xviii-82: che più? baccanti, e cupide [le patrizie romane] / d'
parini, giorno, i-923: e cupide ad ornar tue bianche dita / salgan
esse, cominciarono a essere rubati da cupide mani. = lat. aràneus
: « audacia ab avide, id est cupide, agendo est dieta ».
parini, giorno, i-928: e cupide ad ornar tue bianche dita / salgan le
. parini, giorno, i-926: e cupide ad ornar tue bianche dita / salgan
xx-85: che più? baccanti, e cupide / d'ab- bominando aspetto, /
osan tra loro / tremule gemme e cupide pupille. colletta, i-109: era quel
... dita lunghe, aride, cupide, che la sigaretta vorrebbero portarla alle
sanza decreto / porta nel tempio le cupide vele. parini, xix-113: ei [
ma sanza decreto / porta nel tempio le cupide vele. g. villani,
. parini, xx-84: baccanti, e cupide / d'abbominando aspetto, / sol
che correndo dal fonte / con le cupide braccia / alfeo la bella avvinse;
oro il corno di argento, nelle cupide mani del povero creditore la- sciaval
: che più? baccanti, e cupide / d'abbominando aspetto, / sol
che correndo dal fonte / con le cupide braccia / alfeo la bella avvinse. marino
mortai famiglia / voltò al pomo fatàl cupide ciglia, / ahi, che ratto cosparse
la manna / van de'fiori a predar cupide e snelle. leopardi, 805:
amorose scintille intorno ferve / a le cupide luci, ond'egli bee / dal bel
esse, cominciarono ad essere rubati da cupide mani. soderini, i-24: quando si
che correndo dal fonte / con le cupide braccia / alfèo la bella avvinse;
la manna / van de'fiori a predar cupide e snelle. /...
mai. liburnio, 54: le menti cupide e occhi di costoro erano intentissimi (
urta ed inverte / la terra e tacque cupide, aperte. 4.
affetto, ma liberi e puri / di cupide voglie, di pace sicuri, /
passa e vagheggiata armida / fra le cupide turbe e se n'avede. bellori
lodata passa e vagheggiata armida / fra le cupide turbe, e se n'avede.
fa lustrar la sua severità tra le pinne cupide del naso a pozzuolo e le borse
e vagheggiata armida / fra le cupide turbe e se n'avede. / no
senza decreto / portar nel tempio le cupide vele. ariosto, 26-19: qual persona
guata. marino, 1-2-49: le tre cupide dee n'ebber diletto / e,
lustrar la sua severità tra le pinne cupide del naso a pozzuolo e le borse
affetto, ma liberi e puri / di cupide voglie, di pace sicuri, /
passa e vagheggiata armida / fra le cupide turbe e se n'avede. / no
che ho a far con persone più cupide di tutto quello che vogliono che riguardose e
uso, / da mani d'altri, cupide, al sicuro. -in una
: né trovi / che rotte plebi e cupide / rabbie e tumulti novi.
amorose scintille intorno ferve / a le cupide luci, g. bianchetti, 1-246:
in molte voglie / rapide tutte e cupide ed ingorde. serpetro, 364:
errar ti piacque / in signoria di cupide chimere, / serbano quel tuo riso alto
. / che più? baccanti, e cupide / d'abbominan- do aspetto, /
lagno del tapino, le litanie delle ore cupide, abbagliate e pesanti, le stregonerie
. mazza, iii-175: per le nari cupide l'olezzo / suggo de'vostri graziosi
lodata passa e vagheggiata armida / fra le cupide turbe, e se n'avede.