il piacer che passò cangia in veleno. d' annunzio, v-3-219: m'ero lasciato
a segno, ch'egli venne allo stremo d' ogni provvigione. -occupare,
lo lava [il cuore] / d' ogni antica amorosa sua ferita; / di
a saziar l'ingorda salma, / d' empie voglie i pensier grava. rebora,
.., non mi sarei gravato d' esaminare quella teoria. -accusare, incolpare
amati, poter meritamente gravar le donne d' ingratitudine. galileo, 3-1-294: né
delle parole, per gravare il keplero d' una troppo crassa ignoranza. monti, v-154
ii-69: non s'era mai gravato d' un omicidio. 4. sollecitare
se ben voi mi disobbligate per questo d' ogni peso, non è però che
, 40-iv-525: li gravò... d' una grossa multa in danaro. galanti
parte sommersa non graverebbe più niente. d' annunzio, i-17: unica dea, la
. noi non potessimo in pubblico gravare d' averci rotta l'antica pace fatta con lui
medesima infamia incorse, nella quale voi d' essere incorso ora vi gravate. boiardo
3. osteria. d' annunzio, v-3-428: io usavo condurre qualche
un grottone incavato dalla natura nel seno d' una rupe. forteguerri, 4-69: èwi
, anche senza l'intermezzo delle correnti d' acque, le brughiere e grovane dell'alto
in modo spesso inestricabile. d' annunzio, v-3-664: diede la mano all'
mare, /... grovigli d' alghe e creature strane. montale, 2-25
congegni pareva mancasse oramai l'olio. d' annunzio, i-1065: apparita nel cielo
giamboni, 8-i-230: grue sono una generazione d' uccelli che vanno a schiera, come
tenga svegliate. monti, 2-601: d' oche o di gru volanti eserciti. verga
di un piede come le gru. d' annunzio, v-3-675: avevo dato a guardia
2. arald. figura stilizzata in smalto d' argento che rappresenta questo uccello per lo
una capriata / nel frastuono di gru e d' impastatrici. 2. carrello mobile
gruccia. leggenda di s. guglielmo d' oringa, xxi-1192: allora l'angelo di
identici, era una fila di vestiti d' ogni colore, appesi alle grucce.
tremula su la gruccia della porta a vetri d' una osteria. cicognani, iii-2-174:
con un batticuore da gallina spennacchiata. d' annunzio, v-2-484: cominciava a rotare
andar sulle grucce; / ridursi caricato d' ogni male / in un fondo di letto
presenta guardando in faccia tutti senza bisogno d' introduttori. popini, 8-294: voglio.
varchi, v-36: pigliare giuoco ridendosi d' alcuno... dicesi...
sia aion, ma sia l'ombra d' aione. / e così 'l tiene un
solaio, / al porcellino che grufa. d' annunzio,
: usciva... la moglie d' uno dei mezzadri per legare all'aperto il
due porci grufolare e stracciare certi pannicelli d' un povero uomo morto, rimasi nella
udiva / un grufolare fragile di verri. d' annunzio, i-850: un porco biancastro
piede a ogni passo inciampava in cumuli d' immondezze, strappando sordi mugolìi ai cani
letter. grugnito del maiale. d' annunzio, iv-2-3: il branco de'porci
periodici popolari, ii-51: al par d' un cerbero, digrigna e soffia,
facciano lo verno loro abitazione. f. d' albizzo, 1-71: il filomena con
voti ai numi / pel ritorno d' ulisse. papini, 20-499: ponzio
= da un lat. * gruniàre, d' area rumena e galloromanza, diffuso anche
region. porciglione. -anche: gallinella d' acqua. = acer, di grugnétto
un singulto / di sangue: voci d' ira irrequiete: / ed ecco arde la
la rissa, arde il tumulto. d' annunzio, iv-2-3: i porci si sbandavano
cibo di dame e di alti eroi. d' annunzio, v-2-701: gli sguardi porcini
un grugno di porco o un teschio d' asino, ma una maschera o da filosofo
t'accusa il grugno di ladro e d' intrigante. nieri, 198: làvati il
, e poi schiaccerai le nocelle! d' annunzio, v-1-928: m'accadde l'
mortificar fra felice, bisognava che ciascuno d' essi lo scontrasse, gli gridasse dietro gru
invenzion, ch'ogni anno, al fin d' aprile, / con diligenza schiaccia tutte
. con quello che appresenta il becco d' un'anetra, chiamasi anserino, o,
al * 65 la 'frusta letteraria sfogo d' uom nuovo che nell'uso di più
libre di cera bianca, tempestata di pezzi d' incenso; e perché il buon grullo
: oh mondo, mondo! oh gabbia d' armeggioni, / di grulli, di
/ di grulli, di sonnambuli e d' avari. bocchelli, ii-23: -quello
la bocca mettendo in luce tre denti d' oro. -privo di interesse,
. salvetti, 57: l'aforismo d' ippocrate gli piace, / che il
corpo di gradasso, i l'aver d' attomo una bella fanciulla, / con cui
sopra la strage. = voce d' area toscana, di etimo incerto. si
ostie minute, verdissime, quasi carnose. d' annunzio, v-2-405: un mazzo di
fare ima buona provisione di felci. d' annunzio, v-2-154: sento il fortore
fieno grumereccio. = voce d' area toscana, di etimo incerto. cfr
disus.: a napoli, alunno d' una scuola pratica d'artiglieria navale..
a napoli, alunno d'una scuola pratica d' artiglieria navale... 4 scuola
liquore condensato, che si ci porta d' africa, simile a grumi di sangue,
troppi grummi di lucido sul cuoio. d' annunzio, iv-i-n: l'interno della bocca
tremava, per vomitargli contro quel grumo d' ira che gli dava spasimo. boriili,
toscani, 26: chi pon cavolo d' aprile, tutto l'anno se ne ride
i grummoli cinerognoli del tufo monferrino. d' annunzio, v-2-91: patisco col solitario.
salvini, 21-91: né lo fior d' elicriso, ch'è assai dolce,
papini, 20-287: più contagiosa dei cenci d' un appestato, della marcia d'una
cenci d'un appestato, della marcia d' una pustola, delle grumosità d'una
della marcia d'una pustola, delle grumosità d' una fogna, entra in tutte le
forma un grumoso e poliposo coagulo. d' annunzio, iv-1-634: il bambino.
sale] quello che galleggia come zaffarano, d' odore ingrato... il falsificato
sfere,... si compiaccia d' udire il grunnito d'un'impuro animale o
.. si compiaccia d'udire il grunnito d' un'impuro animale o lo stridore d'
d'un'impuro animale o lo stridore d' una carrucola? n. villani, 4-55
sono un giardino di mela- grani e d' altri alberi di frutti deliziosi: di piante
e pure è la fuggevol cosa! d' annunzio, v-2-252: tutte le tintorie
-colore del gruogo: color giallorosso. d' annunzio, v-1-961: all'ombra dell'insegna
globetti] appariscono rifioriti di gruppettini, d' ingemmamenti trasparenti minutissimi. palazzeschi, 3-251
, e del fiume larghissimo, decorato d' isole verdeggianti. d'annunzio, i-96
fiume larghissimo, decorato d'isole verdeggianti. d' annunzio, i-96: a la riva
. 6. adornare con gioielli d' oro, cingere il capo con una
, cingere il capo con una corona d' oro o dorata. tornielli, 478
/ che il crine indora di spiche d' egitto. zinano, 9-18: di
indoro. 7. fare diventare d' oro. - anche assol. aretino
carne o pesce o verdura nei rossi d' uovo frullati prima di friggerli. 9
friggerli. 9. rifl. adornarsi d' oro, ingioiellarsi. -anche al figur
anche con la particella pronom. diventare d' oro. -anche al figur., con
, / per te solo ippocrene ondeggiò d' oro, / et indorossi il secolo
, 2-19: qua e là grappoli d' uva imbrunivano o indoravano. 12
marco ed il canal s'indora! d' annunzio, iv-2-473: cone, quantunque sì
salvini, 39-v-60: sono tutti gli strali d' amore dello, 6-108: il primo
de'vostri alti concetti, che ne traboccate d' ogni 5. che è oggetto di onori
pistagnati, indorati come siete, d' oro; dorato. - anche: ornato
dorato. - anche: ornato con fregi d' oro. siete più nocivi dell'
mamma si glorierà di servirmi. d' aron. sannazaro, iv-3: addiviene che
ruvidi cortecci de'faggi, dilettino non coperto d' oro; inmeno, a chi le
se ne ritorche i cortigiani del dì d' oggi. parabosco, 2-24: io credetti
queste così di sopra con una sfoglia d' oro sottile. m. fiorio, 252
spiccò 8. gastron. intriso in rossi d' uovo frullati di su 'l terreno.
: son nominate [le prima d' essere fritto (carne, pesce, verdure
che ne gli spettacoli da lui veduti fur d' oro, vecchi una dramma di
, - ant. trapunto d' oro, tessuto con fili d'oro.
. trapunto d'oro, tessuto con fili d' oro. per ovviare al male che
sogliono tenere, mentre lavorano, un pezzo d' oro paio di brachine d'imbroccato
pezzo d'oro paio di brachine d' imbroccato. a. f. doni,
in bocca, che poi cavato resta asperso d' argento vivo. noia ti da
falegname, di ferrare, di pittore, d' indo mai l'ermo e
... la cervellati, d' indoratore. bottega dei l'orgoglio
colore giallo oro; lu = none d' agente da indorare. cente come l'
senso concreto: rivestimento o fregio d' oro. / la virtute onorata
celi rinfiammata fronte figura molto simili ai fiorini d' oro, talché colla semplice / il
/ su l'indorato vertice passare per fiorini d' oro. g. r. carli,
monte indorato qualche condiscendenza potrebbe aversi alla moneta d' oro, da'pacifici raggi del sole
. scherz. ant. pagamento in monete d' oro. caro, 9-1-195: senza
caro, 9-1-195: senza aspettare altra occasione d' indorarveli [ottanta ducati che aveva consentito
. 4. gastronom. operazione d' indorare carne, pesce o verdura.
-anche sostant. intelligenza, 294: d' una dolze viuola udi'sonante, /
1-i-356: con una vivezza ed evidenza d' immagini da indonnirne demostene,..
, veniva... ad esser foriero d' una morte imminente, onde calavasi dal
infiacchito. alamanni, 16-43: né d' altra parte il nobil segurano indormentare
infiammava il mio sangue, indormentito / d' essermi nato qui, fior dei deserti.
... tali da indonnirne quelle d' ovidio. gioberti, 2-245: se al
. siri, v-1-551: con due colpi d' accetta sopra la spalla et il collo
ordinariamente spiantati cadetti che, essendo incapaci d' altra occupazione, indossarono un abito bianco
di vestirsi, mettendosi una sua casacca d' un taglio che aveva qualche cosa del militare
e pure a quelli del corteo fornirle. d' annunzio, iv-1-63: egli prese la
monti, 3-6-31: stracciato e sparso d' aurei gigli indossa / manto regai.
gran gala delle gran signore / quan- d' era il tempo che berta filava. pascoli
al sonno comanda ed alla morte / d' indossarlo [il corpo di sarpedonte] e
: altro [si vide] cacciato d' ogni città, con moglie inferma, in
: l'uniforme austriaca indossata al re d' italia fu tagliata dalla destra, cucita dalla
sfilate di moda. = nome d' agente da indossare. indossatrice,
vestito che portano. = nome d' agente femm. da indossare.
villani, 12-112: lo re d' ungheria... con una sopravveste di
sciamberlucco di scarlatto, guer- nito d' oro... ed invitommi a gire
il panno, egli vesta il velluto. d' annunzio, iii-1-71: ella ha
amalte, e due o tre pezzi d' oro conservati dalla rapacità de'corsari che
arme sue deposto, / indosso quelle d' un pagan si pose. davila,
far posso / per mia fragellitade: / d' umiltà una gonna / prego mi metta
in dosso... una lettera d' intrigatissima cifera. bandini, xviii-3-929: dubitarono
umor nero io non mel so cacciar d' indosso. 6. ant.
ogni volta, che si ricevin lettere d' un foglio familiari, rispondasi in dosso alle
venir or mi conciede / per indotarlo d' un celeste mune. = comp.
solamente, meritando ripudio una vita indotata d' ogni piacere, nondimeno... cotesto
5-4: ebbe guerra col padre per indotta d' al- cuno suo barone. simone della
a indotta di richelieu, al viaggio d' inghilterra per impedire l'imminente guerra di quel
. gelsi, 8: mi parrebbe d' usar mala creanza, / s'io non
: temo che... un filo d' ingegno, con l'aiuto di una
reclame, possa brillare su una massa non d' indotti ma di rassegnati e di stupefatti
su pagina secura, e non temente / d' orgoglioso censor le ciglia indotte, /
quella parte ch'è in lor, d' aura divina. leopardi, 27-72:
sapiente bertrand conoscesse varie cose dei fatti d' italia. -che è frutto di ignoranza
dopo l'interpreti gentili della bibbia, d' essa natura si devono rinnovare le scienze
con il decreto del giudice ad istanza d' una parte e precedente la citazione dell'altra
ridutto. leopardi, 8-100: vota d' affanno / visse l'umana stirpe;
al motore per generare la corrente d' accensione. esso è principal
, i-477: i rei non si dan d' altro travaglia / se non di vivere
dio. assarino, 4-71: una cingana d' egitto,... professando d'
d'egitto,... professando d' esser pratichissima in cose di magia e d'
d'esser pratichissima in cose di magia e d' indovinamenti, iva dispensando alcuni segreti,
diceva ella) per farsi amare. d' annunzio, iii-2-317: se il cuore hai
corporei vincoli liberata acquista un so che d' indivina- mento e d'antivedere delicato.
un so che d'indivina- mento e d' antivedere delicato. -segno premonitore.
cose mondane che fa più tosto bisogno d' indovinamento che d'arte a sapersi governare.
fa più tosto bisogno d'indovinamento che d' arte a sapersi governare. d.
suoi l'arte superba sovente fallisca. d' annunzio, v-3-207: non sempre indarno
1-235: non vedi che con pari sicurezza d' indovinare vinare), tr.
non indovinate per alcuno segno o voce d' uccello, e non osservate i sogni
qui ritratte, / fin al dì d' oggi poche ne son state; / e
. magalotti, 22-87: trattandosi poi d' una morte naturale [della palma],
; distrugge l'intendimento, perché professa d' indovinare. 3. riuscire a conoscere
ventura, non ve lo saprei dire. d' annunzio, iii-i-ii: egli sapeva che
desse ad indovinare a persona quantunque dotata d' elevatissimo ingegno, ma inesperta, come
con qual de'loro tanti nomi gradissero d' essere nominati. targioni tozzetti, 12-12-1:
poterti scrivere leggibilmente; mettiti un paio d' occhiali e tira a indovinare. g
assai dubitavano; ma indovinare le parole d' iddio non poterono. foscolo, x-318:
che se al berni non venne sempre fatto d' indovinare le parole originalmente scritte dal boccaccio
12-7 (i-300): era un gioco d' una certa trama, / ch'un
pur usato dai romani fanciulli il giuoco d' indovinare gittando in aria le monete,
facendovi scorrere davanti agli occhi le carte d' un mazzo, vi dice che ne pensiate
, i-26-157: io non ardirei veramente d' affermare che da'lineamenti e dagli atti
che indovinava tutti i miei desiderii. d' annunzio, i-664: quando tra i miei
tanto deforme di corpo, quanto svegliato d' animo..., indovinava gli uomini
; / ed ecco di discepoli e d' abati / spingersi in sala un'orrida
col quale la folla dà a conoscere d' essere stata indovinata e spiegata.
più, ma s'indovina ancora parigi. d' annunzio, i-78: spandean le vesti
guizzante / faceva indovinare lo splendore / d' una gamba nervosa e provocante. pirandello,
seccato, non c'era nemmeno modo d' indovinare barbuti da imberbi, soldati da
di tanto adoprar, di tanti moti / d' ogni celeste, ogni terrena cosa,
indovinandone le offerte e le transazioni. d' annunzio, iv-1-54: ciascuno, guardandola,
una scintilla di piacere, poteva involgerla d' ima- ginazioni impure, poteva indovinarne le
ungaretti, xi-209: l'averlo visto d' autunno [il polesine], e
, e come coperto dal fiato grosso d' un bove, è averne indovinato l'
ed asinina / con la quale ognun d' essi [de'signori di corte]
diminuzione di lire 100 all'anno. d' annunzio, iv-1-161: -perché ridi? -
rafforzativo e divinare 1 divinare '. d' annunzio, iii-2-107: e l'indovinatore /
i-303 un romano prese conoscenza e uso d' appressarsi ad uno da veio perito delle
gl'indovinatori di orme. = nome d' agente da indovinare (cfr. divinatore)
sul monte parnaso per domandare nel tempio d' apollo iddio della indivinazione, entrò in
ottennero, ributtando l'imperadore ogni sorte d' indovinazione. miloni, 1-306: que'
, creduti infallibili i vaticini de'professori d' indovinazione, i quali predissero la diuturnità della
di religione e certamente diducendone un metodo d' indovinazione, furono ad un tempo sacerdoti
: a i raggi, che si sparge d' intorno il lume del sole, confaccio
vegghiare e del mondo e del cielo. d' annunzio, iii-1-497: quella schiava /
peripatetici, che si possono stirare alle sentenze d' ognuno. c. dati, 4-35
? 4. locuz. uscire d' indovinello: spiegare chiaramente. bresciani,
, di grazia, usciteci una volta d' indovinello. = deriv. da indovinare
piena n'è la terra più che d' erba? boiardo, 2-1-57: era in
ii-244: chi crederia che il consiglio d' ipocrito, uomo indovino e santo,
chi propose premio e problema. l'animo d' ogni vero giocatore è disinteressato.
maniera di essere stata indovina, e d' aver provveduto a tempo ad una sì
mente, indovina de'lor danni, / d' alcun futuro mal par che s'affanni
lo sguardo, gli occhi). d' annunzio, 4-ii-20: disse galatea, con
disse galatea, con un tono crudele d' ironia nella voce, fissandoli con i freddi
, languide stelle, gli occhi cari. d' annunzio, iii-2-340: non parlano gli
, / ch'era duo braccia e parea d' oro fino. 7. in
o intendersi: non c'è bisogno d' essere indovino. 9. prov
valli migliori della toscana, e questa d' arno in particolare, fosse così rimota
soprabbondanti piogge, e per l'aggiunta d' acque insolite ed indovute riceversi, quant'
ben ch'io sono di carne e d' ossa come tu, e non sento questo
distrugge. -infiammarsi (di passione, d' amore); eccitarsi, esaltarsi.
, 2-147: oimè, che sento indragarmi d' amore e inserpentirmi di gelosia! faldella
, / e la mogliera in ciel d' ira consumasi. carducci, iii-1-140:
ch'ella ha magisterio a saperte endrodire / d' andar composta e savia, co se
non verrà meno alla sua parola? d' annunzio, v-3-22: quei discepoli,
quei discepoli,... sicuri d' avere eletta la via a cui indubbiamente
anche sopra le cose credute indubitabili. d' annunzio, iv-1-940: egli aveva sentito
(527): riferì, il 20 d' ottobre, nel tribunale della sanità,
lor bardassa con davanti bicchieri di birra o d' absinthe. 2. in modo da
gli ridico / indubitabilmente ei presta fede. d' annunzio, iv-1-435: andremo a villalilla
dinoe. savonarola, iv-169: tu diresti d' uno signore che tu sapessi indubitantemente che
uno e poi facessi quelli medesimi segni d' amore in te, diresti che indubitantemente
che ogni lite è pericolosa; insomma d' un tratto propone un aggiustamento. =
essere loro flagellati sarebbe indubitatissimamente per ciascun d' essi una somma misericordia. muratori
avere inteso che li avea promesso ad bartolommeo d' al- viano di non andare mai nel
xxxviii-112: nacqui, tu 'l sai, d' un servo tuo fidele, / del
ii-4-187: noi viviamo sommersi nel fondo d' un pelago d'aria elementare, la quale
viviamo sommersi nel fondo d'un pelago d' aria elementare, la quale per esperienze
tezza? allora la informazione riceve il nome d' indubitata. d'annunzio, ii-402:
informazione riceve il nome d'indubitata. d' annunzio, ii-402: il dittatore terribile.
indubitato colui che nega, per cagion d' esempio, il primato della chiesa romana
lo speroni] non concede l'inducimento d' un ombra di chi non è ancora nato
fare o dire. = nome d' agente da inducere, forma ant. di
, 1-4-64: l'elmo gli spezza e d' acciaro una scoffia, / né pone
, 10-iii-139: morirono de'viniziani d' intorno a mille e cinquecento: de'quali
si dava agio ai birboni del paese d' entrare in casa a portar via il resto
in casa a portar via il resto. d' annunzio, iii1- 287: indugia ancóra
scoglio muse, / forse per indugiar d' ire a la pena / ch'è giudicata
. a tutte le ore riprendeva se stessa d' esser tanto indugiata ad assaggiarla. b
disio, / dunque perché cercar più d' indugiarci? bianco da siena, 2-104:
vi siete... tanto indugiato? d' annunzio, iii-2-1074: bimbo, ora
: bimbo, ora non è più tempo d' indugiarsi. la vita precipita.
/ dunqua è la morte cotal più d' amare, / che doppo vita ti face
parlar de gli esserciti che riempiono il cerchio d' italia d'armi e di furore.
esserciti che riempiono il cerchio d'italia d' armi e di furore. tasso, 13-9
ariosto, 6-6: capitò all'ostel d' un eremita. / quivi secretamele indugiar
4-73: ché, poi che legge d' onestate e zelo / non vuol che
, i-67: cominciò a soffrire impazientemente d' indugiar più quivi. g. gozzi,
garibaldi indugi sì lungamente in sicilia. d' annunzio, i-420: noi lungo il
nel suo cantuccio presso il focolare. d' annunzio, i-173: il bel colle salimmo
osteria... mi dava voglia d' essere un grosso mercante per indugiarmi là
diventa la voce misteriosa della solitudine. d' annunzio, i-595: se non sien
dalla pace domestica, le avrebbero proibito d' indugiarsi coi gatti nel giardino. montano,
posta / tu la pòi fare occulta, d' onne gente nascosta; / passata questa
mamma, 11 tempo fu quello che d' avverse / forze piena sentii l'umana
bestemmiare quella deità che avuto aveva potere d' indugiare tanto la morte di biancofiore.
di vincere battaglie campali, ma sì d' indugiare il nemico e acquistar tempo. carducci
o età dell'oro della mia vita? d' annunzio, i-109: deh l'ala
a'consoli a fare la elezione della gente d' arme contra uno indugiatore del ben pubblico
... ebbe la prima vettoria d' annibale, pensando non combattere, e
certo oramai nel 1849. = nome d' agente da indugiare. indùgio1 (
avvolgendosi negli indugi della romana curia. d' annunzio, ii-283: quello / fu l'
di penna è più che mai scrittore d' incomparabile finezza. baldini, i-iio:
giamboni, 79: lo indugio della morte d' altro modo fue nella primaia etade del
fue nella primaia etade del mondo, e d' altro nella seconda, e d'altro
e d'altro nella seconda, e d' altro per ragione de'essere nella terza.
. ariosto, 40-18: i nubi, d' ogni indugio impazienti, / da la
maffei, 7-104: né un momento d' indugio / mi fia concesso in dono?
vapor sul po levossi, / trista d' ingrati indugi messaggera. pavese, 10-91
un cavalliero / insino al petto uscir, d' aspetto fiero. g. a.
necessità di partire, che queste ore d' indugio mi paiono anni di carcere.
io temo forse / che troppo avrà d' indugio nostra eletta ». -avere
tuttavia ha un fine, e molto poco d' indugio è dall'uno all'altro.
gittati a basso, onde mettemmo alquanto d' indugio in passarlo. gir aldi cinzio
, come quella deh'amnistia, gl'incaricati d' ese- guirle frappongono tutti gl'impicci e
: questo fatto, non preser guari d' indugio le tentazioni a dar battaglia alle
dante, par., 20-25: rimosso d' aspettare indugio, / quel mormorar de
, 6-90: essa veggendo il ciel d' alcuna stella / già sparso intorno divenir più
guardare a quel che ci possa essere d' irregolare in codesto tuo modo di cercarla.
il papa voleva] mantenersi in libertà d' essere indulgente a'propri affetti. carducci
quanto indulgente fosse anticamente arrigo i re d' italia verso il celebre monistero di san
ragazzi da stancar anche l'indulgente compiacenza d' una nonna. 8. sostant
se non accordasse in fine qualche sorte d' indulgenza e libertà a'cattolici nell'esercizio
ben spesso è madre di benignità e d' indulgenza, al contrario delle cure e
, tutta l'indulgenza della camera. d' annunzio, iv-1-107: ella portava nella
pure v'ha colpa veruna, è d' una certa indulgenza verso l'amico,
indulgenza verso l'amico, e non d' inganno verso voi. di costanzo, 1-204
gl'inglesi prodigavano le simpatie, specie d' indulgenze politiche imitate dalle indulgenze sacerdotali di
da notare poi, che alle sessioni d' ottobre in generale la indulgenza cresce in
penitenzia e indulgènzia de'peccati al populo d' israel. imitazione di cristo, iii-57-3:
g. villani, 8-36: ogni centesimo d' anni della natività di cristo, il
germania a dolersi che i frati fossero bottegai d' indulgenze, si ridussero rinnegare il sacramento
nove volte, si lucrano un sacco d' indulgenze. e. cecchi, 5-184:
tanti urti che bastino per farlo rovinare. d' annunzio, v-1-905: la nostra vita
non può più essere un continuo esercizio d' indulgenza plenaria. alvaro, 8-305:
pesante e scomoda) / tant'anni d' indulgenzia / quanti ne conseguiscono / que'pellegrini
quale niuno mai fu più chiaro in fatto d' armi. nelle quali certamente mai elio
fratelli, non avrebbero più armi. d' annunzio, i-130: a 'l tenue
dalle nicchie austere / marmorei simulacri. d' annunzio, v3- 303: pur non
. bacchetti, 18-i-591: se degni d' indulgere ancora un istante ai comuni ricordi
di tremila ducati, oltre la facoltà d' indultare quattro persone. -rifl.
il signor parroco, se si tratta d' altare mobile, ha bisogno del permesso
del permesso dell'ordinario, se si tratta d' altare immobile gli occorre addirittura l'indulto
acqua me n'andai a terra su d' uno schifo, lasciando la mia roba
cattaneo, ii-343: al peccatore reo d' eterna morte la divina misericordia concede l'
colonaria non avesse autorità di far provvisioni d' indulti e di per- donanza. guerrazzi
donanza. guerrazzi, 1-414: vendevansi bolle d' impunità, e indulti per delitti commessi
le terre. bocchelli, 18-ii-706: prima d' esorbitar partendo, spero / d'ottener
prima d'esorbitar partendo, spero / d' ottener un indulto per quei quattro / che
o a un atto di benevolenza. d' annunzio, i-707: non cerca oggi il
b. croce, iii-22-224: gli stati d' assedio e i tribunali militari cessarono nell'
popolo, usano anche parlando, ma d' abiti sacri. 'sacri indumenti'.
rinnova un indumento ha sempre qualche cosa d' impacciato. = voce dotta, lat
oscure latebre de 'l mio core / d' induramento pieno e di follia / elevai la
un liquor, che chi si bagna d' esso / tre volte il corpo in tal
avendo il siciliano segato rinvenuto l'arte d' indurare e impetrar le carni de'cadaveri
a le percosse non seconda. cecco d' a scoli, 1543: quanto più piove
petrarca, i-2-179: vidi 'l pianto d' egeria; invece d'osse / scilla indurarsi
vidi 'l pianto d'egeria; invece d' osse / scilla indurarsi in petra aspra
il pene si erige e s'indura. d' annunzio, iii-1-956: bene ti s'
è maggiore, tanto più ha forza d' indurare. -figur. della
fuggito e sparso / tuo lume altero? d' eredia, 18: io sperai l'
usare. boccaccio, iii- 7-30: d' acqua globi per freddo agroppati / gettati sono
'l crederia?) sopiti ardori / d' occhi nascosi distemprar quel gelo / che
la mia fanciullezza faticando in un'officina d' artiere. pavese, 2-242: l'acqua
, che non le può spiegare. d' annunzio, iii-2-1151: ahi te,
. di che avveniva, che tossa d' essi bambini induravansi in guisa che non crescevano
abati, 1-36: s'a scherno d' un capo invido stuolo armò due fronti
-intr. con la particella pronom. d' annunzio, iii-2-1070: tutto il rilievo della
che il dolor per lungo / volger d' anni indurato ebbe e precluso / alla
indurato ebbe e precluso / alla dolcezza d' ogni bel sentire. amari, 92:
. amari, 92: la casa d' abbàs indurò il principato a modo dei re
donne son placate / per il retto parlar d' un dolce amante, / che per
: prendendo... la mano d' uno, indurata per opera villesca, per
/ per le lubriche strade i carri d' oro; / là de'plaustri frequenti
siri, i-150: giurò in quel punto d' abbolire vecchie ordinanze come effeminate ed insolenti
a vittoria, indurato nelle battaglie. d' annunzio, iv-2-235: era così indurato alla
tanta benignità, non accende tanta fiamma d' amore. passavanti, 45: o peccatori
l'indurate voglie, / e che d' arbante suo mi faccia moglie. vasari,
/ il duol, che troppo è d' indurato affetto. siri, i-264: la
spiranti e un cupo abbattimento misto / d' odio tenace e d'indurato orgoglio.
abbattimento misto / d'odio tenace e d' indurato orgoglio. serra, iii-115:
del cuore. = nome d' agente da indurare. indurazióne,
, le brame / nostre, virtù d' indurimenti atroci: / ossa-diamante e crudo
è detto essere l'ingrossamento e indurimento d' alcune parti della sostanza polmonare che,
baldini, i-449: qualche volta dovetti accorgermi d' aver passato quel punto da come mi
cuore è vuoto di affetti famigliari come quello d' un trovatello. è una gran sciagura
e soprastino e signoreggino alla ragione. d' annunzio, iii-1-1163: il dolore di
: mi costò molto dissimulare la freddezza d' un rancore che mi s'induriva nell'animo
orlo di sudore indurito talmente che pareva d' osso. b. davanzali, ii-438:
oleosi, o da ossi o carni secche d' animali. chiari, 1-ii-95: presentati
picciola forma di cacio indurito e muffato. d' annunzio, iii-2-137: sotto i gàleri
: la terra indurita e inasprita da rigori d' una gelata stagione, al caldo de'
gelata stagione, al caldo de'raggi d' un sole di primavera, fecondamente aprendo
dell'animo; alla fatica indurito; pronto d' ingegno; provido bastantemente; non inesperto
avvezzi e induriti fra i soldati francesi d' affrica prorompono in tumulti e rivolte.
poi siete capaci di dire che sono indurita d' orecchio. id., 19-233:
, di scontento, di disagio. d' annunzio, v-1-671: guardavo le vostre facce
di morbidezza, di sfumature. d' annunzio, v-3-270: l'aspetto della casa
celebre sorgente si espande in uno specchio d' acqua, quasi un piccolo lago, verde
siccome quelli ch'egli riputava più induriti. d' annunzio, iv-1-340: sentì il premer
che la traversava tutta, dalla porta d' ingresso all'usciolo sull'orto,.
è procurare, ed orando e correggendo, d' inducerla a dio. attribuito a petrarca
che primo canone della critica nella compilazione d' un vocabolario dev'essere la cognizione del senso
8-ii-374: questo peccato originale della persona d' adam s'indusse in tutta la natura
o diletto egon, ch'io sposa d' efilo / consenta e ch'a le nozze
, che ogni senso / co li denti d' amor già mi manduca.
fanno in qualsiasi materia, che ha potere d' indurre una tal seconda natura. muratori
secondo la mia teoria del piacere. d' annunzio, iv-1-144: neanche le parole
il narrativo al drammatico rompe la monotonia d' una grave cantilena; induce varietà, affetto
(366): un suono pieno d' autorità, e che insieme induceva una lontana
stanchezze placido ristoro, / sollievo sacro d' ogni noia e duolo, / che
: inducendo... l'illusione d' una paurosa vicinanza. 9.
cittadini... avevano più attitudine d' inducere che di conducere siffatte cose. c
tucto l'occidente... al passaggio d' oltremare. boccaccio, dee.,
presaggi, / e l'ombre a interpretar d' ogn'uom che sogne. chiari,
si spera di far intendere tutta la ragione d' una cosa, e che s'indurrà
nonno volle restare, non ci fu modo d' indurlo. -in relazione con una
tondette se medesima e prese l'abito d' uomo per servire a'santi nella carcere,
... a bassa voce cercavano d' indurla a fuggire con loro.
stesso come ci si fosse indotto. d' annunzio, ii-423: il giusto / seminatore
resti, / né per pregar o stimular d' al trui / già mai
non indurci in tentazione ', cioè guardaci d' ogni veemente occasione ed oggetto di peccato
per santo e di far miracoli. d' annunzio, iii-1-85: si dice che il
: non essendo cosa che donna privatasi d' onestà non facesse, la 'ndusse a
il cervello, procacciano in mille inique guise d' in- durle a satollare i lor trabocchevoli
petrarca, 366-119: vergine umana e nemica d' orgoglio, / del comune principio amor
soriani in quel tempo aveano usanza / d' armarsi a questa guisa di ponente. /
induce, né perché mi caglia / d' aver più cara e numerosa prole.
di fuggire i pericoli del mondo ». d' annunzio, iv-1-763: il proposito finale
potrà. castelvetro, 10-x-191: né cercare d' inducerlo nella sua opinione piacevolmente e per
api col quadrato in fronte bensì più d' una col triangolo. mazzini, 10-357
. forteguerri, 24-62: son'io d' una natura, / che a pensar mal
ii-17: i falsi filosofi si studiano d' indurre alla menzogna l'aspetto e la veste
mazzini, 32-24: dal mio silenzio d' una settimana non dovete assolutamente indurre motivo
non dovete assolutamente indurre motivo alcuno e d' inquietudine. g. ferrari, 67:
quantità di fluido smosso arrivi al segno d' indurre nella boccetta di leyden..
amena molto enest al prete di pacienza d' esortazione e industra (quest'è sottilità
esortazione e industra (quest'è sottilità d' animo), ch'elli non puote l'
tasso, 15-30: tempo verrà che fian d' èrcole i segni / favola vile a
naviganti industri. bonarelli, xxx-5-162: d' amorosi sospiri / falseggiatore industre, / se'
l'edace ruggine / la bionda messe. d' annunzio, iv-2-288: giunge l'industre
pur il cammin fallace ed erto / d' un parnaso profan cigni palustri, / ergano
come l'arte sua comanda o chiede / d' arbori e piante fa diverse scole.
l'inteste merci sue di seta e d' oro / crede alla dubbia fè di mano
incessante ardor volan di parma, / volan d' ausonia i voti. goldoni, xiii-403
scrive altri con istrano / licor di pomo d' oro, / ch'ai pur le
carte di caratteri segnate, / benché d' umor bagnate. f. m. zanotti
a sé traea del vulgo reverente! d' arzo, 41: si notava per la
come mai si era potuto vedere prima d' ora. 5. che è il
l'alte spalle del monte orridamente / d' ogn'intorno ricopre ampia foresta; / ma
nomare, e la palude trista / d' averno e di vulcan le industri reti.
a le roveri / i torbid'impeti d' euro affaticano, / né dura artico ghiaccio
ghiaccio / a industri legni impaccio. d' annunzio, i-826: su la pergola
: con malizia industre / ci promettean d' agevolar la via / all'eterna salvezza.
i lor panni; / tutti a gara d' intorno all'ansante / gli affatica un'
gli animi sì accesi, / l'industria d' alquanti uomini s'avolse / per diversi
, notando in esatte tabelle i gradi d' industria e di capa cità
borsa a sottiglieza adapta. -uomo d' industria, di grande, di singolare
ardente, /... / uomo d' industria, uomo di grande ingegno,
sensi e gli intelletti e le operazioni d' essi e ogni ispeculazione et industria, et
fera entro a ferine spoglie / abbia d' industrie ree premio condegno. genovesi, 7
/ fior del poeta! industria te d' api / schifa, e tu schifi.
gola] con perfida industria falsificate le monete d' oro. guadagnali, ii-218: lodo
naturali, senza mostrar industria né studio d' esser bella? de sanctis,
sanctis, 7-517: qui c'è alcunché d' industria, si che non possiamo accettar
bella / industria del far suo quel d' altrui. soldani, 1-6: esaltai l'
completamente in grembo della madre chiesa. d' annunzio, iii-2-348: apprendesti / dalla tebana
interventi di algebre, chimiche, e d' ogni sorta industrie. 6. attività
e in diverse industrie di scienze e d' arti, la prima destinata al nobile
ed è poverissima, essendo tutta priva d' industria. broggia, 73:
borsa ricca, ma siccome son miserabili d' anima, invidiano tutti quelli che campano
ferratura... -le 4 punte d' acciaio al tacco -sono i ferri cadorini e
titiro parà a voi o milibeo, / d' altra industria il vedriti e più doctato
il giovane, 2-37: trovate le industrie d' arare, seminare, piantare ed innestare
parca / sanza avarizia o molta industria d' arte. fiamma, 262: il contadino
è l'origine della tanto decantata guerra d' industria che si fecero e si fanno
stazionarie (dove conta molto la mano d' opera immediata). pratolini, 3-209
.. serbavano qualche cosa, assai, d' avventuroso, romantico e pittoresco.
ed alimentare l'industria del forestiere. d' annunzio, iv- 1-797: la casa
, il ministero, ecc. sono d' importanza essenziale, e per mezzo di
non entrano nel paesaggio. -capitano d' industria: v. capitano, n.
capitano, n. 6. -cavaliere d' industria: v. cavaliere, n.
un certo capo, o meglio ministro d' industria del regno. b. croce,
. 12). -disus. casa d' industria: opificio gestito dalla pubblica autorità
estinta in oggi... dalle case d' industria che danno ricovero e lavoro ai
[s. v.]: 'casa d' industria', tenuta dal governo o dal
. nievo, 1-428: per la ruberia d' alcuni polli fu preso di mira,
di mira, e confinato in una casa d' industria. viani, 19-684: il
19-684: il pittore aperse la sua casa d' industria tra i trascurati.
ho cento formelle; / chest'è robba d' industria, non robbata. g.
: intorno è cinta da una sepe d' oro / che passa industria d'ogni uman
una sepe d'oro / che passa industria d' ogni uman lavoro. aretino, v-1-59
, don celeste, i tuoi / pieni d' industria e maraviglia pregi / quivi io
per farne sfoggio, tentava ogni giovinetta dotata d' una bella mano a lasciarsela scarnificare e
2-3-248: la pratica nostra si mandava d' industria a lungo. giuseppe di santa
ii - pref.: molte cose taccio d' industria. -con industria: con
l'industria al difetto del mio potere. d' annunzio, i-137: io come una
. lucini, 4-74: visitò [il d' annunzio] con industria e perspicacia il
maravigliosa. siri, ix-1037: l'armata d' alemagna... con sagacissimo avvedimento
così, velandosi / beltà sfruttata / d' una modestia / matricolata, / riduce a
, cioè per accorgimento e per bontade d' ingegno, solo da sé guidato, per
per 'operaio 'o * d' industria ', dicendo: i lavori industriali
potendosi dire, secondo i casi, 'd' industria, dell'industria ', gioverebbe
ma se invece si dicesse 'mostra d' industria 'o 'dell'industria, museo
industria, museo dell'industria, libri d' industria ', non sarebbe più esatta la
drammatica, nella politica e nella pedagogia d' altro non si trattava. era la nazione
quale vi è un'alta concentrazione d' industrie, spesso favo nisti
industriale, le citazioni di volney e d' ugo foscolo subito dopo il frontespizio rivelano
il frontespizio rivelano l'intendimento letterario. d' annunzio, 1-236: non una sola
non una sola cosa è fatta con intendimento d' arte. tutto è industriale, meschino
qualcosa di losco e di falso, qualcosa d' interessato e di furbacchiotto: direi anzi
reggitori: io ho bisogno di agricoltori e d' industriali, e voi moltiplicate gli avvocati
, 4-48: l'industriale di poesia [d' annunzio], sollecito, rispose al
ecco che ad alcuni salta in testa d' industrializzare la caccia; impiantando, in gran
industrializzatrici e commercializzatrici. = nome d' agente da industrializzare. industrializzazióne,
. pasti, lvi-283: non tesserti d' allori o di vermiglia / rosa cerchici
vaghi e bei ligustri, / ma immortai d' or divina man s'industri, /
deve intendersi non solo f. d' ambra, xxv-2-383: -non sapete industriarvi che
v.]: 'industriante', chi campa d' industria, non d'entrata, o
, chi campa d'industria, non d' entrata, o dell'esercizio d'arti dette
non d'entrata, o dell'esercizio d' arti dette liberali. de sanctis,
domato, industrianti, ciarlatani, maestri d' ogni arte e d'ogni mestiere.
ciarlatani, maestri d'ogni arte e d' ogni mestiere. -mestierante.
, aiutarsi, e poi esser contenti. d' an sibile. conciliatore,
. grimani, li-5-110: con il re d' inghilterra la francia tiene industriosamente nudrita la
. faccialo stare sopra tutte le contrade d' egitto. cicerone volgar., 2-59:
, nostro padre, fecie grande ricchezza d' arte di lana,... e
molto industrioso, / maxime nel governo d' un podere. del bene, 6:
/ errai lontan dal sen di flora e d' arno. e. zani, 70:
lettere, non potrei pagare né la quota d' iscrizione, né la quota annua che
poteano servir di modello agl'industriosi artisti d' allora. e. cecchi, 5-283:
, 1-vi-203: le sue opere così piene d' azione, non sono altra cosa che
detti industriosi e strani, / tutti d' intorno a lui correr vedrete / affollati que'
289: era... padrona assoluta d' una considerabile facoltà, acquistata quasi intieramente
maniera con piede avviluppato gl'industriosi affari d' italia, e della corte romana.
e fruo / il padre, or qui d' umana veste induto. = voce dotta
.. del mio poco sapere quasi d' uno talento alcuna opera fare, acciocché alquanti
caratterizzato dalla sua autoinduttanza; bobina d' induttanza. -parte delle macchine elettriche dove
macchine elettriche dove si genera il flusso d' induzione magnetica, che, attraversando l'
lat. tardo inductór -oris 'iniziatore nome d' agente da indùctus part. pass,
. elettr. in elettroterapia, rocchetto d' induzione con cui si produce la corrente
magistrato avesse condannato colui per induzione d' accusatori e testimoni falsi. bocalosi,
ogni occasione di persuaderli, per via d' induzione, che non aveva perso nulla dell'
egli per via molto lontana da quella d' aristotele, per interrogazioni, divisioni, e
, li classifica sotto il commune concetto d' una legge generale e costante. b.
diritta è la tua induzione, e d' autoritade al postutto dignissima. acciainoli,
circuito chiuso nasce in questo una corrente d' induzione. lucini, 4-52: [alfredo
assiduità... dandole un avvio d' induzione, come lo statore all'indotto
stesso. 6. chim. periodo d' induzione: periodo iniziale, in una
il gr. è7toycoy7), nome d' azione da indùctus, part. pass,
e schiatta biforme, ricordamento e memoria d' uso venereo da non nominare. statuto dell'
v'andavano, armati di scudi e d' usberghi... ed ine s'esercitavano
inebetito, - un sacchetto di scudi d' argento,... i miei denari
diletto di innebriamento, ma per diletto d' intendimento. a. cocchi,
1-xli-157: destò nell'auditorio una specie d' inebbriamento di tenera esultanza. b
dobbiamo a quell'ore... d' inquieto inebriamento. inebriante (part.
fissare la sua attenzione, incantati dal mormorio d' una fontana e dal fumo d'un
mormorio d'una fontana e dal fumo d' un inebriante vapore. tarchetti, 6-i-208
tutto ciò che desta la voluttà. d' annunzio, iii-1-193: senti l'odore
[il caprifoglio] ricopre i muri / d' una cortina folta innebriante. piovene,
iacopone [tommaseo]: oh inebbrianza d' amore / come volesti venire, /
: mescete, vedete se vi riesce d' inebriare definitivamente il nostro amico.
fantastichi e lunatichi, e sempre d' inebriare, perché sia tuo. bandello,
-rendere ebbro, provocare uno stato d' ebbrezza, di confusione mentale (il
27: insieme, / come fumo d' un vino, / ci inebriava, questo
or, con man ferace / nel cibo d' or famelico morìo. ±.
inebriare di contento ineffabile gli spiriti invaghiti d' un incontro sì amabile e lusinghiero.
presto le mobili fantasie del popolo mezzano d' italia. d'annunzio, i-16: bionda
fantasie del popolo mezzano d'italia. d' annunzio, i-16: bionda contessa,
inebriano in esso, che restano impediti d' allegrezza. aretino, 15-11: le menzogne
. filicaia, 2-1-110: coglieste voi d' ogni dottrina il fiore / nel quarto
e i labbri sciogli / palme innebrii d' amore. bruni, 31: deh,
scandalezzi, allora iddio più s'inebria d' ira. 3. disus
più s'inebria / il pingue campo d' olezzanti effluvii, / né l'incenso natio
intr. ant. ingrossarsi (un corso d' acqua). fazio, 1-24-8:
di misericordia, e di perdono e d' amore. mazzini, 46-183: il vero
l'italia è stata troppo inebriata finora d' idealismo. pirandello, 6-162: era
abituale. -che deriva da uno stato d' animo eccitato, esaltato, intimamente commosso
una improvvisa ispirazione. -che arde d' amore, di passione, di desiderio
mie braccia disperato, inebriato, assetato d' amore. -nel linguaggio mistico,
, 65-231: amor, or ne mantene d' amore enni- briati, / teco stare
: spiran caste lascivie dalle penne inebriate d' umido nettare. 4. ant
goffi, furfanti, inebriati e colmi d' ignoranza e di malignità. 6.
. agostino volgar., 1-6-118: essa d' esso noè piantagione della vigna e la
quasi calvo, dal colorito acceso, e d' una cor tesia ineccepibile.
quel duro, eterno, ineccitabil sonno / d' averti chiusa in così poca fossa.
tutti con ammirazione / a sì largo calar d' un comacchione. marino, x-256:
infondi i più maligni guai, / d' ogni mio lume ineclissata sfera, / da
la sua madre dal pericolo di morire d' inedia. [sostituito da] manzoni
abulia. pisani, 311: qui d' oscura prigion l'angosce io sento,
-far venire l'inedia, far morire d' inedia: annoiare, tediare. goldoni
nobile e degna impresa per far morire d' inedia. — morire d'inedia
morire d'inedia. — morire d' inedia: annoiarsi, tediarsi in modo
'splin ', né vo'morir d' inedia, / né per pianger vo'perdermi
lontananza ha lasciato morire l'amor suo d' inedia. = voce dotta, lat
vai, 39: v'è inserta d' un cotal la relazione, / ch'abbia
essere stato fatto a immagine e similitudine d' iddio? grandi, 4-4-53: assai
editi e inediti di niccolò soldanieri e d' alesso donati. pirandello, 5-541:
monumento, una moneta, un'opera d' arte). e. cecchi,
fuori una chiave e aprì la porticina d' una stanza di suppelletili ancora inedite. g
.]: specie rare e inedite, d' animali e di piante, di cui
inediti. 5. dir. diritto d' inedito: diritto di decidere circa l'
laidezze, le quali dinotano un disperato d' animo, ebbro d'ira, ineducato,
dinotano un disperato d'animo, ebbro d' ira, ineducato, vendicativo. alfieri,
de'soliti cantori nostri, che ogni spettatore d' indole appena appena non triviale non
', di tutti gli artefici d' una età o d'un paese.
di tutti gli artefici d'una età o d' un paese. = comp.
riferimento a sentimenti, sensazioni, stati d' animo particolarmente intensi, straordinari e vivi
meglio esser di voi prigione / che d' altri re, non più per tempo
, bocca ampia celeste; / denti d' ebano rari e pellegrini; / inaudita ineffabile
, iii-343: questa è la regola d' ogni arte,... suggerire,
un'ineffabile / ira promessa all'imo / d' ogni malor gravollo. borsi, 22
e più dottò e'natura il sesso femminile d' una usura di mirabile ed inefabile apetito
sovente congiungono insieme queste due oltremaravigliose proprietà d' iddio, ineffabilità ed incomprensibilità. g
tutte le pene di questi ultimi giorni d' inferno. pascoli, 150: tutta una
non essersi cimentato il focoso alla piazza d' armentieri né coll'assalimento delle linee né
. mazzini, 20-379: propongono rimedi d' emigrazioni; ma ineffettuabili con celerità,
realtà o, in breve, l'esistenza d' immagini, aventi a loro contenuto l'
inefficaci e tarde scuse, la supplico d' accettarle per l'amor di dio. mazzini
calvino, 8-17: e coi materiali d' adesso, poi,... invano
poi,... invano cercano d' imitare le prime ineguagliabili sostanze. =
via, di corpo qualsiasi '. d' annunzio, v-1-430: nel carso scabro.
, pare, per le scabrose ineguaglianze d' un mestiere soggetto a vicenda continua di
continua di stravizio e di fame, d' abiezioni e d'onori. —
stravizio e di fame, d'abiezioni e d' onori. — sbalzo (di
di pressione, di temperatura). d' annunzio, v-3-42: sotto le ineguaglianze improvvise
sempre nella vita domestica ed intima. d' annunzio, iv-1-879: le sue facoltà intellettuali
lo cerchio dell'equatore, che egli è d' ogni tempo iguali il dì colla notte
egual si mira, / ch'un d' altezza prevai, l'altro di moto.
quel punto dell'orbita onde mossero. d' annunzio, i-1078: quando il piede s'
nubi acquose / contristano il seren. d' annunzio, i-138: non sempre tacque
collenuccio, 297: sopportando che alfonso d' avalos,... molto ineguale
-ant. stipulato, accettato in condizioni d' inferiorità. f. galiani, 4-280
la pugna inegual... / molti d' essi piagati e molti spenti / son
pallavicino, i-185: ad un cumulo d' impacci sì ardui non si fe'già
. gradenigo, ii-526: si chiarirà d' aver amato un'animo inequale, rozo
locuzione in un medesimo subbietto senza necessità d' arte. siri, vii-1486: [
6. matem. ant. proporzione d' inegualità: rapporto fra due grandezze o
. varchi, 21-6: le proporzioni d' inegualità, delle quali sole s'ha
dividono in due parti: in proporzione d' inegualità maggiore e in proporzione d'inegualità
proporzione d'inegualità maggiore e in proporzione d' inegualità minore. i. riccati,
riccati, 2-352: se la proporzione è d' inegualità, senza dubbio seguirà moto;
senza dubbio seguirà moto; ma s'è d' egualità, le potenze sostenendosi vicendevolmente in
craneo è una cavità inegualmente ritonda composta d' otto ossa. gemelli careri, 1-i-135
rimatore non inelegante, e autore anche d' un poemetto. -spiacevole a vedersi
altra contenga in se stessa maggior porzione d' argento, non sarà nessuno fra commercianti
entrò in sala un giovane, vestito d' un completo grigio di taglio non inelegante.
...; ma faccia opera d' imitare i poeti moderni e più nobili,
fratelli e sorelle abitudini di malignità e d' ineleganza, rimangono ineleganti e maligni con
giace in seno alla natura, assediato d' ogni parte da un ordine ineluttabile di
ineluttabile di beni e di mali. d' annunzio, iii-2-1122: la madre le
si sentiva bruciar le carni dalla vergogna d' un unico amplesso, tentato quasi a
. soffici, v-6-438: questo senso d' ineluttabilità, di fatalità accompagna..
ine pascoli, i-225: la vita d' un essere è ineluttabilmente causa della morte
rispetto alla perdita della stessa sua ragion d' essere, che sarebbe ineluttabilmente accaduta,
noi un ammasso inemendabile di vizi, incapace d' ogni virtù? tommaseo, 18-i-1028:
il più degli uomini non si curano d' emendare il male che fanno, perché lo
finalmente il codice inemendato senza dame sentenza d' alcuna specie. -scorretto (la forma
al mio cor trapassando / l'empian d' inenarrabile dolcezza. baldelli, 3- 623
., che noi non fummo degni d' esser servi, e ora siamo fatti figliuoli
racconto. leopardi, 31-24: oggi d' eccelsi, immensi / pensieri e sensi
baretti, 6-153: in quelle parti d' america... la gente se
. (inèrbo). letter. coprire d' erba, rendere erboso.
, v-886 (359-1): santa madre d' amor, che inerbi e 'nfiori /
pronom.). coprirsi, rivestirsi d' erba; diventare erboso (ed è
pastor, che'secol nostro onora / d' un, non so se dio fosse,
, inerbisci). disus. coprire d' erba; far nascere l'erba in un
), agg. coperto, rivestito d' erba; erboso. targioni tozzetti,
dichiararsi ciò... col vocabolo d' 4 inerenza ', il quale importa stabilità
astratti indicano delle qualità, senza la relazione d' inerenza delle qualità stesse ai loro soggetti
persona, la servitù non è più d' inerenza reale, ma è d'inerenza personale
è più d'inerenza reale, ma è d' inerenza personale. gentile, 2-i-184:
di servien, fece appellare don iosefo d' ardenna e il dottore marti publici rappresentatori
. che le mani inermi sono serve d' altrui, le armate padrone. vittorini,
uom pugni contro inferno, inerme / d' ogni terreno ben, con più valore
3-85: lo scoiattolo... crede d' inerpicarsi e fa soltanto ruotare la gabbia
in-con valore illativo 4 agire in qualità d' erpice ', vale a dire 4 salire
lei turbinò, inerpicata su quei sandali d' oro, con quel vestito giallo pagliettato,
, / poich'essi, archi inerrabili d' amore, / scoccansi sempre ad impiagarmi
... inerte di mente, d' immaginazione, di cuore. pirandello, 5-707
membro); privo di movimento. d' annunzio, iv-1-907: mucchi di corpi umani
e gli occhi suoi si allargarono pazzi d' orrore. sbarbaro, 2-80: inerte vorrei
abbattuti, inerti, come le braccia d' uno che svenga. barilli, 5-143:
sinisgalli, 9-56: dell'insetto vibrante d' oro d'indaco / che frullava legato
9-56: dell'insetto vibrante d'oro d' indaco / che frullava legato alla refe
quante volte, al tacito / morir d' un giorno inerte, / chinati i rai
gli passi inerte il tempo migliore. d' annunzio, i-355: già sopra sta l'
di giorni inerti,... d' infedeltà a noi stessi, di continui
nella massa, e solo eminenti negli uomini d' ingegno. zendrini, iii-149: non
inerte verno / dell'italia spezzata e d' armi ignara, / odio a'galli giurai
giurai. -inespressivo (un'opera d' arte). rajberti, 2-161:
statua così insignificante, inerte, priva d' ogni intenzione e d'ogni pensiero.
inerte, priva d'ogni intenzione e d' ogni pensiero. -insignificante.
4. letter. inanimato. d' annunzio, i-265: parean salir su da
, greve, opprimente (uno specchio d' acqua o, anche, l'aria,
che a notte urta le porte. d' annunzio, i-138: non sempre tacque
infuse, / che tutto si vestì d' erbe e di fiori / e d'olezzanti
vestì d'erbe e di fiori / e d' olezzanti arbusti e d'ardue selve.
fiori / e d'olezzanti arbusti e d' ardue selve. g. capponi, 2-374
i. riccati, 1-119: la resistenza d' un fluido elastico è doppia di quella
, o perfettamente molli ed inerti o dotati d' una squisita virtù di molla, ci
, ed hanno la facoltà... d' involgere qualunque acrimonia irritante simil regione e
/ da dottori gravissimi si cita, / d' ogni popol più rozzo e più milenso
più rozzo e più milenso, / d' ogni mente infingarda e inerudita. papini
. un maestro che non si vergognava d' imparar dai discepoli e dall'inerudita madre.
volgare e inerudito ragionamento può aver nome d' orazione. salvini, 41-159: io
ozioso pertanto qual rendi te stesso indegno d' essere appellato omo, chi ti reputerà degno
, se gli uomini con quella disposizione d' animo venissero al mondo, con la quale
nell'avvilimento, compariva non so quale indizio d' abitudini operose e franche. g.
la forza di far nulla. d' annunzio, iv-1-774: avrebbe dovuto escire
alle nostre orecchie nell'inerzia del meriggio d' estate. 4. fis.
(v. inerziale). -forza d' inerzia: resistenza che la materia o
parte vien chiamata dopo il keplero forza d' inerzia, e dal newton forza insita,
. romagnosi, i-36: havvi una forza d' inerzia negli stati inciviliti bene ordinati,
carducci, iii-25-217: campato per forza d' inerzia dall'agitazione laboriosa della ricostituzione nazionale
: la bottega andava avanti per forza d' inerzia. moravia, xiii- 26:
la macchina andò a fermarsi per forza d' inerzia poco più in là. vittorini
dalla sua inerzia; misura quantitativa d' inerzia. — si stema
troveremmo in somma nelle commedie quel saltare d' episodio in episodio, quella indeterminatezza o
. — in partic.: errore d' ortografia o di stampa. monti
iii-300: ha lasciato correre tante inesattezze d' ortografia che fanno rabbia. guadagnoli, 1-ii-265
[l'opinione], e mista d' inesatto, se non di falso, dee
in dieci periodi,... bugiardi d' altronde, vantatori bugiardi, inesatti e
, inesaudito / batte il pianto d' europa. tarchetti, 6-i-289:
mare, che sono inesauribili e liberi. d' annunzio, iii-1-1106: una potenza.
bolognese, oppure pescava nei suoi ricordi d' infanzia. -che lascia adito a
colto nella pura essenza (un'opera d' arte). b. croce,
b. croce, iii-25-69: ogni opera d' arte è criticamente inesauribile. -inappagabile
/ mi resta / quel nulla 1 d' inesauribile segreto. -che non si
persona); mari inesausti della negligenza. d' annunzio, ii-1106: non ricco di
ii-1106: non ricco di fantasia, d' invenzione, di capacità creativa, fecondo
chi ha in casa le miniere inesauste d' oro e di gemme. f. f
tanta copia inesauste miniere del potosi e d' altri luoghi. paoletti, 2-36: quel
/ il fonte dalla selce aspra zampilla. d' annunzio, v-1-465: la sorgente pullula
, 1-35: ma che cosa vai meno d' una parola, mercé della quale ogni
o repubblica, l'immenso tuo cumulo / d' oro, non la copia inesausta che
a fronte dell'innesausta sua luce! d' annunzio, ii-34: gli acini eran vivi
, ii-34: gli acini eran vivi / d' inesausto calore / alle mie dita di
con ercole grimaldi, aderendo i genitori d' aurelia al desiderio inesausto del sagace onorato
sete inesausta. carducci, iii-2-351: d' odio / con inesauste brame / i fratricidi
posa, / sono immensi i guai d' italia, / inesausto il suo dolor.
di gusto fino e terso, / e d' ingegno fantastico provvista, / moltiplice,
operosa tua mente in sé ritrova / d' un inesausto ruminar frequente / ampio suggetto
inesausta rianimava tutte le cose intirizzite. d' annunzio, v-1-525: c'è un
e le sue leggi dalle inesauste irrisioni d' aristarco, voi m'inferocite con tanta
divino artefice. -prolifico. d' annunzio, i-292: ch'io veda /
. malvezzi, 82: è opinione d' alcuni che questa armata sia fatta per
conduce a modo di bestia per passione d' animo e per appetito; e questo si
per conto inescusabile e concernente l'onor d' una dama. ingegneri, 1-iii-483: le
spagnuoli... nell'inesecuzione del trattato d' asti. del covolo, xl-281:
insensati e meno iniqui eran, più d' una volta, per la resistenza delle cose
di banco le partite inesigibili a conto d' arrigo di lucim- burgo imperator di lamagna
, quasi di cipressi; / quasi d' un fiume che cercasse il mare /
, 710: giardini inesistenti, monti d' aria, / e che mari di vuoto
a cento talleri, a una montagna d' oro e a pamela, che non esistono
. che è o appare incorporeo. d' annunzio, iii-1-140: apparve sul limitare,
iii-1-140: apparve sul limitare, spoglia d' ogni realtà, inesistente come una figura della
rosmini, xiii-64: il secondo genere d' inesistenza si è quello che si scorge
s. v.]: l'inesistenza d' una sostanza in altra risicherebbe d'implicare
inesistenza d'una sostanza in altra risicherebbe d' implicare concetto panteistico. né le creature potreb-
di ciò che non esiste. d' annunzio, iv-1-820: non altro sapeva che
annunzio, iv-1-820: non altro sapeva che d' essere immensamente amata. tutto il resto
dire:... 'insussistenza'. d' annunzio, iv-i- 746: mio
3. letter. estraneità. d' annunzio, iv-2-1101: la sensazione d'inesistenza
d'annunzio, iv-2-1101: la sensazione d' inesistenza e di lontananza, in cui
rigida e sorda / ch'ai lamenti d' apollo / l'innesorabil figlia di peneo.
verso gli individui di buona fede ma d' altre idee. aleardi, 1197:
di natura il più bel pregio offese. d' annunzio, iii-2-197: la diaconessa alza
ardita inesorabile e superba / morte, d' eterna infamia oggi se'reda. marino
: nei piccoli luoghi... sono d' una memoria ferrea inesorabile. d'annunzio
sono d'una memoria ferrea inesorabile. d' annunzio, iii-1-1172: bisogna ch'io
. idem, ii-521: il convento era d' un azzurro uguale e compatto, senza
guerrier... inesorato invia / d' ogni intorno la morte. aleardi, 1-108
. arici, iii-645: ma ben d' altro il pagò l'inesorata / spada
italiano e proprio. e direb- besi d' affari in genere. ora dicono * non
è la nobiltà napolitana la turba marinaresca d' atene o pur la plebe de gli artefici
-mancanza di esperienze amorose. d' annunzio, iv-1-827: ella si compiace di
da ridere: c'era come un profumo d' inesperienza in queste sciocche proposte. moravia
è sempre una viltà abusare dell'inesperienza d' una ragazza. -in senso concreto
: non lasciar cosa inespe- rimentata. d' annunzio, v-2-45: tra le migliaia di
.. a chi coscientemente si avvale d' una inesperimentata debilità de'ragazzi da insufflare
una capra che pascolava a un mucchio d' erba fresca, e glielo presentava alle poppe
suon tremante e fioco / osa parlando d' accennar sue pene, / finge, quasi
giovinetta e pura, / ma dei sogni d' amor non inesperta, / entro il
iemsale al fine appiattatosi nel vile abituro d' una schiava, dove, acciecato dal timore
, / con gl'inesperti nubile. d' annunzio, ii-58: i preti / scaltri
/ scaltri, nelle tuniche sparse / d' untume nauseabondi, / al loquace inesperto
, / al loquace inesperto / sorridean d' un perfido riso. palazzeschi, i-98:
88: ma perché me, che d' italo idioma / a vestir presi la
/ gioie solean un giorno / pargoleggiar d' intorno / sull'inesperto piè.
le mie prove esser contro all'alturità d' alquanti omini di gran reverenza apresso de'
, la quale è maestra vera. d' annunzio, i-1073: origliammo verso lo
scienziati, e sempre sospetto e tenuto d' occhio e talora messo in penitenza o addirittura
il cognato e l'ammiraglio quasi d' ugual amore, entrò facilmente nella
ii-681: spacciamoci di quella cagione d' inespiabile invidia, secondo che si dice:
e cesare con la perniziosa ostinazione d' ambidui. varchi, 18-1-125:
peccato inespiabile / aiutando quell'empia. d' annunzio, iii-2-368: ucciso fu da me
: un rimorso senza nome, come d' una colpa inespiabile, mi stringe il cuore
fiorentino ine- splebile fame e maravigliosa rabbia d' accrescere i suoi con ricchezze da ogni
animali impuri, lordi, sporchi e d' inesplebile voracità. guarini, 370: l'
frugoni, 4-252: oh che fiamma d' attività infaticabile, di voracità inesplebile,
non ricchi. gaudiosi, iii-455: d' amor più sazio l'inesplebil core,
. 4. inesauribile. d' annunzio, ii-83: insanguinato aveano l'ara
: questa vaghezza di provar tutto, d' assaggiar di tutto, congiunta a questa inesplebilità
universo, e con esso s'accosta d' epoca in epoca a dio. misasi,
causa (un fatto, uno stato d' animo, ecc.); ingiustificato,
fu un repentino e inesplicabile silenzio. d' annunzio, iv-1-162: si sentiva allegro,
, leggero, vivacissimo, quasi che d' un tratto fosse rientrato nella primiera vita
di filippo le diede un inesplicabile senso d' oppressione che le si tradusse sul viso in
... con l'animo pieno d' orrore e di terrore inesplicabile. baldi,
1-433: procuran gli uomini a costo d' inesplicabil fatica impedir alcune cose, le quali
di questi colori induce l'autore la favola d' aragne. pallavicino, 10-ii-234: egli
[le regole], non dovrà temere d' invilupparsi negl'inesplicabili e oscurissimi laberinti ortografici
dai bordi delle terrazze scrosciare giù rivoli d' acqua e l'inverno sarà inesplicabilmente finito.
fino dai primi secoli si nascondesse qualcosa d' inesplicato e di fatale. b. croce
la causa, il motivo (uno stato d' animo). serao, i-18:
3. imperscrutabile, imprevedibile. d' annunzio, iii-2-363: o figlio, e
calvino, 1-443: non era capace che d' uscirsene in esclamazioni inespressive e risolini.
inerte (uno stile, un'opera d' arte, ecc.). 3
, ecc.). d' annunzio, iii-1-373: ah, ti ricordi
diffusero sui miei dolori una dolcezza inesprimibile. d' annunzio, v-1-231: sembra che il
favella, parti sfuggevoli, e incapaci d' esser fissate nella scrittura. =
12-x-24: soffrivo inesprimibilmente, mi pareva d' essere un traditore io stesso.
mira il loco il guerrier, che d' ogni parte / inespugnabil fanno il sito
nel mondo che possa portar 'l vanto d' inespugnabile. algarotti, 1vii- 251:
e la veccia affoghi il grano. d' annunzio, ii-661: ecco il giglio per
xliii-463: la sua guardia [del vello d' oro] è degli iddei, gli
non erano più inespugnabili della pietra d' aimo. pananti, iii-68: per
passaggio detto la porta di ferro. d' annunzio, ii-965: era la città.
diaboliche fellonie. pindemonte, ii-198: è d' indocile spirto invidioso / superba, inespugnabile
celebrava con grandi encomi il pon- teficato d' urbano,... perché, con
... perché, con la riunione d' urbino assicurato l'un fianco, ora
i particolari inessenziali che la scena d' un incontro comporta. 2.
al figur. ariosto, 46-13: d' alta facondia inessiccabil vena. b.
tasso, 19-105: in lui versò d' inessiccabil vena / lacrime e voce di
, i-4-183: come che il sangue d' austria abbia in ogni tempo..
ogni tempo... portato seco d' ogni angusta virtù inesic- cabil miniera.
di luce inessiccabile e circonda la fronte d' innumerabili lampi, il sole.
riedendo alla sgualdi, egli è degno d' inessiccabil alloro. = comp. da
che all'anello dell'anno potesse mai servir d' inestimabile gemma. segneri, i-738:
1-809: in quella stanza occulta / vedrai d' inestimabili tesori / indicibile ammasso. mazzini
: consegnò... un giacinto d' inestimabilissimo pregio. muratori, 10-i-243:
esistente; ed ha un inestimabile valore d' antiquariato. 3. figur. eccezionale
di questa commedia è finissimo e pieno d' un'inestima- bile vivacità. botta,
disolata, sarà percossa di confusione e d' orrore inestimabile. s. caterina da siena
l'inestinguibil lampa. imperiali, 4-333: d' incendio inestinguibile avvampanti, / movea l'
, / che tosto le si apprese e d' ogni lato / l'inestinguibil fiamma si
metalli, onde sempre arde / vostro desio d' ine- stinguibil sete. malpighi, 1-211
nel primo cielo / anzi il gran sol d' inestinguibil zelo. b. minerbetti,
spengono. manzoni, 43: segno d' immensa invidia / e di pietà profonda,
invidia / e di pietà profonda, / d' inestinguibil odio / e d'indomato amor
, / d'inestinguibil odio / e d' indomato amor. corazzini, 4-83:
che sono lontani / arde il fanale d' odio inestinguibile. montale, 7-49:
/ volan confusi, e degli alberghi d' oro / le pareti n'echeggiano e
inestinguibile mi assalì ed invase tutto. d' annunzio, i-601: un riso inestinguibile ed
pindemonte, 365: l'idea / d' un'alma inestinguibile che ha in petto
. monti, x-2-253: con faci d' inestinto asbesto / per secreti cunicoli ne'fianchi
rupi penetra, e cerca i rivi / d' asfalto e zolfo. 3. figur
. figur. vorace, insaziabile. d' annunzio, iv-2-1023: quivi era la fauce
errori inestricabili. baldi, 149: d' inestricabil lite /... eletta sei
redibis 'o labirinto di ciarle inestricabili. d' annunzio, iii-2-272: sciogli / per
o avviluppato da non consentire una via d' uscita (un labirinto, una foresta
de'nel riso?) / tesa d' amor l'inestricabil ragna. ochino, 268
, 18-34: quelli che vogliono e desiderano d' essere ricchi, è bisogno che caggiano
varchi, 22-9: essendosi al tempo d' una grandissima fame e carestia posto un
battoli, 2-3-53: muovasi a pietà d' un misero inestricabilmente perplesso, e sua
un carattere di stile, ma solo d' ignoranza e d'inettitudine. leopardi,
di stile, ma solo d'ignoranza e d' inettitudine. leopardi, iii-450: l'
inettitudine mia, a scrivere nei giornali. d' annunzio, v-3-29: in alcuni di
il destrier caccia, / il qual d' occhi o di piedi abbia difetto, /
far questo officio, acciò che lui mostri d' essere lui quello che fa. calmela
cosa che il mostrare, alle donne, d' essere inetti. -figur.
quella età grossa ed inetta avesse forza d' operare in giotto sì dottamente. leopardi
. baretti, 1-215: che sorte d' inetti documenti viene qui il poeta a dare
pubblico? mazzini, 23-69: le ciarle d' amnistia modenese sono inette. carducci,
inverso il fine indeboliscano; dico nel principio d' ogni forma e qualità evidente e inevidente
è pur troppo inevitabile in italia. d' annunzio, iii-1-12: io la sentivo
, abbia lasciato sotto il ferro inevitabile d' un carnefice vile miseramente la vita.
baretti, 1-39: l'inevitabilità conosciuta d' un male- basta per inquietarci la mente
avvenire, porta a concludere all'inevitabilità d' una completa fusione dei cechi e degli
per la maggior parte del vino inforzato d' improvviso. f. galiani, 4-124
, né per parte del popolo. d' annunzio, iv-1-731: la madre..
, / e non già di bisticci o d' altre innezie / ove appena spuntò che
'una censura composta di pedanterie, d' inezie e di scurrilità. pananti,
la città... queste inezie d' aosta non si ricordano. si ricordano
un giorno intero / tra le folte d' inezie illustri tasche. mazzini, 3-69
..., ridotte a mercato d' inezie, o a gare villane dai letterati
inezie, o a gare villane dai letterati d' anticamera. de marchi, ii-198:
la traduzione], mi son vergognato d' averla fatta, tanti granchi e tante
-ineziùcola. imbriani, 1-54: chiacchieravano d' ineziucole; commentavano burlescamente alcuni discorsi fatti
infaccendò,... intorno alla canzone d' annibal caro egli ch'era buon letterato
iacopone, 38-48: lo contemplare vetame d' essere occupato, / lo tempo,
in panche acculattar, facendo guerra / d' assi, di re, di fanti e
di me così parlando disse: / qui d' infacciarse, come vedi, s'usa
, 2-25: spesso bugiardamente si vantano d' averne al suo comando di quelle, che
loro secreti, poiché la luce infarsi d' ogni passione per la sua schiettezza vedemo
infacetamente chiamano i greci le donne corteccie d' alberi. = comp. di infaceto
, pittore senza pittura, e di cose d' arte scrittore senz'arte. =
giacché necessariamente debbo incorrer nel biasimo o d' infacondo 0 d'ingrato, manchi anzi
incorrer nel biasimo o d'infacondo 0 d' ingrato, manchi anzi in me l'eloquenza
lucini, 4-158: [i versi di d' annunzio] sono sinceri...
2-62: tornava a casa nei mesi d' estate, infagottato nel suo vestitino nero da
allucciolio / della galassia, la fascia d' ogni tormento. moravia, ii-277:
orror si stenda / di lupo o d' orso intorno al tergo e al petto:
gheron, né lungo penda, / ma d' ogni parte sia spedito, e schietto
cassa di compressione. = nome d' agente da infaldare2 nel significato di * piegare
e una sempre ferma e determinata ragione d' amar dirittamente e come si conviene.
vi fusse infallante tradito. f. d' ambra, 4-76: son stato in
tesser infallibile, come tessere immortale. d' annunzio, iv-2-407: profeta e divinatore
: venerar come testi sacri i dettati d' uno antico ragionatore e trattar come irreligioso
. jovine, 2-95: s'era proposto d' indagare, adoperando 11 suo presunto infallibile
il polo, / se dardi avventa d' infallibil volo. guerrazzi, 2-458:
giunco, e il tiro infallibile. d' annunzio, ii-545: l'acciaro / con
ha esitazioni (il passo). d' annunzio, iv-1-424: egli conosceva la via
pazientemente i difetti di coloro li quali d' essa ne deono dare e colle opere
, il contrario operando di sé argomento d' infallibile verità ne dimostri. idem,
loredano, 1-58: che la bellezza d' un volto... fosse il vero
volto... fosse il vero oggetto d' amore riputai massima infallibile e fuori della
favoriti. pirandello, 7-715: credeva d' aver trovato... una ricetta infallibile
consolar se stesso e tutti gli uomini d' ogni pubblica o privata calamità. moravia
. acquista un dritto quasi indisputabile d' infallibilità. s. maffei, 6-141:
ubbidienti a questo dogma eziandio le metamorfosi d' ovidio. marini, i-73: quando
concilio, è come la celebre lancia d' oro, che infallibilmente getta in terra il
suo credito e la sua riputazione. d' annunzio, iv-1-104: essi sono sempre
): perché dalle donne discende l'infamamento d' amore, sono fermo d'essere
infamamento d'amore, sono fermo d' essere suo difenditore a ciascuno che dice
chi uno valente uomo infatua è degno d' essere fuggito da la gente e non ascoltato
lui infamate. ariosto, 5-46: vien d' altra parte il fraudolente e fello,
il fraudolente e fello, / che d' infamar ginevra era sì lieto. brusoni,
suoi malevoli han procurato con pubblici manifesti d' infamarlo con un continuato racconto di sognate
: egli fa reo tesifonte ad oggetto d' infamar demostene: si scaglia contro l'
contro l'auror del decreto per la mancanza d' al- cune formalità. foscolo, xvi-401
2. rendere infame, vergognoso; coprire d' infamia, arrecare disonore, vergogna;
lxii-2-ii-147: [era] stata accusata d' aver con adulterio infamata la casa. mazzini
cavallereschi... infamano le insegne d' onore che son divenute il marchio di
leggi amministrano. -rifl. cecco d' ascoli, 3365: « perché sì ardente
cinque canti, 3-8: tu brami d' esser glorioso detto, / e con l'
era infamato e vituperato con la rapina d' una donna legata in legittimo matrimonio.
lasciando che i censori non avessero podestà d' infamare alcuno, secondo che scrive il
ancor piacere che si risapesse, e d' essere infamato per disonesto. siri, vi-32
ruggieri per tutto salerno di ladronecci o d' altre vilissime cattività era infamato. leggenda
aurea volgar., 1339: la figliuola d' un duca concepette di fornicazione e,
boccacci, / che onor di bacco e d' apollo t'infama. = denom
fama. 2. disonorato, coperto d' infamia, di vergogna; che ha
dante] ritrovava nel suo cuore il dolor d' allora e il proposito d'allora;
il dolor d'allora e il proposito d' allora; ma dove, ma quale vedeva
saldo all'impeto marino / l'acrocerauno d' infamato nome, / né sta sì duro
1-ii-82: risoluta con arditezza di animo d' incendiare quell'abitazione infamata da un delitto
, 4-10: alcuna volta nel luogo d' un'altra, che d'infamata generazione
volta nel luogo d'un'altra, che d' infamata generazione sia, il sermento della
.. donna poco pudica e infamata d' esser stata partecipe de la morte di
. l'altro è doloroso avendogli viziosi d' alcuno mal vizio o infamati d'alcuna rustica
viziosi d'alcuno mal vizio o infamati d' alcuna rustica cosa. 5.
giuseppe di santa maria, ii-81: prima d' entrare nel- l'arringo scrisse alcune parole
plebei, / che del dir mal d' altrui mai son satolli. galileo, 4-1-386
a dio, pregando che 'l guardasse d' ogni male, sì che potesse salire a'
garbo e sale, / sol di soppiatto d' assalirmi ardite, / come notturno
e secondo il più, nascon figliuoli d' incerto padre, e perciò di trascurato
, lat. tardo infàmdtor -5ris, nome d' agente da infamare 'infamare '.
di società la maligna irrisione la villania d' insulto la maldicenza la infamazióne la satira furono
che i gesuiti abbiano adoperata ogni maniera d' argomenti per rimuovere da se stessi una
può attribuirsi ad un tanto uomo. d' annunzio, v-3-88: il cadavere portato
domenichi, 5-142: erano riusciti infami d' avarizia perché erano incolpati di frodar le paghe
e infame, e... priva d' ogni speranza, sì morì di povertà
sempre infami e da tutti aborriti. d' azeglio, 4-248: egli giace infame
rimpetto al pubblico accusatore e in presenza d' innumerevole gente, ella [maria antonietta
: de la religion aspro adversario, / d' ogni furto notturno e clandestino / auttore
non vedesti, / né mai colomba d' aquila, né figlia / di madre infame
ha lingue adulatrici e lusinghiere / sempre d' intorno, e più non ode il vero
dea venere, come volessero dire figliuolo d' una infame. guazzo, 1-61: se
-queirinfame, cosa m'ha fatto! d' annunzio, iv-1-722: ella gli aveva detto
. di costanzo, 123: o cupidigia d' oro infame e ria, / com'
], 282: io non bramo d' aver da te l'infame / frutto d'
d'aver da te l'infame / frutto d' amore,... / ma
guarini, 156: questa malvagia / nemica d' one- state oggi a costui / s'
profondo ch'appena destato l'avrebbe lo sparo d' un cannone. spallanzani, iii-386:
che tutti siano tenuti ad uccidere animandosi d' un odio che non tutti hanno nell'anima
comparire con questa macchia sul viso, d' aver fatto quell'infame, infamissimo,
provocato a questo infame ragionamento degli abusi d' amore. giuglaris, 304: trovo
la man, tanto è modesto. d' annunzio, iv-1-328: la raccolta era ricchissima
iddio, non si vergognano di conferire d' ogni licenziosa occorrenza, così come farebbeno
alle spiagge romane, investiva il castel d' astura, infame per la presura di
stile, un libro, un'opera d' arte); rozzo, grossolano.
infame comunione, non avevano propie forme d' uomini, ed eran assorti dal nulla
, 6-45: mi tocca ogni giorno d' insaccare / per la mia bocca il cibo
ne gode. monti, x-4-642: scarche d' infame lezzo allor verranno / respirando più
sassi di quello che era del duca d' aveiro saranno rimossi, e il luogo
: 'colonna infame'; rizzata a monumento d' infamia. 12. letter.
. magalotti, 23-402: questa risoluzione d' accomodarmi un po'di tugurio per l'
g. villani, 12-115: si parlava d' infamia e di male e di sospetto
un guardo infamia / è più libidinoso d' una scimia. cesari, 1-1-344: or
grida, ch'ogni infamia eccede! d' annunzio, iii-1-333: ella conosce ornai tutta
di adulterio e poi divorava li fanticini d' atene, però dante lo chiama infamia
petrarca, i-2-180: vidi 'l pianto d' egeria; invece d'osse / scilla indurarsi
vidi 'l pianto d'egeria; invece d' osse / scilla indurarsi in petra aspra
guerra. n. villani, 4-14: d' arte e di natura infamia e mostro
] alcuna cosa la quale sia infamia d' alcuno, ovvero abbia a dare al
fuoco, / col porle adosso infamia d' impudica. giuglaris, 219:
coronarono, mi gioiellarono, mi tappezzarono d' infamie. d'annunzio, iii-2-1094:
gioiellarono, mi tappezzarono d'infamie. d' annunzio, iii-2-1094: tacete! tacete!
della pubblica stima). -sotto pena d' infamia: con riferimento ad atti vietati dalla
6-2-167: in campidoglio niuno sotto pena d' infamia osasse proporre innalzamenti di statua a
un pezzo, conservò una celebrità municipale d' infamia. d'annunzio, v-1-113:
conservò una celebrità municipale d'infamia. d' annunzio, v-1-113: saranno privi dei
sentenza, 1 cittadini condannati in pena d' infamia. -pietra d'infamia, monumento
condannati in pena d'infamia. -pietra d' infamia, monumento d'infamia: nell'età
infamia. -pietra d'infamia, monumento d' infamia: nell'età intermedia, lapide
delitto considerato particolarmente efferato. — colonna d' infamia: v. infame, n
: né mi farete rizzare una pietra d' infamia. balestrieri [in parini, 515
in una piazza di milano per monumento d' infamia contro alcuni pretesi rei di veneficio
alcuni pretesi rei di veneficio. -nota d' infamia: nell'età intermedia, qualifica
pubblici e della pubblica stima. -notare d' infamia: irrogare a qualcuno come pena
irrogare a qualcuno come pena la nota d' infamia. nardi, 253: la
attesa e osservata nel gastigare e notare d' infamia i cavalieri. tasso, n-ii-531
leggi e communemente suole esser dimandata nota d' infamia. giuseppe di santa maria,
fedeltà, onde rimasero tacciati con nota d' infamia. carducci, iii-8-171: i nomi
iii-8-171: i nomi di lo- deringo d' andalò e di catalano catalani, frati godenti
... per la nota d' infamia onde, non so con quanta e
. -marchio, bollo, tatuaggio d' infamia: segno permanente impresso a titolo
segno permanente impresso a titolo di pena d' infamia sul corpo di persone (specie
lo più nelle locuz. segnare, bollare d' infamia o di un marchio d'infamia
bollare d'infamia o di un marchio d' infamia: disonorare pubblicamente, esporre all'
, che porta sulla persona come marchio d' infamia. carducci, iii24- 153:
tendevano ora a trasformare in perpetuo marchio d' infamia. io. locuz.