bemiesche squille, / che la troia oggimai credo che annoi. 12. manifestazione
più teneri..., io credo che i suoi stacchi e frammenti ruotolati
con lo staff dei suoi collaboratori? non credo, magari anche malgrado loro. arbasino
], iii-2-376: quegli altri sedici credo che li ha veduti sosilo lo staffiere
-maltrattare. boine, cxxi-iii-309: credo che avvenga spesso con le femmine che
: se non fosse stata nostra madre, credo mio padre e anche filippo mio fratello
i-369: credo sarebbe meglio pagato, a non farlo stagir
molto al comporre le cose: io credo che se anco doi eserciti fossero a
/, 20-66: per mille fonti, credo, e più si bagna / tra garda
loro prodotto. cavour, vii-644: io credo che uno dei motivi di questa elevazione
sovente a vicitare, / chéd i'ne credo danari apportare / non con giomelle,
della personalità. moravia, 22-48: credo che lo stalinismo sia morto, benché la
10-1 (i-iv- 851): io credo che sia ben fatto che noi diamo stalla
in fatto di denti; ma è, credo, chiudere la porta della stalla dopo
di sigillare scrupolosamente la lettera. non credo politica il venire io da te dopo
. guerrazzi, iv-100: per me credo che lo stame, onde la parca compone
longherò con l'allegata stampa, che credo li darà un poco di trattenimento.
strozzi, 1-169: -sappi ch'io non credo / che la cassandra 28. prov
. di riaver questa lettera che no. credo opportuna e stampabile. leopardi, iii-812:
. aretino, v-1-635: io mi credo che gli animi di coloro che non
il duca dice un uom meglio stampato / credo non sia dal ponente al levante /
col duca di fare qui gran stamperie e credo che concluderà. galileo, 3-4-149:
tipo di scuola e dalla località. non credo a uno stampino valido 'erga omnes'»
proceda da'vmiziani (il che non credo), non so che dire; se
, retto da una figura stante, credo dallo stesso antinoo, già deificato. carducci
sono ancora collocati nella loro residenza, che credo sarà in galleria nella stanza delle porcellane
/ und'eo mi sporto, / credo lo vostro sia, / che nel meo
raccoglierò. fenoglio, 5-i-1732: 10 credo che si stessero a tre passi e ancora
. imbriani, 6-19: io non credo che la più strema cortigiana fosse per
dante, purg., 23-25: non credo che così a buccia strema / erisittone
strepito. guicciardini, 9-49: né credo possiamo sperare che, per conducere le
. andreini, 59: io per me credo che la maggior parte di questi comici
regole determinate si ritrovassero, io non credo tuttavia potersi negare che il fine della poesia
mi reca'istretta, / mille fiate credo la basciai. salomoni, i-273: lei
. piovano arlotto, 231: io credo che quello anno tutta la entrata sua istri-
per strigarsi platone da questo cavillo, io credo che e'non potrebbe entrare per altra
volto. bruno, 3-391: io non credo d'esser legato, perché son certo
mai rompere. de sanctis, ii-18-165: credo mi sia molto difficile il procacciarti una
si potesse osservare; ma perché io credo che sia impossibile, conviene ridursi a'
, rancore. pascoli, i-326: credo che ci siano nazioni costituite d'un popolo
osvaldo non è al fronte? » « credo l'abbiano riformato ». « di
risolva. magalotti, 3-37: io credo che dante abbia forse voluto dar da
compor l'opra. mazzini, 53-90: credo che bisogna strologarsi da mane a sera
astronomo. abbizzi, 1-120: io credo che strolomaco tu sia / o quel che
giace in quest'avello, / che credo che nascesse da dua stronzi, / ed
odiosa. caro, 12-i-82: non credo che sia stronzolo in parnaso che non
monti non continuato. io per me credo che, allo strignersi delle stroppe, si
veni. mariano da siena, 5: credo e tengo che tutto 'l male che
, / per che gran beltà mel credo; / ch'el non verrà ver fredo
m. cecchi, 17-101: i credo ch'e'si cheterebbe a fatica con un
un pettegolezzo. mamiani, i-201: credo che il vostro animo dovrà credersene soddisfatto
dello zola, e gli durerà, credo, per tutta la vita. bacchetti,
. machiavelli, vi-100: io vi credo ne siate stucco, e che non vi
scelto i giusti dai non giusti, i'credo / che e'non ci rimarrebbe un
e m'affaccio al balcone, però credo che in genere si tratti di stupidaggini.
se stessi. guarini, 63: io credo ben ch'abbi memoria (e quale
/ a me la cura, che credo trovartili / inanzi che sia meza notte.
stato scartato alla leva; ma intanto credo che l'esame l'avrebbe dovuto subire
sublimarono. r. longhi, 1-i-1-113: credo si sollevi a lirica creativa anche quella
landino [plinio], 785: credo che e'pavimenti e'quali noi chiamiamo
suoi successori uno per uno, che credo, furono tre, sino a'dì nostri
], iii-2-332: voi siete, credo, come l'ascia e il succhio in
tolleranza). guicciardini, 13-iv-60: credo non vi sarà al tutto inutile questa
beffa che noi avessimo mai, io credo ch'abbiano fatto molto bene.
, 6-140: nell'orto di giudea (credo) nascesti / da quei vermigli e
lingua. beccaria, ii-204: io credo che si potrebbe portare un poco al di
cassola, 2-308: chi viene da roma credo che non riesca ad beccaria [
anni (fin dal sec. xvii, credo), era sufficiente- mente agiata.
chiese. muratori, 14-49: mi credo d'aver provato che il lor vescovo sia
testimoniare la fede col martirio, il credo politico col sacrificio della vita; avvalorare
; arricchimento. michelangelo, 1-ii-10: credo... che e'notai, arcinotai
discorso. guicciardini, 2-2-171: né credo che questi libri tradotti abbino meno sugo
, con questa silenziosa udienza sultaniale, credo che le mie lettere dal sahara finiscano.
sua benevolenza. cavour, iv-391: io credo che di queste operazioni di credito noi
. piovene, 1-234: la credo buona e docile in superficie; proprio per
ristampar tutta la 'frusta', oggimai lo credo inutile... vi sono anche delle
. e. gadda, 18-205: credo esista una relazione segnante: 'l'optimum'
radicali. gioberti, 1-iii-196: io credo che chi nella gran bretagna è in
1-iv-255: una minima foglia non. credo che quaggiù senza la superna volontà si
[in lacerba, ii-26]: io credo che la supernutrizione culturale a cui fltalia
irevalere di una ideologia) io non credo che i poeti 'individua- fisti'potrebbero costituire un
, xxxv-ii-478: fra l'altre pene maggio credo sia / supporre libertà in altrui voglia
tribunale supremo. segneri, 5-11: non credo che gli avversari dimanderanno la revisione,
par., 27-36: e tale eclissi credo che 'n ciel fue / quando patì
quest'idea e sull'altra che troverai, credo, unite, s'è concepita una
). sannazaro, iv-21: né credo ancora che le susurranti api vi fusseno
? / ne trovo altre cento, se credo! svampo, sm. ant
iii-197: negli sveglietti nostri (e così credo che fossero allora) quel che batte
svegli, / come li fo, non credo ch'e'perdesse. 2
fazio, ii-15: non credo che, cercando tutta eropia, / donna
boccaccio, 9-64: io udi', e credo che sia vero,...
; ma non fareste niente, io credo; avete troppo il capo sventato. manzoni
: prima in genova, e, credo, in italia, sventolò, alla processione
settembrini [luciano], iii-3-244: credo che se tu non avessi chi t'ascolta
dio? bacchelli, 2-xxiv- 1091: credo d'avere sviato in quel che i mestieranti
svogliai. pavese, n-ii-153: non credo che potrò attuare il suo consiglio di
è un metodo; ma un modo che credo convenientissimo a tutte le teste disordinate e
svolgesse rosauro. carducci, ii- credo che qualche lume possa agli scrittori novelli venire
sulla manica. redi, 16-v-56: credo, che il 'taccolino'fosse anticamente, non
. ferretti, cxxxiii-433: il core / credo che sia un melon tagliato a fette
. mercati, 54: quando io credo avere conchiuso, e m'è levato
). lancettotti, 3-405: credo che questa del calare delle montagne sia
etto. dati, 4-13: credo che egli vorrà esser solo, e non
fegato nel tegame. faldella, 8-163: credo che l'oste sia riuscito a vendicarsi
. chiaro davanzati, 89-8: non credo... /... né
all'attallo sul vecchio, ma non credo che reggerà al caldo di giugno. tacco
landino [plinio], 507: questa credo io esser quella la quale il vulgo
. tassoni, viii-2-24: io non credo già cne il petrarca componesse così fatta
del libero fare. carducci, iii-25-370: credo se ne avesse poi a pentire un
viluppo e confusione, che io non credo che a tempo del caos ne fussi
perugia, 84: uscire, io non credo che tu sie da tanto che tu
ed è ricca la ragazza? » « credo di sì, ma se anche non
, vii-186: questo in verità non lo credo, e lo credo poi tanto meno
in verità non lo credo, e lo credo poi tanto meno dopo la modificazione proposta
di terra cruda, seccati, com'io credo al sole, a guisa delle tappie
sacco pesato colla farina, ec. la credo voce arabica, introdotta per via della
filarete, 1-i-118: a questa parte credo che sarà poca tara, perché noi non
da me si aspettava poco, e credo mi ritenesse sempre ed inguaribilmente un po'tarato
, 19-20: -oimè! granchio, appena credo io, che fusse un miglio fuor
: le 50 galie, che scrissi, credo de qui anderano da 30 per aversi
non si è data la facoltà (e credo che la camera non l'avrebbe accordata
ce lo disegni, e non lo credo in modo alcuno. = deriv
, e i generali, com'io credo, o per ambizione o per amore
). maestro sanguigno, 83: credo che m'arebe trovato co'libri innanti
la cassa e'miei fatti e none mi credo essere a siena uno ghiottoncello, né
, ii-xi-7: dico adunque: io credo, canzone, che radi sono, cioè
mal tuo grado. ariosto, 12-43: credo io, se tei vedessi a fronte,
ricevo un gran pacco di thè: credo sia un dono dell'annie. rebora,
c. e. gadda, 15-120: credo che in germine ne la infanzia loro
complicato, tecnicizzato, intellettualizzato, e credo che tenda a saldarsi in un arco che
iv-17: certo volere noi dèi, né credo che 'l vogli, se savia teco
/ costei tassoni, xii-1-159: io credo che il cavalier baranzoni voglia ch'è fatta
gli 'altri utensili necessari'(ma non credo occorra altro) per stampare, su una
sodamente attaccarsi. nievo, io: io credo che detratti gli stivali la parrucca gli
, 6 / 7-iv-1970]: personalmente credo che le telecassette rappresentino il futuribile degli
è riuscito di trovarlo in casa. non credo di giudicar temerariamente, pensando ch'
non s'appartiene. caro, 12-ii-131: credo che non m'abbia per tanto cavilloso
parte ti amo tanto, che ti credo, credo quel che più mi arride.
amo tanto, che ti credo, credo quel che più mi arride. e temo
sollecitarvi. garzoni, 7-68: io non credo ch'alcuno fosse di così ii-2-40: osservare
plebe. p. verri, 2-356: credo d'avere fin qui mostrato chiaramente che
nuove. cuoco, 1-250: io credo la monarchia temperata meno di quel che si
del vecchio sistema temperato (« io credo che i modi maggiore e minore.
tempeste grosse come ova de oche; credo che dio ce voglia punire per li
16-357: ti scrivo sempre da letto. credo ormai passata la tempesta però ti dico
con temenza al tempestato, / così credo che terrò simi- gliante / in voi
. lorenzo de'medici, ii-36: credo che mai né tempestosa o bruna /
io merzede adimandai / voi, cui fedele credo dimorare / ed ubidente tutto tempo mai
piccolomini, xxv-2-73: oh! io credo che io arò el buon tem- picciuolo
. giuglaris, 106: l'istesso credo che in casi simili occorra a tutti:
. petrarca, 35-10: io mi credo ornai che monti e piagge, / e
temuto. cavour, ii-433: io credo cne ove si adottasse questo emendamento del
: quanto al mio particolare, non solo credo, ma ho cotidiani riscontri di insidie
lingua. giovannini, 5-153: non credo che il petrarca sia per riportar biasimo
. ma vi dovranno essere, credo, promozioni anche a tenenti generali.
d'ambra, 4-102: io non credo che al mondo sia possibile / trovar
se vi dicessi dove andiamo, io credo che vi potrei tenere dal battere una
. lorenzo de'medici, 7-119: io credo che costui più ne divori / a
bernardino da siena, 2-ii-863: io mi credo che tu... i tuoi
sempre fuoro. bellincioni, ii-31: credo che 'n ciel se lo terrebbe a
al sofì. guicciardini, 2-2-36: credo che per la medesima ragione di potere
il ver che io l'avevo, ma credo che io l'avessi guadagniata mediante quella
la poesia'. spallanzani, i-209: non credo che le sarà discaro se le mando
abbiàm, più vero e naturale: / credo ch'alio spedai terre'lo 'nvito.
ha detto che non gli sembravo adatta e credo che ha ragione. 66.
terrai? bonghi, 1-141: io non credo che 'voler meglio'per 'voler più bene
). sannazaro, iv-21: né credo ancora che le susurranti api vi fusseno
stava, in qualità di mezzadro, credo, su una piccola terra che si
, 1-iv-315: or sia in malora: credo tu sia il diavolo / che mi
voi il vi crediate, né niuno altresì credo io essere che il si creda.
. guarini, 135: tu, come credo, in questa guisa parli / per
di delitto: azione delittuosa che, credo quindi che le considerazioni, le quali muoverebbero
d'acqua. santi, ii-391: credo adunque che i due recinti fossero due
1802. compagnoni, lv-477: credo che i seguenti siano pressoché tutti i
teologia. cavour, ii-285: io credo che il governo debba rimanere estraneo all'insegnamento
algarotti, 251: ma generalmente io credo, che la proporzion de'quadrati possa stabi
dante, par., 8-87: 1'credo che l'alta letizia / che '1 tuo
un contratto a lungo termine, io credo che gli inglesi vorrebbero essere pagati -disus
al lotto: ma per me, credo che il libro debba andar di sicuro.
appunto delahaye lo descrive; moralmente, credo fosse anche più terra terra; almeno
in quegli anni, che furono, credo, i suoi ultimi. bacchelli,
, 7 i cardoni di levante (credo carciofi). d. sestini, 35
di queste terranee nature tra di loro credo che m'aprirà molt'oltre la strada alla
le conte, / ben credo che mi metteresti in volta, / così
a ragionar libero e schietto, / credo, che l'apprezzar cosa terrena / nasca
arti e mestieri, i-165: ma credo sia più a proposito il separare il colore
truppe terrestri. cavour, ii-96: credo che in un certo limite sia opportuno che
nome di altri,... credo conduca meglio le cose sue con qualche più
lo [bernini] trascinarono, io credo, troppo verso queste arti terziarie,
trenta terzine in sul confino / non credo siano ancor, non l'ho contate,
, non l'ho contate, / ma credo bene d'esserci vicino. gioberti,
che passi il terzo giorno, ti credo recar novelle che sommamente ti saran care
diritti s'era dato il nome novo, credo, in simile materia, di secondogeniture
grado a grado: ed io non credo che sarebbe conveniente il produrre una crisi con
, 13-v-169: li imbasciadori... credo se ne risolveranno al contrario perché sono
dilazione. cavour, i-183: io credo che si possa tollerare una dilazione di
, ventura. fagiuoli, i-96: credo pur ch'ella sia la buona tolta /
doloroso. michelstaedter, 196: io credo che egli si sarebbe rivoltato nella sua
, e senza cintura, per notargli credo di feminilità e codardia. fagiuoli,
dagli erratici torrentiri di bellissimo granito (credo tonalite) rovinati dalla cima dell'a violo
lanzi, ii-55: di questa epoca similmente credo i tondini, che nomino in proposito
non io certo più iniquo / pesce credo, o in malizia trapassante, / salso
idee fra le mie jfiù profonde, credo, e più organizzatrici della mia personalità,
; torbida. magalotti, 9-1-119: credo che siano i rimedi della laguna di
sai, la novellina, / ch'i'credo che tu voglia / piuttosto una radice
novellino, 100 (220): quando credo essere in maggiore allegrezza, ed ella
di demonia. aletifilo, 29: lo credo che li tormentatori dell'infemo non potrebbero
tre anni mi tocca da purgare, anzi credo che di questa tormentazione di tempo in
raso non fu mandato, ma io credo che non sia necessario, potendo io tornarmene
. c. dati, 276: credo bene che protogene, volendo dare un
c. carrà, 495: io credo fermamente che occorre tornare e ci si
che 235: anche a lei credo non tornerebbe piacevole, che i tre o
del bembo mi pare divina, come credo che sia anco l'ingegno di lui;
n. franco, 5-76: il che credo era avvenuto, quando tornato di roma
accettata una volta la candidatura, io credo che il candidato non debba darsi più a
dagli erratici torrentizi di bellissimo granito (credo tonalite) rovinati dalla cima dell'aviolo
che mi da noia non poca, credo sia stato un sinistro di torta.
o salata. pulci, 18-116: credo nella torta e nel tortello: / l'
54-7): cecco, la pena tua credo sia molvoi'gire, / solo partir
i, in minor grado; causa, credo, la grande umidità del clima,
: trovassemo sotto un tossèllo, che li credo si chiamerebbe un capicielo over baldachin di
mazzei, i-417: e1 ronzino credo avere stasera:... egli è
disse egli, io mi rinvengo, e credo, / che 'l non averlo io
mazzini, 26-159: tra non molto credo che... io farò una corsa
a. cocchi, 4-2-208: io credo che vada anteposta l'abitazione passo dal
pucci, 4-280: molto mi spiace e credo che dispiaccia, / uando son molti
qualche analogia, derivata, come io credo, dal greco; e chi qua e
e ben piantate [donne], credo che daranno de'tracolloni, se vien loro
lancellotti, 1-266: questi sì bene credo e tracredo. = comp. dal
sua ricreazione. soffici, vi-87: credo anch'io che sia meglio dare la
arbasino, 23-441: traffici sempre parecchi: credo soprattutto immobiliari... tipo un
10-20: il tarlo è nato, credo, dentro uno stipo / che ho salvato
inferi. parabosco, 7-2: io credo che se caronte potesse morire, che
domenichi [plinio], 10-49: credo bene, che sia favola...
fissa ad esser nella medesima dirittura, credo, dico, che tenendo fermo il
una bevanda. redi, 16-ix-10: credo che sia necessario necessarissimo che per molti
pastoia. mazzei, i-20: e credo sia bene levar simili rancori e tagliare
altri possa provare; e io lo credo, perché ho veduti uomini e donne
anni domini 1335, o circa: credo tramezzasse fra dino e lui alcuna delle
inginocchiata piangendo mi chiedeva perdono trasmortì, credo per lo gran dolore, che sentiva
, questa è meraviglia, e non la credo. 3. rendere profondamente diverso,
dante, purg., 8-74: non credo che la sua madre più m'ami,
, in grandissima ansietà oltremodo essere la credo. frezzi, i-4-136: tu facesti smembrar
da padova volgar., i-i-6: io credo che aiuto ne possa venire alla tua
; essendo il mio perturbatis- simo, credo che vostra signoria non isdegnerà le prose,
riservatasi la sopranità. cavour, iii-58: credo non vi sia piccolo stato del globo
noi e i traspadani è fatta; lo credo quando vedo i cittadini di reggio,
dante, conv., iv-xxiv-6: io credo che se cristo fosse stato non crucifisso
anni. ottonelli, 53: io non credo che, ove si dice di trapassatóre,
cappella funebre. bechi, 1-306: credo aver trapelato che, oltre all'altro
scritto. pascoli, 2-xxiv: non credo che ci sia luogo neh''orlando furioso'
sicilia scossero 'tari-peso', ma il popolo credo l'abbia detto sempre 'trappéso',
di tutte cose essere la trappiù necessaria io credo. = comp. dal lat trans
sì fatte composizioni... non credo che sia alcuno che, secondo aristotele,
taiacomache. salvini, 41-223: io mi credo che il poeta tuttociò che nel costo
agostino volgar., 1-3-33: non credo, che veruno possa impazzire infino a
nell'amorosa spera, / com'io credo, dimori riguardando / la bella bice
forno onestamente caldo per spacio di un credo o poco più, e trattele, mescolinsi
gran quantità di persone; e veramente credo che comunemente, già fa cinquanta anni,
delle quali accioché per ignoranzanon si trasvada, credo esser utile quelle distintamente mostrare. cattaneo
: altro di vero, siccome io credo, non importavano, che la luce trasfondibile
.. è sì guardata / ch'io credo (e 'l giurerei) che in
: in lor mani ti mutasti: / credo che t'adormentasti; / ad altra
. llor mani ti mutasti; / credo che t'adormentasti; / ad altra vii
una translazione come nell'altra. e credo che fosse lo errore delli translatori.
panorama », 1-xi-1987], 62: credo che siano trasmigratòrio, agg. che è
di là da noi, ma certo io credo / che solo il suo fattor tutta
., 7-9 (1-iv-653): io credo che voi m'abbiate per ismemorato o
g. del papa, 6-ii-53: credo... l'abito del corpo assai
ed è un modo unico al mondo, credo, di sentirsi trasportare, che non
pasture, / nel nuovo tempo, credo, innamorate. tolomei, i-62:
. ser gorello, 832: e credo ben, figliuolo, aver compreso / che
. redi, ib-viii-70: figuransi, credo io, costoro, che le foglie
scritto). chiari, 1-i-78: credo che non ci fosse un volume che non
riconoscesse la independenza. cavour, iii-58: credo non via sia piccolo stato del globo
cinquant'anni. eco, 4-53: credo vi possa essere un romanzo inteso come opera
. foscolo, ix-1-459: e mi credo... che moltissimi tratti e più
cad io pur mi moraggio, / ma credo quando il mondo fia disfatto.
mi serbano i fati: ch'io nulla credo di me, nulla spero per me
da padova volgar., i-i-6: io credo che aiuto ne possa venire alla tua
. metastasio, 1-v-245: io non credo che si trovi alcuno,...
strozzi, 61 (146): credo che queste galee di fiandra sieno scomunicate,
di bronzo incamerati di smisurata grossezza: credo non si trovi uomo così traversato, che
noi che sieno? io francamente le credo... veri e saldi ingemmamenti di
sembri increscioso a'commessi viaggiatori ed di un credo religioso. a'travetti,..
; / ma 10 noi vidi, né credo che sia. -piegarsi in senso
vita vostra. nievo, 297: io credo in ultima analisi ch'ella riversasse sopra
forte sapere; ma ne li più io credo tra il trentesimo e quarantesimo anno.
rileggendo per la trentesima volta, 10 credo, i 'chatiments', ho pensato che coteste
, impedimento. groto, 436: credo di non poter venire, tanti trespoli mi
parlare di esaurita potenzialità tributaria. io credo, insomma, che se la proprietà vuol
tramata. idem, 3-428: né credo che clavata tonica, né bilicata lorica,
apparecchio alla morte. metastasio, 1-iii-509: credo che i miei, negl'imbarazzi che
. idem, par., 24-140: credo una essenza sì una e sì trina
trionfare. aretino, v-1-6: io mi credo che la fortuna, che si accorge
usanza ancora nome, la chiamò cirimonia, credo io, per istra- zio, siccome
18-ii-1911], 156: io non credo opportuno di discutere in questa occasione la
, iv-2-27: nella milizia marittima non credo che 1 nostri sieno inferiori agli antichi.
arrestar etc. benissimo. 'risuonar'. credo abbia da scriversi 'risonar', perdendosi
non siamo a milano, / né ancora credo ch'a morir lì ave- una
trista. p. fortini, i-147: credo, che voi crediate che per lo
redi, 16-iv-238: su questa favola credo che sia fondato quello che vien riferito
con simili figure prese dall'antico, credo che lo derivasse piuttosto da padova o
sinistra sinistrostate e tritostate, e laurostate credo io fosse il quarto nel coro comico.
la più viziosa. fogazzaro, 1-191: credo che a mariano il soggiorno di s
il gesuita scrive contro il gilberti, credo che non vedremo maggiori sottigliezze delle solite
tua terra fan dimora / e faran, credo, perpetualmente, / facea trombando inanimar
n. franco, 6-15: io credo che la fama sia la sentinella del mondo
misura dolente. fogazzaro, 4-52: credo... che la memoria possa indefinitamente
il lume. cantoni, 340: io credo in verità che se la povera principessa
. arrighi, 3-78: era un quacquero credo, ei si figurava che io trottassi
ci. g. manganelli, 16-87: credo sia oggi intellettualmente più arduo, quasi
buon medico. leopardi, i-i77: io credo che i selvaggi trovino il canto degli
bevutolo è digestivo. e questo credo che proceda che il terreno dove si piantano
popolo. machiavelli, 1-i-430: io credo che sia più da confidare assai in
padre e di un cristiano, né credo che li avrebbe un tunisino.
p. fortini, ii-616: credo che vi paresse d'avere a fare un
. monti, iv-255: e ben credo che al duca medesimo piacerà
qualcuno. alvaro, 21-116: non credo che in teatro vi fossero rappresentanti e
la cosa è chiara, tuttavia non credo che queste di dante sieno vere bellezze.
spirito. carducci, ii-7-151: io credo a tutto che tu mi dici: giuro
non è. ramberto malatesta, 222: credo tutti doi li luminari in signi masculini
/ ma io noi vidi, né credo che sia. crescenzi volgar., 9-67
., 3-7 (334): io credo avanti che mezza notte sia, dandovi
, dirò, gioia gioiosa, / e credo piacia voi darmi udienza /..
. montale, 4-117: con questo credo di aver esaurito le ragioni che suggeriscono
deputati. cavour, i-159: io credo che vi sia nell'attuale regolamento della
settore della ricerca scientifica, ma di un credo. = deriv. da ufo2.
raccontatemene degli altri. caro, 12-i-7: credo avervi toccata l'ugola a dirvi questo
l'abbattimento, l'egualitario civile (credo poter ornai qualificarlo così) fa un passo
dante sia savio! io per me noi credo, però che 'l savio omo sempre
, quantunque io non lo legga, credo ch'esso sia ultraclericale. =
abbia bisogno di stimoli. ed io credo che, in fondo, essa non risponda
ii-i 1-280: fuor di bologna, dove credo di non co l'economia
e bevande. redi, 16-vi-197: credo che riceverà gran giovamento, manterrà la
li potessi umiliare per alcuna ragione, credo io che tu ti partiresti da loro.
alle mani quel figliuoletto dello speziale, credo che l'avrei unto ben bene senza darmene
a caprera, essa mi trovò collo stesso credo politico. oriani, x-13-140: l'
sarà modificata rapporto agli unigeniti, e credo anche rapporto all'età. nievo, 401
la forma universal di questo nodo / credo ch'i'vidi, perché più di
quella in cui, dopo la recitazione del credo, il popolo, esercitando la propria
dell'universalismo, dell'universalità di un credo politico o religioso. montale
sapeva compararli se non a quelli, credo io, di mosè quando sull'alto del
sco carducci, ii-8-154: credo che tu mi tenga per il piacere di
poetico ». leopardi, iii-116: credo che si sieno accordati fra loro di
neri de'visdomini, 450: ben credo c'ò l'usato / del cerbio certamente
. p. verri, 2-252: io credo adunque che un tributo generalmente sia sempre
dall'uso dei romani, com'io credo, più tosto di sciocchezza ripor- tarò
dell'« illustrazione italiana », e credo anche di qualche altro giornale.
, dichiarare di essere seguace di un credo religioso tradendone però i princìpi fondamentali.
politico. labriola, 1-iii-916: io credo fermamente che i socialisti di tutto il
migliore di tutt'a tre, come credo che sempre torrà, è credibile che resterà
d'una pelle di vaio, dovrebbe, credo, saperla anche un accademico della crusca
morte. foscolo, 1-173: né credo che cassandra e il lauro / respirimai sul
voi tegno, / e non mi credo dipartir già mai. boccaccio, dee.
feron valere. sarpi, 1-212: credo che si faranno valer in roma contro la
; ma, come incassatore, io credo che non resista ad un valido pugno.
v. borghini, 4-ii-724: io non credo che egli accaggia specificare il valore,
1-i-433: tu vuoi valorizzare, ed io credo che si possa solo valorizzare con l'
è di valuta intesa con essolei e credo l'abbia presa in uggia nel puzzo dell'
an dreini, 1-150: credo bene che tutti gli amanti abbiano fermo
non so s'io vaneggio; / credo il ciel sì di rado apra la porta
chiamo ogni mio sentimento; / e il credo una vanea d'un pensamento / figlio
panigarola, 303: certo io non credo che alcuno sia sì sciocco, il
, bella, e sana, / credo di darvi tanto, ch'ogn'altra dote
aretino, 18-46: ecco venire (credo dal cielo) certa carta in guisa
sopra un vaporuccio francese, roceano', credo; è il primo. -spreg
tre di plauto, pacuvio e pompilio, credo che siano varroniani. =
b. croce, ii-1-201: credo tutt'altro che trascurabili le ricerche sulla
. g. ariosto, 1-iv-739: credo che morivomi / de la puttana sete
cino, iii-22-4: amor, sì come credo, à segnoria, / e forza
pur avendone presa debita conoscenza, non credo abbia avuto molta influenza sul mio lavoro.
et un altro con titolo di vaticini che credo furono oracoli. oliva, 302:
giacomo da lentini, 39: tutto credo e non discredo / che la mia
vostro; perché, a dirvela, credo, che qui s'aspettasse un pezzo prima
lo va rompendo. cesari, 6-106: credo a quella maniera, che alcuna volta
loro divulgazione. eco, 4-53: credo vi possa essere un romanzo inteso come
anni, secco, ch'io non credo che nella 'velada'abbia corpo. carducci,
giro intorno / in quella parte ove credo sia, / ed 10 veggio lo suo
mattioli [dioscoride], 372: credo veramente l'acantio... non
atti, 157: a mio iudicio, credo fossero più persone vivevano d'erbe e
d. sestini, 64: io credo che gli avanzi della vicina antiochia..
la morte del vostro venerando padre, non credo faccia mestiere che io il vi scriva
giovane, 9-193: io non pertanto / credo che sia stretta e sì severa /
che venero particolarmente. mazzini, 14-239: credo la artistica o per rantichità (un
avermi servita. calandra, iii-233: credo che il prendere vengianza del romito porterebbe
mai tirar le frecce per traverso, tuttavia credo che intraversata non andrebbe ne anco la
: il ferimento fa quarantanove; settanta, credo, faccia la vendetta e venticinque cielo
a. cocchi, 4-2-208: io credo che vada anteposta l'abitazione asciutta,
ventrata. magalotti, 1-44: io non credo che occorra mettere in considerazione alla signora
ventura). buonagiunta, lxiii-50: credo che non feràe / lontana di- moransa
e quando non venisse, che pur credo, che vi sarà qualche cosa per lui
giacomo da lentini, 39: tutto credo - e non discredo / che la
un pezente. bondie dietaiuti, 295: credo veramente xix sec.).
o che fatto avessero, io mi credo che poche sarebber quelle che che si riferisce
io mi tenessi soltanto alla verecondia, credo che vi parrei disubbidiente e fastidioso. vittorini
. c. bini, 1-325: io credo, o signore, -mi rispondea verecondo
di metalli spiranti, in verità io credo che copriranno vivi volti di marmo;
iii-197: negli sveglietti nostri (e così credo che fossero allora) quel che batte
col male. carducci, ii-10-123: io credo che la vita sia una cosa da
, qual col viso ampio e vermiglio, credo in virtù di uva e di mosto
stigliani, 141: ma ciò io non credo a patto veruno, anzi lo spaccio
un cuoio a modo di mantile, credo certo, che 'l grasso, che vi
vederlo ingrugnato e maldisposto, questa medema la credo quella detta pantere che, oltre alla per
a dover ritrovarti le costure, / credo parratti desto un gran vespaio. canaldo,
chi si fa promotore o sostenitore di un credo religioso, di un'ideologia o di
tommaseo, 3-i-237: non sarebbe, credo, un detrarre alla dignità dell'italia
a gesù cristo. monti, i-g: credo che lei avrà ricevuto dalla santona la
: si chiamano vetturini dal trasportare, credo io, le robe impegnate dalle loro stanze
e lesso e grosso e tondo / io credo che nascesse a 'l men co 'l
navigatore. angiolini, 20: non credo che da me pretendiate un trattato,
101: come volete ch'io credo ch'egli [il papa] è il
vicinanze di roma o nell'intemo; ma credo che la maggiorparte della sua possidenza (oltre
, 264-118: or ch'i'mi credo al tempo del partire / esser vicino,
ne tegno di meglior la villa / e credo ch'eci meglior5 aventura, / che
a voglia mia. tasso, 7-3-10: credo che tardier tu fussi spinto / d'
. gherardi, iii-98: io credo che elli verrà a ite missa; è
. attribuito a cino, iii-3-43: credo che per sofrir l'om sia vincente
e mi lusinga: ma io non credo di poter vincere la mia natura e
/ che quando nel mio dio confido e credo, / a trionfar, non a
di fare. redi, 16-iv-370: credo che voi abbaiate pensato bene, a
posso dichiarare si è ch'io non credo che la spedizione dei bandiera costituisca una rottura
genti francesi. galileo, 1-1-78: io credo che i detti signori, cercato di
d'affetto? boine, i-30: credo con violenza all'inferno e sono de
). redi, 16-ix-68: non credo che il bere vino viperato vaglia -repentino
made. menaini, 1-343: io credo che scienza in ogni caso / sempre
: la vita mi pesa, ma credo sia debito di ciascun uomo di non gettarla
di questo mio parere, giacché ormai credo che tutto sia falso in questo mondo,
v'è gran tempo ch'io lo credo. tarchetti, 6-ii-362: ma io non
te lo auguro, se conservi, come credo, per flauto e pianoforte, virtuosistico
dallo viso, / e per avviso credo ben visare. idem, 51: 'n
religione. rosmini, xxvlf-103: credo che la dottrina esposta sia ne'de del
dee., 1-1 (1-iv-40): credo mi sarebbe venuto fatto, se idio
non capiscano. foscolo, iii-1-286: però credo non potersi tradurre se non da un
la grecia. bacchelli, 9-321: io credo che tutti i visitatori, alzando l'
pronto, vivace, di sensi svegliato. credo che abbia avut'origine dalla voce visto
non ha vita. fogazzaro, 1-98: credo che l'interesse sarà prodotto dalla straordinaria
novelle. sinisgalli, 6-260: io credo che il lavoro d'incisione sul legno
con l'intelletto puro, / non credo che così vittoriasse. ottimo, iii-110:
non crescendo io manzoniano (il che credo, o prego, mi sia lecito dire
, iii-12-54: ac / credo sarebbe cosa assai onesta / prima lavasse il
e vinto. nievo, 297: io credo in ultima analisi ch'ella riversasse sopra
il paradiso terrestre... non credo che bastasse altro ingegno chet suo, e
se sarà capitata costà, come io credo, vorrei che mi diceste ingenuamente quel
del poema. bernari, 3-180: non credo... che sia possibile considerare
che fu tra loro vivissima e ordinatissima, credo certo che non arebbono fatto progresso grande
stesso). aretino, v-1-19: credo che messer iacopo sansovino rarissimo vi omarà
, così splendido, che io non credo che più eccellente esempio trovar si possa
appetito ribelli alla legge, confondendo, credo io, l'idea di 'viziosità'e di
vizioso e increscevole. battista, ii-61: credo che la grandezza della omerica iliade fosse
di rilievi. ottimo, i-113: credo che questo parlare usa l'autore per confonderli
rumori. bruno, 1-55: or credo, disse il nolano, non esser favola
investito. tommaseo, 13-iv-38: io credo invero che ciascun popolo abbia la vocazione
men correnti, / al modo, credo, di lor viste interne. gemelli careri
: anco su quest'austria tanto vociferata, credo ci sia da fare una gran tara
generale, gridassero i maestri di rettorica: credo che aspettassero tempi migliori.
xxxv-ii-478: fra l'altre pene maggio credo sia / sopporre libertà in altrui voglia.
udirmi. nievo, 323: non credo... che arrivassi a fratta né
usato. boccaccio, 1-i-49: io credo certo ch'ogni donna in voglia /
-vogliuzza. firenzuola, 638: io credo, a cento per dieci, che la
per l'ombra della terra: non credo altro intendere si debbia se non il suo
se si cangia in odio, non credo che sia il più pestifero veneno al mondo
, -bella, in segnoragio, / non credo mi faceste soferiri / tanti martiri.
e come nella favella spagnuola, così credo che nella provenzale significhi il volgar idioma
loro. buonarroti il giovane, 9-724: credo, / che 'l non averlo io
: prima di ogni altra cosa, io credo sia necessario di conquistarsi un nucleo di
: volgo gli occhi: e credo in cielo / rivedere / paranzelle sotto un
padrone pessimamente è stato ferito, é credo morto lo / abbia un ribaldo, il
dio. borgese, 1-218: io credo che bisogna avere un grande rispetto per le
essere superate,... io credo che debbano essere valutate. papini,
ghidetti è un volponcèllo, / sebben credo di cuor bello. 7 un cerusico
no avesse tuo parole conte, / ben credo che mi metteresti in volta, /
la gialla. alberti, iii-170: credo per vostro ingegno intendete come secondo il
sono sempre un poco sospette. non credo tanto facilmente ai volta-faccia inspiegabili. moravia
a dio. -convertirsi a un credo politico o religioso. m. barbaro
iii-197: negli sveglietti nostri (e così credo che fossero allora) quel che batte
essemplo, ritraendo sì bel viso; / credo che tu andassi in paradiso / e
b. croce, ii-2-156: il credo socialistico forse era vero, era vero
subbuglio. mazzini, i-611: credo gli elementi tanto abbondanti, il terreno
molto, bene. pochi uomini, credo, sapranno leggerla: è cosa più che
) alleati a finanziatori stranieri, specie credo americani. = voce ingl.,
stradamus... messo alle strette, credo che salverei solo lo yeti.
questo sare'poco scorno, / e credo ch'altro unguento qui bisogni ». nomi
pocopesante leva zancata di alzare il peso, credo di 40 libbre, con una limitata
aretino, 20-57: arrivare in un credo alla capanna, nella quale trovaro la
« che misura porta? » « credo, 42. ». = adattamento
che sia piazere né zià mai el credo avere: tanta dolia al cor me dà'
, tante frappe,... ben credo che diogene seria schiopato di dolore e
portato / per lor fie 'l priego mio credo vova- no: / sì che 'l
qualche zolla di suo, e non credo che pe'ferri che tu gli fai,
sacchetti, 215-83: iacopo mio io credo che gli uomeni nascono con le venture
affari zoppicavano. mamiani, ii-261: io credo che costì le cose comincino a zoppicare
dove sono maltrattato come scrittore, credo utile pubblicarle, per segno delle zucconerie
giustinian, 83: al mio zudisio e'credo, / che tu se'ina- morata
. gioberti, 1-ii-134: io non credo che i vostri capi e confratelli siano zughi
. in asia minore, il cui credo ha influenze iraniche e cristiane, nonché permanenza
guicciardini, viii-28: io non credo che dalla conclusione che fa del
m. carli, clv-53: credo che, nella mia condizione di ferito che
. calvino, 13-134: ma io credo che beckett possa essere letto in un
. dal gr. àvri 'contro'e da credo. anticriminalità, agg. che combatte
a. casella, 2-127: credo di aver sufficientemente dimostrato quanto fosse campata
commedia di robert emmet sherwood... credo che in italia, appunto perché di
mi occorse (e come a me credo anche ad altri silenziosi spettatori) era che
, 3-533]: e nella mia 'didattica'credo pure di avere chiarito all'evidenza come
un'autocitazione questi cenni metodologici, che credo non saranno inutili a chi voglia tornare
si cominci a svegliare in lui, credo di poterlo dedurre... dalla timidità
sera », 19-v-1978]: nessuno, credo, ha avuto difficoltà a capire 'bierrista'
nascosta propensione per le donne. adesso, credo 'bu- starellari': per la mai finita
treno), allora, dico, io credo che batterò le mani come un florianista
presso rimini. cavour, vii-357: credo che sia occorso più volte alla nostra amministrazione
, marzo r97i], 54: perciò credo che l'architettura formale sarà irrecusabile anche
periferici. cavour, ii-57: io credo che si debba discentralizzare il nostro sistema
(quella eliotiana del 'correlativo obbiettivo'non credo esistesse ancora, nel '28, quando
anche in orario extracur- riculare, io credo che ci sarebbe una chiara possibilità per il
una situazione. arbasino, 10-477: credo che l'accumulo forsennato di tanti elementi
, 11-138: allora, dico, io credo batterò le mani come un florianista alla
successivo. bianciardi, 3-109: io credo che sia bene insistere spesso su questo
e non gli scienziati venissero premiati, credo che un voto vedrebbe una molecola trionfalmente
panorama [12-iv-1992], 109: « credo che anche mio padre » [parla il
alta moda. piovene, 10-364: credo di aver rivelato quasi tutti i segreti della
m. mila, 1-12: personalmente non credo che i milioni di hippies ballonzolanti all'
», aprile 1961]: non credo davvero nelle human relations. = locuz
sul piano descrittivo la parola (coniata, credo, da hubert vedrine, ministro degli
movimento. bacchetti, 2-xxiii-891: credo che... noi fossimo a un
sciopero le piccole e medie presse e, credo, dopo un certo tempo, anche
senza soggezione e senza esser conosciuto, credo lusingherà e fomenterà il misantropismo del marchese
. magalotti [tommaseo]: non credo che sarà tempo buttato il dire di
una esperienza del multiculturalismo è sempre, credo, una proposta interessante. eco [«
panorama », 24-v-r992], 72: credo che nessuno abbia capito il neomatriarcato sessuale
l'espresso [24-vii-1977]: è che credo che i libri dei 'nouveaux philosophes'continuino
. calvino, 20-395: io credo che... nel rifiuto a esemplificare
non essere forte, ma forse la credo meno veemente che l'innamoramento. ma chi
« l'europeo », 6-i-1966]: credo che in nessun'altra parte d'italia
ii-3-271: le due lettere pulciane io le credo inedite: se tu le cerchi per
cerchi per li studii sul poliziano, non credo che ti daranno lume. pulcinellismo,
executive [febbraio 1971]: credo di aver girato tutti, o quasi,
. cesarano, 1-132: per un po'credo di capire che ci sarà un sit-in.
corriere della sera [10-i-1978]: io credo che i ragazzi italiani che hanno comprato
sollevato unicamente fiere proteste, incontrando - credo - una sola approvazione. sofiologìa,
, iii-59: io ho detto che credo essere, se non probabile, almeno possibile
ti accreditiamo presso il comando francese, credo che tu saprai cavartela, ma bada che
2005], 121: la risposta credo che stia nel contrasto che vi è tra
mi riguarda. parise, 5-100: credo che anche le religioni accomunino in questo modo
e di tanti altri, io ci credo benissimo. = deriv. da amativo
del manifesto [settembre 2002]: credo che il movimento abbia un compito molto serio
la spesa è di dieci euro, credo approcciabile. = agg. verb.
formula dell''arte per l'arte', credo che gl'italiani moderni abbiano non troppo chiaramente
stampa », 3-x-1971]: non credo che avremo un altro autunno caldo del tipo
. e. gadda, 10-144: non credo nel vigile... che ha
nazioneindiana. com [2005]: io credo che l'ambiguità sta nel volere sia
il sospetto ce l'ho, anche se credo nella buona fede degli allevatori..
'brescianescamente'corretta nella edizione successiva e, credo, ritirata dal commercio in un secondo
. credochel'articolosarà una carognata, e credo questo signore tutt'altro che rassicurante.
i miei non dicono niente, anzi poi credo che escano. s. dazieri, 1-162
lamattina, mavimetto dentrounpo'dinocillo... credo, però, che sarebbe assai più
, avea esposto un suo cerotto rappresentante, credo, la battaglia della cernaia, cerotto
sostant. cesarotti, ii-246: non credo che vi curerete ora di essere informato
bacillo dell'amore...; credo che cada in un grave errore lo scienziato
la stampa », 28-vii-2002]: credo che almeno una parte del moderno fondamentalismo
origine. gobetti, 1-i-170: credo che lo stato sia la organizzazione dei rapporti
di viaggio. casti, vii-369: credo si sia preso il gusto di mettere in
g. salvemini, 2-i-512]: io credo, caro g. salvemini, che
che ho dentro di me: ma credo che si possa tanto quanto spiegare col
tutti, fedeli al loro credo. 'creta'.
io l'abbiamo svergognato ieri, e credo che si penta del suo crocismo. lacerba
passeroni, i-1-77: e con questo mi credo aver risposto / a certi schizzinosi,
ditegli che la mia vettura da invalidi non credo che potrà convenirgli, onde non
è la seconda natura... né credo che abbia a finire, se non nel
di andare a scuola? – bene, credo. non avevo ancora scoperto di essere
. castiglione, 3-i-1-38: io credo che li denari per nui siano andati in
partenza fino al 19 novembre; il che credo non vorrà negare, vista la eccezionalità
trasmissione come l''apostrophe'francese, credo che la promozione non debba durare poche
. e. gadda, 21-97: non credo a una storicizzazione della lingua, intesa
sconvolto, e si era anche fatto, credo, perché di tanto in tanto lui
: certe poesie (frugoniane si nominavano, credo) d'armonia piene, di colori
che qua, con poche parole, credo d'averli messi in filo; ma credi
quello che io penso e a cui credo. = denom. da grassetto.
checorreinrete, ma a condividere il loro credo, che è quello dell'hacking vissuto come
turati [in cavallotti, 2-357]: credo... che... non
in relazione a un'ideologia politica, un credo religioso, ecc. la repubblica
, hodistintoedenucleatoleodierneincombenze 'intraecclesiali'del laicato, credo sia utile alludere pure a ciò che si
informazione è di fare più società: credo che questa sia una strada da percorrere.
soprattutto della classe medioborghese (la quale credo che le propagande dei partiti estremi, tanto
corriere della sera [23-vi-1992]: credo che il divenire dell'uomo, il
pagani e so... o meglio credo che attraverso la loro parola si siano trasmesse
dallo scrittore aleksandr prokhanov, il cui credo rimanda dritto dritto a quel bislacco raggruppamento
il lessico, le nomenclature, non credo che ci sia da temere che i neopuristi
sguaiate che si vestivano da pernacchie, credo che intendesse, donne volgari, scoregge della
e sì non curanti, che io mi credo di aver veduto gli huttentotti.
. urban [11-iii-2003], 21: credo che la moda sia in crisi,
sollevò, ed ho vissuto con lui e credo di viver ancora con la parte migliore
stare in collera con me se ti credo ancora pedagogizzabile. = agg. verb
sociali. nievo, 11-168: io credo che un cavaliere di santo stefano di toscana
, xi: da spettatore, non credo che ci troviamo di fronte ad un caso
quel che può valere, personalmente non credo che la pulsa de nura abbia eccessivamente
il pakistan, il contenuto dei vari credo religiosi si è radicalizzato: la varietà
allettare. dominici, 4-140: credo perciò la potete sciloppare e non medicare.
situazione controversa. gioia, 5-i-120: credo di aver ben isviluppata questa materia, e
(un onanismo di prigionia), ma credo che tu sii troppo benevolo circa la
v. pica, 3-442: io credo che queste di lusso siano le edizioni adatte
it [seduta del 28-x1997]: credo che il pluralismo debba essere garantito in riferimento
, ipocrisia. michelstaedter, 2-16: credo che sarete seccati da queste stronzaggini così
. labriola, 1-iii-913: non credo che esista nessun scritto su la questione
risponde a mario monti. « non credo sia l'architetto del terzismo. e rutelli
queste parole sono entrate nell'uso, e credo che sia impossibile sradicarle. testualizzare
d'italia. io però non ne credo niente. r trasportabilità, sf
: scese a san babila, e credo fosse proprio lì che mircea trovò il destro
storico l'affermazione suona ovviamente grottesca ma credo che previtali se la sia concessa provocatoriamente,