.]: 'innografia ', raccolta d' inni, e anche tenore degl'inni
i poeti, i soli innografi o scrittori d' inni si ritenne, con prudenza e
le rupi dell'etna il sublime pensiero d' una geografia delle piante carducci, iii-20-287
dico ched i'son tenente / pur d' esto tanto innanzi a vo'inviare. rime
che più li agrata, / e via d' una passo è più dottata / che
una passo è più dottata / che d' oltremare in saragusa / ed in battaglia.
. folco di calabria, v-251-3: d' amore distretto, vivo doloroso / com
fonologo ', che tratta o discorre d' innologie. = cfr. innologia.
vergogne più in — nominabili. d' annunzio, v-1-970: bisogna riconoscere agli
li suoi peccati al confessore, senza d' incolpare o inominar nessuno, attribuendo a se
e far menzione della 'pietà 'd' una innominata donna. tasso, n-iii-958
nei promessi sposi] mi fanno l'effetto d' intese o lette altre volte,
altre persone, con tutt'altri costumi. d' annunzio, iv-1-942: egli aveva provato
, seguito quasi sempre dall'insorgere subitaneo d' un desiderio impetuoso... obe-
che si sappia, altra colpa che quella d' avere una faccia brutta e maldisponente,
come a un innominato e innominabile? d' annunzio, iv-2-366: non era il
. aleardi, 1-53: l'onda solcar d' incognite marine, / sfidàr nuotando le
corpo dispogliato, / tra i ghiacciuoli d' un lago innominato. fogazzaro, vi-147:
che spuntava sul triste innominato asilo. d' annunzio, iii-2-375: aedo, che deposta
dare altrui pel capo a ogni poco d' innominato, è una brutta e vituperevol faccenda
del quale si scorge non poca varietà d' opinioni fra'dottori, che cosa importi,
che si sia fatto; perché vo pensando d' accomodare in qualche modo questa causa,
arte, indutti quei di zelanda e d' olanda a riceverlo per governatore, e promesso
morta, stranierissima, e al tutto fuori d' ogni nostro diritto? carducci, iii-6-486
e anche innovare con verità e fondamento. d' annunzio, ii-761: o dèspota,
o invitto, a questa / mia d' altezze e d'abissi avidità! b.
a questa / mia d'altezze e d' abissi avidità! b. croce, iii-
bagnarsi, ornamenti della moglie, vaghezza d' armi, o arnesi di casa:
alma partita. brusantini, 35-65: d' ungari diciam che dello stato / della
re di spagna ch'è salvato / d' un error tal che più sospetto innova
sé. leopardi, 220: né loco d' ammirar vi si ritrova, / se
ammirar vi si ritrova, / se d' ammirar colui non vi par degno, /
innovo ed a i sepolcri canto. d' annunzio, ii-412: l'ardire e
sostant. bandello, ii-1004: o d' amor forza inusitata e nova, /
che 'l tutto muove, / nel sembiante d' un dio, che mangia il fieno
mangia il fieno, / pur che sia d' oro, vuol si muti e innove.
vive or con la vita del dì d' oggi / e non di quegli che fumo
, / piena è l'etate. d' annunzio, ii-548: ogni lavoro è un'
canzonetta mia, / riva del fiume d' arno ove diana / verso la spina s'
mille immagini diverse / io m'affatico d' obbliar quel volto / perché nel rivederlo
l'ali dalla tetra arte non dome? d' annunzio, vi-712: tutto il sentimento
rinascere. giacomo da lentini o monaldo d' aquino o anonimo, 455:
de luca, 1-15-3-218: lo stile d' informare questo tribunale, secondo lo stato
l'ali innovate il mio pensiero stende. d' annunzio, ii- 37: l'
3. rinnovellato, ricreato. d' annunzio, ii-161: l'ebrietà della forza
vien in pensiero / che m'è d' una dottrina bella autore; / benché chiamar
ingannati correvano con perieoi di morte e d' infamia alla setta innovatrice. p.
se chiunque scrive potesse insignorirsi dell'arte d' introdurre nel suo stile alcuni vocaboli e
futurismo... è un'atmosfera d' avanguardia; è la parola d'ordine di
atmosfera d'avanguardia; è la parola d' ordine di tutti gl'innovatori o franchi
saper grado al monti non solo come d' una originalità, ma come d'una
solo come d'una originalità, ma come d' una originalità innovatrice. carducci, iii-18-304
e le esatte e le graziose forme d' in su la bocca del popolo.
, lat. tardo innovator -óris, nome d' agente da innovare 'rinnovare'; cfr.
, come quella che offriva maggiori diritti d' innovazione, la maggiore varietà di colori.
innovazione, la maggiore varietà di colori. d' annunzio, iv-1-423: andavamo per i
arte, inceppata e isterilita per mancanza d' ispirazione propria, ricuperava con essa il
: allor lo ammiraglio gli disse maravigliarsi d' ima tale innovazione, e che non venisse
, comanda tutte le compagnie della guardia d' onore; tutti gli altri capitani sono
dagli antichi o della medesima lingua o d' altra lingua celebre in quel paese. poiché
, 1-776: o innamorato dio, / d' esto amor mi innovella.
iii-2-430: il nome di te / benedetto d' etate in etade / viva, o
etade / viva, o patria, e d' onor s'innovelli. = denom.
e bella figlia, / onde d' amanti innoverabil torma / a seguitarla ogni or
nubile (una donna). d' annunzio, iii-2-327: raddolcir voglio / coi
, 2-5-23: e voi, ninfe, d' amore e di pietà ne
non c'aveva una piccola pelle / d' una bestia, e con essa si copriva
, 15: al tutto era innudo d' ogni fede, speranza e carità, e
ogni fede, speranza e carità, e d' ogni devozione e reverenzia e timor di
degli agazzari, 23: portava un fascio d' ortica e distendevala in terra, e
correggere et emendare e vizii enumerabili e quali d' ora in ora nella gioventù ti pare
pare vedere. ariosto, 40-33: d' uomini morti pieno era per tutto; /
sponde del rio verdi cespugli / sparsi d' innumerabili lacciuoli! leopardi, 18-51: altra
del sol prossima stella / t'irraggia. d' annunzio, i-180: l'ansia mi
, lo potrò fare ancora contro il parere d' innumerabili. 2. in relazione
innumerabil turba eletta apparse / di regai fregio d' oro al crine attorta. leopardi,
stilizza- mento che faceva pensare alle zone d' animali, di sfingi e conchiglie,
conchiglie, ai collari di mammelle, d' api e di ghiande che decorano terme
davanti nelle parti orientali incominciata, quelle d' innumerabile quantità di viventi avendo private,
viventi avendo private, senza ristare, d' un luogo in uno altro continuandosi,
ricordarono di menar moglie, sono rei d' innumerabili migliaia di uomini rubati alla popolazione
innumerabil messe / raccorsi non potria carca d' onore? -sconfinato, immenso.
, e l'innumerabile bosco ne grida. d' annunzio, v-3-282: il duomo di
cose sue, e cercherebbe piuttosto d' apparare per mezzo di quelle, che detrarre
al male; l'impotenza che hanno d' aiutarsi da se stessi;...
/ per l'indigesta mole dei digesti? d' annunzio, v-1-234: vólti vólti vólti
valeri, 3-232: o vita / d' innumerate specie e d'una essenza, /
: o vita / d'innumerate specie e d' una essenza, / trasmutante e immutabile
e dall'adorazione della francia indivisibile. d' annunzio, iv-1-23: aveva un abito nero
cui brillavano perline innumerevoli, nere e d' acciaio. sbarbaro, 5-13: il fanciullo
ungaretti, i-71: sono un frutto / d' innumerevoli contrasti d'innesti / maturato in
sono un frutto / d'innumerevoli contrasti d' innesti / maturato in una serra.
che tiensi a canto due guardiani. d' annunzio, i-705: erba che.
/ col riso innumerevole dell'onde. d' annunzio, i-170: o libri, il
/ a me che anelo tèmpito profondo / d' un ritmo innumerevole e pulsatile / come
/ se la voce ha tono innumerevole / d' eco, e appena ne odo la
sulle lunghe colline vedi piante infinite. d' annunzio, i-125: via per genti innumere
, i-39: tra bande verdi gialle d' innumeri ginestre / la bella strada alpestre scendeva
grandissimo di elementi; molto numeroso. d' annunzio, i-17: a stormi innumeri su'
dammi, per volare, / tali d' aquila, e vasto come un mare /
cielo sposa / del sempiterno amor. d' annunzio, iv-2-246: le in- nupte
in- nupte sensibili volsero un acre sguardo d' indignazione alla cognata irriverente e crudele.
, a cui fosse tocco in sorte d' aver prodotto un disnaturato innobe- diente figliuolo
vagliono nulla a colui che si stima d' averle senza questa [la carità];
superbo ed inobbediente si pensa in verità d' avere questa se si vede perseverare corporalmente
battaglia con i nimici, venutogli il destro d' alcuna piccola prosperità, pigliolla così ardentemente
al mio comando. / e se d' inubbidienza mostri un atto, / io sarò
tommaseo, lxxix-m-366: dell'altra colpa d' inobbedienza, nella quale egli cadde,
dando loro conto dell'inubbidienza del governatore d' huls. segneri, iii-1-150: que'
govoni, 1016: ma dalle crune d' osso / dei vostri occhi sbarrati,
, si possono far nesti o inocchiamenti d' ulivi e ad occhio inserir ancora le
inocchiare l'uno nell'altro nel mese d' aprile, ma meglio di giugno. soderini
così, conviene primamente sterpargli e sdradicargli d' attorno e. da piè tanto i figliuoli
/ a virgulto gentil germe villano. d' annunzio, ii-585: di questo mese
, 12-10-390: avendomi egli fatto grazia d' istruirmi sul metodo d'inoculare il vaiuolo.
egli fatto grazia d'istruirmi sul metodo d' inoculare il vaiuolo. colletta, ii-192
s. v.]: altri proponeva d' inocular la sifilide per curarla. nievo
decimosesto a tutta la società bene allevata d' europa, dobbiamo a ogni costo esser
, che i fanciulli inoculati al dì d' oggi gueriscono tutti in inghilterra. a.
. baldini, i-525: paesaggio inoculato d' un certo quale senso metafisico, come
ne sono scusato. = nome d' agente da inoculare. inoculatório,
così, conviene primamente sterpargli e sdradicargli d' attomo e da piè tanto i figliuoli,
che i latini distinguevano coi nomi « d' inoculazione » e « d'insinzione ».
coi nomi « d'inoculazione » e « d' insinzione ». -in agraria,
: il legislatore fondar dovrebbe uno spedale d' inoculazione in chiascheduna provincia. colletta,
. carducci, iii-24-444: non avverandosi d' altra parte mai l'avvenimento delle barricate
onde farla invulnerabile in queste misere battaglie d' invidia e di vanità letteraria. g
. massaia, iv-77: quella razza d' impostori [i maghi], per
ormai invulnerabile, come se si fosse munito d' una corazza contro la morte. pafiini
di società universale,... d' una prudenza invulnerabile nel suo procedere.
è di colore, di luci, d' arie, più che dal corpo degli edifici
delira: dico che è in uno stato d' incantesimo. non è la febbre
tezza che gli dà un'aria d' invulnerabilità. invulnerato, agg.
de cresima, tutte le marie barbise d' italia, già principiavano invulvarselo, appena
, già principiavano invulvarselo, appena discese d' altare. = denom. da
brigata di ragazzacci, che, fingendo d' esser alle mani tra loro, gl'inzaccherassero
gl'inzaccherassero la barba di fango. d' azeglio, 5-92: egli è uso in
tra signori, e non può patire d' aversi tutto dì a 'nzacche- rare gli
, 15-357: un ingegno, e non d' asino, negava fosse lecito dire:
: la gigantesca e tozza / locomotiva d' una fabbrica / fischia disperatamente, /
carriera, inzaccherando / di fuoco e d' ombra l'azzurro. -rifl.
color bianco spruzzano / di fango o d' acqua limacciosa e torbida; / e
ho dovuto tuffarmi nella melma, inzupparmi d' acqua, inzaccherarmi, e sono arrivato
aperta. 2. figur. coprire d' infamia, offendere. petruccelli della gattina
solfato i filari... inzaccherati d' azzurro, pompando dallo zaino di ferro
storico retto, se non fosse inzaccherato d' ipotesi. carducci, iii-24- 197
e di ricchi. = nome d' agente da inzaccherare. inzafardare (
vederai pestar fango minuto / e, d' ambra in vece, odoracchiar di lezzo.
, / sia di lardo, sia d' olio o di sapone. crudeli, 1-179
48: inzafardai ogni cosa col chiaro d' uovo, e la mandai in forno.
uovo, e la mandai in forno. d' annunzio, 1-478: mai più!
cosa guastare, ci divertiamo a inzavardare d' inchiostro * bleu 'l'augusta
.. inzafardato da capo a piedi d' untume nero e di fango.
sudiciume di voci nasali e gutturali o d' impertinenze a regola di galateo.
sm. che sporca, che macchia d' unto. -al figur.: corruttore.
della natura ammirino dante. = nome d' agente da inzafardare. inzafardatura,
cavai della bufala... persona alcuna d' onore, come esso desidera essere tenuto
. giovio, i-352: hanno li denti d' ebano e le mani inzaffrenate. calmo
inzaflfira ', cioè s'adorna come d' uno bello zaffiro. anonimo fiorentino, iii-417
nitido ciel, l'onda tranquilla. d' annunzio, ii-684: la bellezza di dafne
l'aria, il paesaggio). d' annunzio, iv-2-1349: i colli euganei erano
i colli euganei erano laggiù come tumuli d' amanti famose, inzaflfirati. papini, x-2-
bene, promettendomi le dieci mine? d' annunzio, v-2-248: s'io fossi stato
0 non date l'orecchio al pastore d' abruzzi; ché ei v'inzampogna e
lessico dell'inventario di alfonso ii d' este, 3125: ferri inzancati.
sperticati e generici e privi di ogni luce d' ispirazione, non meritano d'esser citati
ogni luce d'ispirazione, non meritano d' esser citati. viani, 13-386: il
giardino un po'a caso, cercando d' inzeccare la strada che avevano preso gli altri
altra, cioè per intrusione o inzeppamento d' atomi freddi spirativi dal ghiaccio per le
per dir così) e dall'inzeppamento d' alcuni determinati cor- picciuoli, questi medesimi
struzzo o vero struffolo di stoppa o d' altro empiergliela e suggellare. -assol
: per tutto inzeppandovi brani e brandelli d' altri comentatori. pallavicino, 1-48: volendo
facchini, / cosacchi di dogana e d' osteria, / s'avventarono addosso alle valige
di levar le sonagliere ai cavalli o d' inzepparle di paglia. pavese, i-70
astratte e metafisiche, di psicologia, d' ideologia, di storia naturale. gramsci,
dovere di inzepparla di stucchevoli « pezze d' appoggio'retoriche. c. e. gadda
« signora » manuela pettacchioni non tralasciava d' inzeppare il suo referto: un drammatico racconto
dire, inzeppato poco al di qua d' un brusco gomito del cunicolo. moravia
manderammi presto presto / una valigia inzeppata d' orpello. cestoni, 85: quando
inzeppato di verbi anglosassoni e da strizzate d' occhio. gramsci, 6-238: '
non è altro che una smilza novella d' ambiente diluita in tre atti, inzeppata
ediz. 1827 (319): cerca d' inzigargli contra tutto il paese].
far gottare le lagrimone a qualche puttino d' intorno a cin- qu'anni, inzigandolo
, così mi liga / un disio d' udire i tuo'sonetti. =
che elli era uomo di ciancie e d' ogni tristizia e cattivo. salvini, 23-219
belli, / come li agnelli del mese d' ottobre: / vi son dell'
mescolavano due parti di sapa et una d' aceto, e di questa maniera l'inzipillavano
della terra, quanto è l'altezza d' un uomo, è temperata: ed
nessuno ritroverete, il qual determini / d' inzorarsi con voi, né che abbia
poi al vino, io non ho scrupolo d' averlo guasto mai a'miei dì,
sorprendevano l'olanda con incagionare una pausa d' armi. bresciani, 2-v-114: che coscienza
delle caterve de'libri per l'assedio d' una bicocca. 7. rendere
gittava là certe esclamazioni intorno alla risurrezione d' italia, che bartolo se ne inzuccherava.
vino inzuccherato. cicognani, v-1-360: d' estate, contro gli incalorimenti, acqua
con certi rabeschi rossi e neri, d' un disegno dell'istesso gusto di quelli che
. -impiastricciato di sostanze zuccherine. d' annunzio, 4-i-94: aveva gesti elegantissimi di
: le maggesi... apparivano d' un verde umido e novo, infradiciate da
dominici, 1-127: tale limosina è inzuccherata d' umiltà e d'amor santo.
tale limosina è inzuccherata d'umiltà e d' amor santo. 4. figur
carcano, 254: fra uno strisciar d' inchini e un curvar delle reni e
disse molte amare parole di voi. d' azeglio, 6-72: malgrado la forma
e moto ai marmi duri. / d' inzuccheratti detti empian le carte. giusti
9. colmo di tenerezza, d' amore. imperiali, 4-638: so
dal caldo sen ti lampeggiò nel volto / d' inzuccherato foco allegro il lampo. lemene
10. ant. che pronuncia parole d' amore, di pace. fra cherubino
collo zufolo gli uccelli nelle insidie. d' annunzio, v-2-248: non date l'
: non date l'orecchio al pastore d' abruzzi; ché ei v'inzam- pogna
di più dell'in- zuppabile dalla libbra d' acqua nella qual la gettaste. =
colla. sergardi, 69: nella morca d' olio inzuppa il pane. guadagnoli,
: si prenda una spugna, inzuppisi d' acqua, e crescerà di mole gonfiando,
; /... / con rischio d' infreddare, e che la gnucca /
notte inzuppava di lagrime il guanciale. d' annunzio, iii-1-315: le due povere mani
della sera colava giù nella corte inzuppandola d' umidità. papini, 27-835: l'
, e che per essere secca s'inzuppi d' acqua. campanella, 1061: sagliono
. tutto s'impregna e s'inzuppa d' argento vivo, ogni qualvolta nell'argento
. doni, 2-66: s'inzupparon d' acqua i vestimenti e s'empierono gli
un cocchiere e un domestico si inzuppano. d' annunzio, iv-2-393: non sapevo dove
fuori gli ultimi pensionanti, s'inzuppò d' odore di cloroformio e d'intonaco fresco.
s'inzuppò d'odore di cloroformio e d' intonaco fresco. 8. figur
ed aggruppa, / ed unse orlando d' altro che di sugna. peregrini, 3-30
baruffaldi, i-io: fin ch'io bevo d' uva forte / io non vo'temer
truppa / dei vin aspri minerali. d' annunzio, v-3-432: conviene che traversando
buona- mico intenda il medesimo non solamente d' un legno figurato in forma di vaso
figurato in forma di vaso, ma anche d' un legno massiccio, che ripieno,
, cioè... inzuppato e pregno d' acqua, vada finalmente al fondo.
; imbevuto, intriso, impregnato (d' acqua o d'altro liquido o di
intriso, impregnato (d'acqua o d' altro liquido o di sostanza densa d'
d'altro liquido o di sostanza densa d' umidità). soderini, ii-9:
acquazzoni... i campi sono inzuppati d' umidità. paoletti, 1-2-372: dopo
legno traforato, con dentro spugne inzuppate d' aceti medicinali. dossi, 1-ii-809:
da tutte parti della terra convengono genti d' ogni maniera, a venerare le ossa ivi
sentire che i miseri operai, dopo d' aver faticato tutte le più lunghe giornate
siete inzuppato come una spugna, siete! d' annunzio, v-3-83: balzavamo di sella
di sella, su lo spiazzo, fradici d' acquazzone e di sudore fino all'osso
tutto, con la testina ricciuta inzuppata d' acqua. bernari, 4-108: stava disteso
? lui inzuppato, anzi ammalato, d' idealismo? lui che d'idealismo morì?
ammalato, d'idealismo? lui che d' idealismo morì? papini, iv-1347:
, iii-2-160: era una spugna inzuppata d' odio: un odio tanto più sordo quanto
io stesso cominciava dentro di me a rimproverarmi d' importunità e di villania.
io son venuto a metter fuoco [d' amore] in terra. e che voglio
gli altri, e ne moro io d' inopia. firenzuola, 738: cosi non
machiavelli, 698: io ho tanta voglia d' aver figliuoli che io son per fare
di pietre e confessore di cristo. d' annunzio, iv-1-28: io voleva dirti
sa, o non s'avvede, d' esser in me,... però
semplicità o, come egli diceva, perspicuità d' idea da cui credeva dovesse risultare il
ciò ch'era idea o forma altrui. d' annunzio, iv-1-705: non gli riusciva
acido », denota un composto particolare, d' indole acida, trovato nella bile del
iodargirite, sf. miner. ioduro d' argento, esagonale, presente in germania
nome di 'acido', denota un composto d' idrogeno e d'iodio. = voce
, denota un composto d'idrogeno e d' iodio. = voce dotta, comp
in alcuni minerali sotto forma di ioduro d' argento e di piombo, è contenuto in
acque madri delle ceneri di varech, d' onde si è ottenuto la soda. questa
piglia un magnifico colore violaceo intenso. d' annunzio, iv-2-1223: trasse il suo tabacco
iv-2-1223: trasse il suo tabacco misto d' oppio da una sua scatola di bossolo e
particolare del metilo, contenente iodio. d' annunzio, iv-1-384: pareva che l'
: * iodurare ', esporre al vapore d' iodio; aggiungere iodio ad una mescolanza
come quello di fosforo, di solfo e d' azoto; ed * ioduri metallici '
multu longiamenti / senza alligranza e joi d' amuri è statu, mi ritornu in
2-i-274: son muniti [i mirmecofagi] d' una lingua cilindrica ed estremamente estensibile,
e metton per tutto la nota animata d' una gara di yole. bocchelli,
spalancata come un'enorme bocca sulla zattera d' approdo, e vengono posate, lievi
di composizioni burlesche come cicalate, poesie d' intrattenimento, ecc., in voga
: quasi due lingueconfuse in una per prova d' ingegno ». iòne1, sm
la ionica dea torno e sospiro. d' annunzio, i-37: lasciva, canora,
robusto, e di questo rende testimonio d' averlo essi adoperato e messo in opera ad
, 318: questo edificio è d' ordine ionico, da gli antichi dedicato
benissimo che i carii non avessero cognizione d' altro ordine che di quello, che
sodezza dorica e della delicatezza corintia. d' annunzio, iv-2-573: imperturbata, su
tasso, n-ii-427: tutta quella parte d' italia ancora la quale risguarda la grecia
una perpetua mutazione che assimigliavano al corso d' un fiume. gioberti, 12-iii-368:
ionio ', piede doppio, composto d' uno spondeo e d'un pirrichio..
doppio, composto d'uno spondeo e d' un pirrichio... 'modo ionio',
più belli / risonò come questa. d' annunzio, i-772: alto biancheggia su le
dell'ottanta per cento. = nome d' agente da ionizzare2. ionizzazióne,
di noi soffrir poteva / frasi che han d' uopo di comento e chiosa. monti
contra il morso de gli aspidi. d' annunzio, iii-1-883: -vecchia,
mare che 'è circonfuso, sparso d' intorno'. tramater [s. v.
plutarco tutta la noiosa enumerazione degl'inventori d' ogni novità musicale; dopo aver imparato
ne'documenti essendosi conservate di romagna, d' istria e di napoli, dei tribuni
tribuni e degli ipati, o consoli. d' annunzio, iii-2-28: tu volevi /
dal marito dell'istrionessa / aver titolo d' ìpato su noi. 2. mitol
, i-46: pieno è oramai il mondo d' incanta tori, auguri,
gozzano, i-139: uscii dall'odor d' ipecacuana / nel plenilunio settembrino, al
, 66: o questo lungo odor d' ipecacuana / mi dice dei colloqui indifferenti /
appropriare la virtù della misericordia alli figliuoli d' imo uccello c'ha nome ipega,
da una notevole espansione, alto contenuto d' aria, sofficità, colore roseo pallido
]: * iperaussesi ', aumento morboso d' una parte organica. = voce
si possa usare per accrescimento e amplificazione d' una cosa questi simili modi di favellare
fioriva il terreno, che i zeffiri d' intorno a lei svolazzavano e altre somiglianti
vaga di giungere a tale altezza. d' annunzio, iv-2-157: le native forme
e esorbitante inverso uno fanciulletto, figliuolo d' un privato cittadino pollione, se e'
, 9-19: dichiarossi ch'amava più tosto d' esser vituperato con attributi non convenevoli ch'
era senza una certa apprensione che tenevo d' occhio il formarsi e il crescere della sua
bene è stata ventura di archimede e d' apollonio pergeo, che il sig. grazia
5. locuz. senza iperbole o fuori d' iperbole: senza aggiungere nulla al vero
di valuta. galileo, 4-3-232: fuora d' iperbole mi pare che la velocità con
la protezione di queste benefiche stufe e d' un mantello badiale di mia invenzione,
boleggiamenti delle cose, che son veramente vanità d' ingegno e invenzioni da fanciulli.
iperboleggiare 'che lui col suo signor d' un taglio uccise ', cioè il cavallo
: i poeti iperboleggiano e hanno licenza d' impazzare e farfaloneggiare quanto lor piace.
gioberti, 1-ii-91: la mistica si diletta d' iperboleggiare, perché è poetica di sua
e delle dame più avvenenti e spettabili d' italia. papini, iv-168: in
, iv-168: in tutti i poeti d' amore c'è, più o meno,
boleggiatore di aristofane. = nome d' agente da iperboleggiare. iperbolèo (
il suo reale baldacchino * un gran ciel d' argento ', conchiude: 'apelle
che è costituito o che ha forma d' iperbole; che contiene, che è
; che contiene, che è ricco d' iperboli; espresso con iperboli. —
spade. nomi, 4-81: cavò d' esser piaciuto conseguenza / dal veder come
e ne ebbi elogi e ringraziamenti iperbolici. d' annunzio, iv-1-465: quella sollecitudine affannosa
di fede, ma si terrebbero sogni d' una fantasia romanziera, iperbolica, scontrafatta,
5-546: eran brave persone, che d' arte non s'intendevano né curavano affatto
che ha la forma di un ramo d' iperbole, iperboliforme; che è delimitato
; che è delimitato da un ramo d' iperbole o da un iperboloide. -curva iperbolica
parabolici, cioè fatti di un sesto d' una parabola, oppure iperbolici, cioè
curvatura analoga a quella di un ramo d' iperbole. mamiani, 6-51: noi
, prima l'un sistema solare circolando d' intorno all'altro, poi vedendo ciascuno
vedendo ciascuno di quei sistemi o più d' uno fra loro rapito e aggirato in
altro maggiore e più veemente per effetto d' una concatenazione semplice ed uniforme di moti iperbolici
uniforme di moti iperbolici cagionati dall'intervento d' un nuovo impulso centrifugo.
per verità ima penna tarpata dall'ale d' un serafino, affiliata col rasoio dell'eternità
ed intinta nella gloria, che stillasse balsamo d' immortalità per sempiternare in questo mio libro
di lei pregi... non crederei d' aver in questo iperbolizato, né d'
d'aver in questo iperbolizato, né d' essermi dal vero allontanato. 2
accrescere la verità o per dire cose fuora d' oppenione. = forma sincopata di
, gr., i-324: tutta d' incendio la celeste volta / s'infiamma,
/ rosseggia immensa l'iperborea terra. d' azeglio, 1-403: queste creazioni, figlie
urali. 'mare iperboreo a settentrione d' europa e asia, ora mar glaciale
inno / degli iperborei sacri cigni. d' annunzio, li-m: lascia l'iperbòreo lito
per li spazi alpestri / de'gioghi d' appennin piante silvestri. lemene, ii-339
nazione barbara e quasi iperboreo, figlio d' un monaco, e lui stesso monaco odiato
gli iperborei: le regioni del nord d' europa. - anche scherz. tecchi
giovane entusiasta, venuto da una città d' italia settentrionale..., il *
abitata da questo popolo, il nord d' europa. tasso, n-iii-960: né
chierico, episodi e personaggi del regno d' italia, di cui profetizza l'imminente
. v.]: 'ipercalissi', titolo d' uno scritto d'ugo foscolo, parodia
: 'ipercalissi', titolo d'uno scritto d' ugo foscolo, parodia dell'apocalisse, a
stessa bestemmia, scrivendo nel latino biblico d' una ipercalipsi che tre a bastavano alla
, superpurga- zione; o l'effetto d' un purgante troppo violento. =
... appartiene a una setta d' ipercattolici, che se è poco numerosa,
panzini, iv-346: 'ipercloridria', eccesso d' acido cloridrico nel succo gastrico.
per accidente et impropriamente, s'adorano d' iperdulìa -la quale è una specie di
propriamente, s'onorano con venerazione non d' iperdulìa, ma che si riduce alla iperdulìa
anche uniti insieme, che vien detto d' iperdulia. salvini, 39iii- 196:
, ipertrofico di coltura, s'ammalava d' ideale. -sostant. lucini
sciocchezze. -figur. d' alba, lxxv-231: i fanali iperemici /
, ora s'innalza a una sorta d' iperfilosofia. = voce dotta, comp
piovene, 6-246: accertavo la realtà d' un mondo iperfisico non spirituale né mistico,
di fosforo (carne, tuorlo d' uovo, legumi, ecc.).
ispano volgar., 2-22: la cocitura d' ipericon... vale contro a
corio... è pianta ramuscolosa, d' una spanna e rosseggiante. ha le
. durante, 2-232: fassi l'olio d' iperico perfettissimo in questo modo semplice e
iperidrìa, sf. bot. eccessivo contenuto d' acqua in un tessuto o in una
. ardito, superbo. d' annunzio, v-2-393: si chiamava undulna la
verso sopraddetto si è ipermetro, e passa d' una sillaba la giusta misura. tramater
.]: 4 ipermissolidio ', aggiunto d' uno de'tropi o modi musicali presso
sardegna (ringhiando) come da fiale d' un iperofficiante elisire. = voce
), sm. numism. bisante d' oro in corso nell'impero d'oriente durante
bisante d'oro in corso nell'impero d' oriente durante il secolo xii. -
xii. - in senso generico: moneta d' oro. testi non toscani,
stima di percepire direttamente e senza intermezzo d' idee le divine determinazioni ed attribuzioni.
regolare, saldo queste figure come facce d' un solido, poliedro o iperpoliedro,
dumas la trama di tutte le varianti possibili d' uno smisurato iper-romanzo. =
, se ben si ricorda, l'abbraccio d' una coppia di ipersensibili sullo sfondo d'
d'una coppia di ipersensibili sullo sfondo d' un muro malato, cui sale un fil
muro malato, cui sale un fil d' edera con non più di tre o quattro
là negli anni, il modo di stare d' allora non era il più indicato per
alla tripotente camorra, gli uffici eminenti d' un ufficiale portaordini controllato dallo zelo e
croce, iii-9-267: il nietzsche soffriva non d' insensibilità, ma, se mai,
insensibilità, ma, se mai, d' ipersensibilità morale. soffici, v-i- 736
regolare, saldo queste figure come facce d' un solido, poliedro o iperpoliedro,
, circoscritto o diffuso, del contenuto d' aria. = voce dotta,
il palpito precipitoso del cuore già affetto d' ipertrofia, non gli lasciarono il tempo
gli lasciarono il tempo di riflettere. d' annunzio, iv-1-515: io ero..
, ipertrofico di coltura, s'ammalava d' ideale. beltramelli, i-696: allontanandosi
: l'erotismo inquieto ed instabile del d' annunzio eccitò la foja a farci sciorinare iperuòmini
iperurànio, inaccessibile, inattaccabile, e d' intimidire col piglio disdegnoso e sgarbato chi
immettere nei polmoni la maggiore quantità possibile d' aria. = voce dotta, comp
il tempio più grande di pesto. d' alberti [s. v.]:
orga nismo sensibile l'impressione d' un'ipnosi viscida. = deriv
il nero strascico di velluto ondeggiante. d' annunzio, iv-1-701: parlava piano, interrompendosi
si era trovato talvolta a uscire in istato d' incoscienza per la città ed a compiere
consenso, in stato di narcosi o d' ipnotismo, o esegue su lui un trattamento
artista pittore ne schizzava il profilo. d' annunzio, 1-212: l'onorevole di breganze
accecante evidenza che, nel breve tratto d' una vita umana, la macchina avesse
: vorrei... essere al caso d' aver dottrina di psichiatra e di frenologo
.. tuttavia rimane nella città. d' alberti [s. v.]:
, iii-160: l'ipocausto de'bagni era d' ordinario nel mezzo, ed in una
, dove l'acque si scaldano. d' annunzio, v-1-35: or sembra che
igienico-sanitarie, con una cucchiarata, ogniduna d' ipoclo- rito sòdico e calce, disparvero
/ fuma et arde il legume a te d' aleppo / giunto. guadagnali, 1-i-166
altra poi si mette nel pensiero / d' avere un'incurabil malattia, / e in
coll'eccesso dell'ipocondria, colla mancanza d' ogni varietà e d'ogni esercizio,
, colla mancanza d'ogni varietà e d' ogni esercizio, è cresciuto in maniera
nell'ipocondria, con l'aria supplichevole d' un bevitore malato che afferra la bottiglia.
si lasciò prendere da una terribile crisi d' ipocondria e di scoraggiamento, perdendo così anche
dir per ischerzo: non ipocondriacate. d' alberti [s. v.]:
, e raen che meno per bisogno d' affetto? e. cecchi, 5-418:
velde e lo zschokke hanno ormai fatto cittadino d' europa. 3. per estens.
supposizione... che egli soffrisse d' una pazzia innocente e ipocondriaca mi suggerì
idee ipocondriache di negazione, di piccolezza, d' auto- rimprovero; l'ammalato crede di
, 320: la ipocrisia è uno stato d' animo e di corpo contrario tutto implicato
5-19: atterrar l'ipocrisia m'è d' uopo. foscolo, xiv-204: chi si
sentimento di pudore il rispetto alla virtù. d' annunzio, iv-1-143: l'ambiguità,
più non posso, diletto, languisco d' amore etc. », e col cuore
rare; e l'ipocrisia non ha bisogno d' un più grande sforzo d'ingegno per
ha bisogno d'un più grande sforzo d' ingegno per farle. -come personificazione
beicari, 4-131: farisei nuovi pien d' ogni malizia, / le vostre ipocrisie
finger bontade, et ogni sorte / usar d' ip- pocrisia, che chi i costumi
l'imparzialità è solo dei forti. d' annunzio, iv-1-372: a poco a poco
occhio, perch'elle erano una ipocrisia d' oro in pelle e sustanza alchimiata.
malvagio, perverso. cecco d' ascoli, 2727: così fa l'uomo
non è così ipocrito... d' avere ad esser sempre tutto lindo, tutto
anche don illuminato li abbassava, pezzo d' ipocrita! cassola, 3-150: non far
prima della cattolica fede, il secondo d' onorare e riverire i cherici, il terzo
certi ordigni, per quell'ipocrita figura d' eufemismo, chiamati manichini. carducci,
grazie semplici, e direi quasi nude, d' una fanciulla dei campi, che non
si copron la faccia e s'imbellettano d' azzurro o di rosso, con maschere di
morto di fame, sguaiatissimo, faccia d' impiccato, e ipocritàccio don basilio!
.. * ipocrituccio ', anche d' adulti; alquanto ipocrita, e più che
di star sopra la terra? / d' ipocritar le membra? = denom
gliel facevano credere cambiato di vita e d' umori. b. fioretti, 152-93
diceva che le vesti schife erano segno d' animo immondo e di costumi trascurati e
e larve viventi nei tessuti sottocutanei d' equidi, cervidi, bovidi e
vi sono contenute. d' annunzio, v-3-726: come il tanzi,
: 4 ipofeta'. il rabelais lo dice d' uno che racconta il passato,
ambito naturalistico ed empirico (un metodo d' indagine). b. croce
. ulcera profonda e fistolosa. d' alberti [s. v.]:
, e si curava con qualche bottiglietta d' ipofosfiti. = voce dotta,
). medie. che soffre d' ipofrenosi; debole di mente.
delle palpebre inferiori. d' alberti [s. v.]:
formata nella regione ipogastrica, a traverso d' una morbosa apertura della parte inferiore della
da obelischi riscintillanti al sole. d' annunzio, ii-640: a mezzo il
. nell'antica grecia, foglio metallico o d' avorio in cui si traforavano lettere o
ipomòclio, sm. disus. punto d' appoggio della leva; fulcro.
: due pesi uguali attaccati alle braccia d' una bilancia, in pari distanza dall'ipomoclio
, affermando novello vocabolo essere il nome d' allegoria (conciosiecosa che iponea la nominasse
una soluzione di potassa sopra il deutossido d' azoto: è composto di certe parti d'
d'azoto: è composto di certe parti d' azoto, o di centocinquanta d'ossigeno
parti d'azoto, o di centocinquanta d' ossigeno non ancora isolato dalle sue combinazioni,
. v.]: 'iponomèuta', genere d' insetti dell'ordine de'lepidotteri, della
cata da infezione con piogeni. d' alberti [s. v.]:
.]: * ipopio ', specie d' ascesso nell'occhio. = voce dotta
,... e sono quattro spezie d' esso, cioè iposarca, asclite,
offesa nemica, usato in particolari veicoli d' impiego bellico. 2. medie
allergiche e come efficaci purganti. -iposolfito d' oro: oro tiosolfato, usato prevalentemente
quel mezzo alcuna ipostasi o sussistenza. d' alberti [s. v.]:
del suo essere divino, assunse l'essere d' uomo. rosmini, ix-230: le
latini, cui pose fine il sinodo d' alessandria nel 362, ove fu deciso
maestà del verbo eterno fia / unita d' ipostatica natura / con te, natura umana
tommaseo]: quelli che faranno notare d' aver dato denari a cambio marittimo di qualsivoglia
che è materialmente rappresentato da un numero d' ordine), e le varie ipoteche
de'quali... è figlio d' un impiegato alle ipoteche. cavour,
1-89: si parlò... d' altri uffici riguardanti il catasto, l'imposta
, la quale ritenne, a titolo d' ipoteca o pegno, solamente i medesimi castelli
non sa che ogni opera è gravata d' ipoteca storica, e poiché la vide realizzarsi
bontà seguirono quelle poesie che titolo portarono d' ipoteche. = voce dotta, gr
essere ipotecato, che può costituire oggetto d' ipoteca (un bene, un diritto
di spezzare fino i vasi sacri, d' impegnarli, d'ipotecarli, di venderli
fino i vasi sacri, d'impegnarli, d' ipotecarli, di venderli. galanti,
. 2. procurarsi un diritto d' ipoteca; sottoporre a ipoteca, iscrivere
all'allora più biondo e meno calvo d' annunzio. thovez, 1-17: la
in virtù di un'ipoteca. d' alberti [s. v.]:
]: * ipotecariamente ', a modo d' ipoteca. tommaseo [s. v
o rinnovarsi... nel termine d' anni 30. d'alberti [s.
.. nel termine d'anni 30. d' alberti [s. v.]:
'chiamansi quelli che hanno il privilegio d' ipoteca. cattaneo, ii-2-9: un'altra
al quarto, allora per vigore d' essa legge l'architetto mede
verno è ipotecata al sostegno de'diritti d' ogni cittadino. ipotecazióne, sf
rosmini, 5-1-480: nell'ipotecazione d' una casa o d'un terreno il
5-1-480: nell'ipotecazione d'una casa o d' un terreno il diritto di proprietà della
muscoli corti motori del mignolo. d' alberti [s. v.]:
una verità che non ha alcuna apparenza d' impossibile. manfredi, 2-14: in
le conferme nelle scienze empiriche; proposta d' interpretazione di un insieme di fatti o
nelle quali il copernico dissente dalla dottrina d' aristotile e di tolomeo. malpighi, 123
obbiettivo con un'ipotesi o un sistema d' ipotesi che superano il mero fatto obbiettivo
apre brecce nelle mura della vera fortezza d' if o è l'ipotesi di un faria
è l'ipotesi di un faria alle prese d' una fortezza ipotetica. 3
, dal gr. ùtió&eoti;, nome d' azione da ònoxl&rnu 'pongo sotto'; cfr
niente è più degno di sorpresa e d' ammirazione quanto i loro poemi. mamiani,
. ùtto£ó>vvop. i * cingo giù o d' intorno '. ipozonato (
, 029, con una porta a fior d' acqua, per la quale entravano e
23-107: è ne'dirupi, agli confin d' etiopia / molta razza d'ippàgri,
agli confin d'etiopia / molta razza d' ippàgri, ovver silvestri / cavalli.
senso generico: veterinaria. d' alberti [s. v.]:
ii-697: no, non so rendermi conto d' aver pensato a queste cose, io
del mare, cavalcatore degli ippocampi. d' annunzio, iii-2-355: o re truce del
dei, e che insegnò l'arte d' aggiogare al carro cavalli. =
. -chi). entom. genere d' insetti ditteri brachiceri, della sezione miodari
i moschiti e tant'altri insetti armati d' acutissimo pungiglione. tramater [s.
v.]: 'ippobosca', genere d' insetti dell'ordine de'ditteri,.
anelli sul corpo e nella coda. d' annunzio, ii-6: cogliete il ramo
pesce. gozzano, i-1090: falangi d' ippocampi, aviatori curiosissimi che s'innalzano,
zampe, aggiogati al carro di nettuno e d' altre deità marine. pascoli, 662
delle ruote e il nitrir degli ippocampi. d' annunzio, iii2- 366: parve a
d' oceànide / che l'inforcasse, bianco di
s. v.]: * piede d' ippocampo ', parte rilevata dal cervello
nei viali e nei giardini; castagno d' india. manetti, 1-169:
molto a quello dell'ippocastano, o castagno d' india. lastri, 1-4-213: il
. lastri, 1-4-213: il castagno d' india, detto dai botanici ippocastano,
anche 'castagna equina 'o 'castagno d' india '. tommaseo [s.
, 9-599: accende in alto lumi d' oro strani / nella macchia dei bigi
ippocastani / che un tempio sembra ed opera d' incanto. gozzano, i-849: l'
, dalle chimere, dalle gorgoni. d' annunzio, i-269: non io le ninfe
bene questo è al gusto più soave. d' alberti [s. v.]:
era fatta colare per la cosiddetta * calza d' ip- pocrate '); cfr.
, ah! non pensate / che d' amor qualche mistero / mi vi tenga prigioniero
2. che è seguace degli insegnamenti d' ippocrate (un medico). -
'medico ippocratico', che segue le dottrine d' ippocrate. gl'ippocratici. 'medici,
e pratici di ippocrate. d' alberti [s. v.]:
v.]: 'ippocratismo', la filosofia d' ippo- crate applicata alla scienza dei medici
, metodo di curare secondo la dottrina d' ippocrate. dopo la restaurazione delle lettere
illuminati studiaronsi di tenere dietro alle vestigia d' ippocrate, tanto nella osservazione delle malattie
ippocratismo', dottrina medica conforme a quella d' ippocrate. = deriv. da
-1). ant. seguace della dottrina d' ippocrate; medico. dante,
, fidandomi di me di più che d' un altro. d'alberti [s.
me di più che d'un altro. d' alberti [s. v.]:
]: 'ippocra- tista', seguace d' ippocrate; ed è nome specialmente attribuito
. v.]: 'dissetarsi alle fonti d' ippocrene', poetare: ma non fu
delle ostriche, e scriverci sopra sentenza d' esilio. = cfr. ippocrene1
che appartiene o si riferisce al fonte d' ippocrene; che sgorga o deriva dal
; che sgorga o deriva dal fonte d' ippocrene. -fonte ippocrènio: ispirazione
sull'ippocricco anch'io volando venni. d' alberti [s. v.]:
architetto ippodamo di mileto (un tipo d' impianto urbanistico). soffici,
v. ecc. a tirerà ad uso d' uno ippodromo quella leggiadra corsa da la
proprio un viale armato da le bande o d' arbori frondosi, o di cancelli con
o di cancelli con rosarii, che avanzerà d' amenità e prospetto ogni bella cosa di
a costantinopoli, furono inalzate nella piazza d' ippodromo. lami, 1-1-102: ippodromo
prix '. toelette -pittura -belle donne. d' annunzio, iii-2-360: -lo vedesti /
lappola per tirare il pelo infuora. d' alberti [s. v.]:
'ip- pofae ', nome d' una spezie di frutice, che fa poco
per cagion de'cavalli andarono con sopranome d' ippo- fagi. f. f.
. ed altre molte bestie in sembianza d' uomini, che divoravano l'umanità. tramater
proprio de'sarmati, degli sciti e d' altre popolazioni barbare. = voce dotta
si mettono nelle medicine da rammorvidare. d' alberti [s. v
di ludovico ariosto. -anche: opera d' arte (scultura, pittura) che
naturale, / ch'una giumenta generò d' un grifo: / simile al padre
grilli il verso che perpetuo trema. d' annunzio, iv-1-214: un campanile di
, di serpenti, di chimere, d' ippogrifi. yadolfe, lxxvi-206: chi
/ fior di poeta! industria te d' api / schifa, e tu schifi.
di libidine,... proibita d' estinguersi e negatali, fa un veleno detto
, che agli uomini accende una furia d' amore simile a quella delle cavalle.
le cui viscere ne son tocche. d' annunzio, ii-20: parean recarmi il
e si divorano la favolosa ippòmane. d' alberti [s. v.]:
coccole. contiene due specie fomite d' un sugo velenoso pei cavalli, a segno
, ippòmane, come uno stallone d' olimpia, circondato da fresche giumente in
e la lunghezza dei cavalli. d' alberti [s. v.]:
sono bestie anzi ippopotami anzi liofanti? d' annunzio, i-919: ave, e tu
l'iride / lampeggi i sorrisi, d' accanto / a un ippopotamo di marito.
. 3. veter. testa d' ippopotamo: accentuata tumefazione della testa di
che danno alla piccola pianta l'aspetto d' una coda di cavallo. = voce
esperienza non produsse altre esperienze o ragioni d' aristotile, ma la sola autorità ed
espressione fu creata forse dal commentatore arabo d' aristotile, averroè, il quale premetteva
quale premetteva ai propri commenti un compendio d' aristotile, preceduto dalla parole « disse »
, disse galilei, non nei libri d' aristotile, ma nel gran libro sempre aperto
divideva in due viottole, a foggia d' un ipsilon. tommaseo [s. v
assorbono la luce visibile di bassa lunghezza d' onda e alta frequenza, di modo
registra automaticamente su un nastro o filo d' acciaio le comunicazioni telefoniche ricevute, per
per mezzo dell'ipsometro. d' alberti [s. v.]:
in generale, ma più specialmente dicesi d' un termometro sensibilissimo diviso in parti centesime
quale si può ottenere esattamente la temperatura d' ebullizione dell'acqua in un dato luogo,
e calcolar quindi la sua elevazione sopra d' un altro luogo. 'l'ipsometro di
favelle, / parole di dolore, accenti d' ira / voci alte e fioche,
elle / facevano un tumulto. cecco d' ascoli, 1867: ira non altro è
capiglie e isdegno di mente, vituperi d' altrui, grida e indegnamento, bestemmia,
dispettoso contrastare... sono tutte sensualità d' impru denza e d'indecoro
sensualità d'impru denza e d' indecoro. f. galiani, 4-125:
ti scriveva perché un'eterna tempesta d' ira, di gelosia, di vendetta,
la miserabile / giovinezza, non d' ira o di speranza, / e
sussulto / forse è il tuo, uguale d' ira e di spavento. cassola
/ da molti cori un alto incendio d' ire. r. bertini, lvii-113:
a parte, / con i vezzi d' amor l'ire di marte. fiacchi,
in senso concreto: atto o espressione d' odio, di malevolenza. ariosto,
ariosto, 1-1: passaro i mori / d' africa il mare, e in francia
l'ire e i giovenil furori / d' agramante lor re. alamanni, 7-i-183
l'ire degli amanti sono una reintegrazione d' amore. 3. sdegno,
assicurare ai nostri, sotto la guida d' uomini che sapessero e volessero, vittoria
di tradizioni, di presentimenti, commossi d' ira santa, di vergogna, d'orgoglio
commossi d'ira santa, di vergogna, d' orgoglio italiano, di dignità d'anima
, d'orgoglio italiano, di dignità d' anima ofese. 4. giustizia
fu bastante a constituirci peccatori e figliuoli d' ira senza alcuna colpa nostra attuale.
da questa impenitenza finale e dall'ira d' iddio in quello estremo giorno, né anche
la giustizia punitrice. 'giorno d' ira '. montale, 5-85: il
avara babilonia ha colmo il sacco / d' ira di dio, e di vizi empi
(degli elementi naturali). cecco d' ascoli, 623: quando mostra il caldo
(con part. riferimento alle pene d' amore). pucciandone, 354:
mia mente mira, / sì mi 'nsolleva d' ira, / come la tigra 10
quanto per parte sua in sigurtà venuto d' ogni timore, in consolazione d'onni ira
venuto d'ogni timore, in consolazione d' onni ira, che aveva di lui
diversi venti, vedendolo adimorare in timore d' affondare e perire...?
19-16: amore amaro dico / guerra d' affanno e d'ira. dante, xiv-2
amaro dico / guerra d'affanno e d' ira. dante, xiv-2: deh,
poco, amore, / e tra'mi d' ira, che mi fa pensare.
. locuz. -accendersi, ardere, avvampare d' ira: andare in collera, adirarsi
: poi vidi genti accese in foco d' ira / con pietre un giovanetto ancider,
affrettata- mente, e la mente arde d' ira. ariosto, 1 -77: tutta
: tutta s'avvampa di dispetto e d' ira. p. del rosso, 91
celo / contro mio grado, e d' ira ardo e di scorno. alfieri,
/ mi hai tu poc'anzi in fuoco d' ira acceso; / ma tira ognor
sparlarne gravemente. -disfarsi, distruggersi d' ira: esserne profondamente travagliato.
. con rabbioso abbaio pareva che si disfacessero d' ira e di rabbia. ariosto,
veloce. / segue rinaldo; e d' ira si distrugge. -essere in ira
. caro, 7-1166: per fama, d' ippolito si dice, / poscia che
come a mostrare di non curarsi. d' annunzio, iv-1-88: la presenza di quella
tira di dio / tutti convegnon qui d' ogni paese. boccaccio, viii-1-254:
da qualcuno', trarsi, essere fuori d' ira o dall'ira: calmarsi, acquietarsi
/ similmente voria ca per natura / d' ogn'om, là ove sua opera tira
guardando in viso; poi saria fuor d' ira. chiaro davanzati, 115-5: come
rancura; / vole pigliare, per trarersi d' ira, / non vai neiente a
e i dispet- tucci adoràbili, gèmiti d' amor represso. = voce dotta,
coniglio comune, ma nella forma però d' assai si approssima al porcellino d'india
però d'assai si approssima al porcellino d' india. = voce dotta,
16-24: tu vero apprendi, / e d' iracundia van solvendo il nodo. cavalca
voi far tragedia di un'atto semplice d' iracondia, che istiga a dar la morte
: che si è macchiato del peccato d' ira. dante, conv.
. c. gozzi, ii-218: iracondo d' indole, entrava sulle furie e s'
monti, iii-27: ringrazio la natura d' avermi fatto iracondo, perché l'ira
ii-259: lo iracondo, quando cessa d' adirarsi contro a gli altri, s'adira
, furono causa ch'esso con più d' una lettera risentitamente se ne dolesse appresso
a male per sempre da uno scoppio d' umori permalosi ed iracondi. fogazzaro,
. -i). studioso o cultore d' iranistica. carducci, iii-23-393:
l'odio irascènzia; la cupidità procura d' ottenere il piacere e tira di cacciare
, stizzirsi vivamente. cecco d' ascoli, 4289: e per peccato,
che si lascia facilmente trasportare da eccessi d' ira; collerico, iroso; iracondo.
tornava a'suoi pensieri di vendetta. d' annunzio, iv-2-348: già da alcuni
, sia pur metaforicamente, all'angel d' inferno una virtù naturale per riuscire a
irascibile, non intesi che 'l desiderio d' onore fosse posto nell'irascibile, ma solo
irascibile,... non mancò d' inventare ogni arte possibile per denigrare il nostro
da tanto peggiore angoscia, lo occupassero d' una scura e corporea irascibilità. angioletti,
animo o parole o atti carichi d' ira, di risentimento; irosamente.
determinato di farlo e che io gli parlassi d' altro. p. fortini, i-477
, iratissimo). colmo, carico d' ira, trascinato dall'ira; incollerito
per paura, sono commossi. cecco d' ascoli, 1885: l'irato si mitiga
a'franceschi con sì gran furore / che d' ogni parte molti ne fur morti.
! » tonò poi quella voce, sdegnata d' aver due volte comandato invano. [
/ erra fra 'l nilo e i termini d' atlante / par qui tutto raccolto,
: vien sovra i nembi, e chi d' un fero drago, / e chi
fero drago, / e chi forma d' un irco informe tiene. bracciolini,
vedrà quest'irco infame, / sollevator d' un mantice cadente, / se quel sudicio
di tauri ed irchi in sacrificio offerti. d' annunzio, ii-62: simile a gravida
cattaneo, vi-1-400: siamo l'irco propiziatorio d' una fratellanza iniqua e sacrilega. mazzini
infame [vulcano], / sollevator d' un mantice cadente. menzini, 5-42
certa mistura [di tabacco] / d' ircocervica nuova natura, / vo, che
, porcelle, volpi ed ircocervi. d' annunzio, 1-256: o innumerevoli danzatrici *
di mostri più buffi che mostruosi, d' ircocervi ridevoli, sono una testimonianza della
coloro che hanno a ire al bagno d' ogni cosa opportuna molti giorni avanti.
avevano un giorno mutato un certo cannone d' uno acquaio, e del detto n'
cecchi, 1-1-145: io ho bisogno / d' ir con costui, onde non posso
, e il chiaro dì s'oscuri / d' arabi fumi. leopardi, 201:
mio cor cantando / per l'italia d' amore e cortesia. -giungere, arrivare
tommaseo, 1-327: perch'essi indugiavano d' irsene io esitavo a farmi ubbidire.
batto e tirsi, / gran maestri d' amore, e '1 raccontava / ne l'
ninfa al suon delle parole, / lampeggiò d' un sì dolce e vago riso,
ito. ariosto, 40-36: poi più d' appresso ebbe novella certa / come de
, e s'affoga in un bicchiere / d' acqua. lippi, 7-82: ohimè
1-48: s'intese / uno strepito d' arme ir per le nebbie / del germanico
che si appresta a esercitare. detto d' amore, 42: di le'vo'serv'
piacimento. tasso, 6-69: né già d' andar fra le nemica gente, /
me che i tempi ed il desio d' onore / fan per diversa gente ir fuggitivo
. petrarca, 37-82: le treccie d' or... devrien fare il sole
.. devrien fare il sole / d' invidia molta ir pieno. bellincioni, ii-168
, / vestitevi di fiori, / smaltate d' or le luminose arene. parini,
, /... / povero d' acque isti lambendo i sassi. alfieri,
quella orribil cena /... ebro d' orgoglio, / d'ira e di
.. ebro d'orgoglio, / d' ira e di sangue, a mensa infame
passi dei poeti, massime latini. d' annunzio, i-374: o madonna isaotta,
un trombetta al velez, impetrò licenza d' ire a parlargli. nievo, 1-34
egli non seppe mai trovar la via d' ire a figine, essen- dovisi provato
da montefegatese, quegli da villa e d' altronde, e quali sono iti a sacco
m'irritai sì che, / in vece d' ire avanti, torna'indietro; /
monti, x-2-148: un incessante / picchiar d' incudi e di martelli, un sempre
redir di ciurme e di soldati / d' armi di carri e di navali arnesi.
cocchi / solcava la strada / a perdita d' occhi: / per quella contrada /
. casaregi, 142: così scherzando iva d' intorno al mondo / col vario oprar
.. ne mandai in italia trenta d' essi libri, tra i quali uno era
, 7-1-3: signore, io fo capitai d' un proverbio, / il qual dice
ir questo. informami / un poco d' una cosa: chi è quel giovane /
che li facesse perdono. f. d' ambra, io: dica loro il tutto
, sf. stor. dignità e carica d' irenarca. = voce dotta
sf. letter. pace. d' annunzio, v-2-314: imperterrito continuai a rispondere
. che si riferisce che è proprio d' irenismo o d'irenista. irenòfilo,
riferisce che è proprio d'irenismo o d' irenista. irenòfilo, sm. fautore
e che spandevano intorno un delicato profumo d' ireos. dossi, 1-116: facevo
consumo di saponi, manteche, polvere d' ireos. d'annunzio, iv-1-386: io
, manteche, polvere d'ireos. d' annunzio, iv-1-386: io vedevo sul suo
tre giri / di tre colori e d' una contenenza; / e l'un da
dipinse. -figur. d' annunzio, i-4: musa divina, se
aria appare, / la cui radice d' ottima sustanza / salutiferi unguenti ne suol dare
dell'arcobaleno; rendere iridescente, tingere d' iridescenza. e. cecchi,
tardi avvolgimenti il mincio, / cinto d' un orlo tenero di canne; / s'
canne; / s'irida, come d' un sorriso, il lago. e.
/ si screzia in una dolce / ansietà d' oriente, / le tue parole iridavano
. reso o diventato iridescente; venato d' iridescenze. -anche: variopinto, multicolore
, in iridate e chiare / conche d' opale, in gran forzieri d'oro,
/ conche d'opale, in gran forzieri d' oro, / vedesi accolte insiem quanto
alla terra e invola al mare. d' annunzio, iv-2-771: guarda i vetri
, ii-347: udiva gli uccelli trillare d' amore, le vacche muggire, qualche
48: veneziana, nel fresco / d' acqua dei tuoi iridati occhi, trovo l'
trovo l'arguta / / ombrata grazia d' una / scena sulla laguna.
.. è la 4 persona 'd' un dramma con vari protagonisti. 4
arco distinto in tre colori: quel d' entro era quasi un chiarore che terminava
a le nubi sormontando, / e incoronò d' un'iride scendente / la bella donna
giuglaris, 93: tanti bei giuochi d' acque... nel ricuperare
vaga e più bizzarra veduta che fantasia d' uomo si possa ideare, mercé i
che fa il sole nell'acqua [d' una cascata], rallegrandovi e ricreandovi
... riflettendo da una conca d' acqua / a l'opposta parete o sotto
. mi trovava seduta sopra il margine d' una rupe, sotto la quale si
mattino; / vario così com'iride d' opale. saba, 3-70: è il
vespero; è l'ora che fa / d' un tuo capello un'iride, che
diverbio dal mattino alla sera con avventori d' ogn'indole e di ogni grado.
. vi veggo sempre vagolare a me d' intorno come in una nube di
in una nube di pensiero e d' affetto; e scomparir poi lontano lontano
che 'l pianger t'ha lasciato / d' intorno all'un'e l'altro occhio divino
li due turchi li recassero qualche voce d' aggiustamento, la riputasse pure un'iride del
è tonda, imperocché l'iride è d' una tal figura, che una metà di
o di raccogliere la troppo scarsa. d' annunzio, 4-ii-15: ella era una ben
fermi, l'iridi sincere / azzurre d' un azzurro di stoviglia. soldati, 2-93
[i barattoioni] giustificano le scritte d' oro: iride, papavero, peonia e
cielo si sbava di viola con presentimenti d' oro... delicatezze e iridescenze da
. 2. entom. genere d' insetti che vivono nelle regioni calde,
iii-14-337: rosmonda... nacque d' una dama irlandese che viveva in corte
di origine celtica, parlata nella repubblica d' irlanda; gaelico d'irlanda. irmo
parlata nella repubblica d'irlanda; gaelico d' irlanda. irmo, sm. nella
, quel tale a cui lo stesso d' annunzio doveva poi dedicare il 'martirio
è ne'suoi * paralipomeni '. d' annunzio, v-2-460: ogni sconvenienza,
. letter. ironizzatore. d' annunzio, v-2-463: « poiché tu con
di vergilio ». = nome d' agente da ironeggiare. ironìa,
oratori, avendo così bene commentata la retorica d' ari- stotele in quella parte ancora ch'
ella è formata dal falso in forza d' una riflessione che prende maschera di verità.
delle iperboli e delle ironie più che d' ogni altra forma di dire. salvini
duca, con amara ironia, esser tratto d' una bella gratitudine lo scordarsi che le
una pacatezza, non del tutto scevra d' ironia, -vorrei sapere cos'è venuto
venuto a far qua il signor daniele. d' annunzio, iv-1-388: esclamò con un
, iv-1-388: esclamò con un tono d' ironia manifesta, guardandomi: - che
vendibile e allettamento condito di malignità e d' ironia. mazzini, 23-120: or
che crudeltà, sarebbe ironia crudele. d' annunzio, i-76: ma tu mi sei
nel quale traspariva un non so che d' ironico e d'amaro, « alla fine
un non so che d'ironico e d' amaro, « alla fine, non siam
in asso il mio mentore, balzavo d' un salto sul ponticello mal sicuro, e
della conversazione]... sul filo d' una normale, ironica e divagante chiacchierata
di beffa, di scherno paradossale. d' annunzio, iv-1-517: il più ingegnosamente efferato
conto suo, e 'l buffone per contro d' altri. 3. con uso avverb
interpretazione, giudizio diretto a fare oggetto d' ironia qualcosa o qualcuno.
, giudicare con ironia; fare oggetto d' ironia. -anche: deridere, mettere
l'ipotesi, a quei poveri giorni, d' una rivoluzione. piovene, 7-391:
), agg. fatto oggetto d' ironia. e. cecchi,
atti o gesti irosi; con scatti d' ira; con animo irato.
fa squillar la campanella i irosamente. d' annunzio, iv-2-92: chiuse la cassa irosamente
iróso, agg. colmo, carico d' ira; violentemente agitato dall'ira.
envidioso ed iroso, accidiate, / d' avarizia toccate. compagni, 3-31: il
indietro si tornò ciascuno iroso / di que'd' ulisse. gherardi, 1-ii-400: dissono
sospettosi, irosi e sempre in allarme. d' annunzio, iv-1-991: la femmina irosa
cesarotti, 1-ix-76: un lampo / d' iroso foco sfavillò repente / d'achille in
/ d'iroso foco sfavillò repente / d' achille in volto. misasi, 3-163
irosi ardimenti del dubbio ed agli sconforti d' una solitudine terribile. carducci, ii-8-21
struggermi nel desiderio vano ed iroso. d' annunzio, iv-1-433: il mio turbamento
iv-1-433: il mio turbamento era misto d' impazienza irosa. svevo, 8-145:
petruccelli della gattina, 1-192: non cercate d' illuminare le sordide tenebre del presente con
presente con gl'irradiamenti dell'avvenire. d' annunzio, iv-2-161: i pilastri della chiesa
forza irradiante. 3. prorompente d' energia. soffici, v-2-17: non
su i neri tornano / pingui colli d' arcadia. foscolo, sep.,
coppe di cina, / la lampada d' oro t'irradia; ma tu la tua
o dio] irradiami il core / d' un radio lucente, / sicché con gran
illuminate, / voi che 'l poter d' irradiarmi avete. papi, i-170: ospite
! fogazzaro, 1-263: è la bellezza d' un'idea, non mia, che
: se la m. v. degnerà d' uno sguardo queste umili pagine,.
espandersi a raggiera da un punto comune d' origine. misasi, 7-i-30: dall'
morto. pascoli, i-362: colonne infinite d' uomini parlanti tutte le lingue di europa
pallido corso meditante sul suo cavai bianco. d' annunzio, vi-200: le rughe s'
8. diffondersi, propagarsi da un centro d' origine verso luoghi o ambienti diversi (
: perno dell'industria è detroit; d' onde s'irradiano trentacinque stabilimenti di montaggio
assorti in un'estasi di silenzio. d' annunzio, iii-1-300: d'improvviso per
di silenzio. d'annunzio, iii-1-300: d' improvviso per entro al cupo colore di
onore. -pervaso da uno stato d' animo gioioso, da pregi e qualità
agli irradiatori. = nome d' agente da irradiare1. irradiazióne (
le parti, che sono le membra d' esso, quantunque da lui lontane, con
. panzini, iii-50: un'irradiazione d' oro è entrata. è maggio,
, simbolo appresso e poeti e figura d' essa umana sapienzia, si denota lo splendore
in luoghi o ambienti diversi dal centro d' origine. -centro d'irradiazione: nucleo
diversi dal centro d'origine. -centro d' irradiazione: nucleo reale o ideale in
data stagione, con una data sfera d' irradiazione, co 'l medesimo processo di propagazione
in italia, di un unico centro d' irradiazione. e. cecchi, 2-12:
dimenticare che pi- randello è un centro d' irradiazione, e che gran parte del
negativo. 11. radiotecn. diagramma d' irradiazione: diagramma di radiazione.
. emanazione, comunicazione di uno stato d' animo, di un sentimento o di una
la sua bellezza, tutto un irraggiamento d' intelligenza e di bontà. serra,
irradiare. dondi, 248: d' intorno il sol la irraggia e fa più
ii-383: pria che notte nel mar d' atlante caggia, / fise le ciglia tien
ciel: l'irraggia / il mite sol d' autunno. leopardi, 18-53: altra
, / si dondola, e geme. d' annunzio, iii-2-137: prima che l'
e irraggi il mondo, / l'aquila d' aquileia avrà la sua / aurora,
tenebre d' una ignoranza feroce, sorgeva quest'idea ad
o spirituali della propria personalità. d' annunzio, iv-1-268: avendo anche compreso il
la spiritualità, irraggiando una capziosa luce d' ideale. gadda conti, 1-152:
artista si riconosceva... nella facoltà d' irraggiare quel non so che d'indefinibile
facoltà d'irraggiare quel non so che d' indefinibile e d'esclusivo. 4
quel non so che d'indefinibile e d' esclusivo. 4. letter.
dal piemonte irraggiarono a tutte le provincie d' italia le promesse che la sommossero.
le mille guglie bianche e i santi d' oro, / osannando irragiata. d'annunzio
d'oro, / osannando irragiata. d' annunzio, i-48: da lunge di
: troppo è cinerea la verità che d' ogni parte mi circonda, sì che io
ad altri sentimenti, virtù, stati d' animo. salvini, 39-iv-88:
sempre ridenti, sempre gioiosi, irraggiatori d' allegrezza. = nome d'agente
irraggiatori d'allegrezza. = nome d' agente da irraggiare. irraggiungìbile,
. ma visioni con sempre qualche cosa d' allucinato e irraggiungibile. tornasi di lampedusa
intense... le davano l'aria d' averne invece oltre i quaranta.
opinione irragionata... dell'eccellenza d' un obietto ignoto non ha...
animali irragionevoli, incapaci di ragione e d' insegnamento. goldoni, xiii-801: non credea
e il grassottello corpo lo condannavano. d' annunzio, v-3-695: cercavo di placare la
e irragionevol passione uomini conosciuti a pruova d' oramai quaranta anni tutto altra cosa di
ma non è scoppio di furore irragionevole o d' offeso orgoglio. pirandello, 6-457:
. al cardinale di vedere il cardinale d' este aggravato dalla sinistra opinione di tutta
sua di far fermare le forze dell'ambasciadore d' una corona mentre non v'era legge
alcuni muri e qualche parte ancor serva d' abitazion romana, con nome non irragionevolmente
intorbidò. fortis, xxiii-465: usano d' ungersi i capelli col burro, che
cosa * i diplomi di cesare e d' augusto 'in virtù de'quali altri
. bianco da siena, 58: d' ogni cosa da te fatta o permessa /
faccia più cauti, acciò che non presumiamo d' affermare inrazionabilménte alcuna cosa in tanta oscurità
, iv-10: se tu mi vuoi dare d' un altro [pozzo], e
di creature insensibili e irrazionali, siccome d' oro e d'argento. trattato delle mascalcie
e irrazionali, siccome d'oro e d' argento. trattato delle mascalcie, 1-3
, 1-537: ci rimane a trattar solo d' un altro distorto affetto che nella volontà
antichi furono valentissimi a cògliere nelle opere d' arte quei tratti esterni che danno indicio dell'
vi-4-82: il mondo fa più presto pensiero d' ubbidire all'altezza vostra che contraporsele,
, non dirò di dottrine, ma d' arbitrarie irrazionali negazioni di demagoghi russi,
buona né mala, questa, sprovveduta d' ogni fine, sarebbe cieca ed irrazionale;
, nel prammatismo e in altre forme d' irrazionalismo. tuttavia, i falsi ideali nella
che c'è in essa una molteplice stratificazione d' idee. = deriv. da irrazionale-
. con un effetto... d' identificazione totaleggiante ed essenzialista. irrazionalistico
s. v.]: irrazionalità d' ipotesi, d'obbiezioni. —
.]: irrazionalità d'ipotesi, d' obbiezioni. — in senso concreto
e potenza consiste nel ritrovare la ragione d' ogni fatto e a ciascuno assegnare il
una passività che ha una sola via d' uscita, quella della identificazione col mondo
pratolini, 3-52: il parco era verde d' erba alta e incolta: ci bagnammo
è per lo più connessa un'idea d' inconsistenza, tenuità, esilità, leggerezza
, esilità, leggerezza). d' annunzio, iv-1-441: tutti quei fiori degli
cecchi, 2-90: in un'aria densa d' odor di fiori, sul suolo incerto
irrealismo »: i quadri si riempiono d' angeli, di vergini, d'esseri immacolati
si riempiono d'angeli, di vergini, d' esseri immacolati, di puri spiriti.
: la fusione ha illuso gli uomini d' azione ad aspettare la realizzazione di piani
azione ad aspettare la realizzazione di piani d' azione irrealizzabili. pascarella, 1-32:
di dopo essersi chiuso nello studio e d' aver dipinto le due copie mensili della
tesoreria degli stati uniti ha immense riserve d' argento, inventariate ad una quota di
inconsistenza propria di ciò che è frutto d' immaginazione, di fantasia; carattere illusorio
illusorio, fittizio; parvenza favolosa. d' annunzio, iv-1-1042: tutto ciò ch'egli
egli sentiva, aveva per lui l'irrealità d' un sogno e nel tempo medesimo un
romanzeschi si diffonde... un senso d' irrealtà, ossia non già di falsità
e. cecchi, 5-317: un senso d' irrealità, anzi di parodistica teatralità,
invenzione fittizia; creazione della fantasia. d' annunzio, vi-964: vedo un borgo diroccato
il tutto è che ambe le parti sono d' accordo in questo, di non volersi
altra causa che da una irreconciliabile avversione d' animo dello spinola contro il duca,.
non erano da sperarsi da tanta discrepanza d' umori, di fini e di volontà,
parini, 697-da questa pertinacia e iremovibilità d' opinioni, figliuole della letteraria superbia,
xi-2-562: i caratteri di poeti storico, d' antiquario e di critico letterario, sono
39-239: voi chiedete a vittore hugo d' additarvi una idea che abbia ottenuto un
dio trasse dal nulla l'umanità. d' annunzio, iv-1-520: mai come in quell'
corsini, 2-633: seppe trovar la strada d' obbligarsi il nuovo re col massimo de
re col massimo de i benefizzi temporali; d' interessar la nobiltà nella di lui reintegrazione
lui reintegrazione, con metterla in istato d' irreconciliabilità col tiranno. salvini, 39-v-
... in così fatte faccende fuor d' ogni oppenione sogliono avvenire ancora a'più
far piaga profonda e incurabile ne l'animo d' ogni uno, benché prudentissimo fusse.
'cid ', don rodrigo, uccide d' un doveroso colpo di spada il padre
linguistica. -in partic.: movimento d' opinione pubblica che, in italia,
contro la zia che disapprovava l'occuparsi d' irredentismo. gobetti, ii-195: oggi dell'
ma nel 1940 si parlò di gruppi d' azione 'irredentista 'corsa ».
manifestazioni irredentistiche; vi leggevano odi di d' annunzio, tra musiche patriottiche.
dell'impero austro-ungarico dopo la terza guerra d' indipendenza). cantoni,
ministri trovasi in austria per far visita d' amicizia a quell'imperatore. panzini,
. e. cecchi, 5-556: avanzi d' una natura irredenta, e senza nessun
angioletti, 1-35: senti il peso d' una colpa irredimibile, imprechi al tempo
istituzione del monte dopo la cacciata del duca d' atene e l'avvento al potere del
persona, il suo carattere). d' annunzio, iii-1-405: vedremo rivelarsi la natura
, iii-1-405: vedremo rivelarsi la natura d' un uomo, quel che v'è in
in lui di vero, di sincero, d' irre- duttibile: l'istinto più profondo
. -incoercibile, inarrestabile. d' annunzio, iv-1-862: la...
degli uomini è proprio questa fioritura multicolore d' ideali e di forme che il grammatico ha
vani e incerti suposti, non dubitavano d' entrar animosamente nell'impresa. spallanzani,
. romagnosi, 4-189: il vocabolo d' irrefragabile si prende in senso legale.
animo de'mortali, vi siete gloriati d' avere somministrato irrefragabili monumenti alla storia,
; alle cose irrefragabili non risponderanno. d' annunzio, iv-1-489: pareva che per
mondo intellettuale regna un ordine eterno munito d' irrefragabile sanzione. 3. disus.
messer anello lo fortunato, messer antonello d' aversa, lo consiglierò inrefragabile. gosellino
, 2-3-13: solo a noi basta d' essere stati arbitri in ciò, se non
i perspicaci montanari testimoni irrefragabili non mancano d' attestare d'averci veduto cogli occhi propri
montanari testimoni irrefragabili non mancano d'attestare d' averci veduto cogli occhi propri un deposito
il giudice al reo dopo la deposizione d' un testimonio irrefragabile. moretti, i-864:
, più irrefragabile, furono, per più d' un secolo, norma e impulso potente
secondo quello che afferma l'irrefragabile autorità d' un celebre inquisitore. parini, giorno
, 2-38: ogni creatura non ha d' irrefragabilmente reale che se stessa.
siri, 1-v-763: parlò richelieu delle guerre d' italia come di cosa che irrefragabilmente seguirebbe
quale nel suo catoniano classicismo aveva ore d' irrefrenabile e sfrenata mattia a far la
andava irrefrenabile e immancabile alla sua mira! d' annunzio, ii-798: cavai brado non
di germania risponde a quelli che abbiamo d' altre parti, e tutti mostrano moti,
/ che la fede e la costanza / d' un amico, che ben ama,
e si dividono in armi dimandanti o d' inchiesta, se l'irregolarità consente una
cioè irregolari, perché non servano legge d' alcuna maniera. menzini, iii-210:
secondo la regola della coniugazion sua, ma d' altro modo, egli si chiamerà *
allusioni particolari o triviali, è piena d' anomalie e d'ambiguità, però senza conseguenza
triviali, è piena d'anomalie e d' ambiguità, però senza conseguenza. tommaseo
di quella misura, non lasciando però d' essere verso. 'stanze irregolari ',
per vie traverse, oscure, piene d' incagli e di pericoli impreveduti, per trovare
alcuno domandasse: è licito al cristiano d' uccidere il pagano..., e
ch'io sono in gran disio sospinto / d' aver veduto quella guerra fare, /
regolarissima fra tutte, e le macchie d' infinite, ed irregolarissime tutte. gemelli
la sua architettura irregolare, non lascia d' esser bello. m. pieri [in
color pallido, fisionomia più di scimia che d' uomo. tommaseo [s. v
forza, intensità, velocità (un corso d' acqua, una corrente).
lati; perché talvolta, in loco d' andar avanti, torna a dietro, e
inconstanzia viene al fine a cangiar la sedia d' un punto opposito con la sedia d'
d'un punto opposito con la sedia d' un altro. sarpi, vii-41: niun
, 4-8: fluttuò [la fiamma d' una meteora] per breve spazio di
de'venti non è quel suol essere d' ordinario. 13. che non
amministrativi o contabili per occultarlo; abuso d' ufficio. — con significato attenuato:
queste mostruose irregolarità m'hanno mosso più d' una volta a dubitare che la più saggia
non nasce da notizie ch'io abbia d' alcuna vostra irregolarità di cui non vi credo
vaccà è in gran parte confesso. d' annunzio, iv-2-350: ebbi, all'ufficio
. si trattava di irregolarità gravissime e d' una sottrazione di valori alla tesoreria centrale
cesarotti, 1-i-17: questa originaria mescolanza d' idiomi nelle lingue si prova ad evidenza
derogare alla facoltà, oggidì disputata, d' assolvere da tutte le irregolarità e sospensioni,
a fette alternative irregolarmente di cedrato e d' arancia. targioni tozzetti, 12-6-153: massi
io: ha questa terra l'aspetto d' una argilla sparsa irregolarmente di noccioli nericci
più compatti e con qualche cavernosità. d' annunzio, iv-2- 1205: i denti
, irrelativa, e non ha bisogno d' altro. -che si fonda sulfirrelatività.
: il mondo fa più presto pensiere d' ubbidire all'altezza vostra che contraporsele,
cibi? di dove ricaverà ella fantasmi d' irreligione, barlumi di ateismo? muratori,
giovio] scrisse molte invettive sotto colore d' un elogio, e finì compiangendolo [machiavelli
, e finì compiangendolo [machiavelli] d' essere morto irreligiosamente. = comp
presunzione più che ordinaria? anzi è d' irreligiosità parimente e d'irriverenza. s
ordinaria? anzi è d'irreligiosità parimente e d' irriverenza. s. maffei, 6-370
certe manifestazioni di violento anticlericalismo o addirittura d' irreligiosità. 2. mancanza di conformità
anni e con tanto ardore il risorgimento d' italia fossero settari o irreligiosi.
: costituiva il cristianesimo un campo franco d' ogni inreligiosa disciplina e dottrina. metastasio
addio per sempre alla bella italia. d' annunzio, iv-2-775: esplorò anche una volta
, inevitabile; irrimediabile, irreparabile. d' annunzio, iii-2-333: tra pareti cieche /
esperienza, s'intorbida di privazioni e d' implicazioni e sopporta alcuno degli effetti perniciosi
sotto pena di peccato irremissibile a valersi d' un termine anche oscuro, rugginoso, inesatto
lubrano, 1-224: resteremo sempre scrupolosi d' ingratitudine vero il massimo benefattore, confesseremo
coscienza e con ingiustissimo accrescimento all'altre d' aggravio. leggi di toscana, 9-6:
donna o donzella abbia la fè d' amore, / come che sia, contaminata
2-278: se alcun uomo trovasse modo d' entrare ne'bagni delle donne turche,
, 2-3-7: l'ariosto, più irremissibilmente d' ogni altro, disorbitò in questo.
irremissibilmente le fondamenta dell'intiero gabinetto. d' annunzio, iv-2-342: una cosa,
: il termine più basso ed irremovibile d' una tal festa era fissato al dì 17
negli intenti; tenace, pervicace. d' est e, 78: sebbene la fibra
ch'egli vedeva la cosa diversamente. d' annunzio, v-3- 797: al
l'immagine dell'autorità, il rappresentante d' una autorità severa e irremovibile. cassola
697: da questa pertinacia e irremovibilità d' opinioni, figliuole della letteraria superbia, ne
persone, commettendo contro al comune pericolo d' irreparabile fallo. boccaccio, vi-67:
della fame, la quale dopo tanti mesi d' assedio stranamente cresceva, ed era già
228): rimordendogli probabilmente la coscienza d' esser stato causa, o almeno occasione
quella sommossa, veniva ora a cercar d' acquietarla, e d'impedime almeno il più
ora a cercar d'acquietarla, e d' impedime almeno il più terribile e irreparabile
sopraffatto da una calamità eccessiva e irreparabile. d' annunzio, iv-1-371: tra me e
/ di fresca gioventù l'ore instancabili. d' annunzio, ii-280: scorsi / che
visione più dolce dalla mia vita irrequieta. d' annunzio, iv-1-112: gli parve che
. arici, i-29: soverchio timor d' irreparati / infortuni del ciel l'opre non
e vero giudizio che la giudichi degna d' essere amata. bandello, ii-957: con
pur ebbe cuor generoso e mente desiderosa d' onore. tassoni, ii-2- 67
assai grande, e guanti di capretto d' una bianchezza irreprensibile. cassola, 5-132
errori; correttamente, perfettamente. d' annunzio, v-3-647: molte pagine di questo
1-viii-212: i spaventati ansanti / corsier d' ettorre all'incessanti grida / del suo signor
dovere, domandando perdono, l'amistà d' aldobrandino racquistare. tasso, n-iii-958:
peso parrà forse ad alcuno la testimonianza d' uno solo, e nostro, tutto
dotta, lat. irreptìo -ónis, nome d' azione da irrepère * insinuarsi, penetrare
romano non fu di dispotismo imperiale? d' annunzio, 4-ii-48: due o tre poppanti
, mi guardava con curiosità e un po'd' ansietà temendo che la mia irrequietezza non
egli non era uomo da prendersi soggezione d' una monaca, e aspettò un po'irrequieto
dieci volte il giorno sotto la modesta casa d' ombellina;... piantarsi come
comportamento, un'azione). d' azeglio, 4-169: nel suo aggirarsi irrequieto
ora trasportata ad aver sede nel continente d' europa, e da un popolo spiritoso
un popolo spiritoso ed irrequieto applicata agli usi d' un vivere concitato e laborioso, si
, irrequieta, l'orecchio in ansietà d' un qualche rumore che potesse chiamarla altrove,
giorno, ii-166: un tempo / uscìa d' averno con viperei crini, / con
nembo del mattino, al dolce / ventilar d' aure irrequiete, volano / di fronde
un'isola fatale, / con varietà d' inganni / accompagni chi non dispera, a
sfoltiti / e ne deriva un murmure / d' irrequieta marina. gadda conti, 2-111
gadda conti, 2-111: magnifici giochi d' ombre si allungavano irrequieti nelle rughe delle
ch'es- sendo / sparso a noi d' ogn'intorno un infinito / spazio nel
. se anch'essa / non è d' irrequieti atomi un gioco, / la buia
. figur. che deriva o è causa d' irrequietezza, di ansia, di turbamento
lui quell'ambizione irrequieta, quella brama d' agguagliarsi ai maggiori di lui, che
maggiori di lui, che è madre d' ogni sapere. graf, 5-204:
accendi alla natura il sen fecondo. d' annunzio, iv-1-1009: una specie di ansia
arte che han finito di svolgersi. d' annunzio, iv-1-616: un'irrequietudine strana
2. letter. accentuata motilità. d' annunzio, iv-1-253: il naso un po'
formavano nel basso del viso un'espressione d' aperta lascivia, resa ancora più vivace
de l'eterno / orrore irreschiarabile d' inferno? = comp. da
esprimono la volontà irresistibile degli dei. d' annunzio, iv-2-36: gli sembrava di
, più irresistibile in me l'amore. d' annunzio, iv- 1-169: ella parlava
galilei... offrono il racconto d' irresistibili vocazioni, di studi, indagini e
): il suo nome significava qualcosa d' irresistibile, di strano, di favoloso.
169: voi siete, questa sera d' una bellezza irresistibile, contessa. pirandello
nel suo desiderio, nel suo prestigio d' uomo irresistibile con le donne. moretti,
rimasto neutrale, il titolo... d' irresistibile spericolato affarista con nient'altro che
cui i suoi desideri inchinavano irresistibilmente. d' annunzio, i-872: spasima tutto un popolo
, i-872: spasima tutto un popolo d' amanti, / tutto un popolo folle d'
d'amanti, / tutto un popolo folle d' assetati / arsi da un desiderio che
senza alcun dubbio in quella selva piena d' irresolubil strade, dov'amor e bellezza
forme ancora che materiali sieno, e d' inresolubile disegno, e non conosciuto colore
neutrale, parendo meglio correr la fortuna d' uno che restar nel disprezzo de'due
e questo per la stessa loro irresolutezza. d' annunzio, iv-2-138: per una nativa