, ii-214: il miglior suolo domanda cultura; abbandonato a sé non produce che ronchi
-ci). che si riferisce alla cultura, ai modi, ai generi letterari,
gozzano, i-1344: passando alla cultura, consulta, ti prego, il
pierre loti e di anatole france che la cultura possiede. mi fai un servigio utilissimo
la boemia. -proprio della cultura germanica. carducci, iii-14-319: primo
un po'di 'bohème', un po'di cultura classica mettono a posto tutto.
fantasia o per iscarsezza e superficialità di cultura. -imperfezione, manchevolezza, deficienza
di determinate facoltà o capacità o di cultura (una persona). castiglione,
. sbarbaro, 1- 280: dalla cultura restan fuori, con la lama d'acqua
, tutti gli scarti delle biblioteche di cultura popolare, un diluvio di fascicoli di propaganda
della verità,... la cultura inserisce una nostra scelta nell'automatismo del
-raffinato, sottile (la cultura, il gusto di una persona)
in ogni mente si combinarono a riprodurre cultura, urbanità e studi e lavori eccellenti
, della mancanza di senso e di cultura storica. 2. fatto, evento
differenza de'fiori doppi che per la cultura ne hanno un numero maggiore. pascarella
.. che trasforma i sogni di cultura universale e di ebbrezza cosmica nella maestosa
. papini, 39-133: quella ipercelebrata cultura tedesca che da cinquantanni ci stiaffano sul
sproposito le proprie conoscenze, la propria cultura. firenzuola, 663: basta,
caratterizzato); privo di spirito, di cultura o anche di brio, di vivacità
scibile. savinio, 493: la sua cultura si limitava alle operette di audran e
scientifìcizzante, agg. incline alla cultura scientifica. g. morselli
evidenti. 3. fondato sulla cultura positiva e razionalistica propria della scienza (
ant. che possiede dottrina, erudizione, cultura in uno o più campi del sapere
. -per estens. caratterizzato dalla cultura scientifica. gramsci, 4-219: bisogna
maggioranza figli di emigrati sottoproletari, dalla cultura arcaica, appunto magico-religiosa...
nozioni organizzate; dottrina, erudizione, cultura. -anche: possesso di un'adeguata preparazione
, un uomo di scienza, di cultura; scientifico. fu. degli
di scienziale. scienziame, sm. cultura scientifica deteriore e ostentata con presunzione.
studio vaste conoscenze; fornito di grande cultura e dottrina; dotto, erudito,
. -ricco di dottrina, di cultura, di sapere (un'opera,
che millanta di possedere grande dottrina e cultura. buonafede, 4-56: niuno ascolti
limitata e tarda, per mancanza di cultura e per grettezza d'animo, per
superficialità, mancanza di spirito e di cultura; sciocchezza, futilità. gemelli careri
sciocchezza, mancanza di spirito e di cultura; ovvio, banale, insulso (
. 'scittalo'. ibidem 3. proprio della cultura e della civiltà degli sci
in un automatismo o un altro della cultura, in un automatismo © un altro
università, contro lo scolarismo, contro la cultura ufficiale. = deriv.
la quale, innamorata formarsi così una cultura di base. d'altrui, una notte
: messer giovan 'scolarizzare'codesta cultura. tommaso, scolare piemontese molto
possibilità di frequentarla per formare la propria cultura. a. éuzzati traverso [
, contro lo scolasticismo, contro la cultura ufficiale. volponi, 9-194: concluse
. -che riguarda l'istruzione o la cultura personale. lippi, 8-58: benché
potere, tra filosofia e organizzazione della cultura. p. a. rovatti [
-ignoranza delle consuetudini di vita e della cultura di un'altra regione. carducci,
una società sconsolantemente periferica, in una cultura vistosamente minoritaria, in una scuola degradata
. moravia, 18-129: è una cultura sui generis. niente di profondo, niente
dalla scarsa sensibilità verso l'arte, la cultura. filicaia, 2-2-27: quai veggiam
, della sua popolazione, della sua cultura. landolfi [puskin], 86
attività, in partic. a esponenti della cultura e dell'amministrazione pubblica o a maestri
stesso mestiere sia sminuito, che la cultura stessa sia sminuita. arpino, 13-46
tro gli appezzamenti di qualche cultura. = var. aferetica di
cristiana. -per estens.: allontanarsi dalla cultura e dai princìpi del cristianesimo.
e cerca di cancellare i valori e la cultura del cristianesimo. bacchelli,
magnetico. 5. ant. cultura letteraria e retorica. testi fiorentini,
a diciannove lire e il requisito di cultura alla licenza di seconda classe elementare,
era così veliera che dere la cultura e di curare l'istruzione e la prepa
i poderi e loscrigno scusassero e dottrina e cultura. -assol. aiutare a evitare
, gr., ii-633: della civil cultura onde miza maligna del demonio; redenzione
: allégrati, bitonto, perché la tua cultura sarebbe perduta se durasse questa gran secàggine
e vuoto, ripete le formule di una cultura ormai consumata, senza impulsi interni,
), sm. carattere proprio della cultura secentesca e del gusto barocco, costituito
ammirazione incondizionata per l'arte o la cultura del seicento. c. carrà
dal gruppo sociale o politico o dalla cultura di appartenenza; scissionismo, separatismo.
1924). sciascia, 4-45: la cultura siciliana perde quei caratteri di naturale isolamento
. -retto dai valori propri della cultura laica (una nazione).
di conseguenza, della lingua e della cultura soprattutto letteraria), che coincise con
: si dia il livello minimale di una cultura di massa, la produzione di lampade
riconosco che è un fiorito indizio della cultura del bel paese vedersi arrivare tutti i
inchiesta, della sedimentazione di una nuova cultura. c. de stefani [
. patrizi, 3-233: levati poi la cultura tutti gli impedimenti e trovato il terreno
, di un sentimento, di una cultura, ecc., per lo più consolidatasi
sentendo rimescolare in sé qualche sedimento di cultura, qualche problema più o meno inconscio
egli era poi amantissimo degli studi di cultura classica ed archeolos'ca, che gli
. 2. che si riferisce alla cultura o alla lingua di tale gruppo ebraico
e gara utilissima di molti seggi di cultura a cui la grecia e l'italia.
intellettuale e del sostanzioso contributo di cultura emesse rappresentano, è doloroso che per
di un'età storica, di una cultura, di un gusto. serdini,
conoscenza di tiziano e all'incremento della cultura artistica la presenteesposizione, poiché non si era
non faccio critica: e non ho cultura: e non ho letto né seguito nulla
secolo xvii (anche con riferimento alla cultura, all'arte e alla letteratura di
per gli uomini di diventare soggetti di cultura e di coscienza. g. berto,
nel giudizio sulla persona e su grado di cultura. -che sceglie, che distingue
una condizione di primitività e in una cultura elementare. pascarella, 2-442:
non toccate dalla civiltà, entro una cultura primordiale, opposta a quelle espresse dalla
allo stato di natura, estraneo alla cultura corruttrice, dotato, di naturale bontà
e della vittoria sulle superstizioni presenti nella cultura primitiva, e declinò dall'inizio dell'
conoscenza; proprio degli albori di una cultura. filangieri, ii-368: l'uomo
-che non è frutto di raffinata cultura, ma di istintivo impeto creativo.
: e come tale sordo, ostile alla cultura). -natio borgo selvaggio: recanati
1926 e il 1934; sostenendo una cultura ricca di spiriti e di umori municipali
perù. -carattere primitivo di una cultura. bacchetti, 2-v-290: le ricchezze
seme: trasmettere ad altri la propria cultura e la propria mentalità. cicognani,
del pensiero, del sentimento e della cultura di una età... giovaa dare
e accanto a lui, sebbene turbato dalla cultura teologica e scolastica, il semibarbarico dante
ancora limitata civilizzazione; che ha una cultura alquanto arretrata. s
semi-barbari. -caratterizzato da un livello di cultura arretrato (una società, un'età
semicólto, agg. che dimostra una cultura non più che media, non avendo
che queste autobiografie siano assegnabili a una cultura popolare pura, oppure a una cultura
cultura popolare pura, oppure a una cultura semicolta, sono certamente un fenomeno molto
agg. che esprime o denota una cultura solo apparente o superficiale. bacchetti
. semidòtto, agg. che possiede cultura o erudizione poco approfondita; che rivela
, come quasi tutta la gente di cultura confusa. = comp. dal
), agg. fornito di modesta cultura letteraria o anche di mediocre istruzione.
di idee, di civiltà, di cultura. d'annunzio, iv-2-1251: la
2. ispirato al gusto, alla cultura o al modo di vita dei paesi
. che presenta i caratteri propri della cultura popolare mediati dalla tradi tommaseo
che si richiama ad alcuni aspetti della cultura e del pensiero del settecento.
semitizzare, tr. assimilare un popolo alla cultura e alla civiltà semitica. =
sia pure velatamente, le posizioni della cultura ufficiale. bacchetti, 2-xxiii-876: ero
bacchelli, 2-xxiii-894: essa [la cultura francese] puòparlar di tutto perché intende tutto
., notazione limitativa: che ha scarsa cultura o non crediate ch'alcun che
risalta la capacità organizzatrice nella sfera della cultura del clero e il rapporto astrattamente razionale
e il patrimonio di idee e di cultura o mentalità che ne deriva).
comune sentenza, sì lungamente da questa cultura abbandonato! tasso, 2-50: dirò
e forse insufficiente: per ragioni di cultura, di sentimento, di abitudine ormai
intera nazione, di appartenenza a una cultura e a una tradizione unitaria, consolidatasi
questa sua vitalità, difettavano pensiero e cultura moderni. gramsci, 4-123: in realtà
zegonara 9. decadenza di una cultura. carducci, ii-2-351: scrivono tanti
italiana. -il peggio di una cultura provinciale. monti, x-5-437:
'corrai', continuano a rialzarsi nella nostra cultura 'solitaria e casalinga'. = deriv.
culturale di un popolo rispetto a una cultura egemone. montale, 7-138: più
letteratura italiana, anzi di tutta la cultura europea, perché non siano più sequestrati
toscano è limpido e terso perché la cultura ha ristagnato, non è men vero che
essere; privo di individualità. nostra cultura e l'organizzazione sociale e del lavoro che
s. v.]: 'sericultura': cultura della seta e l'allevamento dei bachi
dei bachi. 'importanza economica della seri- cultura in italia'. l'illustrazione italiana [14-i-1912
non ne sono esclusi; d'immaginazione e cultura deficiente, per oscuri segni si dànno
non servimento ai partiti ha sospeso la cultura e in questo correva parallelo alle promozioni:
le strutture gerarchiche del potere e della cultura. moravia, 22-xiv: la
). la stampa, società e cultura [12-xii-1989], 2: in questocontrapposizione
intraprendere gli studi necessari per adeguarsi alla cultura della nostra gente. bacchetti, 2-xxiii-339
del quadrivio che, nell'ambito della cultura medievale, costituivano l'organizzazione gerarchizzata del
settecento. -il gusto, la cultura, le arti (in partic. figurative
atteggiamento intellettuale, al gusto, alla cultura). cavacchioli, 2-66: gli
fibonacci volgar. [in « rivista di cultura classica e me dioevale »
a proposito dei giovani e della loro cultura, e della loro let
propri caratteri originari, snaturandosi (una cultura). i. man [«
la cotica: si dica altrettanto della sua cultura sugli sfatticci di bosco. p.
). che mise questa squisita cultura in tutte le classi del po- olo
azzardai e subito mi pentii di aver sfoggiatouna cultura forse maggiore della sua. -proferire
2. che mette in mostra la propria cultura. soldati, 2-362: un lombardo
colto, e più ancora sfoggiatore di cultura per vanità. = nome d'
3. figur. dimostrazione di cultura, di qualità intellettuali, di ingegno
della tradizione orale (una testimonianza della cultura popolare). mazzini, ii-304:
maravigliosamente lasformata congerie di cognizioni che era la cultura del medio evo.
cognizioni o risorse spirituali o intellettuali, cultura, istruzione. frachetta, 2-56:
, 29-xi-1987], 67: « nellanostra cultura » dice il sessuologo franco boldrini « c'
8-iv-1986], 15: sia la cultura cattolica che quella marxista ci avevano sfranto
nell'odierno sfrenamento delle adunate giovanili di cultura e delle 'riviste di giovani', alle
[« la stampa », società e cultura, 31-xii-1989], ariosto, 7-78:
cime dell'arte, a quale mai circostante cultura spe zio così corrivo e
nebbia della prudenza negli ambienti della cultura; i discorsi si smorzano; le opinioni
: 'polemiche letterarie', nei momenti di cultura vera, le facevano quelli che contavano;
-troppo alto e rumoroso; che denota bassa cultura, modi rozzi e villani, arroganza
ellenistica; alcuni, in ambienti di cultura ebraica, subirono rielaborazioni che ne modificarono
i tratti originali della storia e della cultura siciliana e, in politica, a
poche assonanze fra fa sicilitùdine e la cultura del potere nazionale... è
sciascia esprime a livello più alto la cultura siciliana di un tempo, la 'sicili-
, ridur parte di quei paludi a cultura e il resto a prateria e pascoli per
: né è da stimare che la cultura della educazione produca al popolo nulla più
. principale rappresentante e assertore di una cultura, di una civiltà, ecc.
del rinascimento, con l'approfondirsi della cultura pagana e classica, non significa che
uomini per la maggiore età, saggezza cultura o preminenza in una gerarchia. dre
rapiva era quella suacompostezza di gran signore della cultura che non dice mai una parola di
che padroneggia con superiore agio cognizioni, cultura, capacità creative. pallavicino, 10-ii-71
ma anche ad una simbiosi con la cultura anglosassone che ha affrettato e approfondito la presa
le diverse forme in cui si attua la cultura umana si fondano tutte su un'attività
insieme organico di simboli propri di una cultura, di una religione, ecc.
ampio ricorso a simboli nelfarte, nella cultura. lucini, 8-15: tre sono
insieme organico di simboli propri di una cultura, di un popolo, di una religione
e di una 'critica della cultura'alla cultura precedente è solo in apparenza, e
); affine ai gusti e alla cultura del pubblico e per questo apprezzabile e
di ambiente diventa così, per la cultura progettuale, una sorta di simulacro a
tecnico non è sincronizzato con quello della cultura e della moralità. 3.
per l'opposizione agli istituti politici e alla cultura dominanti e la contrapposizione ai partiti
- novembre 1965], iqi: cultura di sinistra e valori di integrazione della
dell'anrecente, gli usa, la cultura sinistrorsa che ciancia di 'radici'e di
. sinizzare, tr. assimilare alla cultura e alla civiltà cinese.
. sinizzazióne, sf. assimilazione alla cultura e alla civiltà cinese. =
, che è caratterizzato dal predominio della cultura controriformistica (un periodo di tempo)
problemi nati nel processo di sviluppo della cultura generale, che si riflette solo parzialmente
riacee. storico-ideale della cultura ebraica); tale movimento fu
e della persia, espressione di una cultura che seppe accogliere gli influssi di civiltà
, non sono maggiormente integrati nella cultura indigena [dell'in sirte
più recente, sono maggiormente integrati nella cultura indigena [dell'india].
in età protostorica, nel trapasso dalla cultura del bronzo a quella del ferro.
a praga, per imbeversi d'una cultura nello stesso tempo europea e slava.
slavistica, sf. studio della cultura, della storia, della civiltà slava
slavo; conformità agli aspetti propri della cultura e delle tradizioni slave. migliorini [
. slavizzare, tr. adattare alla cultura, alle usanze, alle tradizioni slave
, alle loro tradizioni, alla loro cultura; che ne esprime l'indole, le
, sf. amore o interesse per la cultura e le tradizioni slave. -in partic
identità slava e soprattutto le radici della cultura slava. c. rossella [
un filone ricorrente da secoli nella cultura russa: la 'slavofilia', il culto delle
per gli slavi e la loro cultura; che sostiene interessi politici e
confronti dei popoli slavi e della loro cultura. = deriv. da slavofobo.
verso i popoli slavi e la loro cultura. = voce dotta, comp.
, agg. ant. dotato di buona cultura, in partic. letteraria.
una gran quantità di concime ad una cultura sarchiata, vorace... avremo il
eco, 4-48: il problema della cultura di massa è proprio questo: oggi è
della nebbia della prudenza negli ambienti della cultura; i discorsi si smorzano; le
, un gruppo di individui, una cultura, ecc.). 2
è il frutto (un tipo di cultura). caro, 12-i-272: verrà
riguardo a se stesso, tanto per la cultura dell'animo, quanto fanfani [s
come elemento stabile e caratterizzante della sua cultura, la condotta o il comportamento più
), dai mezzi di produzione, dalla cultura e dagli atteggiamenti che contraddistinguono una
-per estens. mettere una conoscenza, la cultura stessa a disposizione della collettività.
gramsci, 1-5: creare una nuova cultura non significa solo fare individualmente delle scoperte
, non che le scuole, la cultura, dubito che affiderebbe e graverebbe un
è proprio dell'ambiente sociale e della cultura di una persona o di un gruppo
-vastità e profondità del sapere, della cultura di una persona. guazzo,
acutezza di mente, per sodezza di cultura -efficacia espressiva di un'opera letteraria
concetti più complessi (il sapere, la cultura, una conoscenza). liburnio
cangiare la vera, soda e seria cultura nella virtuosità luccicante, boriosa e sofistica dei
. tanaglia, 2-6: ora chi alla cultura fussi dato / ricercherà nuovi precetti e
pe'giardin nostri, ché se la cultura / che se ne spera industre non
un giovinotto ingenuamente attonito di fronte alla cultura del rinascimento, tanto da non sorprenderne
... del fascismo con la cultura e soltanto con la cultura?
con la cultura e soltanto con la cultura? 4. senso di grave
. ant. con grande sapienza e cultura. compagni, iii-367: come se'
, che altamente sentivano del valore della cultura, di cui l'insegnante è ministro
e a quei maestri di retorica e cultura generale, detti sofisti, che ebbero
ci si debba aspettare un ritorno alla cultura soggettuale, cioè dei soggetti forti.
eletto frutto / dar, se a cultura non soggiace in prima. -essere
tucto all'ozio, ad la prefata cultura ti dirigasti, come invero d'essa arte
di idee, di provata e valida cultura (uno studioso, un autore).
grande ai tempi nostri per l'accresciuta cultura e senso storico. = comp.
, e magari una politica o una cultura o un costume italiani, ma non già
apparire nella storia o nella vicenda della cultura. dante, inf, 15-75:
è ritratto di un popolo sorpreso nella sua cultura. -avvertito, percepito nell'
. cecchi, 9-30: nella storia della cultura parrà sempre incredibile il ricordo di quando
impegno intellettuale e del sostanzioso contributo di cultura ch'esse rappresentano, è doloroso che per
la più idonea a resistere contro la cultura ufficiale in campo 23. contrastare
. -che opera ai margini della cultura ufficiale (uno scrittore).
pura sottocultura. eco, 4-19: una cultura borghese, nel senso in cui la
borghese, nel senso in cui la cultura 'superiore'è ancora la cultura della società
in cui la cultura 'superiore'è ancora la cultura della società borghese degli ultimi tre secoli
borghese degli ultimi tre secoli, identifica nella cultura di massa una 'sottocultura'che non le
. = comp. da sotto1 e cultura (v.). sottoculturale,
. tipico, proprio di una sotto- cultura. pasolini, 16-90: c'è
pasolini, 13-144: è vero: la cultura italiana della prima metà del novecento è
... un sottoprodotto provinciale della cultura europea post-romantica e decadente. = comp
propaganda ha cambiato nome in ministero della cultura popolare. = deriv. da sottosegretario
alla comprensione dei contemporanei. 7. cultura o ambiente culturale alternativo a quello ufficiale
a suggerirgli letture che qualsiasi persona di media cultura dovrebbe aver già fatto almeno dai tempi
interpretazione ideologica al quale gli studiosi della cultura dantesca si sentono irresistibilmente inclinati. -imporsi
. -tipico del gusto e della cultura artistico-lettera- ria (in partic.,
ideologia comunista, della politica o della cultura proprie dell'unione sovietica. g
istituzionale, al mio diritto, alla mia cultura, al mio potere di governo.
marxismo cosiddetto volgare aveva supposto che la cultura fosse una sovrastruttura, cioè una secrezione innocente
, / l'arte e i prodotti della cultura: / ma state attenti, questi
. -per estens. predominare nella cultura. c. carrà, 539:
.. era divenuto fervido divulgatore della cultura, dell'arte, del teatro italiano in
, i costumi, la mentalità e la cultura che sono propri del popolo spagnolo.
attrarre nell'ambito della civiltà e della cultura spagnola (con partic. riferimento alle
indigene deh'america centrale e meridionale nella cultura e nella civiltà spagnola. =
di sottile astuzia) o della sua cultura e della sua storia. machiavelli,
. rivelazione di un pensiero o di una cultura nascosta o non conosciuta. papini
fondamenti di un sapere, di una cultura; propagare un modo d'agire, un
sparge su molti dei suoi abitanti una vera cultura e generalmente un polimento ed una forbitezza
] sono stati favoriti e promossi dalla cultura particolare di ciascun insegnante. 4
; comunicarsi a molte persone (la cultura più al- ta). leopardi
fruttarelli ch'io mi credeva aver raccolti dalla cultura di quel mio poderetto. leopardi,
uso) o posseduto e condiviso (una cultura). b. davanzati, ii-285
6. artista o scrittore che rappresenta una cultura ormai vecchia e superata, ma che
]: basta con questi spauracchi della cultura che noi ignoriamo o disprezziamo! =
glottologia, eccetera) e quelli di cultura e d'interesse generale. -dotato
dicono i professori, del fascismo con la cultura e soltanto con la cultura? »
con la cultura e soltanto con la cultura? ». -diventare operaio specializzato
brago. de pisis, 1-149: una cultura (forse non specializzata e profonda in
. croce, ii-i 1-163: questa vivente cultura si flette e si specifica nelle più
specificati di me. -approfondito (una cultura). b. croce, ii-5-171
arte senza una variamente specificata ma indispensabile cultura storica. 5. pronunciato distintamente (
, come dianzi anelava alla distruzione della cultura e delle arti e al conquisto materiale
). zioni, bensì una bottega di cultura spicciola che forniva in buonarroti il giovane
anche persone d'età maggiore e di cultura superiore alla tua, porgendo loro gli
. e sei un terreno pronto alla cultura. non faccio per gioco; dico che
: spiomania, conformismo, irrigidimento della cultura, paura, persecuzione, maccartismo,
di più turbinoso e germinativo nella cultura e nell'arte d'italia.
1-256: alcune signore incantano con molta cultura nello spirito,... con un
una fresca onda di spiritualità nella gretta cultura d'oggi. — nella filosofia idealista
suoi maestri, affinché impartissero ai ragazzi la cultura moderna, la cultura di stato:
ai ragazzi la cultura moderna, la cultura di stato: che voleva dire un abbiccì
riferisce alla divulgazione di fondamentali dottrine e cultura). dante, conv.,
potenza, prosperità, sviluppo considerevole della cultura, dell'arte (un periodo della
-sette splendori: nell'ambito della cultura medievale, le scienze del trivio e
peccao, / degua- -assimilare la cultura, la sapienza, le conoscenze stao
sempre in solitudine, spoglie d'ogni cultura,... pareva che certi organi
5. figur. infarinatura di cultura. papini 27-569: d'ogni scienza
, di una disciplina; informazione o cultura sommaria. tommaseo [s. v
[« la stampa », società e cultura, 13-x-1989], 3: il
e del pericolo, contro l'ossessione della cultura. c. bascetta, 1-7
occupazioni intellettuali, la scienza, la cultura, il sangue e il danaro, tutto
d'amore » non hanno forse arricchito la cultura nalisti', 'dinamici''sportisti'e 'futuristi'
discorso (e l'eleganza, la cultura, l'educazione raffinata che lo rendono
davanti e la loro propria autorità e cultura. -sperequazione sociale o economica.
: la nostra società e la nostra cultura, tradizionalmente e invincibilmente mammone e mammesche
ant sprovedutaménte), avv. di cultura e il costume..., occorre
7-3: una delle necessità più forti della cultura ita ventatamente; inavvedutamente.
11. che ha appena un'infarinatura di cultura. pallavicino, iii-583: qual più
equilibrio tra quello che è il portato della cultura e... l'elemento intuitivo
§retorizzare, tr. liberare la cultura dall'enfasi e dall'ampollosità retorica
rivolti a svecchiare e sretorizzare la cultura e ad avvicinarla al popolo, cioè a
. re dal predominio di una cultura retorica e artificiosa. b.
transitorietà. vittorini, 5-214: la cultura moderna viene ad avere in america, dico
viene ad avere in america, dico nella cultura americana, una sua storia naturale che
stacca dalla storia di tutta la precedente cultura come da una preistoria, con un
, 5-81: è dal tempo della cultura greca che tale primo stadio (lo
proprio qualche settimana fa una staffetta della cultura marxista, il muscetta, circuiva di
mai la politica è stata così poco cultura come in seno alla pratica comunista degli
. -nato in un determinato luogo e cultura. de sanctis, ii-11-7: alessandro
di inventiva in un artista o in una cultura. firenzuola, 633: questa faccenda
sono sempre i segni psicologici di una cultura che ha perduto di vista le circostanze
; non aperto all'innovazione (una cultura). thovez, 142: anche
contro la chiusa, caparbia e stanca cultura ufficiale. -mediocre e banale (
industria sta sostituendosi un'organizzazione capitalistica (cultura intensiva) della proprietà agraria. vittorini
1-i-1-7: egli, michelangelo, grave di cultura, soverchiato dalle idee, prono alla
da 'corrai', continuano a rialzarsi nella nostra cultura 'solitaria e casalinga'. g.
, 6-177: rappresentava un tipo della vecchia cultura italiana, che pare tenda a sparire
sulla letteratura, sulla società o sulla cultura da tale autore; l'atteggiamento di
si fa sentire nella scienza e nella cultura, che nel fatto vanno innanzi senza
steppa di stecchi ch'era diventata la cultura pagana le lettere di simmaco eran celebrate al
, 15-19: gli onnivon consumatori della cultura non si nutrono di cultura ma la
consumatori della cultura non si nutrono di cultura ma la consumano, rimanendo, per così
tanti boschivi, tanti prativi e tanti a cultura. 3. creare miscele equilibrate
delle strutture e nello stigma aristocratico della cultura italiana. 5. marchio disonorevole,
vista della mentalità, del gusto, della cultura e dello stile un determinato periodo storico
inrachitichisce l'intellettiva. -deformare una cultura isterilendola. oriani, x-13-18: lungamente
che aveva l'intento di sprovincializzare la cultura italiana con l'apertura ai grandi movimenti
. che è proprio o si riferisce alla cultura urbana. soffici, v-5-156: tutto
che si trova in piena decadenza (una cultura). borgese, 1-154: «
propria pelle. è un fenomeno di cultura strafatta ». -prossimo alla crisi
sono entrate, magari di straforo, nella cultura del loro tempo. -saltuariamente
che alcuni servigi d'umanità e di cultura publica, che ora sono a carico della
(un'ideologia, una forma di cultura). marinetti, 2-i-342: concezione
modo di vivere, una forma di cultura, un'ideologia). e.
, più ragionato, più fatto di cultura. l. villari [« panorama
. -che è esercitato da una cultura o da una tradizione artistica o letteraria
-acquisito, tramandato (una lingua di cultura). bembo, iii-80: noi
alcuni cittadini e da'giu cultura e la città e l'esaltazione per la
ma subito e per straordinario paesanismo e la cultura privilegio di classe. idem, 12-318:
1453 quattro milioni- avvertito come estraneo a tale cultura o rappresenta le i denari che s'era
che... anche la più grande cultura, invilita, mal custodita, strapazzata
. arbasino, 23-1352: un critico della cultura strappato alla saggistica per fare un romanzo
bertolucci, 1-163: all'intelligenza e alla cultura, all'occhio e alla memoria,
, 666: il vecchio pesante edificio di cultura borghese, stretta in schemi ormai superati
ben definito e circoscritto; locale (una cultura). li eletti.
strumentalizzazione da parte del potere e della cultura. = nome d'azione da
, 12-vii-1989], ii: la nostra cultura non ha ancora assimilato la nuova matematica
palesa un buon livello di istruzione, di cultura. -anche sostant. michelstaedter,
fiorire degli studi, al progresso della cultura (una città). m.
, 'stupidàrio nemico', che il ministero della cultura popolare diramava a tutta la stampa fascista
; fondata su una notevole conoscenza della cultura e della pratica giuridica, insieme con la
o ridurre il terreno a pastura o a cultura e di subaffittarlo. ranza, lv-159
'stato'. pasolini, 16-176: la cultura delle classi subalterne non esiste (quasi
spezie. 15. sociol. cultura subalterna: quella propria di popolazioni o
febbraio 1988], 32: la cultura 'subalterna'scopre le sue risorse e si rivela
degli anni ottanta. 2. cultura di contenuto deteriore. p. arlacchi
sub (v. sub1) e da cultura (v.). subculturale,
marginale, del tutto ininfluente (una cultura). c. testa [«
, vivendo come succo e sangue della nuova cultura. 6. energia vitale della
che costituiscono un'area di civiltà e di cultura con caratteri storici, politici ed economici
ordinamenti amministrativi, della civiltà, della cultura e dei caratteri storici, politici ed
, v-1-20: stendere sulla morente libera cultura italiana il sudario dell'incultura spagnuola.
la fine di un popolo, della sua cultura e civiltà. b. croce,
capanna sudatoria è un'esperienza ammantata di cultura. 2. sm. ambiente surriscaldato
22-111: la sua [di dante] cultura scolastica, summatica, universalistica, enciclopedica
: supercultura / assorbimento e superamento della cultura. brignetti, 3-107: urge il
in alto. nievo, 228: molta cultura, piuttosto superficiale se volete, ma
sommarietà di una conoscenza, di una cultura; mediocrità, banalità, fatuità di un'
più complesse (una lingua, una cultura). leopardi, i-837: queste
, 13-193: il legame con la cultura 'superiore'non può che considerarsi diretto.
paese. sciascia, 4-106: una cultura supernazionale con prevalenti caratteri germanici. l
di eventi desiderati; è forma di cultura del soprannaturale di origine popolare, ma
intraprendere gli studi necessari per adeguarsi alla cultura della nostra gente. averroé [«
; in tale formulazione fu recepito nella cultura novecentesca: letteraria, con g.
e necessità di formazione di una nuova cultura. gobetti, i-123: raramente il
saraccini,... di quella mezza cultura di sinistra, così diffusa supponente pericolosa
-prestigio indiscusso di una lingua, di una cultura. tenca, 1-184: non è
de'più innocenti trastulli dell'umanità che nella cultura d'un giardino, bisogna dire che
sentimento fondamentale beni rurali suscettibili di cultura intensiva. bruno, 3-1116:
-per estens.: testo di cultura generale integrativo dei testi di studio strettamente
il momento si è concentrata sui lavoratori della cultura, gli intellettuali disoccupati e sussidiati.
, svagate satire 'colte'contro persone della cultura. -impreciso, confuso (un
volte pesantemente 'storica'delle nostre collezioni di cultura. arpino, 9-50: anche con
la = comp. di svariato1. cultura). carducci, iii-9-274: con
carducci, iii-9-274: con questa svariata cultura, e con que svariato1
svecchiare e sprovincializzare la vita e la cultura nazionale. bernari, 3-374: attenzione
, 18-209: il sublimato nasconde la cultura, il desublimato la sciorina, la sventola
contro la chiusa, caparbia e stanca cultura ufficiale. montano, 402:
: svuotamento del dialetto, insieme alla cultura particolare che esso esprimeva. -vanificazione
, nelle tradizioni artistiche e religiose dalla cultura araba e persiana. - anche sostant
taboca), trasmesso alle lingue di cultura (fr. tabac, tabaco e tobac
ceronetti [« la stampa - società e cultura », 1-iii-1990], 3:
che il machiavellismo rappresenti la tabe della cultura politica italiana. -scherz. fissazione maniacale
a un metodo dimostrativo non accettato dalla cultura moderna, scolastico in sommo grado (
: pasolini ha toccato solo tangenzialmente la cultura americana. 4. in modo concomitante
pasolini, 17-105: la sua cultura, per quanto tarata,...
, bisognerebbe riandare a quel periodo della cultura che da noi ebbe nome di tardo
varie espressioni della civiltà, della cultura, dell'arte, delle lingue,
culturale: era diventata di 'moda'la cultura. 2. sport. adozione
valore aggett.): di limitata cultura, di modeste capacità (una persona)
, cioè di poca levatura o di poca cultura, di poco sapere. 'non è
tecnica. -anche: civiltà, cultura tecnologica. carducci, iii-23-244: quando
-bagaglio tecnico, in partic. di cultura e terminologia filosofica. carducci,
, uno fra i tratti salienti della cultura estetica contemporanea. g. manganelli,
ed occorre che le università offrano la cultura tecnica specializzata necessaria. -in
tecnologia o ispirato a essa (una cultura, una nazione). montale,
. mi, la mentalità e la cultura che sono propri del po
esser piovene, 7-99: una tedeschizzazióne della cultura si avverte. tagliuzzata, se
, di ordinata disciplina) o della sua cultura e della sua storia. petrarca
. papuzzi [« la stampa -società e cultura », 14-iii-1990], 1:
tra noi hanno la passione politica, la cultura, il bagaglio di conoscenze, la
stazioni s'aggiunge ancora la diligenzia della cultura umana. cesariano, 1-19: per naturale
anni, tempra sdegnosa, / molta cultura e gusto in opere d'inchiostro, /
se esaminiamo gli atteggiamenti tendenziali dominanti la cultura d'oggi, una tale bipartizione ci
ritratto di un popolo sorpreso nella sua cultura, indispensabile, da un lato, come
un lato, come distillazione di tale cultura, e, da un altro, come
g. bassani, 3-162: la cultura politica di malnate, che il socialismo e
nobiltà di interessi profani (interessi non di cultura) dall'am- ministrazione della cosa pubblica
considera l'entità degli apporti che la cultura retorica, filosofica e teologica del medioevo latino
. montale, 7-271: quegli uomini di cultura... dopo aver fatto feroci
agenzia d'informazioni, bensì una bottega di cultura spicciola che forniva in prestito a inglesi
, che le participava i gradi termometrici della cultura del figlio. -relativo al
riconosco che è un fiorito indizio della cultura del bel paese vedersi arrivare tutti i giorni
terratico, usato nei paesi di scarsa cultura, è una specie di affitto, nel
'terratico', usato nei paesi di scarsa cultura, è una specie di affitto, nel
sa che per ridurre un terreno a cultura vi vogliono grandi spese. cavour,
gr., ii-630: della civil cultura onde minerva / fu pria cortese al terren
: riconosco che è un fiorito indizio della cultura del bel paese vedersi arrivare tutti i
mondo, fautore dell'ideologia e della cultura del terzo mondo (anche in omaggio
topografia, la sua sociologia, la sua cultura istituzionale e la sua cultura di massa
la sua cultura istituzionale e la sua cultura di massa. 10. dimin
testimonianza di una civiltà, di una cultura, di un'espressione artistica. de
intellettuale esercitata da quattro eminenti personalità della cultura. gioberti, i-145: in questa
i costumi, la mentalità e la cultura propri delle popolazioni germaniche.
, delle loro tradizioni o della loro cultura o della loro storia (con partic.
dovrà verosimilmente « subire » la stessa cultura di governo, che si è imposta oggettivamente
fin dal 1965 su uomini di cultura. = voce dotta, lat
o di un fatto; informazione, cultura sommaria. liburnio, 3-33: non
magistrati, uomini di scienza o di cultura. -in partic., nell'età
dottori, uomini di scienza e di cultura, ecc.), e, in
., da un autore, da una cultura, citato da un testo; derivato
saprebbe il governo quante braccia abbisognano alla cultura delle sue terre. cagna, 1-56:
torerismo, sm. letter. cultura, modo di pensare che esalta tutti
, dei suoi abitanti, della loro cultura, tradizioni e mentalità; che è
nicotera] non passò al tornio della cultura, e quindi ha tutte le scabrosità,
toscano. toscanità, sf. cultura, sensibilità e consapevolezza linguistica toscana e
, dei suoi abitanti, della sua cultura; che fa parte della toscana, che
bilenchi, 14-7: pensavo ai documenti della cultura che allora era presente e viva,
circa 100. 000 individui, la cui cultura e lingua sono ricollegabili a quelle maya
produrre e di commerciare inventato da una cultura arcaica come la giapponese scaraventata nell'industrialismo
comizi nella amministrazione dell'educazione e della cultura generale. e. cecchi, 13-43
gruppo sociale, nell'ambito di una cultura (ed è riferito a un uso
.. come esso adorava e faceva cultura diabolica, sì lo tra- dero in
di moda ed esprimono un nuovo ideale della cultura, si vede anche nei musei di
: la nostra società e la nostra cultura, tradizionalmente e invincibilmente mammone e mammesche
nella pratica (un'idea, la cultura). vittorini, 5-262: robespierre
uomo di una politica che fosse appunto cultura tradotta in politica senza alcun compromesso.
persone diverse per origine, lingua, cultura, ecc.; confuso in una
: gli usi, le tradizioni, la cultura delle popolazioni del nord. testi
] i motivi perpetui della sua limitata cultura liceale... tutta la chincaglieria
transcultura, sf. antropol. cultura capace d'integrare in sé tradizioni diverse
dal lat trans 'attraverso, oltre'e da cultura (v.). fluenza
la stessa nozione di descrizione di una cultura non possa presentarsi come una nozione neutrale,
e trapassata. -sm. cultura espressa da epoche precedenti, anche molto
trapezoide. trapiantare nell'isola di java la cultura dei bachi da seta, dell'indaco
rinascimento il trascendente formasse la base della cultura medioevale. trascendenteménte, avv
panzieri e di fortini, portatori di una cultura più giusta e materiale, attenti e
trasposizione di una tradizione letteraria in una cultura diversa. castelvetro, 4-56: qual
. pisu [« la stampa -società e cultura », 27-ii-1990], 1:
stesso mestiere sia sminuito, che la cultura stessa sia sminuita. calvino, 1-523:
fase storica nell'evoluzione pensiero, della cultura, della mentalità. tacino,
tratta di dissipare l'illusione che la cultura già acquisita prima di entrare nella scuola si
che « senza travestitismo non può esservi cultura » e inaugura una definizione, il
... se il mondo della cultura si fosse davvero messo per quella via,
il cristianesimo in quanto avrebbe distrutto la cultura tribale. cassieri, 14-93: per
papuzzi [« la stampa - società e cultura », 14-iii-1990], 1:
i suoi abitanti; carattere peculiare della cultura triestina espresso in partic. da alcuni
comune sentenza, sì lungamente da questa cultura abbandonato. = deriv. da trifoglio1
prevale, che s'impone con la propria cultura e lingua su un'intera nazione (
. 6. nella pratica divinatoria della cultura romana antica, auspicio desunto dal modo
con thoth, divinità egizia protettrice della cultura e del sapere, e indicato dalla
serie esaurienti, per omogeneità a una cultura totale e, come si dice trivialmente,
sociali per mancanza di educazione o di cultura o, anche, che palesa una
autorevolezza, importanza, grado sociale, cultura o, anche, per la bellezza
v.]: 'troticoltura': allevamento, cultura delle trote. l. graziuso [
nei dialetti it. e nelle lingue di cultura della romània occidentale (catal.
. che è proprio dei costumi, della cultura e delle tradizioni turche o per estens
; inserire nell'ambito della civiltà, della cultura, della lingua turca.
. con la particella pronom. adattarsi alla cultura e alla civiltà turca. =
atteggiamento di favore e di sostegno alla cultura o alla politica turca, attuato in partic
orientalistica che studia la lingua e la cultura delle popolazioni turche. = voce dotta
. lodato, adulato, esaltato dalla cultura ufficiale, accademica (e ha valore prò-
inoltrarsi del rinascimento, con l'approfondirsi della cultura 'pagana'e classica, non significa
grado imposto al consenso sociale (la cultura); impartito e regolato, indirizzato
: era diventata di 'moda'la cultura. 2. tono formale,
e riservato ai più importanti personaggi della cultura (un luogo d'incontro).
che i modelli politici, ricavati dalla cultura cattolica ultramontana e romantica ottocentesca, erano
belve. 3. reso sensibile alla cultura, incivilito, ingentilito (un popolo
incentrato sulla riscoperta del mondo e della cultura classica, portò a una rivalutazione della
più recente. vittorini, 5-188: la cultura... è stata pensiero greco
carolingio-, il rinnovato interesse per la cultura classica promosso da alcuino alla corte di
senso umanistico, in modo ispirato alla cultura umanistica. soffici, v-6-101: fu
rinascimentale, che è manifestazione di tale cultura. carducci, ii-19-73: devo
acidamente decrepita. -formato su tale cultura (una classe sociale). pasolini
decaduta. 3. civilizzazione; cultura. -anche: civiltà; tratto d'
d'incivilimento; segno della presenza della cultura umana. collenuccio, 31:
tempo desiderosa di pigliare un poco di cultura e umanità, instituì le prime accademie,
. l'intento di accentuare e perfezionare la cultura volle avere carducci, iii-1-554: scrissi
1900, e alle arti, alla cultura, alla vita sociale del periodo della sua
, del popolo, delle tradizioni, cultura e storia dell'ungheria; ungherese.
e come annuncio di un giornale di cultura politica operaia. -dir. testo
a diciannove lire, e il requisito di cultura alla licenza di seconda classe elementare:
campo del sapere, che possiede una cultura enciclopedica; che ha grande perizia in
2. panteistico (una religione, una cultura). papini, ii-348: la
partic.: sapere enciclopedico tipico della cultura medievale.
stesso sesso, dalla condivisione di una cultura, dalla pratica di un'attività,
mira a diffondere tra la popolazione una cultura di livello universitario, attraverso conferenze e
e l'accrescimento di quei coefficienti di cultura. palazzeschi, i-30: fece chiamare d'
religione musulmana; che è proprio della cultura, della tradizione di tale paese.
io già -siamo in un circolo di cultura -mi perdoni -non userei mai codesta parola
tutto in italia l'idea di possedere una cultura viva, e perciò utilizzabile in senso
che sembrano contrassegnati dall'immediata utilizzazione della cultura, del polemismo e delle diatribe,
utopistico. vittorini, 5-244: la cultura americana può rinunciare alla trasformazione del mondo
determinati sentimenti; carente, mancante di cultura, di saggezza (una persona, l'
bestialità che si tira dietro la cosiddetta cultura. arbasino, 7-353: una vagonata di
, della sua storia, della sua cultura. g. bentivoglio, 4-1128
suo valore, la larghezza della sua cultura, la raffinatezza della sua educazione,
). carducci, iii-28-96: la cultura nazionale... non si vantaggia
che il rapporto della politica con la cultura non sia sempre lo stesso, che varii
di imbuto, caratteristico di una particolare cultura neolitica dell'europa nordoccidentale sviluppatasi nel
congetture. carducci, iii-9-273: la cultura sua per quel tempo era vasta.
si riferisce, che è tipico della cultura e delle tradizioni di tale popolo.
. vedismo, sm. la cultura, le credenze religiose, la filosofia
così poche parole. -vastità della cultura di una persona; impatto, profondità
qualcosa. pascoli, i-151: questa cultura è dunque ben necessaria, se si
, che è il terreno naturale di cultura del tifo. poi mettiamoci un agente
/ pur ch'el stia ben la cultura, / non aspectare mai la fredura.
considerazione per un autore, per una cultura; estimatore. foscolo, xvii-285:
di singolare ingegno, o per la cultura e le tradizioni del passato. baldelli
della venezia euganea; che appartiene alla cultura fiorita in tale territorio (modi espressivi
è. 2. ispirato alla cultura letteraria e figurativa veneziana (un'opera
che aveva studiato scienze esatte, fanatico di cultura, intellettuale, metteva nel modo di
si considera l'entità degli apporti che la cultura retorica, filosofica e teologica del medioevo
ricerca della verità... la cultura inserisce una nostra scelta nell'automatismo del mondo
e proprio. vittorini, 5-75: la cultura vera e propria comincia dove finisce la
vera e propria comincia dove finisce la cultura professionale. del giudice, 2-147:
multiforme, esteso a molti ambiti (la cultura di una persona). morante
che uomo geniale son io, che cultura versatile posseggo ». 3.
migliori dei nostri giovani al vestibolo della cultura e del pensiero. -livello minimo
suoi abitanti, della loro mentalità e cultura, delle loro tradizioni artistiche, musicali
di profondità (il sapere, la cultura di una persona); sistematico (uno
tramontana. 2. caratteristico della cultura, delle usanze e delle tradizioni contadine
, di un'arte, di una cultura. carducci, iii-25-47: ogni letteratura
-per estens. che dà prova di grande cultura ed erumanifesti del futurismo [12]
, tutti gli scarti delle biblioteche di cultura popolare, un diluvio di fascicoli di
una società sconsolantemente periferica, in una cultura vistosamente minoritaria, in una scuola degradata
(buffonata) ma di vivificazione della cultura. -rievocazione di avvenimenti passati.
, una certa tradizione familiare di eletta cultura, di eleganza artistica. 18
vestire, gli ordini dello edificare, della cultura e cose simili. oliva, 336
-la voce: rivista di cultura, pubblicata a firenze dal 1908 al
. nel costruire con sacrificio la propria cultura). alfieri, 1-964: da
essere meditato. vittorini, 5-261: la cultura 'vuole'questi rivolgimenti. essa tende alla
veicolo bedienza. ai scienza e di cultura. de luca, 1-241:
o interesse di elevata o specifica cultura; quanti non si distinguono per opere
quotidiana formale (ma non relativa alla cultura filosofica e alla scienza, per cui continuò
latino pari dignità di lingua, di cultura, di scienza, di religione, di
. m. -i). studioso della cultura popolare, del folklore.
designi la disci- lina [studio della cultura popolare]... 'volgaristica'; si
(vulgaristica), sf. studio della cultura popolare. a. scocchi
ideologia politica o, anche, una cultura, un gusto. mazzini, iv-3-208
di essere in italia, dove la cultura che conta è fondamentalmente marxista, la
o sentimentale; carenza, mancanza di cultura, di personalità o di sensibilità;
xeno- filia o a disinteressato amor di cultura deciderà il lettore. sciascia, 11-70
e ostilità verso gli usi, la cultura e gli stessi abitanti di altri paesi.
di vista strategico, e lo sfruttamento della cultura degli dine marsupiali (chironectes minimus
dalla cui cortec riferimento alla cultura degli ebrei dell'europa orien
seppellitori. sbarbaro, 1-280: dalla cultura restan fuori... i terreni,
possibile di ridurre i lor fondi a cultura, facendogli zapponare e mettendogli a formentone
: pesante ingerenza del potere politico sulla cultura. vittorini, 5-265: lo
anni sessanta, inizialmente nell'ambito della cultura alternativa giovanile. moravia 22-167
corrisponde a un reale momento zero della cultura e della storia, 1 luoghi da
ai musicisti zigani; che ne ricorda la cultura e la tradizione. savinio
appartiene a tale popolazione, alla sua cultura e tradizione. ojetti, iii-298:
zingaro. -anche: che appartiene alla cultura e alla tradizione degli zingari; che
zootecnica? determinano le condizioni dell'utile cultura dei campi e dell'utile allevamento del
che si riferisce allo zoroastrismo, alla cultura che ne derivò. f
che è privo di istruzione, di cultura. - anche sostant. frezzi
anche, da ignoranza, mancanza di cultura (un comportamento, un atteggiamento,
di carattere, di personalità, di cultura, di capacità (per lo più
perché partono da una realtà e da una cultura diversa: l'azienda e l'agenzia
per estens. acquisizione di un grado di cultura più elevato (anche con valore scherz
repubblicana [21-iii-1967]: accettiamo che una cultura sia un atto vivo, incessante e
]: in questo spaccato, in cui cultura non ci può essere perché la cultura
cultura non ci può essere perché la cultura è mutazione, il bambino non ha la
arricchirsi culturalmente. -spreg. acquisire una cultura superficiale e velleitaria. = denom.
e velleitaria. = denom. da cultura, col pref. lat. ad-con valore
repubblicana [21-iii-1967]: accettiamo che una cultura sia un atto vivo, incessante e
. 2. che ha una cultura superficiale e velleitaria (e ha valore
per estens. acquisizione di un grado di cultura più elevato (anche con valore scherz
[asewleàno], sm. paletn. cultura preistorica del paleolitico inferiore, presente dall'
relativo o che si riferisce a tale cultura; che ne è prodotto. *
. manifestazione, prodotto artistico tipico della cultura africana. il sole-24 ore [10-xii-2000
. relativo all'unione fra la cultura e la civiltà africana e il cattolicesimo.
che considera la civiltà e la cultura africana punto di riferimento fondante nella storia
, agg. che riguarda la fusione fra cultura africana ed europea. moravia,
con particolare evidenza, la crisi della cultura borghese, le sue contraddizioni e le sue
americanità, sf. appartenenza alla cultura e al modo di sentire e pensare
della letteratura, della storia e della cultura dei popoli di lingua inglese. piccola
agg. relativo all'irlanda di lingua e cultura inglese. il sole-24 ore [
[24-x-1999]: direttrice dell'istituto di cultura di dublino, autrice di numerosi saggi
agg. che si riferisce alla scozia di cultura inglese. m. morasso
. nell'età ellenistica greca e nella cultura latina, che seguiva la scuola grammaticale di
uniti d'america, della loro politica o cultura. gramsci,
dell'inghilterra, della sua politica o cultura. gramsci, 13-i-404: l'antibritannicismo
si oppone alla cina, alla sua cultura, costumi o politica. 2
suo governo, alla sua politica o cultura. la stampa [18-x-1995]:
. dal gr. àvxt 'contro'e da cultura. anticulturale, agg. che avversa
anticulturale, agg. che avversa la cultura, in partic. quella ufficiale.
del popolo ebraico, della sua civiltà e cultura. la stampa [26-v-2002]:
all'europa, alla sua politica o cultura. -anche: atteggiamento ostile al costituirsi di
. che avversa l'europa, la sua cultura, i suoi costumi.
, alla sua politica, alla sua cultura o ai suoi costumi; antigallico.
. avversione per la francia, la sua cultura o i suoi costumi.
, alla sua politica, alla sua cultura o ai suoi costumi. moravia,
sm. avversione per il popolo e la cultura ebraica; antisemitismo.
, sf. avversione al popolo e alla cultura italiana. a. casella
, agg. ostile alla gente e alla cultura dell'italia del sud.
: il discorso sull'anti- metafisicità della cultura moderna potrebbe e dovrebbe essere sviluppato e
religiosità che si è affermato in tale cultura. = comp. dal gr.
, alla sua politica, alla sua cultura o costumi. gobetti, 1-i-270
, alla sua politica, alla sua cultura; antigiapponese. moravia, 28-324
antioccidentale, agg. che è ostile alla cultura, ai costumi, alla politica del
di san marco studia un preciso momento della cultura fiorentina e del gusto antiquariale italiano.
si oppone a un'eccessiva considerazione della cultura e dei costumi locali. gobetti
antirinascimentale, agg. che si oppone alla cultura e al pensiero rinascimentale, ispirato agli
antiromano, agg. ostile alla cultura degli antichi romani o anche alla moderna
.: ostile all'italia, alla sua cultura, ai suoi usi. pirandello
ai russi, alla loro politica, cultura o costumi. gramsci, 13-i-190
e scolastiche di insegnamento e di diffusione della cultura. marinetti, 2-i-159: nasceva il
. che avversa il pensiero e la cultura dell'ottocento. - anche sostant.
, agg. ostile alla mentalità e alla cultura siciliana. f. orlando
2. che è ostile alla cultura, ai costumi, alla politica statunitensi
dietro i quali si nascondono movimenti con cultura antindustriale, antisviluppo, antiglobalizzazione, antitutto
tedeschi, alla germania, alla sua cultura. tommaseo, 1-107: viene
tedeschi, alla loro politica, alla loro cultura, ai loro costumi.
, la sua natura, condizione o cultura. k settimelli, 106: il
arte, i miei gusti e la mia cultura infine, mi avrebbero inevitabilmente orientato verso
. disciplina che studia la lingua e la cultura araba gramsci, 13-i-533: la spagna
, una regione, ecc. nella cultura, nella religione e nei costumi arabi.
intr. con la particella pronom. acquisire cultura, costumi, ecc., propri
), agg. che ha acquisito cultura e costumi propri degli arabi.
. passione per il passato, la sua cultura, le sue opere (in contesti
arcipersuasi che il masci ha ingegno, cultura e buona volontà. = comp.
persone, arcipratiche di diffusione della nostra cultura all'estero..., lamentano all'
sf. insieme di qualità e caratteristiche della cultura e della sensibilità argentine; indole propria
della musica rappresenta una grande conquista della cultura moderna anche per chi non abbia simpatia
. fautore della preminenza dei valori della cultura e della civiltà asiatica (con partic.
di woodstock, quale condizione sovrana della cultura giovanile, faceva parte di un vasto progetto
veneto [12-i-1980]: richiedonsi: buona cultura -automuniti -predisposizione attività esterna. sottocasa [
critica alla volgarità e alla degradazione della cultura nazionale diventa essa stessa un genere letterario (
, tipico delle città iberiche o di cultura iberica. e. cecchi,
bere, e gli hotel intrisi di cultura e di storia che la regina dei mari
. l'unità [27-vii-1995]: cultura del piacere, del diporto marino, della
e per lo più come manifestazione di cultura alternativa, disegna graffiti sui muri di
spray, in partic. come manifestazione di cultura alternativa, graffiti sui muri di edifici
per ascoltare un relatore su un argomento di cultura attuale e discutere; è quello che
, tr. adattare alla forma, alla cultura, agli usi, ai costumi britannici
tipico, che appartiene alla tradizione e alla cultura di tale popolazione. m.
ripete secondo il calendario proprio di una cultura o di una tradizione (una celebrazione,
stagionale, all'interno di una determinata cultura, dei riti e delle feste.
risiede proprio nella possibilità di far evolvere la cultura capillarizzata piccolo-imprenditoriale verso soglie più adeguate.
relativo a tale popolazione e alla sua cultura; che ne è prodotto. 3
tipico relativo ai celtiberi e alla loro cultura; che ne è prodotto, che vi
proprio di tale popolazione, della sua cultura e civiltà. = voce dotta,
fissazione verso tutto quel che riguarda la cultura e la tradizione celtica. gramsci,
centrale (uno stato, la sua cultura, ecc.); mitteleuropeo.
le ultime dal mondo dell'arte, della cultura e dello spettacolo. e ancora i
. relativo a tale tribù, alla sua cultura e alle sue tradizioni. = adattamento
: riuscire a spezzare il monopolio della cultura, attualmente in mano alla sinistra laica
. cinesizzare, tr. conquistare alla cultura e alle tradizioni cinesi. = denom
agg. che è stato uniformato alla cultura e alla tradizione cinese. cinestesìa
a fondere stupendamente lo stile e la cultura inglesi con le più alte espressioni artistiche ed
. arbasino, 10-131: 1 livelli della cultura, il 'mid- cult', l'autonomia
comunalismo1, sm. stor. civiltà, cultura tipica del periodo medievale in cui sorsero
atteggiamenti e manifestazioni che si oppongono alla cultura dominante, espressi generalmente da gruppi giovanili
= comp. da contro e cultura. controculturale, agg. che
che si riferisce, che è relativo alla cultura, alle espressioni artistiche che hanno caratterizzato
, a cui si è improntata la cultura italiana della prima metà del sec. xx
che « senza travestitismo non può esservi cultura » e inaugura una definizione, il 'cross
culturalizzato, agg. inserito in una determinata cultura, trasformato in un fatto di cultura
cultura, trasformato in un fatto di cultura. g. panella [«
culturalizzazióne, sf. inserimento in una cultura, trasformazione in un fatto di cultura
cultura, trasformazione in un fatto di cultura. pasolini, 8-286: fare
esperienza del dolore come un'opposizione alla cultura, come ostacolo sulla via della sua culturalizzazióne
culturame, sm. spreg. cultura o espressione culturale priva di valore o
: il complesso degli esponenti di tale cultura. baldini, 7-11: feci
della disco music segnò uno spartiacque sulla cultura giovanile. = voce ingl.,
caratteristiche geografiche, alla storia, alla cultura, ecc. piccola enciclopedia hoepli
, in un ambiente, in una cultura nuova. - anche sostant.
conosciute, che contribuisca alla diffusione della cultura cinematografica e alla conoscenza di correnti e tecniche
argomentativa che di fatto sono specifici della cultura occidentale. diamantina, sf. tecn
., da portare alla rovina una cultura, un'istituzione. -anche: con
che ha per argomento la lingua o la cultura ebraica. t. valperga di
i riti, la lingua e la cultura degli ebrei (con partic. riferimento all'
l'artistico patrimonio, la tradizione, la cultura in un quadro di...
isole bagnate dal mar egeo, e alla cultura, alle tradizioni e alla mentalità dei
ai più il gravissimo arretramento prodotto dalla cultura della dissociazione. rapporto censis 1992,
quanto al terzo e quarto punto, la cultura e il mito debbono essere considerati come
controlla la politica, l'economia o la cultura. il mondo [12-iv-1960],
, esternalizzare talune funzioni, modificare la cultura dei dirigenti. ibidem [8-vii-2001]:
dei costumi, delle abitudini e della cultura, per lo più materiale, di
etnobiologìa, sf. etnol. studio della cultura zoologica e botanica dei diversi popoli.
: lo studio dell'etnobiologia cioè della cultura zoologica e botanica dei popoli. =
violenti o con l'imposizione della propria cultura. 2. genocidio.
influenza delle forme di vita animale sulla cultura e sulla vita di un popolo.
scritto un recente saggio sui camaleonti nella cultura popolare malgascia. étoile [etwàl
veri nuclei e organelli complessi. cultura e scuola [1974], 225:
comp. da euro [peo \ e cultura. eurodeputato, sm. chi
modi di pensare ecc., tipici della cultura e della tradizione europea.
presenta l'eurosinistra come impastata di una cultura di governo autoritaria, burocratica, accentrata.
: basta guardare quanto diffusa, anche nella cultura media, è da noi la tendenza
dei suoi executives e doversi occupare di cultura, e circuire'i poeti e tentare con
accademico e libresco (l'istruzione, la cultura). labriola, 1-iii-853: in
dell'etruria meridionale che subì l'influenza della cultura etnisca e di quella latina. -anche
cronaca. fantacultura, sf. cultura intellettualistica, vuota e priva di contenuti
comp. da fanta [scienza] e cultura. fantaeconomìa, sf. situazione economica
distretti occidentali successivamente occupati e sottoposti a cultura. piovene, 10-426: non mi
. atteggiamento favorevole alla politica o alla cultura degli stati uniti d'america. =
filoccidentale, agg. favorevole alla cultura o alla politica del mondo occidentale,
) 2. che sostiene la cultura o la politica del mondo occidentale.
nei confronti di persone diverse per razza, cultura, religione, provenienza geografica, posizione
o approvazione per la civiltà e la cultura dell'oriente. 2. che
e ne ammira i costumi e la cultura. -anche sostant. = voce dotta
nell'individuo per indole, educazione, cultura e influenze esterne. c.
quella, tradizionale, d'arte, di cultura, di buona cucina - ecco qualche
della letteratura, della storia e della cultura dei popoli di lingua francese.
che denota mancanza di spirito e di cultura. c. l. ragghiatiti [
ora un'originalità assoluta nell'affrontare la cultura europea degli anni trenta, non da
alla mentalità, ai costumi, alla cultura, ecc. del giappone. baldini
con riferimento ai suoi prodotti tecnologici, alla cultura e alle abitudini connesse.
giustificato l'imporsi del modello giovanilistico nella cultura e nel costume non sono tramontate.
tale tipo. glottologismo, sm. cultura, scienza glottologica di una persona.
convenzioni e miti stratificatisi per secoli nella cultura europea. savinio, 22-1-375:
analisi della scrittura come forma costitutiva della cultura e del pensiero. g.
tutta la sua grandeur e la sua cultura e la sua boria. =
habemus papam. il nuovo assessore alla cultura, marco parini, è vicepresidente nazionale
lo è ora di tutta l'area di cultura confuciana. = voce ingl. (
. hippismo, sm. la cultura e la moda hippy. la
l'hippismo, la psichedelia, la cultura della droga e le indimenticabili canzoni contro
. idiocultura, sf. sociol. cultura propria di una minoranza. = voce
. 1610? 'particolare, proprio'e da cultura. idiogràfico, agg. (
virtuoso che coinvolge l'industria e la cultura, l'imprinting che deriva dal saper
. assimilazione da parte dell'individuo della cultura del gruppo sociale cui appartiene, durante
socializzazione. = deriv. da cultura col pref. in-, con valore illativo
indianòfilo, agg. che è appassionato di cultura e civiltà indiane. - anche sostant
indomanìa, sf. passione eccessiva per la cultura e la civiltà indiane. ascoli
assunzione di caratteri e modelli tipici della cultura o dell'arte russa. savinio
l'argomento dal punto di vista della cultura artistica, nelle sue varie forme.
: considerare l'antitesi operaia da parte della cultura contemporanea... come inglobatrice e
e rifiuto preconcetto della religione e della cultura islamiche in quanto considerate portatrici di valori
della letteratura, della storia e della cultura dei popoli di lingua spagnola. =
simpatizzante per la spagna, per la sua cultura e civiltà. - anche sostant.
simpatizza per l'italia, per la sua cultura e civiltà, per gli italiani.
paletn. tomba a corridoio tipica della cultura megalitica dell'inghilterra meridionale.
. lusaziano, sm. paletn. cultura preistorica fiorita nell'europa centrorientale alla fine
è tipico, che è relativo a tale cultura. = deriv. da lusazia,
letter. profonda ignoranza, mancanza di cultura e di educazione. bacchetti, 2-xxiii-450
= comp. da malo e coltura per cultura. malacozòo, sm. zool
di mercato che ci spingono a superare quella cultura del monopolio che, per sua natura
ricordare agli architetti l'importanza di una cultura unitaria del costruire quale fondamento di ogni
del ragazzo avviene totalmente al di fuori della cultura, nel puro vissuto. =
], sf. invar. sociol. cultura di massa. - anche con uso
di un'arte di 'élite'e di una cultura propriamente detta, si ergono le manifestazioni
detta, si ergono le manifestazioni di una cultura di massa, che non è tale
culture'ma 'masscult'e di una cultura media, piccolo borghese, che egli chiama
dello spettacolo, della musica e della cultura massmediale sui temi della salvaguardia della natura
pronom. letter. assumere nella propria cultura, direttamente o come modelli ispiratori,
letter. tendenza ad assumere nella propria cultura elementi, soggetti, ecc. tipici di
. del mondo dello spettacolo e della cultura, divenuti oggetto di culto. =
(mid-cult), sm. invar. cultura media, piccolo borghese.
un'arte di 'élite'e di una cultura propriamente detta, si ergono le manifestazioni di
detta, si ergono le manifestazioni di una cultura di massa, che non è tale
'mass culture'ma 'masscult'e di una cultura media, piccolo borghese, che egli chiama
. arbasino, 10-131: i livelli della cultura il 'midcult', l'autonomia e l'
. dorfles, 105: le espressioni della cultura di massa del 'mid-cult'(già
middle brow), sm. invar. cultura di medio livello, in partic.
che è connesso o rivela tale tipo di cultura (un oggetto, uno stile,
arbasino, 10-286: tutti affogano nella cultura, in mezzo a una 'middle class'che
durante il periodo fascista, 'ministero della cultura popolare'(come acronimo). migliorini
'minculpòp': sigla sillabica di 'ministero della cultura popolare', adoperata, dal '44 in poi
società o in un gruppo etnico, cultura che costituisce il prodotto della convergenza e
di culture diverse. 2. cultura che si afferma o si impone come modello
gr. póvog 'solo, unico'e da cultura. monoculturale, agg. che è
è relativo o limitato a una sola cultura (uno studio, una ricerca).
(un gusto, un autore, una cultura). flaiano, 1-ii-963:
movimento di espansione della tecnica, della cultura, dell'informazione, oggi comincia a
relativo a tale grappo, alla sua cultura, alle sue tradizioni; che ne è
confessionale. multicultura, sf. cultura caratterizzata da una notevole molteplicità e varietà
del gr. noxv-) e da cultura. multiculturale, agg. che
42: forse, anziché pretendere di fare cultura su come la scuola deve multimedializzarsi,
è formato da più etnie (una cultura, una società, ecc.).
moduli stilistici propri dell'arte e della cultura negra afro-camericana. savinio, 20-82
di recentissima formazione e di comportamenti e cultura molto differenti da quella tradizionale.
si riferisce all'india moderna (la cultura, la civiltà, ecc.).
fra modesti prosecutori del realismo e protagonisti della cultura euro pea, da emilio
della sanità, dell'educazione e della cultura). a. busi, 16-285
montale, 18-171: uomini di molta cultura erano senza dubbio anche il mineralogista giesecke
ci vuole però della gran meschineria, nella cultura piccolo-borghese, o un gran timore di
che continuano a pesare abbastanza gravemente nella cultura francese. = voce dotta, comp
ad esigere l'intervento e la guida della cultura, ed è scrivendo un saggio o
che si verifica in ogni luogo e cultura (un fenomeno, una legge, ecc
alla dirompente carica sarcastica nei confronti della cultura ufficiale e della realtà, all'audace
contro le discriminazioni ha dichiarato guerra alla cultura bianca occidentale. = voce ingl
), agg. nazionale-popolare (la cultura, la letteratura, ecc.).
). gramsci, 13-i-361: la cultura storica e la cultura generale francese ha
, 13-i-361: la cultura storica e la cultura generale francese ha potuto svilupparsi e diventare
soddisfatto di esser un bell'uomo, cultura superficiale. carrà, 683: a me
origine, è fondato o influenzato dalla cultura cattolica, pur essendo sostanzialmente lontano dalla
incerta e approssimativa, fortemente condizionata dalla cultura e dalle esperienze personali del soggetto.
, sostenitore della prussia e della sua cultura, del suo spirito militaristico assolutista.
sono la prima genuina espressione di contro cultura degli anni settanta. 2.
tortura. 3. stor. nella cultura medievale, dibattito su un tema teologico,
stor. esaltazione della vita e della cultura del rinascimento. alvaro, 23-8
. russìstica, sf. studio della cultura, della storia e della civiltà russa
e ammirazione per il popolo e la cultura russa. f. turati [
e antipatia per il popolo e la cultura russa. = voce dotta, comp
quale si radunano personalità del mondo della cultura, dell'arte, della musica, ecc
sardità, sf. invar. identità della cultura e delle genti della sardegna.
nel 1872, è una satira della cultura del tempo: darwinismo, schopenhauerismo,
televisivi perché sono un prodotto tipico della cultura e dell'industria dei mass-media anglosassoni.
, tr. privare una lingua, una cultura, ecc. dei caratteri regionali più
i cool hunter. tampinatoli legalizzati della cultura giovanile. = nome d'agente da
sf. ammirazione per i tedeschi, la cultura e la politica tedesca. gramsci
eletto il giappone terra sacra della nuova cultura gastronomica: il pesce, crudo o appena
attribuisce importanza preminente alla civiltà e alla cultura fiorite in toscana. arbasino [«
valorizzati, una volta, rispetto alla cultura 'toscanocentrica'. = comp. da toscano
trash diventano oggetti di culto figure di una cultura di massa molto degradata, come la
trash di un gusto, di una cultura. f. paloscia, 107
e severità. la stampa-società e cultura [20-x-1989], 1: rappresentò [
, affinata e temprata dall'intelligenza e dalla cultura, diventava in lui [stefano reggiani
slow. messaggero di gusto e cultura [ottobre-dicembre 1997]: aberdeen angus
. l'indotto, no? e sarebbe cultura, ma utile però, con uno
3. agg. relativo alla cultura, agli usi e costumi propri delle
brasiliana di origine africana, alla sua cultura, alle sue tradizioni. il
, 8: sono questi gli elementi di cultura liberale che si affacciano nel programma del
adulti analfabeti. africa-missione e cultura [aprile 1996]: l'alfabetizzazione funzionale
sviluppo economico e sociale, quante risorse alla cultura contro l'analfabetismo di ritorno, quante
agg. cultore della lingua e della cultura inglese; che usa anglicismi nel proprio
uno dei punti di riferimento della nostra cultura. 2. relativo a inghilterra
. contrario, ribelle alle forme della cultura e del gusto ufficiali. gramsci,
nemmeno membro di società per la diffusione della cultura. antiaristotèlico, agg. (plur
con le tendenze della politica e della cultura italiana del rinascimento. = comp.
, alla sua politica, alla sua cultura o ai suoi costumi. p
-i). che manifesta avversione alla cultura latina. – anche sostant.
che denota ostilità o avversione nei confronti della cultura o del mondo latino.
oppostoal pensiero scientifico. e anche alla cultura cristiana, la quale riconosce invece una
tedesco, dei suoi abitanti e della sua cultura. gramsci, 14-459: hanno preso
che non esprime i valori fondamentali della cultura di una nazione in modo accessibile alle
. invar. appartenenza alla storia, alla cultura e allo spirito del mondo arabo (
tutto il bagaglio di storia e di cultura che si portano dietro. per molti
tipici del popolo armeno; appartenenza alla cultura, allo spirito del mondo armeno.
vita di un uomo può interessare la cultura generale di un certo strato sociale.
stato anche definito 'culturale', che biologizza la cultura e la trasforma in un destino irreversibile
(e, in genere, l'intera cultura hip hop). 2.
attaccamento alle proprie tradizioni e alla propria cultura e un orgoglio spesso ridicolo per glorie
in chiave liberaldemocratica, come alleanza fra cultura cattoliberale e cultura socialista, rallenti o
liberaldemocratica, come alleanza fra cultura cattoliberale e cultura socialista, rallenti o perfino si arresti
si svolgono attività riferentesi a forme di cultura alternativa. c. lucarelli, 1-117
slow. messaggero di gusto e cultura [ottobre-dicembre 2001]: nel quadro
questa fatica di svelare al paese la cultura minoritaria del terrorismo, spesso aiutando gli
che ha lo scopo di diffondere la cultura cinematografica mediante la presentazione di film di
libro americano è stato commercializzato con la cultura e diventa un competitore sempre più minaccioso del
, 1-i-460: dopo nitti il livello della cultura dei nostri uomini politici...
una critica sostanziale alla politica e alla cultura laica e postilluminista mondiale. =
disus. cripto. rivista moderna di cultura [xi-1898], 606: passano quattro
, sf. studio del cristianesimo, della cultura e delle civiltà cristiane, in partic
duecentocinquanta esperti di cristianistica sul tema 'la cultura scientificonaturalistica nei padri della chiesa dei secoli
r culturalismo, sm. futile presunzione di cultura raffinata, ostentazione di cultura.
presunzione di cultura raffinata, ostentazione di cultura. a. ginna e b
in un fatto, un fenomeno di cultura. pasolini, 8-288: ciò.
natura. = denom. da cultura, col suff. dei verbi frequent.
, e da un denom. da cultura. deduttivista, agg. (plur
, 2-vii-1995]: la demarxificazione della cultura italiana procede a tappe forzate. =
migranti come la nuova classe pericolosa nella cultura mondiale di internet. = deriv
, ci racconta che il mondo della cultura postindustriale è un mondo complesso e in
. gobetti, 1-i-60: detronizzare la cultura dilettantistica per la dialettica eterna dello spirito
comp. da disco [teca] e cultura. discofàn, sm. e f
che ha perso i caratteri propri della cultura moresca. berchet, 113:
, 3-405]: fondatori di circoli di cultura, di dopo-scuola, di asili,
anche: appartenenza alla storia, alla cultura, allo spirito ebraico. leopardi
ebraicizzare, tr. ebraizzare, assimilare alla cultura ebraica, con partic. riferimento all'
la lingua, la storia e la cultura ebraica. la repubblica [24-x-1997]
, che è in primo luogo universo di cultura, e quindi di interazione sempre più
, e cosmologiche davvero uniche per la cultura novecentesca. = deriv. dall'ingl
ha il carattere; che riflette una cultura vasta e completa. bruno, 3-837
in un trattato, ogni aspetto della cultura. emiliani-giudici, 29: l'
sm. invar. nella mitologia e nella cultura della grecia antica, l'amante.
sm. invar. nella mitologia e nella cultura della grecia antica, l'amato.
accompagnano tale metamorfosi: dalla razza alla cultura; dall'ineguaglianza alla differenza; dall'
accompagnano tale metamorfosi: dalla razza alla cultura; dall'ineguaglianza alla differenza; dall'
della etnicizzazione. e abbiamo cancellato la cultura locale, creando un tragico vuoto. il
basato esclusivamente sulla tradizione orale. cultura e scuola [xvii (1978),
basata sull'ipotesi che, in ogni cultura, ciascun sistema di conoscenza segue identiche
: questo esige, però, una cultura politica e istituzionale forte, svincolata dalle
: il primato del pensiero evoliano nella cultura della destra nazionale ha avuto un ruolo
a che vedere con: intelligenza, cultura, sensibilità e moralità. sempre più
[gennaio 1999]: si creò una cultura dell''extrascuola', nacque a poco
di aggregazione e possibilità di produzione di cultura, che gli spazi dell'istruzione pubblica
dell'etruria meridionale che subì l'influenza della cultura etrusca e di quella latina. –
. atteggiamento favorevole alla politica e alla cultura degli stati uniti d'america.
di grande ammirazione e rispetto per la cultura, l'arte e la storia europea.
). favorevole alla religione, alla cultura islamica; che sostiene politicamente i paesi
popolazioni dell'africa nera e la loro cultura. savinio, 20-80: il filonegrismo
. carattere, natura filosofica di una cultura, di una lingua. leopardi
riferisce, appartiene o è tipico della cultura, dei costumi, della moda degli
. adesso è per metà laboratorio di cultura e per metà ipermercato dell'arte, in
. slow. messaggero di gusto e cultura [26-ii-2002]: disgraziatamente, i
il fooding nasce come controtendenza alla dilagante cultura del fast food e all'omologazione dei sapori
, essendo dessa benissimo applicabile per una cultura di primavera, non servirebbe a niente per
, non servirebbe a niente per una cultura di estate, e perciò sarebbe non atta
ove sia certo il successo della sua cultura. fraké / fra'ke * /
francese; disposizione ad accettareeaseguire supinamente la cultura, la letteratura, il gusto francese.
paese, di una popolazione, di una cultura. – anche: l'insieme dei
, è sovente francofono e imbevuto di cultura francese. r francòmane, agg.
slow. messaggero di gusto e cultura [febbraio 2002]: qualsiasi attività
oggi di cogliere la mutazione della nostra cultura come riesce a fare celati con la strategia
il popolo, il costume e la cultura germanica. cavallotti, 3-iv-79: qui
cioèvi è dentro di essi che esprime quella cultura. na giapponesizzare, intr. con
giapponismo, sm. arte. influsso della cultura e dell'arte giappponese sul mondo occidentale
, che si ispira alla civiltà, alla cultura, all'arte e al gusto giapponese
esperto, cultore di arte, lingua, cultura, storia, ecc. del giappone
allo spirito, alla mentalità, alla cultura, ecc. del giappone.
si riferisce, che è proprio della cultura, del patrimonio di valori, di tradizioni
ebraico, sulla sua storia, religione e cultura. m. aime, 1-109
processo di globalizzazione dell'economia, della cultura, ecc. 2. che
, lorenderemopiù giustoecivilecon la forza di una cultura capace di ispirare una nuova 'governance', comesidice
grecolatinità, sf. invar. carattere della cultura, della civiltà greco-latina. prezzolini
. ammirazione sviscerata, culto per la cultura e la civiltà greca. lomonaco,
la tradizione, la storia e la cultura locale. carta [25-xi-2004], 44
/, sf. invar. nella cultura germanica, la patria, considerata dal punto
. slow. messaggero di gusto e cultura [gennaio 2003]: tom ha preferito
omar calabrese, l'ex assessore alla cultura di siena, la strada è semplice.
luogo, sul piano dell'ideologia, la cultura di destra, con il suo apporto
. che denota ignoranza, mancanza di cultura. t. kezich [«
o, anche, alla lingua e alla cultura dei nativi americani in passato stanziati in
incanagliti, con meno ingegno, senza cultura e senza quattrini. = comp
t'inclassichisci). fare conoscenza con la cultura e l'arte classica (e ha
, 6: la linea viscerale della cultura contemporanea è aideologica, disimpegnata, astorica.
da inter, che indica reciprocità, e cultura. na interdentale, agg.
della polinesia e micronesia appartengono ad una cultura nord-eurasiatica (tranne in alcuni casi in
è proprio, che si riferisce alla cultura e alla letteratura giudaica tra il vecchio e
queste, non poco incoraggiate purtroppo dalla cultura pubblica oggi circolante, per la quale
tal modo mediante lo sviluppo di una cultura post-moderna sembra voler fare autocritica intorno alla
un giorno come altri significa incoraggiare una cultura già tutta protesa al guadagno, al profitto
è, momento essenziale dello spirito, la cultura di questareligiosità, necessarissimaall'educazionespirituale, nonpuò
politiche e civili dell'islam; la cultura islamica. la repubblica [29-vi-1990
intollerante, ostile all'islam e alla cultura musulmana. panorama [20-xi-2002]
, facenti capo al sistema globale della cultura alla quale egli appartiene. = comp
italiani ancora dominati da dinastie straniere alla cultura, allo spirito e alla coscienza nazionale.
italia, della sua storia, della sua cultura. a. coppola [«
per l'italia, per la sua cultura e civiltà, per gli italiani.
italiani, della loro storia, della loro cultura, del loro territorio, ecc.
ottimismo kennedista, che i baroni della cultura di massa non sono i baroni dell'acciaio
– anche: processo di trasformazione della cultura e delle istituzioni sociali (costumi, mentalità
stranieri e perché riproponeva con lamentosità una cultura orale che in quegli anni si tendeva a
, dei suoi abitanti, delle sue tradizioni cultura li. arbasino,
nuovo spazio di dibattito su attualità e cultura che sperimenta le nuove potenzialità offertedallareteconarticoli,
rendere ungherese; comunicare, trasfondere la cultura, i sentimenti, gli ideali, le
carattere religioso misto ad aspetti tipici della cultura popolare, folclorica. magris,
& cultura. anna [20-x-2000]: ossigenate stile
extracomunitari a entrare in contatto con la cultura e l'organizzazione sociale del paese che
spesso coinvolti... individui di cultura medio-alta che conoscono bene usanze e meccanismi
bisogna tuttavia riconoscere la complessità di questa cultura melvilliana, che a volte...
un processo di imitazione. tanto che la cultura stessa, in quest'ottica, viene
meridionale di una civiltà, di una cultura. leopardi, 1-ii-2374: e
venuto il momento di agitare nel mondo della cultura italiana una questione che finora parve circoscritta
. microcultura, sf. sociol. cultura distintiva di un piccolo gruppo all'interno
mantenuto intatti per secoli la lingua e la cultura. la fine di questa microcultura cominciò
. 'piccolo'e da cultura; cfr. ingl. microculture.
'il crescente secolarismo e indifferentismo'della nostra cultura. il rimedio è nella 'nuova evangelizzazione',
. che appartiene o è improntato alla cultura, alla musica o alla letteratura fiorite fra
pubbliche (comuni) che intendono diffondere la cultura della pace, della mondialità e del
monoculturalismo, sm. tendenza a considerare una cultura superiore rispetto alle altre e a rifiutare
religioso) intasca i dividendi dell'estinzione della cultura laica di tipo tradizionale e gode di
persistere di quelle che non caso la cultura ufficiale definisce superstizioni. = nome
28-vi-1995]: laprofonda incompatibilità di una cultura politica alimentata dagli stilemi ideologici del dossettismo
negativamente) chi è napoletano, la sua cultura, il suo temperamento, o ciò
bronzo di artisti nativo-americani ispirate alla loro cultura, poste tra cactus caratteristici del deserto di
.: il seme della pace: la cultura cattolica e il nazionalimperialismo fra le due
con la particella pronom. assorbire la cultura e le tradizioni di una nazione assimilandole,
o elementi figurativi propri dell'arte e della cultura negra afro-americana. ungaretti, xiii-64
di recentissima formazione e di comportamenti e cultura molto differenti da quella tradizionale.
arbasino, 7-328: difficilmente questa cultura neo-conservatrice poteva augurarsi un manifesto ideologico e
chipropugnalanecessità diintraprendere azioni militari a difesa della cultura e della religione cristiana, senza scendere
: basta guardare quanto diffusa, anche nella cultura media, è da noi la tendenza
: basta guardare quanto diffusa, anche nella cultura media, è da noi la tendenza
non coincide con i modelli imposti dalla cultura dominante s. zucconi, 1-145