4-254: erano silenziose, meditabonde e cupe, e talora si accasciavano spossate nella
polveroso, il profilo del paesetto prese tinte cupe. viani, 14-475: lo sfondo
s'era immaginato: le montagne poi, cupe sul cielo violaceo del freddo tramonto,
tali si chiamano in pittura quelle tinte cupe che imitano le oscurità che i corpi
, v-249: lente / si allontanan le cupe idre, la vetta / risale argentea
mena / alle stanze de'morti orride e cupe. arici, i-326: il repentino
convito. carducci, 63: qui cupe tazze vuotansi / secondo il patrio rito
alla quale son fomite passioni abituate e cupe *. arrapinato (part. pass
: fra due valli mi fermo ombrose e cupe: / ove si sporge fuor diserta
ampie stanze sotterranee, stenebrate appena da cupe lanterne rosse, che alludano sinistramente d'
metà dei due scaloni s'aprono due cupe finestrelle tagliate da un balaustro, come le
presso le stalle e i muri, cupe macchie di fichi, dal frutto squisito,
paranze e un vaporino / nell'acque cupe e viscide del porto, / tra
su bricche a camosci, in selve cupe a cinghiali) e misteriosi incontri con
ricomposta riflettere a strisce or chiare or cupe la luce, secondo che il vento ci
castagneri. prati, i-82: strade cupe e dirotte, / sotto il cadente ciel
pace. monti, x-3-242: dalle cupe del nulla ombre ritrose / tonnipossente creator
camina, / però che tra le cupe acque profonde / l'assorbe la voragine
d'organo della regione alpina; cascate cupe, nere d'acqua e bianche di
inerte di cicale, / e rombi delle cupe arnie, e ventate / fresche di
d'organo della regione alpina; cascate cupe, nere d'acqua e bianche di
liane medu- sine, le cascate delle cupe edere e i pitoni attorcigliati degli immani
mirabile camina, / però che tra le cupe acque profonde / l'assorbe la voragine
, borgo di malavita, luride e cupe, ricche di doppie e triple uscite
còlati, indegno, / nelle più cupe e cieche / viscere della terra.
sembra raccogliere tutta l'ombra e curvare le cupe foghe canore come una messe di canti
còlati, indegno, / nelle più cupe e cieche / viscere della terra. algarotti
a torno le moli / che levò cupe il braccio clipeato de gli avi. d'
soderini, i-367: nei piani e nelle cupe valli s'hanno a piantare tali sorte
di luogo in luogo da alcune fosse cupe, ha bisogno di ponticelli, che per
, borgo di malavita, luride e cupe, ricche di doppie e triple uscite.
, che serpeggiavano fin d'allora cupe e corrosive sotto la vernice crepolante della
: per il monte erano stese / porpore cupe a margini di croco. d'annunzio
a cui s'annotti in valli orride e cupe, / mentre monti di neve il
dissolto, si adombrava talora delle sue cupe nuvole; che vaporavano rotonde e bianche
., 13-1: imagini chi bene intender cupe / quel ch'i'or vidi
còlati, indegno, / nelle più cupe e cieche / viscere della terra; /
qualcuno di quei violenti doveva, nelle cupe tenebre della coscienza, provare qualche sentimento
partorisca ardori. carducci, 63: qui cupe tazze vuotansi / secondo il patrio rito
prati, i-82: su quelle strade cupe e dirotte, / sotto il cadente ciel
tempo dissolto, si adombrava talora delle sue cupe nuvole; che vaporavano rotonde e bianche
per il monte erano stese / porpore cupe a margini di croco. d'annunzio
raccogliere tutta l'ombra e curvare le cupe foglie canore come una messe di canti
effluvio degli embrici, le viole / cupe sulle tue case, il capino /
dalle fiammanti mura / di paradiso fluttuavan cupe / le tetre acque del cao,
ruvido, / fiorirà l'onda di più cupe striscie. i ora resta così,
amore nostro dirama / intorno a sé le cupe ombrie del manzaniere. de marchi,
che è riuscito a vincere le cupe passioni che lo angustiavano. chiabrera
. pindemonte, iii-542: o cupe valli, o monti ermi e sil
/ eringi delle praterie, / voi cupe salmodie di gufi, / potenze oscure delle
piani della casa, egualmente carichi di cupe minacce, egualmente espansivi di un acre
, / o romor d'acque serrate e cupe / sotto la falda di qualche rupe
fra due valli mi fermo ombrose e cupe: / ove si sporge fuor diserta rupe
vicini al giorno dei morti; e sono cupe le fette rovesciate della terra rotta,
dalle fiammanti mura / di paradiso fluttuavan cupe / le tetre acque del cao,
, i-498: in fondo all'acque cupe di tristizia / si muovono talor vaghe
dorati dal tramonto, che fanno capolino fra cupe boscaglie... in qualche pittura
dalle fiammanti mura / di paradiso fluttuavan cupe / le tetre acque del cao,
a tratti, andava incontro alle strisciate cupe e buie degli olmi e delle querci
irritate, ansiose, frenetiche; o cupe e svogliate, girandoloni. pratolini, 1-186
e fresca serenità lunare e gettava ombre cupe su la strada umida. -grigio
sono i frassini leggeri, le querci cupe, i gelsimoro raggianti al sole.
: / di lontane plaghe sembrano / cupe e fredde onde di vento. de
irritate,...; o cupe e svogliate, girandoloni. = v
, / hanno minutamente partorito / nelle cupe nascose caverozzole. -lieto, giocondo
chiamano 'coperte, segrete'e talvolta 'cupe ', e dalla plebe 'soppiattoni '
., 13-1: imagini chi bene intender cupe / quel ch'i'vidi or.
., 13-2: imagini chi bene intender cupe / quel ch'i'vidi or -e
! graf, 17: per tre cupe navate / di bieco stil s'incaverna la
accorse che proprio dal fondo di quelle acque cupe saliva, s'increspava, si espandeva
entro gli oscuri abissi / delle più cupe e più profonde trame. alfieri, 8-168
intimidativo), che a me le faccie cupe non vanno a sangue.
che si spalancavano a piè del sasso eran cupe, né vi si vedea fondo per
magrezza, intrampolavano graziosamente in immense sottane cupe e volanti, più lunghe di loro.
e penetrare come da serpenti, dalle parole cupe e invereconde di due voci diverse.
, amici, in tutte / le più cupe latebre e più riposte / di quest'
acque stillanti dalle nevi. in quelle cupe latebre i pesci si moltiplicano stranamente.
bige spatole dei fichidindia, le chiazze cupe dei lentischi, i ciuffi azzurrastri dei ginepri
sfumando a torno le moli / che levò cupe il braccio clipeato de gli avi.
si chiamano coperte, segrete e tal volta cupe, e dalla plebe soppiattoni o golponi
un tardo fiume / che tragga fra cupe rive / senza né rombo né lume /
nostro dirama / intorno a sé le cupe ombrìe del manzaniere. = dallo
baldini, 1-47: le vie si fanno cupe anzi ora, con tutta quella marea
passo il monte / tremando per le cupe mine: / voi tergevate dal sudor
le parti illuminate e rendono anche più cupe le parti coverte già d'ombra.
sfumando a torno le moli / che levò cupe il braccio clipeato de gli avi.
ower ne'faggi, / intorno a cupe grotte montaneggia. = denom.
diverranno più rigide e dure, più cupe e fitte, ma ben presto cominceranno
. — che suscita pensieri o fantasie cupe, funebri. e. cecchi,
che proprio dal fondo di quelle acque cupe saliva, s'increspava, si espandeva,
3. per simil. emettere cupe grida, proferire suoni o parole indistinte
antri cavi, / in curve e cupe valli urta. cattaneo, iv-3-508: io
; tu non sei il profeta delle cupe secessioni sociali. -che ha i
nero o molto scuro; assumere tonalità cupe, scurirsi (un colore, una superficie
: chi pensa a te, quando cupe / manda il negarit dalla rupe / le
ancor dall'erma rupe / signoreggi le cupe / forre e i cadenti clivi? /
1-iii-21: le melodie più tristi e più cupe piansero, ulularono, si lamentarono sommessamente
. marino, vii-519: qui fra cupe e solitarie grotte / suol ricovro tranquillo aver
luce. pindemonte, ii-428: o cupe valli, o monti ermi e silvestri
terrazza si dominava una cavalcata di colline cupe di verdi densi, con rari occhi
che è di colore o ha tonalità cupe, scure, brune. viani
in pittura per ottenere tonalità scure, cupe, brune. vasari, i-169:
in pittura per ottenere tonalità scure, cupe, brune. -anche: miscela di
dio. monti, x-3-242: dalle cupe del nulla ombre ritrose / l'onnipossente
, i-4-34: portavano sulla fronte le cupe stimmati di una eroica disperazione; alcuni
grave, alle so norità cupe (una melodia). d'
); che ha tonalità scure, cupe (un colore); iscurito.
il carattere di ciò che ha tonalità cupe). -in partic.: in un
mio orecchio, / viziato da quelle cupe risonanze, era ovattato di silenzio.
oziosi e i solfi giù / dentro le cupe cavernosità / della montagna sicula.
di mostri scolpito nelle lunghe logge cupe, nei tabernacoli nelle nicchie nei
, 1247: cuor palpitante d'ombre cupe e raggi, / qual nuvolaglia a sera
diaspro sanguigno; ad esse facevano contrasto cupe penombre violacee. -particolare tipo
delle montagne, per giù valli più cupe, tutto col piè, con gli
vergine maria. tenca, 1-110: le cupe e solenni cerimonie del chiostro, le
ancor dall'erma rupe / signoreggi le cupe / forre e i cadenti clivi? /
: le melodie più tristi e più cupe piansero, ulularono, si lamentarono sommessamente
1-iii-21: le melodie più tristi e più cupe piansero, ulularono, si lamentarono sommessamente
render ricche / fin le valli più cupe, avea lasciato / l'orientale albergo,
quella penetrazione che, nelle pieghe più cupe entrando degli umani voleri, deprimeva il
infossati, le palpebre gonfie, molto cupe, ombrate d'un pigmento azzurrognolo.
dèmoni di mostri scolpito nelle lunghe logge cupe, nei tabernacoli nelle nicchie nei pilastri
/ pie pispiglia, agili scrolla, / cupe regge, immense scaglia, / lodi
., 13-4: imagini chi bene intender cupe / quel ch'i'or vidi -e
/ nel grembo della terra, orride, cupe, / securo asii della tenaria notte
parole per natura e usanza doppie e cupe quando s'apriva, ora, che a
di un organetto, in certe strade cupe e popolose, vi fa pensare confusamente
per il monte erano stese / porpore cupe a margini di croco. d'annunzio,
dia soste; / fosse celate faciali cupe de gran raione; / poy ti
, 1-358: 'pozzuoli': caldaie cilindriche, cupe, a fondo ovale, murate in
delle arpe al fremito sonoro / là fra cupe spelonche e i boschi arcani / la
: di quanti fuor delle profonde e cupe / cave tragge metalli opera industre, /
sentii sgorgare le mie canzoni, pure e cupe. serra, iii-25: per gli
quercia. carducci, iii-23- 102: cupe regine in mantelli purpurei raggianti di soli d'
13-4: imagini, chi bene intender cupe / quel ch'i'or vidi -e ritegna
un po'pesantemente fra cortine spesse e cupe e diffonde un senso di raccoglimento,
degli impasti, il gioco delle ombre cupe e delle luci sbiancate radenti i corpi e
l'oscurità di qualche grotta ove tra quelle cupe malinconie si rendeva più felice la sua
, ii-209: quell'ombra cagionata dalle cupe rama degli alberi che intercettano i dolci raggi
, smaltoide o vitrea, di tinte cupe talvolta quasi nere ed a frattura concoide.
eccitare. tozzi, vt-515: tristezze cupe e disperate... gli ribollivano
render ricche / fin le valli più cupe, avea lasciato / l'orientale albergo,
antri cavi, / in curve e cupe valli urta, e reflessa / rende il
. racchiuse in se stesse, nelle più cupe latebre fra le arene e le schegge
e tigre, si rincentrasse nelle piu cupe bolge dell'infemo, nelle fauci
. non si rintanando nelle grotte più cupe, ma usando con gli uomini,
, amici, in tutte / le più cupe latebre e più riposte / di quest'
/ cupe. gozzano, ii-227: due lumi sopra
nette come per vetro le tinte chiare e cupe, giovanette e più coniugale di
confondersi, immobile, fra le acque cupe, come una farfalla o un serpente
nei crepacci, s'acquatta nelle rosure più cupe come un pigro fumo.
rupe / imperitura, con segrete e cupe / ambagi il vecchio tempo s'incaverna.
, 13-3: imagini, chi bene intender cupe / quel chi''or vidi, e
molto non andò che nelle... cupe stilature [della pioggia] apparvero i
e rosa strillanti, tra le bocche cupe dei portici, sul pallore delle strade
e assassini. moretti, 57: cupe valli senza fondo, / paludi tremule,
, 1-ii-160: a me le faccie cupe non vanno a sangue. -andare
vulcani furiosi, e sopra / le cupe dell'oceano acque e dei laghi / riverberarsi
che è di colore rosso con tonalità cupe (anche con riferimento al colore stesso)
bianchi a tinte gradatamente più vive e più cupe. 3. per estens. pallido
degli impasti, il gioco delle ombre cupe e delle luci sbiancate radenti i corpi e
apre e fracassa. -emettere grida cupe, voci profonde. a. paoletti
. pratesi, 5-390: fetide e cupe stanze, schiarate appena da una gotica
scintillamento delle stelle che nelle notti più cupe e più profonde sembrano vibrar sovente raggi
scosse il giogo del turco per sottentrare alle cupe arti del moscovita e agitarsi inquieta fra
fulve come leonesse, a specchio delle acque cupe. marinetti, 195: bisogna.
, essi [gli abiti invernali] meditano cupe cose, mangiandosi la naftalina, di
di lutto); che ha tonalità cupe, tendenti al nero o al bruno (
rucellai, 2-3-3-168: nelle viscere più cupe del vesulo, del monte iura e del-
il demonio, che, nelle sue cupe allucinazioni, vedeva tra quelle mura,
secrete, che serpeggiavano fin d'allora cupe e corrosive sotto la vernice crepolante della
, 13-5: imagini, chi bene intender cupe / quel ch'i'or vidi -e
secrete, cne serpeggiavano fin d'allora cupe e corrosive sotto la vernice crepolante della
. d'annunzio, vi-435: le viminaie cupe, entro cui sfangano i bovi grigi
e ancor dall'erma rupe / signoreggi le cupe / forre e i cadenti clivi?
pirandello, 8-810: là quelle masse cupe d'alberi che si stagliano nell'aria
1-iii-21: le melodie più tristi e più cupe piansero, ulularono, si lamentarono sommessamente
si chiamano coperte, segrete e tal volta cupe, e dalla plebe soppiattoni o golponi
e trasparenti, visti di tra le cupe ottave boeme dell'alta maturità, i
le parti illuminate e rendono anche più cupe le parti coverte già d'ombra.
alla pescara sparpagliando faville su le zone cupe presso alle rive. -per estens
1-84: le muraglie stavano sopra di lui cupe ed arcigne, la sentinella alla porta
d'organo, allor che fa le cupe / volte e i pilastri d'intagliata rupe
faldella, i-4-34: portavano sulla fronte le cupe stimmati di una eroica disperazione. serao
molto non andò che nelle... cupe striature [della montale, 2-18:
sopra le parti illuminate o rendono anche più cupe le parti coverte già d \ >mbra
, le stalle e le case erano cupe. -soprattutto, specialmente.
talun, talun per false / religiose cupe idee tremende / esci di senno. d'
nel grembo della terra, orride, cupe, / securo asii della tenaria notte.
trafitto che cadde fragoroso, / e cupe gli tonar tarmi sul petto. =
oggetto); che ha tonalità scure, cupe (un colore). boiardo,
passo il monte / tremando per le cupe mine: / voi tergevate dal sudor
di toni, di atmosfere lugubri, cupe, malinconiche in un'opera; carattere
titanico cranio che guardasse il mare con cupe occhiaie. papini, iii-492: il vero
le vie di ora in ora tuonavano cupe de'passi di compagnie tedesche. arici
o al bruno; che ha tonalità cupe, scure (un colore). -anche
tinta alquanto giallastra, e cosparso di macchie cupe o nerastre, a somiglianza delle piume
rugby, continuo cambiamento a voci umane cupe e ripetitive. giuseppe di santa maria,
radunano misteriosamente, / di notte, cupe, in un traghetto solitario. montale,
un vecchio servitore, scorgiamo allinearsi sempre più cupe le nostre dinastie. 2
: i trovieri cantavano avanti lei le cupe lasse della canzone di gesta, cantavano di
di cielo tra case tufacee antichissime: cupe di mistero, senza memoria del tempo
egli viene talvolta a rompere le mie cupe meditazioni. la luce di quest'angelo
e dissecca come quell'ombra cagionata dalla cupe rama degli alberi, che intercettano i
/ che un ululo facea dogliose e cupe, / e che pareva che abbaiasse al
alla pescara spamagliando faville su le zone cupe presso alle rive. ungaretti, xi-173:
2. sm. colore verde con sfumature cupe, scure. petrarca [crusca]
sm. colore verde con tonalità o sfumature cupe, nerastre. mattioli [dioscori
ha colore verde con tonalità o sfumature cupe, nerastre. di una persona
agg. che ama le atmosfere notturne, cupe, gotiche, misteriose. papini
d'annunzio, vi-435: le viminaie cupe, entro cui sfangano i
parte tonavano i marziali cannoni, dalle cupe viscere vomitando tempesta di grossissime palle con
che proprio dal fondo di quelle acque cupe saliva, s'increspava, si espandeva
magrezza, intrappolavano graziosamente in immense sottane cupe e volanti, più lunghe di loro
egli viene talvolta a rompere le mie cupe meditazioni. la luce di quest'angelo
corsero per la penisola le vociaccie più cupe, le panzane più madornali, le negazioni
colore rosso, sotto striscie di nubi cupe, annunciava una giornata di tempo volubile
parte tonavano i marziali cannoni, dalle cupe viscere vomitando tempesta di grossissime palle con
soddisfacimento e distruzione. le visioni sfrenate cupe e patologiche del marchese de sade..
: correndo attraversava zone d'ombra un po'cupe, coperte di vegetazione nerastra e umida