coccoveggia. cóccuma, v. cuccuma. cocènte (part.
'. cógoma, v. cuccuma. cograduato, agg.
riesce a mettersi sotto il grembiule una cuccuma o una fiasca. 2. figur
è adirato [si dice] egli ha cuccuma in corpo. allegri, 78:
lett'al cesso / a vomitar la cuccuma indigesta. 3. dimin.
voce dotta, lat. tardo cucuma o cuccuma o cocutna (petronio),
la metà di una di queste parti di cuccuma; e tutte e quattro le dette
dal lett'al cesso / a vomitar la cuccuma indigesta. a. cocchi, 8-104
« pronto! ce l'ho nella cuccuma. è fresco di stamattina. ma a
: i suoi occhi cadevano indifferenti sulla cuccuma niellata o sul disegno moresco della tova-
vassoio di peltro il caffè in una cuccuma di non si sa che rame o
di peltro, il caffè in una cuccuma di non si sa che rame
si protesero, abboccarono il becco della cuccuma e lo popparono un istante.
si protesero, abboccarono il becco della cuccuma e lo popparono un istante.
. ex-. deriv. da cuccuma (v.). scùcchia,
14-m: questi due artifici permettono alla cuccuma maledetta di versare subito metà caffè sui
esperti alberghieri che adottano il solo tipo di cuccuma che, anziché versare il caffè nella
di spirito), fumò la cuccuma. che si rivela nelle produzioni più
: il caffè, versato da una cuccuma di rame rosso, calava nero nella tazza