, un rintonar di petti, / un crosciar di mascelle orendo e fiero. /
, 1078: ad una ad una / crosciar vedemmo le trecento torri / de la
nembo tutto l'apennino / e fa crosciar le selve al tuo clangore. papini
quattro corpi santi ad una ad una / crosciar vedemmo le trecento torri / de la
guazza con vasto brusìo / sulle acacie odorose crosciar. d'annunzio, ii-622: or
riderai come donna innamorata / sotto il crosciar frenetico dei baci. -scoppiare,
). lippi, 12-54: intanto crosciar sentesi un gran riso. d'alberti
, un rintonar di petti, / un crosciar di mascelle orendo e fiero. monti
odesi orrendo / sotto i colpi il crosciar delle mascelle, / e da tutte
corpi santi ad una ad ima / crosciar vedemmo le trecento torri / de la
e sul mio capo io senta / crosciar la gioia dell'immensa foga. idem,
, un rintonar di petti, / un crosciar di mascelle orendo e fiero.
giocondità delle canzoni goliardiche precipitanti con un crosciar vivace di rime latine nella fuga del ritmo
, un rintonar di petti, / un crosciar di mascelle orendo e fiero.
riposo. cesareo, 187: tra un crosciar perpetuo d'acque, a valle /