vieti narcisi e rimbambiti adoni, / credon di seminar le grazie e 'l riso
. buonarroti il giovane, 9-44: credon che quei rei miscredenti, / imbrogliatori
pura, / del ciel gli arcani aver credon scoperti. manzoni, 154: come
annotazioni sul decameron, 77: non credon che sia per questa cosa altra voce
signore che governi male: ma si credon, costoro, come sanno fare,
far, matto? / i granchi credon morder le balene. = lat
i bauli. pananti, i-89: si credon sulle seggiole curali, / e vanno
e guadagno. ariosto, 3-155: credon che 'l papa porre inanti / mi debba
, ii-208: ad ogni candid'onda / credon mirar le biancheggianti vele / degli stranieri
dimanda gente le donne dattorno / se credon sia peccato / nel soverchiarne ornato:
cugino / e d'ulivier, che ti credon ciascuno / che il lupo voglia andar
il viso con le zanche, / credon con draghinazzo far battaglia, / a chi
questi sciocchi cuccubeoni, i quali si credon d'essere tanti squasimidei, e son tanti
che per gittar via loro avere / credon potere / capere là dove li boni stanno
, sì com'io vorrei, / credon, quei riguardando trar sospiri, / che
. tasso, 2-38: onde la credon lei; né 'l creder erra. algarotti
iii-54: sempremai questi che studiano, credon poco. diodati [bibbia], 2-58
l'alme cruciar nel basso inferno / credon li sciocchi. colletta, i-286: di
questi sciocchi cuccubeoni, i quali si credon d'essere tanti squasimidei, e son tanti
nova ebbri e d'antica / false credon le vie che tu calcasti; / e
annoverare / gli avoli lor, si credon che vantaggio / deg- giano aver dall'
sanno annoverare / gli avoli lor, si credon che vantaggio / deggiano aver dall'altre
stolta la virtù disprezza, / e credon nei fiorini aver riposo, / cercan
ambizioni d'uomini mediocri, che si credon genii, avranno la dolorosa e imbecille conseguenza
: vieti narcisi e rimbambiti adoni / credon di seminar le grazie e 'l riso /
da clorinda in guerra; / onde la credon lei, né 'l creder erra.
asperso d'apollinea ploia / il credon molti gonzi oltramontani / questo grascin dell'
quelle femmine che avendosi stretto il corpo credon avere una bella vita. de sanctis,
, 722: già tener sublimi / credon le vette di bei mirti ombrose, /
vizio più fello, / che molti credon impune peccare, / se posson pur
stolta la virtù disprezza, / e credon nei fiorini aver riposo. angiolieri, vi-1-437
vulgari, vedendo una certa ombra, credon che sia caino el quale abbia in
quell'union severa critica: / la credon società di 4 fra- massoni ',
-di ammali. berni, 49: credon alcun, ch'ella [l'anguilla]
stolta la virtù disprezza, / e credon nei fiorini aver riposo, / cercan l'
; / onde te pregian matti e credon tanto, / ma galeati saccenti non
danno ogni stagion spettacolucci, / e credon soddisfatti gli appaltati / con quattro o
non sieno da quelle che gli stolti mariti credon esser pudiche; li quali, avendo
f. d'ambra, 4-12: vi credon troppo, e ancor senza ch'io
far, matto? / i granchi credon morder le balene! proverbi toscani, 69
: vieti narcisi e rimbambiti adoni / credon di seminar le grazie e 'l riso
bettinelli, 1-ii-258: i tornei si credon venuti di francia... tra
che vollero. lubrano, 2-84: credon... di ottener le liberatorie de'
vizio più fello, / che molti credon impune peccare, / se posson pur trovare
certi sono / che danno induso e credon far magiore. cavalca, iv-131:
clorinda in guerra; / onde la credon lei, né 'l creder erra. tassoni
anni son tutte sì sfondate, / che credon fin puttane d'esser nate? monti
. francesco da barberino, i-327: credon dover tenere / la gente grossa e
overo assolutoria. lubrano, 2-84: credon di raggiustare i bilanci delle rapine,
, della vita per me, costoro si credon che quello sia io. e.
che facto per meglio lume avere, / credon dover tenere / la gente grossa e
tipografi accomunati insieme da una guerra che credon sacra e non è che fratricida.
mecenati e promotori delle scienze, né credon magnifiche abbastanza le loro corti se non
si vedrebbono essere antichissime che ora si credon nuove, e per ciò forse si credon
credon nuove, e per ciò forse si credon nuove, perchè son tanto antiche che
quali più che l'altre genti si credon sapere, e sanno meno. pulci,
: tutti, maestri e scolari, si credon muniti del carisma dell'inerranza..
miei miscrederi, / che non mi credon niente. = voce di probabile
che per gittar via loro avere / credon potere / capere là dove li boni
e, quando ad ogni ben sì credon giunti, / dan nella morte,
più del tempo ascosa, / onde credon alcun ch'ella si pasca. p.
, i-3_i50: che credon ch'i'sia da gello e ch'i'
, iv-1183: obbedire non è, come credon gli sciocchi, mutilazione della libertà interiore
... /... si credon che vantaggio / deggiano aver dall'altre
di attica: questi di taranto si credon eccellenti, ma non sanno di navigato
/ del donar non experti, / che credon sé allor largheza fare. ceffi,
, xiii-103: mostrarsi di quei / che credon farla allor più nobilmente, / se
bono essere antichissime, che ora si credon nuove! leopardi, i-27: molte
, che, guardando la luna, credon giovare alla terra; e illudonsi di
son che ciascuna [donna] / credon che pensi sol di piager loro / e
audit'ho dire che mante persone / credon veracemente al distinato. dante, lxxvi-3
non è la via legittima, / ma credon per la preda sia la pitima.
altri certi sono / che dànno induso e credon far magiore / e molti che colore
xiii-103: mostrarsi di quei / che credon farla allor più nobilmente, / se
che la natura possenti estimando, si credon quello con dimostrazioni favolose potere che essi
posteriore, cioè questo conseguente, si credon con ingannevol sillogismo che quella prima cosa
audit'ho dire che mante persone / credon veracemente al distinato, / per ch'
... ogni tentazione spesse volte credon che sia buona spirazione, e con
mecenati e promotori delle scienze, né credon magnifiche abbastanza le loro corti, se non
numero degli scio- chi, i quali credon dopo la morte in questo secolo vivere e
audit'ho dire che mante persone / credon veracemente al distinato, / per ch'io
che per gittar via loro avere / credon potere / capere là dove li boni stanno
s. maffei, 9-278: si credon lecite da molti le ripudie d'eredità
li stolti / che quel di lemosì credon ch'avanzi. g. villani, iv-1-24
il numero degli sciochi, i quali credon dopo la morte in questo secolo vivere e
addosso gli fu la sbirrena: / credon aver a legare qualche bue. grazzini
, della vita per me, costoro si credon che quello sia 10.
costumi scostumatissimi. fagiuoli, vi-165: credon con una vita scostumata, / senza nulla
anni son tutte sì sfondate / che credon fin puttane d'esser nate? c.
quindi imparino a sgannarsi gli uomini che credon di esser ottimi segusi nel trovar qual
. lorenzo de'medici, 5-2: credon certi sospettosi / ch'ogni lucciola sia
li stolti / che quel di lemosì credon ch'avanzi. boccaccio, 1-iv-77: sì
dànno ogni stagion spettacolucci, / e credon soddisfatti gli appaltati / con uattro
questi sciocchi cuccubeoni, i quali si credon d'essere tanti squasi- midei e son
sterili. passero, 1-3: né credon già (poiché levar ti veggio) /
socialmente. nardi, 77: altri credon ch'ei fusse tirato a tanto grado per
xv-78: a quegli uccelli, che lo credon, guai: / volante addosso,
santi o d'alcun ben pensare / credon per tale usare / esser creduti valentri e
impigliano, signor, com'altri forse / credon, l'animo mio. pellico,
sono che ciascuna [donna] / credon che pensi sol di piager loro / e
per virilità de lor coragio / fornir credon el viagio / el qual giamai non fiece