tlascalesi, che in gente di così poca cultura, e in quell'abbandonamento di tutti i
rivela il luogo di origine, la cultura di una persona; o è segno
in un terreno non mai ridotto a cultura. [sostituito da] manzoni,
a chi scrive in materie relative alla cultura dell'ingegno umano. tommaseo-rigutini, 105:
voce dotta, composta dal lat. aqui-e cultura. àcquido, agg. acquoso
naturale e fuori di ogni preparazione di cultura. 2. accolto come cosa
: una scuola, che fosse semplice cultura delle attitudini individuali, sarebbe addestramento e
può dire, nessuna speciale preparazione di cultura e cognizione di mezzi tecnici.
romici sono sal- vatiche, né per cultura che se li facci s'addomesticano.
che la sfiora, amare la cultura, cioè i morti indimenticabili? gentile
che indica il contatto tra due lingue di cultura che si influenzano reciprocamente senza però che
dei panni). nobile parte dell'umana cultura e civiltà, qual è la lette
stringevano affinità di svolgimento mentale e di cultura. palazzeschi, 4-207: le affinità
: si isolano e si perseguono mediante cultura bacillare ed analisi microscopica i germi de'
comp. da agrume2e coltura (lat. cultura * coltivazione '). agualare
'(con riferimento al periodo della cultura greca fiorita ad alessandria, dal iv
, sm. disus. diffusione della cultura elementare; istruzione obbligatoria. arila,
1226-1284), che li derivava dalla cultura musulmana. vico, 3-337: le
), le cui opere tradotte rinnovarono nella cultura occidentale lo studio dell'aritmetica; la
, se in preminenza di onore e di cultura ai regni non sovrasta il triregno
disposto a rimborsare il costo marginale della cultura, egli sa però che altro è
che altro è il costo marginale ove la cultura si estenda a centomila ettari, ed
altro quello probabile nell'ipotesi che la cultura si estenda a centoventimila. papini, 25-27
e più ubertosi divengono, se la cultura di benigna e potente mano s'aggiugne.
splendore d'espressione; ricchezza (di cultura, di nozioni). caro
, tutti gli scarti delle biblioteche di cultura popolare. 2. figur.
paia [il concetto arguto], senza cultura né studio niuno, nascere ancora fra
per l'inghilterra e la sua cultura, che parteggia per tlnghilterra.
unico e necessario tra l'animalità e la cultura. serra, i-402: son caduti
. l'etimo fu accolto dalla cultura medievale, cfr. isidoro, 5-36-1:
. contrario, ribelle alle forme della cultura e del gusto ufficiali; ostile all'
ribellione dell'europeo e dell'uomo di cultura. soldati, 114: raccontò per lungo
voce dotta, comp. da apis e cultura, sul modello di agricoltura-,
ci studieremo di appiacevolire coll'industria della cultura l'arbore salvatico, e coh'innesto a
. croce, i-4-5: lo svolgimento della cultura del mio momento storico...
archivio. alvaro, 9-514: ho una cultura teatrale 3. dir. passare
società) per superiorità d'ingegno, di cultura, e in genere, per altre
-popolazione, paese arretrato: di cultura primitiva. einaudi, 1-316: due
provino in un terreno non mai ridotto a cultura. segneri, ii-586: ch'altro
intelletto, lo spirito. costituivano per la cultura medievale i due gradi deh'insegnamento,
.. i più antichi asili della cultura furono in mezzo alle lagune e al
che ci sono servite come espressione della cultura nazionale. gobetti, 1-28: la corte
fanno gradualmente propri la civiltà, la cultura, i costumi della maggioranza, o
la storia, la lingua, la cultura dell'assiria. = voce dotta,
farsesca, che i romani adottarono dalla cultura osca: caratterizzata da una comicità grossolana
sm. paletn. civiltà ateriana: cultura preistorica, che prende il nome da bir-
, al massimo, una tendenza della cultura, senza che si possa a rigore attuar
s'è diffusa dall'antichità attraverso la cultura cristiana e il pensiero scolastico. cfr
magalotti, vi-74: dov'è più cultura d'ingegni, quivi è sempre maggiore
splendore di atene, come centro della cultura greca). 2. figur.
me più spiacevole una fosca ed affettata cultura, che in altri una chiara ed
, con persone della stessa età, cultura, ecc. = voce dotta,
da solo, chi ha sviluppato la propria cultura senza frequentare scuole e senza l'aiuto
amministrative, 1-33: le istituzioni di alta cultura, università ed accademie, hanno il
dalle semenze per avanti con fatica, e cultura ne'profondi solchi della mente riposte,
mediterranea, come i termini pertinenti alla cultura della vite e del vino (cfr
voce baccante s'è introdotta con la cultura del rinascimento. baccante2 (part
: si isolano e si perseguono mediante cultura bacillare ed analisi microscopica i germi dei mali
allo studio, avevo il bacillo della cultura e della letteratura nel sangue. gramsci
idem, i-27: un riflesso bagliore della cultura provenzale avea trascorso lentamente l'italia da
le città lombarde non conobbero quella libera cultura letteraria, che il governo popolare per tre
-essere in piccola barca: avere una cultura, una capacità intellettuale limitata. dante
che dominò per più di tre secoli la cultura giuridica italiana: « nemo bonus
che non aveva alcun rapporto con la cultura e per il quale non avrebbe esitato
, di ottimo gusto e di bella cultura. bocchelli, 6-150: era figlia d'
, per commodità della difesa o della cultura, ridurre. ariosto, 29-56: quanto
figur. persona priva di civiltà, di cultura; individuo violento, crudele, brutale
-biblioteca popolare: per la diffusione della cultura nelle classi più povere e più modeste
. tutti gli scarti delle biblioteche di cultura popolare. 4. figur.
, bilanciato, ed è temprato nella cultura più rarefatta. 3. figur.
si soddisfa se non col diffondersi della cultura e col crescere delle comunicazioni e degli
che, forniti di studio e di cultura tecnica, avranno saputo inventare nuovi bisogni
certi paesi il promovere e dirigere la cultura delle lande e la prudente e regolare emigrazione
), che è tipico della sua cultura, della sua civiltà (e ha lo
è comunissima. cattaneo, ii-1-23: cultura, sicurezza, e temperata libertà producono la
noi le querci, senza bisogno di cultura umana. -sugo di bosco:
innanzi a tutto. cattaneo, ii-1-23: cultura, sicurezza, e temperata libertà producono
-avere buone lettere: possedere una vasta cultura letteraria. aretino, ii-61:
anche indi- pendente dal grado personale di cultura e distinto dal cosiddetto « senso comune
per fare l'avvocato anche spicciolo ima cultura giuridica che metterebbe paura ora a tutti
, 7-220: nell'italia meridionale la cultura... per il popolo è l'
. c.; ma si diffuse nella cultura umanistica con pico della mirandola (1463-1494
tutti i nemici della scienza e della cultura. alvaro, 9-183: l'indiano è
calamitino quasi interamente i contrasti di una cultura che, sebbene ristretta a minoranze,
stato di inciviltà, condizione primitiva della cultura; oscurità di tempi; incertezza del
comune sentenza, sì lungamente da questa cultura abbandonato! idem, par.,
clima, questi ed altri modi di cultura e prodotti mi rappresentavano in più luoghi
, ch'è il capitale nemico della vera cultura. -vizi capitali, peccati capitali:
stilizzato, forma mentale di tutta una cultura. 2. relativo al senso
. cecchi, 6-258: sia amor di cultura, o semplice voglia d'ornamenti sociali
una volta che mi bisogni chiedervi per cultura di qualche pianta esotica una carriuola di
non è semplicemente un labile fatto di cultura, diciamo pure dell'intelligenza, nell'
l'epilogo, anche sul terreno della cultura, di molti mali italiani, fra cui
suoi prodotti, chi ha una particolare cultura in materia. = cfr.
troscia. sbarbaro, 1-280: dalla cultura restan fuori... i terreni
era ancora entrata, per fortuna, la cultura dei maestri di scuola. -cervello
l'isola avrebbero a loro ridotta a cultura. / che non è trista ella già
nei paesi che oggi più risplendono di cultura e di gentilezza. settembrini, 1-66:
, accresce l'istruzione, arricchisce la cultura. iacopone, 91-173: tu cibi
ritardano i progressi dello spirito e della cultura nazionale. monti, x-2-275: or,
cinematografo d'arte e di diffondere la cultura cinematografica mediante la presentazione di film di
[catanzaro] è anche una città di cultura, con un cine-club, conferenze,
cinquecentisti ». è il primo caso di cultura radicata consapevolmente e criticamente su un'altra
consapevolmente e criticamente su un'altra, cultura d'adattamento quindi di posa.
pioverle, 5-63: il circolo della cultura e delle arti ospita spesso gli scrittori
gr., ii-629: della civil cultura onde minerva / fu pria cortese al
che possono dipendere dalla maggiore civilizzazione e cultura. manzoni, 97: gli apostoli
le categorie ufficiali della società e della cultura. 12. milit. i
. pavese, 8-396: la cultura deve cominciare dal contemporaneo e documentario,
dei popoli civili; è la cultura come fatto a sé stante, come
: non hanno questi alberi bisogno di cultura alcuna, ma nascono e si conservano
(e ha altresì il senso generale di cultura, istruzione, dottrina).
tommaseo [s. v.]: cultura colligiana. 2. sm.
compiacenza estetica, le fantasie lunatiche della cultura, l'orgoglio signorile. 2.
pavese, 8-16: per ragioni di cultura, di sentimento, di abitudine ormai
2. figur. istruzione, ammaestramento; cultura. d. battoli, 40-i-21:
acuire le facoltà intellettuali; istruzione, cultura. soffici, ii-16: l'insegnamento
colti dei popoli civili; è la cultura come fatto a sé stante, come
di vasti studi, di una buona cultura, di una profonda preparazione dottrinale.
ma allora, essendo meno diffusa la cultura elementare, questa massa non mimava i
loro. -che deriva da una buona cultura, da studi vasti e profondi.
che ha raggiunto un alto grado di cultura e di civiltà. d.
rivolta: a indicare un grado di cultura molto basso, una certa goffaggine e
coltre. coltura (disus. cultura), sf. coltivazione (del
e, com'io dissi, alla bella cultura / delli orti suoi sollecita si move
, s'aggiunge ancora la diligenzia della cultura umana, si vedon sempre largamente nascere
vettori, 1-149: avevano intorno alla cultura di questa pianta gli antichi contadini un
estivi / solea con studio a la cultura intento / tirar divise in canaletti e rivi
... tutto / de la cultura tua l'ordine e il modo / spiegherò
segni di abitazione umana: vestigi di cultura per la campagna; parecchi sentieri,
l'isola avrebbero a loro ridotta a cultura. / che non è trista ella già
comune sentenza, sì lungamente da questa cultura abbandonato! idem, par.,
susini. sbarbaro, 1-280: dalla cultura restan fuori... i terreni
significato intellettuale ed etnologico: v. cultura. = lat. cùltiira * coltivazione
moderni di * civiltà ', cfr. cultura. colturale, agg.
un senno, giudizio, gusto e cultura, da non credersi in cosi picciol paese
ha l'autorità riconosciuta per capacità, cultura, esperienza, di parlare e giudicare su
estens. autorità ampiamente riconosciuta (per cultura, esperienza, conoscenza specifica) di
compiacenza estetica, le fantasie lunatiche della cultura, l'orgoglio signorile. 2.
qualità e grado d'ingegno e di cultura, senza mutare intrinsecamente la sua sostanza;
caratteri spirituali di un'età, di una cultura, di un'opera d'arte.
comune sentenza, sì lungamente da questa cultura abbandonato! m. villani, 3-20
ritardano i progressi dello spirito e della cultura nazionale: laddove le idee dottrinali stemperate
sono necessarie buone capacità intellettuali e discreta cultura. -carriera di concetto: la carriera
quasi non c'era uomo di qualche cultura che non fosse in grado di mettere insieme
coniglio e coltura (dal lat. cultura 4 coltivazione '), sul modello di
appagano, come è carattere della vecchia cultura. pavese, 8-164: appena si
cinquecentisti ». è il primo caso di cultura radicata consapevolmente e criticamente su un'altra
consapevolmente e criticamente su un'altra, cultura di adattamento quindi di posa. =
stessa maniera. ceopardi, 1004: la cultura de'costumi e delle menti conservano nella
pur troppo a un bisogno di rinnovata cultura nell'arte. 2. mantenimento
un luogo, al di fuori della cultura ufficiale. bandello, 1-53 (i-615
; pieno di intimi contrasti (una cultura, un ambiente, una città,
piccolo mondo denso di tradizione e di vivace cultura: quasi una minuscola galilea alpestre.
le conveniva dappertutto: dall'umanesimo la cultura classica; dai politici del rinascimento la ragion
'geselligkeit ', la socievolezza della cultura, il 'salon ', il '
di rendersi conto che quell'ideale di cultura mondana, se fu del secolo decimot-
libri: fingere di possedere una profonda cultura, quando, in realtà, si hanno
, tema, genere, tipo di cultura; ciò che è in grado di
, di una civiltà, di una cultura. de sanctis, lett. it
accompagna in italia con un abbassamento di cultura maggiore che negli altri paesi di pari
lui non era soltanto corrotto dall'alta cultura ma anche dall'esperimento; e in
, dappertutto: dall'umanesimo, la cultura classica: dai politici del rinascimento,
l'isola avrebbero a loro ridotta a cultura. / che non è trista ella già
, dappertutto: dall'umanesimo, la cultura classica: dai politici del rinascimento, la
che costituisce la grecia per un uomo di cultura mezzana oggi, è press'a poco
osso. piovene, 5-287: la cultura a firenze è un fatto costituzionale,
fondamentale in una civiltà, in una cultura. leonardo, 1-253: non vedi
[la dittatura] rifuggiva da una cultura nazionale perché la cultura si risolve sempre
rifuggiva da una cultura nazionale perché la cultura si risolve sempre in critica e libero esame
». è il primo caso di cultura radicata consapevolmente e criticamente su un'altra
consapevolmente e criticamente su un'altra, cultura di adattamento, quindi di posa.
né appassionamento né attitudine filosofica, né cultura né studio, ma soltanto, poiché
l'epilogo, anche sul terreno della cultura, di molti mali italiani, fra cui
un senno, giudizio, gusto e cultura, da non credersi in così pic-
. d'annunzio, v-1-618: la cultura vi troverà la più ricca delle terre
nel discorso per un pedantesco sfoggio di cultura o per stupire l'ingenuo ascoltatore o
rano 4 persona che fa sfoggio di cultura, raffinato ', da culto
cfr. fr. cultuel. cultura (ant. coltura), sf.
pompa di parole, ma non vi manca cultura; altro è l'ornamento, altro
altro è l'ornamento, altro la cultura. d. battoli, 13-3-10: si
vederle così in superficie, onde la cultura sarà più universale, ma più rari i
a proposito, che cosa è questa cultura? confesso che non ne ho avuto
risalto alla mia debolezza, la mia cultura, la mia timidezza. d'annunzio,
croce, iii-9-72: colui che ha molta cultura ma scarso ingegno non ha nemmeno cultura
cultura ma scarso ingegno non ha nemmeno cultura, perché la cultura non è davvero
ingegno non ha nemmeno cultura, perché la cultura non è davvero tale se non è
le convenzioni più squisitamente civili; la cultura in quanto educazione e perfezione interiore,
poetici, merita d'esser riguardata la cultura della lingua e la nobiltà e la
giovane monaco aveva sentito il fascino della cultura religiosa di giovanni, degli orizzonti che
l'ingegno dello storico, si procura la cultura storica; chi nasce con l'ingegno
nasce con l'ingegno del poeta, la cultura poetica; chi con quella del
; chi con quella del filosofo, la cultura filosofica: nel mondo dello spirito non
piccola borghesia ostinata nella credenza che la cultura classica nobiliti l'uomo e la sua
e la sua famiglia. -alta cultura: alto grado di formazione intellettuale dovuto
-anche con significato concreto collettivo. -bassa cultura: con valore iron.
lui non era soltanto corrotto dall'alta cultura ma anche dall'esperimento; e in
quella sua compostezza di gran signore della cultura che non dice mai una parola di
mentre il cappa sta al mondo della cultura come il tarlo sta all'arte dell'abbigliamento
a barbarie, cioè a tipi di cultura giudicati inferiori, arretrati, privi o
oggi è tra quelle genti che non hanno cultura civile. magalotti, 20-271: né
si vede, stato suscettibile di tanta cultura e di tanto raffinamento in tutti i
e ritardano i progressi dello spirito e della cultura nazionale. cuoco, 1-44: i
, gr., ii-629: della civil cultura onde minerva / fu pria cortese al
ligure. i più antichi asili della cultura furono in mezzo alle lagune e al labirinto
si era educato in un ambiente di cultura come quello napoletano, per tradizioni prossime
simili, che furono tanta parte della cultura medievale. gramsci, 69: in
69: in generale penso che la cultura moderna (tipo americano), della
alvaro, 7-266: quando si dice cultura, si dice vita intera d'una società
società corrispondono ai periodi di declino della cultura, poiché è la cultura a scoprire
di declino della cultura, poiché è la cultura a scoprire la vita associata coi suoi
idem, 3-5-421: allor credea / dar cultura allo spirto, e a tal guidarlo
di pubblica istruzione sia il ministero della cultura. -ministero della cultura popolare: quello
il ministero della cultura. -ministero della cultura popolare: quello che, durante il
sono chiamati milizie del cielo, nella cui cultura noi sappiamo... come molti
onore e tempi e sacrifici e gran cultura. beicari, 3-5-58: di religione gentile
di religione gentile era, e alla cultura degli idoli massimamente dato; e '
sinesi s'affaticava dalla idolatria transferirlo alla cultura di cristo. 7. cultura
cultura di cristo. 7. cultura fisica: il complesso degli esercizi ginnici
= voce dotta, dal lat. cultura, deriv. da cultus, part.
culturale, agg. proprio della cultura, relativo alla cultura, che concerne
. proprio della cultura, relativo alla cultura, che concerne la cultura. rigutini-cappuccini
relativo alla cultura, che concerne la cultura. rigutini-cappuccini, 187: 'culturale',
: 'culturale', neologismo foggiato da 4 cultura ', come naturale da natura ';
parte, da quando cioè l'uomo di cultura ebbe paura. montale, 3-106:
arcadia. = deriv. da cultura. culturalismo, sm. futile
tura raffinata, ostentazione di cultura; l'ecces siva presenza
avv. per quel che concerne la cultura; sul piano della cultura. alvaro
concerne la cultura; sul piano della cultura. alvaro, 7-266: abbiamo già
vigore. = deriv. da cultura [fisica]. culturista,
piccolo mondo denso di tradizione e di vivace cultura: quasi una minuscola galilea alpestre.
giovane monaco aveva sentito il fascino della cultura religiosa di giovanni, degli orizzonti che
, dappertutto: dall'umanesimo, la cultura classica;... altresì dagli
lui non era soltanto corrotto dall'alta cultura ma anche dall'esperimento: e in
conoscere per amore di verità 0 di cultura; che investiga con grande vivacità intellettuale
molti uomini di cultura, e d'una cultura presa da una
molti uomini di cultura, e d'una cultura presa da una ribellione estetizzante e dannunziana
dodici ai cinquantanni esprimono un'esigenza di cultura e dànno alcune indicazioni sull'animo meridionale
per riversargli tutto l'affetto che la cultura e la critica, affiorando continuamente dallo
scorcio del xix secolo e contagiatosi alla cultura mondiale durante i primi decenni del novecento
una persona, anche da un'intera cultura, da una letteratura, da una
della politica, degli affari, della cultura, dello sport, del commercio,
sviluppo della ricchezza pubblica, diffusione della cultura e della istruzione, progresso a compiuta
di sensibilità, di passione e di cultura. deflagrare, intr. bruciare
italia. alvaro, 7-119: la cultura italiana moderna crebbe ai margini della cultura
cultura italiana moderna crebbe ai margini della cultura europea e dei movimenti liberali e democratici
livello del popolo (con riferimento alla cultura, all'arte, che presentano semplicità
il nostro carattere più vero, nella cultura, come nell'arte: la banalità,
di un sistema politico, di una cultura. imbriani, 2-53: stimava,
di cammino esterminando ogni vivente, ogni cultura, fatevi tutto all'intomo un deserto,
ma allora, essendo meno diffusa la cultura elementare, questa massa non mimava i
il leopardi ebbe, senza dubbio, cultura filosofica e abbozzò un sistema; ma,
termine dell'ambito religioso, trasmesso dalla cultura classica e pagana al cristianesimo. cfr
diaphanous. la voce è penetrata nella cultura occidentale attraverso le traduzioni latine di aristotele
da un pezzo, a elaborare una cultura piena, una letteratura che arrivi all'
una letteratura che arrivi all'apice della cultura. l'ideale resta il facile,
. gioberti, 1-i-19: quando la cultura dibassa, l'unità vien meno nelle opere
divegnono [gl'ingegni], se la cultura di benigna e potente mano s'aggiugne
fermi 0 dietreggiando, quanto più la cultura s'avanza, tanto più da voi
tennero dietro presto gl'incalzanti progressi della cultura e del pensiero. serra, i-20:
l'arte per l'arte la « cultura » difendeva la propria libertà di esprimere
di difendersi; costumi, tradizione, cultura paiono incapaci di resistere. 13
paese dei diplomi, delle lauree, della cultura ridotta soltanto al procacciamento e alla spasmodica
4-15: non difettava d'ingegno né di cultura. de amicis, 1-252: era
. croce, iii-10-60: i diffonditori di cultura, difformità di tempo in tempo
sviluppo della ricchezza pubblica, diffusione della cultura e della istruzione, progresso a compiuta
prepara / il nutrimento de la tua cultura. forteguerri, 21-83: avanti ch'
per far l'avvocato anche spicciolo una cultura giuridica che metterebbe paura ora. -digesto
pavese, 8-16: per ragioni di cultura, di sentimento, di abitudine ormai
spesa. spolverini, xxx-1-4: de la cultura tua l'ordine e il modo /
nel rigagnolo del suo prato o nella cultura delle sue zolle sia cagione di que'
ed è tradizione diffusa fra popoli di varia cultura: ebrei, greci, babilonesi,
, popolare, è apporto a una cultura viva. landolfi, 3-218: il
dell'impero la gallia meridionale era per cultura e per lingua, per la maggior
di goti e burgundi già educati alla romana cultura; la dipendenza dalla monarchia merovingia dei
ordinamento giuridico; scienza, dottrina, cultura giuridica; giurisprudenza. -in partic.
. -grado di civiltà, di cultura. russo, i-367: si pensa
la politica, la giurisprudenza e la cultura letteraria dai primi e più elementari dirozzamenti
, gentile, cortese, sensibile alla cultura e al bello, ingentilire (l'animo
prima educazione, i primi rudimenti della cultura; educato, ammaestrato, istruito.
. rozzezza, inciviltà; mancanza di cultura. salvini, 30-2-46: se si
le sue idee, frutto di profonda cultura, ma eccentriche al punto da toccare
non siano messi in discussione: quelli della cultura. -non esserci discussione: non
italia si discute periodicamente dei problemi della cultura, salvo poi a fame oggetto di
effetti positivi di una precedente educazione o cultura. carducci, iii-7-365: odio vecchio
terreno dell'arte in particolare e della cultura in generale, alla pretesa di combattere
di un'educazione ricevuta o di una cultura precedente; educazione cattiva, che tende
infiacchita e pervertita dagli abiti d'una cultura farraginosa e contradditoria) sono lasciati a
piovene, 5-344: il desiderio della cultura, quando comincia a disegnarsi, prende
disertato dagli uomini d'intelletto e di cultura, incapace di progresso, reazionario e
: direi... che la cultura fiorentina, aristocratica nel fondo, è in
trieste si difende col benessere e la cultura; una città disintegrata nell'economia e nello
carattere tipico dell'attività speculativa e della cultura in genere). serra,
da un ambiente familiare senza tradizioni di cultura, e da un ambiente paesano ridotto
necessità, a quella astrazione che è la cultura, a quel disinteresse, a quella
venire alle rive, o amore alla cultura: e in tal guisa avvezzi e divenuti
che le sue idee, frutto di profonda cultura, ma eccentriche al punto da toccare
: del rovescio e nuovo sistema di cultura fertilizzante senza dispendio di concia. saba,
e la dispersione della società. la cultura o l'educazione o la provenienza spinge
. questo vuoto, non solo di cultura, ma d'informazione, è tra gli
fine il nostro carattere più vero, nella cultura, come nell'arte: la banalità
sociale, ha una tradizionale disposizione alla cultura. -abilità. lanzi, i-165
.. io mi sono formato una cultura speciale, perché, negli ultimi giorni
: io mi dissanguo in spese di cultura, e poi se viene la malannata,
questo distacco fra teoria e realtà, fra cultura ed esperienza, non è un male
,... distanti per intelligenza e cultura. -irrealizzabile, irrangiungibile.
l'epilogo, anche sul terreno della cultura, di molti mali italiani, fra cui
e divertevole, pieno di tradizioni di cultura, pieno d'ingegni facili, pronti
adomare la propria mente, di ammobiliarsi di cultura, non divideva più con nessuno i
il nostro carattere più vero, nella cultura, come nell'arte: la banalità
alvaro, 7-122: questa aspirazione alla cultura che alle origini, in provincia, è
ne suggerisca l'ignoranza, diventa una cultura formulario, una dottrinella. 3
3-116: nella storia perenne della nostra cultura... si dimostra la dignità
domandò una certa ricerca sull'organizzazione della cultura italiana. 7. chiamare (
necessità con la forza insiemi l'agri- cultura imparata, con la zappa e col cortello
, popolare, è apporto a una cultura viva. -che evoca immagini,
con i problemi della politica e della cultura. 11. riferito a un animale
le sue idee, frutto di profonda cultura, ma eccentriche al punto da toccare
il costume, la vita, la cultura, ecc. (con riferimento a persone
alvaro, 13-169: i nuovi strumenti di cultura non appartenevano più ai due personaggi che
4 dopolavoro ', istituto fascista di cultura per gli operai dopo il lavoro (1925
un alto grado di civiltà, di cultura; che ha inveterate tradizioni di studi
. -anche: frequentato da persone di cultura (un edificio). -parola dotta
e letter. dottrina, scienza, cultura, preparazione culturale. a.
disus. e letter. dottrina, cultura; ostentazione di dottrina. - anche
tratto che si addice a persona di cultura. compagnia della lesina, i-78
con lo studio, che formano la cultura di una persona e che hanno contribuito
dottrina. -profondità di sapere, di cultura, vastità di erudizione; approfondita e
risalutando gli cambiassi il nome! -la cultura, il pensiero, il progredire degli
di virtù civili. -sfoggio di cultura, dì erudizione. p. fortini
, 7-122: in effetti questa aspirazione alla cultura che alle origini, in provincia,
ne suggerisca l'ignoranza, diventa una cultura formulario, una dottrinèlla. -dottrinùccia
dottrina; concernente il sapere, la cultura o una determinata disciplina (e vi è
. -relativo all'istruzione, alla cultura di qualcuno. palazzeschi, 4-135:
. proprio della dottrina, della cultura (e vi è connessa una
capacità, privo di educazione e di cultura, incivile, di nessuna sensibilità;
agli ebrei; che è proprio della cultura, delle istituzioni, dei costumi degli ebrei
ebraica, giudaismo. -anche: la cultura, i costumi degli ebrei.
). studioso della civiltà o della cultura, o della letteratura, della lingua
nonno era anche uomo di non mediocre cultura, di eccellenti letture, abile nel
per la serietà del carattere e la cultura della mente. moravia, ii-255:
piante han virtù medica natia, / la cultura del fertile terreno / e del corpo
bibbia volgar., x-92: voi siete cultura del campo di dio, voi siete
quel tempo i giovani possedevano comunemente una cultura classica fattasi rara di poi; e che
di educarsi, e si procura la cultura che gli occorre, quella e non
forza di teorie, di definizioni, di cultura estetica e di cultura storica, ma
definizioni, di cultura estetica e di cultura storica, ma mercé l'esercizio stesso della
(specialmente familiare e scolastico); cultura. boterò, i-160: quelli i
, / che poco agiugner vi potea cultura. -espressivo, significativo, eloquente
carducci, iii-20-65: questa elaboratezza e cultura finissima che veniva introducendosi nel nuovo stile
provinciale. -raffinatezza intellettuale, squisitezza di cultura. carducci, iii-6-271: per guisa
di opere di divulgazione, che diffondono la cultura in forma elementare. mascheroni,
animalesco di individui senza disciplina e senza cultura, ubbidienti solo agli stimoli del ventre
, del grado di civiltà, di cultura. pascoli, i-224: si avvera
, il grado di civiltà, di cultura). compagnoni, i-27: trascurarono
miglioramento economico, innalzamento del livello di cultura, di civiltà. d'annunzio,
. etnol. civiltà elladica: la cultura del popolo giunto nella penisola ellenica all'
è proprio dell'ellenismo; ispirato dalla cultura, dall'arte ellenistica. e
cultura precedente che urtasse con la nuova d'ac
appartengono allo stile astratto ed araldico della cultura teologica bizantina; sono rappresentazioni emblematiche di
e lo stabilimento di molti seggi di cultura. = voce dotta, comp
del rinascimento, con l'approfondirsi della cultura « pagana » e classica, non significa
3. figur. centro di diffusione di cultura, di civiltà. bettinelli,
enciclopedia, sf. ciclo intero della cultura; ordine o principio secondo cui le
cura di una società di uomini di cultura *; il suo spirito illuministico, che
ha il carattere; che riflette una cultura vasta e completa.
giornale che accoglie articoli che riflettono la cultura nella sua completezza e varietà. alfieri
in grado di comprendere ogni aspetto della cultura; dotato di grande dottrina, versatile.
in un trattato, ogni aspetto della cultura. b. croce, ii-2-22
più portato all'energismo vitale che alla cultura dello spirito. = deriv.
'). la voce è penetrata nella cultura europea con il seicento e si è
; onde se ne potrebbe introdurre la cultura per la medicina, come il più
. parte dell'etnologia che studia la cultura materiale dei vari popoli. = voce
. il termine si è diffuso con la cultura umanistica. il significato del n.
di socialità, di tradizione, di cultura, e affidandosi interamente alla suggestione fonica
ii termine si è diffuso con la cultura umanistica; cfr. fr. héros
ornare, arricchire di dottrina, di cultura. petrarca volgar., ii-30
argomento; arricchirsi di dottrina e di cultura, diventare dotto. goldoni, iv-75
. il termine s'è diffuso con la cultura umanistica. cfr. erudito (anche
, con profonda scienza, con vasta cultura; con gran copia di cognizioni,
è fornito di grande dottrina, di cultura profonda e superiore; che possiede un
un'antica tradizione di studi, di cultura, di civiltà. bibbia volgar
mondo. -iron. pieno di cultura inutile e vana, di saccente,
-figur. che esprime intelligenza, cultura, saggezza. dossi, 296
citazione, un libro); ricco di cultura non comune, non volgare, accessibile
valore limitativo: persona che ha una cultura assai vasta ma a carattere prevalentemente nozionistico
introdotto da in o di); cultura, dottrina. -anche in senso limitativo
di nozioni che appesantiscono l'intelletto; cultura pedante, farraginosa. collenuccio
tra storia della letteratura e storia della cultura, storia della poesia e biografia,
ch'esso un aspetto sacro, e la cultura esalata da queste terre lo avvolge di
quanto la scuola si fonde con la cultura e con la vita. moravia,
'. il termine fu ripristinato dalla cultura umanistica; cfr. fr. hexamètre
raccolte abbondanti, ma si esaurisce colla stessa cultura e diviene presto infruttuoso. de giuliani
, le cui soluzioni sono passate nella comune cultura e la cui trattazione può essere opportunamente
distacco fra teoria e realtà, fra cultura ed esperienza, non è un male esclusivo
quel che meglio toma- vagli dell'antica cultura, avrebbe voluto poi forse distruggere,
la vivacità degli ingegni, esercitata nella cultura delle scienze, conoscerà per inezie puerili quelle
di teorie, di definizioni, di cultura estetica e di cultura storica, ma
definizioni, di cultura estetica e di cultura storica, ma mercé l'esercizio stesso
colti dei popoli civili; è la cultura come fatto a se stante, come
sono diventate una esigenza così viva della cultura, che nessuno può fame a meno;
cioè conoscitiva. vittorini, 5-261: la cultura... è la forza umana
, 5-264: l'influenza che la cultura può esercitare agendo da mezzo della politica
l'appro fondimento della mia cultura in quella specie d'esòsmosi dall'amico
casta; se- nonché le differenze di cultura nel pubblico che gustava la poesia volgare
volta, che mi bisogni chiedervi, per cultura di qualche pianta esotica, una carriuola
deh'origine con una felice assimilazione della cultura mediterranea. 2. ogni elemento
sia lecito così dire, spiritual regione della cultura ferrarese, lungi dalle tempeste politiche e
capacità tecniche in un determinato settore della cultura o della vita sociale. -in partic
-che rivela finezza di educazione, di cultura. rosa, 1-87: spirito di
. croce, iii-10-211: le differenze di cultura nel pubblico che gustava la poesia volgare
si somigliano un po'tutti: nessuna cultura musicale, qualcuno nemmen sa scrivere la sua
un numero maggiore di persone (la cultura, l'educazione); diffondere (una
l'estensione delle conoscenze sulla storia della cultura del tempo. -in tutta vestensione di
, di una teoria, di una cultura, di una forma poetica, che
; multiforme, vasto, aperto (una cultura, una conoscenza, un'educazione,
il termine e il concetto nella nostra cultura, prima con la memoria tesi fondamentali di
si era tirato dietro molti uomini di cultura, e d'una cultura presa da
molti uomini di cultura, e d'una cultura presa da una ribellione estetizzante e dannunziana
, e per estinguere la sua sete di cultura, un ebdomadario gli è più che
società senza classi, di vedere la cultura estraniarsi dalla ricerca, assestarsi in possesso
: diversi noi siamo, in quanto a cultura, nell'estrinsecazione dei nostri stati d'
era ancora entrata, per fortuna, la cultura dei maestri di scuola, l'idealismo
in quanto creatrice di civiltà e di cultura; razzismo. b. croce
legata da vincoli di lingua, di cultura, di razza; che riguarda, che
è connesso con le tradizioni e la cultura di un popolo; nazionale; razziale
insieme dalla comunità di lingua e di cultura, anche se derivato dalla fusione di
gruppo etnico come portatore di una cultura superiore, giudicando in base ai
europa. che ha carattere europeo; cultura europea. a. verri,
di vivere, di pensare, nella cultura, ecc. savinio, 192:
a uno stadio superiore di vita e cultura. svevo, 6-511: i ladri
a superiori stadi di vita e di cultura). pascoli, i-37: la
dei loro muri, erano specchi di cultura. ivi culminavano le parole fondamentali del
costruzione di un edificio, fosse semplice cultura delle attitudini individuali, sain un'impresa
aveva in familiarità, attesa la sua cultura eminentemente razionalista. pea, 7-177: qui
un animo veramente filosofico, dedito alla cultura d'una scienza, gli insegna- menti
che rappresentano un peso per la sua cultura. dovila, 271: quando fu
, 345: avevo tentato di farmi una cultura. -con l'oggetto della persona.
e, in partic., la cultura marxista indica come « fascismo » ogni
disinvoltura di modi, che vien dalla cultura, si accompagna una esigenza più acuta
di sapere, e serbano verso la cultura il fastidio che provarono verso la scuola.
patrimonio conoscitivo di ogni uomo di media cultura, e che quindi il giudice può
, da boschi e da terre messe a cultura. carducci, iii-24-396: veggo la
alvaro, n-119: possiamo pure schernire alla cultura e alla sua importanza sociale, formativa
ammaestramenti, che segue una tradizione di cultura ben definita; associazione, società (
demo- cristiano e marxista, tra una cultura crociana, ancora feconda, e una
crociana, ancora feconda, e una cultura dannunziana retorica e nazionalista. 10
il federalismo per spiriti non negati alla cultura conserva le suggestioni dell'eresia più accreditata
la filosofia... avrà, nella cultura dell'avvenire, un significato più importante
risalto alla mia debolezza, la mia cultura, la mia timidezza. pea, 7-447
un popolo, una civiltà, una cultura); decadente (con partic. riferimento
: del rovescio e nuovo sistema di cultura fertilizzante senza dispendio di concia. c.
ficcare nel suo testone di popolano la cultura classica. bocchelli, 10-14:
il bestiame o di ridurli a cultura. -anche: affitto di un
venticinque anni, tempra sdegnosa, / molta cultura chiesa. pavese, 5-112: teresa
nonno era anche uomo di non mediocre cultura, di eccellenti letture, abile nel disegno
: durante il primo romanticismo, nella cultura figurativa, erano in complesso rimasti validi gli
simpatia per la grecia e per la cultura, per l'arte greca (soprattutto
-effetto, prodotto, frutto (di una cultura, di una civiltà, di una
codesti artisti; figliazioni essi medesimi della cultura germanica. 4. dir.
erano prossimi per la qualità della loro cultura, un nuovo partito che pretendeva congiungere
. simpatia per la politica e la cultura francese. b. croce,
-ci). che ama la cultura greca, filelleno. = voce
erano prossimi per la qualità della loro cultura, un nuovo partito che pretendeva congiungere
una determinata età e in una determinata cultura,
fu impor tata per la cultura della seta in italia e in altri
quasi episodio trascurabile, mero detrito della cultura antica senza connessione alcuna col posteriore moto
. attratto, ridotto nell'ambito di una cultura che si regge su fondamenti filosofici,
3. uomo di scienza, di cultura; dotto, scienziato, letterato.
di filtrazioni paesistiche dovute alla nostra insopprimibile cultura romantica, nitidi esempi di imaginismo-svago.
. gobetti, 1-85: digiuno di cultura tecnica in materia di finanze, [
nella regione d'italia in cui la cultura era professata un tempo come fine a se
calda e spiritosa e pronta fantasia: la cultura e l'arte dà il finimento.
e finimento a quel che nella mia cultura ancora è rimasto di incerto fiacco bastardo
nostra patria esser lo studio e la cultura d'una illustre accademia, ricevete nell'animo
d'iniziative, d'innovazioni (la cultura, lo studio, un'industria,
e le forme tipici della civiltà, della cultura, dell'arte fiorentina.
riconosco che è un fiorito indizio della cultura del bel paese vedersi arrivare tutti i
la fisico-chimica. fisicoltura, sf. cultura fisica. comisso, 12-133: mi
comp. da fisi [co] e cultura (v.). fisicomatematicaménte
810: condizioni economiche, diffusione della cultura, tradizioni religiose e civili, libertà
... io mi sono formato una cultura speciale, perché negli ultimi giorni di
ad accogliere insieme con la signoria la cultura di roma. banti, 8-251: sentiva
1-388: tosto che gli manca una tal cultura soprammodo accurata, depone la pristina floridità
, ii-2-319: promosse nei vicini monti la cultura dei boschi, e regolò la flottazione
'. il termine è penetrato con la cultura umanistica. fluidodinàmica, sf.
con cambio di coniugazione: termine della cultura umanistica. fluitare, intr. {
piccoli capolavori] contrastati nelle fluttuazioni della cultura e delle mode;...
, di civiltà, di fede, di cultura, ecc.). giusti,
iii-114: sorgevano in italia focolari di cultura e organi letterari sempre più vivi ed eccitanti
nuova e forte ripresa del folclore nella cultura. da un lato, il folclorismo
dei popoli fino ad oggi detti di cultura arretrata, e la loro pressione sull'
, e la loro pressione sull'orgogliosa cultura europea. = deriv. da
che presuppone assidua applicazione (la cultura, l'istruzione); serio, ponderato
per far l'avvocato anche spicciolo una cultura giuridica. -acqua di fonte: acqua
e ricercato (il sapere, la cultura). redi, 16-ix-232: e
alvaro, n-119: possiamo pure schernire alla cultura e alla sua importanza sociale, formativa
sud che trascurasse l'opera formativa della cultura sarebbe destinato a fallire a lunga scadenza.
carico con altri assai captivi cristiani a la cultura de un grande e bello iardino del
vettori, 1-149: avevano intorno alla cultura di questa pianta gli antichi contadini un
4. agric. metodo di cultura seguito per anticipare la fioritura e la
te campagne, e renderle idonee alla cultura, hanno scavati fossi ne'quali immediatamente
è oltremodo carico (di sapere, di cultura). palazzeschi, ii-890: un
ad accettare e a seguire supinamente la cultura, la letteratura, il gusto francese
m. -i). studioso della cultura e, in partic., della letteratura
i nemici della scienza e della cultura, che va a frangere ai piedi
che formano non una conoscenza o una cultura, in mille emozioni che non fanno
provvedere industriosamente all'apparenza esteriore e alla cultura del corpo. pesci, ii-1-562:
b. croce, iii-10-340: la cultura assai spesso si accompagna con lo scetticismo
per la serietà del carattere e la cultura della mente. palazzeschi, 4-31:
ch'io mi credeva aver raccolti dalla cultura di quel mio poderetto, ch'io
luoghi che erano più fruttuosi e suscettibili di cultura e capaci di buona messe. cattaneo
. teoria secondo la quale in ogni cultura, considerata come fenomeno unitario, la
predominante nell'evoluzione e nella diffusione della cultura stessa. 4. filos. indirizzo
classe media, le forme succedanee della cultura..., il potere sempre crescente
del costume e il rifiuto clamoroso della cultura accademica e dei linguaggi artistici tradizionali,
essi medesimi [codesti artisti] della cultura germanica, gagliardamente rappresentata...
ingegno: e un beneficio reale della cultura. -rozzo, villano, impudente
che si aprisse [l'istituto di cultura inglese] e solennemente inaugurasse con l'
se non i terreni meno adattati alla cultura dei cereali e delle piante fruttifere,
ad accettare e a seguire supinamente la cultura e il gusto francese. gramsci,
ad accettare e a seguire supinamente la cultura, la letteratura, il gusto francese
francese; che segue il gusto, la cultura francesi; gallicizzante; gallofilo. -anche
. spreg. imitazione esagerata della cultura e dei costumi francesi (e anche
costumi francesi (e anche la cultura francese stessa). alfieri,
nella propria arte, fornito di piacevole cultura, di buon gusto). della
, superficiale (l'ingegno, la cultura). gemelli careri, 2-i-423:
veniva ogni due giorni a dargli lezioni di cultura generale. alvaro, 7-272: l'
la vivacità degli ingegni, esercitata nella cultura delle scienze, conoscerà per inezie puerili
, minuto, gentile. -la cultura e la civiltà caratteristiche di un'età
-che appartiene alla religione e alla cultura pagana. -anche: profano (in
. che appartiene all'èra precristiana, alla cultura dominata dal paganesimo. salvini,
, idolatria; civiltà, arte, cultura ispirata dal paganesimo. guido delle colonne
, diffusa fra alcune popolazioni di bassa cultura; è dovuta probabilmente alla necessità di
. germanesimo, sm. la cultura e la civiltà -che è frequentato da studenti
la germania; che è partigiano della cultura, della politica tedesca.
per la germania; che imita la cultura, gli usi, le mode, ecc
sparizione del 4 dumping 'e della noiosa cultura germanizzante, tomaso fillani passò in prima
o della sua lingua e della sua cultura. b. croce, iii-9-95:
il popolo, il costume, la cultura tedesca. marinetti, 2-i-316:
esalta la nazione tedesca, la sua cultura, i suoi costumi. b
, delle sue istituzioni, della sua cultura, dei suoi costumi. b
alvaro, 13-169: i nuovi strumenti di cultura non appartenevano più ai due personaggi che
, tralignare (una civiltà, una cultura, una scienza, una religione,
giai- nismo o dell'arte e della cultura; giainico. gozzano, 254:
in cui si ponevano le basi della cultura umanistica, e uno superiore in cui
come asserivano i maledici), di poca cultura, dedito all'ozio ed a'bagordi
: a manifestare agli estranei lo stato della cultura nostra si richiedeva un giornale di scienze
finché riesce / comodo il solco a la cultura usata / del giornalier viaggio; e
adorna degli svariati allettamenti di una mondana cultura, canto, danza, saper girare versi
, sm. la religione e la cultura del popolo ebraico quali si vennero definendo
ricismo », fin dai primordi della nuova cultura europea dell'ottocento, con sentenza passata
o giung, passato alle lingue di cultura attraverso il fr. jonque (sec.
quel tempo i giovani possedevano comunemente una cultura classica fattasi rara di poi.
lat. ecclesiastico in tutte le lingue di cultura. glòria2, sm. (
filol. studio delle glosse (nella cultura greca antica). = deriv.
di glosse (in partic. nella cultura greca e latina); commentatore,
sociale, ha una tradizionale disposizione alla cultura. -per antifrasi: patire, soffrire
. temperie propria della spiritualità e della cultura medievale, caratterizzata da una severa tensione
, 7-220: nell'italia meridionale la cultura... per il popolo è l'
al clero, all'insegnamento: cioè la cultura come unico strumento di lotta di classe
delle altre discipline che costituiscono le basi della cultura, si adoperava, per ispirarcene il
scuola di cultura generale. banti, 8-26: il fanciullo
il sapere, la dottrina, la cultura, il discernimento). a.
grandi ai nostri padri. tutta la cultura è messa in sospetto. pavese,
terra sia stata votata a pochi anni di cultura granifera di rapina. -caratterizzato
di rinnovo -... -la mia cultura: rileggere -chiarire -ordinare -andare un po'
dietro un'apparenza di educazione e di cultura si nasconde spesso una natura rozza (
, il carattere dei greci, della loro cultura, della loro civiltà. chiabrera
che si ispira 0 è influenzato dalla cultura e dai costumi dei greci (con
letter. studioso della lingua e della cultura greca; che è influenzato dalla cultura
cultura greca; che è influenzato dalla cultura greca; grecista (e vi è talvolta
a fare propri i caratteri peculiari della cultura greca (con partic. riferimento all'
greco. 3. disus. cultura greca, grecità. a. cocchi
della lingua o della letteratura, della cultura greca (soprattutto della grecia classica).
sia come patrimonio di valori ideali di cultura. gioberti, 3-151: nelle arti
improntato o si rifà ai modelli della cultura greca classica o ellenistica (una corrente
i costumi dei greci; assimilare alla cultura e alla civiltà greca; educare secondo
greca; educare secondo i modi propri della cultura e dello spirito greco. d'
seguire i modelli dell'arte, della cultura e della civiltà greca. -in partic
modello greco (una lingua, una cultura, un costume). leopardi,
iniziato allo studio e alla conoscenza della cultura e della civiltà greca (una persona
riferimento alla grecia classica, alla sua cultura, alla sua tradizione artistica, filosofica,
fanatico ammiratore dei greci, della loro cultura, della loro civiltà. pellico
; che appartiene o partecipa a questa cultura e a questo ambito storico (l'
ellenica e a diretto contatto con la cultura greca. milizia, xix-4-1052: ecco
più in quanto non contaminato dalla cultura 4 anni, li tralascia
che in russia, posta la guisa di cultura di quel popolo e la scarsissima sua
di miti, ecc., propri della cultura di un determinato periodo di tempo o
avvezzerebbero i possessori a prender gusto alla cultura de'terreni. giordani, viii-49: ma
rinnovare l'insegnamento e la pratica della cultura fìsica. hebertista, agg.
e la prevalenza immaginativa che era propria della cultura dei loro paesi. hegelianismo
eccezionali meriti conseguiti nel campo della cultura, della scienza, ecc.
) il pensiero popolare, la mummificata cultura popolare. de pisis, 1-463:
propria di un'età, di una cultura, ecc. piovene, 7-181:
. dottrina, teoria, scienza, cultura (ed è usato prevalentemente al plur
moda ed esprimono un nuovo ideale della cultura. -ciò che è perfettamente adatto
. che è privo d'istruzione e di cultura. - anche sostant. cavalca
chi è privo d'istruzione e di cultura. cavalca, vii-91: l'ignoranza
, illetteratissimo). che manca di cultura letteraria o di cultura in genere;
che manca di cultura letteraria o di cultura in genere; privo d'istruzione;
. -che presenta un livello di cultura molto basso (un periodo di tempo
dalla sensibilità dell'artista, dalla sua cultura). tommaseo [s.
-illustrazione italiana: importante pubblicazione periodica di cultura e di cronaca fondata a milano nel
2. decadimento della civiltà e della cultura. b. croce, ii-7-321:
(di una lingua, di una cultura). l. salviati, ii-1-156
abbiano deteriorato, non per l'effetto della cultura, perché il seme che è rimasto
che è rimasto indebolito per l'effetto della cultura, torna subito [ecc.]
, imbarbarire (una lingua, una cultura, ecc.). gelli,
, imbarbarito (una lingua, una cultura, ecc.). canti carnascialeschi
tratta di dissipare l'illusione che la cultura già acquisita prima di entrare nella scuola
foglie, ma disordinatamente per difetto di cultura. s. ferrari, 288: di
dell'antichità e dei periodi storici di cultura classicistica, che concepisce l'arte come
iii-10-183: nessuna maggior prova di vasta cultura e di acume mentale sapeva concepirsi che il
anonimo e trasformare l'anonimo in cultura. per quest'ultimo processo occorre
pimene, 7-83: l'anticonformismo della grande cultura francese veniva garantito dal conformismo della
veniva liberando da tutti gl'impacci della cultura, gridava, in un delirio di
, che era in realtà l'imparziale cultura, genitrice di nuove forme di vita,
imperfetto, lacunoso (l'educazione, la cultura). romagnosi, 10-232: la
5. atteggiamento per cui l'uomo di cultura (e l'artista in partic.
animo. paoletti, 1-1-263: la cultura della terra, comandata da dio a'
poesia con l'impiego più doloroso della cultura umana fatta sangue. 2
ameni e più ubertosi divegnono, se la cultura di benigna e potente mano s'aggiugne
ai rapporti di un'opera con la cultura e la società che la precedono).
'rimanevano impopolari per la loro stessa cultura. = comp. da in- (
, una tendenza al raziocinio e alla cultura classica, il rifiuto di tutto ciò che
comune sentenzia, sì lungamente da questa cultura abbandonato! idem, inf.,
7-265: sono spariti gli impresari di cultura quali sono stati successivamente la chiesa,
supporlo. inaccordabili col vivere libero e colla cultura? 2. per estens.
temere più per le citate cause della cultura de'poggi minori e dell'inai veazione de'
: il segreto di prezzolini impresario di cultura è proprio in questo inappagamento: è
proprio in questo inappagamento: è la cultura che cerca la sua responsabilità pratica.
. cecchi, 8-197: il momento della cultura di olimpia, all'epoca della inaugurazione
/ che tare secondo criteri propri della cultura inglese. si tuffan ne'fiumi. a
una delle cause principali che incagliano la cultura..., facendola incatorzolire e
ogni cittadino, purché possegga una sufficiente cultura e risulti come dite voi incensurato..
altri mortali. vittorini, 5-264: la cultura... continui a porsi nuovi
anni, tempra sdegnosa, / molta cultura e gusto in opere d'inchiostro.
in forma rozza, che rivela mancanza di cultura. bettinelli, x-ii-ioi: lo
. 2. figur. mancanza di cultura; inciviltà, rozzezza di costumi.
. che è privo di istruzione o di cultura; ignorante; rozzo, zotico (
di una « qualità » con una cultura preesistente. vittorini, 5-10: allora
rare, accrescere e dilatare la cultura delle terre. = variante tose
più terreno ai frumenti e dedicato alla cultura degli orzi e delle barbabietole.
si proponeva di svolgere per liberare la cultura romana da vieti pregiudizi e da incrostazioni
informazione; ignoranza; avversione per la cultura, oscurantismo. marino, xiii-189:
= comp. da in-con valore negativo e cultura (v.). incultura2
, iii-5-479: con la introduzione della cultura e delle lettere greche, incomincia la letteratura
praticamente. gioberti, 1-iii-335: questa cultura essenziale, incorporata da cristo con la
). studioso della lingua, della cultura, della storia indiana. cattaneo,
disciplina che studia le lingue, la cultura, la storia dell'india nel periodo
un'apposita ed aspra guerra per la cultura. -predisporre (una battaglia)
ufficio di fondatori e indi- rizzatori della cultura e letteratura di un popolo.
va prendendo, richiede nello scolaro una cultura varia ed estesa. visconti venosta, 163
gramsci, 1-5: creare una nuova cultura non significa solo fare individualmente delle scoperte
gioberti, i-iii- 335: questa cultura essenziale, incorporata da cristo colla sua
un popolo. -la civiltà, la cultura o le condizioni sociali che caratterizzano un'
-chi). che è proprio della cultura indiana posteriore alla penetrazione islamica.
privo di dottrina, di istruzione, di cultura. -per estens.: ignorante
estens.: la civiltà e la cultura dell'india (in quanto discendono o
stato fortemente influenzato dalla lingua e dalla cultura degli indo-ari (un individuo, un
terreni una grande quantità senza industria e cultura di uomo, essa, che in
, eletto frutto / dar, se a cultura non soggiace in prima. cattaneo,
, o è stata, naturalistica nella cultura, industriale nella pratica. borgese,
cosa in confronto alla totale industrializzazione della cultura e delle arti, che è il fatto
tutte le varietà più interessanti dalla cultura familiare al l'industrializzazione agricola delle terre
una sufficiente formazione morale; privo di cultura, di istruzione; incolto, rozzo
ineducazióne, sf. mancanza di cultura, di adeguata formazione intellettuale e morale
, rozzo; senza erudizione, senza cultura. — con litote. non
di eru dizione, di cultura; ignoranza. lami, 2-42
formare già nella scuola giovani infarinati di cultura generale, con una somma di notizie
, di una disciplina; informazione, cultura sommaria. tansillo, 3-75: già
più erronei luoghi comuni che infestano la cultura italiana moderna si devono proprio, o
sue attitudini produttive. -invasione di una cultura a opera di erbe infestanti.
, secondo che cresceva tra essi la cultura ed il gusto verso la greca filosofia
infiacchita e pervertita dagli abiti d'una cultura farraginosa e contraddittoria. moretti, ii-598
padrone] alterare sostanzialmente le condizioni della cultura: non può ritirare il capitale infisso
, la meno influita e incantata di cultura e quella che sotto tutte le rivelazioni future
di agire di una persona o la cultura e l'arte di un popolo;
lingua francese; disposizione a imitare la cultura, il gusto, le mode francesi
sì alta condizione la infreddavano alquanto nella cultura della religione. idem, i-3-123:
i-3-24: [la volontà] promuove la cultura del grano e infrena l'impeto distruttore
terreni, e gli rende incapaci alla cultura. targioni tozzetti, 11-2- 650
facoltà creativa dello spirito, definita dalla cultura barocca, volta a rinvenire o a
dei caratteri peculiari della letteratura e della cultura barocca). pascoli, i-757
con partic. riferimento al gusto e alla cultura barocca). -per estens.:
mancare ben presto le mani necessarie alla cultura della terra e alla navigazione. mamiani,
, così intellettuale e così affinato di cultura, se non, proprio, l'ingenuità
, della sua lingua, della sua cultura. carducci, ii-1-60: maledetto
al senso nazionalistico della supremazia della cultura e della civiltà inglesi. gramsci,
.. eziandio senz'opera di nuova cultura, all'ingrandire jii esso, gl'ingrandivano
si deve l'introduzione in egitto della cultura del cotone, e per iniziativa sua
8. apporto, contributo di elementi di cultura diversa; riunione, fusione di correnti
gran momento, l'innesto di una cultura straniera sul tronco italiano. g
, e da questa successivamente passato alla cultura latina, formato di esametri o di
paoletti, 1-1-318: la terra destinata alla cultura dell'iride... è l'
.. a dare una certa superficial cultura o inorpellatura di dottrina. inorranza
e a inquadrarle nella cornice storica della cultura moderna. montale, i-134: nel
o uno specifico problema, oppure la cultura in generale), in quanto facente
noi italiani è un elementare dovere di cultura rischiarare sempre meglio i fondamenti che ci
difetto di nutrimento o per mancamento di cultura,... s'inselvatichiscono.
, così espressivo, per mancanza di cultura, lasciare in certo modo insalvatichire e
il suono. vittorini, 5-261: la cultura « vuole » questi rivolgimenti. essa
ricerca della verità,... la cultura inserisce una nostra scelta nell'automatismo del
stupidità, mancanza di spirito o di cultura, superficialità; sciocchezza, futilità,
questa porzione d'entrata da erogarsi nella cultura [degli effetti] debbe essere intangibile.
italiana alcuni campi quasi intatti, nella cultura de'quali, e particolarmente ne'componimenti
germania; imbeversi di spirito, di cultura tedesca. -anche: andare, soggiornare
è imbevuto di spirito tedesco, di cultura tedesca; che simpatizza per i tedeschi
per i tedeschi, per la loro cultura, per i loro costumi, che
deserto. 2. improntato alla cultura tedesca, conforme allo spirito tedesco (
intellettive; che è fornito di solida cultura, di gusto per il bello e per
.: che si atteggia a persona di cultura; che ostenta interessi letterari, artistici
campo della produzione sia in quello della cultura, e in quello politico amministrativo.
, anche ideale, di uomini di cultura, artisti, letterati (una città
attività d'artista e di uomo di cultura (la fama). bernari,
che vanno distinti per uso e raffinatezza di cultura: non si esclude, talora
mancava nessuno. 5. cultura. stuparich, 9-112: due momenti
. intelligenza; spiritualità; grado di cultura. cagna, 3-376: fra le
sono quando la mia natura e la mia cultura, la mia sensualità e la mia
dura / e i taglioli non àn cultura / e però puochi se n *
mercè la storia della civiltà e della cultura, e la cosiddetta storia sociale.
debba * interferire 'in questioni di cultura. -sostant. b. croce
invece ebbe dalla grecia senza intermedi la cultura prima, come ebbe quindi il cristianesimo
internazionale di un gusto, di una cultura, di una moda. e.
perché interposti fra lo scadere della prisca cultura e il crescere della novella?
vedevano però ancora i vestigi dell'antica cultura; giovani tralci, in righe spezzate.
mercè la storia della civiltà e della cultura, e la cosiddetta storia sociale,
debba 'interferire 'in questioni di cultura. ho inteso dire ch'egli deve
un reale dialogo con ogni forma di cultura che possa sviluppare, integrare o opporsi
aure rarefatte dove sta anfanando la valetudinaria cultura italiana. = comp. da
paesi... in cui la cultura divenne spasso e ornamento di abati e di
una consuetudine, una moda, una cultura, un'arte, un'industria)
e d'erbaggi e nella più diligente cultura degli orti, sicché anco il popolo
si deve l'introduzione in egitto della cultura del cotone. 12. disus
di trasportarle nel campo della nostra ultima cultura. borgese, 1-60: si persuadeva.
invadenza in tutte le imprese pratiche della cultura. e. cecchi, 8-70: si
dona, impone all'invaso la propria cultura. -ant. aggredito, assalito
iii-10-182: nessuna maggior prova di vasta cultura e di acume mentale sapeva concepirsi che il
, 10-90: anche la più grande cultura, invilita, mal custodita, strapazzata
sentimento, un'aspirazione, una forma di cultura, vizi e virtù); immedesimarsi
2-367: né la pallida e bastarda cultura di quell'aristocrazia... poteva concedere
firmamento conducono il fanciullo dalla cognizione della cultura dei campi fino all'idea di una causa
. vittorini, 7-214: una 'cultura ', un momento o un altro dell'
o stasi) di una * cultura 'è un sistema di idee fissate,
. c., caratterizzato dal fiorire della cultura e della civiltà degli ioni.
secolo xix, con stretti legami con la cultura italiana. = voce dotta,
iozziano, agg. etnol. cultura iozziana: una delle culture dell'
analoghi, cioè, a lui, per cultura, lingua e psicologia...
un'ipotesi di lavoro sulle tendenze della cultura contemporanea; urge il superamento dei criteri
irrespirabile. vittorini, 5-217: la cultura, allora, è le città stesse,
conferivano a irrobustire gli studi e la cultura italiana. gramsci, 1-82: gli
emulazione de'suoi esempi [della cultura cattolica] si stende da taiti a
influenze esterne (una lingua, una cultura). muratori, 7-ii-89: facil
e decadimento (un linguaggio, una cultura). emiliani-giudici, i-436: la
di maometto. -per estens.: la cultura islamica, il mondo musulmano, i
religione, e, anche, della cultura, dell'organizzazione politica e sociale,
politiche e civili dell'islam; la cultura islamica, il mondo musulmano, i
della religione, della civiltà e della cultura islamica. = deriv. da
cui abitanti possiedono un medesimo elemento di cultura materiale. = voce dotta
borghese: ordine, tono medio, una cultura diffusa e abbastanza uniforme.
, della sua letteratura, della sua cultura. panzini, iv-349: '
fra i popoli di origine, lingua e cultura spagnola. -festa dell'ispanità: cade
caratterizzano i popoli di lingua e di cultura spagnola. = deriv. dallo spagn
attrarre nell'ambito della civiltà e della cultura spagnola (con partic. riferimento alle
riferisce agli stati di lingua e di cultura spagnola dell'america centro-meridionale. — lingua
, desiderosa di pigliare un poco di cultura et umanità, instituì le prime accademie
. vittorini, 7-214: una « cultura », un momento o un altro
involuzione o stasi) di una « cultura » è un sistema di idee fissate
della storia, della civiltà, della cultura. g. ferrari, ii-304:
sentire e di giudicare; formarsi una cultura, un'istruzione. gioia,
per proprio conto un dato grado di cultura; ammaestramento in una scienza o
risultato dell'insegnamento o dello studio; cultura, dottrina, scienza, erudizione.
tendenza ad assimilare o a imitare la cultura e l'arte italiana o a importare i
della lingua, della letteratura, della cultura, della storia e del pensiero italiano
rendere italiano; comunicare, trasfondere la cultura, i sentimenti, gli ideali,
come nuova forma di civiltà statale e di cultura, e non solo dell'aspetto «
che è proprio della civiltà, della cultura o del carattere, del costume dell'italia
, invece di facilitare un'espansione di cultura italiana, la rende più difficile.
; che è amante dell'arte, della cultura, della letteratura italiana.
5. carenza di dottrina, di cultura, di capacità; insufficienza di conoscenza
, a dar prove delle lacune della sua cultura. calvino, 2-133: il vecchio
mia ignoranza la mia falsa lacunosa superficiale cultura, specialmente di fronte a un nuovo
lacustri. 3. paletn. cultura lacustre: il complesso delle culture preistoriche
nuovi ritrovati della pastorizia, della pesci- cultura, della selvicultura. de sanctis, ii-15-79
anche alla sua storia, alla sua cultura. c. battoli, 4-ii-599:
3. disus. attinente ai valori della cultura profana, della civiltà laica (v
, secolarizzare. -anche: trasformare la cultura e le istituzioni sociali (costumi,
stato, le istituzioni civili, la cultura, i costumi, ecc.);
-anche: processo di trasformazione della cultura e delle istituzioni sociali (costumi, mentalità
. e letter. persona priva di cultura, illetterata; persona ignorante, rozza,
. alvaro, 14-207: tutta la cultura d'oggi lamenta un vuoto nella civiltà
città cosmopolitica come il cairo, la cultura e l'educazione sono in mano dei non
, alla sua storia, alla sua cultura, ai suoi abitanti; che è nato
una cognizione, una dottrina, la cultura). cesari, iii-226: certo
sarebbe trovato: segno che già aveva cultura larga e profonda. b. croce,
, 2-57: se il mondo della cultura si fosse davvero messo per quella via
tipo psiconervoso, propria dei popoli di cultura primitiva, che si manifesta con crisi
scherz. spreg. lingua latina, cultura latina. fagiuoli [tommaseo]
e gli usi della lingua e della cultura latina. - anche sostant.
della lingua, della letteratura, della cultura latina. di breme, conc
3. atteggiamento di simpatia per la cultura occidentale, desiderio di avvicinamento alla
profani encomi al pontefice. 2. cultura, civiltà, tradizioni dei popoli latini
ciò che appartiene alla civiltà, alla cultura, alle tradizioni dei popoli mediterranei.
o dei popoli neolatini; comunicare la cultura e i costumi dei popoli neolatini.
alle forme, alla mentalità, alla cultura dei latini. castelvetro, 172
, della loro popolazione, della loro cultura, della loro lingua, dei loro costumi
latinume, sm. spreg. lingua e cultura dei latini. imbriani,
glorie sepolte, all'instaurazione di una cultura livellatrice, alla bigotta latria dei morti
è chiuso... e libererebbe la cultura. costituzione della repubblica italiana, 1
pratica del diritto (e anche alla cultura giuridica e all'attività professionale in materia
e lasciti [di chateaubriand] alla cultura occidentale trascende l'aneddotica dei biografi.
una comunità civile e ne permeavano la cultura e l'organizzazione sociale e politica (
. scarso, limitato, deficiente (la cultura, la scienza, l'esperienza)
rivela nobiltà d'animo, elevatezza di cultura e intelligenza. dino da firenze [
un determinato ambito dell'arte, della cultura, della lingua, della civiltà,
semplicemente legislazione): scienza giuridica, cultura giuridica. p. verri,
9: venendo meno o lentando la civil cultura, manca con essa lo sviluppo scientifico
buoni studi e le assidue letture; cultura (per lo più di tipo umanistico
, indotto, ignorante; sprovvisto di cultura umanistica. cavalca, 20-32: antonio
alla lingua, alla letteratura, alla cultura di una particolare nazione. latini,
arca di lettere: possedere una vastissima cultura umanistica. dolce, xxv-2-222: vostra
un certo grado d'istruzione; avere cultura, essere istruito. istorietta troiana,
'. letteràggine, sf. cultura umanistica vuota e superficiale, di cui
effetto l'incremento e la diffusione della cultura. segneri, i-292: quando
ancora una volta il decadimento della nostra cultura letteraria dopo la prima metà dello scorso
grado di istruzione, dotato di buona cultura; dotto, istruito, colto. -anche
, che è sensibile alle esigenze della cultura. giamboni, 7-65: il
una sola facoltà, né alla superficial cultura e lisciatura di stile,..
caratteri dotti, tali da rivelare la cultura e la dottrina dell'autore (un'
e sm. spreg. che ostenta cultura e capacità letteraria che non possiede;
. attività intellettuale volta all'acquisto della cultura (con speciale riferimento alla cultura umanistica
della cultura (con speciale riferimento alla cultura umanistica). -anche: il risultato
; istruzione, erudizione, dottrina; cultura letteraria. dante, cony.,
di erudita letteratura: fornito di grande cultura (specie nelle discipline umanistiche).
complesso di cognizioni scarse e approssimate; cultura umanistica stentata e superficiale; opera letteraria
complesso di cognizioni abborracciate e approssimate; cultura pedantesca e inconsistente. aretino
addosso: avere un certo grado di cultura; avere esperienza di determinate letture.
leggere ad alta voce testi sacri o di cultura generale durante le refezioni. pasquini
assiduità nel lavoro intellettuale; grado di cultura e di erudizione; dottrina. francesco
, che è il focolare maggiore della cultura scolastica, che il maestro possa accendere.
lettura: rivista illustrata di attualità e cultura varia, fondata a milano nel 1901 da
levalluasiano), sm. paleont. cultura preistorica del paleolitico medio, caratterizzata da
industria levalloisiana: industria litica di tale cultura. = deriv. dal nome della
6. grado di intelligenza, di cultura. -anche: assennatezza, acutezza.
. fogazzaro, vi-190: la molta cultura, la qualità dell'ufficio, la dimestichezza
ciclo di conferenze. -per estens. cultura, dottrina, erudizione. v.
: il liberalismo è il partito della cultura; e liberale fu il nostro risorgimento
fu il nostro risorgimento, nel quale cultura e amor di patria confluirono. pirandello
questo ufficio di * leader 'nazionale della cultura liberale democratica. -partito liberale
sociale ispirato al liberalismo (favorevole alla cultura moderna, alla laicità dello stato e all'
era rimasto chiuso alla filosofia e alla cultura moderna, dal paese per eminenza medievale
idea di laicismo (propugnazione della moderna cultura laica e della laicità dello stato) e
incontra ai nostri giorni grande favore nella cultura della libera- muratoria o « massoneria »
di scienza, di dottrina, di cultura. savonarola, iii-44: sono due
sono tante cose, per esempio la cultura... riviste illustrate, libri
moravia, 15-19: c'è la cultura. librerie, giornali...
. -ant. e letter. cultura, sapere. latini, 3-56:
apparire il regime fascista come sintesi di cultura e di forza sapientemente armonizzate.
estens.: la filosofia e la cultura aristotelica. -anche: simbolo, insieme
con l'accademia di platone, della cultura filosofica greca (e, per estens.
e, per estens., di cultura superiore, di dottrina non comune).
-limitato, ristretto, superficiale (la cultura, l'esperienza). -con litote
le origini remote, la lingua, la cultura, la religione, i costumi,
ligustica di belle arti: istituto di cultura e di educazione artistica, fondato nel
limitato; il libro come valore di cultura e valore di mercato; il libro
. -per estens. cognizione, cultura linguistica; studi linguistici. manzoni
persone o di un livello particolare di cultura). l. salviati,
suo, nelle forme date della sua cultura, ha contribuito a liquidare le classi
uno dei segni più sconfortanti della volgarità di cultura italiana, si è liquidato.
con riferimento sia alle forme tradizionali della cultura classica, sia a quelle delle letterature
a diciannove lire, e il requisito di cultura alla licenza di seconda classe elementare:
chi vinceva un littoriale (littore della cultura, littore dello sport, ecc.)
annuali in campo culturale (littoriali della cultura e dell'arte) o del lavoro (
: 4 littoriali sportivi, littoriali della cultura e dell'arte ': quasi feste olimpioniche
dalla dittatura a considerare un fatto unico cultura e politica, si trovarono alla fine.
fine... a fare della cultura uno strumento di emancipazione e di opposizione.
che presenta manufatti riconducibili a una determinata cultura. 10. geofis. livello marino
attraverso la storia della filosofia e della cultura. 2. insieme di facoltà
, dissipare un dubbio, farsi una cultura; affaticarvi la mente. guarini,
, eccettuati alcuni pochi avanzi di una cultura popolana più antica. pascoli, 1006
, che non fu aureo se non per cultura, che fu di loto in ogni
). -stor. lotta di cultura o lotta per la civiltà: insieme
nel più acceso della « lotta di cultura » il bismarck provò la rabbia dell'impotenza
8. dottrina, sapienza, scienza; cultura, civiltà. dante, conv.
riformista rimase priva di ogni lume della cultura e della tecnica, la predicazione rivoluzionaria
degli scrittori illuministi e postilluministi, la cultura fondata su basi razionalistiche, capace di
il secolo xviii, in cui tale cultura si venne elaborando. s. maffei
spirituale creazione non trovava più luogo nella cultura del tempo o, se vi faceva
c. ridolfì, ii-195: la cultura ha formato delle varietà molto superiori alla
tanto contrario alla ghiottoneria, quanto la cultura e gentilezza delle maniere che si chiama lusso
poi della importanza della potassa per la cultura della vite l'abbiamo nello straordinario lussureggiare
montale, 4-90: la macchina della cultura -un'organizzazione che dà da vivere a
agg. che appartiene o partecipa alla cultura sorta dalla fusione di quella macedone con
sapere un poco di tutto; avere una cultura alquanto vasta, ma dilettantesca e superficiale
, eccellenza (dell'arte, della cultura). bandello, 1-15 (i-155
altri guida, modello, ispirazione di cultura, di pensiero, di azione,
e di sapere, fornita di vasta cultura, dotta nei diversi campi dello scibile
di erudizione: persona fornita di una cultura vasta, ma, per lo più,
mettendo a maggese... la mia cultura. -stare maggese: rimanere inoperoso
di alto valore critico di fronte alla cultura intemazionale. 4. figur.
o politica, per autorità, per cultura, per condizione sociale, per censo,
delle idee, della lingua, della cultura, del modo di vita degli ungheresi,
costume, alla sua civiltà, alla sua cultura. carducci, iii-18-408: così finiva
-dottrina profonda, vasta erudizione o cultura. cavalca, vii-72: pare ad
, una tendenza al raziocinio e alla cultura classica, il rifiuto di tutto ciò
giovanni inclinato maisempre allo studio ed alla cultura dell'animo proprio. goldoni, ix-1133
16. che denota uno scarso livello di cultura e di gusto, l'adesione a
gli occupi, i quali con la cultura sanifichino la terra. buonarroti il giovane
sforzi per la cosiddetta diffusione della cultura. io. privo di spontaneità
fantasia o per iscarsezza e superficialità di cultura. 4. trasgressione di un
2. persona che ha una cultura approssimata, invar. che si lascia
, che rappresentano il passaggio fra la cultura rinascimentale e quella propria dell'età barocca
, con questa straordinaria e profonda cultura speciale, bum, bum, bum
una sana e pro vetta cultura. = deriv. da manieroso
trasportarle a'forestieri, lo impiegare nella cultura della terra, nelle manifatture e ne'
tesi e tesine per il perfezionamento della cultura dei professori. = denom.
sardegna non si potrebbero ridurre ad alta cultura, finché sovrastasse loro dai monti la
guado è pianta rustica e di facil cultura...; ma vuol buoni lavori
, di lettura di manuali (la cultura, l'informazione). b.
sulla letteratura, sulla società, sulla cultura italiana. -in partic.: teoria linguistica
3. ampiezza, vastità (di una cultura, di una dottrina, ecc.
). piovene, 7-196: la cultura europea sembra affannarsi ad allargare i suoi
nel 'mare magnum 'di una cultura universale = espressione lat.,
. in letteratura) presuppone che una cultura abbia dato un'immagine totale e chiusa
ricchezza. alvaro, 7-119: la cultura italiana moderna crebbe ai margini della cultura
cultura italiana moderna crebbe ai margini della cultura europea e dei movimenti liberali e democratici
che in materia di contegno e di cultura tra i nostri ufficiali di marina e
della struttura economica e sociale, della cultura con essi connesse. misasi, 1-64
linguaggio particolare che, nell'ambito della cultura e della civiltà barocca, si ricollegano
e anche prive di istruzione, di cultura. a. monti, 355:
rozzo, plebeo, volgare (riferito alla cultura di benvenuto cellini, con allusione alla
. pasolini, 9-330: oggi una nuova cultura, ossia una nuova interpretazione intera della
ragioni locali, è da consigliarsi la cultura autunnale piuttosto che la cultura marzuola.
consigliarsi la cultura autunnale piuttosto che la cultura marzuola. 3. tipico del
caratteri di universalità astratta. -civiltà, cultura di massa: fenomeno culturale tipico per
insomma, che oggi si definisce « cultura di massa ». arbasino, 9-26:
per doti intrinseche, di elaborare una cultura originale e un sistema proprio di valori
società e alla legge la « cultura » di un borgese. -locale
produzione di serie... la cultura di massa... » (era
incontra ai nostri giorni grande favore nella cultura della libera-muratoria o « massoneria ».
atteggiamento mentale e culturale che privilegia la cultura e i metodi scientifici e razionalisti.
trasportarle a'forestieri; lo impiegare nella cultura della terra, nelle manifatture e ne'
madre (una comunità sociale, una cultura etnica); che si attua o si
in lettere e filosofia e uomo di buona cultura, ebbe fama di stravaganza e matterìa
8. progresso, consolidamento di una cultura, di una scienza, di una
scienza, di un'arte, di una cultura. c. bartoli, 1-163:
studente, di un apprezzabile livello di cultura generale, oltreché di un adeguato sviluppo
mauritania (e con tale nome la cultura geografica dell'antichità e del medioevo designava
nei vigneti che non in ogni altra cultura, gli aristocratici hanno affrontato molto seriamente
una funzione mediatrice per la penetrazione della cultura, della mentalità e del costume occidentale
discriminazione e di accertamento, cioè la cultura, cioè la concezione del mondo, cioè
la protezione accordata alle arti e alla cultura nell'italia rinascimentale. pallavicino,
che prova una profonda nostalgia per la cultura e i costumi del medioevo. -anche
educare le masse popolari, la cui cultura era medioevale. gobetti, 1-i-267: rimpro
che si ispira alla mentalità, alla cultura al costume medievale. b
uomo di mente mediocre e di poca cultura. bettini, 1-66: io non son
evo il soprammontare della barbarie celticogermanica sulla cultura cristianopelasgica) s'ingannano di gran lunga
mediolatinità, sf. complesso della cultura, della civiltà e delle tradizioni
medievale. gramsci, 4-19: la cultura latina, fiorente nelle scuole di
che vi si affacciano, e alla cultura, alle tradizioni e alla mentalità dei
impero bizantino e considera costantinopoli centro della cultura e della politica greca; sorto nel
la molla e la cima di ogni cultura; onde mentalità e progresso, idealità
ebbe, anche più del leopardi, cultura filosofica e, più di lui, ambizioni
dello spirito, del pensiero, della cultura. alfieri, 5-296: mente,
lambruschini, 4-203: ampliare e correggere la cultura di quei colli sassosi, ove per
gerarchia di valori (una civiltà, una cultura). e. cecchi, 5-298
alla compra degli uffici mercenari ed alla cultura delle amicizie. milizia, vii-418: i
8. tipico del carattere, della cultura, del costume degli abitanti del mezzogiorno
dei comportamenti più evidenti e tipici della cultura del mezzogiorno d'europa. gramsci,
peggiori caratteri dell'una e dell'altra cultura: la mutria del filisteo teutonico e
meridionalìstica, sf. lo studio della cultura, dei problemi, della realtà storica
, durante il quale è attestata una cultura caratterizzata dall'allevamento di bovini, ovini
favorire lo sviluppo della individualità, della cultura, dell'arte. idem, iii-9-124:
del neolitico), da un'intensa cultura litica (utensili microlitici in grado di
a fatica nel messale: avere una cultura molto limitata; sapere leggere a stento
che vanno ciurmando i semplici la cultura stessa sia sminuita. uomini,
, 4. caratterizzato da una cultura di tipo eminentemente filosofico e spiritualista (
arbasino, 8-7: nella metamorfosi della cultura ogni diversa 'fase 'tende a
più del mondo dell'arte e della cultura, che dopo un effimero successo iniziale
di tradizioni, di civiltà e di cultura differenti fra loro (e talora anche estranee
secolo xix sotto gliinflussi del positivismo e della cultura tedesca, tendente a privilegiare le matrici
e differenziati, tipici di una determinata cultura o letteratura, di un particolareperiodo storico,
reggere un palmo di terra, dove della cultura sopravvive qualche olivo novizio che non riesce
molti terreni, che potriano mettersi in cultura, lasciati andare ai pascoli, essendo
dissodamento di un poggio per metterlo a cultura o a bosco. idem, 1-2-9:
non solo alla religionecristiana, ma anche alla cultura e alla civiltà europea, rappresentate dalla
una disciplina, ligenza, di scarsa cultura. in una scienza. dominici,
, ammiraglio del grande ales (la cultura, il sapere). sandro. g
mezzana politica determinante. cultura, ostentano di non occuparsene.
perché interposti fra lo scadere della prisca cultura e il crescere della novella. pisacane
vittorini, 5-264: l'influenza che la cultura può esercitare àgendo da mezzo della politica
). letter. che possiede una cultura lacunosa o superficiale, che è mediocremente
costituiscono un'area di civiltà e di cultura con caratteri peculiari e diversi rispetto al
micocchiano, sm.): cultura preistorica diffusa nell'europa centrale e
dai miglioramenti dei beni rurali suscettibili di cultura intensiva, assorbendoli in nuove culture estensive
di un determinato ambiente o società o cultura per mezzo dei suoi modi linguistici ed
infatuamento col gusto, l'istruzione colla cultura e il mimetismo colla civiltà. serra,
straordinarie virtù, facoltà, capacità, cultura. becelli, 1-255: l'astuto