., 1-59: io non mi debbo crucciare né addolorare, perch'io affretti un
castellano, ciò conoscendo, cominciasi a crucciare, e a tignersi nel viso, e
così deboli / per non mi far crucciare, e per non perdersi / il
casa o altra possessione, non te ne crucciare, ma piglia termine a rispondergli,
, lo quale l'animo suo faccia crucciare o per cagione di persone o per
colombo. « = deriv. da crucciare. cruccevolménte, avv. ant
crucciabile. = deriv. da crucciare. crucciaménto, sm. ant.
traslazione. = deriv. da crucciare. ciucciare (ant. raro cruciare
per tanto ch'egli volesse però tristano crucciare. sannazaro, 10-172: ma l'empie
, 3-94: caron, non ti crucciare: / vuoisi così colà dove si puote
civetteggiare, condiscendere,... crucciare e crucciarsi, bisticciarsi, rappattumarsi,
crucciato (part. pass, di crucciare), agg. (raro
velìo. = deverb. da crucciare. crucciosaménte, avv. (
disputa, che l'uomo non si dee crucciare. varchi, 22-70: crucciosi in
, lo quale l'animo suo faccia crucciare o per cagione di persone o per cagione
non potrebbe fare maggiore peccato, né più crucciare iddio, che alcuna volta uno prova
b. cavalcanti, 2-180: fannoci crucciare contra a loro quegli i quali,
, vanima: causare mortale angoscia, crucciare acerbamente. boccaccio, ii-4-123: tu
chiudo. 9. figur. crucciare, tormentare (una persona, il
pentimento, di sdegno; tormentare, crucciare. - anche assol. cavalca,
d'annunzio, iii-1-661: non ti crucciare meco, / giovanni. io ti
agostino volgar., 3-85: non ti crucciare se cadiamo pupilli tuoi, perocché tu
, tu per ciò non ti dei crucciare, ché per aventura egli àe alcuno cruccio
gotata. contile, 3-2-26: non ti crucciare, apatilo, sono stato fra me
di preoccupazione; inquietare, turbare, crucciare; rendere ansioso, trepidante.
, affliggere, impensierire, preoccupare; crucciare, allarmare. giamboni, 204
10-x-112: non è cosa che faccia più crucciare i maggiorenti che, con elette parole
, affliggere, struggere, angustiare, crucciare, tormentare in modo incessante, assiduo,
il castellano... incominciasi a crucciare, a a tignerei nel viso, e
, apprensione; affliggere, angustiare, crucciare. aretino, vi-174: ho lasciato
angosciare. - anche: preoccupare, crucciare. caro, 2-1-347: se si
2. figur. tormentare moralmente; crucciare, angosciare. - anche assol.
5. figur. affliggere, crucciare, angosciare, rattristare, amareggiare.
m'à'sottratto. -tormentare, crucciare, logorare, rodere. bronzino,
perseguitare; preoccupare vivamente, assillare, crucciare. - anche assol. dante,
del mondo, non te ne dovresti crucciare, ma esserne allegro. dante,
altro che il pianto. 12. crucciare, arrecando tormento, sofferenza (con
. pascoli, 1464: m'ho a crucciare, / se demetrio mi stuzzica alle
31. figur. turbare, affliggere, crucciare, angosciare; provocare pena, fastidio
del mondo, non te ne dovresti crucciare, ma esserne allegro. fra giordano
cimice di pantilio? m'ho a crucciare, / se demetrio mi stuzzica alle
., 3-96: caron, non ti crucciare: / vuoisi così colà dove si
volgar., v-672: molto si deve crucciare i prìncipi o re, quando l'
: il castellano... incominciasi a crucciare e a tignersi nel viso e assottigliarsi
, con valore intens., e da crucciare (v.).
che le virtù voleano, non volendole crucciare, ma seguitare la loro volontà, il
che quasi con lei non mi fece allora crucciare. poliziano, st., 1-10
ogni soia, / allato a te farà crucciare -vivere, campare di sogni-,
: non è cosa che faccia più crucciare i maggiorenti che, con elette parole ragionando
doveri. l'uomo non si dèe crucciare. boccaccio, viii-2-258: la cura
. cavalcanti, 2-180: fan- noci crucciare contra a loro quegli i quali, quando
alter, di truccare2, con sovrapposizione di crucciare (v.).