ho per uso / di fermar, d' arrestar, d'incaparrare / per opra di
/ di fermar, d'arrestar, d' incaparrare / per opra di palmata,
si possino presentare da chi vuol dire d' incompetenza; né meno si possino accettare
interstizi, con errori di fabbricazione, fatto d' una materia di pessima qualità da un
materia inidonea mi portavano quell'evidenza fulminea d' essere un meccanismo. = comp
esperienze fatte in pisa dal fracassati, d' iniettare diversi liquori nelle vene dei cani viventi
a. cocchi, 8-258: d' alcune acque prese a passare ed usitate
in una specie il seme dell'altra. d' annunzio, iv-2-380: in quella pelle
iene, iniettasse della stricnina nelle carni d' un asino morto. -figur.
lo più con valore iperbolico: acceso d' ira, di furore. tarchetti,
ora iniettati di sangue e feroci. d' annunzio, iv-1-120: i suoi occhi iniettati
e dilatati avevano ora l'atrocità di quelli d' una fiera. pratolini, 2-63:
infermiere, buon iniettatóre. = nome d' agente da iniettare. iniettivo,
vapore: dispositivo usato per l'alimentazione d' acqua delle caldaie, in cui il fluido
attraverso cui il combustibile spinto dalla pompa d' iniezione è immesso nell'interno del cilindro
antonio gli avesse posta davanti una insalatuccia d' erbe, di fiori e di frutti,
quattro vie in croce, e fra ciascuna d' esse un quadroncello di terra colle sue
portarono in tavola una grande insalatiera ricolma d' una fresca e crocchiante insalata dalle larghe
2. sport. trofeo tennistico d' argento della « coppa davis » a
della « coppa davis » a forma d' insalatiera. 3. insalatiera verde:
mattina un piatto di sdegno, una pignata d' ira, un canestro di furia,
. tecchi, 15-20: ecco l'insalatina d' ogni mese,... ricca
la medesima nota. = nome d' agente da insalare. insalatura,
cervello non s'insaldavano colla fragile commettitura d' un innesto ma colle mille barbe d'
d'un innesto ma colle mille barbe d' una radice quercina, cresciuta lentamente.
della grande finestra, e di sulle bacchette d' ottone quel lieve grazioso dondolìo nell'aria
stile sempre insaldato e ritto e tutto d' un pezzo. insaldatura, sf
, i-523: le insaldatore han chiesto d' esser garantite dell'aumento di otto soldi al
sul loro guadagno. = nome d' agente da insaldare2. insaldatura1,
stopposa schiera, / e ballarono al suon d' una stadera. = denom.
traverso longhette e sottili: mettili alquanto d' aceto, sale, oglio e spezie,
hanno infestato i bestiami di varie parti d' italia, il cacio non è mai stato
, un milione e più di lavoratori o d' agricoltori patisce letteralmente la fame: non
sercambi, i-327: vedendo ciò lo re d' ungaria, volendo mectere in campo i
ci dicono che non abbiamo cuore. d' annunzio, iv-1-401: conobbi che tenevo
una povera creatura inferma, profondamente alterata d' infermità, con i nervi indeboliti,
xxi-470: i poveri, mentre che desiderano d' essere appareggiati ai ricchi, sostengono insanabile
appareggiati ai ricchi, sostengono insanabile rabbia d' invidia e di passione che gli fa smaniare
brama insanabile che invano / felicità richiede. d' annunzio, ii-234: quelle miserie e
ministero è insanabile e deve essere rilevata d' ufficio. = voce dotta,
padre celestiale, / per lor guardar d' ogne male, / el figliuolo a te
.. sanza insanguinarle, se non d' insensibile insanguinaménto delle vene capillare. l
/ vide patròclo insanguinar la via, / d' uccider chi l'uccise non fu
, 1-635: e avresti core / d' insanguinar la destra in chi ti porge /
, 5-264: mutossi inopinatamente lo stato d' europa, quel dell'africa turbossi, le
nessun artiglio / o di silvestre o d' animal pennuto / insanguinossi in mandra o tra
difenderci, e non osi ferirci per tema d' insanguinarsi. -farsi sanguinare,
: le par atto vile a insanguinarsi / d' un uom senza arme e di sì
.. non mancano mai le occasioni d' insanguinarsi. 6. intr. anche
alfonso e un luigi estensi a pena / d' un pel segnata mostreran la guancia,
giovinetto robusto di corpo, et audace d' aspetto, come intento alla caccia, con
ricovero, di strida / empieva e d' urli delle selve gli antri. d'
d'urli delle selve gli antri. d' annunzio, iv-1-701: la povera bestiola,
forse omicida; ma pur mi veggo insanguinato d' un omicidio. manzoni, pr.
sanguigni; punteggiato di rosso. d' annunzio, i-843: il sole tra'vapori
8-45: nel mezzo del greto una lista d' acqua fiammeggia furiosamente insanguinata dal tramonto.
. / come fu 'l primo non d' insania voto. s. bernardino da siena
il giovane, 9-42: la cura d' altri mali, / insanie abituate, o
, che un uomo affetto una volta d' insania, non guarisce radicalmente mai.
forze a dio, di bestemmiarlo e d' avvilirlo. guicciardini, v-297: moltiplicarono
difetto di meglio, vorrebbero ripetere fin d' ora il malaugurato convegno del 5 marzo
. pallavicino, 1-375: né alcuna insania d' ateismo giunse mai ad acchetare i latrati
unzioni. 4. esasperata passione d' amore. poliziano, st.,
, né l'altra pace, / d' ambo le menti offusca ornai l'insania,
-invasamento mistico, fervore religioso. d' annunzio, iv-2-666: come la torma invasa
mezzo di formar sistema della sceleraggine e d' insanire con gl'infelici. codèmo, 118
la madre che dal dolore insaniva. d' annunzio, iii-2-170: è ferito alla
, per amore insanito, si provò d' avere la pulcella eccellente di forma per
: la sua canzone narrava... d' un re insanito per un filtro malvagio
, all'osteria / gridando a guisa d' uom che fussi insano. buonarroti il
figlia di onesta madre e madre famosa d' insanissima prole. batacchi, 2-223:
poco a poco / ambo si fer d' atroce sdegno insani. monti, x-4-226:
/ colui che ha in testa un'anarchia d' idee. e. cecchi,
avanti, / con le mostose chiome / d' ellere e di corimbi inghirlandate.
griffone in disparte accolto in atto / d' uom di dolore e di vergogna insano.
nel primigenio fango animandolo / la forza d' insano leone. 2. per
il cor nel petto / e mia mente d' amor divenne insana. g. visconti
. forteguerri, 12-55: ella, già d' al- fonso insana, / non le
1-158: appio, che fai? d' amor tu insano? -appassionato, delirante
che il sangue innocente sgorghi da più d' un seno, / sagrifica gli eroi al
insensati e meno iniqui eran, più d' una volta, per la resistenza delle
/... / e cagion d' ira ingiusta e di vendetta, /
esposta / ti veggo tanto agl'impeti d' amore, / di mia vecchiezza io
; / e, tardi allor pentito / d' aver creduto all'elemento insano, /
fuggitivi onori. fagiuoli, viii-147: d' avversi colpi la fortuna insana / diedegli
la fortuna insana / diedegli ben più d' un feroce assalto, / e sempre ei
insaponamento di gorgia, ma qualche poco d' accento chia- nino o aretino.
lavare col sapone che che sia. d' annunzio, iv-2-1194: nel piccolo giardino
ci veniva e aveva in animo / d' insaponarvi il capo con le frombole? n
con i soldi alla mano, una insaponata d' urgenza e una passata di rasoio!
un piccolo cannelletto, manda fuori globi d' acqua insaponata. g. del
. insaponatura, sf. operazione d' insaponare, d'insaponarsi; il sapone
, sf. operazione d'insaponare, d' insaponarsi; il sapone stesso; strato di
onde meglio al fantaccino il getto / d' acqua avvicini e d'anice insapori.
il getto / d'acqua avvicini e d' anice insapori. 2. per estens
. impregnare di odori, profumare. d' annunzio, iv-2-965: la magnolia..
: primavera t'insapora / l'aria d' odori: schiudi la finestra.
-inebriare, stordire di profumi. d' annunzio, v-2-306: nel gran fieno maggese
moglie, a me, mi caricava d' insulti; col dottor loero, invece,
par., 31-9: sì come schiera d' ape che s'infiora / una fiata
s'insapora, il maturo ricuocesi. d' annunzio, ii-682: sola è rossa
odore o profumo; profumarsi. d' annunzio, ii-746: dell'agrore salmastro s'
: la signora vittoria... mostra d' esser inanimata a fargli qualch'insapore.
giovi quanto il calor dell'affetto. d' annunzio, i-188: una matura oliva
la focaccia da portarsi lassù: impastata d' olio, insaporita di salvia. montale,
anguillara, 4-389: verso il mar d' etiopia ardito passa, / dove il
colla calce,... poco dopo d' essere stato tocco dall'acqua s'insassa
tale decrescimento, saremmo tutti senza dramma d' ingegno, inasiniti, imbrutiti e poco
cesarotti, 1-vii-13: oh! d' omaggi del paro e di ricchezze /
che non può essere ben saturata d' altra sostanza. = voce dotta
, /... / e d' encesto non cura né de strupo, /
aggira sopra il suo pernio naturale. d' annunzio, ii-1025: o carso dalle bocche
: /... / torpor d' àttimi lascivi / fra lo spirito e il
, ii-23: con quello ch'è superbo d' occhi e insaziabil di cuore, con
da un padrone, detto pubblico, animale d' infinite teste, padrone insaziabile, indiscreto
e col quale non si è mai sicuri d' indovinarla. tommaseo, 15-224: la
uomo sprezzante, insaziabile di encomii. d' annunzio, iii-1-701: l'amante la
chiuso po'da l'ultim'ore, / d' un più volte arso un insaziabil foco
sete di piaceri, di ricchezze, d' onori terreni. f. f. frugoni
io fossi dotato di una memoria e d' un ingegno poco comune,...
accontentarsi delle ragioni che si palpano. d' annunzio, iv-1-253: possedeva una carne
iv-1-253: possedeva una carne bianca, d' una bianchezza opaca e profonda, una
ercole avrebbe potuto compiere la sua impresa d' amore, la sua tredicesima fatica,
rimproverava seneca de'suoi tempi a'golosi d' aver più fame che ventre, per
biringuccio, 3-2: a un lavatoio d' acqua corrente, con tagliere o navicella
ricordati, 1-114: la casa antica d' apollo, col lavatorio. algarotti,
a gara i panni alto cianciando. d' annunzio, iv-2-249: uscirono su la
: ciarlare. varchi, 2-52: d' una donna dicesi: ella fa come la
fuori lava in un vaso quasi pien d' acqua. 3. zool.
per il gas illuminante. = nome d' agente da lavare; il femm. lavatrice
per chiarificare l'olio. si riempie d' olio la quarta parte di un recipiente di
g. villani, 11-26: gittando abbondanza d' acqua ritenuta, oltre all'usato modo
. b. giambullari, 1-63: hanno d' intorno... / sai gemma
l'indicii con poca lavatura, si fusse d' accordo andato a porre in prigione,
scherz. lavanda dei piedi. d' azeglio, 2-85: polissena era in agitazione
la cui lavazióne non è ad alcuno concesso d' entrare nel regno del cielo. giuseppe
/ tant'alte corna e fiamme hanno d' intorno; / ed a due vacche
linati, 8-32: quanto ha famiglia d' ori, rami, stoviglie, lavéggio è
a gias due laveggi e due coppe d' argento scolpite di certe figure. simintendi,
la vittoria i lavezzi, in altri pelli d' agnello. pascoli, 696: «
parimente gli embrici da coprire le case d' una pietra bianca e molto facile da
lavaggio. come vedete, il velo d' acqua, proiettato su questi piani inclinati
basse sopra piccole ruote basse, tutte d' un pezzo. guglielmotti, 472
1-239: mi sveglia lo schianto pauroso d' una granata e faccio giusto a tempo
un fastello / cascò per le lavine. d' annunzio, iv-2-1070: il nemico mirava
nell'acqua. 2. processo d' incisione che si effettua lavando la lastra
s. v.]: 'lavoraccio', d' affare, in genere, o imbrogliato
chiavari, prendono a fare il lavorìo d' altri maestri d'essa arte. s.
a fare il lavorìo d'altri maestri d' essa arte. s. bernardino da
al maestro tommaso, perché lo curi d' alcuno difetto. naddo, i-53: i
anzia, il tuo abrocome, lavorante d' arte sciagurata. carducci, iii-7-118: folla
: per accrescere nella classe questo numero d' utili lavoratori... basterà maneggiar con
intorno al giudizioso maneggio dei due contratti d' affittanza e di lavorènza de'beni.
poi la rifondarno / sovra 'l cener che d' attila rimase / avrebber fatto lavorare indarno
senza far nulla, che a lavorare. d' annunzio, iv1- 516: lavorare,
, 1-193: mandollo a lavorare negli orti d' una sua villa. pavese, 22
ii-749: lavorò eccellentemente... d' incavo, per ismalti e per niello.
... lavorar di cavo, lavorar d' intaglio, e... lavorar
, e sedette vicino all'uscio lavorando d' ago intorno a certe camicie e canterellando
questo mondo, e non resta mai d' affaticarsi, perché va caendo luogo ove si
bartoli, 2-2-142: ben assai che lavorar d' accortezza e di presenti e di prieghi
lavorar una zecca. f. d' ambra, 64: la chiave è tutta
folli e altri edifici fatti lavorare per forze d' acqua. tommaseo [s.
fin che la rabbia con costui lavora. d' azeglio, 6-558: ben appariva quali
1-11: detto scultore lavorava una sepoltura d' uno cardinale. ariosto, 29-19: ad
ariosto, 29-19: ad issabella il re d' algier scongiuri / di non la molestar
: che poteva sperarsi da uomini divoratori d' uomini, privi d'ogni altro ingegno
da uomini divoratori d'uomini, privi d' ogni altro ingegno che da lavorar veleni
gran colpi un ferro sopra l'ancudine. d' este, 58: terminati che furono
ancora è scabro e rude, / e d' uopo è lavorarsi con dolcezza. rosmini
il campo cavando la terra, peso d' oro truovi nascosto, questo per caso
, 3-33: dilettansi [i mori] d' esser lavorati dintorno cavando e letaminando.
e gli altri generi misti di storia e d' invenzione. montanelli, ii-19-26: non
volgari] vi son considerate come opera d' arte vera, datrice di vera gloria
ii-961: quante dediche aveva egli [d' annunzio] stilato, anzi finemente lavorato
lavorare e non altro, non esce mai d' un ventaglio spen manuca,
si lavora, mandi nacchiato e d' una vesticciuola di ser ermisino.
: le opere della provstrane, malate d' ideali, con la coscienza sconvolta dai
di terra lavoratia che lavorerà, sua o d' altri, o farà lavorare a sua
lavoratio venne a contesa col festivo, dicendo d' esser egli pieno di travagli e fatiche
bianchissimi marmi e rossi e neri e d' altri diversi colori tutta infino alla sommità maestrevolmente
: per stanze reali un paramento / d' oro e di seta, in fiandra lavorato
l'uno era di auricalco, l'altro d' argento ed il terzo di finissimo oro
lavorate gentilissimamente e le calze bianche e d' oro. vasari, ii- 235
e una logora iscrizione alla buona memoria d' una schiava conservasi nel museo lapidario della
/ poi torna i bovi a stimolar. d' annunzio, iii-2-310: per te,
doni di cera lavorata e di confetti d' ogni ragione in gran quantità. bandi
91: egli è situato nel mezzo d' un bellissimo piano dimestico e adorno di
guazza. bocchelli, 1-ii-459: un gruppo d' uomini, facendo forza ai raggi delle
riccamente / di seta bianca lavorata e d' oro, / sì che due corna pareva
, / sì che due corna pareva d' un toro. galloni, 92: io
1-217: uno velo di seta, lavorato d' oro bello, per coprire la patena
meticolosa (un dipinto, un'opera d' arte). - anche: lambiccato.
più lunga durata. -sostant. d' alberti [s. v.]:
pennello, e un fonte o privo d' umore o pieno d'acque corrotte.
un fonte o privo d'umore o pieno d' acque corrotte. 6. ideato
: ma non verrebbe nemmeno in mente d' usarla, parlando delle sue liriche veramente
li muri di quel palagio erano lavorati d' oro dentro e di fuori. cammelli,
panno azzurro, che io non supponevo d' un azzurro così azzurro, nelle mostrine
dalla sorte, senza colore -appena terra d' ombra e nero -sotto un cielo che
perfezione... ne parlavano come d' un'anima lavorata dalla mano di dio
lavorata dalla mano di dio a disegno d' una più che ordinaria santità. bocalosi,
altra pena che nel restare essi meno perfetti d' un altro cittadino e meno lavorati,
volendo fare lor danno, trovò modo d' avere di molte volpi, e a catuna
: italia, terra antica, possente d' arme e ricca di terra lavoratola.
di levare, omni dì lavoratolo, coiame d' aqua calda.
e dipintore, / di veggi e d' arke facitore, / mastro di petre e
zoppicatori: / per pettorali forti reste d' agli. bibbia volgar., i-36:
una giovinetta assai bella, forse figliuola d' alcuno de'lavoratori della contrada, la
di nuovo la terra sulle radici. d' annunzio, iv-1-993: la...
e lavoratori di seta e di sendada e d' oro ed ariento filato. salvini,
gli altri titoli fu venerata con quello d' ergane, cioè di lavoratrice o di dea
questa punteggiatura; ma affettando troppa uniformità d' armonia, ha così effeminato il suono de'
sia impiegato o scrittore. quasi a modo d' agg. 'è lavoratore '.
, paola, la conosci? è d' oro. è già di casa, e
; nel mezzo, in qualche pozza d' acqua superstite, una schiera d'elefanti
pozza d'acqua superstite, una schiera d' elefanti lavoratori tenta invano il bagno quotidiano.
, quali / praticate la corte, d' uccellare / l'oste e 'l lavoratore.
podere; ed a buon lavoratore, d' uno se n'ha due. proverbi toscani
, 30: lavoratore buono, d' un podere buono ne fa due;
laborator -oris 'lavoratore ', nome d' agente da laboràre 'lavorare, affaticarsi,
. lavorazione, manifattura, fabbricazione. d' alberti [s. v.]:
loro lavorazione, rimane sempre come la traccia d' un procedimento geometrico: torniture, levigazioni
credito,... sembra che d' altrettanto vada scemando la pazienza, sobrietà
quarzo, materie plastiche) nei pezzi d' ottica (lenti, prismi, ecc
terminare il romanzo: * un inganno d' amore 'da tanto tempo in lavorazione andai
lavoro '(frontone), nome d' azione da laboràre; per il passaggio dalla
m'ha morto e destrutto, / d' onne mio lavoréccio me fo perdir lo frutto
tempo); lavorativo. giornale d' italia, xl-141: per formar un calcolo
arte, cioè lanaiouoli, tignitori d' ogne colore e condizione, e
: era vicina alle sue lavorerie. d' alberti [s. v.]:
a quella del pulito, che finisce d' abbattervi le più picciole disuguaglianze. botta
e vedrete allora le più gigantesche lavorerie d' ogni specie effettuate. -per estens
. le forze materiali che ci troviamo d' intorno sono i nostri stromenti di lavoro.
alcuni belli spazi per fare alcuni lavoretti d' oro. cellini, 1-51 (i33
: sconfìttomi la bottega, trovò assai lavoretti d' oro e d'argento. carducci
trovò assai lavoretti d'oro e d' argento. carducci, ii-2-46: potrebbe vedere
che grazia facevi / non sai, d' antichi temi, / ogni tuo lavoretto.
. statuto della società del padule d' orgia, 133: statuto et ordinato è
ver comprar volesse pastura nel padule d' orgia,... la quale non
e prese molte gioie e lavorieri tutti d' oro a maraviglia lavorati, da salerno
di anastasio, vi truova innumerabili lavorieri d' oro e d'argento così lodati, che
vi truova innumerabili lavorieri d'oro e d' argento così lodati, che almen si
almen si può credere che avessero qualche pregio d' eccellenza, come immagini di santi,
del lavoriero, che è lo specchio d' acqua dove anguille e muggini vanno a incunearsi
. l. pascoli, i-23: più d' un anno stette sempre in sua compagnia
. iiij, che cci soprapagoe d' anno per laurio di nostre vingne, che
bencivenni de dare... sei fiorini d' oro per ispesa del laurio da santo
© di natura che insieme è misterio d' amore. a. cattaneo, i-299
, 1-5: il lavorio e le manifatture d' ogni arte e mestiero montò oltre al
ne le loro magioni faceano magnifici lavorìi d' oro e di pietre e d'artificio,
magnifici lavorìi d'oro e di pietre e d' artificio, acciò che quelli che le
si pose a sedere per venderlo all'uscio d' una casa dirimpetto d'uno ricco uomo
venderlo all'uscio d'una casa dirimpetto d' uno ricco uomo infermo. boccaccio, dee
li ricchi e nobili e delicati lavorìi d' ogni ragione, che se tu avessi i
, xv-336: fecegli fare moltissimi lavorìi d' oro; fra gli altri lavorìi fé una
; fra gli altri lavorìi fé una tavola d' oro, la quale, con ogni
per una fedita che gli fue data d' uno pezzo delle dette sediora, cadde
... uno mantello con lavorìi d' oro e due freni d'oro. bibbia
con lavorìi d'oro e due freni d' oro. bibbia volgar., iii-341:
gigli. canaldo, 79: era d' oro il lavorio, non osando quel bambolo
la copia di drappi semplici e con lavorio d' oro e d'argento che si consuma
drappi semplici e con lavorio d'oro e d' argento che si consuma dentro lo stesso
. -acconciatura molto elaborata. d' annunzio, v-1-1057: essi non osano neppure
suo]. 8. tecnica d' esecuzione, fattura; procedimento e metodo
oggetto in vero maraviglioso per lo tabemacol d' argento, in forma di gabinetto, con
da più picciole notizie insiem raccolte fa d' uopo di formar la gran tela di
velia un lavorìo complicato: rincrescimento ingenuo d' essere senza punta istruzione, sentirsi per
austria... ha istituiti corsi d' albanese nelle scuole militari,...
... ma insidiati dal sospetto d' esser stati carpiti, estorti dall'astuzia di
, a mio giudizio, un lavorìo d' infiammazione non indifferente, che avrebbe potuto
con facilità degenerare in flemmone settico. d' annunzio, iv-1-590: la contemplavo quasi sperando
al quale si sta lavorando; opera d' artigianato; manufatto. mazzeo di
uno muro e l'altro ch'è sopra d' esse con lavoro di legname. cellini
b. corsini, 9-23: quan- d' ecco ad isparare e questo e quello /
gli arabeschi, tutto di ottimo disegno. d' este, 100: contento il canova
pascoli, i-411: rileggiamo nel proemio d' uno dei suoi [di carducci]
[di carducci] ultimi lavori, d' un lavoro che altri può chiamare di compilazione
il mangiar del re portavono in vasi d' oro di finissimi pannilini coperti, e i
tutti trapunti e lavorati di seta e d' oro e bellissimi lavori. tasso,
lavoro / di porpora risplende intesta e d' oro. tassoni, 8-48: gli
del foro. 2. tecnica d' esecuzione, fattura. -anche: abilità
cittadi e regni / e palagi abitar d' alto lavoro / e servi intorno aver d'
d'alto lavoro / e servi intorno aver d' imperio degni. tasso, 10-63:
marmi io taccio e l'oro / meravigoiosi d' arte e di lavoro. b.
chie le pendean lucenti / di smalto e d' or due piccoli serpenti. siri,
; condé... regalò all'arciduca d' una scimitarra di lavoro turchesco di singoiar
prima a mia madre, una scatola d' oro di francia, in cui vedevasi superata
la materia, ed a me una ripetizione d' oro egualmente, di celebre autore.
giovin donna s'adagiava al dosso / d' un'alta sella di fino lavoro. ungaretti
... i e che fa d' esse tal volta tanaglie, / dinne s'
, invidiato finora, guardato con invidia. d' annunzio, v-1-597: sì, oggi
, 343: dove nel dolce tempo / d' infanzia / poche vedevo sperse / arrampicate
collina, / sorgeva un borgo fervente d' umano / lavoro. michelstaedter, 872
linguaggio legislativo, prestatore di lavoro o d' opera) alle dipendenze e a favore di
la lor condizione... sarà d' introdurre fra loro l'esercizio di quei lavori
potessi farti un'idea della mia vita d' impiegato, bramerei che tu sapessi che ho
ho otto ore al giorno di lavori d' ufficio pesantissimi. b. croce,
per ottener una comoda navigazione, praticabile d' ogni tempo dall'al- zaie, a
una sortita parziale per disturbare un lavoro d' assedio. misasi, 7-i- 215
del genio, avrebbe diretto i lavori d' assedio. -lavoro marziale: v.
applicazione di una forza lungo la retta d' azione. -lavoro indicato: nelle macchine
. cecchi, 6-390: vidi la supplica d' una poveretta cui il figliuolo era morto
parco, parola secca, umanità spoglia d' affettazione 4 sui lavori '. 20
signore che prende così per gaia il lavoruzzo d' un gioielliere per riporlo nel suo gazofilacio
sui giornali e giornaletti politici e drammatici d' italia, saggi critici degni di essere firmati
vano a sorgere i sette colli. d' annunzio, iv-1-719: mentre scendevano
. alamanni, 4-2-8: chi scrive d' amor, chi canta in rima
restino indietro, e si muovono di più d' una lazione, eccettuata la prima sfera
colore azzurro come il lapislazzuli. d' annunzio, v-2-35: anche le colline,
che richiederebbero un ben lungo trattato d' architettura idrometrica. = connesso col
di carri, dove di gente. d' annunzio, iv-2-300: verso il tramonto,
scirocco portava fin sù alle prime case d' assisi. 2. luogo di
brescia. baretti, 3-32: il lazzaretto d' ancona è un edifizio...
di tanti mosconotti, che s'aggiran d' intorno a que'rosai di pesto, che
pensieri. -luogo di segregazione, d' emarginazione. d'annunzio, v-1-625:
-luogo di segregazione, d'emarginazione. d' annunzio, v-1-625: i giusti, quei
. 6. condizione, situazione d' isolamento, d'emarginazione o, anche
6. condizione, situazione d'isolamento, d' emarginazione o, anche, di dimenticanza
manderò gittato in scagliola candidissima la copia d' un mio busto regalatomi da un artefice
'parere un s. lazzero 'dicesi d' uomo piagato. dicono 'esser pieno
napoli alli otto dello stesso mese, d' alcuni dalla più mendica plebe chiamati lazari,
strazzaruolo, uomo sfacciato e torbido, e d' alcun altro che non sapeva come più
, abottinando travi e tavoloni e legname d' ogni ragione; ma non s'avventaron
sulla bocca di un popolano, nello stile d' oggi: -a che cosa sono
. francesco di sales; semplice ma d' una squisita eleganza; generosa titania avvinta
del cognato e specialmente della regina. d' annunzio, iv-1-36: poeta fu luigi,
che ha dato la forma morale allo spirito d' intra- presa capitalistica e la concezione passiva
81: questa avanguerra di fogli e d' inchiostri che ci tocca da sei mesi
venga a morte, / e ci par d' aver gran sorte, / se s'
e lazzcruole / e di mele francesche e d' ap- piuole. note al malmantile,
e dritti in giù / vibra i raggi d' agosto alla metà, / la cicala
un chiaro lazzeruolo o un fico tutto ricco d' aurora. 2. frutto di
199: il granduca intanto, che sperava d' aver a vedere qualche bel lazzo,
, non già fatti a caso, / d' aver così tutto il sapere infuso,
nobili dame, purché avessero la virtù d' increspare al sorriso le regali labbra. pirandello
bucate; i pagliacci / se la fanno d' eroi sulla ribalta. saba, 166
, ogni inezia basta: i lazzi d' una scimia, i bisticci d'uno
i lazzi d'una scimia, i bisticci d' uno stenterello, l'aria invasata d'
d'uno stenterello, l'aria invasata d' un poetino, i titoli accademici di
folte di lazzi cornioli i borri / e d' avellane. d'annunzio, ii-725:
cornioli i borri / e d'avellane. d' annunzio, ii-725: ora scende da
che non di nuova cittadinanza, ma d' antica vantavasi. lanzi, iii-84: nel
fede è perduto in terra. cielo d' alcamo, 70: menami a lo mosteri
/ sbuffano il vento dalle calde nari. d' annunzio, i-878: le barbariche strofe
al tempo che passaro i mori / d' africa il mare. caro, 4-90
quiete i stanze, e le vie d' intorno, / al tuo perpetuo canto.
/ è sacro il tempio, e son d' amor sorelle. carducci, 818
818: le ville e il verde piano d' argentei / fiumi rigato contempla aerea,
/ fanno a tarme andare il loco. d' annunzio, i-317: parlan, fra
/ collere a questo bastion di scogli. d' annunzio, ii-336: tutte le vèrtebre
carducci, 872: oh solitaria casa / d' aiaccio, / cui verdi e grandi
l'aquila passa nera e solitaria. d' annunzio, i-858: violacee tonde ne 'l
violacee tonde ne 'l ve- spero fosco d' autunno / irrompono mugghiando per le deserte
... prevalse per alcuni mesi. d' annunzio, i-914: il capitan galante
, / parole di dolore, accenti d' ira, / voci alte e fioche e
volte, e sempre in diversa immagine or d' animali or d'uomini contrafatti. manzoni
in diversa immagine or d'animali or d' uomini contrafatti. manzoni, pr. sp
viltade / v'ha tolto il senno? d' annunzio, ii-645: su le lame
e il mattino era di rose e d' oro. c. e. gadda,
della poesia latina. ojetti [in d' annunzio, il-xm]: questo libro per
la vetta dell'opera poetica di gabriele d' annunzio... a chi non ha
la loro origine da rocce cornee. d' annunzio, i-108: le orchidee salivano
e la forza / de'bei giovenchi. d' annunzio, i-824: ignudo le membra
notti, / membrando i fidati colloqui d' amor. 13. introduce una
giuramento o di esecrazione. cielo d' alcamo, 118: i * a le
aretino, vi-298: -dimmi: i cento d' oro e la gioia ti è suta
, 4-i-157: viva le maschere / d' ogni paese, / le imposizioni e l'
saluta e mesce lo scintillante vino. d' annunzio, ii-647: ecco le vele etnische
la chioma altera. tassoni, 10-70: d' una giubba azzurrina ornata d'oro /
10-70: d'una giubba azzurrina ornata d' oro / quindi ei la veste, e
, / santa del suo patir. d' annunzio, iv-1-8: le nudò il polso
le passava intorno al viso piovendole dal giro d' un pesante cappello. -con raddoppiamento
rincontro, quel ch'io le dissi d' un mio antico pensiero. i. andreini
che girando correva tanto ratta, / che d' ogne posa mi parea indegna; /
venti. card-ucci, 430: fioccano d' un cader lento le fronde / gialle
asconde / paion di vita stanche. d' annunzio, iv-1-92: ci sono bocche
sono bocche di donna le quali paiono accendere d' amore 11 respiro che le apre.
. le invermigli un sangue ricco più d' una porpora o le geli un pallor d'
d'una porpora o le geli un pallor d' agonia, le illumini la bontà d'
d'agonia, le illumini la bontà d' un consenso o le oscuri un'ombra di
,... venne sopra l'oste d' aulo. giovanni dalle celle, 5-41
che il fero allobrogo / note piene d' affanni / incise col terribile / odiator
cotesto ultimo verso 'l'ale tue d' òr non mettan fuor la punta ',
tobia e di tobiuzzo] tutta sparsa d' alte dottrine e ammirabili insegnamenti d'ogni
sparsa d'alte dottrine e ammirabili insegnamenti d' ogni virtù, da farne l'uomo perfetto
fu caporale uno valente e leale popolano d' oltramo chiamato caruccio del verre. statuto
ne'suoi affari fu lealissimo uomo e d' una parola, e tanto d'animo
e d'una parola, e tanto d' animo intero che non lo arebbe contaminato qual
leali vassalli che, scordati e liberi d' ogni particolare rispetto, l'informiamo di quello
la mia bandiera finché avrò la forza d' imbrandire una spada. d'annunzio,
avrò la forza d'imbrandire una spada. d' annunzio, iv-1-372: a poco a
esemplo a'nostri cittadini... d' essere leali al loro comune. fiore di
4-105: ben mi piace di vederti / d' animo verso noi tanto leale. niccolini
protonotaro, 137: non deveria dottare / d' amor veracemente, / poi liale ubidiente
ch'io m'abbia avuto mai. d' annunzio, iii-2-1060: -vuoi che parliamo
guittone, 89-7: sua natura [d' amore] fa el conoscidore / disconoscente
. tasso, 7-5-59: a'leali d' amor concesso è 'l passo, / agli
di cuore; che tenendo da parte d' impero, non ad altro in- tendea
38-152: gli scrittori dell'* avvenire d' italia'i quali con altri molti di
altri molti di lombardia, di piemonte e d' altre province italiane, ci sono avversari
voi pure mi fate sul papa. d' annunzio, iv-1-210: non ho avuto il
che altri che ti non amo / d' amore liale e puro. boterò, 8-60
rame e di ferro fasciate di sottil foglia d' oro e d'argento, che in
ferro fasciate di sottil foglia d'oro e d' argento, che in alcuni tempi della
e puro e leale per tutto il mese d' ottobre prossimo che viene.
dubitar ch'i'sarò leal zingano. d' alberti [s. v.]:
detto ironico, perciocché gli zingani vivono d' inganni e di giunteria. -stare,
facilitare la navigazione. d' alberti [s. v.]:
. proibire... una dimostrazione d' affetto e di lealismo alla monarchia, che
buoni matti che lo trovano a piè d' un albero, o in un cespo,
america settentrionale che, durante la guerra d' indipendenza combattuta verso la fine del secolo
cagione del suo officio alle soe mane o d' alcuna altra persona per lui parverrà de'
segnoria / ca lealmente m'avene / d' amar voi sanza falsia. giacomo da
lialménti e timiri, / homo aquistau d' amur gran beni- nanza, / digu
servo lealmente / di pura fede e d' amoroso core. rime anonime napoletane del
e lealmente adoperata; ed è origine d' atroci dissidi a chi o per ignoranza o
ne stravolge il significato e ne abusa. d' annunzio, iv-1-28: io voleva dirti
incominciò forte ad increscere che l'anima d' un così valente e savio e buono uomo
cattiva guardia, la notte li stanno d' intorno con pietre in piè.
a la valente, ch'è donna d' aunore / va mia canzone, e dì
. guidiccioni, i-32: o lealtà d' amor, che sì tranquille / il desio
amanti e sposi, / in valor d' arme e in lealtà famosi. casoni,
perde ogni suo pregio nell'odiosa lealtà d' un cuore ostinato? foscolo, xiv-229:
, una rozzezza franca e cordiale preferibile d' assai per mio gusto a quella vernice di
, temperata e forte, / piena d' amore e di cortese lode, / e
lealtà: sulla fede, sulla parola d' onore (ed è formula solenne di promessa
da lealtà, col sufi, -anza, d' influsso francese e provenzale.
. cesari, ii-2-250: amerei anche d' avere, se esser può, due piante
, che fanno que'bei fiori porporini. d' annunzio, i-484: salgono miti su
que'signori con tal fede, / qual d' un coverto mentitor si chiede. papi
[dante] per sua leanza onor d' esiglio, / e il pan conobbe che
leanza ch'è 'ntra nui, / d' uno cor dui. bonagiunta, xvii-123-26:
gentil creanza, / chi, don- d' ella fusse; a cui con arte /
non fa asses- sino asorcuitato. rugieri d' amici, 61: sovente amore n'
. monte, ii-397: se gioia d' amor per voi non s'avanza /
-dare la leanza: dare la parola d' onore; impegnarsi solennemente. baiar
a fede di leanza: sulla parola d' onore (come formula di giuramento 0
, che sosteneva in groppa il corpo d' un uomo morto. baretti, 6-126:
lontano orizzonte sur un bianco leardo. d' annunzio, iii-2-229: cantar solevi, eurìto
, e comincia a maturare alla metà d' agosto; e perfezionata che sia,
si mantenne sempre immaturo fino alla metà d' ottobre. lastri, ii-173: il
, e mettervi due o tre libbre d' antimonio per ciascheduno e mandarle nel campo tedesco
sughero, di leccio, di sorbo, d' albero, frassino, orno e citiso
, 27-95: come costantin chiese silvestro / d' entro siratti a guerir de la lebbre
del gran costantino da guarirsi col sangue d' innocenti fanciulli, certamente il medicar la
tutte le mani e dei piedi. d' annunzio, iv-2-418: era una misera
, dicesi che 'pare una lebbra'. d' annunzio, iv-2-257: prediligeva una femmina
esagerazione de'sentimenti, un certo lirismo d' immagini, uno scaldarsi a freddo nelle
situazione disperata, che non presenta via d' uscita. amenta, 4-103: -oimè
. f * ateili, 1-410: d' una cosa tanto semplice s'era fatta
la scabbia, i lebbrosi per coprirsi d' una lebbrolina, che poscia sfaldandosi,
incrostazione, sedimento, gromma. d' annunzio, v-3-210: un branco di bagasce
le mani rattrappite, mangiate dalla piaga. d' annunzio, iii-2-1149: laggiù, in
carne infetta e abominevole, come cosa d' inferno. ungaretti, xi-39: ha
circondate ciascuna da una specie di pelle d' uovo aggrin- zita, polverosa. la
. cicerchia, xliii-136: in casa d' un che chiamar si facia / simon
seco prezioso unguento, / unse iesù d' amoroso talento. mariano da siena, 113
alto muro lebbroso che l'aduggiava! d' annunzio, vi-571: il muro lebbroso
un governo sì abbietto, sì lebbroso d' ogni male, fosse da stimare intangibile,
vecchio lebe nel quale ristagnava un poco d' acqua. = deriv. dal
dalle fiamme ancora, / del valore d' un tauro, e sculto a fiori
nel sen capace abbonda, / cui d' aridi sarmenti con più lingue / mormorando
/ sul putre dorso dei lebeti neri. d' annunzio, iii- 2-278: accosciata presso
e co 'l suo indovinar ne le conche d' acqua, e vedervi dentro i diavoli
e co 'l suo indovinar ne le conche d' acqua. bottari, 3-2-180: l'
gettare in un catino pieno d' acqua delle pietre preziose e delle
delle pietre preziose e delle lame d' oro e d'argento segnate con caratteri magici
e delle lame d'oro e d' argento segnate con caratteri magici,
lecca- pestelli / toglietevi di lì. d' alberti [s. v.]:
verada ', brodo di carne o d' altro. e * leccapaverada 'vuol
io son parasito, leccapiatti e cagnotto d' un capitano spa- gniuolo. buonarroti il
interessato e adulatore; galoppino. d' annunzio, v-1-45: però col bastone e
volta in bue tenero e in pioggia d' oro. = comp. dall'
di zuccaro, una cucchiarata di sugo d' arosto che sarà nella leccarda, sei once
stata a ricevere in una leccarda la pioggia d' oro delle budella d'una beccaccia.
leccarda la pioggia d'oro delle budella d' una beccaccia. amenta, 35: tegghie
quel k'è lecardo de carne on d' ove on de formagio. bembo, 10-vi-70
in pulir piatti satollar sue brame. d' annunzio, iii-1-477: va dall'arcivescovo /
lecchi il sangue un vigile tuo cane. d' annunzio, iii-i- 156: fu
stesa sul marmo, stretta nelle spire d' una serpe che le leccava gli orecchi.
lambiccata (dipinti, scritti, opere d' arte in genere); forbire (
: dovete avergli a voi [le genti d' arme] e mostrare loro tutto,
ingeriscono in ogni tuo negozio, dicono d' amarti, d'esserti servitori, di volerti
tuo negozio, dicono d'amarti, d' esserti servitori, di volerti bene et
procaccianti, gli arrivisti, i cavalieri d' industria della poesia gli saltassero addosso e
cerca sapere quel che bolle nella pentola d' altri, ha leccate le sue.
, ci sembra di riconoscere l'ombra d' un viso, l'espressione d'uno sguardo
l'ombra d'un viso, l'espressione d' uno sguardo. govoni, 9-10:
scritto, un discorso, un'opera d' arte, anche uno stile);
del tuo leccato parlare. f. d' ambra, 40: a nessuno porga
leccate e vuote di sentimento, ma d' idee nuove e piene di passione e
che si vedono esposti nelle cosidette mostre d' arte delle gallerie più commerciali.
buoni e generosi abbaiano ringhiano guaiscono essi d' ogni potenza materiale leccatori e strofinatori prontissimi
e strofinatori prontissimi. = nome d' agente da leccare1-, cfr. provenz.
leccature di minio, di cinabro, d' oro, di verdazzurro, di lacca.
nella mano una leccatura di moschettata. d' azeglio, 5-196: nulla, nulla.
gli autori della vostra nazione e que'd' inghilterra, e notando il loro schietto
notando il loro schietto e naturai modo d' esprimersi, senza trasposizioni, senza raggiri
sieno mai per apparer tali che meritino d' essere letti da persone intendenti, do
e dopo la reai coronazione / per bestie d' ogni razza e d'ogni sorte /
/ per bestie d'ogni razza e d' ogni sorte / ricevimento e leccazampa a corte
, 7-85: bastava... contentarsi d' una capanna in mezzo a una lecceta
camminando, una badia / in mezzo d' un freschissimo lecceto. d'annunzio,
in mezzo d'un freschissimo lecceto. d' annunzio, iii-2-1027: sapevi che gli piacevano
e di erudita acutezza, ma è, d' altra parte, pericolo grave.
questa mancanza a che vuol ella alludere? d' alberti [s. v.
, non vengono mai sani '. d' annunzio, v-2-316: mi sentii prendere il
eucaristica che si falsò, il pane d' anima che si bruttò, il sacramento indivisibile
raffinatezza (un dipinto, un'opera d' arte). cennini, 24
poco più lecchetti, darai un poco d' acquerelle, secondo t'ho detto di
, dove raggiunge anche i trenta metri d' altezza svettando con una grande chioma rotondeggiante
salvini, 13-145: di lauro e d' olmo ottimi sono i manichi, /
una particolare onoranza, la qual fu d' una ghirlanda di leccio o di
di leccio o di quercia o d' eschio. 3. prov. il
. -acer. leccióne. d' annunzio, iv-2-963: sopra lei stormiva il
.. all'ultimo, avvedendosi i padroni d' essere fatti infami e favola al mondo
il palato. si può essere ghiotto d' un cibo, senza meritare il titolo di
vuole il pane senza la lec- cugine d' un po'd'olio. = voce
senza la lec- cugine d'un po'd' olio. = voce tose.,
, bocconcino ghiotto e appetitoso. è d' uso comune nella città, contado e montagna
ciò che tu puoi a questo idol d' emilio, / che l'hai avvezzo con
. monti, xii-6-118: quantunque nata d' un padre che ride poco, la
cavalca, 20-81: è maggiore virtù d' astinenzia astenersi dalle cose le quali l'
non sua, ma che fosse stata d' un altro, quando diveniva di niuno
, dal gr. xéxifkx; 'tuorlo d' uovo '. lecitézza (licitézza
quale è una capsola legnosa a foggia d' urna, simile ad una pentola col
. dal gr. xéxifl-o? 'tuorlo d' uovo '(dal quale fu estratta
. ariosto, 368: anch'io d' esser pagata mi delibero / per ogni
, data a minucio fundano, proconsole d' asia, che a neuno fosse licito d'
d'asia, che a neuno fosse licito d' offendere i cristiani. s.
piede in questa infima parte dell'universo. d' annunzio, iii-2-307: -è giovinetta?
consegno. carducci, iii-1-336: solcando d' anfitrite i piani / il frigio predatore
sparta, e amante di giove. d' annunzio, 11-66: vennegli elena per tacque
. idem, v-2-155: quel calice d' elettro... fatto a forma
pria lede altrui con picciola morsura. d' annunzio, iv-1-131: il petto del
guastare (un frutto). cecco d' ascoli, 3238: la fervente acqua questa
appeso in questa stanza, al posto d' onore, il suo magnifico ingrandimento.
ledere il diritto di tutti]. d' annunzio, v-1-159: nessuna controversia può
/ lagrimevole e tristo, ove non d' orsi / o tauri o tigri o barbare
/ stormendo approsimarse oda la caccia. d' annunzio, i- 492: sta ritto
comuni rivali). cronichetta d' incerto, 289: i bolognesi feciono triegua
e perpetua, con tutti gli stati d' italia. tasso, 2-76: non potranno
fino a tanto che rimarrà nel cuore d' italia lo straniero. gramsci, 4-108:
8-93: nel detto anno 1307 del mese d' agosto, essendo i guelfi di romagna
sindici sopra detti ogni anno del mese d' ottobre... devino...
. devino..., a giustificazione d' aver fatto l'uffizio loro, cavar
di sommovimento agrario, e colla speranza d' impossessarsi delle terre, divenne in quelle
, rispondeva che c'era una lega d' imbroglioni e usurai e accaparratori. pavese
stretta intesa, accordo perfetto, unità d' intenti; unione, coesione. marino
unito con un patto di alleanza o d' amicizia. compagni, 3-34: i
già capito che vi eravate messi tutti d' accordo contro di me. che avevate fatto
tenere sempre nella sua bottega una tócca d' oro di carati ventuno e sette ottavi,
che sono allegati in dette leghe li scudi d' italia. landino, 171: alchimisti
imparò a conoscere di tutta sorte monete d' ariento e d'oro, e la valuta
di tutta sorte monete d'ariento e d' oro, e la valuta di quelle,
: lega non vuol dire che mescolamento d' amicabile amicizia d'un metallo con l'
vuol dire che mescolamento d'amicabile amicizia d' un metallo con l'altro. vasari
nel peso e nella lega delle monete d' oro che in quelle d'argento.
delle monete d'oro che in quelle d' argento. foscolo, xvi-524: da più
è cacciata per la testa la fantasia d' imparare le nuove invenzioni delle leghe e
: 'lega fusibile', od anche 'lega d' arcet ': lega di bismuto, piombo
, 24-84: assai bene è trascorsa / d' esta moneta già la lega e 'l
, 3-658: 'assai ben è trascorsa / d' esta moneta', cioè della fede;
: i versi latini mi sembrano tutti d' oro; ma di argento, e argento
traduzioni. lucini, 4-208: percuotendo d' annunzio che udiremo? egli..
. fa sospettare che vi fossero denari d' oro, dove entrasse qualche lega d'argento
denari d'oro, dove entrasse qualche lega d' argento. targioni tozzetti, 9-252:
è impastata colla maggior parte delle monete d' oro e d'argento. b.
colla maggior parte delle monete d'oro e d' argento. b. croce, i-3-144
gli ha posto il nome di gianni d' oro, ancora che abbia un viso che
moneta (e la lega del fiorino d' oro corrispondeva in firenze a 24 carati
fece fare in vignone una nuova moneta d' oro fatta del peso e lega e conio
peso e lega e conio del fiorino d' oro di firenze. balducci pegolotti, i-97
cicilia piereali, e alcuni dicono raonesi d' oro, e sono di lega di carati
e sono di lega di carati 24 d' oro fine per oncia. ottimo, i-495
contraffatte in coniarle e battere quelle monete d' argento ovvero d'oro di minore lega
e battere quelle monete d'argento ovvero d' oro di minore lega che non è
neri di filippo rinuccini mi dette uno guscio d' oro d'uno balascio che pesò d
filippo rinuccini mi dette uno guscio d'oro d' uno balascio che pesò d. 7
è dovunque si trova ugualmente fino e d' una stessa lega e bontà, ancor che
in un medesimo fiume si truovi e d' una stessa minerà uscito sia. cellini
bassa lega » quello che ha molta porzione d' altro metallo. targioni tozzetti, 9-268
e sostituire in loro vece gli scudi d' oro scempi e doppi... a
per far la saldatura, sei carati d' oro puro e fine, di poi si
di 24 anni, bello, ma d' una bellezza senza veruna lega di nobiltà
una bellezza senza veruna lega di nobiltà d' aria né di fierezza di spiriti. a
costruiti per impedire lo straripamento dei corsi d' acqua. viviani, 1-31: dico
misura che è per 4 millia. cecco d' ascoli, 586: queste nubi e
guarino guarini, 1-73: tre miglia d' italia fanno una lega francese. quattro
una legaccia molto pomposa, preziosamente ricamata d' oro e tutta tempestata di gioie. lippi
bel paio di legacci di tafettà con nappe d' oro. p. della valle,
molto meglio starà appresso di voi che d' altri. galileo, 1-1-301: consegnerà
21): vedendolo il garzone fuori d' usanza arrotare il coltellaccio e venire trovando
nievo, 122: trovai in riva d' un fosso un legacciolo da scarpe. verga
e si ferma un libro. d' annunzio, iv-2-969: i sobbalzi del cuore
di mostrare il legàggio che egli ha d' inghilterra; e similmente il comperatore si
[tommaseo]: legàggio di monete d' oro: papali con giglio...
fatto l'abate giovanni tosi col deposto d' otto testimoni, pruova legalissima. tommaseo
. v.]: 'effetti legali d' un atto ', quelli che ne derivano
senza nessunissimo rispetto su la rovina totale d' ogni preventiva forza civile e legale.
legale, valore legale: quello fissato d' autorità dallo stato (in contrapposizione a
borsa era la tal somma di fiorini d' oro legali. 4. conforme al
più irrefragabile, furono, per più d' un secolo, norma e impulso potente
questa terra nel legittimo possesso de'suoi dritti d' indipendenza e libertà. romagnosi, 4-869
intanto il rilevare due proposizioni assai degne d' esame. carducci, iii-25-133: a
o del suo giudizio intorno al modo d' intendere e d'applicare la legge.
giudizio intorno al modo d'intendere e d' applicare la legge. -disus.
non meno che delle repubbliche rappresentative. d' azeglio, 4-ii-167: l'ordine non si
in quanto tale, indipendentemente dal contenuto d' essa). mazzini, 36-229:
paura, cogli espedienti colle false dottrine d' una legalità che non è se non
9-74: contro i comunisti son tutti d' accordo. io no. ma li vorrei
partito popolare salvano la pace e l'unità d' italia e soffocano col legalitarismo tutte le
sarebbero legalizzati dal magistrato e notaio. d' alberti [s. v.]:
che legalizza. = nome d' agente da legalizzare. legalizzazióne,
è la stessa di quella di sopra. d' alberti [s. v.]:
convenzioni fatte tra i popoli amici. d' este, 160: aderì egli alle premure
e perciò soggetto alle umane leggi ». d' annunzio, iii-2-204: ella è disgiunta
gli erranti simiglia una frotta di poledri pasciuti d' erba e d'ozio che, rotti
frotta di poledri pasciuti d'erba e d' ozio che, rotti i legami, corrono
fasce trovaro, / molti pregiati sughi d' erbe trovaro poi. 2. figur
di clausole, fosse da aggiungere alquanto d' arte. leopardi, 1-37: il poeta
. sinisgalli, 6-244: i critici d' arte più fini, più agguerriti, riducono
che 'l figliuolo si è comune bene d' amendui. landino, 41: era [
morì senza figliuoli, onde ogni legame d' amore fu sciolto tra pompeo e cesare
, 43-2 (iv-26): dolce nodo d' amor, caro legame, / che
da te non temo io froda. d' annunzio, iv-1-112: il vecchio amore
si scioglie, / e il vincolo d' ogni osso si rallenta. 9
porta l'impedimento dirimente del secondo. d' alberti [s. v.]:
che tengono connesso lo scafo. d' alberti [s. v.]:
. -punto di congiunzione, tratto d' unione. bàldelli, 3-333: queste
e da un senso di legamento, d' increspamento e di angustia. 3
o colpa mia o mio fato. d' annunzio, iii-1-798: egli s'arresta,
se le farà un legamento con gialli d' uova e sugo d'agresta.
legamento con gialli d'uova e sugo d' agresta. 11. gramm.
e parlerai con la tua berta bella. d' annunzio, iv-1-7: nulla eguagliava la
con certi ordigni, per quell'ipocrita figura d' eufemismo, chiamati manichini. e.
al giuoco di colore avea, / cui d' oro un groppo i seni ondanti lega
/ belle rose che dispiegano / pompa d' ostro e d'oro fin, / alla
rose che dispiegano / pompa d'ostro e d' oro fin, / alla dolce ombra
, purgò con delicatezza grande le piaghe d' ogni impiastro, unsele col suo balsamo,
femmina mi veste, / e in reticella d' oro il crin mi lega.
, / ti rivedrò; né temo d' altro inciampo. leopardi, iii-215: odio
che ci agghiaccia e lega e rende incapaci d' ogni grande azione. gnoli, 1-319
ch'a terra il tira, / o d' altra oppilazion che lega tomo, /
colui che ama, a forte servitù d' amore lega se stesso. giraldi cinzio,
con questa fatale necessità d' essere sottoposte alla tirannia degli uomini.
. croce, 2-34: con catena d' amor tenace e dura / voglion gli amici
legarlo a sè. -rifl. unirsi d' amore, d'amicizia, in alleanza,
. -rifl. unirsi d'amore, d' amicizia, in alleanza, ecc.
, i-375: se la femmina si lega d' amore, non tè reputato a laude
figurare e a legarsi colle altre potenze. d' azeglio, 2-73: mi son legato
li cittadini, ovvero coloro che sono d' uno paese, lega sotto una medesima
dell'amore, ma questa dolce corrispondenza d' affetti ci legherà per tutta la vita.
mercanti di nozze mi avevano proposto. d' annunzio, iv-1-374: avevamo perfino creduto
, 2-65: con un certo laccio d' amore, per quella comune e più stretta
claudia, prestava la sua ennia, struita d' innamorare e legar di matrimonio il giovane
8-369: pazzie ne aveva fatte parazzetti d' ogni genere; ma che potesse arrivare
. manfredi, 3-pref.: bramando d' intendere con quali artifici abbiano i cronologi
. iiij, che cci soprapagoe d' anno per laurio di nostre vingne, che
.. intorno legava tutta l'opera. d' annunzio, ii-428: l'alba /
probabile. 27. andare perfettamente d' accordo con qualcuno, trovarsi bene in
'è quella di costringere, d' impedire i movimenti, di affer
di morte... legavano fondazioni d' ospizi, e larghezze di pane e lardo
i matematici gli otto mesi esser dissolutivi d' ogni generazione, ed i sette essere
sul prato, era legata. / sazia d' erba, bagnata / dalla pioggia,
bile] è come un sapone composto d' un corpo oleoso, nel quale sono legati
frugoni, v-151: vidi il genio d' orazio, che favellava satiricando in prosa legata
/ dianzi eri tuo, or se'fatto d' amore, / sei or legato,
era infamato e vituperato con la rapina d' una donna legata in legittimo matrimonio.
voglia restar talmente legato ad ogni detto d' aristotile, che egli abbia per sacrilegio
legate di rispetto e timore sien argomenti d' animo schiavo. magalotti, 23-21:
tener le fanciulle lontane da ogni conversazione d' uomini... non può fare a
inabilitata all'ozio degli studi dall'obbligo d' avergli a passare in città.
, 1-vi-98: in tal caso la pasta d' oro e d'argento fino raffinata è
in tal caso la pasta d'oro e d' argento fino raffinata è una mercanzia diversa
è una mercanzia diversa dalla pasta composta d' ugual peso d'oro o d'argento fino
diversa dalla pasta composta d'ugual peso d' oro o d'argento fino legato con altri
composta d'ugual peso d'oro o d' argento fino legato con altri metalli,
detti levarono ove uno diamante legato in anello d' oro dovea loro dare a libro dell'
g [ran] duca è stato mandato d' inghilterra una calamita, lavorata a figura
rotonda o quasi rotonda, non maggiore d' un grosso granello di pepe, armata,
granello di pepe, armata, al solito d' intorno a'suoi poli, d'acciaio
solito d'intorno a'suoi poli, d' acciaio e legata in oro. g.
sul petto poi, legato in uno spillone d' oro, aveva il ritratto d'un
spillone d'oro, aveva il ritratto d' un bell'uomo in parrucchino ad ali di
non era certo il suo signor marito. d' annunzio, iv-2- 602: i rubini
e quell'odore della terra cotta dal sole d' agosto. 18. archit.
21. sm. mus. modo d' esecuzione che consiste nell'evitare qualsiasi interruzione
ad arco si ottiene mediante particolari colpi d' arco). -con valore avverb.:
, se non se in un solo trar d' arco passar varie note. -agg
, 51: sarà in questa uno legato d' oro, consegnatelo al signor conte d'
d'oro, consegnatelo al signor conte d' urbino. bisticci, 3-41: il papa
cappella di san filippo neri la collana d' oro donatagli dal papa, con un legato
chiama. pananti, ii-137: più d' un legato pio / ha fatto boemondo,
francese. mazzini, 21-367: la caduta d' un popolo... dev'esser
: anche nel contrasto fra le città d' asia sotto tiberio i legati di sardi decreto
(359): sentendo nella marca d' ancona esser per legato del papa venuto
cardinal di motula all'imperatore e al re d' inghilterra, per trattar di pace.
di s. maria in portico. d' azeglio, 4-i-36: domando ai roma-
gli leghe / in cuoia pietose e d' or gli fregi, / non fa però
. parini, giorno, i-593: d' oro fregi dilicati, e vago / mutabile
prodotti del proprio lavoro nelle stesse mura d' una cattedrale. 4. disus.
, si.): macchina d' imballaggio che compie la legatura di più
di altre macchine agricole. = nome d' agente da legarei. legatorìa, sf
. salvini, 16-520: gli orecchioni [d' un tripode] non per anco /
f. frugoni, 1-235: pensai d' aver a fronte que'miseri disaccurati, che
persa / legatura leggiadra, / broccata d' oro, il vago crin gli adorna.
baldinucci, 1-96: un vecchio vestito d' una roba di camera, e sopra le
corde de'diti del piè sopra il collo d' esso piedi. pino, l
4-43: nello stile piace la preoccupazione d' evitare le legature di maniera; piuttosto
non ci so vedere il verso. d' azeglio, 2-340: per me la legatura
, opera dello artefice, in legatura d' oro con gemme preziose lavorate e figurate
in memoria secondo il numero delle tribù d' israel. firenzuola, 621: e'
: voglio che gli abbia mille scudi d' oro di legatura di questo diamante. magalotti
sul dorso del volume. -legatura d' amatore (o da bibliofilo): per
bianca stampata, come le parrà meglio. d' annunzio, v-1-394: sul rovescio della
lino, ecc.; allacciatura. d' annunzio, iv-1-769: accanto, in piedi
prima notte di matrimonio). -legatura d' amore: incantesimo che tende a legare affettivamente
scritte per modo di brieve o d' altra legatura. dolce, 6-46: riscaldato
: fra tanti scartafacci di necromanzia, d' incantamenti, di malìe, di legature
g. bentivoglio, 4-1549: più d' ogni altro avrebbe mostrato ugual senso leone
nella sua legazione a niceforo impe- rador d' oriente, che fossero stati fatti alla chiesa
di quelli riscosse la sua legazione: e d' accordo con loro, di firenze partì
derisione che legazione, parve all'universale d' essere, siccome era stato, aggirato.
foscolo, xiv-134: il governo decretò d' inviare un segretario presso la legazione italiana residente
rosa, e ricevei insieme la insegna. d' annunzio, iv-1-44: era un segretario
di spuntare con la republica l'abolizione d' alcune leggi di poco gusto alla corte di
di stagione, e come effetti obbligati d' innumerevoli e recondite cause. costituzione della
., 1-46: son le leggi d' abisso così rotte? / o è mutato
obbligazione, ed è la seconda parte d' una legge, parte essenziale, senza
di legittimità costituzionale, e le garanzie d' indipendenza dei giudici della corte. con
in forme ignobili, laide e schifose. d' annunzio, v-i-ii7: a ogni comune
, vivevo in un paese che era tutto d' un solo. b. croce,
generale, con gli arresti arbitrari a fine d' intimidazione e con altrettali procedimenti, fu
corpo delle leggi leopoldine, un quarto d' agnello coi piselli mangiato alle cascine.
, 1-296: città è una congregazione d' uomini che vivono sotto una legge, legati
della riforma, e doversi necessariamente prima d' ogni altra cosa render omologhe ed uniformi fra
fra se stesse le nazionali monete. d' azeglio, 4-ii-167: l'ordine non si
diritto naturale delle genti, e, d' altro lato, al diritto divino e
forza la legge civile per se stessa d' imprimere ne'nostri animi l'effìgie della virtù
primo amor ch'i'sento, / d' entro le leggi trassi 11 troppo e 'l
nelle sollecitudini delle quali è il bene vivere d' ogni mortale. giov. cavalcanti,
si mutano per varietà di tempi e d' usanze, tu hai a sapere che questa
i-23-155: non sia chi mi ragioni più d' anguille / o d'altro pesce che
mi ragioni più d'anguille / o d' altro pesce che non abbia scaglie: /
/ vostro studio si leggono, / d' umanità, di legge? fagiuoli, 1-5-19
lettere di presentazione a deputati e uomini d' affari. bocchelli, 2-xv-117: l'
li ministri ed esecutori di quelle. d' aragona, xliv-227: quelli che amano i
brusoni, 406: sono poco osservanti d' ogni legge divina ed umana quei barbari
alla confessione religiosa). rinaldo d' aquino o rugieri d'amici o giacomo da
). rinaldo d'aquino o rugieri d' amici o giacomo da lentini, 409
cui popolo usurpa, / per colpa d' i pastor, vostra giustizia. palamedès,
qualunque sorte, / o sia cristiano o d' altra legge sia, / dentro e
legge aver che la tua legge. d' annunzio, ii-210: t'obbedirò nella luce
, vii- 318 (2-9): d' ogni legge so'ben desideroso / alcuna parte
legi'è luce, / che tenabre d' erore e torto sfaccia, / e diritura
, di castità, e in somma leggi d' ogni virtù e di ogni reale ed
quando io so che cosa costituisce l'illicitezza d' una azione, allora so altresì che
male capriccioso. perciò si soffre anche d' essere salvi. -filos. legge
leggi dell'onestà, di pietà, d' onore, dell'amicizia, ecc.)
i pensieri. tasso, 4-73: legge d' onestate e zelo / non vuol che
fopinioni e gli usi / che per leggi d' onore approva il mondo. campiglia,
della creanza. metastasio, 1-5-89: legge d' onore / mi toglie a te;
orde selvagge ed ignare di queste leggi d' umanità che nelle lotte più accanite tra popoli
nelle cose di ragione; benché, d' altra parte, la detta persuasione, esprimendo
'legge viva 'del mondo. d' annunzio, iii-1-14: ella forse vive d'
d'annunzio, iii-1-14: ella forse vive d' una vita profonda e più vasta della
giusta legge, / non la voglia d' un sol cieca e sfrenata. buonarroti
agli amorosi vezzi, / alle lusinghe d' un bel guardo altero / cede ogni legge
legge, non può aversi il pensiero d' una posterità, de la quale è
legge marziale per le due calabrie. d' annunzio, iv-2-1252: saremo spogli di tutto
dante, inf., 14-21: d' anime nude vidi molte gregge / che
/ donna o donzella abbia la fè d' amore, / come che sia, contaminata
, 20-136: ecco l'ancilla tua; d' essa a tuo senno / dispon.
usar quelle che non usano li toscani d' oggidì. tasso, 14-549: ama l'
tenerissima faccia, e li suoi capelli d' oro, sciolti dalla legge del legame.
.. con lui io era. cecco d' ascoli, 714: chi tutto
formare due angoli eguali, uno cioè d' incidenza e l'altro di reflessione.
rosmini, x-244: in questa natura d' intrinseca energia ed azione dell'ente assoluto
leggi entra nell'essenza dell'ente il concetto d' una forza che fa esistere l'ente
del tempo e della materia? -legge d' amore o amorosa, leggi d'amore o
-legge d'amore o amorosa, leggi d' amore o amorose: l'impulso,
: morte m'ha sciolto, amor, d' ogni tua legge: / quella che
gravi pene / punia chi segue sol leggi d' amore. atanagi, xxxvi-167: se
se tu se'la propria salute / d' ogni mio conforto, d'ogni salute mia
salute / d'ogni mio conforto, d' ogni salute mia, / perché m'
perfetta povertà, quando a legge d' uccello volle che vivessono, il quale non
mente mi caricaste di bastonate a legge d' asino. -con legge: in
! albertazzi, 985: in sentimento d' amore pretendevano dar legge al mondo.
la minaccevole pelle del gran leone, sostenne d' acconciarsi alle dite i verdi smeraldi,
, e volontario elegge / teco unirsi d' amor, se non di legge.
. salvini, 30-2-89: l'ingegno d' omero non va misurato colle popolari osservazioncelle
, 132: era allora legge e statuti d' arezzo che 1 guelfi poteano portare l'
giovine non potesse venire accettata monaca, prima d' essere stata esaminata da un ecclesiastico,
detti arbitri... sieno tenuti d' avere tutte le riformagioni, e veder quelle
novembre / non giunge quel che tu d' ottobre fili. g. villani, 11-143
contraria legge osservare, in poco tempo d' ogni legge lo escludevano. papi,
condotta. della casa, 5-iii-328: d' ogni cosa vogliono dar sentenza finale,
senza legge / scompigliate serpendo / fuor d' un bel nastro di purpurea seta, /
ed omo matto crede e segue legge / d' omo ch'è senza legge. frate
di che ti vale, / altro che d' ingannar, far mille torti, /
e scritto nell'anno 1125, professa d' essere di nazione e legge salica.
) i così fatti non son degni d' essere annoverati tra complimenti. brusoni, 1-138
, aggiunse, quella, straordinaria, d' esploratrice. bocchelli, 1-ii-125: necessità
po'ardito, perch'e'non mi pareva d' avergli a menar buono queste leggiacce,
o di martiri o di miracoli o d' altre opere edificanti. ungaretti, xi-34:
in cima sempre delle epiche leggende e d' ogni splendida tradizione. cattaneo, v-3-192
, a quelle fantasie romanzesche e svariate d' elementi e di modi, le quali dal
/ altere e deboli in grandi / ritratti d' oro e ritorna / ad ogni accordo
venir fuori dal buco mediante un filo d' erba che ve lo molesti con delicatezza,
se non da coloro che per morbidezza d' animo sono amatori delle brevi leggende,
della lapida, vi veggiamo ancora una leggenda d' intorno, e nel campo un'aquila
leggendario; fantastico, irreale. d' annunzio, v-1-241: nel barlume i cavalli
idea che quasi sempre ci si fa d' un santuario, è di qualcosa di misterioso
più quando arrivano a quegli alti gradi d' entusiasmo... che le leggendine greche
. f. doni, 3-161: franco d' aglietto, leggendàio, era un certo
): aveva letto... più d' una volta il leggendario de'santi.
della coscienza. nievo, 498: d' intorno ad una bragiera alla spagnuola sedeva la
vera figura matronale con un bel paio d' occhiali sul naso e il leggendario dei santi
, iii-970: sulla figura di gabriele d' annunzio, allora in tutto il suo più
un nome, ecc.). d' annunzio, iv-1-868: apparivano [la terra
, ai tempi nostri risplende più che mai d' una irresistibile luce infernale. g.
infra gli stessi artigli del principato. d' azeglio, 1-217: codesta letteratura è
conosce nel termometro morale della società 'leggente'd' europa. carducci, ii-1-190: manca
racconto delle sole imprese di guerra, sollevando d' ora in ora gli animi de'leggenti
s'avea. petrarca, 207-97: servo d' amor, che queste rime leggi,
all'ombre de'poggietti, / leggon d' antiqui gli amorosi detti. tassoni,
, né leggo più niente, per malattia d' occhi. b. croce,
, e parmi ch'egli avesse / compagni d' alto ingegno e da trastullo, /
a questa maniera, voltaire faceva l'effetto d' un autore per portinai. montale,
, a leggere il giusti; che credevo d' intendere. quasimodo, 1-43: ti
quasimodo, 1-43: ti leggo dolci versi d' un antico, / e le parole
viii-70: parlava sempre del signor antonio d' abbadie... « egli »,
ringiovenisca; ne la quale ci piace d' esser rassomigliati a'nuovi cesari e a'
è detto in questa lingua cose degne d' esser lette, tosto la vederessimo culta ed
i regni de'vinti ampiasse i confini d' alcuno. casalicchio, 178: non
, 148: ogni trattato e novelle d' amore, / il legger d'arme,
novelle d'amore, / il legger d' arme, e simiglianti cose, / [
lo strinse. petrarca, 28-68: perché d' orfeo leggendo e d'anfione / se
28-68: perché d'orfeo leggendo e d' anfione / se non ti meravigli, /
convertito in fiera, come si legge d' ezzellino e d'altri tiranni.
, come si legge d'ezzellino e d' altri tiranni. -in relazione con
fu collocato dagli egizi un circolo coperto d' una lamina d'oro di 365 cubiti
egizi un circolo coperto d'una lamina d' oro di 365 cubiti di circonferenza,
de le genti, / perché negli atti d' alegrezza spenti / di fuor si legge
fa invecchiare. e antonio ebbe paura d' esser letto così. palazzeschi, 6-140
queste parole si leggon nel viso / d' un'angioletta che ci è apparita. petrarca
'l mio. metastasio, 1-i-161: d' appagar lo sdegno mio / il desio ti
della fossa, si legge il mare d' una volta. montale, 1-17: lieto
destino / che fu letto in le ripe d' esto fiume. baldi, 95:
, i-332: domenica, a dì 3 d' ottobre1373, incominciò in firenze a leggere il
a legger l'etica e la poetica d' aristotele, con quattrocento scudi d'oro
poetica d'aristotele, con quattrocento scudi d' oro di provisione ferma. nomi, 3-3
publicamente. campanella, 958: legeranno d' arte militare e navigatoria alli popoli.
parte giusta le regole dell'arte e d' intuonarla colla dovuta celerità, allora chiamasi
. questo anco del- l'abitualmente servirsi d' un lettore. -insegnare (o
senza senso', facendo o no intendere d' avere inteso quel che si legge, e
, / faccia professione di filosofo, / d' alchimista, di medico, di astrologo
era questo un pregio raro nelle principesse d' allora? -sapere o poter leggere
una qualitade a l'altra. cecco d' ascoli, 3853: perché nelle cisterne /
... porre a paragone la leggierezza d' una foglia, ch'ogni vento la
della tua opinione? tasso, n-ii-290: d' altri animali abbia la natura fornito l'
perché dell'andare al fondo la tavoletta d' ebano o la sottil falda d'oro,
la tavoletta d'ebano o la sottil falda d' oro, quando ella vi va,
adopra [il re travicello] / d' intingere il capo, / vedete? di
porta daccapo / la sua leggerezza. d' annunzio, iii-1-201: d'un tratto
sua leggerezza. d'annunzio, iii-1-201: d' un tratto si lascia cadere a piè
alcun rumore, con la leggerezza tacita d' un velo che si ripieghi. 2
: sappiamo pertanto la leggierezza de'danari d' oro di didio giuliano e di manlia scantina
cui si uniscon forza e rapidità. d' annunzio, iv-1-23: le sue mani
di balduccio, 67: per consolazione d' esso lemmo fondatore d'esso ospedale, e
: per consolazione d'esso lemmo fondatore d' esso ospedale, e per riposo dell'
per onestà e pacifico stato della vita d' esso spedale. g. ferrari, ii-267
dallo zio. come si sentiva leggiera, d' una leggerezza di morta, salendo quelle
sia meco né io con lui congiunto d' alcuna conoscenza d'amistade: e perciò
né io con lui congiunto d'alcuna conoscenza d' amistade: e perciò esaudire io li
de quanto male serà causa la leggerezza d' uno fanciullo, sollicitata dal stimolo d'
d'uno fanciullo, sollicitata dal stimolo d' un ribaldo. b. fioretti, 2-4-187
sua leggerezza. 13. mutevolezza d' animo, di carattere; instabilità di
conferma il rimprovero di leggerezza nel giudizio. d' annunzio, iv-1-105: egli passava dall'
leggerezza di vertude '. assai avemo detto d' operazioni secondo virtude; ora ultimamente diremo
.. perciocché questa opera si può fare d' ogni tempo ed in ogni luogo e
voi capirete con la stessa leggerezza felice d' un fantasma, d'un ombra,
la stessa leggerezza felice d'un fantasma, d' un ombra, tal che io stimo
preferiscono carcare nella leggerezza della materia. d' annunzio, iv-1-151: la forma del sonetto
dovere di fuggirla piucchemai, perché approfitteresti d' una sua leggerezza d'un suo invasamento per
, perché approfitteresti d'una sua leggerezza d' un suo invasamento per contrapporla al desiderio
adesso è una donna che ripara. d' annunzio, iv-1-280: era ancóra sotto
di piume e di simili leggierezze e d' ogni sorte di spurcizia [le stanze]
levarli la berretta de testa, fo ferito d' uno coltello, e lui per più
. gozzi, 4-85: polizze fa ripiene d' invenzioni: / mai non si vide
, 1- 494: al tempo d' investire l'una e l'altra armata,
e con gran destrezza in un volger d' occhi il loco enfiato. firenzuola, 42
lana o di stoppa, si porranno d' intorno alla frattura tra sé distanti non
, e lo colpii alla spalla. d' annunzio, iv-1-157: udì battere leggermente
farinacea leggiermente nutritiva come di riso e d' avena. manzoni,
r. borghini, 3-11: più d' un mese era stata leggiermente malata.
de're, non però mai scemereste d' un atomo la piccola infermità di quel misero
la piccola infermità di quel misero. d' este, 133: mentre il canova a
, in mano di chi maggiormente abbondasse d' ozio, basterebbe per fame un grosso libro
senza la quale non è possibile andare d' accordo nelle altre questioni. -senza insistenza
3-66: tu, cesare, se'usato d' essere pregato leggiermente e solamente una volta
mondano e peccatore leggiermente per un poco d' onore, per una lusinga, per
canna] è vuota, più è piena d' aere. è anco lieve, cioè
'n fragil cera, / né 'n scorza d' orno 0 faggio, / ma nel
mostrate di metter nell'acqua l'assicella d' ebano, non vi ponete altrimenti un solido
diverrà più leggiere. ma l'autorità d' aristotile e molto più la bilancia coll'evidenza
. arici, iii-724: restava ancora d' un riarso tizzo / leggier fumo.
un paio di leggierissime piatte, coperte d' un vermiglio sciamito, guarniti di quanto
un vestito leggero d estate e uno pesante d' inverno. landolfi, 2-24:
14-31 (ii-n): maraviglia mi fo d' un tanto errore / d'angelica,
mi fo d'un tanto errore / d' angelica, ch'avendo per tanti anni /
'l guadagnato, e tornarono di qua leggieri d' avere. o. vecchi,
28: parte... egli d' italia, leggiero di borsa. baldini,
fuga è volta, / e de'lacci d' amor leggiera e sciolta / vola dinanzi
. giamboni, 7-io: l'usanza d' essere presto e leggiero fa essere buono
/ pianta avrebbe uopo, e sana d' ogni parte. avvertimenti di maritaggio,
240: siasi a te sol concesso / d' emolar sol gli amori, / qualor
agguagliando il salto, / precipitò velocemente d' alto / nel cupo sen di quell'ardor
di ferro o in vino o in acqua d' ordinaria bevanda si crede che meriti di
corpo... si piantino vitami d' uve di guscio gentile. zavattini,
non potè gustarne neppure un cucchiaio. d' annunzio, iv-1-236: fatemi preparare la colazione
: quella [acqua] che discende d' alti luoghi con l altre bontadi è migliore
322: vi corre per mezzo un fiumicello d' acqua chiarissima, molto largo, ma
è un po'traditorello il furbetto. d' annunzio, iv-1-256: il vin bianco
in picciole bolle, prestamente sparisce. d' annunzio, i-460: ilare, accanto a
, ii-245: non erano tali le infermità d' italia, né sì poco indebolite le
e una leggiera velatura di pianto. d' annunzio, i-24: l'arno bisbigliava insiem
un colloquio leggero, / mesto come sospir d' amante, armonico / quale un canto
amante, armonico / quale un canto d' omero! fracchia, 756: propaga
leggiera / (mirabil mostro) in forma d' uom compose; / e la sembianza
brandelli, a ghirigori, a spruzzi d' onda marina. borgese, 6-42: al
, senza sopracciglia, / tutto sparso d' efelidi leggiere. piovene, 3-52: aveva
. de mori, 199: infermossi d' una leggiera terzana che, per esser
terzana che, per esser egli carco d' anni, quantunque fosse assai robusto,
tagliare. forteguerri, 5-47: pieno d' aspra voglia di morire, / toglie l'
; spensierato. boccaccio, vi-76: d' oro crespi capelli ed annodati / da
colpa pure del pensiero, non che d' altro. c. bini, 1-367:
ti consiglia, / ch'i'son d' altro poder che tu non credi, /
mi sembra che tu parli col tono leggero d' un ragazzo che fa castelli in aria
pochi che mostrino a quando a quando d' aver tornato ad indovinare il segreto di
di virgilio e di dante, l'arte d' insistere sulla progressione dell'affetto; di
/ pindaro suo con ferma opinione / d' adorar come sagro ebbe in pensiero.
adorar come sagro ebbe in pensiero. d' este, 59: se talvolta essa [
due anni meno di me ed è d' animo troppo leggiero. -leggero di cervello
so se io me la chiamo leggère o d' intendimento mendichissima, si diè ad intendere
gaudente, che sembra esser l'effetto d' un tracollo e d'un rinnovamento. saba
esser l'effetto d'un tracollo e d' un rinnovamento. saba, 356:
esser leggero / acceso forte in om d' amore foco. -con uso avverb
coltello, o sonagli da falcone o d' altro uccello minore. alamanni, 6-22-105:
vide cominciar ben degno assalto / d' un par di cavallier tanto gagliardo.
ch'udì per terra il piccio d' uno spillo. saba, 68: tu
anni più leggeri, / quanto seppi d' amore, in rima scrissi. mazzini,
del quarto precetto, che, comandando d' onorare i genitori, implica in essi anche
, / e peccato onne parvo inver d' errore / e onne error leggero,
delle cose dii mondo e leggieri paure d' esse, abbandonano il dolce contemplare di iesù
, vederti spesso, ragionar teco. d' annunzio, iv-1-53: la leggera eccitazione erotica
, che prende gli spiriti al termine d' un pranzo ornato di donne e di
. -anche con litote. ubertino d' arezzo, v-230-14: io ben ti pregio
, / dolce ma non leggero, / d' andar per quel cammin ch'à comandato
tanto che ne toma biasimo a voi d' averle dette. ammirato, 1-i-239: i
., 91-33: mosterremo, per cagione d' insegnare, un leggieri e manifesto exemplo
nell'autunno qualche libro moderno, leggiero d' idee, non buono di stile, ma
, de'quali ne siano quattrocento armati d' armi gravi e cinquanta d'armi leggieri.
quattrocento armati d'armi gravi e cinquanta d' armi leggieri. ariosto, cinque canti
gastigò. bicchierai, 126: fu d' uopo di tenervi una truppa leggiera a
o di zavorra, rimane molto fuor d' acqua e regge male il mare.
poi nella nostra zecca si battessero fiorini d' oro della solita lega di carati 24
perché uguali nel peso a i fiorini d' oro papali. 51. me
1-86: fanno pochissimo conto degli uomini d' arme, guerreggiando alla leggera e alla
addestrare, lui, gente solida e d' armi pesanti, io, frombolieri e arcieri
. guazzo, 1-22: il giudicio d' un solo può di leggieri essere offuscato
essere offuscato dal velo dell'ignoranza o d' alcuna passione. battista, iii- 149
regnar fosse sì buono, / spesi d' intorno a ciò molti pensieri, /
la proposta fu approvata di leggieri. d' azeglio, 4-30: l'ingiuria che voi
: non si potria raccontar di leggieri quale d' essi fusse più ne'piaceri perduto,
: tu hai nome, piero, d' essere leggeretto e disobedientuzo. masuccio,
là per quei campi solitarii, come veli d' oro. g. bassani, 3-133
. bassani, 3-133: che fosse d' altronde un po'leggerina e vuota,
, 14-99: per prima difesa cercai d' assumere... un'aria dimessa e
, legge- rucolo. = voce d' area centro-settentrionale, deriv. dal fr.
fur date quattro camisce, due lavorate d' oro leggiadramente. landò, i-27:
, 1-40: alcuni libri leggiadramente screziati d' ogni colore e gremiti di assurdità ottengono
gremiti di assurdità ottengono molta voga. d' annunzio, iv-2-1193: le ville parevano
..., cominciò a pensare d' uscire dalla selva della confusione. varchi,
amari, 1-1-374: morì... d' una scorpacciata d'anguille, che solea
: morì... d'una scorpacciata d' anguille, che solea nudrir di latte
de littere e maneggiava leggiadramente più sorti d' armi. casti, ii-1-50: vaga cosa
, gr., ii-62: leggiadramente d' un ornato ostello, / che a lei
ornato ostello, / che a lei, d' arno futura abitatrice, / i pennelli
posando, edificava / il bel fabbro d' urbino, esce la prima / vaga mortale
francesco redi fu leggiadramente applicata all'arte d' amare. -accortamente, sagacemente.
osservarsi quella o onesta furberia o nobile sincerità d' al- cuni i quali, dopo aver
alla gonna: la semplicità leggiadramente buffa d' oggi che soltanto le bimbe diciottenni sanno
donna di tolosa, / bell'e gentil d' onesta leg giadria, /
1-215: fia, l'è più d' un mese / ch'io vivo piena di
la bellezza del corpo e grazia d' esso pare che proceda dall'essere
/ la terra e 'l mar produce d' animali, / di questi molti avea quivi
di sorrisa mestizia in caldi tocchi / d' una voglia di pianto. -fiore,