. dxfri) 4 punto più alto, culmine '; anche 4 il periodo più
: un bagliore rossastro si diffondeva sul culmine della collina... e da
una cupola immensa, ha toccato 11 culmine dell'aguglia ideale ove splende il segno dei
. per simil. e al figur. culmine, fastigio; punto massimo (della
2. sm. figur. vertice, culmine. rajberti, 2-52: quando scoprì
diamante e non lasci vivere sul suo culmine aguzzo se non un solo pensiero aquilino.
, che non hanno giammai il loro culmine, come non l'ha la vita
fortuna, di gloria; essere al culmine, al colmo della felicità, del favore
2. astron. punto estremo, culmine della distanza di un pianeta dalla terra
a lui pareva di aver raggiunto il culmine della gloria avventurosa in un sol giorno.
villeggianti..., era al culmine. sbarbaro, 1-152: della stagione
boa rossa s'accende e si spegne nel culmine della collina. = voce
il battello... s'arresta sul culmine dei flutti, poi precipita giù scivolando
parve di alzarsi vertiginosamente per superare un culmine immobile. s'inchinò, virò, passò
irsuto e spesso di campestri giunchi / il culmine s'estolle: ampio di pali /
, dei voli leggerissimi, s'arresta sul culmine dei flutti, poi precipita giù scivolando
barilli, 1-32: egli raggiunse il culmine più eccelso della bellezza propria nel trovatore
. 2. per simil. culmine, cima. meditazione sopra l'albero
cólmo1, sm. cima, sommità, culmine; il punto più alto di un
dimensioni e fortemente convessa che copre il culmine del tetto. milizia, vii:
= deriv. dal lat. cùlmen 'culmine '(la forma colmo, dal
a culmen (columen) 'culmine, colmo'. cfr. festo, 48-7
il collo della rena tagliente nel suo culmine, del quale le spiagge son confregate
corvo per la forma del becco col culmine incurvato, per le piume che ricoprono
ottimo / restar, sul puro limpido culmine, / o uomini. 5
culme, sm. ant. culmine. calmeta, 23: con
comignolo. culminale, agg. di culmine, della sommità di un sistema montano
. che culmina; che tocca il culmine, la maggiore altezza. cattaneo
intr. [culmino). toccare il culmine (per lo più in astronomia,
, deriv. da culmen -inis 'culmine culminazióne, sf. astron.
un'altra, distante quanto può essere il culmine del balzo che fece l'acqua,
/ or davanti un altare in su quel culmine / con incensi si sta sempre adorandola
irsuto e spesso di campestri giunchi / il culmine s'estolle: ampio di pali /
/ per dirizzar gli erranti al sommo culmine. pascoli, 784: salgo; e
è ottimo / restar, sul puro limpido culmine, / o uomini. d'annunzio
di tutta la vita, inscritta sopra un culmine sublime della storia umana: il rinascimento
dell'onda è veloce, ed il culmine dell'onda è tardo. barilli, 6-4
dei voli leggerissimi, s'arresta sul culmine dei flutti, poi precipita giù scivolando,
sera, / e su l'immoto culmine polare / stette, come su rupe aquila
: egli era solo... al culmine degli onori, ma senza la gloria
spiriti. svevo, 2-477: al culmine della sua angoscia amorosa, egli aveva
raggiunse con una immediatezza tutta meridionale il culmine più eccelso della bellezza propria nel trovatore
6-91: dove il negro crede toccare un culmine di progresso economico e di sociale decoro
e sconsacrato. alvaro, 7-195: il culmine della giornata di queste due, maria
4. letter. ant. colmo, culmine, massimo grado. v.
svigorimento; allontanamento dalla perfezione, dal culmine della propria capacità creativa, dal grado
, calare lentamente e gradualmente da un culmine, da una sommità, da una perfezione
. landolfi, 8-99: ero al culmine della fortuna e certi segni chiaramente annunciavano
= comp. da de-con valore privativo e culmine (v.). decumano1,
il massimo grado di intensità, il culmine. rovani, i-903: quando le
tur deorsum fluens, quia quietus in caeli culmine stare contempsit, sed superbiae pondere deorsum
). alvaro, 7-195: il culmine della giornata di queste due...
fama di contrada che, pur al culmine della sua crisi economica e sociale,
— figur.: a indicare il culmine, l'esito supremo, il vertice
raggiunse con una immediatezza tutta meridionale il culmine più eccelso della bellezza proprio nel trovatore
3. sommo grado, estremo limite, culmine. crescenzi volgar., 5-49:
e la luce era sonora fino al culmine del cristallo empireo. cicognani, 1-225
intensione, tensione piena che solo nel culmine o nei culmini scoppi in un piccolo grido
(di un monte); vertice, culmine. biringuccio, i-i7: andrete cercando
, montagna, altura; cima, culmine, sommità, parte più elevata, di
e al figur. apice, acume; culmine, sommità, altezza, il massimo
solo la filosofia. cosa che parrà il culmine dell'ingiustizia e del favoritismo agli occhi
sul lat. fastigium 4 fastigio, culmine, vertice '. ferita (
5-249: l'esaltazione del poeta è al culmine. il torbido che velava le
artistici, ecc.; fastigio, culmine. varchi, 18-3-175: sopra la
15. che ha raggiunto il culmine, il colmo, il pieno (
fitto dell'inverno. -sostant. il culmine, il momento più intenso, decisivo
artistici, ecc.: fastigio, culmine. vasari, i-327: fece la
hanno nel mezzo. -fastigio, culmine, testata (di un edificio,
fama di contrada che, pur al culmine della sua crisi economica e sociale, ha
sollevandosi a grado a grado verso il massimo culmine del monte corace che scintillava al sole
iii-1-219: ritorna ai mirti de l'idalio culmine / l'occhiridente venere. d'annunzio
in tutto il suo splendore soltanto al culmine di un processo di purificazione, e
usate armi. -che è al culmine (una stagione). d'annunzio
un cimitero di libri, ma sono sul culmine di una montagna. marinetti, 2-i-80
: questo libro... rappresenterebbe il culmine dell'attività scientifica del vico: giudizio
un pennone o, anche, sul culmine di un edificio, su un'altura,
di una nave (o anche sul culmine di un edificio, su un'altura,
la pur vigile nubes milantelli, al culmine di un discorso: « è una
alza nella nebbia / di novembre il suo culmine indeciso. g. bassani,
oscurate, le rappresentazioni hanno raggiunto il culmine della indistinzione. b. croce, ii-5-
a buon punto, procedere verso il culmine (un periodo di tempo, una stagione
intensione, tensione piena che solo nel culmine o nei culmini scappi in un piccolo
svagare gli spettatori (e raggiunse il culmine della fortuna nell'età barocca, quando
. 2. figur. perfezione, culmine. c. dati [tommaseo]
poggia il soffitto, la volta o il culmine del tetto. leonardo, 2-139
-mandare in cielo: far giungere al culmine della gloria e del potere.
conseguire i massimi successi, giungere al culmine della carriera. -portare nella giberna
serietà della vita politica italiana, che al culmine di una costruzione che è tenuta assieme
state [minerva] reca il spicato culmine d'oro, / granaro pien d'
figur. condizione di estremo sviluppo; culmine, acme. gramsci, 4-80:
toccare il suo meridiano: arrivare al culmine (in senso positivo o negativo)
raggiunto, rispetto alla terra, il culmine del suo corso apparente (un astro,
potenza; massimo grado di perfezione, culmine, apogeo. dominici, 4-81:
ecc.); per indicare il culmine o la fase ormai avanzata di una stagione
mezzo a una nuvola. -nel culmine, nel pieno di un sentimento,
fortuna atra o felice. -nel culmine, nel pieno. ariosto, 19-7
-nell'interno, nel profondo; nel culmine; nel pieno; tra, fra
. istante in cui il sole raggiunge11 suo culmine; ora meridiana; mezzogiorno.
di splendore, di massimo sviluppo; culmine, fioritura. delminio, i-223:
intenso fulgore, di vigoroso sviluppo; culmine, acme. castelvetro, 3-35:
a riposare. -che è al culmine (un periodo di tempo, il
de l'infinito, salivano verso il culmine apparente dello spazio... vinzador
. -al figur.: essere giunto al culmine della maturazione (un frutto, in
. -a negozio maturo', al culmine, al momento conclusivo di una trattativa
organicità canonica, al centro e al culmine dell'esperienza rappresentativa (e tale concezione
analisi della quintessenza della civiltà giunta al culmine e volgente all'occaso. -perdita
/ ritorna ai mirti de l'idalio culmine / l'occhiridente venere / ed abbandona
oltrepòggi). letter. raggiungere il culmine. - anche sostant. l
: come tante pieghe orogenetiche verso il culmine di una montagna a cono. g.
dei gallinacei, alquanto compresso verso il culmine, piegato ad uncino in punta, rivestito
del pallone a bracciale toscano, il culmine del muro contro cui il mandatore lancia
; grandi squame esagonali rivestono il rilevato culmine del dorso, ed una sola serie
d'annunzio, ii-8: dal culmine dei cieli alle radici del mare / balenò
-finire in paradiso: raggiungere il culmine della fama. piovene, 7-123
? d'annunzio, iv-2-1046: sul culmine d'un poggio cretoso tre cipressi eran
negli ultimi anni di stalin, il culmine del suo prestigio..., ma
. 10. grado ottimale, culmine. trinci, 1-183: tutti i
, è giunto nell'arte sua al culmine ultimo. papini, x-2-305: giovane
alle 12 e 5 minuti, al culmine degli scambi. -polit. piazza del
13-136: la fratellanza picassiana tocca il culmine con « il sempione », con questa
ricambi per la presa dati, il culmine del vedere, tra scaffali di moduli
color piombo alla base, nericcio sul culmine ed all'apice, il piede grigio piombo
più opportuno perché avvenga qualcosa; il culmine di un processo di maturazione storica,
pienezza. -momento centrale, culmine (di una stagione, del giorno
delle forze, della bellezza; al culmine di una determinata condizione.
, ma al punto centrale, al culmine, al momento in cui sono pienamente
l'età). -anche con riferimento al culmine di ogni singola età della vita.
. e. cecchi, 3-127: al culmine era una statua di porfido raffigurante il
4. figur. grado più elevato; culmine, apice. fr. morelli,
per genere ed altezza di studi, culmine piramidale della pubblica istruzione.
3. figur. letter. ant. culmine, acme, colmo. buonarroti il
di terra stavano a riparo, sul culmine dei quali mettevano, i contadini,
altipiano, quasi tondo, posto sul culmine di un poggétto. cicognani, 13-215:
lxxxviii-1-401: nella state reca il spicato culmine d'oro / granare pieno d'ogni biada
il terzo musicista tirava razzi dal nero culmine del castello, sul monte cavedine sorgeva
securtà. d'annunzio, ii-486: culmine delle speranze sovrumane, / alta anima
7. condurre rapidamente e irresistibilmente al culmine del pathos. cesarotti, i-ii-2q4:
buono ripieno insino al suo raso overo culmine. 2. destinato a resistere
, negli ultim anni di stalin, il culmine del suo prestigio. -forza
battito, / tremò / proprio al suo culmine / qual fuoco. -in correlazione
piuttosto robusto, leggermente curvo al culmine, piedi di mezzana lunghezza. bella e
, n. 2. -ant. culmine nel moto di un astro. antonio
. -punto sommo: vertice, culmine. dante, conv., iv-xxni-9
livello più alto o più perfetto; culmine. fagiuoli, iii-160: uscir quei
analisi della quintessenza della civiltà giunta al culmine e volgente all'occaso. fucini,
scarso. 11. portato al culmine della delicatezza, della sublimazione, della
culto, di fatto ateistico, al culmine della campagna di scristianizzazione durante la rivoluzione
di terra stavano a riparo, sul culmine dei quali mettevano, i contadini,
esposizione di torino del 1902 rappresentarono il culmine. piovene, 7-x-: dal teatro politicamente
.. / nella state reca il spicato culmine d'oro. foscolo, ix-1-703:
ai tutta la vita, inscritta sopra un culmine sublime della storia umana: il rinascimento
superno, è giunto nell'arte sua al culmine ultimo, dove, scomparso ogni dubbio
, quella differenza che passa tra il culmine del flusso e l'ap- pulso della
, rotandosi / a gran moli dal culmine dirotto. d'azeglio, 6-532: cadde
-locare sulla ruota; far giungere al culmine della felicità. lapo gianni,
precipitare. 18. pervenire al culmine dello sviluppo, o comunque in grande
di arrivarci. - raggiungere il culmine della potenza. monte, 1-xi-64:
secoli salda si drizza / sopra quel culmine. -che riporta in grazia di
becco foggiato a lesina alquanto ricurvo sul culmine. od anche rettilineo, munito alla
condizione psicologica di chi è giunto al culmine della capacità di sopportazione di una determinata
raggiunto il pieno sviluppo fisico e il culmine della bellezza. guerrazzi, 9-ii-101:
massimo grado di intensità, il proprio culmine (una sommossa, una rivolta).
ricambi per la presa dati, il culmine del vedere, tra scaffali di moduli per
. buzzi, 117: sbadiglia in culmine il generoso / quasi ciclope decrepito cui
, e da un deriv. da culmine (v). sculpire e
. del volere. -arrivare al culmine della carriera. fagiuoli, iv-118:
wolfe rappresenta, comunque, il punto culmine cui oggi sarebbe arrivata la letteratura americana
soffici, v-2-439: siamo arrivati al culmine dell'altura donde l'orizzonte è più
del leone; tempo della calura, il culmine dell'estate. sacchetti, 183:
. figur. grado o livello massimo, culmine. musso, iii-18: quel sol
il solstizio del valore italiano, il culmine della luce trionfale. 3.
8. grado massimo, raggiungimento supremo, culmine, vertice, acme. anonimo
-venire a somma di ogni perfezione, al culmine. leggenda della beata umiliana de cerchi
una collina, di un monte; culmine, cima, vetta. g
7. figur. grado supremo; culmine; perfezione, eccellenza, sublimità.
partic.: che splende in cielo al culmine del suo moto apparente (il sole
bagascia. 15. sm. culmine, cima, vetta di un monte;
22. grado massimo; culmine, colmo, acme; grandezza massima
erbe. guerrini, 2-433: sovra il culmine dei monti / cresco l'ilice superba
2. alla sommità di, al culmine di, sulla cima di. -per
leoni, non sortardava a sormontare quel culmine dell'ira dopo il quale l'animontare
31. punto più alto, culmine, cima; parte superiore di una
più grave possibile; avere il proprio culmine. dante, infi, 7-48:
presero il gusto di rinnovarla, al culmine della carriera, per giustamente insignorire.
preda di lei sola; egli era al culmine della sua febbre e del suo spasimo
piccolo altipiano, quasi tondo, posto sul culmine di un pog- getto, una specie
..., ma sono sul culmine di una montagna, libero come un poeta
.: momento di massimo sviluppo, culmine, apice. { {
1-393: lo zio tardava a sormontare quel culmine dell'ira dopo il quale l'anima
], e crepitando di gioia guadagnò il culmine. le travi scricchiolarono, la folla
è in pieno svolgimento e sta toccando il culmine (un evento); giunto a
mezzo della strada. -raggiungere il culmine. g. m. cecchi,
poggi di terra stavano a riparo, sul culmine dei quali mettevano, i contadini,
vive'. -sul fiore-, nel culmine della bellezza. forteguerri, iv-15:
nel 'bel canto', un'arte sola, culmine della liricità (o ispirazione subiettivante)
mia anima... ha toccato il culmine dell'aguglia ideale ove splende il segno
mia convalescenza. -massimo livello, culmine raggiungibile in un'attività intellettuale.
superno, è giunto nell'arte sua al culmine altissimo. 6. eccezionalmente
. stile di danza che rappresentò il culmine del balletto d'epoca romantica caratterizzato dall'
15-294: dicono che la poesia al suo culmine / magnifica il tutto in fuga,
altipiano, quasi tondo, posto sul culmine di un poggetto. -con riferimento
. cassola, 5-74: raggiungo il culmine della salita, il tram corre per
svelto, di mediocre lunghezza, con culmine leggermente ricurvo, compresso ai lati,
enorme burocrate in frac e cilindro al culmine del piano di seduzione di una povera ape
e di cariofille. -essere al culmine, nella piena manifestazione del proprio carattere
medievale (il cui dibattito raggiunse il culmine nel xii secolo) riguardante l'esistenza
slavo. la reazione ebbe il suo culmine nelle guerre degli ussiti.
stellare. 6. fis. culmine di un'onda elettromagnetica. p pogliaghi
cima, di un monte, culmine, sommità. dante, purg
5. figur. grado supremo, culmine dell'esperienza spirituale, esperienza sublime.
. 6. grado supremo, culmine, perfezione, eccellenza, sublimità di
, ii-10-188: ascendo al più alto culmine del bene stare: e poi, non
allo zenit 2. figur. culmine, vertice, della produzione letteraria di
, e, fenomeno naturale inesplicabile, culmine della natura e antinatura. = comp
che ha raggiunto l'apogeo, il culmine, la massima espressione di sé.
di deregulation urbanistica ha raggiunto il suo culmine con la legge 47 / 85 di
raggiunto nella grande impresa neocapitalistica il suo culmine massimo. calvino, 13-71: la linea
uge, sf. astron. culmine della distanza del sole o di un
il 1963, che segnarono « indubitabilmente il culmine del prestigio culturale sovietico prima che il
, come sostantivo e come aggettivo. il culmine si è avuto con la espressione guerra
stampa », 10-vi-1995]: forse il culmine della desolazione intervistatoria toccò a quel disgraziato
stracci... è al suo culmine. = voce dotta, comp.
che la campagna elettorale raggiungesse il suo culmine con benazir nell'anticamera della sala parto