un'edera più nera che verde, la cupa edera del colore dell'elce, ricopre
e quando d'improvviso la grande abetaia cupa e cheta ci si apre alla vista oltre
ora, in mezzo all'accensione eguale e cupa, a tratti passavano solchi di meteore
mancanza a cui segue per necessità certa cupa tristezza e tepidezza noiosa, che rende
era affilato; le labbra avevano una cupa tinta cerulea. idem, iv-2-1253:
in sommo verdolina, e sotto scolorava in cupa ombra opaca. lento fra due acque
corpo di orbino] su quell'ombra cupa alla luce della sommità. -figur
la sua voce... era cupa e bassa, quasi piatta; talvolta,
prima giovinezza erano state aduggiate dall'ombra cupa di tante aventure in quella vecchia e
albedine delle feccie intestinali, e nella cupa giallezza della urina. d'annunzio, ii-796
letto, vidi sul guanciale la macchia cupa dei capelli. panzini, ii-593: questi
/ con sfavillanti ardori / la voragine cupa avvampa e fuma, / da l'altro
tombari, 1-235: nella notte cupa quel suono pareva l'allarme di un
alpestri un alto giro / sovra una cupa fonte, ove rimiro / eurilla mia
madre. pirandello, 5-49: un'ambascia cupa, un'oscura costernazione, un'impressione
l'estuario s'ammantava d'una magnificenza cupa e guerriera come se una miriade di
delinque * non è uno a cui ella cupa e fuia, s'ammoglia? esso
il carro di ferro impantanato nella via cupa. panzini, ii-205: poi il treno
al fondo come una pietra in un'acqua cupa. beltramelli, ii-681: [egli
/ in durissimo tronco e in fronda cupa / la dolce carne tua or s'è
, i-36: la magra zitella, cupa e arcigna, chinò la testa in silenzio
/ con sfavillanti ardori / la voragine cupa avvampa e fuma, / da l'altro
una rondine grida disperatamente sopra un'armonia cupa di cannone e di campana. alvaro
marotta, 5-31: un triangolerò di cupa barba gli ridusse notevolmente l'asimmetria delle
tue mani / l'arancia aurata nella cupa fronda? / come ci dissetammo!
/ con sfavillanti ardori / la voragine cupa avvampa e fuma, / da l'
appena; e la verdura era lucida e cupa. saba, 161: dei vigneti
cani da gregge e uccelli d'aria cupa. pavese, 3-51: compagno uomo
bagasce! d'annunzio, ii-236: cupa finestra ove in attesa / di preda
a castro- giovanni, calascibetta sicura, cupa, sul monte che par tutto basalti
, di silenzio, d'ombra verde cupa e di umidità, specie in certe ore
alloro e di mortella nella cui ombra cupa s'intravedeva una tavola di pietra con
strada diritta e biancheggiante per la pianura cupa in quella notte stellata. valeri, 1-35
. cassola, 2-127: la macchia cupa dei lecci lo rallegrava quanto il bianco
, i-247: di cerberi e bilingui cupa brama / schernisci or saggio. pallavicino
miglia! stuparich, 5-438: un'attesa cupa è nell'aria. non osiamo neppure
s'accorse -tant'era assorto nella cupa sua idèa e in una cesta di
, / e la torre del borgo cupa coi suoi tonfi, / e le nebbie
provai in uno di quei cortiletti di verdura cupa della certosa di pavia, chiusi fra
più ormai dove nascondere / la mia cupa tristezza. / subito la finestra ne fa
. recitare distrattamente con voce bassa e cupa; biascicare. giusti, 2-239:
/ con sfavillanti ardori / la voragine cupa avvampa e fuma, / da l'
tempo aspetti di accesa comicità e di cupa tristezza; ragione per cui questo libro forma
mancanza di luce, oscurità, ombra cupa. -in particolare: l'oscurità notturna (
del molo l'acqua, riottosa, cupa e soverchiante, circonda minacciosamente il nostro
, del calambucco...? cupa, una testa di donna pensosa s'inclina
lista di sabbione, contro una macchia cupa forse di ginepri forse di lentischi. la
/ e l'acqua ch'era assai cupa e distante, / feron più tardi uscir
tommaseo, i-456: la notte calava cupa, e maria si sentiva finire.
arno / dov'è dell'acqua più cupa la fonte. boccaccio, dee.,
amo / dov'è dell'acqua più cupa la fonte. boccaccio, dee.,
giunchi / o sotto le tende di cupa / cànape simili a quelle / che vidi
vita, repente / si cangerà nella cupa storia che non si racconta! moravia,
una lista di sabbione, contro una macchia cupa forse di ginepri forse di lentischi.
d'oro, i...! cupa carena grave d'un incarco / imperiale,
che si faceva poi ansia, brama cupa. = voce dotta, lat.
/ e l'acqua ch'era assai cupa e distante, / feron più tardi uscir
catastrofe del '49, complicato di altra cupa leggenda di regali rivalità, di camarille
altro, acciò la vela resti tonda e cupa. galileo, 3-1-487: attacchisi un
altro, acciò la vela resti tonda e cupa; questa cavalcatura si chiama pescie.
figur. pallido, smunto, dall'espressione cupa (un volto umano).
tratto caduto dal cielo alto / nella cupa voragine del centro / u'mai non
politico americano? valeri, 1-37: cupa muta notturna via. / tu, solinga
la mascherava con i'apparenze d'una più cupa ferocia. imbriani, 2-48: tutti
. cassola, 2-127: la macchia cupa dei lecci lo rallegrava quanto il bianco
di san rossore / fan di sé cupa chiostra. pirandello, 5-100: la chiostra
di san rossore / fan di sé cupa chiostra. -chiudere una lettera, un
: apparve poi la portiera, emerse, cupa e cicciosa, dall'ombra del corridoio
realtà inferiore, terribile, in preda alla cupa ira dell'heracles tra gli spettri dei
un braccio e mezo in circa, e cupa altretanto, e empiesi fino al colmo
cominciava un altro, con un'aria cupa e maliziosa; quando sentono avvicinarsi un cavallo
, / e la torre del borgo cupa coi suoi tonfi, / e le nebbie
1-115: ecco, laggiù dalla cupa bruma / che cielo e acqua in un'
: quella casa non era altro che una cupa decrepita stamberga, che guastava l'armonia
lombardia,... complicato di altra cupa leg genda di regali rivalità,
passar più lenti, ov'è più cupa tonda. parini, xviii-29: solenne
sospetto, si consuma solo in una cupa misantropia. 12. locuz. -consumarsi
tuo maniero, / galoppa su la cupa eco del ponte, / corri pel mondo
solitari o agitati nei contrasti di quella cupa lor società, nutriron forti gli affetti
/ in durissimo tronco e in fronda cupa / la dolce carne tua or s'è
mese; al ceppo due dozzine fra cupa te e cavallucci; a pasqua due serque
in quelli del vecchio ardeva un'ira cupa. pavese, 6-238: era inutile finire
, deriv. dal lat. cupa 4 tino, botte '; cfr.
, deriv. dal lat. cupa 4 tino, botte '.
cappa, forma popolare del classico cupa 'tino, botte, barile ':
) * tino, botte '(da cupa); spagn. copa (
'tino, botte'(da cupa). cfr. l'antica glossa:
mascherava con l'apparenze d'una più cupa ferocia. tommaseo, i- 238:
brillantine, il suo portamento, la cupa vanagloria che gli corazzava il torace.
cornea. pirandello, 5-538: nella cupa quiete del mattino cinereo quel profondo cortile
che si faceva poi ansia, brama cupa. de pisis, 151: le corolle
sospetto, si consuma solo in una cupa misantropia. gozzano, 105:
valeri, 1-115: ecco, laggiù dalla cupa bruma / che cielo e acqua in
. dal lat. cùpdrius, da cupa * botte *. covigliare, intr
. cuvei, deriv. dal lat. cupa 'botte, tinello'(cfr.
salomoni, i-276: ne la sua cupa chiostra / con crespo volto il mar
di giunchi / o sotto le tende di cupa / cànape simili a quelle / che
, v-3-281: la cella era divenuta cupa come una cripta, ma il salmo della
-figur. valeri, 1-37: cupa muta notturna via. / tu, solinga
, intorno alle nari, trasfigurandola in una cupa maschera tragica. sbarbaro, 1-224:
voce toscana, deriv. dal lat. cupa 'botte, tino '(
= deriv. dal lat. cupa 1 botte ', per analogia con
in amo / dov'è dell'acqua più cupa la fonte. biringuccio, 1-63:
un braccio e mezzo in circa, e cupa altrotanto. aretino, iii-245: or
tratto caduto dal cielo alto / nella cupa voragine del centro / u'mai non
è una sola vasca alta, stretta e cupa, d'una luce lunare. le
brividi e sussulti, come in un'acqua cupa e rin chiusa che impercettibilmente s'abbassi
passo pesante / o stanco tornava nella cupa spelonca. pavese, 55:
verace, / ché 'n parte troppo cupa e troppo interna / il pensier de'
la limosina al popolo, porgendo la mano cupa innanzi, come fanno i poveri.
, / e la torre del borgo cupa coi suoi tonfi, / e le nebbie
spine. cassola, 2-127: la macchia cupa dei lecci lo rallegrava quanto il bianco
1-115: ecco, laggiù dalla cupa bruma / che cielo e acqua in un'
più folta, più alta, e più cupa di colore di quello che non è
giunchi / o sotto le tende di cupa / cànape simili a quelle / che vidi
. baldini, i-29: alle spalle la cupa furia dei nostri cannoni che attaccano un
/ per la tua fame sanza fine cupa! tasso, 16-31: qual uom,
attraverso le sue lacrime vedi brillare la cupa fiamma dell'odio. carducci, i-470
sospetto, si consuma solo in una cupa misantropia, non avendo nemmeno il gusto
in quelli del vecchio ardeva un'ira cupa, e sotto quest'ira un dolore
la quarantina / spaventosa, l'età cupa dei vinti. bocchelli, i-135:
barone cadde in una collera sempre più cupa a mano a mano che le stanze del
ii-658: è di pochi giorni addietro la cupa definizione che ha data di se stesso
, parte de'quali pieni di politica cupa, timida e sospettosa, parte barbari
atreo. manzoni, 85: questa cupa arte lor, questi intricati / avvolgimenti di
solitari o agitati nei contrasti di quella cupa lor società, nutriron forti gli affetti
6-324: la lingua spagnuola ha una cupa eloquenza, un sotterraneo rimbombo, quando
colla catastrofe del '49, complicato di altra cupa leggenda di regali rivalità, di camarille
nostra vita, repente / si cangerà nella cupa storia che non si racconta!
= deriv. dal lat. cupa * tino, botte ', dal gr
lat. tardo cùpola, dimin. di cupa 'botte, tina '.
. tommaseo, i-456: la notte calava cupa, e maria si sentiva finire
fra queste la più ardente e più cupa, la più sinistra e sacra, l'
io li guardai dappresso: / questa cupa arte lor, questi intricati / avvolgimenti
tommaseo, i-456: la notte calava cupa, e maria si sentiva finire. chiese
eccita da prima nell'acqua cheta e cupa un debole moto formicolante, che a poco
). che si oc cupa con diligenza e assiduità di un'attività
disdegno, getterei ai piedi di quella cupa deità [il gioco].
la quarantina / spaventosa, l'età cupa dei vinti, / poi la vecchiezza,
cani da gregge e uccelli d'aria cupa / e cavalli, misteriosi animali / che
, e, dalla parte di tramontana, cupa ruggine, ombre. 4.
/ per la tua fame senza fine cupa! / o del, nel cui girar
il parte e ne 'l discosta / la cupa giosafà che in mezzo è posta.
: vi si farà davanti una profondità sì cupa ed un'ampiezza sì vasta di paese
sassi alpestri un alto giro / sovra una cupa fonte, ove rimiro / eurilla mia
ii-336: vergine madre, / vestita di cupa doglianza, / solcata di lacrime il
soffriva d'insonnia, lo tormentava una cupa e nefasta voluttà di sentirsi vecchio e
tommaseo, i-456: la notte calava cupa, e maria si sentiva finire. chiese
, diventava di giorno in giorno più cupa e di più fosche maniere. jovine,
una donna che è morta in una selva cupa, accanto ad una ancella molto fedele
cadere / grave il silenzio per la cupa luce. calvino, 9: mio zio
della loro fantasia, è la loro cupa, disperata, nera epopea.
/ il mio pensier sognò; / cupa una febbre invadermi / l'anima or
sé stessa, rimane come una scoria cupa ed esausta. -figur. tasso
di sulla scalea di palazzo davanti la cupa attesa della folla, ordina a'dragoni
la sua gelosia assume una tinta così cupa, ed egli così poco si esterna,
al di là della campagna non ancora cupa del tutto, i primi colli risaltavano
allegrezza. botta, 4-126: nella sua cupa mente senza posa andava intorno ai mezzi
bianco, lasciatasi alla sua dritta la grotta cupa dei sordi, 11 sentiero infine rifiata
feroce / ode da lungi, entro la cupa selva, / al fier ruggito,
foscolo, xv-232: l'indole cupa e risentita dell'uomo è irrigidita nell'
tinnite a festa / da così strana e cupa lontananza, / che là si trova
tuoni al fiero strepito / l'orrida cupa valle ornai rimbomba; / ogni avello
. cassola, 2-127: la macchia cupa dei lecci lo rallegrava quanto il bianco
sua figurina gialla e nera, fina e cupa. borgese, 1-146: « ecco
io li guardai dappresso: / questa cupa arte lor, questi intricati / avvolgimenti /
tommaseo, i-456: la notte calava cupa, e maria si sentiva finire. chiese
occupando l'animo, lo distolgano da quella cupa malinconia e dalle fissazioni, che io
corpo, che ora gli dava una noia cupa e amara. negri, 2-14:
acheronte fluia. carducci, 626: cupa s'ode lontano lontano / l'onda sacra
si die'a stemperare col grattatoio la cupa tabe foiosa, piena,...
gambini, 4-11: si udì, cupa, tutta l'onda che si frangeva,
330: con sfavillanti ardori / la voragine cupa avvampa e fuma. /..
alpestri un alto giro / sovra una cupa fonte, ove rimiro / eurilla mia
.. si consuma solo in una cupa misantropia, non avendo nemmeno il gusto di
dal tuo maniero, / galoppa su la cupa eco del ponte, / corri pel
diversi affetti, malinconica, soave, cupa, fremente, passionata sempre. verga,
dai tegoli, in trine / leggère di cupa fumigine, / la fame degli uomini
orribile frenesia di tanti giorni, è tremendamente cupa. bontempelli, 7-234: era passato
ogni notte, ogni dì si manifesta / cupa sfinge la morte; e per le
, si ferma a sentir: / cupa s'ode lontano lontano / l'onda sacra
. fu una valle nella giudea, cupa e chiusa, dove un tempo si
amo / dov'è dell'acqua più cupa la fonte. boccaccio, dee.,
in amo / dov'è dell'acqua più cupa la fonte. s. giovanni crisostomo
... mi getta nella più cupa disperazione. brancoli, 3-204: la
con disdegno, getterei ai piedi di quella cupa deità [la divinità del gioco]
il sanguigno strazio, / della sua cupa fame anco non sazio. marino, i-193
alpestri un alto giro / sovra una cupa fonte. muratori, 5-i-321: limpido fiumicello
2. oscurità, buio; ombra cupa; rivestimento scuro. bracciolini,
, 3-xxvi: il gramatico s'co- cupa intorno allo studio del parlare. tebaldeo,
marmocchi colla pelle rossiccia e la guardatura già cupa. = deriv. da grande
si die'a stemperare col grattatoio la cupa tabe foiosa, piena, a quanto
: cantando vanìo / come per acqua cupa cosa grave. cicerone volgar., 1-232
fisionomia. pirandello, 7-122: una cupa decrepita stamberga... guastava l'
, profezia di sventura o tetraggine, cupa tristezza, ecc. carducci, ii-18-247
disus. chi si oc cupa d'idrometria; ingegnere idraulico.
, fosco; illuminare di una luce cupa e fredda, fra il grigio e
fosco; illuminato da una luce cupa e fredda, fra il grigio e
occhi parevano occupati da un'ombra più cupa, vagamente illuminati sotto la palpebra superiore
2. figur. assumere un'espressione cupa, corrucciata (il volto);
il giorno più fulgido contrapposto alla notte più cupa. immagazzinatóre, agg. e
profonda. marradi, 33: perché una cupa, inesorata, immane / malinconia sul
immondo / fosso, che mena per via cupa ed orba / del gran cucù al
volta lo fissavano, con una espressione cupa di odio. g. bassani,
forze, scorse su quella un'inquietudine così cupa, un'impazienza così minaccevole, che
pronunziava quel 'cleen * con voce cupa, d'impero, aggrottando le ciglia
custodito / da terribili sguardi, / cupa carena grave d'un incarco / imperiale,
inferiore, terribile, in preda alla cupa ira dell'heracles tra gli spettri dei
inconfondibile: un poco tonante, e cupa, musicale nelle inflessioni tosco-romagnole. g
con qualche spasso / da quella tanto cupa gravità / con ch'io movea l'incoturnito
. marradi, 33: perché una cupa, inesorata, immane / malinconia sul
nel chiarirli. -conferire un'espressione cupa, tetra (o anche minacciosa,
2. figur. assumere un'espressione cupa, rabbuiarsi. capuana, 6-6:
fatto il bagno, sotto un'ombra / cupa di faggi sganghera sbadigli / a canto
cercato / l'ho per te, cupa brama. bernari, 7-215: che differenza
aere s'ingrossa, / la notte è cupa, qui non avvi un cielo,
la notte agli occhi umani / innumerevolmente cupa? = comp. di innumerevole
italia e poi, rientrando a questa cupa lor patria, ritornano ad inorsire.
. scorse su quella un'inquietudine così cupa, un'impazienza così minaccevole, che,
le stelle... dalla cupa profondità della notte interlunare. =
/ e non dell'oro per la cupa fame / vivo morirmi e intisichire in
ii-375: d'intonazione calda, piuttosto cupa, di ricco impasto e di forte ed
così... e l'aria cupa e scontrosa di chi sta sempre intozzata su
taceste. landolfi, 2-44: la cupa corte serviva di ricetto ai cani randagi e
suona tintinnio / dentro gli orecchi, cupa notte addensa / il guardo mio.
indebolire. pecchi, 14-31: una cupa maligna pigrizia mi tiene avvinto alle coperte
inverno, / e la torre del borgo cupa coi suoi tonfi, / e le
ornamenti » e la voce investiva, cupa, riverberata dal pavimento. pavese,
ed accigliato spazia / entro tuonante e cupa / carca di piaghe nube, / mentre
uno lago in modo di una fossa cupa, e miservi questi dieci leoni.
g. gozzi, i-8-206: dante neltinfemal cupa lacuna / desia parlar a qualche alma
a dissipare / quella nebbia che la cupa / mente languida m'occupa. leopardi,
, 3-138: ecco, laggiù dalla cupa bruma / che cielo e acqua in un'
al maestrale del pomeriggio, movendo la fronda cupa su le nove braccia nodose e rugose
boraccinose avviluppan- tisi in laberinti sotto tombrellatura cupa delle piante alte. 2. foglie
, 39-iii-179: figuratevi... una cupa ed assai scura spelonca, se non
di chiudersi verso gli altri popoli in una cupa libidine di razza. bocchelli, 13-511
., del braccio). flaccida e cupa pazienza, con la quale tali individui
verso il quale scivolavo, dentro alla cupa liscezza del tubo. soldati, 2-25:
iv-1-130: la sua estrema pallidezza, cupa come un lividore, era un segno
/ e il nostro abbraccio una lotta cupa. 8. ant. avanzato
a festa / da così strana e cupa lontananza. 3. pitt. ant
lugubri lampioni, gl'incuteva ora una cupa ambascia. comisso, 12-7: nel girare
sf. letter. estrema desolazione, cupa mestizia. guglielminetti, 2-3: rade
/ per la tua fame sanza fine cupa! buti, 2-467: 'maladetta sii
. pirandello, 6-74: la macerazione cupa dell'orgoglio, la fierezza del carattere che
cesarotti, i-xx- 280: la cupa maestà de'boschi, la stessa sublime orridezza
/ per la tua fame sanza fine cupa! boccaccio, dee., 3 -conci
334: scena illuminata da una luce cupa e mancante. -che diminuisce progressivamente d'
italia e poi, rientrando a questa cupa lor patria, ritornano ad inorsire.
umano nel lazzaro (1837), cupa descrizione, riportata da un viaggio di
, 3-8: rassegnato a esercitare poesia in cupa nerezza di quotidiana manovalanza.
si fecero così brevi e buie sotto la cupa nuvolaglia, che il giorno pareva sorgesse
la mascherava con l'apparenze d'una più cupa ferocia. guglielminetti, 1-110: mi
aveva però una espressione insieme bonaria e cupa, se non anche lievemente mefistofelica,
, / qual se d'alta montagna in cupa valle / fosser precipitati, oppressi in
casata e avesselo pur cacciato nella più cupa bolgia d'inferno. stuparich, 4-149
scipione maffei] saldar la piaga ben cupa e profonda con aggiugnere alcune sue così
, scorse su quella un'inquietudine così cupa, un'impazienza così minaccevole, che,
sospetto, si consuma solo in una cupa misantropia. pirandello, 8-1148: se ne
, e il grillo la sua taciturnità cupa. = deriv. da misterioso
, vi-1-368: anch'egli, oltre alla cupa e selvaggia natura, aveva avuto l'
milizie levava la sua mole quadrata, cupa fra le stelle. montano, 192:
sepellire i passaggieri, su la notte più cupa ri posai al picciol borgo
casata, e avesselo pur cacciato nella più cupa bolgia d'inferno. —
il « fado »], macerato di cupa tristezza, forse il solo possibile arricchimento
stavo perso in quella doppia profondità, cupa eppur limpida come sono le fenditure nei
, perdeva la propria nota stridente e cupa, per assumere una tinta di selvaggia
nell'albedine delle fecce intestinali e nella cupa giallezza della urina, ma eziandio col
. atmosfera o ambiente dominato dalla presenza cupa e angosciosa della morte.
-atmosfera funerea, lugubre, cupa di un cimitero. graf 5-361
. -inscurire qualcosa conferendole una colorazione cupa, tetra. sbarbaro, 1-224:
, 39-iii-179: figuratevi... una cupa ed assai scura spelonca, se
che grida, che urla con voce cupa e terribile (una persona); roboante
, insulti, minacce) con voce cupa e terribile. berni, 9-27 (
poesia [di jacopone] quella musica cupa e brusca ch'egli predilige. baldini
(per lo più manifestato da un'espressione cupa, accigliata e scostante, da un
coppie dell'interno. 2. atmosfera cupa, tetra, deprimente, talora dovuta
! ». bandi, 1-ii-94: una cupa musoneria, che contrastava mirabilmente con la
): la sua voce era fioca, cupa, mutata come tutto il resto.
dai tegoli, in trine / leggère di cupa fumi- gine, / la fame degli
/ ove la selva è più selvaggia e cupa. pananti, i-83: se scorgo
, 19-52: varcata tutta avean la cupa fossa, / or si veggion natar
a loro, con la sua massiccia e cupa mole uscente dal piano lacustre.
inverno, / e la torre del borgo cupa coi suoi tonfi, / e le
impenetrabili. -che assume una colorazione cupa a causa della profondità, della turbolenza
, tormento; che rende l'esistenza cupa, infelice, sconsolata (un affanno,
dai tegoli, in trine / leggère ai cupa fumi- gine, / la fame degli
maestrale del pomeriggio, movendo la fronda cupa su le nove braccia nodose e rugose
la notte, dalle finestre aperte della cupa dimora, veniva frastuono di osceni canti
d'annunzio, iv-2-975: la massa cupa del lungo piano forte orizzontale
d'aprile. -figur. atmosfera cupa, triste; temperie malinconica e uggiosa
anche lui beveva, e sotto la volta cupa non vi era che il vino ignudo
, 7-58: ne la parte più cupa e più profonda / notavano pedoni e
nel tessuto, una 'chiosettina 'cupa. sperando quel drappo, la chiosa apparisce
testimon verace, / ché 'n parte troppo cupa e troppo interna / il pensier de'
e in quel mutar di colore una cupa tempesta che agitava il cuor del giovane
in un'altra atmosfera o in un'acqua cupa, in un fondo marino, simili
d'amaranto. gozzano, i-358: questa cupa sfinge /... / dal
volta in vita sua di una nuvola di cupa tristezza. deledda, ii-76: i
ogni dire. graf, 4-88: cupa etade volgea, d'alte sciagure,
avvi- luppantisi in laberinti sotto l'ombrellatura cupa delle piante alte. = deriv
vita, repente / si cangerà nella cupa storia che non si racconta!
altri che l'eco, / che cupa ne ripete e lamentosa / le querimonie dall'
cesarotti, 1-xxxii-95: appunto allor da sua cupa tristezza / scosso prometeo a consultar sen
oscure. g. gozzi, i-22-68: cupa selva, avviluppata, orrenda. parini
o rovinoso. baldi, 30: cupa e 'ngorda / vorago che, rotando,
per la bocca degli scogli, grossa, cupa, ma silenziosa. bacchelli, 2-xi-382
5. con tonalità di colore cupa; con luminosità oscurata, nascosta da
6-382: la casa dove parlano si fa cupa oscurata dal disastro economico.
giù, giù, per una profondità cupa, cercando la verità come il minatore
di buio, di oscurità, ombra cupa (con partic. riferimento alla notte
via. deledda, iv-365: provava una cupa ossessione di sacrificio. marinetti, 17
. -dedito con pervicacia e con cupa determi nazione al male o
, 635: tu procedevi indifferente e cupa / come in un vento ostile.
, quilli de la porta de la cupa, sendo debili, se dettero a la
/ passàr più lenti, ov'è più cupa l'onda. fiacchi, 56
soderini, iii-663: con una mestola cupa di legno (altri prendono una padelletta
, iv-1-130: la sua estrema pallidezza, cupa come un lividore, era un segno
ti prendea stanchezza / della pallida e cupa arte di regno? d. martelli,
di depressione, di abbattimento, di cupa malinconia. metastasio, 1-iv-38: veggo
di paragone. -figur. espressione cupa, oscura. c. fona,
la vita. poerio, 2-79: qual cupa, tediosa cura / logora l'alma
l'aveva ritratto dai passi della più cupa disperazione. -in relazione con un agg
: in fondo... la macchia cupa d'una cittadina assolutamente impensata, ed
era paura: / saxosa la spilonca e cupa e grande, / cincta di boschi
riprese subito: « tanto peggio » disse cupa. 26. locuz. -
pendìi precipitosi, ricoperti di una folta e cupa pelliccia verde. -strato superficiale
4-551: come se nella parete di fronte cupa e pelosa di vegetazione incolta si fosse
e precisò, si fece pensierosa e cupa. -con metonimia. conti
sanguinaria follia di nerone e la psicosi cupa di tiberio... resurgono ad atto
prima ora io le conobbi sovrastate da una cupa minaccia,... scoraggiate e
io stavo perso in quella doppia profondità, cupa eppur limpida come sono le fenditure nei
formidabil voce / la voragin sonar profonda e cupa. pananti, i-161: troverem qualche
del dramma si tenne conforme alla natura cupa e avviluppata del secolo xvi. carducci,
5-48: la mattina è calda e cupa. l'oceano verso oriente è un
] veste è plumbea, azzurrognola, cupa, rigida. palazzeschi, 1-600:
savinio, 334: florida di luci, cupa di terrore, l'arca del teatro
morti in amore / feconda la porpora cupa / dei nostri roseti. gozzano, i-52
vecchissimi elei, d'una verdura così cupa che quasi pareva nera, protendevano su
il parte e ne 'l discosta / la cupa giosafà ch'in mezzo è posta.
postremi sentieri di concupiscenza asia, la cupa zitella dai pochi capelli raggruppati a teghe
sangue, e dopo dieci anni di cupa malinconia cede al suo invincibil dolore e si
fronte smisurata al cielo, / s'apre cupa e profonda una caverna. bacchelli,
pericolosa gli accese il sangue d'una cupa fiamma. gozzano, ii-207: ma (
/ per la tua fame sanza fine cupa! giuliano de'medici, 65: d'
ti prendea stanchezza / della pallida e cupa arte di regno? tarchetti, 6-i-617
misurare una profondità d'una acqua molto cupa. calmeta, 26: dovunque all'età
: la sua voce era fioca, cupa, mutata come tutto il resto. l'
: la sua voce era fioca, cupa, mutata, come tutto il resto.
padre, con un'ombra dentro, cupa, visibile anche nell'aspetto, si ritirava
i sensi e le fantasie umane di cupa tristezza, le persuase alla penitenza, al
mascherava con l'apparenze d'una più cupa ferocia. tommaseo, 2-iii-44: tenero [
corre e suona sotto le selve nella sua cupa profondità. -la cavità più
io stavo perso in quella doppia profondità, cupa eppur limpida come sono le fenditure nei
, / mormorando profonda, occulta e cupa. -solcato da valli incassate (
. egli appare immerso nell'immobilità più cupa e più profonda. onufrio, 124:
pochissima barba... ha una fisionomia cupa e profonda. -ricco di interiorità
. -condizione di infelicità e di cupa angoscia. cino, iii-8-76: de
ora io le conobbi sovrastate da una cupa minaccia, colpite da un divieto tirannico
vecchissimi elei, d'una verdura così cupa che quasi pareva nera, protendevano su
capelli crespi che avevano la stessa tinta cupa, la stessa grazia selvaggia, la stessa
erba più folta, più alta e più cupa di colore di quello che non è
puntura di sincerità (che intramezzava la sua cupa e guardinga prudenza) volle aprirsene con
b vi... una cupa ed assai scura spelonca, se non quanto
la quarantina / spaventosa, l'età cupa dei vinti. silone, 9-33: benché
padre, con quell'aria rabbuffata e cupa, non potrà adattarsi a viver qua.
di mattina, ci si raccoglieva al vico cupa alla riviera di chiaia nello studio di
/ sempre immolai con trepidanza questa / cupa farfalla. sbarbaro, 1-217: far
alfieri, 1-642: io, da profonda cupa orribil valle, / lui su raggiante
la raggiera / del sol nascente sfolgora la cupa / fucina che nel molo aspro s'
in un'altra atmosfera o in un'acqua cupa. onofri, 88: come un
. lorenzi, 2-17: se vivo in cupa tomba si nasconda / lunge dai rai
forme realistiche svegliate da un sentimento di cupa melanconia. e. cecchi, 9-96:
vlaanesh hooh che si allontana nella sua cupa vegetazione, una torbida e non meno
padre, con un'ombra dentro, cupa, visibile anche nell'aspetto, si ritirava
i passaggieri, su la notte più cupa riposai al picciol borgo di poleggio.
sfortuna del viaggiatore in panne, alla cupa ricerca di qualcosa... -catene
3-304: la marchesa, in guardarla così cupa nei pensieri e quasi mezzo stolida alle
vecchissimi elei, d'una verdura così cupa che quasi pareva nera, protendevano su la
... con la mente assai cupa riconcentrato in se stesso, così si diede
. salomoni, i-276: ne la sua cupa chiostra / con crespo volto il mar
, dopo di essersi con la mente assai cupa riconcentrato in se stesso, così si
2-lofi: lasciatasi alla sua dritta la grotta cupa dei sordi, il sentiero infine rifiata
6-324: la lingua spagnuola ha una cupa eloquenza, un sotterraneo rimbombo, quando
po'con qualche spasso / da quella tanto cupa gravità, / con ch'io movea
sciagurati, -rintostò il parroco con voce cupa, -quegli sciagurati vivono insieme senza essere
il discorso diretto: pronunciare con voce cupa. viani, 10-40: -mandami a
e d'aitone, che consolano di cupa verdura la scarna montagna; e l'
: gli astanti fremettero, quella voce cupa e solenne nel silenzio rotondo si era
armoniosa come una musica, divenendo più cupa nel solco delle reni e là dove le
più risentito rovinio di sassi per la cupa gola. -intenso (un dolore
di cavalli, ha per ogni dove una cupa risonanza. quasimodo, 60: ferma
di par lare, la voce cupa, la guardatura sospettosa e torva rispecchiavano
cavalli, ha per ogni dove una cupa risonanza; finché il vento, assalendo
ornamenti » e la voce investiva, cupa, riverberata dal pavimento. 2
rogo. landolfì, i-48: notte più cupa, se solo le stelle più grosse
, / sciama e romba una cupa campana. pascoli, 1-648: rombano rombano
i sensi e le fantasie umane di cupa tristezza, le persuase alla penitenza, al
faccia a castrogiovanni, calascibetta sicura, cupa, sul monte che par tutto basalti,
con voce roca di sassi in una cupa gola. 5. schiera di
. 14. diffondere una melodia cupa e lugubre (uno strumento musicale,
estens. emissione di voce inarticolata, cupa, gutturale di una persona. pirandello
. -eseguire una musica lugubre e cupa. rebora, 3-i-12: non curando
quel che non era; riconosceva con cupa modestia di essere rustico e ignorante. calvino
sangue, e dopo dieci anni di cupa malinconia cede al suo invinci- bil dolore
avrebbe dovuto essere augurale, ma che risultò cupa, disse: « al novembre del
la mia saturnità. 2. cupa malinconia, misantropia, ipocondria testimoniata da
ma ve ne ho osservata anche della rossa cupa o cancellare i colori, stingere.
. pandolfi, i-48: notte più cupa, se solo le stelle più grosse
sbottano... di colore sulla macchia cupa nel fondo. = comp.
cesarotti, 1-xxxii-95: appunto allor da sua cupa tristezza / scosso prometeo a consultar sen
quarantotti gambini, 4-11: si udì, cupa, tutta l'onda che si frangeva
giù si spande, / silenziosa e cupa, / la selva dei castagni. montano
per ispirarmi a far bene, nella cupa stanzaccia dov'ero allora, schierai innanzi a
e precisò, si fece pensierosa e cupa. -con uso neutro.
sommo verdolina, e sotto scolorava in cupa ombra opaca. moravia, i-565: la
scompartì o sopra cuoi dorati e di cupa dovizia, vivono discretamente pitture 432
. frugoni, 4-18: la scorporata sua cupa ingordagine3. erogazione di denaro; spesa di
'bomisi'la parma di pezzani è giàpoetica: cupa, scrostata, plebea, ma come scossa
/ e l'acqua ch'era assai cupa e distante / feron più tardi uscir la
nascose / ove laselva è più selvaggia e cupa. foscolo, i-1050: lungo il fiume
ove la selva è più selvaggia e cupa. p leopardi, 128: oh!
, intorno a cui fosse accesa una cupa luce verde. 5. ant
artificiale, intorno a cui fosse accesa una cupa luce verde. 4. dare
'metà') e da un deriv. di cupa ^ recipiente'(di etimo incerto)
). rone e la psicosi cupa di tiberio, senescente in suspicione e
. v.]: 'voce sepolcrale': cupa e fonda, tra mevenuto è di
severo o preoccupato o anche un'espressione cupa, accigliata, triste (una persona
affetti, / dove e in qual cupa del tuo cor làtèbra, / tamara troverai
peccato, dondola sul mondo la forma cupa del dolore. 9. diffondersi in
dichiara la mia vo- lia tanto cupa, / che sempre brama, quanto più
, la pioggia triste, la nebbia cupa, un sospetto di vertigine nel buttar l'
fantoni, ii-87: svanì qual nebbia dalla cupa valle / alla sferza dei raggi.
tebe un tempo in su la sera / cupa una sfinge e provocava a sfida /
in una tinella assai larga e poco cupa s'infondono mille gigli sfogliati. cristoforo
il bagno, sotto un'ombra / cupa di faggi sganghera sbadigli / a canto fermo
. leoni, 538: un'inquietudine cupa e palese irrompe più o meno in
, curvo sulla seggiola, e con una cupa maraviglia negli occhi, le mani gracili
letter. che si oc cupa questioni grammaticali facendo sfoggio della propria dottrina
frammenti sconnessi d'una sienite verdastra e cupa. monelli, 3-130: gli hammerfestini
7-71: si arrestarono alcuni minuti sotto la cupa ombra d'un gigantesco simaruba, temendo
. / dalla parte del mar più cupa ed ima / un'ampia e novell'isola
ciarliera è come farsi smidollare da una cupa e sonnolenta meretrice. 4.
armoniosa come una musica, divenendo più cupa nel solco delle reni e là dove le
, in mezzo all'accensione eguale e cupa, a tratti passavano solchi di meteore
silenzio, trovavasi desto massimo in una cupa apprensione. graf, 5-19: pari a
sembreravvi uno svogliato e melenso e nella sua cupa ignoranza, come in profondo letargo,
sommo verdolina, e sotto scolorava in cupa ombra opaca. 19. parte
da quella dell'altipiano. verde, cupa, folta, sonnecchiante e ferma.
la madre gli aveva rivolto, alla cupa stazione di arrivo, in mezzo alla
: non può essere più bosco questa cupa concentrazione di verde... è troppo
alfieri, 1-642: io, da profonda cupa orribil valle, / lui su raggiante
immondo / fosso che mena per via cupa ed orba / del gran cucù al tumulo
giù si spande, / silenziosa e cupa, / la selva dei castagni.
», rispose il penitente con voce cupa e spaventevole. -che usa modi
ma ne restò la vampa nell'aria cupa, ove crebbe poco a poco la luna
2. aspetto fantomatico, caratterizzato da cupa e allucinata fissità. spettrare,
, / e la torre del borgo cupa coi suoi tonfi, / e le nebbie
dal paese di rocchetta stava spiralandosi una cupa nube di fumo, come di locomoti
comp. da spirocheta e dal gr. cupa 'sangue'. spirocheticida, sm. (
sciagurati », rintostò il parroco con voce cupa, « quegli sciagurati vivono insieme senza
fu roca come sempre, ma più cupa, ed egli vi raccolse dentro quanto sputo
passi per le campagne. 4. cupa tristezza; desolazione dell'animo. bacchelli
5. che emana un'impressione cupa e sinistra di solitudine, di orrore
, brullo, incolto; l'impressione cupa e sinistra di solitudine o di tristezza
, e, dalla parte di tramontana, cupa ruggine, ombre. 4.
sospetto e paura. 6. cupa tristezza, afflizione, disperazione. refrigerio
squarci di colore d'una vivezza quasi cupa. 9. suono, rumore
un riso agro e smodato, ora una cupa fissazione, con un rotar senza posa
vita, repente / si cangerà nella cupa storia che non si racconta! landolji,
leopardi, i-153: la barbarie, cupa ed oscura e vilmente e stranamente crudele
affricane città, / dove arde, cupa se più gioconda, / la meridionale felicità
, perdeva la propria nota stridente e cupa, per assumare una tinta di selvaggia e
in riva a una distesa d'acqua cupa e tacita. 6. non disturbato
. filettavano l'orizzonte, su la cupa taciturnità della pianura. pascoli, i-57
grillo [esprime] la sua taciturnità cupa. -mancanza di notizie.
velo. lemene, ii-346: scosse la cupa notte i folti abissi / del taciturno
landolfi, 2-22: oscurità resa più cupa da un taglio alto di luce lunare sul
di sulla scalea di palazzo davanti la cupa attesa della folla, ordina a'dragoni di
sentieri di concupiscenza, asia, la cupa zitella dai j5bchi capelli raggruppati a teghe
passioni, violento contrasto di sentimenti; cupa afflizione. guido delle colonne, 80
3. che ha un'espressione cupa, triste, maliconica. viani,
che rivela desolazione, profondo turbamento, cupa tristezza. guido da pisa, 1-87
femm. -a). letter. persona cupa, triste, malinconico o, anche
per simil. carattere, tonalità scura, cupa (con par- tic. riferimento ai
lira, e non dell'oro per la cupa fame / vivo morirmi, e intisichire
queneau], 99: sprofonda in una cupa meditazione = abbrev. da terracrepolo
l'acqua pura anfora pura, / pentola cupa cara alla massaia, / testo di
tetrézza, sf. ant. ispirazione poetica cupa, sinistra; tetraggine. dementino
tinnite a festa / da così strana e cupa lontananza, / che là si trova
assolutamente paranoici, ma tutto insieme è una cupa opera di poesia in cui non ci
colonna, 3-103: la basi et la cupa erano di egregia ana- glyphia di foglie
inverno, / e la torre del borgo cupa coi suoi tonfi, / e le
e spumose o serpeggianti o raccolte, la cupa maestà de'boschi, la stessa sublime
. -notte di tregenda: molto cupa, tempestosa in cui si verificano o
poi la quarantina / spaventosa, l'età cupa dei vinti, / poi la vecchiezza
in una vegetazione tumultuosa, gonfia, cupa, tempestata di fiori dai colori violenti
ammirare, se volete, la fede cupa e feroce de'vandeani, e il lor
ca tacita l'interno d'un'anima cupa, che non osa commettersi ad una
sentito stringere la gola da una angoscia cupa e urgere le lagrime agli occhi. borgese
ai cani urlanti, / sotto una cupa tenda / amori e sonni lunghi sui tappeti
casa di que'fratelli, isolata nell'uzza cupa del bosco, pareva un antro di
380: hanno [i torrenti] la cupa voce d'uragano / e di valanga
ferocia; che è ispirato alla più cupa barbarie. -in senso generico: distruttivo
, e cantando vanio / come per acqua cupa cosa grave. ugurgieri, 68:
verdura c. poerio, 70: la cupa verdura degli alberi istessi ci offre una
i vecchissimi elei, d'una verdura così cupa che quasi pareva nera, protendevano su
àopxri, deriv. da aelpai, cupa) 'alzo, sollevo'. vèrtebra (
e tonalità di rosso per lo più cupa e intensa, tendente al viola (per
, agg. ant. violaceo in tonalità cupa, liviil monocordo con una sola grossa
il sanguigno strazio, / de la sua cupa fame anco non sazio. viani,
navi invole / rapida sirte fonde, o cupa e 'ngorda / vorago, che,
per capezzale; il povero giovane entrò in cupa malinconia e viva apprensione di morir in
. improvvisa emissione di voce sorda e cupa. cagna, 1-31: e le
albumin [a \ e dal gr. cupa 'sangue'. albuminoìdico, agg. (
, da lipide e dal gr. cupa 'sangue'. dislocante (pari.
voce dotta, comp. dal gr. cupa -xog 'sangue'e xeqpaxf] 'testa'.
voce dotta, comp. dal gr. cupa -xog 'sangue'e xabaipecng 'distruzione'. emocròmo1
voce dotta, comp. dal gr. cupa 'sangue'e il tema di tqéqpm 'io nutro'
pasolini, 17-135: la severità, quasi cupa, anche là dove è gogoliana- mente
dalla stessa radice del lat. tardo cupa 'cuffia'. keiretsu [kejrétsu]
. xipvi] 'acqua stagnante, palude'e cupa 'sangue'. limnite,
comp. da lipasi e dal gr. cupa 'sangue'. lipgloss [lìpglos,
liti [o] e dal gr. cupa 'sangue'. litièmico, agg.
comp. da microbio e dal gr. cupa 'sangue'. microbiofobìa, sf.
attrazione erotica. /. cupa, 27: esiste un mercato dell'immagine
propr. 'coppa, tazza'. cupa, sf. dial. viottolo incassato,
trovò alla taverna del monaco vicino alla cupa di mugnano. = voce di area
che via via tende all'allegoria, cupa e selvaggia. 2. precedente
che via via tende all'allegoria, cupa e selvaggia. = comp.