il fuoco, la coltre era e la cuna / per dormire, per addormirti il
nel chiostro dell'annunziata. cuna volta io canti /... /
morte il bianco mare, / immensa cuna il mare, immensa tomba. idem,
: il parco era trasmutato in una cuna di calore, per uno di quegli affocamenti
/ se non l'agita ancor dentro la cuna. fontanella, iii-347: ogni nube
, / un bel nicchio ha per cuna, alghe per fasce. idem, 17-99
buti, 1-389: scelse già per cuna fida, cioè per fedele allevamento;
, cioè per fedele allevamento; imperocché cuna è culla in che s'allevano i
alla sua parente. buti, 1-389: cuna è culla in che s'allevano i
6-230: ogni tanto qual cuna delle donne si allontanava per prendere una boc
sedia altalenante in un dolce dondolio di cuna. viani, 19-525: il
i nati amori / prendean da quella cuna archi e sospiri. preti, iii-174:
, amicizia o compagnia al cuna con esso loro, né altra entratura o
apporta citerea col canto, / dentro cuna di rose al nudo figlio. magalotti
aprile / quando la valle è una cuna / di fiori di sogni e di pace
vi diedi / molto tempo e cibo e cuna. 3. marin. attrezzatura (
era giovane e non uso d'al- cuna asprezza, e ascalione per lunga età già
alcuna cosa genera tristo avvenimento d'al- cuna altra cosa. varchi, 18-1-392: furono
nasce, / sanguinario terror veglia alla cuna; / e violenza... /
, le mie fasce e la mia cuna / ho biastemato mille fiate. boccaccio,
, / cominciando dal latte e da la cuna. garzoni, 3-547: in ultimo
sottigliezza / era scolpito alcide, nella cuna / ancor giacente, prender con fierezza
, 32-120: poscia vidi avventarsi nella cuna / del trionfai veiculo una volpe /
faccino rissa né conspirazione al cuna di lavorare u di non lavorare in alcuna
il coturno, / or canto sulla cuna, or sulla tomba. -calzare
molle / intra du'ami, / cuna di carmi, / ove cantano l'estate
e logge, / canzon, la reai cuna, / e di': senza favor
/ come a simil nel parto e nella cuna. guicciardini, 79: se el
, vegetale, era stata strappata a quella cuna. 23. derivare, trarre
vegetale, era stata strappata a quella cuna. 4. figur. cupo
aprile / quando la valle è una cuna / di fiori di sogni e di pace
/ cominciando dal latte e da la cuna. b. croce, ii-8-124: la
. metastasio, ii-121: compagni dalla cuna / tu ci vedesti, e sai /
carducci, 315: talamo e cuna è l'ara tua: l'ascosa /
lo specchio, il lassa d'al- cuna picciola macchia appannato. marino, 6-113:
ii-260: che mi giova l'onor della cuna, / se, nel giro
converte in lago, / era una cuna in sulla molle arena, / ivi
. carducci, 315: talamo e cuna è l'ara tua: l'ascosa /
che non ci è luogo d'al- cuna correzione. de luca, 1-15-2-183: correzione
il coturno, / or canto sulla cuna, or sulla tomba. morando, i-288
carducci, 315: talamo e cuna è l'ara tua: l'ascosa /
tardo cunùla, dimin. di cuna 'cuna'; nel significato n. 6,
lat. cumùlus * mucchio '. cuna, sf. letter. culla.
baila, le mie fasce e la mia cuna / ho biastemato mille fiate. tasso
fasce / ricche prepari, altri la nobil cuna, / ove al bambino i dolci
1-2-279: nasce al bosco in rozza cuna / un felice pastorello. monti,
, x-3-182: tu l'allattasti in cuna; e pargoletto / riposandoti in grembo
/ stato che sia, dentro covile o cuna, / è funesto a chi nasce
oriani, x-21-264: entro quella ricca cuna sommersa nell'ombra della camera, e fra
dondola dondola dondola / senza rumore la cuna / nel mezzo al silenzio profondo.
lui, si levò dagli stracci della sua cuna. 2. per estens.
la montagna ida in creta) per cuna fida / del suo figliuolo. michelangelo,
come a simil nel parto e nella cuna. caro, 3-181: è del gran
del gran giove / creta quasi gran cuna in mezzo al mare / isola chiara
: che mi giova l'onor della cuna, / se, nel giro di tante
e tal onore era ben dovuto alla cuna delle belle arti. ma ella pur
che cicerone sia ancora fuori della sua cuna. alfieri, viii-17: questa è
questa è l'orribil reggia, / cuna del troppo amato sposo, e tomba
, / fortezza de * quiriti, cuna salita d'italia. -figur.
, / che ratto divorasse la sua cuna! baretti, 1-90: così fecero i
sino al dì che cadde moribonda sulla cuna della nascente nostra, senza che alcun d'
credo. essa si diparte solitaria da una cuna per frapporsi poi e divagare e confondersi
molle / intra du'arni, / cuna di carmi, / ove cantano l'estate
degno il sepolcro, se fu vii la cuna, / vo procacciando con le muse
32-118: poscia vidi avventarsi ne la cuna / del triunfal veiculo una volpe, /
però dice: 4 avventarsi ne la cuna '; cioè gittarsi in el letto del
5. locuz. -avere, sortire la cuna: nascere, venire alla luce;
venere prima, ed ebbe amor la cuna; / o nuda in fonte, o
, e... aveva avuta la cuna quasi ne gli alloggiamenti militari. fagiuoli
se avrò la tomba ove sortii la cuna. alfieri, 1-276: null'altro in
il loco ov'ebbe / oreste suo la cuna. prati, ii-246: figlio d'
nevose / mie tirolesi balze ebbi la cuna / come il camoscio, e le varcai
fra'miei vecchi pastori. -dare la cuna: dare i natali, essere patria.
delle torri inespugnabili, quanto per la cuna che desti a questa gloriosissima squadra.
a questa gloriosissima squadra. -dalla cuna: fin dalla nascita; fin dall'infanzia
/ cominciando dal latte e da la cuna. alamanni, 5-1-900: né fra l'
. metastasio, ii-121: compagni dalla cuna / tu ci vedesti, e sai /
« = voce dotta, lat. cuna 4 culla '. cimare, tr
. - = dimin. di cuna. cunìcolo1 (letter. cunìculo
sì la roccia discoscesa / ch'al- cuna via darebbe a chi su fosse. idem
s'a chi mi generò desti la cuna, / se 'l tuo desir, quando
'diaconessa': poteva esser qual cuna di quelle tante vedove, le quali,
bene, ma dargli nome d'al- cuna pecca o mancamento. b. segni,
purg., 32-120: vidi avventarsi nella cuna / del triunfal veiculo una volpe /
basso ov'io son, in la sa cuna / mi porrà. -non essere
discortesia mi parebbe il privarlo d'al- cuna piacevol compagnia. bruno, 3-176: un
/ sopra la testa, essendo ne la cuna: / arder parea e non l'
nacque il genere umano, così rida fu cuna di giove. 2. figur.
pure senza utilità o vaghezza d'al- cuna specie, quando la lingua nostra ci presenta
altra morte. / e scende la cuna tra logge / ed erme: l'accordo
, x-3- 447: da questa cuna espandesi / d'alta clemenza un raggio
. monti, x-3-447: da questa cuna espandesi / d'alta clemenza un raggio,
all'esposto bambino, e la sua cuna era ivi dentro un cespuglio di tenera e
convito. pascoli, 445: irraggia una cuna / -la barca / che, alzando
. negri, 80: in luogo di cuna versoria gli fanno un instromento di legno
a i natali, ha tomba e cuna. -figur. dante, conv
battista, iii-391: esca dalla sua cuna e goda il giorno / di ricondur
rinasce / ha da servir per cuna, e col zodiaco / hanno insieme le
galea. pascoli, 445: irraggia una cuna / -la barca / che, alzando
battista, iii-391: esca dalla sua cuna e goda il giorno / di ricondur
finsero che ercole tuttoché fanciullo strozzasse in cuna due serpenti. carducci, iii-11-19:
collo alla balia, / in una morbida cuna, col cuore beato di chicchi.
baila, le mie fasce e la mia cuna / ho biastemato mille fiate. antonio
, / ch'è pur dentro la cuna egli agitato. tornielli, 478: qual
agitato. tornielli, 478: qual porta cuna, qual fascie novelle, / chi
dove ha il sol feretro e dove ha cuna. menzini, i-297: chiara stella
al passo dei cammelli verso / la cuna. ci fu ressa di fiaccole,
[la montagna ida] già per cuna fida / del suo figliuolo, e per
sotto ch'io nacqui, / e fera cuna, dove nato io giacqui, /
/ che a rubar cominciò fin dalla cuna, / e che a rapire un boccon
stato che sia, dentro covile o cuna, / è funesto a chi nasce il
se non l'agita ancor dentro la cuna. dottori, 134: errò fortuna /
, i-13: in cipro ebbi la cuna, / e il mio core è
. pascoli, 445: irraggia una cuna / -la barca / che, alzando
pretendere troppi successi. -deve uscir di cuna chi vuol trovar fortuna: chi vuole
, 483: è d'uopo uscir di cuna, / chi vuol trovar fortuna.
muovere al passo dei cammelli verso / la cuna. ci fu ressa di fiaccole,
finsero che ercole tuttoché fanciullo strozzasse in cuna due serpenti. metastasio, 19- 132
si son letti i natali, la cuna, le abitazioni, i funerali della cometa
stato che sia, dentro covile o cuna, / è funesto a chi nasce il
alla balia, / in una morbida cuna, col cuore beato di chicchi.
, vegetale, era stata strappata a quella cuna. 5. matem.
258: andorno alla volta del palazzo di cuna, grancia dello spedale di s.
uomo] imparò d'adular fin da la cuna. lalli, 2-46: se mai
in secreto, e guemito d'al- cuna cosa del fatto de la coniurazione. rinaldo
le braccia a l'avo da l'opima cuna, / ne la festante ilarità senile
nostri / imberbi forse, pargoletti in cuna, / preda de'mostri, che dal
/ ti fuor da'fati insin già dalla cuna, / risuoni te dai numidi a
, a i natali, ha tomba e cuna. pallavicino, 1-327: gli angeli
dov'han gli spirti e nascimento e cuna, / scaturisce de'nervi il primo giogo
ha in sé onestà, d'al- cuna altra virtù non si dee impicciare. g
co '1 mezo di figura d'al- cuna cosa naturale (lasciata la figura umana)
le fasce prime in su la mia / cuna le fosche tue penne spiegasti, /
e il rimanente di noi / cerulei della cuna marina / s'incielava nell'ansia del
. inconnessa, inconcatenata e senz'al- cuna correlazione. = comp. da
luna. = denom. da cuna (v.) col pref. in-con
d'annunzio, i-276: ne la cuna di quercia cresca l'èrcole infante.
/... / e a regai cuna ingrati fior non donano. leopardi,
37: l'esule torna / alla cuna dei padri / su la nave leggera
ti fuor da'fati insin già dalla cuna, / risuoni te dai numidi a
spese del genere umano colui ch'ebbe in cuna, insufflato da una fata, il
ogni macchia intatto / sin da la cuna aveste. goldoni, xiii-58: serbar
, 33: grande fu la tua cuna, allor che accolse / fra le porpore
: irraggia [la lampada] una cuna / -la barca / che, alzando il
, / cita cita sen già 'n grande cuna '». iscritto (part
superstiziosa, / toglie il bambino dalla cuna, e fronte / ed umide labbrina
, / vennero ad adorar l'umil tua cuna. papini, iv-1214: ivanof è
, e sopra la catasta la rozza cuna del suo lattante pargoletto, non traboccava
, il qual faceva nutricare e lactare in cuna apresso di sé. bandello, 2-41
anno bascia e abbrascia; il secondo ha cuna e fascia; il terzo stenta e
: libero nacqui; non cangiò la cuna / i primi affetti, a non
sua natura / lindo sì fin dalla cuna / che mal può soffrire alcuna / immondizia
ti fùr da'fati insin giù dalla cuna, / risuoni te dai numidi a
or, ma fui in fasce e in cuna, / statene certo, e non
che chiunque nasce muoia, percioché la cuna è della sepoltura un abbozzo. metastasio
parenti che quella poteva anche non essere la cuna caticci / di bassissime frondi a
questi eroi non son parte d'al- cuna repubblica o d'altra maniera di governo.
senz'altro movimento o segno d'al- cuna arroganza, mansuetamente si ritornarono i fiamminghi
, e solleva il mento verso la cuna del colle, marginata di chiarore.
, / studia per fino dalla prima cuna. b. davanzati, i-27: or
bugiardo, / superbo e giuocator fin dalla cuna. lemene, xxx-5-242: non mi
suo'termini, sanza mescolanza d'al- cuna creatura. savonarola, 5-i-4: la mescolanza
/ che ti raccolga come in una cuna, / sopra un antico metro.
soldo. metastasio, 1-i-174: compagna dalla cuna, / apprese la fortuna / a
quarta e ultima parte tratta d'al- cuna persona moderna la quale fu inviluppata nel detto
/ picolo fantino, che in cuna stava, / e la sua baila quelo
parco era trasmutato in una cuna di calore, per uno di quegli
fanciullin, tremendo / già da la cuna a quel fiero monstroso, / d'immanità
muovere al passo dei cammelli verso / la cuna... /... /
che corona avete oltre corolla: / per cuna aveste un vaso, e non la
5-68: mista al rogo è la cuna ed al vagito / de'nascenti fanciulli il
, 1-3-304: chi nasce in regia cuna, / più nemica ha la fortuna;
/ stato che sia, dentro covile o cuna, / è funesto a chi nasce
nato fanciul santo, / de la tua cuna a piè? leopardi, 27-62:
/ che ti raccolga come in una cuna, / sopra un antico metro, ma
arivava, / dove che '1 fanzulino in cuna stava. 2. figur
sozze fasce intanto, / ne la cuna qua giù del mondo involte / basse valli
orfei / canta nenie festive alla mia cuna. di breme, 43: io crederò
pena mi tocca, e vivo tra una cuna / e una bara, ignorando il
aurora, / piccoli nella lor nomade cuna. 2. per estens.
notte, / salutar liete la lor cuna antica. bocalosi, ii-149: per mantenere
/ per dar materia a la novella cuna, / manda bissi il fenice e lane
dell'acque dormenti / lenta ondoleggia la cuna, / lenta nella beatitudine. castelnuovo,
vero onor quel che la sola / nobile cuna da fortuna offerta / o possente ricchezza
le braccia a l'avo da l'opima cuna, / ne la festante ilarità senile
/ ed ha fasce le fronde e cuna i fiori. -con riferimento alle
13. locuz. -avere la cuna pagana', nascere da una famiglia non
impero / ora tien chi pagana ebbe la cuna. -essere sgridato peggio di un
: questi era suo fratei, che dalla cuna / fu in città da una balia
sul volto una specie di para- cuna. = comp. dall'imp
di parare1, n. 7, e cuna (v.). paracuòre
la fanno essere, e s'al- cuna ne fallisse non sarebbe la casa compiuta.
: rimembra [la madonna] l'umil cuna e i rozzi panni / e 'l
che pargoleggia infante, / cui diè cuna d'argento il ghiaccio alpino, /
età vidi repente / fin su la cuna mia scherzar la morte. -di
i dicitori studiano di provare c'al- cuna cosa sia utile o dannosa, nominando certe
bandi che non concludono poi cos'al- cuna? voi mi reputate qualche potestà pelanibbi,
pelo in guancia colui che giacendo nella cuna si consola con 'nanna '.
testa non più cresciuta da ch'era nella cuna, / con occhi tondi, privi
1-366: diva crudel che su la cuna mia / le foscheggianti tue penne spiegasti
che, se peravventura al cuna volta occorrerà in alcun caso di dire alcuna
veneno, o beatissimo a cui la cuna fu sepoltura. = voce dotta
un dì, il sincerone disse all'afflitta cuna di avere, in una viuzza perduta
fanciul santo, / de la tua cuna a piè? capuana, 1-ii-121: ora
ch'io nacqui, / e fera cuna, dove nato io giacqui, / e
bellezza e che all'uscir di regia cuna / purità ne rivesta e in un si
/ armàro le virtù fin da la cuna, / de l'indole cultrici e del
il fuoco, la coltre era e la cuna / per dormire. -da
dà a questi notari in officio nella cuna circa gli atti giudiziali, mentre per quello
, ma fece il mondo d'al- cuna materia preesistente. savonarola, ii-339: la
mosse tutto il suo esercito in ordinanza da cuna. = voce dotta, comp
: come? nell'atene novella, nella cuna di civiltà, nella sede delle arti
/ imparò d'adular fin da la cuna. marino, vii-498: or vorria tu
e benché da le fasce e da la cuna / tarda venisse a te sempre et
ii-37: l'esule toma / alla cuna dei padri / su la nave leggera:
oscure fasce il del, povera cuna, / ecco più chiare perle e più
stefano, 1-147: padronato d'al- cuna commenda, tanto di beni profani quanto di
progenie. monti, x-3-448: da questa cuna espandesi / d ^ alta clemenza un
ne servono volentieri, senz'al- cuna ripugnanza, anzi quasi compiacendosi della promiscuità
, 1-371: che cosa poi la cuna romana inventasse per vendere, appena si
della fede o avere tentazione d'al- cuna sottile vanagloria. = dimin.
/ che non me occise essendo puta in cuna! -per estens. donna non
mi ritrovai nel labirinto e nel puzzo della cuna pontificia. 5. presenza ritenuta
neppure il suo letto, ma solamente la cuna in cui fu posto quando bambino.
: qualche volta mi querelai perché la cuna troppo agitata creava capogiri e nausee.
tomba; che trova / contigua la querula cuna, / com'onda, ad ogni
il suo letto, ma solamente la cuna in cui fu posto quando bambino. lessona
il giovane, i-29: tolto alla cuna il pargoletto infante, / se 'l
le passate discordie, restando senz'al- cuna simulazione fra di loro amicissimi. di compagnia
, / oscure fasce il ciel, povera cuna, / ecco più chiare perle e
rampiconi li spegnano e rimettono per la cuna de'borri a trarupare in precipizio nella
vicine, rapacemente saccheggiate, senz'al- cuna pietà diede il fuoco. botta, 5-147
di un raponciolo, come se in quella cuna privata il secolo si rinnovasse. g
e nell'onda natale / trovi la cuna ove la tomba avesti. / ciò che
usanza ch'al cuna femina uccida il suo marito e figliuoli e
in dame al cuna regola pure che le sieno facili e grate
che chiunque nasce muoia, percioché la cuna è della sepoltura un abbozzo.
muovere al passo dei cammelli verso / la cuna. ci fu ressa di fiaccole,
7-284: se fusse al cuna [partita] da reprobare, sia de
acquose. slataper, 2-481: la cuna e tutto quello che occorre per il piccolo
disputeranno non si dilati nell'altezza della cuna, ma, rebuttata in dietro, meglio
non faceva che scrollare un poco la cuna accostata al suo letto, finché il
alle sorti della vostra commedia. cuna breccia negli animi degli olandesi, rimettendosi asanudo
strinsero amorevolmente la mano sulla di lei cuna, specchiandosi il gioire dell'uno in quello
una flemma ben fredda per non cuna volta abbia febbre. leggenda aurea volgar.
sull'altro fianco a guisa d'una cuna riscossa. riscossone, sm.
alcun freno, né ritemenza d'al- cuna persona. = deriv. da
la tomba de tanno a cristo è cuna. 2. figur. passione
un pater d'ala, / la cuna vide riversa, e quela drezava. bandella
in alfea, né vile ebbi la cuna, / ché arrideva la sorte al genitore
; / mista al rogo è la cuna ed al vagito / de'nascenti fanciulli il
sia lecito ancora ad al cuna persona in detti beni e luoghi per l'
rozzo assai, ma bello. -rozza cuna: a indicare umili natali. goldoni
: rammenta che chi nacque in rozza cuna / esser grato non sa.
d'uomini e donne e fanciulli di cuna, / e 'n tutta italia il guelfo
è santamente caro il loco ov'ebbe cuna. -con impegno solenne.
, / e i bimbi sazi ricevea la cuna, / col sussurrare della ninnananna.
l'isola di creta] già per cuna fida / del suo figliuolo. cavalca,
casa dove giaceva il mischinello fanciullo nella cuna. cornazano, 1-130: gli occhi
signor non t'amo, perché in aurea cuna / nascesti grande per scettrato orgoglio,
gonfie e ornate sanza splendore d'al- cuna viva sentenza. segneri, iii-3-228: udite
sempre la morte. aretino, 26- cuna cosa sciaguratamente, gli venne fatto alcun danno
fratello] vegghiava il re dormendo nella cuna...; con la voce di
. àndreini, 1-165: s'al- cuna volta scioccamente mi dolsi, ho più dolore
] che per una fune trae sulla cuna a rotelle quest'apparecchio fino al binario;
sull'altro fianco a guisa d'una cuna riscossa. imbriani, 7-173: oh
scorgere, / ma non siàn fanciulin da cuna o bambuli. gallani, 81
nacqui in alfea, né vile ebbi la cuna, / ché arrideva la sorte al
, / come muto o fanciul picciolo in cuna. tasso, 6-33: fra noi
la bruna sposa sede alla vicina / cuna ancor vuota. -sedere alla turca
bello; e dalle cune cunina, non cuna; dalle segeti, cioè biade,
. chi non possiede al cuna proprietà terriera. silone, 127
/ imparò ad adular fin da la cuna. segneri, i-212: lo spirituale
mentre egli lo contemplava deluso, nella cuna. = deriv. dal toponimo
del capitolo, una volta uscito dalla cuna e seduto a ragionare in confidenza coi
/ schivo di serpeggiar più verme in cuna, / si smunge e svena; e
che il mio desio o d'al- cuna altra donna dovesse chetare, che prestamente a
si fa sentire insino a'bambini nella cuna e soavemente li raccheta e sopisce.
serrata, sospeso in quella specie di cuna. comisso, v-195: le ragazze,
rampiconi li spegnano e rimettono per la cuna de'borri a trarupare in precipizio nella riviera
potenti spengono presto il fetor d'al- cuna carogna che sia loro arrivata nel naso.
59: pamela colse qual cuna di quelle mezze spere bianche, ci soffiò
a suon di tromba: / felice cuna ed infelice tomba! -sembrar perdere consistenza
ti fuor da'fati insin giù dalla cuna, / risuoni te dai numidi a boote
fiume e che neh'arrivo d'al- cuna barca s'alza per via d'un gran
/ vanne del sole a sprigionar la cuna, / vanne di cristo a liberar la
: fra le salse spume / la cuna avesti in su l'egeo nascente. carducci
/ non al dolor, perché alla vostra cuna / assiste, e poi sull'asinina
di cosa alstomaco; ben digeribile. cuna. segneri, iii-3-119: quel sacerdote.
sin da le fascie e da la cuna. giraldi cinzio, iii-8-70: io son
cvi-304: amor persegue noi fin alla cuna: / quel stralle aurato altro non ha
stefano, 2-5: solo el putino in cuna al prexente / rimaxe ne la sala
soleto con so zigli, / distexo in cuna, dove se strastulava. aretino,
, / bellezza che all'uscir di regia cuna / purità ne rivesta, e in
dalla morte fu strozzato in cuna. tozzi, vii-296: -bisogna che falciate
, i-102: da poi che sventurato dalla cuna / uscii, sempre costante mi mantenni
/ d'uomini e donne e fanciulli di cuna. sconfìtta di mon tàglia4
le donne maritate recando taluna sul capo una cuna con rispettivo marmocchio. -dirà
e come i putti entrar poi nella cuna. d'annunzio, iii-1-620: -malinconia /
, vegetale, era stata strappata a quella cuna. -sostant. lucini,
1 primieri vagiti / udì dalla mia cuna / con torvo aspetto empio saturno e fiero
trattrice] che per una fune trae sulla cuna a rotelle quest'apparecchio fino al binario
, quelo livriero fino / corse alla cuna, per non li dar quel pasto;
zafe quelo bon mastino / riversò la cuna, come fose un trasto; / e
roversava; / e quel fanzulo con la cuna coperchiava. = dal lat
quelli / qual patria a voi diè cuna? a. cattaneo, iii-3: un
comp. da trigliceride e dal gr. cuna 'sangue'. triglicerina [g +
comp. da trombocito e dal gr. cuna 'sangue'. trombocìtico, agg. (
, 483: è d'uopo uscir di cuna, / chi vuol trovar fortuna.
urin [a] e dal gr. cuna 'sangue'. urinìfero, agg. anat
vizio] si è vantagióne d'al- cuna cosa. ricci, 2-81: questa è
, 32-119: poscia vidi avventarsi ne la cuna / del trfunfal veiculo una volpe /
cristo, che porterà in quel giorno la cuna dove ei nacque, né il coltello
. negri, 1-28: in luogo di cuna versoria gli fanno un'istro- mento di
1-46: gli strilli acutissimi dei bimbi in cuna, o portati a prendere il sole
; / mista al rogo è la cuna, ed al vagito / de'nascenti fanciulli
inn. opera di lei manchin'al- cuna. chiaro davanzati, lx-20: ma so
se nascendo, la cetra ebbi per cuna, / col suo legno vocal, per
, 32-119: poscia vidi avventarsi ne la cuna / del triunfal veiculo na volpe /
questa sabbia avrai, tu che superba / cuna sortisti alla gigèa palude / ne'patemi
, quelo livriero fino / corse alla cuna, per non li dar quel pasto;
zafe quelo bon mastino / riversò la cuna, come fose un trasto.
cullato dalla canterellante mia mamma in quella cuna di giunchi. cantieraménto, sm.