error, conditio, votum, cognatio, crimen, / cultus disparitas, vis,
= voce dotta, lat. crimen -inis, sul modello del fr.
crime. crimenlèse (crimen lèse), sm. delitto di lesa
potrai pigliarne informazione, / essendo il crimen lese un uovo fresco, / non di
, i tre colori e il 'crimen laesae '. = voce dotta
= voce dotta, dal lat. crimen laesae [majestàtis]. criminale
lat. tardo crìmindlis, deriv. da crimen -inis * delitto '. criminalista
criminari o criminare, deriv. da crimen -inis * delitto \ criminato (part
. = voce dotta, lat. crimen -ìnis 'accusa, delitto '(
, lat. criminósus, deriv. da crimen -ìnis 'delitto '.
3-i-366: sapientemente la lingua latina chiama crimen e l'accusa e il misfatto:
di incolpamelo, che traduce il lat. crimen. incoltaménte, avv. (superi
. dal pref. illativo in-e crimen -inis * delitto '; cfr. fr
vengono poste le meretrici dalla sala del crimen per farle vivere miserabilmente. baretti,
domina... obiecit... crimen amarissima insultatione vocans meribibulam ».
ho veduto (forse in 'crimen ') una fotografia di mussolini che passa
nulla poena sine lege, v. nullum crimen, nulla poena sine lege.
v. nullo. nullum crimen, nulla poena sine lege (nul
sine lege (nul lum crimen sine lege, nulla poena sine lege)
, facendoli tre opo- sizion: 'crimen peculatus, crimen furti, crimen falsi '
opo- sizion: 'crimen peculatus, crimen furti, crimen falsi '. muzio
: 'crimen peculatus, crimen furti, crimen falsi '. muzio, 2-213:
1-122: ho veduto (forse m 'crimen ') una fotografia di mussolini che
il naso che mi stimeranno incorso nel crimen di lesa maestà del petrarca. g.
o criminàre), denom. da crimen -inis (v. crimine).
(che indica movimento inverso) e da crimen -inis (v. crimine)