in loco suo, alterum in cauda, cur- rens ex utroque capite, tractu corporis
in vita. agostini, 39: la cur- riosità del mondo con sua molta
, c'ha fatto esto fallore, / cur- riamoce a furore, tutta sia dissipata
abbaio. menzini, 5-118: lascia, cur- culion, codeste frappe, / che
/ chiediam gli auguri a te, / cur- viam vecchi ribelli il capo indocile /
prestanza a mi voglia'fare grazia per vostra cur- tisia. latini, i-1819: chi
altra preda, temendo che la gente di cur- radino non si rannodasse. d.
stabilito da herbst, a scapito del genere cur- culio di linneo, con quelle specie
sio destnero. adorno corno barone, forte cur- renno non se retenne. masuccio,
, sm. entom. genere di coleotteri cur- culionidi. m. a
-gioc. piccola scopa usata nel gioco del cur- ling. 2. tess.
del rosso, 1-124-9: corte gulosa è cur- to sentore, / temperitate pura para
, che governava la dalmazia e le isole cur- zolari, aveva giurato fedeltà a d'
: sguisciai fra travatura e modanatura, mi cur- che vola a scatti con rapidi mutamenti
de la dignità accrescerave in onne bontà e cur- tisia. chiaro davanzati, 90-8:
epsa arena non pò patire né retenire epse cur- vitate di edificii. = deriv
: i tedeschi guardano la linea tirata da cur- tatone a borgoforte, avendola munita di
le dune, odenno lo maritamento, / cur- gono con granne vivaceza: / «
le dune, odenno lo maritamento, / cur- gono con granne vivacéza: / «
. entom. genere di coleotteri della famiglia cur- culionidi. = voce dotta,