto della parte guelfa, 19: intendasi d' essere, per vigore del presente statuto

il proprio voto se non per mezzo d' un'assemblea nazionale costituente eletta dall'universalità

nazionale costituente eletta dall'universalità dei cittadini d' italia. palazzeschi, 1-239: vagando

, esortava tutti ad accorrere alla casa d' austria che governava legittima insieme e patema

qualche moto per la eredità del conte d' oldemburgo, mancato a questi giorni senza

vol. VIII Pag.928 - Da LEGIZZARE a LEGNA (13 risultati)

: come potrai nudrire una legitima corrispondenza d' amicizia con chi sì fieramente trafiggi?

non solamente per questo aver ligittima cagione d' andare a parigi. statuti della condotta

.. possa domandare o avere menda d' alcuno cavallo morto, occiso, perduto,

, 9-1-234: senza proporre altra scusa d' indugio, la quale, per legittimissima

: rispondetegli piuttosto che, se crede d' aver cagione di richiamarsi di me,

frantoio lo consolava; quello era segno d' annata d'olio buono e legittimo.

consolava; quello era segno d'annata d' olio buono e legittimo. -figur

, del fuso e della zappa. d' annunzio, iv-1-36: era, in verità

del xix secolo, il legittimo campione d' una stirpe di gentiluomi e di artisti eleganti

il componimento portava in fronte 11 nome d' omero, non pensarono più oltre, e

. lancellotti, 1-156: scuoprono d' aver ricevuto per legitime e di peso

spallanzani, 4-iv-353: trascorso un quarto d' ora, la corrente reflua ha rallentato

: pezzi di legno, tronchi o rami d' albero destinati a far fuoco; legname

vol. VIII Pag.929 - Da LEGNACEO a LEGNAIOLO (12 risultati)

tanta carne al fuoco che bisognerà più d' una soma di legne a far che

con inopportune divagazioni. f. d' ambra, 4-56: son buone legne:

domestici. inventario di alfonso ii d' este, 2779: lignara della mesola

legnaia... con pericolo continuo d' incendio. pascoli, 479: le schiampe

a legnaie, fanno pensare alle dipendenze d' una vecchia masseria che s'accresca e trasformi

il fratello in su lo legnaio e coperselo d' una preziosa ve- stimenta. guiniforto,

fiorentini, 375: anne dato vj fiorini d' oro, che ili ci diede per

sua vicina,... muglie d' un povero lignaiuolo. domenichi, 2-126:

or con la pialla, / cose fer d' eterno esempio. manzoni, pr.

moretti, i-993: un ometto di più d' ottant'anni si dava per suo conto

ottant'anni si dava per suo conto d' attorno servendosi anche dell'opera di muratori

sita nella sua casa e che era stata d' altri almeno cin- quant'anni, si

vol. VIII Pag.930 - Da LEGNAMARO a LEGNIPERDA (5 risultati)

costruttore di imbarcazioni di legno, maestro d' ascia. fra giordano, 2-29:

, e disse: io ho bisogno d' una gabbia. la spagna, 2-30:

loro. crescenzi volgar., 7-4: d' ogni quinto e sesto anno, o

come pena dei delitto o come innasprimento d' altra pena, purché quando il numero

tronchi, perché non eccedono la grandezza d' una quercia annosa e ben formata.

vol. VIII Pag.931 - Da LEGNO a LEGNO (22 risultati)

volgar., 2-23: il legno d' una spezie d'arbore non è molto strano

2-23: il legno d'una spezie d' arbore non è molto strano, né differente

, né differente dal legno della spezie d' un altro. ricettario fiorentino, 4

373): io fini'il bel giove d' argento, insieme con la sua basa

... meschiati s'intendono le barbe d' ulivo e di altri arbori. tasso

rode. gioia, 2-ii-185: il legno d' olivo,... è durissimo e

attorce una vite selvatica: la lambrusca. d' annunzio, v-1-190: entriamo nella casa

gioia ineffabile. -figur. rinaldo d' aquino, 116: quando l'aloda intendo

intendo / e rusignuol vernare, / d' amor lo cor m'afina, / e

magior- mente intendo / ch'è legno d' altri affare, / ché d'arder

è legno d'altri affare, / ché d' arder no rifina. pananti, i-14

fa danno. 3. tronco d' albero con cui fu fatta la croce

croce di cristo, che fu legno d' amaritudine. dante, par., 19-105

se 'l poteva servirgli di qualche barile d' aqua e de qualche ligno. ariosto

lizza fatta, / di brevi legni d' ogn'intorno chiusa. cellini, 2-42

, con una verga, 1 piedi d' un uomo ligato a un certo legno alto

diedero... origine alle arcate. d' annunzio, ii-766: sorgea la forma

fresca pelle, che parean felici / d' ubertà non fallibile i bei fianchi / e

sul punto di gonfiarsi / all'affluir d' un latte repentino. -in senso generico

104: per l'impaccio opposto / d' un legno galleggiante, che incagliò,

l'armata de'turchi... era d' ogni qualità di legni lunghi ben fornita

, 1-29: livio con la conserva d' ottanta navi rostrate... e con

vol. VIII Pag.932 - Da LEGNO a LEGNO (16 risultati)

si ruppero tutti in un mucchio. d' annunzio, iii-2-165: delle mani / faceva

disgiunto / è nostro core in mar d' ogne tempesta, / ove pur fugge porto

che siete in piccioletta barca, / desiderosi d' ascoltar, seguiti / dietro al mio

amoroso il cor mi fiede, / più d' uno scoglio il mio legno circonda,

ombre di quercie grandi e verdissime. d' annunzio, iv-1-123: vide fuggire verso roma

chiabrera, 1-i-79: su canoro legno / d' auree corde felice / move destra per

iv-340: se eburnea cetra o nobil plettro d' oro, / come ebbe appunto orazio

-legno di brasile: verzino. -legno d' india, legno di s. andrea:

i tesorieri del mal gallico al legno d' india. c. durante, 2-

250: 'guaiacan, legno d' india, legno santo 'è un'arbore

far pochissimo fumo immantinente si accendano. d' annunzio, iv-1-5: il legno di

., 13-73: per le nove radici d' esto legno / vi giuro che già

/ al mio segnor, che fu d' onor sì degno. idem, par.

alma albergo e veste, / così d' alcun di voi sia ciascun legno.

: non gustar quel legno / che d' ogni avversità ti faria degno. boccaccio

al perché iddio vi nega il mangiare d' ogni legno del paradiso? ricci, 2-28

vol. VIII Pag.933 - Da LEGNOLO a LEGNOSO (10 risultati)

, o di stucco, di legno, d' avorio, il gettare de'metalli,

metalli, ogni cesellamento, il lavorare d' incavo, o di rilievo.

concesso dal cielo i fini desiderati e che d' ogni legno non si forma mercurio

ristringeva la legatura, a volontà. d' annunzio, iv-1-127: il duca salì

fa mura, / con un vii ponticel d' un lignaciuolo, / che l'onda

è detto parlando delle corde. d' annunzio, ii-270: torcendo nei trasti /

che scoppietta e frigge per una goccetta d' olio rovesciata dalla lucerna, alla

ossami, frutti, semi e legnosità d' ogni sorta, sassi, gemme e metalli

crescere a perfezione e farsi legnosi. d' annunzio, iv-2-868: il carro era là

un concetto balzatogli in mente [a d' annunzio] per isbaglio e la secchezza legnosa

vol. VIII Pag.934 - Da LEGNOTTO a LEGUMINOSO (11 risultati)

educare al maneggio frullante della tenue bacchetta d' ebano quelle dita. g. raimondi

uomo taciturno, compito, e legnoso d' aspetto. 5. privo di scioltezza

483: qui la china, madre d' otto figli / già sbozzolati, accoccò

ognuno quanto sia in verisimile nella voce d' un tal papa. de luca, 1

politica; sicché un puro leguleio meriti d' esser diprezzato. a. f. bertini

legumi e talvolta con una misurata quantità d' acqua dentro otri? jahier, 41

/ fuma et arde il legume a te d' aleppo / giunto [ecc.]

per aver rami da ramar legumi. d' annunzio, iv-2-764: qua, là,

sistematicamente offre la sua legumiera piena d' antipastini più o meno gradevoli.

, v-2-217: questo genere fa parte d' altra famiglia che comprende nel nostro paese

forma commune del fiore simile alle ale d' una farfalla (papilio) oppure si chiama

vol. VIII Pag.935 - Da LEHM a LEIBNIZIANO (16 risultati)

. carducci, 932: a lei d' intorno ride il domestico / lavor, le

tremule accennano / dal colle verde. d' annunzio, i-261: chino a lei

, dovendo aver cura di se medesimo e d' altri. tasso, n-ii-427: tutta

tasso, n-ii-427: tutta quella parte d' italia ancora la quale risguarda la grecia

per lei. montale, 1-94: d' altra semenza uscita, / d'altra

1-94: d'altra semenza uscita, / d' altra linfa nutrita / che non la

): una donna... lui d' esser di lei innamorato voleva far vergognare

lei desiderio. firenzuola, 358: mostrando d' esser contentissimo e della di lei liberazione

continuava a scappare, e io tenevo d' occhio tutti e due. d'annunzio,

io tenevo d'occhio tutti e due. d' annunzio, iv-2-11: quel finanziere voleva

lo abbracciava in silenzio. -con uso d' obbligo, in posizione ellittica, enfatica

e lei pur lui, e par piena d' angosce, / ché l'un diavol

2-42: era quel mio giovane ascanio innamorato d' una bellissima giovine, e lei di

[l'estate], / si fa d' un triste colore di rosa / il

diceva. onde al re vennero in sospetto d' in- tenderla come lei, e ne

francescarsi, / ci servì nelle regole! d' annunzio, v-3-809: penso a lei

vol. VIII Pag.936 - Da LEIBNIZIANISMO a LEMBO (8 risultati)

o kalaazar, la cutanea o bottone d' oriente, e la mucoso-cutanea, che presentano

alberti, ii-29: e chi vorria / d' amor esser privo / in luogo sì

14-8): se tutta l'otriaca d' oltre mare / e quanto in genov'ha

scaldare, / ch'e'non prendesse d' india lo cammino: / e lèvala che

faccia una fantesca, con una lembata d' aglio... che vi dia quando

di broccato ed a'piè una frangia d' oro. vasari, ii-637: la figura

se'tu che polveroso nembo / alzi d' orgoglio incontro al tuo fattore? montale,

la pioggia con forza immane irresistibile. d' annunzio, v-i- 214: quattro marinai

vol. VIII Pag.937 - Da LEMBO a LEMETA (20 risultati)

: la rotonda giugneva fino al lembo d' una publica strada. go- voni,

. parlava spesso di un poeta, d' un latinista...; che abitava

che abitava lontano lontano nell'estremo lembo d' italia. barilli, ii-286: casette

nel mare, / e sol fuor d' acqua un piccol lembo appare. tommaseo,

/ era colore di viola il colle. d' annunzio, i-91: ne 'l ciel

di nastro tricolore trovato tra gli arredi d' una donna, è tra noi argomento di

tra noi argomento di punizione severa. d' annunzio, 2-70: le foglie grasse,

. carducci, iii-23-379: non par vero d' essere in romagna, penseranno i lettori

il popolo canta, fiorisce un lembo d' arcadia, e, prima o poi,

immagini, suoni, sensazioni, stati d' animo. de roberto, 10-153:

in tratto afferravo un lembo di frase. d' annunzio, iv-1-390: -per me?

serenità non è che un lembo / d' una stagione più incerta. luzi, 67

e terribile suo lavorio un gran lembo d' avvenire con i decreti delle scuole primarie

ungaretti, ii-52: si muova un lembo d' aria... / spicchi,

dal lembo della luna, a cui passano d' appresso. cesarotti, 1-xix-315: tuttoché

doppio contatto dei lembi, sicché nulla d' interessante potè scappare alla sua attenta curiosità.

non fa che allungarsi, producendo così d' un mezzo polipo, p. es.

[corolla], fatta a guisa d' imbuto o di tromba, cioè col lembo

, 1-323: tremila anni di eventi, d' indizi, di documenti, di studi

diedero al pagliajo: / e in man d' enea posero il lembuccio, / ond'

vol. VIII Pag.938 - Da LEMIN a LEMNISCATO (9 risultati)

, / ponetevi per lemma in testo d' aldo: / « bella che [ecc

, divenuti lemmi, giallastri e pieni d' ogni sudiciume che mettean ribrezzo a vederli

1-86: dico a qualcun che soffro d' ostruzione, / che per smaltirla fo

. bocchelli, 1-i-402: un branchetto d' anatre nuotava lemme lemme, tuffando il

4-i-260: così di mese in mese e d' anno in anno / amandosi e vivendo

arfasatti manzoniani siamo sdrucciolati nel canoro recitativo d' annunziano. tecchi, 10-116: udì il

quali la lemna minor (o lenticchia d' acqua), di cui si cibano

/ sovra un tappeto di palustre lemna. d' annunzio, i-824: simili a morte

rumoroso... ebbro... d' un campo gravidico... dove

vol. VIII Pag.939 - Da LEMNISCO a LENA (7 risultati)

si attorcigliavano intorno alle corone di foglie d' alberi e di fiori che si accordavano

ove furono tutti i vasi che parevano d' argento e d'oro, e che sparirono

i vasi che parevano d'argento e d' oro, e che sparirono tutti in

fra 'l sonno urli e querele / d' inespiato lemure. cattaneo, v-2-122:

: tornò la lena nei petti. d' annunzio, v-3-457: è della razza che

poscia a tuo bell'agio lo finirai d' uccidere, se lena alcuna li fosse rimasa

. figur. ardire, slancio; forza d' animo, di volontà; impegno,

vol. VIII Pag.940 - Da LENA a LENA (18 risultati)

fendendo al ciel non senza acute strida. d' annunzio, ii-1117: cade anch'egli

attività intellettuale alacre e assidua; prontezza d' intuito, vivacità d'ispirazione, estro

assidua; prontezza d'intuito, vivacità d' ispirazione, estro creativo. martello

tanto è di spine, / tanto è d' angustie e di fatiche piena! carducci

poca lena mentale e il frequente perdersi d' animo e la conseguente disposizione pessimistica si

, 35: tutto è bracia e fiamma d' ardente fuoco..., il

215: gli faceva il cibo di medolle d' orsi, di leoni e d'altre

medolle d'orsi, di leoni e d' altre fiere da lui prese: e questo

alla tua freschezza come a una sorgente d' acqua freschissima ed ho ripreso lena.

aveva fatto il suo male, ora sapeva d' aver lena per rimediare.

. -possedere estro creativo, vivacità d' ispirazione. manzoni, v-3-321: avrò

cantar con sì gran lena, / che d' ogn'intorno assordi le brigate, /

tua branca, / tu non hai forma d' orso ma d'agnello, / tu

tu non hai forma d'orso ma d' agnello, / tu rafforzi mia lena ch'

effetto / tal ebbe ch'un fìgliuol d' immensa lena / d'ambi lor nacque,

ebbe ch'un fìgliuol d'immensa lena / d' ambi lor nacque, e fu lamon

a tutta briglia, non lo avanzava d' un dito. l. adimari, 53

ch'ei [l'amante] sia d' infaticabil lena, / membruto, asciutto

vol. VIII Pag.941 - Da LENA a LENDINELLA (12 risultati)

di stanca lena aveva appena la forza d' affascinare la vasta e prostrata faccia per poca

. i. frugoni, i-15-8: perché d' un modo degno / teco amore m'

, i-164: non ti ricordi, pezzo d' animale, / che di pindo sull'

lena ed ale, / ti contentasti d' una traduzione? guerrazzi, 140:

morto di fame, sguaiatissimo, faccia d' impiccato, e ipocritaccio don basilio!

: egli è sì grande il duol d' amore / che, com'io non ho

.. andar mancando di lena più che d' ardire, prendeagliene strana pietà, forte

non ho gran lena di scrivere. d' annunzio, v-3-248: non ebbe neppur

pori della terra. -diminuire d' intensità (un sentimento). cesari

tit.: 'la lena '. d' annunzio, ii-64: nell'artiglio proteso /

gli disse che le comprasse un pettine d' osso per pettinar le lendini.

detti pilucconi, i quali si valevano d' ogni cosellina, infino dello scorticare i

vol. VIII Pag.942 - Da LENDINELLA a LENEMENTE (28 risultati)

. pratolini, 9-1053: quel lendinoso d' un napoletano. idem, 9-1137: sarebbe

ciel ne ride / con le bellezze d' ogni sua paroffia; / così fec'io

/ quel rivolo, labile, lene. d' annunzio, ii-706: altra onda s'

, che a la tua dama un d' essi / lene s'accosta e con sommessa

suo lume entro una verde / notte d' aprile. bocchelli, 2-i-519: ognuno.

agisce con tocco leggero e delicato. d' annunzio, iv-2-620: con le dita leni

origlieri all'omer lasso / porrai sostegno. d' annunzio, iii-2-104: io potrei serrare

vi si passa per lene gradazione. d' annunzio, iv-2-908: in fondo i

una nube che viene / nell'urlo d' un quasi concreto / falò di smeraldo.

fluisce con moto lentissimo (un corso d' acqua). d'annunzio, ii-667

un corso d'acqua). d' annunzio, ii-667: fiume sgorganti d'ogni

d'annunzio, ii-667: fiume sgorganti d' ogni scaturigine / leni di pace o

in aer lene e quasi tiepido. d' annunzio, ii-536: quest'opere vid'io

e mar bollenti rappianati e leni. d' annunzio, iv-2-851: la melodia..

uom debba muovere / secreto a colloqui d' amore / leni su i zeffiri, la

: ella prega: un lungo alito d' avemarie / con un murmure lene. d'

d'avemarie / con un murmure lene. d' annunzio, i-118: vi trema a

ti fu guida? -un lene ritornello / d' una mia canzonetta di collegio.

di collegio. viani, 19-97: d' improvviso mia madre intonò un canto lene

volontà di pianto / l'anime invade. d' annunzio, iv-2- 443: l'

i-iii: invero, fra vecchia argenteria d' olivi e marine lontananze, beato oblìo

chiare fontane e frigide agli assetati. d' annunzio, i-719: è morto il sonno

de'monaci, 20: nella pellegrinazione d' abraam la carità fu fedelissima, in

concitato a mala ira e inutile sdegno. d' annunzio, ii-47: o sorelle,

dolce, piena di grazia. d' annunzio, ii-488: la creatura dal viso

bartolini, 15-53: i nei sono indice d' una eccessiva sensibilità. e, gli

letter. che scorre lentamente. d' annunzio, i-130: oh alfine, alfine

calori, / ma presso un rivo d' acque leni-fluenti via. = comp

vol. VIII Pag.943 - Da LENEO a LENIRE (13 risultati)

[s. v.]: spirito d' una voce, pronunziato lenemente...

caro, 5-1102: cinto il capo d' oliva, una gran tazza / in

poi colle palme il leniente sugo / d' un'amara radice. -sostant.

l'amore è comunicativo e leniente. d' annunzio, i-587: a la soave nostra

, / denso, nel dubio lume, d' un leniente oblio. lenifìcaménto

hanno bisogno di lenifìcazióne. = nome d' azione da lenificare. leniménto,

, dalla inesauribile vena del tuo affetto? d' annunzio, iv-2-824: egli sopraggiungeva talvolta

piccola amica e non si nega il lenimento d' una dattilografa all'acre solitudine d'un

lenimento d'una dattilografa all'acre solitudine d' un impiegatuccio senza ideali. pavese,

consolabili all'affìizion del suo cuore. d' annunzio, i-461: oh dite, /

lenir quegli umori crudi con l'industria d' alcuni prelati italiani. carducci, iii-3-281

che tu né sai né puoi lenir. d' annunzio, i-1000: lenisce l'arsura

, così appianandole, le inganna. d' annunzio, ii-489: qual

vol. VIII Pag.944 - Da LENITÀ a LENOCINIO (10 risultati)

liana / ed albergarvi il trillo / d' un solitario grillo. 7. smorzare

ab bandono / del profumo d' oriente. = voce dotta,

: è medicina buona lenitiva, resolutiva d' ogni dureza. crescenzi volgar., 5-24

lenitivi farmaci, che al padre, / d' amor pegno, insegnati avea chirone.

: tengono necessità [le viscere] d' essere ben spesso rinfrescate con lenitivi refrigeranti

non faccia sacca, che s'accorgeranno d' avere usato veleno in cambio di lenitivo

usato veleno in cambio di lenitivo o d' impiastro. gualdo priorato, 7-188:

principio, a perseguitare scopertamente don giovanni d' austria col non volerlo alla corte e

trice dei mali. = nome d' agente da lenire. lenizióne)

con una tale, che sotto manto d' amorosa ambasciatrice infami note di lenocinio velava

vol. VIII Pag.945 - Da LENONATO a LENTAMENTE (12 risultati)

: c'è ancora un altro contorcimento d' ira, un altro lenocinio di tenerezza.

ii-275: trovi in lui una elevatezza d' ingegno, che gli fa spregiare i

fra i molti ritratti, avendone fatto più d' uno di donne bellissime, di cui

del mestiere come da cose inutili e d' impiccio. gozzano, i-1173: era

. non appressarti, lenone imprudente. d' annunzio, ii-557: fin lo schiavo abietto

chi avria mai potuto, o guastatrice d' ogni virtù, credere, che pascendoti ampiamente

che per entro vi cadessero impaniati, d' una folta ed unita spalliera di sempre verde

purganti. cicognani, iii-2-46: tra siepi d' alloro e di lentàggine, stradicciòle boraccinose

terra, / montavi lentamente su. d' annunzio, iv-1-187: seguitava a camminare,

il moto slavo dura lentamente continuo. d' annunzio, 1-179: con quelli arnesi

ricomincia, sgelata, a gocciolare. d' annunzio, 4-ii-12: lentamente i chiarori del

. a intervalli lunghi e monotoni. d' annunzio, iv-1-881: una torre in un

vol. VIII Pag.946 - Da LENTARE a LENTE (22 risultati)

confitto con un chiodo sopra la punta d' un'asta, di maniera che ella girar

... con vimini di salcio, d' olmo. casoni, 293: l'

ancor con pargoletta destra / strinse e lentò d' un corridore il morso. baldi,

lentò il freno al cavallo, toccandolo d' una gagliarda spronata. -sostant.

[venezia] tanto piena di gente d' ogni sorte, tanto comoda d'abitanze

gente d'ogni sorte, tanto comoda d' abitanze, tanto copiosa d'agi che non

tanto comoda d'abitanze, tanto copiosa d' agi che non è luogo al mondo

/ com'or lusinghi ed or tuoni d' un dio / la voce, e or

al pianto. -indebolire (un vincolo d' amicizia o d'amore); lasciar

-indebolire (un vincolo d'amicizia o d' amore); lasciar cadere (una

cari lacci al cor di seta e d' oro / m'avvinse e giogo sì soave

20-23: or questi armati di faretra e d' archi / coraggiosi si fer contro a

», sciamava, « son filippo d' angiò »; e l'altro soprattenne il

fece stramazzare sul lastrico come morto. d' annunzio, iv-2-1081: mostrava un viso.

forca. -intr. d' annunzio, iv-2-1177: guardava di tratto in

innansa / e monta in più voler d' ommo natura, / und'el non mai

/ ma non lentossi dalla pugna. d' annunzio, iii-2-84: -o fioca

-colpisci. non lentare! / -figlia d' orso, colpisci me. son gordio

delle lenti state in molle in una zucca d' acqua, che già cominciavano a nascere

di donna, quanto sarebbe el tondo d' uno ducato o poco più. benzoni,

me, che il nego, tacciar osi d' inganno. cattaneo, iii-4-167: tradirono

palude: pianta o seme della lenticchia d' acqua; lemna.

vol. VIII Pag.947 - Da LENTE a LENTECCHIA (11 risultati)

, servendo di foglia alla superficie posteriore d' una lente di cristallo, rifletta quella

: dietro a lenti di canocchiale gli occhi d' un capitano di lungo corso.

ustoria: v. ustorio. -lente d' ingrandimento (anche semplicemente lente):

sottilissimi, visibili, massime coll'aiuto d' una lente che ingrandisce gli oggetti.

dell'arenaria, / sconvolgi 1 libri d' ore nei solai, / e tutto sia

paesaggio pareva sollevarsi e contrarsi nella lente d' aria già calda e tremolante di vapori.

[della vista] con l'uso d' una lente convessa. nievo, 277:

cannocchiale aggiungi, / e la guernita d' oro anglica lente. /...

lente / pic- cioletti ladruncoli bastardi. d' annunzio, iv-1-253: teneva incastrata nell'

giudizio o l'insorgere di particolari stati d' animo. -anche: l'influenza esercitata

sotto una data pressione, una quantità d' acqua costante. 12. disus.

vol. VIII Pag.948 - Da LENTEGGIALE a LENTICCHIA (15 risultati)

stinto, come polveroso, una specie d' eco subacquea d'interrotte musiche lontane.

come polveroso, una specie d'eco subacquea d' interrotte musiche lontane. una pena!

rigidità; cascare mollemente. d' alberti [s. v.]:

sane, ma deluse, e piene d' una lentezza quasi vegetale. borgese, 6-16

a questa pochezza e lentezza e tepidezza d' amore, la seconda al diniego della

all'esser mosso, non è pruova d' avere il punto di mezzo più lentezza e

convinto del trionfo delle sue argomentazioni. d' annunzio, iv-1-93: chinavasi sopra di lui

pena, filippo s'impose il coraggio d' assistere agli ultimi guizzi e contorcimenti del

risalendo dal fondo melmoso, rade bolle d' aria si vedono emergere e scoppiare in silenzio

trinci, 1-268: si semina [d' ottobre] il grano,...

888: nell'orto vedo i suoi solchetti d' agli,... di fave,

... primizie di lenticchie, d' altri legumi e di persichi. baldi,

passato'. pascoli, 697: era tempo d' affidar le fave / ai solchi neri

suo sandro, là, quello colle lenticchie d' oro sulle mutande, che faceva girare

il lanternone. 3. lenticchia d' acqua, lenticchia palustre o acquatica o

vol. VIII Pag.949 - Da LENTICCHIATO a LENTIGGINE (11 risultati)

. montigiano, 200 'della lenticchia d' acqua e'si trova ne gli stagni un

sparse sulla superficie delle foglie del fico d' india. sbarbaro, 1-252: di

che so'stati ner portafojo a fisarmonica d' un pecoraro de passo fortuna. lenticciuòla

paduli, palustre, acquatica: lenticchia d' acqua. mattioli [dioscoride],

arrotondata in forma di lente. d' alberti [s. v.]:

che hanno servito alla costruzione delle piramidi d' egitto. 7. meteor.

sf. bot. ant. lenticchia d' acqua. citolini, 186:

: de gli ogli bianchi e grassi d' animali / non ve ne parlo, ché

chi per capegli e chi per macchie d' occhi, / chi per levar lentigini

giacomo, i-755: aveva la faccia d' avorio tutta sparsa di minutissime lentiggini.

avorio tutta sparsa di minutissime lentiggini. d' annunzio, iv-1-128: l'altro medico era

vol. VIII Pag.950 - Da LENTIGGINOSI a LENTO (13 risultati)

ojetti, 1-93: la pera, più d' ogni altro frutto, m'induce in

compatta, con qualche lentiggine, come d' una ragazza bionda accaldata dal pieno sole.

cosparso di lentiggini. cecco d' ascoli, 947: vista dolente e lentigginosa

a poco ritornar bianca e levigata. d' annunzio, 4-i-148: stava ritta,

mirto, / di nano busso, d' odoroso nardo, / di smorta salvia,

nardo, / di smorta salvia, d' immortal lentisco / e di ristretto ramerin fogliuto

ciuffi azzurrastri dei ginepri e gli scheletri d' antiche torri ravvivano. dessi, 9-

/ intrecciasi e il lentisco, e d' ombra opaco / il corbezzolo e il bosso

2-1-258: per questa cagione usano essi d' ungersi i corpi con lentisco e grasso

man sinistra m'apparì una gente / d' anime, che movìeno i piè ver

lento lento / su per lo suol che d' ogni parte auliva. bandello, ii-1057

. galileo, 4-2-45: la tavoletta d' ebano e la palla, poste che

tuo scheletro lento in mar declina. d' annunzio, iv-1-219: rose rose

vol. VIII Pag.951 - Da LENTO a LENTO (21 risultati)

spesse, molli, a simi- glianza d' una nevata in un'aurora. quasimodo,

tarchetti, 6-ii-100: una lenta pioggia d' autunno batte nelle vetrate della mia finestra

ii tempo passava lento e monotono. d' annunzio, i-714: una suora,

appena aperta l'indolenza, / il ricordo d' un gesto, d'una sillaba,

/ il ricordo d'un gesto, d' una sillaba, / ma come d'un

d'una sillaba, / ma come d' un volo lento d'uccelli / fra

, / ma come d'un volo lento d' uccelli / fra vapori di nebbia.

, le posa una mano sul capo. d' annunzio, iv-1-23: i suoi

, 14-28: sovra tutto 'l sabbion, d' un cader lento, / piovean di

, 3-191: non solo il vecchio padre d' andra, nelle sue lente fantasticherie,

lenta a manifestarsi anche nelle ultime settimane d' aprile, era scoppiata con un rigoglio

antica fronte / qual astro ride a tawenir d' amore? / alte parole, e

nel modo lento di pronunciare avvertiva una punta d' indulgenza ironica che investiva quanto andava dicendo

, il qual poi lento e vile / d' entrar cessò nel mar degli onor'vostri

, 3-194: a dar quell'impressione d' un materiale narrativo da romanzo-fiume non era

prima lento e 'l cuore disuaso d' amare col vivo amore d'enea. petrarca

l cuore disuaso d'amare col vivo amore d' enea. petrarca, 28-58: popolo

0 dietro al sogno / de le cose d' amor se ne va lento. giunti,

pareva che il re avesse dato segno d' animo effeminato e di natura lenta e oziosa

e savia, / ma all'incirca d' ugual temperamento. leopardi, 2-178:

di flagelli, tesori di benedizione. d' annunzio, iii-2-180: signore, /

vol. VIII Pag.952 - Da LENTO a LENTO (21 risultati)

. petrarca, 12-8: e i cape'd' oro fin farsi d'argento, /

e i cape'd'oro fin farsi d' argento, / e lassar le ghirlande e

occhi indentro sarà pigro e lento. d' annunzio, ii-646: taluna [cavalla]

che rende torpidi e lenti gli umori. d' annunzio, i-713: i prigionieri assale

12. tardo di mente, d' intelligenza limitata; ottuso. latini

che non sono da neuno uso né d' alcuna utilitade. savonarola, 13-20:

: se boccia era un po'lento d' ingegno, aveva una memoria di ferro.

devo ammettere che ella fa queste mutazioni d' esseri in virtù dell'allentamento e ritiramento

arbore stesso un lento ramo / con foglie d' oro, il cui tronco è sacrato

. frugoni, i-2-191: non qui d' ombrifere / fiondi vestito / faggio m'invita

loro; / cantano al vento. d' annunzio, ii-711: teco andare vorrei

11-166: sospira [tuo corpo] d' ampliarsi in altri amplessi, / fuor dei

del suo grembo, / in fughe sue d' arcangeli sul mare, i in rapimenti

arcangeli sul mare, i in rapimenti d' esseri nel sonno. -duttile,

peso nella forma di un catino. d' annunzio, ii-661: evochi presso il nàufrago

un certo momento le venne anzi fatto d' abbassare gli occhi alla scollatura della vesta e

lento del colle / mi distendo. d' annunzio, ii-711: i colli sono

e. cecchi, 6-238: cosparsi d' una soffice e silenziosa rena d'alluvione

cosparsi d'una soffice e silenziosa rena d' alluvione, viali e sentieri svoltavano con un

non ti veggia, al lento foco / d' amor ti struggi. casti, 7-108

17-27: la voglia mi saria contenta / d' intender qual fortuna mi s'appressa:

vol. VIII Pag.953 - Da LENTO a LENZA (14 risultati)

, 5-12: perch'a lui colpi d' amor più lenti / non hanno il petto

-dolce, tenero, piacevole (uno stato d' animo). carditeci, 867:

inebbriavano, che lo rendevano insaziabile. d' annunzio, ii-634: pace hanno tutti i

del pratomagno / come se blandimento / d' amica man l'induca a sopor lento

poiché l'atroce e lenta / febbre sentii d' amor che il cuor n'afferra,

potria, silvestre diva, / far d' acre tosse o lento reuma oltraggio.

, quella ad eseguire i cui movimenti d' inspirazione ed espirazione è adoperato maggior tempo

leuto. intelligenza, 295: audivi d' un lento ben sonare. pananti,

conforto ed alimento, / ovra gentil d' amore, / a che dubbioso e lento

pregherà, e mi parea lamento, / d' un suono grave flebile solenne. carducci

161: i fari spenti e il passo d' una scòlta / girovagante in lentissimo coro

bocchelli, 2-xxiv-297: imparò all'arrivo d' essere stato processato durante la sua assenza

che portano arresti di materia e formazione d' aria mi dà tutti quegli spasimi.

aria mi dà tutti quegli spasimi. d' annunzio, v-2-91: il lentore del

vol. VIII Pag.954 - Da LENZARA a LENZUOLO (12 risultati)

spalla ed una mano al fianco. d' annunzio, ii-711: glauco di ser-

lavato molto bene, gli li- garai d' intorno al capo, che copra la terza

29-6: a simiglianza poss'io dir d' amore, / ch'aprendo i suoi con

1-86: sopra il male poni foglie d' erbe ricente e sopra le foglie una pezza

vola, / specchio de divinitate, vestito d' umanetate. angiolieri, 91-5: le

91-5: le mie fasce sì fur d' un lenzuolo, / che volgar- ment'

di salette accese, / camer'e letta d' ogni bello arnese, / lenzuoi di

gaia giovinetta / che meco dorma sotto d' un lenzuolo, / che quando trilli

bisbigli ch'è stato il rosignolo? d' annunzio, iv-1-385: le sue mani

deposto dalla croce da nicodemo e da giosef d' arimatia, e con odorifere cose involto

, iii-265: trabocchi [il vaso] d' acqua... dagli orli a

orli a fare un lenzuolo sottile attorno d' acqua, dove si possi star sotto

vol. VIII Pag.955 - Da LEO a LEONE (22 risultati)

traditore il re della gloria, accinto d' un lenzoletto, divotissimamente e con molto studio

, 2-98: come i morti lavatolo, d' un lenzolaccio li fecero una lunghissima veste

], /... / imperatrice d' ogni cortesia. fazio, iv-10-58:

dolce fiamma ardete / e del fuoco d' amor sembrate sfera. = femm

* tiene del leonardesco '. d' annunzio, iv-2-540: non v'è

barberino, iii-555: uno lioncèllo usciva d' una grotta che era in uno bosco,

bel fanciullino scherzare con un lioncèllo. d' annunzio, iii-2-336: com'ebbe / il

., iv-189: la predella dei piedi d' oro, e due bracciaiuoli da lato

quali istavano sopra quelli sei gradi, d' ogni lato. tavola ritonda, 1-367

: [l'elmo] avea uno lioncèllo d' oro per cimiero. la spagna,

, vago e snello, / nel mezo d' oro v'era un leoncello.

« ora, cattivi! ». d' annunzio, iii-1-437: è un leoncello.

magalotti, 9-2-151: abbiamo avuto d' affrica per questo serraglio... un

il leoncino di zante non degnava neppur d' uno sguardo codesta pulce che gli pizzicava l'

la vista, che m'apparve, d' un leone. boccaccio, vi-180: un

fu presentato alla maestà imperiale del soldano d' egito... più e più di

tingitana i lidi, nutrice di leoni e d' elefanti. g. del papa,

animale mostruoso,... incrocio d' un tigre e d'una leonessa.

.. incrocio d'un tigre e d' una leonessa. 2. per estens

arme, il quale sia lo lione d' oro su le tue antiche armi. g

uno cavallo di costo di fiorini 130 d' oro, coverto, e uno famiglio

un lione di perle e uno ulivo d' ariento. giov. cavalcanti, 64

vol. VIII Pag.956 - Da LEONE a LEONE (20 risultati)

fanti; / ch'in tanto al leon d' or l'artiglio e 'l morso i

: nel linguaggio biblico, il popolo d' israele, la potenza del popolo d'israele

popolo d'israele, la potenza del popolo d' israele. - per estens.:

che non conosce la propria forza. d' annunzio, iv-2-472: ah com'era bella

respingere qui, all'* albergo del leon d' oro'. ti abbraccio.

9. zool. leone argentato, d' america, di montagna: puma.

come passive gli astrologi gli dicono esser d' una triplicità. tasso, 13-13: sappi

dell'infinito ignota galaxia: / e prima d' essa cani idre leoni, / raggianti

pontificato di leone x. -leone d' oro, denaro d'oro fino come

. -leone d'oro, denaro d' oro fino come il leone: antica moneta

oro fino come il leone: antica moneta d' oro della fiandra, di inghilterra,

di borgogna, di francia. -leone d' argento: antica moneta d'argento del

francia. -leone d'argento: antica moneta d' argento del belgio. -leone morosini:

re di francia] un'altra moneta d' oro, che chiamava leoni. libro di

dei peruzzi, 365: leoni 20 d' oro... feciono pagare per lettera

x. boccardo, 2-376: lione d' oro da 14 fiorini, lire 25,

15, 34... lione d' argento, lire 6, 39.

non avesse combattuto come un leone. d' annunzio, iv-2-170: i mascalicesi si battevano

in cammino. -ricoprire la pelle d' asino con le spoglie del leone;

che cercano di ricoprire la loro pelle d' asino con le onorate spoglie del leone

vol. VIII Pag.957 - Da LEONEPARDO a LEONINO (17 risultati)

assomigliava la russia a leone con pelle d' asino. dell'asino è in lei dentro

è in lei dentro e fuori, con d' altra bestia che di leone. e

me amerei meglio il far miracoli in apparenza d' uomo simile a dio, che il

. redi, 16-iii-90: mi sovviene d' aver fatto mangiare al leone della carne d'

d'aver fatto mangiare al leone della carne d' una leonessa. c. gozzi

un'altra [colonnetta] sul dorso d' una leonessa, che allatta un leoncino.

loro cittadini. -per antonomasia. leonessa d' italia: brescia, per l'eroica

brescia la ferrea, / brescia leonessa d' italia / beverata nel sangue nemico.

del gineceo per rivestire la pelle leonina d' alcide. d'annunzio, ii-729:

rivestire la pelle leonina d'alcide. d' annunzio, ii-729: udii bramire il

da lui edificata, città leonina. d' annunzio, v- 1-857: san marco

omero bilanciando, / stié garibaldi. d' annunzio, iv-1-109: su la cerea

due voraci occhi leonini, gli occhi d' uno scita. buzzi, 1-156:

, 27-75: mentre ch'io forma fui d' ossa e di polpe / che la

fierezza leonina,... aveva uopo d' una coperta di simulazione co'superiori.

ancora e poteva stare sotto un ombrello. d' annunzio, iii-2-170: il ferito sputa

ero, nella vita, tutt'altro che d' animo leonino. serra, ii-626:

vol. VIII Pag.958 - Da LEONINO a LEOPARDEGGIARE (15 risultati)

. mamiani, 4-434: certo è d' altro lato che la pluralità dei cattolici

turberebbe quando anche fossero congiunte al regno d' italia, una o due altre delle poche

, i quali si chiamano leonini. d' annunzio, iv-2-488: un ambiguo incantesimo diffondevano

morbo elefantico..., chiamato d' alcuni leontiasi e satiriasi, vien detto leontiasi

alto mezo piede, con molte concavità d' ali. montigiano, 160:

quel che si dice, alle malie d' inamorati. c. durante, 2-254:

corsaletto è fitto di peluria / bianca, d' argento come il leontopodi.

, / e di leonza e d' altro assai fragore: / mai nessun ne

guata. benivieni, xxx-10-81: io divenni d' uom libero e sciolto / una

fatta tutta tremante, quasi dalla bevanda d' una novelle circe trasformata e mutata

in lepre, a i cenni d' una femina s'aghiaccia. marino, 322

: oh quanto meglio / torrei d' errar ignuda / tra le leonze

le leonze irate, / pascer d' ingorde tigri. n. villani, 1-395

disus. femmina del leopardo. cecco d' ascoli, 2839: da leonessa il leopardo

toma- seo]: in ogni generazione d' animale le femmine sono più piatose che

vol. VIII Pag.959 - Da LEOPARDESCO a LEPIDEZZA (21 risultati)

so che di pastore errante nell'asia, d' uom che nasce e fatica e

cicognani, 13-147: intuivo che era d' una natura attinente all'anima: e

una ragione passeggera ma per qualche cosa d' assoluto, di leopardiano. e. cecchi

viva che mai, serve a consolare d' ogni troppo leopardiana tristezza. cardarelli,

arte come altri ha ridotto le belle montagne d' italia. = deriv. dal nome

mai sì levemente al varco / d' una fugace cerva un leopardo. boccaccio

spaventano, corro rischio di precipitare. d' annunzio, iii-1-781: io cerco / il

, di ragguardevoli doti di coraggio e d' audacia. carducci, iii-3-61: ahi

... arme novella dun leopardo d' oro rampante nel campo rosso. la spagna

se 'l mio dir non erra, / d' oro nel rosso campo tre liopardi.

granduchi leopoldo i e ii. -leopoldina d' oro: pezzo aureo, del valore

aureo, del valore di 80 fiorini d' argento, emesso nel 1828. -leopoldina

dei sovrani di nome leopoldo della casa d' austria e d'asburgo-lorena e, in

nome leopoldo della casa d'austria e d' asburgo-lorena e, in partic.,

-linea leopoldina: ramo cadetto della casa d' asburgo risalente a leopoldo iii il prode

corpo delle leggi leopoldine, un quarto d' agnello coi piselli mangiato alle cascine per

quali era viva la tradizione in ogni parte d' italia come tanuccismo, giuseppismo e leopoldismo

testimonio / vende pel quarto e men d' un leopoldo. leopoldóne, sm

leopoldóne, sm. numism. moneta d' argento coniata nel 1849 dal granduca leopoldo

chiamiamo lepidezza, brio acutezza o vivacità d' ingegno. g. r. carli,

signor professore e la signora matilde furono d' una lepidezza da innamorare. tecchi,

vol. VIII Pag.960 - Da LEPIDIO a LEPORARIO (13 risultati)

che sono più atte a far ridere d' azeglio, 4-77: la lepidezza del

da don michele con una risata. d' annunzio, vi-1015: la mensa, la

facezie; avere voglia di scherzare. d' azeglio, 2-360: figurati che, da

coltivato come ortaggio, e il crescione d' acqua (lepidium latifolium), utilizzato

, i-105: mio fratello, ch'era d' un genio lepido anche con la febbre

. foscolo, gr., ii-546: d' orlando / cantò pur anco un lepido

/ e di rara facondia / e d' altre insidie fabbro, / già modulando i

ii-475: il riso sprizza da scene d' una irresistibile comicità: la preparazione è d'

d'una irresistibile comicità: la preparazione è d' un lepido gustoso e continuo.

. -malizioso, lascivo. d' annunzio, i-62: sopra l'asino venia

le labbra in modo lepidissimo dandosi l'aria d' un cono- scitor fine e profondo del

, 4-i-102: se nelle lepide / gare d' ingegno / tizio o sempronio / dà

; conosciuto con il nome di pesciolino d' argento, alligna nelle fessure dei mobili

vol. VIII Pag.961 - Da LEPORE a LEPRAIO (14 risultati)

con riferimento a un'opera letteraria o d' arte in genere). dondi

gl'ingenui lepori del conversar famigliare. d' annunzio, v-2-659: soltanto all'amicizia

, ove rappreso / poscia intorno splendea d' un vivo e chiaro / lume e d'

d'un vivo e chiaro / lume e d' un liscio e nitido lepore.

grosseggiando mostrano uno ardire di leone. d' annunzio, vi-640: ha un lungo

(e non è loppa) / ha d' aver la borsa zeppa. a.

'. = voce dell'isola d' elba, deriv. dal lat. *

. buti, 1-774: leppo è puzza d' arso unto, come quando lo fuoco

, ii-188: dove intenso esali / d' umane salme di sotterra il leppo. guerrazzi

leppo di lucignolo spento, un puzzo d' incenso svanito e d'olio cattivo che mozza

, un puzzo d'incenso svanito e d' olio cattivo che mozza il fiato.

toccarlo come / di lepra immondo, d' itterizia infetto. bresciani, 6-i-417: questo

riserar le fiere, cinti di mura d' ogn'intomo. giulio dati, 1-36:

li loro cani grossi ed i leprai poco d' innanzi al carro. = deriv

vol. VIII Pag.962 - Da LEPRAIOLO a LEPRE (5 risultati)

* lepre 'è nome sostantivo d' ambo i generi, come pongono anche

l'appuntamento in mèzzo al prato. d' annunzio, iv-2-744: -ah, ogni

membra sparsa. salvini, 3-83: spunta d' idra la testa, e 'l fulvo

magalotti, 8-290: tuttavia mi par d' aver fatto assai, ogni volta che

il vostro intelletto, vi fa creder d' aver cavato, come si dice,

vol. VIII Pag.963 - Da LEPRE a LEPTOCARDI (4 risultati)

vispo come un lepratto, quel diavoletto. d' annunzio, v-1-378: quello sguardo nero

, sm. ant. uccello leggendario d' incerta identificazione. anonimo, i-519

= etimo incerto; cfr. d' a. s. avalle (in poesie

gambe leprine e di orecchie conigliesche. d' annunzio, iv-2-244: per crudeltà della

vol. VIII Pag.964 - Da LEPTOCEFALO a LERCIO (5 risultati)

.]: 'leptòcera'... genere d' insetti dell'ordine de'coleotteri, della

marmoratus, diffusa sulle rive dei corsi d' acqua dove vola o corre fra i

.]: 'leptura'... genere d' insetti della terza sezione dell'ordine de'

queeto una giovine bella de l'amore d' un vecchio canuto, bavoso, lercio,

cavalcioni su di una seggiola zoppa. d' annunzio, v-1-591: ecco che vedo

vol. VIII Pag.965 - Da LERCIO a LESENA (12 risultati)

, 1-225: durò forse un quarto d' ora a raccontare le peripezie di quelle esplorazioni

litterati grandi e di gran fama, / d' un peccato medesmo al mondo lerci.

alla salvietta cifrata. = voce d' area centro-settentr.; cfr. genov.

o svogliata nel mangiare. d' alberti, [s. v.]

a guisa di quella squadra di piombo d' aristotile addomandata lesbia, la quale alle cose

cantor lesbìaco / spavento de'tiranni. d' annunzio, iv-1-172: s'ella avesse avuto

la lesbica lira ed i fremiti / d' alceo terribile i re non temono.

di lesbo); saffico. d' annunzio, iv-1-51: donna francesca mordeva un

reduce / a le vergini lesbie? d' annunzio, i-62: mescete, o menadi

la elegante laudomia forteguerra la illustrissima margherita d' austria; chi lascivamente, come saffo

mamiani, 1-327: cotal grecia vedea su d' una rupe / la lesboica fanciulla /

di lino incigliato. = voce d' area settentr. e centrale, dal lat

vol. VIII Pag.966 - Da LESENATO a LESIONATO (12 risultati)

2-41: il pi lastro d' angolo, a colonna con lesene, sormontato

. 2. strumento con fusto d' acciaio, affilato e rotondo, munito

si fariano scannar per un quattrino. d' azeglio, 1-256: pensavo tra me che

abbia una pallottola di cera alla grandezza d' una palla lesina, ed a poco a

ancora in uno stinco, la cicatrice d' un morso, suppurato, dei suoi

saccenti, x-i-ioi: ne'regni d' amatunta / i lesinai non alzan loro

in giorni a lesinar poco opportuni, / d' uopo mi fu ricorrere. ferd.

nella cesta, lesinando qualche quattrino. d' annunzio, v-1-666: stavamo noi davanti a

taccagneria; parsimonia esagerata. d' azeglio, 4-ii-305: credo che dobbiamo considerare

del podestà, e l'ingenua lesineria d' uno ch'era avvezzo a giocare a tresette

giocare a tresette colle signore di asolo d' un soldo la partita, rallegrò il gioco

un soldo la partita, rallegrò il gioco d' assai. zena, 1-75: [

vol. VIII Pag.967 - Da LESIONE a LESO (13 risultati)

le lesioni prodotte alla spina dalla caduta. d' annunzio, iv-1-133: ferita toracica,

dei territori de la prefata lega sue gente d' arme, cariagi et arnesi liberamente e

ii-28: dipinse a tempera... d' una tinta che dura senza lesione fino

che dura senza lesione fino al dì d' oggi. 3. fenditura,

che, se avenisse che alcuno di rettori d' essa arte... per qualunque

... la detta arte e università d' essa sia tenuta, ogni excezione rimossa

, ix-1384: stimava... d' enorme lesione al re il consentire a qualunque

de luca, 1-7-2-42: sia lecito d' ingannarsi sino alla metà del giusto prezzo,

corso alle tenere reste. cecco d' ascoli, 1087: giusto è quegli che

alcuna. lampredi, 4-91: chi pretendesse d' impedire, per quanto è nelle sue

dotta, lat. laesio -ònis, nome d' azione da laedère 'ledere'; cfr.

m. ricci, i-230: volse saltare d' una finestra... e storse

intestini non furono per nulla lesi. d' annunzio, 5-484: nel vano il mio

vol. VIII Pag.968 - Da LESSAIO a LESSICOGRAFO (11 risultati)

d' azeglio, 4-i-52: vengono spesso puniti come

braccio pei dritti lesi della umanità. d' annunzio, v-1-59: dei banditi taluni

pananti, i-145: voi dicevate d' essere solamente / per la minestra e

vegetali da conserva. = nome d' agente da lessare. lessatura (ant

uccide i cani. = nome d' azione da lessare. lessèma,

pure si veggono registrati tutti gli autori d' ogni secolo e d'ogni provincia,

registrati tutti gli autori d'ogni secolo e d' ogni provincia, senza omettere un solo

lessico manuale. moretti, ii-1063: dopo d' annunzio, e meglio di panzini [

unificato dalla lingua madre che lo contiene. d' annunzio, v-2-5: voglio dimostrare,

petrarchismo rinato, sorge il primo lessico d' una nuova poesia. = voce

: nella teoria degli insiemi, relazione d' ordine che si può stabilire in ogni

vol. VIII Pag.969 - Da LESSICOLOGIA a LESTO (8 risultati)

giorno desinare con minestra molto brodosa e d' erbe, con lesso di vitella o capretto

5-56: quest'ha bisogno, dice, d' un buon lesso. note al malmantile

malmantile, 5-56: 'egli ha bisogno d' un buon lesso '. è carne

altri passarono lestamente e senza paura. d' annunzio, iii-1-628: si avvicina lestamente

. in modo sbrigativo, superficialmente. d' annunzio, v-1-970: oggi lestamente essi affettano

smisurato, che due uomini di quelli d' oggidì non l'avrebbero potuto nemmen portare.

come critico, ha questa lestezza singolare d' ingegno e di stile. 2

, che lesto / era qual pardo e d' un leon più forte, / quasi

vol. VIII Pag.970 - Da LESTOBIOSI a LESTRIDEI (13 risultati)

i-i-12: il più lesto di tutti fu d' un volo a parigi, dove più

il gatto e spaccia- tivo, / d' una pianta in sulla vetta / rampicossi in

chiamò uno lassù; e con l'aiuto d' una fune e dei suoi falcioni cominciò

falcioni cominciò a scalare, più lesto d' un gatto stivalato. -ripetuto con

le persone di mano lesta. -lesto d' occhio: che ha lo sguardo attento

e scarso e pronto di parole quanto lesto d' occhio. -per sineddoche.

non saresti mancato a niuna festa. d' annunzio, iii-1-40: giocava con noi come

un fanciullo ebro, toccandoci con mille dita d' oro, con mille dita tiepide e

. abile, capace, destro. d' annunzio, iii-1-781: questa vostra / servente

di darle una lestissima letturina a corsa d' occhio. baldovini, 2- 108

che il piè ponesti nel giar- din d' amore, / godi or ch'hai tempo

fa le visite / già di congedo. d' azeglio, 2-476: non so se

. in quanto al suo moroso, d' un lestofante di qualità la peggiore. gobetti

vol. VIII Pag.971 - Da LESTRIGONE a LETAMATO (23 risultati)

36-9: più crudo e più fellone / d' ogni ciclope e d'ogni lestrigone.

più fellone / d'ogni ciclope e d' ogni lestrigone. berni, 48-1 (iv-143

al sole / il sangue (oimè) d' un suo figlio innocente. dolce,

di lui e dargli gl'ingiuriosi nomi d' antropofago, troglodita, lestrigone e panduro

dagli antichi descritti di gigantesca statura, d' essere stati usi di mangiare la carne

ciolle con veneno / la vita giovenil. d' annunzio, iv- 1-475: più d'

d'annunzio, iv- 1-475: più d' una volta ella aveva parlato di morte.

le schiere; / dormon i mille d' un sonno letale, / sonno di

morte, ed il ferito pere. d' annunzio, iv-1-758: quelle piccole ascelle

pur in quel semplice atto la pena d' uno sforzo contro il languore letale ove

luttuoso. battista, iv-160: sol d' infausto color manto letale / portino a'

porgi / l'udito ai carmi tuoi. d' annunzio, i-331: parvemi andar lungh'

per riconoscer l'innocenza delle donne accusate d' impudicizia. egli è vero che achielle stazio

straparola, 5-2: le scopazze furono caricate d' alcuni contadini lavoratori di terre sopra d'

d'alcuni contadini lavoratori di terre sopra d' un carro e,... fu

scopazze fatto fu alla campagna un lettamaro d' ingrassare a suo luogo e tempo il

che facevano del palcoscenico un letamaio. d' annunzio, v-1-936: difenderanno il letamaio legislativo

disfarsene in modo oltraggioso, vergognosamente. d' annunzio, iii-1-962: tu prendilo e gettalo

virgilio] era colto su le poesie d' ennio, diceva che era proprietà sua di

, 1-12: procuri [il contadino] d' aver gran fossa di letame e che

dell'autunno lo tragga fuori e procuri d' aprir la terra intorno agli ulivi e

letamata e rivoltata la terra non meno d' un piede a fondo, la metta

a la fava luogo grassissimo e letamato d' avantaggio, e che si sia arato

vol. VIII Pag.972 - Da LETAMAZIONE a LETAMINARE (12 risultati)

il letame e 'l loto si è creatura d' iddio, e non è sozzo,

strato di terra e quando questa è inzuppata d' orina si leva con il letame e

e piantandola involta in tre benderei le d' alga. -gas di letame:

fusse letame. lippi, 12-40: d' anelli e d'orecchini v'è il marame

. lippi, 12-40: d'anelli e d' orecchini v'è il marame: i

pigione, solamente per avere i letami d' i cavalli e lo sterco. mattioli

lascivia umana, ed è sentina / d' ogni immondizia e fetido letame. bruno

esecrabil stregone, / obbrobrio e letame / d' ogni abbomina- zione. f. f

fa duopo attraversare un troppo vasto letame d' oscenità e di nefandezza per rendersi assoluto

tutto è strame letame e putridame / d' intollerando puzzo, e lo fermenta / tutto

. profittò di queste anticaglie dal litame d' ennio, com'ei diceva, traendo

, non fa pro- dur frutti, d' annunzio, iv-1-801: fa più miracoli una

vol. VIII Pag.973 - Da LETAMINATO a LETARGO (18 risultati)

, 2-13: una letaminatura di letame d' animali fa intorno a sei anni la terra

delle uccelliere. = nome d' azione da letaminare. letaminazióne,

per quanto ho udito, anche nel senso d' una squisita letaminazióne, comparabile a quella

tri anni, / die quartodecimo del mexe d' avrile, / venne tra l'oche

da encefalite, da ipnotismo. -letargia d' africa: tripanosomiasi africana, malattia del

osservazione dell'achard... prova d' un modo incontrastabile esservi qualche specie di

per me un paese di tristezza e d' impazienza, e assai volte di letargia.

non trovò partito migliore se non disfarsi d' una corte e d'una schiatta di

migliore se non disfarsi d'una corte e d' una schiatta di principi infatuata delle dottrine

. bencivenni [tommaseo]: empiastro d' archigene, molto agevolissimo a guarire i

angoli degli occhi sia lor messo un poco d' acqua, nella qual sia stata infusa

allorché il freddo giunge a certo grado d' intensità, si rimane sorpresi da sonno

se l'individuo cede, rimane colpito d' apoplessia e muore. arici, ii-376:

ne stava le giornate intiere in casa d' inverno, accoccolata vicino al fuoco,

seduto al camino, in una letargica sera d' inverno. moravia, xiv-239: tutta

daniello, 724: è letargo una spezie d' infirmità che suol venire nel corpo con

lungo nelle malattie violente ed acute. d' annunzio, iv-1-946: passarono alcuni minuti,

anche i fuscelli per il mio letargo. d' annunzio, v-2-617: -dormirò -risposi,

vol. VIII Pag.974 - Da LETE a LETEO (22 risultati)

a tempo la sua facoltà vegetativa. d' annunzio, i- 259: gli

saliva, quasi il largo / respiro d' una belva; ma mille voci rotte /

/ che fe'nettuno ammirar l'ombra d' argo. buti, 3-865: 'm'

o via più chiaro di virtù che d' ostro. marino, n-170: né vietar

quel letargo strano / scotean nell'ira, d' uomini e di cose. d'annunzio

, d'uomini e di cose. d' annunzio, i-637: l'immensa ombra del

. quasimodo, in: mite letargo d' acque: / la neve cede chiari azzurri

chiari azzurri. / sono memoria / d' ogni mia ora terrena, / angelo biancospino

prolisso letargo, / che al rezo d' una pianta i rai mi chiuse, /

pericolo di restar perpetuo mancipio e drudo d' una femina e favola del volgo, se

da morire. leti, 4-439: d' una persona seppellita nel letargo dei vizi

inabissata nel letargo. calvino, 2-241: d' inverno... egli parve ridursi

che si casca in un letargo tale d' esser abbandonato dalla pietosa cura della coscienza

). buzzi, 256: romba d' ottoni e di gran casse l'atmosfera:

a raggiungere le acque di lete. d' annunzio, iii-2-241: come il labbro vorace

suo canto. o nozze, nozze / d' evadne! o freddo lete su l'

193-4: oblio ne l'alma piove / d' ogni altro dolce, e lete al

o appartiene al lete, fiume mitologico d' oltretomba, elargitore di oblio.

varco leteo, più grata riede. d' annunzio, i-347: anima, non è

l'alta che noi cercammo riva letèa d' oblìo? / regna il silenzio i luoghi

mostra / di corrente, non ruga d' aura. la fuga / delle due rive

ruscelli, / di papaveri adorni e d' elei ombrosi, / e di sangue di

vol. VIII Pag.975 - Da LETERA a LETIZIA (20 risultati)

te la morte / vinta largì. d' annunzio, iii-2-252: o mille volte adultera

letifera punta il fulminante / cignale. d' annunzio, iv-2- 719: un'ombra

, si faceva tutta tenerezza letificante. d' annunzio, 4-i-147: nell'aria bianca

core; / amor, ogni matura / d' esso ne caccia fore. scala del

dove le tenebre fanno il contrario. d' annunzio, i-395: io t'inghirlando,

bere in coppa iacintea / il sangue d' una dea, / che a 'l cuore

che la vostra imbasciata mi espose. d' annunzio, ii-545: o uomini, oggi

nella vision di iddio viverà lieto. d' annunzio, iv-2-147: era un sessuagenario

è il letificatóre pungicchiato e indispensabile d' ogni convito. = nome d'

d'ogni convito. = nome d' agente da letificare. letifìcazióne,

arte, religiosa. = nome d' azione da letificare. letifico,

all'un ridendo e all'altro inchinandosi. d' annunzio, iv- 2-156: s'indugiavano

? una allegrezza, uno gaudio sommo d' anima, ove non è nulla tristizia

, ove non è nulla tristizia; d' anima dico, perocché le bestie non

: la carità è piena di letizia e d' ogni santo diletto. dondi, 248

e mansuetudine, di grande carità e d' invitta letizia di spirito nella tribolazione e a

par., 6-119: nel commensurar d' i nostri gaggi / col merto è parte

luce: / luce intellettual, piena d' amore; / amor di vero ben,

vista anco i più degni: / d' intorno ha innumerabili immortali, / disegualmente

: il povero lorenzo è sì contento d' esser tornato a dio, che, se

vol. VIII Pag.976 - Da LETIZIA a LETIZIANTE (15 risultati)

44): io discernea una figura d' uno segnore di pauroso aspetto a chi la

: li occhi pien di letizia e d' onestate, / e '1 parlar di

. mazzini, 11-163: quando parlate d' una certa aura di letizia spirante nella

terra e fa tremar il cielo. d' annunzio, v-3-423: una sorta di

del vedervi nella celebrità di questo giorno d' ingresso passare co'segni della novella dignità

fine della comedia, consista nel ricoprimento d' alcuno scorno fatto a sé o a

a sé o a persone care o d' alcuna vergogna che altri non credeva potere

gloria di ierusalem, tu la letizia d' israel, tu l'onore del popolo nostro

antico orgoglio corre irato, / e pien d' invidia al procelloso regno; / così

risuona come un allegro riso di fanciulle. d' annunzio, iv-1-103: la primavera romana

piene di letizia, di dolceza e d' ogni suavità. b. giambullari, 2-7

, 16-20: per tanti rivi s'empie d' allegrezza / la mente mia, che

di letizia: applaudire. f. d' ambra, 81: la commedia / è

sue parole e viste significhino allegrezza. d' annunzio, i-430: eran l'ore

e letizia, o vero giocondità d' animo,... fa che l'

vol. VIII Pag.977 - Da LETIZIARE a LETTERA (14 risultati)

pietoso ufficio e ben gradito mi stimo d' adoperare. buonarroti il giovane, i-221

e gli altre chiamate / private fuòr d' ogne bene letizio. = deriv.

liburnio, 3-95: al troncone d' un pino con la schiena appoggiatosi,

ordini, capitati a'plenipotenziari francesi, d' insistere focosamente in prò della persona e

zazzera. leggenda di s. guglielmo d' oringa volgar., xxi-1208: con grande

, nel corpo, di perle, d' intrecci, di mostri aggrovigliati. -lettera

carne nato / / che sia degno d' avere, / né quasi di vedere /

ch'io vi mostro / in lettere d' incostro. dante, purg., 12-

gente, portava nel sopravesta sua lèttore d' ariento nel petto. boiardo, 1-29-

che è scritto tutto intorno a littre d' oro. cieco, 25-40: dimmi a

castiglione, 665: in essi [denti d' avorio] era scritto con lettere africane

non se ne formerà già mai il poema d' omero. leggi, bandi e ordini

le lettere / dell'alfabeto, un po'd' astronomia / perfino. montale, 1-83

* anonimo, i-629: lo dio d' amor, in ciò ben dicer posso

vol. VIII Pag.978 - Da LETTERA a LETTERA (10 risultati)

queste tre littere sole / mia vita d' ogni ben si spoglia e priva, /

va', e scrivi in carte antiche, d' una lettera che paia antica quanto puoi

paia antica quanto puoi, un testamento d' uno ch'ebbe nome teopento. boccaccio

le iniziali colorite a ogni terzina e fregiate d' oro e d'azzurro in cima dei

a ogni terzina e fregiate d'oro e d' azzurro in cima dei canti,.

'somma teologica * di s. tomaso d' aquino). -lettera di tallone:

le lettere da capo a piede. d' alberti, i-i-xvi: fino a questo momento

tacque '. vocabolario della reale accademia d' italia, xii: l'n

è a lettera, ed è grande d' intendimento. s. agostino volgar.,

, vogliono costringere gli adulti a un cibo d' infanti che gli adulti respingono. papini