ben diviso. tasso, 16-46: lasciarsi córre il virginal suo fiore; / far
a vignone, andar nelle vigne altrui a córre l'uva; e si dice così
] a servir di scala per salire a córre i suoi frutti di buon grado della
dell'aspra via m'avanza / che a córre il vero alloro guidar debbe! leopardi
. tedaldi, 1-100: si comincia a córre i capperi per serbare nell'aceto.
quando piantar vuoisi l'ulivo, o córre, / che 'l facciano i fanciulli della
, di quelli / che vanno a córre i ced colla brocca, / e batton
cògliere (ant. e letter. córre), tr. (pres. còlgo
il metitor col torto ferro / di córre i frutti del sepolto seme, / e
a servir di scala per salire a córre i suoi frutti [della palma] di
quando piantar vuoisi l'ulivo, o córre, / che 'l facciano i fanciulli della
, 330: da qui innanzi io vo córre i fior novelli, / la primavera
8-60: quant'era meglio questi frutti córre, / ch'a rischio il piè
annunzio, ii-33: ah, poter di córre / dal del più lontano / un
d'oro, e ne comincia a córre. d'alberti, 216: * cogno
quando piantar vuoisi l'ulivo, o córre, / che 'l facciano i fanciulli
, ogni arte e modo / per córre e'frutti un dì di tanto amore
: dalle piante più gentili si vogliono córre i frutti con la dilicatezza delle dita
. bartoli, 9-29-1-92: fattomi a córre una rosa, chieggio a chi il
vero: * secondo l'obbligo che vi córre '. leopardi, i-32: del rispetto
giunto tardi, / e ch'altri a córre il frutto è andato prima? marino
fuggir, volubile e incostante, / e córre i frutti non acerbi e duri,
giugnere in pindo; e de la fronda córre, / che in riva di penèo
/ de la pallida pianta i doni córre. f. negri, 103: riderebbero
certo, iniquo inganno, / lasciarsi córre il virginal suo fiore. marino,
d'elicona, / né mi lascino córre alcun fioretto / di quei tanti che
tutte questo sono trappole da inganni per córre chi non sa queste vostre usanze.
ulisse. parini, 345: per córre i pesci mai non mi vien meno /
come le vostre pertiche da ragna, volendo córre l'ulive, di maniera tale che
/ a distrugger i paschi, a córre il frutto, / e la speme a
'l senno, la gente vi córre. arrighetto, 223: se il sonno
/ novanta ceci secchi sulla pianta / córre,... / e dall'uno
potea con la man pargoletta / a córre i frutti da i piegati rami /
e tutte sono trappole da inganni per córre chi non sa queste vostre usanze. p
quando piantar vuoisi l'ulivo, o córre, / che 'l facciano i fanciulli della
/ quando piantar vuoisi l'ulivo, o córre, / che 'l facciano i
vita aver de', / lascia altrui córre, il pregio ch'avea inanti /
fuggir, volubile e incostante, / e córre i frutti non acerbi e duri,
salvatichi ed aspri, e ognuno ne poteva córre; ora s'è trovato modo digrassargli
vi vuole, e allora si potrà córre la rosa, che e'non s'
fior... / lascia altrui córre, il pregio ch'avea inanti /
fuggir, volubile e inconstante, / e córre i frutti non acerbi e duri,
manco mungono il campo, e per córre e'frutti manco si calpesta e'lavorati.
/ prima la mente, e l'aria córre a sorsi, / letificato il cuor.
manco mungono il campo e, per córre e'frutti, manco si calpesta e'lavorati
le vostre pertiche da ragna, volendo córre tuli ve di maniera tale che la vermena
io le conosco, e si vogliano ormai córre acciò che non sieno colte.
, va'insù '1 tettuzzo, a córre il cavo- luzzo. dice petuzzo:
maturarsi e quando elle s'hanno a córre nella perfezion loro, osservavano in questo
concesso e dato / seminar qui per córre eterno frutto; / tal grazia in quel
son giunto tardi / e ch'altri a córre il frutto è andato prima? /
a maturarsi e quando elle s'hanno a córre nella perfezion loro, osservavano in questo
ciel per l'angeliche sfere / a córre baci da tutte le schiere; /
. guicciardini, 13-vii-90: chi vuole córre le pere acerbe le guasta, le
la vita aver dè, / lascia altrui córre, il pregio ch'avea inanti /
: estate polverosa s'affatica / nel córre il pien della matura spica. borgese,
, e mai di lui non si potea córre posta. -avviare qualcuno per
della coda e'non ci si può córre posta ferma: chiunque ha pizzicore,
vita aver dè, / lascia altrui córre, il pregio ch'avea inanti / perde
quando piantar vuoisi l'ulivo, o córre, / che 'l facciano i fanciulli
tra noi gli aranci in questo tempo córre, / prima che 'l freddo gli faccia
è concesso e dato / seminar qui per córre eterno frutto, / tal grazia in
andavano alle vigne più propinque al campo a córre uva ed agresto. galileo, 3-4-216
la balordaggine di chi vi si lasciava córre. f. m. bonini, 1-i-6
: s'hanno [i ceci] a córre ben stagionati e secchi nel fin di
l'erbe... si debbon córre ne'monti altissimi, ne'luoqui esposti al
e con quanta malizia e'procede, per córre l'uomo sprovveduto. cavazzi, 188
manco mungono il campo, e per córre ev frutti manco si scalpesta e'lavorati.
concesso e dato / seminar qui per córre eterno frutto, / talgrazia in quel sol
il metitor col torto ferro / di córre i frutti del sepolto seme. brusoni
d'elicona, / né mi lascino córre alcun fioretto / di quei tanti che
, 331: da qui innanzi io vò córre i fior novelli, / la
antichi] doversi osservare certe regole nel córre il frutto di questa pianta [dell'
via, ogni arte e modo / per córre e'frutti un dì di tanto amore
d'elicona, / né mi lascino córre alcun fioretto / di quei tanti che
ma guardando sem pre a córre dove potesse far loro assai paura e poco
, ii- 240: si dèono córre i navoni avanti che tallischino. annotazioni
amor che stava al varco / a córre il tempo o trascurato o tardo, /
le vostre pertiche da ragna, volendo córre l'ulive, di maniera tale, che
avuto licenza... di mandare a córre ogni mattina, sin che non arriva