lievito dell'odio non sarebbesi diffuso nel cuor di quell'uomo. lucini, 2-137
guizzano: / e i lor tepidi cuor son fatti ligi / de gli amor,
lavoro le stridenti discordanze che fanno nel cuor mio l'impressione d'una lima che
prigione, / dove il cervel e 'l cuor pel duol mi limo. brusantini,
.. non dubitò di fare in cuor suo un voto. e. cecchi,
della porta, 6-81: io ho 'l cuor limpido e nemico di cerimonie.
accogliesti: in volto / nunzia del cuor non ti ridea la gioia, / che
ercole bentivoglio, i-5: mi scoppia il cuor di com- passion, veggendo / andare
: -maladetti gli osti! -sciamò renzo in cuor suo]. carducci, iii-3-362:
lo maledicevano, acciocché cambiasse il suo cuor fiero che tanto era pieno d'ira
ver- satrice d'innocente sangue, / cuor macchinante pessimi pensieri, / piedi al
, 3-246: fra i malignanti cuori il cuor mio freme / e orgoglio oppone
nulla più, la rendevano accessibile in cuor mio al desiderio. 2.
d. bartoli, 9-23-231: il cuor malignato nel disprezzamento di tutti gli altri
maligne demonia gli seminarono le laude nel cuor suo. ariosto, 339: ah maligna
co'lor non vede, / nello suo cuor sì n'ebbe gran tristizia, /
una ragna di nubi o anche dal cuor dormente d'un pino la luna del
malocchio. moravia, i-191: maledicendo in cuor suo la cattiva ventura che gliel'aveva
iii-3-273: guasti i muscoli e il cuor da la rea mente, / corrose tossa
con qual tossico mordi / il mio cuor mal sicuro. sbarbaro, 4-38:
amore e cortesia / là dove i cuor son fatti si malvagi. cavalca,
cellini, 868: io vi amerò di cuor fino alla morte, / né da
. baldovini, xxx-n-31: sentii farmi il cuor come lo staccio, / quando mi
diffettuose e onninamente indegne dalla generosità del cuor umano. mascardi, 2-295: platone.
siena, 69: mandovi 'l cuor, madonna, puro e netto / da
, volonteroso, con mente chiara e cuor disposto allo studio. 3.
in sulla pelle, / mi dare''l cuor d'addossoti cavarlo [l'amore]
strigon, come della violenza del ciclope gran cuor, man- giapersone.
, e di piacere / inebriate il vostro cuor mortale. moravia, i-500: «
esterminio. lambricschini, 4-160: il cuor formato a religiose e civili virtù sappia
, vii-24: onesta leggiadria, un cuor vezzoso, / un parlar dolce,
li atti di fuora sono manifestamento del cuor d'entro. ottimo, i-570: il
ii-217: non manifestare a ogni uomo il cuor tuo, acciocché non ti mostri grazia
instanze alla figliuola perché gli manifestasse il cuor suo. 3. rivelare l'identità
non sarei felice: / e ciò il cuor manifesto mi dice. cui manifesto
sue parole invano, / ond'ha cuor longitano, / per essere più laudata;
quattro è buon guerriero, / valoroso di cuor, presto di mano. domenichi,
6-63: d'amoroso dardo / mostrando il cuor ferito e manomesso, / credeva il
[dei comandanti] mantien la speranza nel cuor dei soldati, vivifica il militare zelo
pensieri / che mi nascono allora, al cuor che batte / dentro, all'intensità
, / lo qual ne li alti cuor tosto s'attuta, / « beato te
nulla via penetrar puote più addentro / i cuor di quella che il vangel ne porge
, 6-375: bisognerebbe poter entrare nel cuor de'superbi e osservar ivi che mare
quando vegliava. pascoli, 633: il cuor d'achille mareggiava, come / il
virtudiosa. sercambi, 1-ii-691: questa col cuor di pietra margarita, / più che
, del tuo maritare / lo mio cuor forte mi duole; / cosa non è
mai 'n sua vita / nel consolato cuor ciaschedun era, / poi che con
petrarca, xlvii-165: langue colei che 'l cuor urge e martella, / con la
goldoni, xii-998: rendansi tai grazie ai cuor gentili umani, / per esser più
anche molto rozzo, quantunque avesse un cuor di marzapane. p. petrocchi [s
che parlo di rocca? a 1 cuor codardi / piaccia il rifugio in marzial muraglia
assalti più fieri? forse cacciarono dal cuor d'antonio la santità che, pienamente
attività de'raggi solari, eziandio nel cuor della state. i. riccati, 1-205
galea. ritmo nenciale, 1-153: il cuor dal corpo mi sentii cavare, /
... non lascia appressarsi al cuor nostro le tentazioni in materie gravi.
avrei da rilevarti, da riversare nel cuor tuo, da mettere a'tuoi piedi
braccio destro di garibaldi ed ha un cuor di leone; ma quando lo piglia la
cosa nel secreto del cuor suo. tasso, 1-28: il tempo
rotte; / ma le speranze al cuor son tanto giotte, / ch'io pensai
parlare melato come l'ambrosia e 'l cuor loro è tutto fiele, come quel
vaiuolo, e la salubre / al cuor dolce melissa. monti, x-i-
10 ho trovata una giovane secondo il cuor mio, assai presso di qui,
una mentita bellezza,... un cuor simulato, una fede mendace. casati
. giusti, 4-i-333: non ha cuor né senno / di dir: mi sento
cicerchia, 1-21: poco men che 'l cuor non se le divise, / degli
sino all'alba del mattino / il cuor del gregge, sazio di mentastri.
/ celar la noia interna e 'l cuor mentire. alfieri, 1-344: ottavia
dado: / queste mi fanno 'l cuor lieto sentire. / ma sì-mme le
quietarla bisognò dirle (filippo stesso in cuor suo non sapeva se era ima pia menzogna
sopra ogni altra / la settima il suo cuor detesta e abborre: / occhi altezzosi
cosa / che così duramente il mio cuor serra. -in relazione con una prop
parole. alfieri, 9-88: nei mercanteschi cuor, veri letami, / non v'
del santo pontefice leone maggiormente accendeva il cuor de'fedeli, per meritar da dio
la sua divina fiamma purghi di maniera il cuor mio che egli sia meritevole un giorno
togliesti il polverino; / tu hai 'l cuor basso e l'animo meschino. campanella
poi autorevolissimo,... ma di cuor meschinissimo. muratori, 6-64: i
sono stupide pretensioni di certi scienziati di cuor meschino. moravia, xi-149: avrei potuto
le parole / che son messaggie del cuor che si duole. 4.
questo mestiero: / i'ho dal cuor di criseida rimosso / ogni vergogna e ciaschedun
ingombrano, / pensier funebri / il cuor m'opprimono, / gli occhi mi bagnano
accento / de la versilia che nel cuor mi sta, / come da un sirventese
sotterra, / non sentirò nel cuor la metà pena, / dico in quel
buzzi, 147: navetta sia questo cuor di poeta che vola / nel fremito
aver in voi sì inanzi il mio cuor messo. emiliani-giudici, 1-60: marito
larga, / né che 'l tu'cuor tu metti in un sol loco.
metter su il parato per la festa del cuor di gesù. misasi, 4-24:
vide nel ciel crepuscolare / co 'l cuor di gracco ed il pensier di dante /
vide nel ciel crepuscolare / co 'l cuor di gracco ed il pensier di dante /
. goldoni, xiii-142: nel mio cuor non scende / vanità d'acquistarmi e gloria
.. con tutte le midolle intime del cuor mio e d'ogni mia giuntura,
e del tossico che s'insinua il cuor soffre molt'anni; bene pennuti e
il più nobil seme / che nel mio cuor si miete / vien tosto in fior
uomini / mortali oltrag- giator, di cuor selvaggio. chiabrera, 1-iv-322: nulla forza
che la man scrive / dimostra al cuor divoto a sua deitade / e del suo
beicari, 1-70: ognuno debbe aver cuor di leone a sostenere ogni cosa
i-23: questo conoscere così intimamente il cuor nostro, questo analizzarne, prevederne,
ama può aver nulla d'indiferente al cuor di chi ama? rosmini, xix-93:
il caponero di nido, lo cibarete di cuor di castrone ben trito e minuzzato.
suoi begli occhi mi prese tanto il cuor del suo piacere, che mai uomono
45: se occhio non mira, cuor non sospira. ibidem, 314: parlar
... teneva intanto consiglio in cuor suo, se dovesse uscir dal baccano
redi, 16-ii-21: perché fosse a'cuor più grave1 il rischio, / lacci e
sì dura / dovea pur dal tuo cuor esser assunta, / perché a me
... sarebbe stata preferita nel cuor d'uranio l'infanta, onde da
ricci, 3-213: se in superbia il cuor si drizzi / nell'età puerile,
tartaree grotte usciti fuori, / fanno dal cuor fuggir la penitenza / e, risvegliati
, 1-i-284: iddio si rivela nel cuor delle madri per un mistero d'affetti,
modi maturi, porgendo gli occhi nel cuor suo e vedendolo tutto fervido, si
, xxx-n-30: sì da un ago il cuor mi sentii punto / che 'n vederti
1-20: con dir dolce / il cuor del buon pastor alletta e molce.
la fronte placida e serena / il cuor gli molce e a se soave
lo schifo, / vorrei pigliare il cuor di quella bestia. -groppo, magone
una qualche persona che avesse conosciuto il cuor dell'uomo in esteso egli avrebbe forse
, / palpito più possente / scuotegli il cuor nella serena mente.
uomo non dee mostrar d'aver un cuor così molle che sappia risolversi in acqua
tra sé dicea: e che, mio cuor lascivo? così ti lasci intenerire da
ingombrano, / pensieri funebri / il cuor m'opprimono, / gli occhi mi bagnano
di iholta sapienza, / dentr'al cuor sent'un amor novello / d'aver oimai
... alla predica portano un cuor duro, né punto acconcio o capace di
xxxiv-392: un gran tormento sento nel cuor mio, / ché certamente ho fatto
, xi-2-428: gran maraviglia è che 'l cuor non mi scoppia, / trovando me
talli, 1-122: il nome tuo del cuor nel più profondo / scolpito avrò per
quei teologi e dottori, / al cuor si sente una palpitazione / eelati gli vengono
gualdi, xxxix-1-227: me monta al cuor cotanto affanno / che pur convien che
[mons. costantini] paragonasse in cuor suo la pacchiana provinciale in
gradiscano quelle due grand'anime, al cuor mio sempre venerabili, questo pubblico monumento
, perché sempre sono stata d'un cuor morbido, pastoso pastoso com'un velluto
ore morbide: / « mi sento il cuor che mi si rompe in gola »
il più acuto telo / che passi il cuor, stizza si chiama ancora / da
delle passioni di celia? affetti di cuor moribondo, espressi da penna innamorata,
consigli suoi. manzoni, v-2-37: il cuor mormora, quasi senza avvedersene, anche
lasso nella bocca il morso, / nel cuor veloce tu premesti il corso. d'
guisa la dolcezza de'piaceri in un cuor gentile che ne venga a seccare l'
corazzini, 3-24: l'amor onde il cuor morto si gela, / fu vano
si vedea / patir di mal di cuor, più che di milza / sparì,
. leopardi, 668: durando il cuor mio più sensitivo assai dell'ordinario,
, 1-172: se io ti mostrasse il cuor mio e tu a me, questo
è il battere che fa dio al cuor nostro: e, battendo, mostra
dogliosa / di fuor, ma dentr'al cuor ne sia gioiosa: / ancor più
nostro, / che tante volte il cuor di prometeo / con l'altre parti
, dove a me non desse il cuor di farlo o troppo grande sforzo il
ridolfi, i-41: si può nel cuor dell'inverno avere degli sparagi e dei
b. giambullari, ii-538: il cuor generoso è sempre suto / magnialmo,
fede, e può sicure / del cuor guidarle e della mente al tempio.
1-1131: dolci artigli da cui il cuor mi è puncto / io non scio come
l'uscita agli uomini come alle merci nel cuor dell'imperio; simboleggiando il suo vivere
che feria le schiere / con tagliamento e cuor franco e sicuro, / lume d'
5-36: gran speme di gloria il cuor percosso / m'ha già con sì
, 679: guasti i muscoli e il cuor da la rea mente, / corrose
gotiche scapezzate che si scagliano su verso il cuor dell'europa, che van su a
. buzzi, 1-81: tace il cuor deluso. e, sul muso, /
andreini, 1-3: gli sdegni del vostro cuor muttàbile e 'ncostante che d'amor
un faccino profilato e bianco, tutta cuor di gesù, lavorava i pizzi da
: ricorda in fine quel contrasto nel cuor di lui tra il nuovo amore nascente
già avveduto) non era nato con un cuor di leone. carducci, iii-13-267:
cervieri penetri ne'più profondi nascondigli del cuor suo. baldinucci, 9-i-1: irragionevole
cosa / che così duramente il mio cuor serra, / e agli sguardi d'altrui
e non fu mai / sanza guerra ne'cuor de'suoi tiranni. petrarca, 37-59
non tegno nascosto / a te mio cuor se non per dicer poco. cavalca
tenaci all'avvento / per entro il cuor della romanità. papini, i-40:
pizzo; / e l'uomo ha un cuor vizzo / gonfiato dal vino. d'
mia corsa piena di spavento, / col cuor natante sotto la corazza.
m'oda / si fed'e caritad'il cuor v'infiamma. -natare in bigoncia
affanni e cento, / il vostro cuor scontento / paventa naufragar. marinetti,
salvini, 21-188: or ei col cuor, nauseabondo, stride / = comp.
importuni a me molesti, / nel cuor superbo gli odiosi vanti, / onde
buzzi, 147: navetta sia questo cuor di poeta che vola / nel fremito
purg., 32-129: qual esce di cuor che si ram- marca, / tal
facia nazarena; / tutto il suo cuor arde / e ne l'amor non
di ogni arnese, / ha sempre il cuor brillante un nazional francese. -che
, tu mi senti / nel tuo cuor come un dio; / ma i tuoi
far forza ne la deitade, / col cuor negando e bestemmiando quella, / e
il consiglio di non accostategli col cuor doppio, glielo portate inchiodato nella semplicità
grata profferta non negletto, / ma il cuor generoso accetto e degno. =
un volponcello, / sebben credo di cuor bello. / un cerusico valente,
negrità... / ebbero in cuor di spegnere il cristiano / seme.
signoria di venezia, la qual avea il cuor negro versso di lui ('moto
apparituri. calvino, 81: nel cuor della notte passarono per il campo due eremiti
campofregoso, i-26: quella faction nel cuor sì pertinace / è sol opinion qual fa
: niuno vedrà passare l'amor nostro cuor contro cuore, / fra l'illune
malumore / questo povero sancio / del tuo cuor ch'è il mio cuore / fiorisse
niquitosi. salvini, 23-278: al cuor gli penetra la pena / e ravvisa la
alfieri, 1-1125: o nero cuor, tu, ch'agghiacciato ignori /
, col palpito del mio / sommesso cuor direi: « siatemi madre ».
1063: non si riesce a parlare a cuor netto di carrà, senza postulare che
averano quello li piaze et el suo cuor desidera... et ogni despiazer serà
g. gozzi, 1-6-174: il cuor mio è fatto per l'amicizia, è
, 1-3-22: questo ben sì di cuor vi raccomando, / che qui non mi
che abbiamo, con mente deliberata e cuor fermo, rinunziato in tutto e per
possibile / che si chiuda in tuo cuor nobile / sentimento cosi ignobile / che
carducci, iii-3-45: noi d'un cuor solo e con un solo rito / a'
, 1-1702: quando e'sospir gonfiando al cuor fan noglia, / ch'egli non
/ da più brighe noiato, ha 'l cuor di vetro, / ch'ogni bruscolo
di meglio, lxxxviii-n-123: tutta col cuor rivolta al sommo sole / dicesti allora:
morte; e m'è nel cuor, presente / come in conchiglia
ha tuoni saggio in ogni contingenza / cuor non curante e tutto indifferenza. di giacomo
avvegnaché la virtù dell'anima sua nel cuor così eccellentemente, nondimeno la detta virtù
un non so che di tristo il cuor mi preme. vasari, i-541: pare
m'intendé, / me fa serrar el cuor. -con valore di agg.
marmi durevoli, su la tenerezza dei cuor fedeli, per assodarli maggiormente nella costanza?
dialoghi promette di darci la notomia del cuor dell'uomo e toglier via molte false
/ e con te sola il mio cuor solo stassi. d'annunzio, ii-35:
che la notte scelerata venne, / cuor trasse il mio fratei con l'arme
: or ch'io vi veggio, il cuor è dilettoso / sì come mai più
a. cattaneo, i-414: il cuor duro è difficile a tagliarsi, a dividersi
l'ira del grande iddio e con il cuor contrito e con l'animo puro supplicatelo
/ i nembi spazzola; / il cuor gli razzola / la gioia il giubilo.
nuda, / di far morir iesù col cuor desira. antonio da ferrara, 4
. marini, vi-171: era il cuor della state, la luna in quintadecima,
tutto è nulla / contra chi serba un cuor pulito e terso. 14.
. guglielminetti, 3-15: nel mio cuor son raccolti infiniti cuori di donne,
vera. carducci, iii-2-296: dal cuor rimormora / l'aura de'canti, inclita
di colei / ch'è vita del cuor mio / messaggiera gentil, nunzia amorosa
/ l'ode; la segue: il cuor dentro gli nuota. 8.
b. giambullari, 3-15: qualunque il cuor nelle virtù nutrica / i vizi fugge
venute dal nunzio (ch'ei sospicava in cuor suo per nutricator di questi concetti)
nero di nido, lo cibarete di cuor di castrone ben trito e minuzzato,
e dire... disdirsi a cuor inglese nutrir pensieri e voglie che non
ii-91: in volto / nunzia del cuor non ti ridea la gioia, / che
mente per voi e che nutrisce un cuor solo, che, per libera elezione
io mancare alle mie obbligazioni? nel mio cuor nobile non annidano sentimenti sì vili.
se stessa per la soverchia dolcezza che al cuor sentiva, non potendo, qual generosa
, o maria bionda, / e il cuor che t'obliò, dopo tant'ora
/ tu mi rispondi: « al cuor non si comanda; / e quel eh'
pietà mi sento contremi- scere / il cuor nel corpo, del stran caso e subito
arciero, / di te il mio cuor si ride. fantoni, i-182: non
, 45: se occhio non mira, cuor non sospira. ibidem, 55:
gelosia; già occhio che non vede, cuor non duole, capite? pirandello,
tenerezza. delfico, iii-91: il cuor dell'uomo, che gradatamente dalla sua
colore una cupa tempesta che agitava il cuor del giovane marchese. -prevaricazione.
già mai / che mi mettesse in cuor nuova vaghezza? pulci, 4-74: come
, / che m'ha cavato di cuor quella spina / che punge com'uliscono le
, fillide, ancora / rivolgi il cuor, quasi del verno in onta, /
e pur se esista / il fido cuor su cui poggiar la testa. montale,
., acciocch'elle non ombrino il cuor tuo di sozzura di vizi.
frugoni, 3-i-107: stese con palpitazione di cuor tremante ne l'ondeggiar del contento eluviano
dio dei tibetani] la bontà del cuor di quello [fedele] per essere
, 11-272: né mi lusinghi il cuor, né ingombri il petto / onoranza
onorato, insofferente, / porto il cuor ne le parole. pellico, 2-447:
. d'annunzio, ii-276: sul cuor solo che aspetta / sfacendosi in ascolto
riveder, fillide, ancora / rivolgi il cuor, quasi del verno in onta,
a cui macchiare ardia / il puro cuor la rea calunnia ontosa. arici,
all'ombra, / qual cura il cuor m'ingombra? c. i. frugoni
il demone s'oppose; / ché cuor di madre è d'ogni dio più
: convertirà il re dell'austro il cuor suo contro alle terre sue e oppugneralle e
momento. carducci, iii-3-271: il cuor che t'obliò, dopo tant'ora
m'aita / che surga sù di cuor che in grazia viva. capitoli della
meco. cicerchia, xliii-425: tardi di cuor a creder sete e stolti, /
/ parlar a lingua, né pensar cuor tordo / de'ben ch'a'buoni
mentre si vestiva, con orecchio teso e cuor tremante stava vedendo a che riuscisse quel
di boschi / acuticornia belva, in cuor selvaggia / l'orige, sommamente aspra
che non senza / grande affanno di cuor sul suo destino, / colla sua bella
gli orribili martiri / ch'io sostegno nel cuor, madonna mia, / maravigliar farèvi
dello 'nferno, mai dagli occhi del cuor tuo non lasciare dilungare. giuglaris, 137
parole / costei che in vista umana ha cuor d'un orso. venuti, lxxxviii-n-698
vizio e si rinfranca / spesso in cuor feminile. bacchelli, i-iii- 447
nel mio orto, gli cavava il cuor del corpo, non che lo sdegno dello
scapezzate che si scagliano su verso il cuor dell'europa, che van su a
. ceresa, 1-1701: quando al cuor dal pulmon non vien spira- culo,
farei, / se mille volte avesse cuor di petra * / e rapire 'la del
uso / in natura si cangi, o cuor più forte / dàmmi o 'l ferro
, u -e con faccia lieta e cuor giocondo stava così in contemplazione. c.
zelo / che sotto ovina pelle han cuor di volpe. ferd. martini,
, ii-52: la ociosità li caricherà il cuor di pensieri e la curiosità gli empirà
d'oggi senza dio / sente nel cuor pacificato un bene / sommo, una grazia
sotto una pacifica apparenza / celato un cuor maligno. 12. non soggetto
... / sanza guerra ne'cuor de'suoi tiranni; / ma 'n palese
261: sporgono alcuni, con in cuor la calma, / le mani al fuoco
or son vivo: / facendo del cuor mio fortezza e rocca / mi trovo
corrucciata, / se io avesse allor cuor di leone, / sì tremarci
re carlo alberto. pascoli, 1247: cuor palpitante d'ombre cupe e raggi,
vendette: / palpiterà ne gli empi il cuor tremante. chiari, 3-50: già
ha la sua sfera, ché il nostro cuor sempre inquieto in questi petti non vi
. maestro alberto, 124: nel cuor con vigor grande / vive radice di
c. arrighi, 3-292: stabilì in cuor suo di mostrarsi docile, di firmare
, ma spero non mi rimprovererete in cuor vostro d'abuso. -maniera diversa
loro il paraguanto, / hanno il cuor troppo attento al- l'imposture. cassiano
. bianco da siena, 2-22: il cuor vostro sempre fu parato / a ubbidire
su il parato per la festa del cuor di gesù. jahier, 2-129: sul
viso: / ben par che senta al cuor mortai veleno. a. f.
di ponte: / secco fegato, cuor duro, / cuoia dure, dura fronte
ribellioni e nelle guerre parricide di riccardo cuor di leone e di giovanni senzaterra soffiò
, 1-717: io son poi del cuor privo, / s'io la veggio ballare
tua partenza, / che m'è al cuor grave ferita. -per estens.
da longiano, iv-279: o tribolato cuor mio che, essendo intiero, fusti
tommaseo, 11-298: iddio mi vede il cuor, la morte sola / potrà partirti
, 2-65: quanti nel parvolo tuo cuor s'accesero / lieti presagi cullati al
in verdi rami stare / sopr'un cuor che pascendo non si affrena. venuti,
passione. lomazzi, 21: il cuor è grande e la passanza è ardente
per cia- schedun fedele / passò 'l cuor la saetta. brusoni, 2-21:
per andar là a mezzo giorno nel cuor della state e camminar per l'arena
(89): lei sente in cuor suo, che il passo ch'io fo
patorato pecto / questo crudo tiranno al cuor trabocchi / sencia suggesto alcun patrasso
operoso / non distrugge, ma cresce in cuor virile / ogni altro affetto santo e
io non mi fido, / ché il cuor paventa a sì sublime impresa? petrarca
carducci, iii-24-151: povera letteratura di cuor contenti a pancia liscia, con l'
tommaseo, 2-iii- 226: il cuor mio vuole squarciarsi, e io lo grido
squarciarsi, e io lo grido: / cuor mio, prendi pazienza. dessi,
umori peccanti e signoreggianti onde nel cuor vostro sentite così grave guerra. marino,
si fa oltre gracco: il pecorino / cuor gli tentenna come il personcino. betteioni
, ma pedanti, / gonfi il cuor d'orgoglio ingiusto, / senza genio,
avere la gioia di paradiso, dove cuor villano non entrerà, né falso,
adimari, 199: parmi che dafne al cuor ti rinno- velle / l'antiche fiamme
, 4-109: si mormorava che il cuor peloso di messer acefalo e l'anima
pena assai, / ché gli vengon dal cuor pentita- mente, / me gli ha
1285: la pendola oscilla / nel cuor della notte. de roberto, 4-68:
. moretti, 3-147: un dolce cuor che come un passerotto / chieda soltanto
si martira / e bene spesso entro ogni cuor languisce / per lungo tempo, insipido
orecchie, ma dentro alle viscere del cuor d'un sì pietoso dio.
orestilla la piaga, volle rinovar al cuor dell'infermo una poderosa onzione di liquore
col raggio dell'occhio, discende al cuor della donna, penetrando per entro gli
/ ma dio, che l'uman cuor penetra e pesa, / vede talor che
aprì e con le proprie mani il cuor gli trasse, e quel fatto avviluppare
candia: / d'orlando nel suo cuor ha pensamento; / innamorassi di sua
io ho trovata una giovane secondo il cuor mio..., la quale io
/ e quanti pensier buoni / nel cuor ti son venuti. poliziano, st.
, / ché gli ven- gon dal cuor pentitamente, / me gli ha [i
boccaccio, 1-ii-84: i'ho dal cuor di criseida rimosso / ogni vergogna e
italica vittoria / che mi percosse il cuor fanciullo! betteioni, iii- 104
terra / per una luce che nel cuor percosse. filicaia, 2-2-254: alla luce
un avvocato, ci si metta a cuor leggero? sono gente che ha molto da
è una gran consolazione: -ma in cuor suo tra sé e sé, rispose
sì che mormoraro, / freddi di cuor, con poca caritade, / giuda corrotto
sangue bulica e fermenta / e i cuor inebria di perdizione. d'annunzio,
: rita sospirò. ella compiangeva in cuor suo, veramente, la povera amica innamorata
son né belli né mondi come un cuor puro. palazzeschi, 3-183: aveva conosciuto
(disse) gli si schianti il cuor del petto che mai entravi amore che gli
). magalotti, 19-6: fatti cuor ché a quello / che 'l delicato
beni e permanevoli, che posson lo cuor satollare ed empiere. seneca volgar.
/ lieva ormai per consolarmi / dal tuo cuor tanta durezza. -introduce una
fa oltre gracco: il pecorino / cuor gli tentenna come il personcino.
, 1-113: la probità sia nel cuor vostro e la persuasione sulle vostre labbra
bracciolini, lvii-104: non è sì duro cuor che non rimanga / da te subitamente
nostro, / che tante volte il cuor di prometeo / con l'altre parti dentro
eloquenti flagellatori del pescecanismo ha fatto in cuor suo un doveroso esame di coscienza.
di lei, portando sul volto il cuor contento, faceva la pesta e lo strisciapiedi
. cavalca, 19-484: la castità di cuor ti sia piacente. attribuito a cino
/ per la tuo grazia dentr'al cuor si pente / del peccato, / ch'
v-608: se la sapienza intrarà nel cuor tuo e se la scienza piacerà all'anima
da siena, 70: poiché nel cuor m'hai acceso 'l fuoco / del tuo
deschiava quei pensieri / che me tteva dal cuor tutti i piaseri. g. m
o buono ma infelice, è piaga al cuor della madre. è la piaga de'
ognor s'avvezza / di fare a tanti cuor la dolce piaga. capellano volgar.
d'amoretti / che vanno ardendo i cuor, piagando i petti. della casa,
ansante / è piagata in mezzo al cuor. -che ha subito un'incisione
caldo amore, / e sentivano il cuor piagato in petto. leopardi, 29-37:
/ su me e fai scempio del mio cuor piagato. -infervorato di amore
tua casacca; / in petto il cuor ci insanguina / ma, istrioni codardi,
scrivacchianti vantiamo... d'avere il cuor buono, perché abbiam piagnona la penna
quelle preoccupazioni che piantan terrore proprio nel cuor della scienza. -intr. con
, dalla pase, dalla contentezza de cuor! = dimin. di piatanza2-
che me dipinse amore / in mezo il cuor con sì pungente stile, / sì
boccaccio, vii-24: onesta leggiadria, un cuor vezzoso, / un parlar dolce,
ventura piatosa orazione a dio con mondo cuor dirizzata. -letter. che si trova
costui tal leggiadria / che il mio cuor ne gira e impazza, / e per
mazzei, i-248: pensate come il mio cuor si fendea, vedendo piagnere i picchini
vostra santità umilemente e di tutto il cuor mio il santissimo piè. bemi, 4-23
giordani, vi-47: gli uomini di cuor molle e ad amare pieghevole ed occupati
mortale. goldoni, xiii-796: dal cuor si parte la triplice voce / che
tenerezza il ciglio / e nel tempio del cuor sacrai suo detto. -che nutre
la cittadinanza romana: 'aver il cuor di pietra', per denotare un uomo privo
fagiuoli, vi-63: ella cercava di far cuor di pietra / contro quel can.
merita grazie alla bontà del generoso e semplice cuor suo, cui il bruto e sozzo
/ ed in quel punto nel suo cuor pensava: / -sed e'ci toma
la povertà di pilglio, / nel cuor l'artìlglio / gli mette sì ch'e'
tu che dianzi / chiamavi del tuo cuor pigra la salma, / come soffri che
per quietarla bisognò dirle (filippo stesso in cuor suo non sapeva se era una pia
lxxxviii-ii-393: lasso! ch'io vidi il cuor già fatto umile, / acceso in
un colpo l'arme e 'l cuor gli passa. / pulidor, quando vedéva
/ per lo stran frastuonio che il cuor li fere / al calcar già le
bella giornata; / sol nel mio cuor c'è il sole e la piova.
/... mi pioveano in cuor fiamme ed oblio. -suscitare, determinare
pizzo; / e l'uomo ha un cuor vizzo / gonfiato dal vino. d
di flagello e l'odio onde il cuor m'era avvolto / mi plasmavano un volto
tornasi di lampedusa, 237: in cuor suo aveva fatto poco caritatevoli paragoni fra
.., sciame rapace intorno al cuor mio, pretendono amore da me.
/ e già l'ultimo dì nel cuor mi tuona. beicari, 6-252: i
a poco / le scopre il fisso cuor di grave punta. fausto da longiano,
orestilla la piaga, volle rinovar al cuor dell'infermo una poderosa onzione di liquore
egli in me, non riscaldava ancora il cuor mio colla bollente memoria dell'indole sua
: non si riesce a parlare a cuor netto di carrà, senza postulare che con
cesta che ha messo l'allegria nel cuor di mariù e di molti 'altri'bimbi
xiil851: pria d'uscir di venezia in cuor gli viene / brama di registrar quant'
d'arme che mi fece tremare il cuor nel petto, dubitando di voi. busini
1-1131: dolci artigli da cui il cuor mi è puncto / io non scio come
zelo / che sotto ovina pelle han cuor di volpe, / mentre solo gli fan
labbro d'un tartaro, / tu, cuor d'un eretico, / va'dentro
dell'amore ha trovato più dolci: cuor mio, bell'anima mia, gioia
dell'amore ha trovato più dolci: cuor mio, bell'anima mia, gioia
, sì ne portava maggiore dolore nel cuor suo e maggiore afflizione che non era
pondo immuni. moretti, 2-19: al cuor si fa sempre più lieve il pondo
sul motivo allora popolarissimo del 'beatrice il cuor mi dice'nel 'boccaccio'. carducci,
, fillide, ancora / rivolgi il cuor. da ponte, 302: dalle sponde
e cupido. boterò, 379: il cuor di calvino era pieno di stolidità asinina
ni, iii-907: ma che? avrei cuor di soffrirlo vicino, colla rivale dinanzi
fuoco nell'altare di dio, cioè nel cuor nostro, tosto si spegne se egli
tua fronte si china, / il cuor tutti indovina / gli occulti tuoi dolori.
/ a questo re del del pone 'l cuor tuo. g. morelli, 403
tobblìa. pananti, i-341: sempre in cuor scolpita / porterò la memoria del favore
è quel sol bene che il mio cuor rifface. epicuro, 126: crudel [
maria... è l'anima del cuor di dio, a cui né mai
la morte; e m'è nel cuor, presente / come in conchiglia murmure
quegli animali / sbarban colle tanaglie il cuor del petto? / nepo risponde: questo
l'amante. goldoni, xii-785: sul cuor di mitridate / io conosco il poter
dio. firenzuola, 2-89: che cuor credete voi che fusse quel de'poveretti
pensieri. carducci, 944: o cuor de'cuori, il sole divino padre ti
carducci, ii-21-115: l'abbondanza del cuor tuo, il fervore dell'ingegno e
aveva avuto una precoce ferita al suo cuor di bambina. -compiuto, esercitato
/ brame, e 'l segue de'cuor la schiera ardente. 4. andato
altri diè nome / e che del cuor fan preda e (non so come)
predando intorno vai, / e dei cuor, che non credi, / più dolce
l'ac- cidesse e a elio el cuor del fantolin li portasse. boccaccio,
voi. ad ogni lusinga del senso il cuor vostro fin da'prim'anni fu sempre
il papa, e ci strappino il cuor dal petto, non na mai vero che
un pessimo aspetto, / e il cuor balzando tei predice in petto. stampa periodica
per ottenere la preferenza, ognuno in cuor suo era convinto di riuscire.
nella bocca il morso, / nel cuor veloce tu [la cavalla stoma] premesti
benedetola, come che gran noia nel cuor sentisse, senza mutar viso in braccio la
que'poeti che in argomenti estranei al cuor loro cercano esercizio alla potenza della fantasia
chiari, 5-114: svelatami liberamente il cuor vostro, ché a qualunque nuova più trista
avendo inteso il tuo preporre, / mio cuor s'affligge per maninconia, / considerando
, 3-i-190: aperse il re con cuor palpitante, che presagiva qualche sinistro, il
l'anima e il costume / e in cuor delf'uom le ascose fibre indaghi,
segneri, i-87: beato chi possiede in cuor suo questo puro amore. questi ha
prorito / e no'se sente el cuor a intenerir, / cristian cativo a quel
. menzini, i-42: ei nel cuor magnanimo prescrisse / esser di sé maggiore
le sue parole invano / ond'ha cuor longitano, / per esser più laudata.
animo gentil sempre pon mente / al buon cuor di chi da, non al presente
coppa d'oro e messo in quella il cuor di guiscardo, per un suo segretissimo
. boccaccio, 1-ii-833: con quel cuor che io potè'sostenni / vederlo a
oro queste parole: con tutto il cuor dio ama. e credi: la carità
! 'sento io ch'ella in cuor suo così appunto va ripetendo. cattaneo,
sono stupide pretensioni di certi scienziati di cuor meschino e di più meschino intelletto,
cristo, xxxiv-388: letizia nel tuo cuor e gaudio sia, / rimossa ogni
saccenti, 1-2-63: ringrazio pur di cuor colui che lesse / del vostro sposo
nostri, questo conoscere così intimamente il cuor nostro, questo analizzarne, prevederne,
: credo tutto, ma ella ha il cuor prevenuto per altro amante. targioni pozzetti
/ matre de yesù cristo omnipotente / col cuor e cum la mente / a ti
petto mi uscirà il cuore che del cuor mi esca quella sua sprezzatura che più prezzevole
m'aita / che surga sù di cuor che in grazia viva. petrarca, 195-12
italica vittoria / che mi percosse il cuor fanciullo! b. croce, iii-22-103:
al desco; / e a lui dal cuor la speme e dal bicchiere / sorride
abitanti. d annunzio, i-1043: questo cuor, che fu della tremenda / e
bianco da siena, 42: nel tuo cuor sua figura [di cristo] dipingi
de'miseri tiranneggiati, ha tolto il cuor nostro dalla quiete e postolo nelle cure della
privilegiato. agostini, 41: privilegiasti il cuor dell'uomo, che col solo pentirsi
pensieri / che mi nascono allora, al cuor che batte / dentro, all'intensità
goldoni, xiii-15: per ristorar un cuor tutto amarezze / so bene anch'io
? / nell'immro desio che il cuor vi coce / così venite, o vili
sì si è ciascun maravigliato / come 'l cuor mio sostien che non si fenda,
[ad amore] / invan proffersi il cuor che non s'appaga.
affettuosa e della gratitudine che ella in cuor suo doveva professargli pel silenzio da lui
cion / o pur proferte da bon cuor sincier. bontemfii, 2-1- 152
un faccino profilato e bianco, tutta cuor di gesù, lavorava i pizzi da chiesa
quell'altro vanerello, profumatuzzo, spezza cuor ai tutte le donne. profumatolo,
ala, / fuggendo il puzzo che il cuor vostro esala, / o progenie del
di dio, impero che 'l cuor di faraone era indurato, li fé fuggire
intinto di ideali mazziniani, temeva in cuor suo ogni moto progressivo.
vien qua ad esser figurato per un cuor alato che è inviato da la gabbia,
scaldò l'umana prole, / e il cuor nostro si sfece / nell'onta e
altrui preghiera, / se accompagna il cuor, grazia non nega. -con
di vannozzo, 108: non s'è cuor de pierà / che non fosse adolzido
13-108: giove ne l'ascose in cuor crucciato, / perocché l'ingannò prometeo
alla stessa legge naturale, piangeva in cuor mio sulla loro sventura. 5
vini / a cui ne 'l vivo cuor, ne le arterie / tripudiano i
più lonzi giumenti e più codardi / cuor di leon fa la propinqua speme,
, / vie più che il proprio cuor, propizia fama. 5.
del suo amore / che per dolcezza el cuor mi si fendea: / e propriamente
stretta stretta / l'anima fulctuante e il cuor mio alberga / come a propria stagion
da longiano, iv-67: chi ha il cuor sano pro rompe in parola
, 1-1014: dopia incisura mia che il cuor mi sfindi, / iantina, continua
, iii-628: riposatevi... con cuor sicuro, ché quinci son le cure
quintavalle, 5-85: forse egli aveva in cuor suo abbracciato una fede, questo non
addirittura in fatuità, in un'aria di cuor contento, troppo contento. monelli,
suggellò con un singhiozzo, prosorto dal cuor angustiato, la bocca querula.
per la prosperità del bravo figlio dal cuor d'oro, ciancicò il foglio e
esecutore di esso ne sfuggono sempre ed in cuor rabboniscono. pananti, i-399: al
le nostre bare, prostrammo il nostro cuor tristo. %. figur.
ave dico, ave dico; e il cuor si prostra. sbarbaro, 1-202:
mio fervor combattivo / risento e un cuor non privo d'antiche protervie rideste.
i-101-2: i'sì so ben per cuor ogne linguaggio, / le vite d'esto
una gran consolazione -: ma in cuor suo tra sé e sé, rispose con
tuoi pensieri, facendo di due un cuor solo. gemelli careri, 1-iii-107: mi
proveduto, che fia poi se nel cuor tenerello d'una semplicissima fanciulla tutti insieme
divinità la qual veda nel fondo del cuor degli uomini. manzoni, pr.
exizial prurito / cum cui rodendo amor il cuor mi sface. gelli, 15-i-656:
nostri, questo conoscere così intimamente il cuor nostro, questo analizzarne, prevederne,
non fur sicure, / benché serbasser cuor pudico e pio, / mostran auassuso
sei pur caduto, / rilevati col cuor purgato e pulcro, / racquista di cristo
: chi può descrivere la beltà d'un cuor puro? uno specchio a perfezione pulito
son né belli né mondi come un cuor puro. -privo di scanalature (una
che fan che da se stesso il cuor si fure. = voce dotta
, 1-55: o dio, che 'l cuor mi pugne / uno spavento, i
quante rie parole 7 pongeno il mortai cuor come coltelli? niccolò da correggio,
36: non ammirare, se in un cuor non basso, / cui tu rivolga
11-88: i neri [occhi] al cuor van come acuti dardi, / dolce
punte, / poco men che 'l cuor non se le divise: / degli occhi
poco a poco / le scopre il fisso cuor di grave punta. gir alai cinzio
con lieta fronte, vera interprete d'un cuor sincero, e promettendo loro segretezza
da siena, 135: semplice è il cuor mio e le mie parole e la
insulsi / ch'eran già nel mio cuor d'aver marito. fausto da longiano,
ben gli occhi si dilettano, il cuor però non si sazia. a. cattaneo
stu sei pur caduto, / rilèvati col cuor purgato e pulcro / e racquista di
puro fonte / nume clitumno! sento in cuor l'antica / patria e aleggiarmi su
bella, / men chiaro ingegno e cuor più puro e santo! varano, 1-113
: chi può descrivere la beltà d'un cuor puro? uno specchio a perfezione pulito
non son né belli né mondi come un cuor puro. foscolo, iv-390: tu
/ eroe, di pura fede / il cuor cinto e ricinto, / in sul
/ aperte a tradimento nel magnammo / cuor del re mite! govoni, 670:
quale, premendo la casta mano sul cuor purulento, prese a lamentare la mia
: ma vinca la mia stella e il cuor mi fure / vinca il fiero mio
che, acceso nelle fibre di un cuor impudicamente avvampante, traspirava per le pupille
fantasmi che da'fondi neri / dei cuor vostri battuti dal pensier / guizzan come
anche l'incorruzione, mi rimuti il cuor nel petto e mi rinnuovi uno spirito
carducci, iii-24-151: povera letteratura di cuor contenti a pancia liscia, con l'aureola
dicesti, mi ficcasti un quadrello nel cuor mio, ma non credetti venire così
ch'ei non possiede con interna benivolenza il cuor di veruno. -riferito ad
, men faticate, / non che 'l cuor d'una donna. benvenuto da imola
: uno cavaliere... puosesi in cuor di volere tutto dispendere a la vita
aita, / che surga su di cuor che in grazia viva. boccaccio, dee
rosmunda facesse, sebbene non consentisse in cuor suo a questa teorica...,
quel senso di generale benevolenza che un cuor contento non può non sentire per ogni
che una protesta firmata. -a cuor leggero (e ha valore iron.)
, men faticate, / non che 'l cuor d'una donna. -rasserenare (
mai, quelli che non solo daranno al cuor tuo quella quiete che così di rado
lorenzo tramaglino, non lo farei col cuor quieto: gli voglio troppo bene. carducci
., e poi andate a letto col cuor quieto. gozzano, ii-309: l'
de'romani... deliberò nel cuor suo... discender in italia contra
679: guasti i muscoli e il cuor da la rea mente, / corrose tossa
al fine, vedendoci a lui rivolti con cuor contrito et umiliato, ci rabraccia et
te ritorno quando si rabbuia / il cuor deluso da mondani fasti. 4
dànno noia: 'e acciocché ai cuor 'è duro: 'e perché ai
'è duro: 'e perché ai cuor 'non è l'ottimo, ma fa
l'amor di lui, già nel cuor di lei intiepidito, con subita fiamma si
antonio di meglio, lxxxviii-ii-123: tutta col cuor ri volta al sommo sole
quell'arcano / dolore gli occhi e il cuor, / scordo i miei danni antichi
: lo sdegno rade timagine dell'amato dal cuor dell'amante. redi, 16-ii-20:
o radiatura è un diac- ciuolo nel cuor dell'albero con isquarci incrociati a guisa
con tan- t'altre passioni domineranno il cuor de'mortali. mazzini, 59-104:
1 vaiuolo, e la salubre / al cuor dolce melissa e 'l germe ignobile /
roero, 3-ii-72: con voce che del cuor parea / sospir non raffrenarle: oh
i-162: sebbene ogni mattina decidesse in cuor suo di buttarsi alla più aperta sincerità
quasimodo, 119: ognuno sta solo sul cuor della terra / trafitto da un raggio
una ragna di nubi o anche dal cuor dormente d'un pino la luna del
quest'e una ragna / dove il tuo cuor / casca, si lagna, /
, che sono le rose rallegratrici del cuor mondano, tanto maggiormente s'inasiniva.
saziar sperate invano / l'avidità del cuor. cesarotti, i-xxm-29: volevano essi rallentare
.. e el gh'averà sto cuor de vederme andar a remengo a domandando la
purg., 32-127: qual esce di cuor che si rammarca, / tal voce
carichi, / che a rimirarlo sol il cuor rammarica. foscolo, iv-419: diriggi
, / sì amor me innova al cuor focosi vampi. 2. intr
sveglia in me il pianto, ramolla il cuor duro. bruno, 2-117: da
, 2-171: si diedero a mangiare i cuor degli animali macerati e rammorbiditi nell'acqua
uno entra in la con- cavitade del cuor, el segundo se spande per le parte
, del verace teme / agitato suo cuor l'agra rampogna. mazzini, 1-155:
, in quella ora subitamente discorre nel cuor suo una fonte che rampolla diletto.
chio, che ha il cuor libero da quelle misere servitù, che
imbelli, di codardi, che hanno il cuor tenero e, come noi sogliamo dire
forteguerri, iv-499: sta di buon cuor, ché sarà cura mia / rap-
67): sempre un mercante ha 'l cuor fra mille ortiche. /..
penna, soprannominato fra noi 'totò cuor d'oro 'per le rare e nobili
/ che par c'a ciascheduno 'l cuor si raschi. 16. gerg
chiamar da mona masa; / lascioti il cuor, deh! non me lo tribbiare
. che dovesse sua altezza andarsene con cuor francese e libero, ché da per loro
cose secrete. oddi, 2-40: che cuor pensi, spazza, che sia il
sì grande la percossa dello sbigottimento del cuor suo che mi penso che mettesse uno grandissimo
, copia de'viveri per essere nel cuor del paese, e simili avrete scelto
/ contempli e fai che nel tuo cuor si cele; / fingi estasi e visioni
, 1-255: se ho rivelato al cuor vostro uno sdruscio, / perché, amico
morte, perciocché quella battaglia si fece nel cuor del verno e in un giorno nevoso
raumiliarlo colle più dolci parole che il cuor disperato o la femminile scaltrezza le suggerivano
ravviluppato, / ne'tuo'lacci il cuor legato, / paio un pesce awelenato
. g. gozzi, i-5-31: il cuor tuo non giaccia in eterna infingardaggine,
una caligine e una nebbia sopra 'l cuor suo, in tal modo che non
/ i nembi spazzola; / il cuor gli razzola / la gioia, il giubilo
reai, quanto ti onoro / col cuor! -con signif. attenuato:
. agostini, 42: privilegiasti il cuor dell'uomo, che col solo pentirsi trovasse
tanta confidenza / ha già stabilito in cuor suo (in recenti estati) / di
invidiava a giove, / di che il cuor recensendo ancor si schianta.
quell'arcano / dolore gli occhi e il cuor, / scordo i miei danni antichi
né amor fu, che mosse i cuor villani: / l'effluvio fu del
più intimi e più reconditi affetti del cuor suo. brusoni, 248: fu parimente
verso di custui secura lentaria del mio cuor le ràdane e del mio gran disio faria
se'rifetta: / ama jesu e nel cuor lo ricetta. = voce
. moravia, 19-143: decido in cuor mio che debbo quanto prima trovare un
affettuosa e lieta ospitalità sospendevano alquanto nel cuor di saffo quel tirannico predominio il quale
162: questa preghiera gentile, sgorgata da cuor sincero e seguita da lagrime non mendaci
gravò [a francesco] viltà di cuor le ciglia / per esser fi'di pietro
vita. goldoni, ix-91: mio cuor reggon tuoi cenni. -sottoporre ai propri
giovane, 9-141: la prontezza del cuor de'cittadini / e di chi regiamente gli
? boterò, 11-56: poni il cuor, buon uom, in pace: /
gozzano, ii-446: solo rifugio dove il cuor spento / vibri fraterno e riconosca l'
nostra operazione è dirissata dalla regulazióne del cuor nostro. scala del paradiso, 437:
mogli. goldoni, ix-323: un cuor di donna / troppo deboi saria, se
sen, quei perfidi tiranni, / un cuor maligno, scellerato e reo, /
., 49-69: quivi gli crebbe al cuor tanto tormento, / che confessar si
, xxxix-i-218: or su leviamo il cuor da questa tana / in cui se
cantari, 85: sempre il mio cuor ne resterà doglioso, / e l'
amorosi guai, / finché restauro il cuor doglioso agogna, / io canterò né
soggiunse, con voce alterata: « il cuor mi dice che ci rivedremo presto »
, iii-3-118: quanto a me, cuor mio, batti pur su, / ch'
di me quel che 'l tuo cuor diletta. 2. proprietà che qualcosa
. d azeglio, 4-123: il cuor caldo e la vivace fantasia non erano in
riveder, fillide, ancora / rivolgi il cuor, quasi del verno in onta,
colla presenzia, / sempre ci è il cuor, nell'osservanze attento. rinaldo deeli
come a reviviscere / vidi batter el cuor a piè de'ceppi / e tremando fumar
di prima. carducci, iii-3-242: al cuor nel fiso mite fulgore / di quella
fisica, di cui nessuno, in cuor suo, non aveva desiderato a un certo
di peggio, serpeggiando, / il cuor, ch'è un buon boccon,
1063: non si riesce a parlare a cuor netto di carrà, senza postulare che
: ciò che ancor più irrita un cuor ben fatto è l'alta ribalderia di
suoi occhiuzzi ladri m'ha rubato il cuor dal petto. -acer. ribaldóne
antea vede venire, / sente nel cuor di subito un riprezzo / d'amor
volte la ricaduta del peccato fa il cuor duro. loredano, 3-116: fu
ii-i: già mi accorgo benissimo che in cuor vostro voi cominciate alquanto a ridere di
me no. la veggio / né 'l cuor mi dice saperla sfinire. bandello,
ama più di se stesso, nel cuor di un figlio che darebbe volentieri il suo
spesso, offerire spesso a gesucristo il cuor proprio con vivo amore? =
canti miei dimenticati / e ritornali al cuor riconoscente. 2. improntato a
, / che quand'i'penso aver cuor di leone. girone il cortese volgar.
/ l'amore ha in me un cuor tristo, ma l'odio ha uno spirito
que'poeti che in argomenti estranei al cuor loro cercano esercizio alla potenza della fantasia
che dal fato discende / arma il cuor [la ragione] di costanza ridente.
o forti pitiambici / che da 'l cuor balzate fremendo, ridendo, squillando, /
/ non fa del rege odiato il cuor giocondo. lengueglia, 103: il narciso
/ e'poi ridisse: « tuo cuor non sospetti; / finor t'assolvo »
contro l'idolàtria / e riempisse 1 cuor di grazia voti: / a questa vision
salvamento, / che quand'i'penso aver cuor di leone. s. bonaventura volgar
si riempie / che per dolcezza il cuor gli salta fuore. salvini, 39-iv-6:
mezi apri tu e dilata la bocca del cuor tuo, e vi entrerà dio e
d. bartoli, 7-1-144: rammollirne i cuor duri e riergere verso il cielo e
, iii-3-120: questa è, vecchio mio cuor, la vecchia storia, / far
nostro, / che tante volte il cuor di prometeo / con l'altre parti dentro
spada di girone, di che il cuor gli comincia a sbigottire; ma sembiante non
denso / rifluir di rimpianti al cuor; l'intenso / soffrir cruna menzogna e
la lingua sua, ma seducendo il cuor suo, la sua religione è vana
/ ti rifugge dal corpo inerte al cuor / e dal cuore al cervel.
ostellerie / ch'aver non pos- son cuor fermo né stante; / lor fatti non
/ fiorendo, come un sogno dal cuor sale, / rigato da la pura
dardo / che gli trafisse il cuor senza ritegno: / e tal gliel diè
tragga d'ogni cosa frutto, / col cuor rendendo sempre grazia a tene. nievo
, / letizia grande è nel lor cuor rimasa. strafiarola, ii-120: tra loro
in vita, / parve del petto il cuor gli sia caduto. / l'anima
una materia viscida e fredda onde il cuor suo fosse fasciato. d'annunzio, iv-1-814
/ e l'ardir mio primier nel cuor mi piove? / e d'esso armata
, / con amorosa chiave / il cuor le aperse. cesarotti, 1-iv-294: o
tutta sossopra: e pur bisogna far del cuor rocca. a. f. doni
, 6-iii-433: forse che il pentimento in cuor rimise / quella virtù che ne fu
nelle braccia di colui che, vedendo il cuor nostro volto al bene, per sua
io fossi cardinale in sua vece, ho cuor grande quanto basta per fare anche più
il broncio daddo- vero, donando in cuor mio della bestia fin sopra i capelli a
tra sé dicea: « e che mio cuor lascivo? così ti lasci intenerire da
e dagli atti vili, empie il cuor di magnanimità, tien l'animo brillante
novellino, 1-59: sovente avviene che il cuor salta e si rimuove e ciò avviene
anche l'incorruzione, mi rimuti il cuor nel detto e mi rinnuovi uno spirito retto
tutto il sacrosanto loco / e i cuor de'sommi padri ivi rinchiusi.
'l piede, / qui rinfecondi il cuor. = comp. dai pref.
/ e l'ardir mio primier nel cuor mi piover / e d'esso armata mi
la dolcezza del compatimento / materno in cuor de'figli la nativa / pazienza rinf
uomo crescea fortissimo / colla fede nel cuor. / l'opra del primo scettico /
piero da siena, 1-2: col cuor gioioso / vò innovare una antica storia
/ ch'ogni momento il giubilo entro al cuor mi rinnovo. arici, ìv-320:
rinnovel-m'enganni / e già già foco in cuor mi rinovelli. b. tasso,
, trovandosi bene a torino anche nel cuor dell'estate, si burlano di tutti
oltre le alpi e toccò a rabbia il cuor di federico che, sazio di sangue
. / -di sommo gaudio e'nostri cuor rintruoni; / e'ci sarà per te
il vuole, cioè a dire con cuor mondo e labbro verace e con interissima annegazione
/ e l'ardir mio primier nel cuor mi piove? / e d'esso armata
onor servire / questa già del suo cuor beltà sovrana. -scoprire un'uscita
l'unica spina, / e nel cuor mi rinverde un lauro vivo. landino,
cicerchia, xliii-318: in corpo 'l cuor mi fa'tutto tremare; / tu se'
siena, 28: voi avete 'l cuor rio, / perché voi non avete contrizione
discordia alcun veleno / gli può infettar il cuor. stigliani, 2-164: se 'l
mandi dicendo. avevo bisogno che un cuor giovine mi si dimostrasse così in tanto rio
quante rie parole / pongeno il mortai cuor come coltelli? b. davanzati,
calmo, 2-425: tu te parti, cuor mio caro, / e me lassi
tuo esilio, pari a fuoco arde il cuor mio e mi colpisce calor del sole
fianco, / poi che gli rose il cuor quel rigi- d'angue.
orazioni cantate], ma riponle nel cuor tuo con quello desiderio che debbono le
, italiani, udite, e nei cuor vostri riponete, quanto la verità, quanto
elo è cresù e fato grande en lo cuor del fedele et en li soi rami
, 8-7 (i-iv- 714): cuor del corpo mio, sì, assai conosco
quelle droghe, che riscaldano gli appetiti del cuor impuro: ripostigli del disonore, asili
non tegno riposto / a te mio cuor se non per dicer poco, / e
figli si volgea, / rotto il cuor da tanto affanno, / che nasconder
caos di cordoglio che dovea opprimere il cuor d'aurelia colle tenebre d'un vedovatico
fagiuoli, vili-147: mostrando d'avere un cuor di smalto, / 'n ogni tempesta
dolenti fremiti / di natura il tuo cuor non si riscuote, / se sprezzi e
i-162: sebbene ogni mattina decidesse in cuor suo di buttarsi alla più aperta sincerità e
sono indizio d'animo dilicato, ma di cuor risentito. chiari [in g.
e i miei precetti entro il tuo cuor riserba. -tenere nascosto un segreto
il fonte, / ed il conforto nel cuor tuo riserra. -tenere segreto,
pur sentito, / che si risguarda il cuor di quel che dona / non il
giorno, sette volte almeno, / el cuor teneva fermo e non diviso.
onda bruna, / mosso a pietà quel cuor tiranno e fiero, / tu già
, i-286: non è, non è cuor di filosofo quel cuore che si lascia
puomo non dèe mostrar d'aver un cuor così molle che sappia risolversi in acqua
lira / da movere a pietate un cuor di smalto, / in alto stil questa
goldoni, xiii-15: per ristorar un cuor tutto amarezze / so bene anch'io
: quella rara cortesia, / e quel cuor retto e gentile / onde siete a
e che qualche genietto / vi tiene il cuor tra'lacci suoi ristretto.
in quel viaggio, ebbe ammazzato in cuor suo don rodrigo, e risuscitatolo, almeno
uscir di sotto terra / con risoluto cuor d'ire alla guerra. pascoli,
a questo re del ciel pone 'l cuor tuo, / vedra'l'in mezzo a
mortai dardo / che gli trafisse il cuor senza ritegno. pulci, 8-92: carlo
come le vene che portano l'orgoglio al cuor della patria e sino alla sua fronte
fin despina a lui disse: « cuor mio, / pur ti riveggo, e
/ chi sei: dimmi se il cuor ti si compiace / o si compiange della
, 41: con reverente affetto e cuor di foco / alle dame donammo e il
e ch'altro duol più saggio il cuor mi passe, / chiedendo a te del
paese e ritornato / sano e salvo nel cuor del lazio e accosto / del riverito
fondo mi riversa, / troncandomi del cuor ogni speranza, / ch'a mia beata
avrei da rilevarti, da riversare nel cuor tuo, da mettere a'tuoi piedi.
non mi lamenti / del gladio che nel cuor già mi trovai; / or è
a colpi d'avversa fortuna soffrì con cuor intrepido la perdita dell'amato consorte e
molte sedizioni, perché non paté lo cuor dell'uomo d'essere suddito a chi non
cristianesimo aveva indotta una felice rivoluzione nel cuor dell'uomo e gli aveva insegnata la
forse questa scuola bastante ad ingrandire il cuor vostro ed impierlo di elevati concetti,
netta di tal fatto, faccendo del cuor rocca dicea: « deh, vacche che
sossopra: e pur bisogna far del cuor rocca. f. rondinelli, 1-39:
, si spinge avante / con passo e cuor di cavaliere errante. a. brucioli
che tien tal rogna / che u suo cuor non agogna, / essendo infermo,
l'eremita; / si sentia toccare il cuor. / via menolli al romitaggio /
partì da'corpi santi / e 'n cuor si pose, per amor di loro,
e non vuol far ritorno / contra cuor di diamante, e non di vetro.
avena, / e mi si ruppe in cuor r'ave maria'/ perché appena fui
son sua). ibidem, 88: cuor forte rompe cattiva sorte. ibidem,
stessa per la soverchia dolcezza che al cuor sentiva, non potendo, qual generosa,
tranquillo in apparenza, ma roso in cuor suo dalla rabbia. onufrio, 181:
ogni umano immaginare, / palpita un cuor paterno. idem, 48-33: spero che
nelle bonacce négattiere, a cui già il cuor galluzzava di sì bella fortuna, per
tappare i buchi aperti dall'antico, cuor d'oro, ma distratto, proprietario.
la sua ribellione, s'inoltra nel cuor di tutti e, scacciandone ogni senso
null'o ver far motto, / pe'cuor chiamando l'aiutor divino; / pensosi
si volgea, / rotto il cuor da tanto affanno, che nasconder
). muratori, 6-375: il cuor de'boriosi altro non è che una
suo veleno, gli occhi piangono, il cuor sospira, le carni triemano, le
io mi sento l'anima rozza e 'l cuor freddo più ch'io non vorrei.
ha la fronte rugosa / ha in cuor la tirannia. casti, i-2-273:
ual doloroso / terribile mistero è il cuor dell'uomo. andolfi, q-109:
delle mpi, e tu rinserri / cuor di rape nel sen. 2
non ha sacca. ibidem, 77: cuor contento, e sacco al collo.
tenerezza il ciglio / e nel tempio del cuor sacrai suo detto. salvini, 33-97
. / s'io non sacrassi del mio cuor nel tempio / l'autor d'un
seno [a cristo] / el cuor suo resta respirante solo. grillo, i-m
commettere, che del continuo non rumini nel cuor mio con soave memoria e con giocondissima
0-205: una dea supplica, e qual cuor zottico, anzi sacrilego, non si
il quale avea tutto il cervello e il cuor suo in un bel vestito che portava
saetta, / ché di guatarti il mio cuor non è sazio, / veg- gendo
mmi saetta, / tremilia coltella nel cuor sì. mmi ficca. / oi,
ch'eterna potesse / dolce a due fidi cuor catena ordir. goldoni, x-654:
s'appella, è sì tenacemente impresso nel cuor di tutti che fu stimato l'ultima
l'arco il sagittario, / e in cuor gli gode l'anima crudele.
pino, 3-26: o temperato fuoco del cuor mio, perché più nutrir non vuoi
tuo pensiero... discende al cuor della donna, penetrando per entro gli occhi
tartaree grotte usciti fuori / fanno dal cuor fuggir la penitenza, / e, risvegliati
, / sì tosto fu 'l su'cuor col mio saldo. tortora, 11-68:
gride / per la paure c'al cuor gli salivano. rime anonime napoletane del
tu che dianzi / chiamavi del tuo cuor pigra la salma, / come soffri che
lancia, 3-9: sovente avviene che il cuor salta e si rimuove; e ciò
si riempie / che per dolcezza il cuor gli salta fuore. pirandello, ii-1-303:
loco; / amor mi dice al cuor: « cosa, o fedele; /
gli pose / che d'allegrezza il cuor ne gli saltella / e tutto 'l suo
e gli esprime bene per riempire un cuor sensi bile d'ammirazione per
la tua giustizia non tensi nascosta nel cuor mio; la verità tua e 'l
. intelligenza, 8: non è cuor uman d'amor sì tardo, / che
questo povero san- cio / del tuo cuor ch'è il mio cuore / fiorisse un
mi piove, / tu che il cuor mi mettesti a sangue e fuoco ».
lacero petto / mostrare al mondo il tuo cuor sanguinante? pirandello, 8-612: si
carducci, iii-15-173: traeva in processione un cuor di bove sanguinolento infilato a una picca
? carducci, iii-1-124: su 'l cuor lo strignea sorridendo: / ma su 'l
lo strignea sorridendo: / ma su 'l cuor che a quell'urto agghiacciò / la
longiano, iv-67: chi ha il cuor sano prorompe in parola d'amore e
un vecchio di buoni costumi, di cuor retto, di sana morale e che
e bel luogo aveva santìssimamente collocato il cuor suo. intrichi d'amore [tasso]
del contri appare che il gemelli nel cuor suo si infischia santamente di ogni filosofia
e dorati: la divina pastora, il cuor di gesù, il cuor di maria
, il cuor di gesù, il cuor di maria, comprati alla fiera o avuti
mali intendimenti, perché solo idio il cuor delli uomini conosce. dante, vita
8 (142): « il cuor mi dice che ci rivedremo ». certo
s'era avveduta / e ne sentiva in cuor dolce contento. = dal lat
metteva tutti in canzonella, ma di cuor buono e d'un buon senso precoce.
al mio rivale: gelosia funesta / il cuor gli sbrani, fredd'orror l'investa
a saziar m'invita / mille de'cuor umani avidi affetti. pareto, 228:
sen, quei perfidi tiranni, / un cuor maligno, scellerato e reo, /
lo splendor che riluce / nel mio cuor tanto chiarissimo: / perch'io sia el
et io con lei, / pieno il cuor di speranza e d'allegria.
, / io vedrei dal tuo cuor medea sbandita. c. i. frugoni
, v-1261: se sentissi el mio cuor, come el me sbatte in sen.
sì grande la percossa dello sbigottimento del cuor suo che... cadde in terra
previdi per lui, ché abitava nel cuor suo la saggezza e il meglio dell'avo
si sbrocchi / strai ch'è 'n cuor gentile. 3. intr.
purgare d'ogni erronea scabbia / il cuor dell'uomo, e pria quel di
/ e il riso da far molle il cuor più scabbro. g. prati,
e satanasso, / se fia il misero cuor di timor casso, / scaglian più
ciò che per quelle possiamo apparecchiare il cuor nostro e conservarlo senza lesione da tutte
gieno, l'un che scaldava il cuor dei soldati e l'altro che lo
un fantaccino che, vestito da state nel cuor del verno, si reca giocando là
/ la fronte di rubore e il cuor dipincto. tesauro, 3-93: il suo
, cilv-817: a quelli morti cavavano il cuor del petto con certi rasoi di pietra
gl'imporporati scanni, / pazzerello mio cuor. g. graziani, 106:
scapezzate che si scagliano su verso il cuor dell'europa, che van su a formare
cadde in mente / di scaricar nel cuor leggiadro dardo: / e all'arco l'
, / lo qual ne li alti cuor tosto s'attuta, / « beato te
che scarsamente adempio / ciò che nel cuor disegno, / colpa fia dell'ingegno,
mascheroni delle fontane l'acqua scaturente dal cuor della terra. -che divampa con
, quei perfidi tiranni, / un cuor maligno, scellerato e reo. tommaseo,
: un signore attempato, ma di cuor verde e d'ingegno sceltissimo, stringendomi
su me e fai scempio del mio cuor piagato. -con metonimia: chi
son nati, / ed infiammi il suo cuor, qual furo un giorno / nel
per la via dell'orecchie e 'l cuor m'accese. cerretti, xxii-479: tempo
l'uomo da dio, perciocché 'l cuor si scevera da colui che 'l fece.
buzzi, 147: navetta sia questo cuor di poeta che vola / nel fremito
stringo il ferro; e benché il cuor mi schianti / amor di padre,
amor, tu con feroce / voglia dal cuor cne mercé pur chiamava / (deh
bellona non v'impacciate, / che 'l cuor fura alla palese. carducci, iii-14-181
: / e te che ne portasti il cuor piagato, / un tordo o un
n'i a point, mas son al cuor e en la schina e el polmon.
, / son la cagion che 'l cuor da me si svelle. magalotti, 4-152
un poco / che vi parli il cuor mio schietto e sincero, / da
mise schifezza e paura negli occhi e nel cuor d'ognuno. -schifiltosità, schizzinosità
nobil cocchio. papini, 27-157: in cuor mio maliziosamente godetti nel vedere le schifiltose
m'accese il petto; / sallo il cuor mio che dal fatai momento / che
chiappollo / il sonno, che del cuor le cure scioglie, / di membra scioglitore
conlor savio sermone, / ch'amor di cuor non potea esser tolto / se non
voi avete una mente geometrica, un cuor libero e sciolto. seriman, i-115
de lo schifo, / vorrei pigliare il cuor di quella bestia / che ha lungo
come pensi, o sciomo, / nel cuor de'numi l'ultimo pensiero. fanfani,
in cinque maniere santifica lo spiritodi sapienza lo cuor dell'uomo. primieramente elli il purgaed affina
della sua voce attraendo i sassi de'cuor protervi, cominciò, divino an- fione
or che farò? di scoglio / il cuor non ho; né mai / costò
/ io vi prometto, e ben nel cuor vi cappi, / ch'io le
le gelate afflitte gambe, / il cuor balza, si scolora / tutto il volto
, ponendo l'imagine di teodata al cuor del re, cancellonne la sua.
. pananti, i-341: sempre in cuor scolpita / porterò la memoria del favore
di scolta febbrosa, / profonda nel cuor la pace delle memorie. 3
pensieri apporte / molesti, onde il cuor mio turbi e scompigli? intrichi d'
dolce scompiglio e in soave tumulto un cuor femminile. cesarotti, 1-iv-174: mista coll'
tradimenti e sconfessioni dei timidi ipocriti che in cuor loro si rallegrano di quanto fingono di
1-iv-484: mi cavano / queste parole il cuor: « vi prego e supplico,
/ le sue parole invano / ond'ha cuor longitano, / per esser più laudata
x-1086: è molto tempo / che il cuor in petto io sento / d'
, e quella scoperchiata, come il cuor vide e le parole intese, così ebbe
così ebbe per certissimo quello essere il cuor di guiscardo. molza, 1-8:
e a tre de'suoi assistenti fare il cuor del leone e uscire alla scoperta.
e bel luogo aveva santissimamente collocato il cuor suo, lietamente così rispose. sergardi,
v-823: dovea parlar più chiaro al cuor di una donzella, / dir doveva
: non ammirare, se in un cuor non basso, / cui tu rivolga a
ordinato e successivo mantien la speranza nel cuor dei soldati, vivifica il militare zelo,
: elena... si ribellava in cuor suo all'idea di presentarsi in un
, cancella, / come se al cuor la penna non risponda. / non
: sale adagio adagio, bestemmiando in cuor suo ogni scalino che scricchiolasse. stoppani,
paladini, / han facce di leoni e cuor di scriccioli. -testa di scricciolo
tana, xxxii-1149: quando il mio cuor ti giura, / vuoi tu ch'
non fu largo perdon conteso / a cuor piangente umil, mira, signore, 7
le parole, / che son messaggie del cuor che si duole. -rappresentare
non stanca ma 232: il cuor s'annoia tra la serva calca / sdegnoso
speranza e dolce anima mia, / cuor zuccheroso, occhi che sdilinquire / mi fate
possa che s'indonna / in ciascun cuor gentil, che da virtute / per accidente
dogliosa / di fuor, ma dentrial cuor ne sia gioiosa: / ancora più s'
frusta / se non per grazia di chi cuor illustra. 14. prov
tretavole di ponte: / secco fegato, cuor duro, 7 cuoia dure,
»; / mamolto ne fia nel su'cuor dolente, / ma vede ch'e'desdir
odorose ornati il crine, / dirsi di cuor l'un l'altro: « è
che non è oltraggio che offenda più il cuor delle genti di una provincia, quanto
: « pommi come segnacolo sopra il cuor tuo, cioè che sempre di me tiricordi
lo cor mi rodo, / pensando deltuo cuor largo e benegno / che d'ogni cortesi'
messo in quella [coppa] il cuor di guiscardo, per un re.
fratelli, ognun mi siegua, / cheha cuor in corpo et animo virile ». baldi
può trovar luogo in voi e se 'l cuor vostro non è d'una indurata selce
convien ti membri, / che metta cuor e membri / per te, se
una ninna nanna: / io col mio cuor che sempre più s'affanna, /
, dolce signore, / con tutto 'l cuor e con tutta la mente menano [i
turbava. bonarelli, 1-242: nel cuor tenerello d'una semplicissima fanciulla.
trattar colla verità su la lingua e col cuor nelle mani. -in modo elementare
, ponendo l'imagine di teodata al cuor del re, cancellonne la sua. a
bonarelli, 1-212: sempre che il cuor vostro sarà innamorato, qualunque sia la
lato, e quello tanto rodesse che al cuor perveniva. a. orlandi, xxxix-i-105
. leopardi, 668: durando il cuor mio più sensitivo assai dell'ordinario, e
gli astanti e intenerì... il cuor generoso di leonilda. brusoni, 2-128
rovine. d'annunzio, i-1043: questo cuor, che fu della tremenda / e
uscir di sotto terra / con risoluto cuor d'ire alla guerra. guerrazzi, 2-90
. quasimodo, 119: ognuno stasolo sul cuor della terra / trafitto da un raggio di
bianco da siena, 2-47: tutto lo cuor ti dò veracemente: / amor gesù
brera, 1-iv-301: per serenar il cuor negli altrui cori / favote, poi
santa maria della scala, x-174: lo cuor mi gioberti, 1-i-237: certi termini
non credo un serpe, c'ha il cuor cotanto / acerbo. boccaccio,
bonifacio vili] poi ridisse: « tuo cuor non sospetti; / fi- nor t'
carducci, iii-1-121: amorosa su 'l cuor se lo serra, / e lo bacia
servìa, / e liombruno di buon cuor mangiava. -servire di coltello: fare
verdinois, 19: giustino fortunato, cuor d'oro, mente colta e versatile
carretto, cvi-688: ohimè, che 'l cuor ho di tal doglia tocco, /
. / tutto 'l resto tormenta 'l cuor e sface. accetto, 58: parlate
: son legata daitormenti, / il mio cuor tutto si sface. -lasciarsi travolgere dalla
. bargagli, 4-254: il cuor nostro si sface / di porre in opra
dà fede e dà speranza / nel cuor di chi la mira per sua manza.
sì alta sfera che... in cuor suo gli parevano basse in fin le
). simeoni, 1-15: el cuor del petto mi si sferra / pel gran
affascinare. goldoni, xiii-498: il cuor di lei, che l'inimico irato /
: dal magnanimo voler, da'semplici / cuor de gli artefici, sfidando i secoli
, 1-1012: dopia incisura mia che il cuor mi sfin- di, / iantina,
me no. la veggio / né 'l cuor mi dice saperla pavano pei fessi dalla stia
non potea sfogar la sua collera, col cuor nel guanciale della sua cuccetta.
, / più sfogato l'incendio al cuor s'apprese. z. valeresso, xxx-6-214
piè gli sfolgorìi, / e nel cuor si stupìa. faldella, 13-113: si
temerarie che possono d'improvviso aprire un cuor chiuso e sorprenderne la pena più nascosta
i-203: de fanti, barbetta rossa, cuor d'oro, sottotenente da venti mesi
tenorio, il cui sfrenato / perfido cuor di mille colpe è reo, / s'
par 'n un certo mo'che 'l cuor mi sfrizzi, / come chi mangia cipolla
iii-3-197: di lontano / pace dicono al cuor letue colline / con le nebbie sfumanti e
del mare senz'onda, / nel cuor della notte fantastica, io vo.
/ tu ne sgalluzzi, e 'l cuor mio se ne duole. / pare il
gli oggetti che sta giunto fa un cuor risoluto: sfonda un vetro di una fineciamento
trovar qual sia il covacciolo di un cuor donnesco. baretti, 2-290: chiunque
prigione un loco. / quanti sgannati cuor, divisi e soli / come in deserto
saluta / con l'improperio, il cuor ti maledice. / alba temuta, non
/ n'andava, avendo fatto un cuor di ferro. idem, xxvi-3-63: i'
che sarà preferito sempre ad un leone di cuor magnanimo, ancorché sgiubato e perciò negletto
che il canto sgombra d'ogni velo il cuor che si duole, / io canterò
1-i-162: questa preghiera gentile sgorgata da cuor sincero e seguita da lagrime non mendaci,
ascoltate la dolce litania / che dolcementedal mio cuor si sgrana. arpino, 16-130: la
o lucia, lucia, se 'l mio cuor potesse / sgravarsi e dar le briglie
sgraziata povertade, all'uomo / del cuor consumatrice, il cuor ti dia / d'
uomo / del cuor consumatrice, il cuor ti dia / d'improverar, don deglieterni
albero. viani, 19-394: in cuor suo fantasticava il ritorno al paese natio
150): e1 pare che 'l cuor mi si schianti ricordandomi di ciòche già mio
atende. boccaccio, 1-i-414: nel cuor mi s'accese un'ira sì ferocissima
, ed io trarmelo voglio / dal cuor, senza cordoglio, con voce che sibila
mi piove, / tu che il cuor mi mettesti a sangue e fuoco, /
-redimersi. reina, i-239: dal cuor contrito et umiliato manda alla bocca quell'
xv, 13: gran dolor che lo cuor mi cuocie / mi costrignie la lingua
umori peccanti e signoreggianti, onde nel cuor vostro sentite così grave guerra. pallavicino
tu per quel vero amor, che al cuor tiscemo / pel francin dolce, il francin
, trovandosi bene a torino anche nel cuor dell'estate..., si burlano
per usare a coloro che hanno il cuor freddo si è zettovario moscado, ambra,
riveder, fillide, ancora / rivolgi il cuor, quasi del verno in onta,
accento / de la versilia che nel cuor mi sta, / come da un sirventese
ha la sua sfera, ché il nostro cuor, sempre inquieto in questi petti,
mio ti). cuor maria e cristo, / avendo di servirvi
padre gandin, molti acciecati, / el cuor d'errori e d'eresie macchiati,
mia lampada accesa, / e il cuor d'argento con le sette spade!
ruppe quel gelato smalto / in che il cuor si chiudea per fatai danno: /
spezzerebbe in questo doppio assalto / un cuor non che di carne, ma di smalto
sentì tal'ira e stizza / nel cuor di succhiar zizza / (per raggionar così
dolce scompiglio e in soave tumulto un cuor femminile e ridurre una leggiadra giovine a quegliamabili
un pigro gel mi morde il cuor, la destra si smarrisce debile.
sacco rattoppato, se l'invoglie / de'cuor, partendo l'anime, smidolla.
e indefesso consisteva tutto a confermare il cuor dell'uomo in quelle non sane tendenze e
s'appella, è sì tenacemente impresso nel cuor di tutti che fu stimato l'ultima
ragion mia voglia smorza / ben che al cuor sia gran ferita. pasqualigo, 176
gherardi, lxxxviii-iii-337: disgombra e snebbia 'l cuor tuo, sì ti sghiaccia; /
, / da far arder d'amore un cuor di fiera. tasso, 6-91: erminia
/... / che non è cuor di femmina né d'omo ì che
mesto accento / de la versilia che nel cuor mi sta, / come da un
chiodo, / mi si conficca al cuor la vostra voce. 51.
bassa e vile, / ben sia quel cuor avolto nel peccato / sodomo e fuor
, i-i77: sparve l'amica del mio cuor, perduta / l'ho senza,
], i-150-2: molto mi dolea il cuor quand'i vedea / che l'uscio
, / il quale m'ha tolt'al cuor ogni soggiorno, /
usare a quelli ch'hanno, il cuor freddo, si è lattovario moscado, ambra
antonio di meglio, lxxxviii-ii-122: tutta col cuor rivolta al sommo sole / dicesti allora
mia cara moglie, refrigerio e solazzo del cuor mio. nannini [petrarca],
voi si convien..., / cuor del rettore, spirto del signore,
pananti, 1-i-664: ci teneva il cuor sollevato il timor della peste che ivi ci
quasimodo, 119: ognuno sta solo sul cuor della terra / trafitto da un raggio
altri anni saggiamente, / ché 'l cuor che. nn'ama un sol, non
x-3-95: io che in petto ho un cuor nascosto / più solubil della neve /
in coscienza di non potersi arrischiare a cuor leggero. venditti, 1-230: passa per
prenderai nel cuor questo simiglio / d'elisabèth la cognata
, 3-i-107: stese con palpitazione di cuor tremante ne l'ondeggiar del contento eluviano la
del carretto, cvi-719: se nel tuo cuor pietate alberga, / leva dal petto
volto / egli ha la pace, in cuor di frode ha speme. c.
di liquor sommissimo rorati, / con cuor divoto tale orazione / a marte fece
partenza, / che m'è al cuor grave ferita. guicciardini, 2-2-96: ne'
la virtù della longanimità è quando il cuor non si sdegna né si dispera, quantunque
persone nate di alto sangue e di cuor generoso avevano per lor particolarissimo costume di
e fellonia soprammonta e signoreggia sì il cuor del fellone. 6. godere
: regione valle d'aosta, totò cuor d'oro'per le rare e nobili qualità
leggi mie, nella mente loro e nel cuor loro le soprascriverò. = comp.
nostri beni, / dell'inverno nel cuor metterci fuori / senza un comparto, senza
mie orecchie e rompi la sordezza del cuor mio e insegnami a salvarmi. s.
andrò di quelle piante / dove il cuor mio per tanti anni sognò! / il
ridente. arbasino, 66: la mia cuor di senape è sempre meravigliosamente disinvolta e
e con spossate membra, / il cuor tenendo moribondo sempre. g. gozzi,
nievo, 601: la storia del cuor suo e quella della sua vita dopo
commuover gli affetti, accendere in un cuor ben disposto spiriti spregiatori della vita e
/ del primo strai che sì nel cuor mi sproni, / si il preco mio
. arbasino, 66: la mia cuor di senape è sempre meravigliosamente disinvolta e
. diritto, come stelo, dal cuor d'una cespugliosa pianta. spuntasìgari, agg
netta di tal fatto, faccendo del cuor rocca dicea: « deh, vacche che
rossi / squacquerare dai fossi / al cuor della palude. pecchi, 14-52:
lontra la guarnacca sbrindellata e alrarie di cuor contento le guancie squallide e gli occhi
r. borghini, 1-12: tu, cuor mio,... ché tardi,
ingeneronne achille, / d'uomini squarciator, cuor di lione. dall'insù all'ingiù,
/ di fuor dal squarcio pecto il cuor tei privo. = part. pass
. dessi, 9-146: quando, nel cuor della notte, una carica di dinamite