altra attrizione. melosio, iii-282: arciera cupido, / ti sfido, ti sfido
ebreo, 141: di che sdegnato cupido ferì apollo d'una saetta d'oro e
ant. che brama avidamente; cupido, goloso, vorace. boccaccio
ali degli esseri mitologici o leggendari (cupido, dedalo, icaro, ecc.)
veloce'. cfr. papia: * aliger cupido dicitur, quia cito volat ».
dette, tutto rimase allenito, e con cupido occhio rimirò quella [coppa]
un amoroso invito, / onde il cupido maschio alletta e chiama / la femina consorte
né potendo altrimenti scampare dalle forze del cupido amante, per misericordia degli dii fu trasformata
, ma di natura quieto, né cupido di alterare se non è sforzato, perché
tesori, io ne sono, non come cupido, ma come amato dalla fortuna,
sirena o una meretrice che ammalia. cupido dunque e perciò ingiusto chi resta ammaliato
(epto? per i greci, cupido o amor per i latini), raffigurata
niente. carducci, 47: ma pur cupido è bello. / guardate, o
del dio dell'amore (eros, cupido): fanciullo nudo, alato,
. manzini, 7-67: in un cupido anfanare di polpastrelli e di labbra,
s. chiara, 41: uomo cupido di gloria e nelle battaglie animoso. donato
st., 1-124: quando apparve cupido ad ale tese / ansando tutto,
cibi. 2. desideroso, cupido, bramoso. boccaccio, v-143:
tentarono mai l'arco e la benignità di cupido. borsi, 2-23: ciascuno si
idem, 7- 121: chi cupido è di suggere l'amabile / del balsamo
. luca pulci, 4-58: forse cupido l'avea preso al giacchio, /
in questo a l'arrogante / troppo cupido amante. idem, 6-164: il disprezzo
rota. melosio, iii-282: arciero cupido, / ti sfido, ti sfido,
: l'asina di quel profeta sì cupido vide l'angelo venirgli incontro colla spada
incautamente andando, nelle reti tese da cupido incappai. idem, dee.,
aspre, resistenti agli acuti dardi di cupido, il quale, lunga stagione saettandoci,
le voci estreme. idem, i-148: cupido molto de l'aura popolare, né
poliziano, st., 1-92: quivi cupido e'suoi pennuti frati, / lassi
veramente fui figliuol dell'orsa, / cupido sì per avanzar li orsatti, /
non si parte; che ben mostra cupido aver poca faccenda poi che entra in
certe zucche. marino, 7-121: chi cupido è di suggere l'amabile / del
, 14: quel bastardelle impiccatuzzo di cupido m'ha di maniera scoreggiato il cervello
: scorse... quello stesso cupido bellissimo di tutti gl'iddii bellissimamente dormire
in tal maniera. moniglia, 1-3-232: cupido, a quel ch'io veggio
la sua isvelta personcina, che se cupido si vestisse sì fatto abito di bisgièllo,
uomo ladro, ghiotto, lussurioso, cupido, avaro, superbo, biscazziere, e
celeste venere e qual sia il falso cupido nasciuto da la terrestre, ché altro
veramente fui figliuol dell'orsa, / cupido sì per avanzar li orsatti, / che
marini, xxiv-773: il cavaliere di cupido con uno spiedo in mano corse dietro
lungamente abbandonata, ad un premuroso cupido bacio, erano, agli occhi suoi
la sua isvelta personcina, che se cupido si vestisse sì fatto abito di bisgiello,
del maschio e padre possibile e cupido a ogni cantone, come tutti i
, 32-156: ma perché l'occhio cupido e vagante / a me rivolse
rosso. marino, 7-121: chi cupido è di suggere l'amabile / del
duchessa in dolci prattiche col cavaliere di cupido, con tutte le finezze e le
mondo di figure nove / al suo cupido e fermo occhio si svela; / né
di subito, e lo piglia [cupido]: / e senza ricercar della cattura
clori, udirono / alfine i voti miei cupido e venere; / le chiome incanutirono
ciarlataneria. aretino, 8-304: cupido... ferisce il gavocciolo che
. marini, xxiv-773: il cavaliere di cupido con uno spiedo in mano corse dietro
vedrete] quella che volta l'arco di cupido, conduttrice del strai del dio d'
, il nobile arrivato, il borghese cupido, tra mezzani, compari, affaristi
maestro alberto, 66: ma il cupido amor china pur l'ale / con
vedrete] quella che volta l'arco di cupido, conduttrice del strai del dio d'
terrena chiostra. campanella, 1-66: un cupido in ciel di copia nasce / gioiendo
, st., 1-40: tosto cupido entro a'begli occhi ascoso / al nervo
, il nobile arrivato, il borghese cupido, tra mezzani, compari, affaristi,
] quella che volta l'arco di cupido, conduttrice del strai del dio d'amore
innamorati, sieno d'ariento vivo, onde cupido perderia più tempo in tentar di fermargli
e delle frodi /... / cupido ti seguii finch'ella visse.
2-5 (169): andreuccio, più cupido che consigliato, con loro si mise
e nozze furon trovate da lo dio cupido, per consultare il luogo ed il
rilievo, psiche quando va per uccidere cupido; siringa conversa in canna; tisbe
convizióso, agg. ant. cupido, bramoso. giamboni, 2-7-34:
contenti; / non domandar se cupido gualoppa / di qua di là con
, 321: quando, la mercé di cupido, ella [l'aquila] avea
. marini, xxiv-773: il cavaliere di cupido con uno spiedo in mano corse dietro
duchessa in dolci prattiche col cavaliere di cupido, con tutte le finezze e le
, lungamente abbandonata, ad un premuroso cupido bacio, erano, agli occhi suoi
accidente noioso, / pien di spavento, cupido e ritroso, / e di sospir
sprezzati alcun tempo i soprawegnenti guadagni, cupido di gloria e d'onore, si
tosto aggiunse la compagnia. il cavalier di cupido rimase confuso per cotal atto. v
1-73: lungo le rive e'frati di cupido, / che solo uson ferir la
né cotte. lippi, 4-35: cupido è la mia cara compagnia; /.
. covidóso, agg. ant. cupido, bramoso. g. villani
di sé: specchio / non del cupido esigere: / ma fede, o alba
130: [l'uomo] è tanto cupido dello interesse suo, tanto poco rispettivo
, un fiore, / sveglie bizzarre al cupido / latente sovvenir, / di procellosi
bianco. marino, 7-121: chi cupido è di suggere l'amabile / del
., 1-23: e 'ncominciò [cupido] crudelmente ridendo: / « dunque
aspre, resistenti agli acuti dardi di cupido. ariosto, 11-3: con la
e gente cucciola, / nel fango di cupido ognun vi sdrucciola '. checchi,
incenso cupidamente. = comp. di cupido. cupidenàrio, agg. letter.
quattrino. = comp. da cupido e denaro (v.).
apparire. * = dimin. di cupido. cupidézza, sf. ant.
. = voce dotta, lat. cupido -ìnis 1 desiderio, brama '.
ant. il dio dell'amore, cupido. marsilio ficino, 2-61: cupidene
= voce dotta, lat. cupido -ìnis: cfr. cupìdo.
, agg. letter. ant. di cupido. aretino, iii-138: s'
. -chi). ant. di cupido, amoroso. bruno, 59:
signo. = dimin. di cupido. cupidità, sf. desiderio
guittone, iii-38-135: non essere cupido in moneta, contento essere di te
fui figliuol de l'orsa, / cupido sì per avanzar gli orsatti, / che
aldobrandino udendo la promessa, non fece come cupido o avaro, ma come leale
l'avviso loro. laonde andreuccio, più cupido che consigliato, con loro si mise
: l'uomo... è tanto cupido dello interesse suo, tanto poco rispettivo
tasso, 14-59: là giunto, cupido e vagante / volge intorno lo sguardo,
, vario, timido, sospettoso; ma cupido di trattar la guerra per ministri.
. prati, ii-13: il padre tuo cupido / coll'or si trastulla, /
aurora: / e, di mirarti cupido, / de'tuoi begli anni farà lento
un fiore, / sveglie bizzarre al cupido / latente sovvenir, / di procellosi
tramutar sembiante / puoser silenzio al mio cupido ingegno, / che già nuove questioni
sprezzati alcun tempo i soprawegnenti guadagni, cupido di gloria e d'onore, si
, essendo il duca signore potentissimo e cupido di gloria. machiavelli, 536: mandò
cose importantissime. donde che niccolò, cupido di intenderle, abbandonò per uno incerto
., 32-154: ma perché l'occhio cupido e vagante / a me rivolse,
uomo crudele, goloso, ghiotto, cupido e lussurioso, ladro, superbo,
ma, se lascivo sguardo / di cupido amator vien che la miri, / e
tasso, 17-49: adrasto affigge in lei cupido gli occhi. marino, 274:
naiade in questo a l'arrogante / troppo cupido amante, e sì s'accorse /
e temi i dritti incogniti / del cupido marito. carducci, 54: tu al
applicar godesti, / tu al giovinetto cupido / integra lei rendesti. imbriani, 1-144
, lungamente abbandonata, ad un premuroso cupido bacio, erano, agli occhi suoi
piangevi sul petto, / con un cupido affetto. ungaretti, viii-34: gli sguardi
cappello fra le dita, e mezzo fra cupido e ansioso. -per estens.
cupido, sm. mitol. il dio dell'
., 8-7: ma dione onoravano e cupido, / questa per madre sua,
e essi più dal valoroso iddio / cupido si stringean nelle catene. leone ebreo,
. leone ebreo, 287: cupido vuol dire amore e desio acceso e inordinato
la gola, e si disse che cupido il teneva pieno de la ruggine de dardi
mezzo, vestito a guisa d'un cupido. bruno, 53: [vedrete]
] quella che volta l'arco di cupido, conduttrice del strai del dio d'amore
del viso / fu loro di veder cupido avviso. -per simil. e al
mattina / dov'era lionetto il suo cupido. guarini, 93: te,
òmeri l'ali: / sarai novo cupido, / se non c'hai ghiaccio il
dotta, lat. cupidó -ìnis, da cupido -lnis, 'desiderio '(sul
è cupitosa. = deriv. da cupido. cupilo (cupile),
dell'umanità? serra, ii-45: appare cupido, su un carro di fuoco,
una giovanetta candida, in signoria di cupido, o d'ainore, e menato nel
. 4. letter. avido, cupido, bramoso. fiore, 89-9:
/ ma, se lascivo sguardo / di cupido amator vien che la miri, /
sé. 2. freccia che cupido, secondo il mito, scoccava nel
: e la mia perspicacità toma al cupido bendato che senz'arco scocca 11 dardo
trasmutar sembiante / puoser silenzio al mio cupido ingegno, / che già nuove quistioni
spesso e gravemente offesi / dal fér cupido gl'immortali dèi / or ad un
paniere, / e il delibai col cupido / fantasma del pensiere. de amicis
; lo delizioso cosa dilettevole; lo cupido cosa profittabile. masuccio, 476:
sicuramente un sangue di derivazione felina, cupido, fine, prudente, carezzevole,
. firenzuola, 319: [stava cupido] riserrato... in una
che prova desiderio, che desidera; cupido, bramoso; che vive nella speranza e
2. ant. avido, cupido. - anche al figur. bartolomeo
2. bramoso, avido, cupido. - anche al figur. ariosto
famelica digiuna / vista, e 'l cupido sguardo / il passo assai più tardo
., 8-7: ma dione onoravano e cupido, / questa per madre sua,
, i-8-87: se mai il gran cupido io ebbi a vile, / dico «
disamorevole dell'anime, e in sé cupido e vano. caro, 15-ii-21: io
bracchetto. gualterotti, 1-57: subito cupido discatenerà uno de gli incatenati cavalieri.
nudo, /... / cupido, figlio del sangue di venere, /
croce, 2-28: vidi febo e cupido disfidarsi, / e tirar l'arco e
in amoroso foco / non possa di cupido bagnar tale, / né disfogarsi il dilettoso
non credere ch'alcun sia sì follemente cupido di vivere, ch'egli ami più d'
cantari cavallereschi, 208: per te [cupido] pieno è l'inferno di dannati
azurri,... con un cupido per cimiero, tenente la face in mano
noioso, / pien di spavento, cupido e ritroso, / e di sospir cortese
, / che troppo al guardo cupido / la via contende e nega. leopardi
, 2-25: ma questo, che sì cupido rimiri, / di varie sfere automato
o troppo timido o non più cupido d'essere che di parere buono.
antiche favole sono ite via: giunone, cupido, minerva non sono più termini di
estravaganza del maschio e padre possibile e cupido a ogni cantone, come tutti i
che amuratte con occhi di acceso e cupido amante la vagheggiava, scelse per materia
tuoi contemplando i suoi begli occhi, / cupido ti seguii finch'ella visse. nievo
del maschio e padre possibile e cupido a ogni cantone, come tutti i maschi
accostumato, imperciocché egli è sciocco e cupido e presentuoso. aretino, 9-361: con
, ad una fonte allato, / vide cupido fabricar saette, / avendo alli suoi
oh che cera d'amante! o dio cupido, / hai pur poca faccenda a
sereno, / ove sue face tien cupido ascose: / l'aer d'intorno si
tante arte sì indirette, è tanto cupido dello interesse suo, tanto poco respettivo
mai ferisce in fallo, / prese cupido, e d'uno strai gli diede /
. ariosto, 13-28: più sempre cupido e villano / a me venia, come
4. figur. letter. avido, cupido, bramoso, che esprime un intenso
: lunghe le rive e'frati di cupido, / che solo uson ferir la
divinità pagana (specialmente a eros o cupido). boccaccio, vii-206: tu
disiderare di fare ricchezze diventa l'uomo cupido e avaro, e fassi servo delle ricchezze
, particolarmente di apollo, artemide e cupido, o di persone e forze in
attributo l'arco. -il faretrato dio: cupido (meno spesso, apollo o artemide
in questo a l'arrogante / troppo cupido amante, / e sì s'accorse /
uomo d'alto animo, fattivo e cupido di fama mondana, e desideroso oltre
favole sono ite via: giunone, cupido, minerva non sono più termini di
/ spesso fa dell'adone e del cupido, / e cerca col focil del bianco
l'arco. boccaccio, v-74: cupido,... venuto in perfetta età
-figur. con riferimento ad amore o a cupido. frezzi, i-1-45: nella faretra
i-1-45: nella faretra al fianco avea [cupido] gli strali / d'oro e
porgendo grazioso diletto continuamente i dardi di cupido fuggendo, temendo non forse ferito per
; non sia pieno di lite, né cupido. giov. cavalcanti, 126:
nel volto rigida e proterva / legar cupido alla verde colonna / della felice pianta di
mio povero ostello / ieri saliva il cupido esattore: / tutto mi tolse;
da siena, 279: egli, come cupido, riceve il dono, e,
mitologia è simbolo proprio di venere e cupido). simintendi, 1-28: tu
. simintendi, 1-28: tu [cupido] sii contento d'infiammare non soe
sanno dire cotesti che dalla fiaccola di cupido prendono il furore poetico. guerrazzi,
aspre, resistenti agli acuti dardi di cupido, il quale, lunga stagione saettandoci
). frezzi, iii-15-52: cupido è il primo mostro, ch'ella
contemplando i suoi begli occhi, / cupido ti seguii finch'ella visse. nieri,
falsità. equicola, 25: cupido arderò esorta ad amar dame senza finzione
un giorno sul mattino il cavalier di cupido lungo il margine d'una fiumana.
. dall'imp. di fiutare e da cupido (v.). fiutafatti,
., 32-156: ma perché l'occhio cupido e vagante / a me rivolse,
. s. degli arienti, 323: cupido... nella mano dextra avea
da ponte, xxiii-39: mostravan al cupido sguardo la forma ammirabile di un piccolissimo
in alto. carducci, iii-12-183: cupido... manda la formosa cerva
che paion sigilli del dito piccolin di cupido, come disse del buco del mento
che amuratte con occhi di acceso e cupido amante la vagheggiava, scelse per materia
: lunghe le rive e'frati di cupido /... / aguzon lor saette
che, secondo la tradizione mitologica, cupido lancia contro chi vuole fare innamorare.
buon guerriere. cantari cavallereschi, 212: cupido mostrò lo suo valore / con le
: ferita amorosa causata dalle frecce di cupido. bracciolini, 1-13-23: la prima
in sé raccolto; / or lo rivolge cupido e vagante: / la sferza in
contemplando i suoi begli occhi, / cupido ti seguii finch'ella visse. mamiani,
: apollonio ne i suoi argonautici descrive cupido fanciullo giuocare a quello [gioco] delle
1-351: vanno [i fratelli di cupido] spiando gli animi gentili / che
sollecitissima fuga- trice degli eccellenti assalti di cupido. equicola, 402: qualunque a
dubbio è, o trafforello gaglioffo [cupido], che il tuo valore non sia
in realtà. allegri, 101: cupido garosello, come quel ch'è gallina
uccello della famiglia tetraonidi (tympanuchus cupido), che ha la parte superiore del
, vincere. boccaccio, i-305: cupido,... lunga stagione saettandoci,
. garosèllo. allegri, 101: cupido garosèllo... fece con sua madre
candid'agna a ciprigna, ed a cupido / due gemebonde, tortorelle svena.
grazia di colei, ch'è il suo cupido. padula, 312: abbiamo
apprese dal romano tiranno a seguire il suo cupido genio oltre al rubicone e gittare il
destra con una teda non tolta a cupido, o col ferro si mutilarono.
ad apollo, che a venere e a cupido, affezionati, de'quali chi è
ad apollo che a venere e a cupido affezionati, de'quali chi è maturo
giugni agli òmeri tali: / sarai novo cupido. baldi, 113: miglior maestro
. tasso, 1-9: vede in baldovin cupido ingegno, / ch'a l'umane
le tresche che per rendere gratitudine a cupido causiamo al giuoco del trentuno. p
iii-127: appresso alle donne è un cupido senza ale, che suona un grave-
, una tavola gremita sue [di cupido], non vi trasporte / disio de
, / lusinga il grosso volle, / cupido per moneta / fa quel che ragion
io, -soggiunse con un riso anche cupido, e un po'grosso, - io
anzi col pugno, / egli abbracciava cupido, / e se ne ungeva il
si strugga. firenzuola, 319: stava cupido in questo mezzo tutto solo riserrato entro
e le ferrate porte / fanno al cupido amor trovare inciampo? marino, 3-157:
, 1-463: fu... cupido dell'altrui e guastatore del suo. valerio
e guasto e adombrò il tristo sguardo cupido e nauseato sotto la tesa del cappello.
sebastiano unghero. caro, 1-1126: cupido co'suoi doni allegramente, / per
abusando l'ignito stimolo del tuo figlio [cupido]. 3. figur.
st., 1-73: i frati di cupido /... solo usan ferir
lasci / quasi rifiuto de gli dei cupido? jahier, 244: la storia
, xxi-n-499: pinxero ingenuamente gli antichi cupido, figliuol de venere, un fanciul cieco
con sue faci immonde / fuor che cupido? monti, x-4-666: tu [dio
del fur- livese, fece, con cupido animo, di riscuotere l'impegnato castello
allegri, 14: quel bastardelle impiccatuzzo di cupido m'ha... scoreggiato il
, 3-5: non son suggetta a cupido importuno. i. pitti, 2-145
cose imprese stimolata, non lascia alcun cupido sentire alcun riposo. ceresa, i-743
, 12-53: più non potendo aver cupido sposo, / peroc- ch'amor da'
. della porta, 5-35: certo cupido l'aveva tesa [la sua rete]
, tu te n'girai: trova cupido, / e non fermar, che tu
incautamente andando, nelle reti tese da cupido incappai. s. bernardo volgar.,
, xxi-n-499: pinxero ingenuamente gli antichi cupido, fìgliuol di venere, un fanciul
amore, perché come l'istesso cupido ringiovanisce, così la rosa fresca
... /... che cupido il cor tuo dentro incischi / con
ordine di repubblica, io fossi riputato cupido di novità. bersezio, 296:
vista / le indomite ammirande arme celesti / cupido stringe. luigi carrer, viii-419:
sentenza, lo supplicai per via di cupido, mio avvocato, per evitare i
duchessa in dolci pratiche col cavalier di cupido con tutte le finezze e lusinghe più
incandescente. frezzi, i-1-139: allor cupido scelse una saetta / ed infocolla e
? allegri, 35: o pur cupido ozioso, / menandolo ingattito, /
tasso, 1-9: vede in baldovin cupido ingegno, / ch'a fumane grandezze intento
le delizie più preziose il cavaliere di cupido provava nel castello di diporto da crisanta
e ingordo a brun vestirsi suole [cupido], / non più nudo fanciul
fagiuoli, xii-121: l'ingordo [cupido], immerso in tutt'i vizi,
come michel angelo che sotterrò il suo cupido, e a chi dissotterrato lo credea
. pucci, 7-254: il cuore del cupido... un'ora ama e un'
ii-335: insaziabile è l'occhio del cupido. sercambi, iii-180: è bene che
: « insaziabile è l'occhio del cupido ». gelli, 17-203: l'insaziabilità
contemplando i suoi begli occhi, / cupido ti seguii finch'ella visse.
uno dei quali è profano, borioso, cupido, inframmettente, sfarzoso, secolaresco.
, 7-166: con guardo a nutrir cupido e fiso / men la bocca che
prostender di braccia, e d'orivoli / cupido interrogar! -per metonimia.
i-1-169: se l'arco tuo [o cupido] giammai invan percuote, / perché
de'conti, i-99: nella rete di cupido avolto / tremo l'estate, e
/ che potesse involarmi / del tiranno cupido al giogo indegno. metastasio, 1-1-18:
, 29: pensa... come cupido... 'l foco dell'amore
di pane o di satiro, che con cupido fa la serenata. muratori, 5-iii-113
fuggente: / tu figgi il guardo cupido / ne le forme opulente. pavese,
uomo ch'è vecchio... è cupido e tenace e lamentevole. bartolomeo da
robusta, esser quello stesso cavalier di cupido, nel cui volto lampeggiava così tenera
smanceria. fantoni, ii-62: odio cupido, è un dio tutto languore.
: fu ricchissimo re e larghissimo e cupido di fama e con questo molto lussurioso.
, 67: se lascivo sguardo / di cupido amator vien che la miri, /
, i-318: chi può fuggir, cupido, il tuo furore? / siringa sai
sembrasse una pallade atta a portare un cupido o una venere atta a produrre un
legionari. papi, 2-2-13: un re cupido di assoluta possanza avrebbe riconosciuto e numerato
per la città la morte del cavaliere di cupido, non vi fu chi amaramente non
. venere benignamente le ringrazia, e cupido resta licenziato. 3. accomiatato
né in amistà d'avaro o di cupido... o di linguardo. c
ma modesto, e non liticoso né cupido. vita di s. girolamo, 44
dolce sereno, / ove sue face tien cupido ascose; / l'aier d'intorno
del quale era sculpito uno core ferito da cupido. burchiello, 99: nel letto
in piedi, vi si spiana / cupido cieco, faretrato e 'ngniudo, /
: lungo le rive e frati di cupido, / che solo uson ferir la plebe
risoluzione di crearmi suo luogotenente e vice cupido in terra. de roberto, 607:
indiritti. fantoni, ii-62: odio cupido, è un dio tutto languore; /
madonne muse, non si possendo seguitar cupido, per cagion del madesì?
., 8-8: dione onoravano e cupido, / quella per madre sua, questo
poliziano, st., 1-124: apparve cupido ad ale tese, / ansando tutto
tutta tremante. achillini, 2-36: cupido or udirai / i timpani forieri /
d'ogni finzione e dissimulazione maestro: cupido dell'altrui; prodigo del suo.
magnano. -come epiteto di cupido. rosa, 44: i sospiri
molto sopra pensiero, o cavaliere di cupido, io vi veggo; certo la vostra
, che la partenza del cavalier di cupido il dì innanzi era stata un pretesto per
fallito. batacchi, i-207: cupido, mal riuscito in tal impegno, /
vedde, di mantenersi nell'ardore di cupido dannato e malvaggio. deledda, iv-743
il fero vecchio / se ne dimostra cupido ed ardente. / armato è già
ricchi è spregio crudele, ne'poveri cupido astio. jovine, 5-457: la
, spropositato. allegri, 101: cupido,... deliberando di far una
veramente, / tenendo acceso nel viso cupido, / di tale sposa, ch'
martidio e 'l tormento, che 'l cupido e l'avaro sostiene. trattato del
favola pastorale: ma la apparizione di cupido la torna alla rappresentazione, e la
godesti, / tu a 'l giovinetto cupido / integra lei rendesti. -occhio medico
. cantari cavallereschi, 208: tu [cupido] se'colui che alla morte ci
volgar., 1-60: egli era cupido di pecunia, né non menomava l'
guzia dice che la mentola di cupido almen dà gusto, se ben
vercellese, / e di quello più cupido e più avaro, / e in mercar
competenze. allegri, 101: [cupido e scimunitaggine] venner a'ferri,
quando vien detto che un uomo è cupido, che la sua avidità è insaziabile e
, tu te n'girai: trova cupido, / e non fermar, che tu
, 1-i-559: con questi pensieri, cupido, sollicitatore delle vagabunde menti, disceso
e come invola. boccaccio, v-74: cupido..., venuto in perfetta
gherardi, ii-21: pensa... cupido niun'altra cosa essere che un desiderio
leandreide, lxxviii-11-395: non si movi, cupido, tua molezza, / ti prego
monicelle le quali fanno i zuccherini allo dio cupido. forteguerri, 11-40: fur da
monicelle le quali fanno i zuccherini allo dio cupido: onde i piaceri che ci dona
ha uno messer baccio valori, entrovi cupido e venere, grande quanto il naturale,
deità, nome prendendo dal suo [di cupido] motore. del bene, 17
. namoratìccio, agg. ant. cupido in modo morboso. bruno,
, 12-53: più non potendo aver cupido sposo /... / non vuol
essere morto. lippi, 4-75: cupido amor, che tanti ho sbolzonato, /
rosso. / nel quale era diana che cupido / tenea legato, e quel tutto
esco di vita, o niquitoso arcero [cupido]? di leo, 210:
nerone che, d'una eterna fama cupido, volse che il mese di aprile fosse
, st., 1-40: tosto cupido entro a'begli occhi ascoso, / al
e guasto e adombrò il tristo sguardo cupido e nauseato sotto la tesa del cappello
fatto veramente, / tenendo acceso nel viso cupido, / di tale sposa, ch'
] senza nocumento di senso chiamarlo [cupido] bastardo, mentre ella stessa nega
de l'altra più bella, / che cupido innamora. crudeli, 1-8: per
e 'n sembianza d'ascanio il suo cupido / se ne vada in cartago. tansino
. allegri, 101: fece [cupido] con sua madre, rispondendogli senza
gli occhi bendati (come epiteto di cupido, con riferimento all'iconografia tradizionale)
/ a donzelletta vezzosa ingenua / rivolge cupido l'amante occhiello. 8
sereno, / ove sue face tien cupido ascose; / l'aier d'intorno si
. f. scarlatti, lxxxviii-n-516: cupido per tuo 'mor ringrazio, / che
d'alata chimera. -con riferimento a cupido, per il potere che hanno gli
varchi, 8-2-27: i greci chiamano cupido... occhiuto,..
altro è lo scrivere gli accidenti di cupido che l'occorrenze di marte. le saette
dovere avere effetto. frazzi, i-7-76: cupido, ed io con lui, stava
l'occhio inteso, / perché col guardo cupido et acceso / del bel ch'adoro
, lii-13-285: colà erasi ridotto, cupido di vendicare gli oltraggi dei turchi.
diventa tiranno; domandandoci omaggio, diventa cupido e vanitoso. -in un simbolo
poliziano, st., 1-92: cupido e 'suoi pennuti frati, /
più che virile. malecarni, lxxxviii-n-28: cupido m'ha giurato incontro guerra / e
/... dione onoravano e cupido. leggenda aurea volgar., 810:
, i-54: tu figgi il guardo cupido / ne le forme opulente, / e
82: veggendo pur che l'arco di cupido / molti ne fiere di saetta orata
, perch'è in elio / vener, cupido e l'orate saette. tasso,
detti e forti / bevea l'orecchio cupido. giusti, i-55: intronarono [certi
vi spiaccia, ditemi oramai / come cupido con lo strai deltoro / amendun vi
beverà in oro. poliziano, 1-278: cupido... / al nervo adatta
fui figliuol de l'orsa, / cupido sì per avanzar li orsatti, / che
veramente fui figliuol dell'orsa, / cupido sì per avanzar li orsatti, / che
, / non si dà pace che cupido ostenti / sì accorto senno in sì
l'amabile strumento / che scettro è di cupido, e il palpa e stringe.
eureta, è l'esca che sparge cupido sopra i panioni amorosi. g.
, affezzione, inclinazione, cupidigia, cupido, concupiscenza, desiderio, appetito, talento
alla rappresentazione poetica e iconografica tradizionale di cupido e degli amorini. bembo,
-per anton. pargolo armato'. cupido. d'annunzio, i-187: non
n. franco, 6-103: tu [cupido] hai più parte ne le tenebre
luce incominciò ad apparire, parvemi che cupido mi saettasse con li strali d'oro
è, signori, questo bugiardo nume [cupido] saggittario de'cuori, ma la
della loro sorte di mormorare della parzialità di cupido, il quale, con ordine opposto
ha tal potere / se col fior di cupido s'è incontrato. cassola, 2-136
i-114: rimasto solo, il cavalier di cupido si mise a passeggiare per il giardino
nondimeno nelle cose amorose violenza grandissima da cupido. -patire morte: essere mortale.
strale, sencia rigrésso iniecto, [cupido] vulnerato avea. e tractando la
al figliuolo. allegri, 39: cupido, o tu mi lievi oggi del
aretino, vi-486: non pure merita perdono cupido che là ci colca con la
, addio chi resta; / addio cupido, dove tu ti sia: / a
nostro umore incostante, / del nostro egoismo cupido, / che pende un po'nello
e l'ale il fan conoscere per cupido, potendo anche er queste essere il
rappresentazione tradizionale di alcune divinità, come cupido, mercurio e la fama, o
che più e meglio era a costoro era cupido non esser ancora nato, per la
poliziano, st., 1-92: cupido e 'suoi pennuti frati, / lassi
f. f. frugoni, 1-496: cupido si finge fanciullo perché non ha senno
fui figliuol de l'orsa, / cupido sì per avanzar li orsatti, / che
. giamboni, 10-13: l'uomo cupido e tenace è una su- stanzia sanza
conforte. beccuti, i-201: il perfido cupido, / sotto mentita forma / d'
: ne rise il perfido, / scaltro cupido. varano, 1-346: avvinto ancor
v-2-160: la mia perspicacità toma al cupido bendato che senz'arco scocca il dardo
fa di pietosa mercede, / non cupido di più che gli bisogni; / ma
, i-no: che cavaliere come quel di cupido abbia con donna così grande qual siete
dispendiosa. calmo, 2-265: viva cupido e chi l'ha parturio, insieme
un nonnulla. allegri, 101: cupido garosello, come quel ch'è gallina
o pulcro adolescente, o giovinetto, / cupido ha gli occhi mia inver te aperto
insegna nera, che v'è drento / cupido morto con i suoi piagnoni, /
dir per piazza, / che avete con cupido / inimicizia grande / e ch'egli
meno fede di cose che promettesse, cupido e avaro e male grazioso, piccoletto
meno fede di cose che promettesse, cupido e avaro e male grazioso. boccaccio,
mezzo quarto d'ora / restò colma e cupido scappò fuora. a. cocchi,
grido / dell'umor tu sei, cupido, / fatti scalco un dì per me
, xxi-ii-499: pinxero ingenuamente gli antichi cupido, figliuol de venere, un fanciul
. varchi, 8-2-21: questo ultimo [cupido] è quello che fu dipinto da
co 'l farro pio rendendoti grazie, cupido, / sparsele dolci vini, sparsele
, st., 1-23: né fu cupido sordo al pio lamento, / e
piombo (con riferimento alle frecce che cupido scagliava per suscitare nell'animo la repulsa
-con riferimento alla rappresentazione mitologica di cupido armato di due frecce, una d'
. -con metonimia: lo strale di cupido che provoca l'odio. -al figur.
immense scaglia, / lodi a voi, cupido, venere, / imeneo.
. campanella, i-53: non usa [cupido] aureo strale, / poiché fùr
/ le forze invan consumo: / cupido oggi è un pitocco / che si pasce
non si parte: che ben monstra cupido aver poca faccenda, poi che entra
: lungo le rive e frati di cupido, / che solo uson ferir la
oltra poi stupidamente quel spiritulo divino [cupido] mirava,... alcune inquietule
, st., 1-40: tosto cupido entro a'begli occhi ascoso, / al
frezzi, i-12-124: parve che cupido mi ferisse / di piombo e
. roberti, ix-325: alza il cupido guardo / su quel ricurvo dorso /
; / e ancora del pomo / è cupido l'uomo, / seguane bene o
poliziano, st., 1-40: tosto cupido entro a'begli occhi ascoso, /
/ porcina, al seguir venere e cupido. boterò, 379: il cuor di
trasmutar sembiante / puoser silenzio al mio cupido ingeno. -con riferimento a dio
dice mario equicola che la borsa di cupido o, per dire più propriamente, degli
4-142: dove si è mai udito che cupido eccede in isforzi così portentosi? sagredo
arma. boccaccio, iv-188: cupido rispose: « io ti farò provar la
dall'impero / di sì possente dio [cupido]? / di sì possente arciere
], / e non, come cupido, un bambin molle; / e se
gran dolore. marino, 1-11-40: cupido di penar rende il desio / e del
la duchessa in dolci pratiche col cavalier di cupido con tutte le finezze e lusinghe più
egli, vergendo la città divisa e fatto cupido di maggiori cose, cominciò tosto a
venuti, lxxxviii-ii-706: te prego [cupido] che saetti con tuo ingegno /
io taccio. -con riferimento a cupido, in quanto fa innamorare gli uomini
de'virtuosi. carducci, iii-14-195: cupido... si rivela alle ninfe salutandole
, lungamente abbandonata, ad un premuroso cupido bacio, erano agli occhi suoi come una
... s'adira per questo cupido... ora cercava un'astuzia contra
le delizie più preziose il cavaliere di cupido provava, nel castello di diporto, da
molto sopra pensiero, o cavalieri di cupido, io vi veggo. certo la vostra
; / chi, di lascivo amor cupido, e vago, / sovra l'estinto
xiii-526: paolo è punto dal fanciul cupido / e il giovin saggio alla catena è
di un dio, in partic. di cupido, considerato protettore degli amori e delle
sopra al tutto chiaro vedere si potea cupido nelle isprendienti fiamme, le quali propie
prosèrpina allora che fedito / fu da cupido, avendo e'riguardato / il fondamento
prosperissimo avvenimento di vittorie il consolo più cupido ai vincere, insuperbito per la speranza
e ministra. -dio prosseneta: cupido. linati, 8-51: sull'architrave
guerra ei scorse, sdraiato, un bel cupido... il dio prosseneta giaceva
di braccia e d'ori- voli / cupido interrogar! -inarcare le sopracciglia.
hanno veduta la somiglianza del cavalier di cupido con esso lei si vanno persuadendo di
poliziano, st., 2-1: cupido con occhi ridenti, / tutto protervo nel
nacreonte,... ove ci rappresenta cupido che di notte ricovera in casa del
creta, fu ricchissimo re e larghissimo e cupido di fama e con questo molto lussurioso
, 1-ii-464: dice... che cupido fabricava queste saette, alla perfezione delle
sia immortale, né mai si sciolga cupido da'legami tuoi ». grillo, 549
è nome allusivo alla principessa amata da cupido. lessema, 1211: 'psiche '
in sé raccolto, / or lo rivolge cupido e vagante. g. croce
. boccaccio, 1-i-390: egli [cupido], ultimamente piu infiammato, avendo
io detto, / quand'egli [cupido] apparve a me fresco e giocondo /
o pulcro adolescente, o giovinetto, / cupido ha gli occhi mia inver te aperto
sentimenti di amore (le saette di cupido, nella tradizionale rappresentazione mitico-poetica dell'innamoramento
da dolci favi fura del mel dolce cupido, / volta al ladro un'ape
e temi i dritti incogniti / del cupido marito. leopardi, 821: in questa
. -con riferimento al dardo che cupido, secondo il mito, scoccava nel
con dolce fune ti strinse il petto cupido, / phebo di canti puri diedeti l'
delle cose necessarie alla vita povero e cupido delle cose disoneste e cattive, e
che, secondo la tradizione mitologica, cupido lancia contro le persone che vuole fare
frecce (con partic. riferimento a cupido). liburnio, 3-25: poggietti
che, secondo la tradizione mitologica, cupido lancia contro le persone che vuole fare
, st., 1-40: tosto cupido entro a'begli occhi ascoso, / al
: 'qui mi fa fuggire / cupido falso e sue infocate polse. / ma
par., 8-8: dione onoravano e cupido, / questa per madre sua,
, st., 1-121: ivi [cupido] racquete le triunfante ale, /
poliziano, st., 1-40: tosto cupido, entro a'begli occhi ascoso,
toma a ricercar le fronde / del perduto cupido e lo richiama, / ma 'l
in montevarchi. malecami, lxxxviii-ii-28: cupido m'ha giurato incontro guerra. i.
di rapina ': uomo rapace o cupido o crudele. pirandello, 8-249: le
e gnido, / l'arco sol di cupido / per te raspa la lira in
, lxxxviii-i-657: o vano e falso micidial cupido, / perché fai pur di me
nella da me creduta morte del cavalier di cupido sotto costantinopoli. baruffaldi, i-35:
tardo è all'udire; ed è cupido e tenace e lamentevole. restoro, ii-248
armate dei soliti strali e col solito cupido per colonello. 14. figur
. boccaccio, 1-ii-65: l'appetito cupido vorrebbe / non so che più,
si fé in viso il cavaliere di cupido per la vergogna di esser stato scoperto
poter coi scaltri simulati amori / sfidar cupido e trionfar de'cuori. sinisgalli, 8-5
montanini, 29: o crudele e spietato cupido, come non ti sovviene di darmi
. abati, 1-390: è morto cupido. /... / fu molto
de'conti, i-99: nella rete di cupido avolto, / tremo l'estate e
, i-457: nelle reti tese da cupido incappai, delle quali mai sviluppare non
garisendi, xxxviii-292: venga lui stesso [cupido] e s'io dico menzogna,
delle cose necessarie alla vita povero e cupido delle cose disoneste e cattive,
era il podestà baglione da perugia, uomo cupido di danaro, al quale di podestà
/ ed era pur tua [di cupido] gloria il menar presa / anima sì
una preghiera. calogrosso, 23: cupido... me transfiga il core,
le sollecite straniere genti / con occhio cupido ricerco indarno / l'amico tenero su le
altre belve / van saettando ma 'l nostro cupido / cum più mortai saette altrui rechede
36]: tosto [il prete cupido] sa 'fese gi toie / chi candere
stavasi in popolosa ampia cittade / allor cupido e ricopriva i pianti / con dolcezze di
/ spesso la madre tua [di cupido] scordando va. -sereno (l'
ove il mio exilio già mi diè cupido, / stommi e del mondo e suoi
ignudo lasci / quasi rifiuto degli dei cupido? delfico, iii- 136:
stesse per avventura incognito il cavaliere di cupido. bacchelh, 1-iii-533: luca e i
l cielo e torbido, / quando guidò cupido / l'eroe troiano al talamo /
ariosto] così rimesso d'animo o cupido d'onori, che imiti i cortigiani e
in trabisonda il suo amato cavalier cu cupido. b. corsini, 19-95: del
i-18-1: o vano e rio e traditor cupido, / nelle promesse iniquo ed infedele
. poliziano, st., 2-1: cupido con occhi ridenti, / tutto protervo
io ovidio le ale che partoriscono di cupido e non il suo sacro arco ne fie
l'auree chiome bionde fiso contempla e cupido risguarda. cesarotti, 1-vth-211: il
/ che 'nver di me veniva il gran cupido. -assol. inghilfredi,
l'uomo... è tanto cupido dello interesse suo, tanto poco respettivo
.. fra'tebani troppo ambizioso e troppo cupido d'imperio epaminonda, che 'l ritenne
e la saetta, / o dio cupido, col qual m'hai ferito; /
sembri in quel bell'atto / di cupido il bel ritratto. pecchio,
. pallavicino, 1-153: il saraceni, cupido di ritrovar qualche verità ingegnosa in così
1-73: lungo le rive e'frati di cupido, / che solo uson ferir la
[di venere] / rivola [cupido] in dolce errore / qual ape in
tormentato e lasso / da te, cupido, senza aver mai lena, / onde
alla sua destra e la guarda con occhio cupido nell'ombra del pesante cortinaggio verde cupo
robusta, esser quello stesso cavalier di cupido nel cui volto lampeggiava così tenera e
, e il maggior figlio / vede, cupido, che già serra l'ale.
fore. falugi, 1-27: fugge [cupido] chi l'ama, a chi
chi l'ascolta / e venere e cupido arder d'amore. tinucci, 2-19:
ne l'aier già esser sospeso / cupido roteando, e gli occhi fissi / teneva
, li raffianamenti di venere e di cupido? gallani, 51: -ero venuta per
-ruffianétto. bonfadio, 1-162: cupido fu un ruffianétto in cremesì. -ruffianino
con volo velocissimo (con riferimento a cupido). marino, 1-1-37: rumando
rollo dei cittadini. allegri, 39: cupido, o tu mi lievi oggi dal
questi penmelanconico e ritirato. sieri, cupido sollecitatore delle vagabunde menti, disceso
: se talora / vedea guatarmi da cupido amante, / chinava gli occhi mstica e
piombo per far disamorare, scagliata da cupido o anche da venere o dagli amorini
/ lungo le rive e'frati di cupido, / che solo uson ferir la plebe
o disamorare con frecce di piombo (cupido o gli amorini). e
leone ebreo, 53: ferisce [cupido] da longa e saetta il cuore come
ha tenuto un pensiero nella mente, che cupido sia dio che abbruci, saetti e
lxxxviii-i-246: poi [venere] chiamò cupido, quale snello / si fece
cherò io ovidio le ale che partoriscono di cupido e non il suo sacro arco
di piombo per far disamorare qualcuno (cupido e gli amorini). anonimo,
tradizione poetica, colpito dalle frecce di cupido. -per estens.: sedotto dalla
all'acqua infetta, aveva -con riferimento a cupido che scaglia frecce anche sullo stomaco quell'
arco e frecce (come epiteto di cupido). martello, 6-ii-101: mai
, l'insieme delle frecce scagliate da cupido per far innamorare una persona.
possente, / e non, come cupido, un bambin molle; / e se
antiche villanelle italiane che sembrano accompagnare il cupido sbracato che danza su le serpi.
ne rise il perfido, / scaltro cupido: / ella sdegnosa / fugf f
veio lui sequire. firenzuola, 325: cupido,... non potendo più
qualcuno: farlo innamorare (con riferimento a cupido che fa sorgere l'amore nelle persone
di lui. lomazzi, 178: cupido del petrarca e dante, / servi sol
in morsi. -con riferimento a cupido. tasso, 13-i-386: amor,
gozzi, i-22-55: di là tosto cupido anche si toglie, / e va suoi
faceva schioccare le labbra e le dita, cupido egli stesso ed eccitato dal discorso.
delle armi. -anche con riferimento a cupido. / s'io fui dormendo in
bocca). frezzi, i-1-146: cupido... la saetta fiera / poscia
una freccia, anche quella metaforica di cupido per far innamorare. -anche so- stant
che paiono sigilli del dito piccolin di cupido. 3. ant. cupola
parte del quale era sculpito unocore ferito da cupido. cellini, i-25- (7o):
privo d'umanità. -con riferimento a cupido, che non premia adeguatamente la fedeltà
allegri, 14: quel bastardello impiccatuzzo di cupido m'ha di maniera scoreggiato il cervello
ci assicuri non essere il cavaliere di cupido? » -figur. ben
, / non si dà pace che cupido ostenti / sì accorto senno in
calda gli cade su la spalla di esso cupido, quale scotando lo sveglia. bruno
per mille precipizi. fagiuoli, xi-7: cupido è cieco e di più va bendato
gente cuc- ciola / nel fango di cupido ognun vi sdrucciola. = voce
dalla morte o dalla saetta amorosa di cupido. lafo gianni, xxxv-ii-595: perché
. leone ebreo, 53: cupido... dipingesi saettando, perché ferisce
e benedetta. lippi, 5-55: prenda cupido al- lor, ch'io gli prometto
certo quest'è malaguria, / mio cupido ingegno. boccaccio, dee., 2-7
fornitevi di smalto / e non spettate che cupido scocchi ». -che è segno
f. f. frugoni, 1-496: cupido si finge fanciullo, perché assai
poliziano, st., 1-92: cupido e'suoi pennuti frati, / lassi
sereno, / ove sue face tien cupido ascose. b. tasso, xxx-10-188:
quale era sculpito uno core ferito da cupido, e eia l'altro pirramo e tisbe
fiamme un volto. leopardi, 29-88: cupido tiseguii finch'ella visse, / ingannato non
visto, in mezzo il core / cupido mi lanciò d'uno strai d'oro:
frezzi, 1-8-1: disse a me [cupido]: « lippea ov'è fuggita,
medie. osservazione del polso è tanto cupido dello interesse suo, tanto poco respettivo a
dal marito sposo, non saprei se più cupido della dote o più ferito da cupido
cupido della dote o più ferito da cupido con la bellezza. 4. eliminazione
(con riferimento a quelle amorose di cupido). c. e.
. gadda, 14-44: le sfrecciate di cupido... possono ferire molti cuori
sgangherata-lo / spesso fa dell'adone e del cupido, / e cerca, col focil fogazzaro
quando da me se sgiunse el bel cupido. 5. venire meno all'
marini, i-79: il cavaliere di cupido, tòcco da compassione, sgridò a'villani
, 67: se lascivo sguardo / di cupido amator vien che la miri / e
sulle qual le piante / si ferman di cupido tuo figliuolo, / che sforza il
di sagace ingegno e d'animo grande, cupido di signoria. solaro della margarita,
. m. zace e segnorile / cupido. notti, 1-4-158: sogliono facilmente sdegnarsi
trasmutar sembiante / puoser silenzio al mio cupido ingegno / che già nuove questioni avea
figur. bramoso di ricchezze; avido, cupido (una persona, il desiderio che
dominio. giannone, 1-v-382: il cupido re ricerè volentieri l'occasione con tal
seno suo la si ponea sovente / cupido,... /...
per piazza, / che avete con cupido / inimicizia grande / e ch'egli vi
quando scontrai in quella via smarrita / cupido, come andasse quindi a caso.
che bocche, o che smorfiette / fa cupido baiatri, 201: dopp'aver
: in quegli occhi soggiorna el fier cupido. marino, 14-243: io giuro
/ trovar tesoro, né altro or di cupido / che van pensier a noi sperar
ad amore. boccaccio, i-459: cupido, sollecitatore delle vagabonde menti, disceso
lei concessa. del carretto, cvi-703: cupido, essendo guarito et uscendo per una
ben reggere e non tirannizare non deve essere cupido ne'tributi, superbo ne'commandamenti,
st., 1-23: né fu cupido sordo al pio lamento. guarini, lxv-140
altra passion l'assalto fiero: / quando cupido ascoso una sortita / fé all'improvviso
lapo da castiglionchio, 1: questo tuo cupido affetto ho lungo tempo sospeso et indugiato
). venuti, lxxxviii-ii-703: veggo cupido star coll'arco teso / da l'
angelo... sotterrò il suo cupido, e a chi dissotterrato lo credea d'
vini bagna le bibule ale de cupido, elio perman e sta grave al so
. -con riferimento alle ali di cupido (come castigo per la sua protervia
in partic. di icaro o di cupido); che ha le ali mal ridotte
riferimento al mito di icaro o a cupido, anche come punizione o come maledizione
. -con riferimento alle ali di cupido, per indicare l'estinzione di una
.: inoffensivo (gli strali di cupido). giuliano de'medici, in
f. f. frugoni, 1-496: cupido si finge fanciullo, perché non ha
boccaccio, i-475: vi giuro che cupido molte volte, per lo piacere di
metaforico, con riferimento alle frecce di cupido o dell'amore mistico. cino,
orbe terreo è sì spectàbile, / cupido son d'ornarne il mio cubiculo.
goldoni, xiii-87: spezza l'arco, cupido, e la faretra / appendi pur
in piedi, vi si spiana / cupido cieco, faretrato e 'ngniudo, / con
io non so perché dobbiamo in te [cupido] fìngere instabilità, se tu,
sopra al tutto chiaro vedere si potea cupido nelle isprendienti fiamme. ariosto, 3-7
frezzi, iv-20-154: non amor di cupido e d'util cosa, / ma quel
. -anche con riferimento alle frecce di cupido. ceresa, 1-2187: « per
il colpo spunge / il suo figliuol cupido. 2. rimordere, tormentare
figur., per indicare l'impotenza di cupido di suscitare con le sue frecce l'
suscitare l'amore (gli strali di cupido). b. tasso, 1-213
i-112: stava tuttavia trasecolato il cavalier di cupido, senza staccar occhio dal volto del
. neri, 5-48: or lo punge cupido ed or la paglia, / ora
di dei, di venere, di cupido, delle grazie e simili bruttissime effigie di
/ giurar per tonde stigie e per cupido / d'amarsi e d'osservar casti
, ii-7 (31): feria [cupido] d'arco e di strali / le
piombo per fare disamorare, scagliata da cupido o anche da venere o dagli amorini
, armate dei soliti strali e col solito cupido per colonnello. guglielminetti, 1-139:
ne portò vittoria; / po'scherniva cupido e. lle sue ali. s.
dir per piazza / che avete con cupido / inimicizia grande, / e ch'egli
costo, 2-150: fé ridere il cupido con questa sua facezia più che non
che 'nver di me veniva il gran cupido; / stavo stupita e col cor tribulato
non patire a sé superiore, o cupido di non avere pari. = comp
o vaga giovinetta? / i'[cupido] son venuto qui per tuo sossido.
boccaccio, i-457: nelle reti tese da cupido incappai, delle quali mai sviluppare non
fossi concio dall'amore e tartassato da cupido, dio ve lo dica per me.
in pugno. -e tedifero dio: cupido. c. i. frugoni
67: se lascivo sguardo / di cupido amator vien che la miri, / e
fra 'tebani troppo ambizioso e troppo cupido d'imperio epaminonda,... e
. giamboni, 10-13: l'uomo cupido e tenace è una sustanzia sanza ragione
l'orbe terreo è sì spectabile / cupido son d'orname il mio cubiculo.
ben reggere e non tirannizare non deve essere cupido ne'tributi, superbo ne'commandamenti,
col qual com'un tordo, / cupido l'ingordo / il cuor m'infilò.
amore (in partic. procurate da cupido). guarini, 44: se
in loco basso. bellincioni, i-18: cupido nel mondo sempre venne / per far
, cvi-307: a questo modo el taditor cupido / questo e quello da morte suol
sottile. -con riferimento a cupido in quanto può suscitare l'amore in
l'arco e la faretra del traforel cupido, che la forza del timore, che
d'una diva, / per ser cupido il nostro imperatore, / et il papa
qualcuno, con partic. riferimento a cupido). panfilo volgar., 31
, assicuratela in nome del cavaliere di cupido già suo, ch'io non l'offesi
guido da pisa, 1-256: piglia [cupido] le fattezze e l'abito del
com'elli infino allora era avaro e cupido, che volea essere tutto largo e
d'amore (con partic. riferimento a cupido). beatrice del sera, 103
poter coi scaltri simulati amori / sfidar cupido, e tnonfar de'cuori. fantoni,
x-71: quel malvagio bastardelle, / quel cupido cieco e pazzo, -ant.
insegna nera, che v'è drento / cupido morto, con i suoi piagnoni /
. ant. suscitato dalle saette di cupido (l'amore). ovidio volgar
con partic. riferimento alla faretra di cupido). anonimo, i-631: garzone
sulla finestra. -con riferimento a cupido. goldoni, xi-946: quel bambinel
., 32-154: ma perché l'occhio cupido e vagante / a me rivolse,
sé raccolto, / or lo rivolge cupido e vagante. monelli, 2-121: julia
, ognun ti soia col darti del cupido e del pater nostro d'ambracane nel
a divinità mitologiche (in partic. cupido e mercurio), a creature angeliche
poliziano, st., 1-124: apparve cupido ad ale tese, / ansando tutto
metallica). carducci, iii-1-380: cupido rocchio oh non alzare ai fregi /
f. f. frugoni, 1-496: cupido si finge fanciullo, perché non ha
di crearmi suo luogotenente, e vice cupido in terra. aretino, iii-121: rinchiuso
altro pilato, sì crudele e sì cupido, che questo noi contenta; ma per
qualitate / porcina, al seguir venere e cupido. viaggio di i. soranzo,
scarlatto, ferito / dall'arco di cupido, / forza la sua pupilla! /
. lo strale dell'innamoramento scagliato da cupido. petrarca, 227-5: tu stai
nondimeno nelle cose amorose violenza grandissima da cupido. 15. dir. delitto
robusta, esser quello stesso cavalier di cupido, nel cui volto lampeggiava così tenera
. scarlatti, lxxviii-ii-514: e tu, cupido, non ti far sì stanco;
l'intelligenze ». 3. cupido, avido di possedere o di procurarsi qualcosa
lapo da castiglionchio, 2: questo tuo cupido affetto ho lungo tempo sospeso, et
(con riferimento all'immagine tradizionale di cupido). giov. soranzo, 70
errore; / ma d'ione onoravano e cupido. b. tasso, ii-301: fallo
al cuore i tizzoni del fuoco di cupido da premalcuòre, e che egli cercando
gobbo, un gobbo vecchio / un cupido fatto a zeta. moravia, 14-132:
un bambin di lucca, o come un cupido, delle nozioni più ovvie, de'
. da cuore e contento. cupido, sm. entom. genere di lepidotteri
= voce dotta, lat. cupido, nome del dio dell'amore, passato
. prati, ii-120: speravi tu nel cupido / furor del moscovita, / che
= cfr. copernicano. na cupido, sm. bimbo paffuto e riccio,
, 6-71: sembra, costui, un cupido di mezza età: occhietti di carbone
: è letteralmente 'esplosa'la tenorilità di alberto cupido (al debutto nel ruolo di canio
che talvolta l'impacciano, la vocalità di cupido ha esultato in tutta la sua timbrata