Grande dizionario della lingua italiana

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vol. VIII Pag.61 - Da INORNATAMENTE a INORRIDIMÉNTO (18 risultati)

a apollo di pastore, / e poi d' admeto il fe'guardar la torma.

ma ricca degli eletti doni della terra d' italia. 3. figur.

i filosofi una secca ed inornata maniera d' intendere. tommaseo [s. v

grossolano, non evoluto (una forma d' arte). baldelli, 3-432:

parlate... di inorpellamenti o d' incrostature, io per me non ne

: innovellando astutamente la malvagità col manto d' una carità apparente,... v'

,... v'ingegnate tuttavia d' imprimere nel tenero animo di sua maestà gli

inorpellano colle graziose parole di fedeltà e d' amore del ben pubblico. de sanctis,

chiama innamorato dell'arte sua « ministra d' immortalità », e t'inorpella i libri

t'inorpella i libri con dedicatorie piene d' interiezioni. 3. illudere,

/ e rendi lume come 'l sol d' aprile, / e più che un perno

/ inorpellati simulacri vani, / che d' ara e culto fantasia fe'degni!

; /... / rifasciate d' adipe, di cenci inorpellate, / affatturate

nevrastenia, / postreme odalische a richiesta d' ognuno. gozzano, 1-485: sono

era travestito a foggia romana e inorpellato d' un vano titolo. bacchi della lega,

o falso; mistificatore. = nome d' agente da inorpellare-, vpce registr. dal

delle virtù morali ne gli eretici serve d' inorpellatura (per dire così) da ingannare

quando sia giusto a pieno e non d' inorpellatura superficiale. benvenga, 153:

vol. VIII Pag.62 - Da INORRIDIRE a INOSPITALE (15 risultati)

sciagura, innorridì, accorossi, e fremè d' ira in un punto. f.

del solito la stagione, risolvè maurizio d' abbandonar quell'impresa e di ritirarsi.

produr, lascia di germi inutili, / d' erbe infelici inorridir selvatico.

guardo o pacifico o sdegnato, / d' inorridir, di serenare è dato. loredano

l'umanità, mentre il sangue innocente d' un marito e d'un figliuolo non

mentre il sangue innocente d'un marito e d' un figliuolo non t'inorridisce? metastasio

, mille angosce, mille / passioni d' amor. nievo, 457: giuro che

fu suo consiglio il muro / d' una vicina sua... / picchiar

/ queta e sicura; e d' improvviso vede / un serpe: e balza

riferì una sera con molta ipocrisia d' esitazioni e d'inorriditi commenti che il pre

con molta ipocrisia d'esitazioni e d' inorriditi commenti che il pre

). letter. nutrirsi, riempirsi d' orzo. mazza, ii-160: l'

intentabile. - anche sostant. d' annunzio, v-1-949: oseremo ancóra l'inosabile

a denotare un composto particolare organico d' indole acida, avente l'odore del

.. significassero tutte le cose esser d' iddio e a lui servire.

vol. VIII Pag.63 - Da INOSPITALITÀ a INOSSERVANZA (22 risultati)

'l segno / al quale è l'orsa d' aquilone opposta. pallavicino, ii-637:

. pallavicino, ii-637: i luoghi privi d' ospizi e gli abitatori inospitali l'avrebbono

inospitali l'avrebbono posto in sommo rischio d' infortunio. b. croce, ii-2-177:

sarà forse discara ed inutile la relazione d' un viaggio nelle inospitali terre di barberia

all'abitazione degli uomini, ma alla vita d' animali e di piante...

sbarcati, e alla ciclopia / divoratrice d' uomini mascella / ohimè infelicemente pervenuti?

38: soli per selve inospite. d' annunzio, ii-311: il deserto di sabbia

/ di balzo in balzo, e d' una in altra via / aspra, solinga

più inospiti deve nascere un certo ricambio d' affetti tra i membri d'una medesima

un certo ricambio d'affetti tra i membri d' una medesima famiglia e d'una medesima

i membri d'una medesima famiglia e d' una medesima tribù. -raro. sterile

'l generoso entro a i divieti / d' abila angusti l'alta mente accheti.

vele ardite / per gl'inospiti campi d' anfitrite. -sfavorevole, inclemente,

alessandro... v'introdusse i versi d' omero, di sofocle et empedocle,

cennini, 21: che ragione d' osso è buono per inossar le tavole

1-157: 'inossare', intonacare di polvere d' osso le materie che si voglion dipingere.

è il delirio, è l'oblio d' ogni bisogno / d'ogni bisogno, d'

, è l'oblio d'ogni bisogno / d' ogni bisogno, d'ogni legge umana

d'ogni bisogno / d'ogni bisogno, d' ogni legge umana, / di tutti

ho più potuto rifarmi a'mestieri del giorno d' oggi. 2. figur.

studiare. tasso, 16-1: d' intorno inosservabile e confuso / ordin di

: essendo ragionevole che soggiaccia alle pene d' inosservante al noleggio il mandante e non

vol. VIII Pag.64 - Da INOSSERVATO a INOSTRARE (16 risultati)

e da venire, e refeczione e restituzione d' ogni interessi, damni e spese che

del tempo suo, l'avarizia singolarmente d' ogni male radice, gli attribuisce alla

164: siete pieno di difetti e d' inosservanza; voi religioso? b.

di giustizia, di sicurezza pubblica, d' ordine pubblico o d'igiene. 3

sicurezza pubblica, d'ordine pubblico o d' igiene. 3. locuz. -colorire

brusoni, 1-129: mi parve d' intendere che volessero aspettar la notte per

, al suo proprietario per voi. d' annunzio, v-1-91: siamo dentro la baia

adeguatamente valutato per ignoranza o per mancanza d' attenzione; trascurato, negletto. -anche

273): non si curan più d' altro che di perdersi nella folla, per

fra le istituzioni, e le costumanze d' un popolo, e la letteratura,

inostra, / chiara divenne al par d' atene e roma. gabrielli, 10-16:

ora sì che silvera indiavolata / più d' un'empia cerasta si dimostra, / dai

morendo, con lo stupor lieve / d' un bacio inostra. montale, 5-21:

, 5-21: era una giostra / d' uomini e ordegni in fuga tra quel fumo

. poi che 'l ciel l'onora / d' un pontefice tal che l'alta sede

le rose ed or ne le viole / d' un bel viso ei si mostra.

vol. VIII Pag.65 - Da INOSTRATO a INQUADRARE (6 risultati)

, / nuova tra noi, vaga d' onor fenice, / ebbe lucenti, ebbe

, / ei favella al mio pensier. d' annunzio, ii-713: danzami la tua

sottinteso, serve a denotare un titolo d' onore, senza rendite corrispondenti e senza

sia grato /... / d' avermi dato i mezzi, grazie a dio

sempre una leggiadra / bocca una cara nostalgia d' aprile / diffonde, giù, nel

stuparich, 4-273: non era capace d' esprimere di getto, di inquadrare il

vol. VIII Pag.66 - Da INQUADRATO a INQUANTOCHÉ (10 risultati)

ciò che manifestamente appare come una scena d' amore. pasolini, 4-28: la macchina

ghirlandato di pergole costrutte / di viti e d' uve un gran giardin s'inquadra.

fantasma grottesco che mi perseguiterà sempre. d' annunzio, iv-1-789: egli teneva gli

finestra: dove appariva inquadrato un paese d' autunno. comisso, vii

, vii 41: trofei d' armi decorano a stucco gli spazi tra le

finestre inquadrate di colonne in un palazzo d' angolo. fenoglio, 1-115: sussultarono

, i soldati); disposto in formazione d' ordine chiuso (un reparto, una

analizzare i quattro pezzi. = nome d' agente da inquadrare. inquadratura,

collocata entro un apposito riquadro. d' annunzio, v-2-694: la città, ristretta

michelstaedter, 660: [la poesia d' occasione] è... una poesia

vol. VIII Pag.669 - Da LACERARE a LACERARE (16 risultati)

bestemmiatore... lo intende pur d' offendere e vituperare. maestro alberto,

i romani] che li iddìi si dilettavano d' essere lace rati ed infamati

poeti, nondimeno reputarono più indegna cosa d' essere così ingiuriati essi che li iddìi.

per chetar le lingue che lo laceravano d' avere spento tanti uomini dabbene per odio

: pietro aretino... pensò d' innalzarsi in potenza indipendente,...

fatiche tanto più quanto ch'elle non meritano d' esser commendate per altro che per lo

que'maligni,... non sapendo d' altronde acquistar luce alle tenebre dell'ignoranza

: ogni scrittor gonfio e ripieno / d' amara bile, con gelosa rabbia / i

: la scienza procede innanzi, immemore d' ogni vostra dottrina, noncurante dei vostri anatemi

che, morto, è in arbitrio d' ogn'uno lacerarti la reputazione, trovandosi

ingrossò il numero de'tuoi nemici. d' este, 137: perché ella..

le orecchie fin dai primi passi. d' annunzio, iv-1-330: certe parole laceravano

di ferri raschiati, come lo stridore d' una lama d'acciaio a contrasto d'

, come lo stridore d'una lama d' acciaio a contrasto d'una lastra di

d'una lama d'acciaio a contrasto d' una lastra di cristallo. landolfi, i-496

. mazzini, 62-156: le piaghe d' italia non possono sanarsi che lacerandoli [

vol. VIII Pag.670 - Da LACERATAMENTE a LACERATORE (13 risultati)

sangue,... e alla perfine d' aspri chiavelli e di lancia corale tutto

speranza e con disio, / lacirato d' una belva, / questa umbrosa e verde

, per dare a credere a'viandanti d' essere ancora sana e gagliarda. g.

ch'ella pensava aver meglio appiattate. d' annunzio, iv-1-183: le figure dei

bassi rilievi apparivano tra il musco come pezzi d' argenteria mal nascosti sotto un vecchio velluto

voglio notomizzare ancor più questa moneta bassa d' italia, onde resti in perpetuo lacerato il

correre / l'azzurre vie del cielo. d' annunzio, i-665: tutti del tuo

colossali, fenduti, squadrati, grondanti d' ombre pavonazze a cui fa seguito un

trovarono dalle bombarde sì lacerate che tre sole d' esse poteano condurre con esso loro.

mia mano che molto lacerato per mano d' altri. n. martelli, 77:

lacerato e diviso e ridotto in diffidanza d' ambedue le fazioni, intrapren

195: io ti giuro che, più d' una volta, ho pianto amaramente il

/ laceratici interne pietre e sughi / d' ogni giuntura limator crudeli. pindemonte,

vol. VIII Pag.671 - Da LACERATURA a LACERO (21 risultati)

dodecasillabo, e pronunciandosi unito è laceratore d' orecchi. de amicis, xiii-279: come

della lingua italiana tu, ostrogoto lacerator d' orecchi, che dici 'tutto il lungo

. - anche al figur. d' annunzio, iv-2-1222: la lucidità..

liburnio, 81: giovenale, acerbo laceratore d' uomini arroganti e macchiati di scelerità.

, iii-62: son veramente in quello stato d' infelicità in cui,...

dotta, lat. lacerator -oris, nome d' agente di lacerare 4 strappare, stracciare

, o curare ferite o lacerature o rotture d' ossa in ciascun membro. d'annunzio

rotture d'ossa in ciascun membro. d' annunzio, v-1-373: mi getto al collo

attrizione, una lacerazione, una rottura d' ossi, un dolor crudele. redi,

la paura-speranza di sentirseli un dì sradicar d' orecchio con eventuale lacerazione del lobo -da

.. braccio destro con lacerazione. d' annunzio, vi-2-515: io era agitato da

non dissimile a quello dell'uomo cui d' un tratto è posta sotto gli occhi

creatore con grave lacerazione mi contristano. d' annunzio, iii-2-995: d'improvviso,

contristano. d'annunzio, iii-2-995: d' improvviso, come una lacerazione...

è il caso di dirlo, tutto d' un pezzo, senza dualismi, senza lacerazioni

che infatti lo tras sero d' imbarazzo. -sostant. soffici

unqua ferite al patrio muro / ebbe d' intorno. dolce, 9-13: infin,

i polmoni, s'osserva grandissima quantità d' acqua, ora chiara, ora gialliccia.

ci gettammo a terra come morti. d' annunzio, iii-1-129: povere mani!

stato. tale appunto esser dee il volto d' un lacero e d'un moribondo.

esser dee il volto d'un lacero e d' un moribondo. 2. stracciato

vol. VIII Pag.672 - Da LACERO a LACERTA (13 risultati)

da uomo che gli toccava terra. d' annunzio, iv-1-726: al lume debole d'

d'annunzio, iv-1-726: al lume debole d' una lampada apparivano le pareti coperte di

sien gruppi, / né viluppi / d' aceri laceri, / o pini maceri.

mia rosa lacera, / o punta d' infinito / che apparisce di là da ciò

era già lacera in prima, / d' invisibile bisso ora si ammanta. c.

il crine incolta, / su le piene d' onor ceneri algenti / del suo gran

queste mura a chiaro oscuro, piene d' ogni eruditissimo sapere. viviani, 1-44

mostrerai come fu vinto / da'normanni d' assalto. -sfasciato, sconquassato, fracassato

impannate lacere, paglia, cenci, rottami d' ogni sorte, a mucchi o seminati

piombo, livida e fredda come quella d' un pachiderma. sinisgalli, 9-101: ho

/ le tronche membra unisce e qual d' euclide / del gran tosco, che

se ne gian per urtarsi, e d' ambe il mare / scisso da'remi e

per mancanza di economia, laceri e rassettature d' arnesi per trascuraggine nel custodirli.

vol. VIII Pag.673 - Da LACERTIDI a LACINIA (12 risultati)

cento generali, paga con una montagna d' orgoglio fiumi di sangue. buzzi, 90

inaudito qui vederlo [il sole] d' estate, quand'è la sua ora,

: aveva anche avuto cuore... d' in- tingerli in salsa tartara, uno

, 319: di temperamento assai caldo, d' abito moderatamente magro, ma lacertoso,

abito moderatamente magro, ma lacertoso, d' ottimo colorito. dizionario marittimo militare [

: lacertoso significa robusto, forte. d' annunzio, il-no: i magli più

, 4-55: poi che vide ogni cosa d' intorno ad edipola piena d'arme,

ogni cosa d'intorno ad edipola piena d' arme, lacessito nondimeno con poche

e vive in boschi vicini a corsi d' acqua. tramater [s.

parvermi i rami gravidi e vivaci / d' un altro pomo, e non molto lontani

di quella veste e della clamide o d' altro manto. 2. per estens

e dicasi anche penisola della terra ferma d' europa. baldini, i-608: tra un

vol. VIII Pag.674 - Da LACINIATO a LACONICO (10 risultati)

iii-417: i botanici chiamano un foglio d' erba o di fiore * laciniato '

donna di paris, una ninfa uscire / d' un lieto bosco e verso me venire

sono due barri di guadalacara della forma d' orci da olio. = deriv

tua sposa al re dell'ombre. d' annunzio, v-2-596: con le mie

.. preciso e laconico a scanso d' equivoci. mazzini, 26-32: sto

nel guicciardini l'assedio di pisa o d' esser impiccato, s'elesse il secondo.

: ho dovuto ingoiare una gran quantità d' interrogazioni di quegli uffiziali, ed ho risposto

, da ragazzo inesperto ma cauto. d' annunzio, iv-2- 262: la sua

molte discese in cerca di un supplemento d' informazione dalla portinaia che in genere è

. galileo, 5-214: questa narrazione d' arsete è un poco troppo laconica.

vol. VIII Pag.675 - Da LACONICO a LACRIMA (10 risultati)

locali termali per bagni di sudore e d' acqua calda, di forma semicircolare o poligonale

non toglie la chiarezza e la perspicuità d' intendere. metastasio, 1-iv-21: compatite

oggi non sta: lo sento. ma d' altra parte, che dirti? scrivere

muratori, 14-126: in tante occasioni d' essere asiatico i vostri laconismi dispiacciono.

conc., ii-234: ogni favola d' un migliaio di versi 'ad summum '

; la scena materiale sempre il vestibolo d' una reggia. carducci, iii-6-330:

/ né lacrime di donna o d' altri tali. dante, vita nuova,

te medesimo mi dorrei, sì come d' uomo il quale hai la nostra amicizia

delle malattie, 1-11: 'di lagrime d' occhi'. lagrime sono generate da umori,

l'uomo satisfa de'peccati e lavasi d' essi, sì che certi sono che dio

vol. VIII Pag.676 - Da LACRIMA a LACRIMA (28 risultati)

mazzini, 47-41: questa è la logica d' una insurrezione italiana, e della unità

/ su torme tue per il sentier d' onore, / chiamarti un dì, sul

la sposa, / spunta sul ciglio. d' annunzio, iv-1-211: la sua parola

le mie lagrime rimedio, ma vocabuli d' autori e di scienze e di libri

luglio del 386, segnò la seconda nascita d' agostino. -valle di lacrime:

per celia. 'lagrime nella morte d' un cane '. 4.

fuor che toro, è rotta / d' una fessura che lagrime goccia, / le

terra lacrimosa ', cioè quella valle d' inferno, o per li molti pianti

grosse più di quelle dei dannati. d' annunzio, iv-1-734: egli rivide il corteo

piccola macchia; punto impercettibile. d' azeglio, 6-14: appena a sedere,

a sedere, gli empiva il bicchiere d' acqua e poi una lagrima di vino.

una misteriosa lagrima nera in un piatto d' oro il cui orlo infiorato tremava al

in un piatto condita con qualche lacrima d' olio. -letter. foglia del

né mancava... il profumo d' incenso, ch'era quell'aroma di cedria

costellano, al sorgere del sole, d' iridi sfavillanti: sono le lagrime di resina

resina di fresco sgorgate, limpide come d' acqua. -in partic.:

[la fenice], / ma sol d' incenso lagrime e d'amomo, i

, / ma sol d'incenso lagrime e d' amomo, i e nardo e mirra

galileo, 8-vii-213: abbruciando alcuna lagrima d' incenso, si farà un poco di

, 33: il galbano è gomma d' una ferula detta galbanifera, ed è di

esser grassa, pura, di color d' incenso. targioni tozzetti, 12-7-336:

ridotto in pezzetto solido. 'lagrima d' incenso ', e simili. 'mirra

giobbe la lagrima / ridente; il grano d' india; lo sparganio / insigne per

.. lacrime di giob. corone d' erba... si suol coltivare da

0 di salomone: mughetto. -lacrima d' italia: fucsia. 7. enol

, di napoli, di pozzuoli, d' ischia). caro, 9-1-53:

buonarroti il giovane, 9-204: vin d' amarasche, lacrime e raspati. bizoni

chiamati lacrime... le lacrime d' ischia, di pozzuolo...

vol. VIII Pag.677 - Da LACRIMA a LACRIMA (13 risultati)

lacrima di batavia (o batavica o d' olanda, o, semplicemente, lacrima)

lacrime e palline, ad ogni sorte d' animali. 12. locuz.

zena, 2-216: non c'è bisogno d' aver le lagrime in tasca per sentirsi

solinga parte andai a bagnare la terra d' amarissime lagrime. pulci, 12-80: il

ed era tutta piena di lagrime e d' amaritudine, e quasi per compassione ne

li battezzò, piangendone a calde lagrime d' allegrezza anco il buon vecchio giuseppe. levi

hanno voluto più volte levarlo con diversi titoli d' onore ed utile; che egli è

rivolve, / miserabil di gemito e d' aspetto. / ei, come gli altri

solve / il duol, ché troppo è d' indurato affetto. -tenere,

occhi non davan lacrime, ma portavan segno d' averne sparse tante. -versarsi

/ di lacrime, di speme e d' amor vivo / e di silenzio.

vedrai / di qualche lagrimetta, o d' un sospiro. luca pulci, 1-85

lagrimette, che le lagrime ne gli occhi d' una donna bella sono di mirabile e

vol. VIII Pag.678 - Da LACRIMABILE a LACRIMANTE (10 risultati)

, 3-2-102: se abbruciando alcuna lagrimetta d' incenso farete un poco di fumo, vedrete

composto alcuni fra i più alti canti d' amore che mai furono scritti. e si

* lacrime ', etc. » e d' alberti [s. v.]:

velo uman la spoglia e veste / d' un brutto corpo, ma per sua nequizia

quel della vita per il lacrimabile successo d' una 'virginia galluzzi ', a

... non perdonarono a sorte alcuna d' avarizia, di libidine e d'immanità

alcuna d'avarizia, di libidine e d' immanità. giordani, i-2-481: non dimenticarle

. letter. lugubre, funereo. d' annunzio, ii-46: simili a sarisse di

. ora in francia hanno i lagrimoni d' argento su i drappi funebri. lucini

tue mani bianche e valorose / non d' addice quest'ultima lacrimale, / e lasciala

vol. VIII Pag.679 - Da LACRIMARE a LACRIMARE (13 risultati)

e fantasmi si conoscono deboli in paragone d' una beltà lagrimante. da ponte,

, come ho a dire? una signora d' idee liberali, quasi democratica, salvo

, e basterà a difendermi, meglio d' una lacrimante supplicazione. 5.

vesperi / scendo le mute vie bagnate d' ombra, / le lacrimanti vie, le

/ sospirando, / supplicando, / d' ogni cor vittoria s'ha. forteguerri,

capo chino, lagrimando, stanno. d' annunzio, iv-1-341: ella lacrimava e sorrideva

buonarroti il giovane, i-380: a più d' uno di lor lacrimò l'occhio /

il veder nel tuo tormento / più d' un ciglio lagrimar. -tr. (

improvvisa morte o repentina / si deve lagrimar d' un innocente. baldi, 7-96:

ha vissuto santamente, così è degna d' esser lagrimata da tutti i buoni.

, né il lutto ne depose. d' annunzio, vi-1123: chi ha la ventura

, lagrimar tu puoi / la morte d' ogni antico e bel costume. chiabrera

f. f. frugoni, iii-645: d' ordinario son quasi che abstemio, e

vol. VIII Pag.680 - Da LACRIMATO a LACRIMEVOLE (24 risultati)

. g. cavalcanti, i-177: d' angosciosi dilett'i miei sospiri /..

le già stanche sarte, / che son d' error con ignoranzia attorte. boccaccio,

derelitti si fecero a raccontare la mancanza d' ogni necessario nella quale per tanti anni aveano

di notte, non vedere, mal d' occhi e lagrimare. baldelli, 3-582:

amanti; lacrimati scomparvero dalla terra. d' annunzio, v-1-738: patisco anch'io

fatto, una circostanza, uno stato d' animo). foscolo, sep.

eroe nel lacrimato avello / portò i frati d' europa e le speranze. tarchetti,

attira primo i suoi sguardi il cadavere d' un boemo, d'uno di quei miseri

sguardi il cadavere d'un boemo, d' uno di quei miseri che nelle bande

a goccia. baldi, 70: d' opre di ferro e di metallo illustri /

lacrimato elettro. testi, i-95: d' esequie onor fugace / non abbia il mio

né 'l cener mio / beva d' assiria i lagrimati odori. lacrimatóia

la qual chiude dal lacrimatoio alla coda d' esso occhio; la prima si chiude

per appunto della detta misura e larghezza d' un occhio. milizia, iii-166:

contenere balsami e simili materie odorose. d' annunzio, v-2-763: pongo nell'angolo

oriuolo a polvere, la massiccia corona d' oro cui serra la sfinge di nasso incisa

due pollici, fatto graziosamente a foggia d' ampollina, col collo ed orlo rivolto

vinarie ma senza manichi o anse. d' annunzio, v-2-156: un bimbo moccioso

cecetadi. galileo, 1-2-180: il profluvio d' una lacrimazione, che di continuo ne

tozzetti, 5-10: aveva qualche poco d' affanno e lagrimazióne dell'occhio sinistro.

occhi... sempre peggiora. d' annunzio, v-1-97: ho l'amaro del

non può distribuirsi nell'intemo della pianta. d' annunzio, iv-2-617: nulla gli

come l'ambra; né l'estrema finezza d' una mano inanellata che premeva il

dotta, lat. lacrimatio -5nis, nome d' azione da lacrimare 'piangere '

vol. VIII Pag.681 - Da LACRIMEVOLMENTE a LACRIMOSO (13 risultati)

nel fondo lacrimevole di tanti mali. d' annunzio, iii-2-222: voi...

, il quale non elegga più tosto d' incontrar qualunque più lagrimevole infortunio e sofferir

gravissime. alfieri, 4-78: pria d' esser presi e come vii gregge scannati,

-che suscita malinconia e tristezza. d' annunzio, i-365: ride l'autunno al

eloquente, più affettuosa o più sentenziosa d' ogni altra, quanto manco lacrimevole e funesta

si adatteranno meglio che il tuono lagrimevole d' eraclito. botta, 5-249: fia l'

velari, onde una femmina / il mar d' adria impalmerà. piovene, 7-382:

sannazaro, iv-45: era allor piena d' erbe salutifere, / e di balsamo

: lagrimosamente si batteva a palme. d' annunzio, i-587: o sorella, felice

sorridendo. -per simil. d' annunzio, 1-406: oggi il tempo è

p. foglietta, 90: le fila d' oro sono venute d'argento; il

90: le fila d'oro sono venute d' argento; il viso delicato, increspato

bocchelli, 1-i-432: aveva spiacenti occhi d' albino, orlati di rosso e lacrimosi.

vol. VIII Pag.682 - Da LACRIMOSO a LACRIMOSO (18 risultati)

distesa di stoppie, lo sguardo lacrimoso d' un povero mulo col naso incancrenito per

mulo col naso incancrenito per il morso d' un serpente a sonagli. -che

ma lagrimosa pioggia e fieri venti / d' infiniti sospiri or l'hanno spinta, /

chiari amati lumi / gli acuti strai d' una pietà fervente, / per più fero

volentier ben io / assentito t'avrei d' un lagrimoso / rivo lo sfogo.

rader via, come con una vampa d' ardor mite, tutte le tracce de'

tutte le tracce de'dolori passati. d' annunzio, iii-1-532: ha levato il

: ha levato il volto lacrimoso illuminando d' un riso repentinole sue lacrime.

di gran crudeltà vedere i vecchi pieni d' anni, le donne, le fanciulle lagrimose

, così lagrimosa come era e piena d' angoscia andò la sua fante a chiamare

io. pasquini, lvii-95: avea d' attomo gli altri vecchiarelli, / ma tutti

185: sedette stanca e lagrimosa sul margine d' una siepe. calandra, 3-174:

di narrarvi le funeste e lagrimose nozze d' un cittadino di firenze, origine e cagione

poi delle scuse, quasi lagrimose. d' annunzio, iv-2-95: così le lacrimose

mutavano in sospiri di speranza verso letizie d' amplessi non eterei. -che rivela

che gli iddìi... si sieno d' altra parte accostati a'poeti e lirici

caminer turri, i quali per volar d' anni non perdevan del fulgore,..

terra lacrimosa ', cioè quella valle d' inferno, o per li molti pianti che

vol. VIII Pag.683 - Da LACRIMUCCIARE a LACUNA (9 risultati)

, / e a quanti a dio d' innabissar già piacque / ai sempre neri e

, / allor che il cielo ride d' allegria; / ed una nebbia quasi lacrimosa

grande ruota di legno che girava lagrimosa d' acqua. -letter. che ha i

rivo insorge, / quando lieta stagion d' intorno scorge / l'alma c'ha dentro

.. di figura quasi cubica, d' un pollice di grandezza, con una delle

, sospensione di un servizio. d' azeglio, 2-141: questa settimana non ho

per gran tempo che ambissero il nome d' autori. lacuna di secoli ci convien

in un ordine più facile ad afferrarsi. d' annunzio, iv-2-442: sentivo già ch'

evidentemente c'era una lacuna nel codice. d' annunzio, v-1-809: chi violò il

vol. VIII Pag.684 - Da LACUNA a LADANO (10 risultati)

foco / raggian nel buio i lacunari d' oro. d'annunzio, iv-2-881: le

nel buio i lacunari d'oro. d' annunzio, iv-2-881: le macchie pluviali

ii-560: il soffitto lacunare, a rosoni d' oro era in gran parte precipitato al

volta come è, ma a lacunari. d' annunzio, vi-499: un grandioso soffitto

istesso vitruvio nel nono libro, come d' inventore d'un orologio da sole, detto

nel nono libro, come d'inventore d' un orologio da sole, detto plinto

galiani, 1-377: di alcune specie d' orologi, e loro inventori. il semicerchio

le cannelle, gl'ibischi ed un'infinità d' altre erbe lacustri, poco dopo,

girando lo sguardo per la conca lacustre. d' annunzio, iv-1-718: ella dall'ombra

cosce delle capre, che lo pascolano. d' alberti [s. v.]:

vol. VIII Pag.685 - Da LADANO a LADRA (14 risultati)

un liquore, che risuda dalle foglie d' una pianta detta imbrentina, che è la

fame. idem, 8-178: averebbe detto d' avvan- taggio il cavalliere, se non

la lega suggellata del batista. cecco d' ascoli, 2013: là dov'è

, e prima mandato là dove intendeva d' andare, si misero in via. idem

(231): ciò sentendo, uscì d' una camera e quivi venne laddove era

., 6-194: gregorio 'a prieghi d' isabella indutto / fu a seguir il discepolo

convenire laddove è gran frequenza di mondo. d' annunzio, iii-2-107: l'arco che

arco che spezzasti / era già stanco d' opere: avea fatto / il silenzio laddove

, laddove appunto sentì che l'imaginare d' ogni buono italiano sarebbesi desto, cessò.

tempo, ma poi si copre tutto d' erbacce. \ ediz. 1827 (406

discese, / di pace pieno e d' ogni provedenza. boccaccio, dee.,

, ora per condurli a termine ho d' uopo di anni. massaia, vii-99:

peccati [tommaseo]: molte ci ha d' altre maniere di peccato e di diversi

in capolini globosi; trifoglio bianco o d' olanda. = deriv. da

vol. VIII Pag.686 - Da LADRA a LADRO (10 risultati)

ve lo vo far toccare con mano. d' alberti [s. v.]:

, 5-52: entrò in pensiero ad alcuni d' aprir la porta per vedere qual novità

, di mariuolinerie, di smorfiettucciaccie, d' impertinenzelline e di ladrerione. =

io fui / ladro a la sagrestia d' i belli arredi. boccaccio, dee.

. galiani, 4-310: se il padron d' una nave arrestata e condotta per forza

ladri, e usi ad vivere di quel d' altri, e'quali tutti per predare

mi chiedeva un parere, a disfarsi d' un'opera d'arte... me

parere, a disfarsi d'un'opera d' arte... me l'aveva portata

le istorie antiche ricordano un precettore famoso d' un più famoso discepolo. aristotele di alessandro

impetrar da'fieri padri / al giogo maritai d' esser uniti, / spinti dal duol

vol. VIII Pag.687 - Da LADRO a LADRO (11 risultati)

mandasi quel pezzetto di moccolaia, o d' altra cosa, che si attacca al

male, / e non aver un ladro d' un quattrino, / e guardar in

. perché quegli che non sanno vivere d' altro esercizio, e in quello non trovando

poi, sia che basilio si fosse pentito d' averla citata, sia che si fosse

. io resterei in concetto non solo d' involator delle cose altrui, ma di

per sé soglion tagliar larghi giubboni. d' annunzio, ii-59: correa per ladre /

suole consumare li visi delle sposate in termine d' un anno. battista, v-30:

lxxviii-iii-180: antica vidi lusingar giuseppe / d' atto carnai con sue parole ladre, /

sguardo / v'entrò di lilla. d' azeglio, 5-204: benedetti quegli occhi ladri

pupille ladre / brillano come le spalline d' argento, / donde schiumeggian le spesse ciniglie

spesse ciniglie / in sulle spalle quadre d' èrcole adolescente, / e fan da

vol. VIII Pag.688 - Da LADROCINIO a LADRONE (17 risultati)

. arrighi, 3 * 134: d' esser ladro e di fare lui stesso l'

ci aveva troppo scrupolo, perché diceva d' esservi stato spinto dal pretore e dalle

spese fanno / in bazzecole in fin d' anno, / per dar certi spassi ladri

d. bartoli, 30-228: sì presta d' ali è questa rapacissima ladronaglia all'avventarsi

la cilicia una ladronaia assai famosa. d' annunzio, v-3-137: rideva roco, masticando

ladronaie un mercato fuori di porta torrelungo d' intorno al rebuffone, ove vendevano all'

.. molti accorsero a comprare fingendo d' esservi tratti dalla ingordigia del buon mercato.

nuova io non la sentii mai. d' azeglio, 5-309: non ti basta egli

voi mi facciate rendere un mio paio d' uose le quali egli m'ha imbolate.

: io parlo, per dir ver, d' un ladroncello, / eh'essendo sue

... una spada coll'impugnatura d' oro,... che fa

gola a tutti questi ladroncelli siciliani. d' annunzio, iv-2-254: la ciniga già

aretino, vi-28: voi sete cagione d' ogni male, ladroncelli. -ant

referto non fui tardo / alla corte d' amore, in tuon gagliardo / il furto

ritornando in picardia, deluse gli aguati d' alcuni ladroni, ch'imboscati l'attesero alla

colui che uccide un altro per commissione d' un terzo: così dinota la stessa

i viandanti per rubarli ed ucciderli; ma d' ordinario l'infame lucro dell'assassino non

vol. VIII Pag.689 - Da LADRONECCERIA a LADRONERIA (16 risultati)

animali. imperiali, 4-435: più d' alcmena il favoloso figlio, / veracemente

tempio di dio, che è luogo d' orazione, hanno fatto spelonca di ladroni,

di luogo sagrato; ma tutte maniere d' involare è la- dronezzo. boccaccio,

: per tutto salerno di ladronecci o d' altre vilissime cattività era infamato. buti,

, la devastazione dei boschi, e d' insinuare i nuovi ritrovati della pastorizia, della

da bande... di malviventi d' ogni specie, che inaugurarono un periodo di

il tempo dei 'briganti '. d' annunzio, iv-2-294: i ladroneggi notturni più

il sacco ai domini e alle sostanze d' atene. pananti, iii-205: lo stato

ladri pubblici, ma i disumani calcoli d' una falsa scienza consigliarono quel ladroneccio.

i vizi di ogni specie [nella curia d' avignone] sedevano e marciavano sfacciatamente in

o letteraria altrui; violazione dei diritti d' autore; plagio. castelvetro,

propria dello 'nventore, diviene per ladroneccio d' alcuno commune a lui ancora, e

contadino, come non aveva ancor notizia d' amore, così non potea manco aver

salvini, 45-48: i ladroni pensarono d' esercitare il lor ladroneccio, poiché gran moltitudine

e più per via di ladronecci che d' arti buone, i comandi e gli onori

ladroneggiare. settembrini, i-38: ogn'un d' essi [ministri] nel suo ministero

vol. VIII Pag.690 - Da LADRONESCAMENTE a LAGER (12 risultati)

gli si presenti facile l'occasione. d' annunzio, v-1-59: ladruncoli inseguiti che

si trovasse de'beni che fuoro de'fillioli d' uguc- cione ch'el comune ha comprati

colà le meretricie, son io altresì tenuto d' andare læ e d'ammunirle? registro

io altresì tenuto d'andare læ e d' ammunirle? registro lucchese del 1268, v-376-47

a fare egli hanno / vanno indugiando d' ora in or più læ. matazone da

, 28: e1 detto didaco, vescovo d' oxima, faciendo passamento per quella contrada

il timballo con pasta di provatura unta d' uovo e si farà cuocere.

congelato lago, / ed in foco d' amore il mio si posa. statuto dell'

6-390: ogni settimana empieva una lagena d' acqua, e portavasela alla celluzza dell'eunuco

cervogia sicambra / torbidamente spuma -nelle lagène d' ambra. landolfi, 12-9: recava due

forma del cui frutto è esattamente quella d' una bottiglia, della quale presso alcuni popoli

archimiceti, parassiti per lo più di alghe d' acqua dolce o di granuli di polline

vol. VIII Pag.691 - Da LAGERETTO a LAGNA (16 risultati)

... il cambiare le monete d' oro e d'argento d'una sorte in

il cambiare le monete d'oro e d' argento d'una sorte in un'altra,

le monete d'oro e d'argento d' una sorte in un'altra, e con

gli scudi la fattura e il laggio d' essi, secondo il loro accordo sopra ciò

notte pura, / il dolce suono d' una cornamusa. di giacomo, i-355

(e precisamente dal basso). d' annunzio, iii-1-159: sì, vengo di

senta, / non senta la pedana d' un soldà. 2. nel

uso iperbolico. bertola, 218: d' improvviso le spalliere montane si allargano,

mio padre citava per tradizione una lunga serie d' avi i quali tutti come lui erano

che trovavano nella natura la massima fonte d' ispirazione poetica e scelsero a loro dimora

aborrire i laghi; e l'idea d' acqua soltanto deve porre l'idrofobia nelle

nencioni, 1-361: il 'sogno d' estate 'è una poesia domestica che avrebbe

e li agi / a spese d' altri, or sconta il suo peccato;

cose fieboli e di nullo momento. cecco d' ascoli, 2995: quand'è preso

rischiara, onde salgon le lagne / d' uomini vinti e finiti / pei colpi di

,... cocchi, o noci d' india, che quando sono acerbi si

vol. VIII Pag.692 - Da LAGNAMENTO a LAGNO (21 risultati)

buon senno, le anzidette lagnanze. d' este, 75: il viaggio per il

delle lagnanze. -di animali. d' annunzio, iv-2-1069: s'udì il latrato

offeso, / col dolce onor che d' amar quella hai preso / a cui io

/ vacuità l'anima mia si lagna. d' annunzio, iii-2-270: la cretese trascina

la cretese trascina verso l'altare la figlia d' astaco che si lagna e repugna.

animali. petrarca, 176-10: parme d' udirla, udendo i rami e l'òre

murtola, 8-64: al dolce spirar d' aura gentile, / il lusignuolo sente che

ben perduto, empie i sonanti liti / d' un roco mormorar. gozzano, i-358

dì col suo guardian si lagna / e d' un servigio umilmente el pregone. giovanni

perché reda ell'è, bella e d' assai, / di pretendenti avendo un gran

: oggi, se un uomo si lagna d' infelicità morali che non si possano misurare

si dice: finge, esagera. d' annunzio, iv-1-744: mi sono sempre

veder lui più si lagnava, / che d' esser fatta ai malandrini schiava. b

: mi lagno e mi querelo / d' esser regina e dea senza vassalli. chiari

chiari, 1-iii-104: non mi lagno d' impoverire per voi, ma di trovarvi indiscreto

ma di trovarvi indiscreto. non lascio d' amarvi per questo vostro difetto; ma fare

egregi e magni / vere ricchezze son d' antico sangue; / né per altro,

: ma voi me festi novamente gusto / d' un vostro son, che per pietà

, / sommosso da improvvisi lagni. d' annunzio, iv-1-767: egli parlava di nuovo

.. della povera ebete nell'atto d' impietosirlo per avere le confetture. civinini

delle ghirlande sfatte, costituivano una specie d' iniziazione tragica. caproni, 1-62:

vol. VIII Pag.693 - Da LAGNO a LAGO (25 risultati)

contro le rivali / e concede alla sfinge d' aggirarsi / pei favi, saziandosi di

del pecora, lxxviii-m-195: i'son fuor d' ongni langnio, / d'ongni sospiro

son fuor d'ongni langnio, / d' ongni sospiro. liburnio, 3-91: tu

. liburnio, 3-91: tu miri lo d' altrui bene poblicato, gli padrimoni rubbati

perché pensavan di far meglior guadagno. d' annunzio, iii-1-721: sotto il vento /

esili e incerte, il lagno dolce d' un violino. montale, 1-26: un

guarda fisa, tace, e geme d' un gemito che non percote l'orecchio.

. region. fossato; canale collettore d' acque piovane o stagnanti; macero per

concordare col soprintendente, e sicuro perciò d' essere per cavarsela collo sborso di pochi

(plur. -ghi). massa d' acqua, formata da acque di scorrimento

chiuso). -lago alluvionale: ristagno d' acqua di origine fluviale o torrentizia in

sbarramento causato dai materiali trascinati dal corso d' acqua. -lago carsico: quello originato

quello formato dallo sbarramento di un corso d' acqua in seguito alle alluvioni di un

: è il 'lago 'una ragunanza d' acque, la quale in luoghi concavi

lago. tasso, 14-37: gravide d' acque ampie caverne / veggion, onde

, 2-i-91: un lago è una fossa d' acqua cir condata da sponde

tardi avvolgimenti il mincio, / cinto d' un orlo tenero di canne; / s'

di canne; / s'irida, come d' un sorriso, il lago. d'

d'un sorriso, il lago. d' annunzio, i-941: non sai 'l lago

si patisce nel macinare, per mancamento d' acqua nel lago trasimeno. brusoni,

pavese, 7-49: -andiamo ai laghi d' avigliana, - disse linda. andiamo ai

, e dentro a quello il fiato / d' ambi- zion sì tire sue consuma /

stremata tu resisti / in questo lago / d' indifferenza ch'è il tuo cuore.

fu a questo magistrato dato il titolo d' uffiziali del lago. 3.

occhi in alto, vide una forma d' un uomo terribile e sì grande che parea

vol. VIII Pag.694 - Da LAGOCEFALO a LAGOFTALMIA (14 risultati)

latini dicono stagno, cioè una ragunanza d' acqua fatta o dalle pioggie o da alcuno

lago impaluda. 4. distesa d' acque. dante, inf.,

gelo / avea di vetro e non d' acqua sembiante. bandello, ii-1140: i

6-6: da l'una parte e d' altra pochi vivi / n'era rimasi e

era caduta sul suo panierino, pieno d' uova, e n'aveva fatto un lago

, a usciale, sul lago di sole d' un magnifico terrazzo a mezzogiorno. marinetti

. linati, 8-43: la piazza d' armi... era tramutata in un

, un profondo senza fondo, pieno d' un ardore di fuoco incomparabile, come

mare oceano empie il corpo della terra d' infinite vene d'acqua. redi,

empie il corpo della terra d'infinite vene d' acqua. redi, 16-i-29: i

, 1-100: sono spariti i circoli d' ansia / che discorrevano il lago del

-ant. ventricolo cardiaco. d' alberti [s. v.]:

bel rio... discor- rea d' un colle / verso un laghetto limpido et

lepre 'e ótp&axp. ta * mal d' occhi '; cfr. fr. lago

vol. VIII Pag.695 - Da LAGOFTALMO a LAGUNA (13 risultati)

.. sono luoghi ne'quali polle d' acqua, unite nelle viscere della terra a

ad una certa porzione di zolfo, d' allume, di vetriuolo e di sale,

peli, ma di vere penne e d' una lunga e folta lanugine che lascia scoperte

si potrebbono qui dire molte altre cose d' altri pesci; e delli granchi anco e

necessitade, è costrecto di lagrunare e d' adimandare aiuto ai suoi nemici.

gira un vago fiume / a piè d' intorno quasi maggior parte, / che

sotterra le ree qualità di certi lagumi d' acquacce stagnanti già da gran tempo e

presso al lagume, la pantera / d' ambedue i lati scorra a spazi uguali,

, sf. disus. specchio d' acqua stagnante e paludosa, di estensione

stagno. -per estens.: specchio d' acqua (sia naturale, sia artificiale)

iii-410: posesi co'suoi tra certe lagune d' acqua presso alla città a due miglia

straparola, ii-200: pervenne all'ingresso d' una selva, dove scorreva un gran fiume

tacque tanto alte quanta è l'altezza d' uomo... ed a cadauna di

vol. VIII Pag.696 - Da LAGUNALE a LAI (23 risultati)

lxii-2-vii-20: giunti a una gran laguna d' acqua circondata da due bande da folta

. si slancia all'improvviso contro un d' essi una tigre. targioni tozzetti, 6-306

.. è di piedi novantasei e d' ottanta la larghezza, ed è fornita

di quattro bagnetti posti a livello della lacuna d' allacciamento, che forma la parte interna

terra / fra la lacune del mar d' adria posta, / serban la pece

ascende a tanta altezza che non solamente scopre d' ogni intorno la gran città e le

mare, col mezzo degli scanni o staggi d' arena. giannone, 254: i

'bargello ', le lagune verdastre. d' annunzio, iv1- 417: io partii

liscio buia ma sottesa / dalle muraglie d' una grande luna. -letter.,

queste fortunate lagune trasfusa e perfezionata. d' este, 44: quegli architetti di mal'

del mondo. lacuna è proprio luogo d' acqua: ma qui si pillia per lo

/ l'arco una fronte eroica / incoronata d' avvenire. linati, 17-155: sotto

muovere a stuoli in cerca delle uova d' anitra e d'oca intorno ai guadi

stuoli in cerca delle uova d'anitra e d' oca intorno ai guadi, agli stagni

o in cui sboccano canali o ruscelli d' acqua dolce, di località cioè dove la

lagune 'o 'le lagune'. d' annunzio, iv-2-830: -guarda -egli disse,

e, sulle squisitezze un po'rigide d' un abito di taglio cosmopolita, riattestano

non facendo schermo, / qui sonar d' arpa voglio in nostro aiuto.

intelligenza, 294: audi'sonar d' un'arpa, e smisurava, /

cui veder considerai, / tutt'è d' avorio, e 'n essa si vedieno /

mostrare il tuo bellissimo viso, e d' ascoltare il laio del tuo signore.

carducci, iii-7-300: i romanzi celtici d' avventura impal- lidivan ne'lai. betteioni

i-574: momolino è un giovanetto / d' assai forte e vago aspetto, / prode

vol. VIII Pag.697 - Da LAICALE a LAICISTA (10 risultati)

tasso, 2-33: composto è lor d' intorno il rogo ornai, / e già

invisibil ninfa, / che ognor delusa d' amorosa speme, / pur geme per le

di dolcezza m'empieano il core affranto. d' annunzio, i-409: i vaghi de

giusti lai... aveva alcunché d' orgoglioso e virile. bacchetti, 14-122:

/ un'aguglia nel ciel con penne d' oro. b. tasso, 11-9:

/ un pietoso sospir simile ai lai / d' usi- gnol che le meste ombre lusinghi

. zendrini, vii-1257: ho sete d' effluvi di rose e viole, / di

di rose e viole, / di lai d' usignuolo, di baci di sole.

morte all'eretico dannato, per argomento d' animo mansueto e non per volontà di

usanza de'laici, alla laica. d' alberti [s. v.]

vol. VIII Pag.698 - Da LAICITÀ a LAICO (11 risultati)

quando si laicizzò, conservò una linea d' austero misticismo. piovene, 7-480:

goldoni] lo trasforma nel fatto positivo d' una laicizzazione completa del suo mondo.

, 1-1: ogni generazione di genti d' esso popolo cristiano, cioè cherici sapienti e

e piccola degnità constituite frequentano non solo d' udire i detti salmi, ma ancora

: la repubblica cristiana ha due sorti d' uomini: l'una che vien detta

usano, elle... sono d' istituzione pura politica, e ogni laico indifferentemente

. d. bartoli, 43-4-473: ma d' altro maggior studio e fatica fu il

le regole proprie di ciascuno. tranquillo d' apecchio, lxii-2-ii-197: colla partenza d'un

d'apecchio, lxii-2-ii-197: colla partenza d' un laico da quelle missioni manderà a

e di 'secolare'furono in origine significative d' ignoranza e di corruzione. -non dotto

-giudice laico: giudice popolare delle corti d' assise, esperto di problemi giovanili nei

vol. VIII Pag.699 - Da LAICOCEFALI a LAIDEZZA (10 risultati)

poiché la sostanza e il decorso dell'operanotte d' ottobre, / mise altri luminari uguali /

. ma la ecclesiastica ancora, tanto d' adoprò e tanto fece, colle preghiere e

dante, rinnovatore in firenze della lirica d' amore, gli studi e i tempi

/ senza timore, nel cielo sereno / d' una giravano / dalla creazione del mondo

a laidarsi l'anima con qualunque sia genere d' immondezza. -intr. per lo

animo non si laida, ma di bellezza d' animo il corpo s'adora.

giovan om semplice e retto, / d' onne laidezza netto. iacopone, 91-122:

laidezza de'suoi discorsi degni di lupanare. d' annunzio, iv-2-374: il fondo dell'

. guittone, xxxiii-28: la zambra d' angostia è tracarca, / lo refettoro

soavi, / e specchio e mirador d' onni vilezza, / tìi ciascuna laidezza

vol. VIII Pag.700 - Da LAIDIRE a LAIDO (17 risultati)

di concubinati, di adulteri, d' incesti e d'ogni altra sorta

concubinati, di adulteri, d'incesti e d' ogni altra sorta di laidezze.

guittone, xxxv-74: preso è solvitor d' ogni legato, / laidita e lividata ogni

io... empiessi i miei scritti d' improntitudini, d'inezie e di errori

empiessi i miei scritti d'improntitudini, d' inezie e di errori,...

: subbitamente delle selve, nuova forma d' uomo isconosciuto, laidito di somma magrezza e

, catondono se la pose a veduta d' ognuno nella sala del suo palagio.

il demonio... per mezzo d' un laido e stomacoso vomito frettolosamente partì.

). giacomo da lentini o rinaldo d' aquino, 402: per lo reo

se tu levassi li peli delle ciglia d' un uomo, tu ne leveresti picciola cosa

fa professione di fare spiritare le donne d' amore. nomi, 11-30: quantunque fosse

a ridosso, facce triviali, laide, d' una espressione feroce, e che nella

laide bestie / chi vide mai? d' annunzio, ii-232: bestia / di corte

di tutti gli ornamenti, è spogliata d' ogni dono e d'ogni grazia, ed

, è spogliata d'ogni dono e d' ogni grazia, ed è rimasa e diventata

che il nostro cortegian non debba far profession d' esser gran mangiatore, né bevitore,

facessero un qualche caso dell'innocenza. d' annunzio, iv-i- 331: la

vol. VIII Pag.701 - Da LAIDO a LAIDURA (15 risultati)

/ certo, a lo mio parer, d' un laido errore. ristoro, 1-2

certo, un esempio laido e riprovevole d' intolleranza. giusti, i-456: questi

. bocchelli, 10-25: egli conobbe d' aver avuto paura, la livida,

/ fornendo i suoi misteri, / sì d' omo è dio scudieri. dante,

gran bello, e picciula onta gran massa d' onor consuma. a. cattaneo,

vissuti di presunzione, finiscano di disperazione d' azeglio, 1-215: vi sono epoche

: lo pudore è uno ritrai- mento d' animo da laide cose, con paura di

: vedendosi lo nimico vincere e vergognandosi d' essere da lui sconfitto,...

virtuose opere fanno i suoi seguaci [d' amore], che avviene rado,

essi conoscendo anzi tempo le stanze / d' un ade immondo, di cui non parlarono

monti, xii-1-14: non v'ha tratto d' oscenità..., non v'

lo stomaco, / vince l'acume / d' ogni occhio intrepido / al laidume.

cadere nei laidumi della sensualità, contentarsi d' una mano tra le mani, l'uno

mani, l'uno sguardo furtivo, d' una carezza onesta, tutt'al più di

, / che metton magio cura / d' udire una laidura / ch'una cosa

vol. VIII Pag.702 - Da LAIMENTARE a LAMA (8 risultati)

rosa, chiarità di sole, figura d' uomo, piacenza di pietre preziose,

. cicerchia, xliii-391: tant'era d' abraàm l'anima lieta, / guardando

volentieri periscano. = nome d' agente da laldare. laldazióne,

di maiorica si possono paragonar co'primi d' italia. tramater [s. v

], e'quali chiamano lalisioni sono d' ottimo sapore. domenichi [plinio],

puledro di asino selvatico '(voce d' origine africana). lallall, inter

che io gli facci fare una lama d' una daga, e che io facci che

al fianco una lama di ferro. d' annunzio, iv-1-130: -alt! -comandò

vol. VIII Pag.703 - Da LAMA a LAMA (33 risultati)

,... col rasoio a lama d' un sol taglio fornita di manico mobile

: bello, grosso, color castagna d' india, con due lame a scatto

e il cavatappi. -nastro dentato d' acciaio di una sega, destinato a

paleolitico superiore. -binario. d' annunzio, ii-157: venivano dalle / città

dove il sole tonde rifulgono, / come d' acciaio guizzanti lame, / protendete le

di forte intensità che attraversa una zona d' ombra ben delimitata. fogazzaro, vi-28

fredda e vetrina, solcata da lame d' azzurro sempre più intense prima di scolorare e

negli occhi di maddalena passò quella lama d' ironia, di cui avevo un ricordo

; ma pel corpo e per l'anima d' entrambi era passata come una lama di

come fecevi porte di rame, / come d' anfi- chitòn fece le lame, /

poi che l'ebbe tutta coperta di lame d' oro, vi pose dentro il corpo

lame, che alla prima vista ne parvero d' oro perché così ci dicevano, ma

più approssimati vedemmo ch'erano di foglia d' argento, ma indorato. cellini, 621

: portavano le cinture coperte di lame d' oro o d'argento lavorate, larghe

cinture coperte di lame d'oro o d' argento lavorate, larghe due dita.

e 'n vari modi / distinte poi d' argentee lame e chiodi. redi, 16iii-

la vestirai [l'arca] di lame d' oro purissimo di dentro e di fuori

parete in la casa felice / di lame d' or coperta insino al piede, /

sale e logge. inventario di alfondo ii d' este: 1219: maniche da donna

da donna... fodrate di lama d' oro. magalotti, 4-131: dal

vaga, gentil, leggiadra vesta / d' azzurro e d'or contesta, /

gentil, leggiadra vesta / d'azzurro e d' or contesta, / e leggiera così

professa del gesù otto tele in lama d' oro a uso d'arazzi, rappresentanti

otto tele in lama d'oro a uso d' arazzi, rappresentanti diversi miracoli di s

geogr. cresta divisoria dei singoli solchi d' impluvio che costituiscono la rete idrica di

8. idraul. parte di vena d' acqua che assume uno spessore molto piccolo

-nella fondita dei caratteri tipografici, pezzo d' acciaio che serve per dare al carattere la

della monotype fonditrice. 13. lama d' acqua: strato d'acqua contenuto fra

13. lama d'acqua: strato d' acqua contenuto fra pareti vicine (come

il raffreddamento). 14. lama d' aria: strato d'aria compressa, di

14. lama d'aria: strato d' aria compressa, di piccolo spessore,

di coltello butta ciuffi verdissimi e cespugli d' un chiaro verde minerale come sulla sabbia

spumando, bruciando, sterminando quanto incontra d' alberi e di case, né arresta la

vol. VIII Pag.704 - Da LAMA a LAMARTINIANO (19 risultati)

puglia. 2. distesa, specchio d' acqua; corrente (di fiume)

150: ritornerò / in anni d' altre forze / per specchiarmi l'anima

di gemme malcelata dall'erbaglia; la lama d' acqua. ungaretti, xi-210: quest'

fa brillare gorghi e spume e lame d' acqua candide e verdi come i vitrei

io cercherò in questa lama di fango / d' osservare i quattro lombrichi rossi; /

rossi; / con un sottile stelo d' avena li smuoverò. montale, 1-138:

li smuoverò. montale, 1-138: lame d' acqua sco- prentisi tra varchi / di

al ginocchio. -ant. corso d' acqua, fiume. ariosto, 6-78

bassa e -nera, senza un filo d' erba, arsiccia e crepata.

! -lingua di terra. d' annunzio, iv-2-1000: più d'una volta

. d'annunzio, iv-2-1000: più d' una volta ho dormito là, alla

. statuto della società del padule d' orgia, 97: neuno pianti

mastice quella che in india si fa d' uno altro pruno; item quella che in

il supremo ihama vestito tutto di lametta d' oro. casti, iii-54: dopo la

idolatri, onorato come dio in terra. d' ordinario risiede a polala tra il tibet

homme, parce que les lamaneurs se servent d' ordinaire de sondes de plomb pour reconnaitre

, verde oscura, poco più grande d' un arancio, formata da una crosta che

si trova formato da una serie innumerabile d' otricelli membranosi, quasi cilindrici, strettamente

, i-115: anco quando in nel cavar d' essi cammini si trovasse alcuni terreni che

vol. VIII Pag.705 - Da LAMASSERIA a LAMBICCARE (7 risultati)

terra milanese, priva di lamartiniane largure d' acqua, è invece percorsa per ogni

2. fis. simbolo della lunghezza d' onda; segno del coefficiente di dilatazione

2. in fìsica nucleare, tipo particolare d' iperione. = da lambda1, per

, o, come essi dicono, lambèllo d' argento, per non essere scambiato da

tacconi, e cimici, e pidocchi. d' annunzio, ii-908: né la sua

francia, ma in naviglio / ricrociato d' amore e di dolore. -per simil

ojetti, i-327: sogno che insetti d' ogni specie s'affollano sul mio guanciale,

vol. VIII Pag.706 - Da LAMBICCATAMENTE a LAMBICCO (17 risultati)

bruno, 3-26: a voi, muse d' inghilterra, dico: ispiratemi, suffiatemi

distese, / ch'un sol pensier d' un sol viglietto nostro / lambicar, ponderar

a ringraziar pur un merletto della frangia d' una delle fimbrie della sua gentilissima arcimusa

ciò è la acque forti, l'acqua d' aceto, l'acqua vite. mattioli

lambiccata per le vene e più cotta d' esso arbore. manfredi, 4-183:

da'tempi delle crociate fu sempre parte integrante d' ogni poema, e quintessenza raffinatissima lambiccata

di soda politica, un estratto dedusse d' esperimentato giudizio et un lambicato del migliore

aretino, 20-313: in la casetta d' un mio compare, gliene coleo a

pieno di stirature, di durezze, e d' improprietà che si portò via sul volto

astrusi e ad ipotesi lambiccate, piene d' intralciamenti, di viluppi e di contraddizioni.

, stravolto, una macchina di fuochi d' artifizio. nievo, 4-105: le mie

qualsiasi inabile scrittore, ha grande ricchezza d' immagini, spesso lambiccate ma talvolta vive

tue lettere sono... il frutto d' una immaginazione tormentata, lambiccata. de

sempiterna magnanimità aristotelica. = nome d' agente da lambiccare. lambiccatura,

ancora dello strepito delle mie acque. d' azeglio, 1-221: quella fedeltà nelle

. papini, iv-733: la smania d' essere approvati dai più e d'esser ritenuti

smania d'essere approvati dai più e d' esser ritenuti bravi porta molti scrittori alla

vol. VIII Pag.707 - Da LAMBIMENTO a LAMBIRE (21 risultati)

si mantiene pieno di acqua fredda. d' annunzio, iii-1-472: noi facciamo a

aveva impiantante il laboratorio, con ampolle d' ogni forma... e lambicchi e

riduchino al tutto. orsini, 249: d' amor estinta, / tosto di lui

quando sia costretta a passar per lambicco d' un sottilissimo cannello ed abbia a condursi per

sempre nel lambicco / sui i fornelli d' elicona. algarotti, 1-iv-286: per

la naturai sapienza ha provvisto / che d' essi uniti [maschio e femmina] amor

, / virtù vital dispicchi, / che d' esser gli fa ricchi, / morendo

, / cert'altre di pezzette e d' oricchicco, / una di biacca, e

., questo fare di moto proprio d' un nome solo il segnacolo d'un'età

proprio d'un nome solo il segnacolo d' un'età intera, di un'idea

. monti, xii-6-118: quantunque nata d' un padre che ride poco, la

e lambe. fucini, 1013: se d' un fallo la mia man lo punisce

suo tempo gli dà carezze e pane. d' annunzio, iii-2-254: ecco, ecco

: con riferimento a liquidi, corsi d' acqua, ecc.). testi

orgoglioso, /... / povero d' acque isti lambendo i sassi. abriani

spiagge amene / del ligustico seno e d' adria i liti / lambiscon di nereo

. varano, 1-149: io tardi penetrai d' erti pungenti / cedri in opaca selva

nunnu, veniva a gettarsi nel lago. d' annunzio, i-126: i vasti fondi

dai flutti che lambiscono / le soglie d' un cristiano / tempio. moravia,

.. novellamente, non sanza augurio d' ottimo avvenimento, è munta da sette

a poco / aprirsi, e ratta d' un orrendo foco / striscie lambir gl'inariditi

vol. VIII Pag.708 - Da LAMBITIVO a LAMBRUSCA (9 risultati)

montale, 9-127: nel fumo / d' averno che lambisce i cornicioni. pratolini

ho scritto è un piccol parto bisognoso d' esser ridotto a miglior forma, lambendolo e

non fa mostra ambiziosa [virgilio] d' ornamenti, non si ferma a lambir

a lambir le cose, ma, contento d' aver con maestà accennate le bellezze del

argomento, e nessuno della destra ha creduto d' impadro- nirsene. 6.

più alti dell'anima umana e merita d' essere ammirata. = adattamento del

bacio dell'elba, la nuda fila d' amadriadi eterne / da possedere in eterno.

sembra che sia / un maturo granel d' uva lambrusca. tanara, 176: altri

bacche di mirto, di lentisco, d' edera e di ginepro maturo ed uva

vol. VIII Pag.709 - Da LAMBRUSCARE a LAMENTABILE (12 risultati)

mendicando dalle lambruzze... i rimasugli d' un vitto sterile. =

'lamato ': stoffa tessuta a fili d' argento e d'oro. montale,

: stoffa tessuta a fili d'argento e d' oro. montale, 3-147: muovevano

: si vedono ricchi costumi di lamé d' oro cangiante, broccati di diversi colori.

, signore ricche ordinarie già scese in lamé d' oro per la cena, qualche astrakhan

.. tra lamelle sottili quanto le fibre d' un legno prezioso, rappresenta l'epoca

suolo screpolato, / tra le lamelle d' argento / dell'esili foglie.

rinnovavano le sete ed i damaschi lamellati d' argento opaco. landolfi, i-82:

di luna: il limo è lamellato d' argento. = deriv. da

ogni scaglia è il pavimento o la volta d' un altro ambiente; stili di scavo

nelle rotture, traslucido negli angoli e d' un bianco lattato cangiante. bossi,

voi vi troverete questa lamentabile istoria. d' annunzio, ii-259: in quell'abbattuto,

vol. VIII Pag.710 - Da LAMENTABILMENTE a LAMENTARE (13 risultati)

non passi il manifesto od occulto lamentamento d' alcuno. ovidio volgar., [

mai di sua bocca fue udita boce d' alcuna lamentanza. boccaccio, dee.,

ti lamenti », / dice uno spiritei d' amor gentile. petrarca, 12-8:

. petrarca, 12-8: e i cape'd' oro fin farsi d'argento, /

: e i cape'd'oro fin farsi d' argento, / e lassar le ghirlande

. la trista e ria novella / che d' amorosa doglia fa penarlo, / affligger

pare. petrarca, 157-6: l'atto d' ogni gentil pietate adorno, i e

mormorar di lucide onde / s'ode d' una fiorita e fresca riva. bacchetti,

i_i * 577: come in tempo d' eclissi del sole, i cani lamentavano

: perch'io mi ti lamento / d' una mia disaventura, / non aver

/ non aver tu pensamento / che d' altr'amore agia cura. guittone,

lamentanza. chiaro davanzati, 396: eo d' amor non mi lamento mai / per

: finse madonna lucrezia e diede voce d' esser gravida e, per meglio accompagnar

vol. VIII Pag.711 - Da LAMENTATA a LAMENTAZIONE (19 risultati)

sparso e protestandone volerne aver vendetta. d' annunzio, iv-1-352: ella non volle

che le rimproverava la brevità delle visite d' amore; non si lamentò mai;

poi ch'ebbi 'n amor cura, / d' una falsa intendanza / che mi strinse

le scale mi lamentavo con me stesso d' essermi fermato a metà. cassola, 2-151

è mormorare e lamentarsi di dio o d' alcun uomo, massimamente d'alcun suo vicario

dio o d'alcun uomo, massimamente d' alcun suo vicario e prelato, ingiustamente

/ enone di paris e menelao / d' elena. 4. per

, i-900: c'era un professore d' istituto privato,... codino

alvaro, 14-207: tutta la cultura d' oggi lamenta un vuoto nella civiltà che

per aver proseguiti insieme i tre pensieri d' ogni buona e grande politica nazionale,

hanno cantato e composti sonetti e canzoni d' amore. pellico, 4-231: tu,

dotta, lat. tardo lamentàtor-óris, nome d' agente di lamentare. lamentatòrio

guittone, xlix-117: non sembrante d' amor, non pro- messione, /

se di lui vi parlo, / lamentazion d' innamorati e fole. g. m

ed alla perversa ambizione del pontefice e d' alcuni principi e comunità del suo regno

in lamentazioni. la notte porterà consiglio. d' annunzio, v-1-780: la preghiera muta

: fo copiare la lamentazione sulla presa d' otranto, calda e pia. settembrini

,... da prefiche. d' annunzio, iv-2-630: la cantatrice rimaneva

armonia dolorosa che doveva accompagnare la lamentazione d' arianna. e. cecchi, 6-

vol. VIII Pag.712 - Da LAMENTELA a LAMENTO (19 risultati)

esse si piangono le sventure del popolo d' israele e in particolare la distruzione di

umil penserò, che parlar mi sole / d' un'angela che 'n cielo è coronata

e lamentevoli; e il lieto canto d' imeneo si termina con mortifere strida.

, come un canto solitario per le vie d' una necropoli. d'annunzio, iv-2-161

per le vie d'una necropoli. d' annunzio, iv-2-161: da tutte quelle fantasie

grida si mescevano in un romorio cupo d' uragano imminente. -con riferimento

torrente che mormori con armonia lamentevole. d' annunzio, 4-ii-68: la notte, per

morti de'troiani e per le lamentevoli esequie d' ettore, colle quali finisce il poema

bonaparte è trascinata ad accettare a punto d' appoggio l'austria. b.

per sorvegliarli. -sostant. d' annunzio, iii-1-72: togliendosi dal collo una

iii-1-72: togliendosi dal collo una catena d' oro e gittandola alla lamentevole.

penzoloni nel viluppo lanoso dei velli pesanti d' acqua; magre, lamentevoli.

-con riferimento a strumenti musicali, corsi d' acqua, fronde, oggetti, strumenti che

taciturna oscurità tranquilla / negli agitati spiriti d' achille / a poco a poco suo

le frondi / per la foresta. d' annunzio, iv-2-1284: a quando a quando

uno sbattimento di luce, per l'apertura d' una porta lamentevole, rischiarava due froge

essere venuto. canoniero, 43: d' impudicizia e di viltà non sonon inferiori

, segnatamente di molti. ma anche d' un solo, e allora in senso

faceva un lamentìo senza fine '. d' annunzio, iv-1-853: udivano il lamentio fioco

vol. VIII Pag.713 - Da LAMENTO a LAMENTO (17 risultati)

/ che ben parean di miseri e d' offesi. petrarca, 223-10: il sonno

/ lasciano soli pigolare al vento? d' annunzio, iv-1-574: tenendo puntata la

bruto che soffre: 11 lamento istintivo d' ogni carne addolorata, umana o bestiale

che non ha 1 se non parole d' ombra e di lamento / che ti porta

dura di ghiaccio, al lamento / d' agnello dei fanciulli? -come personificazione.

per orgoglio, / ma brevemente tragami d' ardura. aretino, 1-61: ecco la

che blandiva il suo orecchio come la nenia d' un bambino, a quel fremito degli

voce del vento e delle foglie. d' annunzio, i-517: a 'l gran maggio

malinconica, / triste come il lamento d' un'armonica. alvaro, 8-128: ricomincia

: una canzone popolare esprime il lamento d' una donzella che nata in alcuno dei nostri

tanto terrore. ariosto, 43-167: d' accesi torchi tutto ardendo 'l lito

del caso terribile e del lamento. d' annunzio, ii-489: chi mai lo consolerà

vani, quanto più si diventava consapevoli d' altro e diverso spirito di funebre, maschia

,... quando con figura d' alcuna istoria, quando col senso d'

d'alcuna istoria, quando col senso d' alcuna visione, quando con lo 'ntendimento d'

d'alcuna visione, quando con lo 'ntendimento d' alcun lamento, e in altre maniere

tavola ella non avesse avuto l'assalto d' uno di quei fitti spasimi improvvisi.

vol. VIII Pag.714 - Da LAMENTOSAMENTE a LAMIA (16 risultati)

vita, lamentosamente piange di cuore. d' annunzio, 1-561: l'esistenza in fine

la cadenza lamentosa delle canzoni montanare. d' annunzio, iii-i- 124: io

tre... è l'ora / d' agire. che? l'addio lamentoso

dante, gli pose nome francesco. d' annunzio, iii-1-577: io m'era

fina, / fregiata intorno di lamette d' oro. ramusio, iii-26: portorono

, alle quali erano appiccati alcuni pezzetti d' oro fatti di lamette. galileo,

... con una elsa di lamette d' ottone attorcigliate come una cifra.

il supremo lhama vestito tutto di lametta d' oro. bresciani, 6-iii-349: gli scende

sul petto un'ampia stola di lametta d' argento, che a certi speditissimi tocchi

s. v.]: lamettina fine d' un temperino. = dimin.

colse ad un convito, per mezzo d' una lamia, il cui disegno / rimase

prima divorò, vivo si tragga / d' una lammia dal ventre. ranieri,

con tale nome, in varie parti d' italia, si indicano specie diverse,

nome di bue, di lamia, d' aquila e di ranocchio chiamano. citolini

serpenti. 2. ant. biscia d' acqua, orbettino. leonardo, 2-164

v.]: 'lamia', genere d' insetti della terza sezione dell'ordine de'

vol. VIII Pag.715 - Da LAMIA a LAMINA (38 risultati)

è armata di lamiera di ferro. d' alberti [s. v.]:

-per simil.: distesa piatta e uniforme d' acqua. linati, 17-no: più

. d. battoli, 1-2-71: guemitosi d' una lamiera sopra l'abito cremisi,

. lamieróne, sm. d' alberti [s. v.]:

: fuori, cercavo ancora sul lamierone d' insegna il nome di quella tappa del mio

[tommaseo]: lamierino, lamiera. d' alberti [s. v.]

e l'argentaro farà lui di lamina d' argento? m. savonarola, 25:

, 25: il bevere l'aqua d' orzo, ne la quale smorzata è la

, ne la quale smorzata è la lamina d' oro, per i richi. fr

... è un aggregato e composto d' una tavoletta d'ebano e di quasi

un aggregato e composto d'una tavoletta d' ebano e di quasi altrettanta aria, una

quasi altrettanta aria, una mole composta d' una lamina di piombo e dieci o dodici

lamina di piombo e dieci o dodici tanti d' aria. p. neri, 1-vi-75

lamina metallica che lor si soprappone. d' annunzio, iv-1-6: prese le molle

feceno la lamina della sacra venerazione, d' oro purissimo. savonarola, iv-316: sopra

: sopra la mitra era una lamina d' oro, nella quale era scritto quel

2-108: due gran lamine tonde, una d' oro con l'immagine del sole e

l'immagine del sole e l'altra d' argento con quella della luna; ambedue

e fu bisogno di bucare una lamina d' oro in modo che i fori venissero

nome: 'theod. '. d' annunzio, v-1-726: io ho rinvenuto una

, lavorata di rilievo in una làmina d' oro. e. cecchi, 8-122:

, impresse nei sigilli e sulle lamine d' oro che cuoprivano gli scheletri dissepolti a

ritrovar nuovi strumenti di lussuria, sagacissimo d' ingegno, trovò il primo la maniera

con una gran guardia traforata a lamine d' ottone, congegnate come in cifra,

so che altro, tutti ornati con lamine d' oro e d'argento, e con

tutti ornati con lamine d'oro e d' argento, e con qualche diamante. stuparich

, 5-39: agli orecchi due pendenti d' oro antico a lamine sottili, mossi

, ma non già il lume. d' annunzio, iv-2-513: se io fossi il

ove il giorno entrasse a traverso lamine d' alabastro color di miele o vetri istoriati

alabastro color di miele o vetri istoriati d' istorie sibilline. -lastrone di pietra

: l'ultimo vestimento era una lamina d' oro con una fascia, la quale da'

cattaneo, i-2-8: il pallio di lamina d' argento e d'oro, guemito di

il pallio di lamina d'argento e d' oro, guemito di gemme,..

quanto alle stoffe,... quelle d' inverno ragionevolmente introdotte prima del i° gennaio

i° gennaio 1854 saranno smerciate; quelle d' estate poi... avranno la lamina

o riflesso luminoso; luccichio. d' annunzio, i-880: làmine d'argento /

. d'annunzio, i-880: làmine d' argento / sfioran l'acqua a 'l

pene, intorno all'uretra, è fatto d' innumerevoli lamine e cellule della universale membrana

vol. VIII Pag.716 - Da LAMINARE a LAMINETTA (23 risultati)

. -lamina mezz'onda e lamina quarto d' onda: lamine formate da cristalli birifrangenti

mezzo o di un quarto di lunghezza d' onda i due raggi, ordinario e

esercitata sopra la luce dalla sottilissima lamina d' acqua viscida onde la bolla è formata.

vibranti', sono lamine di metallo o d' altra materia soda che si mettono in vibrazione

si fanno li pontali per le stringhe. d' alberti [s. v.]:

vapore, par che il più bel gusto d' un pover'uomo venuto al mondo per

venuto al mondo per starci qualche decina d' anni appena, sia di sudare tutto

allora ne agiognarete, per ogni libra d' argento,... una mezza oncia

e vai più del rame a conservarle. d' annunzio, v-2-196: il grande òmero

staffieri: / laminata di ferro era d' intorno, / e si potea assettar su

erano col rastrello laminato da una lastra d' acciaio, lungo la battima, gettano l'

: l'acqua increspata era come laminata d' argento, perché da ogni ondina il sole

2. laminato plastico: materiale d' impiego molto diffuso (soprattutto nell'industria

estens.: officina di laminazione. d' alberti [s. v.]:

parte di un laminatoio. = nome d' agente da laminare. laminatura,

al fine di ricavarne lamierini o nastri d' acciaio sottilissimi. govoni, 9-93

.. alcune laminette ed altre simili cose d' argenti di varie leghe o finezze non

a sostener quella laminetta di rame o d' argento, che su l'acqua si trattiene

ebano... si ornavano di statuette d' argento e di laminette niellate a figure

. è coperto con gusto di laminette d' oro e d'argento dorato lungo i

coperto con gusto di laminette d'oro e d' argento dorato lungo i bordi, trattate

trattate con elegante e sottile lavoro. d' annunzio, v-3-617: dall'arsa cattedrale io

a quella guisa che costumasi coi filati d' oro. 2. piccola lamina

vol. VIII Pag.717 - Da LAMINITE a LAMPA (18 risultati)

. trovate dal neutono tra le laminette d' aria o d'acqua che tra quelle

dal neutono tra le laminette d'aria o d' acqua che tra quelle sue lastre erano

. sono laminosi e fatti a scaglie. d' annunzio, iv-2-1041: le pietre laminose

22-14: il lamio è una specie d' ortica che non pugne, e questo

da siena, 35: acceso m'hai d' amore el mio cuor ghiaccio: /

a persona. tasso, 11-14: d' ambo i lati luminosa appare / sublime lampa

pilastri / l'argentee lampe in somiglianza d' astri. di giacomo, i-407:

ch'ardesse eternamente, / qualche lume d' ingegno e di parole. n

monti, 4-4-185: occhi più bei d' alcina in fronte astolfo / non vide

accende e sprona alla virtù così col timor d' infamia, come ancor con la speranza

laude. riccio, lvi-110: o d' ardente virtù accesa e viva / lucerna,

lucerna, che non pur l'aer d' intorno / allumi e incendi, ma apparire

voglia pia, / sì rare lampe d' onestate al tempio. campanella, i-148:

a così buie e dense / tenebre d' ignoranza erger potesti / d'alto saver

dense / tenebre d'ignoranza erger potesti / d' alto saver sì luminosa lampa / di

vegg'io che sua lampa, / perché d' alto ne scende, / alta divampa

giudizio del dotto uomo è quasi lampa d' una stella che scorge al cielo qualunque

virtù ch'informa e stampa / l'aria d' impression maligne e felle. bonarelli,

vol. VIII Pag.718 - Da LAMPADA a LAMPADA (12 risultati)

malagevole cosa si è il trovar tanto d' alimento, onde si pasca e nutrichi la

chiarissima lampa / ch'illustri il mondo d' una seconda luce. menzini, i-146:

vivace / del tosco ciel, madre d' eroi famosa, / alta vittoria,

incandescente. ariosto, 42-54: piena d' un foco eterno è quella mazza,

o tempra di corazza / o per grossezza d' elmo se ne scampa. /

lampanaio intorno alla cappella di trenta lampadi d' argento. tasso, 7-36: il giorno

vedeasi a pena, / apparir tante lampade d' intorno, / che ne fu l'

luce che sfuggiva verso il pavimento. d' annunzio, i-30: arde fioca la

: arde fioca la lampada oscillante / d' una luce rossastra, e a le

in balli fantastici uno strano / popolo d' ombre. deledda, ii-433: intanto versava

l'olio calava torcendosi come un serpentello d' ambra. linati, 30-58: il giovine

detto altare maggiore, con tre lampade d' intorno. ariosto, 3-7: surgea

vol. VIII Pag.719 - Da LAMPADAIA a LAMPADINA (17 risultati)

di frequente nei laboratori di chimica. d' annunzio, iv-i- 23: incominciò

e mise nella porcellana una quantità misurata d' aroma; poi preparò due tazze.

cannello a gas per saldatura. d' annunzio, v-1-215: la cassa è coperta

che posava sul tavolino da notte. d' annunzio, iii-1-691: toglie una delle

una lampaduccia di corallo, con catene d' oro. -lampadino, sm.

... è un pregio pendente d' alto, il quale divida il cielo della

pare ciò fatte per governare cinquanta lampade d' argento, come se in questa lampadaia

nelli muri, ma ancora ne'pali d' altari, nelle pianete, ne'piviali,

fa. pascoli, 34: splendano d' aurea luce i lampadari. pascarella,

eccellente visuale '. 1 d' annunzio, iv-2-767: il sole..

letto, coi lunghi bracci come quelli d' un octopus, un lampadario di bocci,

è appeso simile a un gigantesco fiore d' acqua. = deriv. da

, sf. lampadedromia. d' annunzio, v-3-301: quando considero la rapidità

rapidità con cui il dono sacro passa d' artefice in artefice e va di colorazione

mi sorge spontanea nello spirito l'imagine d' una di quelle lampadeforie con cui gli

ne'sagrifizii, o nelle lampadoforie. d' annunzio, iii-2-259: ribalena l'ardimento nella

a incandescenza alimentata da una pila. d' annunzio, v-1-311: l'ufficiale di rotta

vol. VIII Pag.720 - Da LAMPADINAIO a LAMPANTE (17 risultati)

che serve per illuminare la bussola. d' annunzio, v-1-311: il timoniere sta alla

con gran fede tutte le lampane empiette d' acqua, e secondo l'uso missevi

infino alle lampane, che v'erano d' ariento, che valea grande tesoro.

solenni, accese, e col concorso d' innumerabili pellegrini. salvini, v-471:

/ e, per cadente lampana, / d' olio è la terra aspersa, /

/ l'una dell'altra al sen. d' annunzio, iii-1-869: mila, rimetti

/ sovra la deserta sala / una penombra d' azzurro. f. m. martini

con lampane ornate di tarliti incontro e d' entrare alle nozze con lui. s.

una lampana, / poi che vi tremi d' inquietudine / in lacci costretta / l'

aleardi, 1-44: la recente lampana d' infidi / vulcani. 3.

di santa e colombina semplicità, testimonianza d' innocenzia, lampana della casta mente, che

e più gentile della 'lampanetta'. d' annunzio, iii-1-848: una lampanetta di

, iii-1-848: una lampanetta di olio d' oliva arderà dinanzi all'immagine di nostra

di siena, 1-128: un lampanaio d' ottone da tenere una lampana, che

lampanaio intorno alla cappella di trenta lampadi d' argento. = deriv. da

lampanti ai verdi scuretti. grigia piovosità d' inverno. bocchelli, 12-32: occhi di

(649): portate qui una scodella d' acqua e aceto; vi butto dentro

vol. VIII Pag.721 - Da LAMPARA a LAMPAZZARE (8 risultati)

la satira / chiara e lampante / d' un pranzo funebre / detto elegante. cicognani

verdi. 7. gerg. moneta d' oro. g. m. cecchi

qualche 'lampara 'appesa alla trave d' una porta. = voce di

questo lampare che santo iacopo s'allegrò d' avere trovata tanta sufficienza di questa virtù nell'

stufa, 193: ma se, più d' altro lume, or splende e lampa

ordito, e talora arricchito da trame d' oro e d'argento.

talora arricchito da trame d'oro e d' argento. tramater [s.

essere costituite anche con aste, barre d' àrgano, ceppi di legno di àncore

vol. VIII Pag.722 - Da LAMPEGGIAMENTO a LAMPEGGIARE (23 risultati)

carducci, iii-28-283: un lontano lampeggiamento d' estate, nel quale possiamo soltanto imaginare

la nera chioma / mettea lampeggiamenti. d' annunzio, iv-2-16: era un magnifico

. calvino, 8-132: si tratta d' una proprietà non di singoli corpi ma

più esprimono un intenso o fugace stato d' animo (o anche inquietudine, tormento

vita, di gioventù, di piaceri. d' annunzio, 4-ii-85: li sbarbagli de

a un certo momento l'omaccione ci passò d' ac- canto; dalla parte di mia

e sorrisi. 4. momento d' improvvisa lucidità mentale; intuizione, folgorazione

monache, poteva mandare dei lampeggiamenti. d' annunzio, v-1-674: in una vita che

v-926: specchiamenti di voluttà, lampeggiamenti d' estasi, trasalimenti di cuori.

gran pioggia, fra nubi lampeggianti. d' annunzio, iii-1-17: ecco, d'improvviso

. d'annunzio, iii-1-17: ecco, d' improvviso, tornare a noi [la

24-371: vulcan gravoso, di coraggio, d' alta / possa, indefesso fuoco,

. che risplende di luce vivida variante d' intensità; che ora si accende, ora

, scintillante, luccicante. francesco d' albizzo, i-50: o virgine del cielo

tetti, / tutti di marmo lampeggianti e d' oro. salvini, 12-2-315: stanne

di turbamento e, in partic., d' amore (o, anche, di

, 410: aveva gli occhi lampeggianti d' amore. pirandello, 8-154: -sono io

un lampeggiante riso e lieto sembiante, d' una piacevole novella fece risposta. b.

un pensiero, un'immagine). d' annunzio, iv-2-468: nelle parole del vecchio

certo già mai sarebbe da alcuna tenebra d' ignoranza offuscato. refrigerio, xxxviii-105:

ritrovare il senso della nostra vera natura d' italiani, della nostra lampeggiante e tormentosa

due giorni dirottamente: lampeggia e tuona. d' annunzio, iii-1-207: la sera è

/ donna più bella de la donna d' argo, / e 'l cielo acqueta se

vol. VIII Pag.723 - Da LAMPEGGIARE a LAMPEGGIARE (25 risultati)

non si vedeva che tra il nubiloso d' un denso fumo lampeggiar il cannone e

mille bronzi. un'ondeggiante zona / d' acre fumo incorona / ogni castel che lampeggiando

luce vivida e improvvisa, che varia d' intensità facendosi ora più ora meno viva

attribuito a petrarca, xlii-191: i cape'd' or disposti / di drieto al vento

sparso di ariento battuto, con punte d' oro ne i tagli,...

vi-620: un doppione sfolgorato / ha d' un folgore più lena, / poiché lampeggiando

ferroviario lampeggiavano riflettendo il sole morente. d' annunzio, i-43: i cieli ridono,

greto trasalivano. le foglie nere col rovescio d' argento stormivano, lampeggiavano fitto fitto,

nella targhetta dell'ascensore, sembrano numeri d' una scala termometrica che registri il crescere

una scala termometrica che registri il crescere d' una febbre fulminea, impossibile e lucidissima.

o di commozione, di turbamento o d' amore, o anche d'ira, di

turbamento o d'amore, o anche d' ira, di minaccia intensa e fugace

ninfa al suon delle parole, / lampeggiò d' un sì dolce e vago riso,

l'occhio intorno lampeggiando aggira, / d' impurissimo ardor sempre sfavilla. c

occhio sbattuto e abbacinato di margherita lampeggiò d' una gioia speranzosa. nievo, 338

ma i campi ridono, / ma d' amore lampeggiano / gli occhi di lidia.

rassicurato, lampeggiò di sollievo nel viso. d' annunzio, i-226: o voi,

occhi di costantino, allora, lampeggiarono d' odio. banti, 9-122: le sue

, 9-122: le sue pupille lampeggiavano d' insofferenza, sdegno, una punta di

riguardando nel viso e veggendo alcun lampeggiare d' occhi di lei verso di lui alcuna volta

, indicavano una forza di corpo e d' animo che sarebbe stata straordinaria in un

petrarca, 292-6: le crespe chiome d' or puro lucente, / e 'l lampeggiar

si solennizò questa felice venuta con fuochi d' artificio, con le campane di tutte

, 40: cominciò di nuovo avere dispiacere d' animo, ma non di condizione che

lampeggiare di dolce speranza e all'apparire d' un bel premio... volge

vol. VIII Pag.724 - Da LAMPEGGIATO a LAMPIONE (18 risultati)

gli era lampeggiata in mente subito. d' annunzio, iv-i- 126: sentì

ginocchi gli si piegavano. gli lampeggiò d' improvviso il pensiero della morte. panzini

dolce lampeggiar, il rar concento / d' alme virtuti, senza inganno e frodo /

tarde / lui che di lunghe opre, d' onore adorno / lampeggia ed arde.

guardo un riso / gli lampeggiò che pur d' un sasso accesa / nelle gelide vene

nuota in un fulgore / di visioni d' estasi, rapita / da un occhio ardente

. -manifestare, rivelare, comunicare d' un tratto. luzi, 4-44:

generatore elettronico di potenza. = nome d' agente da lampeggiare. lampéggio,

il tuono, un fulmine e un tuono d' eloquenza, che, quando si crede

nudità di nuvole sdraiate / e lampeggi d' uccelli, accordatori / del mormorio d'

d'uccelli, accordatori / del mormorio d' argento dei ruscelli. = deverb

segnatam. del cielo, piuttosto che d' armi o occhi, o altra luce

dilegua / la congiura dei membri. d' annunzio, i-77: scoppia il tuono e

insù l'ochio osservemo, / quel'incontro d' afeti diviniza, / de tal sorte

co lonna e una tavola d' alabastro molto trasparenti; un lampiere

alabastro molto trasparenti; un lampiere d' ambra donato dal duca di sassonia.

municipale, venne fuori al balcone. d' annunzio, v-2-284: il passo del lampionaio

se ne è andato con l'aria d' uno che si diverta a tener in mano

vol. VIII Pag.725 - Da LAMPIONE a LAMPO (16 risultati)

: un lampionaccio appeso alla volta sparge d' intorno una luce funerea e tanto fioca da

una porta fra due colonne che pareva d' un monastero; e il vecchio prete apertala

han costruito in onor mio una specie d' arco trionfale che stasera s'illuminerà con lampioncini

. colui che costruisce o accomoda ogni sorta d' ap parecchio o altra macchina

tettoia, fra le correnti della sala d' aspetto di prima e seconda e della

suoi belissimi raggi, come al passar d' un lampo, restai prigioniero di quelli.

di don abbondio, come, nel forte d' un temporale notturno, un lampo che

cercano il grano nel deserto campo. d' annunzio, i-773: ma 'l sol già

e sole, sotto un cielo tinto d' inchiostro, con degli sprazzi di luce

: tubando come tortore in amore, / d' un bel rosa geranio, all'orizzonte

fin elmo spargea lampi e scintille / d' ardente fiamma. tasso, 14-575: ecco

fiamma. tasso, 14-575: ecco d' armi improvise uscir un lampo / che sbigottì

i lampi de'bianchi omeri sotto le chiome d' or. verga, i-388: poscia

/ nell'ombra dei monti si chiuse. d' annunzio, i-23: erano belli,

: la notte / con i lampi d' amore delle lucciole / mi stringe sempre il

volessimo cercare autorità ed esempi anche fuori d' italia, potremmo allegare il giudizio di