goldoni, xi-310: io ti parlo col cuor sinceramente. manzoni, pr. sp
offerti / di servir sempre a lui col cuor sincero. molza, 2-56: affirmavano
coltivato fra gli sinfonial tumulto, ogni cuor v'ama! d'annunzio, v-3-305:
13-xi-1910], 478: il dramnel cuor nostro universi / d'esseri in carità d'
sospir. pascoli, 467: il cuor lo vuole, / quel pianto grande che
, 3-i-190: aperse il re, con cuor palpitante che presagiva gualche sinistro, il
cvi-324: tra me son stato assai nel cuor paciente ra, col ricovero dei vecchi
m'aita / che surga su di cuor che in grazia viva. ottimo, iii-742
uom felice. idem, 363: cuor forte / rompe cattiva sorte. moneti,
petrocchi [s. v.]: cuor forte vince cattiva sorte. 24
: l'eterno padre anch'egli diceva nel cuor suo con linguaggio non penetrato da coloro
modi maturi, porgendo gli occhi nel cuor suo e vedendolo tutto fervido, si
27-100: e'poi ridisse: « tuo cuor non sospetti; / finor t'assolvo
francesi / quelli che il pianto su dal cuor sospinse. -far esalare l'anima
se l'occhio non mira, / il cuor non sospira. idem, 359:
coi sospiri / a vicenda spieghiam nel cuor divoto / qual tenerezza il auro caso
orribili martìri, / ch'io sostegno nel cuor, madonna mia, / maravigliar farevi
rifugio de'miseri tiranneggiati, ha tolto il cuor nostro dalla quiete e postolo nelle cure
: pluto, che sotterra alberga / di cuor spietato. foscolo, sef>.,
la ragione non sotterri / e il cuor dentro non erri. s. caterina da
, 4-38: non già perché, in cuor suo, prendesse sottogamba la guerra.
. carducci, iii-4-309: 10 dal cuor de la terra / di nuovo sangue ardente
appella, è sì tenacemente impresso nel cuor di tutti che fu stimato l'ultima veste
. / ma sovratollerò e in cuor si tenne. = comp.
: perdendo me medesimo mi sta nel cuor, che sovvertita lascio / da deità deformi
1-71: se fiamma d'amor il cuor vi tocca / e crudeltà d'altrui v'
. parole che son tante spade al cuor mio. panzini, iii-835: la povera
, / han facce di leoni e cuor di scriccioli. g. gozzi, 1-90
fredda, lo spirito gonfio, il cuor lordo e la mente sviata.
quel ch'or me fa fuoco, or cuor di smalto, / qual mal spalmato
se 'l sapeste, e si alzerebbe il cuor vostro una spanna. lorenzo de'medici
sì spantose, / come sull'altalena il cuor le dondola, / mentriode le parole
luca pulci, i-1-27: il cuor si spezza, il petto mi si spara
85: dite se dentro ad altro cuor quaggiuso / quel sommo sol più di sua
suo veleno, gli occhi piangono, il cuor sospira, le carni triemano. cornoldi
due semenze d'ine- gual giubilo nel cuor loro. cattaneo, vi-1-340: la loro
s. antonino, 4-166: guardate il cuor vostro da ogni vano e inutile spargimento
, i-i77: sparve l'amica del mio cuor, perduta / l'ho senza speme
/ ch'assai mi fé sentire al cuor gravezza. / e, secondo ch'udir
... debbon fra molte spartire il cuor d'un marito, soffrire il disgusto
! io da te parto, più col cuor che col piede, perché mi commanda
, 8-55: se il postulante è di cuor volgare... egli varca la
di nomi speziosi quai sono amor puro, cuor sensibile, innocenza, virtù, beneficenza
si spegne. pascoli, 33: nel cuor dove ogni vision s'immilla, /
crudeli, 2-204: gli rode il cuor questo vorace tarlo / e se si ritrovasse
: anche la speranza dèe allignare nel cuor de'cristiani: la speranza, dico
a voi. pascoli, 33: nel cuor dove ogni vision s'immilla, /
badate a speranzarmi, / ma il cuor mi fa temere, né il cuor suol
il cuor mi fa temere, né il cuor suol ingannarmi. t. valperga di
voi fate / non temprasse al mio cuor voglia e desìo, / tanto vedrei de
dolci ed efficaci guise di spetrare quel cuor di macigno, tornandolo a contrizione. capuana
vedo / spettacolo feral, che il cuor mi spetra, / e appena al guardo
le navi. pascoli, 633: il cuor d'achille mareggiava, come / il
/ panni degli spiantati / che il cuor superbo e barbaro / de'ricchi gallonati.
. proverbi toscani, 101: il cuor delle donne è fatto a spicchi come
, 32: « orsù, cuor mio », riprese, « fammi sette
, / che m'ha cavato di cuor quella spina / che punge com'uliscono le
: quanta invidia ti porto, o cuor beato, / che quella man vezzosa or
carducci, iii-24-151: povera letteratura di cuor contenti a pancia liscia, con l'
contro il vero, nella corruzione spirata al cuor di giuliano. -che nasce
/ fiorendo, come un sogno dal cuor sale; / rigato da la pura melodìa
come nel favellare, potrà inserirsi un cuor docile; di rintoppo dalla garrulità di lei
la piaga, volle rino- var al cuor dell'infermo una poderosa onzione di liquore prez-
io sarei stato contento versando in un cuor sensibile la piena della mia gioia.
e stomaco e polmoni, e il cuor non tollo, / e lo splene e
doni dello spirito santo alla casa del cuor de'gentili. baldi, 308: fu
xliii-422: dolor mortai in corpo 'l cuor li spolpa; / dice: « si
0 forti pitiambici / che da cuor balzate fremendo, ridendo, squillando, /
intemerata, e dio sa con che cuor io vi sono stato. caro, 12-i-21
iii-1-528: quel potente incognito / su 'l cuor gli alzò la mano, /
bontade tua si stampa più perfettamente nel cuor vergineo che in un petto immondo. b
ferì le schiere / con tagliamento e cuor franco e sicuro, / lume d'
xè strachi / de mostrar el so'cuor da valorosi. temanza, 144:
stellatura o radiatura è un diacciuolo nel cuor dell'albero con isquarci incrociati a guisa di
spuntava su diritto, come stelo, dal cuor d'una cespugliosa pianta. d'annunzio
regalo terrò con ambizione per memoria del suo cuor generoso e per esempio di rara e
dei tristi -lissa - / stigmava il cuor nostro ereditiero. = denom. da
, 3-178: forse taluno nel tuo cuor sincero / stillò il veleno di nefaste accuse
dolersi e quelle occhiate / furo al cuor mio fierissime stoccate. d'azeglio, 7-i-73
stoltezza. boterò, 379: il cuor di calvino era pieno di stolidità asinina
disfanno, / né son storte -dal cuor dolente ch'hanno / la carne e 'l
ma ridirlo / non mi dà 'l cuor, ché 'n vero io noi comprendo /
nievo, 601: la storia del cuor suo e quella della sua vita dopo la
. c. carrà, 126: in cuor suo se ne stra- buggera ai tutte
ricciardetto la fatale spada / infino al cuor di lui s'apre la strada.
. maggi, 129: vi ringrazio di cuor, conte onorato, / dello star
/ io vi prometto, e ben nel cuor vi cappi, / ch'io le
giovane, 10-878: tu mi stravolgi 'l cuor com'un balestro. d. bartoli
che ivi si fece per combattere il cuor generoso dell'infante fu procurare di farlo mettere
berchet, 400: che strettezza in quel cuor miserando! g. capponi,
instanze alla figliuola perché gli manifestasse il cuor suo. 36. che prevede
, mi strico da queste foggie che il cuor m'intralciano. -con valore recipr.
: le stridenti discordanze che fanno nel cuor mio l'impressione d'una lima che rode
doloroso. serdini, xxxix-i-54: qual cuor crudele / qui la soa passion non
de'stridevoli gufi accorda i suoi / di cuor pentito spaventosi affetti. = agg
strida / spesso che par che 'l cuor li sia diviso. ariosto, 14-134:
nitriti tcrescon con vari auguri / baldanza ai cuor de'combattenti arditi. montale, 3-76
. cesareo, 390: a me il cuor con una strinta balza / subitamente.
nudi camminino coloro / cui sono a cuor le tracce delle fiere / a scorgersi difficili
ne sarebbe atterrito... ogni cuor valoroso. pascoli, ii-496: quel percotersi
i mal donati affetti / cancellate dal cuor, pria che la sorda / dei mortai
il monstran chiaro / e sieco al cuor cicatricosi strumi. = forma masch.
biondo studentino / che ti stringevi al cuor? -studentèllo. tommaseo [
bresciani, 6-xi-392: calò dolente e a cuor grosso per istudiare il fante che sellasse
/ stupido il guardo, né del cuor l'interno. muratori, 6-76: una
tutto mi conturbai: venne meno il cuor mio, le tenebre di quelle calamità
della sua voce attraendo i sassi de'cuor protervi, cominciò, divino anfione,
, n. 37. -stare col cuor su e giù: essere in ansia,
bonarelli, 1-213: sempre che il cuor vostro sarà innamorato,... sempre
io non mi fido, / ché il cuor paventa a sì sublime impresa? imperiali
nostra virtù, né la dilicatezza del cuor nostro, né la sublimità della mente nostra
, d'anima sucida, e di cuor vile. salvini, 6-14: quinci poi
: sudicia ancroia, / com'hai tu cuor elle s'abbattono, ne fanno di sudice
monti, 20-624: desio di gloria il cuor d'achille infiamma, / e l'
imminente. baiatri, i-115: il cuor si mantiene in un buon moto e il
ceresa, 1-2473: questo crudo tiranno al cuor trabocchi / sen- cia suggèsto alcun di
, agevolmente. - anche: a cuor leggero. giuliani, ii-154: se
amplissime egregie eccelse cose / ter, con cuor grande, e supellettil'arta.
: certi v'eran c'a creder cuor di pietra / avien che cristo suscitato rieda
15-1-97: mai niuna distrazione gli divertiva il cuor da dio o gliene svagava neppure
d'un uomo che sveli il suo cuor più profondo. moravia, xi-469: con-
così purga via per gli emuntori / cuor, fegato e cervello, e gli svelena
,... già forse deciso in cuor suo a quellasvestizione che ha seguito di poche
breve tempo a mal partito / il cuor della gentil tagliacantona. 3. prov
santa maria della scala, 223: el cuor tagliato par da mille lancie, /
monti, 1-31: la proposta al cuor d'agamennone / non talentando, in guise
. fagiuoli, ix-5: se nel suo cuor mette avarizia i talli, / gli
carducci, iii-7-267: questo imperatore co 'l cuor nel tallone spronò via, e seco
'n gabbia: / e'canterà di cuor, ciò vi fi'aviso, / ma
/ pur ti riveggo, e il cuor mi balza in tanto. 10
i-118: veggo che un uomo di un cuor tapino e miserabile mal può conoscere uno
a tappare i buchi aperti dall'antico, cuor d'oro, ma distratto, proprietario
fellonia. cicerchia, xllii-425: tardi di cuor a creder sete e stolti, /
fagiuoli, ii-42: chi ha nel cuor dell'ateismo il tarlo, / non
burbero o cortese / o di cuor dolce imene o disumano, / se sia
ma non tarderai / a lacerarti il cuor dallo sconforto. cassola, 2-308: a
sommo bene, / illuminami tutto il cuor di tene. f. scarlatti, lxxxviii-ii-
egli, che appena / nato, nel cuor del verno, in un tegghióne /
, per ritorsione, di telefonare nel cuor della notte all'armatore. soldati,
/ e una dolce a me in cuor tristezza sùbita / tempra d'amor gl'incendi
tir- renia, suoni / nel tenebrato cuor e svegli il sacro / conoscimento de
, non tegno risposto / a te mio cuor se non per dicer poco. a
ho negli occhi, / benché nel cuor tenghiate il primo seggio. g. bianchetti
gran pecato / e me ne viene al cuor gran teduttilità, ha avuto sempre nel
carretto, 7-16: brunetta dolce, col cuor ti parlo da lontano: fammi buon
fa oltre gracco: il pecorino 7 cuor gli tentenna come il personcino.
moretti, 3-30: vuoi / che il cuor mio canti anche nell'ascensore? /
sazia di voluttà, padre, il cuor mio: / come femmina e maschio amor
avvallassi. carducci, iii-4-131: o cuor de'cuon, sopra quest'urna che
voi prolunghi e renda / arbitra di ogni cuor vostra virtude. muratori, 7-iii-504:
no, dumouriez, la spia, nel cuor riscuote / il genio di condé:
francesco dove era collocato un quadro del cuor di gesù, notarono che dal cuore
turbare e venir termuoti / e infiamarsi il cuor di tutta gente / e far vegianza
amor celestiale / con lui accompagnato cuor ben degno di verace fede, / proruppe
e così diversi aspetti si trasfigura nel cuor dell'uomo, ch'ella vi si può
il petto la metafisica, dinota il cuor terso e puro che qui la metafisica dev'
vide nel ciel crepuscolare / co 'l cuor di gracco ed in pensier di dante /
secondo la durizia e la impenitenzia del cuor tuo, ti tesaurizzi ira nel dì dell'
/ « compagni, udite ciò che il cuor mi chiede / sino da quando ritornai
impressa nella memoria, nell'affetto, nel cuor nostro, predicata con le parole,
strade, / e poi che cadde il cuor, l'anima cade / or che
: in parlar a questo ragazzo il cuor mi fa subito tich tocch, ticche tocche
/ segue i tigrotti, e nel suo cuor dolente /... nelle reti
rifugio de'miseri tiranneggiati ha tolto il cuor nostro dalla quiete e postolo nelle cure
non fu mai, / sanza guerra ne'cuor de'suoi tiranni. idem, purg
della grammatica s'ammalò una volta nel cuor dell'invemo... sotto il tiranno
se tu toccherai ben il polso al cuor tuo avaro, vedrai in esso che prima
li occhi, / e con pianto il cuor lo'tocchi / qual fu il duol
pietra sia disfatta per lo caldo quando il cuor duro e senza alcun caldo dell'amore
fui ritroso, / ché di cristallo il cuor, l'opre di piuma, / spezzansi
il buon traiano, / ch'è di cuor pronto e di giudizio saldo, /
/ e già l'ultimo dì nel cuor mi tuona. filicaia, 2-1-120: e
perdona; / e la passata età nel cuor mi tuona, / che i giorni se
incerto. leopardi, 739: un cuor contento, e lieto / il torbido avvenir
tordo, / cupido l'ingordo / il cuor m'infilò. l. romanelli,
. guglielmotti, -55: sono un cuor che soggiace a un'insaziabile torma / di
, 49-68: quivi gli crebbe al cuor tanto tormento, / che confessar si volle
contini, 22-113: non si può a cuor leggero aggiungere qualche altra goccia ai torrenti
agli occhi, alla fantasia ed al cuor dello spettatore. carducci, i1i-20-275: piangete
conosce il nati, onde il suo cuor trabocca / d'allegrezza e di gioia.
carretto, cvi-688: ohimè, che 'l cuor ho di tal doglia tocco, /
: questa lettera si conosce dettata da un cuor che ama. nelle sue espressioni traduce
scocca il faretrato arciero / a trafigger un cuor dardi possenti. 12.
: egli sovente / d'amorosa ferita il cuor trafitto / umil si posa nel divin
quasimodo, 119: ognuno sta solo sul cuor della terra / trafitto da un raggio
se ne tornava a casa, contentissimo in cuor suo d'aver reso un servigio alla
, prendi pure / di queste qual nel cuor l'alma ti dice. = comp
, prendi pure / di queste qual nel cuor l'alma ti dice. = comp
laude, v-518-58: quale è el cuor che non piangesse / de veder più
, / sì amor me innova al cuor focosi vampi. = var.
un tale trapassaménto da cuore misericordioso in cuor insaziabile de'danni e de'cordogli altrui non
, vii-164: per lo duolo ho il cuor trapunto. 9. locuz. avere
. marchetti, 5-178: la miseria del cuor fassi più grave, / se tu
che tu potessi / tanto in un cuor d'uno uomo adoperare, / ch'ai
fra cento / tragga da un chiuso cuor virtù d'amore / tal, da farlo
racconti ed esso gli attribuisce tal potenza sul cuor della donna da assorbirne ogni altro affetto
; / e in volto e in cuor la bella peccatrice / si trasfigura. misasi
e così diversi aspetti si trasfigura nel cuor dell'uomo, ch'ella vi si
b. casaregi, 163: cuor che gode, il suo gaudio anche trasfonde
iù dolci e obbliganti, tutto che in cuor mio gli andassi dicen- o il
ne trastulli, / ma par ch'e'cuor a tutti quanti fenda; / nessun
quel trastullo, se non che il cuor non gli dava di resistere al volere di
di fratelli a coloro che serbano un cuor di nemici; e il vedersi da rancori
non è che la schiuma d'un cuor feccioso che per la bocca travasa.
e così diversi aspetti si trasfigura nel cuor aell'uomo, ch'ella vi si
dico che, poi che morte nel cuor trebbia / di macometto, il suocero acalì
lorenzo de'medici, i-282: lascioti il cuor, deh! non me lo tribbiare
accento / de la versilia che nel cuor mi stà, / come da un
? / e se non hai il cuor d'esseme augusto, / ché noi rifiuti
si vestiva, con orecchio teso e cuor tremante stava vedendo a che riuscisse quel
fin despina a lui disse: « cuor mio / pur ti riveggo, e nulla
corrucciata, / se io avesse allor cuor di leone, / sì tremerei com'un
dio. cicerchia, 1-147: il cuor mi fai tutto in corpo tremare; /
, ió-ii-io: già temo, che del cuor la rocca assaglia; / già muover
dei desiri il treno; / e il cuor si n'attrista, e sen travaglia
affatto. / qui con trepida mano e cuor dolente / scrisse un foglio d'amor
ciò potete didurre quanto sia il mio cuor astratto da tali tresche, tanto sconvenevoli ad
abbandonato, / e che 'l tu'cuor gli s'è tretutto dato. =
. pananti, iii- 235: nel cuor dell'inverno... i mussulmani usano
paradiso mi raccoglie, / mi eleva al cuor del figlio che m'incendia / e
ripetuto. goldoni, xiii-796: dal cuor si parte la triplice voce / che
che si piglia per sollazzo / d'ogni cuor d'esser flagello, / sol pe'
chiari, 5-114: svelatemi liberamente il cuor vostro, che a qualunque nuova più
fondo mi riversa, / troncandomi del cuor ogni speranza, / ch'a mia beata
mistici monchi / benedicendo va d'italia il cuor, / voi trapassati, voi,
mia cara moglie, refrigerio e solazzo del cuor mio. l. strozzi, 1-157
: colmala tutta / e testa e cuor di rabbia e di veleno / e d'
m'aita / che surga su di cuor che in grazia viva, / l'altra
con un singhiozzo, prosorto dal cuor angustiato, la bocca querula, e
cuoco aiuto. / ma già il tuo cuor magnanimo s'irrita / del ladroncello,
petrarca, xlvii-165: langue colei che 'l cuor urge e martella, / con la
quel ch'or me fa fuoco, or cuor di smalto, / qual mal spalmato
/ in natura si cangi, o cuor più forte / dammi, o 'l ferro
netta di tal fatto, faccendo del cuor rocca dicea: « deh, vacche che
, un vento / son nell'armi e cuor voti di paura; / son pazzi
, canzoni vampire, cercando / i cuor che amammo: sangue per sangue sia.
22: vanerello mio cuor, che giri intorno / qual notturna farfalla
: quell'altro vanerello, profumatuzzo, spezza cuor di tutte le donne, subito che
, 2-332: però, pensava in cuor suo, non sarà facile varare in famiglia
amorosa littera, e sigillata come un cuor in foco ardente la diedi alla sagace
spento: si credè per mandato del cuor di leone, a cui ne fu fatto
l'occhio non vede, / il cuor non crede... se l'occhio
l'occhio non mira, / il cuor non sospira. idem, 334: 'chi
534: intorno a lei / consumava del cuor le tenerezze / una madre ne'freschi
mortale pallor divegliata stanchezza, / e il cuor che mi si spezza dal gaudio ch'è
'bis viri. dominici, 4-146: dal cuor nasce la voce, / vei di
e tu che dianzi / chiamavi del tuo cuor pigra la salma, / come soffri
! / l'occhio avrà torvo, il cuor di frode esperto. 4.
la visione gli turbano la quietudine del cuor suo. 8. sterminare un
, i-426: già da un pezzo in cuor loro hanno venduto quel povero vecchio di
venerabundi, oh quanto si ridevano in cuor loro della vostra melensaggine e della vostra
di sol pascersi di vento / il mio cuor virtù non ha. -proclamare ai
pigli; / e chi ne porti il cuor e chi * ventrigli, / e
di verdello, / dammi il tuo cuor, che il mio te l'ho donato
, i-345: io, che sculpito in cuor le note aveami / d'un
borgese, 1-27: filippo stesso in cuor suo non sapeva se era una pia menzogna
vie silenziose, lustranti. odio nel cuor verzicava. 6. tr.
. fiacchi, 102: convien che il cuor di crudeltà vestito / qual dura selce
boccaccio, vli-24: questa leggiadria, un cuor vezzoso, / un parlar dolce,
/ libero è il fuoco che il cuor m'investe, / teme la gioia
tezza del cuor nostro, né la sublimità della mente nostra
agli achei, e gran vigore gittò nel cuor di ciascheduno onde combattere, e pugnar
sotto cubito vile / s'asconde un cuor gentile. idem, 379: foco mosto
sempre tenevo contorte, e pendeva con cuor paziente. cicognani, 2-25: le
come se avesse deciso in cuor suo di vincerla una buona volta con la
sol fra cento / tragga da un chiuso cuor virtù d'amore / tal, da
una materia viscida e fredda onde il cuor suo fosse fasciato. c. levi,
secoli passati. pascoli, 33: nel cuor dove ogni vision s'immilla, /
e per verità gli scellerati medesimi nel cuor loro odiano le scelleraggini. guerrazzi,
ad istanza del maintervalli egli dava in cuor suo all'alba i nomi più vituperenuzio
. pellipari, 1: forse in cuor umano maggior non s'accese né si accenderà
, 4-9 (1-iv-420): prenderai quel cuor di cinhiare e fa che tu ne
fango, / oggi, mutato il cuor da quel ch'i soglio, / d'
1-i-102: tu [speranza] in cuor d'ogn'uom favelli, e pensi,
veder quel vivo raggio / che sì il cuor mi scintilla e mi lampeggia, /
gadda conti, 2-508: li accusava in cuor suo di avere abbandonato il suo signore
mio. quella bussata che il cuor vi macchia, e vizia. giordani,
mie. goldoni, ix-323: un cuor di donna / troppo deboi saria, se
in quell'ora, / e nel suo cuor si raddoppia 'l tormento, / iesù
ti sazii mai / di rinnovarmi al cuor l'antica piaga. b. croce,
questo inverno reo la mente / ed il cuor lasso mio tendono a volo. montale
conoscendo quella volpicina, / che nel cuor ride, e piange per letizia. libro
un volponcèllo, / sebben credo di cuor bello. 7 un cerusico valente;
e, un'altra volta, come nel cuor di pietra di berlino, / odia
della porta, 6-87: il cuor mi batte nel petto, come un martello
a litta! ». un y dal cuor contento: « che tipo espressivo la
: pur via zampetta, e fatto del cuor rocca, / va calcando la strada
in quelle mie corse svagate, dentro al cuor della selva. montale, 5-80:
, / fu capitana, ed avea un cuor di sasso: / e per esser
/ man che zioga alla balla col mio cuor. = var., di area
speranza e dolce anima mia, / cuor zuccheroso, occhi che sdilinquire / mi fate'
gli faceva in un attimo dal generoso cuor partir la collera. f
orecchio che zufola: 'orecchio manco; cuor franco (buon augurio) '; 'orecchio
augurio) '; 'orecchio destro, cuor lesto (cuore palpitante, perché di cattivo
, / ros- sane, odia il cuor l'ateneria, / e quindi è avversa
, coito. arbasino, 1-157: cuor di senape ha fatto qui un salto perché
, e cerca di tenere occupato il cuor suo coll'idea dei suoi doveri.
duole, se il più intimo / del cuor dei giudicandi ci svelasse.
n'ài abandonato / e che 'l tu'cuor gli s'è tretutto dato.
193: il popolame nulla disprezza maggiormente in cuor suo che una minoranza che sappia.