qual si noma armoniaco tra noi: / credo che sai a che s'aopra e
offensive. grazzini, 442: io credo anch'io che quei canti all'antica
egli ode dire, / ed io mi credo sia / di bon saver lo nodo
etruria, di quella, sì com'io credo, principal membro e singular bellezza.
anco di molte altre persone, ché credo avere uno fascio di scritte, di memorie
me le vostre. aretino, v-1-818: credo che vi sia in memoria come,
. machiavelli, 306: io non credo che bisogni che io vi ricordi quanti
dei vostri sonetti: ne so, credo, una quindicina, a memoria,
capellano volgar., i-189: né credo che di ciò s'offenda iddio così gravemente
scarlatti, lxxxviii-n-513: ah, quanto credo si faria per mene / che antropos rompessi
dante, conv., iii-v-10: credo che da roma a questo luogo,
. boccaccio, i-166: io non credo che per la morte di colui la
/ che più dolze che mele / non credo divenuto ver me sia, / vincendol
questo non ti contenta, ché non credo tu sii per migliorare. cerca
'l tuo parere, / ch'io credo il paragon fie migliorato. 10
delle migliori. cesari, ii-31: non credo da passar qui la lezione d'un
mai non veder la luce / era, credo, il miglior. -più comodo
tegno di meglior la villa / e credo ch'èci meglior'aventura, / che
a. verri, 2-i-1-321: né credo che un'anima di così basso livello
livello sia capace di sentimento d'amore. credo piuttosto che, pieno nel profondo del
10-17: lavoravano non so che spolette, credo una volta mi dicesse i bossoli per
spavalderie, alle ire di questa poco credo. d'annunzio, iv-2-220: alimentate dal
occhio. ariosto, 28-75: io credo ben che de l'ascose / feminil
. gozzi, 320: io per me credo che se non fossero donne al mondo
presagio. dominici, 4-145: quando credo essere posto fine a tanti flagelli,
, che vi ha qualche interesse, credo nel campo minerario. -arte mineraria:
importanza. carducci, ii-2-251: né credo tutto mingherlino e ciarliero, specialmente nella
fatto a capello... io credo che sia parola corrotta da 4 miniato
ellittico o parellittico, che offre, credo, un minimum di resistenza, che
ti quadra meglio un ministero privato, credo che la sua amministrazione sia abbastanza vasta
sfiducia. de sanctis, ii-15-213: credo che, quando anche questa maggioranza non
: 1° ho cercato qualche volta e credo d'aver trovato perché, in un
pienamente la vita del machiavelli; né credo che si possa mai scriverla senza la
sparsamente ed a minuto, io non credo che basti a fare scienza vera né
domenicano si farà, non potrà, credo, portare di molto danno al tuo
el tuo parlar tedesco; / ma credo, quando vai a l'uccellerte, /
vuoi ora sentirne una mia? la credo, del resto, più attendibile delle tue
. -aveva lettere di mio? - credo di sì. -inviato da me.
g. rucellai il vecchio, 75: credo fusse questo 'deficio di grandezza quanto mezo
femmina di sì mirabile condizione che appena credo di poterla descrivere. manzoni, pr.
tutta la parte e dello immobile non credo sia troppo più. b. davanzati,
nitida. massaia, xii-19: io credo che... le acque del
conosceva mirabilmente. mazzini, 52-149: credo che il mondo pagano, politeista,
fatta splendida. cino, iii-31-6: credo ch'a prova ogni vertù v'ammanti,
sempre miracoli. mazzini, iv-2-313: credo che la bandiera della 'giovine italia',
modo prodigioso. cavalca, 20-331: credo che eglino [i discepoli di gesù]
): per ottanta perle io non credo che mai e'se ne mettessi tante insieme
nel vostro core. guittone, i-5-17: credo che piaciesse a llui [dio]
ripensato e vorrei vedere uno asino, né credo che sia la più miranda cosa né
purg., 8-47: solo tre passi credo ch't scendesse, / e fui
. dante, xxix-20: certo i'credo che così li guardi / per vederli per
: sarebbe una bella coppia. ma credo che tancredi debba mirar più in alto,
: degli ulivi, come delle viti, credo essere molte le schiatte, ma in
estetica ». montale, 3-103: credo avesse in mente una miscellanea di poeti
a scemare l'autorità, la quale io credo potrebbe sempre in qualche parte ritemprare il
, sì comico che, certo, credo che non vi sarà poco occasione da dovenir
certo in questa vostra malvagia contrada non credo che n'abbia nessuno, perché 10
e contraddizioni. fogazzaro, 4-71: credo che avesse nell'oscuro miscuglio del suo
. carducci, ii-1-220: la lettera credo con ragionata certezza proveniente da loro:
certezza proveniente da loro: anco la credo cosa imprudentemente scioccamente miserabilmente fatta.
', in luogo di 'tre credo 'o 'tre miserere ', né
leggevamo ragazzi nel '48 i tanti 'credo 'e 'catechismi 'del cittadino
la rabbia di quel vecchio che io credo lo direderà, s'ei sa che ei
idem, purg., 8-75: non credo che la sua madre più m'ami
tonante jove / non senza gran misterio credo ai tuoi litti / spingesse il re troian
benivieni, 71: volendo (come io credo) per questo numero binario misticamente denotare
, iii-10-127: 10 per me non credo al detto di seneca da lui arrecato,
d'azeglio, 2-314: oggi, credo saremo attaccati per il monte, ma
a far sì bella creatura, / credo che lieto il doloroso regno / e'metterebbe
prova. è penoso farsi, ma credo sia necessario in questo caso convocare un
una persona. ceffi, 1-23: credo fermamente che dimostrerete in questo arduo fatto
popolare è un mito e su ciò credo che potremo essere tutti d'accordo;
re? bacchelli, 2-xxv-69: io credo,... che avrebbe fatto un
addirittura di fumo? mmmmmh, non credo. mnemastenìa (mnemoastenìa), sf
dir mo una canzonetta, la quale credo che ti piacerà. anonimo fiorentino,
gran brutta cosa la morte! non credo d'averla mai provata, ma assolutamente temo
con occasione di dir de'buccheri non credo che sarà tempo buttato il dire di tutta
. galileo, 1-1-174: io non credo già che quei signori intendano di altre stelle
era sconnesso. carducci, iii-10-127: credo per altro che la sensibilità nervosa esaltata e
in tanta guerra e mobilità di opinioni io credo che sia veramente difficile a sapere che
ha legittimità di origine. onde non credo che ci guadagni gran fatto la purità
tu altri moccoli che questi, / credo tu voglia andare a letto al buio
segnatamente francesi. saba, 4-64: io credo in queste cose, io che ho
dei prestantissimi movimenti delle celesti sfere, credo che senza dubbio gli averebbe moderati secondo
a scrivere, moderando diplomaticamente, perché credo il cicarelli uomo a mostrar la lettera
nievo, 644: senza volerlo, credo che mi moderassi anch'io secondo le opinioni
e necessaria ad usare in politica, io credo niuno ne possa dubitare. è nome
mi paiono assai moderni, e però credo che intendano del sito. muratori,
cuore. foscolo, v-272: 10 credo alla modestia, perché tra la superbia e
il giusti aveva subordinata li 'modifica'(credo dell'ed. ma è studiosamente frase
mi arrogo di prognosticarlo; ma non credo errare se affermo che ogni modificazione riuscirà
, la logia e vergilio sono fatti. credo non vi despiaceranno. barbaro, 169
dicesi: 'sarta modista', e ciò non credo che si faccia sicuramente per provare agli
di modi ', volendosi significare, io credo 'mancanza di buoni modi, di
verun'arte. ruzzini, lxxx-4-386: credo però di rasegnar all'occhio l'imagine
e men correnti, / al modo, credo, di lor viste interne.
non son ladro », e ve lo credo. ma quando i vostri giovani vanno
non arei / mai creduto e non credo che sia al mondo / la più da
contro la sua fama, né già, credo io, maggior virtù avrebbono esercitato due
ve n'è da abbruciare a moggia, credo che sarebbe tenuto stolto affatto. fagiuoli
molende. p. nelli, 89: credo che forse a quel fintino intenda /
cosa sì mi fu molesta che ni uno credo mai simile doglia sentisse a quella ch'
idem, 659: 10 non credo che si trovasse mai uomo sì sciatto né
mollor cresca per tutto, / io credo certo, e non senza ragione,
rin- grazere'cristo, / ma io credo che fie pur com'i volo, /
popolazione. leopardi, i-102: io credo che la moltitudine assoluta di ciascuna specie
, 264-118: or ch'i'mi credo al tempo del partire / esser vicino o
non mai provate mi spronano, io credo che così contemplando, quasi gli ultimi
momento; il principe gli è, credo, propizio. 18. dimensione
agli altri... per questo credo che dio vi mandi [o carlo vi
carlo vi tante vittorie, per questo credo che dio vi apra la via alla monarchia
oggetto la monarchia come istituto (un credo politico, un movimento d'opinione,
non che pur è vero e così credo, / rettor del mondo, che infinita
: eo pur vivo a disinore, / credo, a mal grado del mondo e
137: né v'era (il credo appena) / di tanto già seguace
del mondo. varchi, 24-10: io credo che me n'arebbe servito, perché
: -quanti anni ha? ventisei, credo. e io quindici a pasqua. ci
napoli [rezasco], 273: non credo anche che troppi si arrisicassero a partir
due e trecento, 136: io credo esare anco in buono stato da parte
toro ». nel qual paragone io credo che non parrà di buona lega quello
monitore di bologna ', ne loda, credo, anche la lingua. o via
evoluzione fatale della sua anima? io credo di dover attribuire la colpa massima a
quali io ho tanto in odio, che credo che il più arguto in dare i
delle singole città non abbiamo, oltre, credo, la monografia su firenze ristampata con
ipocrisia. cavour, viii-274: io credo che si possa dire privilegiato quel corpo
tanto intrinseco del cardinal de'carpi, credo per conto della loro ambizione. parabosco,
i bellini, 152: non credo che rubini permetterà di montare il pirata
egoista, e perciò falsa: io non credo che tu soffra: ti monti.
per opra non mi celo, / credo montar al celo, / se per promesso
macigno. boccaccio, vii-7: non credo il suon tanto soave fosse / che
con rubini, / ed altre pietre assai credo vedessi. trattato del ben vivere,
. guadagnoli, 1-i-187: non credo ch'oltre monte od oltremare / vi
settembre del '70. bacchelli, 9-13: credo che parecchi paesi di riviera pretendano di
massa dei profumi potrebbe fare parte del credo nazionale, non abbiano spodestato questa città
: la necessità della moralizzazione cristiana. credo fermamente
che ancora e sempre... io credo necessaria e santa. = deriv
dissecca continuamente l'animale... credo che questa infermità sia al cavallo quella
accada tra madre e figlio, io credo. è venuto così a cadere quello
'n tórre è sì saccente, / non credo che del suo potesse avere.
mordo / e fine ancor non credo ch'abbia mai. -stimolare,
nella moria la vecchia correggitrice che morì credo più di paura che di vero male
marta e maddalena, 5: io credo che se il timore di dio non
d'altra parte ti amo tanto che ti credo. calandra, 3-83: mi sentivo
in morte. carducci, ii-4-7: credo che il fanfani voglia morire: è la
suo viaggio in europa per divulgare il credo della « chiesa di gesù cristo dei santi
v. borghini, 6-iii-253: ben credo io che ciascheduno sappia queste figure che
.. è così bene esposto che credo non ci starebbe male nep- pur qualche
metonimia. guazzo, 1-36: io credo veramente che, quando i letterati pongono
fuoco. campanella, 5-273: credo che il pelo del cane arrabiato e la
mortaio, / dica se quel di min credo fruttare. bandello, 2-22 (1-868
, tìeltramelli, ii-453: mai io credo sbocciasse opera più bella sul grigiore di una
mila uomini d'arme. ma io credo sieno diminuiti come negli altri paesi tutti
un cadavere. piovene, 1-202: credo che il teschio scoperto, nel suo
. fiacchi, 52: io non credo già che porte / aspra morte /
opre vergognose ed ai servili effetti, credo che giudicarebbe che meglio fosse non vi essendo
una morte tra noi, perché io credo che un lume è un segno di vita
di malavoglia. guazzo, 1-169: credo bene che a così fatti sposi vadano
traendo guai. idem, xxxv-7: credo che '1 facci per esser sicura /
sfortuna addosso che mi perseguita sempre, credo io, fino alla morte. questo sentimento
mortifera tormentatrice. idem, iv-57: credo che quelle ambagi sotterra, da me ricercate
privarlo di la presente vita, non credo che '1 cercarebbe di impartire del detto
. cavalca, n-51: io non credo che la vera mortificazione si possegga da
; amendue l'altre sono ramose. credo che la congiugale sia quella che oggi si
al cristianesimo. mazzini, i-597: credo che 1 " uomo collettivo ', l'
mazza, ii-143: di sua man, credo, poesia t'imbocca / il moscadel
elia, cara signora, non potrebbe credo, con tutta la sua fantasia di donna
stranezza sia il mio cuore. già io credo di averlo né meno questo viscere:
meno questo viscere:... io credo di averci delle larve di mosconi,
istituzionale). machiavelli, 1-i-268: credo, computato ogni cosa, che in
fra tutti i moti dell'animo io credo che la sospensione sia quella che, se
idem, par., 24-132: io credo in uno dio / solo ed etterno
). della casa, iv-180: credo che sarà necessario che m. attilio
l'orto e volesseci rimanere, io mi credo che noi n'avremmo buon servigio,
silenzio. buonafede, 2-iv-368: io credo che se una compagnia di ebrei si
g. gozzi, i-1-83: io credo che voi parliate da motteggio. -senza
, xiii-7: già di ragion però non credo s'ovri, / per che l'
andrea da barberino, ii-133: io non credo che liba- noro di sua movizione si
, preso il nome, come io credo, dallo spingimento dei venti, son
un altro innanzi d'esser pittagora, io credo pur ch'ei fosse la matricolata mozzina
in toscana si chiamino mucche, e credo che siano una sorta di vacche più mansuete
. ottonelli, 113: io credo che mucciare importi schifare e fuggire.
più da 'dicitore ', non credo rinvenibile. = deriv. da
). redi, 16-ix-196: credo che possa essere venuto da qualche porzione
bocca. a nissuna dimanda risposi mai. credo ch'i'avessi lasciato la mia voce
, iii-28-9: quanto all'amore, io credo che la poesia recente sia tornata ad
burzachini. tassoni, iv-2-112: io credo che le pianelle, come le nostre,
e fatica d'uomo si fa, credo che sia da osservare l'usanza del paese
per difetto di mezzi... io credo che fra pochi anni non rimarrà più
calzari. tassoni, iv-2-112: io credo che le pianelle, come le nostre
e avrebbe scalciato nel muso, io credo, anche al serenissimo doge, se
idee fisse. carducci, ii-8-155: io credo, che, mentre tieni me per
settentrione 'fine ', quindi, credo io, nacque che questo fondo si dicesse
[della trinità] brilla inserita nel suo credo [di atanasio], come nella
simile origine. fagiuoli, 1-6-425: io credo che l'usanza non voglia essere più
condizione. dante, xxxv -7: credo che '1 facci per esser sicura /
dante, conv., ii-xiv-5: credo che si mossero da la favola di
i sabaudi: io sono murattino perché credo fare il bene del mio paese? nessuno
coltello... la nostra prosetta credo che c'entri per qualche cosa. lucini
una visiera di fil di ferro, credo, per modificare l'aria eh'essi sono
linguaggio del dramma. e la risposta credo di averla trovata in questo, che
, ii-15-2io: è questo, io credo, il sistema del regime costituzionale:
quelli da fiato, ch'eglino avevano, credo che quasi tutti gli abbiamo, e
montale, 12-603: credo che la mia poesia sia stata la più
). carducci, ii-14-173: credo anch'io che ['réverie *]
di farlo. giusti, v-163: credo che sarei muso da sopportare l'esilio.
più livido e musonato; io credo che fosse arrabbiato anche contro la
a. cocchi, 4-1-2: io credo che... questa dama potesse sicuramente
il sole? carducci, ii-2-271: credo che l'abbattimento tuo d'ora
e. cecchi, 5-538: io credo che sia il destino delle epoche in
à perduto el parlare: / muto me credo oramai che 'l sia. boiardo,
muto sarebbe. foscolo, xiv-359: credo che pensando alla prosaccia io sia divenuto
martino. c. arrighi, 3-86: credo che non ci sarà nessuno che vorrà
so, e in altri simili modi, credo io che sia detto in luogo di
le vo'andare a cuocere uno vuovo e credo starà cheto ». vespa simplice:
una somma in napoleoni d'oro, credo 200, con indicazione formale ch'era
dite] per napoletaneria (che noi credo), napoletanamente vi rispondo che ve
dite] per napoletaneria (che noi credo), napoletanamente vi rispondo che ve
li rincresce. baretti, 1-299: credo che i napoletani abbiano prese dagli spagnoli
. dante, conv., ii-xiv-5: credo che si mossero da la favola di
esco quasi mai. ma lunedì, credo, andrò da campbell; e vi
toris '... perciò non credo che vi debba esser discaro l'udire il
mondo; andate dunque; ma non credo che giocare a nasconderello sia un passatempo
, dimenticato. ariosto, 11-81: credo che 'l resto di quel verno cose /
i natali. bacchetti, 9-13: credo che parecchi paesi di riviera pretendano di
. l. bellini, v-235: credo che v. s. eccellentissima o
o nelle gengive, detta, credo, dal gr. àcpda. mctastasio,
sé. ariosto, 27-119: credo che t'abbia la natura e dio /
che, fin ch'io viva, noi credo disciogliere. pescatore, 32: o
.. / e, com'io credo, forsse / n'averà dolglia e paura
). della torre, 16: credo... che il vesuvio non sia
io fui della gran gesta naturale: / credo ch'io sia nipote o consobrino /
ogni genere che vi predominano, io credo tuttavia quel popolo una eccellente materia prima
bocconi. martello, 172: non credo che... si potesse veder senza
a tutto corso. chiabrera, 5-120: credo bene che le mie signore saranno navigate
amico. -bella in verità: e credo che a vederla da terra, sarebbe più
tanta non vide '1 sol, credo, già mai. boccaccio, dee.
collenuccio, 5: del che non credo poter esserne biasimato, sì come neanche
, per mancanza, / com'io credo, d'ingegnosi / vati, a'tempi
fantasie. de amicis, x-165: non credo che conosca altro che per nebbia le
pane. monti, 11-1113: questi, credo, in sua tenda, anch'ei
mai me ne confessai, né mai credo iddio me lo possa perdonare. amabile di
; questi hanno però la negativa e credo che non impare ranno mai
scrittori; ma nello stile familiare, credo possa adoprarsi essendo frequentissimo nel parlar toscano
'altri utensili necessari '(ma non credo occorra altrò) per stampare, su
infaccendati. casavecchia, 1-vi-195: io credo... che adpreso di voi abbi
ghidetti è un volponcello, / sebben credo di cuor bello. / un cerusico
120 anni. cesari, ii-149: io credo... aver voluto dante a
, secondo boezio, del quale, credo più per difetto del tempo, che
1049: se poi (che non credo) per mancanza ai relazioni con banchieri
dì felici. d'annunzio, v-1-924: credo che giovi all'igiene popolare persistere nel
, -tamburin disse - / io credo che strolomaco tu sia / o quel che
essi armato. tommaseo, 12-65: credo che le opere compartite conferiscano all'agevolezza
dee., 3-3 (1-iv-260): credo che ella porti grandissime pene di vedermi
nemico. g. morelli, 492: credo certo, lo invidioso nimico, affritto
mie dottrine politiche; e questo non credo che sia esatto. = voce dotta
e letto il fascicolo delle rime; e credo tu possa pubblicarle. c'è un
. sarà il contagio delle neonate: credo che tale sia l'animo delle farfalle quando
. carducci, iii-15-152: alludevano, credo, ai due espedienti di riforma dell'
delle sue disgrazie, e credei e credo ch'ella sia stata vittima delle altrui
idea, magari un po'romanzesca ma che credo giusta, della cosa.
caldo o di freddo riduce io credo il principio animale a ritirare e chiudere
non intendo niente che abbia nervo, e credo che ambuliamo tutti 'in tenebris '
perizia. castelvetro, 256: io credo... che tutti gli uomini non
uesto lungo capitolo... io credo che basterebbe questa a imostrare l'
io me ne avvedessi, per certo credo che io ammazzerei l'una e l'
con certi artefici di legno, e credo che ciascun mese se ne purghino e
v. borghini, 8-612: io credo anche che darebbono di molti aiuti,
mio tu berai netto; / che credo ch'ancor netta si ritrova / la
se non che pur è vero e così credo, / rettor del mondo
che acqua di neve incannellata, / io credo che non fusse altra bevanda / che
vigore morale. carducci, iii-25-231: credo che l'italia, avendo da mettersi
m. albizo giunse in roma e credo negherà tutto a filippo, ché è un
tale sposa, ch'assai mal contenta / credo la faccia nel maritai nido. sercambi
berni, 70: io per me credo ch'i'fare'il bordello, / e
neente? panziera, 1-30: io credo certamente che desiderate la vostra vita, se
. superbiosa eù'è, ma venale non credo; gli ha a essere tutto amore
il suo marito. pulci, 2-3: credo che io sia nipote o consobrino /
ella è metaforica e vuol significare (credo io) le tre disposizioni al penitente
. quanto al maritarla in paese lontano, credo che non faranno difficoltà nessuna;
nobili, più o men perfette, ma credo che tutte siano antiche e nobili a
[il nodo piano] e, credo, a voler sottilizzare, che in marina
ode dire, / ed io mi credo sia / di bon saver lo nodo.
la forma universal di questo nodo / credo ch'i'vidi, perché più di largo
, 3-1 (1-iv-244): io mi credo che le suore sien tutte a dormire
noia. passeroni, iii-109: io credo che mai più sarò contento, /
. boccaccio, i-166: io non credo che per la morte di colui la
, ingombrare. mazzei, i-20: credo sia bene levar simili rancori e tagliare
tutto il mondo è paese: ma credo che nessun 'altra città di seicentomila anime
sano. chiaro davanzati, 16-5: credo per sempre mai viver noioso / ad
., 6-8 (1-iv-561): non credo che sia al mondo femina a cui
tedioso. sarpi, i-1-180: io credo che le mie lettere riescano noiose a
suoi denari in copia: la qual cosa credo che fu assai più noiosa che utile
credi nel mondo trovi pare, / credo ti porti più che senno eranza.
. giannotti, 2-2-59: io credo che nominatamente non fusse stato tolto il
viii-100: non da bisogna vostro mandato credo. chiaro davanzati, xi-32: non
: però son disperato, / non credo mai sentir gioia d'amore. dante
concordia. i. nelli, ii-281: credo che ciò proceda in ambidue, non
nasce e muore. mazzini, 12-234: credo saprete presto o tardi da qualche giornale
bastonarlo. g. averani, iii-69: credo che, se non in tutte,
. fagiuoli, v-110: così credo dirian que'nonni, tocchi / da
, che il mi contraria / non credo il suo savere; / forse eh'è
de'sommi, 5: sì come io credo che questi quattro dialoghi...
sostant. pascoli, 1-218: io credo che l'uomo normale non esista:
concorro con apollo in reputarlo tale, ma credo di poterlo con ragioni necessarie dimostrare.
cose oportune facendoci seguitare..., credo che sia ben fatto a dover fare
richiamare i precedenti giudiziari e le opinioninon credo) segnato il suo nome in altra nota
2-22: il ministero avrà, io credo, una maggioranza notabile. bacchetti,
e. cecchi, 5-212: non credo che, passando, mi sia mai
g. gozzi, 15: io non credo che alcuni di voi abbia notato mai
un favore, notato ed invidiato, credo, dagli altri signori. i.
di renato non so più nulla e credo la notificheranno al console inglese. -narrare
: l'unica abitudine poco ateniese, credo, certo poco classica, ch'egli
all'or di notte, dopo il credo. -ultima notte', la fine
'è il più lungo poema, credo, di lingua italiana: cent'un
/ non s'avene a pulcella, / credo che l'ài provato, / sì
di ciò che fatto avessero, io mi credo che poche sarebber quelle che v'atendessero
mettiam mano al novellar nostro, io credo ben fatto che noi pognamo tale ordine al
mamente, i quali, credo io..., negletti per avventura
sai, la novellina, / ch'i'credo che tu voglia / piuttosto una radice
uggiosa. carducci, iii-4-97: io credo che solo, che eterno, / che
pensata e senza alcuna novità, e credo anco che ci possano esser de gli
. g. capponi, 1-i-109: non credo che la breve e incerta dominazione di
pasqualigo, 256: oggi dopo desinare credo che mi converrà andar ad accompagnar
vesti aderenti. parise, 5-84: credo che selene non porti proprio niente [
dante, conv., iii-v-12: credo che questo cerchio... dividerebbe
separare reno in po, della quale credo le sia già stato dato parte, non
., 38 (666): io credo che anche quelle nude e ruvide pareti
ii-13-128: che vuole? io credo di dover mettere al nudo la vigliaccheria la
aggiun- gnerci la causa efficiente non credo che far si potesse senza alquanta
. d'annunzio, iv-1-75: - credo che sia una malignità; null'altro -interruppe
di nuovo a dirvi, e non credo vi sia cosa nel mondo che meriti d'
, 30-22: tra gradasso e ruggìer credo che sia / di valor nulla o
. / applausi, / a scherno credo, ripetuti. comisso, 7-125: 1
ci ha luogo la coniettura, io credo che questo nummo sia quello che propriamente
no9e el vento. dominici, 1-181: credo fermamente nulla cosa noccia tanto alla
voglio dar una nuova -, subito credo che sia nuova di quel ch'io
civiltà recente. agostini, 1-61: credo che in città nuova e di nuovi
gola. ariosto, 5-67: io non credo, signor, che ti sia nuova
. francesco di vannozzo, 51: io credo ben che amore el fece fare,
stessa. aleandro, 1-260: non credo già che allo stigliani paia ridicola metafora
farsi suo tormento. gozzano, i-1360: credo di farti cosa grata -tu che dubiti
, 34-100: magnanimo animale / non credo io già, ma stolto / quel
valerio massimo volgar., i-458: io credo ch'elli fu coperto di questo nuvolo
male a simili né a dissimili, non credo essere obbligato a dir bene degli altri
rappresentazione dell'ortolano elemosiniere, xxxiv518: credo certo / che dio vi abbi per mio
, quande nulla avenissi, che rtol credo, io non voglio avere obrigo di frategli
scelgo da me gli obiettatori ai quali credo valga la pena di rispondere, e non
ma di quelle poche intese dall'intelletto umano credo che la cognizione agguagli la divina nella
parte con so del meo parere, / credo for la 'ntendansa / dei più c'
, i-624: vo, madonna, non credo ubliare; / se v'obbriasse,
. natuccio cinquino, xxxv-1-324: ciò credo sia senza questione: / qual è cagione
ricordevole. guiniforto, 23: io credo che dante, il quale finge qui virgilio
f. pallavicino, 3-ii-241: non vi credo già oblivioso della difficoltà che prima avevate
di un patrimonio culturale, di un credo comune. delfico, ii-200: un
ottenere. bonfadini, 47: io credo e voglio esser certo che la vergene
l'aere obumbravano. sanudo, xi-650: credo che le magnificenzie vostre pono aver inteso
, ella giuocava volentieri a tarocchi, credo per simpatia, per esser giuoco di
luca pulci, 4-41: ci fia bastonate credo a macca: / e ci sarà
. / alardo disse: io il credo tu il torresti: / e'ci è
mille alla ventura, / di poche credo ch'io fallirei. crusca, i
. costo, 1-64: io non credo già che voi altri signori mi giudicherete degna
fatto mariàn nell'evangelio,... credo poi che desse occasione al nome di
che di contanti, per togliere (credo) l'occasione a molti di male
, 6-20: quegli occhiettuzzacci insidiatori / credo sian fatti a punta di spilletto.
congetturare. g. michiel, lxxx-3-383: credo non manchino in questo loco di quelli
violenza, ed alla sua asserzione io credo quanto ai miei occhi. -dare
ai questa gente, la quale veramente credo del tutto le sia ribelle.
. gemelli careri, 2-ii-251: io credo già che lo scrivere sia un vero
g. capponi, 1-i-123: io credo essere una la civiltà nell'europa nostra
io reputo la frenologia: ma non credo che il mondo soprannaturale sia da quella
qualche laboriosa e continua occupazione, come credo che i soli utili artigiani ve l'
provetto. boccaccio, viii-1-116: credo, conciosiacosaché oculatissimo uomo fosse l'autore
si fosse quest'omero, io congetturo e credo che l'iliade e l'odissea non
incontro un grano di gelosia, e credo che me ne seppe buon grado. verga
/ veder non so, né voi credo veggiate, / perciò che mai alcuna
: v eramente per la noia non credo si debba intendere altro che il desiderio
, d'oftalmoiatria, d'ostetricia. credo che debba ripetere quel d'anatomia patologica
carducci, iii-io-128: credo per altro che la sensibilità nervosa esaltata
prendendo che questo tempo può porgere, credo che sia ben fatto a dover fare.
i-356: col canto presente... credo (se così ne pare altresì a
squille, / ché la tromba oggimai credo che annoi. bettinelli, 3-521:
adone ha corse cento avversità, ma credo che sia oggimai in porto. algarotti
. settembrini [luciano], iii-3-63: credo non ammetterai neppure che si taglia la
nel nostro infelicissimo regno. e lo credo, poiché tutti i luoghi pubblici ne son
g. capponi, 1-i-377: non credo che molto conferiscano a questo fine pochi
carducci, iii-22-384: non facciam male, credo, a intrattenerci di quel che francesco
: qualche barzelletta onesta e senza empietà credo che sia per iscapparmi anche dopo all'
in tal congiuntura denota pagamento intero, credo che sia nato il dettato 'la tal
pigliar colle molle e simili, non credo che venga da questo fatto de'prigioni
sia bello, del resto io mi credo un orso. -più oltre:
, in grandissima ansietà oltremodo essere la credo. sannazaro, iv-40: mi era
delitto oltrepassare. foscolo, v-132: credo che l'uomo, generalmente parlando, non
ed omaggio. pulci, 26-7: credo che orlando, come antico e saggio,
. petrarca, 35-9: io mi credo ornai che monti e piagge / e fiumi
monumento). comisso, vii-107: credo che ferrara sia la sola città d'
ozio non male, quali le soffrirebbono credo poi non bene. -in ozio
ugonotti hanno ragione di ombreggiare, né credo siano mai per usar tanta cauzione ch'eccedi
pensata oscuritade. buti, 3-52: così credo della luna che quine u'è chiara
del pome, / lo qual credo compiér corno m'avinse, / che quando
mostrato al giorno, / perché non credo che mondani omei / potesson far d'oscuro
quanto all'essenza '); tale credo, stabilito dal sinodo di costantinopoli nel
illuderci con parole greche e composte, e credo che né hahnemann né altri ci potrebbero
necessità, chinati gli omeri, disposto, credo, vi siate a sostenere e a
la memoria? / perché matto ti credo, io mi consolo / se pugnar
, 4-ii-28: altri dice: io credo in dio, reggitore della gran macchina mondiale
f. montani, 50: appena credo poter esservi alterazione d'animo, quantunque
delle sue disgrazie, e credei e credo ch'ella sia stata vittima delle altrui
. rosmini, 2-2-162: io ben credo che questo argomento sia una rete, onde
alfieri, 1-128: io mai non credo / che abbandonar voglia sua figlia adrasto
, und'eo mi sporto, / credo lo vostro sia, / che nel meo
castelvetro, 10-x- 235: non credo che... la materia onde si
ondunque si sia nata, non credo che abbiano ardire li iddìi stranieri chiamarla
vituperano. guarini, 137: io credo ben che sappi / che la medesma legge
e all'onore, ma non mai, credo, al biasimo né al disprezzo.
propri. sinisgalli, 6-260: io credo che il lavoro d'incisione sul legno
. loro la corte: cosa oramai credo andata onninamente in disuso. -da cima
leggenda aurea volgar., 541: credo in uno dio padre onnipotente, fattore
è una ragazza onorata ». « ci credo, signora santa ». -con
minerva sei. -professato (un credo, una religione). casti,
mi ha fatta / agnoristo malvagio, io credo fare / privilegio e nelle espressioni
dante sia savio! io per me noi credo, però che 'l savio omo sempre
quanto al predicatore, io non ne credo avere onore, perché costui nicchia. b
merito). tarchetti, 6-ii-155: credo che quelli tra i celebri compositori di
, che sono però debolissimi, né credo che arrivino a 150 scudi di rendita,
intendente generale d'azienda, e credo che pagasse un'onorificenza pressoché uguale
detrimento. chiaro davanzati, 16-6: credo per sempre mai viver noioso / ad
tangibili. petrarca, vi-1-105: credo io che s'avicini [il trionfo
e fatica d'uomo si fa, credo che sia da osservare l'usanza del paese
nazionale. carducci, iii-24-180: io credo che un calzolaio o un sarto possa
... sono duemila operai giornalieri. credo che dopo l'epoca della battaglia di
. anonimo, 1-617: unque non credo venisse, né vegna, / sì
mariano da siena, 5: credo e tengo che tutto 'l male che ho
sua. e. danti, 5-58: credo di poter indubitatamente affermare che questo radio
sicurezza di operazione; ma io non credo attendibile una tale sentenza. gianni,
di dante e della sua poesia: credo che in casa l'operetta ci fosse,
badoaro, lii-12-361: per opinione mia credo che sia per essere di pochissima vita.
antonino, 2-103: parlando per opinione, credo non fussi tanto gaudio ineffabile misto ai
impossibile. pallavicino, 1-387: non credo che mi sarà opposto la dottrina trovarsi
il dolore. muratori, iii-162: credo ancora del pari che il dotto e
mitade. lorenzo de'medici, 1-88: credo sia facile ad intendere che sempre la
c. e. gadda, 18-18: credo che passando da maestro a maestro,
tra veglia e sonno d'abbracciarla io credo, / e deluso mi desto, ahi
alle regole, ai dettami di un credo che reprime e umilia gli aspetti più
imposizione di una morale, di un credo, di un codice di comportamento,
ha tradito? mazzini, 5-201: credo che tutti i libri d'alfieri e di
obiezione. machiavelli, 128: credo che a questa mia opinione, che
/ per lor fie 'l priego mio credo vorano: / sì che il vostro piacer
ellittico o parellittico, che offre, credo, un minimum di resistenza, che
napoletane del quattrocento, lxiv-21: io credo che in quell'ora / l'anima
ora. la distinzione è sottile, non credo che falsa. -in età tenera
altro. chiaro davanzati, xlv-57: credo d'in ora in ora / in
7-4-3: -è vivo; e credo che l'avrete qui / ben presto in
che pietate in voi discise, / credo morto saria già mille ore.
opportunamente. fioravante, 48: io credo che voi siate fiovo... se
. carducci, ii-12-16: la data credo sarà meglio farla or in principio delle lettere
morte, al mio parvente / non credo che mi giovi: / adunque ora
!. roseo, v-70: io credo cne la ritirata sonerà or ora, pur
che tu sia mio, il pregarti non credo bisogni; ma, se bisogna,
, 17-125: quando venne a milano, credo nel 1885, quella deliziosa e simpatica
orato tuo strale, et io tei credo. boccaccio, 9-42: a quelli che
/ masticavan fra 'denti ognora il credo / od altra favorita orazione. [sostituito
antica fosse assai inferiore alla nostra, credo però che la musica vocale fosse in
porco. gioberti, 4-233: io credo che l'orco e il manto degli etruschi
il nemico. nievo, 865: credo che se gli ufficiali non li trattenevano avrebbero
neutro. alessandri, lii-13-119: non credo che sia nel mondo nazione che mangi
lettera per la marchesa... credo passi il peso ordinario. c. e
ha ricevuto la mia delli 11 settembre, credo essere stata perché barbarigo la mandò per
comandino. idem, iii-24-180: io credo che un calzolaio o un sarto possa,
umano. leopardi, i-85: io credo che nell'ordine naturale l'uomo possa,
arte per aver la chiave, ma non credo che vi sarà ordine perché egli la
convenuto. ariosto, 5-42: non credo che passar più di due notti /
ii-18-201: ho scritto al ministro. credo sia un tristo ordito dei romaneschi per sorprenderlo
attonito. silone, 4-168: non credo alle mie orecchie. -non sentirci
. avete l'orecchio del signore e credo ben disposto verso di me. a
questo che nuovamente fatto ha, io gli credo per sì fatta maniera riscaldar gli orecchi
ed il latino; ed ora io credo che, salvo la qualità e la
è la miglior preparazione dello stile, credo che sia il medesimo in tutti i dialetti
un chilo di tè », etc. credo che l'espressione sia sorta dall'osservazione
scrivere 'poetizza- to '. né credo, come si suole, che siano.
un corpo. fogazzaro, 1-322: io credo che ganderax si persuaderà di non poter
e ad inspirare l'immaginativa, non credo che giovar possa alla elocuzione italiana.
una sinuosità, succeduta per quel che credo al tubercoletto, per l'orifizio della
carducci, iii-7- 487: profondamente credo e affermo che il popolo italiano non
perché qui è sopra tutto, io credo, l'originalità del sistema teologi co-penale di
le ciarle dell''infame '. le credo origine del signor de-petris.
condizione. mendini, 343: io credo che scienza in ogni caso / sempre
il pane, ch'era del buono, credo l'avrai già mangiato, che non
. belo, 7: io non credo che voi siate meglio delli altri, che
parole? giulia, giulia, io credo d'essere sull'orlo della pazzia!
voci variamente, non per altro, credo io, che per ornar ed abbellir
e costume, poi riusciti infami, credo per negligenza di chi no'gli resse
il rajo avverte che la manna (credo di corpo) stilla in maggior copia
. scarlatti, lxxxviii-11-513: ah, quanto credo si faria per mene / che antropos
di voi tant'orranza / che non credo che morgana la fata / né la donna
fuorse altramente diliberato, ad un acerbo e credo mai udito sì orrebele fine le condusse
né mai me ne confessai, né mai credo iddio me lo possa erdonare.
, 182 [var.]: non credo che si trovi al mondo fante /
poeti massima- mente, i quali, credo io, per un certo orrido e per
le labbra per non scoppiare a ridere e credo di esser stato in quel punto,
io sia bello, del resto io mi credo un orso. d. martelli,
tanto dal padre quanto dal figlio nel credo, le pene positive del purgatorio,
conforme a una dottrina, a un credo, a un complesso di norme e
orza un'altra quarta », e credo avevo già fatto orzare più d'un intiero
tutti i segreti della natura, io credo che nessuno possa sorridere di questo pensiero
occhi miei lagrime gitta: / allor credo passar nell'altro regno. arrighetto,
tra città e deserto è continuo, e credo che fosse così anche in tempi remoti
vigilante alla sua libertà, e non credo eh'altra mai sia stata più osservante
stabilire una metodica distribuzione dei fossili, credo necessario l'osservarli ed esaminarli tali quali
'. tommaseo, 21-841: non credo che la morale, la metafisica, la
sarà osservazione. alvaro, 5-136: credo che non mi volessero bene perché sono
assuefarvisi. lancellotti, 216: io credo che qualche principe d'italia...
per rallegrarsi. mazzini, 5-81: credo che i moti parziali non giovino,
sentimento. alberti, 1-88: non credo a noi giovani sia licito ostare all'
di questo piano della provvidenza, io credo che uno degli ostacoli alla vostra conversione
alle facultà mediche della osteocolla, io credo che esse dipendano solamente dalle particelle di
albero e nei miei secchi ragionamenti, credo che ne siate pentito e vi paia esser
può bene della più parte. non credo che le grazie sieno state qui mai,
doverrà tosto tornarsene... i'credo che la gli abbia a parer ostica,
sta... nell'inverno che credo ostile all'influenza colerica. pecchi, 9-15
ho perduti, tu mi terrai conto, credo, della mia ostinata speranza. piovene
parola. - « conclusione », credo. -è la seconda volta che la
le fanciulle non è ammesso, e credo sia meglio. = voce dotta
. salvini, 41-171: per questo credo io che le cicale fritte in padella
e paura. belo, 14: io credo bene ch'oggimai sia otta di ridursi
io avessi mille cuori in corpo, credo tutti scoppierebbono a un'otta. simintendi,
vacillare, mettere in dubbio (un credo, una fede). m.
son d'una razza mai vista, credo ottentotti. -agg. che concerne,
parlava d'un compasso negli occhi, credo che l'equilibrio debba rispettare anche le
fisico che nel morale. questo io credo che sia il sistema (leibniziano se non
rispetto al vostro confucio, ma non credo all'ottimismo delle sue leggi.
fra loro anche due o tre, credo, ottimi e vecchi amici.
verso questa serenissima repubblica, io veramente credo sia ottimo, perché ha molto ben conosciuto
mandate né meno le bozze di stampa, credo fu pubblicata non senza errori.
anime. tasso, ii-328: credo sicuramente che gli uffizi fatti da
dovettero dividerci, sempre al buio, e credo che anche ai pacieri toccò qualche botta
: imperò ch'io sono peccatore, credo che voi pacifichiate a me l'onnipotente
a te. segneri, iv-404: io credo pure che gli antichi padri dell'eremo
la santa cruci. giamboni, 10-36: credo in uno idio patre onnipotente, fattore
simbolo apostolico. cavalca, 6-1-5: credo in un dio padre onnipotente, fattor
leggenda aurea volgar., 541: credo in uno dio padre onnipotente, fattore
b. giambullari, ii-382: i'credo che 'l tornar ti sarà grave,
ed anco tu volassi, / non credo il legno più padroneggiassi. firenzuola, 2-45
. paesaggistico. saba, 3-65: credo... che un vago riflesso,
di faje [rezasco], 588: credo che... de traschiè e
e svenevole. rebora, 3-i-35: credo che per le belle anime (non per
non so s'io vaneggio; / credo il ciel sì di rado apra la porta
da quella cristiana; adesione a un credo non cristiano. dante, purg.
di fatima. groto, 2-17: credo c'hai la verbena o l'elitropio /
in ricorrenza di una data celebrativa, credo il 24 maggio, gli articoli di terza
sogliono tenere una paglia in bocca, credo per aver maggior lena. palazzeschi, 3-243
sistema; ma non fareste niente, io credo; avete troppo il capo sventato
paladino. parabosco, 5-11: fin qui credo averti servito da paladino.
gagliardo. bizzarri, 35: io credo pure, alcesio, che riusciresti seco
/ sopra il mio sangue, né credo sia lingua / che far potesse il
'o 'steccate ', credo principalmente quando sieno fabbricate senza muro,
nome, per quanto posso imaginarmi, credo che avesse origine da qualche palifi
campanella, 5-32: io certo non credo che dio abbia finita fa sua possanza
ne'disordini di questo fiume io non credo che sia da far molto caso delle cure
tuttora. marinetti, 2-i-389: io credo che la politica italiana vedrà inevitabilmente precipitare
... il tirar (com'io credo) non con una sola palla,
del maglio. ariosto, 1-iv-435: credo che tolto per una pallottola / da
dimolto è per viaggio, / ma credo (perché aperto egli m'è giunto
vigliose sue virtù di panacea io non ne credo niente. magalotti, 22-63: la
. p. verri, 2-vi-121: credo che si tenterà di dargli la panacea
noi, o poeta, che abbastanza, credo io, sei stato battuto e franto
miseria. boccaccio, 9-84: credo che sia miglior consiglio ad uscio ad
se avesse avuto il gusto della lettura credo che non avrebbe cercato altro che necrologi
. a. cocchi, 4-2-219: credo che questo grano possa fare innocente e
. manifesti del futurismo, 55: credo necessario sopprimere l'aggettivo e l'avverbio
panno incerato, che quando sia vecchio non credo che darà fastidio. -panno mischiato
, inf., 33-141: « io credo » diss'io lui « che tu
cacchi, i -noi.: pur troppo credo essere stato fastidioso e non so se
la regina timenide; questa medema la credo quella detta pantero che, oltre alla
g. malipiero, 8: ben credo che, se tu ti facessi un favoloso
papa sei nelle minchiate, come pilato nel credo, come il cavolo a merenda.
: mia cara, d'oggi innanzi credo che sarebbe meglio far servire papà nelle sue
tarocchi). faldella, 6-215: credo sia da un anno o anche piu che
col nome del re, i quali credo fossero fatti di foglie di gelso,.
evangeli, per canzona dell'uso il credo, per parabolane le dottrine di cristo
anch'ella per una nuova caduta? -io credo che hanno bisogno del paracadute quelli che
, 5-293: il marito... credo che lei gli rispondesse per le rime
altrove. foscolo, ix-1-459: mi credo... che moltissimi tratti e più
. nigi di doccio, vi-84: credo che tu sappi come la nostra reverendissima e
tuo discorso su la critica io lo credo vero quasi in tutto salvo una leggera punta
. bisaccioni, 1-234: io non credo che forsi più strani paralelli né più
abbiam, più vero e naturale: / credo che allo spedai terre'lo 'nvito.
che dio li parca, / perciocché credo che sia perduto, / s'egli
predicativo. fagiuoli, ii-85: io credo a un tratto / che ignude ne
ellittico o parellittico, che offre, credo, un minimum di resistenza, che
dongello è gran dannaggio, / e credo che fosse figliuolo di barone; / e
manifestare. pallavicino, 1-147: né credo che vi parrà nuovo ch'io,
fa''l tuo parere, / ch'io credo il paragon fie migliorato. -mettere
avessero parte in queste passioncelle: ben credo che si fidano d'un parinésco corrispondente
albertano volgar., ii-1: primieramente credo che due cose specialmente ti sieno mestiere
tormenta. panzini, iii-385: -io credo che la danza rimanga sempre, per
non però sono indifferenti, né li credo tutti imparziali. balbo, 1-47: un
, il-canzone, 55: canzone, io credo che saranno radi / color che tua
parole. panigarola, 246: questo credo che non mi negherà ecolampadio né qual si
davamati, ii-io: chi troppo parla, credo, in- van lavora. monosini
. anonimo, i-599: non mi credo che falso parlare / mi tolga < h
-linguaggio parlato. castelvetro, 10-x-203: credo che grandissima differenza sia tra la lingua
segue l'omelia, la recita del credo e la preghiera universale. -ministro della
sulle nostre condizioni interne ed esterne, non credo poter avere più che un grido,
della germania e dell'america ha raggiunto, credo, il parossismo. cicognani, 3-109
sproposito. esari, iii-86: io credo che egli [gelli] s'inganni:
: gli italiani sono l'unico popolo (credo) che abbiano, alla base della
cardinali. ariosto, 1-iv-697: vi credo; nondimeno, per discarico / de la
. leopardi, 832: io ti credo che mi sii sorella e, se tu
totalmente incognite e che a mio giudizio credo fussero quelle parti o provisioni le quali
xxv-40: la tua gran gentilezza / credo che dorme e giace in mala parte
. più di tutti ridicolo io che credo far parte da me stesso. graf,
. d'aragona, xliv-188: io non credo, signora tullia gentilissima, che voi
girolamo, quanto alla parte mia, credo parimente del mio compagno, avete voi
; temperamento. zarlino, 1-2-152: credo veramente che tal temperamento o participazione sia
una notizia lieta a me e che credo sarà pur lietissima a te, se è
in qualche caso restasse sospeso, potrà (credo) con l'aiuto de'versi
; perché, in questo particolare, credo che ci sia poco o nulla di cambiato
veduto che roma in pubblico, e credo in buona parte nel particulare procurerò doppo
di dare a questi nomi l'articolo credo che sia tesser segno di cose particula-
mandando inanzi cautamente le predette cose, credo sì fare che il vostro intendimento verrà fornito
. chiaro davanzati, 68-7: i'credo ch'io m'aucideria, ensando /
degia placire, / c'a me medesmo credo esser furato / considerando lo breve partire
i pegni. guicciardini, 13-iv-186: credo che nella lista dello ugolino vi sia
il francese egli lo sa... credo la sua partita favorita sia l'orecchio
abbracciavacca, lxiii-4: amor nell'alma credo uno podere / che si prende d'amanza
l'anniversario della mia povera sorella. credo che i miei cari partiti mi aiutino.
neri poponi, 259: io mi credo matto / donar ciascun partito / a
... -ne la proporzion, credo io... s'ottanta scudi fossero
sarà come dici. ma non lo credo da tanto d'avere un partito.
. morelli, 473: si prese, credo per fattura di dio, questo modo
è: facendo pace fra voi, credo che sia il meglio, innanzi che tu
-dimorare. petrarca, 22-19: non credo che pascesse mai per selva / sì
pascoli, 1-679: quanto allo zanichelli, credo anch'io che l'ebbrezza d'editore
ed in alcune cronologie..., credo che si possa con critica sicurtà supporre
/ che falcon di rivera / appena credo ch'avanti mi gisse / per fin che
). tasso, iii-243: io credo d'andar a roma o a genova;
tasso, iii- 165: ne credo... che la fanteria potesse,
il passaggio. masuccio, 161: credo sia già per l'universo manifesto il
quali cose senza passamento di noia non credo che possano intervenire. gir aldi cinzio
, non la ammetto, non la credo. b. croce, iii-26-319: saremmo
formata / da povero savere, / credo che tra vulgar ti passerai, /
, conv., ii-vm-16: io così credo, così affermo e così certo sono
). buonafede, 3-16: io credo ora che basti aver parlato di queste
concertare con moscati col quale pranzerà, credo, in casa ruga. silone, 155
gallante li metessimo iorni 22, ma credo che in iorni 16 di bono vento
guido delle colonne, 81: eo non credo sia quello ch'a- via, /
io seccamente molto, perché io mi credo di ragionare con persone intendenti ogn'altra
carducci, iii-19-66: notizie preziose, credo, ai futuri ricercatori di questa parte
intossicato; / fino a lo core credo che m'ha junto, / tutto
natura. leopardi, 1-69: io credo che le piante e i sassi e l'
cicerone volgar., 1-338: io non credo che le lontane e rimosse provincie potessero
/ o passione amara, / sottil ti credo porre mia questione / contra falsa ragion
miglio. latini, i-1087: non credo che passi [il mare] / che
2-18: quant'a ricchezza, io credo trovarmi più denari che mideo, e di
ita in chiasso, / e così credo sia la vostra ancora, / per essere
segneri, iii-1-4: non basta sapere il credo; non basta sapere i comandamenti:
buon viso alla nostra proposta; ma credo che non possa tornare sui suoi passi
allo inimico in su'passi delle alpi, credo sia cosa che abbia bisogno di buona
vuol esser del contrario suono; / credo che l'udirai, per mio avviso,
nostri / un sì infiammato cor, né credo ancora / esser uom prima a me
legate, di qualità gentile: vizzati, credo, greci delle isole di lesbo e
loro famiglia una provvigione d'aceto, credo, e d'olio, un sacco di
, dentrovi una pera cotta, che credo non le spiacerà, e questa poca pasta
pasticciata e contraddittoria. arbasino, 195: credo che farà un testamento stravagantissimo, pasticciato
e capacità. mazzini, 12-121: credo ad un'edizione pasticcio. -opera
purg., 25-138: questo modo credo che lor basti / per tutto il tempo
è fuor di casa, com'io credo, il vecchio, / e caterina ha
tutti s'atteggiavano a tristezza e forse, credo io, li compativano, vedendoli trascinare
profumo,... le quali credo, d'altronde, educate piuttosto per
tiziano oltre passano il segno ed io credo che, se il nostro raffaello vedute
sue pasture, / nel nuovo tempo, credo, innamorate. cassiano volgar.,
qualche volta è riuscito amarognolo, ma credo che ciò sia dipenduto da qualche erba
che farneticasse all'orecchio della giovinetta, credo che pensasse di baciarla, in fede
paterno. -eh figliuola mia, non credo niente a quest'amorosa paternità. cesarotti,
dovevamo arrivare,... e credo che se non fosse stato per i
e a correre loro incontra, credo veramente che le nostre persone avrebbono patito
, par., 27-36: tale eclissi credo che 'n ciel fue / quando patì
! che abbia patito molto? -non credo. aveva scelto un farmaco potente e
dire; / tanto patire, / credo, è peccato; / ché, l'
. aretino, v-1-635: io mi credo che gli animi di coloro che non
, patologia ». « medicina, credo ». -patologia cellulare: v
del cittadino, le leggi sono il suo credo. c. e. gadda,
ha giurisdizione. nievo, 724: credo che la curia patriarcale fu contenta di
stabilire una metodica distribuzione dei fossili, credo neccessario l'osservarli ed esaminarli tali quali
così come le sono; credo che questa sia opera patriottica. nievo
d'isengard, scrittore patriottico e, credo, cappellano di marina. b. croce
tutte l'altre; e questo, credo, richiede da noi il patriotismo. bettinelli
impietrito si trovasse / (e il credo, affé, poich'ei si ben patrizza
, 1-330: quanto al giusti, credo si vada addomesticando. da sé, è
loro. ariosto, 12-43: anzi credo io, se tei vedessi a fronte,
e tortelli! nei tempi antichi non credo si cucinasse così bene come si fa
per farmi curare quest'occhio sinistro esacerbato credo anche dall'aria pavese poco propizia agli
color ch'escon del viso, / che credo che narciso / fusse qui ritornato e
ho piacere dell'operazione coll'etere perché credo che, studiandone bene l'applicazione,
di nuova guerra? guicciardini, 2-1-216: credo che, omnibus computatis, sia per
, squilibrato. casti, vi-456: credo / che questi eroi novelli / bisognerà
machiavelli, i-viii-no: lucrezia, io credo che sia bene fare le cose con timore
se in questo momento impazzissi, io credo che la mia pazzia sarebbe di seder
immaginazione, questo è quello ch'io credo troppo difficile. -pazziòla, pazziula,
ben chi sei crede; io già noi credo. oddi, 1-9: vedemmo uscire
m. cecchi, 1-ii-109: io credo, che questa abbia a essere una
che stimo ed amo, ma che credo peccar d'utopia. silone, 4-7
pene guernita. anonimo, i-609: credo ben che lo dio d'amor lo vole
fretta. rebora, 3-i-170: io credo che, aspettando la 'gratuità '
il meglio. algarotti, 1-x-140: credo finalmente essermi una volta fermato anch'io
tagliati. guinizelli, xxxv11- 477: credo solo che 'l peccato / accieca tomo e
-sostant. cavour, i-153: io credo... che quelli tra gli onorevoli
mio grado. sono rimasto pedone, e credo che in complesso se ne sia avvantaggiata
domenichi [plinio], 10-49: credo bene che sia favola quel che si dice
io mi tenessi soltanto alla verecondia, credo che vi parrei disubbidiente e fastidioso e
. la sventura mi disgusta. non ci credo. landolfi, 2-121: fieramente eretta
per qual ragione mi fermai, ma credo che cercassi alla peggio un nuovo dolore che
'finito questa mattina, che io credo la men peggiore delle barbarie molte mie.
. m. zanotti, 1-6-377: io credo, che entrerebbe in un pelago da
medesimo. balbo, 1-429: credo che i pelasgi furono non più che una
premio a lui donna o donzella? / credo, per compiacere or queste or quelle
: io sono mezzo morto, né credo di poter tirar innanzi lungamente senza lasciarci
possa capere nella pelle. - credo che siamo a un segno tutti. bandello
la quaglia uccello di passo, né credo che in luogo alcuno abbia stanza ferma,
difetto alcuno. marino, iii-202: non credo già che prima / quel pelo il
di peluzzo. caro, i-114: io credo bene che siate passato per san martino
vostro intendimento. bonagiunta, xxxv-1-261: credo che non feràe / lontana dimoransa /
gozzi, i-1-171: ben sapete ch'io credo che alcuni lavorino; ma io credo
credo che alcuni lavorino; ma io credo ancora che qui ci sieno danari da
. de amicis, xiii-137: credo che avrò detto cento volte 'uno
guìa. cesari, 6-106: credo a quella maniera che alcuna volta il
alimentando vai. goldoni, xiii-923: credo ch'ella si sovvenga spesso / di
erano già penetrati. mazzini, 58-294: credo stampino in opuscolo la 'situazione '
nascosta, com porterebbe, credo, benignamente lo officio e la pietà
, traditora, dolce mia nemica, credo che a quest'ora l'abbi letto e
, 3-393: io quanto a me credo che a chi toccava perdere, ad
pervenuti i corpi al contatto scambievole, credo che la mente può pronunziare la loro
ella è metaforica, e vuol significare (credo io) le tre disposizioni al penitente
da'miniatori. lucini, 4-39: credo che umberto notari si sia sbagliato,
mediocri. imbriani, 6-94: io credo che principessa e parlamento piuttosto che qualunque
. v. borghini, 4-ii-63: credo che vi bisognerà solo ritoccare un po'il
a lei alice stato, / io credo ogni animai che hai narrato / verebbe
. tommaseo, lxxix-m-361: io credo che se questa tragedia avesse a lettori
beffa / sì fatta, ch'assai credo che lor nói. idem, purg.
penso e gusto, / io non credo eh'alcuno quel migliorasse. pallavicino,
di pace. bocalosi, ii-143: credo provato ancora che la base di questa
, /... / credo quel ch'ora vedi non pensasti. guicciardini
f. m. zanotti, 1-5-174: credo che molto si ingannino, coloro i
-concepito. foscolo, ix-1-459: mi credo... che moltissimi tratti e
studiare i grandi filosofi del passato. credo che sarei un grande pensatore. -stor
la morte. cino, iii-80-2: non credo che 'n madonna sia venuto / alcun
lo voglio cavare di pensiero, ché credo sia mezo fuor di sé. fagiuoli
. montale, 12-140: io non credo che la poesia scritta, il quadro
malvagi pensieri. scalvini, 1-44: né credo inutile un esempio di moderazione e di
garzoni, 7-254: né men credo che sia sgarbato quel- l'altro umore
, purg., 25-137: questo modo credo che lor basti / per tutto il
, 20-64: per mille fonti, credo, e più si bagna / tra garda
onesto da bologna, lxv3- 44: credo che per sofrir l'om sia vin?
che voglia durarla a lungo, non credo: le pere mézze (quelle che son
state, ché una tal voce io credo d'averla: e affinché non possa chi
g. del papa, 6-1-140: credo certo che il massimo aiuto, e peravventura
perbene. bigiaretti, 8-79: credo che il nonno sia stato infinitamente meno '
pasolini, 13-207: io non ci credo, in questo suo dio raccattato nei
, dissi: « è facile, credo. quando si pensa ad una persona
lentini, 4: foco aio, non credo mai si stingua; / anti,
, 89: perché arrossire? io credo / pure alle tue bugie.
de'demòni. cavalca, 20-132: credo che perciò questo m'avvenga, perché
; ma, come incassatore, io credo che non resista ad un valido pugno
dante, purg., 33-18: non credo che fosse / lo decimo suo passo
dalla corrente, « tra intimi, credo che ci si possa parlare anche senza
dell'amiatino tre-quattrocentesco, ciii-122: 10 credo sappiate che, quando te giente de te
: secondo che diceva el mio compagno credo che questo fu del mese de giugno,
b. davanzali, ii-517: io mi credo ch'egli [il pesco] si
. gli ingannati, xxv-1-393: io credo che questa sia certamente volontà di dio
persona). praga, iv-8: credo di aver mescolato qualche lagrima alle sue
nostro legislatore. carducci, ii-1-128: credo poi che ella, signor pietro stimatissimo
congratularsi, ch'era sua carica, credo certo che si sarebbe doluta della sua tanto
con riso. carducci, ii-11-81: io credo che ella sia il più potente e
nota latina. nardi, 6: credo... più tosto ch'ei fusse
coniuge. guarini, 137: io credo ben che sappi / che la medesma
del popolo ebraico nel mantenere il proprio credo in contrasto con quello cristiano; anche
/ che falcon di rivera / appena credo ch'avanti mi gisse / per fin che
. de sanctis, ii-15-198: io credo di aver additato... un grave
o spirituale. monte, 1-1-8: credo, im perpeto dati sonmi in fio,
tommaseo, 3-i-286: crede (e credo lo creda davvero) il...
, onde risulta quel che gli spagnuoli, credo per quest'istessa ragione, chiamano
ii-10-233: almeno un dieci giorni, credo, gli converrà passare tra il viaggio
moneta). muratori, 9-232: credo... di poter dire che nell'
cosa diabolica il perseverare, non perciò credo io che si chiami perseverare nel peccato colui
in sala. guicciardini, 2-1-162: io credo potere affermare che gli spiriti siano:
idem, par., 24-139: credo in tre persone etteme, e queste /
in tre persone etteme, e queste / credo una essenza sì una e sì trina
castigato. badalucchi, 9: io credo che poco manco che dell'altre tu mi
i romani usassero per insegna l'aquila credo che fosse tesser stimata da essi uccello
gli è venuta questa matta voglia, né credo che avrò persuasiva bastante per distoglierlo da
fanciulla: - istamane per tempissimo, credo più per vergogna che per altro,
. a. cattaneo, i-25: credo che i poveri conoscano alcune mani sterili
asperso. carducci, iii-25-26: io credo che questa non più amministrazione giustamente costituzionale
bagno, 10-53: né già mai non credo alcuna noia, / pezansa né dogliensa
mezzi illeciti. sarpi, i-1-212: credo che si faranno valer in roma contro
o scopi. pasqualigo, 351: credo che sua signoria abbia pensato il falso
? - respose lo eretico: -io credo ogni cosa, se li pani erano
mai fu pesse, / ancor non credo che piacer potesse / a colei ch'inerme
di pesce. bibbiena, 80: credo vi saremo domenica sera, benché noi
: veniva [il vestito], credo da una sartoria di torino, e mia
aretino, v-1-41: quando io mi credo che vostra eccellenza mi doni in grazia lo
pugna, poscia, presala di peso, credo che io la portassi presso a una
hanno ad entrare sotto questo peso confortato, credo portarlo in modo che ad un altro
la lettera per la marchesa... credo passi il peso ordinario.
pessima- / mente è stato ferito e credo morto lo / abbia un ribaldo.
e pessimista in amore? - lo credo io! con un'amante che mi ama
profane. bresciani, 6-vi-73: io credo che cotesto forestiere l'ami disperatamente;
e la pesta è in campo. credo si spegnerà questa zuffa con onore.
di imbizzarrire. gelsi, 105: credo che molti prima senza naso / vorrebben
. f. loredano, 13-55: non credo mai che il signor cola, il
ii-3-243: i ciottoli, caro mio, credo sieno una pestilenza comune a tutta l'
non a caso, ma a sommo studio credo che sia stata dagli intendenti in cinque
esser maneggiato con gran destrezza. -o questo credo senz'altro. ma prima vorrei sapere
, 25-94: in quanto a me, credo che di niuno che abbia l'orecchio
petto. castiglione, 326: io credo che ogni gentil innamorato tolleri tante fatiche
. settembrini [luciano], iii-3-114: credo la vittoria non potrebbe essere difficile,
, 2-xviii-274: non ho veduto né credo che siavi paese alcuno in cui le
a primeggiare. pananti, i-19: credo d'aver molta ragione / se al teatro
. giacomo da lentini, 39: tutto credo -e non discredo / che la mia
, inf., 19-121: i'credo ben ch'ai mio duca piacesse, /
segnor labora, / ed io non credo possasi salvare / chi ha ciò ch'io
che sia piazere / né zia mai el credo avere: / tanta dotta al cor
. m. cecchi, 1-1-9: io credo che tu ancora ti pigli piacere di
. chiaro davanzati, 89-7: non credo che di me ti doni vanto /
. carducci, ii-3-235: anche a lei credo non tornerebbe piacevole che i tre o
, purg., 25-139: questo modo credo che lor basti / per tutto il
. petrarca, 35-9: io mi credo ornai che monti e piagge, / e
se meglio si ricordasse, alcuna difficoltà, credo, più pianamente si potrebbe sciogliere.
semidei dell'iliade; e talvolta mi credo sofocle e tal altra temo di avere suonate
od ho vita dogliosa, / non credo nulla cosa / possami rallegrare, /
. cino, iii-101-50: com'io credo di piana, / vi elesse deo
. cavour, i-475: io non credo che vi sia esempio al mondo di
al figlio d'angolante? / anzi credo io, se tei vedessi a fronte,
scuole sono chiamati. cestoni, 458: credo di non ingannarmi, cioè che questo
, caro mio benedetto, io non credo che, poi che il mondo fu
-sostant. leonardo, 2-644: io credo esser costì in questa pasqua, per
. amenta, 4-92: io non credo che messer petronio, ch'è un
molti dispiace. bellincioni, i-176: credo piuttosto in ver che quel piatire / girar
piati lunghi. guicciardini, 13-iii-20: credo che le scritture di quello piato sieno
non vero stime: / per me lo credo e con lei prendo piato / se
, 5-122: umane membra e aspetto umano credo che siano un piattellino di quel medesimo
piattole giostra. bemi, 120: credo che v'era ancor dell'altre genti,
valore. carducci, ii-8-341: io credo... che l'italia artistica e
. i. frugoni, i-5-225: credo ancor che fin da l'urna / tenebrosa
che vi si fanno, io mi credo che dio le darebbe una piccata.
. b. croce, iii-25-375: credo anche che, dopo che si sarà a
dal servizio. d'azeglio, 1-103: credo che vi saranno sempre, più o
ti vedrò fra qualche giorno, io credo, / che di rado e di furto
le ha modellate. goldoni, vi-799: credo anche che la picciola commedia di un
disperate fuga. guicciardini, 2-2-28: credo che sia poca fatica a conoscere che il
, 5-339: avete tra 'nostri, credo, un sampietro, avvocato, ricco
accento. nievo, 582: credo che se avessi conosciuto i piedi e gb
, affrettatamente. zeno, i-415: credo che sieno uscite quelle 'lettere'in difesa
qualcosa, qualcuno: aderire a un credo, a una dottrina. dante,
struttura grammaticale. marinetti, 213: credo necessario sopprimere l'aggettivo e l'avverbio
mescolanza dei piemontesismi coi toscanesimi: io credo con dante e... co'
corte gli venisse dato pien potere, credo che sarebbe inconsolabile. cesari, 1-1-282:
, 2-ii-97: a quest'ora ben credo siasi di tal novella piena tutta europa.
della barba intorno alla bocca. e credo che ridesse, come nel pieno di
da un malinteso pietismo esterno, io credo che, nel fondo del paese di mia
foscolo e dal gioberti, non pedanti, credo. piovene, 6-100: anche facendole
pietosa. giordani, iv-83: né credo che qui mi bisogni ripetere ciò che
non mi ramarico / e s'io credo che il mondo sia durabile. c.
erratico. targioni tozzetti, 12-3-378: credo per assoluto che nell'alto del monte
i. frugoni, i-15-132: io credo, gentil rosa, / che in cotal
e mutar viso. io no. io credo che la vita sia una cosa da
, per me come giosuè, lo credo impossibile: per cui per ora le tenga
: a pigliarla per questo verso lo credo anch'io che studia studia s'ha
che questo fiume frammezza, nulladimeno io credo che non vi sarà affatto disutile la
piglieresti presto le balene: / il credo ben quando le fussin cotte! / di
gran mina quasi un miglio, / e credo che più avanti serian giti, /
mandar nuova misura per il ferraiolo e credo che questa ancora parerà lunga, perché
/ sì ben sapesti appresentar ch'io credo / non fosse il tacer tuo di
elettricità metallica della pila voltiana, così credo opportuno di riportare la tavola dei metalli
il quale, secondo quello che io credo, messo vi è per rappresentare un sepolcro
2. locuz. -entrarci come pilato nel credo: v. credo, n.
come pilato nel credo: v. credo, n. 5. -ire
si ha da purgare con pillole che io credo che chiamino de fumo terre, le
registrai nel 1763 i seguenti, che credo appartenere a queste moie di volterra. n
guerrazzi, ii-348: io per me credo che il supplizio del pillottaménto non giunga
'spilorceria': sordidezza, avarizia. io credo che questa parola venga da 'pilorci', che
, iii-i: al paradiso di dante pochissimi credo io essere stati che a leggerlo si
. llà / penson'avere avento: / credo incarnare, eo pingo; / nonn-ho
: s'eo voglio ver dire, / credo pingere l'aire. 11
pignere e gridare, / ch'io non credo se n'abbia a dar esempio,
purg., 2-84: di maraviglia, credo, mi dipinsi; / per che
pinne. cestoni, 67: io credo che sbagliasse in dire d'aver veduto
taluni credevano di ravvisarvi e che io credo essere stata pietà vera male interpretata.
fallibile anche lui. » « cazzo! credo anch'io che sia uomo, se
se'di cattiva razza; quando io credo che tu ingrassi, e tu dimagheri;
apertamente, dobbiamo bevercela; né perciò io credo di meritare d'essere caratterizzato per pirronista
quel di san miniato al tedesco. credo che sia così detto per esser vino
fabrizio, el piscopo de gaita, e credo el conte de traitto, a farme
ritrovarò, del piso negro, che credo averne al piobico. 2. zool
. c. bargagli, 1-118: mi credo io che operino più i ragionamenti d'
: voi, che sete matematico e credo anco in molte opinioni filosofo pittagorico,
voi, pitecologi del domani, perché credo che le opere compartite conferiscano all'agevolezza
, ii-12-21: io, per esempio, credo che, prima di redimere trento e
-f ^ tta m'ingolli se ci credo. era dritto come un palo di telegrafo
savinio, 12-355: io per me credo l'italia, diversamente dalla spagna o dalla
capo. della casa, iv-180: credo che sarà necessario che m. attilio
questo dovresti informarti tu, ma per me credo con molti la via retta più corta
come a montughi tomo più, / credo di certo avermi a imbriacare. g
altra fede ti regge, che non credo / più, che credevo nella puerizia,
., 20-64: per mille fonti, credo, e più si bagna / tra
. m. cecchi, 69: io credo certo / ch'e'non ci passa un
loro, la qual, sì come io credo, vi piacerà. f. scarlatti
e. cecchi, 5-81: non credo abbia grandi doni, grandi inventive.
: io l'ho sempre creduto, lo credo e lo crederò fino al dieiudicio,
, iii-1: al 'paradiso'di dante pochissimi credo io essere stati che a leggerlo si
. n. secchi, 3-107: credo bene non lo conoscevo! non è quel
buon'ora? guazzo, 1-142: io credo veramente che, senza lo stimolo della
intorno ad alcuna lodevole impresa, né credo che si trovi facilmente una tanto rimessa
caparrarvi per un'altra gita; e credo pure che astarotto mi vorrà restituire il
, chinò la testa sul tavolino e credo ch'ei tornasse a dormire. fogazzaro
di pietate. castiglione, 150: né credo che ben fosse che uno, da
i-157: non vi sono, io credo, più soavi idilli di quelli che
iii-15-202: in parma, primo, credo, a platoneggiare fu il mazza nelle
soleva. periodici popolari, ii-83: io credo, a voler metter insieme una storia
inviato plenipotenziario, lesseps, manderà, credo, tra non molto proposizioni all'assemblea.
i plenipotenziari tedeschi fossero pallidi. non credo che fossero raggianti gli impositori. b
burocratizzato. marinetti, 2-i-381: non credo alla utilità della vasta, ingombrante costruzione
chiare davanzati, 1-vi-72: i''l credo ed aggiolo visto plus-ora / una candela
, aprile 1986], 8: credo... il paese si sia accomodato
idem, lxi-69: ch'i''l credo ed aggiolo visto plus-ora / una candela
[var.]: ch'i 'l credo ed aggiolo visto pruzora / una candela
; e una d'esse, che credo sia la terza, manca poco a essere
catene tra i plutei medicei, imaginavo e credo fossero essi [gli umanisti] che
... delle cose di laggiù credo di saperne un pochétto. carducci, iii-23-138
pena tanto dura / corno l'attender non credo che. ssia. boccaccio, dee
magalotti, 3-44: io... credo che con pochissimo la lezione del vellutello
non fusse questa poca di speranza, io credo certo ch'i'mi strangolerei. castelvetro
amendue si scontrarono. galileo, 3-1-95: credo che, per esser la superficie di
alcuna. pascoli, ii-1472: io credo che tu pensassi a pilato per un
io andassi di qui a peretola, io credo che io v'andrei. algarotti,
dante, conv., iii-v-10: credo che da roma a questo luogo,
negazione. tommaseo, 2-i-231: io credo tu abbia fatto l'assassino, /
non ci pensi un pocolino: / credo di certo tu non sia cristiano.
che ci resti (che non le credo) il poderino. redi, 2-34:
. m. zanotti, 1-6-18: io credo, quanto a me, la poesia
.. per estendere la proposizione e credo che una vocazione letteraria che si rispetti
materia. giannotti, 1-46: io credo che dante distingua tetta la notte in
poche strade. bonsanti, 4-385: credo... che, non essendo il
, / che la miseria tua, credo, non sai! panzini, ii-527:
14-17: allo specchio ancor giovane mi credo / ché giovinezza e te siete una
posdimane il sig. viceré, e credo che se gli farà grande onore. idem
queste cose sono 'ufficiali'; ma io ne credo gran parte per certa convinzione morale e
le virtù vi paion vizi; e credo che i discorsi e le risoluzioni vostre
. ruzzini, lxxx-4- 386: credo... di rasegnar all'occhio l'
per ottenere qualche posizione... io credo che l'amministrazione delle biblioteche farebbe un
fatti se non in parole: -io vi credo un ipocrita. amari, 1-2-108:
. p. angiolieri, xvii-186-49: credo s'i'avesse la possanza / de'
di franza -e la sua ballìa, / credo sarìa / men grave cosa farvene quetanza
trasmutò sembianza; / e tale eclissi credo che 'n ciel fue, / quando
. antonio da ferrara, 64: credo che 'l battesmo zascun fresa / de la
si mostra ad essi. / non credo ch'ella sia magnetica possanza. carducci,
te possanza. aretino, v-1-128: credo certo che la cortesia abbia potestà,
fontanini. mazzini, 30-77: non credo, dalle lettere in fuori, che troveranno
possentissimi mandarini. alfieri, iii-1-194: credo che ad ogni letterato perdonare e concedere
solamente voi disio ed amo, / e credo aiegra gioia prosedere. dante, xlvii-6
dirl'a voi) nel possessorio / credo che si osterà la centenaria, / bench'
3-77: per quella pace / ch'i'credo che per voi tutti s'aspetti,
e con ragion riguardare, io mi credo che assai leggiermente potremo vedere gli antichi
di roma o nell'interno; ma credo che la maggior parte della sua possidenza
p. leopardi, 20: io credo che nessuna di noi debba lagnarsi dell'altra
andavano a giocare? io non ci credo. calvino, 7-104: anche la
: -vagliono / settecento ducati, e credo passino. / -non è già posta da
or li occhi sì a posta, / credo ch'un spirto del mio sangue pianga
fragida che immaginar si possa, né credo a farlo a posta se ne potesse
posta. leandreide, lxxviii-ii-338: i'credo che tu pensi alla tua puosta /
e trovo / ricapito. / -lo credo perché sempre / si trova chi le
che egli non fece poi, e credo che l'andasse per le poste a vienna
mondo post-cristiano. idem, 15-52: credo anch'io che il mondo sia in una
: son passati parecchi anni, e credo di poter raccontarla senza inconvenienti. del
il muro... doveva, credo, esser laterale o postico. carducci,
redi, 16-v-282: scrivo breve, perché credo che oggi si sia scatenato il vero
. guerrazzi, 13-195: per me credo che a cacciarlo via a calci nel postione
domus [giugno 1982], 6: credo che l'atteggiamento dei postmodemisti esprima una
il pensiero del 'posto asciutto'credo che splenda come speranza ultima nell'occhio
alto, a chi ci paga? io credo che sì: meglio che perdere il
suo soldo appena entrato in posto non credo possa divenir ladro sì facilmente.
, per me come giosuè, lo credo impossibile: per cui per ora le tenga
; queste sillabe metatoniche sotto certe condizioni credo particolarmente accentate e quindi lunghe al medesimo
3-229: al postutto nessuna donna, credo, potrebbe tenersi vituperata di essere stata
/ per certo caso, il qual credo grandissimo, / dice mi diate un
iii-26-53: non so, ma io credo e imagino questo autore, giovane; e
in quell'avvolgimento di drappi, e credo bene che l'omino nero che le si
1-58 (143): io non credo che di questo mio gran male ne sia
quel che tu vai e puoi / credo che 'l sente ogni gentil persona, /
piagenza, / e nulla cosa, credo, riserbaste / ch'io no la desse
medesima. aretino, v-1-198: io mi credo che iddio consenta ciò per glorificare la
a quest'ora egli sarebbe, io credo, anche in fatto quello che è pur
facondia del signor giulio gallo, il quale credo che me le vegga ne l'animo
anima pura? tarchetti, 6-i-270: credo che la mediazione di quella signora possa molto
mi dà modo di punire come meglio credo i dipendenti scevri di coscienza morale,
da dio, così la tengo e credo, e per lei morrò ». panigarola
canzone] come se'rozza! / credo che tei conoschi: / rimanti in questi
. magalotti, 23-86: io non credo che voi restiate con un credito così
grieve. belo, 7: io non credo che voi siate meglio delli altri,